E’ con grande soddisfazione che ti posso parlare oggi di una proposta di legge di iniziativa popolare che contrasta il fenomeno delle false cooperative.
Capita infatti che ci sia chi si spaccia per cooperativa nonostante in realtà abbia finalità o modalità di lavoro di altro tipo (un po’ come succede per chi usa la forma di non profit per fare però profit, anzi profit in nero!).
Un fenomeno che è stimato interessare oltre 100 mila lavoratori che operano all’interno di false cooperative che applicano contratti di lavoro pirata con sigle sindacali minori e determinano una perdita netta, in termini fiscali e previdenziali, di oltre 750 milioni di euro l’anno.
Per questa iniziativa c’è tempo fino al 6 novembre per raccogliere le cinquantamila firme necessarie per presentare la proposta di legge per avviare l’iter parlamentare.
Detto ciò non voglio mettervi fretta visto che secondo le ultime stime sono già state raccolte in giro per l’Italia tra le 70 mila e le 80 mila firme, garantendo quindi un seguito certo a tutto questo clamore.
L’iniziativa contro le cooperative che non rispettano le regole è partita grazie all’Alleanza delle Cooperative Italiane che ad aprile ha depositato un testo di legge in Corte Suprema di Cassazione.
La campagna “Stop alle false cooperative” ha già raccolto il sostegno del presidente della Regione Marche Luca Ceriscoli e quello del sindaco di Milano Giuliano Pisapia, entrambi decisi a mettere fuori gioco le false cooperative.
In sintesi, la proposta di legge prevede di cancellare dall’Albo delle Cooperative le imprese che non sono state sottoposte alle revisioni ed alle ispezioni e, di conseguenza, la definizione di un programma di revisioni per le cooperative che da molto tempo non sono state ispezionate e per quelle dei settori più a rischio.
Ed ora tocca a te farci sapere cosa ne pensi: è un’iniziativa che va nella giusta direzione? Se domani succedesse lo stesso per le associazioni, sportive e non, saresti ugualmente d’accordo?
Buongiorno,
scusate ma non riesco a capire bene questo passaggio dell'articolo:
"Un fenomeno che è stimato interessare oltre 100 mila lavoratori che operano all’interno di false cooperative che applicano contratti di lavoro pirata con sigle sindacali minori e determinano una perdita netta, in termini fiscali e previdenziali, di oltre 750 milioni di euro l’anno."
La perdita che presumo essere perdita delle casse dell'erario, come sarebbe provocata?
Vi ringrazio anticipatamente per la votra pazienza.
Massimo
In diversi modi: da una parte aprendo e chiudendo cooperative nel giro di pochi mesi (accumulando debiti con l'erario poi non risolti). Dall'altro sfruttando le retribuzioni per finti soci di cooperativa al posto dei CCNL, per ridurre i costi previdenziali.
Trovo l'iniziativa eccellente.
Sarei d'accordissimo se nel nostro caso lo facessero per le associazioni sportive dilettantistiche.
Pronto a firmare.
Grazie Teamartist!
Sono d'accordo! Quante asd "finte" ci fanno una "vera" e sleale concorrenza ?
Siamo in sintonia per questa iuniziativa
Spett. Teamartist,
riguardo ai certificati medici per atleti non agonisti, l'elettrocardiogramma che l'atleta è tenuto a fare, il tracciato originale deve tenerlo l'associazione o lo deve tenere il medico? Alcuni mi consegnano l'originale, come da mia richiesta, mentre altri mi portano solamente il certificato medico o la copia fotostatica dell'esame. So di essere ignorante in materia e Vi chiedo con cortesia una risposta a riguardo.
RingraziandoVi anticipatamente, porgo sportivi saluti.
Tiziano Martinengo (presidente della ASD Libertas Judo Fara).
Deve tenerlo il medico, all'associazione serve solo il certificato di buona salute. A cosa le serve il tracciato?