Al giorno d’oggi, e soprattutto in momenti di crisi economica come quello che stiamo attualmente vivendo, le nuove Associazioni che vanno costituendosi, ma anche quelle che già operano ed esistono da tempo, hanno ben voglia (e dovere) di informarsi su tutto ciò che spetta ai soci a livello economico e fiscale.
Molti sono gli interrogativi che ruotano attorno a questi due ambiti spinosi ed è dunque necessario fare un po’ d’ordine. Partiamo proprio dal principio, ovvero da quelle che sono le fonti di finanziamento per le Associazioni. Vi sono principalmente 2 tipi di entrate: quelle private e quelle pubbliche.
Come gestire contabilmente tutte queste entrate?
Prima di lasciarsi spaventare dalla burocrazia basti sapere che per gestire contabilmente queste entrate è sufficiente che l’associazione possieda il numero di codice fiscale o un conto corrente bancario (o postale). Dunque ecco fornita una risposta ad una delle domande sollevate più di frequente da chi vuole fondare un’Associazione: “Devo aprire un conto corrente?” La risposta è SI (a meno che si tratti di una associazione che prevede di NON gestire denari in alcun modo): non c’è una norma che lo imponga ma, nei fatti, più si garantisce la tracciabilità delle proprie operazioni e più si è titolati nei confronti dei controlli delle Autorità.
Ciò non deve spaventare, anzi, aprire un conto corrente presso una banca (molte sono le proposte agevolate di tutti i principali istituti bancari italiani), consente di tenere ben tracciati quasi tutti i movimenti che riguardano la propria Associazione, avendo sempre a disposizione documenti e informazioni utili in caso di controlli finanziari.
Nel caso poi che si usasse il nostro software di contabilità per Associazioni, presente all’interno di TeamArtist, il riscontro con i movimenti bancari e le registrazioni è un ottimo metodo di controllo per eventuali errori.
Non dimentichiamoci che le Associazioni godono di benefici ed esenzioni fiscali in virtù di certi valori e obiettivi che rappresentano e si prepongono: qualsiasi mancanza dal punto di vista fiscale ed economico farebbe immediatamente venire a decadere tutti questi benefici, rischiando di portare l’Associazione al capolinea.
Eccezioni che confermano la regola: il caso delle Associazioni Sportive Dilettantistiche
Un caso che può costituire sia un esempio che un’eccezione è quello delle Associazioni Sportive Dilettantistiche, queste infatti hanno un obbligo specifico, rappresentato da una cifra massima di riscossione o effettuazione pagamenti, oltre la quale è necessario e obbligatorio avere un conto corrente di riferimento. Questa cifra è oggi (aggiornamento 2015 – puoi approfondire qui) di 1.000,00 euro.
COSA SIGNIFICA?
Significa che al di sotto di questa cifra non sono necessarie modalità specifiche di effettuazione di versamenti e pagamenti (anche se rimane ovviamente obbligatorio conservare tutta la documentazione relativa ai movimenti di denaro), mentre al di sopra di questa cifra i versamenti ed i pagamenti devono essere effettuati tramite conti correnti bancari o postali intestati all’Associazione; la disposizione riguarda tutti i tipi di entrate e di uscite, siano esse di natura commerciale o di natura istituzionale.
Tutto questo è disciplinato dall’art. 25 della L. 133/99 (poi ribadito nell’art. 37 della L. 342/2000) e il mancato rispetto della normativa poteva provocare conseguenze serie, quali la decadenza dei benefici della L. 398/91 previste per le ASD (però dal 1° gennaio 2017 non sarà più così: approfondisci qui) e il pagamento di multe che vanno dai 258,23€ ai 2.065,83€. Piuttosto che incorrere in un tale rischio va da sé che il vantaggio di aprire un conto corrente è notevole, per tutte le Associazioni, ma soprattutto per quelle più piccole e a gestione locale, che magari difficilmente potrebbero sostenere le spese di una salata multa del fisco.
Ricordiamo infine che, secondo l’Amministrazione Finanziaria, per effettuare correttamente un transito attraverso conti correnti bancari o postali è necessario indicare espressamente il soggetto erogante e quello percipiente. Pertanto, le forme di pagamento più adeguate sono le seguenti: bollettino di conto corrente postale, bonifico bancario, assegno bancario non trasferibile, bancomat, carta di credito.
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Damiano Dalerba & Stefano Cabot
Direttori area noprofit di TeamArtist
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Buongiorno, siamo una asd appena istituita per partecipare al campionato dì calcio dì terza categoria. abbiamo trovato uno sponsor che ci paga l'iscrizione che é dì circa 2000 euro. non abbiamo ancora là partita Iva ma solo il cf nèe il conto corrente. e l'iscrizione va fatta entro il 10 settembre. come possiamo fare. a sfruttare l'occasione se nza incorrere in sanzioni o petdere agevolazoni mettendosi comunque in regola appena possibile? Grazie. per l'attenzione
Per 2000 euro non vi conviene aprire la partita iva ed accettare la sponsorizzazione. La gestione che ne consegue vi costerebbe molto di più.
Buongiorno,
insieme ad altri ragazzi ho fondato tempo fa un progetto volto all'approfondimento politico e cultura: la Clessira www.laclessidra.net. Nei primi mesi la nostra attività è stata principalmente di Blog e le iniziative organizzate e le altre spese sono state tutte autofinanziate. Adesso che abbiamo raccolto un buon successo vorremmo allargarci un po' e provare anche ad ottenere dei finanziamenti per organizzare eventi sul territorio e aumentare le potenzialità del progetto.
Alcune domande:
1) Costituire un'associazione è il modo più semplice per far questo?
2) Per poter ricevere finanziamenti basta aprire un contocorrente a nome dell'associazione?
2) Se facessimo una campagna di autofinanziamento (tipo un tesseramento) cosa devo sapere? Devo rilasciare fattura?
Quello che vi chiedo insomma è una sorta di tutorial per passare nel modo più semplice da blog gestito da un gruppo di ragazzi a un'associazione culturale in grado di (auto)finanziarsi legalmente . Grazie mille, e complimenti per tutto. Già la lettura del post qua sopra mi ha chiarito alcune idee.
1. Non so se sia il modo più semplice. Sicuramente però è un modo legale per farlo.
2. Di che tipo di "finanziamenti" parla?
3. Il tesseramento è una cosa diversa dall'autofinanziamento. La domanda è molto più complessa di quel che sembra: questo intero blog è nato per cercare di rispondervi. Il miglior consiglio che posso darle è leggere tutti i nostri post...
In ogni caso il primo passaggio è quello di dotarsi di uno statuto a norma per essere considerati una associazione no-profit, registrarlo presso l'agenzia delle entrate, aprire un codice fiscale ed un conto corrente. Poi verranno altri adempimenti come il modello EAS, la tenuta dei Libri Verbali e Soci, la stesura del REFA ed infine la convocazione delle Assemblee annuali.
E stiamo parlando del minimo-minimo da fare.
Buonasera,
abbiamo intenzione di fondare una associazione scientifica internazionale e ci siamo subito trovati di fronte ad una serie di quesiti:
1. è importante indicare nello statuto in quale paese ha sede l'associazione?
2. Dobbiamo registare necessariamente l'associazione?
3. Se non la registriamo, come possiamo aprire un conto corrente?
4. nel caso di una associazione registrata come si fa quando cambia il tesoriere o il presidente (delegati con potere di firma)?
Grazie mile per l'attenzione
1. Direi che è indispensabile
2. A seconda dalla nazione in cui viene fondata, si seguiranno le regole di quella. Se fondata in Italia, si.
3. In Italia non potete. Dovete avere lo statuto registrato per poterlo fare.
4. Si porta in banca il verbale di nomina dei nuovi rappresentanti e in poche ore fanno tutto.
Grazie per la celerità di risposta... Avevo già visto le varie proposte dal sito da voi "richiamato" e le opzioni con le card ricaribili...
Peccato per l’imposta di bollo annuale di 100€ introdotta con il decreto Salva-Italia... che insieme all'acquisto dei defibrillatori rischia di "agevolare" solo i furbi...
Grazie ancora e buon lavoro 😉
Salve,
mi chiedevo se una Card che fosse provvista di IBAN ed intestata direttametne all'ASD potesse andare bene o la normativa prevede espressamente che si tratti di C/C.
Da una prima analisi sarei propenso a pensare che vada bene in quanto la logica dovrebbre essere quella della tracciabilità delle operazioni, cosa che con una Card con questi requisiti si può avere tranquillamente.
Molte grazie per l'attenzione
Va benissimo... e costa molto meno!
Salve,
credo di aver cercato ovunque sul blog la risposta ad un quesito per non caricarvi di inutile lavoro ma non l'ho trovata...se non un piccolo accenno... 🙂
Siamo una piccola ASD affiliata CSEN e registrata CONI e abbiamo un C/C con un'imposta di bollo di 8,33€ al mese... Dato che la cifra annua unita alle spese di tenuta conto risulta essere abbastanza elevata rispetto agli introiti per l'iscrizione soci volevo sapere s esiste una esenzione sull'imposta di bollo... nel web c'è molta confusione e non troviamo risposte attendibili
ad esempio nel sito http://www.udaceverona.it/news/frm_news.aspx?ID=94 avvisa della possibilità di esenzione per le ASD ma poi nell'allegato cita solo le Federazioni o gli EPS...
Grazie anticipatamente
PS: Complimenti per il blog... buona pubblicità di affidabilità per il software! 🙂
No, non c'è. Ma ci sono conti che costano pochissimo. L'ultimo che ho utilizzato costa 18 euro l'anno... Nei commenti di questo post li può trovare 😉
Buongiorno, chiedo scusa per il disturbo ma ho un dubbio che non riesco a chiarire: la mia associazione è una APS che ha optato il regime della 398/91; tuttavia non siamo un'associazione sportiva dilettantistica poichè svolgiamo altra attività.
il limite per incassi e pagamenti pari ad Euro 516,00 vale anche per noi che siamo APS ma non ASD?
ultima domanda: come APS abbiamo alcune entrate commerciali per le quali dobbiamo emettere fattura; se l'importo da incassare è superiore ai 1000 euro, è possibile accettare pagamenti in contanti per importi di euro 500 o il limite di euro 516 vale per l'operazione nel suo complesso e non per le singole "rate"?
grazie mille in anticipo per la disponibilità
Il limite a 516 è solo per le ASD. Per voi vige invece il limite a 1000 euro (che non sono "rateizzabili" per ridurre gli importi).
Mi tolga una curiosità però: per quale motivo volete fare operazioni per contanti e non fate dei comodi bonifici online?
Grazie per la rapida risposta.
La mia intenzione, quale responsabile economico, è di pagare e riceve incassi con bonifico; mi hanno chiesto la possibilità di pagarci in contanti, cosa per la quale io sono contrario, presentandomela come una cosa all'ordine del giorno e per questa ragione ho voluto chiarirmi le idee per non creare problemi a me in prima persona e alla mia associazione.
Vi ringrazio ancora per il contributo che mi avete fornito.
Salve.
1. Il presidente di un'associazione culturale no profit per pagare la prestazione di un socio deve necessariamente ricevere una notula?
2. Ed il socio che emette la notula, deve portare in dichiarazione la somma percepita come una normale entrata?
Grazie anticipatamente
1. Le prestazioni dei soci all'interno di una associazione no-profit non possono essere pagate. Legga questo nostro post. Cosa intende per "notula"?
L'Associazione può retribuire un associato se ha fornito una prestazione professionale che esula dalla sua attività di socio-volontario.
Andrebbe quindi analizzato il caso specifico.
2. Dipende da cosa intende per "notula".
Buongiorno, se un'associazione riceve 1.000 euro per sponsorizzazione può dividere in 2 fatture da 500 (pagate in contanti ) e non aprire conto corrente?
In linea puramente teorica, si. Ma siete a rischio contestazione. Ci sono conti a 18 euro/anno, il mio consiglio è di aprire uno di questi.
Grazie per la risposta, può indicarmi l'istituto bancario del c/c conveniente per asd.
Purtroppo no perchè sarebbe una pubblicità che non possiamo fare. Ma se legge tra i commenti trova delle indicazioni di suoi colleghi...
Non ce la sentiamo di risponderle e darle un parere su un tema così delicato e così poco chiarito dal Ministero.
Suggerisco che vi facciate dare un parere ufficiale alle Federazioni/ Enti sportivi, cui pagata l'affiliazione. Potete inviare loro una mail di questo tipo:
Oggetto: quesito in merito alle nuovi disposizioni relative ai defibrillatori
Alla cortese attenzione della Federazione/ Ente Sportivo Xy - settore consulenza legale
Cortesi Signori, alla luce di quanto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n°169 del 20 luglio 2013 in merito a: ""DECRETO 24 aprile 2013. Disciplina della certificazione dell’attività sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri dispositivi salvavita. (13A06313)", vi poniamo il seguente quesito:
La nostra associazione si occupa di motociclismo, con corsi specifici rivolti a bambini dai 9 ai 13 anni, svolti una volta a settimana per 2/3 ore, utilizzando moto da competizione adatte alla loro età. Siamo obbligati ad avere il defribillatore??
Rimaniamo in attesa di una vostra risposta scritta. Grazie e cordiali saluti
Il presidente della ASD XY, vostra affiliata n°ZZZZZZZ
Salve. Vorrei fare una domanda in merito ai C/C ed ai pagamenti. Io sono il Presidente di un'associazione culturale.
1. Quando si effettuano degli acquisti è obbligatorio pagare con bonifico o assegno circolare?
2. Se la somma fosse di 50 euro potrei pagare in contanti?
3. Occorre qualche delibera particolare o dichiarazione?
Grazie
1. Solo per importi superiori ai 1000 euro. E' comunque buona prassi fare tutti i pagamenti in modo tracciabile da un conto (quindi via bonifico o assegno o pos)
2. Si
3. Dipende dai poteri del Presidente così come sono scritti a Statuto.
Salve. Vorrei fare una domanda in merito ai C/C. Io sono il Presidente di un'associazione culturale. Dovrei ricevere un piccolissimo contributo da parte del Comune ma mi hanno richiesto un C/C in quanto obbligatorio al fine dell'erogazione del contributo stesso. Io ho chiesto se potessero erogarlo in contanti considerato il fatto che non vi è l'obblico per le Associazioni come la mia che hanno un bilancio veramente ridicolo. La risposta è stata di no. Mi chiedevo se è realmente così oppure esiste la possibilità concreta di avere il contributo in contanti. Grazie anticipatamente.
Qual è l'importo del contributo? Se è al di sotto dei 516,46 euro non dovrebbero aver problemi a farvi un assegno circolare. In ogni caso un conto corrente lo dovreste avere...
Il contributo è di circa 200,00 Euro ed il nostro bilancio è così composto: circa 800,00 Euro entrate che poi va a finire che pareggiamo con le uscite. Per questo ritengo sia inutile aprire un conto corrente. Anche perché il contributo che mi dovrebbe dare il Comune andrebbe a finire alla Banca come spese di gestione del Conto.
Provi a chiedere un assegno circolare. Non vedo ostacoli a ciò.
PS. L'ultima associazione che ho seguito ha aperto un conto per 18 euro come Associazione...
Grazie per la risposta e scusate per l'ignoranza ma per corrette ricevute ai donatori intende l'avvenuto versamento con il bonifico della banca o una carta intestata dell' associazione con il ringraziamento per aver ricevuto il versamento.
Grazie ancora
In Italia ogni passaggio di denaro deve avere una pezza giustificativa. Una donazione deve avere come giustificativo una ricevuta emessa in doppia copia: una per la contabilità della Associazione ed una per il donatore.
Buongiorno sono il presidente di una associazione che si occupa di sociale abbiamo creato un sito in Internet e volevamo inserire l'opportunità di fare donazioni attraverso PayPal che vengono girate sul conto corrente dell'associazione.
Questo è possibile bisogna rispettere alcune regole o norme?
Grazie e buon lavoro e complimenti per l'aiuto reale che ci date
E' assolutamente possibile. Ovviamente dovrete aver particolare cura nel registrare fiscalmente i trasferimenti di denaro e nel rilasciare ai donatori le corrette ricevute.
OK, grazie. Se la modifichiamo in C4 potremmo avere vantaggi o esenzioni per IMu e TARSU (ora TARES)?
Grazie ancora per una risposta e complimenti per il blog utilissimo!
Dipende dalle scelte della vostra amministrazione comunale. Se non fosse giá così dovreste richiederlo espressamente.
Non so se questa è la zona giusta per formulare la mia domanda. Comunque ci provo.
La nostra Associazione è proprietaria dei locali della propria sede e deve provvedere alla ristrutturazione del tetto. L'IVA sulle opere può essere il 10% anche se l'immobile non è classificato come destinato prevalentemente a residenza privata (la categoria con cui è accatastato è la D6)?
Grazie per una risposta
ma la d6 è una categoria sbagliata! se siete una asd dovrebbe essere c4!
Lo so, ma questa è la categoria con cui siamo accatastati, da tempo. Secondo voi possiamo chiedere l'IVA al 10%? O per chiederla dovremmo essere C4 o, meglio ancora, A2 o A3?
Grazie e saluti
Io credo che sia da modificare soprattutto per IMU e tassa dei rifiuti.
Per l‘iva sulle ristrutturazioni non credo invece ci siano speranze.
Buongiorno,
vorrei un'informazione: è molto tempo che sento che il limite per pagamenti e incassi per le a.s.d. è di 516,46, ma ho sentito pareri diversi in base a se la cifra si riferisse alla singola operazione o a tutto l'anno sociale.
E' possibile che un socio dell'associazione effettui un pagamento in contanti di 300 euro e successivamente, dopo qualche mese, ne effettui un altro ancora in contanti sempre da 300 euro, durante lo stesso anno sociale?
Il limite è per singola operazione. Se il socio paga in rata unica da 600 euro deve fare un bonifico/assegno. Se paga in due rate da 300 a distanza di qualche tempo, può fare le operazioni in contanti.
Buona Sera
Faccio parte di un associazione Culturale noprofit costituita dal 2006 patrocinata dal Comune e il 10/2011 ci è stato attribuito il codice ficscale dall'Agenzia delle Entrate con codice ATECO "949920 - ATTIVITA' DI ORGANIZZAZIONI CON FINI CULTURALI E RICREATIVI", ache se nello statuto siamo un'associazione di promozione sociale. Abbiamo un nostro conto corrente intestato all'associazione, anche se in 7 anni di attività siamo sempre usciti alla pari tra iscrizioni degli associati e spese per gli eventi.
Siccome alcuni commercianti del paese volevano farci delle donazioni per le iniziative, in questo momento possiamo accettarle facendoci fare un bonifico oppure ci manca ancora qualche requisito??
Se si, basta un modulo in duplice copia con l'intestazione dell'associazione, la cifra donata, il nominativo del donatore, data e firma del presidente??
Grazie Mille Anticipatamente
Marco
Nulla osta a delle donazioni fatte direttamente sul vostro conto corrente.
Vi suggerisco di leggere questi nostri due post: http://www.teamartist.com/blog/2012/09/27/erogazioni-liberali-associazioni-onlus-aps/
http://www.teamartist.com/blog/2013/01/07/ricevuta-pagamento-quota-associativa-attivita-corsi-sportivi/
Grazie Infinite per la celere risposta..
I vostri preziosissimi post li avevo già letti... Infatti ho scoperto giusto giusto ieri, che in teoria con il nostro codice ATECO chi farà le donazioni non potrà poi dedurle...
Il problema era che un "consulente" ci aveva detto che per ricevere un'erogazione liberale dovevamo essere iscritti o al registro provinciale o regionale o additrittura nazionale delle associazioni... L'unico possibile per noi era il primo..
Invece insomma non serve niente di tutto ciò...
Grazie veramente tantissimo, purtroppo anche a parlare direttamente con l'Agenzia delle Entrate è praticamente impossibile ed incomprensibile. La loro conoscenza delle regole per le associazioni è minima...
Mando subito l'avviso per mettere il "Mi paice" su FB
Buona Giornata
Marco
Buongiorno, sono il tesoriere di una ASSOCIAZIONE DI COMMERCIANTI appena costituita. Vi pongo i seguenti quesiti:
- Abbiamo il codice fiscale, attribuitoci con natura giuridica "ASSOCIAZIONI NON RICONOSCIUTE E COMITATI". Il nostro statuto prevede il non perseguimento di scopi di lucro. Abbiamo aperto un c/c che prevede spese tra cui il bollo annuale di € 100,00 e ci è stato consigliato di iscriverci all'anagrafe delle Onlus per abbattere tali costi. La domanda è la seguente: possiamo considerarci una Onlus oppure, come recita l'art 10 del Decreto Legislativo 4 dicembre 1997, n. 460, siamo una associazione di datori di lavoro?
- Avendo solo il codice fiscale, c'è la possibilità di recuperare l'iva sulle fatture pagate?
- Le ricevute emesse come "quote associative" sono scaricabili da parte dell'associato?
- Se per organizzare un evento (fiera, notte bianca ecc..), uno SPONSOR ci da un contributo diverso dalla quota associativa base, devo emettere la ricevuta indicando erogazione liberale?
- Ho l'obbligo di comunicare le quote associative e le erogazioni liberali all'agenzia delle entrate tramite il mod. EAS in modo da permettere anche allo SPONSOR o ASSOCIATO di poterle scaricare sul 730?
Ringrazio anticipatamente.
- Non possiamo saperlo senza aver letto il vostro Statuto...
- Assolutamente no.
- Assolutamente no.
- NO, deve avere partita iva, fare un contratto, emettere fattura e pagare le relative tasse (iva, ires, irap)
- Ha l'obbligo in ogni caso di fare entro 60 giorni dalla costituzione il Modello EAS. La presentazione di questo modello nulla c'entra col 730 dei vostri soci.
Ho tanti di quei dubbi che mi assillano...
1. un laboratorio didattico per bambini in occasione di una manifestazione paesana (mercatino) nella quale noi come associazione partecipiamo, è una attività istituzionale?
2. Se nel corso del laboratorio chiediamo un'offerta libera ai genitori che ci lasciano i bimbi per fare i laboratori, questa offerta libera fa parte sempre delle attività istituzionali oppure è reddito e quindi le relative entrate devono essere minori delle attività istituzionali?
3. Noi siamo una piccola associazione che chiede 2 euro di quota asosciativa, abbiamo al momento raccolto circa 100 euro di quote, se con il laboratorio raccogliamo 300 euro (faccio l'esempio) siamo fuori?
1. Dipende: quali sono le vostre finalità elencate a statuto? Siete una APS iscritta in un albo regionale o nazionale? I bambini sono vostri soci o figli di vostri soci?
2. Se chiedete un'offerta libera... questa non è libera! Per essere libera deve essere spontanea. Non ci deve essere cioè un meccanismo di scambio: ti tengo il bambino se mi dai un'offerta.
3. Dipende se i 300 euro sono commerciali o istituzionali. Nel primo caso si, nel secondo no.
Abbiamo fatto lo statuto conforme alla 383/2000 ma non siamo ancora registrati ne a livello regionale ne nazionale. I bambini che partecipano al ns. laboratorio non sono associati ne i loro genitori. Sono gente di passaggio. Quindi i soldi raccolti con l'offerta libera è attività ommerciale? Se così è veramnete mi casca il mondo addosso! Mi spieghi per cortesia il discorso convenzione con negozianti (i tesserati che possono acquistare a prezzi vantaggiosi prezzi i negozi convenzionati con l'associazione) Grazie 1000 per l'aiuto!
No, i soldi raccolti con offerta libera, se è libera davvero e non in cambio di una prestazione, sono entrate istituzionali. Se è in cambio di una prestazione è invece commerciale perchè è come comprare un gelato da un gelataio, in cui non paga un prezzo fisso ma lo decide lei.
Non ho altro modo di spiegarle il concetto di convenzione... mi faccia lei le domande!
Salve, Insisto ancora con le domande riguardo la convenzione con i negozianti: se il negoziante è socio della ns. associazione e i soci acqistano presos il suo negozio e presentando la tessera ricevono uno sconto, anche in questo caso è attività commerciale?
Dipende, è una interpretazione soggettiva. Per me una APS non è una associazione commercianti, nata per promuovere il commercio di una determinata area geografica. Per questo motivo se pubblicizzate i negozianti in qualsiasi modo, a mio parere si tratterà sempre di attività commerciale su cui si debba pagare le tasse. Certo, un ispettore fiscale potrebbe anche vederla diversamente da me...
Sono pienamente d'accordo con lei sul fatto che una APS non deve promuovere l'attività commerciale...il significato per noi è promuovere alla collettività, non è un ns. obiettivo principale o istituzionale ovviamente, ma in piccola parte ne fa parte. Vogliamo riportare la gente ad acquistare nei piccoli negozi di paese e non a servirsi delle grandi catene di multinazionali, e far rivivere il paese con la sua gente. Questo è il nostro intento, che poi ripeto non è lo scopo dell'associazione.
Ho un altro quesito: per raccolta fondi si intende esattamente che cosa? Nel nostro caso, abbiamo dei laboratori di attività didattiche all'interno di una manifestazione pubblica, chi vuole inquesta occasione ci fa delle offerte libere. Quindi: questa realtà non si configura come raccolta fondi, esatto? Ma è una attività connessa ai nostri fini istituzionali. Ho capito bene? Non è una raccolta fondi. La raccolta fondi è quanto una associazione vende dei beni? Ad esempio lavoretti fatti dagli associati, azalee, ecc. Grazie
Sulle raccolte fondi e le loro definizioni può leggere questi due post:
http://www.teamartist.com/blog/2012/11/06/raccolta-fondi-per-associazioni-tombole-lotterie-pesche-beneficenza/
http://www.teamartist.com/blog/2013/02/26/recensione-manuale-linee-guida-raccolta-fondi/
Grazie per lavs. gentile risposta e grazie per l'aiuto che ci fornite. Per convenzione con negozianti intendevo dire che attraverso la tessera sociale il socio potrà acquistare in questi negozi (convenzionati con noi) uno sconto sugli acquisti oppure ricevere degli omaggi, ecc. Quresto è sponsorizzazione? Inoltre non ho ben capito una cosa: quali sono di fatto le attività istituzionali che non concorrono a formare reddito e quindi non sono attività commerciali? Sono le attività verso i soci? Grazie
Tendenzialmente si. Le attività istituzionali esentasse sono quelle rivolte ai soci: non tutte però, ce ne sono alcune che vengono in ogni caso ritenute commerciali. Trova l'elenco in questo nostro post: http://www.teamartist.com/blog/2012/11/27/fatture-emesse-dalle-associazioni-quando-come-facsimile/
Rispetto alla attività che suggerisce, dipende cosa farà l'Associazione per il negoziante in cambio della convenzione di sconto.
Buongiorno, sono presidente di una associazione di promozione sociale. Abbiamo pensato di fare una convenzione con i negozi del territorio che vorranno aderire, e' possibile? Per la convenzione e' sufficiente far firmare un modulo dal negoziante? Inoltre volevo sapere se una APS puo' ricevere sponsorizzazioni senza che siano considerate attivita' commerciale, e volevo anche capire se in seguito ad una donazione liberale bisogna emettere ricevuta. Grazie
Si è possibile ma dovrete fare un contratto di sponsorizzazione, aprire una partita iva, fare le fatture, pagare le tasse... ovviamente queste entrate dovranno essere inferiori alla somma delle entrate istituzionali.
Si, per le erogazioni liberali bisogna emettere una ricevuta in doppia copia (una a voi, l'altra al donatore).
ma qual'è questa norma per la retribuzione? non ho trovato niente che mi obblighi a pagare in maniera tracciabile
Quando mi ricapita in mano gliela segnalo. Intanto potrebbe fidarsi di noi... oppure vuole tenere lei il Blog? 😉
di fitto paghiamo 420 euro al mese. ma perchè è un obbligo il conto corrente? se invece le ricevute per l'istruttore sono di 400 euro va meglio?
Il perchè è abbastanza dettagliato nel post... E purtroppo la norma sulle retribuzioni non prescinde dall'importo.
non è un lavoratore dipendente. è un associato che percepisce la somma come compenso per prestazioni sportive dilettantistiche. ho cercato le risoluzioni dell'agenzia delle entrate ma non le ho trovate. mi potete indicare quali sono? Se ogni mese l'associato rilascia la ricevuta per 500 euro, non superando quindi i 516 euro, non va bene? allora anche il fitto dovrebbe essere pagato con assegno? l'associazione, svolgendo solo attività istituzionale, non ha un conto corrente... aiuto
Il Conto Corrente ormai è praticamente un obbligo. L'avere tutte ricevute da 500 euro renderebbe palese, in caso di ispezione, che si sta volutamente sotto il limite di 516 per non avere l'obbligo di tracciabilità... non verrebbe preso bene! Quanto pagate di affitto?
Salve, per quanto riguarda la soglia dei 516 euro posso pagare l'istruttore in contanti per una somma mensile di 500 euro? il contratto è di 6000 euro all'anno. i 516 euro vanno considerati complessivamente oppure per singola uscita? lo stesso vale anche per il fitto (contratto 6000 annuale , fitto mensile 500)?
grazie.
Le ultime risoluzioni della Agenzia delle Entrate sembrano indicare che non si possano pagare le retribuzioni per contanti ma solo con modalità tracciabili...
Ragazzi siete indispensabili per noi neofiti di associazioni; mi dicevate che devo fare attenzione a non movimentare in contanti la somma di € 516,00 questo vuol dire che però con un bonifico posso farlo, ad esempio, dobbiamo effettuare una gita con un pullman turistico il cui costo è di circa 1000 euro, facendomi rilasciare ricevuta visto che abbiamo il CF, posso tranquillamente una volta raccolta la somma fra i genitori passare al pagamento senza problemi e rendicontare tale movimentazione di denaro? altrimenti come faccio a corrispondere questi soldi a chi ci offre questo servizio? Ancora grazie.
No, deve pagare via bonifico una somma del genere.
Buongiorno sono il Presidente di una APS nata l'anno scorso e registrata regolarmente all'Ufficio delle Entrate con rilascio di CF. Mi chiedevo, per la contabilità devo rivolgermi ad un commercialista? Noi riceviamo solo quote di iscrizione da parte dei genitori dei bambini iscritti (minorenni) e con quelle, una parte va in favore dell'assicurazione (siamo scout) e l'altra per il sostentamento dell'associazione stessa. Per questo mi sono creato in proprio in excel un programma di ingresso e uscita di somme percepite, devo fare altro? o basta così? Grazie per le risposte.
A mio parere la cosa migliore sarebbe usare la nostra piattaforma: www.teamartist.com !
Grazie per le info e della possibilità di usare la vostra piattaforma, ma la mia domanda era, se utilizzo il mio programma in excel o anche la vostra piattaforma, sono in regola ad un eventuale controllo o meno? E poi devo fare qualche dichiarazione o similare all'ufficio delle entrate sui movimenti di denaro che gira nella nostra associazione (3000 euro circa l'anno)?
Si, sarebbe in regola. Non deve fare dichiarazioni ma attenzione a non movimentare in contanti cifre superiori ai 516 euro.
Scusate la domanda, noi siamo un'associazione sportiva ASD.
Mensilmente incassiamo circa 3000€ di rette mensili.
E' d'obbligo l'apertura di un C/c o ce lo consiglia???
Cosa rischiamo se non lo apriamo??
Come spiego nel post non è obbligatorio... ma mi sento di consigliarglielo caldamente! Se non lo aprite rischiate, in caso di ispezione fiscale, di non saper ricostruite i vostri movimenti di denaro e di dare adito a sgradevoli speculazioni... Ricordatevi anche che non potete fare operazioni in contanti al di sopra dei 516,46 euro.
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molti iscritti diffidano nel rilasciare un documento di identità, è obbligatorio riceverlo o basta darne solo gli estremi?
grazie
Di solito gli estremi della carta di identità vengono auto-dichiarati dall'aspirante socio, sotto la sua responsabilità (dare false generalità è un reato). Perchè dovreste avere copia delle loro carte di identità? Chi ve lo chiede?
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Salve,oggi ho aperto il c.c.bancario per la nostra a.s.d.vorrei sapere se le a.s.d.devono pagare i bolli annuali o no.Vi ringrazio!!
Purtroppo SI.
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Siamo una neonata associazione culturale che al momento opera solo sul web (piattaforma di musica CC, radio CC, netlabel). Le entrate attualmente sono le quote degli associati, quindi pochi soldi. Abbiamo aperto un conto paypal intestato all'associazione che ha una propria mail con CF della medesima, il cui responsabile indicato è il presidente pro tempore. Com'è noto la movimentazione dei conti Paypal produce la stessa documentazione delle banche, rendiconto online sempre consultabile con saldi e giustificativo degli ingressi e delle uscite. Se lo scopo dell'agenzia delle entrate è verificare la trasparenza delle singole operazioni io credo che tale trasparenza sia rispettata. Collegata al conto on line c'è la carta di credito/debito sempre paypal che permette di non movimentare denaro contante neanche per piccoli importi. Ma il dubbio rimane. Sarà sufficiente questo grado di trasparenza per il fisco?
Grazie e complimenti per la chiarezza nelle risposte.
Assolutamente si, ma dovete fare le ricevute (va bene anche una mail) ai soci per la quota versata.
Una copia la dovete stampare e tenere in contabilità, insieme agli estratti conto.
Le consiglio la lettura di questo post: http://www.teamartist.com/blog/2012/11/29/quanto-tempo-conservare-documenti-associazioni/
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Grazie infinite per la risposta super veloce. Per quanto riguarda la documentazione l'opzione sarà di conservare tutto per i 10 anni canonici che tornano buoni sia per la documentazione fiscale che civilistica. In fondo la contabilità delle Associazioni piccole è estremamente semplificata e di poco ingombro.
Buongiorno, sono il rappresentante di una ASD che ha in concessione un Impianto Comunale. Volendo dare la possibilità ai soci di pagare le quote integrative di frequenza con PayPal, leggo che ho la possibilità di aprire un conto PayPal? E come faccio poi a trasferire dette quote nel conto corrente bancario?
Scusate l'ignoranza!
Grazie
Dovrebbe chiedere direttamente a Paypal. Ma perchè non lo fa con la nostra piattaforma? Noi permettiamo il pagamento online con carte di credito e bonifici a costi inferiori! www.teamartist.com
Scusate dovrei farvi una domanda a settembre abbiamo aperto una piccola asd tra amici per partecipare ad un campionato di basso livello, soprattutto per togliere molti ragazzi dalla strada. Però abbiamo commesso un errore: non abbiamo aperto il conto corrente perché non pensavamo fosse necessario in quanto siamo un asd che si autofinanzia e abbiamo spese totali sui 3000 euro l'anno. Pur tuttavia per l'iscrizione al campionato abbiamo effettuato, da un conto privato, un bonifico superiore alla cifra dei 516,64 euro. A cosa andiamo incontro? Niente di grave vero? Ps: siamo registrati sia al Coni che all’agenzia delle entrate. Scusate l'ora ma da quando l'ho saputo ossia stasera a cena non ci dormo più, visto che sono una persona abituata a fare tutte le cose regolari!
Non rischiate quasi nulla perchè è un singolo episodio e, direi anche, senza dolo. Per i prossimi pagamenti mettetevi in regola però!
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Assolutamente si... quel "quasi2" cosa intende? Un'eventuale sanzione pecuniaria? Non si va sul penale vero?
No, stia tranquilla.
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Salve, volevo chiedere se per aprire un circolo ci sono finanziamenti per i lavori di ristrutturazione del locale, per comprare un piccolo bancone e l'arredamento.
Grazie in anticipo
Potete provare a chiedere un prestito a Banca Etica (www.bancaetica.it), oppure verificare presso gli sportelli per le Associazioni della vostra Regione/ Provincia/ Comune. Se siete affiliati ad una APS nazionale potete provare a chiedere loro se qualche loro circolo affiliato dismette i propri arredi (anni fa chi vi scrive allestì un circolo in questo modo).
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Salve io sono il presidente di un'asd che si occupa di motociclismo: organizza eventi, giornate di guida sicura, assistenza in pista.ecc. La mia domanda è la seguente: in qualità di presidente posso spendere dei soldi dell'associazione per riparare eventuali rotture della mia moto in caso di cadute in pista durante un'allenamento? Grazie
Se la sua moto è personale e non di proprietà della Associazione, direi proprio di no. Dovrebbe almeno darla in comodato d'uso alla Associazione ma, in questo caso, è palese il conflitto di interessi che le potrebbe essere contestato.
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Una domanda da 'absolute beginner': io mi trovo nella posizione di essere presidente di una piccolissima asd che fino al 2014 non sarà ancora in regime agevolato 398 e che fa attività commerciale (sponsorizzazioni). Inoltre, devo anche fare il ravvedimento del modello EAS. La domanda è: posto che per i motivi che avete già sviscerato non è consigliabile usare il mio c/c personale per le spese fiscali dell'associazione, ma visto che, causa i costi eccessivi, non ho intenzione in ogni caso di aprirne uno, per versare all'Ag.Entrate le somme, ad esempio del ravvedimento Eas e le imposte sull'IVA delle sponsorizzazione, COME devo fare materialmente? Per capirci, indicando il mio Iban è lo Stato che "viene a prendersi" i soldi nel mio c/c o sono io che devo andare in banca dicendo che devo pagare X e Y *per conto* della mia Asd? In quest'ultimo caso, com'è possibile, visto che ad esempio il modello Eas si trasmette esclusivamente per via telematica?
Spero di essermi fatto capire e vi ringrazio per la risposta!
Solo i commercialisti e i caf abilitati possono trasmettere il modello EAS ed il ravvedimento. Quindi lei dovrà dare loro i soldi in mano nel modo che concorderete. Per l'Iva dovrete fare i pagamenti via telematica con il modello F24 con addebito su conto corrente e non credo che chi le farà questa operazione possa accettare di farglielo sul suo personale...
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Il nostro Statuto riporta testualmente "Lo scioglimento dell'Associazione è deliberato dall'Assemblea generale dei soci, convocata in seduta straordinaria. L'Assemblea che delibera lo scioglimento deve nominare i liquidatori, determinandone i poteri per quanto riguarda la destinazione dei fondi eventualmente residuati. In caso di scioglimento, il patrimonio dell'Associazione, deve essere comunque devoluto ad altra Associazione, con finalità analoghe o a fini di pubblica utilità."
Noi abbiamo fatto un verbale con cui abbiamo nominato il liquidatore. Preciso che noi non abbiamo avanzi perchè le spese erano anticipate dai soci e rimborsate parzialmente. Per quanto non rimborsato gli stessi soci hanno rinunciato ai crediti espressamente. Da quanto ho capito dalla sua precedente, il bilancio non si deposita contestualmente al verbale di scioglimento, ma deve essere approvato al più presto. Nel nostro caso il bilancio potremo approvarlo subito perchè è pronto. Mi conferma che stiamo procedendo bene? La ringrazio per le risposte chiare ed esaustive.
Una questione di terminologia. Io parlo di Rendiconto Economico Annuale, lei di Bilancio. Sono due cose ben diverse... voi siete tenuti a redarre un Bilancio?
In linea di principio direi che se avete nominato il liquidatore, sia meglio che sia lui a redarre il rendiconto economico annuale (che, se aveste approvato prima dello scioglimento sarebbe stato ancor meglio) ed il registro inventario dei beni della Associazione.
Direi che, comunque, state procedendo bene.
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Buongiorno,
vorremo avere un'informazione, dobbiamo chiudere un'associazione culturale non riconosciuta con partita IVA alla data del 31.12.2012, come da regolare verbale approvato in quella data
Purtroppo non abbiamo chiuso il conto corrente intestato all'associazione entro il 31.12.2012, ma lo abbiamo chiuso il 23.01.2013. Vorremo sapere se possiamo chiudere comunque la partita iva alla data di 31.12.2012 ( la comunicazione va fatta entro 30 giorni dall'Assemblea all'Agenzia Entrate) o dobbiamo per forza chiuderla riportando la data del 23 gennaio 2013. In tal caso dovremo rifare un altro verbale e tutti gli adempimenti fiscali relativi al 2013 compreso l'Unico 2014 redditi 2013?
Vorremo inoltre sapere se è necessario depositare all'Agenzia Entrate il verbale di cessazione dell'associazione contestualmente alla chiusura della partita IVA.
Grazie
La data di chiusura della partita iva dovrebbe essere, a nostro parere, quella del 31/12/2012 (come potreste mantenere una finestra di 23 giorni in cui poter fare una fattura, ad esempio, se avete cessato l'Associazione?). Il deposito del verbale di cessazione potrebbe esservi richiesto, conviene quindi allegarlo contestualmente.
Tenete conto comunque che è assolutamente legittimo chiudere il conto corrente e fare tutti i relativi adempimenti alla chiusura nei giorni successivi al verbale (prima si decide e poi si da esecuzione alla decisione ed agli atti conseguenti).
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Benissimo, quindi chiudo la partita IVA oggi con riferimento 31.12.2012. per l'approvazione del bilancio 2012 come mi comporto? Convoco l'assemblea per l'approvazione normalmente entro i 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio anche se l'associazione è cessata?
Per l'approvazione del rendiconto economico annuale, vi conviene farlo il prima possibile. Avete controllato cosa dice il vostro statuto sulla chiusura (magari avete degli avanzi o dei beni mobili che dovete donare ad una altra associazione con finalità simili)? Avete contratti/ utenze in essere? (di lavoro, pubblicità, sponsorizzazione etc etc).
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Chiedo scusa: vorrei un'informazione.
Mi trovo nella necessità di chiudere un'associazione culturale non a scopo di lucro da me fondata, che ha un conto corrente associato. Quali sono i costi eventualmente da sostenere?
Grazie.
Ci ha dato troppe poche informazioni per poterle dare una risposta precisa. Prima di tutto deve controllare cosa dice di fare il suo Statuto in caso di chiusura, verificare eventuali contratti siglati tra la Associazione e terzi (altri enti, dipendenti etc etc). Se non c'è nulla di particolare dovrà solo fare una assemblea soci di chiusura (gratuito), la cessazione del Codice Fiscale (se non avete partita iva) in Agenzia delle Entrate (che è gratuita) e la chiusura del conto (i cui costi dipendono dalla vostra banca).
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Buona sera Dottore,
le faccio innanzitutto i complimenti per la sua preparazione e delucidità. Sono il tesoriere di una associazione che a febbraio compirà il primo anno di esercizio. Le domande che volevo rivolgerle sono queste:
1)Dopo la costituzione dell'associazione, è obbligo nominare il Consiglio Direttivo tramite un primo verbale assembleare. Ciò deve essere fatto anche se nell'atto costitutivo sono già specificati i ruoli dei soci(Presidente,Vice Presidente e Tesoriere)oppure risulta una semplice duplicazione?
2)Questa è una associazione non riconosciuta con la finalità di promozione musicale. Fino ad ora non ci siamo affiliati ad un ente associativo nazionale. E' obbligatorio farlo? Quali sono eventualmente gli enti musicali più indicati?
3)Siamo in confusione su un particolare: come associazione non riconosciuta possiamo usufruire in sede di dichiarazione dei redditi del 5x1000 o dell' 8x1000?
La ringrazio cordialmente
1) In quel caso no. Basta l'atto costitutivo: come dice lei sarebbe una inutile duplicazione
2) Non è obbligatorio ma fare "rete" è sempre una carta in più. Su quale consigliare... è molto difficile da dire. Che tipo di promozione musicale fate? Se mi descrive che tipo di attività fate è più semplice
3) Non credo sia possibile in alcun modo, senza l'appoggio del punto 2) 😉
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Le pongo le ultime due domande:
1)Nel primo verbale assembleare deve però essere decisa la quota associativa annuale. Giusto? Per i Soci Fondatori può coincidere con le spese di costituzione?
2)Siamo un gruppo musicale che ha preso in locazione uno studio di registrazione nel bolognese, ed allo stesso tempo ci piacerebbe suonare od avere contatti con appassionati a livello nazionale. Potrebbe suggerirci qualcosa?
Le chiedo infine: dunque mi dice che nel caso in cui non fossimo affiliati a nessun Ente, non potremmo beneficiare dell'5x1000 o 8x1000 dai privati o da altri soggetti giuridici?
La ringrazio ancora una volta
Buon giorno.
Siamo una ASD per la pratica dell'equitazione, non commerciale, con entrate costituite unicamente da fonti istituzionali (quote sociali, erogazione corsi ai soli soci, donazioni, sponsorizzazioni, raccolte fondi).
Dall'inizio dell'anno il consiglio direttivo sta valutando se avere un conto corrente sia davvero obbligatrio, in ottica di riduzione dei costi.
Alla luce dell'articolo pubblicato, una carta ricaricabile identificata univocamente da un codice IBAN come un normale conto corrente, e con movimentazione comunque tracciabile (versamenti, bonifici in entrata/uscita, spese come acquisto bancomat o carta di credito, prelevamenti, etc), può rappresentare una valida alternativa al conto corrente stesso?
Grazie.
Assolutamente si anzi, ci pare un'ottima idea. Se ci i dettagli di chi da questa opportunità potremmo pubblicizzarla anche ad altri.
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Grazie per la risposta.
Ecco alcune informazioni sul prodotto da noi preso in esame.
Si tratta della carta SUPERFLASH COMMERCIAL di INTESA SANPAOLO.
Un prodotto disponibile per clienti non consumatori (aziende/ditte individuali/enti).
In sintesi:
-Canone annuale euro 9,90 (con possibilità di addebito sulla carta stessa), esente da bolli (18,50x4=74 euro di risparmio).
-Importo massimo caricabile euro 10.000, con versamento contanti agli sportelli bancomat di Intesa Sanpaolo 24h/24h, in filiale alla cassa, o con bonifico su codice IBAN (spese di ricarica 1 euro).
-Utilizzabile con funzione bancomat/carta di credito(con gnerazone carta virtuale per sicurezza acquisti su internet) e con possibiltà di disporre bonifici tramite servizio INTERNET BANKING gratuito, rilasciato dalla stessa banca.
Per completezza di informazioni e per non avvvantaggiare nessuno, facciamo notare che esistono prodotti analoghi e altrettanto validi rilasciati anche da altre banche.
A ognuno la sua scelta ......
Quindi è intestata all'asd e non ad una persona? E non c'è bisogno di appoggiarsi ad un conto preesistente? É per capire la differenza con le altre ricaricabili. Anche la ns asd deve trovare un modo per essere in regola senza sostenere inutili spese...
Salve,
ho un ASD e sto redigendo un conto economico di chiusura conti anno 2012, (si tratta di un mese ho aperto dal 1° dicembre!!).
La mia domanda se nella mini scrittura di cassa, devo inserire nel DARE anche le iscrizioni??oppure solo i contributi destinati per frequentare le attività sportive??
Grazie
MJ
DARE: Entrate (Conto Finanziario) - Costi (Conto Economico) - Attività (Conto Patrimoniale)
====
AVERE: Uscite (Conto Finanziario) - Ricavi (Conto Economico) - Passività: (Conto Patrimoniale)
Quindi deve inserire sia le iscrizioni che i contributi dei corsi (grazie a Stefano, nostro lettore, per l'aiuto!).
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I contributi per attività sportive risulteranno dei "ricavi"? (tra virgolette perchè non so come definirli per farvi capire)
Le quote sociale rientreranno nello stato patrimoniale tra le fonti di finanziamento.
Pertanto...i contributi per attività sportive rientreranno nel conto economico...mentre le quote sociali tra le fonti di finanziamento, assieme alle quote dei soci fondatori che rientreranno tra le voci del Patrimonio Netto...più o meno è corretto?
Chiarisco...faccio riferimento sia alle scritture nel CONTO ECONOMICO, sia a quello dello STATO PATRIMONIALE...GRAZIE!!!
Mi sembra tutto corretto!
salve,anche la mia asd è piccola, visto che è preferibile avere un conto per poter monitorare meglio le entrate e uscite anche se piccole ,se si rimane su soglie molto basse può essere sufficiente un libretto postale?visto che quello sarebbe a costo zero.. grazie infinite
Premesso che le forme di risparmio bancarie non sono la nostra specialità, credo che il Libretto Postale non possa essere intestato alla Associazione ma debba bensì essere intestato ad una persona fisica. E ciò rappresenta un problema sia per lei (difatti per il fisco potrebbero essere dei redditi che lei non ha dichiarato o denaro che sta riciclando) che per l'Associazione (nel caso cambiasse il Presidente, come farebbe a trasferire il libretto a suo nome? Quale garanzia potrebbe avere l'Associazione che ciò avvenga?). A mio parere se l'Associazione è davvero piccola e durante l'anno non movimenta più di un migliaio d'euro, può anche evitare di avere un conto corrente e può gestirsi tutto con i contanti.
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Mi permetto di intervenire perchè esaminando il solito problema di tenuta cc per la ASD cui appartengo, ho scoperto che è possibile avere un libretto postale intestato all'associazione (tant'è che l'abbiamo!). Il vero problema è che non tuti gli impiegati dell'ufficio postale lo sanno e tendono a dire di no.
Mi pare di avere capito che l'associazione può pagare in contanti (affitto o collaboratori) fino ad una cifra di € 516.46, è giusto?
Si, ciò è disciplinato dall’art. 25 della L. 133/99 (poi ribadito nella L.342/2000).
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Vorrei sapere se esistono conti correnti on line per associazioni. la mia, è piuttosto piccola e vorrei evitare l'apertura di un conto corrente tradizionale con il pagamento di circa 70-100€\anno per la gestione del conto stesso.
grazie
Pietro
Cortesissimo, purtroppo questa non è la nostra specialità poichè sarebbe troppo complesso stare dietro a tutte le offerte di tutte le banche viste le continue variazioni che fanno sui conti... Possiamo però consigliarle questo link che ci pare particolarmente ben fatto:
http://www.piccolorisparmio.eu/index.php/conti-correnti-non-profit.html
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Buonasera,
ho costituito un'associazione a promozione sociale costituita lo scorso Agosto, che adotta come rif.legislativo la legge regionale 01/08 e la legge 383/00, registrata regolarmente all'Agenzia delle entrate.
La mia domanda riguarda le donazioni : sono tenuta ad emettere ricevuta di donazione ? se si, la donazione e' quindi fiscalmente deducibile per il donatore ?
Grazie
Cordiali saluti
Tutto dipende dal fatto se sia già stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il vostro decreto di iscrizione al Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale. Solo in questo caso infatti il donatore potrà dedurre l'erogazione liberale (la donazione) a voi fatta.
In entrambi i casi siete sempre obbligati ad emettere una "ricevuta" in duplice copia (non ha valore fiscale, è una mera pezza giustificativa che però deve contenere tutti i dati fondamentali quali: dati della associazione e del donatore, importo, data e luogo, firma del ricevente, descrizione, numerazione progressiva) per l'EROGAZIONE LIBERALE, di cui una rimane a voi e l'altra andrà al donatore. Vi consiglio di leggere questo nostro post sulle erogazioni liberali e questo sulla conservazione dei documenti nelle associazioni.
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Buongiorno. Vi chiedo gentilmente due precisazioni in merito:
1) le agevolazioni fiscali sulle erogazioni liberali valgono anche per le APS iscritte ad un Registro Regionale (e non al Registro Nazionale)?
2) se la donazione viene effettuata tramite bonifico o versamento con bollettino di conto corrente postale (indicando come causale: erogazione liberale) ovvero ancora online con PayPal è necessario il rilascio di una ricevuta da parte dell'APS?
Grazie anticipatamente
1. Si
2. Consiglio di Si.
Buongiorno,
faccio parte del CD di una piccola ASD (19 soci) e siamo letteralmente bersagliati, da CONI e CSEN, di email di sollecito per l'apertura del conto corrente obbligatorio. Il nostro "volume di affari", se così vogliamo chiamarlo, raggiunge un tetto di circa 2.000 € l'anno tra quote sociali e versamenti effettuati dai soci come rimborso per l'iscrizione dell'ASD a manifestazioni sportive. A fine anno, tolte le spese per le Assicurazioni Infortuni e di RC, abbiamo un residuo cassa che oscilla tra i 100 e i 200 euro. Siamo decisamente microscopici, quindi. Non sono riuscito a capire però se la soglia dei 516,00 è da intendersi per eventuale "singola operazione" o come la sommatoria di tutte le entrate.
Grazie mille
Con una associazione così piccola (sia in numero di soci che di traffico economico) non vedo motivo di dover aprire un conto corrente che vi costerebbe (in media) 70 euro l'anno. La soglia dei 516,46 euro come limite delle transazioni economiche che si possono eseguire in contanti per le ASD è da intendersi per singola operazione.
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Buonasera. la mia domanda è se il c/c deve obbligatoriamente essere intestato all'ASD oppure può essere intestato ad una perosna fisica (es. il Presidente). Faccio questa domanda perchè per le persone fisiche esistono c/c bancari che non prevedono spese mensili e quindi un vantaggio per le piccole ASD.
Grazie 🙂
Ve lo sconsiglio sia per motivi fiscali del presidente (se l'Italia andrà nella direzione di controllare i conti correnti dei cittadini per combattere l'evasione fiscale, questo conto intestato ad una persona fisica potrebbe destare dei sospetti) che per il bene della Associazione. Il conto è infatti giusto che sia sotto la responsabilità del presidente e in caso di sua sostituzione sia facile e immediato poter cambiare colui che ne ha l'operatività e i poteri di firma.
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Grazie per la risposta al mio quesito.
Quindi, mi sembra di capire che, sarebbe consentito ma vivamente sconsigliato per i motivi di cui sopra.
Il problema che non riesco a trovare Istituti di Credito che abbiamo costi di gestioni bassi per questo tipo di Associazione.
Buona giornata
Infatti le banche un po' approfittano di queste situazioni. Potete chiedere alla vostra FSN se ha una convenzione nazionale con qualche istituto particolare.
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Le associazioni devono essere necessariamente affiliate ad un ente associativo nazionale. Poi é necessaria una forma di assicurazione per i soci che partecipano alle attività istituzionali.
Salve, non capisco se la sua è una domanda o una affermazione.
gentile Damiano,
ho bisogno di un consiglio la mia associazione APS ad oggi non ha regolarizzato la sua posizione con l'EAS (mi ero affidato ad un consulente che non mi ha informato della novità)ma ha continuato a svolgere attività istituzionale incassando proventi da convenzioni per un ammontare di circa 5000/6000€ ad esercizio. Io mi sono accorto del guaio solo a giugno 2012 e vorrei regolarizzare. Checcosa mi può consigliare in proposito? Grazie e buona Domenica
É un guaio. Puó sanare tutto entro oggi 30 settembre 2012 che é l'ultimo giorno utile per iniviare il cosiddetto ravvedimento operoso, pagando la somma di 258 euro. La somma deve essere versata con modello f24 e codice 8911 in modo telematico. A questo link le istruzioni per l'invio del modello Eas http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Home/CosaDeviFare/ComunicareDati/Enti+associativi+modello+EAS/Compilazione+e+invio+EAS/Invio+eas/
Potrebbero comunicare poi eventuali proroghe, ma oggi non ci é dato saperlo.
Tantissime Grazie,
quindi mi trovo un commercialista, qui nella mia città che mi fa il favore di farmi pagare la sanzione telematicamente dal suo ufficio oggi anche se è domenica. Ho capito bene?
Si.
Grazie ancora.
vorrei aprire un'associazione no- profit..
1. posso intestare l'auto all'assocoazione?
2. se no.. quali spese sono scaricabili?
1. Si
2. Tutte quelle effettuate per far vivere l'Associazione.
buon giorno avevo una domanda sul c/c..
aprire un c/c è obbligatorio per legge o è un consiglio .. Se un'associazione non ha particolari entrate o uscite e resta al di sotto del tetto dei 516,46 disciplinato dall’art. 25 della L. 133/99 (poi ribadito nella L.342/2000) perchè aprirlo? Capisco che la tenuta di un c/c agevola le operazioni ma se non è previsto non vedo perchè si debba sostenere inutili costi bancari..
Ringrazio e saluto cordialmente
A nostro parere si tratta di un sistema di autotutela. Seppur non sia obbligatorio per legge, appare l'unico sistema per registrare in modo certo i movimenti e poterli poi verificare anche a distanza di tempo (sia su richiesta del Fisco, ma anche su richiesta di singoli soci o di membri del direttivo).
Per risponderle quindi, non è obbligatorio per legge, ma lo è nella sostanza per ridurre la possibilità di contestazioni.
Salve da poco abbiamo fondato un'associazione culturale e mi è sorto un dubbio leggendo i vari post nei blog. Come associazione culturale possiamo ricevere erogazioni liberali? Chi le fa può usufruire della detrazione?
Salve. Dunque, le due domande sono molto interessanti e spero di averne compreso lo spirito. Partiamo dal presupposto che l'Associazione in questione sia riconosciuta come NOPROFIT.
1) In tal caso potete ricevere erogazioni liberali, anche come Associazione culturale. Per l'Agenzia delle Entrate si considerano erogazioni liberali tutte le somme elargite da soggetti privati per spirito di liberalità, senza che vi sia un rapporto sinallagmatico tra il donante e il donatario. ("Sinallagmatico" significa che non ci si aspetta nulla in cambio). Queste erogazioni vanno poi segnalate nel modello EAS.
2) Chi le fa potrà usufruire delle detrazione se e solo se la vostra Associazione possiede alcuni requisiti molto restrittivi e per progetti specifici. Per maggiori dettagli vi rimando all'apposita guida dell'Agenzia delle Entrate che potete scaricare qui: http://www.teamartist.com/blog/wp-content/uploads/2012/09/guida_erog_fiscali-2007.pdf
il ns presidente aveva una post pay nn utilizzata e con delibera del direttivo e ratificata dall'ass. é stata utilizzata dall'associazione. é fattibile?
ASSOLUTAMENTE NO. La postepay è infatti intestata ad una persona fisica e non al Presidente ProTempore della Associazione. In caso di suo decesso, dimissioni, sostituzione come fareste a trasferire i diritti/doveri d'uso al nuovo presidente?