Se state leggendo questo post probabilmente sapete perfettamente che cosa sia un modello EAS (che sta per: Enti ASsociativi), e siete proprio in cerca di informazioni utili per compilarlo e seguire la giusta procedura. Per dovere di cronaca ricordiamo comunque che il modello EAS è il Modello di comunicazione dei dati rilevanti ai fini fiscali relativo agli enti associativi, introdotto nel 2009 in seguito alle modifiche apportate all’art. 30 del DL 185/08 convertito poi in L 2/09.
Tutte le associazioni che beneficiano di una o più agevolazioni contenute nell’art. 148 del DPR 917/86 e nell’art. 4, commi 4 e 6, del DPR 633/1972 (legge IVA), sono tenute a comunicare all’Agenzia delle Entrate, tramite il modello EAS da compilare in via telematica, i dati e le notizie rilevanti ai fini fiscali.
Il provvedimento riguarda quasi tutte le Associazioni dal momento che è obbligatorio per tutti quegli enti che ricevano una quota associativa da parte dei soci, effettuino scambi economici con i loro associati in cambio di beni o servizi, oppure godano delle erogazioni liberali (leggi l’articolo correlato qui).
Esistono associazioni esonerate dalla compilazione del modulo?
Ebbene sì, non tutte le associazioni sono obbligate alla compilazione del modulo, esistono alcune categorie specifiche che ne risultano esenti e sono le seguenti:
Sono esonerati dalla comunicazione dei dati:
Possono presentare il modello Eas con modalità semplificate (le domande obbligatorie sono solo le 4-5-6-20-25-26) i seguenti enti:
Dove scaricare il modello e come presentarlo?
Il modello Eas è disponibile gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate in formato elettronico e può essere scaricato dal sito internet www.agenziaentrate.gov.it. Una volta compilato può essere presentato esclusivamente per via telematica direttamente dall’Associazione (se ha accesso al sito dell’Agenzia delle Entrate), oppure avvalendosi di un intermediario, come, ad esempio, il Caf. Questo il link diretto.
Volete farvelo da soli??? Leggete il nostro post dedicato!
Cosa succede se si dimentica di inviare il modello EAS?
La mancata presentazione del modello EAS porta le Associazioni ad una serie di problematiche di cui la più onerosa è la perdita delle agevolazioni fiscali relative alla detassazione di quote e contributi associativi. In pratica, se la vostra Associazione non presenta il modello EAS ma continua a svolgere le consuete attività quali l’incasso delle quote associative, la vendita di beni o servizi ecc., verrà a tutti gli effetti considerata un Ente commerciale e tassata di conseguenza.
Quali documenti procurarsi prima di procedere alla compilazione del modello EAS?
Prima di procedere alla compilazione, per essere sicuri di non doversi interrompere più volte a causa della mancanza di alcuni dati richiesti, sarà utile tenere a portata di mano questo breve elenco di cosa non deve mancare sulla vostra scrivania:
Tempistiche e scadenze
Entro 60 giorni dalla data di costituzione degli enti associativi. Può succedere però che un ente associativo cambi nel tempo la propria attività (ad esempio una asd che comincia a fare attività commerciale); in tal caso la comunicazione va fatta entro il 31 marzo dell’anno in cui si rende operativa la modifica. Per tutti i ritardatari lo stato consente la remissione in bonis entro il 31/12/2012 col pagamento di una sanzione da 258 euro. La pratica può essere eseguita da un commercialista abilitato ma anche da voi stessi! Leggete qui come.
SE TI E’ INTERESSATO QUESTO ARTICOLO LEGGI ANCHE QUESTO: I TRABOCCHETTI del MODELLO EAS.
Damiano Dalerba & Stefano Cabot
Direttori area noprofit di TeamArtist
HAI ANCORA DEI DUBBI? Scrivici qui di seguito i tuoi QUESITI (facendo un ELENCO NUMERATO di tutte le tue domande) e ti risponderemo GRATUITAMENTE dandoti la precedenza SE (ci vogliono solo 30 secondi):
1. avrai messo “MI PIACE” sulla nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/TeamArtist.Italy
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Una ASD costituita il primo Agosto 2012, ma registrata presso l'Agenzia delle Entrate il 19 Febbraio 2013, quando deve / o avrebbe dovuto inviare il Modello EAS ? Premetto che l'ASD ha solo codice fiscale e non effettua attività commerciale.
Aspetto gentilmente una vs. risposta.
Fabio
Se è una ASD che non rientra nei parametri per essere esentata all'invio, avrebbe dovuto farlo entro 60 giorni dalla costituzione quindi entro i primi di ottobre 2012... L'ASD in questione effettua attività decommercializzate nei confronti dei soci?
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Grazie per la risposta, ma non mi è molto chiaro il termine "attività decommercializzata"; l'ASD in questione riceve le quote sociali ed organizza eventi, sempre per soli soci, come convegni, manifestazioni sportive, ecc., ed elargisce compensi ad istruttori. In questo caso deve inviare il modello EAS ?
Aspetto, come sempre, una vs. risposta in merito.
Grazie ancora
Il modello non va inviato dalle ASD che incassino unicamente quote sociali. Se si richiede ai soci il versamento di corrispettivi per lo svolgimento delle pratiche sportive (corsi di nuoto, utilizzo delle attrezzature, ecc) o si fanno fatture di sponsorizzazione, pubblicità, somministrazione, cessione materiali sportivi, ecc. si deve fare il modello EAS.
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Gentilissimi,
perché ad, oggi, il sito dell'agenzia delle entrate recita: "Sono esonerati dalla comunicazione dei dati:
gli enti associativi dilettantistici iscritti nel registro del Coni che non svolgono attività commerciale"? mi pare di capire che il "cavillo" che obbliga le asd che non fanno attività commerciale, ma che incassano quote d'iscrizione ai corsi, a presentare il modello EAS sia la dicitura "attività commerciale O DECOMMERCIALIZZATA". quando è stata fatta ufficialmente questa specifica? il qualche comma nascosto? se sì, quale?
Grazie della vostra dedizione
Simona
Nella circolare 12/2009 e nella successiva 45/2009 della Agenzia delle Entrate.
Buongiorno e grazie per l'aiuto; noi abbiamo già compilato e presentato l'eas nel 2010... nel frattempo è cambiato il consiglio direttivo della ns associazione... dove ricomunicarlo?
Grazie tante
Lo dove re-inviare attraverso un commercialista o un CAF abilitato all'invio telematico.
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Ho dato un'occhiata al modello e vorrei aggiungere qualche altra domanda. Non abbiamo fatto ancora l'Assemblea Generale dei Soci, che se non sbaglio dovrebbe approvare lo Statuto registrato insieme all'Atto Costitutivo all'Agenzia delle Entrate, che cosa dovrei dichiarare nella voce n.2 "è stato adottato lo statuto" - sì? o no? Inoltre il primo esercizio sociale chiuderà il 31 dicembre 213. In questo caso, compilando il modulo, quale periodo bisogna prendere in considerazione? Grazie di nuovo - Alicja
Se avete depositato statuto e atto costitutivo all'AdE, quelli sono e non dovete far approvare nulla in Assemblea Soci! Lo statuto è quindi adottato (SI). Il primo periodo da tenere in considerazione è quello dal 13/12/12 al 31/12/12.
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Grazie della risposta. Sfogliando le instruzioni per compilare il modello EAS, sotto la voce: DICHIARAZIONI DEL RAPPRESENTANTE LEGALE, ho trovato questa informazione: "per gli enti di nuova costituzione, relativamente ai punti 20, 21, 23, 24, 31 e 31, indicare i corrispondenti dati previsionali".
E dopo, citando sempre le istruzioni, al punto 24 leggo "indicare il numero degli associati dell'ente, con riferimento alla data di presentazione del modello (...)"
Mi cascano le braccia... A "loro" è permesso tutto, a noi neanche un ritardo nel presentare il modulo, senza pagare la sanzione di una cifra esorbitante per piccole associazioni.
Salve, se non ci foste voi... La nostra associazione si è costituita il 13 dicembre 2012 e non avevamo una pallida idea di dover presentare l'EAS, non sapevamo neanche cosa fosse. Siamo una associazione culturale con il CF, senza partita IVA. Le nostre entrate sono le quote associative e contributi per i corsi che facciamo per i propri soci. Se ho capito bene, dovremmo presentare il modello di cui si parla. Purtroppo sono già passati 60 giorni dalla costituzione (anche se per poco), vuol dire che dobbiamo recarci all' Agenzia delle Entrate per pagare la sanzione e presentare l'EAS? Grazie della risposta
Presso l'Agenzia delle Entrate non potete nè presentare l'EAS nè pagare la sanzione. Dovete farlo o presso un commercialista o un CAF abilitato all'invio telematico.
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Ho costituito un'associazione di volontariato che si occupa di soccorso e protezione civile il 20/08/2012 in Veneto.
Dovevo presentare l'EAS entro il 20/10/12 ma non l'ho fatto perchè nessuno mi ha detto niente sull'EAS, il 12/12/12 è uscita una circolare dell'Agenzia delle Entrate che mi permette di pagare la remissione in bonis (i 258 euro) entro settembre 2013 (se non ho capito male).
Visto che la Regione Veneto prevede che passino 6 mesi dalla costituzione per l'iscrizione e che una volta ottenuta l'iscrizione siamo onlus di diritto e questo avverrà a breve vorrei sapere se devo pagare lo stesso i 258 euro entro settembre oppure no, considerando che nell'anno 2012 non abbiamo avuto quote sociali ne entrate di altro genere solo contributi per attività da parte dei soci fondatori.
Grazie.
Monica
Difficile darle un consiglio. In linea teorica dovrebbe comunque farlo e pagare i 258 euro ma capiamo lo "spreco" di denaro cui sarete soggetti. Sta a voi decidere se rischiare oppure no.
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La nostra associazione prevede nello statuto la domanda di ammissione degli eventuali soci anche in forma verbale o telefonica, lo stesso si dica per le dimissioni. E' accettabile? Grazie
Un tempo lo sarebbe stato, oggi non più. E difatti sappiamo che gli ispettori del Fisco chiedono anche di poter controllare tutte le domande di iscrizione... Qualche purista del Codice Civile vi direbbe che potete continuare così. Ma avrebbe senso correre questo rischio e magari dimostrare di aver ragione dopo 10 anni di processi?
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Grazie della risposta precedente. Non mi è chiara però una cosa, la nostra associazione è nata nel 1995, e senza scopo di lucero. Mi dite che il mod. Eas è stato introdotto nel 2009 ed è da compilarsi entro 60 gg. dalla data di costituzione. Dunque essemdo stata costituita la ns/ assoc. nel 1995 logicamente allora il mod. EAS non era previsto e nel 2009 e anni successivi non siamo stati al corrente della sua introduzione. Secondo quanto scrivete il rischio è che tutte le quote associative incassate dal 1995 ad oggi rischiano di essere considerate attività commerciali e quinsi sottoposte ad imposta?
La nostra associazione inoltre è stata estinta con il 31/12/2012, ora cosa ci conviene fare per evitare tuttte le eventuali sanzioni? Spero di essere stato chiaro.
Si è stato molto chiaro ma, purtroppo, non esiste uno "storico" di queste situazioni per poter dare dei consigli validi. Il Fisco comincerà quest'anno a fare i controlli relativi ai modelli EAS.
Solo dopo sapremo dare consigli sui comportamenti più opportuni.
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sapete darmi una risposta?
Salve, non abbiamo compreso quale sia la domanda; ci era parso il racconto della sua situazione e della conclusione che sta aspettando il "verdetto" della Agenzia delle Entrate.
Prima di interpellare un avvocato le conviene aspettare questo verdetto. Noi, per poterle dare un parere, avremmo bisogno di vedere tutta la vostra documentazione. Tenga conto che potrete sempre chiudere questa associazione e riaprirne una nuova (questa volta avendo maggior controllo di tutti gli obblighi normativi).
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Siamo un'associazione culturale e ricreativa fondata nel 1995 senza scopo di lucro, e non svolgiamo alcuna attività commerciale, l'unica nostra entrata sono le quote associative che servono per le spese di gestione dell'Associazione. Pensiamo di non dover pagare alcuna imposta e nemmeno presentare questo documento EAS, del quale non abbiamo mai sentito parlare prima. Siamo nel giusto o no?
Purtroppo no. Proprio il fatto di non dover pagare alcuna imposta è sancito dall'aver presentato o meno il modello EAS. Lo dovete fare.
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desidererei sapere se un'associazione culturale deve presentare il modello EAS. grazie.
Se ha delle quote sociali e non è tra le Associazioni esentate (onlus, etc.) si.
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Io ho costituito la ASD nel 2011, mi sono affiliata coni tramite FISC , ma nessuno mi ha detto del modulo EAS , però non ho avuto alcuna entrata, tanto che un commercialista mi disse che potevo non fare la dichiarazione dei redditi non avendo nulla da dichiarare, ho in effetti avuto solo spese... Io spero di riuscire a fare partire la mia ASD , volevo sapere ho sbagliato? Meglio chiudere tutto?
Il punto è: dal 2011 non ha avuto alcuna entrata, nemmeno le quote sociali dei soci? Se è così il modello EAS lo può fare tranquillamente anche oggi.
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Se io il presidente, mio marito il vicepresidente e una mia amica che fa da tesoriere, che dobbiamo per forza tesserarci al momento dell'affiliazione, contiamo, allora solo quelle.
Un conto è affiliarsi e tesserarsi alla FISC. Un conto è associarsi alla sua Associazione di cui è Presidente.
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Buongiorno,
innanzitutto complimenti per il sito.
Avevo un'associazione sportiva dilettantistica (squadra di III categoria di Calcio) costituita nel 2003 e con termine attività nel 2008. Ho ricevuto un accertamento dell'agenzia delle entrate per una mancata dichiarazione dei redditi relativa al 2006 in cui mi venivano imputati dei ricavi derivanti da sponsorizzazioni e una natura dell'attività COMMERCIALE. Successivamente ho portato agli uffici dell'agenzia delle entrate i costi riguardanti il 2006 e ho cercato di informarmi per ricevere le agevolazioni fiscali spettanti alle ASD, perchè se pur in torto marcio il debito è piuttosto oneroso. Così, sono venuto a conoscenza di una sanatoria per la mancata iscrizione al registro del CONI per tutte le annualità precedenti al 2010. Fino a tale momento le ASD possono fruire anche delle ulteriori agevolazioni fiscali previste per tali enti non profit. Pertanto ho contatto subito il CONI che mi ha rilasciato tale riconoscimento da intendersi definitivo fino al 2010. Aggiungo che il Direttore dell'agenzia delle entrate ha inviato una lettera al presidente del CONI e in un punto sottolinea:" si potrà procedere al riesame in autotutela degli eventuali atti di accertamento emessi nei loro confronti e al relativo annullamento per la parte in cui il recupero sia fondato sulla mancata iscrizione al Registro CONI”. Ovviamente il mio caso non è da annullare ma credo mi debbano essere riconosciute le agevolazioni fiscali. Ho fatto questo preambolo perchè l'operatore delle agenzie delle entrate che sta curando il mio accertamento, se pur gentile, sta facendo delle storie proprio riguardanti il riconoscimento di tali agevolazioni. Non so come dovrò procedere e se intervenire con un avvocato.
Grazie
Alessandro
Grazie mille! Siete bravissimi!
Buongiorno,
è necessario presentare il modello EAS anche in seguito al cambiamento dell'intero Consiglio Direttivo (Presidente compreso)??
Grazie in anticipo!
A nostro parere si.
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Buongiorno, abbiamo aperto il 22/11/12 un'associazione culturale no profit con codice fiscale. Il modulo EAS è obbligatorio anche per noi? Non trovo il ns tipo di associazione tra quelli elencati... Grazie. Il Vs blog è veramente portentoso, più del mio commercialista!
Purtroppo si... il Modello EAS riguarda di fatto tutte le Associazioni. Alcune sono esentate ed altre possono farlo in forma ridotta. Non voi.
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Salve sono pier, e sono l'attuale vicepresidente di un'asd,vorrei dare le dimissioni,come devo fare? ho letto che basta una lettera di dimissioni agli amministratori, confermate? Gli amministratori sarebbero le altre tre cariche? Grazie mille.
Per una risposta precisa dovremmo leggere lo Statuto. In ogni caso la procedere che descrive va bene ma le conviene avere una prova documentale che l'ASD abbia ricevuto la sua lettera (o si fa firmare una ricevuta, o lo fa mettere a verbale del prossimo direttivo, o manda una raccomandata rr).
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Ciao, espongo subito il problema: associazione di consumatori nata nei primi mesi del 2012, ricavi pari a 0 (l'erogazione di tessere è avvenuta gratuitamente), conviene inviarla comunque, anche se si presume non ci saranno mai ricavi??
Grazie mille
Non esiste una risposta certa a questa domanda, avendo sentito tanti pareri diversi su situazioni come la vostra. Io credo che una indicazione utile possa essere questa: se avete depositato lo Statuto all'Ufficio del Registro e/o chiesto il Codice Fiscale, vi conviene fare il Modello EAS. In caso contrario, no.
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Abbiamo costituito una ASD il 15/10/2012, preso in locazione parte di un centro sportivo per 4 ore giornaliere ed abbiamo iniziato da subito ad avviare ai vari corsi giovani dai 5 anni ai 17 anni; nella domanda di ammissione (firmata dal genitore) viene indicata la quota per l'iscrizione e la somma per l'eventuale partecipazione ai corsi. Il 25 novembre è stata completata l'iscrizione alla federazione nazionale e successivamente la registrazione al CONI. Oggi, con più di un centinaio di ragazzi iscritti, che dicono non più obbligatorio registrare, scopro che forse si doveva presentare il modello EAS. Tralasciando le considerazioni su chi ci ha assistito, gradirei sapere se vale la pena continuare e, se si, come si potrebbe ridurre il danno. Grazie
Credo che valga assolutamente la pena continuare, consegnando il modello EAS e pagando i 258 euro per il ritardo. Se dovesse nascere un contenzioso da parte dell'AdE, solo su questa minima irregolarità, credo che non rischierebbe praticamente nulla. Una curiosità, cosa intende per "che dicono non più obbligatorio registrare"?
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salve
sono Presidente di un'assciazione senza scopo di lucro costituita nel luglio 2011, non sapevo di dover trasmettere l'EAs entro 60gg e quindi quando ne ho preso conoscenza ho provveduto comunque ad inviarlo nel luglio 2012. Non sapevo della remissione in bonis e non ho provveduto a sanare la mia trasmissione tardiva pagando i 258 € sono stata all'agenzia delle entrate della mia zona è il funzionario mi ha detto che pagare alla data del 29 gennaio 2013 non sarebbe comunque servito per sanare la mia posizione perchè oltre i termini di legge. Quindi mi chiedo ora che posso fare, visto che in data 05/02/2013 ho variato anche denominazione e statuto e ho provveduto a inoltrare nuovo modello Eas? mi protrebbero contestare l'anno 2011 e 2012 o anche le entrate associative successive?
Bella domanda a cui possiamo rispondere solo a buonsenso, poichè non conosciamo come l'AdE gestisca queste situazioni limite. La sanzione da 258 prima o poi sarà da pagare. Seppur in ritardo la pagherei comunque (cosa potrebbero contestarle? I mancati interessi legali?). Potrebbero contestarle solo il 2011-2012 ma da quello che racconta non si ravvisa il minimo segnale di dolo da parte vostra... Se dovesse capitarvi una ispezione fiscale, credo che l'ispettore non infierirebbe di certo (tranne sul mancato pagamento dei 258 euro).
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In definitiva, anche non esercitando operazioni commerciali, è la tipologia costitutiva del nostro patrimonio sociale (quote associative versate alla costituzione) ad identificarci come ASD non esonerata dalla presentazione del modello EAS. Ancora grazie per l'inestimabile consulenza.
La ringrazio per la delucidazione. Quindi, nel momento in cui raggiungiamo la registrazione al Coni, il periodo di tolleranza per la presentazione dell'EAS SEMPLIFICATO partirà dalla data di costituzione dell'associazione? Vorremmo capire se esiste la possibilità di non dover pagare la mora di 258 euro. La ringraziamo nuovamente per la disponibilità.
Il modello EAS dovevate farlo, per non pagare la sanzione, dalla data di costituzione entro 60 giorni. Lo potete fare tranquillamente anche senza la registrazione al Coni. Ormai non credo abbiate possibilità di non pagare la mora.
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Noi abbiamo costituito una ASD il 15/10/2012 ma per motivazioni interne non abbiamo effettuato attività commerciali e non ci siamo ancora registrati al Coni.
L'associazione non perseguendo finalità di lucro ed essendo soggetta al riconoscimento da parte del Coni, viene comunque esonerata dal presentazione del modello EAS?
Nel caso in cui richiedessimo la partita IVA nel 2013, possiamo presumere che il "periodo di tolleranza" dei 90 giorni, previsti da regolamento, venga applicato a partire da tale richiesta postuma?
Grazie per l'attenzione. Cordiali saluti.
Fino a che la vostra ASD non si registra al Coni... non è una ASD! Non basta infatti definirsi come tale a statuto, per essere una associazione sportiva dilettantistica, si deve anche ottemperare a tutta una serie di obblighi, tra cui l'iscrizione nel registro Coni. In ogni caso, anche se lo foste, l'unica differenza è che sareste tenuti alla presentazione del modello EAS SEMPLIFICATO (non sareste comunque esonerati) perchè sono certo che comunque facciate pagare le quote sociali.
Rispetto al modello EAS poi, l'apertura o meno della partita iva non incide in alcun modo.
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Complimenti per il sito! Avrei una domanda: la nostra ASD costituita nel 2010 ha aperto la P.Iva nell’ottobre 2012. Purtroppo siamo venuti a sapere di tutte quante queste storie sul modello EAs troppo tardi. La mia domanda è: non avendo purtroppo fatto il ravvedimento in tempo per le associazioni costituite dal 2011 o prima (e cioè entro il 31.12.2012) la nostra Asd è condannata in eterno a vedersi tassata come se fosse un ente commerciale a meno che non la sciolga?
Se fate subito il modello EAS, eviterete il rischio di essere tassati come enti commerciali dal 2013 in poi. Per gli anni passati invece il Fisco può muovervi le contestazioni di cui abbiamo parlato tante volte.
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Vi ringrazio per il cortese riscontro.
Se ci dovessero essere controlli per gli anni precedenti, mi accingerei a presentare ricorso anche perchè, fino agli inizi del 2012 e sicuramente fino al dicembre 2011, non era prevista nessuna sanzione per la mancata presentazione del modello e fare una norma retroattiva sarebbe alquanto scorretto!!
Ho dato uno sguardo al modello e sarebbe utile avere delle informazioni sulla sua corretta compilazione, giusto per non incorrere nella dichiarazione di ente commerciale. Le domande a cui rispondere sembrano un tranello per l'associazione.
Il mio consulente fiscale e il patronato a cui mi sono rivolta ne sanno poco o niente, potete darmi qualche informazione?
Grazie.
Si, dovete fare molta attenzione nella compilazione. Dovete avere a portata di mano (e conoscere) lo statuto, il libro soci, il libro verbali e i Rendiconti Economici. Le consiglio queste due guide: http://www.quinonprofit.it/wp-content/uploads/2011/02/Guida_modelloeas_2011.pdf e
http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/wcm/connect/f3f72380426a4ab983369bc065cef0e8/Istruzioni+modello+enti+associativi.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=f3f72380426a4ab983369bc065cef0e8
Oppure di prendere un appuntamento qui da noi, portare tutti i documenti e pagarci una consulenza specifica 😉
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Buongiorno,
sono la presidente di un'associazione costituita nel Settembre 2010 e regolarmente iscritta nel Registro delle associazioni di promozione sociale della Regione Sardegna dal dicembre 2011.
Fino all'anno 2012 sapevo che per la mancata presentazione del modello EAS non c'erano sanzioni ma ora apprendo da voi che bisognava operare ravvedimento, pagando la cifra di €258,00 entro il 31/12/2012.
Volevo chiedervi, dal momento che tale termine è scaduto, quali sono gli atti da compiere per mettersi in regola.
Tra l'altro, mi chiedo se quest'obbligo della presentazione del modello EAS non costituisca abuso da parte dell'ag. delle Entrate dal momento che le quote sociali costituiscono attività naturale di un'associazione, spesso l'unica entrata.
Aspetto un vostro cortese riscontro, grazie.
Premettiamo che non c'è certezza nemmeno su quello che le stiamo per scrivere poichè siamo nel campo di come il Fisco interpreta, provincia per provincia, le proprie norme. A nostro giudizio, presentando oggi il modello EAS con ravvedimento operoso le potrà sanare il 2012 e tutti gli anni successivi. Non può però in alcun modo (se non cambiano le norme o viene pubblicata qualche nuova circolare interpretativa) sanare il 2011 e il 2010.
Qual è il rischio? Che a seguito di un controllo le vengano contestate TUTTE le entrate del 2010 e 2011 ed automaticamente considerate come commerciali e non istituzionali (e che quindi su quelle entrate, non avendoci pagato le tasse, abbia evaso il fisco).
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per il modello EAS: ha l'agevolazione fiscale(iva) per l'acquisto immobiliare per le associazioni a promozione sociale?
cordiali saluti
Grazie
Salve, la domanda è formulata in modo tale non essere comprensibile. Può riporla diversamente?
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Salve,girovagando su internet per avere delucidazioni mi sono imbattuto nel Vostro sito, tra l'altro ben fatto...avrei delle domande da porvi.
Io, mia moglie e un mio amico vorremmo costituire un associazione non profit ed aprire un parco divertimenti per cani, con relativo biglietto d'ingresso per far entrare esclusivamente i soci tesserati ...vorrei sapere se si può impostare la cosa in modo da ricevere un compenso per il lavoro svolto da noi tre, e se abbiamo bisogno di istruttori cinofili, come retribuirli senza incorrere in problemi fiscali...converrebbe fare il tutto aderendo al regime fiscale agevolato (e se sì c'è bisogno di P.IVA) o c'è qualche altro modo...la ringrazio per l'attenzione e le auguro una buona giornata...Simone
Salve, la sua domanda è molto complessa e avrebbe bisogno di molte chiaccherate tra noi per capire cosa volete fare esattamente e come farlo.
In linea di principio vi suggerirei di creare una ASD (Associazione Sportiva Dilettantistica) affiliata ad una EPS (Ente di Promozione sportiva) nazionale che abbia un settore cinofilo (noi collaboriamo con la FISC, potete provare a sentirli). Ciò per darvi diritto al regime fiscale agevolato per il settore sportivo che prevede l'esenzione fino a 7.500 euro per i compensi degli istruttori sportivi.
Sulla necessità della presenza di istruttori cinofili specializzati, credo sia indispensabile (anche per questo vi segnalo la FISC) soprattutto dal punto di vista della qualità dei servizi che la futura associazione vorrebbe offrire ai propri associati.
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Salve,
siamo un associazione di promozione sociale nata a marzo del 2012, senza partita IVA, solo codice fiscale. Abbiamo pagato le nostre quote sociali e abbiamo stipulato una convenzione con l'università per la gestione di un museo universitario.
L'Associazione prende una percentuale dallo sbigliettamento come scritto da convenzione.
Non abbiamo presentato il modello EAS, perchè non ne eravamo a conoscenza e il commercialista non ne ha fatto parola.
Siamo ancora in tempo per presentarlo!? Se si, quanto è la mora!?
Si, siete ancora in tempo pagando una sanzione di 258 euro.
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Salve, è stata costituita un associazione non riconosciuta in data 17/10/2012 che riceve quote associative e fornisce in cambio corsi di cucina? deve compilare il modello eas? Se si se lo compila nel mese di gennaio 2013 deve pagare la sanzione di 258 euro???
Grazie per la risposta
Se l'Associazione non rientra tra quelle esentate per legge (come pare di capire), DEVE presentare il modello EAS. I 60 giorni dalla costituzione della Associazione sono passati quindi, a nostro parere, la sanzione è da pagare.
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Una associazione filodrammatica è stata costituita il 19/11/2012 con scrittura privata registrata all'Agenzia delle Entrate. E' in possesso del solo codice fiscale. Lo statuto non ha tutti i requisiti di cui al comma 8 dell'art. 148 del Tuir e del comma 7 dell'art. 4 del D.P.R. 633 del 1972 (punto 36 del modello EAS). Ha effettuato il primo incasso (un contributo dal comune per una manifestazione) il giorno 03/01/2013. Può variare lo statuto affinchè rientri nelle norme di cui sopra e quindi presentare il modello EAS entro il termine dei 60 giorni dalla data del primo incasso? Quale altra soluzione si potrebbe prospettare?
Fatelo di corsa. Non vediamo onestamente altre soluzioni.
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Grazie per la cortese risposta. Quindi variando lo statuto (con data 01/01/2013) e presentando il modello EAS entro i 60 giorni dalla data del primo incasso (03/01/2013) non sarebbero dovute le sanzioni? Grazie ancora.
Purtroppo credo che nel vostro caso la sanzione sia da pagare. Dovete calcolare i 60 giorni dalla data di costituzione (alcuni interpretano diversamente questa norma ma ad oggi ci si sta orientando così).
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A questo punto penso sia più conveniente cessare l'associazione in data 31/12/2012 e ricostituirla in data 01/01/2013 con atto costitutivo e statuto completo di tutti i requisiti quindi presentare il modello EAS. Nel 2012 infatti non ci sono incassi nè di quote associative, nè di contributi o compensi. Può essere una soluzione praticabile? Grazie.
E' una opzione praticabile ma non saprei se consigliargliela. In caso di ispezione fiscale sulla vecchia associazione infatti, potrebbero comunque contestarvi la mancata compilazione del modello EAS secondo i termini di legge.
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Comprendo il Suo dubbio ma poichè la vecchia associazione nel 2012 non ha avuto nessun incasso cosa potrebbe essere contestato se non vi sono imposte da versare nè con e nè senza agovolazioni ex legge 398/91? Inoltre il fatto che lo Statuto non risponde ai requisiti di cui al comma 8 dell’art. 148 del Tuir e del comma 7 dell’art. 4 del D.P.R. 633 del 1972 (punto 36 del modello EAS) la porrebbe comunque al di fuori delle agevolazioni. La nuova associazione, invece, nascerebbe in data 01/01/2013 con uno statuto in linea con i requisiti di cui al comma 8 dell’art. 148 del Tuir e del comma 7 dell’art. 4 del D.P.R. 633 del 1972 (punto 36 del modello EAS) e avrebbe alcuni incassi (solo nel 2013) e potrebbe trasmettere il modello EAS entro il 02/03/2013. Grazie ancora per le cortesi e competenti risposte e per la pazienza e il tempo che ci dedicate.
"Le vie di un ispettore fiscale sono infinite". Concordo con lei ma non ci metto la mano sul fuoco.
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Salve,
la nostra associazione costituita nel 2011, con scrittura privata ed attribuzione di C. F. (natura giuridica 12 – associazioni non riconosciute e comitati e tipo attività 949920 attività di organizzazioni con fini culturali e ricreativi) ha al 31.12.2012 un capitale sociale di circa € 560,00 e 128 soci (quota associativa annua pari a € 5,00)
ha intenzione di modificare nel mese di febbraio 2013 il proprio Statuto e per quanto riguarda gli scopi e le finalità intende esplicitare i seguenti:
L’Associazione ha lo scopo di:
1) promuovere o attuare iniziative intese a favorire i contatti e gli incontri fra tutti coloro i quali hanno frequentato l’istituto superiore XXXXX;
2) favorire i rapporti di amicizia e solidarietà tra le vecchie e le nuove generazioni mantenendo vivo il legame con la scuola superiore;
3) svolgere attività sociale, culturale e ricreativa sia per le attività scolastiche, didattiche e sia come tramite per il mondo esterno;
4) promuovere conferenze, convegni, spettacoli, concerti, progetti di ricerca, incontri con gli ex allievi, pubblicazioni e periodici, gite turistico-culturali;
5) organizzare incontri di orientamento professionale;
6) mantenere memoria storica delle vicende dell’istituto superiore XXXXXX, raccogliendo immagini o materiali anche a scopi espositivi;
7) commemorare insegnanti e allievi particolarmente benemeriti e celebrare i neodiplomati;
8) promuovere iniziative di sostegno agli studi ed alle attività ritenute valide dagli attuali studenti mediante l’istituzione e l’attribuzione di premi, borse di studio, sovvenzioni, promozioni di tirocini, ecc.;
9) offrire iniziative destinate agli studenti che frequentano attualmente l’Istituto, per favorire la loro aggregazione, collaborando con loro per organizzare eventi di ricaduta sociale e solidale e supportando i giovani che si trovano in particolari casi di disagio e necessità;
10) collaborare ed intervenire al fine di supportare le attività di altre associazioni con scopi simili;
11) offrire ai nuovi diplomati la possibilità di conoscere richieste di lavoro che pervengano alla scuola superiore da parte di società, privati, studi professionali, enti;
12) creare ed aggiornare un sito internet per la pubblicazione delle suddette iniziative.
Non ha presentato il modello EAS al 31.12.12, come si può comportare per modificare lo Statuto e regolarizzare la propria posizione. Grazie per l’attenzione.
In quale mese del 2011 avete costituito l'associazione, in quale mese avete ritirato formalmente la prima quota di iscrizione, e qual è il vostro anno sociale?
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maggio 2011 la costituzione, luglio 2011 le quote associative dell'anno 2011. L'anno sociale da Statuto (quello attualmente in vigore e approvato in fase di costituzione) coincide con l'anno solare.
Se compilate ora il modello EAS, potrete sanare le sole quote associative del 2012 e non più quelle del 2011 che, in caso di controllo, potrebbero esservi contestate perchè considerabili commerciali e non istituzionali (proprio in virtù della mancata consegna del modello EAS). Potete fare due cose: o fare il modello EAS e sperare che il fisco non vi muova questa contestazione; oppure chiudere l'associazione ed aprirne una nuova, sperando che il fisco non vi muova contestazioni sulla vecchia associazione da qui ai prossimi 5 anni. Se avvenisse sareste comunque in sanzione... Non è una bella situazione in cui trovarsi.
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Gentilissimo, grazie mille porterò la sua risposta all'attenzione del Consiglio Direttivo.
Ne approfitto per un ultima domanda: una volta all'anno l'associazione organizza una cena-raduno di soci in un luogo, ad esempio la sede dell'Associazione, avvalendosi di un servizio di catering ad un prezzo fisso a persona. L'associazione può ricevere da ciascun socio presente alla cena-raduno il prezzo fisso anzidetto per poi versarla alla ditta di catering oppure per operare correttamente deve agire in modo diverso? Grazie mille ancora per l'attenzione e un cordiale saluto.
Il metodo da lei descritto è quello corretto purchè l'associazione rilasci ad ogni socio una ricevuta per l'importo versato e che il servizio di catering sia pagato a seguito del rilascio della relativa fattura. Per considerare le entrate dai soci come entrate decommercializzate, la sua associazione deve rientrare tra quelle che possono accedere ad un regime fiscale agevolato (Asd, Aps, Onlus etc.).
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Ma dobbiamo pagare per la presentazione?
Se ve lo fa un commercialista in amicizia, no. Abbiamo visto prezzi diversi dai 50 ai 150 euro per l'invio.
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Noi come ASD senza personalità e con codice fiscale abbiamo fatto solo l'iscrizione al CONI nelle nostre entrate abbiamo solo le quote soci per il tesseramento annuale e per i corsi ed equipaggiamento (qui abbiamo le fatture), inoltre rilasciamo regolare ricevuta tesseramento ai soci e in quelli minorenni applichiamo la bolla per far scaricare il tutto, dobbiamo presentare cmq il modello. Visto che sono passati 90 giorni dalla fondazione.
Grazie
Da quello che ci ha scritto, diremmo proprio di si.
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Buonasera. Siamo un'associazione di promozione sociale (registrata alla voce "altre attività" perché all'impiegato allo sportello non risultava un codice per le associazioni di promozione sociale da inserire nel modulo) costituitasi lo scorso 31 ottobre e registrata il 16 novembre, non abbiamo svolto e non svolgiamo alcuna attività commerciale, né abbiamo ancora ricevuto alcuna iscrizione. Sarebbe possibile per noi, non avendo compilato e spedito il modello EAS, farlo per l'anno prossimo entro il 31 marzo, senza dover pagare la sanzione?
Grazie.
Difficile dirlo con precisione perchè siamo sul filo della interpretazione delle norme. Io lo farei subito senza aspettare il 31 marzo, a scanso di equivoci...
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Perdona la mia insistenza ma mi state dando risposte chiare che fino ad ora non riuscivo a trovare. Per quanto riguarda l'associazione no profit costituita a giugno del 2012 e priva di partita iva preciso che questa associazione fino ad oggi non ha percepito nessuna quota associativa, non ha realizzato eventi e pertanto ha un bilancio pari a 0. Può regolarizzare l'invio del modello Eas?
GRAZIE DI TUTTO !! Sei stato esaustivo e chiaro. Metterò “mi piace” sulla pagina facebook
Si, credo che non avrete problemi ma vi conviene farlo subito e mettervi il cuore in pace.
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Caspita !! Che tipo di sanzioni rischiamo? Riguardo alla associazione no profit priva di partita iva preciso che questa è sorta a giugno del 2012.
Rischiate che qualsiasi entrata dal 2009 ad oggi sia considerata commerciale e che su di esse abbiate evaso il fisco. Dovrete quindi pagare tutte le tasse omesse ed una sanzione pecunaria proporzionale... Per quanto riguarda l'associazione nata nel 2012, può presentare il modello nel 2013 se come è entrate ha avuto le sole quote associative e poco più.
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Salve. Faccio parte di una compagnia teatrale sorta nel 2009 regolarmente iscritta come associazione no profit presso l'Agenzia delle Entrate. L'associazione dotata di atto costitutivo e di partita Iva, non è iscritta in nessun albo prefettizio o regionale. Preciso che l'associazione aderisce al regime fiscale di cui alla legge 398/1991, ha ricavi saltuari rinvenienti dalla vendita di biglietti di sporadici spettacoli teatrali realizzati dagli associati. In virtù della situazione esposta sopra, è obbligata alla presentazione del modello Eas? Le associazioni no profit iscritte all’Agenzia delle Entrate che non abbiano aperto partita Iva devono inviare il modello Eas?
Da quello che mi dite, direi proprio di SI. In entrambi i casi. Non mi pare infatti che rientriate in una delle categorie esonerate.
Credo però, purtroppo, che non siate più in tempo se non lo avete ancora fatto. In caso di controllo fiscale, rischiate moltissimo.
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Buonasera. Un entrata derivante da una sponsorizzazione, il cui importo servirà esclusivamente per l'attività dell'Associazione, può far considerare quest'ultima un "ente associativo dilettantistico iscritto nel registro del Coni che non svolge attività commerciale o decommercializzata", e quindi esonerarla dalla presentazione dell'EAS? Nel dubbio conviene presentarlo o la non richiesta presentazione comporta qualcosa?
Grazie
Salve, nel vostro caso non ci sono dubbi. Dovete fare il modello EAS. La non presentazione, come scritto nell'articolo, comporta, in caso di ispezione da parte della Agenzia delle Entrate, la perdita dei vantaggi fiscali ed in particolare una sanzione che andrà a calcolare le tasse non pagate su tutte le vostre entrate (quote associative, quote dei corsi, sponsorizzazioni etc etc.). In pratica sarete considerati come una attività commerciale che ha evaso il fisco. Se ci segue su Facebook potrà vedere il commento di un suo collega che ha vissuto questa esperienza ed è stato sanzionato per 260mila euro.
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Buonasera,
la nostra ASD verrà creata a gennaio 2013 e quindi avremo 60 gg per inviare il modulo EAS. Per quanto riguarda i punti/quesiti del modulo, sotto elencati, come si deve rispondere visto che la ASD fino ad ora non è mai esistita?
SI DICHIARA
......
23) che l’ammontare delle entrate dell’ente (media degli ultimi tre esercizi) è pari a euro: _________
24) che il numero di associati dell’ente nell’ultimo esercizio chiuso è pari a: fino a 20 da 21 a 100 da 101 a 500 oltre 500
Ulteriore domanda: nel modulo si parla di "amministratore"...in una ASD a quale "carica" corrisponde la qualifica di "amministratore"...in pratica chi è? Il Presidente? Il tesoriere?
Grazie
Suggeriamo di inserire al punto 23) l'ammontare delle entrate fino alla data di presentazione del modello (ad esempio quote associative, proventi per attività di sponsorizzazione o pubblicità, somme derivanti dalla vendita di beni o dalla prestazione di servizi, erogazioni liberali ricevute, inclusi i contributi pubblici, e così via) ed al punto 24) il numero di soci (fondatori + nuove richieste accettate dal direttivo) presenti alla data di presentazione del modello.
Tenga conto che queste due domande servono sia a fornire la base di un futuro accertamento (verificare la differenza tra il dichiarato e la realtà riscontrata) sia a calcolare se le vostre entrate, rispetto al numero degli iscritti, è proporzionata o meno. Semplificando, se una Associazione dichiara sul modello di avere 30 iscritti e 250.000 mila euro di entrate, è più facile che salga nella graduatoria degli enti in cui fare una ispezione.
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Salve... se ho capito bene, una Onlus di diritto (iscritta nel registro regionale) è esonarata dalla comunicazione; nel momento in cui l'associazione richiede e ottiene la personalità giuridica deve fare il modello EAS? se si entro quando? entro 60 giorni dal riconoscimento della personalità giuridica?
Grazie
Una Onlus di diritto, iscritta nel registro regionale di riferimento, è esonerata dalla presentazione del modello EAS se non svolge attività commerciali diverse da quelle marginali. Nel momento in cui otteniate la personalità giuridica, come ha compreso giustamente, ha tempo 60 giorni per l'invio del modello.
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Il vostro articolo e' stato utilissimo ma avrei bisogno di un chiarimento: la mia associazione e' nata a febbraio 2012 ma non abbiamo fatto comunicazione entro i 60 giorni. A marzo abbiamo emesso fattura per sponsorizzazioni (parlo di una asd iscritta alla fgi) devo inviare entro il 31.12 con ravvedimento oppure posso inviare il modello entro il 31.03.2013?
Grazie
Probabilmente dovete farla entro il 31.12 poichè immagino che abbiate incassato anche quote di iscrizione alla Associazione e quote di corsi sportivi dai vostri tesserati. Più semplicemente: dal momento in cui avete incassato il vostro primo euro, a qualsiasi titolo, partono i 60 giorni per la presentazione del modello.
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In riferimento alla vostra risposta del 21/12/2012 alle 08:56
Mi sapete consigliare un corso sul fisco sportivo zona Milano o Pavia?
E posso esercitare il diritto di rivalsa?
Grazie ancora
Per il corso sul fisco Sportivo la metto in contatto rispondendole in privato con un gruppo specializzato; altrimenti possiamo organizzarne uno presso la nostra sede, o direttamente in sede da voi. Per il diritto di rivalsa, cosa le dice il suo commercialista?
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Il commercialista non ci sente.
Fatemi sapere costi e modalità per il corso. Grazie
Comunque mi è appena andato all'occhio che
"Sono esonerati dalla comunicazione dei dati:gli enti associativi dilettantistici iscritti nel registro del Coni che non svolgono attività commerciale o decommercializzata"
Noi siamo iscritti al CONI (l'abbiamo fatto dopo 6 mesi dalla costituzione) Le uniche nostre entrate sono quote e contributi associativi... quindi potevamo anche non presentare l'EAS?
Non ditemi che non devo pagarlo perchè lo già pagato!!!
E' la solita "contorsione burocratica" all'italiana. Di fatto le entrate delle Associazioni per "corrispettivi specifici" (come il pagamento di un corso di calcio) sono considerate dal fisco come attività decommercializzate (se e solo se il modello EAS è stato consegnato). Voi ne avete di queste entrate? Ne so troppo poco della vostra ASD per poter dire se poteva essere esonerata ma credo che non lo sia...
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Nell'asd in cui operiamo (costituita 2 anni fà) è stato deciso che per non cadere in "guai" è meglio affidarsi ad un commercialista, succede che il commercialista presenta il modello EAS dopo i 60 giorni dalla costituzione. I 258 euro di sanzione sono a carico dell'asd? Possiamo esercitare il diritto di rivalsa sul commercialista?
Succede spesso. La maggior parte dei commercialisti non è specializzata nel fisco sportivo ed anzi evita di occuparsi delle asd perché poco remunerative (spesso le seguono per amicizia o perché il figlio vi fa attività).
Poi, in realtá, far funzionare una asd é molto semplice ma servirebbe che tutti i dirigenti facessero un breve corso di una giornata per partire subito col piede giusto e non fare errori banali.
Nel caso specifico la sanzione è a carico della Associazione ma un professionista serio se ne assumerebbe la responsabilitá.
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Buonpomeriggio,
nell' associazione che seguo (non sono del mestiere, ma faccio un favore ad un'amica)riceviamo richieste di associazione ogni giorno, se ho capito bene il fatto di pagare la quota associativa genera automaticamente l'accettazione a socio da parte del Presidente,ma ogni quanto dobbiamo aggiornare il libro dei soci?Potrebbe andar bene fare un'unica assemblea alla fine dell'anno nella quale inseriamo tutti gli iscritti e precisiamo che l'accettazione a socio è stata fatta dal Presidente nel momento in cui la persona ha pagato la quota associativa?
Purtroppo cade in un errore molto grave che è prassi in tantissime associazioni ma che, quando vengono scoperte dell'Agenzia delle Entrate, portano a sanzioni molto importanti. Esiste una sola modalità per diventare socio di una associazione. Compilare il modulo di richiesta di iscrizione, portare la domanda nella prima assemblea di direttivo utile, accettare la richiesta, verbalizzarla, ed inserire il verbale nel libro verbali. Fatto ciò il nuovo socio deve essere immediatamente inserito nel libro soci.
Solo dopo questi passaggi (che non possono essere contestuali alla domanda: non si può cioè fare domanda di iscrizione e diventare soci nello stesso giorno) ed aver pagato la quota sociale (che si può versare anche prima dell'accettazione, contestualmente cioè alla compilazione della domanda di iscrizione) si è soci. In alcune associazioni è prassi delegare il Presidente all'accettazione delle domande (evitando l'assemblea di direttivo, il verbale, la registrazione a libro verbali); questa prassi, per lungo tempo "accettata" è oggi contestata dalla Agenzia delle Entrate, per cui la sconsigliamo vivamente.
Per rispondere quindi puntualmente alle sue domande:
1) Il libro soci va aggiornato subito dopo aver inserito a libro verbali il verbale di direttivo di accettazione della domanda di un nuovo socio.
2) L'assemblea annuale di fine anno con la ratifica delle accettazioni del presidente è caldamente sconsigliata.
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Salve,
mi occupo dell'amministrazione di un'ASD iscritta al CONI che svolge l'attività di noleggio mountain bike.
L'associazione si è costituita nel mese di marzo di quest'anno.
Ho optato per l'adozione del regime agevolato della legge 398/91.
Se ho ben capito l'associazione è esonerata dal presentare il modello EAS. Giusto?
Ringrazio anticipatamente e porgo i miei saluti.
Mattia
Mi auguro che ci sia un refuso e che l'ASD non svolga davvero: "attività di noleggio mountain bike" ma che sia una ASD di ciclismo che abbia a statuto la promozione del ciclismo MTB e che per far ciò permetta ai nuovi soci di non essere obbligati ad acquistare una nuova bici per praticare attività, bensì possa con un contributo spese usare quelle di proprietà della ASD medesima.
Detto questo, qualsiasi ASD che fa attività commerciale ma che può essere decommercializzata perchè rivolta ai soci (quindi il vostro caso) DEVE compilare il modello EAS (credo voi lo possiate fare in modalità semplificata). Se avete cominciato a raccogliere quote dai soci da meno di 60 giorni non siete in sanzione, altrimenti si.
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L'attività di "noleggio" viene svolta solo ed esclusivamente nei confronti dei soci a fronte di un contributo. Si tratta di biciclette da downhill che hanno un valore d'acquisto elevato (>€2000 cadauna!!) e siamo operativi poco meno di 3 mesi l'anno.
Al di là di questo, mi premeva sapere se fossimo soggetti a sanzione e credo di aver capito che ci toccherà pagare la sanzione!
Ringrazio per la risposta!
Saluti
Siano una associazione culturale no profit nata il 20 Ottobre 2011.
Non abbiamo ancora presentato il Mod.EAS.
A seguito della Vostra risposta del o1/10/2012 ore 14,15
mi è sorto un dubbio:
con la circolare 38/E il termine per il ravvedimento è stato spostato al 31/12/2012. E dato che dite che non si tratta di omissione,
la sanzione di €.258 è da pagare o no?
Grazie
Flavio.
La risposta è lapidaria. Si, dovete pagarla. Si tratta, praticamente, di un "condono" per una sorta di "ravvedimento operoso"...
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Il ravvedimento per presentare il modello eas x una asd che ha partita iva entro il 31/12/12 è 258 euro???!!!
Esattamente.
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ma le quote sociali, che i miei atleti versano mensilmente, non sono considerate entrate da attività commerciale, o no?
la mia è una asd iscritta nel registro coni. le uniche entrate sono quelle delle quote che gli atleti versano ogni mese.
Le quote sociali da soci sono assolutamente entrate istituzionali (immagino siano le quote rateizzate per i corsi sportivi).
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1. Ma le quote sociali versate ogni anno (€ 15) sono attività commerciale?
Servono ovviamente per coprire (parzialmente) i costi di gestione senza alcun profitto ovviamente!
2. Dobbiamo presentare il modello EAS?
1. No.
2. Come posso saperlo? Nel dubbio fatelo in forma semplificata almeno.
Noi abbiamo costituito una ASD il 20/10/2011 per problemi interni però non siamo stati operativi ovvero non abbiamo aggiunto soci, non abbiamo effettuato attività, non ci siamo iscritti al Coni.. niente... adesso eliminati alcuni problemi logistici, vorremmo partire a tutti gli effetti chiedeno affiliazione, registrazione presso il Coni, agevolazioni fiscali e via... in questo caso la EAS andava cqe fatta nell'anno 2011 opure possiamo farla adesso? se si quale sarebbe il termine? se invece non è possibile, penso sia meglio costituire una nuova associazione o no?? Grazie
Il problema é non essere iscritti nei registri del Coni, operazione che vi avrebbe esonerato dall'invio del modello EAS, non avendo voi entrate commerciali, ma solo istituzionali (immagino le sole quote sociali per l'anno passato dei soci fondatori). La soluzione che propone (soppressione dell'attuale asd e riapertura di una nuova) é sicuramente una strada praticabile. É anche possibile peró che venga disposta un'ulteriore proroga per i termini di presentazione del ravvedimento operoso nelle prossime settimane.
Come dicevo ieri, era possibile una ulteriore proroga... Puntualmente così è stato. L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato venerdì 28 settembre una circolare (la 38/E) in cui dice: "il termine per il ravvedimento coincide con il termine per la prima dichiarazione utile, intendendosi per tale la prima dichiarazione il cui termine scade successivamente al termine previsto per effettuare la comunicazione, non avendo rilievo il periodo di “tolleranza” di 90 giorni previsto dall’art. 2, comma 7 del DPR 322/98, entro cui la dichiarazione, sebbene tardiva, non è considerata omessa". Ciò fa slittare il "nuovo" termine ultimo al 31 Dicembre 2012.
Questo modello va presentato ogni anno? oppure solo alla costituzione della associazione?
Solo alla costituzione, entro 60 giorni.
Può succedere però che un ente associativo cambi nel tempo la propria attività (ad esempio una asd che comincia a fare attività commerciale); in tal caso la comunicazione va fatta entro il 31 marzo dell'anno in cui si rende operativa la modifica.
Salve, ho costituito da poco un asd, affiliata a SEF-ITALIA, la cui attività principale è l'equitazione di campagna rivolta ai soci.
E prevista una registrazione al CONI.
1- Siamo tenuti alla compilazione del modello EAS???
2- nell elenco dei documenti eventualmente necessari c'è il bilancio degli ultimi 3 anni ma io ho registrato l'atto un mese fa....cosa occorre??
grazie
1. Immaginando quale sarà la vostra attività direi di si. In forma semplificata.
2. Non le servirà se farà quello semplificato. In caso contrario può mettere quello che si aspetta di avere.
Salve, esattamente 30 giorni fa, abbiamo costituito un ASD (depositato atto costitutivo e statuto a norma di legge presso l'agenzia delle entrate, richiesta del Codice fiscale che abbiamo ricevuto). Prima di affiliarci alla FPI (Federazione pugilistica italiana) il nostro ente di riferimento e successivamente al Coni volevamo aspettare il nuovo anno (per evitare di pagare 2 volte l'affiliazione per pochi mesi). Premetto che non abbiamo ancora nessun affiliato e non svolgiamo alcuna attività commerciale in attesa di affiliarci alla FPI e richiedere il regime fiscale agevolato della legge 398/1991.
1. Siamo nel nostro caso esonerati dalla presentazione del modello EAS?
2. Dovremmo presentarlo l'anno prossimo una volta registrati la Coni?
1. No, perchè non siete nel Registro del Coni ancora...
3. Dovreste presentarlo entro i prossimi 30 giorni.