Partiamo dall’abc: cosa si intende per libro dei verbali di Assemblea? Il libro dei verbali di assemblea di un’Associazione è uno dei libri sociali obbligatori che l’Associazione stessa è tenuta a compilare e conservare (insieme al Libro Soci): in esso sono contenuti i verbali (cioè i resoconti) di tutte le assemblee soci e di direttivo convocate ed effettuate dall’Associazione. In esso vanno anche riportati tutti i documenti sottoposti a votazione; tra questi ricordiamo, ad esempio, l’accettazione delle richieste di iscrizione dei nuovi soci, o il rendiconto economico annuale. Ovviamente le Associazioni che dovessero utilizzare TeamArtist, il nostro gestionale online, potrebbero caricare online i verbali e metterli a disposizione dei soli soci, in modo da avere anche un comodo archivio online.
Cosa contiene un verbale e chi lo redige?
Un verbale si apre sempre con l’ordine del giorno discusso durante l’assemblea, il medesimo mandato ai soci in fase di convocazione. Di redigere il verbale se ne occupa il Segretario dell’Assemblea* che, generalmente, corrisponde al Segretario dell’Associazione. Tra i compiti preposti al Segretario dell’Assemblea, oltre che quello iniziale di fare l’appello dei presenti per verificare che il numero dei soci presenti e le eventuali deleghe siano sufficienti a garantire il numero legale**, c’è quello di consentire lo svolgimento dell’assemblea e delle delibere e di annotare il più fedelmente possibile, punto per punto e in modo sintetico, ciò che avviene durante il dibattito.
Per ogni delibera inoltre dovrà annotare la percentuale dei voti espressi e, per finire, in conclusione di Assemblea, dovrà leggere il verbale redatto a tutti i presenti per l’approvazione. Sarà sempre suo compito esporre il verbale presso la sede sociale dell’Associazione per il tempo previsto dallo statuto sociale e
altresì, se previsto, inviarne una copia a tutti i soci.***
Come deve scrivere i verbali il Segretario?
Oltre che in modo dettagliato e fedele cercando però di puntare sulla sinteticità, il Segretario potrà scegliere se redigere a mano o al computer il verbale dell’assemblea. Non esiste infatti una norma che imponga un metodo piuttosto che un altro: nel momento in cui un verbale verrà redatto al computer, basterà incollare le stampate del verbale stesso sulle pagine del LIBRO / REGISTRO DEI VERBALI DI ASSEMBLEA DELLA ASSOCIAZIONE. Per maggiori garanzie ed evitare accuse di falsificazione a posteriori (ricordiamo che non ricorre l’obbligo di vidimare i libri sociali) si può apporre un timbro a cavallo tra la pagina del libro ed il foglio incollato.
Perché è importante conservare il LIBRO / REGISTRO e averne cura?
Conservare il libro /registro dei verbali di assemblea è importantissimo in caso di controlli da parte di enti esterni in quanto certifica la regolarità e la legalità dello svolgimento delle attività di un’Associazione e permette di mantenere i vantaggi fiscali previsti dal legislatore. Per avere una garanzia di sicurezza in più si può ricorrere ad un’ulteriore procedura: depositare il verbale presso l’Ufficio Protocollo Generale del Comune di appartenenza dell’Associazione. In questo caso, dopo l’Assemblea, il Segretario (o chi per esso) si preoccuperà di preparare una istanza.
Come formulare l’istanza?
Inserendo le intestazioni tradizionali e le seguenti diciture: “Con la presente si deposita il Verbale dell’Assemblea dei Soci, dell’Associazione denominata “X” con sede in “X” all’indirizzo ”X”. La presente viene inoltrata e depositata per la dovuta trasparenza dell’operato della citata Associazione. L’Associazione rimane a Vs. completa disposizione e coglie l’occasione per porgere ossequiosi saluti. Firma (nome e cognome del Presidente dell’Associazione)”.
L’istanza dovrà essere prodotta in doppia copia e a ciascuna allegata un copia del verbale. Di questo plico, uno dovrà essere depositato, l’altro, con l’apposizione del timbro dell’Ufficio Protocollo in ogni parte (sia sull’istanza che sul verbale), dovrà essere conservato dall’Associazione.
Si specifica che questa procedura non è affatto obbligatoria, ma depositare i verbali all’Ufficio Protocollo farà in modo che nessuno possa contestarne la veridicità ed, inoltre, l’Associazione potrà conservare semplicemente un raccoglitore con tutti i verbali depositati, piuttosto che il Registro.
POTETE SCARICARE QUI INVECE UNO SCHEMA DI VERBALE
*Il Segretario dell’Assemblea può essere scelto tra uno qualunque dei soci presenti. Si suggerisce, per evitare accuse di conflitti di interesse, di non nominare mai per tale ruolo nè il Presidente della Associazione, nè il Tesoriere.
**L’Assemblea sarà costituita legalmente con la presenza di almeno il 50% più uno dei soci. Nel caso in cui il numero legale non venisse raggiunto, l’Assemblea si intende validamente costituita in seconda convocazione, qualunque sia il numero dei soci presenti. La seconda convocazione può essere convocata insieme alla prima, anche a mezz’ora di distanza.
***Ai soci è data facoltà di chiedere eventuali modifiche al verbale nel caso riscontrino che i fatti riportati siano diversi da quanto realmente avvenuto. Se ciò non dovesse corrispondere a quanto rilevato dal Segretario, ciò dovrà essere debitamente annotato.
SE TI E’ INTERESSATO QUESTO ARTICOLO LEGGI ANCHE QUELLO SUL LIBRO SOCI.
Damiano Dalerba & Stefano Cabot
Direttori area noprofit di TeamArtist
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Dimenticavo sto numerando i verbali, va bene o voi consigliate di non indicare il numero? ad. esempio: verbale n. 1 assemblea, ecc.
Non è importante. Basta che a libro verbali siano ordinati per data.
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Buongiorno,vorrei chidervi se sto procedendo nel modo corretto: ho costituito una asd il 7 gennaio, siccome nello statuto non è stata stabilita la quota sociale ho un redatto un verbale di assemblea totalitaria (solo i soci fondatori che sono anche i componenti del consiglio direttivo)con la determinazione della quota il 9 gennaio, senza rispetare le formalita' di convocazione e i termini (15 giorni prima). Essendo la prima quota sociale e l'assemblea totalitaria va bene?Sono state già date le ricuvute per la quota sociale ai nuovi soci dal 13 gennaio.
Dire di si se all'assemblea totalitaria erano presenti TUTTI i soci fondatori (altrimenti gli assenti potrebbero contestare il non rispetto dei tempi di convocazione).
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potreste fare un ebook ad hoc?
sarebbe magnifico 🙂
Gentilissimo,
vorrei chiederle gentilmente se mi potesse segnalare tutte le leggi, normative e regolamenti nazionali che disciplinano le Associazioni (dall'aspetto costitutivo all'aspetto fiscale).
In particolare riguardo le associazioni non riconosciute culturali.
La ringrazio e le chiedo se potesse revisionare uno statuto (compreso di preventivo).
E' un lavoro particolarmente oneroso che ancora non abbiamo avuto lo "stomaco" di fare. Abbiamo preferito analizzare i moltissimi diversi aspetti uno per uno attraverso i post del blog. Può essere che in capo ad un anno riusciamo a realizzare un "elenco ragionato" ma non è davvero scontato.
Ad oggi forniamo le revisioni degli statuti gratuitamente, PRO BONO, grazie agli abbonamenti calla nostra piattaforma online www.teamartist.com he tante associazioni stipulano.
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Grazie mille,
appena vado dal legale mi farò dare la copia e ve lo spedisco immediatamente, grazie mille 🙂
Salve, voi nel Vs. sito avete scritto queste parole : Le riunioni del Consiglio Direttivo hanno generalmente una cadenza di una o due volte al mese e prevedono la redazione di un verbale. Nel caso in cui non ci sia un verbale di un provvedimento verso un atleta, l'atleta può ritenerlo nullo? Qual è la procedura che permette che il provvedimento preso sia valido? A cosa può appellarsi un atleta a sua tutela? E nel direttivo per un provvedimento disciplinare l'atleta dev'essere presente?
Grazie per l'attenzione - Spero mi rispondiate il prima possibile.
Se non esiste un verbale del provvedimento, il provvedimento... non esiste! Perchè sia valido, prima di tutto, deve rifarsi al non ottemperamento di un obbligo statutario o di un regolamento sociale della ASD/ Federazione / EPS cui siete tesserato. Dopodichè andrà appunto preso in direttivo e verbalizzato, oltre che notificato. L'atleta a questo punto ha 6 mesi per rivolgersi all'autorità giudiziaria per ricorrere contro la decisione.
Nel direttivo l'atleta può essere convocato per essere ascoltato ma non è un suo diritto preciso.
In ogni caso deve controllare lo Statuto della Associazione di cui è socio per verificare le vostre procedure quali siano con esattezza.
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Buongiorno a tutti, volevo chiedere delle info su i verbali stilati in occasione delle assemblee dei soci della ns asd:
1)In prima convocazione non si sono presentati il 50% dei soci +1 e in seconda convocazione si è presentata solo una % minima di soci. In quest'ultimo caso l'assemblea può essere considerata valida?
2)Il Verbale deve essere firmato da tutti i soci presenti o bastano solo le firme di segretario e presidente.
3) Il presidente viene considerato come parte della percentiale di soci presenti?
4)I verbali scritti su Pc e poi stampati possono essere conservati in un quaderno ad anelli o bisogna rispettare delle regole ben precise?
Grazie mille per il vostro prezioso contributo
Sul punto 1) deve leggere il suo Statuto.
2) Segretario e Presidente (ma guardi se lo Statuto dice qualcosa in merito)
3) Si
4) No, perchè potrebbero essere falsificati. Vanno incollati su un quadernone; io consiglio anche di timbrarli a cavallo delle pagine di supporto e di firmarli sopra il timbro.
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Salve,
Sono presidente di una ASD, solo attività istituzionale.
Volevo sapere se nel libro verbali vanno inseriti/incollati anche gli AVVISI delle convocazioni delle assemblee (quelli che si affigono in bacheca) e se la "prima" pagina del libro verbali deve contenere l'ATTO COSTITUTIVO dell'associazione.
Grazie
L'atto costitutivo non ha senso che sia nel Libro Verbali (è cmq uno dei documenti indispensabili da conservare). La Convocazione non è obbligatoria ma sicuramente utile (ma che sia conservata a parte o nel libro verbali è indifferente).
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Le convocazioni delle assemblee del consiglio direttivo vanno conservate? ed anche firmate? Mentre per quando riguarda i verbali del consiglio, devono essere firmati solo dal presidente e dal segretario?
Conviene sempre conservare e firmare tutto, per poter dimostrare anche a distanza di tempo che tutto è avvenuto regolarmente.
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Non mi ha risposto alla mia seconda domanda e ossia se i verbali del consiglio vanno firmati da tutti i presenti o solo dal presidente e dal segretario
Solo dal Presidente e dal Segretario (a meno che non abbiate scritto qualche norma strana a Statuto).
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nello statuto abbiamo che a fronte di nuove domande di soci, il consiglio deve deliberare se accettarle o meno. Ora visto che abbiamo iniziato anche con il settore giovanile e, trovandoci nella situazione di dover tesserare subito i ragazzi soprattutto per una questione di assicurazione, chiedo se è possibile mediante un consiglio direttivo bypassare ciò almeno temporaneamente dando un incarico di accettare le domande direttamente al presidente oppure al segretario.
Fino a pochi anni fa era una pratica tollerata. Oggi non più.
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La ringrazio per la risposta celere ma ora mi sorgono dei dubbi. spero lei possa chiarirmeli ulteriormente:
- nel nostro statuto è previsto che il consiglio direttivo rimanga in carica 5 anni e la possibilità ad essere rieletto dall'assemblea dei soci. ora ad oggi 4 marzo, noi non abbiamo soci.
se ci dimettiamo dal consiglio direttivo, il direttivo automaticamente decade rimanendo solo il terzo elemento che ha la carica di vicepresidente o poi i poteri rimangono nelle mani del vicepresidente che è attualmente la persona che vorremmo destituire? perchè in questo caso la cosa non va a nostro favore!
lei ci consiglia di dimetterci dal consiglio direttivo e votare la mozione di sfiducia verso il terzo elemento del consiglio direttivo rimasto.
Ma chi accetta poi la nostra candidatura come soci se nello statuto è previsto che sia il consiglio direttivo a decidere sulle eventuali candidature ed ingresso dei soci?
magari sono dubbi inutili e lei mi dirà che la cosa è fattibile, ed in tal caso si può fare tutto riunendo il consiglio direttivo, dimettendoci, votando la sfiducia e rieleggendo in un'unica convocazione? e se il terzo elemento del consiglio direttivo non si presenta è tutto regolarmente valido?
Grazie
No, i poteri sono sempre e solo del Presidente che, anche se si dimette, fino alla nomina del nuovo rimane comunque in carica.
Se si dimette il presidente, si deve procedere per forza alla elezione del nuovo e i 2 soci su 3 possono dichiarare decaduto il vecchio direttivo in Assemblea Soci.
Poi fa un errore: "Ma chi accetta poi la nostra candidatura come soci". Nessuno deve accettare nulla, voi siete già soci (immagino anche, soci fondatori).
L'unica convocazione non va bene. Direttivo e Assemblea soci sono organi diversi con regole diverse (studi bene il suo statuto).
L'unico consiglio in più è di accettare come nuovo socio il quarto che vorreste portare in direttivo, prima di dare le dimissioni.
PS. Non ho visto il suo "mi piace" su FB...
Salve
Volevo approfittare della vostra disponibilità per avere una delucidazione:
Sono presidente di un'associazione culturale il cui consiglio direttivo è composto da tre persone.
Attualmente non abbiamo soci poiché l'associazione è di recente costituzione.
Dopo cinque mesi in cui abbiamo curato delle iniziative culturali io ed il segretario abbiamo difficoltà a lavorare con la terza persona del consiglio che ha la carica di vicepresidente.
Vorremmo pertanto destituirla da tale incarico e farla uscire dal consiglio direttivo sostituendola con una persona maggiormente affidabile.
Nel nostro statuto è prevista l'assemblea dei soci convocata almeno una volta l'anno dal presidente per approvare le linee generali del programma attività e la possibilità di convocare il consiglio direttivo ogni qual volta si ritenga necessario.
Pertanto per fare il tutto nella maniera più chiara e corretta possibile che prassi bisogna seguire?
Ovvero convochiamo il consiglio direttivo e se la persona interessata non si presenta vale la maggioranza del consiglio? Quindi il mio voto e quello del segretario? (Nello statuto è così citato: "il consiglio direttivo si riunisce ogni qualvolta il presidente o la maggioranza dei propri componenti lo ritengano necessario ed è presieduto dal presidente o in sua assenza dal vicepresidente. Le riunioni sono valide con la presenza di almeno la metà dei componenti. Le deliberazioni si adottano a maggioranza semplice".
È necessario effettuare una seconda convovazione di tale riunione o possiamo deliberare solo io ed il segretario costituendo di fatto la maggioranza?
Inoltre è necessario dopo aver redatto il verbale registrarlo anche all'agenzia delle entrate?
Vista l'urgenza e confidando nella vostra sempre manifesta disponibilità in attesa di risposta vi porgo i miei più cordiali saluti.
Potete deliberare a maggioranza semplice lei e il segretario, senza effettuare nessuna seconda convocazione. Il terzo membro del direttivo non lo potete destituire perchè non ne avete i poteri (cosa dice lo Statuto sulla durata del Direttivo?). Lo può fare però l'assemblea soci; potreste dimettervi sia lei che il segretario, fare come soci una mozione di sfiducia verso il terzo rimasto e rieleggere l'intero direttivo.
I verbali non devono essere registrati all'AdE. Vi consiglio però di rifare il Modello EAS quando cambiate il direttivo.
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Sinceramente mi hanno vidimato dei fogli singoli che tengo in una cartellina in ordine di mese. Se poi conviene attaccarli su un semplice quaderno lo faccio senza problemi tanto i fogli sono vidimati e numerati. Mi scuso se ripto ma non ho ancora capito bene cosa va scritto sui fogli del "VERBALE DEI SOCI". In che caso si redige? Ogni quanto? Cosa ci scrivo? Grazie, mi scuso se mi sono dilungato. A presto
Buongiorno, ho registrato una ASD alla agenzia delle entrate e nell’atto costitutivo mi sono messo come Presidente ed ho indicato i soci fondatori. Abbiamo affiliato tale Associazione a FIGC. Io e questi soggetti amministratori siamo però dirigenti anche di un’altra ASD affiliata ad un Ente di promozione per la medesima disciplina sportiva. Come è possibile uscire da questa situazione? Come si modifica un atto costitutivo cambiando i soci fondator i(anche se forse questa procedura non cambia le cose visto che da soci fondatori abbiamo solo creato la associazione ma il problema da quello che ho capito nasce dal momento in cui ti affilii ad un ente CONI, dichiarando la medesima disciplina sportiva). Attendiamo cortesemente se possibile il vostro competente riscontro; grazie mille.
I soci fondatori di un atto costitutivo registrato non si possono più cambiare. Potete o chiudere l'Associazione e rifondarla con altri soci fondatori, oppure convocate immediatamente una Assemblea Soci (leggete bene il vostro statuto se lo permette) e vi togliete dal Consiglio Direttivo. Credo infatti che il problema non sia che siate soci fondatori di due ASD affiliate FIGC, ma che siate in entrambi i direttivi. Sbaglio?
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Buongiorno,prima di tutto grazie per la risposta! Si l'atto costitutivo come dicevo non penso cambi le cose in quanto se ho capito bene,se un futuro dovessi formare una associazione fino a che questa non viene registrata nell'ambito della stessa disciplina non e'un problema!Abbiamo convocato un'assemblea straordinaria proprio questo sabato in una delle due associazioni,presentando le mie dimissioni e quelle dei consiglieri. Vorrei sapere quali potrebbero essere un futuro le sanzioni a cui andrei in contro,per capire se con questa soluzione ho risolto il problema o se secondo voi e'meglio chiudere l'associazione. Grazie un cordiale saluto
A parere mio non ci sono sanzioni o problemi vari e così risolve la situazione.
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Salve, sono presidente di una S.S.D. a resp.limitata. Il cons. direttivo è formato da 3 soci (Io in qualità di presidente e amministratore unico, un vicepresidente e un segretario).
In un anno di attività abbiamo redatto ogni mese il "verbale di assemblea" ordinaria mettendo all'ordine del giorno tutte le problematiche, i compensi agli istruttori e gli avvenimenti che di mese in mese si presentano. Ho anche un "LIBRO VERBALE DEI SOCI" che però non ho mai compilato perchè sinceramente non ho la minima idea di cosa scrivere e in che casi farlo. Potreste delucidarmi i merito sulle differenze dei due libri e cosa scrivere in uno e nell'altro (soprattutto in quello dei soci)??? Premetto che entrambe i libri sono stati vidimati e hanno tutti fogli numerati dalla camera di commercio se non vado errato...Grazie mille. A presto
Un conto è il Direttivo, un altro l'Assemblea dei Soci.
I verbali del Direttivo vanno nel Libro verbali di Direttivo. I verbali dell'Assemblea Soci nel “LIBRO VERBALE DEI SOCI”.
Noi consigliamo di tenere un unico Libro Verbali e mettervi all'interno entrambi i tipi.
Il servizio di risposta ai quesiti è gratuito, ti chiediamo soltanto di prenderti questo impegno con noi:
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salve volevo complimentarmi per il vostro blog, e volevo alcune informazione, il libro assemblea devo contenere solo i verbali assemblee o anche quelli del consiglio direttivo? inoltre basta un libro qualsiasi da incollare sopra i verbali redatti al computer o bisogna comprare apposito libro in cartolibreria. Grazie e buon lavoro.
Deve contenere tutti i verbali, compresi quelli dei direttivi. Potete incollare i verbali stampati a computer (ma firmati in originale) su un quaderno qualsiasi, timbrando a cavallo dei due fogli.
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Salve! Ho altre domande.. Il libro soci si può tenere a fogli sciolti?? Esempio: se io compro un quaderno ad anelli con buste trasparenti ci posso mettere i fogli stampati al computer del libro soci?? Poi se l'ultima pagina è a metà e devo iscriverci altri soci la posso ristampare tutta? Le domande di ammissione le posso buttare al momento che ho iscritto le persone nel libro soci? La stessa domanda vale anche per il libro dei verbali.. Posso fare come descritto sopra per il libro soci?per Le ricevute ho letto che si devono tenere quelle degli ultimi 5 anni per gli anni prima basta conservare i solo i bilanci annuali o anche il libro del mastro saldaconti??
Grazie mille!
Tutto è possibile. Ma così si espone al rischio di essere accusata dai suoi soci o dagli ispettori fiscali di aver falsificato il libro soci... Noi consigliamo di stampare tutto e incollarle sulle pagine di un quadernone numerate e timbrate a cavallo tra il foglio di stampa e il foglio di incollaggio. Idem per il libro verbali. Le domande di ammissione vengono spesso chieste dagli ispettori fiscali quindi è meglio conservarle.
Per la conservazione dei documenti, può leggere questo nostro post: http://www.teamartist.com/blog/2012/11/29/quanto-tempo-conservare-documenti-associazioni/
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Buongiorno, c'è un numero minimo di riunioni che il Consiglio Direttivo deve fare in un anno? Noi ne facciamo una a inizio anno per programmare l'attività e una per indire l'assemblea ordinaria: siamo una ASD molto piccola e, se non accadono eventi straordinari, non sentiamo il bisogno di farne altre. E' un problema?
Dovremmo conoscere il vostro Statuto e la vostra realtà per saperglielo dire (quali e quanti sono gli obblighi che l'ASD deve ottemperare in un anno attraverso il suo direttivo?).
Mi vien da pensare ad esempio che non fate direttivi per l'ammissione di nuovi soci... e questo può essere un problema.
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Vero, effettivamente siamo di quelli che delegano al Presidente l'approvazione delle domande di ammissione: per il futuro ho recepito i vostri suggerimenti, così come cercheremo di verbalizzare un po' di più, ma ormai il passato è andato. Intanto grazie.
L'associazione è sempre la stessa cambia solo il presidente dal giorno che si è tenuta l' assemblea straordinaria dal settembre 2012 con il cambio di presidente siamo diventati con il nuovo statuto un a.s.d. real Sorrento mentre prima eravamo società sportiva ricreativa mirto crosia. adesso nel nuovo statuto io non risulto, devo ritenermi fuori dell'associazione o sono sempre socio. nella vecchia associazione avendo pure partita iva che è rimasta attiva con il nome del nuovo presidente, non si è esercitata nessuna attività siamo stati passivi in tutto, quindi conviene cessare la prima associazione o si può continuare cosi. grazie ancora
Se l'Associazione è sempre la stessa, con la medesima partita iva, lei ne è ancora socio. Per dire se convenga o meno cessarla per riaprirla, dovremmo poter vedere tutti i documenti. "Al buio" non è possibile dare un parere sensato.
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Sono presidente di un’associazione sportiva costituita nel 2006 per svolgere attività calcistica, ma non avendo esercitato alcuna funzione fino al 2012, non avendo un campo di calcio dove svolgere gli allenamenti, i soci in assemblea straordinaria ed hanno eletto un altro presidente e costituito una asd; adesso io vorrei sapere se sono sempre socio non avendo nessuna carica. Se si, cosa devo fare per non risultare socio. Inoltre sono collaboratore scolastico nelle scuole elementare e tesserato come allenatore di base in una squadra di promozione, possono le tre cose coesistere senza alcuni problemi, o deve rinunciare a qualcuna delle tre? Sicuro di una vostra risposta ringrazio anticipatamente.
Non capiamo se l'associazione costituita nel 2006 è la stessa di quella del 2012 o sono due diverse. Nel primo caso lei è sicuramente ancora socio e per dimettersi dovrà fare una lettera da inviare al nuovo presidente. Nel secondo, dovrà verificare se quella del 2006 è cessata o esiste ancora. Se esiste ancora, essendone stato l'ultimo presidente, le conviene cessarla seguendo tutte le procedure di legge per non trovarsi nelle grane.
Rispetto alle 3 funzioni che riveste oggi, non dovrebbero esserci incompatibilità ma se vuole può verificarlo domandandolo per iscritto sia alla scuola che alla LND.
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Mi spiego meglio: lo statuto prevede "nelle deliberazioni di approvazione del bilancio e in quelle che riguardano la loro responsabilità i membri del Consiglio Direttivo non hanno voto" Ciò premesso secondo Voi è corretto che abbiano la delega di altri soci?? Grazie
A nostro parere no.
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Salve. Di recente insieme ad altre 2 persone ho aperto un'associazione culturale. In seguito ad alcuni problemi con gli altri 2 soci ho iniziato ad informarmi di persona sulla redazione dei verbali sul registro omonimo. Leggendo l'esempio da Voi riportato mi è venuto un dubbio. Mettiamo che la nostra associazione debba affrontare una spesa. Si organizza un'assemblea e si redige un verbale per verificare il consenso di tutti i membri, giusto? Si può inserire una stima di quanto si può spendere o è inutile? Inoltre, dopo l'eventuale spesa, si dovrà fare una nuova assemblea con relativo verbale per constatare la spesa sostenuta o quest'ultima è inutile? Nel qual caso, dopo aver accettato la possibile spesa e aver stanziato una somma per tale spesa, può bastare la semlice ricevuta in allegato? Chiedo scusa per questo 'romanzo' ma dovendo informarmi da solo, ci sono dei limiti a quanto possa sapere.
Concludo chiedendo qual'è l'iter più corretto in casi simili, dove si deve affrontare una spesa per l'associazione (che sia destinata ai suoi membri, o sia destinata ad una attività della stessa)
grazie e scusate il disturbo.
Nelle Associazioni oltre alla Assemblea Soci, viene nominato un Consiglio Direttivo che ha il compito (nominando presidente, tesoriere e segretario) di amministrare la vita quotidiana della Associazione (tra cui le spese). Per questo motivo non ha senso prevedere una assemblea per decidere di ogni spesa (a meno che si tratti di somme ingenti) perchè, di fatto, i soci hanno delegato il direttivo ed il presidente a decidere per loro (per un periodo di tempo limitato definito "mandato"). In caso di piccole somme può decidere il solo presidente o anche il solo tesoriere o segretario. Per somme medie può decidere il Direttivo riunito, verbalizzando il tutto (ma non esiste una norma che definisca le piccole o medie somme: potete, questo si, definirlo voi in Assemblea).
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Salve, intanto mille grazie per le Vs. prezione informazioni. Sono Presidente di ASDE e - se non sbaglio - ha letto che i componenti il Consiglio Direttivo non hanno diritto di voto in assemblea soci (che tratta anche bilancio consuntivo e preventivo). Domanda: è corretto che gli stessi siano ammessi al voto con delega (secondo il ns. statuto ogni socio può avere max 2 deleghe).?? Distinti saluti.
Bisognerebbe leggere il vostro Statuto ma la cosa mi pare molto strana. I membri del direttivo sono Soci come tutti gli altri. Potrebbe aver senso che il tesoriere si astenga dal voto di documenti che ha preparato lui stesso, ma senza obbligo. Per la delega, intende che essi abbiano la delega di altri soci o che abbiano dato la loro delega a soci terzi?
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Salve, ho fondato un associazione no profit da poco tempo e vorrei avere delle chiarificazioni, che a quanto sembra, molti commercialisti non sono in grado di darmi. Questa associazione si propone nel settore musicale e raccoglie musicisti, tutti con una contribuzione inps da dipendenti, che secondo la legge possono avere compensi fino a 5000 euro lordi. L'associazione serve loro per poter emettere fatture, laddove vengono richieste. La sopracitata associazione ha anche chiesto il regime agevolato della 398/91, per versare metà iva. Ora io non capisco come bisogna giustificare, non i rimborsi spese, ma i compensi che i musicisti dovrebbero avere dopo aver effettuato una serata.
Ringrazio già da ora per la risposta.
La fermo subito: "L'Associazione serve loro per poter emettere fatture". Questo è in contrasto con le Associazioni no profit che NON servono a questo scopo! Quello che deve fare è una società standard. Il tipo di attività che vuole fare infatti non credo che rientri nelle vostre finalità statutarie...
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Grazie per la risposta. Le associazioni sono due, con finalità completamente differenti. L'attività della prima associazione, dopo il cambiamento di nome e statuto, prosegue come prima e con nuovo CF.
Qualche socio pensa che dopo tali cambiamenti, l'associazione non esisterebbe più e che per proseguire l'attività, come sta facendo, bisognerebbe rifondarla.
Credo non sia sbagliato pensare di chiudere quella vecchia ed aprirne una completamente nuova se cambiate radicalmente le finalità. Anche se non esiste alcun obbligo in questo senso.
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Complimenti per le risposte.
Durante un'assemblea straordinaria 2011, dell'associazione di cui sono socio, è stato votato di modificare la denominazione e lo statuto. Approvato e registrato alla agenzia delle entrate e in conseguenza è stato trasferito anche il CF. Nel nuovo statuto, per essere soci, bisogna fare domanda e poi pagare la quota.
Visto che non vi sono norme transitorie e che la associazione precedente prosegue la sua attivita' come nulla fosse, con nome e CD e soci e bilanci, come e' da considerarsi tutto ciò? E' ancora attiva oppure cancellata? Per proseguire l'attività regolarmente occorre fare una rifondazione dell'associazione?
Ancora grazie!
Non capiamo esattamente cosa sia successo. Le Associazioni sono due o è sempre una sola? Se è sempre la stessa ed ha delle incoerenze al suo interno, si dovrebbe mettere il naso in tutti i documenti per capirne il livello e se e come intervenire. Se sono due... non possono avere un solo codice fiscale e operare indistintamente!
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Grazie! Siete efficientissimi e gentilissimi!
in occasione di una convocazione di una assemblea straordinaria per l'elezione del presidente dell'associazione per domenica 17 febbraio 2013, mi sono giunte voci che alcuni soci, convocati mediante avviso scritto, intendono mettere ai voti l'ordine del giorno. vorrei sapere se è possibile accettare questa proposta?
Ni. L'odg è quello della lettera di convocazione. Ma l'Assemblea Soci è sovrana quindi può far mettere ai voti (se passa a maggioranza) tutto quello che vuole, nell'ordine che preferisce. Le conviene comunque arrivare in Assemblea avendo studiato molto bene il vostro statuto se prevede "disordini".
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Complimenti per quello che fate!
Abbiamo da poco costituito un'associazione culturale con atto notarile e vorremmo fare tutti i successi passi, ma brancoliamo un po' nel buio.
Esattamente qual è la procedura da seguire per registrarsi presso l'Agenzia delle Entrate ed avere il codice fiscale?
E' necessario che vi si rechi il Presidente o ci può andare anche un altro membro del consiglio direttivo? E' necessaria la delega?
Come si fa ad ottenere l'iscrizione dell'associazione nei Registri Nazionale e Regionale previsti dalla legge 383/2000?
Grazie
La procedura per chiedere il codice fiscale è descritta in questo nostro post: http://www.teamartist.com/blog/2012/10/01/richiesta-codice-fiscale-partita-iva-associazione/
La deve portare avanti il Presidente o un suo delegato (con delega appunto).
Per iscrivervi al Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione sociale, potete leggere questo nostro altro post: http://www.teamartist.com/blog/2012/11/23/iscrizione-registro-nazionale-associazioni-promozione-sociale/
Mentre per quello regionale, dovete controllare sul sito della Regione in cui ha sede la vostra Associazione.
Per iscriversi a questi Registri normalmente è obbligatorio registrare l'Associazione all'Ufficio del Registro (sembra un gioco di parole ma non lo è!) della Agenzia delle Entrate. L'operazione costa 168 euro più i bolli e lo potete fare contestualmente alla richiesta del Codice Fiscale.
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Salve, sono presidente di una associazione socio culturale e per alcuni problemi, dopo una riunione straordinaria abbiamo deciso di destituire il vicepresidente dal suo carico. Si deve modificare lo statuto e registralo di nuovo o basta il documento della riunione firmata da me presidente e dal segretario? Grazie
Lo statuto non è modificare, ma per sapere cosa dovete fare esattamente dovremmo poterlo leggere. In linea di massima comunque, dovreste verbalizzare il tutto e metterlo a libro verbali, quindi va convocata una Assemblea Soci per nominare il membro mancante del vostro Direttivo, verbalizzare anche questa e aggiornare il libro soci (su cui appunto devono essere indicati i membri del Direttivo). Secondo alcuni, ma non è certo, si dovrebbe anche rifare il Modello EAS (dove devono essere riportati i codici fiscali di chi fa parte del Direttivo).
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Salve, grazie per il sito e per la chiarezza delle spiegazioni.
Se il verbale non è stato approvato immediatamente ma inviato via mail, un socio di una ASD ha il diritto di chiedere che il suo parere -espresso in assemblea- in merito ad una decisione del direttivo venga messo a verbale? Se non c'è stata una formale alzata di mano, una discussione di una decisione del direttivo è equivalente ad una approvazione, ovvero è corretto chiedere che nel verbale venga specificato che l'assemblea "prende atto" della decisione del direttivo e non "approva"?
Un verbale non viene praticamente mai stilato "seduta stante". Normalmente viene compilato qualche giorno dopo dal segretario dell'assemblea, discusso col Presidente, poi stampato e firmato da entrambi: da quel momento può essere messo nel libro verbali. Il socio ha il sacrosanto diritto di chiedere che un suo parere sia inserito a verbale.
Sul secondo quesito invece ho bisogno che lo riformuli poichè non lo comprendo.
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In assemblea il presidente ha presentato nuove condizioni/regolamento decise dal direttivo: limitazioni per l'accesso ai luoghi, innalzamento delle quote per alcune attività, irrigidimento dell'offerta formativa ecc. Dopodiché c'è stata una discussione, ma non si è proceduto ad un voto formale con alzata di mano, favorevoli e contrari ecc.; tra parentesi con l'atteggiamento del presidente non so chi avrebbe votato contro, ma non è questo l'importante. Nel verbale è scritto che l'assemblea ha approvato le nuove condizioni; si sta chiedendo di modificare il termine "approvato" con "preso atto". Non si contestano le decisioni prese dal direttivo -che probabilmente ha tutte le facoltà per metterle in atto- si discute il fatto che queste decisioni siano state approvate/deliberate da quell'assemblea.
A tale proposta di modifica il presidente risponde che si è discusso per cui è automatico che sia approvato. E' ovvio che il presidente può riconvocare una nuova assemblea e mettere formalmente ai voti la decisione e non ho dubbi su come potrebbero andare le cose. Non so se nelle ASD ci sia tale prassi, in generale mi sembra però che le obiezioni di cui sopra non siano solo un puntiglio.
Riguardo al primissimo quesito. La richiesta che venga messo a verbale il parere del socio viene respinta dicendo che non cambia l'esito dell'assemblea. Non so se tale motivazione sia valida e non so se ci sia un riferimento normativo che tuteli questa istanza.
Grazie ancora per l'attenzione.
A quanto pare di capire il Presidente ha informato l'Assemblea soci delle decisioni del direttivo. Se non ha chiesto di ratificare tale scelta da parte dell'Assemblea, la vostra richiesta è più che legittima. Non c'è un riferimento normativo se non il valore della testimonianza dei presenti. Il verbale deve riportare cosa è REALMENTE successo. Se così non è per lei, può ricorrere anche alla magistratura. Oppure può formalizzare per iscritto le sue rimostranze e chiedere che nella prossima assemblea ci si esprima sul verbale della seduta precedente.
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Buongiorno,
vorrei chiedere un'informazione riguardo al cambio dei membri del Consiglio Direttivo. Io sono la nuova presidente sociale di una ASD e ho redatto il verbale di assemblea in cui ho inserito tutti i dati dei nuovi membri. Mi chiedevo però come va gestita la questione firme: sotto la voce "Il Presidente" firma il vecchio presidente, quello nuovo o entrambi?
Ed infine, in seguito a questo cambio, è sufficiente comunicare il tutto all'Agenzia delle Entrate o serve altro?
Grazie in anticipo, e molti complimenti per la professionalità!
Federica
Non confonda il Presidente della ASD, con il Presidente della Assemblea Soci che ha presieduto le elezioni. Il Presidente che deve firmare il verbale è colui che ha presieduto l'assemblea soci.
Visto che nel suo caso è la medesima persona, è lei che deve firmare... Di solito si cerca di evitare però, nominando anche un segretario dell'Assemblea che è colui che stila e co-firma il verbale... La prossima volta se sa che deve essere eletta a Presidente della ASD, non faccia anche la Presidente della Assemblea soci (per evitare questa sgradevole sovrapposizione dei ruoli). Le consiglio anche di leggere bene il suo Statuto per verificare che non vi sia una prassi diversa da quella che avete seguito.
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Buongiorno,
necessiterei di alcuni chiarimenti/suggerimenti.
Io e altre due amiche, dall'esperienza di un Forum sulla Fecondazione Assistita, in questi giorni stiamo creando una Onlus.
Dal momento che i Soci Ordinari (tesserati)saranno sparsi in tutta Italia vorremmo capire come poter svolgere l'Assemblea.
Per legge è possibile inviare solo mediante mail l'invito a partecipare all'Assamblea dei Soci? E' legale effettuarla tramite video-conferenza ed eseguire le votazioni tramite e.mail?
Se non vi è la presenza del 50%+1 l'Assemblea non è valida ma come ottempare a questo problema?
Grazie
Dipende tutto da come scrivete lo statuto. Potete scrivere che l'avviso di convocazione verrà inviato via posta elettronica e sarà pubblicizzato sul vostro sito internet ma aggiungete anche che sarà affisso nella bacheca della vostra sede. Il voto via mail ci pare poco proponibile mentre è possibile la videoconferenza (mettendola come possibilità e non obbligo da parte della Associazione).
Sul numero di presenti perchè l'assemblea sia valida vi conviene prevedere a statuto la prima e seconda convocazione (come si fa per i condomini). Nella prima convocazione fissate il numero minimo per la validità della seduta al 50% degli aventi diritto; per la seconda che verrà svolta a pieno titolo coi soli soci presenti.
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Grazie per la risposta. Ad integrazione l'art.dello statuto recitava:
L'appartenenza agli organi di direzione dell'associazione è incompa- tibile con candidature politiche o amministrative, con incarichi decisionali in istituzioni pubbliche, negli enti locali e in organizzazioni politiche, sindacali e associative concorrenti; è stato modificato in:
L'appartenenza agli organi di direzione dell'associazione è incompa- tibile con incarichi decisionali in istituzioni pubbliche, negli enti locali e in organizzazioni politiche, sindacali e associative concorrenti.
Lo statuto è stato deposito presso l'agenzia delle entrate.
Vi ringrazio anticipatamente
Dovrebbe bastare ri-depositarlo presso l'agenzia delle Entrate e presso tutti gli eventuali altri enti presso cui l'avete depositato (comune? provincia? regione?).
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Buon giorno, facevo parte del consiglio direttivo di una associazione ed ho date le dimissioni. Posso pretendere il verbale dove sono state accettate le mie dimissioni, o basta semplicemente una comunicazione verbale? A quale ente mi posso rivolgere per tutelare i miei interessi?
Può chiedere copia del verbale ma l'Associazione non è tenuta a darglielo e non esistono enti a cui rivolgersi...
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Come già anticipato sono presidente di un centro ricreativo anziani sabato in assemblea straordinaria abbiamo deliberato la modifica di un articolo dello statuto ma adesso non so come gestire la cosa. Ti ringrazio Liliana
Prima di tutto dovete verbalizzare l'assemblea, quindi riportare il verbale a libro verbali. Per sapere se dovete fare altro, mi serve sapere cosa avete modificato...
Il vostro statuto è depositato alla Agenzia delle Entrate?
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Salve, complimenti per il sito. Volevo porvi questo quesito:
ho dato le dimissione dal consiglio direttivo come consigliere, eletto dall'assemblea dei soci; mi è stato comunicato via email non istituzionale ma privata del Presidente che sono state accettate. Posso pretendere il verbale del direttivo dove è scritto ciò?
A chi mi posso rivolgere per tutelarmi, visto che ci sono state da parte del consiglio, delle inadempienze amministrative e fiscali da me segnalate più volte, al direttivo?
grazie
Sicuramente stamperei la mail del Presidente dove le comunica l'accettazione delle dimissioni e la terrei da parte. Dopodiche, pretendere di vedere un verbale di direttivo è un "diritto" discutibile e difficile da esercitare. Le conviene comunque chiederlo ufficialmente e di avere una pezza giustifica che dimostri che lei lo ha fatto.
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io dovrei fare un verbale per il cambio di alcuni consiglieri della società ciclistica,che non ci sono più.
non ho mai fatto questo tipo di lavoro se puoi aiutarmi.grazie carlo
Ben volentieri (la mia famiglia era originaria di Pecetto: un saluto al paesello!). Deve fare una Assemblea Soci in cui mettete all'ordine del giorno il cambio dei consiglieri mancanti. Eleggete quelli nuovi, verbalizzate il tutto ed inserite il verbale nel libro verbali. Dopodichè aggiornate il libro soci col nuovo direttivo. Da quel momento il nuovo consiglio sarà pienamente operativo.
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Se il segretario del comitato direttivo dell'associazione presenta le dimissioni, chi firma il verbale nel quale si accolgono tali dimissioni? Grazie.
Dovremmo leggere lo statuto per una risposta precisa. In ogni caso può sempre firmarlo il segretario dell'Assemblea Soci (che viene nominato all'inizio della riunione e che può non coincidere con la figura del Segretario del direttivo) convocata per la ri-elezione del direttivo o del solo socio dimissionario.
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Salve, mi permetto di chiederle un'informazione. Faccio parte di una Onlus e circa 2 mesi fa il Presidente si è dimesso insieme a parte del Consiglio direttivo. Il presidente vuole ritirare le dimissioni, può farlo? Lo statuto non dice nulla a riguardo. Grazie e buon lavoro
Le dimissioni sono state date per lettera? Sono state verbalizzate a Libro Verbali?
Se sono state verbalizzate non può fare nulla. L'Associazione deve convocare una assemblea soci e votare il nuovo direttivo/Presidente. Se le ha date per lettera e non sono state verbalizzate, può fare una lettera di ritiro ma comunque si deve riunire il direttivo, prenderne atto e mettere a verbale... Se le dimissioni sono state solo "dette a voce" non hanno invece alcun valore.
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non mi è chiaro l'obbligatorietà del rendiconto al 31 12.
Le consiglio di leggere questo nostro post: http://www.teamartist.com/blog/2012/10/29/rendiconto-economico-associazioni/
Il rendiconto economico annuale si basa sull'anno sociale e non solare della Associazione e deve essere fatto entro 4 mesi dalla sua conclusione.
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grazie della risposta, ma avendo letto un suo intervento la dove si evidenzia la non obbiglatiruetà della compilazione ed approvazioe del rendiconto annuale ma tale obbiglatorietà sussiste solo per bilancio di previsione chiedevo maggiori chiarimenti grazie e buon lavoro
Salve, onestamente non riesco a ricordare a cosa faccia riferimento. Se mi fa un copia incolla dell'intervento in questione mi aiuterebbe.Tenga conto però che ogni associazione ha esigenze diverse che dipendono dal tipo di "fare associazione" che ha scelto (asd, aps, onlus o altro), dal regime fiscale che ha scelto (398/1991 o meno), dal suo statuto, se ha partecipato a bandi pubblici (per finanziamenti o uso di spazi/strutture) etc etc. Se ha bisogno quindi di capire cosa deve fare, deve dirci tutte queste cose ed inviarci lo statuto.
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Sono Antonio.... quello della multa di 260 mila euro. E' chiaro, tengo a precisare che la multa è stata ridotta avendo aderito al PVC e quindi usufruendo del 5 bis cioè ad 1/6.Ma sempre molto per una ASD (2mila euro al mese fino al 2007). In ogni caso voglio porvi una domanda:Ho letto da una Vs risposta che il tempo che decorre dal momento che un socio ordinario fa domanda al Consiglio direttivo e la effettiva frequenza del socio a svolgere l'attività, deve trascorrere circa 1 mese. Si capisce perfettamente che tutto ciò è praticamente impossibile attuarlo, sappiamo tutti quanti che un socio entra in palestra per fare la domanda e quasi sempre contestualmente inizia a frequentare, o almeno ci ritorna il giorno dopo. Credo che per ovviare a questo è possibile intestare la domanda direttamente al Presidente e non al consiglio direttivo, sempre che questo sia stato scritto sullo statuto, cioè che il Presidente abbia la delega a ciò. E' giusto ?
Fino a poco tempo fa la prassi di delegare il presidente alla accettazione di un nuovo socio era tollerata. Ora alcuni ispettori la contestano per cui noi, a nostra volta, lo sconsigliamo.
Il socio deve fare formale domanda, la domanda deve essere esaminata dal direttivo (che può riunirsi anche il giorno dopo alla domanda ma NON IL GIORNO STESSO), il direttivo deve deliberare l'accettazione della domanda e metterlo a verbale. Dopodichè il nuovo sociò dovrà essere riportato sul libro soci. SOLO DA QUEL MOMENTO sarà socio a tutti gli effetti e potrà partecipare alla vita della Associazione.
Se vuole continuare con la pratica della delega al Presidente tenga comunque conto che l'accettazione della domanda non può essere contestuale alla domanda stessa (da qui la regola di almeno un giorno di attesa). A Milano è la prima cosa che controlla la Polizia Annonaria...
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Sono Presidente di una A.P.S., regolarmente iscritta nel registro provinciale a.p.s.
Gradirei sapere, se può avere luogo una assemblea straordinaria, richiesta dai soci, e le rispettive modalità, nei primi giorni dell'anno (senza che gli stessi non abbiamo fatto richiesta scritta e non abbiamo rinnovato la tessera associativa). La perdita della qualifica di socio per la mia associazione, come previsto dallo statuto sono: Causa morte, espulsione. E' previsto il solo pagamento annuale della quota associativa, ed è palese che per la legge 383 doverebbero rinnovarla entro il mese di dicembre prima della scadenza di quella in possesso. Inoltre, chiedo se possibile se un segretario o un "cassiere" diano le dimissioni da tale carica, perdono automaticamente anche la carica di consiglieri? E' obbilgatorio il Collegio dei revisori dei conti ? Grazie e chiedo scusa per il disturbo.
E' molto difficile dare una risposta senza aver avuto modo di prendere visione sia il vostro statuto che il vostro libro verbali.
Di norma, comunque, l'Assemblea Soci può essere richiesta da un certo numero minimo di soci (che si trova all'interno dello Statuto) e questa DEVE essere convocata dal Presidente (o dal direttivo) entro un certo periodo di tempo (anche questo elemento dovrebbe trovarsi all'interno dello Statuto), seguendo le procedure statutarie (modalità di convocazione: per lettera o affissione alla bacheca sociale etc etc-).
Da quello che ci dice sembra inoltre che i vostri soci siano tali a vita e non basta non aver pagato la quota sociale per non essere più tali (ma anche qui dovremmo vedere lo statuto); in questo caso basterà loro pagare la quota sociale direttamente in Assemblea, prima dell'esame dei punti all'odg.
Le dimissioni dalla carica di segretario/ tesoriere non coincidono con le dimissioni da socio. Possono essere date contemporaneamente con la stessa lettera ma deve essere specificato.
Il collegio dei revisori dei conti è obbligatorio solo se previsto dallo Statuto.
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Volevo sapere se vanno incollati oltre verbale assemblea, bilancio e approvazione bilancio anche le riunioni del consiglio direttivo ed inoltre si vendono libri assemblee? Grazie e cordiali saluti
Nel libro dei verbali vanno incollati tutti i verbali (sia di Assemblea Soci, che di direttivo) e tutti i documenti votati duranti queste riunioni che vengono citati nell'ordine del giorno (come ad esempio il Rendiconto Economico Annuale). Sono in vendita dei "libri verbali" ma lì sopra i verbali dovrebbero essere scritti a mano... per questo consigliamo un semplice quadernone su cui incollare i fogli.
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il libro verbali C.D. e Assemblea si può tenere con fogli staccabili, naturalmente numerati grazie
Si può ma è sconsigliabile, poichè in questo modo è facilissimo eliminare un verbale "scomodo" e sostituirlo con uno più comodo (o essere anche solo accusati di ciò). Il metodo che consigliamo noi vi tutela di più ed è meno contestabile. Abbiamo anche avuto notizie di alcune associazioni in cui il Fisco ha contestato il Libro Soci gestito in quel modo, proprio per i medesimi motivi.
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Parliamo di una ASD di imminente costituzione: i soci fondatori (nel nostro caso tre) costituiscono il primo nucleo di soci effettivi e gli stessi riuniti in assemblea eleggono il consiglio direttivo dell’associazione per i primi anni.
1) in questa prima assemblea si possono subito eleggere tutti i Consiglieri "previsti" (fino a raggiungere il totale di 5 membri del Consiglio Direttivo, quindi altre due persone oltre ai soci fondatori)?
2) Assodato che anche queste persone dovranno pagare la quota associativa (anche il Presidente?), ritengo che non ci sia bisogno che compilino alcun "modulo di richiesta associazione", corretto?
Devo fare un preambolo. Il concetto stesso di "Associazione" ha il significato di associare (mettere insieme) quante più persone diverse per raggiungere uno scopo comune. Deve quindi essere nella natura di ogni Associazione l'impegno a cercare nuove persone da associare. Le Associazioni dove ciò non avviene vengono messe sotto osservazione dalla Agenzia delle Entrate che teme ciò nasconda in realtà un interesse lucrativo (lavorare cioè come una Azienda ma godere della defiscalizzazione di cui godono le Associazioni no profit).
Nel caso specifico, uno statuto che preveda un consiglio direttivo di 5 persone, accompagnato da un atto costitutivo di 3 soci fondatori è una contraddizione in termini (che ho visto più volte) ed infatti genera il suo quesito. Se l'Associazione non è ancora stata costituita, consiglio caldamente di "pareggiare" i due numeri (scrivete nello Statuto, almeno, che il direttivo può variare ed essere da 3 o 5 membri!).
Per venire alle risposte alle sue domande:
1) No, sono eleggibili solo coloro che sono già o soci fondatori o soci ordinari.
2) Tutti i soci, fondatori ed ordinari, devono pagare la medesima quota sociale (al solo Presidente si chiede a volte una quota "straordinaria", ma lo sconsiglio)
3) Tutti i soci ordinari devono aver presentato formale richiesta di iscrizione su un vostro modulo all'uopo predisposto; il direttivo dovrà riunirsi, valutare (accettandole o meno) le domande e vi dovrà essere un formale verbale da inserire a Libro Verbali; dopodichè i soci dovranno essere inseriti nel vostro Libro Soci. Solo da quel momento saranno soci a tutti gli effetti e potranno partecipare alla vita associativa, eleggere ed essere eletti, etc et.
Nel caso invece l'Associazione sia già stata costituita e vi troviate con questa contraddizione, fate una Assemblea Soci, eleggete il direttivo da 3 mettendo a verbale che vi date un tempo prefissato (6 mesi?) per aprire il tesseramento 2013, indire una nuova assemblea ed eleggere un nuovo direttivo a 5.
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Grazie per la risposta.
Lo Statuto che abbiamo preparato prevede già un Consiglio Direttivo composto da un minimo di 3 fino ad un massimo di 5 componenti, come avete caldamente consigliato 🙂
Quello che non mi è chiaro è: una volta che l'ASD viene costituita dai 3 fondatori, questi ultimi - assodato che dovranno comunque versare la quota di associazione - devono formalmente compilare il modulo di adesione? A rigor di logica (mia, che non vuol dire che sia giusta) mi verrebbe da pensare di no, visto che sono i fondatori. MI sbaglio?
Grazie
Come dice lei, i soci fondatori non devono compilare alcun modulo di adesione (avendo firmato l'atto costitutivo, hanno assolto quest'onere in quel momento).
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Salve
Faccio parte del corpo dirigenti di una ASD
Volevo informazioni riguardanti un'eventuale "tessera del tifoso"
1)coloro che la acquisteranno sono da considerarsi soci?
2)possono avvalersi di diritti sulle assemblee?
3)la vendita della suddetta tessera va incontro a tassazioni?
Grazie sempre
Avete partita iva?
si abbiamo P.I.
SI, abbiamo la P.I., perchè ?
Perchè se viene acquistata da non soci, è una entrata commerciale sulla quale dovete pagare le tasse- e quindi vi serve la partita iva (senza non potreste venderla all'esterno della associazione).
Desidero sapere: il libro dei verbali va vidimato?
Di norma no (il legislatore non ha voluto caricare di costi inutili chi fa volontariato). Deve controllare però che nel vostro statuto o in qualche verbale di direttivo/ assemblea soci non si sia deciso qualcosa di diverso. E' comunque buona norma stampare i verbali e incollarli su un quaderno, numerando le pagine. In alcuni casi faccio anche timbrare col timbro della Associazione a "cavallo" tra il foglio di quaderno e il foglio stampato del verbale.
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Domanda:
Se si sceglie di fare come suggerisce qui
- "In alcuni casi faccio anche timbrare col timbro della Associazione a “cavallo” tra il foglio di quaderno e il foglio stampato del verbale" -
il timbro deve avere delle caratteristiche particolari?
No, ma se è quello della Associazione è meglio. L'uso è solo quello di rendere più difficili eventuali falsificazioni di verbali (e quindi eventuali contestazioni).
Il servizio di risposta ai quesiti è gratuito, ti chiediamo soltanto di prenderti questo impegno con noi:
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- Risposta entro 4h: like su Facebook ed invito a mettere "mi piace" ad altre 5 persone coinvolte in Associazioni
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Buongiorno, ho un asd da diversi anni che gestisce una palestra.
Non abbiamo mai redatto il libro soci né un verbale d'assemblea. Vorrei, in qualitá di presidente, dare un taglio alla vecchia gestione semplicistica e menefreghista e iniziarne una corretta, sotto tutti i vari aspetti (ci sarebbero tante domande...).
Come fare? Vi ringrazio anticipatamente. Saluti.
Il suo è un caso tipico che, purtroppo, può portare a conseguenze catastrofiche. Se ci segue su Facebook o Twitter potrà vedere un commento di un suo collega che ha subito una sanzione da parte della Agenzia delle Entrate di 260mila euro (la più alta di cui abbiamo avuto esperienza diretta) a cui dovrà rispondere direttamente poichè il Presidente di una asd senza personalità giuridica ha su di sè tutte le responsabilità.
Detto ciò, mentre è molto semplice gestire correttamente una asd se si parte dalla sua nascita col piede giusto (basta, ad esempio, fare con uno dei nostri partner un corso online via skype di mezza giornata), a volte non è nemmeno possibile (oppure sarebbe oltremodo svantaggioso) riparare ai danni di una cattiva gestione. In quei casi ci sono solo due possibilità: 1) chiudere immediatamente l'associazione e riaprirne una nuova con tutti i crismi (ma i vecchi presidenti potrebbero essere chiamati dalla Agenzia delle Entrate a rispondere del loro operato per i 5 anni successivi); 2) convocare una assemblea soci d'urgenza in cui verbalizzare lo "stato" in cui si è trovata l'associazione e partire da lì per sistemare le mancanze (ma in questo caso è praticamente certo che i vecchi presidenti saranno chiamati a rispondere).
Per tenere tutto in ordine, nel futuro, ci permetta altri due suggerimenti: il primo è quello di abbonarsi alla nostra piattaforma teamartis.com che vi permetterebbe di semplificare gran parte della gestione/ organizzazione della vostra asd, evitando errori macroscopici; il secondo di affidarvi ad un buon fiscalista sportivo, specializzato in ASD.
Un'altra strada è che lei ci invii il vostro statuto e ci permetta di studiarlo, dopodichè le faremmo una lista di domande e di documenti che dovrebbe produrci per "fotografare" la vostra situazione. Fatto ciò, dovremmo programmare una giornata presso la vostra sede o i nostri uffici per istruirvi sulla corretta gestione della vostra associazione e pianificare la sistemazione di tutti i documenti. Il costo di questo tipo di consulenza, che lanciamo dal 2013, è di 350 euro iva e spese escluse.
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Salve, innanzitutto complimenti per l'iniziativa, utile a fare un po' di chiarezza nel mondo associativo.
Sono socio di una asd; ho chiesto accesso ad alcuni verbali del Consiglio ma mi è stato detto che non ho diritto ad avere o estrarne copia. E' possibile? Piu' in generale come si atteggia la trasparenza nelle associazioni? grazie
Si tratta di un tema molto delicato. Immaginiamo che in un verbale si sia discusso di non far pagare il corso alla famiglia di un'atleta perchè il papà ha perso il posto di lavoro.
Per una questione di privacy è assolutamente legittimo che il Presidente della Associazione non mostri il verbale al singolo socio.
Dall'altra parte, se il socio vuole controllare la legittimità degli atti eseguiti dal direttivo che ha eletto, come può dare attuazione a questo suo diritto?
In buona sostanza possiamo dire che il diritto di controllo del socio non deve poter sconfinare nel potersi fare i fatti altrui per pettegolezzo.
Come si risolve questo problema? A mio parere il buon Presidente dovrebbe creare una fotocopia del libro verbali con censurati i dati sensibili dei soci, e quello mostrarle.
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Salve volevo farvi i mie complimenti e ringraziarvi per l'ottimo e completo sito.
Sono il presidente di un' Asd, da un controllo SIAE mi viene contestato un'articolo dello statuto dove si prevede che un socio può portare una delega in assemblea, mi sembra di aver capito anche dal vostro statuto modello che ciò non è possibile, un socio può esprimere un solo voto.
Non c'è nessuna deroga a questa legge o ci sono caso dove le deleghe possano essere accettate?
Il divieto di delegare si applica anche ai consiglieri nelle assemblee del consiglio direttivo?
Salve, è difficile dare un parere senza aver visionato il vostro statuto e la norma o le norme che disciplinano la delega. Sarebbe anche interessante poter leggere il dispostivo della Siae di contestazione (se vuole può inviarci i due documenti a commerciale@teamartist.com).
Pur tuttavia, a quanto ci risulta, è possibile ma sconsigliabile per le assemblee soci perchè potrebbe dare l'impressione di essere uno strumento di limitazione del principio di democraticità delle associazioni. E' invece da evitare come la peste per i consigli direttivi...
Ricordatevi un principio: piuttosto di incorrere in contestazioni, anche se si potrebbe non essere in torto, alle associazioni convengono sempre le interpretazioni più restrittive per autotutelarsi.
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Salve, desideravo un'informazione, per i primi quattro anni di attività di una asd, affiliata uisp, il contrattino dei 7500 euro annui per istruttore sportivo non è stato registrato/comunicato all'ufficio dell'entrate, per mancata conoscenza/informazione di tale comunicazione all'uff dell'entrate stesso, sono stati "regolarizzati" soltanto dal 2011 in poi, dopo aver assunto un commercialista specializzato. Domanda: è una mancanza grave? C'è un modo per rimettersi in regola? O non è obbligatorio comunicare all'uff. entrate il contrattino dei 7500 euro e basta soltanto conservarlo nella sede legale per eventuali controlli?
Grazie
Dunque, non esiste nessun obbligo nel comunicare/trasmettere alla Agenzia delle Entrate copia dei "contrattini" o Lettere di Incarico degli istruttori sportivi
di cui alla L.133.
Potete quindi tranquillizzarvi. Non si tratta di una mancanza e non avete bisogno di mettervi in regola da questo punto di vista. Da oggi in poi comunque, tenete sopra una copia firmata dei contratti di questo tipo che andrete a stipulare.
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Buongiorno,
nel 2006 ho costituito, con altri quattro soci, un'asd sportiva (chiedendo attribuzione del CF) pensando di iniziare un'attività sportivo / informativa legata al mondo delle arti orientali. In realtà, per problemi vari l'iniziativa non è mai partita, ed ho completamente scordato di chiudere l'asd. Ergo, in questi anni non sono stati tenuti nè registri contabili, nè fatto Assemblee, ecc ecc, in quanto l'asd non è mai stata in pratica avviata.
Mi ero completamente dimenticato della cosa, ed ora vorrei ovviamente chiuderla, chiedo se sia sufficiente un verbale di assemblea straordinaria per lo scioglimento, e la compilazione on line presso il sito dell'AdE del modulo per la chiusura del CF, o necessiti altro. Inoltre, se è possibile, vorrei capire quali potrebbero essere le eventuali sanzioni in caso di verifica fiscale anche post chiusura dell'asd. Grazie molte per l'eventuale risposta.
Non è possibile rispondere esattamente a questa domanda senza avere tutti i documenti della Associazione in mano (a partire dall'atto costitutivo e dallo Statuto). L'unico consiglio è di procedere col verbale d'Assemblea di chiusura della Associazione avendo ben presente di farlo secondo le modalità statutarie.
Nel contempo verbalizzerei che non ci sono mai state entrate e uscite economiche e che la Asd è stata sempre sostanzialmente inattiva. Procederei poi subito (entro il 2012) alla chiusura del CF.
Non siamo in grado, in assenza di un esame della vostra documentazione, di dirvi quali eventuali sanzioni rischiate. Per far ciò possiamo consigliarvi un commercialista fisco-sportivo nel caso vi servisse.
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vorrei sapere quale documentazione deve essere presente all'interno dell asd nel momento in cui ci dovesse essere un controllo da parte di forze esterne,come ad esempio la guardia di finanza. Ho letto che ci deve essere l' affiliazione ad un ente sportivo, quella al CONI, il libro dei soci e verbali assemblea. C'è altro?
Ne approfitto per fare altre due domande, l'asd deve avere necessariamente un commercialista che cura l'entrate/uscite?
l'eventuale collaborazione da parte di istruttori per lezioni aerobiche può essere retribuita tramite rimborsi spese anche forfettari?
grazie
Salve, sulla documentazione che dovrebbe essere presente in una asd faremo un articolo apposito poiché é una materia molto complessa. Soprattutto é difficile poter poi rispondere con assoluta precisione senza conoscere alcuni documenti fondamentali della singola asd. Si rischierebbe quindi di dare informazioni inesatte e fuorvianti. In questi casi consiglio di rivolgersi ad un commercialista specializzato in materie fisco sportive.
Il commercialista non é indispensabile per curare entrate e uscite (basta il nostro software o un foglio excel piú qualcuno che sa stilare un rendiconto economico di legge). Ma se avete entrate commerciali di qualsiasi tipo e dovete fare l’unico o il 770, oppure avete contratti di lavoro ed altre rogne, un commercialista fisco sportivo é indispensabile (soprattutto per evitare castronerie).
In ultimo: i compensi agli istruttori non possono essere pagati coi rimborsi spese poiché ció é completamente illegale. I rimborsi spese vengono fatti su pezze giustificative (scontrini, conteggi chilometrici per attivitá realmente svolte, etc) che devono addirittura essere conservati per 10 anni, da entrambi.
Sulla documentazione che deve avere una asd faremo un articolo apposito, poiché é materia molto complessa. Sia chiaro però che ogni asd ha una specificitá e per questo conviene farsi seguire da un commercialista fisco sportivo che possa studiare il vostro statuto e la vostra attività, impedendovi ogni errore.
Il commercialista non é indispensabile per curare entrate e uscite (basta il nostro software o un foglio excel piú qualcuno che sa stilare un rendiconto economico di legge). Ma se avete entrate commerciali di qualsiasi tipo e dovete fare l’unico o il 770, oppure avete contratti di lavoro ed altre rogne, un commercialista fisco sportivo é indispensabile (soprattutto per evitare castronerie).
In ultimo: i compensi agli istruttori non possono essere pagati coi rimborsi spese poiché ció é completamente illegale. I rimborsi spese vengono fatti su pezze giustificative (scontrini, conteggi chilometrici per attivitá realmente svolte, etc) che devono addirittura essere conservati per 10 anni, da entrambi.
Buona sera,
in merito alle APS (senza P.Iva) vi vorrei chiedere se nel caso in cui delle attività pertinenti ed in linea con lo statuto siano effettuate in luoghi pubblici (col patrocinio dell'Ente Comunale) e quindi non rivolte esclusivamente ai soci e nell'ulteriore caso in cui ai partecipanti sia chiesto un contributo:
1. viene considerata attività commerciale?
2. Nel caso in cui l'attività associativa (sempre senza P.Iva), sempre in linea con lo statuto, prevada delle spese per i fornitori dell'attività (musicisti, scrittori, attori, etc), il pagamento di questa come deve essere regolarizzato?
3. E' sufficiente la formula del rimborso spese o un autocertificazione di chi riceve la somma?
1. E' stato troppo vago per dirlo con certezza. Ma direi di si.
2. Per forza!!!!
3. Dipende... L'autocertificazione non capisco cosa dovrebbe certificare (il non superamento dei 5000 euro di redditi diversi?). Il rimborso spese dipende se è forfettario o a piè di lista e per quale tipo di prestazione.
Provo a spiegarmi meglio.
Lo statuto dell'associazione prevede che si realizzino attività culturali.
1. Nel caso in cui gli artisti invitati chiedano un rimborso spese o un pagamento e non avendo loro possibilità di emettere fattura, come si può regolarizzare il pagamento delle spese o della prestazione?
2. Invece nel caso in cui l'attività culturale sia organizzata col patrocinio del Comune aperta a tuttti e si chieda un contributo ai partecipanti: come si regolarizza il pagamento del contributo da parte dei partecipanti?
1. Con i voucher o con altri contratti o con i rimborsi definiti "redditi diversi"