Le Erogazioni Liberali sono donazioni spontanee di somme di denaro o beni effettuate a favore di ONLUS, ONG, ASD, APS, Università, Scuole o Enti Culturali e dello Spettacolo di vario genere, Istituzioni Religiose, Istituti di ricerca e/o Ospedalieri, partiti politici.
Ogni categoria di beneficiari prevede delle modalità diverse di deducibilità per chi si trovi a donare una somma di denaro o dei beni, quelle che interessano precipalmente al nostro blog sono ovviamente le modalità relative alle ONLUS /ONG, alle APS e alle Associazioni Sportive Dilettantistiche.
Il “decreto sulla competitività” (DL n°35 del 2005) prevede che le persone fisiche e gli enti soggetti all’IRES (Imposta sul Reddito delle Società) possano dedurre dal reddito complessivo, al momento della dichiarazione dei redditi, le liberalità in denaro o natura emanate a favore delle ONLUS, nel limite del 10% del reddito dichiarato e nella misura massima di 70.000€ all’anno.
Per potere essere effettivamente deducibili le erogazioni liberali in denaro devono essere obbligatoriamente effettuate tramite banca, ufficio postale, carte di debito, di credito o prepagate, assegni bancari e circolari, mentre, se le erogazioni liberali sono in natura devono essere considerate in base al loro prezzo di mercato: chi dona è così tenuto a presentare una documentazioni che attesti il valore dei beni (con listini, tariffarie, perizie) ed inoltre deve farsi rilasciare dal beneficiario della donazione una ricevuta con la descrizione dei beni e l’indicazione del valore.
Un’alternativa a questa forma di deducibilità è rappresentata da quella prevista per le persone fisiche che effettuano erogazioni liberali in denaro: queste infatti possono usufruire della detrazione dall’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) nella misura del 19% da calcolare su un importo massimo di 2.065,83 euro.
Le imprese (imprenditori individuali, società di persone, società di capitali, enti commerciali, etc), invece, a fronte di erogazioni liberali in denaro a favore delle organizzazioni suddette, possono dedurre dal reddito di impresa un importo non superiore a 2.065,83 euro o al 2% del reddito di impresa dichiarato.
È importante ricordare che le organizzazioni che ricevono donazioni in natura o in denaro hanno l’obbligo di tenerne le scritture contabili, complete e analitiche ed inoltre, entro quattro mesi dalla chiusura dell’esercizio, dovranno redigere un apposito documento rappresentativo della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’organizzazione / associazione (stato patrimoniale e rendiconto gestionale).
Per quanto riguarda le erogazioni liberali a favore di Associazioni Sportive Dilettantistiche dalle SOLE persone fisiche, sono detraibili dall’Irpef nella misura del 19%, da calcolare su un importo massimo complessivo di 1.500 euro. Anche in questo caso, per averne un traccia completa, il versamento deve essere effettuato tramite banca o posta oppure con carte di credito, carte prepagate, assegni bancari e circolari non trasferibili intestati all’associazione. Per questo motivo riteniamo che sia indispensabile che ogni ASD abbia un conto corrente. Nulla vieta che una Azienda faccia una erogazione ad una ASD, ma questa non godrà di alcun vantaggio fiscale.
Inoltre è bene ricordare che nel 2007, per promuovere lo sport tra i giovani dai 5 ai 18 anni, è stata introdotta anche la possibilità di una detrazione dall’Irpef del 19% su un importo massimo di 210 euro relativamente alle spese di iscrizione annuale a palestre, associazioni sportive, piscine ed altre strutture ed impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica. A questo proposito vi consigliamo di leggere il nostro articolo dedicato.
Per quanto riguarda le erogazioni liberali a favore di Associazioni di Promozione sociale, sono detraibili dall’Irpef nella misura del 19%, da calcolare su un importo massimo complessivo di 2.065,83 euro. Anche in questo caso, per averne un traccia completa, il versamento deve essere effettuato tramite banca o posta oppure con carte di credito, carte prepagate, assegni bancari e circolari non trasferibili intestati all’associazione. Per questo motivo riteniamo che sia indispensabile che ogni APS abbia un conto corrente.
Le imprese (imprenditori individuali, società di persone, società di capitali, enti commerciali, etc), invece, a fronte di erogazioni liberali in denaro a favore delle organizzazioni suddette, possono dedurre dal reddito di impresa un importo non superiore a 1.549,37 euro o al 2% del reddito di impresa dichiarato.
Attenzione, le Associazioni culturali o ricreative non hanno diritto a ricevere erogazioni liberali che possano poi essere dedotte dal donante. Non fatevi trarre in inganno da quanto potete leggere in giro. Ci sono infatti dei PROGETTI culturali che possono godere delle deduzioni, ma questi devono essere riconosciuti dallo Stato preventivamente (e di solito sono progetti di tutela di beni di grande importanza storico artistica). La soluzione? Affiliarsi ad un ente registrato come Associazione Nazionale di Promozione Sociale presso il Ministero della Solidarietà Sociale nell’apposito Registro Nazionale.
Potete scaricare fac-simile ricevuta erogazione liberale da privati e fac-simile ricevuta erogazione liberale da società ed enti.
Damiano Dalerba & Stefano Cabot
Direttori area noprofit di TeamArtist
HAI ANCORA DEI DUBBI? In questo caso ti consigliamo di leggere la guida ufficiale della Agenzia delle Entrate. Oppure scrivici qui di seguito i tuoi QUESITI (facendo un ELENCO NUMERATO di tutte le tue domande) e ti risponderemo GRATUITAMENTE dandoti la precedenza SE (ci vogliono solo 30 secondi):
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Un commercialista mi ha detto che l'erogazione liberale da parte di un'azienda si detrae tutta. (art 100 tuir)
io che non ho la partita iva quindi devo rilasciare lo stesso la ricevuta con la marca? e poi inserire nel refa la voce erogazioni liberali.
Se lo faccia mettere per iscritto e me lo mandi. Così poi gli mostriamo le norme al riguardo...
Si, deve fare una ricevuta con marca da bollo e inserire tutto nel REFA_
Buongiorno volevo un'informazione:
siamo una ASD di tiro con l'arco abbiamo stipulato un'assicurazione per il campo dove tiriamo per 282 euro ma l'agenzia assicurativa come d'accordo con il nostro presidente ci ha restituito la somma con bonifico come erogazione liberale. basta fagli la ricevuta e mettere la marca da bollo da 2 euro?
grazie
Non entro nel merito dell'operazione. Per la ricevuta, si, basta la marca da bollo.
Perciò possiamo fare una ricevuta per erogazione liberale a favore della società a cui fa capo l'assicurazione e siamo a posto giusto?
la ringrazio per la cortesia
Se è davvero una erogazione liberale, si.
A. Mi è stato riferito che l'erogazione liberale da parte di una azienda (negozio o ditta) alla mia ASD viene scaricata per intero e non il 19%.
1. Se viene effettuata tramite bonifico, io devo rilasciare la ricevuta con la marca di 2€?
2. Devo dichiarare la somma all'agenzia delle entrate oppure, visto che utilizzo quella somma solo per poter svolgere la mia attività istituzionale, devo solo scriverla nel mio rendiconto finanziario di fine anno?
3. Ma il rendiconto lo devo consegnare a qualcuno?
A. Interessante. Chi glielo avrebbe riferito?
1. Si
2. Deve metterla nel REFA
3. Lo deve far approvare dalla Assemblea Soci e poi inviarlo a tutti i soci stessi.
Scusate ma certe volte le donazione Liberali sono cosi basse che non ce la facciamo a pagare la luce, gas Lucio
Salve, è possibile che un APS possa essere anche ASD?
Vorrei creare un associazione che si occupa di turismo e sport ad esso collegati.
Grazie
Si, è possibile. Fatti salvi gli obblighi sostanziali dei due tipi di Associazione.
Salve gestisco un asd. un paio di domande
1. Una ditta può concedere erogazioni liberali?
2. in che misura detrae?
3. può rilasciarla sia in contanti o assegno che bonifico?
4. io devo rilasciare ricevuta con marca da 2€?
5. devo comunicare qualcosa?
1. Si
2. Nulla
3. In contanti solo sotto i 516,46 euro (meglio sempre il bonifico in ogni caso).
4. Certamente, per gli importi sopra i 77,47 euro.
5. Nel REFA annuale.
Salve, vorrei sapere se per le donazioni (e le iscrizioni) effettuate in contante all'Associazione di Volontariato bisogna rilasciare obbligatoriamente una ricevuta.
Grazie e saluti
Donazioni da soci o da esterni?
Per le iscrizioni non è obbligatorio ma ESTREMAMENTE consigliato.
Buonasera,
avrei due domande da sottoporre alla vostra attenzione:
1)la nostra asd (senza p.iva) sta collaborando con un'associazione teatrale per dei laboratori in cui opera un nostro istruttore. Tale associazione ci ha proposto di fare una sorta di "protocollo di intesa" per erogarci una donazione, anziché fare un rimborso spese all'istruttore. E' possibile? Siccome non ci era mai capitato e solitamente avevamo ricevuto solo rimborsi spese per gli istruttori, mi chiedo come dobbiamo comportarci?
2) un istruttore sta facendo un progetto in una scuola statale, approvato dal collegio dei docenti. In che modo la segreteria può registrare il compenso per il lavoro svolto (da pagare con il fondo di Istituto)? So che esiste una norma che prevede che tali attività, di valore didattico e alla presenza del docente, siano esentate dal pagamento dell'iva, ma concretamente cosa deve scrivere la segreteria e che tipo di ricevuta dobbiamo fare noi (ripeto che non abbiamo partita iva). Inoltre una segretaria ci ha chiesto il d.u.r.c.: che cos'è e c'entra qualcosa nel nostro caso?
Grazie mille e complimenti per il vostro lavoro.
1. E' possibile. Siete entrambi due enti non commerciali che collaborano e quindi si rimborsano le spese vicendevolmente se serve.
2. Legga questo nostro post
3. Il Durc non può essere richiesto alle Associazioni senza dipendenti. Potete fare una autodichiarazione nel caso.
Relativamente al mio post del 26/03/2014 ore 15:54 e alla vostra risposta in merito, avrei bisogno ancora di un chiarimento:
1) Se dunque l'ass. culturale con cui collaboriamo ci fa una donazione, siamo poi noi che dobbiamo girare tale somma come rimborso spese all'istruttore che ha tenuto il corso?
2. Ci vuole un modulo particolare?
3. Come va registrato nel refa?
4. E per l'ass. che ci fa la donazione ci vuole una ricevuta particolare o una dichiarazione in carta libera?
5. Avevo già letto il vostro post sulle attività svolte nelle scuole, ma concretamente in che modo dalla scuola deve essere liquidato il compenso e che cosa deve essere scritto nella ricevuta da parte della nostra asd?
1. Scelta vostra (delle due ASD) decidere chi è titolare del corso e chi, quindi, deve retribuire chi lo ha tenuto.
2. Per la donazione? No.
3. Come contributo da altra associazione.
4. Basta una lettera di ringraziamento.
4. Con un bonifico. Non serve ricevuta (ci sono una convenzione scritta e la distinta del bonifico)
Riguardo al punto 1 del mio messaggio del 31/03, l'altra associazione (non essendo asd, bensì ass. culturale) preferirebbe fare una donazione alla nostra, invece che rimborsare direttamente il nostro istruttore. Pertanto sarebbe la nostra asd a utilizzare la donazione per fare rimborso all'istruttore: ecco che mi chiedevo come concretamente registrare tale rimborso (vedi domande 2 e 3).
In attesa della vostra risposta, ringrazio e vi auguro un buon lavoro.
E' illegale!
Salve,
sono la presidente di un'associazione non riconosciuta.
Se la mia associazione riceve una donazione sul conto corrente c'è l'obbligo da parte dall'associazione di rilasciare la ricevuta, anche se questa non interessa a chi dona, in quanto, purtroppo, non è prevista deducibilità?
Certamente.
Salve,
volevo ringraziare per il servizio che fate, veramente utilissimo.
La mia domanda è la seguente.
una associazione culturale istituisce un corso didattico incassando una somma erogata dai soli soci per la partecipazione allo stesso corso con fini istituzionali, parte della somma incassata va a coprire le spese per l'evento stesso e a retribuire un docente.
Una parte della somma rimanente può essere erogata come donazione ad una Associazione sportiva dilettantistica affiliata?
Sto cercando normativa riguardo alle donazioni tra associazioni ma la trovo solamente tra persona fisica donante e associazioni.
Ringrazio in anticipo
E' sicuramente possibile. L'Associazione donante dovrà fare un verbale di direttivo per stabilire la donazione: l'Associazione ricevente un verbale di accettazione ed una lettera di ringraziamento.
Buongiorno, volevo chiedere gentilmente quanto segue: nel corso della ns. attività come ASD alcuni soci hanno contribuito con il proprio capitale a finanziare l'associazione. adesso alcuni soci dimissionari ci richiedono la restituzione del capitale versato, senza interessi e senza riconoscimento di eventuali utili. e' intenzione della ASD di restituire il tutto dilazionando la restituzione. domanda:
1. possiamo restituire il capitale senza problemi?
2. possiamo rateizzare l'importo a piacere?
3. il socio dimissionario potrebbe richiedere il rimborso del versamento in un unica soluzione e richiederli subito?
1. Se non c'è una delibera di direttivo che autorizzava il prestito infruttifero (e le modalità di restituzione) NON POTETE. I contributi dei soci (che non sono prestiti) sono infatti non restituibili per legge.
2. Se non avete stabilito nulla prima, si.
3. vedi 1 e 3.
Volevo porre due quesiti in merito alle Associazioni Sportive Dilettantistiche:
Primo quesito - relativo allo status di "socio":
1. Gli Atleti, i Dirigenti Accompagnatori oppure Persone che aiutano l'associazione però non contribuisco al finanziamento della stessa a differenza delle persone che mettono la propria quota (considerati soci) come devono essere considerati all'interno dell'A.S.D.? Anche al fine delle Assemblee dei Soci?
Secondo quesito - donazione:
2. Se una Persona Giuridica o Fisica dona all'A.S.D. del materiale tecnico (muta gara, palloni, aste, conetti, ecc.) oppure realizza a proprie spese un campo di calcetto a beneficio dell'A.S.D., come va considerato ai fini fiscali e cosa deve fare l'A.S.D.?
3. Ad esempio rilasciare ricevuta, contabilizzare?
4. e l'importo partecipa per il raggiungimento della quota dei 250.000 euro tetto per l'agevolazione fiscale di cui alla legge 398?
1. Lo dice lei nel testo della domanda "(considerati soci)". Se sono soci, come dice lei, hanno tutti i diritti dei soci: partecipare alle assemblee, diritto di voto attivo e passivo, accesso ai documenti e alle strutture etc etc. In ogni legga questo post per chiarire chi deve essere considerato socio.
2. I beni vanno inseriti nello stato patrimoniale e il direttivo farà una bella lettera di ringraziamento. Ovviamente il materiale non deve avere il logo del donatore e non ci devono essere riconoscimenti pubblici particolari: altrimenti è una attività pubblicitaria/sponsorizzazione mascherata.
3. vedi 2.
4. No.
buongiorno, volevo sapere se una ASD può ricevere liberalità da un\'azienda.
Grazie
Si, ma tali erogazioni non sono detraibili dalle Aziende.
Rinnovo il mio apprezzamento per i Vs consigli e Vi rivolgo nuove questioni attinenti l’ASD:
1) Nel caso l’azienda, che non opera ne settore delle confezioni ma in tutt’altro campo, faccia un’erogazione liberale a favore di una ASD (398/91) con dei beni materiali (abbigliamento). L’ASD potrà accettare tale donazione, unicamente, attraverso verbale del Consiglio Direttivo?
2) L’ASD dovrà rilasciare ricevuta non fiscale con applicazione di marca da bollo di due euro e descrizione della quantità, qualità e valore dei beni ricevuti?
3) Ottenere una bolla di scarico degli articoli?
4) L’azienda non otterrà un beneficio fiscale?
5) L’ASD potrà disporre dei beni acquisiti nei seguenti modi? Cederli ai soci al valore precedentemente specificato con rilascio di singole ricevute non fiscali. Oppure cederli ai soci ad un valore leggermente superiore con l’obbligo di ricevuta fiscale. Si svolge quindi attività commerciale con adempimenti tributari connessi (iva, irpef).
1. Si. Ovviamente non darete nulla in cambio, nemmeno in termini pubblicitari/sponsorizzazione alla Azienda, giusto?
2. Se è una donazione, no.
3. Questa è una incombenza che riguarda l'azienda e non voi.
4. Temo di no; ma è il caso che sentano il loro commercialista!
5. Uhmmmmmm... non mi piace come operazione. Di che beni stiamo parlando?
In merito a quanto, gentilmente, ha scritto:
1) nessuna pubblicità o sponsorizzazione. Nel verbale del Consiglio direttivo si dovrà descrivere con precisione cosa si riceve ed il suo valore?
2) nessuna ricevuta. Dunque è sufficiente una lettera di ringraziamento?
5) Si tratta di felpe. Che cosa ci possiamo fare? Donarle a tutti i soci? Non c'è la quantità sufficiente!
Cederle per denaro ma con quali modalità?
1. Direi che descriverne il valore non ha molto senso.
2. Si
5. Attraverso una raccolta fondi. Legga questo nostro post.
Un'associazione culturale non riconosciuta, senza p.iva che riceve un erogazione liberale è obbligata a presentare il modello eas considerato che non usufruisce di agevolazioni in quanto non soggetta a tassazione di nessun tipo..grazie
E' obbligata a prescindere, entro 60 giorni dalla sua costituzione.
SALVE, COMPLIMENTI PER IL SITO. A CHIUSURA BILANCIO DI UN ASD, RISULTIAMO SOTTO DI -60 EURO.
1. È POSSIBILE INSERIRE 3 EROGAZIONI LIBERALI DEL DIRETTIVO 20 X 3 PER SANARE IL DEFICIT, COSÌ DA CHIUDERE IL BILANCIO IN POSITIVO? IN QUANTO I SOLDI SONO SEMPRE STATI ANTICIPATI DAL DIRETTIVO.
2. LE EROGAZIONI LIBERALI DEL DIRETTIVO SONO CONSIDERATE "ATTIVIÀ ISTITUZIONALI" E QUINDI NON TASSABILI?
3. BASTA UNA SEMPLICE RICEVUTA IN CUI DICHIARARE "EROGAZIONE LIBERALE A TITOLO GRATUITO" O COSA?
1. si (in realtà andate a pareggio)
2. si
3. si
Vi riscrivo perchè a quanto pare la mia richiesta precedente non è andata a buon fine...mi chiedevo se non siamo proprio come dite voi una APS perchè non siamo ancora iscritti ne al registro Nazionale ne a quello Regionale, l'EAS dovevo farlo o no? perchè navigando sul vostro blog non ho ancora ben chiaro questo aspetto. Grazie ancora.
Si, dovete farlo.
1. Ha ho capito e cosa si deve fare per essere riconosciuti dallo stato o dalla regione?
2. e in questo caso fino a che non ho questi riconoscimenti le donazioni che ricevo non possono essere detratte fiscalmente da chi le versa?
1. Legga questo nostro post.
2. Esatto
Grazie per le info...belle precise...ho da chiedervi ancora una cosa, però, in questo blog ho letto di questo fantomatico modello EAS,
1. ma a questo punto nella nostra condizione è da compilare o no?
2. e se si quando e dove bisogna provvedere in merito considerato che ci siamo registrati all'ufficio delle entrare il 22/06/2012 e in questa occasione non ci hanno detto nulla in proposito?
1. Si
2. Al più presto, presso il vostro ufficio della Agenzia delle Entrate competente per territorio.
Scusate perchè dite se non siete nel registro regionale o nazionale NON siete una APS? Probabilmente prima è perchè non vi ho detto che siamo regolarmente registrati all'Ufficio delle Entrare con tanto di rilascio di codice fiscale e poi di iscrizione al registro comunale della nostra città?
Perchè altrimenti allora cosa siamo? Perdonatemi ma non capisco. Grazie.
Siete una Associazione no profit che ha deciso di definirsi APS. Ma per essere una APS che gode delle agevolazioni fiscali di legge, dovete essere riconosciute istituzionalmente o dallo Stato o dalla Regione. Il registro comunale non vale in questo senso.
Buongiorno sul vostro blog ho trovato la seguente frase: In caso di un'Associazione registrata, invece, qualsiasi tipo di donazione sarà esente da tassazione e detraibile dal proprio reddito. Anche il donatore, in questo caso, potrà beneficiare di agevolazioni fiscali: su donazioni che arrivano ad un massimo di 2.065 euro, infatti, un privato potrà detrarre il 19% della cifra, mentre un'impresa o un ente commerciale fino a un massimo del 2%.
Mi chiedevo come presidente di una APS, ho ricevuto sul conto corrente associativo una donazione di € 200,00; per dare la possibilità a chi mi ha versato questa quota di poterla detrarre al 19% devo rilasciagli qualcosa per iscritto? Considerate che siamo una associazione registrata in comune.
Grazie.
Se non siete nel registro regionale o nazionale NON siete una APS.
Detto questo, se lo foste, dovrete rilasciare una ricevuta fiscale con marca da bollo di 2 euro.
OK, quindi potrebbe bastare la "verbalizzazione" l'erogazione senza emissione di fattura, ricevuta o quant'altro. Ho capito bene?
Direi di si. Ma non posso garantirle che abbia capito bene!
Buongiorno, è possibile fare una Erogazione Liberale tra due ASD che collaborano tra di loro? Mi spiego meglio: a fronte di un accordo di collaborazione è possibile che la Società A versi sul Conto Corrente della Società B una somma di denaro per supportare delle specifiche attività. Se non è possibile, quale sistema consigliate di utilizzare? Saluti
Si è possibile. Meglio fare un verbale di direttivo in entrambe le ASD. Uno che spieghi il perchè della erogazione e l'altro che ne determini l'accettazione (seguito da una lettera di ringraziamento). Attenzione: non deve essere un escamotage per camuffare il pagamento di una prestazione.
Mi correggo: l’erogazione liberale non è di importo fisso ma ad offerta libera e sulla ricevuta viene indicato “OFFERTA PER UTILIZZO SALA”. Così va bene?
ASSOLUTAMENTE NO. L'erogazione liberale non è tale se avviene in cambio di qualcosa!!!!
La ASD cui appartengo concede la sala ristorante ai soci che la richiedano in uso esclusivo per festeggiare eventi personali e richiede in cambio un'erogazione liberale di importo fisso indicando nella ricevuta "EROGAZIONE LIBERALE PER UTILIZZO SALA"
La procedura è regolare oppure è meglio non indicare alcuna motivazione nella ricevuta?
Grazie per una risposta e complimenti per il blog.
No, la cosa giusta da fare è chiamare il 117 della Finanza e denunciare l'Associazione per evasione fiscale.
salve vorrei sapere nel caso un'impresa eroghi una somna di danaro, sotto forma di erogazione liberali nei confronti di un'associazione APS, la somma che versa ad esempio 300 euro è interamente deducibile dal reddito o si scarica solo una percentale di 300 euro ?
grazie Andrea
Erogazioni liberali per APS
Per quanto riguarda le erogazioni liberali a favore di Associazioni di Promozione sociale, sono detraibili dall’Irpef nella misura del 19%, da calcolare su un importo massimo complessivo di 2.065,83 euro. Anche in questo caso, per averne un traccia completa, il versamento deve essere effettuato tramite banca o posta oppure con carte di credito, carte prepagate, assegni bancari e circolari non trasferibili intestati all’associazione. Per questo motivo riteniamo che sia indispensabile che ogni APS abbia un conto corrente.
Le imprese (imprenditori individuali, società di persone, società di capitali, enti commerciali, etc), invece, a fronte di erogazioni liberali in denaro a favore delle organizzazioni suddette, possono dedurre dal reddito di impresa un importo non superiore a 1.549,37 euro o al 2% del reddito di impresa dichiarato.
- See more at: http://www.teamartist.com/blog/2012/09/27/erogazioni-liberali-associazioni-onlus-aps/#sthash.UZCZZBXh.dpuf
Gentili signori,
la nostra associazione impegnata in progetti in Africa, potrebbe ricevere da un ottico le giacenze di magazzino di un ottico ma questi ha bisogno di capire se questa donazione (non essendo noi una onlus) può essere in qualche modo fiscalmente deducibile.
Un saluto
Marcello
Purtroppo non ci risulta. Ma è meglio che l'ottico chieda al suo commercialista.
siamo una A.S.D. con p.iva volevo domandare se una persona fisica vuole donarci a tempo determinato un suo locale, come punto di ritrovo e non desidera avere da noi i soldi per l'affitto cosa si deve fare per essere in regola legalmente?
Un contratto di comodato d'uso gratuito.
Un contratto di comodato d'uso.
buona sera sono la vice presidente di un associazione dilettantistica, leggendo il post di Salvatore e la vs risposta, leggo che è possibile in via di massima effettuare delle erogazioni liberali tra ASD. vorrei capire con degli esempi quando questo sia possibile. grazie
Mettiamo che vogliate aiutare una ASD disastrata in Sardegna. Fate un verbale di direttivo e donate loro dei soldi.
E quanto è la somma massima che si può donare tra due ASD all'anno?
Grazie mille
Non c'è limite, solo il buon cuore.
salve sono il presidente di asd iscritta al registro nazionale del coni e affiliata alla figc che si occupa esclusivamente di settore giovanile,. Un altra asd che ivece si occupa solo di adulti ci ha chiesto una collaborazione in modo da fungergli da vivaio, vorebbero fare un convenzione e
A. darci tramite un erogazione liberale un contributo per lo svolgimento della ns attività istituzionale e didattica.
vi chiedo:
1. può essere fatta un erogazione liberale tra asd?
2. è corretto fare una convenzione di collaborazione tra le due asd?
3- l'importo dell' erogazione può essere solo di euro 1500 o anche di più?
4 nella ricevuta va comunque messa la marca da bollo di euro 2?
A. Questa non è una erogazione liberale: è il pagamento di un servizio
1. Si in linea generale (ma non per il caso di cui parla: si chiama "Contributo Spese")
2. Si
3. L'importo del Rimborso Spese può essere anche più alto
4. Quale ricevuta?
trattandosi di un rimborso spese come va gestito?
1. serve fare una fattura con iva o una semplice ricevuta generica visto che sarebbe strano pagare l'iva su un contributo per attività istituzionale?
2. Considerato che questo contributo è generico per l'attività vanno allegate alla ricevuta delle pezze giustificative?
3. quale deve essere la dicitura corretta da apporre sulla ricevuta?
Ho detto contributo spese non rimborso...
visto che ho sbagliato parola riformula le stessa sostituendo rimborso con contributo...
trattandosi di un "contributo" spese come va gestito?
1. serve fare una fattura con iva o una semplice ricevuta generica visto che sarebbe strano pagare l'iva su un contributo per attività istituzionale?
2. Considerato che questo contributo è generico per l'attività vanno allegate alla ricevuta delle pezze giustificative?
3. quale deve essere la dicitura corretta da apporre sulla ricevuta?
1. Se è un contributo spese e siete due ASD affiliate alla medesima FSN/EPS a nostro parere basta stipulare una convenzione.
2. A nostro parere, no.
salve, siamo un associazione culturale registrata in attesa di iscrizione APS (decreto previsto per fine novembre)vorremmo sapere:
1) in caso di donazioni di somme minime, basta la ricevuta semplice (quella dei blocchetti per intenderci) anche per le aziende o per queste serve una ricevuta specifica?
2) nel caso le donazioni siano di importo minimo ma ripetute nel corso dell'anno dallo stesso soggetto, sono ritenute regolari?
3) finchè non siamo APS non chi effettua la donazione non può detrarre, giusto?
4) abbiamo due tipologie di tessere: quella per i soci (con tutti i diritti come da statuto) e quelle dei sostenitori di importo inferiore (nessun diritto) in caso di evento (seminario musicale)a pagamento, possono accedere entrambi? Possiamo far pagare l'entrata ad entrambi?
Grazie
1. La ricevuta è uguale per tutti... e non esiste "semplice" deve contenere tutti i dati!
2. Direi di si. Perchè ha questo dubbio?
3. Giusto
4. Questa distinzione è totalmente illegale.
2) è sorto il dubbio in quanto la somma di più donazioni di importo modesto potrebbe dar luogo ad un importo consistente
4) a fronte di erogazioni liberali di cifre simboliche effettuate da non associati in occasione di eventi gratuiti organizzati dall'associazione, si era pensato di prevedere una sorta di tessera "simpatizzante". Sarebbe illegale?
Grazie
4. Si.
Sulle ricevute generiche in doppia copia per erogazione liberale a favore della mia ASD da parte di altre ASD, la marca da 2 euro va sull'originale che io rilascio o sulla copia che mi resta? E a carico di chi è?
Grazie per le vostre risposte veloci, chiare e affidabili come sempre. Ciao, Roberto
Su quella che rilascia (al di sopra dei 77,47 euro) ed è a carico di chi la rilascia.
Salve,
siamo una ASD, iscritta nel registro CONI, che non svolge attività commerciale e quindi non abbiamo P.IVA ma solo il C.F.. Dopo anni si è verificata la possibilità di ricevere una vera erogazione liberale da parte di un' azienda. Detto ciò, i miei dubbi sono:
1. Tale entrata rientra tra le entrate provenienti da attività istituzionale e quindi non è soggetta a tassazione oppure ricade tra le attività commerciali? (quindi non soggetta a tassazione)?
2. Se viene considerata attività istituzionale, deve essere emessa una ricevuta? di che tipo? con l'apposizione della marca da bollo di 2 euro?
3. Se viene considerata attività commerciale, è obbligatorio aprire la P. IVA e quindi sottostare a tutti gli obblighi che l'apertura della P. IVA comporta? In che misura deve essere applicata la tassazione?
4. Quali sono i benefici per l'azienda erogante la liberalità?
Ringrazio anticipatamente per il Vostro servizio
1. Se è una erogazione liberale non è soggetta a tassazione. Ma se invece questi soldi vengono dati per un qualsiasi scopo pubblicitario/sponsorizzazione sono invece da fatturare e sottoposti a tassazione. Non fate/date nulla in cambio per questi soldi? Basta un ringraziamento pubblico all'azienda per far diventare questa entrata una sponsorizzazione...
2. Una ricevuta con marca da bollo di 2 euro se è superiore ai 77,47 euro.
3. Si, vedi punto 1. La tassazione dipende dalla natura della prestazione (se pubblicità o sponsorizzazione). Legga questo nostro post.
4. C'è scritto nel post di questa pagina.
Buongiorno, sono il presidente di una APS non riconosciuta (codice 949920) e mi trovo a dover gestire delle donazioni.
1. la detraibilità delle erogazioni liberali dall'IRPEF per una quota pari al 19% vale anche per le erogazioni ad APS non riconosciute?
2. devo rilasciare ricevuta?
3. in generale quando parlate in questi post di associazioni quello che scrivete vale per entrambe le tipologie (riconosciute e non riconosciute) salvo dove diversamente indicato o vale solo per quelle riconosciute?
4. avete scritto post specifici per APS non riconosciute? Se si me li potreste indicare (naturalmente nel caso non siano in numero elevato)?
1. No
2. Si
3. in genere per tutte, altrimenti specifichiamo. Nel dubbio, chieda!
4. No. Una APS non riconosciuta è una Associazione no profit semplice come qualsiasi altra.
Sono il presidente di una ASD con solo C.Fiscale uno dei nostri soci fa anche da tecnico istruttore all'interno della società, e vorremmo riconoscergli una piccola quota una tantum annuale come rimborso spese.
Come mi devo comportare?
Grazie
Rimborso forfettario o a piè di lista?
Salve,
nel dicembre 2010 è stata costituita una Associazione di genitori di una scuola pubblica. Pochi giorni dopo è stata eseguita la registrazione presso l'AdE che ha rilasciato un Codice Fiscale e presso l'Elenco delle Libere Forme Associative del Comune. L'impegno della associazione, indicato nello statuto, era la raccolta di fondi da donare al Comune con il vincolo di realizzare un impianto fotovoltaico sul tetto della scuola. La donazione è stata eseguita nell'autunno del 2012 via bonifico dell'intero importo del c/c bancario utilizzato per ricevere le donazioni. Il c/c era l'unico sistema per raccogliere i fondi ed è stato chiuso dopo l'erogazione a favore del Comune.
Intendiamo formalizzare la chiusura dell'associazione: per l'Ufficio delle Libere Forme Associative è sufficiente una comunicazione email, ma cosa è necessario fare per l'AdE ?
Grazie 1000.
PS. non abbiamo predisposto il modello AES probabilmente non necessario per il nostro caso.
Legga questo nostro post.
Il modello EAS sarebbe stato necessario. Ma ormai...
da:
http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Home/CosaDeviFare/ComunicareDati/Enti+associativi+modello+EAS/Scheda+informativa+EAS/
"Le quote e i contributi associativi nonché, per determinate attività, i corrispettivi percepiti dagli enti associativi privati, in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa tributaria, non sono imponibili. Per usufruire di questa agevolazione è necessario che gli enti trasmettano in via telematica all'Agenzia delle Entrate i dati e le notizie rilevanti ai fini fiscali, mediante un apposito modello. Sono esonerati dalla comunicazione dei dati:
[...]
le organizzazioni di volontariato iscritte nei registri regionali che non svolgono attività commerciali diverse da quelle marginali individuate dal Dm 25 maggio 1995 (per esempio, attività di vendita di beni acquisiti da terzi a titolo gratuito, iniziative occasionali di solidarietà, attività di somministrazione di alimenti e bevande in occasioni di raduni, manifestazioni e simili)
[...]"
Se questo caso è applicabile alla nostra Associazione (anche se è "comunale" non "regionale"): eravamo e siamo esonerati!
Qualora l'interpretazione sia "non siete esonerati": leggo nella medesima pagina web del sito dell'AdE:
"Il Dl n.16/2012 ha stabilito che non è precluso l’accesso ai regimi fiscali opzionali, subordinati all’obbligo di una comunicazione preventiva (o di un’altro adempimento di natura formale) non eseguito tempestivamente, sempre che la violazione non sia stata constatata o non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altra attività amministrative di accertamento delle quali l’autore dell’inadempimento abbia avuto formale conoscenza, purchè il contribuente:
a) abbia i requisiti sostanziali richiesti dalle norme di riferimento alla data di scadenza ordinaria del termine;
b) effettui la comunicazione (o effettui l’adempimento richiesto) entro il termine di presentazione della prima dichiarazione utile;
c) versi contestualmente l’importo pari alla misura minima della sanzione (258 euro) esclusa la compensazione prevista."
Insomma, in caso di diversa interpretazione, ci rimettiamo € 258,00.
Se dopo aver fatto qualcosa di tanto buono (da qualcuno definito "straordinario") per la scuola pubblica dei nostri figli e dei figli che verranno dopo di loro, dopo aver ricevuto anche diversi premi e patrocini per quanto realizzato: noi genitori saremo multati per la tardiva consegna del modello AES, significa che per quanto r-esistano numerose persone di buona volontà... questo paese non ha proprio più speranze !
Sono il presidente di una associazione polisportiva dilettantistica no profit di nuova apertura, ed ho donato alla stessa associazione 10.000 euro lo stesso ha fatto mio marito, 5000 euro, lui è il vicepresidente. La prima somma è stata versata direttamente all'apertura del conto bancario, dopo alcuni giorni anche l'altra somma è stata versata sul conto tramite bonifico.
1. Ora vorrei sapere se l'associazione deve emettere una ricevuta di tale donazione.
Tengo a precisare che l'intenzione della donazione è stata verbalizzata. Poi vorrei sapere:
2. l'accettazione dei soci deve essere fatta prima della compilazione della richiesta d'iscrizione?
3. e se qualcuno al momento della richiesta d'iscrizione ha versato già la quota associativa e il direttivo ancora non deliberava la sua accettazione a cosa si va incontro?
4. nella struttura ci sarà anche la presenza di una nutrizionista come la devo inquadrare?
1. Si, una ricevuta per erogazioni liberala con marca da bollo di 2 euro.
2. No: prima si chiede di diventare soci e poi il direttivo si riunisce e decide se accettare o meno.
3. All'accusa di non essere una Associazione ma una azienda e di aver evaso il fisco su tali quote.
4. Dipende da se e come la volete retribuire. Dovrete parlarne prima con lei...
Salve, vorrei sapere se chi fa una donazione ad una associazione senza scopo di lucro e non ONLUS, registrata con codice attività 949990 Attività di altre organizzazioni associative nca, può poi portarla in deduzione o in detrazione dal proprio reddito.
Grazie
Purtroppo, no.
Buonasera, sto per costituire una ASD solo con codice fiscale, in occasione della firma dell'atto costitutivo i soci fondatori verseranno una quota che costituirà il fondo sociale,vorrei sapere:
1- tale quota deve essere uguale per tutti oppure si possono fare liberamente delle offerte?
2 -Devo emettere una ricevuta per queste quote?
3- Se le quote non sono sufficienti a ricoprire le prime spese posso fare una erogazione liberale?
Grazie
Nel ringraziarvi immensamente per il cortese dialogo e non da meno per le precedenti risposte, ulteriori conferme delle mie convinzioni, mi permotto di chiedervi ulteriormente:
1) In relazione alle agevolazioni concesse dalla 398 ed al relativo tetto massimo di Euro 250.000 è corretto assoggettare a tassazione il 3% dell'imponibile.
2) e se si ciò vale sia per le attività istituzionale che quelle commerciali ?
3) E' corretto assoggettare inoltre anche i separati proventi derivanti e concessi per le attività di cui alla legge 133/99?
Grazie.
1. Per l'IRES Si. Poi ovviamente c'è l'iva a parte...
2. No, solo per le commerciali
3. Cosa intende?
Poichè la legge 133/99 art 25 comma 1 poi estesa a tutte le associazioni permette ulteriori agevolazioni alle associazioni che hanno aderito al regime della 398 intendo chiedervi:
1) se le operazioni imponibili (svolte come recita la legge 133/99 nel limite dei 2 eventi ad anno ed Euro 51.645,69)sono da considerarsi comunque commerciali ed assoggettarle quindi a tassazione oppure sono da considerarsi rientranti nelle attività economiche istituzionali ?
2) Il bilancio di un'associazione può chiudere in perdita o deve sempre chiudere in attivo o in pareggio?
grazie
1. Sono da ritenersi operazioni svolte in 133/99... Qui spieghiamo tutto.
2. Il REFA di una Associazione deve chiudere... onestamente! Dicendo cioè la verità sui conti. E' chiaro che un attivo sarà destinato alle attività dell'anno successivo mentre un passivo dovrà essere ripianato in qualche modo dai soci.
Buonasera, dal punto di vista della numerazione delle ricevute registrate con l'intitolazione di "Ricevuta per Erogazione Liberale da Persona Fisica" nel corso dell'anno solare, tale numerazione è a sè stante o è cumulativa con tutte le altre ricevute che vengono emesse? (ad es. ricevute di abbonamento ad attività sportiva dilettantistica).
Non c'è una norma al riguardo. Ma io consiglio di numerarle a sè.
come donazione
In questo caso la richiesta non è esaudibile.
un socio al momento della costituzione di una asd ha conferito una determinata somma in denaro. Al momento delle dimissioni ha diritto alla restituzione dell'importo, come da sua richiesta?
Dipende. Al momento del conferimento avete fatto un verbale di direttivo? Era segnato come donazione o come prestito infruttifero?
1. Anche se la ricevuta è di settemila euro?
2. È vero che il tutto e esente da IVA?
grazie per le tempestive risposte!!!
Se ho inteso la vostra situazione:
1. Si
2. Si
Buongiorno, siamo un asd di pallavolo, un ristorante ha deciso di comprare da se magliette gara, tute, borsoni e giubbotti e di metterci il proprio marchio sopra e successivamente di donarcele
1. come ci dobbiamo comportare? contratto di sponsorizzazione?
2. dobbiamo rilasciare ricevuta o fattura (siamo sprovvisti di p iva)
3. e se si a che pro e con che importo?
1. Si
2. Fattura (e quindi dovete avere la p. iva... ma non vale la pena per meno di 10mila euro all'anno di valore di fatturato)
3. Al pro che non vi venga contestata evasione fiscale... L'importo deve essere pari al valore commerciale della merce (cioè quanto ha speso l'azienda per il loro acquisto).
Ma se facciamo un contratto di sponsorizzazione dove specifichiamo che la ditta pinco pallino ci da tutto il materiale e noi lo mettiamo per l'intera stagione e alla fine torna a lui il materiale:
1. che fattura dobbiamo emettere?
alla fine noi indossiamo solo delle divise non le acquistiamo dalla ditta (è lei che le compra per fatti suoi). Il tutto sarebbe quantificabile sui 700 euro (per il discorso della p.iva), grazie
1. Di sponsorizzazione.
Il fatto che resituiate le divise è ininfluente.
Quindi, scusate se insisto e grazie per le celeri risposte,
1. noi al ristorante dovremmo fatturare ad esempio le 600 euro del valore del vestiario (che ha speso lui per comprarlo e stampare il suo logo) + il nostro corrispettivo per la pubblicità che faremo indossando il vestiario col suo marchio, ad esempio 1.000 euro come corrispettivo pubblicitario?
2. e se invece il ristorante ci dicesse che vuole darci solo ed esclusivamente il vestiario (che noi comunque non abbiamo attualmente e che dovremmo comprare) e che regalandocele a fine stagione si sdebita per il corrispettivo pubblicitario che gli forniamo indossandole, dovremmo fatturare solo il valore della merce?
1. Potrebbe essere.
2. Anche.
Ciao volevo sapere gentilmente se nel rilascio della fattura in caso di erogazione liberale la fattura stessa e esente da IVA ! Grazie e buon proseguimento di giornata
Per le erogazioni non si fa una fattura ma una ricevuta. Su tale ricevuta è meglio apporre una marca da bollo da 2 euro per importi superiori ai 77,47 euro.
Assodato che nel caso della prestazione richiesta bisogna fatturare, tesi peraltro da me sempre sostenuta, mi sorgono alcuni dubbi di interpretazione:
1) L'imponibile va inteso e destinato in bilancio come attività commerciale o come attività istituzionale ?
2) L'IVA và versata nella misura del 50 % o da noi trattenuta per intero ?
3) Tali introiti concorrono al conseguimento del plafond massimo previsto dalla 398/91 di 250.000 Euro o sono limitati alla soglia di Euro 51.645,69 art.25 legge 133/99 e per massimo 2 eventi nel corso dell'anno ?
Grato per la risposta. Saluti.
1. Commerciale
2. Direi al 50%
3. Al plafond dei 250.000
Nel ringraziarvi per la tempestività, sarò più preciso : Associazione non a scopo di lucro- costituita con atto pubblico dal 2001 - Compilato modello EAS nel 2009 esattamente come leggiamo e da Voi indicato ora nel 2013 - Circa 100 soci iscritti. Se necessitano altre informazioni mi chieda pure. Il nodo principale da sciogliere riguarda sopratutto il punto 2 dove per diversa interpretazione si potrebbe intendere di evitare la fatturazione e quindi la famosa IVA che nessuno "vorrebbe" accollarsi, con un'altra forma di "attestazione di pagamento" che comunque attesterebbe la transazione economica per la parte imponibile ( da inserire in bilancio per entrambi i soggetti) ed eviterebbe al soggetto fruitore (che non scarica l'IVA) di poter evitare legalmente il costo relativo alla sudetta.
Guardi, sono dei mezzucci che portano inevitabilmente alla Evasione Fiscale. Se fate una prestazione verso enti terzi e per questa prestazione siete pagati, dovete emettere fattura con iva. Se invece il comune stabilisce di darvi un contributo per sostenere le vostre attività e voi decidete di svolgere per esso 3 o 4 concerti l'anno, questo è un caso diverso.
Sono Presidente di un'associazione musicale che nell'ambito dello svolgimento delle proprie attività culturali previste dallo statuto sociale cura e valorizza prevalentemente le attività della banda musicale cittadina i cui componenti sono tutti iscritti all'associazione. Abbiamo comunicato la nostra adesione al regime della 398/91 sin dalla costituzione e siamo in possesso di partita IVA. Nel dubbio di operare con regolarità pongo alla vostra cortese attenzione i seguenti quesiti. E' corretto :
1) A fronte della elargizione di somme a titolo di sponsor emettere regolare fattura al 21% ?
2) A fronte di richieste di partecipazione della Banda musicale a varie manifestazioni organizzate da privati ed enti pubblici emettere fattura al 21 %?
3) In alternativa al punto precedente rilasciare una quietanza liberatoria esente da IVA ?
4) Indicare in tutte e tre i casi che "i soci per detta attività non riceveranno alcun compenso" ?
5) Considerare entrambe le situazioni di introito come attività commerciali da considerare nel tetto massimo dei 250.000 Euro previsti dalla 398/91.
Mi complimento per quanto ho letto son ad ora sul vostro blog e vi ringrazio anticipatamente per la cortese risposta.
Le risposte sono da prendere con le pinze. Sono "a naso" partendo da quel poco che sappiamo di voi.
1. Si
2. Si
3. Direi di no. Cosa intende per "quietanza liberatoria"
4. Beh, si tratta di ribadire una ovvietà. E' come scrivere "i soci non possono rubare".
5. Si
Non ho ben capito se le erogazioni liberali da parte di società ad ASD sono deducibili dal reddito d'impresa o meno, ed eventualmente in che misura? Grazie
No, solo quelle dalle persone fisiche.
Buongiorno,
un'associazione sportiva dilettantistica ha ricevuto un'erogazione liberale da un privato consistente in svariate attrezzature sportive.
Che iter deve seguire l'associazione per poter iscrivere nel registro beni e nell'attivo patrimoniale tale attrezzatura ricevuta in donazione? A che valore la può iscrivere, a costo d'acquisto (in questo caso zero...) o a valore normale?
Grazie e complimenti per il servizio!
Le ASD godono del regime fiscale agevolato e possono tenere la contabilità semplificata (non sono Aziende).
Per questo non siete tenuti ad avere un Registro Beni (che comunque consiglio) e non ha senso parlare di "attivo patrimoniale".
Salve,vorrei sapere se una APS appena costituita e registrata all' Agenzia delle Entrate da una settimana puo' chiedere subito il riconoscimento come ONLUS, in modo da far detrarre le erogazioni liberali a chi gliele fà? O deve aspettare di essere iscritta al Registro ApS (per ottenere questa iscrizione ci vuole un anno di attività)? Grazie
Una APS costituita da una settimana che vuole diventare ONLUS dopo 7 giorni... è un paradosso.
A mio parere per diventare onlus dovete rivedere lo Statuto prima... e non è detto che vi riconoscano immediatamente. Chiedete alla vostra Regione.