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27 Settembre 2012

Le Erogazioni Liberali ad enti ed associazioni: come funzionano

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Costituire Associazione
Le Erogazioni Liberali ad enti ed associazioni: come funzionano

Le erogazioni liberali (la definizione fiscale di quelle che sono comunemente chiamate donazioni) sono elargizioni spontanee di donazioni di denaro o di beni che possono essere effettuate sia da privati che da enti commerciali e non, a favore di diverse tipologie di associazioni no profit. Non c’è limite alle erogazioni liberali che un’associazione no profit può ricevere in Italia, ma ci sono invece regole diverse rispetto a quali sono i vantaggi fiscali per i donatori, in particolare riguardo agli oneri deducibili dal reddito complessivo.

In questo articolo andremo quindi ad analizzare le erogazioni liberali rivolte a:

  • ASD – Associazioni Sportive Dilettantistiche iscritte nel RASD.
  • APS – Associazioni di Promozione Sociale iscritte nel RUNTS.
  • Associazioni iscritte al RUNTS (che non siano APS e OdV nell’elenco degli “Altri ETS”).
  • OdV – Organizzazioni di Volontariato iscritte nel RUNTS.
  • Onlus (quelle poche che rimangono e che ancora non si sono trasformate in ETS).
  • ANPG – Associazioni no profit generiche non iscritte in alcun registro pubblico.

Quando un’erogazione liberale è autentica e non una vendita camuffata

Una erogazione liberale è davvero tale SE e SOLO SE soddisfa contemporaneamente due requisiti:

  1. Il suo importo deve essere libero e non prestabilito da chi lo riceve. Esempio: “Donazione minima 5 euro”.
  2. Il suo versamento non corrisponde all’entrare in possesso di un bene o di un servizio (e non si costituisce quindi quello che fiscalmente è definito il nesso sinallagmatico). Esempio: “Ingresso allo spettacolo, donazione minima 5 euro”.

Nota Bene: per questo motivo anche la quota associativa annuale NON può essere considerata una erogazione liberale. È fondamentale che il donatore abbia poi una ricevuta della donazione, necessaria per attestare l’operazione e permettere al beneficiario di documentarne la legittimità.

Differenza tra erogazioni liberali e raccolte fondi: aspetti fiscali e contabilizzazione

Le raccolte fondi permettono di raccogliere denaro non solo attraverso le erogazioni liberali, ma anche tramite la cessione di beni o servizi in cambio di un pagamento. Queste entrate possono godere di diverse agevolazioni fiscali, a seconda dei meccanismi adottati, che devono essere approfonditi separatamente in altra sede.

==>> Se vuoi approfondire come strutturare correttamente una raccolta fondi, ti consiglio di guardare il nostro Webinar “Raccolte fondi ETS” dove spieghiamo in dettaglio le migliori pratiche e gli adempimenti necessari.

ATTENZIONE: quando si utilizzano portali online per ricevere donazioni, stabilendo importi fissi in cambio di un gadget o servizio, tali entrate sono più correttamente inquadrabili come raccolte fondi piuttosto che come erogazioni liberali.

Inoltre, è necessario che il valore del bene o servizio ceduto sia considerato “modico”, ossia inferiore ai 50 euro. Se l’importo superasse tale soglia, l’operazione si qualificherebbe come una vendita, rientrando in un regime fiscale differente e soggetto a tassazione, come indicato nella circolare ADE n°18/E del 1° agosto 2018.

Per garantire una corretta contabilizzazione, è fondamentale distinguere tra le entrate derivanti da erogazioni liberali e quelle da raccolte fondi. Le donazioni devono essere tracciate e registrate attraverso versamenti in conto corrente postale o bancario, al fine di certificare la loro natura non commerciale e permettere ai beneficiari di usufruire delle agevolazioni fiscali previste dalla normativa vigente.

Vuoi approfondire di cosa tratta la ADE? Leggi il nostro contenuto: Circolare AdE – Spiegazione per i Presidenti.

Non confondere le Erogazioni Liberali col 5 per mille

Anche i fondi del 5 per mille sono una forma di Erogazione Liberale ma completamente a sé stante perché ha come intermediario lo Stato. I soldi passano dal cittadino allo Stato il quale poi, attraverso una indicazione del cittadino stesso vengono trasferiti all’Associazione. 

Vuoi informarti meglio su come funziona il 5 per mille? Leggi l’articolo: “5 per mille: per un’associazione ne vale la pena?

Erogazioni liberali alle ASD: i vantaggi per il donatore

Per quanto riguarda le erogazioni liberali a favore di Associazioni Sportive Dilettantistiche (che devono essere iscritte al RASD) dalle SOLE persone fisiche, sono detraibili dall’Irpef nella misura del 19%, da calcolare su un importo massimo complessivo di 1.500 euro.

Nota Bene: dall’anno 2020, la detrazione dall’imposta lorda per le erogazioni liberali in denaro effettuate a favore delle società e associazioni sportive dilettantistiche spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino ad euro 120.000; in caso di superamento del predetto limite, la detrazione decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari ad euro 240.000.

Il versamento deve essere effettuato in modo tracciabile, quindi tramite banca o posta oppure con carte di credito, carte prepagate, assegni bancari e circolari non trasferibili intestati all’Associazione. Per questo motivo riteniamo che sia indispensabile che ogni ASD abbia un conto corrente. È fondamentale che ci sia una conservazione almeno per 10 anni della ricevuta delle erogazioni liberali, al fine di garantire la tracciabilità delle operazioni e poter usufruire delle agevolazioni fiscali previste dalla normativa vigente.

Nulla vieta che una Azienda faccia una erogazione a una ASD, ma questa non godrà di alcun vantaggio fiscale (come, invece, diversamente accade in caso di SPONSORIZZAZIONE: ecco perché le Aziende scelgono quasi sempre questa seconda opzione). 

Inoltre, per incentivare la pratica sportiva tra i giovani dai 5 ai 18 anni, dal 2007 è stata introdotta una detrazione Irpef del 19% su un importo massimo di 210 euro per le spese di iscrizione annuale a palestre, associazioni sportive, piscine e altre strutture destinate alla pratica sportiva dilettantistica.

A questo proposito ti consigliamo di leggere il nostro articolo dedicato: “Come detrarre le spese dei corsi sportivi dei figli”.

Erogazioni liberali alle APS o Associazioni nella forma de “Altri ETS” od ONLUS: i vantaggi per il donatore

Le agevolazioni fiscali per le donazioni variano a seconda che la erogazione liberale sia effettuata da una persona fisica o da un’azienda.

Se sei una persona fisica, puoi scegliere tra due opzioni:

  • Detrarre l’importo (per un massimo di 30.000 euro di donazione) al 30%;
  • Dedurre l’importo donato senza limite assoluto ma entro il 10% del reddito complessivo dichiarato.

Nota Bene: Se il tuo reddito supera i 30.000 euro, potresti avere maggiore convenienza nel dedurre l’importo, invece di detrarlo. Questa scelta può essere fatta in fase di dichiarazione dei redditi e, nel caso della deduzione, se non ne usufruisci completamente nell’anno in corso, puoi riportare la parte restante nelle dichiarazioni future.

 Se invece sei un’azienda, puoi dedurre l’importo donato senza limiti assoluti, ma sempre entro il 10% del reddito complessivo dichiarato. Inoltre, se l’importo supera il reddito complessivo, la parte eccedente può essere riportata nelle dichiarazioni future fino al quarto periodo d’imposta successivo (ad esempio, una donazione effettuata nel 2024 può essere detratta fino al 2029). 

Ricorda che per l’azienda donatrice, l’erogazione liberale segue il principio di cassa.

Qual è la differenza tra detrazione e deduzione fiscale?

Spesso si fa confusione tra detrazione e deduzione fiscale, ma la differenza è importante:

  • La detrazione fiscale riduce direttamente l’imposta che devi pagare. Se hai una detrazione del 30% su una donazione di 1.000 euro, pagherai 300 euro in meno di imposte.
  • La deduzione fiscale, invece, riduce il tuo reddito imponibile su cui vengono calcolate le imposte. Se il tuo reddito è di 50.000 euro e doni 5.000 euro, il fisco calcolerà l’imposta su 45.000 euro anziché su 50.000 euro.

Erogazioni liberali alle OdV: i vantaggi per il donatore

Anche per le Organizzazioni di Volontariato (OdV), le agevolazioni fiscali dipendono dal fatto che la erogazione liberale venga effettuata da una persona fisica o da un’azienda.

Se sei una persona fisica, hai due possibilità:

  • Detrarre l’importo (per un massimo di 30.000 euro) al 35%;
  • Dedurre l’importo donato senza limite assoluto, ma entro il 10% del reddito complessivo dichiarato.

Nota Bene: Anche qui, se hai un reddito superiore ai 30.000 euro, potrebbe convenirti dedurre invece che detrarre. Come nel caso delle APS, se scegli la deduzione, puoi riportare l’eventuale eccedenza nelle dichiarazioni future.

Se invece sei un’azienda, puoi dedurre l’importo donato senza limiti assoluti, ma entro il 10% del reddito complessivo dichiarato. Se l’importo supera il reddito complessivo, puoi riportare la parte eccedente nelle dichiarazioni successive fino a quattro anni.

Erogazioni liberali alle Associazioni No Profit Generiche

Attenzione! Le associazioni no profit generiche non possono ricevere erogazioni liberali deducibili o detraibili dal donatore.

Non farti ingannare da informazioni errate: solo alcuni progetti culturali riconosciuti dallo Stato possono godere di deduzioni fiscali. Questi progetti devono essere preventivamente approvati e riguardano, di solito, la tutela di beni di grande importanza storico-artistica.

La soluzione? Affiliarsi a un ente nazionale registrato come Rete Associativa nel RUNTS.

Come si riportano le erogazioni liberali nel 730?

Se hai effettuato una erogazione liberale, devi riportarla nel modello 730/2024 nella Sezione I ai righi da E8 a E10:

  • Detrazione del 19% per le erogazioni liberali alle ASD (importo massimo 1.500 euro), codice 21.
  • Detrazione del 30% per le erogazioni liberali alle ONLUS o APS, codice 71; in caso di deduzione, i dati vanno inseriti nel rigo E36.
  • Detrazione del 35% per le erogazioni liberali alle OdV, codice 76; in caso di deduzione, i dati vanno sempre nel rigo.

Potrebbe interessarti leggere questi articoli di approfondimento sull’argomento:

La comunicazione delle erogazioni liberali ricevute

Il decreto ministeriale del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 1° marzo 2024 ha confermato che tutti gli ETS iscritti al RUNTS (e le Onlus in quanto qualificati come “ETS transitori”) sono tenuti Trasmissione all’Agenzia delle Entrate dei dati riguardanti le erogazioni liberali in favore delle Onlus, delle associazioni di promozione sociale e delle fondazioni e ulteriori associazioni.

Se nel 2022 questi soggetti hanno conseguito ricavi, rendite, proventi o entrate superiori a 220.000 euro, le erogazioni liberali ricevute nel 2023 dovevano essere comunicate entro il 4 aprile 2024.

In generale, sei obbligato a questa comunicazione se, nell’anno precedente, la tua associazione ha ricevuto entrate superiori a 220.000 euro. Le erogazioni liberali devono essere tracciabili e per essere comunicate devono provenire da donatori continuativi, che hanno fornito i propri dati anagrafici. Per gli altri donatori, la comunicazione è necessaria solo se il pagamento è stato effettuato con un metodo tracciabile da cui risulti il codice fiscale del soggetto erogante.

==>> Se vuoi approfondire come redigere correttamente la relazione sulle raccolte fondi occasionali e capire quali dati sono richiesti, ti consiglio di guardare il nostro Webinar “Le Relazioni sulle raccolte fondi occasionali ETS” .

Le modalità tecniche per la trasmissione telematica dei dati delle erogazioni liberali sono state definite dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento direttoriale del 4 marzo 2024. La comunicazione deve essere effettuata attraverso un software aggiornato annualmente, che sostituisce la versione precedente. Il software è disponibile nella sezione “Pacchetti di Compilazione” di Desktop Telematico.

Se hai già installato una versione precedente del software, dovrai procedere alla sua disinstallazione prima di installare l’aggiornamento. Ricorda che le erogazioni liberali devono avvenire tramite banca o conto corrente postale, assegni, carte di debito o carte di credito per poter essere tracciabili e rientrare nelle normative vigenti.

Le erogazioni liberali in Natura agli ETS (APS, OdV, Onlus, Altri ETS)

Il Codice del Terzo Settore prevede all’art. 83 la concessione della detrazione dell’IRPEF di un importo pari al 30% degli oneri sostenuti per le erogazioni liberali anche in natura, a favore delle Associazioni ETS per un ammontare complessivo non superiore a 30.000 euro per ciascun anno fiscale.


Con il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 28/11/2019 sono stati stabiliti i criteri e le modalità di valorizzazione dei beni che possono formare oggetto delle erogazioni liberali in natura dove l’ammontare è definito sulla base del valore normale del bene donato (art. 9 del Testo unico delle imposte sui redditi – Tuir). 

Sono previsti anche casi specifici come quelli che seguono: 

  • nel caso di beni strumentali, si fa riferimento al residuo valore fiscale dell’atto di trasferimento; 
  • nel caso di beni o servizi (lett. a) e b), co. 1, art. 85 del Tuir), si fa riferimento al minor valore tra quello normale del bene e quello attribuito alle rimanenze (art. 92 del Tuir). Se il valore della cessione supera i 30.000 euro e nel caso in cui non sia possibile definirne il valore con criteri oggettivi, il donatore dovrà dotarsi di una perizia giurata che ne attesti il valore riferita a non oltre 90 giorni prima del trasferimento del bene stesso.


Per essere legittima, la donazione in natura deve essere accompagnata da una documentazione scritta da parte del donatore contenente la descrizione analitica dei beni e l’indicazione dei relativi valori. 

A sua volta, il ricevente (donatario) deve predisporre una dichiarazione con l’impegno a utilizzare direttamente i beni per lo svolgimento dell’attività statutaria e per l’esclusivo perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.

==>> Ricorda che queste operazioni di erogazione in natura (o i dati da inserire nel 730) vanno poi inserite correttamente nei documenti di rendicontazione. Se desideri un approfondimento su come redigere il tuo rapporto economico e finanziario, puoi seguire il Webinar dedicato al Rapporto economico e finanziario delle associazioni.

Aggiornato 15 novembre 2024

Damiano Dalerba & Stefano Cabot

Direttori area noprofit di TeamArtist

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733 risposte a “Le Erogazioni Liberali ad enti ed associazioni: come funzionano”

  1. Rispondi
    Gaspare

    Salve, un nostro associato e componente del consiglio direttivo ha realizzato un logo e vorrebbe trasferire la proprietà ed il copyright all'associazione. In questo caso si parla di donazione? L'associato non è un professionista, ha fatto un lavoro amatoriale, quindi ci risulterebbe difficile quantificare il valore del logo.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende, per "trasferimento della proprietà" si intende la vendita o la donazione del logo?

      • Rispondi
        Gaspare

        L'associato vuole donare il logo.

        • Rispondi
          TeamArtist

          Se lo vuole donare non c'è bisogno di quantificare un prezzo. Si dona a €0 e stop.

  2. Rispondi
    lucio

    Buongiorno organizziamo una festa con cena per raccolta fondi possono partecipare anche i non soci e se non possono cosa dobbiamo fare per farli partecipare

  3. Rispondi
    Giuseppe Bravi

    Buongiorno, secondo voi le donazioni concesse da http://www.autofinanziamento.it/termini-condizioni-affiliazione/ sono in regola con quanto previsto per una ASD senza partita IVA?
    Grazie mille

    • Rispondi
      TeamArtist

      Perchè non vediamo la questione all'interno di una consulenza privata? Clicchi qui.

  4. Rispondi
    Lorella

    Siamo un cral aziendale, la società cHe eroga le bevande, merende, con contratto stipulato con l azienda, in accordo con azienda e cral ha deciso di donare annualmente una somma al cral per le attività ricreative e culturali svolte.
    1. Che tipo di agevolazioni ci sono?
    2. Va bene il modello di ricevuta x enti e aziende che ho scaricato da voi?
    3. o devo comprate da registro buffetti?
    4. Devo applicate marca da bollo?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Quelle indicate nel post. Tutto dipende dal tipo di associazione che siete.
      2. Si
      3. Se vuole buttare dei soldi...
      4. Se gli importi superano i 77,47 euro, si.

  5. Rispondi
    Marica

    Buonasera,
    scrivo per conto di un'asd di kick boxing, affiliata ASI e riconosciuta CONI, con solo codice fiscale.
    Il presidente, in privato, ha ricevuto un favore da parte di un'amico titolare di una società.
    1. A breve stamperemo delle magliette per tutti i soci, possiamo far stampare il logo di questa società oltre che chiaramente il nostro e quello dello sponsor o si rischiano problemi fiscali?
    2. per quanto riguarda l'altra società (che ci fa da sponsor), dobbiamo fare delle ricevute o può comprare direttamente le magliette e poi donarle alla nostra asd?

    Grazie per cortese risposta
    Marica

    • Rispondi
      TeamArtist

      1) Dipende; avete P.IVA o solo CF? Avete stipulato un contratto di sponsorizzazione con la società che fornisce le magliette?
      2) Non può essere considerata come donazione ma solo come sponsorizzazione.

      • Rispondi
        Marica

        Abbiamo solo c.f. e non abbiamo fatto nessun contratto di sponsorizzazione (inoltre l'azienda che doveva farci da sponsor per suoi problemi interni ha cambiato idea) ed essendo nati da poco, noi non abbiamo ancora un fondo cassa sufficiente per acquistare delle magliette.
        Il vice presidente ha deciso di donare 100/200 euro per l'acquisto delle magliette, però ci chiede di stampare oltre al nostro logo, anche quello di un'azienda che in passato gli aveva fatto un favore.
        E' possibile? come dobbiamo procedere quando ci consegneranno le magliette?
        Grazie

        • Rispondi
          TeamArtist

          è una sponsorizzazione a tutti gli effetti, in quanto appare anche il logo dell'azienda. Non potete ricevere questi soldi se non con P.IVA.

  6. Rispondi
    Giovanni Buttaroni

    L'Associazione Hagape 2000 Onlus ha ceduto le attività assistenziali alla Cooperativa sociale Hagape 2000, a cui ha erogato fondi per avviare la nuova gestione dell'attività.
    Come può una donare i 35.000,00 Euro, erogati nel corso di alcuni anni, messi in bilancio di entrambi gli enti, come uscite ed entrate?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Provi a riformulare la domanda con più informazioni perchè non la comprendo.

      • Rispondi
        Giovanni Buttaroni

        E' un debito che la cooperativa ha con l'Associazione di 35.000,00 Euro. Essendo entrambi ONLUS posso donarsi dei beni o dei fondi tra di loro?

        • Rispondi
          TeamArtist

          Sì.

  7. Rispondi
    Linda

    Salve, vorrei chiedervi se esiste un modo legalmente valido di riavere indietro una donazione di beni fatta ad un'associazione che non solo non è mai stata riconosciuta ma che adesso non esiste più. La mia donazione era per uno scopo ben preciso, il capo di questa associazione dichiara di voler continuare a portare avanti il progetto ma al momento alle parole non seguono fatti e io vorrei poter destinare il mio contributo ad altre associazioni con simili progetti, anche perchè sospetto fortemente che questo tizio abbia scopi lucrativi su quanto ricevuto. Posso fare qualcosa?

    • Rispondi
      TeamArtist

      è stato emesso qualche pezza giustificativa alla donazione del bene?

  8. Rispondi
    Dario

    Salve, avrei un dubbio. Ho capito che per ogni donazione che viene effettuata è necessario rilasciare ricevuta. Stiamo organizzando un evento di raccolta fondi (siamo un'APS), dunque riceveremo denaro in contanti. Da ciò che ho capito basta una ricevuta non fiscale generica. Nel caso in cui però vorremmo far sì che il donatore possa detrarre, immagino che la ricevuta generica non fiscale non basti.

    1)Quindi immagino sia necessario utilizzare una ricevuta fiscale, è corretto? (d'altra parte però non possiamo metterci a chiedere il codice fiscale ed altri dati ad ogni persona che dona).

    2) Senza andarci ad impelagare in ricevute fiscali e mille complicanze, rilasciando una semplice ricevuta non fiscale, pur non essendo detraibile, staremmo im regola?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende, a chi è rivolta questa attività? a soci e non soci? e poi che forma associativa avete? ASD?

      • Rispondi
        Dario

        Essendo una raccolta fondi organizzata con banchetto è rivolta al "pubblico" che deciderà di donare. Siamo un'Associazione di Promozione Sociale. Ciò che ci preme diciamo è di stare in regola, quindi immagino basti una ricevuta non fiscale generica. Inoltre suppongo che non sia possibile per il donatore detrarre una donazione effettuata in contanti. Mi corregga se sbaglio..

        • Rispondi
          TeamArtist

          Quando dice che siete una APS significa che siete in un registro pubblico?

  9. Rispondi
    stefano sarti

    buon giorno vorremmo stampare delle tessere chiamate "amici del basket lignano" per chiedere un contributo di 10€ a tutti i simpatizzanti dell'associazione e erogare un servizio di scontistica a coloro che sono in possesso della tessere verso gli sponsor dell'associazione che vogliono aderire all'iniziativa.
    1) Per fare ciò dobbiamo emettere ricevuta ad ogni tessera?
    2) Visto l'importo è difficile che venga versato tramite banca o posta ma in contanti. Questo crea problemi?
    Grazie e buona giornata

    • Rispondi
      TeamArtist

      1) Ogni volta che riceve dei soldi deve emettere una ricevuta. Inoltre: questi "simpatizzanti" sono tutti soci?
      2) No.

  10. Rispondi
    Antonello Cicciù

    Salve,
    a proposito di Libere donazioni ad una associazione culturale non profit, vorrei sapere tali donazioni come devono figurare per l'associazione: sono introiti tassabili e su cui pagare le tasse o, poiché utilizzati sempre per portare avanti le attività dell'associazione non devono essere tassate.
    Inoltre vorrei sapere se esiste una differenza tra "chi" dona; c'è differenza se dona un socio della stessa associazione o una persona differente?
    Grazie.
    Antonello Cicciu'

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non vi è alcuna differenza, sono entrate da contabilizzare come esentasse e a fronte del quale va emessa una pezza giustificativa semplice.

  11. Rispondi
    Daniele

    Buonasera, vorrei sapere se un'associazione può eseguire un'erogazione liberale ad un'altra associazione. In pratica un'associazione può effettuare donazioni in denaro ad un'ASD?

    Grazie,

    Daniele

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si

  12. Rispondi
    Urte

    Sono arrivate richieste da parte di privati non associati che avrebbero intenzione di donare il contributo corso ad un bambino profugo.
    1. È possibile?
    2. E se è possibile come sarebbe la procedura per registrare queste donazioni?
    Grazie come sempre al mitico staff!

    • Rispondi
      TeamArtist

      La cosa miglio è che i privati donino la quota direttamente ai familiari del bambino e che questi li usino per pagarvi il corso.

  13. Rispondi
    Dario

    Salve, avrei una domanda riguardo le donazioni. Vorrei sapere, in caso di un evento di fundraising in cui le persone donano soldi in contanti, si è obbligati a fare una ricevuta ad ogni persona che dona?

    Grazie in anticipo

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si

  14. Rispondi
    Luca Martelli

    Salve, siamo un ASD senza p.iva e senza CC, un'azienda ci darebbe 500 euro come erogazione liberale, 1) si può senza p.iva e senza cc? 2) serve la marca da bollo? se si da quanto? 3) una volta fatto firmare il foglio devo solo tenere una copia io e una lui?

    • Rispondi
      TeamArtist

      non capisco come facciate a gestire un'associazione senza cc.
      1) sì
      2) no
      3) deve emettere la ricevuta

  15. Rispondi
    Pietro Germano

    Sono presidnete di pro loco e capita spesso di dover collaborare con altre associazioni anche musicali per attività socio culturali e prestazioni artistiche non remunerate. In questi casi è reciproco lo scambio di prestazioni, tuttavia è anche prassi corrispondere un contributo all'associazione anche a titolo di rimborso spese con rilaswcio di semplice ricevuta.
    Domanda: come si configura tale pratica nell'ambito degli obblighi fiscali? Un suggerimento, grazie!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si configura come evasione fiscale. Si immagini se lo potessero fare anche le aziende tra loro... In realtà ciò è possibile solo in due casi:
      1. Le due associazioni sono affiliate al medesimo ente nazionale (che so: l'UNPLI)
      2. Tra le due associazioni vi è una convenzione e non si tratta di un pagamento ma di un contributo a titolo di rimborso spese.
      PS: è meno contestabile la prima soluzione

  16. Rispondi
    Associazione altrove*

    Gentili,
    una delucidazione:
    1. come gestire liberalità donate in contanti? Possono essere documentate come fondo cassa o devono necessariamente essere versate sul conto corrente dell'associazione?
    2. Deve essere rilasciata una ricevuta al donatore?
    3. Di che tipo?
    4. La donazione è detraibile dalle tasse per il donatore?
    Grazie per le risposte che ci fornirete

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. E' indifferente, ma occhio al limite di operazioni in contanti (999,99€)!
      2. Si
      3. Non fiscale
      4. Dipende dal tipo di donazione

  17. Rispondi
    Cristiano

    Salve!

    Siamo una banda musicale senza P.Iva, possiamo ai nostri concerti chiedere un'offerta libera al pubblico, mettendo all'ingresso una scatola per ricevere questa (eventuale!) donazione?

    Grazie molte della sempre precisa risposta!
    Cristiano

    • Rispondi
      TeamArtist

      Sì, ma attenzione. Potete farlo solamente 2 volte l'anno, legga questo nostro post.

  18. Rispondi
    Dario

    Salve, io ed un gruppo di amici, siamo sulla strada per fondare un'associazione di promozione sociale e fare richiesta anche per essere catalogati come Onlus. Ciò che vorremmo sapere è se fossero accettate donazioni volontarie periodiche da parte di chi vuole sostenerci. Un po' come fanno le grandi organizzazioni umanitarie che permettono a chi vuole diventare sostenitore di effettuare donazioni mensili.

    Grazie in anticipo

    • Rispondi
      TeamArtist

      Potete averle senza problemi

  19. Rispondi
    DELIA

    Salve, in caso il Presidente di una Asd avesse pagato per conto dell’associazione, coi soldi dell’associazione, nonostante sui bollettini postali e sulle fatture compaiano i suoi dati e non quelli dell’associazione, va bene un’autodichiarazione che sara’ poi inserita nel libro verbali, oppure e’ necessario un vero e proprio verbale cd? Grazie!

    • Rispondi
      TeamArtist

      In teoria non avrebbe potuto effettuare questi pagamenti, in quanto non riferiti all'associazione

      • Rispondi
        DELIA

        1.Sì, purtroppo riconosco l'errore, ma volendo giustificarmi e risolvere il tutto, almeno parzialmente, quale delle 2 opzioni precedentemente esposte mi consiglia di adottare: un'autodichiarazione da inserire nel libro verbali o un vero e proprio verbale CD in merito?
        2.Se è preferibile la seconda opzione, con quali precise parole (in base alla Vostra esperienza) si potrebbe giustificare tale "distrazione" del Presidente nell'aver indicato i propri dati e non quelli dell'Associazione?
        GRAZIE

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. Direi con verbale di CD, ma è comunque sbagliato
          2. Non abbiamo un'espressione precisa, proprio perchè non è corretta

          • DELIA

            Capisco… A titolo informativo, se invece il socio/presidente avesse effettuato più prestiti infruttiferi all’associazione, ciascuno per ogni versamento in contanti da affrontare da parte dell’ASD, avrebbe rappresentato ugualmente un problema l’aver specificato sulle varie pezze giustificative (bollettini/fatture) i dati del presidente e non quelli dell’associazione? O in tal caso sarebbe stato lecito e quindi non contestabile? GRAZIE.

  20. Rispondi
    Elisa

    Buongiorno,

    vorrei sapere se le liberalità o i contributi generici per i fini sociali dell'associazione, per cui viene emessa ricevuta, possono essere erogati solamente da parte dei soci tesserati oppure da chiunque, anche non facente parte dell'associazione.

    Vi ringrazio in anticipo!

    Elisa

    • Rispondi
      TeamArtist

      Possono farli chiunque

  21. Rispondi
    Lucrezia

    Buongiorno, esattamente il 29 giugno l'A.P.S. che rappresento è stata iscritta nel registro regionale delle ass. di prom. sociale.
    Ho ricevuto qualche giorno fa, da parte del presidente onorario dell'associazione, un assegno intestato all'A.P.S.. Supera i 100,00 euro, ok ho letto che devo mettere marca sulla ricevuta da rilasciarle.
    1 - sull'assegno deve anche inserire: per erogazione liberale"?
    2 - la ricevuta devo fargliela subito o inizio anno successivo visto che ora non può richiedere la deduzione del 19 per cento?
    3 - può richiedere la detrazione?
    4 - io, in quanto presid. pro tempore, emettendo assegno a favore dell'A.P.S. per libera erogazione potrei dedurre il 19%?
    5 - i consiglieri del direttivo possono?
    6 - i soci ordinari potrebbero?
    Grazie mille per il servizio che fornite. Buona giornata

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Non necessariamente
      2. Subito
      3.4.5.6. No, le erogazioni liberali sono deducibili solo se fatte alle ONLUS.

  22. Rispondi
    carmine

    buongiorno,
    1. se volessi donare la mia quota (1/3) dei terreni a una asd di softair (terreni ereditati ma troppo lontani da casa per potermene prendere cura personalmente) devo fare un atto dal notaio o è sufficiente un modulo interno all'asd in cui si dichiara la donazione?
    2. sarei esonerato da eventuali responsabilità?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Dato il tipo di donazione, farei un atto notarile
      2. Si

  23. Rispondi
    martina

    Avevo letto da qualche parte, ma non mi ricordo dove, che chi donava ad una associazione sportiva dilettantistica poteva recuperare il 50% come una sponsorizzazione. E' vero?

    • Rispondi
      TeamArtist

      No, sono due cose diverse

  24. Rispondi
    Luca

    Buongiorno,
    1- le erogazioni liberali tracciabili elargite da soci di ASD, persone fisiche, per 500-700 euro, restano detraibili dai donatori, anche se associati alla ASD stessa?
    2- non è stata apposta marca da bollo sulle suddette attestazioni di erogazioni liberali che sono del 2014, ma mi sembra di aver capito che queste restano detraibili nella dichiarazione 2015 su redditi 2014, in quanto tracciabili (= marca non necessaria). E' corretto?
    Grazie, complimenti per il blog.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si
      2. Si. Anche se le marche da bollo conviene metterle comunque, maggiorate del 10%

  25. Rispondi
    ASD JUNIOR FIRENZE BC

    Buongiorno, siamo una ASD e una APS inscritta nel registro regionale; vorremmo fare una erogazione liberale ad una Associazione di volontariato, in seguito ad una iniziativa di raccolta fondi. Questa erogazione, via bonifico bancario, è deducibile/detraibile anche da noi, che siamo noi stessi Associazione?
    Grazie della risposta e buona giornata

    • Rispondi
      TeamArtist

      Deducibile/detraibile... da cosa?

  26. Rispondi
    Carpo Vittoria

    Come Circolo ARCI (APS) posso elargire una erogazione liberale a sostegno di una Associazione Sportiva? Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si

  27. Rispondi
    GIUSEPPE

    Salve,
    1.Come intestazione sulla ricevuta rilasciata al socio in cambio di una sua donazione, e’ lecito specificare solo ed esclusivamente quanto segue… “ attestazione per erogazione liberale ad associazione sportiva dilettantistica”, oppure bisognerebbe aggiungere un qualche riferimento ad un articolo di legge, magari in materia di erogazioni?
    2.Tutte le ASD sono automaticamente anche APS (Associazioni di Promozione Sociale) ???
    Grazie in anticipo carissimi...

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Va bene così.
      2. Assolutamente no.

  28. Rispondi
    GIUSEPPE

    Buongiorno! E' opportuno verbalizzare anche le erogazioni liberali fatte dai soci fondatori/soci ordinari? O non è necessario? Grazie.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non è necessario.

  29. Rispondi
    Pierpaolo

    Salve e COMPLIMENTI DAVVERO per il sito e tutti i contenuti che mettete in condivisione.

    Siamo un'APS NON iscritta al registro regionale. Domande:
    1. possiamo ricevere erogazioni liberali (entro i limiti chiariti nel post)?
    2. se sì, i donatori possono avere diritto alla detrazione IRPEF?
    3. se no, basta iscriversi al registro regionale per poter fare 1 e 2?
    4. un SOCIO può fare erogazione liberale e avere diritto a detrazione IRPEF?
    5. se accettiamo erogazioni liberali la contabilità diventa diversa da quella che normalmente si adotta quando si prende P.IVA?

    GRAZIEEEE! 🙂

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si
      2. No
      3. Si
      4. No
      5. No

  30. Rispondi
    Michele

    Buongiorno, bell'articolo ma ho una piccola domanda.
    La nostra ASD ha deciso di affittare un locale per la sede sociale. L'associazione non ha abbastanza fondi per affrontare questa spesa in autonomia, così alcuni genitori si sono offerti di contribuire alla spesa. Questo contributo lo registriamo come una donazione liberale, l'importo mensile è nell'ordine dei 30/40 euro, ma annualmente potrebbe raggiungere i 300/400 euro.
    E' possibile usufruire della detrazione anche se la transazione avviene in contanti visto il modesto importo mensile, o è necessario che avvenga con modalità tracciabile?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Deve essere in modalità tracciabile.

  31. Rispondi
    Giovanni

    Buongiorno, ho un'aps non riconosciuta che ha ricevuto delle erogazioni libere da parte di commercianti e aziende del paese.
    1. Sono cifre intorno ai 200€, cosa devo rilasciare?
    2. Loro possono avere dei vantaggi fiscali da queste donazioni?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Una ricevuta generica con marca da bollo di 2 euro se l'importo supera i 77,47 euro.
      2. No

  32. Rispondi
    Ioris

    Buongiorno, Ho letto l'articolo ma non mi è chiara una cosa: nel caso la mia APS riceva una piccola donazione in contanti da un privato (5/10€),
    1. è necessario rilasciare una ricevuta fiscale o è sufficiente una pezza giustificativa?
    2. Considerando che le donazioni in contanti non sono detraibili è necessario compilare tutti i dati, anche il Codice Fiscale?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Basta una ricevuta generica.
      2. Si.

  33. Rispondi
    fulvio

    1. Può un volontario ricevere donazioni al posto di rimborso spese?
    2. Come vanno trattate fiscalmente?

  34. Rispondi
    angelo de leonardis

    salve, siamo un'associazione culturale appena nata, volevo porre una domanda:
    1. nel caso ricevessimo delle donazioni da persone che non sono associate a noi e in contanti, come posso dichiararle e versarle sul conto dell'associazione?
    2. c'è un blocchetto da comprare apposito o va bene quello classico delle ricevute fiscali?
    Non abbiamo partita iva ma solo codice fiscale perchè siamo una no-profit, quindi le eventuali donazioni verranno usate per coprire spese e mandare avanti il progetto, grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Come erogazioni liberali, così come descritto nel post di questa pagina.
      2. Ricevute generiche. Potete acquistare un blocchetto o farvele, legga questo nostro post.
      PS_ Una no profit può tranquillamente avere partita iva.

  35. Rispondi
    Marzia

    Carissimi, buongiorno... Ci terrei a sottoporre alla vostra cortese attenzione il seguente quesito. Avendo ricevuto alcune erogazioni liberali in contanti da soci, vorrei capìre se, nel nostro caso, era indispensabile o meno la marca da bollo da 2€ sull'originale, o se ciò andava fatto solo nel caso in cui le stesse donazioni fossero state tracciabili (c.c.p. / c.c.b.) Grazie mille.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Solo se non tracciabili e superiori ai 77,47.

      • Rispondi
        Marzia

        Capisco... Poi, sempre nel nostro caso, le suddette marche non sono state applicate immediatamente e contestualmente al rilascio della ricevuta per erogazione liberale (26 luglio 2014), bensì sono state acquistate (al prezzo di 2,20€ cadauna su vostro consiglio in un post precedente) alcuni mesi dopo, ossia il 6 febbraio 2015, data in cui si è pensato di applicarle ugualmente sulle ricevute in originale dei 3 soci fondatori donatori. Ora vi chiedo:
        a) Quel sovrapprezzo di 0.20centesimi a marca a cosa è dovuto?
        b) Il ritardo nell'applicazione delle marche potrebbe essere contestato?
        Grazie mille...

        • Rispondi
          TeamArtist

          a) al fatto che la marca da bollo è post datata
          b) col pagamento di quello 0,20... no (serviva appositamente a ciò)

          • Marzia

            Perfetto, un ultimissimo quesito al riguardo...

            In tutto questo, cambia qualcosa se l’associazione ha partita iva o codice fiscale, oppure le procedure di cui sopra (per erogazioni e marche) sono identiche in entrambi i casi? Grazie

          • TeamArtist

            Non cambia nulla.

  36. Rispondi
    Emanuele Pedercini

    Buongiorno, sono un istruttore presso una ASD pallacanestro, mio padre come persona fisica nel 2014 ha effettuato una erogazione liberale, presso l'associazione dove tengo lezione, di 1500€, è stata erogata tramite assegno bancario, la ricevuta prodotta non ha marca da bollo.
    1. Per portarla in deducibilità posso apporla anche adesso, con data 2015?
    2. Serve dimostrare di averlo fatto tramite assegno?
    3. Altra domanda, lo staff tecnico può effettuare erogazioni liberali anche se riceve compensi forfettari e rimborsi spese?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. No, è del 2014...
      2. Si
      3. Certamente

  37. Rispondi
    antonio

    Buon giorno a tutti e complimenti per il sito;
    Volevo sottoporvi un quesito: PUO' UN ENTE DI VOLONTARIATO, SUCCESSIVAMENTE L'ENTE HA OTTENUTO LA QUALIFICA DI ONLUS, ASSUMERE COME SEGRETARIA PART TIME A TEMPO INDETERMINATO LA FIGLIA DEL PRESIDENTE DEL SUDDETTO ENTE?
    GRAZIE ANTICIPATAMENTE.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si, anche se non suona molto bene...

  38. Rispondi
    Ilaria

    Come le Associazioni culturali non possono ricevere Erogazioni Liberali? Ma allora come la si organizza una mostra, una rassegna teatrale o musicale? ma vi rendete conto che ci vogliono migliaiaia di euro e, che se non fosse per dei contributi come le erogazioni liberali, non si farebbe attività?! Per carità i Soci versano la loro quota annuale, ma pensate che sia sufficiente?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Legga bene. Le Associazioni culturali POSSONO ricevere erogazioni liberali. E' il donatore che NON può dedurle dal suo reddito.

  39. Rispondi
    stefano

    Ciao,una domanda, tra due ASD so che si possono fare delle erogazioni liberali, volevo chiedere fino a che massimo importo annuo si possono erogare?
    grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non c'è limite se non quello del buon senso...

      • Rispondi
        Stefano

        le erogazioni liberali in denaro per un importo complessivo in ciascun periodo d'imposta non superiore a 1.500 euro, in favore delle societa' e associazioni sportive dilettantistiche, a condizione che il versamento di tali erogazioni sia eseguito tramite banca o ufficio postale ovvero secondo altre modalita' stabilite con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400;

        Qui parla di 1500€ Perchè? Non capisco il senso...

        • Rispondi
          TeamArtist

          Riguarda la detraibilità dai redditi delle persone fisiche nella misura massima del 19%. Non c'entra nulla col quesito che ha posto...

  40. Rispondi
    Antonio Tasso

    Intanto grazie per la disponibilità. Se ho ben capito un'azienda può effettuare una erogazione liberale a ns favore (siamo un Asd), nel caso specifico di 3500 euro, ma potrà detrarre solo il 19% di 1500 euro. E' corretto?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Vale solo per le persone fisiche.

  41. Rispondi
    Nabu

    Gentilissimi,
    scrivo per una onlus che svolge attività di clown terapia nelle strutture ospedaliere.
    Vorremmo dare un aiuto economico ad un ragazzo in difficoltà e questa idea è stata approvata dai soci.
    Vorremmo però sapere se questa cosa è fattibile, a livello di regolamentazione, ed eventualmente in che modo “contabilizzare” e giustificare l’uscita di cassa.
    Ci chiedevamo se eventualmente potesse essere valida una dichiarazione in cui il beneficiario attesta di aver ricevuto tale somma a titolo di donazione a suo favore... ma attendiamo il Vs. autorevole parere.
    Ovviamente stiamo parlando di somme non particolarmente consistenti che resterebbero nell’ordine delle 50 euro ogni tre o quattro settimane...

    RingraziandoVi anticipatamente, porgiamo distinti saluti.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Tema molto nobile ma sempre molto complesso... Non vi sto a spiegare tutte le ragioni ma arrivo subito alle uniche soluzioni che ho trovato nel tempo per risolvere questo tema (quando potrò farò un post al riguardo):
      1. dare un contributo al comune di residenza della persona in questione che glielo ri assegni attraverso i servizi sociali
      2. rimborsargli le spese vive per generi alimentari dietro presentazione di uno scontrino.

  42. Rispondi
    Elena

    Gentilissimi,
    siamo una Aps non riconosciuta, quindi di fatto un ente non commerciale
    1. possiamo ricevere erogazioni liberali? (lo abbiamo previsto nello statuto)
    2. se si, dobbiamo comunque rilasciare ricevuta all'erogante anche se quest'ultimo non potrà dedurla?
    grazie!

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si.
      2. Se avviene in contanti, si.

      • Rispondi
        Elena

        perfetto, molte grazie.
        Ne approfitto per un'altra domanda sempre sul tema.
        Stiamo portando avanti un progetto educativo individualizzato per un alunno di una scuola media privata. Abbiamo preso accordi direttamente con la famiglia del ragazzo che è disposta a sostenere il progetto dando un contributo all'associazione.
        Possiamo considerarla una erogazione liberale?
        grazie infinite

        • Rispondi
          TeamArtist

          No, poichè avviene in cambio di un servizio.

  43. Rispondi
    Marco

    Buongiorno, come asd abbiamo dato una mano ad altra ASD per organizzare una manifestazione prestando del nostro materiale ed un furgone del presidente. Dobbiamo ora farci pagare da questa ASD i costi vivi di benzina, autostrada e pranzo di 4 volontari.
    Essendo uno scambio tra ASD entrambe affiliate allo stesso EPS non dobbiamo fare fattura mi pare di aver capito.
    Possiamo fare una ricevuta per erogazione liberale da parte loro verso di noi oppure serve una ricevuta semplice a cui mettere una marca da bollo da 2euro visto che l'importo supera i 75 euro?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Farei una lettera di richiesta di rimborso a piè di lista con tutti i giustificativi. Se vi pagano per bonifico non servirà fare una ricevuta...

  44. Rispondi
    Aulo

    buongiorno, vorrei che mi chiariste meglio la materia sui contributi liberali che privati o aziende potrebbero fare, da quello che ho capito, in particolare per le aziende, non ci sarebbe nessun vantaggio ne di deducibilità ne di detraibilità della loro donazione. e' vero?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Guardi, mi pare che il post di questa pagina sia chiarissimo. Tutto dipende, innanzitutto, dalla natura della Associazione. Onlus, Aps, ASD hanno un trattamento diverso dalle no profit semplici...

      • Rispondi
        Aulo

        A. leggendo i post ho capito che le donazioni liberali possono essere fatte da tutti compreso aziende però quest'ultime non godono di nessuna agevolazione fiscale (detraibilità/deducibilità)
        1. volendo fare un dépliant per pubblicizzare gli eventi, finalità istituzionali, dell'associazione nel 2015 posso inserire il nome delle aziende che fanno donazioni liberali (a favore dell'attività istituzionale)?
        2. altrimenti cosa si potrebbe fare?

        • Rispondi
          TeamArtist

          A. Dipende dal tipo di Associazione. Per le APS in registri pubblici non è così.
          1.2. Se non sfocia in una forma pubblicitaria, si

  45. Rispondi
    Ivan

    Salve, siamo una APS da poco costituita, con regolare iscrizione regionale.
    Vorremmo realizzare delle pubblicazioni per i soli soci con contenuti previsti dal nostro Statuto. Si tratta di pubblicazioni che, contenendo materiale protetto da copyright, ci verranno a costare migliaia di euro cadauna, tra costi di stampa, trasporto, licenze e autorizzazioni varie.
    1. È possibile raccogliere fondi tra i soci?
    2. I soci possono fare delle erogazioni liberali, o devo far scrivere come causale dei bonifici qualcosa come "colletta"?
    3. In pratica vorrei capire come si gestisce una vera e propria raccolta fondi tra soci atta a pubblicare materiale promozionale a uso interno auto-finanziandoci.
    Grazie!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si tratta di una attività standard. Deliberate in Direttivo o Assemblea soci questo progetto e poi chiedete il contributo ai soci. Tutto qui, non arrovellatevi.

      • Rispondi
        Ivan

        Perfetto, e nel caso qualche socio decidesse di versare contributi di "raccolta fondi" superiori ai 77,00 euro vale la regola della marca da bollo (come per le erogazioni liberali) oppure no e sono esenti anche se superiori a 77 euro?
        Grazie infinite, e complimenti per la competenza in materia.

        • Rispondi
          TeamArtist

          Ogni ricevuta, a prescindere dalla causale, superiore ai 77,47 euro deve avere la marca da bollo da 2 euro.

          • Ivan

            Devo quindi rilasciare ricevuta per ogni singolo versamento, anche per le collette con cui raccogliamo i fondi per pagare le nostre pubblicazioni? Grazie!

          • TeamArtist

            Sarebbe molto saggio!

  46. Rispondi
    Stefania

    Buongiorno,
    1. una aps onlus parziale (settore assistenza sanitaria) può dare un contributo ad una asd per l'organizzazione di un evento sportivo?
    2. In caso affermativo l'asd deve emettere fattura?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si
      2. No! I contributi non sono corrispettivi! I contributi si danno attraverso una convenzione tra i due enti che organizzano insieme una iniziativa. I corrispettivi per acquistare un servizio (o un bene).

  47. Rispondi
    Marco

    Scusate signori,
    1. ma un'associazione no profit generica può ricevere erogazioni librali?
    2. se si in quale categoria rientra? ONG?

  48. Rispondi
    emilia

    Buongiorno, vi ringrazio anticipatamente della vostra disponibilità. Vorrei porvi alcune domande, preciso che siamo un associazione s.d. da un anno e mezzo, solo con codice fiscale e cerchiamo di operare sempre nel rispetto dello statuto e di tutte le "leggi"che riguardano le associazioni. L'asd fa attività di fitness con soci adulti adulti e minorenni.
    Ora un altra associazione, affiliata ad un altro ente ha chiesto, per logistica, di poggiare presso di noi per un determinato periodo poiché deve completare la preparazione del saggio di fine anno di danza latino americana e caraibica allievi tutti minorenni.
    1. La nostra direttrice sportiva la quale ha la delega totale di organizzare la vita sportiva dell'asd ha dato la risposta affermativa mettendo a disposizione la sala nelle ore in cui non c'è nessuna attività: ciò è possibile?
    2. Visto che sono affiliate a due enti diversi (il suo ente ha detto di si ma a noi ci viene un dubbio)?
    Poi usufruisce della nostra segreteria per i pagamenti dei suoi soci però con ricevute proprie.
    3. altra domanda: la direttrice sportiva, dietro richiesta dei soci, che si intrattengono presso la nostra struttura anche oltre il tempo dedicato al fitness o per aspettare i propri figli o per chi dimentica di portare da casa l'acqua o altro, ci ha chiesto di mettere a loro disposizione delle bibite e qualche barretta. Anche senza scopo di lucro per non farla diventare commerciale. La somma della spesa delle bibita verrà presa dalle entrate di iscrizione ai corsi. I soci sono disponibili ad aumentare la somma sociale di qualche euro.
    4. In oltre spesso facciamo degli eventi di fitness per i soli soci, li dobbiamo verbalizzare?
    grazie aspettiamo una risposta

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Non vedo nulla di male in ciò
      2. Questo problema di pone soltanto se vi fate pagare l'uso della sala
      3. Qual è la domanda?
      4. Perchè si pone questo dubbio?

      • Rispondi
        EMILIA

        la domanda del n.3 era possiamo erogare le bibite e le barrette ai soci ? possiamo farci pagare o le dobbiamo offrire gratuitamente ?

        • Rispondi
          TeamArtist

          Ve lo sconsiglio. Fate un accordo con una azienda che installa distributori automatici e fate fare tutto a loro senza avere alcuno scambio economico.

  49. Rispondi
    Antonella

    Gentilissimi
    siamo una APS che ha cercato inutilmente nella propria zona un commercialista che conosca la normativa sulle APS senza risultato. Noi siamo di Lodi e vorremmo sapere se voi avete collaborate con altri studi sparsi sul territorio o se gestite tutto solo via email e consulenze telefoniche.

    Siamo operativi da alcuni anni ma con una gestione ..... "confusa" ... anche se organizziamo circa 25 eventi all'anno sparsi sul territorio nazionale con un discreto successo di pubblico.

    Mi piacerebbe trovare uno studio che mi segua e che sappia anche rimettere in ordine un pochino la nostra situazione pregressa oltre a metterci nelle condizioni nel prossimo futuro di accreditarci all'Albo delle associazione Provinciale.

    Resto in attesa di un vs. cortese riscontro e porgo cordiali saluti.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Senz'altro, la faccio contattare.

  50. Rispondi
    gattegatte

    Il nostro gruppo, che esiste da ormai 2 anni su FB, sta per registrarsi come APS.
    Attualmente esiste un sistema di affiliazione tramite tesseramento che garantisce sconti ed agevolazioni presso esercenti convenzionati (progetto card).
    La mia domanda è la seguente:
    1. e’ possibile che la quota associativa alla APS includa come convenzione il progetto card?
    Cioè chi diventa socio e versa la quota annuale all’aps avrà come benefit gli sconti e le agevolazioni presso gli esercenti convenzionati (i quali NON PAGANO niente all’APS per dare queste scontistiche agli associati)
    Grazie per la risposta

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. In linea di massima, si.