Qualche tempo fa abbiamo parlato sul blog della necessità di avere o meno un conto corrente per un’Associazione.
Sicuramente un altro aspetto importante da trattare, relativamente agli obblighi fiscali, è quello che riguarda la richiesta del Codice Fiscale da parte di un’Associazione, oppure l’apertura della Partita IVA.
Iniziamo dalle cose semplici: il codice fiscale rappresenta lo strumento di identificazione dell’associazione nei rapporti con i privati, gli enti, le amministrazioni pubbliche e qualsiasi altra istituzione.
Lo stesso va richiesto da tutte le associazioni, anche da quelle che non svolgono alcuna attività imponibile ai fini tributari. Queste entità sono spesso riconosciute come Enti non commerciali operanti nel Terzo settore e possono beneficiare di particolari regimi fiscali come l’Esenzione IVA.
Le entrate istituzionali come le quote versate dagli associati per iscrizione e rinnovi sono vitali per il finanziamento degli scopi associativi e devono essere distinte dalle eventuali attività commerciali che possono generare ricavi aggiuntivi per l’associazione.
A seguito della Legge di Bilancio 2021 e del Decreto Fiscale 2022, sono state introdotte importanti novità che influenzano il spettro dell’IVA per le associazioni, tra cui la modifica dell’art. 4 del D.P.R 633/72, che ha portato a una ridefinizione dei criteri per l’obbligo di apertura della partita IVA.
Per qualsiasi attività negoziale (contratti con soggetti pubblici o privati, richiesta di finanziamenti, sponsorizzazioni, locazioni o comodati di bene immobile ecc.) o adempimento amministrativo (versamento di tasse, imposte, canoni, ecc), l’associazione deve indicare il codice fiscale.
Veniamo quindi alla domanda saliente di tutto l’articolo: è obbligatorio o meno che una Associazione abbia il codice fiscale?
Ci troviamo nella stessa casistica del Conto Corrente.
Non c’è una legge che obblighi ad averlo, ma ciò limita talmente tanto l’operatività dell’associazione che non si può non averlo.
Le attività secondarie o attività finalizzate a finanziare gli scopi associativi possono generare distorsioni nella concorrenza se non gestite correttamente, soprattutto se l’associazione compete direttamente con Soggetti IVA regolari.
Per avere il codice fiscale, la procedura è piuttosto semplice, basta compilare in duplice copia l’apposito modello AA5/6 (“domanda di attribuzione codice fiscale, comunicazione variazione dati, avvenuta fusione, concentrazione, trasformazione ed estinzione”) e presentarlo all’Agenzia delle Entrate competente per il territorio in cui ha sede legale l’Associazione.
Questa operazione deve essere svolta dal Presidente della Associazione o da un suo delegato (in tal caso va compilato l’apposito riquadro e al modello va allegata copia fotostatica di un documento di identità del rappresentante e anche la fotocopia dello Statuto con l’atto Costitutivo! Se te la porti da casa è meglio!).
È possibile inviare un unico esemplare tramite servizio postale, utilizzando la raccomandata, e allegare una copia fotostatica del documento di identificazione del rappresentante insieme a una copia dello Statuto e dell’atto costitutivo. Questi documenti devono essere inviati all’Agenzia delle Entrate competente per il territorio dove l’Associazione ha la sua sede legale.
Il modello si considera presentato nel giorno in cui viene spedito.
Nel 2024, molti preferiscono optare per la presentazione online, affidandosi a un professionista abilitato. In alcuni casi, è lo stesso personale dell’Agenzia delle Entrate a raccomandare questa modalità, suggerendola come unica opzione e trascurando l’alternativa cartacea. È importante notare che, nella parte superiore del modello, deve essere indicato il codice fiscale del soggetto che firma il documento, ovvero del Presidente.
La richiesta del codice fiscale può essere effettuata senza necessità di registrare lo statuto presso l’Agenzia delle Entrate, ed è un servizio gratuito. Questo passaggio iniziale richiede la presenza fisica in un ufficio dell’Agenzia delle Entrate (trova l’ufficio vicino a te). Tuttavia, per future comunicazioni relative a variazioni di dati, fusioni, trasformazioni o cessazioni dell’associazione, sarà possibile procedere via telematica o tramite l’assistenza di un professionista esterno.
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Quando un’Associazione si trova nella situazione di dover svolgere attività commerciale oltre a quella istituzionale (leggi l’articolo Quali sono le entrate istituzionali e quali commerciali in una Associazione per approfondire) è necessario che abbia una partita IVA e che gestisca, separatamente, la contabilità di questo tipo di entrate. Non è più infatti sufficiente il possesso del solo Codice Fiscale.
Per richiederla è necessario presentare apposita domanda di assegnazione di Partita IVA all’Ufficio locale dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando l’apposito modello AA7/10.
Il numero di partita Iva resta invariato fino alla cessazione dell’attività.
Per quelle associazioni che non hanno già il codice fiscale, la partita Iva assume anche il valore di codice fiscale.
Tutte le successive variazioni dei dati indicati nella dichiarazione di inizio attività devono essere comunicate all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla data di avvenuta variazione, sempre utilizzando il medesimo modello sopracitato.
Previa registrazione ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, per richiedere la partita IVA basta un po’ di pazienza nel compilare i documenti e un computer connesso a internet a disposizione: la richiesta infatti può essere, in questo caso, inoltrata direttamente per via telematica.
Il procedimento online è piuttosto semplice, ma è buona norma, per accertarsi dell’avvenuta registrazione nel sistema dei dati inviati, stampare sempre la ricevuta. Se i documenti inseriti non dovessero essere corretti, il sistema produce automaticamente un’informazione di scarto e sarà allora necessario ripetere l’operazione.
Attenzione: l’apertura di partita IVA in sé comporterebbe anche l’iscrizione al REA della Camera di Commercio di riferimento e oggi presuppone anche il possesso di quanto necessario per la fatturazione elettronica.
Non va inoltre dimenticato che l’apertura di Partita Iva presuppone che PRIMA si sia scelto con quale regime fiscale gestire le proprie attività commerciali: se in Regime 398 (il più conveniente, scelto da circa il 98% delle Associazioni no profit italiane) o il Regime ordinario.
L’apertura di partita IVA da parte di una Associazione no profit, quindi, (sia che avvenga per decisione dell’Associazione, sia che avvenga in automatico per imposizione dello Stato) è un passaggio delicato che deve essere fatto con l’assistenza di un professionista per non fare degli errori drammatici (tra cui omettere alcuni importanti documenti fiscali).
Nel caso tu abbia dei dubbi, puoi contattarci e ti assisteremo.
Tutte le Associazioni no profit che doveva avvenire entro il 1° luglio 2024 in virtù del D.L. 146/2021, è stata rinviata al 1° gennaio 2025 grazie a un emendamento al decreto Milleproroghe 2024. Tale obbligo nasce in risposta a una procedura di infrazione avviata dalla Commissione Ue dal 2010, il cui scopo è di attrarre in campo Iva, seppure in esenzione, le prestazioni di servizi e cessioni di beni rese a fronte di corrispettivi specifici nei confronti di soci, associati o partecipanti. È importante non dare per scontato che questo sia l’ultimo rinvio.
Aggiornamento al 21 febbraio 2024.
Giovanni Damiano Dalerba
Associazionista senior di TeamArtist
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grazie per l'IMMEDIATA risposta! Ci è stato consigliato da un organizzatore del campionato al quale ci siamo iscritti.Gli altleti sono tutti sotto la stessa FSN per quanto riguarda le donazioni invece no, sono da semplici conoscenti, che a questo punto è meglio che diventino soci giusto?
No, le donazioni possono essere fatte da chiunque.
Buongiorno, da un anno a questa parte sono segretaria tesoriere di una piccola asd (con codice fiscale)fondata per poter praticare pallavolo e calcetto a livello pressochè amatoriale. Non mi è chiara una questione sull'emissione delle ricevute: un anno fa ci era stato consigliato di fare ricevute valide ai fini fiscali (Ai sensi dell’art. 4 del DPR n° 633 del 26/10/72 e dell’art. 87 del DPR n° 917 del 22/12/86 e successive modifiche) esenti da iva anche. Noi queste ricevute le abbiamo utilizzate sia per le donazioni che ci sono state fatte, sia per le quote incassate dalle attività sportive svolte. Il problema è che non tutti coloro che hanno usufruito delle attività sportive erano soci, e leggendo post sul Vs blog mi pare di capire che le ricevute effettuate ai non soci sono soggette a IVA. Come dobbiamo comportarci a questo punto? Noi stiamo tenendo un semplice registro dove annotiamo entrate ed uscite con riferimento ai relativi documenti non abbiamo mai fatto nessuna dichiarazione o comunicato questi dati all'agenzia delle entrate. Volevo sapere se stiamo sbagliando o procediamo nella direzione giusta. Grazie in anticipo
Ambra
Beh, non credo di poter rispondere alla domanda che mi pone. Difficile cioè dirvi se "procedete nella direzione giusta" oppure no.
Rispetto alle ricevute, potrebbe funzionare a patto che i vostri atleti da cui avete preso i soldi siano, anche se non soci, tesserati alla FSN/EPS cui voi siete affiliati.
Domanda: chi vi ha consigliato di agire così?
grazie x la veloce riposta,
1. la ns ASD è stata fondata nel 2007, il cod. fiscale è stato rilasciato il 18/9/2007, cambia qualcosa la data di fondazione?
2. cosa rischiamo?
3. è possibile in qualche modo sopperire a questa mancanza??
grazie ancora
1. la data di fondazione è quella di firma dell'atto costitutivo
2. Che vi venga disconosciuta la natura di no-profit e veniate considerati come una azienda che ha evaso le imposte
3. Credo di no. Dovete valutare se provvedere a registrare il tutto ora.
Salve,
a seguito di un controllo della SIAE ci hanno richiesto, tra gli altri doc., l'originale dell'atto costitutivo recante il timbro dell'agenzia delle entrate, nel nostro atto originale il funzionario nel 2007 non ha apposto il timbro ma ha solo scritto: "unico originale con la sua sigla e un num. di repertorio" lo stesso giorno ci è stato rilasciato il cod. fiscale (di cui abbiamo l'originale). Ora il funzionario della SIAE sta creando problemi x la mancanza, come possiamo ovviare, se abbiamo il cod fiscale non è palese che x averlo abbiamo consegnato l'atto costitutivo?
grazie e complimenti x il blog
No, non è palese. Prima infatti si chiede il codice fiscale (dove si mostrano Statuto e Atto Costitutivo ancora NON registrati) e poi si fa la registrazione degli atti.
Purtroppo, nella forma, ha ragione la SIAE. Uno Statuto non registrato non ha validità, così come un qualsiasi contratto... Quando è stata fondata la vostra associazione?
Salve,
dovrei richiedere la Partita IVA per un'ASD;
per il codice fiscale avete scritto che non è obbligatorio registrare statuto e atto costitutivo della Associazione. Per la partita IVA invece?
Grazie
Attenzione, nel caso di una ASD DOVETE registrare Statuto ed Atto Costitutivo.
Salve, sono il neo presidente di una asd, sono stato eletto da poco e sto aprendo un conto corrente, come documentazione mi hanno chiesto il certificato di attribuzione p.iva aggiornato con il nominativo del nuovo presidente in quanto sono in possesso del primo con il nominativo del vecchio presidente.
Per modificare il nominativo, quale modulo devo compilare?, ha un costo? il codice fiscale cambierà o rimarrà lo stesso?
Grazie
Basta che legga bene il post. L'aggiornamento del CF e della P.IVA si fa con i modelli indicati e non c'è nessun costo se fate tutto da voi.
Entrambi i codici NON cambieranno.
Salve ho fondato nel giugno 2010 associazione non sfruttata fino a oggi, adesso che mi serve:
1. è ancora valida?
2. devo fare aggiornamenti?
3. è possibile cambiare il nome dell'associazione?
4. per la partita iva cosa devo fare?
1. Dipende: ha aperto il codice fiscale e registrato statuto + atto costitutivo alla Agenzia delle Entrate?
2. Il modello EAS quanto meno (ma dipende da cosa risponde al punto 1)
3. Entro certi limiti, si.
4. In che senso? Ce l'ha? Deve aprirla? Deve chiuderla?
Buongiorno, potreste fornirci istruzioni dettagliate sulla compilazione del modello per la richiesta del codice fiscale e della partita IVA per un'associazione sportiva dilettantistica.
Sembra difficile la compilazione del modello di richiesta della partita IVA.
Mi dica cosa non riesce a compilare.
per chiudere un'asd con partita iva cosa serve?
- modello aa 7/10
- verbale di scioglimento
serve pagare f23 di € 168?
si può fare direttamente on line dal sito dell'agenzia delle entrate?
Può leggere questo nostro post sull'argomento: http://www.teamartist.com/blog/2013/01/28/come-si-chiude-una-associazione/
Salve, avrei bisogno di un chiarimento riguardo alla Partita IVA.
La nostra ASD sta aprendo in questi giorni la P.IVA. Fino ad ora, non avendola, l' affitto del campo da calcio da parte delle squadre, con giocatori tesserati, non era soggetto a fattura, ma bastava una semplice ricevuta. Con l' apertura della P.IVA è consigliabile fatturare di volta in volta l' affitto del campo da gioco, anche se si tratta di giocatori regolarmente tesserati, (e quindi teoricamente esentati), oppure possiamo continuare con le ricevute, senza movimentare nulla per diversi mesi, nell' attesa di eventuali sponsorizzazioni? In caso contrario, quali sarebbero i rischi e le sanzioni possibili?
Grazie in anticipo
Sueggerisco di non cambiare nulla. Correte gli stessi rischi e sanzioni possibili di prima che non sono connesse a questa attivita' bensi' alla gestione complessiva della vostra ASD. Se rispettete tutte le norme per la defiscalizzazione infatti non dovete temere nulla. Se non lo fate invece potreste essere accusati di evasione fiscale.
Siamo stati invitati dall'ente organizzatore di una Fiera (settore enogastronomico) ad occuparci come associazione della parte "culturale" e degli eventi in occasione di una prossima manifestazione. Avremo un nostro stand a titolo gratuito ma vorremmo organizzare dei laboratori con assaggi a pagamento (a copertura del costo).
Non abbiamo però la P.IVA perché finora abbiamo organizzato solo eventi riservati ai soci.
C'è un modo per svolgere comunque queste attività in fiera?
Grazie.
Si, organizzarlo con un biglietto di ingresso Siae. Provate a sentire il vostro ufficio di riferimento.
Siamo un'associazione di volontariato e abbiamo una domanda da farvi che riguarda la morte di una nostra Socia. Vorremmo sapere se nel libro dei Soci possiamo semplicemente aggiungere che la suddetta persona non potra' rinnovare la sua quota annuale perche' deceduta o per legge ci viene chiesto di fare altro? Inoltre, la signora voleva addottare a distanza una bambina Africana quando era in vita, ma noi non eravamo ancora organizzati per farlo. Ora abbiamo deciso di addottare una bambina Africana con problemi di cuore e desideriamo dedicare questa adozione in memoria della signora deceduta. Pensiamo di proporre a tutti i Soci la partecipazione con un' offerta libera per cosi' coinvolgerli in questo gesto di solidarieta' umana. Vorremmo pure dare un nome al progetto, quindi dobbiamo seguire qualche procedura speciale per attuarlo? Vi ringraziamo ed in attesa di una vostra risposta, Vi porgiamo i nostro cordiali saluti.
Innanzitutto condoglianze. Detto questo a libro soci, barrate la socia e scrivete di fianco "deceduta". Non avete altre incombenze, a meno che il vostro Statuto preveda qualcosa di particolare.
Non vedo particolari procedure da seguire per il nobile gesto che state per fare. Sarei onorato, nel caso, di seguirvi gratuitamente nei diversi passaggi se ne avete bisogno.
Salve,
complimenti per questo sito... davvero interessante, avrei il seguente quesito: Associazione no profit (del tipo: Lions club, rotary e simili) con solo CF come si deve procedere cessazione all'Agenzia delle Entrate? Da quello che ho visto su Agenzia delle Entrate per la cessazione telematica è obbligatorio la partita iva come posso fare?
Grazie e Cordiali saluti.
Legga questo nostro post.
Spett.le TeamArtist,
ho letto il Vostro post sotto al mio quesito, ma non mi chiarisce il problema... Le spiego sono sono un intemediario telematico e questa associazione si è rivolta a me per procedere alla cessazione all'Agenzia delle entrate, premetto che io ho fatto rilevare che senza la Partita Iva non era possibile procedere telematicamente, il Presidente dell'Associazione mi ha risposto che si era presentato personalmente all'Agenzia delle entrate con il modulo compilato ma questi gli hanno detto che doveva procedere telematicamente. Ho cercato nel sito dell'Agenzia delle entrate ma non sono riuscita a trovare nulla che mi consente di procedere con il solo Codice Fiscale. Pertanto rinnovo la mia richiesta su come si può procedere. Grazie. Francesca
grazie per la risposta, quale altra informazione Vi occorre sapere per conoscerci meglio?
Buona Sera, sempre complimenti per quello che fate, la mia domanda è semplice ma basilare, come devo riempire il modulo del codice fiscale? Per meglio dire, considerando che l'associazione sportiva dilettantistica promuoverà la cultura fisica tramite l'apprendimento delle attività sportive e culturali nei settori del Body building, del Fitness ecc., nel modulo aa5/6 come natura giuridica metterò 12 (associazioni non riconosciute e comitati) ma come codice attività qual è il migliore?
Direi il 93.12.00. Ma per un consiglio veramente sensato bisognerebbe conoscervi meglio.
Salve,
complimenti per le informazioni che leggo sul Vs sito, vorrei porvi un quesito, un'associazione onlus, nel momento di apertura di un conto corrente deve essere quest'ultimo intestato al presidente con il suo proprio codice fiscale o a quello dell'associazione?
In attesa di risposta, saluto cordialmente
Con quello della Associazione. Il Presidente è e deve essere pro-tempore e nel momento in cui venisse sostituito il nuovo deve poter operare immediatamente sul conto. In più, se fosse intestato al Presidente, potrebbe avere delle grane sul piano fiscale.
L'associazione è affiliata all'Endas e presumo che sia per questo che 'gode' delle agevolazioni.
Grazie per la Vs. risposta 🙂
Tania
Essere affiliati all'Endas può produrre delle agevolazioni ad una ASD non ad una APS.
Buongiorno a tutti, intanto volevo farvi i complimenti per il servizio che sovlgete, che credetemi, è molto prezioso! Volevo chiedervi un'informazione/consiglio... faccio parte del cons. direttivo di un'associazione di promozione sociale, costituita nel 2011 con c.f. Non sono mai stati registrati all'Ag delle Entrate nè lo statuto nè l'atto costitutivo. La scorsa settimana durante un'assemblea soci abbiamo modificato lo statuto e adesso quello che chiedo a voi è: vorremmo registrare il tutto all'agenzia delle entrate visto che per l'attività dell'associaizone molti enti ci chiedono i documenti registrati.
1. Vale la pena registrare anche l'atto costitutivo a distanza di due anni?
2. E lo Statuto deve essere firmato in calce da tutti i soci fondatori anche se sono passati 2 anni dalla costituzione o è sufficiente la firma del Presidente e dei componenti del consiglio direttivo?
Vi ringrazio in anticipo e vi auguro un buon lavoro.
Prima di tutto: essere riusciti ad ottenere il codice fiscale senza aver registrato statuto+atto costitutivo è molto improbabile. Significa che l'AdE ha commesso un errore... Lo dico per esperienza personale diretta recentissima (ebbene si, mi hanno costretto a fondare un'altra Associazione: diffidate da quei consulenti che non hanno esperienza sul campo!). All'apertura del CF hanno preteso la Registrazione dello Statuto.
Quindi: siete certi che davvero non sia stato registrato?
Nota numero due: non avendo lo Statuto Registrato NON potete essere una APS, titolo per il quale dovete essere registrati presso, almeno, il vostro Registro Regionale. Attenzione a non abusare del regime fiscale agevolato per le APS perchè non ne avete diritto.
Detto questo veniamo alle domande.
1. Siete obbligati. L'Atto Costitutivo è parte dello Statuto.
2. Da tutti i soci fondatori.
Salve, sto pian piano leggendo tutto. Vi ringrazio infinitamente.
Rispondo al particolare messaggio in cui si dice che è improbabile si sia riusciti ad ottenere CF senza registrare lo statuto. In realtà, cone avete scritto nella guida in "nota bene" dovrebbe essere possibile, ho capito bene?
Quali svantaggi comporta la non registrazione dello statuto per un'associazione culturale (non APS)?
Grazie nuovamente
Di non poter godere di nessuna agevolazione fiscale legate agli "Enti non commerciali". In pratica dovreste pagare le tasse su ogni euro che incassate, ivi comprese le quote sociali.
Complimenti! Sono commercialista, ma completamente impreparata in materia di associazioni culturali, quindi mi permetto di chiedervi consiglio. Due giovani archeologi, essendosi aggiudicati un finanziamento dalla regione per un orogetto di valorizzazione del territoro, vorrebbero costituirsi in associazione culturale. Primo punto sono solo 2. Dovrebbero svolgere attivitá di docenza, campi lavoro per scolaresche, laboratori per adulti e ragazzi, mostre, itinerari naturalistici ecc.
I due fondatori sarebbero i principali esecutori materiali delle attivitá e vorrebbero poter essere minimamente retribuiti per le stesse. Avrebbe senso? É consigliabile una associazione culturale o, come sarebbe per me piú agevole, suggerisco una snc? Grazi
Sicuramente meglio una SNC. Una associazione culturale con queste caratteristiche sembrerebbe costruita ad hoc per frodare il fisco...
Salve, rimodulo la domanda: posso aprire un club o associazione senza essere affiliato a qualcuno già esistente?
Grazie.
Non una Associazione sportiva che possa godere di benefici fiscali.
Salve, quali sono i benefici fiscali quando si aderisce a un eps?
Sono benefici indiretti. Per poter infatti godere di un qualsiasi beneficio fiscale per ASD, si deve essere nel registro del CONI. Per essere nel registro del CONI si deve essere affiliati o ad una FSN/DSA oppure ad una EPS...
Salve, siamo un gruppo di amici e vogliamo fare un Club o associazione, anche con eventuale somministrazione. Per la somministrazione sappiamo come dobbiamo comportarci, l'unica cosa è che siamo obbligati ad affiliarci a qualche associazione tipo AICS?
Una Associazione sportiva o d'altro tipo? Se è sportiva va bene l'AICS o qualsiasi altro EPS.
quindi tornando alla domanda iniziale
1)- possiamo chiudere la partita iva senza avere nessun tipo di spese e stare con il cuore in pace? la avevamo aperta solo pensando al caso di prendere possibili sponsorizzazione e quindi dover emettere fattura allo sponsor.
2)si può incassare una sponsorizzazione e rilasciare qualcosa allo sponsor che gli serva per gli sgravi fiscali a lui anche solo con il codice fiscale?
grazie ancora per la sua velocità nelle risposte e la cortesia
1. Si. Lo dico per chi legge: mai aprire una p. iva senza che ce ne sia l'immediata necessità (c'è sempre tempo per farlo).
2. NO.
Salve,
complimenti per il sito internet.
Vi porgo il mio quesito, ad agosto 2012 abbiamo fondato un asd con C.F e P.IVA purtroppo per errore non abbiamo mai provveduto ad inviare il modello EAS.
specifico che l'asd una volta fondata non ha fatto nessun tipo di muovimento, fatture, entrate e uscite ( è rimasta ferma inattiva ) ora volevamo sapere se dato che non usufruiremo prossimamente della P.IVA potremmo chiuderla senza spese invece di evitare di inviare il modello EAS e pagare la mora di 258 euro e riaprirla magari il prossimo anno.
il tutto senza chiudere la asd logicamente.
grazie
Siete registrati al CONI?
si, registrati al coni da circa 2 mesi dopo aver fatto affiliazione al CSI...abbiamo anche provveduto ad avvisare la SIAE che fino ad ora non ci sono state attività di nessun tipo
Se non avete avuto entrate non siete tenuti alla compilazione. Lo farei comunque adesso (lo potete fare gratuitamente e non correrete rischi per il futuro nel caso abbiate entrate).
grazie, proveremo a compilarlo ed a inviarlo quindi senza andare a chiudere la partita iva.
Se una ASD non usa la partita iva è SEMPRE meglio chiuderla comunque. La partita iva infatti impone un sacco di oneri costosi in più.
salve, il comune ci deve dare un contributo di 1500,00 euro per una manifestazione che abbiamo organizzato.
1. come incassare questi soldi
2. possiamo rilasciare una ricevuta?
siamo associazione non riconosciuta solo codice fiscale.
3. dobbiamo versare qualcosa al fisco?
4. come distribuire questa somma ai soci che hanno prestato la loro attività?
1. Non lo avete stabilito prima col comune? Dovrete leggere la delibera.
2. Si, il tipo di ricevuta consegue al punto 1.
3. Dipende sempre dal punto 1.
4. E' illegale. Legga questo nostro post.
Ti ringrazio, molto gentile, discussione molto illuminante.
Guardi riguardo alla formazione atleti e alla partecipazione alle gare la penso esattamente allo stesso modo...o meglio la pensavo dato che l'FCI della mia regione ha detto che è una cosa assolutamente normale che un motoclub svolga, nell'ambito dell'FCI solamente attività di scorta tecnica o motostaffetta.
Posto che devo rifare il modello EAS, posso variare quello che già ho (quindi con termine di scadenza al 31 marzo dell'anno successivo alla variazione) o devo rifarne uno nuovo totalmente?
Se mantenete la stessa partita iva dovete variarlo. Dopodichè consiglio di farvi mettere per iscritto il parere della FCI e di consegnarlo alla ASD perchè lo tenga tra i suoi documenti. In questo modo quando il Fisco muoverà loro questa contestazione avranno modo di rivalersi...
Salve, complimenti per il sito. Lo studio di cui sono tirocinante gestisce la contabilità di un Motoclub affiliato alla FMI dal 1988 che ora si è affiliato anche alla Federazione Ciclistica Italiana (FCI) per poter fatturare i servizi di scorta tecnica nelle gare senza applicazione dell'IVA. E' stato redatto un atto costitutivo ed uno statuto conforme alle direttive della federazione, che sto provvedendo a registrare all'Agenzia delle Entrate per poter iscriverla al Registro delle Società Sportive del Coni.
Le mie domande sono:
- devo presentare un nuovo Modello Eas o semplicemente variare i dati di quello già presentato negli anni passati?
- devo rifare la comunicazione alla Siae per aderire alla legge 398/91 o, confluendo tale posizione nella Partita Iva già aperta, non è necessario?
Vi prego aiutatemi, i miei Senior sono ignoranti in materia.
Dunque, prima di venire alle sue domande, ci sono delle cose che non tornano.
A: La FMI è riconosciuta dal CONI, quindi il motoclub del 1988 dovrebbe sia già essere una ASD che essere nel registro del CONI
B: Se ha redatto uno Statuto ed un Atto Costitutivo significa che state facendo una NUOVA associazione e non che state modificando quella vecchia (perchè in tal caso avreste soltanto modificato lo Statuto esistente)
C: Se la nuova ASD sarà affiliata alla FCI non potrà essere formata da soli motociclisti: una ASD deve infatti, per obblighi di legge (e ciò avviene anche controllato dal Fisco nel caso di ispezione) provvedere anche alla formazione di atleti nella sua disciplina (qui il ciclismo) e deve portarli in gara.
D: in ogni caso la nuova Associazione non potrà MAI "fatturare i servizi di scorta tecnica nelle gare senza applicazione dell'IVA". Se fatturerà dovrà comunque applicare l'iva! Quello che si potrà fare è retribuire i singoli motociclisti di scorta con i rimborsi sotto i 7500 delle ASD (legga questo nostro post in merito).
Venendo alle sue domande:
1. Posto che non ho capito cosa volete fate (veda punto B) dovete rifarlo in ogni caso
2. A mio parere non potete confluire nella vecchia Partita Iva... detto questo, melius abundare quam deficere e quindi, visto che la comunicazione SIAE è facile e gratuita, rifatela.
In bocca al lupo.
Il motoclub è gia iscritto all'FMI ed è già ASD ma come fanno molti altri motoclub (prassi molto usuale) voleva evitare di applicare l'IVA ai servizi di scorta tecnica che molto spesso vengono richiesti nelle gare ciclistiche rif. art.4 decreto IVA(Si considerano fatte nell'esercizio di attività commerciali...ad esclusione di quelle effettuate in conformità alle finalità istituzionali da associazioni...sportive dilettantistiche, anche se rese nei confronti di associazioni che svolgono la medesima attività e che per legge, regolamento o statuto fanno parte di una unica organizzazione locale o nazionale).
Perciò su indicazione della stessa FCI(!!!) ha provveduto a redigere atto costitutivo e statuto conformi alle direttive in aggiunta a quello già presente e conforme alle direttive FMI...per il CONI devo rifare un'iscrizione diversa (come accade per le polisportive) ma per la parte fiscale? E il modello EAS?
Guardi non ci siamo ancora. Come fa a cambiare un atto costitutivo di una Associazione? Non è possibile! Potrà cambiare lo Statuto ma se si affilia alla FCI la ASD DEVE fare formazione di atleti ed avere atleti che partecipino a gare.
Non capisco invece le sue domande sulla "parte fiscale" e il Modello EAS (che va rifatto sicuramente).
Buongiorno,
avrei bisogno di qualche informazione sto diventando presidente di un associazione culturale non a scopo di lucro quest'associazione esiste già da molti anni e fin da adesso hanno usufruito del permesso di somministrazione di bevande e di cibi dato dal comune.
1. Questo documento scade il 31 dicembre e il comune non rilascia più il certificato, per essere comunque in regola durante un controllo sanitario cosa bisogna avere in sede?
2. Mi hanno anche detto che non c'è bisogno del rec che prima questi signori avevano in quanto c'è cmq una partita iva con l 'agevolazione del' 50 per cento consigliandomi di affiliarmi ad una associazione nazionale in modo che posso avere dall'associazione il permesso per la somministrazione di alimenti e bevande.
3. Inoltre vorrei sapere, se devo tenere registratore di cassa, corrispettivi, non so come va gestita la contabilità visto che le entrate dell'associazione sono sicuramente donazioni, lasciti, ma anche un piccolo contributo per le bevande, soprattutto durante le feste.
4. Potete aiutarmi a capirne un pò di più? Sono giuste le informazioni che ho acquisito?
Grazie spero di ricevere risposta
Saluti
1. La licenza di somministrazione alimenti e bevande è un requisito fondamentale. Senza, non potete vendere nulla.
Sicuramente è un suggerimento molto valido quello di affiliarvi ad una APS nazionale per avere più facilmente tale licenza.
Dal punto di vista igienico sanitario invece il discorso è MOLTO, MOLTO, MOLTO più complesso. C'è bisogno di un sopralluogo di una specialista per farvi dire se tutta la attrezzatura e gli spazi sono a norma ed in più anche del supporto di un secondo specialista per essere a norma nella gestione delle bevande e degli alimenti (a partire dai corsi HACCP, dai Piani di Autocontrollo etc etc). Non è una cosa semplicissima per questo affiliarsi ad una APS di norma permette anche di avere questo tipo di consulenza compresa nel costo... e ne vale la pena, glielo assicuro!
2. Se avete la partita iva l'iscrizione al REC è obbligatoria.
3. Dipende da quello che volete fare. Anche qui vi conviene affidarvi alla consulenza della APS nazionale cui vi affilierete.
4. Direi che è un po' in alto mare... ed ha molto da studiare per non fare errori. Per cominciare le consiglio la lettura di tutti i nostri post.
Grazie,
...mi può indicare i post dove partire...e studiare..
Un cordiale saluto
Tutti quelli delle aree "Fisco e Contabilità" e "Trucchi del Presidente".
Il semplice rimborso delle spese è, invece, possibile?
Deve essere nominale e non alla vostra Associazione. Deve anche essere a fronte di pezze giustificative (a piè di lista). Se forfettario, la persona che lo riceve dovrà metterlo nei redditi e l'associazione pagante fare il modello 770.
Salve, abbiamo costituito un'associazione culturale da poco, con solo CF. A seguito di una prestazione collaborativa con una Soc. coop. a R.L., quest'ultima ci vorrebbe corrispondere il rimborso spese più un compenso (il totale sarà inferiore ai 1000€).
1. Possiamo ricevere tale compenso?
2. Che tipo di ricevuta dovremmo fare?
3. Tale Società potrebbe diventare socio della nostra associazione per facilitare le cose?
Grazie
1. Dipende da tante cose. Che tipo di prestazione avete fatto?
2. Dipende dal punto 1.
3. Idem. Ma di solito è uno stratagemma poco utile... il vostro Statuto prevede questa possibilità?
La Società ha organizzato una serie di concerti, la nostra associazione si è occupata di fare le video-interviste agli artisti. Lo Statuto prevede l'inserimento di nuovi soci, nel caso in particolare come soci onorari per aver svolto attività di particolare interesse per l'Associazione.
Dovreste avere una partita iva ed emettere delle fatture per farvi retribuire una prestazione simile (che, comunque, dovrebbe essere occasionale e marginale). Dopo dovrete pagare iva, ires e irap il che significa, insieme a tutti gli oneri che deriverebbero dalla apertura della partita iva che, per meno di 3000 euro annui non ne varrebbe la pena. In più correreste il rischio di essere accusati di concorrenza sleale da quelle aziende che fanno le stesse prestazioni con la tassazione di una SRL.
Volentieri se mi dite come si invita....sono un po' imbranata :))
Mi domandavo per le aps se avete una pagina specifica dove posso leggere tutto ciò che occorre fare sia a livello contabile sia a livello fiscale.
grazie
Valgono le regole di tutte le associazioni al 95%. Legga quindi tutti i nostri post 😉
Grazie per la risposta celere; ho cliccato "mi piace" sulla vostra pagina, ma volevo dirvi che il CAF non è abilitato al questo tipo di invio telematico e il commercialista, non so perchè, si è rifiutato (più di uno). Non sapevo di dover chiedere un codice pin! Non so come fare!
Salve, sono presidente di un'associazione, di cui deve avvenire la cessazione, ma, al contrario di quello che ha detto lei in un post precedente, l'estinzione non può avvenire, nè recandosi ad un ufficio dellagenzia entrate (COME HO FATTO), nè inviando una raccomandata; la procedura può essere inoltrata esclusivamente on line, ma io non posseggo un codice pin per poter accedere al sito dell'agenzia delle entrate...avrei una certa fretta, come fare? Se richiedo il codice pin, non ce la faccio coi tempi!
Può farlo con l'aiuto di un Caf o di un commercialista abilitati all'invio telematico... Avrebbe però dovuto fare comunque richiesta del Pin.
Salve, un'asd con partita iva può sospendere la partita iva(non piu necessaria,usata tre volte per 3 sponsorizzazioni) e prendere semplice cf non prevedendo di avere entrate commerciali? grazie
La partita iva non si può sospendere. Ma se non la usate, date retta a me, CHIUDETELA SUBITO!!!!
Salve, e grazie per la risposta che mi avete dato immediata per la prima domanda,. Volevo sapere adesso una cosa importante per l'associazione, essendo un festival musicale e quindi otterremo sponsorizzazioni pubblicita' venderemo gadget ecc... oltre la partita iva che presto faro' la legge 398-91 in quali casi puo' essere di aiuto a livello fiscalee come e' la procedura'
Grazie
Avrei bisogno di maggiori dettagli perchè non abbiamo compreso la domanda.
Chiedo scusa per l'insistenza ma vorrei capire
di che imposte stiamo parlando?
ho dimenticato di aggiungere che abbiamo pagato (sempre sotto consiglio dell'amico commercialista)gli f24 ogni volta che i soci hanno lavorato.
grazie ancora
Facciamo un passo indietro. Le Associazioni no profit possono fare quasi esclusivamente attività istituzionale (cioè rivolta ai soli soci: e nemmeno tutte le attività sono esentasse ma per semplicità poniamo che sia così). Lo Stato ha stabilito che le Associazioni, in certi casi, possano anche fare attività commerciale (cioè rivolta ai non soci: come quella che voi fate a questi fantomatici "Enti") comunque in modo marginale ed occasionale. Ora, su queste attività commerciali permesse IN OGNI CASO bisogna pagare IVA, IRES, IRAP.
Per concludere, dovrei comunque vedere una fattura tipo di quelle che fate per dirvelo con certezza. Non sia mai che rientriate in qualche caso particolarissimo!
In ultimo: le fatture che riportano una esenzione IVA in virtù del DPR 26/10/1972 n. 633 devono riportare per la singola voce riportata in fattura lo specifico articolo (e non tutta quella pappardella generica).
Le ricevute con la dicitura di cui sopra le facciamo a chiunque Ente o Istituzione a cui prestiamo, con i soli soci, la nostra opera.
Secondo voi è lecito continuare in questo modo?
Assolutamente no. Si tratta di attività commerciale su cui DOVETE pagare le imposte. Mi spiace non essere d'accordo col vostro commercialista...
specifico meglio la dicitura che il commercialista amico mi ha suggerito di usare:
"L’attività resa dall’associazione in parola è stata svolta dai soci che la compongono, in forma di libera partecipazione, ovvero non nell’esercizio di impresa, per cui la stessa
- è esente dall’IVA ai sensi degli articoli 1, 4, 10, 20, del DPR 26/10/1972 n. 633 e successive modificazioni ed integrazioni-.
Il sodalizio, essendo inquadrato ai fini fiscali fra le associazioni non riconosciute, indicate alla lettera B dell’articolo 2 del DPR del 29/09/1973 n. 593, il rimborso delle spese percepito non è assoggettabile alla ritenuta d’acconto sul reddito delle persone fisiche.
L’associazione, ai sensi dell’articolo n. 51 del DPR del 22/12/1986 n. 917 è esente da IRPEF, non svolgendo alcuna attività indicata nell’articolo 2195 del CC.
Dichiara altresì che la presente non rientra nel campo d’applicazione dell’IVA, non svolgendo alcun esercizio d’impresa, arte o professionale abituale, giusto articolo 4 del DPR 26/12/1972 n. 633, non essendo imprenditore, come richiede l’articolo 2082 del CC.
grazie
Così è fin troppo! Queste ricevute fiscali esenti iva che fate, a chi le fate e per cosa?
salve siamo un ass. musicale con solo cf e vorremmo organizzare spettacoli utilizzando i soci musicisti da proporre nelle scuole con relativo contributo della scuola o da parte dei singoli alunni
(servirebbero per i costi di allestimento e per rimborso ai soci partecipanti).
1 possiamo emettere ricevuta alla scuola?
2 è necessaria cmq la p.i.?
3 quali sono i costi di gestione della p.i.
4 inoltre con il solo c.f. che cosa si puo fare o meglio che si intende per attività non commerciale?
Mi è capitato di emettere, dietro suggerimento di un commercialista, ricevute fiscali con la dicitura " esente iva ai sensi del art 633/72". è grave?
grazie
1. No
2. Si
3. Ad occhio e croce, 3.000 euro annui.
4. Le attività non commerciali sono quelli istituzionali. Quelle cioè rivolte ai soli vostri soci.
Dipende- Non si può scrivere solo così perchè la 633/72 è la legge sull'iva in cui sono determinati i casi di esenzione: a quale comma specifico della legge ha detto di far riferimento questo commercialista perchè possiate ritenervi esenti dal pagamento dell'iva?
Sono nuova del settore vorrei costituire un associazione musicale.
1. mi hanno detto che per non spendere soldi almeno all'inizio posso richiedere solo il codice fiscale e con quello fare delle ricevute fiscali ai privati o agli enti che usufruiscono delle prestazioni dei soci musicisti.
2. per iniziare l'attività andrebbe bene solo il codice fiscale o devo comunque registrarla e quindi pagare i 168 euro e le marche sui fogli?
3. quali sono le cose che non potrei fare con il solo c.f. ?
4. inoltre se si puo esistere con il solo c. f. devo comunque presentare il modello EAS e avere i libri soci e verbali?
sono un po confusa ...e all'agenzia delle entrate mi hanno confusa ancora di più.
grazie aspetto vostra risposta.
1. Le hanno detto una cosa sbagliata: col solo cf non si possono emettere ricevute fiscali (solo NON fiscali)
2. Deve avere tutto: Statuto e Atto costitutivi registrati per cominciare.
3. Corsi verso i soci.
4. Si, assolutamente (ed anche un po' di altre cosette).
Salve, sono il presidente di un associazione cuturale con solo codice fiscale e oltre all'organizzazione di eventi gestisco un magazine on line di musica, recensioni interviste etc. Per accettare pubblicità sul sito e rilasciare fattura è necessario aprire una partita IVA?
Si.
Buongiorno,
sono il segretario di una Associazione Onlus, volevo gentilmente chiedervi, posso tenere in formato elettronico (exel) il nominativo dei soci iscritti alla ns. associazione per evitare di scriverli in un libro soci con la penna?
Grazie.
Ni. Può farlo in excel ma dovrà cmq stamparlo e incollarlo su un libro soci cartaceo.
Buonasera a tutti innanzitutto complimenti per le utilissime informazioni che fornite! Vi pongo la mia domanda. Abbiamo costituito un'associazione il 6 marzo e registrata il 26 marzo. Siamo in regime di volontariato, per scopi culturali, quindi non abbiamonpagato nulla. Abbiamo presentato oggi il mod eas ed i 60g scadevano ieri....domenica. Sempre oggi , abbiamo richiesto il codice fiscale.....rischiamo sanzioni? Grazie.
C'è qualcosa che non torna. Come avete potuto registrare l'Associazione il 26 marzo senza aver prima chiesto il codice fiscale?
Non sapendo la procedura, quindi da inesperti, siamo andati all'agenzia delle Entrate con atto costitutivo e statuto e ce l'hanno registrata tranquillamente. Poi informandoci e sapendo del modello eas ci siamo resi conto che senza Cf non potevamo inviare il modello. Purtroppo ogni ufficio fa regole a sè e mi capitano spesso queste discordanze tra uffici
Salve! Sono la nuova amministratrice di un associazione no profit locale che ha un corrispettivo nazionale non registrato. L associazione è nata a fine 2011, non ha richiesto CF nè presentato eas poiché l ex direttivo non era stato informato di questi obblighi. Ad oggi essendo passato un anno e mezzo dall atto costitutivo ed essendo cambiato il direttivo e lo statuto ci è stato consigliato di redare un nuovo atto costitutivo e procedere con modello aa5\6,registrazione statuto ed eas. Qual è la vostra opinione a riguardo? L associazione può incorrere in sanzioni?nel caso di quale entità?grazie laura
La nostra opinione è che il suggerimento che avete ricevuto sia molto valido. In questo momento siete "sconosciuti al fisco" e in qualche modo, passatemi i termini: "evasori totali". L'entità delle sanzioni è imponderabile: dipende dalla gravità di ciò che riscontrerebbe un ispettore fiscale.
Salve avrei bisogno di chiedervi delle informazioni.
Lunedì mattina il segretario dell'ASD di cui cui sono Presidente si recherà presso l'ufficio dell' Agenzia delle Entrate di competenze territoriale (Bari) per richiedere il codice fiscale:
- devo redigere una delega in carta libera e allegare una fotocopia del mio documento di riconoscimento? E in questo modo potrà compilare il modulo con i suoi dati?
- Posso compilare e firmare il modulo e poi può consegnarlo una seconda persona?
- Di quali e quante marche da bollo ho bisogno?
Grazie per la Vostra disponibilità
Scarichi il modulo da qui http://www.teamartist.com/blog/wp-content/uploads/2012/10/AA5_modello.pdf sul retro c'è la parte da compilare per la delega. Non servono marche da bollo ma le fotocopie della vostra carta di identitá, dello statuto+atto costitutivo.
Per presentare il modulo EAS dopo i 60 giorni qual'é il limite..? Grazie =)
Non c'è limite. Ma ogni giorno che passa, aumenta il rischio. Ogni anno che passa è un anno non più sanabile. Quindi... se non lo avete fatto, fatelo subito!
Salve, meno di un mese fa ho costituito un'associazione culturale, ho richiesto il codice fiscale ma non ho ancora provveduto alla registrazione (dal punto di vista dell'attività siamo ancora fermi). Questo comporterà delle sanzioni e se si, a quanto ammontano?
Grazie mille
ps al di là del tempo impiegato il "Mi piace" lo metto ugualmente 🙂
Le semplici Associazioni culturali possono non registrare lo Statuto all'Ufficio del Registro. Questo vi creerà alcune limitazioni per il futuro, ma direi che adesso non ha senso porsi questo problema.
Grazie mille per la risposta, però le spiego meglio (tanto per capirci): mi hanno detto che se non registro l'atto cost e statuto entro i venti giorni dalla costituzione, all'atto della registrazione pago più di 168 euro (normale tassa di registrazione) ma appunto 168 euro + la sanzione. E' vero?
Grazie mille in anticipo
Onestamente non lo so. A noi non capita mai, con le Associazioni che seguiamo, di registrare gli atti dopo più di una settimana! Perchè si pone questo problema? In ogni caso può sentire l'ufficio competente per il suo territorio dell'AdE.
Bene. Si parte, ho capito più con voi che non in tre mesi di consultazioni in studi commercialisti..
Grazie per tutto e a presto.
Per il "mi piace" è un piacere lasciarlo.
1. Si in effetti ho sbagliato la domanda.
2. Tutto chiaro.
3. L'ass.ne può chiedere compensi a privati/enti/società per offrire per esp. i suoi Corsi? Naturalmente i compensi andrebbero nella cassa e non al socio che terrebbe il corso.
Per quanto riguarda il Vs software, credo che possa andare bene in una fase iniziale, con pochi soci e senza P.IVA, lo proverò appena costituita l'Ass.ne. Naturalmente è una modalità idonea e in caso di controlli, si dovrà dare accesso al server dato che tutto è conservato lì?
3. E' un discorso molto lungo. Dovreste avere una partita iva e pagarci le tasse: si tratterebbe infatti di entrate commerciali che, comunque, dovrebbero essere occasionali e con un giro d'affari sul volume annuo della associazione, molto basso.
L'uso del nostro software semplifica la procedura di creazione di tutti i documenti cartacei di cui avrete bisogno. Si ricordi che fa sempre fede il cartaceo firmato dei documenti e non quanto conservato a computer.