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01 Ottobre 2012

Associazione con e senza partita IVA 

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Costituire Associazione
Associazione con e senza partita IVA 

Qualche tempo fa abbiamo parlato sul blog della necessità di avere o meno un conto corrente per un’Associazione. 

Sicuramente un altro aspetto importante da trattare, relativamente agli obblighi fiscali, è quello che riguarda la richiesta del Codice Fiscale da parte di un’Associazione, oppure l’apertura della Partita IVA. 

Il codice fiscale per un’associazione è obbligatorio?

Iniziamo dalle cose semplici: il codice fiscale rappresenta lo strumento di identificazione dell’associazione nei rapporti con i privati, gli enti, le amministrazioni pubbliche e qualsiasi altra istituzione. 

Lo stesso va richiesto da tutte le associazioni, anche da quelle che non svolgono alcuna attività imponibile ai fini tributari. Queste entità sono spesso riconosciute come Enti non commerciali operanti nel Terzo settore e possono beneficiare di particolari regimi fiscali come l’Esenzione IVA.

Le entrate istituzionali come le quote versate dagli associati per iscrizione e rinnovi sono vitali per il finanziamento degli scopi associativi e devono essere distinte dalle eventuali attività commerciali che possono generare ricavi aggiuntivi per l’associazione.

A seguito della Legge di Bilancio 2021 e del Decreto Fiscale 2022, sono state introdotte importanti novità che influenzano il spettro dell’IVA per le associazioni, tra cui la modifica dell’art. 4 del D.P.R 633/72, che ha portato a una ridefinizione dei criteri per l’obbligo di apertura della partita IVA.

Per qualsiasi attività negoziale (contratti con soggetti pubblici o privati, richiesta di finanziamenti, sponsorizzazioni, locazioni o comodati di bene immobile ecc.) o adempimento amministrativo (versamento di tasse, imposte, canoni, ecc), l’associazione deve indicare il codice fiscale.

Veniamo quindi alla domanda saliente di tutto l’articolo: è obbligatorio o meno che una Associazione abbia il codice fiscale? 

Ci troviamo nella stessa casistica del Conto Corrente. 

Non c’è una legge che obblighi ad averlo, ma ciò limita talmente tanto l’operatività dell’associazione che non si può non averlo. 

Le attività secondarie o attività finalizzate a finanziare gli scopi associativi possono generare distorsioni nella concorrenza se non gestite correttamente, soprattutto se l’associazione compete direttamente con Soggetti IVA regolari.

Per avere il codice fiscale, la procedura è piuttosto semplice, basta compilare in duplice copia l’apposito modello AA5/6 (“domanda di attribuzione codice fiscale, comunicazione variazione dati, avvenuta fusione, concentrazione, trasformazione ed estinzione”) e presentarlo all’Agenzia delle Entrate competente per il territorio in cui ha sede legale l’Associazione. 

Questa operazione deve essere svolta dal Presidente della Associazione o da un suo delegato (in tal caso va compilato l’apposito riquadro e al modello va allegata copia fotostatica di un documento di identità del rappresentante e anche la fotocopia dello Statuto con l’atto Costitutivo! Se te la porti da casa è meglio!). 

È possibile inviare un unico esemplare tramite servizio postale, utilizzando la raccomandata, e allegare una copia fotostatica del documento di identificazione del rappresentante insieme a una copia dello Statuto e dell’atto costitutivo. Questi documenti devono essere inviati all’Agenzia delle Entrate competente per il territorio dove l’Associazione ha la sua sede legale.

Il modello si considera presentato nel giorno in cui viene spedito. 

Nel 2024, molti preferiscono optare per la presentazione online, affidandosi a un professionista abilitato. In alcuni casi, è lo stesso personale dell’Agenzia delle Entrate a raccomandare questa modalità, suggerendola come unica opzione e trascurando l’alternativa cartacea. È importante notare che, nella parte superiore del modello, deve essere indicato il codice fiscale del soggetto che firma il documento, ovvero del Presidente. 

La richiesta del codice fiscale può essere effettuata senza necessità di registrare lo statuto presso l’Agenzia delle Entrate, ed è un servizio gratuito. Questo passaggio iniziale richiede la presenza fisica in un ufficio dell’Agenzia delle Entrate (trova l’ufficio vicino a te). Tuttavia, per future comunicazioni relative a variazioni di dati, fusioni, trasformazioni o cessazioni dell’associazione, sarà possibile procedere via telematica o tramite l’assistenza di un professionista esterno.

Potrebbe interessarti leggere i seguenti articoli: 

La partita IVA è obbligatoria per un’associazione

Quando un’Associazione si trova nella situazione di dover svolgere attività commerciale oltre a quella istituzionale (leggi l’articolo Quali sono le entrate istituzionali e quali commerciali in una Associazione per approfondire) è necessario che abbia una partita IVA e che gestisca, separatamente, la contabilità di questo tipo di entrate. Non è più infatti sufficiente il possesso del solo Codice Fiscale. 

Per richiederla è necessario presentare apposita domanda di assegnazione di Partita IVA all’Ufficio locale dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando l’apposito modello AA7/10

Il numero di partita Iva resta invariato fino alla cessazione dell’attività. 

Per quelle associazioni che non hanno già il codice fiscale, la partita Iva assume anche il valore di codice fiscale. 

Tutte le successive variazioni dei dati indicati nella dichiarazione di inizio attività devono essere comunicate all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla data di avvenuta variazione, sempre utilizzando il medesimo modello sopracitato. 

Previa registrazione ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, per richiedere la partita IVA basta un po’ di pazienza nel compilare i documenti e un computer connesso a internet a disposizione: la richiesta infatti può essere, in questo caso, inoltrata direttamente per via telematica. 

Il procedimento online è piuttosto semplice, ma è buona norma, per accertarsi dell’avvenuta registrazione nel sistema dei dati inviati, stampare sempre la ricevuta. Se i documenti inseriti non dovessero essere corretti, il sistema produce automaticamente un’informazione di scarto e sarà allora necessario ripetere l’operazione. 

Attenzione: l’apertura di partita IVA in sé comporterebbe anche l’iscrizione al REA della Camera di Commercio di riferimento e oggi presuppone anche il possesso di quanto necessario per la fatturazione elettronica. 

Non va inoltre dimenticato che l’apertura di Partita Iva presuppone che PRIMA si sia scelto con quale regime fiscale gestire le proprie attività commerciali: se in Regime 398 (il più conveniente, scelto da circa il 98% delle Associazioni no profit italiane) o il Regime ordinario. 

L’apertura di partita IVA da parte di una Associazione no profit, quindi, (sia che avvenga per decisione dell’Associazione, sia che avvenga in automatico per imposizione dello Stato) è un passaggio delicato che deve essere fatto con l’assistenza di un professionista per non fare degli errori drammatici (tra cui omettere alcuni importanti documenti fiscali). 

Nel caso tu abbia dei dubbi, puoi contattarci e ti assisteremo

Tutte le Associazioni no profit che doveva avvenire entro il 1° luglio 2024 in virtù del D.L. 146/2021, è stata rinviata al 1° gennaio 2025 grazie a un emendamento al decreto Milleproroghe 2024. Tale obbligo nasce in risposta a una procedura di infrazione avviata dalla Commissione Ue dal 2010, il cui scopo è di attrarre in campo Iva, seppure in esenzione, le prestazioni di servizi e cessioni di beni rese a fronte di corrispettivi specifici nei confronti di soci, associati o partecipanti. È importante non dare per scontato che questo sia l’ultimo rinvio.

Aggiornamento al 21 febbraio 2024. 

 

Giovanni Damiano Dalerba

Associazionista senior di TeamArtist

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966 risposte a “Associazione con e senza partita IVA ”

  1. Rispondi
    Enrico

    Salve, complimenti per il sito e scusate la domanda forse ingenua.
    Nel caso di costituzione non di una "associazione", ma di un semplice comitato quali obblighi ci sarebbero oltre a redigere Statuto e Atto costitutivo (depositare questi atti all'Agenzia delle Entrate, aprire conto corrente, CF, tenere registro soci e libro verbali, altro...?)?
    Il comitato non prevede un costo per l'adesione, vuole organizzare più che altro piccoli seminari pubblici gratuiti. Potremmo restare un "gruppo informale", ma la costituzione ufficiale in comitato sarebbe utile per poter interloquire con altri soggetti, tra cui l'amministrazione comunale, dandoci una veste più formalizzata.
    Grazie e cordiali saluti

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non c'è nessuna differenza rispetto ad una associazione standard.
      Per partire quindi dovrete registrare Statuto e AC all'AdE, aprire CF e conto corrente, tenere libro verbali e libro soci, fare il REFA e approvarlo in Assemblea soci, produrre il modello EAS... poi il resto delle cose da fare dipendono dalle attività che andrete a fare.

  2. Rispondi
    vito

    Salve, devo costituire una associazione non riconosciuta. Ho capito che tramite il modello dell'ade devo richiedere il codice fiscale ma non ho capito se è obbligatorio registrare lo statuto e l'atto costitutivo. Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Assolutamente si. Entro 20 giorni dalla costituzione della Associazione.

  3. Rispondi
    Gabriele

    Salve,

    vorrei fondare una ASD sportiva insieme ad altre due persone. La mia domanda è questa, se le entrate non possono essere distribuite ai soci fondatori, come possono in qualche modo avere un ritorno monetario per l'attività svolta?
    Grazie mille.
    Gabriele

  4. Rispondi
    pinuccia

    L'associazione è già costituita. Stiamo chiedendo la personalità giuridica riconosciuta da un pubblico ufficiale per poi procedere con l'iscrizione alla regione.
    1. Nel frattempo le fatture per acquisto di cancellera seconda la disciplina 460/97, dobbiamo versarla ai fornitori?
    2. Prima del bilancio annuale, essendo in grado di poter mantenerla gestione contabile registrata informaticamente con programma, a quale struttura di revisione contabile per le ONLUS possiamo ricercare?
    3. Inoltre essendo una sublocazione abbiamo l'obbligo di versare le stesse quote in % di spese condominiali?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Mi spiace ma non sono in grado di capire o interpretare le sue domande. Provi a riformularle.

  5. Rispondi
    John

    Salve, vorrei sapere:

    1.Il presidente della nostra associazione è cambiato, quindi bisogna fare comunicazione all'Agenzia delle entrate tramite modulo AA5/6, se si dove andrebbe comunicato il cambio di nominativo, nella sezione allegati? Oppure bisogna solo inviare insieme al modulo in questione AA5/6 la delibera delle dimissioni del vecchio presidente e l'elezione del nuovo?

    2. il C.F. cambia con la modifica del nuovo presidente?

    Grazie per le future risposte

  6. Rispondi
    michela

    buonasera,
    Un asd con solo C.F può rilasciare ricevuta ad un ' altra asd ? Per esempio se devo dare pensione momentanea a cavalli x conto di un'altra asd posso rilasciare ricevuta fiscale o devo obbligatoriamente fatturare ?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende. Se le due ASD sono affiliate allo stesso EPS o FSN nazionale, si.

  7. Rispondi
    Andrea

    Ringraziandovi per la prontezza e la precisione delle risposte, vorrei avere un'ultima informazione;
    1. qual è il modo per annullare il codice fiscale senza aver prima registrato atto costitutivo e statuto?
    2. Essendo passati 31 giorni dall'ottenimento del codice fiscale (e non volendo registrare più atto costitutivo e statuto, anzi annullando il codice fiscale), ma non avendolo utilizzato in maniera alcuna potrei lo stesso ricorre in sanzioni?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Con lo stesso modulo dell'apertura. Rilegga il post di questa pagina.
      2. In linea puramente teorica. Ma non l'ho mai visto fare.

  8. Rispondi
    Andrea

    ringraziandola per la risposta vorrei anche sapere se è possibile annullare il codice fiscale, senza dover registrare atto costitutivo e statuto.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Certamente.

  9. Rispondi
    Andrea

    salve! vorrei porle alcune domande riguardo la richiesta di codice fiscale per un'associazione culturale
    1) è possibile avere solo il codice fiscale di un'associazione, senza, dopo averlo attenuto, registrarla all'agenzia delle entrate?
    2)vi sono limiti di tempo per registrare l'associazione dal giorno dell'ottenimento del codice fiscale?
    3)qualora avessi chiesto il codice fiscale, ma non avessi registrato l'associazione successivamente, cosa accadrebbe? sarei in qualsiasi maniera sanzionabile?
    Ringraziandola anticipatamente aspetto sue notizie!

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Tecnicamente si, ma è un errore.
      2. 20 giorni
      3. Sarebbe in una sorta di limbo illecito. Avrebbe aperto una posizione fiscale di un ente... inesistente. Quello che potrebbe accadere dipende: da nulla all'accusa di evasione fiscale abusando di una natura non perfezionata (quella dell'Associazione no profit).

  10. Rispondi
    Ferdinando

    Buongiorno, forse già è stata data una risposta alla mia domanda. Ho un'A.S.D. e devo ricevere uno sponsor da un'azienda, ho solamente il Codice Fiscale e non la partita IVA:
    1. posso ricevere lo sponsor con il codice fiscale oppure ho bisogno della partita IVA per rilasciare una fattura all'azienda?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non può: deve avere partita iva e deve emettere regolare fattura. Ma se la sponsorizzazione non è di almeno 3000 euro il gioco non vale la candela.

  11. Rispondi
    Berta

    Buongiorno,fino dalla costituzione della ASD il commercialista ci ha suggerito di aprire la Partita Iva e così è stato fatto.Non abbiamo mai emesso fatture; c'è la possibilità di rinunciare di chiuderla?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Certo. Anzi, se non la usate, va chiusa di corsa per ridurre gli oneri a vostro carico (modello unico enc, spesometro, iscrizione al Rea etc etc).

  12. Rispondi
    Francesco

    Buongiorno,
    la scorsa stagione abbiamo fondato una ASD di Pallavolo affiliandoci al Coni e alla Fipav. Questa nuova stagione, per l'aumento dei costi, abbiamo deciso di aprire la P. Iva e, forse, vorremmo cambiare il nome dell'associazione. Quali sono i passaggi corretti da seguire?grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Per cambiare nome all'Associazione si tratta di una modifica statutaria, con tutto quello che ne consegue (verificate sul vostro Statuto attuale la procedura che vi siete dati) in termini di aggiornamento delle vostre anagrafiche.
      Per l'apertura della partita iva, è molto semplice si fa in Agenzia delle Entrate compilando lo stesso modulo utilizzato per l'apertura del codice fiscale (chiedete loro la procedura). In che senso però "con l'aumento dei costi"?

  13. Rispondi
    jac

    Un'associazione culturale con partita iva svolge attivita di doposcuola per bambini presso le scuole (usufruendo dei locali scolastici attraverso comodati d uso gratuito) e campi estivi nei periodi di giugno e luglio. Consideando che tali attività sono in linea con quanto previsto dallo statuto:
    1. è possibile considerare i costi (solo acquisto cancelleria per le suddette attività) e le quote di partecipazione alle attività come elementi di sola natura istituzionale escludendo quindi l obbligo per l ente di liquidazione e versamento dell iva?
    2. in una tale situazione l'ente è obbligato all'invio dello spesometro?
    3. È inoltre corretto che in qualita di titolare di partita iva l'ente debba einviare Unico ENC ma "a zero" data l'assenza di attivita commerciale?
    4. è possibile una "remunerazione" o "rimborso" per gli associati (comprendendo eventualmente presidente e membri del direttivo) per i servizi resi per il perseguimento dei fini istituzionali?
    5. Se si, e premettendo che si tratta di soggetti non titolari di partita iva e non occupati basta una semplice ricevuta o è necessaria una ricevuta di prestazione occasionale con conseguente versamento di ritenuta e 770?
    6. possono essere richieste quote associative rispetto alle due attività svolte, ovvero quote associative per il periodo di doposcuola che comprende una serie di servizi, e altre quote associative quando viene organizzato il campo estivo?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Non mi è chiaro. Come Associazione riceverete delle fatture per i costi che sostenete: se queste fatture sono ivate l'iva la pagherete al fornitore che la verserà allo Stato. Sulle entrate invece, bisogna stabilire la loro natura. Se provengono cioè da soci o da terzi.
      2. Se l'ente ha partita iva (per Ente intende l'Associazione, giusto?), SI.
      3. Si
      4. Se in regola con le relative normative e il vostro statuto, si. (e solo per servizi che non siano le funzioni per cui eletti)
      5. Prestazione occasionale o voucher.
      6. No. La quota associativa minima annuale, viene richiesta una volta l'anno a tutti i soci. Per partecipare ad altre attività, i soli soci partecipanti versano dei contributi di partecipazione.

      • Rispondi
        jac

        I costi di acquisto per cui si riceve fattura si riferiscono all'acquisto di materiale di cancelleria utile solo ai fini istituzionali. Le quote di partecipazione invece provengono dai soci. Di conseguenza:
        1. non si parla proprio di liquidazione e versamento di iva giusto?
        2. Le quote associative devono essere incassate tutte nello stesso periodo dell'anno oppure anche in periodi diversi, considerando che l'attività di doposcuola e quella del campo estivo vengono organizzate in due periodi dell'anno diversi e sono spesso indirizzati a persone diverse? Più precisamente i bambini che partecipano al doposcuola non sono gli stessi che partecipano ai campi estivi...
        3. è quindi possibile creare due "tipologie" di quote associative?

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. Non capisco cosa intenda. Quando paga le fatture della cancelleria versa l'iva al fornitore ed è quest'ultimo a liquidarla allo Stato. Mentre le quote sociali, se siete una noprofit in regola, sono non imponibili (quindi non c'è Iva).
          2. E' una scelta della Associazione. Nulla osta che le quote sociali siano incassate in periodi diversi.
          3. No. La quota sociale annuale, minima uguale per tutti, è una sola. Caso diverso sono erogazioni liberali o i contributi per le attività.

  14. Rispondi
    Nic

    Vogliamo fare un associazione, stiamo leggendo vostro sito.
    1) Associazione non riconosciuta, e una non profit, è lo stesso?
    2) Sappiamo che non può essere politica o militare. Può essere culturale,sportiva . Anche filosofica religiosa o spirituale?
    3) Il CF può essere chiesto anche successivamente? Siamo soli in tre persone, la gestione - spese, è di fatto autonoma.
    4) Da Vs sito, il CF non è obbligatorio. Nel caso in futuro,si propongono corsi,seminari ecc: Basta una semplice ricevuta con i dati dell'associazione?
    5) Se è un associazione non riconosciuta: Perchè pagare 200,00 euro per registrarla? E' obbligatorio? Qual' è la legge?
    6) Il modello ' EAS ' quello per comunicare all'ufficio entrate la nascita dell'associazione, è via telematica, se non si ha o non si vuole farlo via web, esite un modulo RR?
    Abbiamo visto che siete molto specifici, bravi.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. In Italia tutte le Associazioni devono essere non profit. Altrimenti sono aziende. Le no-profit poi possono essere riconosciute o meno. Ma una Associazione neonata non può essere riconosciuta.
      2. Si
      3. Solo nel caso in cui non maneggiate denaro in nessun modo (nemmeno le quote sociali)
      4. vedi 3.
      5. Nel momento in cui cominciate a maneggiare denaro diventate una entità fiscalmente rilevante. Per questo dovete sia aprire il codice fiscale, sia registrare lo Statuto per dimostrare al Fisco che avete un "contratto" tra soci (lo Statuto)
      6. No, solo telematico.

  15. Rispondi
    ALESSANDRO

    Eh si, solo che mi chiedevo se anche per le asd vale il discorso relativo alle autofatture.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Per forza. Altrimenti omettereste il pagamento dell'iva (seppur l'avete agevolata).

  16. Rispondi
    alessandro

    Questa è la risposta che mi hanno dato:
    "le fatture emesse da Amazon.it sono non imponibili IVA ai sensi del nuovo testo di legge (art.17 DPR 633/1972 - art. 194 della Direttiva Europea), poiché Amazon EU Sarl è un soggetto non residente in Italia.

    In base a tale decreto tutti gli obblighi fiscali sono a carico dell'acquirente, che dovrà autofatturarsi in base al meccanismo del reverse-charge.

    L'applicazione di tale decreto obbliga Amazon ad emettere fatture non imponibili ed il cliente residente in Italia e con Partita IVA a contabilizzare tali fatture applicando il reverse-charge. Non ci è possibile, in tale contesto, emettere fatture imponibili IVA.

    La informo inoltre che non è necessario che lei si occupi del modello Intrastat, in quanto a prescindere dalla provenienza della merce (disponiamo di molti Centri di distribuzione in tutta Europa), la vendita tra Amazon EU Sarl e il titolare di partita IVA italiana viene sempre considerata come locale. "

    • Rispondi
      TeamArtist

      Ottimo!

  17. Rispondi
    ALESSANDRO

    buongiorno, la nostra asd dispone di partita iva, e ha appena provveduto ad acquistare un oggetto da AMAZON. Abbiamo ovviamente richiesto la fattura che, dato che la sede della società venditrice è estera, ci è stata emessa esente iva.
    Ora, in teoria, in una contabilità normale avremmo dovuto fare un autofattura secondo i dettami del revers charge ma, visto che noi abbiamo aderito al regime fiscale agevolato per le asd mi chiedo cosa dobbiamo fare noi..

    • Rispondi
      TeamArtist

      Da dove viene la fattura?

  18. Rispondi
    Ermanno

    Buongiorno, abbiamo costituito il 04/07/2014 una ASD squadra di calcio, richiedendo e ottenendo come da procedura il CF dall'Agenzia delle Entrate. Non abbiamo per il momento richiesto partita IVA.
    1. Con il solo CF possiamo emettere fattura per "vendita spazi pubblicitari"?
    Gli introiti della vendita chiaramente serviranno unicamente a sostenere i costi di gestione dell'ASD, essendo comunque costituiti come società senza scopo di lucro. Grazie in anticipo per il consulto e complimenti per il sito.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. No. Per poter emettere una fattura è necessario avere una partita iva...

  19. Rispondi
    Danilo

    Ho un domandone su un dubbio che mi hanno posto oggi. Una associazione che presenta un progetto per un infopoint comunale, di cui è sprovvisto, non può esserne assegnatario nè partecipare a bando di assegnazione in quanto non è una società. Tutto questo in base al 163/2006 articolo 38.
    1. Vi risulta sia così?
    Sostengono che ciò deriva dal fatto che non posso ricevere incassi superiori al 50% fatturato totale (ed io parto da 0)

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non lo darei così per scontato. Se entrerete nel regime 398, potrete avere 250mila euro di entrate commerciali l'anno senza nessun calcolo percentuale sul fatturato. Poi, va bene l'articolo 38... ma per quale comma?

      • Rispondi
        Danilo

        in effetti ho trovato anche questo chiarimento su altalex
        http://www.altalex.com/index.php?idnot=61178
        e non proprio come loro dicono..
        grazie mille

  20. Rispondi
    Francesco

    Buongiorno
    1)quanto costa chiedere il codice fiscale e avviare una A.S.D. senza la partita iva?
    2)se la partita iva è necessaria quanto costa aprirla
    3)nel caso non fosse necessaria come funziona in caso di sponsorizzazione o per gli acquisti dei kit o del materiale con il codice fiscale.
    Grazie.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Il codice fiscale viene rilasciato gratuitamente. Le prime pratiche per una ASD hanno un costo di 300 euro circa più l'apertura di un conto corrente.
      2. Non è necessaria e l'apertura in sè è gratuita
      3. Per gli acquisti non serve avere partita iva: vi possono emettere una fattura col solo codice fiscale. Per le sponsorizzazioni invece dovete averla.

  21. Rispondi
    Orazio Picella

    Buongiorno, sono presidente di un'associazione teatrale non riconosciuta. Organizziamo una volta all'anno uno spettacolo per il quale facciamo vendita di biglietti al pubblico. Domande:
    1) Abbiamo necessità dell partita iva o possiamo versare con il codice fiscale?
    2) Gli incassi istituzionali devono superare gli incassi di questo spettacolo?
    3) Se apriamo la P.I. Oltre al registro IVA minimi ed al versamento dell'IVA quali sono gli altri adempimenti e/o versamenti.
    4) Nel caso apro direttamente la partita IVA?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Partita Iva
      2. Immagino che aderireste alla 398 per gestire la partita iva aperta. In tal caso le entrate commerciali dovrebbero essere entro i 250mila euro senza ulteriori altri vincoli rispetto alle entrate istituzionali.
      3. Ires, irap, spesometro, iscrizione REA per iniziare.
      4. Io, invece, organizzerei tale spettacolo come evento di raccolta fondi (legga questo nostro post).

  22. Rispondi
    Gabriele

    dobbiamo cambiare nome alla Asd e chiedo:

    1) bisogna registrare statuto e verbale assemblea daccapo all'AdE vero? Ed entro quanto tempo dalla data dell'Assemblea straordinaria?

    2) Partita iva e C.F. rimarranno gli stessi o no( semmai cosa si deve fare?)?

    3) Bisogna ridepositare modello Eas vero?

    4) Bisogna naturalmente comunicare il tutto a ufficio iva?

    5) Anche alla Siae?

    6) La numerazione delle ns. fatture riparte da 1 o prosegue?

    7) Se ho un contratto di sponsorizzazione in corso cosa comunico al "fornitore"? Si può fare?

    8) Siamo in affitto fino al 31-7 cosa comunico al locatore?

    9) Il conto corrente in banca va intestato nuovamente seguendo quanto ci diranno immagino....

    10) Come comunico al Coni la variazione? Lo farà la FIGC in automatico? Siamo naturalmente registrati al registro Coni come da normativa.

    11) L'opzione per il regime 398 continua o ne devo fare un'altra?

    12) Devo usare un nuovo libro Iva minori( siamo in regime di 398)?

    13) Infine: siamo asd riconosciuta, posso variare nome senza atto pubblico e quindi comunicare alla Regione che rinuncio alla personalità?

    Insomma, senza lasciarsi sfuggire nulla, quali sono tutte le procedure da seguire?

    Grazie per la risposta

    • Rispondi
      TeamArtist

      Premetto che è meglio legga questo post.
      1. Si, entro 20 giorni.
      2. Dovete aggiornare l'anagrafica fiscale. Legga qui come.
      3. Se è solo per questo no, visto che aggiornerete già le anagrafiche.
      4. vedi 2.
      5. Se siete in 398, si.
      6. La farei proseguire.
      7. Si. Comunicate di aver cambiato denominazione.
      8. vedi 7.
      9. si
      10. Comunicatelo in Federazione e occupatevi voi di aggiornare la vostra posizione del registro Coni.
      11. Continua ma vedi 5.
      12. No, usate quello in corso.
      13. A naso direi si, ma vi conviene sentire la Regione.

      Legga anche questo post.

  23. Rispondi
    Francesco

    Buongiorno scusate se scrivo la mia richiesta qui ma non ho trovato altro posto nei vostri quesiti per scriverla; sono il presidente di una APS. Da privato cittadino ho acquistato una casa in montagna che ho adibito a casa vacanze per il nostro gruppo scout di cui, ripeto, sono il responsabile nonchè presidente. Considerato che questa casa ha avuto e ha tutt'ora necessità di essere manutentata, da qualche tempo ricevo donazioni da parte di persone che hanno preso a cuore questo lavoro che facciamo in favore dei ragazzi, donandoci/versandoci sul c.c. bancario dei soldi per la manutenzione sia ordinaria che straordinaria della casa. La mia domanda è, qualora fossi sottoposto a controllo e quindi al c.c. bancario intestato all'associazione e da qui risultassero le donazioni con nella causale "dono per scout house" incorrerei in infrazioni o posso stare tranquillo? Grazie per le risposte e per il vostro lavoro.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Mi chiarisca un passaggio. La donazione viene fatta a lei come privato cittadino proprietario dell'immobile o a lei come Presidente della Associazione? Il cc su cui avvengono le donazioni è il suo privato o quello dell'Associazione?

  24. Rispondi
    flavio

    Buonasera, se una ASD di tipo sportivo ha solo Codice Fiscale, può incassare soldi da soci e sponsor e pagare atleti e dirigenti?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Da soci in parte si (dipende dal motivo), da sponsor no.
      Pagare atleti e dirigenti: anche qui, se è fatto seguendo le giuste modalità SI.

  25. Rispondi
    Roberto

    Salve e complimenti per la rubrica.
    1. Volevo chiedervi sto aprendo una Associazione in cui insegnare/praticare ai vari soci materie bionaturali/olistiche ora non riesco a capire se registrarla come ass. culturale o come ass. di promozione sociale.
    2. Poi una volta richiesto il codice fiscale all'ufficio delle entrate sono costretto per legge a registrarla (in quanto tempo?) o posso esercitare solo con l'attribuzione del codice fiscale?
    3. L'ultima domanda è questa: a livello di regime fiscale come devo comportarmi? quali sono gli obblighi da rispettare per essere in regola con la legge tributaria?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Legga questo nostro post.
      2. E' obbligato, entro 20 giorni dalla data di costituzione.
      3. Tutto questo blog è dedicato a questo argomento...

  26. Rispondi
    Salvatore

    Salve, ho un associazione culturale con solo codice fiscale. vorrei aprire partita iva per svolgere attività commerciale limitata ad un certo periodo (e con guadagni comunque bassi), posso usufruire del regime dei minimi?
    grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      No. Le conviene usufruire della 398.

  27. Rispondi
    Mariarosaria

    salve, posso chiedervi una aiuto per risolvere un dilemma?
    siamo un'associazione culturale con cf ma senza partita iva e abbiamo vinto un bando pubblico, per visite guidate ( in linea con lo scopo socilae)
    ora a fine evento siamo in attesa di ricevere il corrispettivo , ma il comune ci chiede fattura, che non possiamo emettere. Quindi parliamo con il responsabile del bando che ci dice di preparare una dichiarazione al posto della fattura. Ma che tipo di dichiarazione ? grazie mille

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non saprei! Dovrebbe essere il responsabile del bando a dirvelo...

      • Rispondi
        Maurizio

        Buonasera,chiedo aiuto per risolvere un problema.
        Faccio parte di un'associazione, la nostra attività tra l'altro prevede dei concerti musicali in un villaggio. Per la nostra attività è previsto un rimborso, che il responsabile del villaggio stesso vuole attribuirci tramite fattura. Noi però siamo in possesso solo del codice fiscale. Conviene aprire la partita iva? E che benefici ne potremmo avere in caso di risposta affermativa?
        Incorremmo in obblighi di pagamento nei confronti dell'inps?

        • Rispondi
          TeamArtist

          A quanto ammonta questo rimborso?

          • Maurizio

            Il rimborso spettante per l'intera stagione estiva sarebbe sulle mille euro, ma non è ancora stato concordato. Comunque non una cifra alta. Converrebbe la partita iva?

          • TeamArtist

            Assolutamente NO! I costi di gestione sarebbero più alti...

  28. Rispondi
    mario

    Salve,
    relativamente ad una associazione senza scopo di lucro, con il solo codice fiscale, che opera per la promozione dell’attività ludico motoria amatoriale :
    1)può svolgere attività commerciale occasionale per autofinanziarsi ?
    2)per l’ attività commerciale occasionale si possono realizzare uno forse due eventi all’anno o vi sono interpretazioni più restrittive ?
    3)l’ associazione può svolgere in maniera occasionale attività commerciale con la pubblicità offerta a più negozianti tramite un pieghevole realizzato per la promozione di un evento ludico motorio/ amatoriale?
    4)I proventi dati dalla pubblicità e dalle quote di partecipazione all’evento, vista l’occasionalità sono completamente defiscalizzati?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Nei limiti di legge, si.
      2. Legga questo nostro post.
      3. Ci sono opinioni discordi al riguardo. A nostro parere, no.
      4. Rispettando le norme, solo quelli delle quote (vedi 3)

  29. Rispondi
    Giulio Cristancig

    salve, faccio parte di un associazione sportiva dilettantistica di calcio a 5 della provincia di udine e abbiamo solo il codice fiscale le mie domande sono:

    1)questa estate dobbiamo partecipare con un chiosco a una manifestazione di rievocazione storica, possiamo acquistare e poi vendere bevande avendo solo il codice fiscale essendo una attività commerciale una tantum?... è davvero l'unica che facciamo in tutto l'anno

  30. Rispondi
    nat

    Sono presidente di un'associazione senza scopo di lucro registrata all'agenzia delle entrate con rilascio di codice fiscale, scopo sociale cultura, cinema, benessere inteso nel senso ampio del termine include tutto ciò che porta alla conoscenza della persona (counseling, massaggi); volevo sapere:

    - se io faccio delle locandine dove pubblicizzo delle attività di massaggio che vengono fatte all'interno dell'associazione da parte di soci, può questo essere fatto o potrebbe essere definita unì'attività commerciale? o devo mettere la dicitura comunicato ai soci?
    - posso pubblicizzare la mia associazione presso strutture tipo b&b, agriturismi per fare massaggi o questa è attività commerciale?
    Grazie

  31. Rispondi
    manuela

    Grazie per la rispost! Volevo anche chiedeee,dovendo organizzare un evento sportivo e necessitando di contributi degli sponsor,
    1. ho bisogno obbligatoriamente della partita IVA?
    2. Per quanto riguarda la natura giuridica il codice esatto quindi è 12 per associazione sportiva dilettantistica devo cambiarlo?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si
      2. Ah, boh. Immagino di si.

  32. Rispondi
    Massimiliano Carta

    Buongiorno, con degli amici da poco abbiamo creato una compagnia amatoriale Teatrale e dovremmo mettere in scena uno spettacolo tra poco. Per poter far pagare il biglietto e versare la quota dei Diritti alla SIAE è necessario avere partita IVA o basta avere il codice fiscale?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Serva la partita iva.

  33. Rispondi
    manuela

    Salve, sto creando un'associazione sportiva dilettantistica,ho fatto la richiesta del codice fiscale ma non ancora la registrazione.Purtroppo alla voce natura giuridica credo di aver inserito il codice errato ,53 invece di 12
    1)cosa devo fare?
    2)la partita iva devo richiderla?
    Grazie mille!!!

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Può modificare il dato con lo stesso modulo dell'apertura.
      2. Se non le serve, assolutamente NO: potrà sempre farlo in un secondo momento.

  34. Rispondi
    Rob

    Salve, ho letto le vostre risposte e mi complimento perchè sono molto utili. Avrei una domanda. Ho fondato una associazione culturale attiva nel campo enogastronomico con alcuni amici. Abbiamo il codice fiscale. Mi chiedevo se possiamo finanziare l'attività dell'associazione con la vendita di gadget a non soci(ad es. magliette e simili agli eventi a cui partecipiamo/organizziamo) pur non avendo partita IVA e quali sono i limiti entro cui ci dobbiamo attenere. Grazie

  35. Rispondi
    Gianni

    Un'associazione culturale con partita IVA può fare richiesta di contributi al Mibac per la realizzazione di opere cinematografiche?

  36. Rispondi
    orietta giorcelli

    Siamo due amiche che vorrebbero aprire un'associazione per: tenere dei corsi e laboratori (ceramica, riciclo materiali, cucina, artigianato vario, antichi mestieri, animazione teatrale) rivolti sia a privati che a scuole, comunità, strutture anziani, cooperative che organizzano centri estivi ecc. naturalmente NON a titolo gratuito.
    1) Quale tipo di associazione è meglio aprire? (non riconosciuta, culturale...)
    2) I passi da fare per aprirla?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non ha senso aprire una Associazione no profit con questo spirito. Vi conviene aprire una srl.

  37. Rispondi
    Alessandro

    Buonasera,
    sto per costituire una ASD di Futsal e vorrei avere un chiarimento in merito all'apertura della P. Iva connessa a sponsorizzazioni e pubblicità.
    Siamo 7 soci e abbiamo inevitabilmente bisogno di sponsor, dati costi di campo e iscrizione e varie (6000.00 euro).

    1) Posso avere solo codice fiscale ed emettere una semplice ricevuta al mio sponsor? (Parliamo di 3/400 euro in cambio di un banner nel sito)

    2) Posso trasformare la sponsorizzazione in donazione volontaria di un socio terzo, dietro ricevuta? (Ovviamente senza banner, stampe e robe del genere in cambio)

    3) Se aprissi Partita Iva, quali sono i versamenti da effettuare, in base al 398/91?

    Non so se è chiaro, ma vorrei evitare, non tanto i costi di apertura P. Iva, quanto il mantenimento della stessa.

    Grazie 1000

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. No, serve la partita iva.
      2. No, sarebbe una truffa.
      2. Iva, ires, irap.

  38. Rispondi
    Pietro

    Devo inchinarmi alla Vostra preparazione professionale.La domanda è semplice:è stata costituita un'associazione di promozione culturale mediante uno statuto. Il presidente utilizza il codice fiscale personale per le entrate:quote dei soci,donazioni mediante carte di credito,biglietti di ingresso per le visite guidate.
    1. E' necessario il codice fiscale dell'Associazione?
    2. Vi potrebbero essere sanzioni?
    3. Lo statuto deve essere registrato?
    Veramente grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Assolutamente.
      2. Certo, in questo momento il Presidente sta evadendo il fisco e può essere accusato di riciclaggio.
      3. Assolutamente.

      • Rispondi
        Pietro

        grazie per la risposta;sotto il profilo informatico sono un caprone e cercherò di manifestare il mio interesse entro breve .Comunque se venite a Roma vi offrirò una doppia granita di caffè con doppia panna in noto locale del Pantheon

        • Rispondi
          TeamArtist

          Aggiudicato!

  39. Rispondi
    Alessandro

    Ti ringrazio ho capito cosa intendi... potrebbe essere intesa una vera e propria attività di impresa la nostra anche se il fine di fare guadagno non è nostro obiettivo... intanto provvedo a prendere la partita iva grazie per la consulenza

  40. Rispondi
    Alessandro

    Noi siamo volontari e l'attività ha il fine di divulgare la storia e l'archeologia sperimentale e ciò che incassiamo è e rimane in capo all'associazione che risulta essere no profit, ciò che entra è ciò che esce nell'acquisto di materiale vario e nel mantenimento stesso dell'associazione, è una nostra passione e noi non abbiamo alcuna forma di guadagno

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si, ma il punto è che le Associazioni dovrebbero avere in maniera prevalente entrate istituzionali e non commerciali.

  41. Rispondi
    Alessandro

    con REGIME DI CONVENZIONE cosa intendete?... bè noi propriamente vendiamo gli spettacoli, le pro loco e le altre associazioni ci ingaggiano e noi riceviamo un pagamento dietro prestazione sempre comunque rientrante nell'attività istituzionale dell'associazione... io pensavo di fare una ricevuta per rimborso spese trasporto ecc anche se credo sia forzata...secondo voi il compenso- rimborso dovrebbe essere sottoposto sempre a iva??

    • Rispondi
      TeamArtist

      Assolutamente si. Se vendete si tratta di operazioni commerciali sulle quali dovete pagare le tasse (iva, ires, irap). Ma il punto è: a che titolo le fate come Associazione? Dov'è la vostra attività istituzionale?

  42. Rispondi
    Alessandro

    Salve a tutti e complimenti per la precisione nelle risposte, ho un quesito da porvi. Sono il tesoriere di un'associazione culturale che svolge spettacoli di rievocazione storica e stiamo andando avanti con il solo c.f. Vi chiedo: (non avendo sponsor alcuno) con le sole ricevute fiscali x rimborso spese a enti quali pro-loco altre associazioni e qualche comune possiamo proseguire senza fare fatture e quindi senza partita iva? Intendiamoci la nostra attività istituzionale è diretta a tali enti e non ai soli soci dell'associazione, il nostro fatturato potrebbe superare i diecimila euro e vogliamo aprire un cc per far transitare le somme. Che cosa consigliate? grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende da come operate. Se lo fate in regime di convenzione oppure se "vendete" gli spettacoli. In questo secondo caso dovreste aprire per forza una partita iva.

  43. Rispondi
    Danilo

    Buongiorno, volevo chiedervi un consiglio su una associazione di promozione turistica che stiamo per realizzare. Essendo che l'associazione vorrebbe effettuare dei corsi, realizzati per ristoranti ed alberghi, da propri soci dell'associazione, qual'è il miglior modo per procedere?
    1. Si possono "pagare" le prestazioni erogate dai soci?
    2. Si possono fatturare i corsi di formazione stessi anche senza p. iva?
    Vi ringrazio un saluto

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Chi paga chi per che cosa?
      2. No. Fattura=partita iva

      • Rispondi
        Danilo

        I corsi erogati da docenti che sono anche soci dell'associazione possono essere retribuiti agli stessi?

        • Rispondi
          TeamArtist

          Continuo a non capire. Mi descriva meglio quello che succede!

          • Danilo

            Allora organizziamo un corso per esterni che avrà un costo x.
            Le lezioni vengono tenute da professori che fanno anche parte dell'associazione.
            Possono essere retribuiti i professori dall'associazione stessa?

          • TeamArtist

            Si.

  44. Rispondi
    Chiara F.

    Buongiorno,
    sono segretario/tesoriere di un'associazione culturale con atto costitutivo e statuto registrati all'Agenzia delle Entrete nel 2011. Per poterci iscrivere nel registro delle associazioni di promozione sociale ci sono state richieste alcune modifiche allo statuto, al cui riguardo avrei qualche domanda:
    1. Si registrano insieme verbale dell'assemlea straordinaria e statuto e si contano sempre una marca da bollo ogni quattro pagine? E la data del documento finale può essere successiva alla datta dell'assemlea?
    2. Si deve presentare il modello 69 nel quale si indica l'associazione, con i suoi dati fiscali,sia come richiedente che come quadro b o la richiesta la fa il legale rappresentante?
    3. Il modello EAS va sempre ripresentato?
    Grazie e complimenti per il blog

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Dipende dall'ufficio. Alcuni vogliono solo il verbale, altri solo lo statuto, altri ancora entrambi. Noi propendiamo per il solo verbale aggiornato (e così per le marche da bollo).
      2. Il legale rappresentante (ma può chiedere conferma in agenzia).
      3. In questo caso direi di si.

  45. Rispondi
    claudia

    buonasera e complimenti per la precisione nelle risposte!
    1. vorrei aprire un'associazione di tipo culturale per promuovere corsi di tecniche pittoriche e storia dell'arte rivolta a bambini, ma tra i mieifuturi soci ci sono coloro che amerebbero una finalità anche sportiva, le due cose possono convivere in uno statuto?
    2. dopo aver richiesto il codice fiscale, è subito operativo?
    3. questo comporta un successivo atto dal notaio per il riconoscimento?
    grazie e buon lavoro

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si, anche se la vedo parecchio dura...
      2. No. Prima si scrivono statuto+atto costitutivo, poi si apre il CF, poi si registra presso l'Agenzia delle Entrate lo Statuto.
      3. No

      • Rispondi
        claudia

        scusi l'omissione, ovviamente atto e statuto sono già stesi e saranno presentati nel momento in cui chiederò come presidente il cf all'ade, la mia 2' domanda era''nel momento in cui qs viene attribuito all'associazione, e quindi subito, mi pare di capire,si può utilizzare nella presentazione di progetti x es. scuole e quant'altro? o ci sono dei tempi da rispettare?''lo step successivo (entro 20 gg) è...?

        • Rispondi
          TeamArtist

          Quando siete "nati" davvero (CF+registrazione atti) potete fare quello che vi pare da un minuto dopo.

  46. Rispondi
    Carla B.

    Ciao TeamArtist!
    provo a fare qualche domanda: con alcuni amici avremo (di certo, fra poco) bisogno di creare una associazione per mettere in piedi qualcosa che assomigli ad un festival, dovremo quindi emettere delle fatture o ricevute in caso di sovvenzioni/sponsor che ci potrebbero arrivare:
    1) qualsiasi tipo di associazione può fare fattura/ricevuta per incasso di soldi/donazioni/contributi?

    Al momento faccio anche attività editoriale appoggiandomi ad una casa editrice, e mi muovo nell'informatica, con necessità quindi di fare qualche fattura per servizi tipo creazione siti web, tutto questo però non è una attività, accade solo qualche volta e se aprissi una società solo per questi servizi il gioco non vale la candela:
    2) posso riunire anche questi due servizi nella stessa ass.?
    3) conviene quindi una ass. con partita IVA?
    4) se sì sarei soggetta alla tassazione imps come una normale azienda?

    Ho le idee un po' confuse! 🙂
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Solo le Associazioni che aprano anche una partita iva. Ma la questione non è poi così banale. Le sconsiglio di aprire una Associazione ad hoc, se non ha esperienza nel no profit, per fare questo festival. Ci saranno decine di associazioni culturali intorno a voi che sarebbero felici di avervi come loro collaboratori.
      2. Dipende dalla natura della Associazione, dai suoi fini istituzionali. Ma, a naso, le direi di no.
      3. Se fatturate almeno 10mila euro l'anno potrebbe valerne la pena. Ma le Associazioni non nascono per fatturare servizi.
      4. L'iNps è dovuta solo in caso di assunzioni o uso di personale retribuito.

  47. Rispondi
    andrea f.

    😉 provo a sentire in agenzia entrate, magari informalmente.
    in ogni caso thumbs up per il vostro servizio! Se ritenete, vi tengo informati

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si, grazie.

  48. Rispondi
    andrea f.

    Nello statuto è scritto "Registrato al I^ Ufficio Atti Pubblici di Roma, 26/1/1981"

    • Rispondi
      TeamArtist

      Ahia. Non so cosa consigliarvi. Brutta situazione...

  49. Rispondi
    andrea f.

    Ringrazio per la risposta di cui sopra e abuso della vostra disponibilità chiarendo che la mia associazione ha un atto costitutivo rogato dal notaio, e registrato. Non posso "fare finta" che non sia successo nulla. Cioè quell'associazione andrebbe tecnicamente liquidata, no? Oppure mi consigliate di cambiare lievemente il nome, e fine? Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Registrato presso chi?

  50. Rispondi
    andrea f.

    Buongiorno.
    Da poco sono Presidente di un'associazione di studi, fondata (e registrata) nel 1981.
    L'associazione non ha C.F. e quindi NON ha un c./c. proprio, con il quale gli organi direttivi possano operare. Di solito, considerata la modestia dei flussi di denaro, tutto si risolveva col pagamento di 500 - 1500 euro di rimborsi, anche a collaboratori. Il tutto proveniva, però, dal conto corrente personale del Presidente. Ora vorrei modificare l'andazzo, prima di tutto andando in Ag. Entrate e chiedendo un C.F. - In questo caso pensate che l'Ag. Entrate "verifichi" a ritroso l'attività dell'associazione, magari trovando delle irregolarità (ovviamente nessuno si è MAI interessato di alcuna incombenza fiscale).
    Grazie in anticipo

    • Rispondi
      TeamArtist

      Ehmmm. La vostra associazione semplicemente, oggi, NON esiste. Conviene quindi, finalmente, fondarla ufficialmente.