Qualche tempo fa abbiamo parlato sul blog della necessità di avere o meno un conto corrente per un’Associazione.
Sicuramente un altro aspetto importante da trattare, relativamente agli obblighi fiscali, è quello che riguarda la richiesta del Codice Fiscale da parte di un’Associazione, oppure l’apertura della Partita IVA.
Iniziamo dalle cose semplici: il codice fiscale rappresenta lo strumento di identificazione dell’associazione nei rapporti con i privati, gli enti, le amministrazioni pubbliche e qualsiasi altra istituzione.
Lo stesso va richiesto da tutte le associazioni, anche da quelle che non svolgono alcuna attività imponibile ai fini tributari. Queste entità sono spesso riconosciute come Enti non commerciali operanti nel Terzo settore e possono beneficiare di particolari regimi fiscali come l’Esenzione IVA.
Le entrate istituzionali come le quote versate dagli associati per iscrizione e rinnovi sono vitali per il finanziamento degli scopi associativi e devono essere distinte dalle eventuali attività commerciali che possono generare ricavi aggiuntivi per l’associazione.
A seguito della Legge di Bilancio 2021 e del Decreto Fiscale 2022, sono state introdotte importanti novità che influenzano il spettro dell’IVA per le associazioni, tra cui la modifica dell’art. 4 del D.P.R 633/72, che ha portato a una ridefinizione dei criteri per l’obbligo di apertura della partita IVA.
Per qualsiasi attività negoziale (contratti con soggetti pubblici o privati, richiesta di finanziamenti, sponsorizzazioni, locazioni o comodati di bene immobile ecc.) o adempimento amministrativo (versamento di tasse, imposte, canoni, ecc), l’associazione deve indicare il codice fiscale.
Veniamo quindi alla domanda saliente di tutto l’articolo: è obbligatorio o meno che una Associazione abbia il codice fiscale?
Ci troviamo nella stessa casistica del Conto Corrente.
Non c’è una legge che obblighi ad averlo, ma ciò limita talmente tanto l’operatività dell’associazione che non si può non averlo.
Le attività secondarie o attività finalizzate a finanziare gli scopi associativi possono generare distorsioni nella concorrenza se non gestite correttamente, soprattutto se l’associazione compete direttamente con Soggetti IVA regolari.
Per avere il codice fiscale, la procedura è piuttosto semplice, basta compilare in duplice copia l’apposito modello AA5/6 (“domanda di attribuzione codice fiscale, comunicazione variazione dati, avvenuta fusione, concentrazione, trasformazione ed estinzione”) e presentarlo all’Agenzia delle Entrate competente per il territorio in cui ha sede legale l’Associazione.
Questa operazione deve essere svolta dal Presidente della Associazione o da un suo delegato (in tal caso va compilato l’apposito riquadro e al modello va allegata copia fotostatica di un documento di identità del rappresentante e anche la fotocopia dello Statuto con l’atto Costitutivo! Se te la porti da casa è meglio!).
È possibile inviare un unico esemplare tramite servizio postale, utilizzando la raccomandata, e allegare una copia fotostatica del documento di identificazione del rappresentante insieme a una copia dello Statuto e dell’atto costitutivo. Questi documenti devono essere inviati all’Agenzia delle Entrate competente per il territorio dove l’Associazione ha la sua sede legale.
Il modello si considera presentato nel giorno in cui viene spedito.
Nel 2024, molti preferiscono optare per la presentazione online, affidandosi a un professionista abilitato. In alcuni casi, è lo stesso personale dell’Agenzia delle Entrate a raccomandare questa modalità, suggerendola come unica opzione e trascurando l’alternativa cartacea. È importante notare che, nella parte superiore del modello, deve essere indicato il codice fiscale del soggetto che firma il documento, ovvero del Presidente.
La richiesta del codice fiscale può essere effettuata senza necessità di registrare lo statuto presso l’Agenzia delle Entrate, ed è un servizio gratuito. Questo passaggio iniziale richiede la presenza fisica in un ufficio dell’Agenzia delle Entrate (trova l’ufficio vicino a te). Tuttavia, per future comunicazioni relative a variazioni di dati, fusioni, trasformazioni o cessazioni dell’associazione, sarà possibile procedere via telematica o tramite l’assistenza di un professionista esterno.
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Quando un’Associazione si trova nella situazione di dover svolgere attività commerciale oltre a quella istituzionale (leggi l’articolo Quali sono le entrate istituzionali e quali commerciali in una Associazione per approfondire) è necessario che abbia una partita IVA e che gestisca, separatamente, la contabilità di questo tipo di entrate. Non è più infatti sufficiente il possesso del solo Codice Fiscale.
Per richiederla è necessario presentare apposita domanda di assegnazione di Partita IVA all’Ufficio locale dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando l’apposito modello AA7/10.
Il numero di partita Iva resta invariato fino alla cessazione dell’attività.
Per quelle associazioni che non hanno già il codice fiscale, la partita Iva assume anche il valore di codice fiscale.
Tutte le successive variazioni dei dati indicati nella dichiarazione di inizio attività devono essere comunicate all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla data di avvenuta variazione, sempre utilizzando il medesimo modello sopracitato.
Previa registrazione ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, per richiedere la partita IVA basta un po’ di pazienza nel compilare i documenti e un computer connesso a internet a disposizione: la richiesta infatti può essere, in questo caso, inoltrata direttamente per via telematica.
Il procedimento online è piuttosto semplice, ma è buona norma, per accertarsi dell’avvenuta registrazione nel sistema dei dati inviati, stampare sempre la ricevuta. Se i documenti inseriti non dovessero essere corretti, il sistema produce automaticamente un’informazione di scarto e sarà allora necessario ripetere l’operazione.
Attenzione: l’apertura di partita IVA in sé comporterebbe anche l’iscrizione al REA della Camera di Commercio di riferimento e oggi presuppone anche il possesso di quanto necessario per la fatturazione elettronica.
Non va inoltre dimenticato che l’apertura di Partita Iva presuppone che PRIMA si sia scelto con quale regime fiscale gestire le proprie attività commerciali: se in Regime 398 (il più conveniente, scelto da circa il 98% delle Associazioni no profit italiane) o il Regime ordinario.
L’apertura di partita IVA da parte di una Associazione no profit, quindi, (sia che avvenga per decisione dell’Associazione, sia che avvenga in automatico per imposizione dello Stato) è un passaggio delicato che deve essere fatto con l’assistenza di un professionista per non fare degli errori drammatici (tra cui omettere alcuni importanti documenti fiscali).
Nel caso tu abbia dei dubbi, puoi contattarci e ti assisteremo.
Tutte le Associazioni no profit che doveva avvenire entro il 1° luglio 2024 in virtù del D.L. 146/2021, è stata rinviata al 1° gennaio 2025 grazie a un emendamento al decreto Milleproroghe 2024. Tale obbligo nasce in risposta a una procedura di infrazione avviata dalla Commissione Ue dal 2010, il cui scopo è di attrarre in campo Iva, seppure in esenzione, le prestazioni di servizi e cessioni di beni rese a fronte di corrispettivi specifici nei confronti di soci, associati o partecipanti. È importante non dare per scontato che questo sia l’ultimo rinvio.
Aggiornamento al 21 febbraio 2024.
Giovanni Damiano Dalerba
Associazionista senior di TeamArtist
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in caso di partita iva chiusa la stessa non può essere fatta valere come codice fiscale?
ASSOLUTAMENTE NO.
Una associazione comunale che fa capo alla sua omonima provinciale, per aprire un conto corrente bancario deve avere un proprio C.F. o è sufficiente avvalersi di quello della sezione provinciale? Grazie mille.
Dipende, sono possibili entrambe le soluzioni.
Vi ringrazio per la V.S. competenza
Posso cambiare nome della mia asd tenendo stesso codice fiscale e partita iva? Grazie
Certamente. Ovviamente deve convocare una Assemblea soci straordinaria e modificare prima lo Statuto.
Salve avrei bisogno di sapere delle informazioni: abbiamo vinto un bando comunale per una manifestazione con eventi e ristorazione e il comune per questa gara ha messo a disposizione dei soldi, noi abbiamo solo il codice fiscale:
1. possiamo o meglio il comune puo svincolarci i soldi senza avere noi la partita iva?
2. Se facciamo la partita iva a livello di tasse e iva cosa paghiamo?
3. Dobbiamo avere per forza i registratori di cassa fiscali o possiamo continuare con quelli nostri non fiscali?
Premetto che facciamo max 3 eventi all'anno
4. una volta fatta la partita iva possiamo richiedere il durc visto che il comune ce lo richiede?
Spero di una vostra risp in tempi brevi perche l evento e tra 1 settimana.
1. Non lo so, dipende se pensano di fare una convenzione con voi oppure un affidamento. Dovrebbe chiederlo a loro.
2. Dipende se aderirete o meno al regime 398. Legga questo nostro post.
3. Dipende dalle attività che andrete a fare!
4. Il durc non è legato al possesso di partita iva ma al fatto di avere dei collaboratori assunti.
Salve, vorremmo fondare una APS che si occupa di organizzazione corsi gratuiti di disostruzione pediatrica, e sporadicamente erogare corsi per operatore blsd e primo soccorso aziendale, corsi per assistenti bagnanti, per i nostri soci, dietro pagamento del corso stesso. I soci fondatori sono gli istruttori che effettueranno i corsi.
1. dobbiamo necessariamente aprire partita iva?
2. Nell'atto costitutivo dobbiamo specificare: per finalità di formazione?
Grazie mille in anticipo...
1. Si
2. Si ma... legga questo nostro post.
Salve e grazie per la risposta...vorrei chiedere un ulteriore delucidazione:
1° passo per l'assegnazione del codice fiscale è compilare e consegnare all'agenzia entrate di pertinenza soltanto il modello aa5/6 o devo consegnare anche statuto e atto costitutivo?
2° passo andare in banca e pagare f23 e riportare il tutto in agenzia entrate?
1. DEVE portare anche copia di statuto e atto costituivo
2. Si
salve,
- sono il presidente di un Gruppo di Acquisto Solidale (G.A.S.) costituitosi come associazione no profit, con scrittura privata tra gli associati nel dicembre 2009.
- Procedendo il questi giorni alla registrazione del G.A.S. all'Albo Comunale degli Enti no profit, mi è stato chiesto dall'ufficio preposto anche il Codice fiscale dell'Associazione.
Recandomi all' Ufficio delle Entrale del mio comune per richiedere il codice fiscale tramite il modello AA5/6 mi è stata negata la possibilità di ottenere il suddetto codice fiscale in quanto lo statuto e l'atto costitutivo non sono registrati.
avendo letto che per la richiesta del C.F. non è obbligatioria la registrazione presso l'Agenzia dell'entrate dello Statuto, lo facevo presente al direttore che non sentiva ragione affermando che è obbligatoria invece la registrazione.
vi chiedo quindi:
1) potete dirmi la fonte normativa dove è scritto che non è obbligatoria la registrazione dello statuto per ottenere il C.F?
2) se voglio registrare adesso lo statuto del dicembre 2009 dell'associazione no profit, che non era obbligata a registrarlo, vado incontro a sanzioni come dicono presso l'ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate?
1. Statuto e atto costitutivo vanno registrati entro 20 giorni dalla data di costituzione, se si vuole richiedere il codice fiscale.
Il codice fiscale, deve essere richiesto prima della registrazione (perchè senza CF non si può registrare nulla).
2. Si. Meglio rifondare adesso l'Associazione.
Buongiorno,
mi appresto a costituire un'associazione no profit non riconosciuta, il Rotaract.
1. Se richiedo il codice fiscale, devo obbligatoriamente anche registrare statuto ed atto costitutivo pagando 200 euro di registro più marche da bollo o posso anche richiedere ed operare solamente con il codice fiscale?
2. cosa succede se non registro atto costitutivo e statuto?
grazie
1. Si, deve farlo per forza.
2. Che non sarà una Associazione no profit... sarà un Codice Fiscale in una sorta di limbo! Ha 20 giorni per registrare il tutto dalla data di costituzione.
sono un titolare di una associazione no profit e debbo emettere fatture per prestazioni di servizi è sufficente il codice fiscale dell'associazione,o è necessaria la partita iva
Fattura=partita iva!
Salve,
Vorrei creare una APS di turismo esperienziale che porti turisti italiani in Spagna,
1) è fattibile costituire una APS con P.I e sede legale in Italia e uno dei soci si trasferisce in Spagna per praticare turismo esperienziale.
2) è possibile lavorare in Spagna con APS italiana
No, è un progetto che non sta in piedi.
Salve volevo alcuni chiarimenti su come gestire l'associazione di cui sono i Presidente:
1. come associazione abbiamo il codice Fiscale è possibile lavorare facendo spettacoli musicali con gli enti pubblici?
2. come fare con l'IVA visto che alcuni Enti vogliono la fattura?
3. è possibile?
4. se si come funziona la procedura?
vi ringrazio anticipatamente e rimango in attesa di un vostro riscontro
1. Certamente. Legga questo nostro post.
2.3.4. Dovrete aprire partita iva ed accedere al regime 398. Legga questo nostro post.
L'Associazione culturale di cui sono presidente, ha vinto un bando per l'insegnamento di musica presso una scuola Primaria. Il periodo di assegnazione prevedeva lo svolgimento di attività in orario curriculare da Febbraio a Maggio. Per lungaggini di vario tipo il progetto non è ancora iniziato. Visto che dovrei rilasciare, come da contratto, la fatturazione elettronica, vorrei sapere se solo per due mesi (Aprile-Maggio) tale procedura è obbligatoria. L'associazione è già in possesso del codice fiscale.
Ad oggi pare di si.
Buongiorno, con i miei amici stiamo valutando se fondare un'associazione per:
a) produrre e saltuariamente vendere della birra artigianale
b) acquistare dei macchinari per produrre la birra
c) acquistare dei componenti per costruirci dei macchinari per produrre la birra.
Abbiamo la certezza che per l'operazione c) sia necessario avere la partita IVA.
L'associazione non avrebbe scopi di lucro ma solo quelli di cercare di andare in pareggio con le spese. La vendita di birra sarebbe solo saltuaria (3-4 volte l'anno).
Vorremmo capire:
1) quale sarebbe l'ente di affiliazione più adatto al nostro scopo?
2) possiamo essere non riconosciuti ed avere una partita IVA?
3) Il nostro massimo giro a pieno regime non supererebbe i 10mila euro (senza utili): avete altre idee che ci possano permettere di avere una struttura la più snella possibile ed allo stesso tempo avere a disposizione una partita IVA?
Grazie
1. Non facciamo pubblicità agli Enti...
2. Si
3. No
Salve, faccio parte di un'associazione bandistica, le nostre prestazioni riguardano soprattutto:
Feste religiose
Concerti
Prestazioni per enti pubblici e privati
Esibizioni varie
Dovendo richiedere il codice fiscale all'agenzia delle entrate per l'apertura di un conto corrente come associazione, ci è sorto un dubbio.
1. Va richiesto il solo codice fiscale oppure la partita iva?
Abbiamo notato che il codice fiscale è totalmente gratuito al contrario della partita iva.Non veniamo pagati ma soltanto rimborsati delle spese per le prestazioni fatte. Capita a volte che i componenti dell'associazione vengano rimborsati delle spese.
2. Bisogna che ogni singolo associato firmi per il rimborso ricevuto e c'è bisogno di giustificare il singolo rimborso?
3. A fine anno va presentata una dichiarazione (entrate/uscite)?
1. Mi scusi ma l'Associazione come può esistere senza avere già un codice fiscale?
2. Si tratti di rimborsi forfettari o a piè di lista?
3. Tutte le Associazioni no profit italiane hanno l'obbligo, entro 4 mesi dalla chiusura dell'anno sociale, di approvare il REFA in Assemblea Soci.
Buongiorno, sto aprendo un'associazione. lo statuto e l'atto costitutivo sono pronti ma ora non capisco bene come devo muovermi. ho scaricato la domanda di iscrizione al Registro ma mi richiedono sia il C.F. che una scrittura privata.
1. In che senso scrittura privata?
2. è obbligatorio iscriversi al registro?ho già un comune e una banca che vorrebbero donarci dei fondi per poterli avere bisogna essere iscritti e avere il C. F?
Mi scusi. Quale registro?
Buongiorno,
vorrei chiedere se per richiedere il codice fiscale di un'associazione bisogna allegare lo statuto già registrato oppure lo si registra dopo aver avuto il codice fiscale.
Grazie
Lo si registra dopo aver ottenuto il codice fiscale.
Salve per una associazione no profit non riconosciuta, regolarmente registrato atto costitutivo e statuto, richiesto CF,fatto EAS e, poi chiuso CF dopo pochi mesi . Basta aver chiuso CF perchè l'associazione sia chiusa ?
Legga questo nostro post.
ciao ho un'associazione sportiva volevo chiederti se e possibile anche creare degli eventi culturali oppure cambiare l'associazione grazie
Non ho compreso la domanda... Potenzialmente si può fare QUASI tutto.
Buonasera, 3 dei 5 soci fondatori di una associazione che si occupa di promuovere l'equitazione vorrebbero dimettersi.
1) pur rimanendo soltanto 2 soci fondatori (tra cui il presidente) l'associazione potrà continuare ad esistere o sarà obbligata ad aggiungere almeno un altro socio ordinario?
Grazie per l attenzione e la cortesia
1. Può continuare ad esistere... ma l'obbiettivo di una Associazione dovrebbe essere quello di trovare decine di nuovi soci ordinari, non uno solo!
Ho aperto una ASD con codice fiscale. Devo comprare attrezzature dalla germania per svolgere l'attività nell'associazione e mi chiedono di indicare il numero di p.iva se applicabile.Devo mettere il numero del cod. fiscale al posto di quello della p.iva o devo pagare le tasse in germania?
Grazie
Le sconsiglio di fare acquisti dall'estero. Questi infatti comportano delle dichiarazioni fiscali e delle procedure talmente complicate che quello che risparmia sul costo lo ripaga due volte dal commercialista.
Buongiorno. Vorrei una delucidazione circa un'associazione che andrò a gestire. Si tratta di un'associazione per la difesa del cane con codice fiscale. Volevo sapere:
1. l'associazione per poter emettere fattura ai comuni per il servizio reso deve avere p.iva o basta il solo codice fiscale?
2. se deve avere p.iva la devo iscrivere in camera di commercio?
3. e' possibile applicare lo split payment sulle fatture emesse?
grazie
1. Partita iva
2. Si
3. E' obbligatorio in caso di fattura ad enti pubblici.
Buonasera, innanzitutto complimenti per la vostra competenza. Sono socio di un'associazione teatrale con codice fiscale e senza P.I. A marzo dovremmo effettuare due spettacoli teatrali in una giornata in un teatro comunale. E' obbligatoria la partita IVA per far pagare il biglietto o esiste qualche escamotage? Grazie anticipatamente per la risposta!!!
Farei una raccolta fondi. Legga questo nostro post.
siamo un'associazione culturale con codice fiscale, organizziamo commedie e eventi musicali, ingresso ad offerta ma abbiamo fatture dagli artisti, 2 volte all'anno organizziamo feste popolari per raccogliere fondi con somministrazione di alimenti e bevande, quindi registratore di cassa e fatture d'acquisto.
domande:
1) dobbiamo avere partita iva?
2) se si dobbiamo tenere registri iva?
3) dobbiamo versare IVA su corrispettivi?
4) come trattiamo l'IVA su acquisti?
grazie
saluti
Una cosa per volta: gli ingressi "ad offerta" non esistono. Studi che cosa sono le erogazioni liberali qui-
salve vorrei sapere quali sono i costi per istituire una nuova associazione culturale senza scopo di lucro, in particolare avremmo dei dubbi circa la formazione di una partita iva per fini commerciali. Sapete darm qualche informazione in piu ?? ringrazio in anticipo per la risposta
Giriamo la domanda perchè altrimenti il tema è troppo vasto. Per quale tipo di attività immaginate di dover aprire anche la partita iva?
per esempio per la vendita di bevande durante una manifestazione (riceviamo la fattura dei fornitori) oppure per la fattura di pagamento di un artista (riceviamo la fattura)
Scusi, guardi che per ricevere e pagare delle fatture mica serve la partita iva...
quindi possiamo svolgere qualsiasi attività commerciale come quelle che ho citato semplicemente con il codice fiscale ????
Guardi che fino ad adesso non ci ha citato alcuna "attività commerciale". Che cosa intenderebbe fare?
buongiorno.
ho letto molte vostre risposte ad altre persone per capire se il mio problema avesse già una soluzione e al momento sono molto confuso.
la nostra associazione ha la necessità di cambiare il presidente in quanto quello attuale è dimissionario.
il problema è che non capisco se dopo aver fatto tutta la trafila prevista dal nostro statuto, deobbiamo presentare o no, alla agenzia delle entrate una variazione.
premetto che ho visionato il modulo da voi citato e lo trova molto fumoso, non capisco come mai si debba presentare una variazione per il codice fiscale quando , da quel che ho capito, il codice non cambia.
grazie per la vostra risposta.
Ogni codice fiscale è abbinato ad una anagrafica fiscale. La variazione dell'anagrafica del codice fiscale non significa cambiare il codice numerico del codice fiscale (che rimane invariato) ma modificare i dati collegati (come il nome dell'Associazione, la sua sede legale o, come nel vostro caso, i dai del suo responsabile legale).
Una societa che vende marmellate ci ha omaggiato di 1000 barattoli di marmellata da portare in tutte le gare podistiche del nostro circuito in cambio abbiamo inserrito il loro logo commerciale sia sul sito sia come bandiera in tutte le gare podistiche. Abbiamo fatto con loro un contratto di sponsorizzazione a inizio anno, poi loro a fine anno hanno emesso la fattura per la merce che ci hanno regalato e noi abbiamo dato loro una ricevuta in cui e scritto che abbiamo ricevuto 1000 barattoli pari ad un contravalore in euro di 2000 euro , come omaggio per circuito podistico corrilabruzzo. Il loro commercialista dice che la ricevuta che abbiamo fatto non va bene e che noi senzà partita iva , ma con il solo codice fiscale non possiamo fare contratti di sponsorizzazione ? Grazie se riesce a darmi una consoglio marcello cordiali saluti
Ha ragione il commercialista dell'Azienda...
Salve a tutto lo staff, vi pongo una domanda che mi porta ad avere forti dubbi sull'aprire o meno la partita Iva.
Sono la presidentessa di una neo nata associazione culturale con in possesso già il codice fiscale; andata a chiedere informazioni all'XXXXX per l'affiliazione a questo ente nazionale mi hanno sottolineato che per fare attività di commercio (ovvero vendita di cibo trasformato e bibite sia alcoliche che analcoliche) devo obbligatoriamente aprire la partita Iva, con una tassazione annua molto agevolata (parlavano del 3% sugli utili di bilancio annui).
1. Hanno ragione?
2. Mi potete aiutare a fare chiarezza?
1. Si, se otterrete una licenza per la vendita al pubblico e non solo ai soci.
2. E' un tema lungo e complesso. Facciamo un passo alla vota e studi questo nostro post.
Siamo una 398 l'agenzia delle entrate ci ha chiuso la partita iva perche' il commercialista ha avuto un casino telematico e le dichiarazioni dei redditi per 5 anni non sono state mandate. Ma le tasse e l'iva sono state regolarmente pagate.
1. Adesso lui ha richiesto per noi una nuova p. iva e un nuovo c. fisc. ma e' sufficiente cambiare questi codici per continuare ad operare con lo stesso statuto e la stessa associazione?
2. oppure cosa bisogna fare?
grazie
Ma lei continua a fidarsi di un professionista che ha avuto un "casino telematico" e per 5 anni non si sarebbe accorto (ma chi ci crede) che quello che inviava non arrivava alla Agenzia delle Entrate? (lo sa che ci sono delle apposite ricevute che bisogna conservare che attestano il buon fine dell'invio?).
I nostri consigli:
1. Cambi urgentemente professionista e ne trovi uno serio specializzato in no profit
2. Si rechi lei personalmente in Agenzia delle entrate e discuta con loro come risolvere questo problema delle partita iva. A mio parere dovreste cercare di mantenere il codice fiscale e la vecchia partita iva o, al limite, cambiare solo quest'ultima.
Ciao.
1. Vorrei sapere se un Comitato deve avere per forza una sede legale o sede generica.
2. Se si, questa deve essere fissa oppure che so variabile, oppure realizzarsi in uno spazio aperto sia privato che pubblico?
Il nostro scopo era quello di Costituire un Comitato non un'Associazione e faccio questa domanda perchè su internet non ho trovato molte risposte rispetto a tale interrogativo.
1. Deve avere per forza una sede legale.
2. Fissa, in uno spazio in cui ha titolo a porre tale sede (che sia pubblico o privato poca importa).
Salve sono il titolare di un associazione No profit per soli soci, avendo il codice fiscale per questa associazione la SIAE mi chiede di cambiare il codice fiscale in partita IVA.
Vorrei sapere il motivo
Grazie Distinti saluti
Posto che la cosa mi preoccupa moltissimo... non deve chiederlo a noi ma alla SIAE! Ci faccia sapere la risposta.
Salve, pongo alcune domande in merito all’attività verso terzi realizzata per il finanziamento dell'ASD in 398/91:
1)Le prestazioni di servizi verso terzi sono da considerare attività commerciale connessa agli scopi istituzionali, se svolte nel conseguimento degli obiettivi statutari?
2)L’ASD, in regime 398/91, allo scopo di finanziare le proprie attività ha la facoltà di organizzare una massimo due manifestazioni l’anno per un importo complessivo non superiore a € 51.645,69 e godere di una agevolazione fiscale. La manifestazione organizzata, non spettacolistica, consiste in una gara sportiva aperta anche ai non soci e non tesserati al medesimo ente o federazione di riferimento. Vi chiedo:
a) le quote d’iscrizione di terzi anche in questo caso sono considerate attività commerciale con l’obbligo di emettere regolari ricevute fiscali e assoggettare tali compensi a IVA ?
b) l’unica agevolazione possibile è data dalla sola esenzione IRES?
c) se l’ASD non godesse del regime 398/91, le quote d’iscrizione di terzi sarebbero del tutto defiscalizzate?
3)Le ASD in 398/91 sono soggetti passivi iva già dotati di regolare posizione aperta ai fini di questa imposta. E’ giusto ritenere che le somme ricevute per attività commerciali, anche se “occasionali”, debbano comunque considerarsi soggette a tassazione salvo che non si tratti di mere liberalità?
Grazie
1. Al fine della decommercializzazione? Molto rischioso... e dipende dal singolo caso. Mi spieghi il vostro.
2a. Se lo fate come evento di raccolta fondi secondo l’art. 2 del D.Lgs. 460/1997, NO.
2b. Legga bene, sono anche esenti iva. (comma 2 dell'art di cui sopra)
2c. Non c'entra nulla.
3. Non facciamo confusione (sarebbe bene che venisse a questo nostro corso).
Le Erogazioni liberali, se realmente tali, sono entrate istituzionali non sottoposte ad alcuna tassazione, non sono interessate dalla 398 e non sono collegate ad un concetto di occasionalità.
Vero invece che quando si è in 398 il concetto di "occasionalità" per le entrate commerciali non sussiste più: vi è infatti il limite unico a 250mila euro annuali.
Volevo sapere la mia A.S.D. ha fatto un verbale dove ha deliberato la modifica ad un solo punto dello statuto, a questo punto devo portare a registrare all'agenzia delle entrate solo il verbale o devo riscrivere tutto lo statuto e registrarlo di nuovo.
urgente grazie
Potete fare entrambe le cose. Io preferisco registrare tutto nuovamente. Ma...
Sono stato nominato dalla Segreteria Nazionale del sindacato XXX, quale Segretario della stessa sulla provincia di XXXXXXXXXX. Lo statuto prevede autonomia giuridica e amministrativa della sede provinciale, pertanto mi sono recato all'ufficio dell'Agenzia delle Entrate per chiedere l'attribuzione del codice fiscale allegando alla richiesta Statuto, Atto Costitutivo, nomina e copia del documento. La richiesta è stata rigettata verbalmente, comunicando che dovevo allegare Atto Costitutivo e Statuto provinciale e questo non è possibile in quanto già esiste quello che ha permesso la costituzione del Sindacato operante sul territorio nazionale e depositato all'Agenzia delle Entrate.
Come posso fare per risolvere questo problema?
Ringrazio sin d'ora e mettero i link mi piace sulla pagina facebook
Deve chiedere alla segreteria Nazionale come operare in questo caso e quale documenti portare. In teoria non avrebbero dovuto obiettare nulla e, a mio parere, poteva tranquillamente aprire il Codice Fiscale.
Io e una collega vorremmo costituire un'associazione per poter svolgere attività di doposcuola per ragazzi scuole elementari e medie e corsi di lingua inglese. Inizialmente non vorremmo aprire P.IVA in quanto non sappiamo quanto saremo in grado di guadagnare e non vogliamo andare incontro a grosse spese di tasse quali INPS ecc.
1. Possiamo quindi aprire la nostra attività solo con codice fiscale e rilasciare regolari ricevute ai privati?
1. C'è una contraddizione nel vostro ragionamento. Da una parte dite di voler fare una Associazione, dall'altra una "vostra attività". Da quello che mi dite di voler fare, non vedo il senso di voler fare una Associazione...
Il mio suggerimento è di lavorare con i voucher.
Salve, ho molte domande da porgervi.
1. Si paga una quota per affiliarsi ad un ente di promozione sportiva ?
2. L' asd ha l'obbligo di avere una sede?
3. Si può dare un periodo di prova ad un NON SOCIO?
1. Si
2. Si
3. Se non paga, controllate il certificato medico, ed è assicurato, SI.
Buongiorno per cortesia vorrei sapere quali sono i costi per aprire una asd con partita IVA. Grazie
Per sommi capi direi:
1. Stesura di uno Statuto ed atto costitutivo a norma, da un professionista: 250 euro + iva (legga questo nostro post)
2. Registrazione dello Statuto presso l'Agenzia delle Entrate: 200 euro di tassa di registro + 80 euro circa di marche da bollo.
3. Apertura telematica di CF+PIVA: 75 euro + iva (possiamo farglielo noi)
4. Registrazione al REA: 300 euro + iva circa
5. Corso di avviamento alle prime procedure di apertura ed alla conduzione di una ASD: 500 euro + iva (legge 398, comunicazioni Siae e AdE, compensi sportivi dilettanti, registro iva minori, ires, irap, etc et)
6. Acquisto pacchetto oro piattaforma TeamArtist per avvio delle iscrizioni e gestione contabile: 427 euro iva inclusa.
numero attribuzione attività smarrito.come fare per avere duplicato?
Avete perso il certificato di attribuzione del codice fiscale? Potete recarvi presso l'AdE e chiederne uno nuovo.
Questa questione è sempre delicata e a volte border line. Siamo una giovane ASD creata per gestire un laghetto di pesca sportiva.
A. Presto ci associeremo ad una EPS riconosciuta dal CONI e successivamente ci iscriveremo nei registri del CONI
B. per usufruire dei grandi vantaggi derivanti da tale iscrizione tra cui quello di somministrare alimenti e bevande, senza che questa divenga attività commerciale.
Nel nostro laghetto è presente una struttura in legno (casetta prefabbricata) dove ai soli associati, serviamo caffè, bibite, panini, snak e dove vendiamo accessori da pesca (ami, lenze, esche, canne).
1. La domandona è: siamo obbligati ad aprire la partita IVA?
2. Quali sono le condizioni (se ci sono) per non aprirla continuando a fare attività non commerciale per i soli soci?
A. Ehmmm... se siete già affiliati FIPSAS, dovreste già essere nei registri del CONI
B. Non è esattamente così! Affiliarvi ad una EPS vi permette di poter fare una SCIA al di fuori delle licenze per somministrare alimenti e bevande. E la non commercialità (eventualmente) è solo per la parte rivolta ai soci.
Ma siete a conoscenza di tutti i requisiti igienico sanitari???
1. Se non fate somministrazioni a non soci, no.
2. vedi sopra
Buongiorno, sono il presidente di un'associazione con solo CF. Questa estate abbiamo organizzato una serie di eventi teatrali/musicali e abbiamo richiesto un contributo comunale per le varie spese (service, artisti, ecc..). Gli uffici comunali mi hanno richiesto la fatture dei nostri spettacoli, ma non avendo PI non posso emetterla, mi hanno detto allora di emettere ricevuta con ritenuta d'acconto.
1. Posso emetterla? Se si come deve essere composta?
2. Se non posso emettere ricevuta con RA posso presentare un resoconto di tutte le spese con allegate fatture per ottenere il contributo?
Il comune deve capire una cosa: promettere un CONTRIBUTO non c'entra nulla col PAGARE UNA PRESTAZIONE. Sono, fiscalmente, due cose estremamente diverse.
1. No, non può. Può emetterla un privato ma probabilmente avrà degli effetti sulle tasse che dovrà pagare allo stato perchè inciderà sul suo reddito
2. A mio parere si, anche se il Comune avrebbe dovuto stilare con voi una CONVENZIONE preliminare su questo progetto.
Salve, con alcuni amici stiamo fondando una associazione culturale che si occuperà di arte e spettacolo. Consideriamo di svolgere due tipi di attività:
- agli associati nella forma di corsi e spettacoli dietro pagamento di una quota per la copertura delle spese
- ad esterni sotto forma di erogazione di servizi.
Tuttavia crediamo che quest'ultima tipologia di attività e quindi di introito si mantenga al di sotto dei 3000 euro l'anno. Infatti al momento attuale abbiamo evidenza di un solo contatto per la somma di 150 euro.
1) Ci conviene aprire partita IVA? Se no perchè?
2) Se non apriamo partita IVA possiamo comunque effettuare attività del secondo tipo emettendo semplice ricevuta con C.F.?
3) Se apriamo partita IVA dovremo presentare modello UNICO ENC una volta l'anno e fare la liquidazione IVA trimestrale? (ci faremmo seguire da un commercialista)
Vi ringrazio
1. A mio parere no perchè i costi di gestione sono abbastanza alti
2. Assolutamente no
3. Si, ma non solo. Dovreste comunicare l'opzione 398, redarre il registro iva minori, iscrivervi al REA, fare lo spesometro e potrebbero variare tutta una serie di obblighi legati ai collaboratori.
Salve, sono presidente di una associazione culturale in possesso di solo codice fiscale. Abbiamo deciso di trasformare l'associazione in ONLUS in quanto nel tempo le finalità della nostra attività sono cambiate. Nel frattempo uno dei soci fondatori ha lasciato l'associazione.
1. Come mi devo comportare per formalizzare il tutto e chiedere infine l'iscrizione all'albo delle ONLUS?
2. Mi conviene chiudere la vecchia associazione e farne una nuova completamente oppure è possibile modificare l'esistente e mantenere il codice fiscale?
Vi ringrazio anticipatamente.
1. Dunque: l'uscita del socio fondatore (che immagino sia avvenuta con la presentazione di una lettera di dimissioni) va solo segnata a Libro Soci.
Per trasformare l'Associazione in Onlus dovrete sicuramente modificare lo Stato, perchè sia adatto. Vi consiglio la lettura di questo post. Infine, dovrete iscrivervi al Registro dell'Agenzia delle entrate delle Onlus, seguendo questa procedura.
2. Io manterrei l'esistente.
Salve, non so come ringraziarvi, il vostro blog mi ha cambiato la vita!!! Finalmente delle risposte precise e veloci alle mie domande; non mi sembra vero! 😀
Passo alla domanda: la nostra Associazione, che si occupa di animali abbandonati, ha solo il codice fiscale. Vi chiedo:
1 - Se volessimo prendere in gestione un gattile/canile comunale tramite partecipazione ad apposito bando, sarebbe necessaria anche la partita IVA immagino..;
2 - Se volessimo prendere in affitto a titolo completamente gratuito un negozio per la vendita di beni usati e le campagne di sensibilizzazione pro-sterilizzazione e contro l'abbandono, dovremmo avere partita IVA? E in questo preciso caso, se non chiedo troppo, quali procedure dovremmo seguire? Contratto di locazione, segnalazioni al Fisco.. non ne ho la più vaga idea!
Grazie mille in anticipo, la vostra pagina fb è fantastica 🙂
1. Dipende da come lo prendereste in gestione: se con affidamento o tramite convenzione. Se ricevereste un rimborso spese oppure il pagamento di una prestazione.
2. Anche qui dipende. La vendita dell'usato può essere fatta in tanti modi diversi (ad esempio in conto vendita come intermediari del proprietario: molti negozi dell'usato lavorano in questo modo oggi). Detto questo se lo spazio vi venisse concesso in uso gratuito dovreste prima di tutto fare un contratto di comodato.
Grazie mille.
1. Il contratto di comodato dovrebbe essere appositamente registrato?
So che la registrazione ha un costo non indifferente.
2. Per quanto riguarda eventuali incidenti che potrebbero verificarsi durante il periodo di locazione (es. cortocircuito durante la notte), immagino che sia il caso di consultare la nostra agenzia di assicurazioni per verificare la copertura.
3. I beni verrebbero venduti non in conto vendita; oggetti ed abiti usati ci vengono donati a titolo completamente gratuito.
1. Si
2. Giusto
3. Ottimo
Gentilmente vi posso chiedere delle delucidazioni? Ho dei dubbi su alcune procedure che svolge la società ASD di cui sono socio.
1. Negli acquisti, come acqua per i ragazzi, cancelleria e piccole spese di piccolo conto, che si fanno è obbligatorio richiedere una fattura e quindi dare partita iva?
2. o basta il codice fiscale (di cui la società ASD è sprovvista)?
3. o si può acquistare solo ricevendo lo scontrino fiscale?
4. Nel resoconto annuale, è obbligatorio per la società, pareggiare i conti a zero?
5. o può riportarli e usufruire il restante nel resoconto dell’anno successivo?
1. Si
2. La partita iva fa anche da codice fiscale
3. Non potreste farlo
4. No
5. Si, deliberandolo in Assemblea Soci.
buon giorno, se una associazione con codice fiscale deve svolgere lavoro per ente pubblico per il quale occorre aprire la partita iva, può aprire una posizione iva senza registrare un atto dinanzi ad un notaio oppure occorre atto notarile? grazie
Non serve. Ma lo Statuto lo avete registrato alla Agenzia delle Entrate?
Ci alleniamo presso una struttura, in cui c'è molta gente e a loro farebbe piacere avere sia striscioni pubblicitari che i loghi sulle maglie con cui ci alleniamo
Sponsorizzazione.
Buongiorno, ho una asd con solo codice fiscale ma adesso un imprenditore vorrebbe fare una sponsorizzazione e quindi, avrei bisogno della p.iva. Vorrei sapere due cose
1- la partita iva comporta la creazione di un libro iva? in che forma?
2- dobbiamo fare il modello unico ed il 770 solo quando dobbiamo versare l'iva o il sol fatto di aver aperto la partita iva ci dà questo obbligo annuale?
3- Se l'obbligo è perpetuo conviene passare al regime fiscale ex legge 398/91?
4- quando redigo il contratto di sponsorizzazione, indicando le modalità di pubblicità, posso specificare che ciò verrà fatto nelle attività interne ai soci? Questo perché non partecipiamo a campionati di enti di promozione sportiva.
1. Comporta l'obbligo (tra gli altri ma non è l'unico), se va in regime 398, della tenuta del Registro Iva Minori
2. Il modello unico è annuale e va fatto ogni anno. Il modello 770 non c'entra nulla col possesso o meno di partita iva ma è legato all'avere o meno dei collaboratori retribuiti.
3. Conviene a prescindere!
4. E come fate ad essere una ASD se non partecipate a campionati? E un contratto o è di sponsorizzazione o è di pubblicità...
Complimenti per il sito e per tutte le informazioni che date, ho letto un sacco dei commenti e spero che la mia domanda non sia già stata fatta. Io ed un mio amico vogliamo fondare una asd per promuovere i percorsi in mountainbike del nostro territorio, sostanzialmente vogliamo far pagare una quota associativa e portare i soci in giro una volta al mese senza altri costi. Vorremmo anche organizzare uscite per piccoli gruppi a richiesta ed assieme alla quota associativa vorremmo chiedere un contributo. Tutte le entrate serviranno per comprare materiali,noleggio biciclette ed eventuali compensi alle guide.
1. In una situazione del tipo mi consigliate una asd solo con il codice fiscale e riconoscimento al coni?
2. Eventualmente se le guide le facessimo noi possiamo ricevere compensi ovviamente adeguati?
1. No. Una ASD serve per insegnare una disciplina sportiva (specialmente a minori) ed a partecipare a gare/tornei. Serve per formare atleti. Nel vostro caso non vedo queste caratteristiche.
2. In linea di massima, si. Con attenzione: legga questo nostro post.
Grazie mille per la risposta, ero convinto che le asd servissero anche per la promozione delle attività sportive,nel mio caso cosa dovremmo aprire?
Grazie mille
Una semplice Associazione Culturale.
Buona sera e complimenti:
Cortesemente, può un socio di una associazione di promozione sociale emettere ricevuta a carico della stessa associazione per servizi e/o consulenze a favore della stessa?
Con ritenuta d'acconto nel regime dei redditi diversi, si. Ovviamente poi l'Associazione dovrà fare il 770 e pagare la ritenuta-
Faccio un'altro messaggio a causa di un topic differente!
Devo autenticare il mio statuto composto da 10 Pagine per un totale di 296 righe.
Quante marche da bollo mi servono?
Devo autenticare due copie originali. Raddoppia il numero dei bolli?
Grazie in anticipo!
Ogni dipendente di ogni singolo ufficio della AdE lo calcola in modo diverso. Il modo migliore è chiedere a loro...
Salve, sto compilando la domanda di richiesta del codice fiscale per un'associazione culturale-musicale no profit. (Natura giuridica 12)
Sono alle prese con il modello AA5/6 e nel quadro B mi viene chiesto il codice dell'attività, da reperire sul sito dell'Agenzia Entrate a questo link:
http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Strumenti/Codici+attivita+e+tributo/Codici+attivita+ateco/ATECO2007ATECOFIN2004/Tabella_raccordo_Atecofin2004_Ateco2007_01_01_09_2.pdf
Il mio problema è che non riesco a scegliere il il codice che identifica la mia attività.
Ho una scuola di musica e faccio corsi di strumento, fitto la sala prove per i musicisti e gestisco uno studio di registrazione.
Nulla però mi sembra adatto ad almeno una delle attività.
Come posso procedere??
Bah, io userei questo: 94.99.20
Buongiorno,vi seguo da un po' siete chiari e concisi! Ho alcune domande per quanto riguarda un'associazione culturale.
Questa associazione nasce senza scopo di lusco gestendo un sito culturale della mia città.
A. Hanno aperto codice fiscale e ovviamente permesso del tribunale e iniziato l'attività. Depositato anche lo statuto.
1. Il modello eas entro 60 giorni non è stato presentato. Cosa comporta?
2. e poi dopo qualche mese questa associazione ha iniziato a "fatturare" con codice fiscale la vendita di banner per il sito. A mio avviso è sbagliato. Come possiamo risolvere il problema?
3. magari dei punti da seguire "tipo scaletta" per non sbagliare anche sotto l'aspetto fiscale.
A. Quale "permesso" del tribunale?
1. Che potreste avere dei guai. Fatelo subito (ma attenti ai trabocchetti)
2. Certo che è sbagliato! Dovete aprire partita iva ed emettere fattura.
3. Difficile. Conviene che facciate almeno una ispezione fiscale simulata dove analizzare le vostre procedure.
le testate on-line devono avere un permesso rilasciato dal tribunale territoriale di appartenenza.Quindi procedo alla registrazione eas e controllo se con i loro introiti è conveniente aprire partita iva o meno;
1. e per le due "fatture" (con codice fiscale) già rilasciate cosa mi consigliate di fare?
2. Quali trabocchetti ci sarebbero con la domanda eas??
1. Sentite i commercialisti di coloro qui avete rilasciato questi falsi documenti
2. Legga questo nostro post.