Qualche tempo fa abbiamo parlato sul blog della necessità di avere o meno un conto corrente per un’Associazione.
Sicuramente un altro aspetto importante da trattare, relativamente agli obblighi fiscali, è quello che riguarda la richiesta del Codice Fiscale da parte di un’Associazione, oppure l’apertura della Partita IVA.
Iniziamo dalle cose semplici: il codice fiscale rappresenta lo strumento di identificazione dell’associazione nei rapporti con i privati, gli enti, le amministrazioni pubbliche e qualsiasi altra istituzione.
Lo stesso va richiesto da tutte le associazioni, anche da quelle che non svolgono alcuna attività imponibile ai fini tributari. Queste entità sono spesso riconosciute come Enti non commerciali operanti nel Terzo settore e possono beneficiare di particolari regimi fiscali come l’Esenzione IVA.
Le entrate istituzionali come le quote versate dagli associati per iscrizione e rinnovi sono vitali per il finanziamento degli scopi associativi e devono essere distinte dalle eventuali attività commerciali che possono generare ricavi aggiuntivi per l’associazione.
A seguito della Legge di Bilancio 2021 e del Decreto Fiscale 2022, sono state introdotte importanti novità che influenzano il spettro dell’IVA per le associazioni, tra cui la modifica dell’art. 4 del D.P.R 633/72, che ha portato a una ridefinizione dei criteri per l’obbligo di apertura della partita IVA.
Per qualsiasi attività negoziale (contratti con soggetti pubblici o privati, richiesta di finanziamenti, sponsorizzazioni, locazioni o comodati di bene immobile ecc.) o adempimento amministrativo (versamento di tasse, imposte, canoni, ecc), l’associazione deve indicare il codice fiscale.
Veniamo quindi alla domanda saliente di tutto l’articolo: è obbligatorio o meno che una Associazione abbia il codice fiscale?
Ci troviamo nella stessa casistica del Conto Corrente.
Non c’è una legge che obblighi ad averlo, ma ciò limita talmente tanto l’operatività dell’associazione che non si può non averlo.
Le attività secondarie o attività finalizzate a finanziare gli scopi associativi possono generare distorsioni nella concorrenza se non gestite correttamente, soprattutto se l’associazione compete direttamente con Soggetti IVA regolari.
Per avere il codice fiscale, la procedura è piuttosto semplice, basta compilare in duplice copia l’apposito modello AA5/6 (“domanda di attribuzione codice fiscale, comunicazione variazione dati, avvenuta fusione, concentrazione, trasformazione ed estinzione”) e presentarlo all’Agenzia delle Entrate competente per il territorio in cui ha sede legale l’Associazione.
Questa operazione deve essere svolta dal Presidente della Associazione o da un suo delegato (in tal caso va compilato l’apposito riquadro e al modello va allegata copia fotostatica di un documento di identità del rappresentante e anche la fotocopia dello Statuto con l’atto Costitutivo! Se te la porti da casa è meglio!).
È possibile inviare un unico esemplare tramite servizio postale, utilizzando la raccomandata, e allegare una copia fotostatica del documento di identificazione del rappresentante insieme a una copia dello Statuto e dell’atto costitutivo. Questi documenti devono essere inviati all’Agenzia delle Entrate competente per il territorio dove l’Associazione ha la sua sede legale.
Il modello si considera presentato nel giorno in cui viene spedito.
Nel 2024, molti preferiscono optare per la presentazione online, affidandosi a un professionista abilitato. In alcuni casi, è lo stesso personale dell’Agenzia delle Entrate a raccomandare questa modalità, suggerendola come unica opzione e trascurando l’alternativa cartacea. È importante notare che, nella parte superiore del modello, deve essere indicato il codice fiscale del soggetto che firma il documento, ovvero del Presidente.
La richiesta del codice fiscale può essere effettuata senza necessità di registrare lo statuto presso l’Agenzia delle Entrate, ed è un servizio gratuito. Questo passaggio iniziale richiede la presenza fisica in un ufficio dell’Agenzia delle Entrate (trova l’ufficio vicino a te). Tuttavia, per future comunicazioni relative a variazioni di dati, fusioni, trasformazioni o cessazioni dell’associazione, sarà possibile procedere via telematica o tramite l’assistenza di un professionista esterno.
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Quando un’Associazione si trova nella situazione di dover svolgere attività commerciale oltre a quella istituzionale (leggi l’articolo Quali sono le entrate istituzionali e quali commerciali in una Associazione per approfondire) è necessario che abbia una partita IVA e che gestisca, separatamente, la contabilità di questo tipo di entrate. Non è più infatti sufficiente il possesso del solo Codice Fiscale.
Per richiederla è necessario presentare apposita domanda di assegnazione di Partita IVA all’Ufficio locale dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando l’apposito modello AA7/10.
Il numero di partita Iva resta invariato fino alla cessazione dell’attività.
Per quelle associazioni che non hanno già il codice fiscale, la partita Iva assume anche il valore di codice fiscale.
Tutte le successive variazioni dei dati indicati nella dichiarazione di inizio attività devono essere comunicate all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dalla data di avvenuta variazione, sempre utilizzando il medesimo modello sopracitato.
Previa registrazione ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, per richiedere la partita IVA basta un po’ di pazienza nel compilare i documenti e un computer connesso a internet a disposizione: la richiesta infatti può essere, in questo caso, inoltrata direttamente per via telematica.
Il procedimento online è piuttosto semplice, ma è buona norma, per accertarsi dell’avvenuta registrazione nel sistema dei dati inviati, stampare sempre la ricevuta. Se i documenti inseriti non dovessero essere corretti, il sistema produce automaticamente un’informazione di scarto e sarà allora necessario ripetere l’operazione.
Attenzione: l’apertura di partita IVA in sé comporterebbe anche l’iscrizione al REA della Camera di Commercio di riferimento e oggi presuppone anche il possesso di quanto necessario per la fatturazione elettronica.
Non va inoltre dimenticato che l’apertura di Partita Iva presuppone che PRIMA si sia scelto con quale regime fiscale gestire le proprie attività commerciali: se in Regime 398 (il più conveniente, scelto da circa il 98% delle Associazioni no profit italiane) o il Regime ordinario.
L’apertura di partita IVA da parte di una Associazione no profit, quindi, (sia che avvenga per decisione dell’Associazione, sia che avvenga in automatico per imposizione dello Stato) è un passaggio delicato che deve essere fatto con l’assistenza di un professionista per non fare degli errori drammatici (tra cui omettere alcuni importanti documenti fiscali).
Nel caso tu abbia dei dubbi, puoi contattarci e ti assisteremo.
Tutte le Associazioni no profit che doveva avvenire entro il 1° luglio 2024 in virtù del D.L. 146/2021, è stata rinviata al 1° gennaio 2025 grazie a un emendamento al decreto Milleproroghe 2024. Tale obbligo nasce in risposta a una procedura di infrazione avviata dalla Commissione Ue dal 2010, il cui scopo è di attrarre in campo Iva, seppure in esenzione, le prestazioni di servizi e cessioni di beni rese a fronte di corrispettivi specifici nei confronti di soci, associati o partecipanti. È importante non dare per scontato che questo sia l’ultimo rinvio.
Aggiornamento al 21 febbraio 2024.
Giovanni Damiano Dalerba
Associazionista senior di TeamArtist
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Buongiorno,
noi abbiamo codice fiscale, vogliamo aprire come Pro Loco partita iva. Dobbiamo pagare dinuovo il bollettino dell'imposta di registro T109? Siamo obbligati all'iscirizione al REA? La usiamo solo per le sponsorizzazioni. grazie
Non dovete pagare l'imposta di registro, dovreste iscrivervi al REA.
Se vuole possiamo farlo noi. http://www.teamartist.com/contacts/
volevo sapere se un'associazione puo intestare un'auto e come si fa grazie
Si può, come se fosse una qualunque persona
Buonasera,
in caso di apertura di partita iva successiva alla richiesta del codice fiscale, è necessario reinviare un nuovo modello EAS?
Grazie mille
Saluti
Legga questo nostro post
Buongiorno,
È possibile creare un'asd con un socio fondatore italiano ma residente all'estero(Spagna)??
Si, ma è utile ai fini gestionali? Come fate? E comunque bisognerebbe essere in tre fondatori
Salve sono stato nominato presidente di una zonale a.n.a.s.(no profit) nella mia città e devo richiedere il codice fiscale per la mia associazione.
Poiché sono titolare di una partita iva posso richiedere il codice fiscale per l ' associazione?grazie
Certamente
buongiorno
siamo una associazione sportiva dilettantistica per il momento facciamo dei corsi di ginnastica posturale
il presidente della nostra associazione vuole dimettersi
Può diventare mia moglie visto che io sono l'istruttore?
scusate, inoltre io posso fare parte del direttivo ?
Grazie mille
cordiali saluti
Possibili entrambe le cose
Nell'ultima risposta dite che "i costi indotti dall'apertura e possesso di una partita iva sono abbastanza alti e onerosi." Esattamente quali sono questi costi? Grazie.
Dipende dal professionista che vi segue
DOPO AVER APERTO LA PARTITA IVA POSSO CHIEDERE IL CODICE FISCALE IN UN SECONDO MOMENTO???
La partita IVA funge anche da codice fiscale
Buonasera, la Associazione che rappresento è un'APS e ha solo codice fiscale. L'Associazione ha svolto dei servizi per una scuola elementare statale vincendo un bando. L'amministrazione della scuola per poter pagare l'Associazione pretende che emettiamo un afattura digitale, ma noi, non avendo partita iva non possiamo farlo. Come fare?
Vi ringraziamo anticipatamente.
Vincenzo S.
Dovete aprire partita IVA. E' la prima volta che avete rapporti con la PA?
buongiorno vogliamo costituire un'associazione dilettantistica sportiva-culturale e chiamarla associzione italiana danza e ballo per raccogliere tutto il mondo del ballo/danza vogliamo sapere se possiamo chiamarla associazione italiana danza e ballo (essendo un asdc) oppure per crearla come associazione sempre no profit cosa dobbiamo fare
Saremo affiliati a libertas e coni
Chiamatela pure Associazione Sportivo Dilettantistica-Culturale Italiana danza e ballo.
Salve, vorrei capire se un'associazione, avendo una partita IVA, può organizzare attività, come ad esempio dei corsi di formazione a pagamento, o comunque offrire servizi a pagamento, emettendo ricevute ed avendo quindi una gestione della partita IVA separata dalla contabilità principale dell'associazione stessa.
Se si quindi, dal punto di vista fiscale, ci sarebbero solo i versamenti dovuti relativi all'IVA e quindi al fatturato legato alle ricevute emesse (quindi niente contributi INPS, IRPEF, etc...)?
Vi ringrazio.
Può svolgere servizi anche a non soci, ma la parte commerciale non rimane "staccata", in quanto la contabilità rimane unica.
Siamo ASD con codice fiscale,la ns. Direttrice Tecnica ha vinto un concorso per un corso sperimentale presso una scuola media statale,ha regolarmente effettuato il corso e adesso l'istituto chiede fattura elettronica. L'insegnante non ha partita IVA e quindi non può emettere fattura,l'Associazione può intervenire?Cosa comporta per l'Associazione chiedere e gestire partita IVA?Cordiali saluti.
Vezio Burgsthaler
Presidente Associazione
Angeli sulle Punte AsD.
tel.3383148213
Può intervenire l'associazione, ma dovrà aprire partita Iva per poter emettere fatture elettroniche.
La partita Iva comporta maggiori oneri gestionali, in quanto ci sono dei modelli ministeriali in più da presentare
Buonasera, innanzi tutto vi ringrazio per l'ottimo servizio prestato.
Vorrei creare una APS per fini di associazionismo escursionistico (parchi, vacanze, ecc.) e diventarne presidente, affiliando l'APS stessa ad una federazione già esistente. Per le singole iniziative, i soci pagheranno una quota, ancora da decidere, e sottoscriveranno una tessera antinfortunistica mediante uno specifico accordo (a cura della federazione). Ogni iniziativa sarà seguita da uno o più accompagnatori riconosciuti all'interno della federazione (uno degli accompagnatori potrebbe essere il sottoscritto).
Per attività assimilabili a viaggi, e comunque della durata da 2 giorni in su,
verrà stipulato uno specifico accordo con un tour operator. Le domande che vi rivolgo sono le seguenti:
a) Ai fini fiscali, gli introiti per le singole iniziative andranno giustificati con note spese e documentazione specifica o non è previsto alcun tipo di evidenza?
b) volendo rivolgersi a strutture esterne come alberghi, ristoranti, ecc. è sufficiente che queste, prima del pagamento, emettano una ricevuta per i servizi prestati, intestandola al Codice Fiscale dell'associazione?
c) Se non ho capito male il regolamento delle APS, per poter fruire delle agevolazioni fiscali il bilancio annuale dell'associazione dovrà essere pari a 0. A tal fine, si potranno investire gli eventuali "avanzi" in positivo in acquisti funzionali alle attività dell'associazione stessa (per esempio attrezzature sportive da mettere a disposizione degli accompagnatori o fare donazioni ad ONLUS o assimilabili)?
Grazie mille fin da ora per le risposte.
Fabry
A.Ogni entrata deve avere per forza un giustificativo
B.Si.
C. Falso. E assolutamente possibile che l'esercizio si chiuda in positivo, reinvestendolo in attività istituzionali l'anno successivo.
Salve, sto aprendo una A.S.D. di calcio a 11, per ricevere gli sponsor basta avere il codice fiscale?
Nel caso ci volesse anche la P.IVA, non esiste un'altro modo per ricevere gli sponsor evitando di aprire P.IVA?
grazie
Ci vuole partita Iva, in quanto è attività commerciale
Salve, l'articolo dice che un'ASD per accettare una sponsorizzazione deve avere un codice fiscale, ma leggendo alcune risposte nel blog ho capito che per accettare una sponsorizzazione, la ASD deve: avere una partita IVA, sottoscrivere un contratto di sponsorizzazione con la società sponsorizzatrice, emettere fattura con IVA al 21%. Corretto ? Grazie molte
Per sponsorizzazioni serve P.Iva ed emettere fattura al 22% di Iva
Salve,
vorremmo fondare una ASD per sport di vela. I miei soci vorrebbero nominarmi presidente.
Io attualmente ho residenza all' estero, in Spagna per la precisione. Posso essere nominato presidente anche se la mia residenza fiscale è all' estero ? Nel caso non possa essere presidente, posso essere un socio fondatore ? Quale possibilità ci sono per chi è residente all' estero e vuole fondare una associazione sportiva non a scopo di lucro ?
Grazie in anticipo.
Può essere nominato presidente, ma lo sconsiglio. Nessun problema per essere socio fondatore
essendo una società i cui fini saranno lucrativi dovrò per forza aprire la partita iva, ma posso fare un fondo pensionistico privato anziché pagare equitalia grazie
Salve questo blog è gratuito solo per associazioni no profit. Se vuole può acquistare una nostra consulenza a pagamento.
http://www.teamartist.com/consulting-appointment/
Conosco un pregiudicato per truffa che è riuscito ad ottenere una onlus e possibile che sia successo?
Evidentemente si...
Salve sto aprendo una asd ho chiesto il codice fiscale ma poi rileggendo lo statuto ho notato nell articolo 29 dove dice che lo statuto è stato approvato ke c è una data diversa dalla mia già presente essendo un modello preso da internet ,ora cambio la data prima della registrazione ma sullo statuto dato per il codice fiscale rimarrà quella vecchia,cosa succede come posso fare?
Possono essere senza problemi due date diverse
buona sera,ho solo il codice fiscale e sono iscritta già al registro regionale delle associazioni di volontariato, la mia domanda è questa, in caso di donazione in denaro da parte di una ditta devo emettere fattura? in che modo? sono soggette ad iva? come la dovrei strutturare?
attendo vostra cordiale risposta.
Grazie
Non serve fattura, ma una ricevuta che attesta la ricezione del denaro.
Essendo donazione non è soggetta a imposte
Salve! Per un'associazione culturale senza fine di lucro, nell'ambito dei rapporti con la SIAE è obbligatorio avere una partita IVA? L'agente SIAE ci ha detto che la partita IVA è obbligatoria per interagire con loro
Se non fate attività commerciale, la partita Iva è inutile (e dispendiosa)
Buongiorno
Abbiamo costituito un'associazione culturale per la quale si è richiesto il solo C.F (associazione non riconosciuta).
Abbiamo già ottenuto il CF ma non ci siamo recati dopo la ricezione dello stesso, presso l'ufficio, come in questa pagina è indicato, in quanto non ne eravamo a conoscenza (Perlomeno non abbiamo trovato l'informazione).
Ora dall'agenzia ci hanno chiamato per una sanzione. Volevamo sapere che cosa dovevano fare dopo l'avvenuta assegnazione del CF e a quanto ammontano le sanzioni?
Grazie mille
Per che cosa vi sareste dovuti recare nuovamente?
1. Che tipo di sanzioni ci sono dopo i 20 giorni limite ?
2. il C.F si richiede solo tramitte il modello AA5/6 è viene "generato" immediatamente ?
3. Non serve registrare nessun tipo di atto ufficialmente , solo presentare lo statuto ?
1. Dipende dal ritardo
2. Si
3. Va registrato
Un'associazione di promozione sociale con il solo codice fiscale ha emesso una fattura con Iva. E' regolare?
Cortese collega, questo blog è gratuito solo per associazioni no profit. Se vuole può acquistare una nostra consulenza a pagamento. http://www.teamartist.com/consulting-appointment/
Salve ,
Fra poco vorrei aprire una associazione culturale e di formazione non-profit, però siccome ha dei costi la registrazione dello statuto e l'atto costitutivo che vorrei pagare con le quote dei futuri soci e varie donazione , nel frattempo è possibile chiedere C.F ? E quindi una volta che chiedo il C.F ho tempo limite di 20 giorni per registrare i documenti senno .... ? Grazie .
Si, altrimenti può anticipare lei la spesa come persona e poi chiederne il rimborso all'associazione stessa. Legga questo nostro post
Buonasera, sono Mario e gradirei che rispondeste ad alcune domande.
-Insieme ad alcuni colleghi abbiamo deciso che terremo dei corsi di preparazione al test di Medicina nel periodo Luglio-Agosto. Ci chiedevamo come organizzare i pagamenti del corso senza che nessuno sospetti nulla, senza che i nostri conti correnti "saltino all'occhio" per i tanti versamenti.
A questo scopo, cosa ci consigliate?
-Ci conviene aprire una partita Iva? Quale sarà il costo di essa, sapendo che l'attivazione è gratuita?
Grazie delle risposte, attendo con ansia.
Cosa intende con "senza che nessuno sospetti nulla, senza che i nostri conti correnti "saltino all'occhio" per i tanti versamenti"?
Salve,sono in procinto di aprire una associazione sportiva dilettantistica con la mia ragazza che si sta facendo seguire da un consulente. In particolare noi grazie ad un bando sulla imprenditoria femminile e giovanile nella regione Sicilia avremo una somma da restituire e tutto il resto a fondo perduto.
Siccome andremo incontro a varie spese per acquisto attrezzi ,lavori di muratura,arredamento eccetera il suo consulente gli ha consigliato di aprire la partita iva anziché il codice fiscale. Io pur non essendo competente in materia nutro qualche perplessità su tale scelta..anche perché comporta una gestione contabile più complessa che chiaramente farebbe il consulente. Vi chiedo dunque cosa davvero mi conviene in termini di vantaggi fiscali la partita iva o il solo codice fiscale?
Grazie mille.
Perchè chiedete a noi un consiglio GRATUITO quando avete già un consulente che probabilmente pagate?
buonasera, per sapere chi è il responsabile legale di un associazione sportiva dilettantistica come posso fare? premetto che tale associazione ha solo il codice fiscale e non la partita IVA e quindi credo non sia possibile ricavarlo da una visura camerale.
risulta sicuramente dallo statuto ma io come posso avere accesso?
Lo si vede nel certificato di attribuzione del codice fiscale
l'aSSOCIAZIONE CHE ABBIA SOLO IL CF MA ANCHE UN lEGALE rAPPRESENTANTE, e che faccia solo attività non commerciali (si tratta di una Chiesa non cattolica ma "riconosciuta Chiesa dalla propria Unione") deve comunque fare una Dichiarazione dei Redditi a fine anno?
Grazie.
Laura Carlodalatri
No
Buongiorno, desidero sapere come fare a verificare se una Associazione ha registrato l'atto costitutivo e lo statuto. A chi mi devo rivolgere?
Grazie
La copia in possesso all'associazione ha il timbro dell'Agenzia delle Entrate? Se si... è registrato!
Buonasera, vorrei conferma ad alcuni dubbi sulla costituzione di un associazione giovani che organizza eventi per associati non:
1)apertura codice fiscale obbligatorio
2)statuto ed atto costitutivo devono necessariamente essere registrati all'agenzia delle entrate?
3)gli sponsor chiedono fattura per poter detrarre le spese è possibile fare solo la ricevuta con codice fiscale?
4) qualora obbligatoria la fattura a quali adempimenti si è poi tenuti?
Grazie
1. si
2. si
3. no
4. dipende dal tipo di regime adottato.
Buongiorno,
un'associazione non di lucro con attivita` di doposcuola e centri estivi per i ragazzi, fornisce tali servizi a pagamento ai bambini ASSOCIATI (o meglio sono i genitore essere soci) di 4 scuole elementari/medie con l'utilizzo di 4 dipendenti. Spesso l'associazione fornisce ai bimbi anche il pasto che viene acquistato gia` pronto in rosticcerie della zona e viene offerto ai ragazzi con un rincaro di circa € 0,20 (non significativo). Il fatturato annuo dell'associazione e` circa pari ad € 200.000/250.000 e per ora emette delle ricevute ai genitori dei bimbi (che sono i veri associati in nome dei bambini)con l'utilizzo solo del codice fiscale (non ha p.iva).
1. E' necessaria l'apertura di una p.iva per svolgere i servizi di doposcuola e di mensa agli associati cosi` come sopra descritti in quanto ritenuti attività commerciali?
Secondo me i servizi di doposcuola, essendo rivolti agli associati ed essendo attività propria dell'associazione, non sono esercizio di attività commerciale, mentre potrebbe essere necessario aprire p.iva solo per l'attività di mensa (somministrazione di cibi e bevande) anche se quest'ultima non risulterà mai un utile in quanto non vi e` un vero e proprio rincaro dei pasti...
2. come si dovrebbe gestire tale attività commerciale?
3. Potrebbe aderire alla legge 398/91 non avendo stipulato lo statuto da un notaio ma avendolo solo registrato all'Agenzia delle Entrate?
3. E poi avrebbe senso aderire alle agevolazioni della L.398/91 se poi l'attività commerciale di mensa sarà sempre in perdita?
4. Se così fosse l'associazione continuerà ad emettere ricevute per il servizio di doposcuola e comincerà ad emettere fatture per il servizio di mensa?
Gentile collega, questo blog è gratuito solo per le Associazioni no profit. Se vuole può acquistare una nostra consulenza a pagamento: http://www.teamartist.com/consulenza/
Ciao Sto per aprire un asd che pratica snowboard dove ne sarò il presidente e con P.I. , sono allo stesso tempo proprietario di un immobile nelle vicinanze degli impianti dove pratichiamo.
1. vorrei sapere se posso dare il suddetto immobile in comodato gratuito alla associazione in modo da poterlo usare come alloggio per soci?
2. e se nel caso posso registrare il contratto di comodato insieme allo statuto e atto costitutivo con il mod 69, visto che il codice tributario e il solito nel mod f23
1. Come alloggio gratuito?
2. No, sono 2 documenti diversi.
Ciao Andrea, ho la tua stessa esigenza:
1. è possibile utilizzare la sede della ASD come alloggio?
2. Gratuito?
3. A pagamento?
4. Solo per i soci?
5. A chi ti sei rivolto per costituire la ASD per assistenza sia informativa sia svolgimento pratiche ad una associazione di categoria?
1. Improbabile se non in modo davvero occasionale e gratuito
2.3. vedi sopra.
4. Mah, dipende. Se organizzi una competizione e vuoi ospitare degli atleti che vengono da fuori, si potrebbe anche fare...
5. A TeamArtist! A chi se no???
salve, faccio parte di un'associazione culturale che si occupa di organizzare eventi culturali, senza scopo di lucro, non facciamo attività commerciale. ci siamo registrati all'agenzia delle entrate che ci ha rilasciato il codice fiscale.
da un pò di tempo stiamo collaborando per un progetto di street art però ci hanno detto di finanziarci tramite sponsor e per questo abbiamo chiesto ad alcuni locali e aziende di farci da sponsor. ora la domanda è questa:
1. nel caso in cui ci dicono di si,noi dobbiamo rilasciare fattura vero?
2. se è si, per rilasciare la fattura è necessaria la p.iva?
3. e inoltre serve necessariamente una fattura o possiamo rilasciare anche solamente una ricevuta con marca da bollo?
A. Noi abbiamo chiesto al nostro commercialista che ci ha detto che non ci serve la p.iva ma solo il codice fiscale in quanto non siamo attività commerciale perchè non registrati alla camera di commercio e che dobbiamo rilasciare la fattura con un bollettario senza partita iva. però leggendo qui sul vostro forum ho letto il contrario quindi volevo capire bene come procedere in modo dettagliato e preciso..
Grazie per l'attenzione e per il lavoro che fate 🙂
1. Si
2. Si
3. No, serve la fattura per forza.
A. Fattelo mettere per iscritto... poi vediamo! Se davvero ti ha detto così, forse è meglio che cambiate professionista. Leggi qui.
Sono il Presidente di una Associazione Banda Musicale che durante i mesi estivi svolge svariate giornate presso Comuni limitrofi in occasione delle feste patronali.
Siamo già in possesso di Codice fiscale, trattandosi di compensi percepiti dietro prestazione di servizi saremmo obbligati ad aprire p.iva?
Se si, iva al 22% e possibilità di pagare l'iva al 50%?
Grazie mille per risposta
Dipende. Se fate una convenzione e vi danno un contributo, no. Ma va concordato prima.
Ho intenzione di costituire un'associazione G.A.S. (gruppo di acquisto solidale).
1. Per questo genere di attività mi è indispensabile un furgone, questo tipo di mezzo di trasporto ai fini dell'attività da svolgere lo si può intestare all'associazione?
2. E se sì, come?
3. Il codice fiscale è uno dei documenti che servono a questo scopo?
A. Ho fondato un'associazione culturale senza registrazione e ho ottenuto il codice fiscale su mia richiesta.
1. Volevo sapere per le spese vive (bollette, carta per stampante, toner, occorrente per rinfreschi, carta igienica, sapone...) come mi devo regolare: al negozio debbo dare il codice fiscale dell'associazione o conservo lo scontrino? Grazie.
A. Hai sbagliato. Se apri il CF sei obbligato alla registrazione dello statuto e atto costitutivo entro 20 giorni dalla fondazione
1. Dipende: se paghi coi tuoi soldi, lo scontrino e poi richiesta di rimborso scritta (magari con un verbale del direttivo di autorizzazione preventiva alla spesa). Se paghi coi soldi dell'Associazione, fattura intestata alla stessa.
La ringrazio per la gentile risposta, però devo dirLe che sia il commercialista sia l'agenzia delle entrate di Pomezia, mi hanno riferito che non c'è obbligo di registrazione se si chiede il codice fiscale per un'associazione culturale: mi può quindi, gentilmente, indicare il riferimento normativo che prevede l'esatto contrario di quanto mi è stato riferito sia dal commercialista sia dall'agenzia delle entrate di Pomezia?
Te lo hanno messo per iscritto? Soprattutto il tuo commercialista (che paghi, al contrario nostro che qui diamo pareri gratuiti). E perchè chiedi a noi? Non ti fidi di quelle persone?
La questione è estremamente banale (e mi chiedo come possano averti detto il contrario... per questo vorrei vedere se hanno avuto la faccia tosta di mettertelo per iscritto). Nel momento in cui una Associazione apre un codice fiscale lo fa per fare delle operazioni economiche (banalmente riscuotere delle quote e contributi dai soci per esempio). Perchè queste quote siano defiscalizzate, è indispensabile che lo statuto sia conforme alle norme di legge: ma come si dimostra che lo statuto in vigore sia A piuttosto che B? Con la registrazione. Controprova: ti hanno mai detto che deve compilare il Modello Eas? Guarda cosa deve dichiarare al punto 35: http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Home/CosaDeviFare/ComunicareDati/Enti+associativi+modello+EAS/Modello+EAS/Modello+per+la+comunicazione+dei+dati+rilevanti+ai+fini+fiscali+da+parte+degli+Enti+associativi/Modello+enti+associativi.pdf
Purtroppo ti sei rivolto a degli incompetenti. Forse ti conviene cambiare professionista: http://www.teamartist.com/associazione-protetta-2
Te lo hanno messo per iscritto? Soprattutto il tuo commercialista (che paghi, al contrario nostro che qui diamo pareri gratuiti). E perchè chiedi a noi? Non ti fidi di quelle persone?
La questione è estremamente banale (e mi chiedo come possano averti detto il contrario... per questo vorrei vedere se hanno avuto la faccia tosta di mettertelo per iscritto). Nel momento in cui una Associazione apre un codice fiscale lo fa per fare delle operazioni economiche (banalmente riscuotere delle quote e contributi dai soci per esempio). Perchè queste quote siano defiscalizzate, è indispensabile che lo statuto sia conforme alle norme di legge: ma come si dimostra che lo statuto in vigore sia A piuttosto che B? Con la registrazione. Controprova: ti hanno mai detto che deve compilare il Modello Eas? Guarda cosa deve dichiarare al punto 35: http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Home/CosaDeviFare/ComunicareDati/Enti+associativi+modello+EAS/Modello+EAS/Modello+per+la+comunicazione+dei+dati+rilevanti+ai+fini+fiscali+da+parte+degli+Enti+associativi/Modello+enti+associativi.pdf
Purtroppo ti sei rivolto a degli incompetenti. Forse ti conviene cambiare professionista:
Buongiorno, questa la mia unica domanda: per legge, le ASD non possono in alcun modo distribuire l'utile tra i soci, né in maniera diretta né indiretta. Se vi è utile, questo deve essere reinvestito nell'attività. Sono solo possibili rimborsi spese e rimborsi per l'attività svolta all'interno dell'ASD, ai prezzi di mercato, rimborsi che quindi quasi sempre non riescono a coprire tutto l'utile generato. A fine anno rimane pertanto sempre dell'utile non distribuibile.
Mi viene detto che se si apre partita iva è possibile 1) fare attività di vendita e 2) distribuire gli utili.
1. Sono possibile questi due punti?
Per contestualizzare e capire meglio, si tratta di una ASD di Judo che genera utili dall'insegnamento di Judo, a cui si vorrebbe affiancare una attività di vendita di Kimono di Judo ai propri affiliati e ad esterni, senza incappare in sanzioni.
1. Ti prego, dimmi chi ti ha detto questa enorme cazzata!
Se aprite partita iva (possibilmente aderendo al regime 398/1991 per le no profit) potete senza dubbio fare attività di vendita di kimono a soci e non soci. Ma NON POTETE in alcun modo suddividere eventuali "utili" (questo è ciò che distingue una Associazione da una Società). Attenzione però: questi "utili" potete reinvestirli nell'Associazione anche per pagare dei compensi lavorativi.
Buongiorno, vorrei sapere se le stesse regole riguardo codice fiscale/p.iva e conto corrente valgono anche per le Basi Associative Sportive (CSEN).
Certamente. Non sono né più belle né più brutte di tutte le altre 😉
Salve, siamo una piccola ASD di pesca con codice fiscale. Un nostro futuro sponsor vuole poterci fornire i suoi prodotti in forma di vendita.
1. Noi che acquistiamo dovremmo essere in possesso della P.IVA?
2. o essendo lui ad emettere eventuale fattura...gli basta il nostro C.F.?
1. No
2. Esatto
buona sera, vorrei aprire un' associazione culturale dove svolgere attività di insegnamento di musica, con regime fiscale agevolato e senza partita iva ma solo codice fiscale.
1. Dove trovo tutte le informazioni e i relativi regolamenti per costituire questo tipo di associazione?
2. Che tipo di dichiarazione dei redditi dovrà fare l'associazione e da dove, se c'è, verrà scorporata l'iva?
3. Se ad esempio rilascio una ricevuta per il pagamento di un corso dovrò farla comprensiva di iva?
1. Su questo blog. Ti consiglio di cominciare a ragionare su atto costitutivo e Statuto.
2. Col solo codice fiscale dubito che dobbiate fare una dichiarazione dei redditi... ma leggi questo post nel caso.
3. Sei molto lontana dall'aver capito come funziona una Associazione. Se avrai solo codice fiscale potrai fare corsi ai soli soci. Se sono soci i contributi che ti verseranno saranno esentasse. Quindi la domanda, in sé, non ha senso. Ti consiglio di partecipare ad uno dei nostri corsi per dirigenti di Associazione e di chiederci una consulenza sia preliminare alla costituzione dell'Associazione che per costituirla.
Un Asd con solo codice fiscale può rilasciare una ricevuta per sponsorizzazione o pubblicità ad una società?
Grazie
No. Serve avere partita iva ed emettere regolare fattura.
Buonasera,
se un'associazione culturale (con codice fiscale ma priva di partita iva) deve corrispondere euro 400 ad un collaboratore occasionale (privo di partita iva) quale rimborso spese che tipo di ricevuta deve farsi rilasciare dal collaboratore. Deve apporre la marca da bollo?
grazie.
Rimborso a piè di lista o forfettario? Leggi questo nostro post.
Mi hanno proposto di aprire una associazione sindacale per garantire servizi di caf e patronato come dovrei comportarmi ?
1) Posso rimanere sempre nel no profit?
2) quali sono o costi?
Grazie mille per la cortese risposta
La domanda è un po' troppo vaga. Normalmente questi sportelli vengono aperti in "franchising" in collaborazione con le sigle nazionali dei maggiori sindacati. E' così oppure si tratterebbe di una nuova Associazione sindacale indipendente da qualsiasi altra sigla?
Buongiorno, faccio parte di un'associazione sindacale. L'associazione presta servizi fiscali e di contabilità nei confronti dei propri associati tramite un professionista convenzionato. In questo caso, l'associazione deve emettere una fattura o una ricevuta fiscale nei confronti dei propri associati? E può considerare il servizio offerto come rimborso spese visto che c'è una convenzione con un professionista che svolge per nostro conto il servizio di contabilità e fiscale?
E lo chiede a noi? Il "professionista convenzionato" non dovrebbe essere in grado di rispondere con le sue competenze?
buon giorno....io vorrei sapere se è possibile aprire un'associazione visto che siamo in 5 e abbiamo compiti diversificati ma ognuno con dei guadagni....ho visto che le associazioni non hanno scopo di lucro e pertanto non fanno al caso nostro. avete qualche suggerimento in proposito? grazie e buona giornata
E' comunque possibile prestare del lavoro retribuito nell'associazione, altrimenti... dovete aprire una società
Un'associazione può ottenere codici fiscali diversi per le sue sezioni collocate in territori diversi presentando lo stesso statuto?
No
Buonasera Sono il presidente di una ASD affiliata al CONI/ACI SPORT con C.F. e P.IVA Facciamo servizio come Uff. di Gara in varie manifestazioni al termine delle quali ci viene corrisposto un rimborso su presentazione di ns/ fattura o Ricevuta. Gli enti Organizzatori (ACI o Altro ) accettano fattura gli organizzatori con ASD non vogliono fattura in quanto non possono recuperare l'IVA. Per noi è un problema in quanto se emettiamo ricevuta dovremmo poi pagare l'iva come se fosse un corrispettivo. In pratica la domanda è questa:
Tra ASD si può emettere ricevuta senza che poi noi dobbiamo pagare l'Iva sul corrispettivo?
Grazie per la risposta.
Distinti saluti
Si
Salve. Sono diventato presidente di un'associazione di geometri liberi professionisti da meno di un anno.Detta associazione è stata costituita nel 1979 ed è rimasta "dormiente" per alcuni anni.
A. L'associazione era priva di codice fiscale e ho provveduto io adesso a farlo attribuire (non penso di poter incombere in sanzioni amministrative per la tardiva richiesta, dal 1979 ad oggi).
B. Tra qualche giorno andremo dal notaio per fare alcune modifiche allo statuto.
All'Agenzia delle Entrate mi hanno detto che per registrare il nuovo statuto, devo registrare prima il vecchio e poi il nuovo. Non posso,quindi, registrare direttamente il nuovo statuto modificato.
1. E' vero?
Ho letto poi che lo statuto va registrato entro 20 giorni.
2. Quindi riceverò comunque la sanzione amministrativa per la tardiva registrazione del vecchio statuto???
Grazie e buona serata
A. Può incorrere in sanzioni per soli gli ultimi 5 anni. Dipende tutto da COSA questa Associazione ha fatto, appunto, negli ultimi 5 anni.
B. Non so se sia una grande idea... Sicuramente una bella spesa (forse inutile)... speriamo almeno sia un notaio specializzato in Associazioni. Legga questo nostro post.
1. Non è vero. All'ufficio del Registro può registrare quello che le pare quando le pare, anche se è scritto a mano su carta da formaggio. Detto questo non capisco: chi si rivolge ad un notaio per uno statuto lo fa per redigerlo nella forma dell'Atto Pubblico, che è già una registrazione. Quindi delle due l'una: o è inutile che voi andiate da un notaio o è inutile che andiate a registrare lo statuto all'ufficio del Registro della Agenzia delle entrate.
2. Non direi proprio... anche perchè è una sanzione che non esiste!
Buonasera
una associazione ONLUS che eroga per il tramite dei propri associati assistenza socio assistenziale ad anziani e disabili (e nessuna altra attività) è obbligata ad avere la partita iva oppure è sufficiente il codice fiscale? A fronte del corrispettivo percepito che tipo di documentazione deve rilasciare? E' sufficiente una ricevuta non fiscale?
Grazie!
Cortese collega, questo blog fornisce aiuto gratuito soltanto alle Associazioni no profit. Se vuole può acquistare una nostra consulenza a pagamento: http://www.teamartist.com/consulting-appointment/