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17 Ottobre 2012

I contratti di lavoro nelle Associazioni e ASD

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Formazione per Dirigenti
I contratti di lavoro nelle Associazioni e ASD

Premesso che nel nostro Paese districarsi nel mondo dei contratti lavorativi è piuttosto arduo, alle Associazioni, sportive e non, viene applicata la generale disciplina sui contratti di lavoro. Ma quali sono le tipologie di prestazioni di lavoro che possono essere presenti in un’Associazione? Attività di volontariato, rapporti di lavoro subordinato, rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, rapporti di lavoro autonomo professionale, rapporti di agenzia e rappresentanza, rapporti di lavoro autonomo occasionale, rapporti di lavoro occasionale “accessorio”. Esistono poi i cosiddetti “compensi sportivi” che comprendono indennità di trasferta, rimborsi forfettari di spesa, premi e compensi erogati a sportivi dilettanti e a collaboratori amministrativi non professionisti di ASD, ma questi costituiscono un capitolo a sè stante; se vi interessa l’argomento potete leggere il nostro post sui compensi sportivi.

Cerchiamo di vedere in dettaglio i più importanti contratti di lavoro.

  • Attività di volontariato

Come dice il termine stesso, l’attività di volontariato viene svolta da una persona in modo spontaneo e secondo la propria volontà, come disciplinato dalla legge 266/1991: “per attività di volontariato deve intendersi quella prestata in modo personale spontaneo e gratuito, tramite l’organizzazione di cui il volontario fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà”. Il volontario potrà percepire dei rimborsi spese per attività particolari svolte per l’Associazione ed entro un limite stabilito dall’Associazione stessa; sarà utile, come tutela, fare in modo che il volontario compili, all’inizio della sua prestazione, una certificazione in cui dichiara, oltre ai propri dati personali, che l’attività svolta è gratuita e volontaria e che è svolta sotto la sua responsabilità.

  • Rapporti di lavoro subordinato

Per questi si applicheranno le comuni regole dei rapporti di lavoro subordinati: assoggettamento al potere direttivo in forma di contratto a tempo determinato, indeterminato o parziale, inserimento in modo stabile nell’organizzazione aziendale, assenza di rischio, continuità della prestazione, osservanza di un orario, retribuzione fissa. L’Associazione dovrà provvedere all’iscrizione del lavoratore all’INPS o all’ENPALS.

  • Rapporti di collaborazione coordinata e continuativa

Questa tipologia di rapporto lavorativo è caratterizzata da: assenza di vincolo di subordinazione, autonomia del lavoratore nello svolgimento dell’attività, continuità e coordinamento con inserimento nell’organizzazione del datore di lavoro, retribuzione stabilita a cadenza periodica. A partire dal 2003 i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa sono stati inseriti all’interno del largo spettro dei cosiddetti “Lavori a progetto” (il vero incubo dell’era moderna!): un contratto a progetto, per essere legale, deve prevedere un atto scritto in cui risulti la durata del lavoro commissionato, un progetto o un programma di lavoro ben definito nei suoi contenuti, l’ammontare del compenso pattuito con i tempi e le modalità di pagamento previste, le forme di coordinamento con il proprio datore di lavoro ed, infine, eventualmente le misure per la sicurezza e la salute del lavoratore.

Attenzione però, esistono alcune categorie di persone che non possono sottoscrivere un contratto a progetto e sono:

  1. le professioni intellettuali con iscrizioni ad albi (ad esempio i giornalisti);
  2. i pensionati;
  3. i membri di organi di amministrazione e controllo di società;
  4. chi abbia collaborazioni coordinate e continuative con fini istituzionali per conto di associazioni e società sportive riconosciute dal CONI;
  5. chi abbia collaborazioni coordinate e continuative con fini istituzionali per conto di Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Associate, enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI.
  • Rapporti di lavoro occasionale

Le prestazioni di lavoro occasionale possono essere autonome o accessorie (per accessorie intendiamo lavori domestici, lavori di manutenzione e simili). Il rapporto di lavoro occasionale non deve superare la durata di trenta giorni all’anno e il compenso percepito non deve superare i 5.000 €.

  • Il caso a parte: i contratti di lavoro per sportivi professionisti

Il contratto di lavoro sportivo professionista è disciplinato dalla legge 91/1981 e prevede degli ambiti di applicazione relativi a: continuità dell’attività sportiva, onerosità, qualificazione attribuita dalla federazione competente (FIGC , FIP, FIC, FIM, FPI, FIG). Inoltre il contratto con uno sportivo professionista può essere stipulato solo da una Società Sportiva (S.r.l. o S.p.a.) e presume per l’atleta la “presunzione assoluta”, vale a dire l’esclusività del rapporto di lavoro.

 

Damiano Dalerba & Stefano Cabot

Direttori area noprofit di TeamArtist

 

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766 risposte a “I contratti di lavoro nelle Associazioni e ASD”

  1. Rispondi
    AMODIO

    Salve, volevo informazioni in merito ai rimborsi percepiti da ASD.
    Questa è la mia situazione: mi occupo della preparazione dei portieri di 3 scuole calcio e da tutte e tre percepisco rimborsi. facendo un controllo all'agenzia dell'entrate sono risultati da parte di una asd dichiarati redditi di cui io non ne ero a conoscenza.
    - uno di questo è di 4050 euro e in quel periodo ero a carico di mio padre, rischio sanzione?
    - il mio commercialista mi ha detto che rischio sanzione per omissione di dichiarazione, perchè lui dice che anche se minimo l'importo dichiarato dall'asd anche io come collaboratore dovevo presentare la dichiarazione, è vero?
    VI PREGO RISPONDETEMI E DATEMI DELLE DELUCIDAZIONI.
    VI RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE E PORGO DISTINTI SALUTI

  2. Rispondi
    elena

    Mi avete supervelocemente risposto già ad un altro quesito, e in questo settore chiedo: dovendo pagare un insegnante nella nostra asd con le dovute ritenute, l'addizionale regionale della lombardia a quanto ammonta ora? prima era 0.90.
    grazie

  3. Rispondi
    paola

    Buongiorno,
    nella nostra asd sono presenti 3 istruttori. In linea di massima non lavoreranno per l'asd in modo esclusivo.La commercialista mi ha consigliato di fare con loro una ricevuta per prestazione a fine mese, in modo da pagare solo le effettive ore di lavoro.
    E' un sistema corretto?
    esiste come forma di pagamento?
    Se non ho capito male ci dovrebbero essere le tasse da pagare solo qualora il corrispettivo pagato superi i 7500 euro...giusto?
    grazie come sempre

  4. Rispondi
    giorgio lombardini

    chiedo cortesemente se una associazione culturale che insegna ballo può iscriversi al Coni ( fids) come danza sportiva e usufruire della 398? in caso negativo come poter rimborsare/retribuire i colalboratori che insegnano?
    grazie per la disponibilità

    • Rispondi
      TeamArtist

      No, l'Associazione culturale deve prima trasformarsi in una Associazione Sportiva dilettantistica, modificando il proprio statuto (non è una operazione complessa e ne vale sicuramente la pena). Altrimenti deve utilizzare le formule contenute nel post (potremmo solo aggiungere i buoni dell'INPS nel caso).

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  5. Rispondi
    Angela

    Grazie

  6. Rispondi
    Angela

    Grazie per la risposta, un'ulteriore quesito, con i contratti da 7.500 euro sono obbligatori i versamenti INPS, o ex enpals? Grazie.

    • Rispondi
      TeamArtist

      No, non ne sono gravati.

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  7. Rispondi
    Angela

    Salve, sono il presidente di una asd affiliata eps da 10 anni, ed ancora non mi è chiaro il tipo di contratto da applicare agli istruttori di sala attrezzi,e istruttori di fitness secondo il consulente del lavoro, va applicata un normale contratto ccnl con 13 e 14esima mensilità .premesso che taluni istruttori hanno un contratto ccnl per altri optiamo per la soglia dei 7.500 .secondo il commercialista vanno bene contratti con soglia di 7500 euro, ma la domanda è con questo tipo di contratto è possibile una vertenza contro l'asd ? Cosa accaduta ! .... E per la quale non c'è stata una risposta in quanto il giudice ha condannato l asd al pagamento di una somma di 1.200 euro su un periodo di 6 mesi retribuiti e conclusi davanti ad un sindacato. La sostanza è se la legge ci autorizza ad usare questi contratti perchè poi sono comunque impugnabili ? Grazie per l'attenzione

    • Rispondi
      TeamArtist

      In termini assoluti sono corretti entrambi i contratti ma è anche vero che il mondo delle ASD di Fitness è sempre sotto tiro da parte dello Stato perchè si ritiene che possano fare "concorrenza sleale" alle palestre gestite da Aziende (e quindi senza agevolazioni fiscali). Inoltre i contratti da 7500 per lo sport lo sono per il solo dilettantismo... Per rispondere alla sua domanda: in Italia non esiste nulla di certo e tutto è sempre impugnabile!
      Se posso darvi un consiglio, i contratti da 7500 li applicherei ai soli istruttori abilitati a quell'insegnamento dalla Federazione/ EPS cui siete affiliati. E specificherei a contratto che sono stati scelti come istruttori di quella specialità su segnalazione della Federazione/EPS poichè in possesso per l'insegnamento ai dilettanti. Così sarebbero molto più difficili da impugnare!

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  8. Rispondi
    bianco

    buongiorno, nelle ASD registrate al Coni, chi stipula un contratto con compenso deve avere una qualifica?se si di che genere?inoltre, vorrei porre la stessa domanda con una variante:se il tecnico dovesse operare per volontariato?
    Inoltre serve a vostro avviso un modulo di adesione firmato dai soci che decidono di tesserarsi o basta il libro soci compilato?
    Ultima cosa: come vi chiamate su facebook?
    grazie un saluto cordiale

    • Rispondi
      TeamArtist

      No, non serve una qualifica particolare a meno che non sia la vostra Federazione o EPS a pretenderlo per specifici ruoli (es.: la segretaria può essere una persona qualsiasi, mentre un preparatore atletico potrebbe dover aver seguito corsi particolari della FIGC). In una associazione è poi normale (ci si deve invece stupire del contrario) che ci siano dei volontari (soci che lavorino gratis): anche loro devono rispondere ai requisiti della FSN/EPS.
      La procedura di iscrizione è invece molto diversa da quella che immagina: l'aspirante socio (o il genitore se è minorenne) deve compilare una domanda scritta che deve essere esaminata ed accetta dal Direttivo. Il direttivo deve verbalizzare la decisione e iscrivere il nuovo socio nel libro soci. Quindi il nuovo socio pagherà la quota sociale e sarà regolarmente iscritto alla Associazione.
      Su Facebook: https://www.facebook.com/TeamArtist

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  9. Rispondi
    claudio

    Abbiamo un responsabile del settore giovanile e ragazzi, naturalmente essendo impegnato per 3 giorni alla settimana vorremmo retribuirlo con parte delle quote mensili versate dai ragazzi. A livello fiscale essendo una associazione sportiva dilettantistica con partita iva, a cosa si va incontro?
    Gli iscritti del settore giovanile e ragazzi devono anche essi essere messi nel libro dei soci?

  10. Rispondi
    Marco

    Vorrei avere un ulteriore chiarimento in merito alla legge 392/78 per i compensi dei tecnici/istruttori delle ASD, dato che in quelle culturali questa opzione non è contemplata.

    Ho chiesto ulteriori chiarimenti anche al consulente del lavoro a cui mi sono affidato per la contabilità e la stesura di contratti dipendenti e collaboratori.

    Mi è stato riferito che la legge 392/78 dei 7500 euro può essere applicata solo a quegli atleti o istruttori che svolgono attività sportiva di gara e che di conseguenza portano il proprio operato all'interno della competizione anche se questa non è professionistica ma è dilettantistica.

    Il senso è che se hai una squadra di calcio e porti i tuoi giocatori in gara ha senso applicare la legge 392. Se fai attività motoria con le signore per farle stare bene e non le porti in gara la 392 non può essere applicata e in fase di controllo fiscale è facilmente contestabile il tipo di attività.

    E' interessante capire e avere maggiori chiarimenti anche perché molte scuole di Danza si associano a enti sportivi come Coni o Fids per poi stilare con i propri tecnici contratti che prevedono il compenso dei 7500 annui senza tassazione quando poi in realtà nessuna di esse porta i propri allievi a gare. Stessa cosa vale per le palestre mascherate in ASD che fanno attività di fitness senza poi portare i propri associati a gare e concorsi.

    Effettivamente determinate attività non prevedono la gara, vedi il Pilates, o un corso di tonificazione quali gag e gas.

    Io ritengo che la danza sia arte e che il processo basico di tale attività è la comunicazione e non la prestazione fisica. Se poi uno è bravo anche tecnicamente è un altro discorso ma non rientra assolutamente nelle attività sportive.
    Chi fa danza vuole ballare in teatro non al palazzetto dello sport.
    Chi ha l'elasticità muscolare per portare le gambe a 180 gradi di apertura è dotato fisicamente non è solo dovuto all'attività fisica sportiva.
    Ma queste sono mie opinioni 🙂

    • Rispondi
      TeamArtist

      E' un tema molto dibattuto a livello nazionale ed infatti Coni e AdE hanno aperto un tavolo di confronto. Noi sosteniamo che le "gare" non possano essere la discriminante per definire se si sta facendo attività sportiva o meno poichè il beneficio della promozione dell'attività fisica per lo Stato è notevolmente superiore alle minori entrate per le agevolazioni fiscali del settore.
      Per dare un dato, è stato calcolato che a fronte di 1 euro investito nello sport, se ne risparmiano 3 in Sanità pubblica!

      Quindi noi siamo tra coloro che spingono verso il riconoscimento di ogni attività fisica, a prescindere dal gareggiare, come attività sportiva vera e propria con i conseguenti benefici fiscali per le associazioni che se ne fanno promotrici.

      Ciò posto, è vero in parte quello che dice. Oggi il Fisco utilizza questa discriminante ed infatti ci sono ASD che sono state disconosciute perchè palesemente non facevano attività sportiva. Ma ce ne sono tante, di danza e fitness, che pur non facendo gare, lavorano come ASD onestamente senza alcuna contestazione. In fondo che ci vuole a fare anche solo una piccola dimostrazione (il saggio di fine anno ad esempio) invitando altre ASD affiliate allo stesso EPS o alla stessa FSN?

      Se la nostra risposta le é stata utile può andare su Facebook e mettere “mi piacesulla nostra pagina o post, oppure diventare nostro follower su Twitter.

  11. Rispondi
    Elena

    Gentile responsabile faccio parte di un'associazione onlus, vorrei chiederle un'informazione: il dipendente di un'associazione può far parte del consiglio direttivo? Un saluto e grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si ma... è sconveniente. Prima di tutto sarebbe in conflitto di interesse (dovrebbe giudicare il proprio lavoro, auto-richiamarsi, decidere sul proprio stipendio, dei permessi etc etc) in secondo luogo desterebbe il sospetto di essere una indebita ripartizione di utili tra soci.

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  12. Rispondi
    Marco

    Grazie della risposta, ho dimenticato di precisare (ma credo l'abbiate capito) che la mia S.S.D. è a resp.limitata e non è a scopo di lucro. Posso stare traquillo lo stesso? Grazie mille delle informazioni

  13. Rispondi
    Marco

    Salve, sono il presidente di una S.S.D. e nel contempo istruttore. Il mio commercialista mi ha fatto sottoscrivere un contratto di Co.co.co (credo sia a progetto) con retribuzione annua di € 7000 con orario flessibile e compenso mensile variabile (che non supera nel complesso i 7000 prestabiliti). Ho letto nei post precedenti l'incongruenza che esiste tra membro del consiglio e istruttore ma non posso dimettermi dalla mia carica perchè vi sono regolamenti comunali (sul locale dove lavoriamo con la S.S.D.) che mi hanno imposto di costituirmi come S.S.D anzichè A.S.D. A fine mese faccio una dichiarazione di quietanza per il mio compenso da istruttore e applico marca da bollo di 1,81 €. L'assegno viene firmato dal segretario visto che non penso possa firmarmelo da solo. Vorrei un consiglio per non incorrere in problemi in caso di controllo. Premetto che il mio compenso non vuol essere una distribuzione di utili ma solo un riconoscimento minimo per il tempo e il sapere che impiego per allenare gli atleti/soci. Grazie mille.

  14. Rispondi
    Ezio

    Grazie per la Vs tempestività!! Un'ultima cosa: in qualche post avevo letto che un istruttore libero professionista non puo avere un solo cliente (la nostra a.s.d.,per esempio) a cui emette fattura perchè altrimenti diventa un subordinato e deve essere assunto. E' vero?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si e no. Di solito questa "rivalsa" viene attuata dal lavoratore contro il datore di lavoro che lo "costringe" ad aprire una partita iva per poter lavorare. Nel vostro caso mi pare che sia il contrario (e cioè questo che questo lavoratore preferisca questa formula). Chiaro è che non ha molto senso aprire una partita iva per lavorare in UNA SOLA palestra.

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      • Rispondi
        Massimo Vezzani

        Mi aggancio a questa risposta di 1 anno fa per chiedere:
        1. l'istruttore che apre partita IVA (con regime dei minimi) e lavora in più associazioni/palestre deve anche aprire posizione INPS (ex ENPALS che non esiste più dal 2012) ed INAIL (o forse fa parte dell'iter di apertura della P.IVA)?
        2. Quali somme (%) deve versare a questi enti previdenziali?
        3. Le ASD devono (sottolineo "devono") operare da sostituto di imposta e versare una parte all'INPS (ed INAIL)?
        4. Ho letto aliquote base del tipo 9,19% a carico dell'istruttore e del 23,81% a carico della società. Dell'INAIL non ho trovato aliquote. E'corretto?

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. Sono sempre restio a rispondere a questo tipo di quesito perchè, di fatto, riguardano gli interessi privati dell'istruttore e non della ASD. Noi rispondiamo gratuitamente ai quesiti (quelli semplici che non ci richiedono studi particolari) delle no-profit (proprio perchè sono tali!). L'istruttore dovrebbe chiarire questi aspetti col proprio commercialista/caf/camera di commercio.
          2. idem
          3. Dipende dal tipo di partita iva aperta e di fattura emessa. Generalmente, si. Ve lo dovrà scrivere in fattura l'istruttore.
          4. idem

          • Massimo Vezzani

            Grazie per la risposta, capisco che il quesito è complicato, molti istruttori sono anche poco o male consigliati.

  15. Rispondi
    Ezio

    Salve, sono il presidente di una a.s.d., un nostro istruttore in palestra vorrebbe diventare un libero professionista, comprarsi dell'attrezzatura da poter utilizzare all'interno dell'associazione, lavorare per l'associazione ed essere pagato rilasciandoci fattura; è una cosa possibile ed in quale regime fiscale dovrebbe inquadrarsi per essere entrambi (a.s.d. e istruttore) in regola? Molte grazie di tutte le risposte che fornite.

  16. Rispondi
    Lidia

    Buon giorno, collaboro con un'Associazione di promozione sociale della Provincia di Salerno.
    Vorrei chiedervi, cortesemente, che tipo di contratto sarebbe necessario fare ai collaboratori volontari che svolgono lavori e collaborazione in maniera volontaria con rimborso spese.
    E qual'è il contratto più adeguato per i professionisti che svolgono un lavoro di consulenza o occasionale in un progetto o attività specifica dell'Associazione. Grazie per l'attenzione. Cordiali saluti

    • Rispondi
      TeamArtist

      In questi casi, se si tratta di rimborsi forfettari, è sempre bene fare un verbale di Direttivo e una lettera di incarico che riassuma i dettagli (a chi e a che titolo si decide di dare il rimborso e l'accettazione di quest'ultimo da parte del socio (con una certificazione in cui dichiara, oltre ai propri dati personali, che l’attività svolta è gratuita e volontaria e che è svolta sotto la sua responsabilità).

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  17. Rispondi
    maurizio

    Tutto potevo aspettarmi, ma non che la risposta sarebbe arrivata così in fretta. Ma devo approfittare della vostra disponibilità alla luce della risposta da voi formulata. Visto che il presidente di una ASD non potrebbe essere nel contempo un dipendente, potremmo ovviare attraverso la trasformazione dell'ASD in cooperativa sociale? Credo che non dovrebbero esserci problema in questo senso, visto che uno degli scopi della società cooperativa è il lavoro per i suoi soci. Ovviamente perdendo tutti i benefici e le opzioni derivanti dal fatto di non essere un ASD.
    Il problema si pone perchè l'attuale presidente è un dipendente pubblico e non vorrebbe avere problemi con la sua amministrazione.
    Correggetemi ed aiutatemi perchè ho un pò di confusione ed ho esigenza di risolvere il problema al più presto.
    Confido in voi.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se il vostro problema è quello di cosa potrebbe dire l'amministrazione, prima di fasciarvi la testa chiedete alla stessa un parere scritto. Potrebbero non avere nulla da obbiettare.
      In caso contrario converrebbe piuttosto fare una ssd rl...

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  18. Rispondi
    Maurizio

    Buongiorno,
    a breve andremo a rinnovare il consiglio direttivo della nostra asd per naturale scadenza dello stesso. Tra i nostri soci figura anche una persona che è dipendente fulltime a tempo indeterminato utilizzata come tale in quanto la nostra associazione svolge attività di formazione professionale senza fini di lucro finanziata dalla regione. La domanda è: può la persona citata essere eletta e rivestire la carica di presidente? Il nostro consiglio attualmente è formato da tre persone e chiaramente esistono altri soci. Grazie!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Bisognerebbe leggere il vostro Statuto. In ogni caso il Presidente che contemporaneamente è dipendente (in qualsiasi forma) della sua Associazione, provoca due tipi di danni:
      - un grave conflitto di interessi (si troverebbe nella situazione di dover controllare e giudicare sè stesso)
      - la possibile accusa da parte della AdE di ripartizione illecita degli utili verso i soci

      Per questi motivi, seppur in line teorica è possibile, lo sconsigliamo caldamente.

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  19. Rispondi
    Daniela

    Buonasera, siamo una asd, abbiamo deciso di fare l'amministrazione semplificata. Dobbiamo fare lo stesso la dichiarazione alla SIAE? anche se abbiamo soltanto entrate dai soci.

  20. Rispondi
    Gianluca

    la ringrazio per la risposta, ma ancora non ho capito, se il compenso va aggiunto al mio reddito da lavoro dipendente o non fa parte della base imponibile irpef.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Le copio-incollo la parte che le interessa dal nostro post: "La legge prevede che le indennità, i rimborsi, i premi ed i compensi erogati per attività sportiva dilettantistica non concorrono a formare il reddito imponibile ai fini IRPEF di chi li percepisce per un importo non superiore complessivamente nel periodo d’imposta a 7.500 euro"

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  21. Rispondi
    Gianluca

    Buonasera. Sono un dipendente pubblico e faccio l'istruttore in una asd. Se percepisco un compenso di 1000 euro l'anno cosa devo fare per essere in regola con il fisco?

  22. Rispondi
    Marco

    Certo che si basano sui volontari ma ad esempio istruttori, collaboratori ed addetti alle pulizie molto spesso non lo sono... Infatti si parla di ASD Associazione Sportiva Dilettantistica non di volontari... Ad ogni modo vi ringrazio molto per la vostra cortesia e disponibilità.

  23. Rispondi
    Marco

    Buongiorno intendevo dire che superati gli 8 mesi se ci troviamo bene e il/la segretaria/o vuol proseguire il lavoro se può lavorare fatturando le ore all'ASD (immagino qui aprendo Partita Iva) invece che con un contratto. Un pò come fosse un professionista.
    Ad ogni modo gentilissimi, grazie!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Questo tipo di possibilità rientra tra le "mille" di cui discutevamo. Quando si parla del "popolo delle partite iva" si parla proprio di questa particolare forma di precariato. Se questa persona dovesse infatti avere solo voi come cliente (o prevalentemente voi) chiunque potrebbe dire (anche se lui fosse d'accordo) che è solo una formula come un'altra per evitare di assumerlo regolarmente e sfruttarlo.

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      • Rispondi
        Marco

        Cioè ipotesi nel caso di un controllo dell'ispettorato del lavoro o di altri enti potrebbero sorgere dei problemi anche se non è il segretario a denunciare la cosa? In conclusione mi pare che ci sia solo l'assunzione regolare ma questa significa un esborso notevole per una piccola ASD...

  24. Rispondi
    Marco

    Buongiorno, con un gruppo di amici stiamo per costituire una ASD. Ovviamente ci servirebbe un ragazzo/a che gestica la segreteria e magari dia anche una sistemata al locale prima dell'apertura, è possibile inquadrarlo con un contratto CO.CO.CO.? E se sì con quale durata massima? Quanto costerà questo tipo di contratto all'ASD?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si è possibile. La durata massima, a nostro avviso, non dovrebbe eccedere gli 8 mesi. Il costo dipende dal livello di retribuzione che sceglierete.

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      • Rispondi
        Marco

        Grazie 1000! E terminati gli 8 mesi in che modo si può inquadrare un segretario? Vorremmo evitare l'assunzione come dipendente anche perchè per poche ore al giorno avrebbe un carico fin troppo oneroso per la nostra ipotetica cassa.

        • Rispondi
          TeamArtist

          Potrei darle mille consigli diversi e mille gliene daranno altri nei prossimi mesi; ma niente e nessuno potranno impedire che un terzo (il ragazzo stesso, l'inps a seguito di un controllo etc etc.) possa accusarvi di averlo sfruttato confinandolo per opportunità nella terribile dimensione della precarietà. Quante vale il correre questo rischio?

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          • Marco

            Beh sì in effetti ha ragione anche se ci sono aziende che su questi contratti ci marciano. In teoria dopo gli 8 mesi il ragazzo può mettersi in proprio e lavorare con contratto libero professionale presso di noi? Spero di non abusare troppo della vostra gentilezza. Certo che poi prenderemo in esame il vostro pacchetto se e quando apriremo...

          • TeamArtist

            Cosa intende per "contratto libero professionale"? Parta da questo concetto: se collabora con voi (cioè lavora), in modo coordinato (cioè, deve coordinarsi con altre persone per fare il suo lavoro, come potrebbe essere il direttivo) e continuativo (ad esempio ad orari e giorni prefissati) non ci sarà eccezione che possa tenere.

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  25. Rispondi
    Mario

    Sto costituendo una ASD, volta prevalentemente all'organizzazione di eventi sportivi e alla pratica di alcuni sport prettamente estivi(in particolare beach tennis, beach volley, tambeach). Avrei intenzione di strutturarla come circolo. Volevo sapere se, da Presidente della ASD, ho diritto a percepire compensi per l'attività svolta all'interno del circolo e nell'organizzazione degli eventi sportivi (mi occuperei del reperimento sponsor, del tesseramento dei soci, della vendita degli spazi pubblicitari).
    Inoltre, è possibile essere Presidente a tempo indeterminato ed inserire nell'atto costitutivo che le decisioni vengano prese solo dai soci fondatori dell'ASD?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Il Presidende di una ASD in quanto dirigente della stessa può essere retribuito. Ma è una cosa che noi sconsigliamo poichè una delle regole basilari del no profit è che i soci non si dividano gli utili delle loro attività e lo strumento della retribuzione è quello più utilizzato per aggirare questa norma (ed il fisco lo sa: tant'è che è una delle prime cose che controlla, giustamente). Non solo, il Presidente si troverebbe anche in palese conflitto di interessi: si troverebbe infatti a decidere il suo emolumento ed anche a giudicare il lavoro svolto da sè stesso.
      Sulla seconda parte del suo quesito invece la risposta è totalmente negativa: il Presidente deve essere eletto (consigliamo con cadenza biennale) e non può esserlo "a vita", in più, la regola base delle Associazioni è che TUTTI I SOCI SONO UGUALI. Non è possibile quindi attribuire poteri esclusivi ai soci fondatori, considerandoli "superiori" a tutti gli altri.

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      • Rispondi
        Mario

        Perfetto, dubbio chiarito...Ed invece, per quanto riguarda l'organizzazione di eventi sportivi, posso mettere in palio premi in denaro?Ed un'ultima domanda, se svolgo attività commerciale (ad esempio vendita di materiale sportivo), continuerò a mantenere i benefici fiscali o sarò sottoposto ad un regime particolare?

        • Rispondi
          TeamArtist

          Sui premi in denaro in palio in caso di eventi sportivi, non c'è una unanimità di pareri; c'è chi li fa sfruttando la norma dei 7.500 euro (legga questo nostro post: http://www.teamartist.com/blog/2013/01/15/indennita-rimborsi-premi-compensi-sportivi-dilettanti/) e c'è invece chi sostiene che anche in questo modo siano completamenti illegali. Sappiamo che alcune Federazioni Sportive stanno affrontando questo tema con l'Agenzia delle Entrate; quando ci saranno novità pubblicheremo un aggiornamento sul blog.

          Sulle attività commerciali svolte dalle Associazioni: si tratta di concorrenza sleale verso chi fa queste attività di mestiere, pagandoci regolarmente le tasse.
          Per questo motivo sono attività che le Associazioni NON possono fare, salvo rari casi occasionali, molto particolari. Si dovrebbe entrare nello specifico di quello che vuol fare per capire se è possibile o meno.

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  26. Rispondi
    domenico

    Buon pomeriggio...
    Io collaboro con diverse tipologie d'associazione e nello specifico la mia domanda è:
    l'asd con cui collaboro può retribuirmi fino a 7.500€ annui,
    l'associazione culturale con cui anche collaboro può retribuirmi fino a 5000€ e la terza associazione: una onlus, vorrebbe iniziare una collaborazione con i Voucher...sempre fino a 5000€ annui...

    ecco... qui nasce il dubbio.
    Se io a fine anno sono arrivato a 6000€ complessivi di reddito in che posizione fiscale mi trovo?

    • Rispondi
      TeamArtist

      I 7.500 della retribuzione della ASD sono esentasse, così come i voucher (attenzione però che la stessa Onlus non può superare i 2000 euro - i 5000 di voucher si intendono sul almeno 3 committenti diversi). Cosa intende quindi come "posizione fiscale"?

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  27. Rispondi
    francesco

    salve,
    ho 22 anni e ho sottoscritto un contratto con una societa sportiva dilettantistica con retribuzione inferiore a 7500
    Non ho mai lavorato, mia madre deve dichiarare il mio reddito nel 730
    Devo inviare il contratto all'inps o altri come collaborazione continuativa
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende dal tipo di contratto che ha sottoscritto. Proverei a chiedere direttamente alla sua ASD perchè in realtà le comunicazioni le dovrebbero fare loro...

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  28. Rispondi
    Valeria

    Buon giorno, la nostra asd di recente costituzione ha nel suo direttivo il Presidente che è anche l'allenatore e il Segretario che è il direttore sportivo. All'articolo dello Statuto relativo al "CONSIGLIO DIRETTIVO" si specifica che "tutti gli incarichi sociali si intendono a titolo gratuito". La mia domanda é:
    Per INCARICHI SOCIALI si intende esclusivamente l'incarico di Presidente e di Segretario, e perciò entrambi possono prendere dei compensi per l'attività che svolgono come allenatore e direttore sportivo o a prescindere non posso prendere compensi?

    Qualche settimana fa ho letto in un blog che questi tipi di compensi, ai componenti del direttivo x attività extra incarico, configurano distribuzione indiretta di utili se superiori del 20% rispetto ai salari previsti per le medesime qualifiche (allenatore/direttore sportivo) dai contratti collettivi di lavoro, e vero?

    Chiedo aiuto a voi per risolvere questo problema che è sorto, in quanto non ci è molto chiaro e non vorremmo incorrere in qualche sanzione. Grazie per l'aiuto.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Gli "incarichi sociali" sono normalmente intesi come quelli elettivi. Per rispondere alla sua prima domanda quindi, il presidente non può prendere compensi come tale ma se fa anche l'allenatore, quest'ultima attività gli può essere retribuita. ATTENZIONE PERO': noi lo sconsigliamo perchè è in conflitto di interessi infatti è lui stesso che decide di "assumersi" e di "pagarsi" (nello stesso conflitto ricadono tutti i membri del direttivo). Detto questo, anche quello che ha letto su un altro blog ha una sua percentuale di verità. Infatti questo sistema del membro di direttivo che si da un incarico e si retribuisce è comunemente utilizzato per distribuire indebitamente gli "utili" delle Associazioni che si mascherano come tali quando invece sono vere e proprie... aziende (che sfruttano i vantaggi fiscali del terzo settore). Ed è chiaro che un ispettore fiscale si insospettisce (giustamente) quanto più le retribuzioni sono alte. E più sono alte e più è probabile una contestazione.

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  29. Rispondi
    chiara

    Salve,
    dovrei iniziare a lavorare a breve per una ASD come segretaria e receptionist. Che tipo di contratto potrei avere? Esiste la possibilità di avere un contratto subordinato a tempo determinato? Oppure, nel caso delle ASD, c'è solo la possibilità di essere assunti con contratti del tipo Co co co?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Può avere il tipo di contratto che preferisce, dipende solo dalla trattativa tra lei e la ASD.

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  30. Rispondi
    paola

    In riferimento alla vostra risposta, se il rimborso è come dirigente vale sempre il contratto sportivo (lettera di prestazione gratutita e rimborso entro 7.500 esente) o è diverso? Se rimango nel direttivo e percepisco rimborsi come insegnante quindi può essere pericoloso per il Fisco? All'Ente al quale siamo affiliati ci avevano detto di no....come è faticoso essere in regola anche con tutta la volotà di esserlo! Grazie per i vostri chiarimenti che sento precisi e chiari!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se il rimborso è forfettario ed è come dirigente, non ci sono "prestazioni gratuite". Si tratta di un vero e proprio reddito, esentasse fino a 7.500 euro l'anno, se la prestazione è verso una ASD.
      Se rimane nel direttivo e percepisce tale reddito come insegnante rischia che il Fisco possa accusarla di ripartire le entrate della Associazione e far perdere alla Associazione il regime fiscale agevolato; ma anche se questo rischio è basso, è palese il conflitto di interesse. E' lei stessa, in sintesi, a decidere e votare il suo emolumento.

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      • Rispondi
        Simone

        ma tutto questo discorso vale anche se non si è propriamente una ASD, ma semplicemente una associazione culturale e sportiva, con codice fiscale registrato come "attività di organizzazioni con fini culturli e ricreativi"

        oppure si sottointende che una ASD per tale è stata ricosciuta dal coni e che quindi può meritare il regime agevolato?

        Grazie mille, sempre utilissimi!

        • Rispondi
          TeamArtist

          Mi scusi ma non comprendo la domanda. "Tutto questo" cosa?

  31. Rispondi
    Paola

    Salve. Mi chiamo Paola e vi seguo sul vostro profilo FB. Molto interessante e utili le cose che dite perchè non è facile trovare chi sia veramente informato su come tenere in ordine tutto in una associazione. Vorrei porre un quesito che mi riguarda. Collaboro con una associazione di yoga da 10 anni. Sono all'interno del consiglio direttivo, seguo molte cose all'interno del giusto funzionamento della stessa, ma non ho il diploma di insegnate di yoga. Ho fatto lezioni di yoga in quanto esperta comunque e sono couselor e quindo seguo molto le persone (a titolo gratuito) nel percorso personale e conduco meditazioni. L'associazione è una asd. E' possibile che abbia un rimborso entro le 7.500 € annuale cone dirigente o come insegnante visto che effettivamente lo sono? Quali sono le cose che devo eventualmente fare x regolarizzare tutto?
    Grazie per tutto!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Assolutamente Si. Basta fare un contrattino che disciplini le prestazioni che lei si impegna a rendere per conto della ASD e l'importo annuale (rispetto all'anno solare però, non sociale) di rimborso forfettario che maturerà (con indicati anche i metodi ed i tempi di pagamento): questi contratti più sono dettagliati e meglio è (noi andremo a breve a scrivere un post con una bozza scaricabile).
      Dovrà anche sottoscrivere una auotocertificazione alla sua ASD che dica se lei percepisce o meno più di 7500 euro annuali per questo tipo di prestazioni (perchè nel caso l'ASD le deve detrarre il 23% e versarlo allo stato) sommando altre eventuali entrate di altre ASD.
      L'ASD dovrà poi inviare il modello 770.
      Unico inconveniente: il conflitto di interesse tra essere un membro del direttivo e contemporaneamente un insegnante pagato (che agli occhi del fisco potrebbe anche sembrare una indebita spartizione degli utili associativi). Le consiglio quindi di farsi rimborsare l'attività di dirigente e non tanto quella di insegnante, oppure di dimettersi dal direttivo.

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  32. Rispondi
    marianna

    Buonasera, ho letto i post precedenti sulla dichiarazione dei redditi...e ho un dubbio: chi deve compilare il modello 770?Siamo una piccola associazione che ha incassi solo da quote sociali e corsi ma dà compensi ai propri istruttori.
    grazie

  33. Rispondi
    ebe giacometti

    faccio parte di una onlus nazionale.Lo statuto prevede la figura del segretario generale che per contratto svolge un ruolo di direttore generale delle attività realizzate nella ns sede legale centrale. Ci domandiamo: dopo la riforma Fornero possiamo ancora assumere un manager con partita iva che assolva x tre anni consecutivi questo ruolo a pagamento?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Prima di tutto attenzione alle contraddizioni: non si può "assumere" un manager a "partita iva". In questo caso al manager si affida un ruolo di segretario generale e, poichè per far ciò deve aver acquisito "competenze teoriche di grado elevato acquisite attraverso significativi percorsi formativi, ovvero da capacita' tecnico pratiche acquisite attraverso rilevanti esperienze maturate nell'esercizio concreto di attività" (citiamo il testo della Riforma Fornero rispetto ai casi in cui i rapporti a partita iva sono ancora possibili) a nostro parere potete continuare ad operare in questo modo.
      Si ricorda, comunque, che la ratio della legge è quella di impedire lo sfruttamento del lavoratore nel cosiddetto fenomeno delle "false partite iva". Nel vostro caso crediamo che il ruolo di Segretario/ Direttore Generale essendo un ruolo non solo dirigenziale ma anche apicale (probabilmente quello di maggior "potere" e responsabilità) sia molto difficile pensare e dimostrare che sia stato "imposto" un contratto a partita iva per sfruttamento.

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  34. Rispondi
    Monica

    Grazie per la risposta
    L'associazione è un asd
    Il dubbio rimane sulla dichiarazione dei redditi se è da fare nel primo caso, e nel secondo.
    Preciso che nell'associazione non si fa commercio di nulla, le entrate sono quelle delle quote e i contributi alle attività.
    Quest'anno dobbiamo fare la dichiarazione dei redditi se le entrate coprono, e forse neanche le spese?
    Se il prossimo anno ci saranno più iscritti e quindi ci saranno entrate che verranno reinvestite nell'associazione si dovrà fare la dichiarazione dei redditi. Sono confusa perchè alcuni mi dicono di si e altri di no.
    Volevo saperlo perchè nel caso mi servirà un commercialista.
    Grazie per la risposta
    Monica

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se siete una ASD iscritta al registro nel CONI ed avete esercitato l'opzione per la legge 398/1991, se avete compilato il modello EAS, tutte le entrate per quote sociali e corsi (ai vostri soci) sono decommercializzate e non dovete quindi fare alcuna dichiarazione.
      Discorso diverso se farete contratti di pubblicità o sponsorizzazione o avrete entrate da non soci.

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  35. Rispondi
    Monica

    Ho un dubbio. La nostra associazione ha pochi iscritti per ora, l'insegnante che lavorerà nei corsi per quest'anno farà volontariato, nel senso che le quote e i contributi serviranno a coprire l'affitto dei locali, ho capito bene che in questo caso a settembre non dobbiamo fare la dichiarazione dei redditi? L'insegnante deve essere socia o no e se socia deve presentare certificazione di volontariato o non serve?
    Nel caso che invece il prossimo anno ci siano più iscritti e l'insegnante percepisca un corrispettivo si deve fare la dichiarazione dei redditi? In questo caso l'insegnante deve essere socia o no?
    Vi ringrazio per la risposta

    • Rispondi
      TeamArtist

      Tutto dipende da che tipo di Associazione è la vostra. In Italia non tutte le Associazioni possono accedere ad un regime fiscale agevolato ed ai vantaggi conseguenti; in particolare le entrate derivanti da corsi per i soci, sono considerate entrate de-commercializzate solo per alcuni tipi di Associazioni tra cui, ad esempio, APS, Onlus, ASD.
      La prima cosa da sapere quindi è: che tipo di associazione è la sua?

      Detto questo, ha assolutamente senso che gli istruttori di una Associazione siano anche soci della Associazione stessa. Sia nel caso che prestino pura attività di volontariato, sia che lo facciano in modo retribuito. Sconsigliamo però che chi percepisce una retribuzione sia all'interno del direttivo (per evitare possibili conflitti di interesse).

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  36. Rispondi
    stefano

    Grazie. ma posso denunciarli pur essendo socio e senza avere nessun contratto a parte quella scheda che firmo quando ricevo il pagamento? o devo prima dimettermi e poi fare il resto?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende dalla sua coscienza e forse anche dal valutare se quei redditi li ha sempre dichiarati al Fisco... Dal nostro punto di vista, ogni cittadino italiano deve denunciare qualsiasi illegalità di cui viene a conoscenza.

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  37. Rispondi
    stefano

    Buongiorno. Sono socio, magazziniere e custode in una ASD, pago la mia quota mensile e in più sono retribuito per la mie mansioni sopracitate. Volevo sapere nel caso in cui non mi pagano una mensilità o più, come posso agire? Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende dal titolo per cui percepisce la retribuzione. Ha un contratto firmato? Nel caso, se ce lo invia, possiamo darle un parere più preciso.

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      • Rispondi
        stefano

        Grazie per la risposta. Non ho un contratto firmato ma quando mi pagano firmo a loro una scheda per il pagamento ricevuto. Svolgo questa attività in questa società da 20 anni e solo negli ultimi 2 sono socio ma non per mia scelta sono gli altri che pagano per me e firmano per me perchè vivendo proprio all'interno della società i vecchi soci per evitare che i nuovi subentrati mi possino cacciare mi pagano la quota da socio. Ora però sono 2 mesi che non mi pagano e io non sò come comportarmi. Il mio lavoro continuo a farlo ma non ce la faccio a campare. Grazie

        • Rispondi
          TeamArtist

          Senza contratto firmato non può far nulla. Ma la sua ASD è in gravo difetto con lei per quanto ci scrive. Una sua denuncia alla agenzia delle entrate o all'INPS produrrebbe molti danni.

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  38. Rispondi
    Milena

    Salve io lavoravo come segretaria in una palestra ASD SENZA NESSUN PREAVVISO mi anno licenziata. Lo possono fare? Cosa posso fare? Grazie

  39. Rispondi
    Alessia

    Buona sera, faccio parte del consiglio direttivo di una ASD con carica di segretario,da statuto le cariche ricoperte sono gratuite, stilo e firmo i verbali delle assemblee etc, mi chiedevo avendo il circolo la necessità di presenza fissa in segreteria per l espletamento di iscrizioni, quote etc verso i soci, se posso richiedere contratto di lavoro e di che genere. Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se a statuto vi è quella regola, o si dimette dal direttivo, o cambiate lo statuto. A mio parere dovrebbe dimettersi dal direttivo e proporre un contratto di lavoro collaborativo... dobbiamo ancora verificare però la recente riforma Fornero per poter consigliare la formula migliore (che dipenderà sicuramente anche del livello della retribuzione che immagina).

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  40. Rispondi
    Marzia

    Buon giorno,
    volevo gentilmente sapere se ad una collaborazione autonoma occasionale es. di 20gg su un tot. di € 1000,00 deve essere sempre applicata la ritenuta del 20% o se come nelle colllaborazioni coord. e cont. esiste l'obbligo di tassazione IRPEF solo al di sopra della soglia dei 7500,00.
    Ringrazio per la risposta
    Cordiali saluti

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende dal tipo di contratto firmato. Se ce lo invia possiamo farcene una idea e darle una risposta precisa.

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  41. Rispondi
    Michele

    Buongiorno,

    per essere un volontario in una ASD e svolgere attività di volontariato sul bancone del bar è necessario far parte del Consiglio direttivo o è sufficiente essere un socio della ASD?

    Grazie.

  42. Rispondi
    paola

    ciao, una domanda sui contratti di lavoro.Gli istruttori che prestano servizio nell'asd che tipo di contratto è meglio che abbiano?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Questa è una domanda da "100 milioni di dollari". Noi abbiamo sempre suggerito i contratti relativi alle collaborazioni coordinate e continuative (che contemplano nel d.lgs. 276/2003, proprio questo tipo di prestazioni). Ad oggi però non sappiamo la riforma Fornero se e come è intervenuta in questo specifico ambito...

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  43. Rispondi
    Claudio

    Buon giorno vi contatto perchè venerdì 27 la palestra presso la quale avevo un contratto di collaborazione e continuativo mi ha lasciato a casa e quindi volevo sapere se questo poteva essere fatto e se c'era qualcosa che potevo fare in mia difesa.
    Trattandosi di un asd, io so che per quello che per regolamento delle asd per mandare via un socio o collaboratore bisognerebbe fare un assemblea con tutti i soci e decidere a maggioranza.
    grazie anticipatamente

    • Rispondi
      TeamArtist

      Salve, ci servono almeno le seguenti informazioni:
      1) Aveva un Contratto di Collaborazione Continuativo formale e firmato da lei e dal Presidente? Se si, può inviarcene copia?
      2) Lei è formalmente socio della ASD?
      3) Come le hanno comunicato che la "lasciavano a casa"?

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  44. Rispondi
    giuseppe

    buon giorno.... e considerando le previsioni Maya, speriamo lo resti... una domanda. Con la mia associazione sportiva dilettantistica, vorrei utilizzare un contratto di lavoro dipendente o collaborativo (retribuzione annua inferiore a 7500) extra CE. Ma temo di non riuscire ad ottenere il visto annuale, anche se loro hanno altri redditi provenienti da attività professionistica sportiva. Posso assumere una persona extra CE con un contratto non oneroso per l'ASD e riuscire ad ottenere un Visto di soggiorno annuale? I ragazzi sono professionisti ciclisti ma con contratto di lavoro in Danimarca, ma vogliono venire a vivere in Italia. Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Abbiamo pochi parametri per poter dare un parere articolato e preciso. In generale possiamo dire che la Direzione Sport e Preparazione Olimpica, con circolare del 19/06/2006, protocollo n. 2024, ha definito la nuova normativa per l'assunzione in Italia, in ottemperanza al regolamento di attuazione della legge Bossi-Fini (D.P.R. 334/2004 - art. 37). Le società sportive che intendono assumere in Italia atleti extra U.E., devono inviare una proposta di contratto di soggiorno ed una richiesta nominativa per lavoro subordinato/sport, alla Federazione sportiva Nazionale di riferimento. Una comunicazione andrà inviata anche in Questura, che si occuperà di rilasciare il Nulla Osta. La Federazione Sportiva, una volta accertati i requisiti delle società sportive, trasmette telematicamente la proposta di contratto di soggiorno e la richiesta nominativa al C.O.N.I. Quest'ultimo verificherà la disponibilità di quote (infatti, annualmente, viene fissato con decreto flussi apposito un limite massimo di ingressi destinati ad atleti extra U.E.) e, una volta ottenuto il Nulla Osta dalla Questura, invierà il suo assenso allo Sportello Unico per l'Immigrazione di competenza territoriale. Lo Sportello Unico chiederà un codice fiscale ed invierà l'assenso del C.O.N.I alla rappresentanza diplomatica italiana avente sede nel paese di origine dello sportivo. Una volta arrivato/a nel nostro paese, l'atleta sottoscriverà il contratto di soggiorno presso lo Sportello Unico.

      Ma la materia è talmente complessa e mutevole che conviene vi confrontiate con la vostra Federazione di riferimento prima, e poi con lo Sportello Unico di vostra competenza territoriale.

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  45. Rispondi
    Gianni

    Vi sarei grato se potreste rispondere al mio dubbio: il calcolo delle retribuzioni di un collaboratore non atleta nelle società sportive dilettantistiche per stabilire il superamento dei 7500 euro, oltre il quale vengono trattenute le imposte, viene fatto a partire da gennaio dell'anno interessato o dall'inizio della collaborazione? Cioè si calcola l'effettivo periodo di collaborazione o semplicemente l'anno solare? grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se ho inteso esattamente la domanda, deve far riferimento all'anno fiscale del contribuente (cioè l'anno solare).

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  46. Rispondi
    Angelo

    Salve. Vedo che esistono associazioni che organizzano corsi di vela e vacanze e altro. Vorrei sapere come funziona la gestione dei costi per l'uso delle barche, i compensi agli skipper ecc.
    Come si struttura e gestisce un ass. di questo tipo.
    Grazie per l'aiuto.

  47. Rispondi
    Paolo Blandino

    L'associazione sportiva dilettantistica non utilizza spazi scolastici. In questo caso il dipendente statale può' svolgere il ruolo di Presidente?

    • Rispondi
      TeamArtist

      In linea di massima si. In questi casi consiglio sempre però di fare una domanda formale al proprio dirigente e farsi dare una risposta scritta. Il ruolo di Presidente della ASD infatti non deve risultare "in contrasto con le finalità dell'Ente" il che è un concetto interpretabile. A scanso di equivoci, meglio fare questo passaggio in più.

  48. Rispondi
    Maurizio Ciceri

    Nel caso si abbia in "gestione" una palestra (scolastica o no) e si debba quindi provvedere a "custodia e pulizia/manutenzione della stessa, come si può configurare il rapporto con una persona addetta a tali mansioni?
    Può essere inquadrata come "dirigente" e godere delle agevolazioni relative ai "rimborsi" delle asd o è opportuno prevedere qualcosa di diverso?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      La possibilità di inquadrare una persona addetta alle pulizie/manutenzioni come "dirigente" di una asd è una forzatura logica e linguistica che sconsiglio vigorosamente. La soluzione più sensata è quella di affidare quest'onere ad una azienda di pulizie esterna e pagare a fattura. In altri casi, ho visto inserire questo costo tra i costi di affitto da parte dell'ente pubblico proprietario, che comunque ha già un appalto in essere per le pulizie (essendo la palestra in condivisione). Altra soluzione legittima è quella di pagare con ritenuta d'acconto (ma se il rapporto dovesse diventare coordinato, collaborativo e continuativo, andrebbe trasformato presto in un contratto di lavoro vero e proprio) ma comunque lo sconsiglio perchè l'ASD andrebbe incontro a delle responsabilità connesse all'avere, di fatto, un dipendente.

  49. Rispondi
    Lorenzo

    Utilissimo articolo, grazie!

  50. Rispondi
    Paolo Blandino

    E' possibile, per un impiegato statale (assistente amministrativo in una scuola) svolgere il ruolo di Presidente di una Associazione Sportiva Dilettantistica?
    Se la risposta è no, può comunque ricoprire qualche ruolo all'interno della stessa?

    Grazie
    Cordiali saluti
    Paolo Blandino

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non vi dovrebbe essere nessun ostacolo a meno che il regolamento del Suo istituto non preveda qualche clausola particolare. In ogni caso può togliersi ogni dubbio chiedendolo espressamente al suo dirigente scolastico. Ritengo comunque che non sia opportuno che lei abbia un ruolo direttivo nel caso in cui l'ASD in questione usi gli spazi scolastici del medesimo istituto in cui lavora.