Premesso che nel nostro Paese districarsi nel mondo dei contratti lavorativi è piuttosto arduo, alle Associazioni, sportive e non, viene applicata la generale disciplina sui contratti di lavoro. Ma quali sono le tipologie di prestazioni di lavoro che possono essere presenti in un’Associazione? Attività di volontariato, rapporti di lavoro subordinato, rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, rapporti di lavoro autonomo professionale, rapporti di agenzia e rappresentanza, rapporti di lavoro autonomo occasionale, rapporti di lavoro occasionale “accessorio”. Esistono poi i cosiddetti “compensi sportivi” che comprendono indennità di trasferta, rimborsi forfettari di spesa, premi e compensi erogati a sportivi dilettanti e a collaboratori amministrativi non professionisti di ASD, ma questi costituiscono un capitolo a sè stante; se vi interessa l’argomento potete leggere il nostro post sui compensi sportivi.
Cerchiamo di vedere in dettaglio i più importanti contratti di lavoro.
Come dice il termine stesso, l’attività di volontariato viene svolta da una persona in modo spontaneo e secondo la propria volontà, come disciplinato dalla legge 266/1991: “per attività di volontariato deve intendersi quella prestata in modo personale spontaneo e gratuito, tramite l’organizzazione di cui il volontario fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà”. Il volontario potrà percepire dei rimborsi spese per attività particolari svolte per l’Associazione ed entro un limite stabilito dall’Associazione stessa; sarà utile, come tutela, fare in modo che il volontario compili, all’inizio della sua prestazione, una certificazione in cui dichiara, oltre ai propri dati personali, che l’attività svolta è gratuita e volontaria e che è svolta sotto la sua responsabilità.
Per questi si applicheranno le comuni regole dei rapporti di lavoro subordinati: assoggettamento al potere direttivo in forma di contratto a tempo determinato, indeterminato o parziale, inserimento in modo stabile nell’organizzazione aziendale, assenza di rischio, continuità della prestazione, osservanza di un orario, retribuzione fissa. L’Associazione dovrà provvedere all’iscrizione del lavoratore all’INPS o all’ENPALS.
Questa tipologia di rapporto lavorativo è caratterizzata da: assenza di vincolo di subordinazione, autonomia del lavoratore nello svolgimento dell’attività, continuità e coordinamento con inserimento nell’organizzazione del datore di lavoro, retribuzione stabilita a cadenza periodica. A partire dal 2003 i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa sono stati inseriti all’interno del largo spettro dei cosiddetti “Lavori a progetto” (il vero incubo dell’era moderna!): un contratto a progetto, per essere legale, deve prevedere un atto scritto in cui risulti la durata del lavoro commissionato, un progetto o un programma di lavoro ben definito nei suoi contenuti, l’ammontare del compenso pattuito con i tempi e le modalità di pagamento previste, le forme di coordinamento con il proprio datore di lavoro ed, infine, eventualmente le misure per la sicurezza e la salute del lavoratore.
Attenzione però, esistono alcune categorie di persone che non possono sottoscrivere un contratto a progetto e sono:
Le prestazioni di lavoro occasionale possono essere autonome o accessorie (per accessorie intendiamo lavori domestici, lavori di manutenzione e simili). Il rapporto di lavoro occasionale non deve superare la durata di trenta giorni all’anno e il compenso percepito non deve superare i 5.000 €.
Il contratto di lavoro sportivo professionista è disciplinato dalla legge 91/1981 e prevede degli ambiti di applicazione relativi a: continuità dell’attività sportiva, onerosità, qualificazione attribuita dalla federazione competente (FIGC , FIP, FIC, FIM, FPI, FIG). Inoltre il contratto con uno sportivo professionista può essere stipulato solo da una Società Sportiva (S.r.l. o S.p.a.) e presume per l’atleta la “presunzione assoluta”, vale a dire l’esclusività del rapporto di lavoro.
Damiano Dalerba & Stefano Cabot
Direttori area noprofit di TeamArtist
HAI ANCORA DEI DUBBI? Scrivici qui di seguito i tuoi QUESITI (facendo un ELENCO NUMERATO di tutte le tue domande) e ti risponderemo GRATUITAMENTE dandoti la precedenza SE (ci vogliono solo 30 secondi):
1. avrai messo “MI PIACE” sulla nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/TeamArtist.Italy
2. avrai portato il mouse sopra il pulsante “TI PIACE” e selezionato “AGGIUNGI ALLE LISTE DEGLI INTERESSI”. Solo così continuerai a ricevere tutti i nostri aggiornamenti (senza far ciò non vedrai circa il 60% di ciò che pubblicheremo!)
3. ci avrai chiesto l’amicizia. Clicca qui: https://www.facebook.com/Associazioninonprofit.
Buona sera, dovrei istituire una ASD o una SSD con sede in una struttura sportiva solo ed esclusivamente per proporre dei corsi sportivi giovanili e per adulti.
A. Una ASD con CF non sarebbe possibile a causa del superamento del tetto massimo di entrate registrate.Non sarei interessato quindi ad utilizzare la ASD per non soci o per gli ingressi singoli del centro sportivo.
1. E' possibile istituire questa ASD ed emettere fatture ai soci che parteciperebbero a questi corsi?
2. e con le entrate pagare liberi professionisti operanti all'interno della ASD oltre che alle spese di manutenzione e quant'altro?
A. Non ho capito. Può scrivere diversamente questo concetto?
1. Si, se l'ASD avrà partita iva
2. Si
Ovvero, una palestra di arrampicata sportiva gestita da un ente non organizza corsi sportivi per ragazzi e adulti, io vorrei effettuare questi corsi. Se fondassi una ASD con partita iva in modo da fatturare i corsi per i bambini e gli adulti e con i ricavati ci pagherei le spese e i liberi professionisti che operano in funzione in istruttori, sarei in difetto di qualcosa? Posso farlo?
Scusi, ma che senso ha aprire partita iva e fatturare i corsi? Una ASD di solito associa i propri atleti. In questo modo non ha bisogno di aprire una partita iva ed emettere fatture. Aprirà il solo codice fiscale e rilascerà le ricevute nel caso. Perchè sarebbero proventi detassati.
Ovviamente questo mi era chiaro,
1. ma posso rilasciare la ricevuta fino all'ammontare di quanto?
2. e in che modo posso pagare gli istruttori liberi professionisti che operano presso la società?
1. non c'è limite.
2. con una delle forme contrattuali previste in questo post.
Mi scusi ma non mi ha allegato il link. In ogni caso quindi se ho capito bene il tutto: fatta questa ASD con il codice fiscale. Posso rilasciare ricevuta a adulti o bambini purchè soci. E non c'è un max tetto di ricevute.
1. Cioè complessive in un anno possono anche essere di 25000 per esempio?
2. Gli istruttori che effettuano i corsi che hanno partita iva possono fatturare alla ASD ed essere così pagati.
3. Ovviamente il bilancio della ASD a fine anno deve essere al pari giusto?
4. sbaglio qualcosa?
1. Si
2. Si
3. Non è detto. Può avere un avanzo o un disavanzo. In tal caso dovrete deliberare o cosa farne o come sanarlo.
4. Chi può dirlo?
Un nostro socio ASD (63 anni) tiene qualche corso per altri soci e si occupa dei tesseramenti, ricevute, piccola segreteria, ecc. venendo pagato in modo diverso per le due cose, in modo maggiore per i corsi (5.000/2.000 euro circa).
1) la prima attività potrebbe essere considerata reddito prevalente e consentire alla seconda di usufruire dei benefici Asd anche senza P.IVA considerando l'esiguità delle cifre? (Non è esattamente un fulmine del cielo neanche come istruttore).
2) Se lo invitassimo ad aprire P.IVA come istruttore (5.000 euro!!! neanche sicuri ogni anno) potremmo pagargli le attività di segreteria non professionale con i benefici ASD (ca 2.000 euro)?
1. No (a nostro parere: il tema è delicato e confuso)
2. idem
Salve, siamo un'associazione culturale con sede presso l'abitazione del presidente. L'associazione, tra le sue attività, svolge corsi di musica presso sedi scolastiche in convenzione gratuita di utilizzo locali. I destinatari dei corsi sono minorenni associati, gli insegnanti sono vari soci maggiorenni (tra cui il Presidente) altamente qualificati e per il momento retribuiti con esigue prestazioni occasionali regolarmente tassate e assoggettate a Irap.
1. Le entrate mensili dei corsi (tenuti fuori dalla sede in diverse scuole e verso associati seppur minorenni) possono essere, in caso di ispezione disconosciute, come attività decommercializzate?
2. Uno dei nostri dubbi (e nel panorama associazioni ce ne sono tanti e tanti altri!) è che lo statuto prevede una convocazione collettiva da esporre presso la sede (che ad oggi è ancora l'abitazione del presidente) anche se di fatto avviene una convocazione verbale fra associati.
La associazione ha, però, una vera vita democratica verbalizzata dove partecipano sempre quasi tutti i soci maggiorenni e alcuni genitori che rispondono comunque all'invito di partecipare alle riunioni. Generalmente i genitori sono interessati solo alla partecipazione dei figli ai corsi!
3. Per non incorrere in contestazioni, potremmo non associare i minorenni, (anche se per noi sono il senso dell'associazione per l'educazione musicale), e considerare le entrate dei loro corsi commerciali con regime agevolato forfettario 398?
4. Come peserebbero tali entrate commerciali seppur inerenti agli scopi istituzionali se fossero superiori a quelle istituzionali nella qualifica di enc?
5. Ho sentito parlare della possibilità di stipulare convenzioni con le scuole. In questo caso i corrispettivi dei corsi dovrebbero essere corrisposti direttamente dalla scuola e sarebbero per noi detassate?
6. Sarebbe opportuno, vista la suddetta previsione statutaria, modificare lo statuto o meglio chiudere e riaprire l'associazione?
Grazie in anticipo per i vostri consigli e per il vostro servizio a supporto delle associazioni!
1. Cosa intende per "ispezione disconosciute"? In ogni caso, si, possono essere entrate decommercializzate.
2. Dovete prevedere per forza ANCHE una convocazione individuale (meglio se via posta elettronica).
3. Potete farlo. Ma non mi pare una buona soluzione (cmq non eviterebbe la possibilità di contestazioni... anzi!). Ma voi avete una partita iva?
4. In regime 398 è consentito fino a 250mila euro all'anno.
5. Legga questo nostro post.
6. Non cambia nulla chiudere e riaprire. Meglio sistemare lo Statuto attuale (se vuole una consulenza per questo la nostra costa poco).
Dipendente pubblico vicepresidente nonché tecnico di ASD. Percepisco compenso mensile che non supera € 7500 annui. Non chiedo autorizzazione xché gli orari delle due attività non si sovrappongono. Mi hanno detto che è tutto regolare. Ci debbo credere?
No. In teoria dovrebbe bastare una comunicazione. Ma perchè rischiare? Chieda l'autorizzazione e non ci pensi più.
Dipendente pubblico vicepresidente nonché tecnico di ASD. DOMANDA: Percepisco compenso mensile che non supera € 7500 annui. Non chiedo autorizzazione xché gli orari delle due attività non si sovrappongono. Mi hanno detto che è tutto regolare. Ci debbo credere?
RISPOSTA TEAMARTIST:
No. In teoria dovrebbe bastare una comunicazione. Ma perchè rischiare? Chieda l'autorizzazione e non ci pensi più.
1) Io avevo capito che doveva sempre e comunque essere a tutitolo gratuito. MI SONO SBAGLIATA???? MEGLIO COSI'
2) Vicepresidente???? BRRRR... Conflitto di interesse?
1. Poveretti i dipendenti pubblici! Che hanno per essere diversi dagli altri? Chiedono l'autorizzazione (o comunicano) proprio per poter godere dei redditi degli sportivi dilettanti. Se lo fanno gratuitamente, non hanno bisogno di chiedere nulla a nessuno (il volontariato è libero in Italia).
2. Già.
Salve, avrei bisogno di alcune informazioni circa le prestazioni alle associazioni, dal 2009 lavoro per una grande associazione, che da due anni è stata rifondata con lo stesso nome + estensione, Roma. Solo due anni fa mi hanno fatto il contratto a progetto mentre in passato la mia risultava una collaborazione occasionale (ma si è sempre trattato di lavoro subordinato, con orari e ordini). Quest\'anno hanno deciso di lasciami a casa per futili ragioni, ora mi chiedo:
1. posso fare vertenza?
2. Posso avere un risarcimento anche sugli anni precedenti, anche se questa è stata rifondata?
Tra le altre cose io sono socia fondatrice,ma nello statuto non viene espresso nulla sulle mansioni lavorative. Dopo tanti anni e lavoro mi sento davvero struttata anche xke se oggi tale associazione è così riconosciuta è anche per il mio lavoro, ore in nero, senza mai rimborsi, perchè il loro motto e tutto e tutti per la crescita dell\'associazione. Sono arrabbiata, moltissimo.
1. Assolutamente si. Si rivolga ad un Sindacato.
2. Ne dubito. Ma provi a sentire.
Alessandro, temo che molto dipenda dalla località perchè da una città all'altra gli ispettori e i giudici operano in modo molto diverso.
Tu a che zona geografica fai più o meno riferimento? Ad Ancona ci sono state parecchie sentenze favorevoli alle ASD con obbligo di pagamento delle spese all'AdE.
Qui zona Parma, per ora tutto tace e non si sono (ancora) sentite (o cmq poche) operazioni tipo "Fermi tutti, FINANZA..."
Sarebbe interessante poter fare qualcosa tutti insieme, ma cosa?
Lo chiedo a Teamartis, per favore...
Legga questo nostro post.
carissimi qui la situazione è ben più complessa. il vero problema è che di tutto ciò concretamente nessuno se ne occupa. qui fioccano sanzioni da 100mila euro su realtà che incassano 50 e spendono 51, con relativa buona pace dei Presidenti. Non solo arriva l'ispettorato del lavoro che come ben è descritto sopra ti contesta tutti i rapporti di collaborazione (prima perchè magari il corso di yoga non aveva uno sbocco agonistico e oggi appunto perchè lo insegni troppo bene), ma c'è anche l'agenzia delle entrate che per partito preso sostiene la decadenza della natura dilettantistica delle associazioni...e ti rimanda al giudice e poi si vedrà. oggi con la situazione che c'è i tribunali manco si preoccupano di esaminarlo il problema e confermano confermano tutto. tu provi anche a difenderti ma a colpi da 10mila euro alla volta perchè gli avvocati non lavorano gratis...e poi cosa leggi scritto sulle sentenze che il rispetto delle normative non basta che il registro del coni è notoriamente una bufala gestita da persone poco efficienti e che serve qualcosa in più per convincere lor signori, ma cosaaaaa? mi sembra di essere tornato a scuola quando la prof per fregarti ti diceva ....si va bene quello che dici ma dimmi qualcosa in più...ma cosaaaaa. si insomma ragazzi o qualcuno fa qualcosa o non so dove si andrà a finire. per inciso un'altra affermazione sbalorditiva detta dai giudici di primo grado è stata....beh dai per dove è ubicata la sede (centro cittadino)come possiamo ritenerla un'associazione. Per cui attenzione solo sedi in campagna e decisamente diroccate 🙂
dimenticavo... se per caso ti innamori di un membro del CD o peggio ancora del/la presidente/ssa, allora sei davvero nei guai per il CONFLITTO DI INTERESSE. Gli ispettori guardano con molto sospetto i rapporti sentimentali...
Sono certo che l'elenco potrebbe continuare...
Parole sante. Il quadro da lei descritto è asslutamente vergognoso ma purtroppo abbastanza realistico. Ma non si potrebbe fare qualcosa?
L’ISTRUTTORE SPORTIVO DILETTANTISTICO PERFETTO... PER GLI ISPETTORI DEL FISCO.
Quali sono le carratteristiche ideali per non correre rischi?
1)Prima di tutto DEVI essere inesperto. Se insegni Yoga e conosci la differenza tra il Saluto al Sole e la Posizione del Loto, o peggio ancora hai conseguito anche un solo diplomino striminzo, allora possiedi CONOSCENZE E COMPETENZE SPECIFICHE e diventi immediatamente un professionista. Tieni corsi di nuoto per bambini? Assicurati di saper stare a galla a malapena. Alla larga i bagnini diplomati. Alleni la squadretta dell’oratorio? È meglio che tutte le tue squadre siano state retrocesse negli ultimi cinque anni (il fisco non indaga più indietro). In tutti gli altri casi sarai accusato di professionismo. Ovviamente potrai fare ricorso, ma è risaputo che costa troppo e la vittoria dipenderà comunque dalla discrezionalità del giudice.
2) È pur vero che la normativa ASD consente di ricevere compensi fino a 28.000 Euro ca. con relativa ritenuta (WOW!!), ma non osare avvicinarti ai famigerati 7.500 o addirittura superarli. NON sarebbe più visto come un compenso marginale e diventeresti uguale a Mourinho. Con buona pace della normativa. E occhio all’ENPALS!!!
3)Se conduci corsi sportivi per la tua ASD, è meglio che non arrivi mai in orario, o non ti presenti proprio, ma soprattutto non dare spiegazioni in caso di assenza (rischi che la tua prestazione diventi Coordinata!)
4)Sei un”bamboccione” e vivi con i genitori a 45 anni, oppure ti fai mantenere dalla moglie (o dal marito)? Benissimo! La tua è la condizione ideale. Sarai considerato a carico e potrai evitare la terribile accusa di professionismo. Bada bene però di non divorziare per non rovinare tutto!
5)Se anche guadagni miseri 2.000 Euro l’anno e non riesci in nessun modo a passare per dilettante dovrai aprire partita IVA. Tuttavia, se non trovi almeno due ASD disposte a rischiare di affidare un corso a un simile incapace potresti passare per “falsa partita IVA” e non ti resterà che farti assumere come dipendente (Buona fortuna).
6)Se invece hai un altro reddito (ovviamente che sia prevalente!) puoi stare tranquillo, ma dio non voglia che tu sia un dipendente pubblico!!! In questo caso dovrai sempre chiedere autorizzazioni ma comunque lavorare SOLO a titolo gratuito. (Le centinaia di agenti di PS che tengono corsi pagati per ASD avranno una deroga speciale?).
Dopo tutto ciò, c’è da stupirsi se lo sport dilettantistico in Italia versa nelle condizioni che conosciamo?
La domanda è questa: sareste disposti ad affidare i vostri bambini a simili istruttori “perfetti”?
che dire se non che concordo pienamente!!!
Io mi occupo di tennis e atletica. La ringrazio infinite per le risposte e mi scuso di aver fatto un po' di confusione. Purtroppo sono mal informato sull'argomento ora faro di tutto per aggiornare la mia posizione.
sono un impiegato pubblico, posso svolgere attività di istruttore all'interno di una ASD senza fini di lucro,con un contratto occasionale non subordinato, per un corso della durata di due giorni, ed eventualmente vedersi riconoscere un compenso per l'attività svolta?
Deve preventivamente concordarlo col suo datore di lavoro.
Come qualsiasi istruttore che collabora per una asd
Mica vero. Da sport a sport ci sono infinite differenze.
le spiego meglio , io non ho un compenso fisso (forse mi sono espresso male ) ,esso varia rispetto al numero di associati , inoltre non è tutto l'anno si tratta solo di 9 mesi . Inoltre non è un compenso dilettantistico .
E allora perchè parla della soglia dei 7500? Se non sono dilettantistici che compensi sono? (in base a quale contratto?)
Dipende. A che titolo li riceve? Come compensi dilettantistici?
Buongiorno
Io sono vicepresidente e istruttore di una asd e ricevo mensilmente un compenso di circa 1000 € , pattuito da regolare contratto , ora maida anni ; attualmente risulto disoccupato ;
1)la mia situazione è legale ?
1)questa mia situazione puo' recare problemi , cioè l'agenzia delle entrate o altro ente mi puo' obbligare ad aprire partita iva ?
2)Legalmente parlando il fisco puo' pensare che l'attività con l'asd è la principale e quindi sono costretto ad incassare di meno dalla asd ?
3)se' dovessi superare la soglia dei 7500 devo pagare ulteriori tasse oltre al 23% già stabilito ?
Rimango in attesa grazie
1. Mi pare di capire che li riceve come compensi sportivi dilettantistici. Non può perchè per lei questa è diventata una professione.
2. La possono obbligare a pagare le detrazioni godute più le sanzioni.
3. Esattamente
4. In questa situazione non può avere redditi sportivi dilettanti.
Mi intrometto su questo vecchio thread perché su un punto ho letto cose discordanti e non riesco a capire. Nel caso in cui un collaboratore sportivo venga pagato da una asd col regime "dei 7500" senza che ve ne siano i presupposti (ad esempio nel caso in cui tale collaboratore sia disoccupato e prercepisca la naspi), in caso di controllo/ispezione su chi si rifarebbero i controllori?
1) sul lavoratore, come scritto qui, chiedendogli detrazioni arretrate (ma si possono chiamare detrazioni?) di cui ha goduto e sanzioni?
2) o sulla asd, chiedendo quindi all'associazione di versare irpef e contributi più sanzioni sui compensi erogati impropriamente tramite regime dei 7500?
La questione è fondamentale.
normalmente sulla associazione
Alcuni istruttori della nostra ASD sono a carico dei familiari e ricevono compensi sportivi dilettantistici per cifre variabili tra i 5.000 e i 15.000 € annuali.
1) Vanno iscritti al LUL?
2) Occorre pagare INPS?
3)Inail?
3) Empals)
1. Legga questo nostro post.
2. Da quello che mi dice direi di no.
3. Da quello che mi dice direi di no.
4. Non c'è certezza. Noi sosteniamo che non sia obbligatorio ma c'è chi la pensa diversamente.
Buongiorno Damiano, dopo la scoperta dell'invio telematico al centro dell'impiego dei soci che avranno un compenso sportivo di carattere amministrativo gestionale le voglio porle una mia curiosità:
Ogni socio ha una lettera di incarico (come da vostro fac simile)su cui son elencati tutti i punti. Riguardo al compenso c'è scritto che saranno "pagati" 5 euro all'ora, la mia domanda è la seguente: sicomme spesso il campo non viene affittato e può capitare che a fine mese non ci siano i soldi per retribuire le vere ore che han fatto, è possibile secondo lei aggiungere nella lettera di incarico una voce che dice che in caso non ci sia liquidità i compensi verranno erogati in modo forfetario, ovviamente sempre in percentuale a chi ha svolto più ore.
Pensi che possa andare bene?
Certo di rileggerti prestissimo con l'occasione ti auguro una piacevole giornata.
Grazie, Dennis.
Credo sia possibile ma non mi piace moltissimo... sembra un pagamento a cottimo mascherato.
Mille grazie per la celere risposta.
Quindi ha qualche soluzione o caso simile da suggerirmi??
Salutoni e nuovamente grazie-
Dennis.
Purtroppo no. Meglio pagare una quota fissa prestabilità.
dalla guida UISP Sportpertutti pag. 95 "... Anche i dipendenti pubblici possono instaurare questa tipologia
di collaborazione purché lo comunichino all’amministrazione
di appartenenza. A differenza delle collaborazioni
in altri contesti associativi, dove è necessario acquisire l’autorizzazione del superiore gerarchico, in ambito sportivo sarà
infatti sufficiente la comunicazione e gli interessati potranno
PERCEPIRE i c.d. COMPENSI sportivi (art.90, comma 23, Legge
289/2002, con riferimento a chi opera nell’ambito di società
e associazioni sportive dilettantistiche).
1) Possibile che commettano un errore così macroscopico?
2) A me risulta che i D.P. non possono percepire compensi ma solo indennità o rimborsi. SBAGLIO?
3) O è un'altra delle solite interpretazioni lasciate al libero arbitrio?
4) Chi può contestare o sanzionare in queso caso?
1. Non lo definirei un errore. A parere mio il DP deve evitare ogni contestazione e chiedere comunque una autorizzazione (che non ho MAI visto negare).
2. Si gioca sulle parole. Fiscalmente indennità e rimborsi sono comunque compensi...
3. Non apriamo questo capitolo!
4. AdE, GdF, Inps e l'ente pubblico datrice di lavoro del DP. Ma non mi è mai capitato un caso di questo tipo.
1) Quindi un coniuge senza lavoro si considera a carico?
2) ... e marito e moglie senza lavoro sono reciprocamente a carico?
3) che significa casalingo?
chiedo scusa ma questa questione mi sembra di difficilissima interpretazione.
1. Se è fiscalmente a carico dell'altro, si.
2. No, sono disoccupati.
3. Che è a carico del coniuge e non ha una occupazione se non quella di lavorare la propria famiglia.
Buongiorno e grazie in anticipo per la vostra competenza:
Leggo dal sito dell'AdE alla pag. http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Documentazione/Archivio/ArchivioSchedeAdempimento/Schede+adempimento+2012/Dichiarare+2012/UnicoPF12/SchedaI/Esonerati+UnicoPf2012/
... "Non hanno l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi contribuenti che, nell’anno d’imposta, hanno posseduto: SOLTANTO redditi esenti, per esempio (...) i compensi derivanti da attività sportive dilettantistiche fino all’importo di 7.500 euro (...)
soltanto redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta (per esempio, i compensi derivanti da attività sportive dilettantistiche fino all’importo di 28.158,28 euro, gli interessi sui conti correnti bancari o postali)...
1) Non è in contrasto con l'affermazione che i compensi sportivi dilett. non possono essere l'unica fonte di reddito?
2) Non sono molto esperto nell'intrpretazione delle normative, ma allora cosa significa quel SOLTANTO?
1. No. Il soggetto può essere a carico di qualcun altro (ad esempio studente, casalingo, etc etc).
2. Che se hai diritto ad avere redditi sportivi dilettantistici ed hai avuto solo quelli sei esente dal fare la dichiarazione. Cosa diversa dallo stabilire se ne avevi diritto o meno...
Chi riceve quote sotto forma di gettone di presenza da un'associazione professionale senza scopo di lucro, li deve dichiarare nella propria dichiarazione dei redditi? Esiste un limite entro il quale non si devono dichiarare?
"Gettoni di presenza"? A chi e per quale "presenza" vengono elargiti questi compensi?
Buongiorno,
il custode dell'ASD di cui sono socio risiede in una abitazione di proprietà dell'associazione e posta all'interno del complesso dell'associazione ma distinta a livello catastale come A4.
Il contratto di lavoro del custode prevede, oltre l'uso gratuito dell'abitazione,, anche la fruizione di tutte le utenze (acqua, elettricità (2000 Euro annui), gas (2000 Euro annui), e nettezza urbana) che sono intestate all'associazione con contratti specifici e da queste pagate.
Vorrei sapere se l'equivalente dell'affitto e le utenze devono essere considerati benefit e come tali vanno indicati (convertendoli in Euro) nella busta paga e quindi assoggettati alle tassazione, ai contributi e conteggiati per i TFR
Saluti e grazie per una risposta
A naso direi di no.
Grazie della risposta. Nel frattempo ho trovato questa nota di FiscoOggi che mi pare dica che se ne deve tenere conto.
http://www.fiscooggi.it/attualita/articolo/quando-il-datore-di-lavoro-da-casa-al-dipendente
Il bene immobile può essere anche concesso in uso al dipendente che, a norma dell’articolo 1022 cc, può abitarlo limitatamente ai bisogni suoi e della sua famiglia; in tal caso, si configurerebbe un vero e proprio diritto di abitazione.
L’Amministrazione finanziaria, con la circolare n. 326/1997, ha chiarito che, tra le utenze non a carico dell’utilizzatore, vanno ricomprese anche le spese di luce, gas, telefono, condominio e la Tassa rifiuti solidi urbani.
Ai fini della tassazione del reddito di lavoro dipendente, ai sensi dell’articolo 51, comma 4, lettera c), del Tuir, “per i fabbricati concessi in locazione, in uso o in comodato, si assume la differenza tra la rendita catastale del fabbricato aumentata di tutte le spese inerenti, comprese le utenze non a carico dell’utilizzatore, e quanto corrisposto per il godimento del fabbricato stesso”.
Cosa ne pensa?
Penso che si debba studiare il contratto che regola il rapporto tra il Custode e l'Associazione per capire se possa rientrare in questa fattispecie. A mio parere no e in nessun caso ma capisco il suo dubbio e credo le convenga rivolgersi ad uno specialista che si occupi soltanto di questo specifico settore.
Buongiorno Damiano, volevo porle una domanda.
Questa mattina ho letto il vademecum uisp 2013/2014 dove c'è scritto che le associazioni che hanno dei compensi di carattere amministrativo-gestionale devono preventivamente comunicarle in via telematica al centro dell'impiego.
Le risulta anche a lei signor Damiano??
Certo di rileggervi prestissimo con l'occasione le auguro distinti saluti,
Grazie, Dennis.
Mi mandi il link al vademecum e l'indicazione della pagina così verifichiamo puntualmente.
Grazie mille per la risposta celere! le scrivo il linck del vademecum!!!
http://www.uisp.it/nazionale/files/principale/Vademecum%202013-2014/Terza%20parte%2078-112.pdf
pagina 103
Attendo una sua conferma o smentita!!
Salutoni e mille grazie,.
Dennis
La ringrazio perchè ho imparato una cosa che non sapevo. Mi pare veramente inutile ma bisogna fare questa comunicazione...
Buongiorno Damiano, rileggendo rileggendo e rileggendo quella famosa comunicazione della UISp riguardo alla comunicazione telematica al Centro dell'Impiego ho notato la seguante frase: "Sotto il profilo giuslavoristico invece le collaborazioni amministrativo
gestionali sono attratte – per quanto concerne gli
adempimenti connessi – nell’ambito dei rapporti di lavoro parasubordinato.
Ciò significa che l’instaurazione di questa forma
atipica di collaborazione dovrà essere preventivamente comunicata
per via telematica al Centro per l’impiego".
Ma non è riferito solo ai rapporti PARASUBORDINATI????
Chissà se ne riusciamo a venire a capo? Ora la saluto e le auguro una piacevole giornata. Grazie Dennis.
Guardi è un tale casino che non c'è una interpretazione univoca della vicenda. Vada al suo centro per l'impiego di riferimento direttamente e chieda loro.
Buongiorno,io e mia moglie siamo soci in un ASD e gestiamo il bar da circa un anno e mezzo.Siamo aperti 364 giorni all'anno.Le nostre mansioni vanno dalle pulizie dei locali,dei bagni alla somministrazione di bevande e ristorazione per i soci.Abbiamo firmato un contratto interno cartaceo che ci obbliga a coprire tutte le spese( gas luce telefono)che mensilmente noi paghiamo.Avendo problemi finanziari ci siamo fatti andar bene tutto e,come spesso succede,il presidente e il direttivo fanno e disfano cio che vogliono senza mai tener conto di noi e senza rispettare due persone che comunque lavorano ogni giorno per dare un servizio.Arrivati ad oggi i rapporti si sono parecchio incrinati e,credo,vogliano mandarci via.
1. Ora chiedo in che termini loro potrebbero farlo se comunque noi non abbiamo un contratto di lavoro ma siamo semplici soci?
2. E ancora,il direttivo nell'anno 2013 non ha indetto nemmeno un'assemblea dei soci (che lo statuto interno prevede) ma solo assemblea del direttivo, con questa causale potrei chiedere la sfiducia e le dimissioni del direttivo e del presidente?
1. Appunto. Non avendo nessun contratto è il presidente che vi ha dato l'incarico. Come ve lo ha dato può togliervelo. Certo che potete rivolgervi ad un Sindacato ed aprire una causa per sfruttamento davanti il Giudice del lavoro se è vero quello che raccontate.
2. Si ma non ne vale la pena. Meglio una segnalazione alla Guardia di Finanza se serve.
buonasera e grazie della vostra preziosa consulenza,
sono un libero professionista (architetto) e socio di minoranza di una società sportiva (srl ssd),
per la stessa società svolgo funzioni di contabilità (prima nota, fatture..) e sono addetto alla comunicazione quindi gestisco il sito internet e i social network...
le mie prestazioni possono rientrare all'interno di: 'collaborazione coordinata e continua di carattere amministrativo-gestionale di natura non professionale'?
eventualmente mi consigliate di calcolarle a ore? (il compenso nn superebbe comunque i 6000 euro annui)
grazie!
Salve, purtroppo non ci occupiamo di SSD...
...ok...ma per quanto riguarda compensi 'sportivi' e agevolazioni fiscali ssd ed asd credo che facciano riferimento alle medesime normative. Quindi un vostro gentile parere mi sarebbe comunque utile; può considerare la questione come si trattasse di un associazione.
grazie ancora della disponibilità.
Purtroppo, essendo la nostra attività gratuita, la riserviamo ai soli enti puramente no profit. Le SSD, da questo punto di vista, non sono come le ASD: anche per questo motivo non siamo disponibili a darvi pareri.
Buon giorno e grazie per il Vostro servizio molto prezioso....
Avremmo bisogno di sapere come inquadrare un collaboratore maestro di tennis nell'arco dell'anno solare con contribuzione che non superi i 7500 euro all'anno!E dove possiamo trovare i contratti standar per non sbagliare da sottoporre alla firma al collaboratore!
grazie
Trova qualcosa qui.
Salve,
il presidente di un'associazione culturale può prestare una collaborazione occasionale retribuita dall'associazione? (30gg max 5000, tutto secondo legge).
Grazie
Dipende dallo statuto. In linea di massima, si anche se... legga questo post.
Carissimo Damiano,
sono il segretario di un Coro. Volevo porle un quesito. Il nostro direttore svolge la sua attività all'interno della ns. Associazione in modo totalmente gratuito e si accontenta del solo rimborso spese viaggio. Con il direttivo abbiamo deciso di prevedere un piccolo compenso semestrale per il suo operato e premetto che il compenso annuo non supera i 5000 € (noi non ce possiamo permettere!). Premetto che il nostro direttore non ha partita iva e ci aiuta solo per passione. Le volevo chiedere quindi: qual'è la prassi che deve fare il nostro direttore? Deve emettere ricevuta per prestazione occasionale o continuativa visto che comunque opera per l'intero anno all'interno della nostra associazione? Come funziona con la ritenuta d'acconto? UIn grazie per l'aiuto che date
E' un tema molto delicato ed è difficile dare una risposta univoca. Cosa dice il vostro statuto sui compensi ai soci? Che cosa fa nella vita il direttore? Che ruolo ha nella Associazione?
Mi scuso se rispondo adesso... Il nostro prevede solo il rimborso spese dei soci volontari e operano in modo totalmente gratuito. Il nostro direttore e un lavoratore dipendente comunale. Finora è socio volontario nell'associazione ma si pensava con un'assemblea ordinaria di votare per l'esclusione da socio solo per poter eventualmente "retribuirlo" con una somma significativa due volte l'anno. Può essere una soluzione?
Grazie. Attendo consigli.
uhmmmmm... il Comune lo autorizza a questo tipo di attività retribuita?
Buongiorno, sono presidente di un associazione culturale senza scopo di lucro nata da poco. La mia associazione è nata con l'intento di organizzare concerti e attività culturali, ma:
1. vorrei sapere se posso occuparmi anche di musica per matrimoni durante le cerimonie, aperitivi e cene?
2. Se si, vorrei sapere se l' associazione puo' rimborsare i musicisti con rimborso forfettario e dichiarazione di gratuità
3. e se in questo caso l' associazione ha anche l' obbligo di pagare i contributi previdenziali (ENPALS) e la SIAE se si tratta di musica moderna e contemporanea.
1. Se avete una partita iva ed emettete fattura, perchè no?
2. "Rimborso forfettario" e "dichiarazione di gratuità" sono in contraddizione. E' come dire ad un cameriere "mi porti un gelato caldo".
3. Dipende da come pagate il musicista. In linea di massima direi di si.
Buongiorno, sono Presidente di una ASD di Pallavolo Femminile. Abbiamo stipulato con il comune un contratto di appalto pulizie delle palestre della nostra città.
Il comune ha messo a bugget un importo, a nostra volta abbiamo affidato ad un impresa il servizio delle pulizie. 1) Essendo a regime forfettario di contabilità non superando i 250.000 euro l'anno, abbiamo comunque diritto al regime di Iva agevolato rispetto all'iva incassata nel bugget del comune? 2)Questa gestione crea un piccolo margine a favore della associazione, implica il pagamento di tasse?
La vostra pagina su Facebook è già tra i nostri mi piace!
La ringrazio e la saluto cordialmente.
Fatico a ritenere questa attività compatibile con una ASD. Di fatto siete dei... prestanome che subappaltano. Ci sono gli estremi per farvi passare dei guai seri.
Detto questo, sicuramente dovrete pagare il 50% dell'iva riscossa (se siete in 398) e poi pagare ires e irap.
Grazie mille per la risposta, sarà nostra cura fare da subito degli approfondimenti è probabile che in un prossimo futuro potremo avvalerci della sua consulenza.
Saluti
Siamo una associazione sportiva e di promozione sociale. stiamo per dare un incarico non sportivo attraverso collaborazione occasionale.
1. quali sono i passaggi e gli adempimenti?
2. è vero che anche per le occasionali da quest'anno vanno predisposte tutte le procedure per la sicurezza sui posti di lavoro?
1. Scrivere un contratto. Dal contratto si definiranno i passaggi e gli adempimenti successivi.
2. Dipende dal tipo di prestazione.
Salve, siamo costituiti in associazione avente finalità culturale, ricreativa e sociale, con esplicito riferimento ai contenuti della legge 300/70 e della legge n. 383 del 7/12/2000. L’Associazione, senza finalità di lucro, si propone i seguenti scopi:
a) Sviluppare iniziative di carattere culturale ed agevolare la partecipazione dei propri Soci a momenti d'ampio interesse culturale tra il quale la difesa e la valorizzazione del patrimonio storico, archeologico, artistico e naturalistico; la difesa e la valorizzazione delle tradizioni artigianali, folcloristiche e gastronomiche locali, la promozione d'incontri, manifestazioni, spettacoli, gite, escursioni e vacanze.
b) La promozione di iniziative atte a favorire occasioni di svago e di riposo ai propri Soci, per elevarne le condizioni morali, spirituali e culturali.
c) La promozione, lo sviluppo, la realizzazione e la gestione d'attività sportive dilettantistiche ed amatoriali, nonché attività ginnico-motorie in ogni modo finalizzate alla salute del corpo, ed al suo armonico sviluppo.
d) Realizzare attività di carattere sociale e di solidarietà.
1. Con particolare riferimento al punto c) potremmo prendere in gestione una palestra per offrire servizi di fitness ai nostri soci pur non essendo costituiti in ASD o similare?
2. In caso positivo che tipo di contratto dovremmo prendere in considerazione per i potenziali istruttori?
1. Direi di si.
2. Dipende da loro. Se hanno partita iva, se possono avere redditi sportivi dilettantistici, voucher etc etc.
Legga questo nostro post e quelli linkati all'interno.
Salve, la mia domanda è la seguente.
Può un soggetto titolare di p iva con codice attività 855100 per svolgere attività di istruttore allenatore sportivo etc. lavorare sia con p iva che con il regime dei 7500 euro previsto dal contratto sportivo nel caso in cui si trovasse a lavorare per un'asd e non privatamente? Grazie
Dipende. Quale sarebbe la sua fonte di reddito principale?
Io lavoro in una palestra che è gestita da una società che non è asd, con p.iva, in qualità di istruttore. Fra poco inizierò a lavorare in una asd in cui mi hanno proposto il contratto per compensi sportivi (quello dei 7500 euro).Direi che attualmente la mia fonte di reddito principale è con p.iva, dipende cosa si intende per fonte di reddito principale visto che con il nuovo lavoro i compensi tra quello che ricevo in p.iva e quello che mi darebbero con contratto sportivo, all'incirca si equivarrebbero. Grazie per la risposta.
Se i compensi principali saranno con P.IVa direi che potrà farlo.
Buonasera, il Presidente di una associazione sportiva, essendo anche istruttore nella palestra e in altre palestra, ed avendo la partita Iva, può fare fattura alla propria associazione per le prestazioni fatte nel mese? Ho letto inoltre che si potrebbe configurare conflitto d'interesse laddove il Presidente si "firmi" da solo gli assegni per i suoi compensi in merito alle prestazioni effettuate, ma anche se il Presidente risulta l'unico delegato per svolgere le operazioni sul c/c dell'associazione?
Le consiglio la lettura di questo nostro post.
nel nostro circolo associativo facciamo corsi di cucina con insegnanti qualificati e in più inquadriamo i nostri soci collaboratori volontari con lettera di incarico per l'opera tecnica svolta in cucina per le nostre serate culinarie riservate ai soci per la somministrazioni di bevande e alimenti. ciò è leggittimo essendo l'attività secondaria rispetto a quella istituzionale principale , sportiva , culturale , ricreativa .
Dipende da tanti aspetti... provo ad elencare i principali.
1. Pagate qualcuno gli insegnanti? I corsi sono anche per non soci? Se si, questi pagano?
2. Avete una cucina a norma rispetto le regole igienico sanitarie dalla vostra ASL?
3. Avete una licenza di somministrazione alimenti e bevande?
sono presidente di una APS. HO la necessità per un'attività a prevista a Dicembre di stipulare alcuni contratti di collaborazione occasionale ad alcuni musicisti non professionisti.
1. Prima domanda: se il musicista non professionista è un dipendente pubblico, può sottoscrivere un contratto di questo tipo, eventualmente a fronte di autorizzazione del suo datore di lavoro (comune)?
2. Seconda domanda: i contratti si chiuderanno nel 2013. I pagamenti con relativo versamento di R.A. e contributi previdenziali ove richiesti, possono essere fatti nel 2014 oppure ... devo correre per chiudere il tutto prima del 31 Dicembre?
1. Si, è possibile.
2. Possono essere fatti nel 2014... ma perchè incasinarsi la vita? faccia tutto nel 2013 e stop.
Buongiorno, avrei alcune domande riguardo a delle scelte che devo fare. Sono un operatore olistico (shiatsu, massaggi olistici, qi gong e altro) con regolare partita iva e un istruttore di arti marziali al momento presso una ASD già costituita. Ho intenzione di costituire una associazione mia per le arti marziali e di avviare una collaborazione con altre figure professionali tra cui uno psicologo, un osteopata, un medico e una estetista, una istruttrice di fitness. Era nostra intenzione affittare uno spazio dove siano presenti i nostri studi professionali, una sala per la pratica delle arti marziali ma anche che possa essere affittata o utilizzata per attività di altro tipo (nell'ambito del benessere). Le domande:
1) Quale formula associativa mi consigliate? Sportiva, culturale...
2) E possibile far rientrare la mia attività nella associazione e chiudere finalmente la mia partita iva?
3) Le associazioni possono erogare prestazioni anche sanitarie (per quanto riguarda lo psicologo)
4) Come avviene la retribuzione dei professionisti?
4b) Riusciamo a portare a casa uno stipendio o abbiamo dei limiti da rispettare?
5) Quali sono i costi fissi fiscali dell'associazione?
6) Quali le agevolazioni?
7) E' possibile chiedere fondi o finanziamenti?
1. ASD
2. Dipende. Se dovesse diventare la sua fonte di reddito principale glielo sconsiglierei.
3. Assolutamente NO.
4. Dipende. Se hanno una partita iva possono emettere una fattura.
4b. Legga questo nostro post.
5. Dipende! Da nessuno a N a seconda di quello che andreste a fare.
6. Dipende. Se fate solo attività istituzionale sareste completamente esentasse... e mi pare già una agevolazione enorme.
7. Si.
Buongiorno,
siamo una ASD e dovremmo assumere una persona addetta alla segreteria ed una istruttrice non professionista i cui compensi annui non dovrebbero superare i 3.600 euro. In base a quanto abbiamo letto ci vorremmo avvalere degli artt. 67 e 69 del TUIR però siamo piuttosto incerti poiché abbiamo riscontrato che è rischioso in quanto AdE e INPS potrebbero rivendicare diritti. Ci chiediamo: nella prassi quali sono le forme contrattuali o le modalità di gestione dei rapporti di lavoro più diffuse tra ASD ed il personale addetto alla segreteria e l'istruttrice addetta ai corsi di aerobica senza incorrere nel rischio che un giorno le istituzioni di cui sopra possano rivendicare diritti?
Grazie per l'attenzione.
Chiunque potrà sempre rivendicare diritti. E' quindi un rischio che siete obbligati a correre.
Quello che posso consigliare è solo di fare attenzione ad incaricare persone che hanno un altro reddito da lavoro dipendente e per i quali questa attività sia davvero solo secondaria (e quindi davvero sportiva-dilettante). In questo caso, nel regime dei 7500, i rischi sono davvero molto bassi.
Salve, vorrei intraprendere la gestione di una scuderia con la creazione di un circolo ippico, dove posso trovare la normativa completa per quanto riguarda contratti, regole e altro?vi ringrazio in anticipo!
Le scrivo in privato per farla contattare da un Ente ippico molto valido. Non esiste infatti un manuale con "la normativa completa".
Siamo una neocostituita ASD e, essendo giunti a fine mese, siamo arrivati al punto di dover pagare due allenatori (scuola calcio bimbi). Uno percepirà 120 euro/mese, l'altro 50 euro/mese per i due accessi settimanali che proseguiranno fino a giugno.
Quale tipo di contratto ci suggerite, viste le nuove riforme sul lavoro?
Grazie.
Paolo
Quale totale annuale? (per anno solare)
Sarebbe la loro unica occupazione oppure un "secondo lavoro"?
Gli allenamenti sono iniziati ad ottobre e proseguiranno fino a giugno. Ogni mese dobbiamo, come da accordi presi, pagare le cifre suddette (120 € e 50 €). Sono praticamente certo che sono tutti e tre studenti (due sicuramente non hanno alri introiti, uno credo di no). Ci potete aiutare nel trovare la miglior forma contrattuale?
Una semplice lettera di incarico come rimborso per lo sport dilettantistico.
Buonasera, volevo chiederVi se un contratto per prestazione sportiva dilettantistica è "regolare" per chi, come me è addetta alla reception e all'amministrazione di una palestra (società sportiva a R.L), con orario fisso di circa 37 ore settimanali.
Dipende. E' la sua principale fonte di reddito?
Salve sono un istruttore con partita Iva appena aperta, dovrei insegnare due sere a settimana in una asd e mi chiedono come mi devono inquadrare, se mi devono fare contratti, lettere di incarico etc.
1. Gli ho detto che secondo me non devono far altro che pagarmi e ricevere la mia fattura, giusto?
2. Va bene se faccio una fattura a lezione, quindi 2 a settimana? O meglio fare mensilmente per un "pacchetto"?
1. Giusto
2. Mensilmente
buonasera dopo aver cercato informazioni da varie parti ho visto questo blog e quindi chiedo a voi: a mia moglie è stato proposto di collaborare con una a.s.d. la cui attività principale è il ballo e mia moglie avrebbe incarichi di "backstage"(cioè assistenza delle ballerine più piccole) e magazzino. Finora mia moglie è stata a mio carico e non riesco a capire se il limite di 7500 euro, limite peraltro che mai moglie non raggiungerebbe, va dichiarato in qualche modo, se va ad aggiungersi al reddito complessivo del nucleo familiare (tipo per l' ISEE)e se poi eventualmente resterebbe a mio carico. Spero di essere stato chiaro, scusate ma abbiamo sentito varie versioni e sembra che pochi sappiano come fare.
Fino a 7500 sono detassati completamente e vanno dichiarati solo se siete tenuti alla compilazione dell'Unico.
Essendo a suo carico sua moglie li può legittimamente percepire.
spett.le teamartist
sono una personal trainer e istruttrice dell allenamento funzionale, vorrei sapere come poter gestire alla luce del sole un corso di gruppo e le lezioni individuali presso una palestra con la quale devo instaurare una collaborazione senza apertura di una p.iva. La palestra mi ha proposto un affitto del loro spazio,dove posso fare sia il corso che le lezioni pt , mi domando come posso gestire questa situazione legalmente. Mi potete aiutare con un link del blog se esiste o una vostra consulenza? grazie in anticipo
O fonda una nuova ASD (ma lo sconsiglio) oppure fa organizzare il corso dalla palestra e si fa retribuire come sportiva dilettante-
Grazie della risposta,
1. Quindi gli iscritti al corso dovrebbero pagare alla palestra e poi la palestra a me, come posso assicurarmi che mi versano il dovuto se nella lettera d incarico è specificato solo che l importo è inferiorel ai 7500€?
2. E poi la ricevuta del compenso sportivo essendo emessa mensilmente necessità della marca di bollo se supera i 77€?
3. A questo punto non è meglio proporre alla palestra di pagarmi ogni volta che un socio si iscrive al corso?
Sempre se la palestra li vorrà fare... Leggendo altri commenti vedo che in questo settore in linea di massima le cose vengono fatte in modo approssimativo purtroppo. Grazie dell attenzione
1. Rifate la lettera di incarico
2. Si
3. Bah, non mi sembra una grande idea... pagamento a cottimo.
Buongiorno, volevo un'informazione : se costituisco un'associazione della quale sarò presidente e mi presto a lavorare nell'associazione per qualche ora al giorno ho diritto a un compenso? Un rimborso? Devo pagare l'inps? Premetto che ho un lavoro subordinato a tempo indeterminato, part time, presso una ditta di pilizie.
Dipende. Legga questo nostro post.
Buongiorno!
Sono presidente di un'ASD e collaboriamo con le Scuole Primarie.
Girando in internet ho trovato vari documenti ma non saprei quali sono adeguati alle mie esigenze.
1) contratto tra ASD e Scuola Primaria per lo svolgimento di lezioni di Educazione Motoria all'interno della Scuola.
2) Lettera d'incarico (tra ASD ed istruttore) per poter mandare i miei tecnici ad insegnare nelle scuole e regolamentare la tipologia di collaborazione con l'ASD.
Grazie mille,
LB
Qual è la domanda?
Buongiorno, siamo una APS che si occupa di animazione del tempo libero anche mediante attività artistiche e culturali. Una nostra socia ha partita IVA regime de minimi. Ha raccolto un gruppo di interessati per un corso di fotografia da lei tenuto,
1. possiamo retribuirla quindi su emissione da parte sua di fattura per il servizio?
2. Che ulteriori oneri amministrativi comporta per l'associazione questa retribuzione?
1. Si
2. Nessuno per quello che ci ha raccontato.
Buongiorno gentilissimo Sig.Damiano, volevo chiederle 2 cose :
1) sulle ricevute di compenso sportivo dilettantistico svolto dai nostri soci dobbiamo applicarci la marca da bollo di euro 2 oppure essendo sociè esente?
2) le ricevute le devono fare i nostri soci (quindi ogni socio avrà la sua numerazione) oppure l'associazione con il numero progressivo delle ricevute per tutti i soci che ricevono compensi?
Certo di rileggerti prestissimo con l'occasione ti auguro una piacevole giornata.
Grazie Daniele.
1. La ricevuta la fanno i vostri soci a voi e non il contrario (sono loro che prendono i soldi!). Sono quindi loro a dovervi applicare la marca da bollo da 2 euro se si superano i 77,47 euro
2. vedi sopra. La numerazione dipende da loro e non da voi.
Buongiorno Sig.Damiano volevo chiedere quanto segue:
sul nostro statuto all'articolo 3 c'è scritto:
l'assoziazione si ripropone di:
a) promuovere e sviluppare le attività sportive dilettantistiche,
in particolare nelle discipline legate al calcio a 5;
b) organizzare manifestazioni sportive in via diretta o
collaborare con altri soggetti per la loro realizzazione;
c) promuovere attività didattiche per l'avvio, l'aggiornamento e
il perfezionamento nelle attività sportive;
d) studiare, promuovere e sviluppare nuove metodogie per
migliorare l'organizzazione e la pratica dello sport;
e) gestire impianti, propri e terzi, adibiti a palestre, campi e
strutture sportive di vario genere;
f) organizzare squadre sportive per la partecipazione a
campionati, gare, concorsi, manifestazioni ed iniziative di
diverse discipline sportive;
g) indire concorsi di avviamento agli sport, attività motoria e
di mantenimento, corsi di formazione e di qualificazione per
operatori sportivi;
h) organizzare attività ricreative e culturali a favore di un
migliore utilizzo del tempo libero dei soci.
La mia domanda è la seguente: secondo il nostro statuto noi potremmo esercitare tramite un socio preparato in materia dei massaggi, riabilitazione e simili??
Certo di rileggervi con l'occasione passo a porgere distinti saluti.
Grazie, Daniele.
No.