La Legge n. 398 del 16 dicembre 1991 ha introdotto una speciale disciplina tributaria per le Associazioni Sportive Dilettantistiche, che, se in possesso di determinati requisiti, possono godere di tutta una serie di agevolazioni fiscali, nonchè di semplificazioni degli obblighi contabili (a tale proposito potete leggere i nostri prontuari). Il Decreto-Legge 30 dicembre 1991 n. 417 (convertito con modificazioni dalla Legge n. 66 del 6 febbraio 1992), all’art. 9 bis, ha poi esteso tale regime tributario alle Pro-Loco e alle Associazioni senza fini di lucro (tutte quelle Associazioni riconosciute e non riconosciute che non hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali). La Legge 24 dicembre 2003 n. 350, all’art. 2 comma 31, ha inoltre stabilito che il regime fiscale agevolato possa essere applicato anche ad associazioni bandistiche e cori amatoriali, compagnie filodrammatiche, associazioni di musica e danza popolare legalmente costituite senza fini di lucro.
Per poter accedere al regime fiscale agevolato sono necessari alcuni particolari presupposti:
non aver conseguito, dall’esercizio di attività commerciali, proventi superiori ai 250.000 euro nel precedente anno solare (1° gennaio – 31 dicembre);
qualora l’Associazione abbia un periodo di imposta non coincidente all’anno solare, i proventi del periodo d’imposta tenuto in considerazione non dovrà in ogni caso essere superiore ai 250.000 euro;
in caso si tratti di Associazioni di nuova costituzione, per una previsione del patrimonio queste devono rapportare il limite di 250.000 euro dei proventi al periodo intercorrente fra la data di costituzione ed il termine dell’esercizio, a seconda dei giorni.
In questo limite bisogna includere:
Bisogna invece escludere, oltre alle entrate istituzionali e decommercializzate:
le plusvalenze patrimoniali (art. 86 TUIR);
i proventi esenti da imposta, quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta (es. interessi dei c/c) e quelli soggetti ad imposta sostitutiva (es. proventi dei fondi d’investimento) (articolo 143 TUIR);
i proventi derivanti da raccolte fondi pubbliche e occasionali, per un numero complessivo non superiore a 2 eventi all’anno e per un importo non superiore al limite annuo complessivo di € 51.645,69 (articolo 143 TUIR);
i contributi pubblici corrisposti da Amministrazioni pubbliche per lo svolgimento convenzionato o in regime di accreditamento di attività aventi finalità sociali esercitate in conformità ai fini istituzionali degli enti stessi (articolo 143 TUIR);
le indennità percepite per la preparazione e l’addestramento nel caso del trasferimento di un atleta da una ASD ad una società professionistica.
Le Associazioni intenzionate ad usufruire del regime fiscale agevolato sono tenute a darne comunicazione:
1) all’ufficio territoriale competente della SIAE più vicino a voi (che potete trovare qui) prima dell’inizio dell’anno solare in cui l’associazione vuole usufruire del regime agevolato, utilizzando il modulo scaricabile qui;
2) all’Ufficio territorialmente competente dell’Agenzia delle Entrate, tramite la compilazione del quadro VO della dichiarazione annuale IVA, un apposito quadro presente nel modulo di dichiarazione annuale IVA che, se compilato, permette di comunicare tutte le opzioni e le revoche previste in materia di IVA per un’Associazione. Nel caso di esonero dall’obbligo di presentazione della dichiarazione annuale IVA, l’opzione viene comunicata, in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, allegando il predetto quadro VO.
ATTENZIONE: le copie di queste comunicazioni vanno conservate nel vostro bravo faldone che tenete nella sede della vostra Associazione, a disposizione degli ispettori della Agenzia delle Entrate e/o della Guardia di Finanza.
Ricordiamo infine che l’opzione, una volta richiesta ed accettata, è vincolante per 5 anni (salvo revoca), ma, se nel corso dell’esercizio si supera il limite di 250.000€, l’opzione verrà automaticamente a cadere e si applicherà il regime di contabilità ordinaria dal mese successivo al verificarsi dell’evento.
Se siete interessati al regime fiscale agevolato vi consigliamo di leggere l’esaustiva guida “Le agevolazioni fiscali a favore dell’attività sportiva dilettantistica” dell’Agenzia delle Entrate.
Damiano Dalerba & Stefano Cabot
Direttori area noprofit di TeamArtist
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Buonasera,
Un'associazione sportiva dilettantistica già costituita e in possesso di codice fiscale con codice ateco 93.13.00" gest ione palestre" deve richiedere partita iva e iscrizione REA per iniziare l'attività di vendita magliette con logo dell'Associazione e la vendita di integratori alimentari a SOCI E NON SOCI.
Potrebbe gentilmente darmi un suggerimento in merito al codice ateco da scegliere sia per apertura P IVA che per iscrizione REA?
Grazie per la disponibilità
Va benissimo quello già utilizzato.
Buonasera,
Un'associazione sportiva dilettantistica già costituita e in possesso di codice fiscale con codice ateco 93.13.00" gest ione palestre" deve richiedere partita iva e iscrizione REA per iniziare l'attività di vendita magliette con logo dell'Associazione e la vendita di integratori alimentari a SOCI E NON SOCI.
Potrebbe gentilmente darmi un suggerimento in merito al codice ateco da scegliere sia per apertura P IVA che per iscrizione REA?
Grazie per la disponibilità
Salve, sono il Presidente di un'Associazione culturale. Quale aliquota iva bisogna applicare per uno spettacolo musicale tenendo presente che rientra comunque nelle finalità dell'ente no profit? Grazie
In che senso? Stiamo parlando di biglietti di ingresso?
Noi siamo un'associazione culturale costituita nell'anno 2014. Vorremmo ricevere contributi da enti pubblici per promuovere dei concerti all'aperto per conto di essi. Ovviamente dovremmo optare per il regime fiscale agevolato aprendoci una Partita Iva e seguire l'iter descritto da voi. Sulla fattura (ormai solo elettronica) dovremmo applicare un aliquota sul corrispettivo.. la mia domanda è: che aliquota applicare? 20%? 10%?
Fa confusione. Ricevere un contributo e farsi pagare una fattura per una prestazione sono due cose COMPLETAMENTE diverse.
Il primo è iva esente. Il secondo è al 22%. Legga questo nostro post.
Salve. Complimenti innanzitutto per l'ottimo servizio.
Mi chiedevo, in base a quanto scritto nel vostro articolo quando ci si riferisce al "Decreto-Legge 30 dicembre 1991 n. 417 (convertito con modificazioni dalla Legge n. 66 del 6 febbraio 1992), all’art. 9 bis" per il regime agevolato riguardante anche le Associazioni senza fini di lucro, se anche una semplice Associazione Culturale possa usufruire della non imponibilità fino a 7.500 euro a collaboratore, tramite magari affilizione ad un ente di promozione sportiva. Soprattutto se all'interno di questa associazione culturale verranno svolte attività motorie di tipo amatoriale.
Grazie mille.
Purtroppo no.
buonasera:
1. creando una associazione di promozione sociale che organizza raduni di fuoristrada in cui la partecipazione è aperta a tutti pagando una quota d'iscrizione per il sussidio delle spese, quale regime fiscale fa al caso nostro?
2. prendendo anche sponsor da attività commerciali bisogna emanare fattura o ricevuta?
3. il modello Eas va compilato anche per associazioni definite commerciali?
1. 398/1991
2. Fattura
3. Le "associazioni definite commerciali" sono Società profit!
Buonasera, sono presidente di un associazione sportiva dilettantistica per la gestione di palestre. Dal 2015 abbiamo aperto p iva. Volevamo sapere:
1. Per aderire alla 398/11 dobbiamo fare comunicazione alla siae?
2. Useremo la p.iva per attività di vendita magliette con logo e integratori a non associati (o futuri associati), per l'iscrizione a registro imprese che attività dobbiamo dichiarare?
3. Dobbiamo dichiarare anche quella istituzionale di gestione palestre al registro imprese?
1. Anche.
2. Attività associative.
3. No
PS. Ma siete certi di volerlo fare=
1. PERCHE MI CHIEDE SE CI CONVIENE FARLO?
2. MI SAPREBBE INDICARE IL CORRETTO CODICE ATECO per attività di vendita magliette con logo e integratori a non associati (o futuri associati)?
1. Dipende da quanto pensate di incassare ogni anno
2. 93.12.00
DATO CHE E' COSI GENTILE APPROFITTO PER CHIEDERLE UN ULTIMA COSA, NEL CODICE ATTIVITA CHE MI HA INDICATO E' COMPRESA LA POSSIBILITA DI GESTIRE UN BAR INTERNO?
GRAZIE
EDGARDO
No. Ma direi che non le serve.
Buonasera,
ho un associazione sportiva dilettantistica per la gestione di palestre con codice fiscale dal 2015 abbiamo aperto p iva.
1 dobbiamo comunicare la volonta di aderire alle 398/11 alla SIAE?
2 essenzialmente sfrutteremo la partita iva per vendere magliette col nostro logo ed integratori, per quanto riguarda l'iscrizione al registro imprese che attivita dobbiamo dichiarare?
Grazie
Buongiorno. Sono il presidente di un'associazione culturale senza scopo di lucro, costituita nel 2010. Nel 2013 apriamo P.IVA, sotto consiglio del nostro commercialista non optiamo per il regime fiscale agevolato 398/2011. Quindi ad agosto 2014 presentiamo modello Unico senza barrare la casella apposita e senza preventivamente inviare comunicazione alla SIAE.
La cosa ci va anche bene perchè abbiamo speso l'intera somma guadagnata per l'acquisto di beni, strumenti, etc. Il 2014 è andato e abbiamo versato l'iva trimestralmente in base alla differenza tra incassato e speso.
Ora però vorremmo passare al regime fiscale agevolato 398/1991.
1. Possiamo già farlo per l'anno in corso 2015?
2. come muoverci?
3. Dobbiamo Inviare comunicazione alla SIAE.
4. Per quanto riguarda la comunicazione all'Agenzia delle Entrate? La faremo in sede di dichiarazione redditi 2014 (ossia agosto 2015?) oppure in altro modo?
Scusate, non ha senso porre questa domanda al commercialista che vi ha seguito sino ad oggi?
il commercialista che ci ha seguito finora non ha esperienza di associazioni.
Penso che comunque una spiegazione di tal genere possa essere utile per tutti quelli( speriamo pochi) si ritrovano nella stessa nostra condizione, ossia richiedere il passaggio al regime 398 in corso d'opera.
Ps per sbaglio invece di rispondere a questo messaggio ho reinviato lo stesso, chiedo scusa.
Vede, è proprio questo il problema. Le Associazioni si affidano a pagamento a professionisti non esperti... e poi chiedono di risolvere i propri problemi (gratuitamente) ad altri professionisti, questi esperti della materia. Questo il motivo per cui le consigliamo di acquistare uno dei nostri servizi: http://www.teamartist.com/fiscal-services/
In ogni caso, per questa volta, rispondiamo alle sue domande.
1. Si
2. Dovete fare le comunicazioni indicate nel post.
3. Si
4. Nella prima dichiarazione annuale iva utile per l'anno in cui volete cominciare ad esercitare l'opzione agevolata.
Scusate volevo sapere se una fattura di sponsorizzazione di una ASD datata 14/12 può beneficiare della deduzione IVA del 50% o se tale agevolazione è prevista solo a decorrere dal 1/1/2015.
Grazie e buon lavoro
Uhm... Siete in 398? A partire da che data?
1. Buonasera, vi risulta che ci siano delle sanzioni per tardiva comunicazione alla SIAE dell'opzione alla Legge 398/91?
La A.S.D. di cui faccio parte si è costituita nel 2014 con solo codice fiscale, nel 2015 ha aperto la P.IVA per l'attività commerciale ma non ha ancora comunicato entro il 31.12.14 la volontà di optare per la 398 già a partire dal 2015.
Grazie
Se ha aperto la partita iva nel 2015 come poteva comunicare l'opzione 398 nel 2014?
Non si preoccupi... ma fate subito le comunicazioni!
Buongiorno, il nostro dubbio riguarda l'attività istituzionale.
1. Un corso ad esempio viene considerato "istituzionale" se svolto nei confronti dei nostri associati?
2. Lo stesso corso se svolto nei confronti dei nostri "tesserati" è sempre considerato "istituzionale"?
1. e 2. Si, se sapete cosa si intende coi termini "associati" e "tesserati": legga questo nostro post.
Salve vorrei sapere aprendo una partita iva con una A S D affiliata alla FMI quale contabilità mi conviene scegliere contabilitò normale o legge 398
398 tutta la vita!
Buonasera, complimenti per il Vs, servizio. Leggendo il blog mi sono fatta un'idea su molti aspetti, prima oscuri, relativi a svariate problematiche in tema di associazioni.
In qualità di membro del consiglio direttivo di una associazione no profit NON ISCRITTA a registri speciali, sono a chiederVi se:
1) il mancato rispetto delle condizioni di democraticità interna dell'ente possa essere causa ostativa dell'applicazione della L.398/91, (e se dunque la circolare AdE 9/e del 2013 che prevede la decadenza dal regime fiscale agevolato di cui alla predetta legge sia riferibile non alle sole ASD bensì a tutte le associazioni no profit -come si legge su alcuni articoli in materia fiscale-).
2)un consiglio direttivo può essere composto da TUTTI i soci fondatori (tra l'altro in numero pari)?
3) in caso la risposta sia negativa, da dove si evince il divieto?
4) I terzi , non soci, ma simpatizzanti (o sostenitori) in virtù di un'erogazione liberale sopontanea possono essere destinatari di tessere di riconosciemnto ed annotati in appositi registri?
5) i medesimi possono prestare attività collaborativa gratuita e spontanea nel corso delle iniziative istituzionali?
6) e in quelle commerciali?(partecipiamo a fiere e sagre e vendiamo dei prodotti preconfezionati)
7) possiamo, nell'ambito di attività commerciale (marginale) fare vendita on line dei prodotti?
anticipatamente ringrazio
Elena
1. Assolutamente si e non solo. Decadono TUTTE le agevolazioni previste per le Associazioni noprofit (non solo quelle della 398).
2. All'atto della fondazione si. Ma se questa situazione dovesse perdurare anche nelle elezioni successive sarebbe alquanto sospetto.
3. vedi 2.
4. Si. Ma cosa darebbe diritto loro questa tessera di riconoscimento?
5. Nulla lo impedisce
6. idem
7. A mio parere assolutamente no.
Buongiorno, siamo una associazione senza scopo di lucro che applica il regime agevolato 398/91; nello statuto abbiamo esplicitamente scritto che organizziamo eventi al fine di aiutare le associazioni sportive e non, del paese, pertanto rientra negli obblighi statutari ed istituzionali. organizziamo una sagra in più giorni con la somministrazione di alimenti e bibite pesca di beneficenza e tombole, con tutte le autorizzazioni del caso, all'interno della quale diamo la possibilità a tutte le associazioni di svolgere la loro attività. questa sagra la organizziamo con l'aiuto di tutte le società. Le entrate superano la quota prevista per l'organizzazione di due eventi occasionali per la raccolta fondi. essendo un'evento istituzionale previsto dallo statuto, qual'è il limite di riferimento delle entrate della sagra?
Vi ringrazio
Partiamo da una premesse: NON è ciò che viene scritto a Statuto a determinare cosa sia fiscalmente istituzionale o commerciale (bensì le norme fiscali dello Stato!)-.
Trovate qui la risposta al vostro quesito.
Buonasera, Siamo una ASD affiliata alla Fit e con opzione legge 398.
1. Vorrei chiedervi se organizziamo dei corsi per dei tesserati della Federazione Tennis che sono associati presso un'altra Asd possiamo rilasciare una semplice ricevuta come per i nostri soci
2. oppure dobbiamo associarli alla nostra Asd per poter usufruire delle agevolazioni fiscali?
3. E se li associamo dobbiamo tesserarli nuovamente alla Federazione tennis?
1. Si, è una facoltà riconosciuta dal TUIR-
2. No, non serve
3. vedi 2.
Buongiorno e complimenti per il lavoro che svolgete. Un paio di domande:
1. Il quadro VO si presenta solo il prima anno giusto?
2. Al termine del primo quinquennio si può rimanere in 398 e se si cosa si deve fare?
1. No, ogni anno (la dichiarazione iva è annuale).
2. Continuare a riempire il quadro VO ogni anno.
Buongiorno, un'associazione culturale con codice fiscale vorrebbe iniziare ad organizzare a favore di propri associati una sorta di doposcuola: compiti, attività ludico-motorie, ricreative e laboratoriali.
1. Queste attività si devono ritenere commerciali?
2. Quindi conseguente apertura partita iva ed eventuale opzione l.398/91?
1. Essendo ai propri associati, se rientrano nei propri fini istituzionali, non vedo perchè considerarle commerciali.
2. vedi 1.
salve sono il presidente di una asd da poco costituita abbiamo richiesto solo il codice fiscale ed avuto dei contributi liberi dai cittadini del nostro paese vorrei sapere se dovrei recarmi anche alla siae grazie
Perchè ha questo dubbio? Avete partita iva? Fate spettacoli con ingressi a pagamento? Avete radio o tv? Riproducete musica?
leggendo gli ultimi post, mi sorge un dubbio....
1. la comunicazione del regime agevolato, deve essere fatta ogni anno?
Buongiorno e scusatemi l'intrusione, ma l'opzione per la 398 barrando il quadro VO non è una volta ogni 5 anni?
Mumble mumble... l'opzione una volta espressa ed accettata è vincolante ogni anno. Ma si consiglia di compilare il quadro VO da accorpare all'Unico dell'anno.
Salve sono il presidente di un'Associazione Culturale senza fini di lucro fondata nel 2006 e optato per il 398/91...
Nel 2010 l'Associazione ha effettuato l'ultima attività con delle sponsorizzazioni. Negli anni successivi fino a giugno 2014 non è stata fatta nessuna attività.
Ora che abbiamo necessità di sponsorizzazione e vogliamo optare per il regime agevolato, la Siae ci ha informato che dopo 4 anni di inattività si perde il diritto e non è più possibile rientrarci.
Ma è verò?
Assolutamente no e non si capisce a cosa facciano riferimento. Non solo, la Siae non ha nemmeno voce in capitolo... perchè vi siete rivolti a loro? Avete partita iva? E' la stessa del 2006?
Grazie per la risposta... La partita IVA è sempre la stessa dal 2006. Ogni anno realizziamo i giochi senza frontiere tra le contrade e l'unico modo per affrontare le spese è quello della realizzazione di un opuscolo pubblicitario dove all'interno inseriamo il programma dell'evento, delle curiosità e tutti i loghi dei commercianti e aziende che partecipano all'evento.
Nel 2010 è l'ultima volta che l'Associazione ha svolto questa manifestazione. A Giugno di quest'anno abbiamo riproposto l'evento, abbiamo emesso fatture pubblicitarie e poi un giorno siamo andati alla SIAE per farci lasciare il permesso di uno spettacolo musicale e tra le varie cose, ci ha informato che siamo usciti fuori regime agevolato per inattività superiore ai 3 anni.
Abbiamo dovuto ripresentare tutti i documenti: Statuto, Partita IVA, la vecchia richiesta 3981/91 fatta nel 2006, è l'EAS.
Adesso dobbiamo aspettare che la SIae ci accetta oppure no l'ultima richiesta del regime agevolato... dal 2011 al 2013 l'Associazione è rimasta in sospeso per una serie di motivi di carattere privato che non ha permesso di realizzare nessun tipo di attività. Concludo, che in questi anni è stato sempre comunicato alla stessa SIAE, attraverso documenti cartacei, la non attività dell'Associazione...lo schifo della burocrazia italiana... Grazie per la risposta.
E' bene che lei abbia alcune informazioni.
1. La Siae non ha alcuna autorità per dirvi che non avete diritto ad usufruire del regime 398/1991
2. La Siae non ha alcun diritto per pretendere che presentiate loro quei documenti, se non per effettuare una verifica fiscale. (avete fatto bene a rispondere a questa richiesta, ma solo per spirito collaborativo)
3. Non vi è alcuna richiesta da fare alla Siae per usufruire del regime agevolato 398/1991. Non devono "accettare" nulla.
Credo che non abbiate compreso cosa vi stanno chiedendo e perchè.
Salve,
sono la Presidente di un'associazione no profit con partita iva. L'associazione è stata costituita nel settembre 2013 e nell'ottobre successivo è stata aperta la partita iva. Entro i 60 giorni dalla costituzione ho inviato regolarmente il modello eas per via telematica spuntando l'opzione del regime agevolato. Il problema è che non ho inviato la comunicazione alla Siae.
Cosa mi conviene fare? C'è un modo per regolarizzare la mia posizione per l'anno 2014?
Grazie
Lo comunichi adesso. Non dovrebbe avere alcuna ripercussione fino a che lo fa PRIMA che glielo contestino loro-
Grazie per la risposta. Le chiedo allora anche un'altra cosa:
1. se faccio adesso la comunicazione alla Siae, posso comunque usufruire del regime agevolato 398/91 anche per il 2014?
2. Ho letto che secondo il principio del comportamento concludente, espresso nel Dpr 442/1997 art 1 comma 1, posso farlo. È così?
3. E se sì, allora nella comunicazione alla Siae devo comunque precisare che ho adottato il regime già a partire dal 2014?
Grazie
1. A nostro parere si ma, per sicurezza, può chiedere loro (non la mangiano)
2. appunto
3. La comunicazione Siae va compilata per intero. Si limiti a ciò che le chiedono.
Buongiorno,
vorrei cortesemente chiedere se anche le associazioni sportive che abbiano solamente codice fiscale possano aderire al regime agevolato delle legge 398/91, o se sia riservato ai tenutari di P.IVA.
Grazie e cordiali saluti
Solo chi ha partita iva (col solo CF a che vi servirebbe?).
Salve,
innanzitutto complimenti per il Vs. sito e le argomentazioni in esso contenute.
Volevo chiederVi alcuni chiarimenti e il Vs. parere circa un'associazione culturale non riconosciuta e senza scopo di lucro che dovrò aprire in questi giorni la quale, esercitando in via occasionale e marginale anche attività commerciale, dovrà dotarsi di partita IVA; in particolare seguirò questo ITER:
1) stipula dello statuto, con all'interno le clausole per l'accesso alle agevolazioni della 398/91;
2) apertura della P.IVA telematicamente tramite Entratel con codice Ateco 94.99.20 (la P.IVA sarà uguale al C.F. poiché l'associazione non è già in possesso di quest'ultimo);
3) registrerò lo statuto presso l'AdE compilando il modello 69 e portando l'F23 (cod. 109T) di € 200,00 pagato, insieme alle marche da bollo in base alla lunghezza dello statuto, come previsto dalla normativa;
4) Presenterò entro 60 gg. il modello EAS (versione semplificata oppure per intero??)
5) Farò l'iscrizione al R.E.A. entro 30 gg. compilando il modello R (come glielo invio alla CCIAA? è possibile farlo tramite ComUnica nella sezione "iscrizione nuova attività" e selezionando "enti associativi"?); è necessario compilare altro per il REA (tipo intercalare P, ecc...)?
6) invierò o consegnerò a mano alla SIAE la comunicazione di accesso al regime agevolato della 398/91.
Vi chiedo pertanto la gentilezza di informarmi se:
a) l'Iter è corretto o se manca qualche documento;
b) ho il dubbio circa la manifestazione della volontà di aderire al regime agevolato della 398/91: è un'istanza da presentare all'atto dell'iscrizione oppure si manifesta per comportamento concludente e si confermerà il prossimo anno nella dichiarazione Unico2015 con il quadro VO?
c) sono necessarie altre comunicazioni/moduli da compilare (relativamente ad agevolazioni, regime fiscale, ecc) in fase di avvio?
Infine doterò l'associazione di:
- Libro IVA minori, dove segnalerò solamente le entrate da attività commerciale (trattandosi di pubblicità si verserà l'Iva sulle fatture emesse al 50%);
- Libro Verbali assemblee (è necessario anche quello delle delibere del Consiglio direttivo?);
- Libro soci.
Manca qualcosa?
Nel ringraziarVi in anticipo della Vs. disponibilità e assistenza Vi auguro un buon lavoro.
Saluti
1. Spero lo stiate facendo fare ad un professionista. Lo Statuto è la cosa più delicata in assoluto in una associazione.
2. Errore. Aprite prima solo il CF e DOPO la partita iva in modo che siano diverse. In questo modo se la P.iva non vi servirà più in futuro, potrete chiuderla (se non la usate o se la usate poco, gli obblighi connessi ne renderanno non conveniente la tenuta).
4. Intera
5. Non ne ho idea, dipende dalla singola CCIAA
a) chi può dirlo? tutto dipende da cosa andrete a fare effettivamente. In ogni caso, preliminarmente, mi pare ci sia tutto.
b) già lo avete comunicato alla Siae, quindi basterà poi inserire l'opzione nel quadro VO.
c) vedi a.
Sulle dotazioni: idem di a)
Nel caso di una nuova associazione costituita nel gennaio 2014 e avendo iniziato attività commerciale dopo 2-3 mesi dalla costituzione, entro quando devo inviare il modello alla Siae?
Consigliate di inviarlo tramite raccomanda A/R, PEC o direttamente a mano?
Siete già in ritardo. Consegnatela anche a mano, basta che abbiate una ricevuta.
Sono presidente di una ASD che ha optato per la L.398/91. La ASD organizza tornei sportivi e consegue ricavi da attività commerciale (somministrazione ai soli soci); se i ricavi da somministrazione superano i proventi da attività istituzionale (quote associative, ricavi da sponsorizzazione per i tornei ecc) può la ASD continuare ad usufruire delle agevolazioni della L.398/91? Ringrazio per la collaborazione!
Il limite in 398 è fino a 250.000 mila euro l'anno di entrate commerciali, a prescindere. La risposta è quindi SI, entro questo limite. Chiaro però che quando le entrate commerciali superano di molto quelle istituzionali ciò insospettisce.
Salve siamo una associazione ASD, culturale ...senza fine di lucro abbiamo solo quote dei soci e cod. fiscale ..
Non abbiamo richiesto la P. IVA
se non facciamo attivita commerciale o se lo facciamo solo come eventi sporadici, o come spettacoli possiamo aderire al regime 398/91 senza P. IVA ??grazie buona pasqua
Purtroppo no. A cosa vi servirebbe?
Buongiorno,
vorrei porre dei quesiti per associazioni in regime agevolato legge 398.
Abbiamo aperto attività e ci siamo iscritti al rea in data 16/12/2013 quali adempimenti avremmo dovuto svolgere? Potete scrivermi un elenco completo?
Io so che dobbiamo versare iva trimestrale, fare 770, dichiarazione dei redditi, spesometro e poi cos'altro?
Grazie mille.
Beh, la domanda è bella vaga. Tutto dipende da quello che fate... mi descriva nel dettaglio le vostre attività-
Buongiorno
ha senso che un'associazione APS preferisca perdere il regime fiscale agevolato? In quali casi lo consigliereste?
Assolutamente no. Non lo consiglierei mai.
Buongiorno
le illustro la mia situazione:
Sono nel direttivo di un'associazione APS (costituita da qualche mese) di 4 soci che attualmente svolge prevalentemente attività commerciale e "poca" attività istituzionale.
Se prosegue con questa situazione.. ha senso essere un'associazione? E' meglio aprire una società per le attività commerciali e tenere l'associazione per le sole attività istituzionali?
Preciso che attualmente vorremmo optare per la Legge 398/1991. Qualora non scegliessimo questa opzione e quindi non beneficiassimo delle agevolazioni, possiamo comunque continuare svolgendo soprattutto attività commerciale? (intendo corsi di lingue, corsi di cucina, vendita escursioni etc..).
Sicuramente se prosegue questa situazione non potete continuare come APS.
Buongiorno, leggo nel vostro articolo:
L’opzione per la Legge 398/91 è vincolante per un quinquennio, ma se nel corso di un esercizio si supera il limite di Euro 250.000,00 si applica il regime di contabilità ordinaria dal mese successivo al verificarsi dell’evento.
Ho letto (non ricordo piu dove) che bisognerebbe fare un controllo mensile, cioè verificare se in un mese si supera un dodicesimo di 250.000 euro, nel qual caso si perdono le agevolazioni previste per la 398.
Mi confermate questa cosa?
Grazie
Assolutamente no. Ma dove ha letto questa assurdità?
Meno male. Grazie. Che sollievo!
Buongiorno, dei clienti vogliono ottenere il riconoscimento Onlus della loro A.S.D. Finora l'associazione si è sempre occupata di corsi di salvataggio in acqua sia nei confronti di privati, sia nei confronti di enti (vigili del fuoco ecc..). Nel tempo si è perciò formata una squadra di istruttori che oltre a fornire formazione è in grado di operare nelle emergenze. A questo punto pertanto si è ritenuto opportuno separare l'attività formativa e ricreativa affidandola ad una società lucrativa, mentre l'attività di soccorso ed intervento nelle emergenze che viene effettuata a titolo di volontariato si vorrebbe mantenerla come associazione ed ottenere il riconoscimento di Onlus.
1. A questo punto ci si chiede, si può ritenere che sia ancora una A.S.D.?
2. Oppure si tratta di un'associazione di tipo diverso?
3. Dato che l'associazione sarà chiamata ad intervenire in caso di calamità naturali da parte della protezione civile, i beneficiari degli interventi saranno soggetti rientranti nel regime onlus?
4. Se si sarà sufficiente integrare lo statuto e conformarlo a quanto richiesto dal d.lg 460/97?
1. No, perchè smettete di fare formazione ai minorenni e gare sportive.
2. Si, una associazione no profit generica,
3. In che senso?
4. No, dovrete anche entrare o nel registro nazionale o in quello regionale delle ONLUS.
Buon giorno siamo un Asd senza scopo di lucro regolarmente costituita nel 2011 fino ad ora ci siamo autogestiti con il versamento delle quote sociali, con eventuali versamenti volontari e qualche sponsorizzazione regolarmente fatturata; ora da quest'anno una volta rinnovata l'iscrizione alla CSAI e visto l'ingresso di uno sponsor la nostra attività sociale andrà a gestire la propria attività nel seguente modo:
- lo sponsor acquisterà una vettura da corsa che girerà a noi per la gestione meccanica (cui seguirà da parte nostra l'emissione di una fattura trimestrale per questo tipo di attività);
- la vettura verrà da noi affittata in occasione di gare automobilistiche l'affitto della vettura verrà regolarmente fatturato all'affittuario i ricavi di detto affitto verranno suddivisi con il proprietario della vettura.
1. ora per quanto riguarda il compenso da girare al proprietario della vettura dobbiamo rilasciare fattura?
Inoltre alla iscrizione scuderia Csai affiancheremo anche l'iscrizione di noleggiatori.
altro quesito che vi pongo, forse facciamo confusione, ma:
2. l'asd a carattere motoristico deve dare comunicazione alla SIAE? o è un discorso solo per le associazioni bandistiche, o basta solo essere associati alla CSAI, che essendo un ente riconosciuto dal CONI per poter comunicare l’opzione per la Legge 398/1991”?
Non ultimo la vettura deve riportare sulla carta di circolazione la dicitura: "Veicolo da locare senza conducente"?
1. Se il compenso va al proprietario della vettura... la fattura dovrà emetterla lui alla Asd!
2. Se fate l'opzione per la 398 dovete sicuramente comunicarlo anche alla Siae
3. Rispetto alla carta di circolazione, non so darvi risposta.
Salve, vorrei un chiarimento riguardante la gestione di un'associazione sportiva avente partita iva con adesione al regime agevolato 398/91.
Il vecchio amministratore presentava mensilmente il modello 1026 alla siae con elencati i compensi percepiti per pubblicità e sponsorizzazioni.
Per ogni singola fattura emessa di sponsorizzazione o pubblicità anche non riguardante una specifica minifestazione, ovvero anche x fatture avente come oggetto cartellonistica nell'impianto sportiva per tutta la durata della stagione.
Ma questo ademnpimento è obbligatorio?
Grazie mille
Le consiglio la lettura di questo nostro post.
A nostro parere l'adempimento è obbligatorio se emettete biglietti per visionare le partite ma non per le fatture si sponsorizzazione/pubblicità. Ma è un ambito di grande discussione con la SIAE che ritiene altresì sia dovuto. Chieda loro di fornirle l'estremo di legge per cui ritengano sia effettivamente così.
Nel ringraziarla per il servizio offerto volevo chiederle un chiarimento. Abbiamo da qualche settimana creato un asd con codice fiscale affiliata alla federazione e iscritta al coni. Noi non faremo attività commericiale e non avremo redditi di nessun tipo, solo entrate di tipo istituzionale. Posto che siamo tenuti a redarre il libro soci, il libro dei verbali e il registro delle entrate,stando cosi le cose:
1) non siamo tenuti a presentare la dichiarazione iva e la dichiarazione dei redditi?
2) dobbiamo comunicare qualcosa all ' AdE e alla SIAE?
grazie, un saluto
1. Se non avete la p.iva, no
2. Avete registrato lo Statuto? Modello Eas?
abbiamo registrato lo statuto ma il modello eas ancora dobbiamo farlo
Trascorsi i 5 anni dalla comunicazione della adesione alla 398/91, si deve rifarla?
Non ci risulta.
Buongiorno, sono socio di una Onlus di nuova costituzione. Per gestire degli spettacoli (non classificabili come raccolta fondi per frequenza/ modalità) in SIAE ci hanno consigliato di aprire partita IVA.
1. In quanto onlus possiamo optare per il regime agevolato della 398/91?
2. Oppure le onlus ne sono escluse?
In caso esiste qualche altra agevolazione come IVA forfettaria per le onlus?
1. Si
2. No
3. No
Buonasera,faccio i complimenti per il Blog gestito eccezionalmente dove ho trovato moltissime risposte ad un argomento fino a ieri a me completamente sconosciuto, a questo punto le giro delle domande a cui non sono ancora riuscita a dare risposta. Un associazione sportiva dilettantistica con partita iva e codice fiscale, che sul certificato di attribuzione reca la dicitura associazione non riconosciuta, che poi si iscrive regolarmente ad una federazione e conseguentemente al CONI e che non ha mai svolto attività commerciali (ha solo incassato le quote dei soci e comprato materiali inerenti le attività e fatto una lotteria)
1- è da considerarsi associazione riconosciuta ?
2- è tenuta alla presente il modello eas ?
3- è tenuta a presentare dichiarazione iva / modello unico o altro?
4- qualora voglia noleggiare attrezzature inerenti l'attività ai non soci può farlo?
5- e se si, cambia qualcosa nelle domande precedenti?
1. No. Le Associazioni riconosciute sono un'altra cosa.
2. Meglio di si (in modalità semplificata)
3. Il modello UNICO ENC come minimo (per il resto si dovrebbe fare una analisi più approfondita... da quello che dice parrebbe di no).
4. Si, rilasciando fattura e pagando iva, ires, irap...
5. Si, dovrà fare i pagamenti iva trimestrali, lo spesometro etc etc
buonasera. Bisogna pagare qualcosa alla SIAE dopo aver mandato la comunicazione dell'adozione dell'agevolazione fiscale? Grazie
Non ci risulta.
Ma la 398 è applicabile anche alle APS che svolgono attività sportiva (pur se non in maniera prevalente)?
La 398 è applicabile a qualsiasi associazione no profit con partita iva...
Per pagamenti superiori ai 516 euro non effettuati tramite bonifico!
Non poteva dirmelo subito???? Se dovessero farvi un accertamento, questi sono per anno fiscale. Se avete "sbagliato" in un solo anno fiscale, perderete il regime fiscale agevolato per quel determinato anno e non per tutti gli altri prima e dopo. In ogni caso non è che potete disubbidire a questa norma (l'articolo 37 della legge 342 del 2000) passando ad una contabilità ordinaria. Dovete rispettare la legge e stop!
È capitato solo per due volte e in buona fede nel 2012. Sono consapevole che in caso d accertamento sono sanzionavi le. Comunque ciò mi fa capire che per i 2013 posso ancora usufruire delle agevolazioni facendo attenzione affinché tutto passi attravers i c/c della asd. Grazie della vs cortesia.
Ma se io ho perso le agevolazioni non per superamento del volume d'affari, ma per altro, io devo necessariamente completare la contabilità con contabilità ordinaria per l'anno in corso. Ma l'anno successivo posso nuovamente usufruire della 398 se rientro nei limiti o una volta persi non posso più accedere a queste agevolazioni fino alla fine della asd???? È questo che in riesco a capire. Grazie
Cioè? Per cos'altro ha perso le agevolazioni?
Salve, vorrei sapere se nel corso dell'anno una asd perde le agevolazioni della 398, quindi provvede alla contabilità ordinaria, nell'anno successivo può rientrare nello stesso regime o ne perde per sempre la possibilità?? Grazie
In linea di massima si (ovviamente dipende anche da cosa farete negli anni successivi. Le consiglio la lettura di questa circolare: http://www.rdes.it/123E.pdf ed in particolare: "si ritiene che qualora l’Associazione sportiva istante consegua nel periodo d’imposta proventi per l’esercizio di attività commerciali superiori a 250.000
euro, si determinano sia ai fini IVA sia ai fini delle imposte sui redditi, due distinti periodi soggetti a differenti regimi tributari:
1) dall’inizio del periodo d’imposta fino al mese in cui è avvenuto il
superamento del limite dei 250.000 euro, il reddito imponibile sarà 5
determinato, l’IVA sarà applicata e gli adempimenti contabili
saranno posti in essere secondo il regime agevolativo recato dalla
legge n. 398 del 1991 e successive modificazioni;
2) dal mese successivo all’avvenuto superamento del predetto limite,
fino alla fine del periodo d’imposta, si applicherà il regime tributario
ordinario sia con riferimento alla determinazione dell’imposta che ai
fini degli adempimenti contabili."
Stimata redazione,
sono subentrato da poco alla presidenza di una ASD con codice fiscale, senza attività commerciale e senza sponsorizzazioni, affiliata alla federazione sportiva di riferimento e al CONI e attiva dal 2007. Studiando le carte lasciatomi dal vecchio CD ho scoperto che non è mai stata fatta la comunicazione alla SIAE, ma solo alla A.d.E.. Che devo fare adesso? E' possibile fare la comunicazione "ora per allora" senza incorrere in sanzioni? E da quale data devo far partire l'opzione del regime agevolato, da quella odierna o da quando è attiva l'ASD? Grazie.
Potete farla adesso. Ma se non avete la partita iva quale agevolazione della 398 avete esercitato in questi anni?
Ma scusi,
allora perché nel modulo scaricabile per la comunicazione alla SIAE esistono, oltre al campo della Partita Iva, anche lo spazio compilabile dell'eventuale Codice Fiscale?
Se una a.s.d. con C.F. non sfrutta la 398/91, nella dichiarazione prestampata dovrebbe esserci il campo riservato soltanto alla P.Iva.
Come si spiega?
Ah, guardi, non chieda a me l'imponderabile! Ho smesso da anni di cercare di capire il perchè di certi virtuosismi della burocrazia italiana... La 398 è una legge fatta per le ASD che fanno operazioni commerciali. Per fare operazioni commerciali si deve avere la partita iva (semplifico per chiarezza). A rigor di logica quindi nel modulo basterebbe la richiesta della partita iva...
volevo vedere o avere un faxsimile di lettera da inviare alla S.I.A.E. della legge 398/91 per usufruire delle agevolazioni fiscali
grazie
http://www.siae.it/documents/Erario_Modulistica_Opzionelegge398.pdf?520916
Dei clienti che hanno un circolo sportivo, per la scelta del regime forfettario l.398/1991, non hanno spedito la raccomandata alla siae; in che sanzione incorrono oppure anche per questo, posso avvalersi del comportamento concludente? Hanno riscosso degli affitti dal locale che occasionalmente subaffittano per cerimonie, possono essere considerati come lavori commerciali occasionali? Stesso discorso è valido per uno sponsor ricevuto da un'azienda per fini ricreativi? ed inoltre come devono essere considerati gli aggi da sloot che percepiscono dai gestori delle macchinette?
Non abbiamo una letteratura sulle sanzioni di questo tipo: consiglio di chiamare l'ufficio territoriale competente e chiedere (in ogni caso, sanzione o meno, conviene che la facciate subito). Sulla riscossione di affitti, potrebbero passare per occasionali ma attenzione agli importi: non possono essere mai una entrata prevalente ed il proprietario dei locali potrebbe non aver concesso il diritto di sublocazione (se non è esplicitamente autorizzato a contratto è da considerarsi vietato). Le entrate da sponsorizzazione invece sono normali: qual è il dubbio?
Sull'aggio da slot machine: a mio parere è una attività incompatibile con le associazioni no profit, sia dal punto di vista etico che fiscale: sono entrate commerciali NON occasionali, in concorrenza con quelle delle tabaccherie tradizionali.
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HO APPENA SENTITO LA SIAE, PER QUANTO RIGUARDA LA RACCOMADATA CHE DEVE ESSERE LORO SPEDITA IN MERITO ALL' OPZIONE L.398/1991, NON ESISTE NESSUNA SANZIONE PER L'INVIO TARDIVO L'IMPORTANTE CHE LA CONTABILITA' DEL CIRCOLO SIA STATA GESTITA IN BASE ALLA NORMATIVA CITATA. ALLA RACCOMANDATA A/R BISOGNA ALLEGATE COPIA DELLO STATUTO, DELL' ATTO COSTITUTIVO E COPIA DELL' ATTRIBUZIONE DEL CODICE FISCALE E DELLA PARTITA IVA.
GRAZIE
FRANCESCA
Ho una asd non a fine di lucro. Non abbiamo partita iva e nemmeno contratti di pubblicità o sponsorizzazione. Organizziamo corsi ai quali possono accedere solo i soci e rimborsiamo gli istruttori per l’attività svolta. L’attività viene svolta in una palestra comunale, ma per avere qualche aiuto economico da parte del comune, come si deve fare?
Le suggerisco la lettura di questo nostro post:
http://www.teamartist.com/blog/2012/04/23/ottenere-contributo-economico-dal-comune-per-l-propria-associazione/
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Grazie della tempestiva risposta, ma a questo punto ho una altra domanda, da quello che ho letto quindi non mi è possibile inserire nel rimborso analitico le spese di viaggio dalla abiatazione alla palestra dove si compie l'attività lavorativa?
Non abbiamo partita iva e nemmeno contratti di pubblicità o sponsorizzazione. Organizziamo corsi ai quali possono accedere solo i soci e rimborsiamo gli istruttori per l'attività svolta. L'attività viene svolta in una palestra comunale.
L'obbligo vale per TUTTE le asd o solo per quelle che svolgono anche attività commerciale?
Una asd che non ha mai comunicato nulla cosa deve fare? E' prevista una qualche forma di "sanatoria"?
Dipende. La sua ASD ha una partita iva? Avete contratti di Pubblicità o sponsorizzazione?
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Cosa e come dobbiamo comunicare ? E per non sbagliare ?
Come scritto nell'articolo dovreste comunicarlo (se non lo avete già fatto: chiedetelo al vostro commercialista) sia all'Agenzia delle Entrate, sia alla SIAE, con le procedure indicate.