Partiamo con una domanda fondamentale: le Associazioni sono obbligate a presentare il Modello Unico per la dichiarazione dei redditi? La risposta, non scoraggiatevi, è ni.
È sì per tutte quelle Associazioni che hanno aperto una partita IVA per poter esercitare attività commerciali connesse con gli scopi istituzionali dell’associazione stessa, ma anche per tutte le Associazioni che, pur essendo in possesso del solo codice fiscale, hanno redditi fondiari o di capitale.
Il Modello Unico ENC (Enti Non Commerciali), andrà presentato anche da quelle Associazioni che hanno deciso di usufruire del regime fiscale agevolato come previsto dalla legge 398/1991: questo regime, infatti, anche se viene definito e considerato “super semplificato” rientra comunque tra i regimi contabili e dunque obbliga alla dichiarazione dei redditi.
Termini di legge per la presentazioni del Modello Unico
Le associazioni che sono in possesso di partita IVA e anche quelle in possesso del solo codice fiscale ma, come detto poco sopra, che possiedono redditi fondiari e/o di capitale, devono rispettare come scadenza di presentazione il termine del nono mese dalla chiusura dell’esercizio sociale (30 settembre per gli esercizi “solari”, cioè che vanno dall’1/1 al 31/12), come stabilito dalla legge n. 14/2009. Per il 2012 tale scadenza è stata il 1° ottobre in quanto il 30 settembre cadeva di domenica.
La presentazione dovrà essere fatta obbligatoriamente per via telematica e potrà essere effettuata in modo diretto dall’Associazione oppure da un intermediario abilitato (commercialista o altre figure simili).
Come è strutturato il Modello Unico e come si compila?
Il modello Unico ENC è composto a sua volta da due modelli: modello per la dichiarazione dei redditi, i cui quadri sono contrassegnati dalla lettera R, e il modello per la dichiarazione annuale Iva, i cui quadri sono contrassegnati dalla lettera V.
All’interno degli appositi spazi gli importi devono essere indicati in Euro e arrotondati per eccesso se la frazione decimale è uguale o superiore a 50 centesimi, oppure per difetto se la frazione decimale è inferiore a questo limite. Sia che l’Associazione decida di presentare la dichiarazione, sia che decida di avvalersi dell’aiuto di un intermediario qualificato, dovrà conservare comunque una copia della dichiarazione stampata e sottoscritta; nel caso di una dichiarazione effettuata da un intermediario dovranno essere compilati anche i campi all’interno dei quali l’intermediario si assume l’impegno della presentazione per via telematica delle dichiarazione.
Potete trovare tutte le informazioni sul Modello Unico ENC sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Damiano Dalerba & Stefano Cabot
Direttori area noprofit di TeamArtist
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Buonasera, avrei una domanda da porre, per un'associazione sportiva dilettantistica come la nostra, che non ha tesserati se non i 3 del direttivo, e l'unica attività effettuata è stata quella di un contratto di sponsorizzazione (IVA già versata), gli adempimenti sono esclusivamente la compilazione del Modello Unico ENC?
Grazie anticipatamente!
Posto che sono curioso di capire come una Associazione possa nascere, avere solo i 3 membri del Direttivo, non fare attività e trovare uno Sponsor, la risposta è NO. A naso, perchè si dovrebbe fare una analisi puntuale per dare una seria risposta completa, dovreste come minimo fare anche lo Spesometro, i versamenti Ires ed evenutalmente Irap, iscrizione al REA, Registro Iva Minori, comunicazioni 398, Libro Soci, Libro Verbali, Assemblea Soci annuale con approvazione REFA, etc etc
salve sto seguendo una associazione di volontariato con partita iva che organizza campi estivi per ragazzi. per il 2013 ha acquistato solo materiali utili allo svolgimento di tali attività (in particolare cancelleria).
1. tali costi, insieme alle quote di partecipazione, rientrano nelle attività istituzionali?
2. è necessario presentare il modello unico ENC, o questo va presentato solo se ci sono attività commerciali?
3. inoltre lo spesometro andrà sempre presentato anche nel caso non venga svolta attività commerciale?
1. Dipende. Questi ragazzi sono vostri soci/tesserati? A quale legge fate riferimento?
2. Va presentato a prescindere
3. Ogni anno cambiano le regole. Staremo a vedere per l'anno prossimo...
No, non si tratta di soci. I partecipanti cambiano di anno in anno.
1. L'unico va presentato riferendosi solo alle attività commerciali?
2. L' Associzione ha svolto solo attività istituzionale, quindi dovrebbe presentare unico enc a zero e non deve presentare lo spesometro?
1. si
2. si
salve, siamo una società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata, costituita nel dicembre del 2013 e che ha regolarmente presentato il modello EAS, in cui abbiamo indicato che non riceviamo proventi per attività di sponsorizzazione e che ha optato per il regime della 398.ci troviamo ad organizzare una manifestazione sportiva per i ns soci e familiari , a titolo assolutamente gratuito e riceveremo un provento per attività di sponsor da una società.
che obblighi abbiamo? devo ripresentare il modello EAS?
GRAZIE MILLE!!!
Consiglio di si.
Gentilissimi, complimenti per il servizio che fate. Sono il Presidente di una associazione che l'hanno scorso ha ricevuto un contributo di 1500 euro e qualche quota associativa che ha impiegato per materiali e eventi gratuiti per la cittadinanza.
1. Abbiamo solo il C.F. mi chiedevo quindi se dobbiamo presentar alcuna dichiarazione nel 2014 per questi movimenti del 2013.
2. Non sono sicuramente nel regime agevolato ma questo per ora non dovrebbe essere un problema giusto?
3. Credete che sia meglio entrar nel regime agevolato. Questa Ass.ne è un ns hobby per il ns quartiere che consigliate?
Vi ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti.
1. A naso direi di no.
2. Giusto
3. Se non ne avete bisogno, no.
Buongiorno. Ho tenuto la contabilità dal 2007 al 2011 per una asd sportiva che ha il codice fiscale uguale alla partita iva. Mi sono resa conto da poco che non ho mai inviato il modello Unico enc pu avendo l'asd emesso fatture per sponsorizzazioni e ricevuto fatture per pubblicità radio/televisiva. La stessa non svolge attività commerciale solo corsi in palestra e una partecipazione ad un campionato di calcio.
1. A Quali responsabilità incorro?
2. o meglio a quanto ammonta la somma che, probabilmente, dovrò pagare per l'omessa comunicazione del modello Unico Enc?
3. Sarà l'agenzia a verificare l'omissione o devo comunicarlo io?
Non le so rispondere con certezza. Per gli anni 2007-2008 non dovrebbe avere problemi (lo stato controlla solo gli ultimi 5 anni) mentre dovrebbe poter sanare 2012 e 2013.
Per gli anni restanti (2009-2010-2011) le conviene recarsi all'ufficio competente per il vostro territorio della Agenzia delle Entrate e chiedere consiglio a loro se c'è qualcosa che possa fare (credo di no perchè i termini del ravvedimento operoso sono saduti) tranne ciò che le ho scritto al punto 3). Detto questo:
1. Lei ben poco: la responsabilità maggiore ce l'ha il responsabile legale in carica
2. Impossibile dirlo. Essa dipende da quale e quanta attività fiscalmente rilevante hai prodotto negli anni non più rimediabili e se questi saranno oggetto di accertamento scaduti i termini.
3. L'agenzia. Di certo non conviene comunicarglielo ma mettere a posto tutto la documentazione al fine di poter poi predisporre un qualche ricorso su eventuali accertamenti.
Buonasera
in caso di associazioni ( sportive o culturali in possesso di partita iva ), che applicano il regime 398/91 e ne rispettano i requisiti, negli anni in cui non effettuano alcuna operazione commerciale, permane comunque l'obbligo di presentazione dell'Unico Enc? Il regime 398/91 sembrerebbe escluderlo. E' una mia interpretazione o a vs parere andrebbe comunque presentato con redditi a zero?
Ringrazio anticipatamente e porgo distinti saluti.
Va presentato a zero. Come può altrimenti lo Stato sapere che non vi sono state entrate commerciali?
sono presidente dell'ass.e bandistica XXX di WWW tp
desideravo capire visto che la mia è un'associazione no profit volevo sapere se il modello unico debbo compilarlo lo stesso?
Se avete la partita iva, si.
la ringrazio per la risposta...ma....i 258 euro vanno moltiplicati per tutti e dieci gli anni che non si è presentato questo modello?
No, potete sanare solo l'ultimo anno.
e per gli anni precedenti come si mettono le cose?cioè non credo che non fa niente che per gli altri 9 anni non sia stato presentato...quindi in sostanza devo presentare questo modello EAS dell'anno 2012-2013 e pagare la multa di 258 euro e finisce la storia?non avrò nessun problema per gli anni in cui il modello non è stato presentato?grazie
No. Per gli anni passati, ad oggi, non si può far nulla. Vedremo se faranno una sanatoria.
Sono il Presidente di un'Associazione Culturale per Statuto senza scopi di lucro, regolarmente iscritta. Non vi sono quote associative, sovvenzioni e beni patrimoniali. Non vi è partita Iva. L'unica attività è quella di promuovere eventi - Mostre di pittura (da una a tre all'anno) - per la sola diffusione dell'Arte con divieto assoluto di vendere le opere esposte.
Si chiede di sapere:
1) Se è previsto dalle nuove disposizioni di legge l'organizzazione degli eventi sopra citati ad artisti esterni all'Associazione con richiesta di contributo volontario, rilasciando regolare ricevuta. Tale contributo volontario è necessario per sostenere spese per affitto locale esposizione quadri, locandine e dare un piccolo contributo al Curatore della Mostra, trattenendo allo stesso la ritenuta d'acconto e successivamente versandola con mod. F/24. A fine anno viene regolarmente inviato il Mod 770. Non vi sono divisioni di utili, ma l'avanzo o il disavanzo di cassa viene riportato al nuovo esercizio.
2) Se è sufficiente a fine gestione annuale convocare l'Assemblea (nel nostro caso il Direttivo) è redigere un verbale di approvazione dopo aver mostrato il libro Cassa con Entrate, Uscite e Saldo; oppure è previsto un formale Rendiconto Economico Finanziario.
3) Infine se l'Associazione era tenuta a inviare il Mod. EAS all'epoca non conosciuto
In attesa si ringrazia in anticipo.
Distinti saluti
Leonardo Zonno
1. Un "contributo volontario" non può essere obbligatorio ed in cambio di qualcosa: perchè diventa il pagamento di una prestazione. Gli artisti sono vostri soci?
2. Il REFA è di legge per le noprofit.
3. SI
Si chiede di sapere: in caso di soci è consentito il contributo volontario al posto della quota d'iscrizione?
NO. Vi deve essere una quota sociale annuale minima uguale per tutti (noi consigliamo non meno di 5 euro).
salve...io ho un'associazione culturale da 10 anni, ma nessuno mi ha mai parlato di questo modello EAS...la mia è un'associzione solo con codice fiscale e non ha nessun capitale ecc...il modello eas andava presentato ogni anno?sono in serie difficoltà...ho capito che il mio commercialista non sa bene quello che deve fare...SOS!!!spero ina una vostra risposta e in un vostro consiglio...grazie
Si, dovevate farlo.
Legga http://www.teamartist.com/blog/2013/05/22/presentare-gratis-da-soli-modello-eas-e-possibile/, poi questo ed anche questo.
Buongiorno,
1. per un'associazione culturale di rievocazione storica, con solo CF, sarebbe possibile ricevere un'erogazione liberale da una società (non socia dell'ass.) per sostenere l'attività istituzionale?
2. o meglio: con la società (che ha come oggetto sociale anche la promozione di eventi) si dovrebbe avere una collaborazione per realizzare un evento di attività istituzionale. è possibile l'erogazione liberale?
3. o si configurerebbe come reddito per l'associazione?
4. se invece si prevede un'erogazione liberale da un'associazione culturale ad un'altra con stessi fini istituzionali, (e con riferimento a singoli eventi) è corretto supporre che non generino reddito per le stesse associazioni?
1. Si
2. Dipende. E' davvero una erogazione liberale o è il pagamento di un corrispettivo? In sintesi: gli date in cambio qualcosa?
3. vedi punto 2.
4. vedi punto 2.
non c'è scambio tra donante e ricevente e la somma ricevuta è riferita ad un evento inteso come parte della più ampia attività istituzionale.. così sarebbe corretto o sarebbe più lineare che l'erogazione fosse riferita in generale all'attività istituzionale senza riferimenti ad occasioni particolari? resta il fatto che un evento non viene realizzato perché richiesto da esterni, è l'associazione a porlo in essere di propria iniziativa.
in questo caso ci sarebbe reddito per l'associazione? tenendo conto che non consigliamo di porre in deduzione la nostra ricevuta nella dichiarazione di società donante ...
grazie mille!
Direi che così è tutto regolare.
Non abbiamo redatto una convenzione, ci è stato assegnato un contributo da parte dell'amministrazione comunale che verrà liquidato dopo la presentazione della rendicontazione di tutte le spese. Abbiamo quindi organizzato gli spettacoli e non pagato ancora nessuna prestazione. Sono sorti molteplici interrogativi e problemi:
1) La restante parte che non sarebbe giustificata da fatture e/o spese ci è stato detto di fare delle prestazioni occasionali effettuate da quei soci per cui non era previsto nessun compenso (nello specifico si tratta di lettori drammaturgici /soci della ass non profit) e versamento delle ritenute di acconto;
2) abbiamo contattato dei musicisti con i quali abbiamo organizzato uno spettacolo, tali spese sono giustificate da una nota spese fatta dalla ass.non profit di questi musicisti... credo sia sbagliata questa nota spese che indica l'esenzione da iva e da ritenuta di acconto...puo' una ass non profit x fare una nota debito ad altra ass non profit y per prestazioni professionali (musicali nello specifico)? io vorrei chiedere la prestazione occasionale a ciascun musicista.
3) possiamo noi ass non profit fare una nota spese per organizzazione eventi all'amministrazione comunale?
credo di no. grazie mille per la tempestiva risposta, purtroppo ho letto solo adesso.
1. Non potrei mai acconsentire ad un simile suggerimento "ci è stato detto di fare delle prestazioni occasionali effettuate da quei soci per cui non era previsto nessun compenso"
2. Dipende da come è fatta e da un po' di altre cosette. Raccontata così direi di no... ma il problema non sarebbe vostro, quanto dell'altra associazione.
3. Se sono spese rendicontate, si.
Grazie mille per le vostre delucidazioni da cui si evince serietà e professionalità . Cordiali saluti. Elisabetta
Salve siamo un asd che opera nella disciplina del tennis,da premettere che non svolgiamo attività commerciale e non abbiamo nessun reddito fondiaro o di capitali, per cui non siamo tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi.
Per la partecipazione ai tornei e ai corsi che organizzeremo abbiamo intenzione di chiedere una quota di partecipazione ai nostri associati e ai tesserati alla federazione a cui siamo affiliati, le chiedo se sia corretto chiedere una quota di partecipazione tale per cui la somma totale delle quote sia nettamente superiore ai costi sostenuti dall'associazione per l'organizzazione degli eventi. Ovviamente il ricavo sarebbe utilizzato comunque per raggiungere gli scopi istituzionali dell'associazione.
Mi sembra tutto regolare!
Grazie per la risposta.
Se possibile vorrei porle qualche altro quesito.
1) Se volessimo organizzare dei corsi/tornei gratuiti potremmo far partecipare anche persone non associate/non tesserate.
2) Nel caso la risposta fasse si, se alcune di queste persone praticassero il tennis in uno di questi tornei in maniera sporadica sarebbe comunque necessario il certificato medico o potrebbe essere inquadrata come attività amatoriale?
3) L'eventuale esenzione dal certificato medico potrebbe essere valida anche per i nostri associati che svolgessero attività sportiva solo pochè volte all'anno?
Grazie.
1. Gratis o a pagamento?
2. Certificato medico obbligatorio.
3. No
relativamente al punto 1 mi riferisco al caso in cui la partecipazione fosse gratuita
Potreste ma... la copertura assicurativa? I certificati medici?
Penso si possa fare un'assicurazione anche per un non tesserato. Il certificato medico potrebbe essere quello del medico di base?
Scusi per le tante domande
Si.
GENT.MO, SONO IL SEGRETARIO DI UNA ASS.CULTURALE NO PROFIT CON CODICE FISCALE.1) RICEVEREMO UN CONTRIBUTO DA PARTE DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE PER AVER ORGANIZZATO TRE SPETTACOLI. DETRATTE LE SPESE PER FONICO E MUSICISTI, DEL CONTRIBUTO C'E' UN AVANZO DI CIRCA 1000 EURO. VA PRESENTATO IL MODELLO UNICO PER OCCASIONALE ATTIVITA' COMMERCIALE? 2) SE NO, QUESTI 1000 EURO POSSONO ESSERE AVANZO DI CASSA?
GRAZI EMILLE
Avete redatto una convenzione per ricevere questo contributo? Avete emesso una fattura?
Salve, sono il presidente di un'associazione culturale. Pochi giorni fa abbiamo proceduto alla richiesta del CF presso l'agenzia delle entrate allegando l'atto costitutivo e lo statuto e contestualmente ho registrato il tutto pagando 168€. L'associazione è di tipo "non riconosciuta". I miei quesiti sono?
1) quali libri(soci, verbali assemblee, ecc.) devo acquistare? Devono essere vidimati? E se si, chi la fa questa vidimazione?
2) vorremmo indire un concorso di poesia che prevede il pagamento di una quota di 5€ ai concorrenti. Come si contabilizzeranno le eventuali quote pagate dei concorrenti?
3) il fatto di ricevere queste quote, implica che devo emettere ricevuta? E se si, è esente da bollo e iva?
4) il fatto di ricevere queste quote, comporta la presentazione del modello unico ENC?
5) e se chiedessimo degli sponsor:
- dobbiamo emettere ricevuta? E se si, tale quota ricevuta, è esente da bollo e iva?
- lo sponsor ricevuto, comporta la presentazione del modello unico ENC?
Confido in una Vs risposta. Molte grazie per quanto Vi adopererete.
1. Non serve che li acquisti, se li può fare in casa seguendo le indicazioni dei nostri post dedicati. Non serve siano vidimati.
2. Dipende se saranno vostri soci oppure no
3. Dipende dal punto 2.
4. Idem
5. Dovete avere una partita iva ed emettere regolare fattura con iva al 22%: ciò comporta la presentazione del modello ENC.
Chiedo scusa per aver reinserito nuovamente la domanda.
2) Comunque non saranno nostri soci in quanto una volta terminato il concorso, e quindi incassata tale quota di partecipazione, il nostro rapporto cessa di esistere. e quindi rimangono sempre i problemi di:
come devo rilevarla in contabilità e se devo emettere ricevuta ai partecipanti? E se si, tale ricevuta, è esente da bollo e iva? il fatto di ricevere queste quote, comporta la presentazione del modello unico ENC?
5) Lo sponsor non può essere inteso come un obolo volontario? Così facendo eviterei di fare fattura e potrei rilasciare la famigerata ricevuta esente da bollo e iva?
6) Dovrei compilare il modello eas?
7) Se volessi, visto che siamo all'inizio, fare un conferimento di tasca mia per poi recuperarlo con le future entrate, lo posso fare o doveva essere specificato nello statuto?
Vi ringrazio anticipatamente per quanto Vi adopererete e attendo Vs delucidazioni. Molte grazie.
2) Prima di tutto deve avere una Partita Iva. Poi dovrà emettere delle ricevute fiscali/fatture (ovviamente pagando iva, ires ed irap). Questo comporta la presentazione del modello ENC oltre al fatto che si dovrà esaminare se e quanto potrete fare questa attività (se fosse la vostra attività prevalente non potreste certo farla come associazione no-profit).
5) Certo, se vuole fare l'EVASORE FISCALE e un altro paio di reati, può farlo.
7) Lo deve verbalizzare in direttivo o nell'atto costitutivo come prestito infruttifero (inserite anche le modalità di restituzione).
Buongiorno
Sono il consulente di un associazione, con codice fiscale e P.Iva, che organizza corsi di fotografia per gli associati.
Le entrate sono unicamente quote e donazioni e proventi dei corsi, le uscite sono l'affitto del locale e del materiale fotografico.
Ritengo sia obbligatorio presentare il modello Unico enti non commerciali ed irap.
Seguo l'associazione dal 2013 ma ho visto che per gli anni passati non è stata presentata alcuna dichiarazione.
Grazie mille per l'attenzione
Assolutamente si, è un obbligo per chi ha la partita iva (anche se le entrate fossero a zero!).
grazie per la risposta esaustiva e celere
1. Salve, come associazioe culturale senza partita IVA possiamo ricevere erogazioni liberali da enti pubblici e/o persone giuridiche?
2. Dobbiamo rilasciare ricevuta con marca da 2,00€?
3. Dobbiamo dichiarare qualcosa all'AdE?
Molte grazie
1. Si.
2. Sopra i 77,47, nel dubbio, è meglio di si. Le norme non sono chiare su questo argomento.
3. No.
Salve, mi occupo di un'associazione sportiva dilettantistica che a dicembre 2012 ha tenuto un'assemblea straordinaria per lo scioglimento della stessa.
Adesso devo presentare l'unico per gli enti non commerciali e la mia domanda è la seguente:
devo presentare un modello con periodo d'imposta da gennaio al 22 dicembre 2012 e uno con perido d'imposta dal 23 al 31 dicembre 2012 o ne posso presentare uno solo?
Grazie
E' una questione delicata. Le conviene recarsi presso l'AdE e chiderlo direttamente a loro per evitare qualche banale errore formale.
Salve,sono il presidente di una AS non riconosciuta con p.iva mi è stato detto dalla nostra commercialista che dobbiamo fare l'Unico e la dichiarazione Irap anche se non abbiamo emesso e/o ricevuto fatture per il 2012 quindi reddito 0 visto la cifra che ci ha chiesto,vorrei farlo online (sono già registrato) ma mi sembra molto complicato,è possibile avere qualche consiglio ? Grazie saluti Roberto
Ci dica.
per le proloco che svolgono feste richiedendo contributo per somministrazione di pasti ad associati e non, è obbligatorio richiedere partita IVA?
Dipende. Legga questo nostro post.
Salve e se nel caso come il post di antonella un asd ha partita iva dal 2004 ma nn ha mai svolto attività commerciale e solo tesserato atleti per svolgere un campionato ad una dsa coni e quindi mai fatto un modello unico o un ENC ma seguendo le normali procedure di bilanci e tesseramenti solo di associati che puo' succedere.
Che potete essere sanzionati, come minimo, per omessa dichiarazione.
buongiorno, vi scrivo in merito ad un associazione che organizza corsi di lingue per i soci. L'associazione è in possesso della partita iva e del codice fiscale ma le uniche entrate sono le quote associative che vengono utilizzate per pagare l'affitto della sede e per l'acquisto del materiale didattico. é stato presentato il mod. EAS. In questo caso bisogna presentare il mod. unico enti non commerciali?
Il possesso della Partita Iva vi obbliga a presentare il modello unico ENC. Anche per questo, se non avete attività commerciali come mi pare, è assurdo avere una partita iva!
In questo caso allora le quote associative che non concorrono a formare reddito e non sono tassabili in che rigo del unico enc dovrebbero essere inserite??! Grazie per la risposta siete un ottimo aiuto.
Sono esenti da dichiarazione. Il modello unico ENC è collegato alla partita iva, la cui funzione è quella di poter avere entrate commerciali (che sono appunte tassate e che vanno quindi dichiarate). Nel vostro caso, da quanto ci ha detto, dichiarerete zero entrate commerciali (ma cmq sussiste l'pobbligo di presentarlo).
grazie mille!!
Salve, volevo sapere solo se una ASD che ha ricevuto una erogazione liberale di €1500 ha l'obbligo di presentare l'unico o può non dichiarare nulla. Grazie
Ivan
Avete una partita iva?
no
Quindi non dovete presentare l'Unico.
Salve, sono membro del direttivo di una piccola APS senza partita IVA. Nell'anno 2012 abbiamo pagato due prestazioni occasionali con ritenuta d'acconto per un totale di 380 € lorde. Un commercialista, qualche anno fa, mi aveva detto che per prestazioni occasionali va presentato sia il modello 770, sia il modello UNICO per l’ imposta IRAP, in quanto l’imposta e’ dovuta sempre sulle prestazioni occasionali, e anche se esiste una franchigia di euro 7350,00 al di sotto del quale non si pagano imposte, comunque la dichiarazione e’ dovuta.
Per quanto riguarda i nostri redditi sono solo quote sociali e contributi versati dai soci per alcune attività; abbiamo inoltre ottenuto un contributo dal Comune di Torino di 500 € per un progetto. Dobbiamo quindi presentare il modello UNICO o no?
Senza partita iva non avete motivo di fare il modello Unico mentre è dovuto il modello 770 per le due prestazioni occasionali, così come l'IRAP.
NB: Il limite per le prestazioni occasionali è di 5000 euro.
Quindi mi avevano dato informazioni scorrette...
Per l'Irap basta presentare il modello IRAP, è corretto?
Grazie mille per il servizio che offrite e per la celerità nelle risposte!
Non saprei se le hanno dato delle informazioni scorrette. Ha un parere scritto e firmato su quello che le avevano detto di fare?
Potremmo sbagliarci noi, visto che non vi conosciamo... magari chi vi ha dato le indicazioni precedenti vi conosceva meglio.
Per l'IRAP legga il nostro post.
Buongiorno, vorrei costituire insieme ad altre persone una associazione culturale, per diffondere informazioni pedagogiche agli iscritti, vorrei sapere quale forma di associazione è più adatta e quale la più semplice possibile per evitare anche adempimenti fiscali tipo l'UNICO ed altri non avendo la possibilità di pagare un commercialista per il momento.
Grazie
Una APS, senza partita iva e solo col codice fiscale.
grazie per la veloce risposta
Grazie per la risposta, l'associazione ha aperto un conto corrente bancario e leggo che gli interessi attivi rientrano nei redditi di capitale... c'è un limite al di sotto del quale non si ha l'obbligo di presentare il modello Unico ENC?
Grazie ancora per la disponibilità.
Rosanna
Il limite è dettato dal buonsenso... Voi avete dei "capitali" immobilizzati per speculare sugli interessi bancari?
Se stiamo parlando di qualche decina di euro all'anno di interessi, non serve fare il modello ENC.
Grazie mille chiarissimo
Cordiali Saluti
Mi rendo conto che sono domande più che scontate, scusate l'ignoranza.
1. Associazione musicale, è stata chiuso partita iva lo scorso anno (in regime fiscale agevolato 398/1991), non ci sono quote e contributi associativi, non ci sono redditi fondiari o di capitale, insomma non si fa più nessun tipo di attività, quindi non è più necessario presentare ENC giusto?
2. Ci sarebbero altre comunicazioni da fare oltre ad aver cessato la p. Iva?
3. Ad esempio per la camera di commercio, ci sarebbero comunicazioni da fare?
4. O ne da comunicazione della cessazione p. iva direttamente l'agenzia delle entrate?
5. A questo punto conviene sciogliere l'associazione?
1. Giusto
2. e 3. Direi la sola chiusura del REA se la avete fatta...
4. Ne dubito...
5. Dipende. Se non fate nulla di nulla, sicuramente si.
Scusi l'ignoranza, ma cosa si intende per redditi fondiari o di capitale?
Grazie
http://it.wikipedia.org/wiki/Redditi_fondiari
http://it.wikipedia.org/wiki/Redditi_da_capitale
Salve, sono una delle socie fondatrici di un associazione culturale che organizza corsi e dimostrazioni per i soci che versano la quota associativa e un contributo per la dimostrazione.
Mi chiedevo se devo presentare il modello Unico ENC.
Grazie
Rosanna
Avete la partita iva?
No abbiamo il codice fiscale.
Quindi non avete motivo di presentare il Modello Unico. A meno che abbiate redditi fondiari o di capitale.
Salve, approfitterei della vostra gentilezza per dei chiarimenti.
Siamo un'associazione culturale che ha solo CF, quindi senza P.IVA.
Abbiamo presentato il modello EAS.
Non siamo iscritti ad alcun registro regionale/nazionale.
Se teniamo degli incontri/seminari rivolti a piccoli gruppi di NON-soci, possiamo chiedere un rimborso spese o un contributo liberale volontario per coprire appunto le spese che sosteniamo? Questa entrata deve essere dichiarata e tassata?
Molte grazie.
Saluti
Il pagamento di un ingresso ad un evento è sempre il pagamento di un corrispettivo che NON può MAI essere camuffato da rimborso spese o da erogazione liberale.
Per questo motivo l'entrata va si dichiarata e tassata come entrata commerciale (cosa che voi, senza partita iva, non potete fare).
Dovreste quindi prima cambiare regime associativo... e a questo punto "il gioco non vale più la candela".
Mi spiego un po' meglio: non vogliamo far pagare un "biglietto", ma semplicemente fornire un servizio una tantum ad un gruppo di non-soci.
In particolare, queste persone sono dipendenti statali, ed è l'ente statale che ci rimborserebbe le spese sostenute per organizzare il seminario.
Grazie in anticipo
Saluti
Se dovete far pagare un servizio a dei non soci, dovete pagarci le tasse. E' una logica molto ferrea.
Buonasera,
Ho registrato una associazione culturale (con CF) che svolge come attività istituzionale
corsi di degustazioni, percorsi enogastronomici, eventi musicali e mostre di quadri.
Le quote associative e i contributi per le serate se pagati dai tesserati non fanno reddito.
Se invece riguardano persone non tesserate, l'associazione deve aprire la partita iva.
Volevo sapere e una gestione fatta in questo modo sia giusta.
Grazie e complimenti per il blog.
Matteo
In linea di principio così è corretto. Tenga presente però che l'attività verso i non soci può essere solo occasionale e marginale. Non deve immaginare cioè che una Associazione possa fare stabilmente attività commerciale (attività che è propria delle Aziende). In più, l'apertura di una partita iva ha tali e tanti costi "gestionali" che per meno di 3000 euro l'anno non è mai una scelta sensata.
Nel 2012 l'introito è stato di € 2.600.00
A mio parere vi conviene correre il rischio di presentare il modello EAS oggi e pagare la sanzione da 258 euro. Tanto il rischio di vedervi sanzionare e tassare il 2012 lo avreste comunque, anche chiudendo e riaprendo (anzi, magari con questa operazione vi tirate pure gli occhio addosso).
Detto questo, il vostro consulente avrà avuto sicuramente più informazioni di me per darvi quel consiglio e forse, per questo, dovreste fidarvi di lui.
I soci hanno iniziato a versare le quote dal gennaio del 2012 e in questo anno abbiamo avuto entrate per 2.599.30 €.IL problema è che non abbiamo presentato il modello EAS entro 60 giorni dalla costituzione dell'Associazione,quindi siamo fuori anche dalla proroga e il consulente ci ha consigliato di sciogliere l'Associazione per ricostituirla.Ma abbiamo dubbi che non sia la via più giusta.Grazie
Nessuno sa quale sia la cosa migliore, perchè non c'è uno storico di come si comporti l'AdE in questi casi. Il problema è che se anche chiudete subito, l'AdE avrà sempre 5 anni per venire a controllare cosa avete combinato del 2012 (quindi fino al 2017...). Quanto avete introitato nel 2012?
Ciao ,mi chiamo Lucia,faccio parte del direttivo di un'Associazione Culturale costituita circa un'anno e mezzo fa e regolarmente registrato all'ufficio delle Entrate.L'Associazione conta un centinaio di soci in tutta l'Italia,purtroppo ignoravamo l'esistenza del modulo EAS e di conseguenza non lo abbiamo presentato.Consultato un consulente per metterci in regola,ci ha consigliato di sciogliere l'Associazione e Ricostituirla .Vi chiedo se questo è il percorso più giusto e in tal caso possiamo devolvere il nostro esiguo fondo cassa all'associazione che ricostituiamo? Naturalmente si tratterebbe di "passare" i soci dalla precedente Associazione alla nuova(hanno già pagato la quota per il 2013) è corretto?
Bah, mi pare un po' esagerato chiuderla per così poco. Che entrate avete avuto nel 2011?
Non facciamo niente di tutto ciò,abbiamo ricevuto solo in regalo dei completi di gioco da un'associazione del quartiere fiera della nostra iniziativa..per redditi di capitale cosa si intende?
Che avete dei titoli azionari...
Abbiamo costituito una piccola asd formata da pochi soci Che con un contributo personale hanno permesso l'iscrizione ad un campionato di calcio.siamo iscritti sia al registro coni e abbiamo solo il codice fiscale..siamo esentati dal invio del modello unico?
Se non avete redditi fondiari e di capitale, se non fate attività commerciale e non fate pubblicità e sponsorizzazioni, direi di si. Ma per una risposta certa bisognerebbe conoscervi!
Non ricordo con precisione ma mi pare fosse indicato che dopo averlo presentato la prima volta
(2009, mi pare) non occorreva ripresentarlo se non c'erano variazioni. Grazie ancora
Quindi lo avete presentato... nella risposta precedente avevate detto di no.
Grazie. Ci era stato detto che nemmeno l'EAS era dovuto, in quanto non svolgiamo attività commerciali.
Chi glielo ha detto? Legga il nostro post e mi dica se avete i requisiti per essere esentati dalla sua presentazione. A naso direi di no...
Non abbiamo partita IVA, solo cf. Non abbiamo redditi di alcun tipo, il Quartiere eroga il contributo per attività istituzionale. Grazie di nuovo
Posto che abbiate tutte le carte in regola per poter godere del Regime Fiscale Agevolato (ad esempio, avete presentato il modello EAS?), direi che non avete obbligo di presentare il Modello Unico.
Spett.le Studio,
sono responsabile di un'associazione che organizza laboratori culturali aperti ai soci e ha come uniche entrate la quota sociale e un piccolo contributo del Quartiere, restando in ogni caso al di sotto dei 10 mila euro complessivi. Compiliamo il 770 per dichiarare i compensi che eroghiamo a docenti esterni (pagandoli con le quote sociali) per i quali versiamo la ritenuta. Approfitterei della vostra gentilezza per chiedere conferma sull'esenzione dall'obbligo di dichiarazione fiscale.
Grazie
Avete una partita iva? Avete redditi fondiari o di capitale? Come vi eroga il contributo il quartiere?
Salve sono un legale rappresentante di un associazione, che ha avuto un accertamento e mi è stato riscontrato che faccio attività commerciale in quanto ho dimenticato di dare comunicazione alla SIAE per fruire del regime agevolato, premetto che ho adempito a tutto pagamento iva alla misura del 50% (Pubblicità) pagamento IRES e presentazione Unico. ora mi chiedo ma l'omessa presentazione di comunicazione alla SIAE non dovrebbe essere solo una sanzione?
L'accertamento è stato fatto dall'agenzia dell'entrate.
GRAZIE.
Se le hanno contestato solo quello, credo abbia gli estremi per ricorrere. Chi le ha fatto l'accertamento, il Fisco o la Siae stessa?
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Buongiorno,
faccio il segretario di una ASD iscritta ad una federazione nazionale, che ha scelto l'opzione del regime 398/91 e che organizza nell'anno 2 manifestazioni e, per una di queste, facciamo delle fatture per pubblicità per un totale di circa 3000€. Dobbiamo presentare il modello Unico ENC?
Grazie.
Assolutamente si.
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Ciao, sono una ragazza che per la seconda volta s'imbatte sul modello unico enc. Faccio parte di un'associazione che nel 2012 ha aperto p.iva (scrivendo nelle note del modello l'opzione al regime 398/91. Nel modello unico enc 2013 anno 2012 non avevo compilato il quadro VO e vorrei capire se invece avrei dovuto indicare l'opzione VO2 per la liquidazione trimestrale o un'altra opzione per il regime 398/91.
Grazie, spero di aver capito come esporre i quesiti..
Elisa
Se la tua Associazione ha partita iva ed usa il regime 398, devi necessariamente compilare il quadro VO e scegliere la liquidazione trimestrale.
Gentilissimo, ma ora che ho capito che nella prima dichiarazione dovevo compilare il quadro VO e non l'ho fatto,
1. cosa posso fare? Conviene compilarlo quest'anno? O è meglio di no? Io comunque alla siae avevo comunicato l'opzione 398!
2. Oltre a ciò avrei bisogno di sapere se possiamo usufruire della detrazione del 50% sulla ristrutturazione di un capannone che abbiamo affittato, pur essendo a regime 398.
1. Compilatelo quest'anno e incrociate le dita per il passato... ma avevate emesso fatture?
2. Credo di no ma non è il nostro campo di azione... se lo scopre con certezza ci faccia sapere!
Vi ringrazio per i chiarimenti!
Non sono soci, e grazie infinite per la risposta. Quindi le entrate ed uscite legate a quest'attività, non ci pongono nella condizione di presentare l'ENC per l'anno 2013, anche se non abbiamo mai chiesto di usufruire del regime fiscale agevolato, di cui sono venuto a conoscenza solo leggendo il vostro blog?
Le sole entrate istituzionali non vi pongono nella condizione di dover presentare l'ENC.
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Salve,
da gennaio 2011 sono uno dei soci fondatori di una piccola Ass. di promozione sociale, e fin'ora non abbiamo mai presentato l'unico ENC. Le dico subito che nello statuto non è specificato se abbiamo optato o meno per il regime 398/1991, ma abbiamo solo il codice fiscale e fin'ora le nostre uniche entrate sono state poche quote sociali, che abbiamo speso per acquistare materiale per alcuni convegni che abbiamo svolto a titolo assolutamente gratuito per tutte le figure coinvolte.
La prossima settimana, invece, abbiamo organizzato un altro convegno in cui chiediamo ai partecipanti una quota minima per rimborsare le spese dei docenti che vengono da fuori. Significa che quest'anno dobbiamo presentare l'ENC? E secondo lei dovevamo presentarla anche per gli anni precedenti?
La ringrazio anticipatamente per la risposta, complimentandomi per l'iniziativa di questo spazio e la chiarezza con cui rispondete.
Saluti.
I partecipanti al convegno sono soci? Se non sono soci, a mio parere, non potete nemmeno far pagare "una quota minima". A che titolo lo fareste?
Chiedete, piuttosto, una erogazione liberale volantaria e rilasciate una ricevuta (se siete una APS in un registro nazionale/ regionale avete questa facoltà). Per l'ENC, fatti salvi questi aspetti non dovete far nulla se non ci sono dati particolari che avete omesso.
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Buonasera! mi occupo della contabilità di una piccola associazione nata da un anno, che fa corsi di aggiornamento per i soci. Abbiamo solo il codice fiscale. Nel 2012 abbiamo percepito solo le quote sociali e abbiamo speso una parte di quei soldi per acquistare del materiale per i corsi.
Siamo tenuti a presentare l' UNICO ENC? Abbiamo altri adempimenti fiscali, a parte la relazione e il bilancio di fine anno?
Vi ringrazio
Per poter rispondere in modo preciso sarebbe utile conoscere il vostro statuto e la vostra Associazione. Avete redditi fondiari o di capitale? Avete optato per il regime 398/1991? Avete presentato il modello EAS? Nello specifico credo che essendo tutte le vostre entrate puramente istituzionali non abbiate altri adempimenti fiscali... ma per esserne certi c'è bisogno di un approfondimento.
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Buongiorno
Quote e contributi associativi non concorrono a formare il reddito, giusto?
L'asd in cui opero ha solo il codice fiscale e si autofinanzia con quote e contributi associativi, mi conferma che non dobbiamo presentare il Modello unico?
Grazie
MATTEO
Se l'ASD rispetta tutti i parametri e gli obblighi della legge 398/1991 per la decommercializzazione dei corrispettivi specifici (quote e corsi) e queste sono le uniche entrate che avete (non avete cioè attività commerciale di alcun tipo, ivi comprese sponsorizzazioni, contratti di pubblicità etc), non avete motivo di presentare il modello unico.
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ciao,
hai risolto molti dei miei dubbi e quindi te ne pongo un altro.
Se io organizzo attività sportive apagamento solo x i soci questo rientra tra le attività nn commerciali o commerciali?e quindi devo calcolarci l'IVA?
Se propongo attività sportive in un posto di vacanza,quindi a "soci" che usufruiranno dei servizi dell'asd x poco tempo, conviene tesserarli o no?
Bisognerebbe conoscere il vostro Statuto ed il caso particolare per dare una risposta esatta.
In ogni caso, se le attività sportive organizzate rientrano nei vostri fini statutari e i soci non "pagano" l'attività ma "contribuiscono alle spese di organizzazione, gestione, esecuzione" dell'attività e se la vostra associazione gode delle agevolazioni fiscali di legge dedicate al terzo settore perchè espleta perfettamente tutti gli obblighi previsti, allora è probabile che possiate considerare tali entrate come de-commercializzabili e non calcolarci l'IVA.
La seconda domanda invece contiene un errore logico. Se si propone una attività come Associazione ad un socio, questi deve essere per forza di cose essere iscritto all'Associazione (altrimenti non è un socio). Il socio tra virgolette ("socio") non esiste, perchè non esistono soci di serie A e serie B. Tutti i soci sono uguali.
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