Il regime fiscale agevolato per associazioni legge 398/91 – Cos’è e come accederviIn diverse occasioni abbiamo parlato del regime fiscale agevolato previsto dalla legge 398/1991. Oggi vediamo come funziona una parte importante di tale regime, un compito delle Associazioni stesse, ovvero la compilazione del Registro IVA Minori imposto dal DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 30 dicembre 1999, n. 544 (obbligo poi ripreso e specificato anche dalla Circolare 9/E del 24 Aprile 2013 della Agenzia delle Entrate).
Il Registro IVA Minori è uno degli adempimenti contabili che tutte le Associazione in situazione di regime fiscale 398/1991 sono tenuti a seguire. Si tratta di un registro fiscale non soggetto a vidimazione. Cosa significa? Significa che non è necessario che venga validato e autenticato da nessun ente di competenza.
Dunque che fare? Armarsi di pazienza e compilare mese per mese le entrate commerciali per categoria di aliquota IVA (il 22% o il 10% o il 4% in base alla categoria commerciale), con l’obbligo di effettuare la compilazione entro il 15 del mese successivo a quello a cui si fa riferimento. Tale registro, istituito originariamente non per gli Enti non commerciali ma per contribuenti minimi, deve essere adattato da ogni Associazione riportando le voci di entrata che interessano.
Ogni tre mesi sarà necessario compilare la parte del registro relativa alla liquidazione dell’IVA.
L’IVA da versare è determinata applicando all’IVA a debito (cioè sull’IVA incassata) le seguenti detrazioni forfettarie:
Aggiornamento: dal 13 dicembre 2014 entra in vigore la percentuale unica di detrazione nella misura del 50% sia per le prestazioni di pubblicità che di sponsorizzazione per associazioni senza scopo di lucro, quelle sportive dilettantistiche, le pro-loco in regime 398! Leggi il nostro post.
Aggiornamento: dal 1° gennaio 2017 il limite delle operazioni annuali per le Associazioni in regime 398/1991 è stato innalzato da 250mila euro a 400mila! Leggi il nostro post.
L’associazione non può recuperare in modo analitico l’IVA sugli acquisti relativi al settore “commerciale”, in quanto inglobata nella detrazione forfetaria sopra indicata.
Ovviamente, pur non trattandosi di un registro che richiede vidimazione da parte di enti competenti, è necessario che segua un modello prestabilito; dunque, come procurarsene uno? Non ci sarà bisogno di fare nessuna coda tra uffici e sportelli, il registro è comodamente reperibile nelle cartolerie e nei negozi che trattano forniture per ufficio.
L’imposta, calcolata con gli abbattimenti di cui sopra, dovrà essere versata, entro il giorno 16 del secondo mese successivo al trimestre di riferimento, mediante Modello F24 in via telematica dal conto corrente bancario intestato all’Associazione, senza maggiorazione di interessi. I codici di tributo IVA da indicare nel Modello F24 di versamento dell’imposta sono i seguenti:
6031 per l’IVA del 1° trimestre,
6032 per IVA del 2° trimestre,
6033 per l’IVA del 3° trimestre,
6034 per l’ IVA del 4° trimestre.
E’ prevista la possibilità di avvalersi della compensazione e si è esonerati dal versamento dell’acconto annuale IVA, oltre che dalla presentazione della dichiarazione IVA annuale.
Prima di tutto ricordiamoci che se per la nostra Associazione abbiamo scelto il regime fiscale della 398/1991, siamo in una situazione di “privilegio”: stiamo infatti usufruendo di un regime fiscale agevolato rispetto a tutte le altre imprese a carattere commerciale. Dunque, visto che il Registro IVA Minori è uno dei pochi obblighi di contabilità che ci viene imposto è bene rispettarlo, anche nell’ipotetica previsione di controlli fiscali o di una richiesta di visione del Registro stesso da parte della SIAE, l’organo al quale lo Stato ha riconosciuto un potere di vigilanza e controllo sulle attività delle Associazioni.
Come chiarito dalla Circolare 9/E del 24 Aprile 2013 della Agenzia delle Entrate, il mancato rispetto dell’obbligo di tenuta del Registro IVA Minori non comporta la decadenza dai benefici fiscali previsti dalla L. 398/1991 purchè l’Associazione “sia in grado di fornire all’amministrazione finanziaria i riscontri contabili, quali fatture, ricevute, scontrini fiscali ovvero altra documentazione utile ai fini della corretta determinazione del reddito e dell’IVA. Resta fermo che qualora la società/associazione sportiva dilettantistica non sia in grado di produrre alcuna documentazione idonea a provare la sussistenza dei requisiti sostanziali per l’applicazione delle disposizioni di cui alla legge n. 398 del 1991, la stessa decadrà dal predetto regime di favore”.
In ogni caso è prevista una sanzione amministrativa da euro 1.032 ad euro 7.746.
Leggi questo nostro post dove troverai sia un modello in Excel che un modello in .pdf a seconda delle tue esigenze.
Ho "ereditato" una ASD calcio FIGC NEL 2011.
Non tovo da nessuna parte la documentazione comprovante che siamo in regime di 398/91. Ci siamo da sempre, tutti gli altri documenti sono a posto ma non trovo documentazione a conferma della adesione alla 398/91.
Mi è arrivata una verifica dalla SIAE per conto della AE ho tutti i documenti da consegnare che mi chiedono ma non trovo questo.
MI dicono che lo dovrei trovare nel cassetto fiscale fra le dichiarazioni.
Mi potete aiutare ?
Buongiorno Paolo,
è mai stato fatto un Modello EAS o un Modello Unico ENC? In entrambi si può esprimere tale opzione.
se una associazione in regime 398/91 emette fattura per spettacoli musicali con iva al 10%; deve pagarne la metà?
oppure cio' non vale per tale aliquota? (essendo considerata una aliquota ridotta)
Vale per tutte le aliquote
buongiorno
una informazione, quest'anno a febbraio ho versato 2 volte l'iva del 4 trimeste.
posso in qualche modo recuperare l'iva versata in più, magari compensandola con l'iva che dovrei pagare per il 3 trimestre 2017?
grazie
dovreste chiedere direttamente all'agenzia delle entrate come fare per la compensazione
Spett.le Team Artist,
sono il presidente di una aps dotata di partita iva e con contabilità in regime 398/91. L'anno scorso ho dimenticato di effettuare la liquidazione dell'iva per due fatture emesse a giugno e luglio, per un importo complessivo da liquidare di euro 28,05.
Vi chiedo gentilmente le seguenti due cose:
1) quale codice tributo devo utilizzare nel modello F24 per il pagamento dell'IVA e quanto dovrei versare in più a causa del tardato pagamento?
2) devo effettuare una dichiarazione IVA per via del tardato pagamento?
Grazie in anticipo per la risposta,
Davide Bianchini
1. 6032 per il secondo trimestre, 6033 per il terzo. L'ammontare della mora dipende dal totale dell'Iva non versata e dai giorni di ritardo
2. No, basta pagare l'Iva arretrata tramite ravvedimento operoso
Perfetto, grazie mille per la risposta!
Cordiali saluti
Davide Bianchini
Buongiorno, sono socia di una pro loco in regime 398. Per errore abbiamo versato un importo maggiore di IVA rispetto al dovuto. Come facciamo a recuperarla? Mi è stato suggerito di presentare una dichiarazione IVA e chiedere il rimborso del credito, è corretto?
Grazie
Si, questa è la modalità corretta.
Buongiorno,
la mia Associazione (regime 398/91) sta organizzando un evento in cui un'azienda sponsor (dietro contratto di sponsorizzazione) offre un buffet pagando una ditta di catering.
In che modo e a chi dobbiamo fatturare relativamente a questo sponsor?
Grazie,
Michele
All'azienda. Per un importo pari al valore del catering di cui avete beneficiato).