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29 Ottobre 2012

Il Rendiconto Economico Finanziario Annuale (REFA) delle Associazioni No Profit

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Commercialista Per Associazioni
Il Rendiconto Economico Finanziario Annuale (REFA) delle Associazioni No Profit

Ultimamente abbiamo parlato spesso degli aspetti fiscali che ruotano attorno alla corretta gestione di un’Associazione No Profit; pensavi li avessimo sviscerati tutti? Purtroppo no: fisco e burocrazia non smetteranno mai di stupirci con nuove norme, ecco perché è bene tenersi sempre aggiornati (sul nostro blog ad esempio!).

L’argomento su cui cercheremo di fare chiarezza oggi è relativo alla redazione del Rendiconto Economico Finanziario Annuale (altrimenti detto REFA) per le Associazioni No Profit.

Come ormai già sapete tutte le Associazioni e gli enti no profit, per poter usufruire di determinati vantaggi fiscali, devono essere attenti e precisi nell’assolvere alcuni obblighi imposti da norme specifiche, nell’ottica di mantenere saldi i propri vantaggi fiscali, ma anche di gestire al meglio la propria Associazione. Uno di questi obblighi è proprio la redazione del Rendiconto Economico annuale, come espresso nel D.Lgs n. 460/1997 e nell’art. 90 della Legge 289/2002.

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Cosa deve contenere il Rendiconto Economico annuale e qual è l’iter per la sua approvazione?

Premesso che il rendiconto economico annuale deve essere redatto dal Consiglio Direttivo secondo le modalità stabilite, in primo luogo, dallo statuto dell’Associazione, questo documento deve contenere, suddivise per voci analitiche ed annotate con estrema precisione e chiarezza, tutte le entrate e le uscite dell’Associazione (beni, quote associative, contributi, lasciti, donazioni, sponsorizzazioni, spese varie, costi del personale, ecc). Fate attenzione a tenere ben separate e distinte le voci riguardanti l’area istituzionale da quelle riguardanti l’eventuale attività commerciale dell’Associazione.

Di fatto, da come l’abbiamo descritto, appare diverso dai bilanci di una qualsiasi azienda; non si tratta di un vero e proprio bilancio, ma di una sua versione semplificata che prende in considerazione solamente i valori “in dare e avere”. Quando il rendiconto economico sarà attivo la sua chiusura non genererà un utile (come succede in una comune Azienda), ma ci darà semplicemente una voce positiva da riportare nel rendiconto dell’anno successivo.

Oltre a redigere il rendiconto economico, il Direttivo ha il compito di scrivere una relazione sociale (detta anche “relazione di missione”) nella quale siano descritte le attività dell’Associazione svolte durante l’anno, gli eventi e le iniziative organizzate (non è obbligatorio ma lo consigliamo caldamente). Una volta pronti, entrambi i documenti devono essere approvati dall’Assemblea dell’Associazione entro e non oltre 4 mesi dalla fine dell’anno sociale e, ancora prima di questa approvazione, dovrebbero essere esposti (nei quindici giorni antecedenti la data stabilita per loro approvazione) nella sede sociale dell’Associazione a disposizione di tutti i soci che volessero visionarli (state attenti nel verificare se il vostro statuto prevede questo o altri obblighi simili: anche se non ve ne fosse traccia, vi consigliamo ugualmente di farlo).

All’inzio dell’Assemblea dei Soci per l’approvazione del documento contabile, verificato il quorum richiesto per la regolare costituzione dell’assemblea stessa, il Presidente è chiamato a presentare il rendiconto economico, illustrando le singole voci in esso contenute, e a rispondere agli eventuali quesiti dei soci. Si procede quindi con la votazione per l’approvazione del rendiconto: ogni socio esprime la propria valutazione attraverso un voto favorevole o contrario oppure astenendosi. Al termine della votazione il presidente dell’assemblea ne comunica il risultato ai presenti e si procede alla stesura del verbale.

Una volta approvato, al rendiconto economico va allegata una copia del verbale di approvazione da parte della Assemblea dei Soci, datato e sottoscritto dal legale rappresentante. Il tutto deve poi essere trascritto nel Libro Verbali della Associazione e conservato per almeno 5 anni.

Un’ultima precisazione: nel caso in cui il rendiconto economico annuale non venisse approvato, è automatica la decadenza degli organi amministrativi dell’associazione, Presidente e Consiglio Direttivo.

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Come aiutarsi durante l’anno a “tenere tutti i documenti in regola”?

Per non arrivare al momento della chiusura del rendiconto disorientati e in balia di documenti e scartoffie, sarà buona norma per un’Associazione assolvere ad alcune buone norme durante tutto l’anno: tenere un registro inventario e i fogli di cassa periodici.

Il registro inventario serve per registrare tutti i beni di proprietà dell’Associazione, acquistati o acquisiti, quantomeno quelli di un certo valore economico; i fogli di cassa periodici, invece, servono per tenere traccia di tutte le entrate o le uscite di cassa dell’Associazione in una cadenza di tempo da stabilire (giornaliera, settimanale o mensile): questi ultimi, come avrete già immaginato, sono davvero fondamentali per apprestarsi alla compilazione del rendiconto nella maniera più precisa possibile.

Avete però un’altra possibilità molto più saggia. Usare il nostro software TeamArtist che, grazie alla sua semplicità, ed al sistema automatizzato dei pagamenti delle quote sociali e dei corsi, vi semplifica l’annotazione delle entrate e vi prepara in automatico il Rendiconto Economico Annuale, pronto da stampare e da far votare in Assemblea Soci. Provate subito una demo!

 

SCARICA DA QUI UN FILE EXCEL DI UNO SCHEMA DI RENDICONTO ECONOMICO 

NB: Ogni Rendiconto Economico deve SEMPRE essere modulato sulla specifica Associazione, in relazione alla sua tipologia, attività svolte, dimensioni, ecc.

 

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1.049 risposte a “Il Rendiconto Economico Finanziario Annuale (REFA) delle Associazioni No Profit”

  1. Rispondi
    GABRIELLA CARLETTI

    no non so cosa siano i due modelli che mi ha citato a chi mi devo rivolgere?

  2. Rispondi
    Gabriella

    Noi siamo una piccola società di badminton. Abbiamo circa 30 iscritti ai cui facciamo regolarmente la ricevuta che versiamo in un libretto. Con i soldi paghiamo il comune per il palazzetto dello sport ed i volani; non abbiamo nessuno che guadagna neanche io che faccio l'allenatore. Siamo iscritti regolarmente e riconosciuti dal coni non dobbiamo presentare nulla perchè non abbiamo lo sponsor. Abbiamo degli altri obblighi?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Difficile dirlo senza conoscervi. Partiamo dalle cose più semplici: Modello EAS e l'assemblea annuale per l'approvazione della REFA li avete fatti?

  3. Rispondi
    jacopo

    Approfitto ancora una volta della vostra competenza.
    E' lecito che l'APS utilizzi un locale messo a disposizione gratuitamente da un suo associato senza che venga registrato un contratto di comodato?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se è occasionale, si. Se invece è stabile, no.

  4. Rispondi
    Michela

    SONO DA POCO ENTRATA COME SEGRETERIA PRESSO IL CIRCOLO SPORTIVO TENNIS DI XXX; UN' ASSOCIAZIONE DILETTANTISTICA NON HA SCOPO DI LUCRO.
    LE CHIEDO ALCUNI CONSIGLI, FACENDO LEVA SULLA SUA ESPERIENZA E CONOSCENZA, SUL MODO IN CUI POSSO IMPOSTARE IN MODO FACILE E SEMPLICE IL BILANCIO DELLA MIA ASSOCIAZIONE.
    A QUALCHE MODELLO DA INVIARMI SUI CUI POSSO LAVORARE O PRENDERE SPUNTO; VORREI IMPOSTARE UN LAVORO SEMPLICE, CHIARO A TUTTI I SOCI.
    LA RINGRAZIO PER LA CORTESE ATTENZIONE.
    SALUTI

    • Rispondi
      TeamArtist

      Salve, legga il post all'inizio di questa pagine e il file excel scaricabile dal testo. Detto questo, il modo migliore è comunque usare la nostra piattaforma www.teamartist.com!

  5. Rispondi
    MARCO

    Ho un dubbio in merito alle spese telefoniche!!! Il presidente dell'associazione di cui faccio parte sostiene delle spese telefoniche di cui chiede il rimborso....il numero di telefono su cui vengono fatte le ricariche è un cellulare a nome del presidente e non dell'associazione. E' regolare richiedere il rimborso in qs caso o il numero deve essere intestato all'associazione? grazie mille

    • Rispondi
      TeamArtist

      E' corretto ma... sarebbe meglio che il numero fosse intestato alla Associazione e che il Direttivo abbia potere di accesso ai tabulati telefonici. Come si fa infatti a verificare che il cellulare, e le spese derivanti, siano effettivamente per chiamate istituzionali e non personali?

  6. Rispondi
    Francesco

    vorrei gentilmente chiedervi alcune delucidazioni su dove devono essere collocate alcune voci nel format del rendiconto economico da voi proposto:
    1 le marche da bollo (utilizzate per lo statuto/atto costitutivo)posso metterle nella voce "ALTRE USCITE/COSTI" nella sottovoce da me inserita "TRIBUTI PER COSTITUZIONE ASSOCIAZIONE"?
    2 pagamento F23 di 168 euro. Tale somma può essere addizionata al valore delle marche da bollo e inserita di conseguenza nella voce "ALTRE USCITE/COSTI" nella sottovoce da me inserita "TRIBUTI PER COSTITUZIONE ASSOCIAZIONE"?
    3 acquisto tessere (siamo associati ad un ente nazionale di promozione sportiva riconosciuta ai fini sportivi dal CONI. Anche in qs cosa posso inserire una sottovoce affiliazione ACSI nella voce "ALTRE USCITE/COSTI"?
    4 contributi forfettari riconosciuti ai maestri
    5 dove dovrò inserire gli anticipi per le spese di costituzione dell'asso.ne
    6 e i rimborsi forfettari riconosciuti ai soci -tecnici?
    Vi ringrazio anticipatamente per la vostra cordialità

    • Rispondi
      TeamArtist

      Salve, è abbastanza difficile poterle rispondere con precisione. Dovrei farle io il Rendiconto... In ogni caso:
      1 e 2: avrei fatto una sottovoce di IMPOSTE E TASSE ma va bene anche così: l'importante è rendicontarle
      3: ok
      4: vanno sotto il punto 3. PERSONALE
      5: sono "PRESTITI DA SOCI" da approvare con verbale di direttivo (nei RICAVI, sotto il punto 6. ALTRE ENTRATE)
      6: vanno sotto il punto 3. PERSONALE (si ricordi di fare il modello 770)

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  7. Rispondi
    Marco

    Sulla prima nota le quote mensili vanno indicate nel mese in cui vengono pagate anche se di competenza del mese precedente? es: un socio pago la quota di novembre a dicembre....la dovrò indicare nella prima nota di dicembre con la specifica che è di competenza di novembre? Grazie mille

    • Rispondi
      TeamArtist

      La competenza non è importante in questo caso. Deve segnare la data in cui ha incassato materialmente i soldi.

  8. Rispondi
    Marco

    Nella nostra prima nota elenchiamo tutte le operazioni relative all'associazione. Mi chiedevo se per le quote sociali mensili dobbiamo specificare tutti i singoli pagamenti per singolo socio o possiamo indicare il totale ed eventualmente allegare alla prima nota un elenco dei pagamenti per singoli soci? In quest'ultimo caso vanno indicate anche le date dei pagamenti? Grazie mille

    • Rispondi
      TeamArtist

      La prima nota è analitica. Dovete riportare tutti i singoli pagamenti, socio per socio. Perchè non usa la nostra piattaforma www.teamarist.com? Questo passaggio è molto semplificato.

  9. Rispondi
    Marco

    Premettendo che nello statuto della ns asd c'è scritto: "L’assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è regolarmente costituita con la presenza di metà più uno dei soci presenti.
    La seconda convocazione. L’Assemblea ordinaria è regolarmente costituita qualunque sia il numero degli intervenuti e delibera validamente a maggioranza assoluta dei soci presenti.
    La seconda convocazione dell’Assemblea deve avere luogo almeno un giorno dopo la prima."...se all'assemblea (seconda convocazione) elativa l'approvazione del bilancio si presentano una % minima di soci, si può ugualmente procedere all'approvazione riportando tutto sul verbale? Grazie mille

  10. Rispondi
    Marco

    Nel vostro format "FILE EXCEL DI UNO SCHEMA DI RENDICONTO ECONOMICO PER ASSOCIAZIONI / ASD" sono riportati sia il conto economico che lo stato patrimoniale....ai fini fiscali vanno entrambi presentai ai soci ed eventualmente approvati? Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si.

  11. Rispondi
    Marco

    Buonasera a tutti….abbiamo intenzione di costituire una asd e per farlo come gia sapete sosterremo delle spese. Ovviamente dovremo anticipare i soldi e poi ci faremo rimborsare il tutto appena i soci entreranno a far parte dell’associazione. Sul bilancio dovrà risultare questo prestito e successiva restituzione? Quali sono le voci da indicare nella ns prima nota/bilancio? “es: anticipo tributi spese di costituzione associazione (che saranno considerati come contributi privati da soci fondatori)…..e rimborso tributi spese di costituzione associazione (possono essere fatti rientrare nei costi gestionali?)” abbiamo inoltre già acquistato anche delle attrezzature indispensabili per lo svolgimento delle attività sociali….anche in qs caso possiamo anticipare e poi rimborsare noi soci fondatori? Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si, potete farlo (è abbastanza usuale). Dovete inserire tutto nel vostro REFA come "Prestito Soci". Sarebbe utile una delibera di direttivo che disciplini le modalità del prestito (importi, motivazioni e modalità di restituzione) da far sottoscrivere a Presidente e soci che "prestano".

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  12. Rispondi
    Giuseppe

    Buongiorno, sono il Tesoriere di una Associazione Culturale (senza scopo di lucro). Una delle principali attività (se non l'unica in questo ultimo anno) dell'associazione è stata la pubblicazione di un periodico di informazione locale distribuito gratuitamente e regolarmente registrato al Tribunale. A copertura dei costi di tipografia, riceviamo donazioni da parte di aziende commerciali ed in cambio pubblicizziamo i loro loghi sul nostro periodico. A fronte del versamento rilasciamo "ricevuta di donazione" (esente da bollo ai sensi dell'art. 7 tabella B allegata al D.P.R. 26 ottobre 1972 n. 642). La mia domanda è: si sta prospettando una sorta di attività commerciale che potrebbe configurarci come non in regola nei confronti dei fisco? premetto che possediamo regolare codice fiscale, ma non partita iva. Possiamo continuare a pubblicare il nostro periodico finanziandoci con le pubblicità in questo modo? I soci che volontariamente sono impegnati nella costruzione del periodico non percepiscono nulla.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende. Tutto ruota intorno alle "donazioni". Se queste sono davvero "libere" nel senso che se da esse non dipende il fatto di essere pubblicati, nè sono corrispondenti ad un vostro tariffario (che so: mezza pagina 100 euro, pagina intera 150 etc etc) potete stare abbastanza sereni. Se non è così potete invece essere accusati di fare una attività commerciale.

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  13. Rispondi
    Daniele

    Buongiorno sig.Damiano ho alcune curiosità da porti:
    1)si possono fare compensi per mansioni amministrative di una ASD??
    2)mettiamo il caso di questo compenso sia esempio di 300 euro al mese
    e quindi 3600 annue, è possibile fare una ricevuta unica annuale??
    3)su questa cifra l'ASD non deve pagare nessuna rit.di acconto giusto?
    4)siamo obblgati a presentare il mod.770 l'anno sucessivo entro il
    28 febbraio, gusto?
    5)Questi compensi se vengon fatti a 2/3 soci appartenenti al Cd
    secondo lei AGE può storcere in naso?
    Scusami per le tante domande.
    grazie, Daniele

    • Rispondi
      TeamArtist

      1) si
      2) no, deve essere fatta mese per mese
      3) dipende: chi riceve questi soldi ha entrate da ASD sotto i 7.500 euro per anno?
      4) si
      5) dipende. Se non sono compensi esagerati e le persone hanno effettivamente lavorato, di solito no.

      • Rispondi
        Daniele

        Grazie mille!! Secondo lei esempio due compensi da 3600 euro annui calcolando che davvero lavorano a 360° per l'associazione, come cifra pensa che sia esagerata??

        Saluti e nuovamente grazie
        Daniele

        • Rispondi
          Daniele

          le riscrivo la domanda: Secondo lei esempio due compensi da 3600 euro annui calcolando che davvero lavorano a 360° per l’associazione, come cifra pensa che sia esagerata??

          Saluti e nuovamente grazie
          Daniele

          • TeamArtist

            No, onestissima. Mi raccomando meglio pagarla non coi contanti.

  14. Rispondi
    Marco

    Buongiorno a tutti....appartengo ad una asd di appena 25 soci....abbiamo convocato i soci per l'approvazione del rendiconto ma non abbiamo raggiunto il 50% più uno dei soci e in seconda convocazione si è presentata solo un piccola % di soci (che era inferiore al 50%+1) mi chiedo se in qs secondo caso l'assemblea può comunque procedere all'approvazione del bilacio. Sul ns statuto è riportato quanto segue "L’assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è regolarmente costituita con la presenza di metà più uno dei soci presenti.
    La seconda convocazione. L’Assemblea ordinaria è regolarmente costituita qualunque sia il numero degli intervenuti e delibera validamente a maggioranza assoluta dei soci presenti.
    La seconda convocazione dell’Assemblea deve avere luogo almeno un giorno dopo la prima." Grazie mille

    • Rispondi
      TeamArtist

      A quanto scrive del suo Statuto, pare di si.

  15. Rispondi
    maria

    Buongiorno, la nostra asd organizzerà quest'anno un incontro con il maestro della scuola che viene da un'altra nazione, i soci per partecipare pagano una quota con la quale noi ospitiamo il maestro per tutto il tempo di permanenza, gli paghiamo l'aereo e poi gli dovremo anche riconoscere un compenso. Dal punto di vista fiscale come le regolarizzo queste uscite?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Facendovi fare una ricevuta/fattura/nota spese dal maestro su sua carta intestata... non è una cosa semplice ma quello che comanda è sempre la "pezza" giustificativa e ci potrebbero essere dei problemi sull'iva.
      Da quale nazione proviene?

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  16. Rispondi
    Mattia

    Buongiorno,
    questa domanda non so in quale settore inserirla: i documenti dell'associazione chi li deve tenere, tenendo conto che il presidente, il segretario e il tesoriere abitano in regioni diverse?
    Inoltre sono tutti distanti dalla sede dell'associazione, che comunque è un indirizzo e non un locale frequentato dai soci.
    Grazie per tutte le cortesi delucidazioni che ci date.

    • Rispondi
      TeamArtist

      I documenti della Associazione devono essere conservati presso la sede legale, poichè è questo il luogo in cui si recano gli ispettori del Fisco (e di ogni altro organo deputato). Se non li trovassero presso la sede legale si comincerebbe già col piede sbagliato...

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  17. Rispondi
    Daniele

    Buongiorno Sig,Damiano, curiosità:
    mettiamo il caso che una persona vuole diventare socia, compila il modulo apposito, ecc ecc, non possiamo permettergli l'entrata (senza rimandarlo a casa) considerandolo "socio temporaneo per prova" considerando che pur non essendo ancora socio e tesserato UISP noi come ASD abbiamo una RCG che ci copre su danni verso persone?????
    Grazie, Daniele.

    • Rispondi
      TeamArtist

      NO, l'ingresso è riservato ai soci. E poi, come la mettereste col certificato medico?

  18. Rispondi
    Daniele

    Buongiorno, stò sistemando il rendiconto annuale REFA e mi è sorto un dubbbio: Se per esempio le entrate della ASD ammontano a 20000 euro e si ha il conto corrente attivo tipo di 2000 euro e la cassa con altre 200 euro, questi ultimi 2 importi (conto corrente+cassa) non vanno sommate ai 20000 euro di entrate dell'ASD???
    Salutoni e grazie Daniele.

    • Rispondi
      TeamArtist

      No.

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  19. Rispondi
    Antonio

    Nelle associazioni in cui opero eroghiamo corsi di formazione. Nello specifico dei corsi di fotografia, al costo di 100€ noi tesseriamo il corsista all APS (per 20€) ma non saprei come iscrivere a bilancio gli altri 80€. Fino ad ora ho immaginato si trattasse di corsi ai soci...ma è lecito prendere dei soldi?... a che titolo potrei chiedere quegli 80€???
    Grazie!

    • Rispondi
      TeamArtist

      E' assolutamente legittimo. E' un contributo per un corso fornito dalla Associazione ad un proprio socio: si tratta quindi di entrate istituzionali da Soci. Il titolo potrebbe essere "Corso di formazione fotografica per i soci della Aps XY". Mi raccomando di rilasciare una ricevuta non fiscale in doppia copia (una a voi ed una al corsista).

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  20. Rispondi
    Salvatore

    Sono il presidente di una asd operante nel basket e, a proposito della redazione del rendiconto annuale, vorrei chiedere come e dove inserire nelle voci del predetto rendiconto un valore attivo di cassa (che poi sarà depositato in apposito c/c bancario e regolarmente rendicontato ai soci) emerso al termine della stagione sportiva. Mi spiego meglio: a fine anno tra entrate e uscite vi è stata una differenza attiva di poche centinaia di euro. Nello schema del rendiconto che avete postato non riesco a capire come inserire questa voce. E poi come riportarla negli anni successivi. Grazie e complimenti per la professionalità con cui affrontate
    questo complicato settore.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Andrà inserito nell'avanzo di gestione dello Stato Patrimoniale. Risulterà poi in "Cassa negli anni successivi".
      Se usasse il nostro software www.teamartist.com il tutto verrebbe autocompilato.

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  21. Rispondi
    Daniele

    Ricevuto, quindi uno in poche parole dovrebbe trasformarsi in SSD, giusto?? e in caso potrà usufruire del regime agevolato 389/91?? dovrà sempre fare il solito discorso dei soci, richiesta CD scrittura verbale e inserimento libro soci oppure saranno solamente clienti?? saluti e mi scusi tanto, Daniele.

  22. Rispondi
    Daniele

    Buonasera, domanda stupida: che differenza c'è tra una ASD non commerciale e una Commerciale: esistono vantaggi o svantaggi nel passare da NON commeciale a Commerciale, sempre che si possa e che non ho detto una super cavolata.
    Grazie Daniele.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non esiste differenza. Le Asd sono di un tipo solo e possono, tutte, fare solo alcune attività commerciali occasionali (sponsorizzazione, pubblicità, eventi di raccolta fondi etc.).
      Per fare attività commerciali si deve essere Società PROFIT! E non Associazioni no PROFIT!

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  23. Rispondi
    Dennis

    Salve, se affitto il campo da tennis ai soci della mia ASD (che rientra come scopo istituzionale come da statuto) e gli rilascio una fattura di affitto campo, come viene considerata?? Attività non commervciale oppure commerciale???
    Buona Giornata, Dennis!!!!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Ai suoi soci non deve rilasciare alcuna fattura, ma solo una ricevuta non fiscale. Legga questo nostro post: http://www.teamartist.com/blog/2013/01/07/ricevuta-pagamento-quota-associativa-attivita-corsi-sportivi/
      L'entrata conseguente è istituzionale e non commerciale.

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      • Rispondi
        Dennis

        Perfetto!!! il fatto è che lo scorso anno è stata fatta aimè una fattura di vendita di affitto campo tennis ad un'altra ASD di cui le persone che la rappresentano sono nostri soci.
        Rientra sempre come attivita NON commerciale??? Dalle prossime volte se ci sarà bisogno provvederemo al rilascio della ricevuta non fiscale anzichè fattura.
        Saluti e grazie Dennis

        • Rispondi
          TeamArtist

          Purtroppo Si.

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          • Dennis

            Purtroppo si nel senso che rientra come attività istituzionale e quindi NON COMMERCIALE?? Mi scusi se son tonto.
            Grazie

          • TeamArtist

            Quella è una entrate commerciale, purtroppo!

  24. Rispondi
    Daniele

    Buongiorno e buon inizio settimana, chissà se mi avete trovato la risposta o meglio "l'antidoto" riguardo alla domandona sullo spesometro o meglio invio elenco/fornitori.

    Grazie, Daniele

  25. Rispondi
    Dennis

    Anche io ho una domanda su questo spesometro.
    Noi siamo una asd non profit che si è iscritta al REA per vendere solo ed esclusivamente a soci bevande tipo energade,acqua e simili rilasciando regolare scontrino fiscale e annotando il tutto nel registro iva minori mensilmente. Quest'anno abbiamo fatto ua fattura ad un'altra asd tesserata e soci da noi per utilizzo del campo tennis.
    Come devo comportarmi?? Saluti Dennis

  26. Rispondi
    Daniele

    Grazie di cuore, siete molto gentili.
    Attendo sue notizie appena ha indagato.
    Ancora grazie, Daniele.

  27. Rispondi
    Daniele

    Buonasera, oggetto: spesometro 2013.
    Ho letto svariati articoli riguardanti lo spesometro 2013 prossimo scadente il 30/04/2013, e da come ho capito anche le ASD sono obbligate a fare questo adempimento ma se ho letto bene solamente quelle che han fatto attività com­merciali, ai sensi dell'art. 4, D.P.R. n. 633/1972 (in seguito "decreto").
    Potete confermarmi o smentirmi il tutto.
    Grazie mille e buona giornata!!!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Ha fatto fatture? Ha fatto singole operazioni sopra i 3600 euro?

      • Rispondi
        Daniele

        Nessuna operazione sopra i 3600, e se non erro ho fatto una semplice fattura di affitto campo gioco (quindi penso nel campo istituzionale e non commerciale)di circa 600,00 Euro e basta!!!
        Quindi, devo farlo???
        Grazie mille per la disponibilità!!!

        • Rispondi
          TeamArtist

          E' una operazione commerciale... devo indagare su cosa dovete fare.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Buongiorno!
      L'argomento “spesometro” è piuttosto complesso.
      L'art. 31 del Decreto Legge n. 78/2010 ha disposto l'obbligo di comunicazione telematica all'Agenzia delle Entrate, da parte di tutti i soggetti passivi IVA (imprese e lavoratoti autonomi), delle operazioni (rese e ricevute) rilevanti ai fini IVA, di importo non inferiore a 3.000 euro (IVA esclusa). Sono pertanto obbligati a detta comunicazione anche gli enti non commerciali, limitatamente alle ope­razioni effettuate nell'esercizio di attività com­merciali o agricole, ai sensi dell'art. 4, D.P.R. n. 633/1972.

      Il suddetto decreto in pratica stabiliva che:
      - per le operazioni documentate da fattura, c'era l'obbligo di comunicazione per importi pari o superiori ai 3.000 euro, al netto dell’imposta applicata;
      - per le operazioni non documentate da fattura (documentate da scontrini o ricevute fiscali), c'era l'obbligo di comunicazione per importi pari o superiori ai 3.600 euro, al lordo dell’imposta applicata.

      Il recente Decreto Legge n. 16/2012 ha modificato, con decorrenza 1° gennaio 2012, l'art. 21 del D. L. 78/2010 nel seguente modo: "L'obbligo di comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini dell'imposta sul valore aggiunto per le quali è previsto l'obbligo di emissione della fattura è assolto con la trasmissione, per ciascun cliente e fornitore, dell'importo di tutte le operazioni attive e passive effettuate. Per le sole operazioni per le quali non è previsto l'obbligo di emissione della fattura la comunicazione telematica deve essere effettuata qualora le operazioni stesse siano di importo non inferiore ad euro 3.600, comprensivo dell'imposta sul valore aggiunto".

      Come chiarito nella circolare Assonime n. 11 del 10/05/2012, questo significa che:
      - in presenza di fatturazione, deve essere comunicato l’importo complessivo (e non più, come in precedenza, le singole operazioni rese e ricevute) delle operazioni attive, effettuate nei confronti di ciascun cliente, e di quelle passive, relative a ciascun fornitore, riferite all'anno per il quale sussiste l'obbligo, indipendentemente dall'importo unitario delle operazioni (la soglia minima di rilevanza dei 3.000 euro netti è stata eliminata)
      - per le operazioni non documentate da fattura ex art. 22 del D.P.R. n. 633/72 (documentate da scontrino o ricevuta fiscale), c'è tuttora l’obbligo di comunicare le singole operazioni di importo non inferiore a 3.600 euro, comprensivo di IVA.

      La nuova disciplina introdotta dal Decreto Legge n. 16/2012 si rende applicabile alle operazioni poste in essere a decorrere dal 1° gennaio 2012, da comunicare entro il 30 aprile 2013.

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      • Rispondi
        Daniele

        Buongiorno e grazie per avermi rispoto.
        Il testo che mi ha scritto era già di mia conoscenza, però purtroppo da questo testo non è chiaro (almeno per mè) se devo fare questo famoso Spesometro o meno visto che siamo una ASD non commerciale. Premetto però che all'interno dell'ASD abbiamo un piccolo angolo adibito a vendite di bibite ai soli soci dietro rilascio di scontrino fiscale, e il tutto è nettamente al di sotto dei famosi 10% del volume di entrate annuali.
        Saluti e grazie Daniele.

        • Rispondi
          TeamArtist

          SI, lo deve fare.

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  28. Rispondi
    maria

    Buongiorno, ho già richiesto la demo per provare il servizio da voi offerto. Nel frattempo vorrei però sapere: sono il segretario di una giovane asd con ancora pochi soci posso fare a meno per i primi anni o almeno fino ad un tot di soci del commercialista per la redazione del Rendiconto Economico annuale considerando che ho sempre aggiornato una prima nota cassa? (Le entrate consistono in quote sociali e pagamento per i corsi effettuati presso palestre).
    Grazie.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Guardi, potrà farne a meno sempre se avrà la pazienza di leggere i nostri post e si abbonerà alla nostra piattaforma TeamArtist. Buon lavoro!

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  29. Rispondi
    Sergio

    Buongiorno e complimenti, vorrei porre il seguente questito: siamo una piccola ASd con CF e regolarmente iscritta al registro del CONI, forniamo solo servizi ai soci, corsi sportivi, ed incassiamo solo quote sociali e contributi ai corsi, le uscite sono esclusivamente per gli istruttori e per le spese di gestione. Siccome svolgiamo attività solo da settembre a giugno, ci farebbe comodo cambiare la gestione economica da anno solare (come previsto dallo statuto) ad anno sportivo.
    E' possibile farlo solo con delibera del CD e dell'assemblea soci allegandone una copia allo statuto o necessita di nuova consegna all'agenzie delle entrate? E nel caso bisogna rimodulare completamente lo statuto o consegnare solo le variazioni? In sostanza, che fare?
    Anticipatamente grazie e buon lavoro

    • Rispondi
      TeamArtist

      NON SI PUò fare ASSOLUTAMENTE. Una volta scelto il proprio anno sociale, non lo si cambia più. L'unica, nel caso, è chiudere questa associazione e farne un'altra (cosa che comunque vi sconsiglio). Suggerimento: ci sono tantissime ASD con l'anno solare come anno sociale e a parere nostro è anche la scelta migliore.

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  30. Rispondi
    Francesco Sacchi

    Salve vorrei costituire una associazione però volevo sapere se inizialmente non c'è attività ci sono dei costi da sostenere a livello di tasse? in un anno quali tasse andrebbero pagate più o meno?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Un paio di marche da bollo, 168 per la registrazione all'Ufficio del Registro se vi serve, l'invio del modello Eas (fino a 150 euro) e per il primo anno e gli anni successivi siete a posto se non fate nulla... Occhio però che aprire una associazione e non renderla operativa non ha senso.

      Se la nostra risposta le é stata utile può andare su Facebook e mettere “mi piacesulla nostra pagina o post, oppure diventare nostro follower su Twitter.

  31. Rispondi
    Sandrone

    Salve faccio parte di una APS e avevo un dubbio in merito all'inserimento di una voce (buoni spesa acquistati dalla nostra associazione e consegnati come "mezzo di pagamento" ad alcuni volontari) all'interno del rendiconto economico. Questa è sicuramente una voce di costo per l'associazione, ma il fatto che poi i buoni scaduti e utilizzati ci siano stati ritornati ha qualche valenza?
    grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Questi "buoni spesa" consegnati come “mezzo di pagamento”, li date a dei volontari che immaginiamo siano anche soci. Fate il modello 770? Avete un contratto che stabilisce a fronte di quale prestazione date questa forma di retribuzione (e qual è il controvalore di questa forma di retribuzione)? Se non fate queste due cose il problema non è tanto dove segnarlo nel rendiconto, quanto che in caso di controllo fiscale rischiate di perdere il riconoscimento di no-profit. Perchè quello che state facendo contraddice uno dei principi cardine del noprofit: la non redistribuzione dei beni dell'Associazione ai soci.

      Il vostro Statuto prevede in qualche forma questo requisito "divieto di distribuire anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita dell’associazione"?

      Se la nostra risposta le é stata utile può andare su Facebook e mettere “mi piacesulla nostra pagina o post, oppure diventare nostro follower su Twitter.

  32. Rispondi
    Daniele

    Domandone da un milione di Euro: le A.S.D. devo aderire allo spesometro cui scadenza sarà in data 30/04/2013?

  33. Rispondi
    marianna

    Buonasera.
    Ma è possibile far andare l'attività sociale da settembre ad agosto o bisogna per forza chiuderla a dicembre, ovvero a cavallo di due stagioni?
    E un' altra domanda: sono possibili riborsi forfettari per uso del proprio mezzo quando un istruttore fa lezione fuori dal comune di appartenenza dell'associazione? e Tali rimborsi vanno dichiarati nel 770?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      La prima è una domanda spinosa. L'anno sociale dovrebbe essere stabilito a Statuto e se così non fosse, secondo alcuni, il Direttivo o l'Assemblea soci non avrebbero modo di deciderlo a posteriori (dovendo per forza usare poi l'anno solare come anno sociale). Molti scelgono a statuto di far andare il proprio anno sociale dal 1 di settembre al 31 agosto, perchè ricalcano l'anno "scolastico": da notare come la maggior parte degli EPS danno l'opzione di tesserare gli atleti (per garantire la piena copertura assicurativa) solo su l'anno solare o sull'anno "scolastico". Ma l'anno "scolastico" che per certi versi è più comodo, ha una criticità: non coincide con i trimestri iva. Ciò significa che se la vostra associazione ha la partita iva e fattura, avrà due trimestri iva con i relativi pagamenti a cavallo di due anni sociali della Associazione, con tutte le conseguenze derivanti a livello gestionale contabile (come la redazione dei REFA).

      Sui "rimborsi forfettari": sono possibili nel caso che lei indica e vanno dichiarati nel 770. Se invece però facesse un rimborso a piè di lista (indicando i chilometraggi ed i costi secondo le tabelle ACI, facendo compilare e firmare una nota spese all'istruttore) sarebbe esentata dal presentare il 770 e non costituirebbero reddito.

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  34. Rispondi
    paola

    Ho letto le risposte riguardo alla collaborazione fra associazioni. Anche la nostra per sostenere i costi di gestione ospita all'interno della sede un'altra associazione. Abbiamo un comodato d'uso per le sale. Nessuna delle due associazioni ha la partita IVA quindi il contratto di sub affitto non va bene e sarebbe attività commerciale. Come contributo per le spese di gestione quindi non si può prevedere nulla in modo regolare per il rendiconto? L'unico modo sarebbe quello di fare un contratto nuovo con il proprietario? Saremmo però all'interno dello stesso fondo anche se suddiviso ma non in modo totale. La collaborazione fra noi due associazioni per noi è l'unico modo per poter gestire i costi quindi soluzioni attuabili e regolari ad eventuali controlli? Grazie infinite siete preziosi!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Purtroppo l'unica soluzione che vedo è che il proprietario faccia due distinti comodati d'uso (o contratti di affitto), a meno che nel comodato che vi ha fatto abbia esplicitato la possibilità da parte vostra di sub-comodare i locali ad altri. A che titolo infatti cedete l'uso ad una altra associazione in locali non di vostra proprietà, senza l'autorizzazione esplicita del proprietario? Sulle spese si potrebbero fare due delibere dei rispettivi direttivi in cui si specifica che le utenze sono intestate alla associazione A e che l'Associazione B contribuirà con l'X% su presentazione di un rendiconto con allegate le copie delle bollette. Per rafforzare questa soluzione potreste associare le rispettive associazioni... all'altra (se i rispettivi statuti prevedono la possibilità si associare non solo gli individui ma anche gli enti); in questo modo si tratterebbe di un rimborso spese a piè di lista di un socio. Non sono però certo che questa soluzione sia ineccepibile da parte del Fisco, quindi prendetela con le pinze.

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  35. Rispondi
    associazione genitorinsieme

    Come al solito il vostro blog è chiarissimo e utilissimo. Vorrei sapere i membri del Consiglio Direttivo (in quanto soci) hanno diritto di voto nell'approvazione del bilancio? Grazie

  36. Rispondi
    associazione contatto

    buongiorno siamo un'associazione costituita in data 30 novembre 2012, ma non ancora operativa, siamo tenuti obbligatoriamente all'assemblea del 31/12 oppure vista la non operatività possiamo farla ora? nel senso che ci siamo visti diverse volte nel mese di dicembre ma non abbiamo formalizzato nulla a verbale, perchè ancora non operativi, il nostro atto costitutivo prevedeva però assemblea al 31/12!

  37. Rispondi
    Daniele

    Buona sera e scusatemi per l'orario. Ho una semplice domanda da porvi; è obbligatorio una volta redatto il bilancio ufficiale di fine anno allegarci anche un preventino per l'anno successivo???
    Salutoni e buona serata, Daniele

    • Rispondi
      TeamArtist

      La legge stabilisce che le associazioni no profit che rientrano in certi parametri possano godere di una contabilità semplificata. Ciò significa che queste associazioni devono redarre un unico documento, da far approvare in assemblea soci ad anno sociale concluso: il Rendiconto Economico Finanziario Annuale (REFA). Se però nel vostro statuto avete scritto che avreste fatto un Bilancio, si può intendere che facciate sia il Bilancio di Previsione che Consuntivo. E sono rogne... rogne costose! La risposta quindi è nel suo Statuto, nella tipologia di appartenenza della sua Associazione e nei vincoli che potreste aver contratto partecipando a qualche bando pubblico.

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      • Rispondi
        Daniele

        Buongiorno e grazie per la sua forte disponibilità. Le scrivo l'articolo del nostro statuto riguardo l'esercizio sociale:
        L'ESERCIZIO SOCIALE VA DAL 01/01 AL 31/12 DI OGNI ANNO:
        ENTRO TRE MESI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO SOCIALE IL CONSIGLIO DIRETTVIVO DEVE APPROVARE IL BILANCIO DA PRESENTARE ALL'ASSEMBLEA DEGLI ASSOCIATI. IL BILANCIO, O RENDICONTO, DEVE ESSERE APPROVATO DALL'ASSEMBLEA DEGLI ASSOCIATI ENTRO QUATTRO MESI DALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO.
        Questo è quanto riportato sul nostro statuto, secondo la vostra forte competenza posso fare solamente il famoso rendiconto REFA oppure devo fare il bilancio di fine anno e un bilancio preventivo?
        Salutoni e grazie anticipatamente, Daniele.

        • Rispondi
          TeamArtist

          Da le informazioni che mi da direi che potete fare il solo REFA. Attenzione però: alla prossima revisione del vostro statuto correggete questa ambiguità.

          Se la nostra risposta le é stata utile può andare su Facebook e mettere “mi piacesulla nostra pagina o post, oppure diventare nostro follower su Twitter.

          • Daniele

            Grazie e complimentissimi per la forte disponibilità e preparazione!!! davvero impeccabili!!! complimenti sinceri.
            Daniele

      • Rispondi
        Andrea

        Buonasera, perché affermate che avere indicato nello statuto che redarre bilancio di previsione e consuntivo sia problematico piuttosto che il solo Rendiconto Economico ?

        • Rispondi
          TeamArtist

          Perchè il "Bilancio" in termini fiscali è un documento molto più complesso di un REFA. In secondo luogo... sono 2 documenti invece di uno!

  38. Rispondi
    vivian

    Non riesco ad aprire il vostro allegato in excel io ho un computer apple. Come posso fare?

  39. Rispondi
    Davide

    Buonasera a tutti,
    scriviamo da una ASD e abbiamo qualche difficoltà a trovare, nel bilancio, a collocare alcune voci:

    1 marche da bollo (utilizzate per lo statuto/atto costitutivo)(cancelleria?)
    2 pagamento F23 di 168 euro
    3 acquisto tessere (siamo associati ad un ente nazionale di promozione sportiva riconosciuta ai fini sportivi dal CONI)
    4 contributi forfettari riconosciuti ai maestri

    inoltre oltre alle quote associative annuali i soci sostengono l'ass.ne partecipando alle attività sociali e versando mensilmente una quota. Tale quota viene indicata nel rendiconto come "contributi da soci?" da distinguere dalla voce "quote sociali"(riferite invece alla quota annuale?)

    Ultima domanda è : saltuariamente una nostra socia da degli stage ai soci dell'associazione. La socia non riceve compensi ma gli vengono rimborsate le spese di viaggio perchè fuori sede....per fare ciò tutti i soci che prendono parte agli stage pagano una quota. Tale quote possono essere incluse nella voce "contributi da soci". Vi ringrazio anticipatamente per la vostra cordialità

    • Rispondi
      TeamArtist

      Salve, noi diamo indicazioni unicamente ai Rendiconti Economici Finanziari Annuali (che non sono Bilanci veri e propri) e cioè il documento che la legge impone alle Associazioni no profit in contabilità semplificata e che deve essere approvato annualmente in Assemblea Soci.
      Ciò detto, nel nostro software di contabilità contenuto nella piattaforma www.teamartist.com, le marche da bollo e l'F23 li mettiamo sotto la voce "Altri tributi".
      Le tessere vanno sotto la voce di spesa "Federazioni ed enti di promozione" e i rimborsi forfettari vanno sotto la voce "Collaboratori" (PS: sapete che su questi va fatto il modello 770?)

      Rispetto alle quote mensili: sono volontarie o obbligatorie? Se volontarie rientrano sotto la voce "donazioni" (dovrete fare le ricevute per le erogazioni liberali) se obbligatorie, a corrispettivo di qualche servizio, sotto le entrate istituzionali/contributi da soci.

      Sullo stage e i contributi dei soci: si potete contabilizzare in questo modo. Il rimborso alla socia è forfettario o a piè di lista? Nel primo caso, come sopra, ricordatevi il modello 770.

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  40. Rispondi
    Stefano

    Buonasera a tutti,
    vi scrivo per avere informazioni sulla registrazione delle spese di affitto nel Bilancio.....mi spiego meglio. Faccio parte di un'associazione (A) che opera nella sede di un'altra associazione (B). Attualmente la ns associazione (A) paga l'affitto a (B) ma solo (B)ha un regolare contratto col proprietario dei locali. Mi chiedo se è sufficiente richiedere una ricevuta non fiscale sulla quale venga riportato "contributo per spese di affitto" o se è neccessario richiedere un contratto anche per la ns associazione. Ovviamente qs discorso va esteso anche alle spese di luce, acqua.....anche in qs casi possiamo richiedere una ricevuta dove l'aasociazione (B) dichiara di ricevere da noi un "contributo volontario per spese di luce/acqua"? grazie mille Stefano

    • Rispondi
      TeamArtist

      La prima preoccupazione che mi porrei è di sapere se l'Associazione B ha nel proprio contratto di affitto la possibilità di praticare il subaffitto (che, altrimenti, è una pratica illegale). Detto questo questo al momento state "pagando un affitto" in nero il che è un illecito e non vi consiglio di cercare di farlo passare come "contributo volontario per spese di luce/acqua" perchè non credo che un ispettore fiscale vi crederebbe. Cercate di scoprire se l'Associazione B può subaffittare prima di tutto e poi regolarizzate i diversi aspetti.

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      • Rispondi
        Stefano

        Grazie mille....verificheremo se l'associazione può subaffittare i locali!!!Dovremo pagare a partire da marzo.....Però dobbiamo pagare le utenza come acqua e corrente che sono a nome dell'associazione (b)....mi chiedo come poter fare risultare che stiamo contribuendo anche noi al pagamento.....è sfficiente una dichiarazione dell'associazione (b) che dichiara che stiamo contriuendo al pagamento di luce e acqua..... Per es tempo fa sono stati acquistati materiali per i locali e noi ci siamo fatti rilasciare una ricevuta dove il presidente (b) dichiarava che noi (ass.ne A) contribuivamo al pagamento di tali spese.....è legale?.....in caso contrario come dovremo procedere? grazie mille

        • Rispondi
          TeamArtist

          Il punto è che se date dei soldi alla Associazione B, questa può essere accusata dal Fisco di avere delle entrate di tipo commerciale (subaffitto di locali) su cui evade il fisco. E se pagate una % delle utenze, in caso di controllo, ad entrambe le Associazioni verrà contestato o il subaffitto o la mancanza di un contratto di comodato d'uso (legalmente non si può "ospitare" qualcuno nei propri locali in modo non ufficiale, se ciò non è occasionale). Sui materiali acquistati per i locali: si, è legale, ma assolutamente contestabile sia dai vostri soci che dal Fisco.

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  41. Rispondi
    Cristina

    Complimenti per l'ottimo supporto che date soprattutto ai novellini di questo mondo burocratico!
    Chiedevo se bastano questi documenti per una associazione culturale o ce ne sono altri da redigere entro fine febbraio

  42. Rispondi
    antonello

    Buonasera,
    volevo sapere come vanno indicati in bilancio gli apporti dei soci fondatori dell' ASD per poter sostenere le spese di costituzione?
    Va emesso qualche documento in proposito? grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dunque, premesso che qui trattiamo soltanto il Rendiconto Economico Annuale e non il "Bilancio", avete più di una scelta. Tutto dipende se li volete considerare come prestiti (fruttiferi o infruttiferi) o come una erogazione liberale. Nel primo caso ci deve essere una delibera di ratifica del direttivo che formalizzi l'accettazione del prestito da parte della Associazione. Nel secondo caso basta una ricevuta in doppia copia (una per il donatore ed una per la contabilità della Associazione).

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  43. Rispondi
    Bepi

    Buona sera, grazie prima di tutto per le informazioni che ci date.-
    Forse mi è sfuggito dalle lettura del Vostro Blog, vorrei sapere come vengono conservati i bilanci preventivi/consuntivi e il rendiconto economico annuale.-
    Grazie ancora.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Questi documenti acquisiscono valore unicamente quando sono approvati dalla Assemblea Soci (fino a quel momento sono solo carta straccia). Una volta approvati devono essere allegati al verbale della seduta ed inseriti a Libro Verbali. Solo questi avranno valore da quel momento in poi, in caso di ispezione fiscale.

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  44. Rispondi
    antonello

    Buonasera, è possibile inserire a bilancio le spese documentate con lo scontrino fiscale? E per l'affitto delle palestre c'è bisogno assolutamente della fattura? Chiarisco che la nostra asd ha solo il codice fiscale e svolge solamente attività istituzionale. Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      All'interno del Rendiconto Economico Annuale di una Associazione SI DEVONO inserire tutte le spese sostenute con i soldi della Associazione medesima. Lo scontrino fiscale è una valida pezza giustificativa, anche in caso di rimborso spese non forfettario verso un socio che ha anticipato di tasca propria dei soldi per delle spese fatte per conto della Associazione.
      Sulla questione della palestra invece non è chiaro se voi affittate la palestra A qualcuno o DA qualcuno e se esiste un regolare contratto di affitto. Se il caso è quello di un affitto saltuario da parte vostra ad un altro soggetto, non vedo modo di non emettere una fattura. A che titolo prendereste quei soldi altrimenti? Si tratta di una attività commerciale vera e propria.

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      • Rispondi
        antonello

        Quindi se ho ben capito senza fattura o scontrino non è possibile detrarre nessuna spesa dalla ASD oppure è accettata anche una semplice ricevuta non fiscale? Per quanto riguarda la palestra siamo noi che la prendiamo in affitto per svolgere i nostri corsi di pattinaggio. In questo caso cosa dobbiamo farci rilasciare dal gestore per poter documentare la spesa? Grazie

        • Rispondi
          TeamArtist

          Cosa intende per "detrarre"?
          Se la palestra è in affitto immagino che abbiate un regolare contratto la cui copia dovrà essere tra la documentazione sempre a disposizione per eventuali controlli fiscali. Se il pagamento dell'affitto lo fate attraverso Bonifico Bancario vi basterà, in caso di ispezione o di richiesta in Assemblea soci, mostrare l'estratto conto bancario del conto della Associazione. Se invece il pagamento avviene per contanti o assegno (possibile solo al di sotto dei 516,46 euro), dovete farvi fare una dichiarazione semplice da parte del locatore di avvenuto pagamento da tenere tra i vostri documenti contabili (ed anche queste sono da mostrare in caso di controlli fiscali).

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  45. Rispondi
    Giuseppe

    Ciao, sono presidente di una nuova ASD che per quest'anno non ha svolto alcuna attività, per cui nessuna entrata/uscita, mi chiedo se ho l'obbligo di compilare ugualmente i documenti di fine anno???

    Grazie

  46. Rispondi
    Bruna

    Buonasera,
    lo schema di rendiconto economico da voi promosso per le associazioni è molto utile in quanto chiaro e semplice. Una domanda: quali tipologie di ricavi/costi ad esempio possono essere imputate nella sezione "partite di giro": punti 8 e 13?
    Grazie ancora per l'attenzione.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Mettiamo il caso che un vostro socio vi abbia versato, per errore, via bonifico bancario, una somma di 130 euro anzichè di 100 per un corso di Ippoterapia.
      Voi dovrete prendere questi 30 euro e stornarli al socio. Ma in contabilità questa operazione deve risultare, poichè negli estratti conto bancari è presente.
      A questo punto inserirete questi 30 euro sia tra i ricavi che tra i costi.

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      • Rispondi
        Bruna

        Chiarissimo. Se l'associazione (culturale e di utilità sociale senza scopo di lucro ecc. ecc.) nel corso dell'anno ha organizzato un evento all'interno della propria sede, riservata ai soci, con servizio di catering a persona. Ogni socio versò all'associazione il costo a persona, ricevendo dall'Associazione una ricevuta (non fiscale) di pari importo. L'Associazione pagò il dovuto alla ditta di catering ricevendo in cambio fattura quietanza. Ipotizziamo che il totale dell'incasso dei soci sia stato € 500,00 pari ovviamente all'importo della fattura. In quali campi del Vs. esempio di rendiconto vanno più opportunamente indicati?
        Grazie per l'attenzione.

  47. Rispondi
    Maurizio

    Buongiorno,
    siamo una ASD e collaboriamo con un agriturismo che ci manda alcuni dei loro ospiti per fare delle passeggiate a cavallo, naturalmente non sono ne ns soci ne sono affiliati ad associazioni tipo SEF,FISE ecc. In questo caso l'entrata come deve essere registrata sul libro cassa? Va rilasciata eventualmente una ricevuta, se si con quale causale?
    Grazie per la collaborazione

    • Rispondi
      TeamArtist

      Sono ENTRATE COMMERCIALI OCCASIONALI e deve essere rilasciata una ricevuta fiscale. La causale sarà la descrizione della prestazione.

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  48. Rispondi
    Maurizio

    Grazie, vi disturbo ancora, le entrate istituzionali derivanti da atleti, sia che chiedono ricevuta o senza, come vanno registrate sul libro cassa? O meglio qual' è il termine più giusto erogazione liberale o corso?

  49. Rispondi
    Mauri

    Buongiorno, sono il presidente di una ASD da poco costituita e se possibile vorrei avere un vs consiglio in merito al libro cassa. Vorremmo acquistare il fieno per cavalli da piccoli agricoltori privati acquistando 50 pressa da uno 100 da un altro e così via, essendo privati non hanno la possibilità di emettere fattura. Possiamo registrare sul libro cassa l' acquisto del fieno come uscita?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Senza una regolare ricevuta fiscale, ASSOLUTAMENTE NO, si produrrebbe il reato di Evasione Fiscale.
      Ci sono alcune possibilità che ci vengono in mente:
      1) trovare un agricoltore che abbia una azienda agricola e vi possa emettere regolare fattura
      2) iscrivere l'agricoltore privato alla vostra associazione e farvi regalare il fieno. In questo caso potrete però rimborsargli le spese quali: benzina dei trattori e delle altre attrezzature agricole (voltafieno, falciatrici, etc), costi di manutenzione e riparazione dei suddetti macchinari (se rendicontati con fatture e scontrini), costi delle sementi (se rendicontati con fatture e scontrini), costi di innaffiatura etc.
      3) Se avete la partita iva potete farvi fare una ricevuta nominale dall'agricoltore e voi pagare in ritenuta d'acconto
      4) Utilizzare i buoni voucher dell'INPS

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  50. Rispondi
    Centro Ippico

    Ciao, volevo sapere se la contabilità di una asd, va affidata ad un commercialista, oppure non ë necessario farlo?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non esiste nessun obbligo di legge in tal senso ma, come per una azienda, bisogna avere sia gli strumenti giusti (e la nostra piattaforma lo è www.teamartist.com), sia le giuste competenze di base. Per questo consigliamo di avere un buon fiscalista sportivo che vi faccia partire col piede giusto e possa darvi "una controllata" ogni tanto, oltre che risolvere i dubbi che potrebbero venirvi nel quotidiano.
      Se ci dà la sua zona geografica possiamo indicarle qualche buon professionista.

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      • Rispondi
        Carlo

        salve, conoscete per caso qualche buon fiscalista sportivo in sardegna?

        • Rispondi
          TeamArtist

          Purtroppo no... ma può affidarsi a noi: http://www.teamartist.com/consulenza/

          • Carlo

            stavamo valutando nel consiglio direttivo di sciogliere l'associazione e costituirne una nuova in virtù di tutte le cose corrette imparate in questi mesi grazie al vostro blog. abbiamo commesso troppi errori se pur in buona fede, (domande iscrizione soci ogni anno e conseguente libro soci nuovo e diverso a ogni anno sportivo,modello eas,statuto contenente la classica regola che recita che si perde la qualifica di socio per morosità della quota sociale passati 60 gg.....) insomma tanto vale ricominciare da capo con il piede giusto. Cosa bisogna fare precisamente per sciogliere l'associazione? lo statuto dice grandi linee come procedere ma a questo punto potrebbe anche non essere corretto, così come altre cose riportate nello statuto stesso.

          • TeamArtist
          • Mauro

            Buongiorno,

            Avrei bisogno di un chiarimento. Se costituisco una onlus (nasce come tale) ma non la registro prima di un anno all'Anagrafe delle Onlus, nel Rendiconto Economico Finanziario dell'anno di costituzione, posso mettere l'acronimo ONLUS affianco al nome dell'associazione, anche se in quell'anno "ai fini fiscali" non godeva ancora di tale status, e in caso affermativo dovrei precisarlo con qualche nota?

            Grazie per la cortese attenzione.

            Mauro

          • TeamArtist

            Se non siete una Onlus registrata, non potete usare l'acronimo Onlus nè godere dei vantaggi fiscali previsti per queste