Succede sempre più spesso che alle Associazioni no profit venga richiesta l’Iscrizione presso la Camera di Commercio o, ancor più facile, una Visura Camerale.
Accade di solito in occasione di partecipazione a un Bando oppure quando ci si relaziona con una Pubblica Amministrazione per stilare un contratto o una convenzione. Questo vale per tutte le tipologie associative:
Ma le Associazioni no profit sono obbligate a essere iscritte in Camera di Commercio, essendo giuridicamente qualificate come “Enti non commerciali” in base al TUIR (Testo Unico delle Imposte sul Reddito)?
Come spesso accade in Italia la risposta è: DIPENDE.
Attualmente le Associazioni no profit italiane non sono ancora obbligate ad avere, oltre al Codice Fiscale, anche la Partita Iva.
Si sta discutendo, da anni, di introdurre tale obbligo, che era previsto da 1° luglio 2024 e oggi spostato al 1° gennaio 2025 (e non è detto che non vi saranno ulteriori proroghe), ma per il momento non è ancora così.
L’obbligo di iscrizione nel Registro della Camera di Commercio (ma in una particolare sezione come vedremo fra poco) sussiste soltanto per quelle Associazioni no profit che abbiano Partita Iva (e senza Partita Iva non ci si può nemmeno iscrivere).
Perché l’apertura di Partita Iva serve a svolgere attività commerciale (diversamente dall’attività istituzionale che si svolge col solo Codice Fiscale) e se l’obiettivo è svolgere attività commerciale, è necessario iscriversi i in Camera di Commercio!
Qui siamo in un paradosso tipicamente italiano: in pratica le Associazioni no profit sono qualificate come Enti non Commerciali e se aprono partita IVA per fare attività commerciali non diventano Enti Commerciali ma “Enti non Commerciali che svolgono attività commerciale”.
L’obbligo di iscrizione è nel REA -un sotto-registro del più completo Registro della Camera di Commercio, costituito con lo scopo preciso di garantire che nel sistema siano inserite tutti i dati di carattere economico, statistico e amministrativo delle Associazioni con Partita Iva (che non sono tenute a iscriversi nelle sezioni ordinarie del Registro delle Imprese).
Cosa dice di preciso il Ministero dello Sviluppo Economico?
Per una volta riportiamo fedelmente il testo diffuso dal ministero che, se pur nel suo linguaggio burocratese, risulta comunque chiaro:
“ove non ricorrano i presupposti che determinano l’obbligo di iscrizione al Registro delle imprese (svolgimento in via esclusiva o principale di attività di impresa), ma risulti, comunque, lo svolgimento di un’attività economica che si sostanzi nella produzione e nello scambio di beni o servizi, deve intendersi sussistere un obbligo di iscrizione dell’associazione al Repertorio delle notizie economiche ed amministrative”.
Dunque, come detto all’inizio, se la tua Associazione possiede la partita IVA e svolge, in modo sussidiario e non prevalente, attività a carattere commerciale, allora deve iscriversi al REA nel rispetto della legge e anche nel suo interesse di poter stipulare una convenzione con le Amministrazioni Pubbliche.
Queste, infatti, possono richiedere come requisito indispensabile per l’avvio delle convenzioni l’iscrizione al REA da parte delle Associazioni stesse.
Se, invece, la tua Associazione realizza esclusivamente attività istituzionale, l’obbligo dell’iscrizione al REA non sussiste: è sufficiente l’utilizzo del numero di codice fiscale (se sei interessato all’argomento puoi leggere il nostro post E’ obbligatorio che una Associazione abbia un codice fiscale o la partita iva?.
Quali servizi svolge la Camera di Commercio per le Associazioni no profit loro iscritte?
Al momento, che noi si sappia, nessuno.
Ci sarebbe una sanzione, prevista dall’articolo 2194 c.c. secondo la quale “salvo quanto disposto dagli articoli 2626 e 2634, chiunque omette di richiedere l’iscrizione nei modi e nel termine stabilito dalla legge, è punito con la sanzione amministrativa dei pagamenti di una somma da Euro 10,33 a Euro 516,46”.
Usiamo il condizionale perché l’abbiamo vista applicare una sola volta in tanti anni e con migliaia di casi di associazioni no profit con partita iva, non iscritte.
Per quanto possa sembrare assurdo infatti al momento non vi sono ancora controlli informatici incrociati tra i registri delle Camere di Commercio e l’anagrafica fiscale delle
Associazioni no profit, tenuto dall’Agenzia delle Entrate.
L’iscrizione al R.E.A. può essere effettuata da un membro del direttivo dell’Associazione, da un socio avente delega o da un legale rappresentante dell’Associazione stessa mediante la compilazione in ogni sua parte dell’apposito modello R (puoi scaricare qui le istruzioni) che deve poi essere presentato alla sede territoriale competente della Camera di Commercio, ove ha sede legale l’Associazione.
La mancata iscrizione al R.E.A. potrebbe farti incorrere in una multa di 154.94€, ridotta a 30.99€ quando il modello viene consegnato entra 30 giorni dal termine previsto.
Possiamo farlo noi per voi!
Al costo di 169,50 euro ivati (122 euro di compenso per noi, 30 per diritto annuale e 17,50 di diritto camerale) più la sanzione.
Giovanni Damiano Dalerba
Associazionista senior di TeamArtist
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Siamo una ASD senza partita IVA e quindi senza obbligo di iscrizione alla camcom / REA. Vorremmo sapere se possiamo ugualmente iscriverci perché ci viene chiesta dalla capitaneria di porto. In caso affermativo siete in grado di darci gli estremi legislativi relativi? Grazie.
Buongiorno Daniele,
avrei bisogno di ulteriori dettagli per poterti aiutare, pertanto è consigliata una consulenza in questo caso.
buongiorno. sono presidente di una nuova aps iscritta al runts. abbiamo un centro affiliato ancescao da un paio di mesi. chiedo: è possibile secondo voi aprire una attività temporanea di un mese, sotto natale, magari ceste per turisti con prodotti alimentari del luogo in uno spazio in affitto nel centro città, per fare una raccolta fondi per la nuova aps o per sovvenzionare il centro?
grazie tante
Bongiorno Alessandro,
recentemente il governo ha firmato il Decreto che adotta le nuove linee guida per la raccolta fondi degli Enti di Terzo Settore. Il documento è importante perché riconosce alla raccolta fondi il valore di attività strategica ed essenziale per gli Enti di Terzo Settore. Dovresti capire come l'attività di raccolta fondi che avete in mente di realizzare possa rispettare le indicazioni presenti nelle linee guida.
https://www.teamartist.com/blog/2022/07/11/le-linee-guida-per-la-raccolta-fondi-degli-ets/
Salve,
come bisogna comunicare alla camera di commercio le dimissioni di un socio o del Presidente dell'associazione?
Grazie!
se si tratta di semplice socio non serve comunicazione; nel caso del presidente invece serve comunicazione
SE UNA ASD O ASDC POSSIEDE PARTITA IVA USUFRUENDO DEL REGIME AGEVOLATO E VUOLE GESTIRE UN PUNTO RISTORO RIVOLTO ESCLUSIVAMENTE AI PROPRI SOCI, DEVE COMUNQUE ISCRIVERSI AL REA?
L'iscrizione al REA è dovuta a prescindere dal momento dell'apertura della partita iva.
sono il presidente di una associazione non riconosciuta e comitati devo accreditarmi per svolgere assistenza domiciliare per anziani e il comune chiede l'iscrizione alla camera di commercio ho l'obbligo di farlo?
Se hai partita iva, si.
Salve, associazione sportiva dilettantistica.
iscriviamo l'associazione al REA dopo aver aperto p.iva.
1. basta solo il modulo R? sulle istruzioni vengono elencati i moduli S5 e UL
Devi chiedere direttamente alla tua camera di commercio.
Un'associazione di volontariato con partita iva fondata nel 1970 (quando il REA ancora non esisteva) che organizza eventi con somministrazione di alimenti e bevande mi pare di capire che ha l'obbligo di iscrizione al rea. Iscrivendosi oggi che sanzioni ci sarebbero??
Ciao, leggi bene il post