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27 Novembre 2012

Le fatture emesse dalle Associazioni: in quali casi e come predisporle – facsimile

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Commercialista Per Associazioni
Le fatture emesse dalle Associazioni: in quali casi e come predisporle – facsimile

Abbiamo già parlato più volte su questo blog delle differenze tra Associazioni che operano con solo codice fiscale e tra quelle che operano con partita IVA. Abbiamo parlato del regime forfettario previsto dalla legge 398 del 2001 e delle conseguenti agevolazioni per le Associazioni che decidono di aderirvi, ma ora scendiamo ad un livello più pratico.

Facciamo un esempio: operate per un’Associazione e vi trovate nella situazione di dover emettere fattura dopo aver prestato un’attività e non sapete da che parte cominciare per crearla in modo corretto.

La fattura non è altro che un documento che certifica e comprova un’entrata di denaro per la vostra Associazione, dunque va emessa ogni qual volta l’Associazione si trovi a svolgere un’attività di tipo commerciale.

La determinazione dell’aliquota IVA varia a seconda del servizio prestato e dovrà essere verificata di volta in volta, seguendo le norme del Repertorio Iva della Agenzia delle Entrate (comunemente il 99% delle vostre fatture sarà comunque al 21%; ricordatevi però che se mettete in fattura delle spese, queste sono esenti iva ad; es. le spese di spedizione).

Ora, distinguiamo tre ambiti.

PRIMO AMBITO: Associazioni in regime 398/1991 che hanno in essere soli contratti di pubblicità – sponsorizzazioni – cessione diritti radiotelevisivi

Le fatture in questo caso sono estremamente semplici e potete scaricare qui un semplice proforma che potete adottare. Il nostro file ha il vantaggio di essere in formato excel e di avere le celle già preparate per calcolare l’iva al 21% e fare il totale dovuto sommando l’imponibile. Tenendo conto che è sempre opportuno citare in fattura il riferimento al relativo contratto stipulato (che dovrà essere tra i documenti a disposizione per eventuali controlli della Agenzia delle Entrate), le fatture devono essere numerate progressivamente per anno solare. Vi consigliamo caldamente di leggere il nostro articolo sul Registro Iva Minori per tenere sotto controllo il relativo pagamento dell’Iva allo Stato.

SECONDO AMBITO: Associazioni che svolgono attività commerciali generiche (occasionali e non) – col solo codice fiscale 

Anche queste seguono le stesse regole del primo ambito. Con l’unica accortezza che se il loro importo economico totale (non cadauna!) supera il 10% delle entrate della Associazione (per anno solare) si rischia di vedersi aperta d’ufficio la partita iva (con la conseguente richiesta di porre tali entrate sotto tassazione) e correre anche il rischio di perdere la qualifica di ente non commerciale se le entrate commerciali superano il 50% delle entrate totali. In tal caso si diventa di fatto una Società Profit, soggetta alla tassazione ordinaria e tutti i proventi (compresi quelli istituzionali) saranno sottoposti a tassazione ordinaria!

TERZO AMBITO: Associazioni che svolgono attività commerciali con partita iva ma non nel regime 398/1991

Anche in questo caso si corre il rischio di perdere la qualifica di ente non commerciale se le entrate commerciali superano il 50% delle entrate totali. In tal caso, come il secondo ambioto, si diventa di fatto una Società Profit, soggetta alla tassazione ordinaria e tutti i proventi (compresi quelli istituzionali) saranno sottoposti a tassazione ordinaria.

UN CONSIGLIO

Indicate sempre tempi e modalità di pagamento. Ad esempio scrivete 30gg dalla data di fatturazione con Bonifico Bancario su IBAN: XXXXXX , Causale: YYYYYY 

QUALI SONO LE ENTRATE COMMERCIALI per cui bisogna emettere una fattura. 

Non si considera mai “commerciale” l’attività svolta nei confronti dei propri associati in conformità agli scopi istituzionali (quindi le quote o contributi associativi incassati dai soci non sono MAI commerciali)

In ogni caso, si considera di natura commerciale l’attività resa dietro corrispettivi specifici. E’ prevista una deroga a tale principio in base alla quale non vengono considerate di natura commerciale (e quindi non sono tassabili) le operazioni svolte in conformità allo statuto e in attuazione del fine istituzionale dell’ente, anche se comportano prestazioni dietro corrispettivi specifici (ad esempio fare un banchetto e vendere i bonsai per raccogliere i fondi a favore di una onlus o ong). Inoltre, con un’ulteriore deroga il legislatore ha previsto che la cessione di pubblicazioni (la vendita di libri) anche a terzi non soci dietro corrispettivo non è considerata commerciale se le stesse vengono cedute, prevalentemente, agli associati.

Vi sono delle attività considerate comunque oggettivamente commerciali. Tra esse:

– cessioni di beni nuovi prodotti per la vendita;

– erogazioni di acqua, gas, energia elettrica e vapore;

– gestione di fiere ed esposizioni a carattere commerciale;

– gestione di spacci aziendali e di mense;

– somministrazione di pasti;

– prestazioni di trasporto e di deposito;

– organizzazioni di viaggi e di soggiorni turistici;

– prestazioni alberghiere e di alloggio;

– prestazione di servizi portuali ed aeroportuali;

– telecomunicazioni e radiodiffusioni;

– pubblicità commerciale.

 

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951 risposte a “Le fatture emesse dalle Associazioni: in quali casi e come predisporle – facsimile”

  1. Rispondi
    Michele

    Salve, sono presidente di un'associazione culturale no profit (con c.f. , partita iva e siamo presenti al registro delle imprese). Le pongo questa domanda: dovremmo organizzare in un locale un evento nel quale mettiamo su qualche disco e ci facciamo pubblicità, siccome siamo ancora agli inizi. il titolare del locale ci ha promesso un rimborso spese (sotto ai 200 euro) e vorrebbe la fattura. Con questo vi chiedo: posso emettere fattura? la percentuale dell'iva? e per ultimo che causale devo mettere?
    grazie mille e complimenti!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Visto che avete la partita iva potete farlo. Iva al 21%, attenti poi a pagare anche ires e irap. Avete optato per la 398?

      • Rispondi
        Michele

        Si abbiamo optato per la 398. Il tipo di attività è 949920. La percentuale di Iras e irep su 150 euro mi auguro sia inferiore al 10%!!

        • Rispondi
          TeamArtist

          Si, è inferiore.

  2. Rispondi
    Croce sarda

    Salve, sono il vice Presidente di un'Associazione di volontariato Onlus, abbiamo una convenzione con le cliniche universitarie per lo spostamento intraospedaliero di degenti. La domanda è questa: essendo in possesso solo del C.F. dobbiamo emettere fattura o una semplice ricevuta?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende. Posto che col solo CF non potete emettere fatture (dovreste avere una partita iva), che tipo di accordo avete con le cliniche? Ricevete un contributo dall'ente oppure è un vero e proprio pagamento a prestazione?

      • Rispondi
        Croce sarda

        Grazie per aver preso in considerazione la mia domanda, con le cliniche abbiamo una convenzione con una mensilità fissa fino al 30/09/2013 dopo di che pagheranno una parte fissa e il resto verremo pagati a prestazione.

        • Rispondi
          TeamArtist

          Al momento la mensilità come ve la liquidano? In sostanza vi chiedono l'emissione di una fattura, oppure ve la accreditano come contributo?

  3. Rispondi
    tindaro rampulla

    ..sono il presidente di una associazione non riconosciuta con solo codice fiscale e sto organizzando un torneo di calcio amatoriale (tra amici) potrei ricevere dei contributi economici da parte di ditte del luogo (€150 a €300)... mi hanno chiesto se potevo rilasciare ricevuta per poter scaricare ecc. cosa posso fare posso rilasciare ricevuta e come ?
    Vi ringrazio

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se riceve dei soldi per sponsorizzazioni deve avere una partita iva ed emettere fatture. Ma per meno di 10mila euro l'anno non ne vale la pena.

  4. Rispondi
    renata

    Buongiorno.
    la mia ditta produce impianti elettrici/idraulici e per una onlus di roma abbiamo prodotto un impianto elettrico per una macchina che produce mattoni che sarà donata dalla onlus a un progetto di solidarietà di sostegno per una scuola nel Madagascar.
    Questa macchina non è di ns. proprietà, ci sarà a breve fornita da un'altra ditta.
    Come dobbiamo emettere la fattura alla onlus? dobbiamo emetterla con iva?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Assolutamente si.

  5. Rispondi
    Giovanni

    Un chiarimento, ma nel caso in cui predisponga un contributo non dovremmo comunque fatturarlo, altrimenti come può la scuola metterlo a bilancio.

    • Rispondi
      TeamArtist

      I contributi pubblici vengono elargiti senza l'emissione di una fattura. Non credo, ad esempio, che il Ministero dia il contributo alla Scuola solo se questa emette una fattura...

  6. Rispondi
    Giovanni

    Salve, siamo una asd e con la suola abbiamo avviato un progetto per diffondere lo sport tra gli alunni della scuola, fermo restando che gli alunni saranno tutti tesserati (anche per garantire copertura assicurativa) i costi per questo progetto verranno sostenuti dalla scuola che ci ha chiesto la fattura (a copertura delle spese senta alcun ricavo).
    In questo caso possiamo considerarla comunque un attività istituzionale ? cosa dobbiamo scrivere sulla fattura ? visto che lavoriamo solo con la scuola, se non abbiamo altri iscritti a corsi diversi, potrebbe essere che questo ricavo se inteso commerciale superi le percentuali di sicurezza.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se la fatturate non può essere una entrata istituzionale. Avrebbero dovuto assegnarvi un contributo.

  7. Rispondi
    Giuseppe

    Siete sicuri che il totale delle fatture di sponsorizzazione non deve superare il 10% delle entrate non commerciali dell'associazione altrimenti si perde l'agevolazione della 398? Sapevo che questo "vincolo" era stato tolto.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non esiste un vincolo di legge. E' solo un consiglio per evitare contestazioni.

  8. Rispondi
    Michele Bonfrate

    Buon pomeriggio, sono presidente di una ASD in regime fiscale agevolato ex L.n.398/1991 e che esercita attività commerciale di locazione canoe: ai soci rilasciamo ricevuta esente iva, ai non soci rilasciamo fattura con iva al 21%; un cliente non socio stupito di ricevere la fattura -dopo essersi presentato come commercialista- ci ha detto che l'ASD può rilasciare scontrini fiscali risparmiandosi il fastidio di chiedere i dati anagrafici e il c.f. dei clienti non soci; noi abbiamo risposto che stavamo eseguendo le direttive del nostro commercialista. Chi ha ragione ? il cliente o il nostro commercialista ?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Queste domande ci mettono sempre in imbarazzo. Quando una ASD si affida ad un professionista... dovrebbe fidarsi di lui!
      Noi, per questioni deontologiche, non mettiamo mai in discussione i pareri che vi hanno dato i vostri professionisti (che, non solo retribuite a differenza nostra, ma che nel contempo vi conoscono sicuramente meglio di noi e quindi avranno analizzato tutti i dettagli di contorno).
      In ogni caso, per come me lo ha raccontato, ha ragione solo in parte il vostro commercialista, mentre ha completamente torto il vostro "cliente non socio".
      Si ritiene infatti che i "canoni di locazione" non siano infatti mai decommercializzabili da parte di una ASD, nemmeno se rivolti ai soci.

  9. Rispondi
    chiara

    Buongiorno,
    faccio parte di un'associazione non riconosciuta, con codice fiscale ma non partita iva, che si occupa di tutela ambientale e che tra le proprie attività per raggiungere gli scopi istituzionali annovera la ricerca e raccolta dati sul campo. Staremo per iniziare una campagna di raccolta dati sul campo per uno studio ambientale richiesto dal comune, che ci fornirà un contributo da noi proposto (senza iva). Tale contributo verrà utilizzato interamente per attivare dei contratti a progetto ai soci che svolgeranno l'attività.
    1. Dobbiamo considerare l'entrata come commerciale, e quindi aprire partita iva e emettere fattura oppure, essendo conforme alle attività del nostro statuto, l'entrata è istituzionale e non è soggetta a iva? 2. Dipende da come viene perfezionato il contratto con l'ente pubblico (convenzione, prestazione di servizio, affidamento di incarico)...?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Normalmente i contributi pubblici alle Associazioni sono entrate istituzionali (quindi esenti iva e non commerciali). Nel caso di specie però sembra più che il comune vi stia pagando una vera e propria prestazione (cioè che il contributo non sia elargito alla vostra Associazione in generale, ma proprio per realizzare questo progetto).
      La cosa migliore che potete fare è discutere questo aspetto col Segretario Comunale e stendere una bozza di deliberazione del contributo. Solo leggendo tale bozza potrete decidere come comportarvi.

      • Rispondi
        chiara

        Grazie davvero.

      • Rispondi
        Giovanna

        Nel nostro caso (aps con solo cf) il comune ci da un contributo affinché svolgiamo laboratori di recupero /decorazione di beni dismessi da svolgersi nel corso di varie ecofeste della provincia.
        1. Cosa dobbiamo scrivere nella ricevuta?
        Un'altra domanda. A natale facciamo una raccolta fondi: cediamo beni decorati provenienti dai rifiuti a soci e non soci a fronte di un'offerta. Non dovrebbe essere attività commerciale, ci hanno detto. Abbiamo un libretto di ricevute e le rilasciamo.
        2. Dobbiamo numerarle?
        3. E se si, dobbiamo numerare anche in sequenza a queste le ricevute che rilasciamo contro contributi di enti pubblici?
        4. Lo stesso dobbiamo fare anche con le ricevute che rilasciamo ai soci per i corsi di decorazione che svolgeremo?
        5. Insomma, va tutto numerato a incastro?
        Abbiamo appena cominciato e stiamo già facendo casino: abbiamo saltato dei numeri e altri sono doppi!
        Ultima cosa: una scuola privata ci ha chiesto di fare una giornata di laboratorio per la quale ci ha proposto un'offerta che abbiamo accettato. 6. Come va fatta la ricevuta in questo caso?

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. Questo contributo lo ricevete a fronte di una convenzione?
          2. Le raccolte fondi devono seguire queste regole.
          3. Potete fare come preferite: seguire una numerazione unica per tutte le ricevute o tenere numerazioni separate per ricevute di diversa "natura"
          4. vedi punto 3.
          5. non necessariamente
          6. Legga questo nostro post.

          • giovanna

            ho bisogno di ancora un po' di spazio.
            riguardo alla raccolta fondi ho letto il post dove pare che si possano vendere solo biglietti di lotteria.
            1. Quindi quello che facciamo noi non si può fare, neppure se è a offerta libera?
            2. vedo che moltissime associazioni quando fanno il mercatino di natale "vendono" beni che hanno a loro volta ricevuto in donazione e non hanno la p.iva. lo fanno illegalmente?
            3. i beni non li hanno acquistati e non hanno valore iniziale. è la stessa cosa?
            grazie per il prezioso aiuto (forse avrò qualche altra domanda ...:)

          • TeamArtist

            1. A rigor di legge temo di no. Ma si dovrebbe entrare più nel dettaglio.
            2. Dipende. Alcune ONLUS hanno una procedura che lo rende legittimo. Ma sono casi molto particolari.
            3. SI

          • giovanna

            Aiuto! Direi che lo abbiamo già fatto il natale scorso. A onor del vero le ricevute che abbiamo rilasciato riportano la dicitura " offerta all'associazione xxx " con nome del donatore, per cui a posteriori forse potrebbe passare. La materia e scivolosa quanto mai... Oltre tutto nello statuto c'è proprio scritto che il nostro obiettivo e quello di ri valorizzare i beni di consumo dismessi, per allungarne il ciclo di vita,,,
            E per finire, se si "vendesse" solo ai soci? Tenendo conto del vostro post sui soci, ovviamente!
            GRAZIE

          • TeamArtist

            Potrebbe essere la soluzione migliore...

          • giovanna

            ho letto e riletto cose sulle associazioni e si dice ovunque che max 2 volte l'anno possono essere svolte raccolte fondi in corrispondenza di particolari ricorrenze (x noi il natale) in cui è possibile anche vendere oggetti di modico valore (e i nostri sono oggetti della spazzatura) a fronte di u'offerta da parte dei sovventori e questa non è considerata un'attività commerciale. si possono vendere anche servizi. perché allora voi dite che non si può? si dice anche che l'offerta deve superare sensibilmente il valore del bene. non c'è una risposta chiara su qualche testo? sono in ansia, perché stiamo preparando l'evento e spero di non dover cancellare tutto

          • TeamArtist

            Mi scusi ma allora non ha letto il post che le ho indicato... fino in fondo! Vada al capitolo "Gli aspetti Fiscali".

  10. Rispondi
    alessio

    Salve, faccio parte di un'associazione ASD di calcio. Dovremmo stipulare un contratto pubblicitario con una azienda esterna, la mia domanda è questa: sulla somma che ci viene data noi come società o l'azienda dobbiamo/deve pagare qualche tassa? Se sì in che percentuale? E poi questi soldi ricevuti come possono essere utilizzati da noi? L'azienda "scarica" il 100% di quello che ci dà?

  11. Rispondi
    Walter

    Salve, siamo una nuova Asd che si è da poco iscritta ad un campionato di terza categoria.
    1. avendo soltanto il codice fiscale possiamo rilasciare una ricevuta ai nostri sponsor?
    2. loro cosa possono scaricare?
    3. possiamo direttamente intestare le fatture del vestiario al ns sponsor e se si quanto puo' scaricare?
    4. Siamo soggetti a tasse od altro.
    La ringrazio anticipatamente

  12. Rispondi
    francesco

    sono un personal trainer . ho la partita iva a regimi ridotti.
    posso emettere fatture io verso le asd sportive?

    • Rispondi
      TeamArtist

      si-

  13. Rispondi
    Gabriele

    Salve, sono socio di una asd che opera nel settore del calcio in prima categoria che non ha molte disponibilità, una srl ci ha proposto di finanziare il prossimo campionato dall'iscrizione fino al sostenimento di tutte le spese. La richiesta prevede anche il cambio di denominazione col nome dell'azienda noi come soci stiamo seriamente valutando la proposta anche perché potremmo puntare con quest'aiuto ad un altro tipo di campionato rispetto ad una stentata salvezza. Mi chiedevo come devo regolarmi si tratta di sponsorizzazione, pubblicità o erogazione liberale? Devo far firmare alla srl un contratto di ammontare indefinito o posso emettere fattura ogni qual volta ricevo il contributo? Ringrazio anticipatamente per la risposta che riceverò

  14. Rispondi
    PIERO

    Buongiorno, potrei avere un riferimento normativo o di prassi ministeriale in merito al fatto che l'attività commerciale di un'ASD non possa superare, in termini economici, il 10% delle entrate totali?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non c'è. La normativa riporta solo il concetto di attività "marginale e occasionale". La marginalità viene interpretata in modo soggettivo dai diversi ispettori fiscali: per alcuni deve essere inferiore al 50%, per altri al 10%. Noi diamo sempre e solo le indicazioni di massima tutela allo scopo di evitare costosi contenziosi fiscali.

  15. Rispondi
    Roberto

    Desideravo un informazione io ho una asd (calcio) devo emettere una fattura ad un altra asd ,mi hanno detto che esente IVA una fattura di questo tipo e qual 'è l articolo che bisogna citare in fattura
    Grazie a presto

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende, non è mica così semplice! La fattura che dicitura avrebbe? L'altra ASD è di calcio? E' affiliata alla vostra stessa FSN o EPS?

  16. Rispondi
    Gabriele

    Salve apprezzo molto il vostro blog e ho un quesito da porvi, in una palestra gestita da una asd riservata ai soli soci la vendita di acqua e bevande varie è considerata attività commerciale?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Bella domanda. Se siete affiliati ad una EPS e i vostri soci sono tesserati a quella EPS, teoricamente è considerabile una attività istituzionale (ATTENZIONE: ciò non vale per le Federazioni Sportive, ma solo per gli EPS).
      Ultimamente però abbiamo visto che gli ispettori del fisco tendono a contestare questa prassi anche agli affiliati alle EPS... voi a chi siete affiliati?

      • Rispondi
        Gabriele

        Stiamo per affiliarci alla uisp, nel caso dovremmo aprire p.iva? dovremmo inoltre avere scia e titoli per somministrazione bevande o visto che si tratta di qualche gatorade e acqua non serve?

        • Rispondi
          TeamArtist

          Se vi affiliate alla UISP la cosa migliore è parlarne con loro e seguire le loro procedure. Nel caso ci potremmo poi confrontare su queste.

      • Rispondi
        Daniele

        Scusatemi l'intrusione, ma come vi ha detto il gentilissimo Sig.Damiano vi confermo che gli ispettori considerano spesso e volentieri la vendita di bibite o snack verso i soci come attività commerciale e bisogna fare l'iscrizione al REA alla camera di commercio. Le parlo per diretta esperienza personale che aimè abbiamo subito.
        Daniele.

  17. Rispondi
    ANTONIO

    Si, codice fiscale e partita Iva
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si, può emettere una fattura con partita iva. Mi raccomando che sia un evento occasionale e che queste entrate non superino, alla fine del vostro anno sociale, le vostre entrate istituzionali.

  18. Rispondi
    ANTONIO

    Buongiorno, ho una piccola associazione e sto organizzando un evento (una cena) al quale parteciperanno anche non soci (la facciamo per farci conoscere). Nell'invito è richiesto un rimborso spese di 25 euro da pagarsi con bonifico bancario sul conto dell'associazione. Come devo comportarmi? Agli associati emetto una ricevuta senza IVA di € 25 e ai non associati una fattura di € 25+IVA?
    Grazie per l'attenzione che vorrete prestare alla mia richiesta

    • Rispondi
      TeamArtist

      Avete la partita iva?

  19. Rispondi
    Maria Graziella

    Ho trovato molto interessanti le Vostre risposte e Vi ringrazio. Un'associazione senza scopo di lucro in regime agevolato L.398 ha realizzato un evento per realizzare i suoi scopi istituzionali fatturando le pubblicità raccolte e somministrando alimenti e bevande senza emissione di scontrino. Ora il comitato regionale degli arbitri che ha consumato alcuni pasti, chiede all'Associazione la ricevuta fiscale che non siamo tenuti ad emettere. Possiamo emettergli fattura? Se si, con quale aliquota? Grazie per la risposta.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Di quale sport stiamo parlando? Gli arbitri sono tesserati alla medesima FSN/EPS/DSA cui voi siete affiliati?

  20. Rispondi
    MATTEO

    SONO UN ISTRUTTORE E VORREI SAPERE SE DOPO DELLE PRESTAZIONI CHE HO FATTO SE POTEVO EMETTERE IO UNA FATTURA ALLA ASSOCIAZIONE SPORTIVA.
    IO HO UNA PARTITA IVA CON REGIME AGEVOLATO.
    VORREI SAPERE ANCHE L'ARTICOLO DI LEGGE IN MERITO.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Certo che poteva emettere una fattura. Non saprei però a che articolo di legge rimandarla... la partita iva si apre proprio per poter emettere le fatture...

  21. Rispondi
    gianni

    Nell'ambito di un progetto, per la promozione di prodotti tipici, della nostra associazione culturale, vorremmo effettuare la dimostrazione con preparazione di antiche ricette di cibo da strada durante la partecipazione ad eventi organizzati da enti pubblici, che condividono la ns. iniziativa. L'attività svolta prevede la presentazione e spiegazione di tali usi e costumi, le origini etc... nonchè la loro preparazione (da parte di soci esperti) Dall'altra parte avverrebbe la somministrazione di tali cibi (panini)ovviamente anche al pubblico partecipante all'evento. All'eventuale corrispettivo dovrà corrispondere una ricevuta fiscale? Puntualizziamo: abbiamo solo c.f.; è un'attività realmente occasionale e la ns partecipazione ha comunque dei costi (viaggio, alloggio, materie prime, nolo attrezzature etc..)
    grazie per la risposta e per la diligenza delle vs. informazioni

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non potete farlo senza partita iva. Sarebbero entrate commerciali su cui dovreste pagare iva, ires, irap...

  22. Rispondi
    anna

    Un'Associazione culturale no profit con codice fiscale effettua una visita guidata per conto di un'agenzia di viaggi e paga il servizio ad una guida turistica. La ricevuta emessa dall'Associazione all'Agenzia deve riportare ritenuta d'acconto (pagata dall'Agenzia) o si indica l'importo lordo?
    Grazie mille!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non potete emettere ricevute di questo tipo. Dovreste avere una partita iva ed emettere una fattura...

      • Rispondi
        anna

        Grazie mille per la sollecita risposta. Preziosissima...

  23. Rispondi
    Nikola

    Salve,

    la mia associazione non riconosciuta deve pagare un danno a un negozio per uno striscione che è stato rotto. Abbiamo richiesto una fattura, ma in questo caso in che modo ci si comporta?

    • Rispondi
      TeamArtist

      In che senso?

  24. Rispondi
    alice

    Buonasera, abbiamo da poco fondatgo una associazione culturale e musicale per fare un festival musicale di 9 giorni.Ovviamente ora ci sono delle cose che non so' come dover gestire, e' un evento che ha ottenuto il patrocinio dalla regione quindi sta diventando anche a livello locale una iniziativa importante. L'associazione non ha la Partita Iva ma solam ente il codice fiscale. Adesso il problema che abbiamo di fronte e' questo, avremo uno spazio dove verranno venduti souvenire magliette ecc..della manifestazione e' possibile senza dovere affittare misuratori fiscali fare delle ricevute cartacee con l'intestazione su queste della associazione?grazie per la risposta e buonasera.

  25. Rispondi
    Domenico

    Buongiorno,
    gestisco una ASD che svolge attività di pallavolo solo nei campionati giovanili.
    Ora ci troviamo a dover fare delle ricevute o delle fatture ai genitori che vogliono scaricare con il loro 730 l'importo delle mensilità pagate per i loro figli.
    Un consulente mi ha detto di fare fattura ed inserire il totale da loro pagato compreso d'iva al 21%
    Un altro mi ha detto di differenziare l'importo in questo modo: una quota come socio sostenitore (90€) ed un'altra quota a saldo del totale pagato (quota mensile).
    Cosa è giusto fare?

  26. Rispondi
    vivian

    salve
    tra due associazioni che prestano servizio l'una per l'altra come è possibile regolarsi?
    un'associazione culturale che opera nel settore della grafica e dell'editoria ha curato per la nostra associazione la pubblicazione di un catalogo
    che tipo di fattura posso emettere?
    l'iva è al 21% o meno?
    può figurare come una consulenza?
    grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      La fattura non la dovete emettere voi, ma l'associazione che ha fatto il lavoro e vuole essere pagata.
      Direi quindi che il problema non è vostro ma loro... ed anche grande perchè a mio parere non può fare questo tipo di attività che è proprio di una azienda.

  27. Rispondi
    Cristina

    i costi sono stati indicati senza IVA
    nel progetto abbiamo riportato le fasi del lavoro di ricerca che andremo a fare e il costo totale che l'associazione andrà a sostenere
    il costo sarà poi rimborsato dalla camera di commercio

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non ci capiamo. Mi serve la frase esatta che avete scritto a preventivo.

      • Rispondi
        Cristina

        erroneamente ho pubblicato due volte il post.
        comunque la frase che è stata riportata in preventivo è questa:
        - costo per 1 mese di lavoro euro 1000.

        • Rispondi
          TeamArtist

          Vi conviene prendere contatti con loro e chiedere se e di quale documento avranno bisogno per potervi liquidare questo importo concordato.

          • Cristina

            ok grazie mille
            un ultima cosa.. gli importi eventualmente non sono soggetti a ritenuta d'acconto giusto?
            grazie ancora

          • TeamArtist

            Potrebbe dipendere dalla risposta che darà alla mia domanda... a naso, comunque, no.

  28. Rispondi
    Cristina

    i costi sono stati indicati senza IVA
    nel progetto abbiamo riportato le fasi del lavoro da svolgere e il costo totale che l'associazione dovrà sostenere

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si ma lo avete scritto che sono senza iva oppure no?

  29. Rispondi
    marta

    ho trovato risposta nel Decreto Ministeriale 21.12.1992, nr. 15, che esonera le associazioni sportive dall'obbligo di emissione degli scontrini purchè si avvalgano della 398.
    È il nostro caso.
    Grazie di nuovo.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si sbaglia, riguarda tutt'altro. Legga questo nostro post e capirá perché: http://www.teamartist.com/blog/2013/04/15/esclusivo-per-la-prima-volta-analisi-verbale-fisco-associazione-2a-puntata/

      • Rispondi
        marta

        si certo, non mettevo in dubbio che si trattasse di attività commerciale. Cercavo solo di capire se esiste l' esonero dall'emissione dello scontrino. A prescindere dal fatto che poi i corrispettivi andranno imputati a ricavi con tutte le conseguenze IVA, IRES, ecc.

  30. Rispondi
    marta

    grazie della risposta, comunque già facciamo tutto quello che lei dice mod unico enc versamenti iva ires ecc per l attività commerciale di prestazioni pubblicitarie, il dubbio era sull emissione degli scontrini fiscali.

  31. Rispondi
    marta

    Faccio parte di una a.s.d. che in occasione di alcune gare di ginnastica predispone il servizio bar all'interno del palazzetto, regolarmente dichiarato con SCIA al Comune Competente.
    I corrispettivi del bar vanno annotati nel registro corrispettivi e l'Iva va pagata deducendo forfetariamente il 50%? Giusto?
    Sussiste l'obbligo di certificazione dei corrispettivi (scontrino fiscale)? oppure no?
    Grazie!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Beh, è tutto dannatamente più complesso di così. Prima di tutto: le gare di che natura sono? Federali o di un EPS? Gli avventori del bar sono solo soci/ tesserati della vostra EPS o anche esterni?

      • Rispondi
        marta

        sono gare fgi o uisp e gli avventori non sono nostri soci ovviamente. Per qusto ritenevo fossero corrispettivi di natura commerciale. Mi risulta che le associazioni siano esonerate dall obbligo di certificazione dei corrispettivi (non di annotazione) in occasione di eventi occasionali

        • Rispondi
          TeamArtist

          Direi di no. La somministrazione di alimenti e bevande in un caso come il suo è considerata attività commerciale pure. Ci vogliono quindi scontrini fiscali, partita iva, modello unico enc, versamenti iva, ires, irap etc etc... Potrebbe anche non valerne la pena. Perchè non lo affidate ad un ristoratore esterno?

  32. Rispondi
    Cristina

    salve, un'associazione culturale solo con c.f. sta svolgendo un lavoro di ricerca. A fine lavoro gli verrà corrisposto un compenso per il servizio svolto. L'associazione dovrà emettere fattura? o potrà fare una ricevuta (tipo quelle per prestazione occasionale)?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Beh, è una cosa che dovreste sapere in base agli accordi che avete preso col vostro "committente". Avete stipulato un accordo? Parta comunque dall'idea che non avendo partita iva NON potete emettere una fattura. E nemmeno una ricevuta (questa attività infatti è probabilmente di natura commerciale). Dovete darmi più informazioni.

      • Rispondi
        Cristina

        LE DO QUALCHE ALTRA INFORMAZIONE IN MERITO AL MIO QUESITO:
        la camera di commercio della nostra città voleva svolgere una ricerca e sapendo che la nostra è una associazione culturale e tratta anche il tema della loro ricerca ha chiesto a noi di farlo.
        noi come associazione abbiamo solo presentato un progetto indicando i costi di realizzazione.
        ho letto qualcosa sulla non commercialità delle prestazioni di servizi non rientranti nell'art. 2195 del C.C.
        Aspetto vostre notizie
        Grazie

        • Rispondi
          TeamArtist

          Mi scrive esattamente come avete indicato i costi? Con o senza iva?

  33. Rispondi
    Giuliano

    salve, sono presidente di una ASD che si propone come scopo la promozione del triathlon, corsa ciclismo e sport associati, siamo appena nati ed abbiamo la possibilità di ricevere l'aiuto di uno sponsor, parliamo di pochi soldi comunque, vorrei sapere, visto che questo sponsor ci verserebbe un tot annuale e stop, visto che non abbiamo altre entrate (oltre le quote associative degli atleti) e l'unica uscita credo sarà l'acquisto del vestiario per le gare, dobbiamo comunque aprire la partita IVA e tutto l'inferno burocratico che c'è dietro? non c'è un modo alternativo?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si, dovete aprire una partita e iva e no, non c'è una alternativa legale possibile.

  34. Rispondi
    Lucia

    Salve sono la segreteria di una ASD di nuova costituzione con partita Iva che organizza corsi di ginnastica artistica danza e corsi di gruppo di ginnastica per adulti.
    Le mie domande, in merito a questo articolo sono:
    1)se la vendita di beni nuovi è considerata attività commerciale, lo è quindi la vendita che noi faremo di body e divise per svolgere l'attività sportiva, gare e spettacoli?
    2)Durante l'estate pensavamo di organizzare una settimana di allenamenti al mare per i nostri ragazzi associati, rientra anche questa tra le attività commerciali quali organizzazioni di viaggi e quindi soggetta a Iva?
    3) Durante l'estate organizziamo centri estivi per i nostri associati all'insegna dello sport; durante l'ora di pranzo, per i genitori che sono impossibilitati a venire a prendere i bambini, li portiamo alla mensa vicina alla nostra struttura. La fattura o lo scontrino che farà la mensa dovremo farlo fare a ogni singolo bambino o possiamo farlo fatturare all'associazione? in quest'ultima ipotesi comporta che noi dovremo fare una fattura con Iva ai bambini associati che usufruiscono di questo servizio, senza poterlo far rientrare nella quota di iscrizione sociale al centro estivo, in quanto considerata attività commerciale di somministrazione di pasti? Grazie mille in anticipo! Il vostro servizio è molto utile!

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Se è riservata ai vostri soci/tesserati, no. Si tratta di attrezzatura sportiva per i vostri atleti (pienamente istituzionale).
      2. No, l'organizzazione di camp estivi ai propri soci/tesserati è sempre pienamente istituzionale.
      3. Potete far fatturare alla Associazione e mettere a costo del camp i pasti.

      • Rispondi
        CNVG29 Simona

        Gentile Team di teamArtist,
        ho dei chiarimenti da porvi, con la premessa che siamo una A.s.d. con C.F. e P.IVA.

        1) abbiamo acquistato da un fornitore una partita di body (per ginnastica artistica). parte di questi body li vorremmo regalare ai nostri iscritti come "benvenuto" (spese coperte da noi da parte della quota associativa) e un'altra parte li terremmo come oggetto di attività commerciale (vendita ad un prezzo leggermente maggiorato rispetto al costo che hanno avuto per noi). se non ho capito male, in nessuno dei due casi è scaricabarile l'iva, è corretto?
        2) sui ricavi invece provenienti della vendita del body va pagata l'iva al 22%, giusto?

        3) sull'acquisto delle attrezzature (sia piccoli attrezzi come coni, corde etc. sia grandi attrezzi travi, parallele etc) è scaricabile l'iva?
        La nostra commercialista dice che in tutti e tre i casi l'iva è scaricabile...ma credo proprio che noi ci siamo avvalsi del regime agevolato. Possiamo fare un po' di chiarezza?

        4) come è meglio categorizzare una somma di denaro che ci è stata versata a seguito di un evento organizzato in cui un produttore ha presentato i suoi prodotti ad alcuni dei nostri soci, e ci ha versato sia una somma di denaro per ogni persona presente e una percentuale sulla vendita dei suoi prodotti contestualmente all'evento? c'è qualche imposta da pagare su queste somme?

        grazie mille come al solito!

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. L'iva non è mai scaricabile per una ASD in 398 (voi siete in 398?). Nulla vi vieta di comprare, anticipando i soldi, attrezzatura/abbigliamento sportivo per i vostri atleti e di darglielo anche con una maggiorazione (che deve stare nel limite del buon senso: un conto sono 5 euro in più, un conto 50).
          Da parte mia non la tratterei come una partita commerciale ma solo istituzionale.
          NB: i body che regalate dovrebbero essere preceduti da una delibera di direttivo.
          2. Dipende... come detto al punto sopra non ne farei una attività commerciale se è limitata ai vostri atleti.
          3. Non è nostra abitudine mettere in discussione quanto detto da altri professionisti che (oltre ad essere da voi retribuiti, a differenza nostra) vi conoscono molto meglio di quanto si possa noi dopo aver letto solo qualche riga online.
          Soprattutto non entriamo mai nel merito di quanto riportato a voce e non messo per iscritto dal professionista stesso (questo perchè spesso potete aver capito qualcosa di diverso da ciò che egli intendeva dire e perchè noi, invece, SCRIVIAMO tutto e ce ne assumiamo la responsabilità).
          4. Si tratta di una attività pubblicitaria/ sponsorizzazione (si dovrebbe conoscere maggiori dettagli per sapere quale delle due). Dovete emettere relativa fattura e pagare iva, ires, irap.

  35. Rispondi
    Silvia

    Salve, siamo una aps che ha effettuato per l'anno 2012 una collaborazione con il comune, il quale ha promesso un contributo di 6000 euro per dei corsi da noi organizzati. la spesa per la tenuta dei corsi, corrispondeva esattamente al contributo concordato. alla presentazione del rendiconto il comune ci ha detto che poteva erogare solo la metà come contributo e per il resto avremo dovuto emettere fattura. Come richiesto dal Comune abbiamo emesso fattura con iva, come dobbiamo comportarci ai fini fiscali. si tratta di una entrata commerciale o no, visto che l'attività era comunque rivolta ai soci? a quale voce del rendiconto vanno isvritti il contributo e la fattura?
    Grazie
    Silvia

    • Rispondi
      TeamArtist

      Evito di dirle cosa penso di questo Comune il quale "promette", senza scrivere nulla immagino, e poi vi chiede di emettere una fattura...
      Prima domanda, magari sciocca: voi avete una partita iva, vero? Altrimenti non potete emettere una fattura.
      L'entrata, derivando da una fattura, è assolutamente commerciale e quindi dovrete pagare IVA, IRES, IRAP e poi presentare il Modello ENC.
      Nel REFA, il contributo sarà una entrata istituzionale, mentre la fattura, appunto, una entrata commerciale.

      Ciò posto è chiaro che la natura di questa attività è contestabile (il Fisco potrebbe dire: si tratta di un pagamento di una attività da una parte non tassata e dall'altra si... ma l'attività era la stessa, ergo mi state truffando; stesso ragionamento potrebbe fare la Corte dei Conti verso il Comune!!!).

      Glielo dico sinceramente: questa storia mi allibisce.

  36. Rispondi
    massimiliano

    Salve buongiorno vi scrivo per porre il seguente quesito:
    se un'associazione sportiva dilettantistica stipula con un ente pubblico (istituto di sicurezza) una convenzione per lo svolgimento di attività sportiva all'interno della struttura a beneficio dei detenuti dietro il pagamento di un corrispettivo come si qualifica l'attività?
    L'ente chiede l'emissione della fattura.
    Grazie e saluti.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Richiedendo l'emissione di una fattura la prestazione si rivela come di natura commerciale, attività che non potete fare come Associazioni (se non in casi particolari e al di sotto di certi importi). Secondo il Fisco infatti fareste concorrenza sleale verso chi fa questo tipo di attività come Azienda e vi paga le relative tasse. Diverso sarebbe se l'ente stabilisse di fare un progetto con voi e devolvervi un contributo.

      Il servizio di risposta ai quesiti è GRATUITO ma prenditi questo IMPEGNO con noi:
      - Risposta entro 1h: invito a mettere mi piace ad altre 10 persone coinvolte in Associazioni sulla nostra pagina Facebook
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  37. Rispondi
    Lucia

    Salve , complimenti per il vostro servizio e' molto utile. Sono la Presidente di un Associazione Culturale, no profit, che edita un periodico, regolarmente registrato al Tribunale,siamo in possesso di codice fiscale, possiamo rilasciare ricevute fiscali per contributi che alcuni amici commercianti ci danno per sostenere le spese di stampa, in cambio dell'inserimento nel giornale della loro pubbicità? se non e' possibile ci puoi indicare come fare. Grazie anticipatamente.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Domande come la sua ritornano di quando in quando su questo Blog. Purtroppo la risposta è no perchè le erogazioni liberali per essere tali devono rispondere a due requisiti: 1. l'importo deve essere libero e non prefissato - 2. l'erogazione non deve avvenire "in cambio" di una prestazione. Nel vostro caso si tratta di una vera e propria vendita commerciale che, come Associazione, in questo caso non potete fare.

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  38. Rispondi
    marcello turco

    buongiorno. sono il presidente di una associazione sportiva dedita al trekking. come attività di autofinanziamento, è stato deliberato in assemblea di offrire il seervizio di volantinaggio ad esercizi commerciali: in tal modo, svolgiamo la nostra disciplina sportiva ed allo stesso tempo ci finanziamo. ho chiesto un blocco per fatture fiscali alla Buffetti, ma l' addetta mi ha consegnato un blocchetto di RICEVUTE DI PAGAMENTO PER ATTTIVITA' SPORTIVA, dicendomi che per le prestazioni delle associazioni sportive è quello che si usa. ad ogni ricevuta, va applicata una marca da bollo (da 1,80 euro? sapete confermarmelo?). ora vi chiedo: è regolamentare, o dovrei munirmi anche di regolari fatture fiscali? Grazie in anticipo, e grazie per questo blog, che è davvero esaustivo.

    ps.: vorrei darvi il like su fb, ma nn trovo la pagina. me la linkereste?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Salve, purtroppo è una attività che NON potete fare come Associazione. Si tratterebbe infatti di una attività commerciale in concorrenza con le aziende di distribuzione volantini "regolari".

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      • Rispondi
        marcello

        volevo chiedere dunque, essendo una associazione non riconosciuta, con solo cod fiscale e senza partita IVA, non siamo tenuti in nessun caso a rilasciare fattura? che tipo di ricevuta dovremmo rilasciare ad un esercizio commerciale che ci fa una donazione o ci finanzia come sponsor?

        • Rispondi
          TeamArtist

          Se non avete la partita iva NON POTETE emettere fatture (e quindi non potete avere sponsor)! Per le erogazioni liberali, le consiglio la lettura di questo nostro post: http://www.teamartist.com/blog/2012/09/27/erogazioni-liberali-associazioni-onlus-aps/

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  39. Rispondi
    Carmelo

    Buon giorno, sono Carmelo il Presidente di un'associazione culturale ricreativa, Collaboriamo con il nostro Comune ed organizziamo delle sagre e coinvolgiamo i nostri soci, dandogli però delle regole da rispettare e nel caso di danno verso il comune o l'associazone poter espellere il socio senza subire richiami. Noi come associazione che tipo di contratto possiamo fare con i nostri associati?
    Grazie
    Carmelo

  40. Rispondi
    Francesco Minervini

    Buongiorno, faccio parte di un'ass.cult. provvista unicamente di codice fiscale.
    Nell'ambito di un progetto (una fiction) realizzato dagli studenti dell'Università con fondi della stessa abbiamo fornito il materiale e la strumentazione audio e video necessari, ed il trasporto e montaggio degli stessi dal nostro comune a quello ove si svolgevano le riprese. Adesso dobbiamo emettere una ricevuta per ottenere il rimborso delle spese sostenute, ma abbiamo dei dubbi sulla forma che questa debba avere e sul regime fiscale cui è assoggettata. Il post sopra è molto chiaro, ma se possibile vorrei avere qualche consiglio più specifico: il modulo collegato al link qui sopra (che al momento non posso visionare) fa al caso nostro? é bene allegare una tabella viaggi riportante le spese sostenute, sia con mezzi pubblici che a mezzo proprio, ed una relazione del lavoro svolto? Abbiamo oneri fiscali per questi rimborsi( l'attività svolta è in linea con il profilo dell'associazione: crescita e promozione culturale tramite video,web e scritti nel territorio).
    Grazie, Francesco

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dunque. Se non avete la partita iva non potete emettere alcuna fattura: non solo, se fate una fattura questa prestazione non è considerabile istituzionale ma commerciale... e come Assoiazioni le attività commerciali devono essere sia occasionali che molte contenute come importo.
      Discorso diverso se invece vi fate fare un rimborso delle spese che, invece, deve essere documentato (scontrini, fatture, + tabellario chilometrico ACI).

      Non vedo altre soluzioni.

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  41. Rispondi
    paola

    Salve. Siamo associazione asd di yoga senza partita IVA e senza attività commerciale. Se ospitiamo un seminario per i soci tenuto da un insegnante esterno e questi ci fa la fattura con IVA va bene? noi non scarichiamo nulla, ma dobbiamo fare qualcosa oltre il registrare nella prima nota e pagare con bonifico? Grazie per la risposta che so già sarà esaustiva

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si, va tutto benissimo così e non dovete fare nulla in più.

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  42. Rispondi
    Mauro

    Un negozio di abbigliamento ha chiesto alla nostra associazione (Associazione non riconosciuta - fini ricreativi e culturali
    codice attività 91332 con partita iva) di promuovere il loro locale, tipo Pubbliche relazioni. Per il compenso il negozio ci chiede una fattura. Come dobbiamo comportarci? viene applicata l'iva?

    • Rispondi
      TeamArtist

      E' un tema delicatissimo. Dovreste fare un contratto di sponsorizzazione, pagare IVA e IRES come minimo. Ma anche in questo caso noi siamo per la lettura restrittiva delle norme e, a nostro parere, se non siete una Associazione Sportiva Dilettantistica (per cui esiste una normativa specifica), non potete fare questa attività perchè diventerebbe una vera e propria entrata commerciale: e le entrate commerciali per associazioni come la sua devono essere occasionali e di un'entità inferiore al 10% del vostro giro d'affari annuale. Per questo vi sconsigliamo caldamente questa operazione.

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      • Rispondi
        Mauro

        grazie mille. In effetti questa operazione è nuova per noi.

  43. Rispondi
    Mudu Mariangelo

    Siamo una ASD composta da extracomunitari che partecipa ad un campionato amatori di calcio; dobbiamo ricevere da una societa la sponsorizzazione per le maglie e per l'iscrizione al campionato. Vorrei sapere come devo fargli la ricevuta per questi denari che ci dà, per poterseli eventualmente scaricare, grazie.

  44. Rispondi
    Sabrina Rossi

    Buongiorno, volevo sapere cosa si intende per "fiere o esposizioni a carattere commerciale". Nella fattispecie, un'ASD che organizza una "festa storica", non in occasione di una ricorrenza specifica, con accampamenti di figuranti in costume (anche di altri gruppi), a cui associa concerto e mercatino artigianale a tema, il tutto a ingresso gratuito; però il mercatino è oggettivamente commerciale, e gli espositori pagano una quota di partecipazione con lo stand.
    Può rientrare nelle attività volte ad attuare gli scopi statutari, o è commerciale a tutti gli effetti?
    E se nella medesima manifestazione si pone uno stand e si vende birra al pubblico (non è somministrazione di pasti, ma di bevande sì) per finanziare l'associazione, come viene considerata (cioè rientra nell'esempio "vendita bonsai" che fate sopra, oppure in quello "cessione di beni nuovi per la vendita"?

  45. Rispondi
    massimo Rana

    Come associazione culturale/ambientalista stiamo proponendo di tenere un ciclo di lezioni sulle le energie alternative presso una scuola media. Chiederemmo una cifra modesta solo come rimborso spese... ma come facciamo a "fatturare"?
    Le nostre entrate finora sono state solo le quote associative. Grazie dell'attenzione.

  46. Rispondi
    carmelo

    salve,
    sono il presidente di un'associazione turistico-culturale non a scopo di lucro e mi serve la sponsorizzazione di attività commerciali al fine di realizzare e distribuire una guida turistica della mia città alle agenzie di viaggi,edicole,bar-tabacchi ecc.cosa posso rilasciare visto che non ho partita iva ma solo codice fiscale dell'associazione?le fatture,che io sappia,possono essere rilasciate solo da soggetti che godono di una autonomia patrimoniale perfetta e quindi possessori di partita iva.
    grazie in anticipo,carmelo

  47. Rispondi
    Vera

    Buongiorno e grazie anticipatamente per il servizio che fornite.
    Avrei una domanda da fare. Ho recentemente istituito un'associazione no profit di yoga (con partita iva). Svolgo lezioni di gruppo agli associati per diffondere la conoscenza di questa disciplina. Un utente ha chiesto di essere seguito per più ore settimanali individualmente dietro compenso.
    Come faccio a rilasciargli la fattura? Come dovrei inquadrare questa prestazione senza perdere il regime agevolato? Grazie!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Avendo la partita iva, rilascerà una fattura commerciale (aggiungendo quindi l'iva). Se le entrate da questo tipo di prestazione sono marginali rispetto alle entrate istituzionali (sotto al 10% del valore complessivo di queste ultime) è legittimo e non corre il rischio di perdere il regime agevolato. Non capisco però perchè oltre ai corsi di gruppo non pensa anche a corsi individuali (il fine istituzionale della promozione dello yoga è il medesimo) a "carnet": così sarebbero tutte entrate istituzionali. Nel mondo della danza è la prassi più consolidata.

      Se la nostra risposta le é stata utile può andare su Facebook e mettere “mi piacesulla nostra pagina o post, oppure diventare nostro follower su Twitter.
      Ancora, aggiungeteci alla nostra cerchia (TeamArtist) su Google+ e sarete avvisati delle nostre novità!

  48. Rispondi
    Gianmario

    Buongiorno,
    faccio parte di un'Associazione di Protezione Civile,e tempo fa abbiamo vinto un bando di gara in Aeroporto per il servizio di accompagnamento dei passeggeri a ridotta mobilità. Terminato il primo mese ora dobbiamo presentare fattura per poter essere pagati. Come associazione abbiamo solo il C.F. e nel bando è specificato che l'importo destinato a tale servizio non è imponibile iva ai sensi dell'art. 9 punto 6 del D.P.R. 633/76. Considerando che si tratterà di 12 fatture da 17000 euro ciascuna,ci sono degli obblighi che devo considerare,comunicazioni da fare o posso emettere fattura senza problemi? Grazie per l'attenzione

    • Rispondi
      TeamArtist

      Credo che il lettore abbia fatto un errore. Il servizio non dovrebbe essere imponibile IVA ai sensi dell’art. 9 punto 6 del D.P.R. 633/72 (e non 76). Questa norma interviene sui servizi prestati negli aeroporti in quanto non identificabili come prestazioni "nazionali" bensì "internazionali", esentando dal pagamento dell'IVA. Onestamente non ci sentiamo in grado di dare un parere su di un tema così particolare e capiamo il giusto timore dell'Associazione vista la vetustà della norma e la quantità di denaro movimentato. Il nostro consiglio è di chiedere un appuntamento con un funzionario della direzione provinciale della agenzia delle entrate cui fate riferimento, esporre il problema, e chiedere un parere scritto, sottolineando che svolgete un importante servizio pubblico che merita aiuto e collaborazione.

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  49. Rispondi
    Tiziana

    Buongiorno,
    sono alle prese con la compilazione del registro iva di un'associazione di promozione sociale e di un'associazione sportiva dilettantistica. oltre alle fatture, le quote di iscrizione alle attività associative vanno segnate come introito nonostante siano esenti iva perchè rivolte a soci?
    grazie in anticipo per la disponibilità

    • Rispondi
      TeamArtist

      Supponiamo che entrambe siano in regime 398/1991. In questo caso le quote di iscrizione alle attività associaive sono entrate istituzionali e non commerciali. Non vanno quindi nel registro iva minori (che serve, appunto, per le sole entrate commerciali).

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  50. Rispondi
    Nadia

    Buongiorno sono presidente di una squadra ciclistica con partita iva.
    Nel caso trovassi attività commerciali che in cambio di pubblicità volessero darmi materiali devo farmi fare per forza una fattura del materiale con pagamento a compensazione oppure basta che io emetta contratto e fattura. E' necessario poi emettere fattura di pubblicità in questi casi o basta il contratto?

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      TeamArtist

      Lo "scambio" in questione viene definito "permuta" dal Codice civile italiano. Il tema è molto complesso ma cercherò di rispondere in modo sintetico e preciso. Si, dovete fare un contratto il cui corrispettivo è costituito dal valore normale dei beni o servizi ceduti (art. 13, 2° comma, lett. d) DPR633/1972).
      Pertanto, le prestazioni saranno soggette ad autonoma e reciproca fatturazione, con i conseguenti obblighi ai fini IVA e II.DD.

      Lo sponsor potrà alternativamente:
      1) emettere autofattura, ai sensi dell’art. 25 del DPR633/1972;
      2) emettere una fattura di vendita, ai sensi dell’art. 21 del DPR633/1972;
      3) registrare l’operazione nel registro degli omaggi, ai sensi dell’art. 39 del DPR 633/1972.

      Per lo sponsee (voi), la sponsorizzazione è da inquadrare sempre quale operazione commerciale, in riferimento alla quale:
      a) dovrà emettere fattura, qualora lo sponsee sia in possesso di partita IVA;
      b) potrà essere inquadrata quale prestazione occasionale, qualora sia configurabile il requisito dell’occasionalità.

      Ringrazio gli amici di FiscoSport per il supporto a questo quesito.

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      francesco

      Salve sono Francesco presidente di una neo nata ASD di Football Americano, con P.iva. Nelle prossime settimane stiamo organizzando dei camp estivi al mare per sensibilizzare le persone a questo sport, e nello stesso tempo volevamo incassare qualcosina con la vendita di gadget (cappellini, magliette e braccialetti).
      1. Per prima cosa volevo sapere se queste vendite devono essere emesse fatture o ricevute fiscali, come devo impostarle.
      2. I proventi di questa vendita viene considerata come raccolta fondi?
      3. Nel pagamento del'iva posso detrarre la fattura che mi emetteranno per la realizzazione di questi gadget?
      Grazie mille.

      • Rispondi
        TeamArtist

        1. Dovete fare delle ricevute fiscali, presupponendo che vendiate a privati non soci.
        2. No, sono entrate commerciali pure su cui dovete pagare iva e ires.
        3. Assolutamente NO. Le ASD non hanno un regime aziendale e quindi non esiste il concetto di detrazione dell'iva.

        Attenzione: questa vostra attivita' deve essere sia marginale che occasionale, pena la perdita dello status di ASD.

        • Rispondi
          francesco

          Grazie della celere risposta. Si la vendita viene effettuata a non soci, in via occasionale. E se la vendita di questi oggetti viene accompagnata con una tessera soci sostenitori? Si può fare?