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27 Novembre 2012

Le fatture emesse dalle Associazioni: in quali casi e come predisporle – facsimile

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Commercialista Per Associazioni
Le fatture emesse dalle Associazioni: in quali casi e come predisporle – facsimile

Abbiamo già parlato più volte su questo blog delle differenze tra Associazioni che operano con solo codice fiscale e tra quelle che operano con partita IVA. Abbiamo parlato del regime forfettario previsto dalla legge 398 del 2001 e delle conseguenti agevolazioni per le Associazioni che decidono di aderirvi, ma ora scendiamo ad un livello più pratico.

Facciamo un esempio: operate per un’Associazione e vi trovate nella situazione di dover emettere fattura dopo aver prestato un’attività e non sapete da che parte cominciare per crearla in modo corretto.

La fattura non è altro che un documento che certifica e comprova un’entrata di denaro per la vostra Associazione, dunque va emessa ogni qual volta l’Associazione si trovi a svolgere un’attività di tipo commerciale.

La determinazione dell’aliquota IVA varia a seconda del servizio prestato e dovrà essere verificata di volta in volta, seguendo le norme del Repertorio Iva della Agenzia delle Entrate (comunemente il 99% delle vostre fatture sarà comunque al 21%; ricordatevi però che se mettete in fattura delle spese, queste sono esenti iva ad; es. le spese di spedizione).

Ora, distinguiamo tre ambiti.

PRIMO AMBITO: Associazioni in regime 398/1991 che hanno in essere soli contratti di pubblicità – sponsorizzazioni – cessione diritti radiotelevisivi

Le fatture in questo caso sono estremamente semplici e potete scaricare qui un semplice proforma che potete adottare. Il nostro file ha il vantaggio di essere in formato excel e di avere le celle già preparate per calcolare l’iva al 21% e fare il totale dovuto sommando l’imponibile. Tenendo conto che è sempre opportuno citare in fattura il riferimento al relativo contratto stipulato (che dovrà essere tra i documenti a disposizione per eventuali controlli della Agenzia delle Entrate), le fatture devono essere numerate progressivamente per anno solare. Vi consigliamo caldamente di leggere il nostro articolo sul Registro Iva Minori per tenere sotto controllo il relativo pagamento dell’Iva allo Stato.

SECONDO AMBITO: Associazioni che svolgono attività commerciali generiche (occasionali e non) – col solo codice fiscale 

Anche queste seguono le stesse regole del primo ambito. Con l’unica accortezza che se il loro importo economico totale (non cadauna!) supera il 10% delle entrate della Associazione (per anno solare) si rischia di vedersi aperta d’ufficio la partita iva (con la conseguente richiesta di porre tali entrate sotto tassazione) e correre anche il rischio di perdere la qualifica di ente non commerciale se le entrate commerciali superano il 50% delle entrate totali. In tal caso si diventa di fatto una Società Profit, soggetta alla tassazione ordinaria e tutti i proventi (compresi quelli istituzionali) saranno sottoposti a tassazione ordinaria!

TERZO AMBITO: Associazioni che svolgono attività commerciali con partita iva ma non nel regime 398/1991

Anche in questo caso si corre il rischio di perdere la qualifica di ente non commerciale se le entrate commerciali superano il 50% delle entrate totali. In tal caso, come il secondo ambioto, si diventa di fatto una Società Profit, soggetta alla tassazione ordinaria e tutti i proventi (compresi quelli istituzionali) saranno sottoposti a tassazione ordinaria.

UN CONSIGLIO

Indicate sempre tempi e modalità di pagamento. Ad esempio scrivete 30gg dalla data di fatturazione con Bonifico Bancario su IBAN: XXXXXX , Causale: YYYYYY 

QUALI SONO LE ENTRATE COMMERCIALI per cui bisogna emettere una fattura. 

Non si considera mai “commerciale” l’attività svolta nei confronti dei propri associati in conformità agli scopi istituzionali (quindi le quote o contributi associativi incassati dai soci non sono MAI commerciali)

In ogni caso, si considera di natura commerciale l’attività resa dietro corrispettivi specifici. E’ prevista una deroga a tale principio in base alla quale non vengono considerate di natura commerciale (e quindi non sono tassabili) le operazioni svolte in conformità allo statuto e in attuazione del fine istituzionale dell’ente, anche se comportano prestazioni dietro corrispettivi specifici (ad esempio fare un banchetto e vendere i bonsai per raccogliere i fondi a favore di una onlus o ong). Inoltre, con un’ulteriore deroga il legislatore ha previsto che la cessione di pubblicazioni (la vendita di libri) anche a terzi non soci dietro corrispettivo non è considerata commerciale se le stesse vengono cedute, prevalentemente, agli associati.

Vi sono delle attività considerate comunque oggettivamente commerciali. Tra esse:

– cessioni di beni nuovi prodotti per la vendita;

– erogazioni di acqua, gas, energia elettrica e vapore;

– gestione di fiere ed esposizioni a carattere commerciale;

– gestione di spacci aziendali e di mense;

– somministrazione di pasti;

– prestazioni di trasporto e di deposito;

– organizzazioni di viaggi e di soggiorni turistici;

– prestazioni alberghiere e di alloggio;

– prestazione di servizi portuali ed aeroportuali;

– telecomunicazioni e radiodiffusioni;

– pubblicità commerciale.

 

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951 risposte a “Le fatture emesse dalle Associazioni: in quali casi e come predisporle – facsimile”

  1. Rispondi
    Maria

    Buongiorno, siamo un'associazione sportiva con codice fiscale e partita iva in regime 398 e che si occupa di pesca, trekking, ballo ricreativo. Oltre alla nostra attività istituzionale, svolgiamo anche attività commerciale per attività di intrattenimento, teatro di burattini e ballo. Nel corso dell'anno le entrate commerciali hanno di gran lunga superato le entrate istituzionali, e questo ci ha permesso di coprire le maggiori fonti di spesa che sono rappresentate dal costo del carburante, sia per autoveicoli(utilizzati per raggiungere il luogo delle uscite in barca) sia per il natante che utilizziamo per le uscite di pesca. Possiamo ritenerci in regola o dobbiamo adottare qualche accorgimento per evitare sanzioni? Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Troppe poche informazioni per saperglielo dire con certezza. Perchè non vi fate fare una ispezione fiscale simulata? http://www.teamartist.com/consulenza/

  2. Rispondi
    luisa

    Puo' una scuola di vela, non affiliata alla FIV (in quanto questo implicherebbe avere a disposizione una dotazione di mezzi nautici che attualmente i soci non possiedono) godere dei benefici della legge 398/91, aprire la partita iva per fatturare le sponsorizzazioni e applicare a fini fiscali il regime agevolato? Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Certamente. Oltre alle federazioni infatti esistono anche gli EPS. Alcuni di questi hanno settori dedicati alla vela.

  3. Rispondi
    mario

    Salve,dite spesso che l'apertura di partita IVA è utile se si pensa di fatturare almeno 10mila euro l'anno.
    Affermate questo in base a cosa?
    Come si determina se la cosa diviene conveniente?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      L'apertura di una partita iva aumenta notevolmente gli obblighi di una ASD e quindi i suoi costi (comunicazioni 398, registro iva minori, pagamenti iva, spesometro, modello ENC, Rea etc etc). A nostro parere il gioco vale la candela per la cifra indicata.

  4. Rispondi
    Luigi

    Buongiorno. Nell'ambito delle attività statutarie la nostra associazione organizza un circuito di gare. Gli organizzatori delle singole gare sono tenuti a versare un corrispettivo che serve per acquistare il materiale per i premi a fine circuito e per acquistare materiale di consumo per la singola tappa. Siamo una ASD con P.IVA e regime agevolato. Emettiamo fattura o semplice ricevuta? Se uno di questi organizzatori è straniero, come possiamo comportarci?
    Grazie mille,
    L.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Qual è la natura di questi organizzatori? ASD, privati, enti pubblici etc etc.

      • Rispondi
        Luigi

        Buongiorno.
        Alcuni sono ASD (regolarmente iscritte al CONI), mentre l'organizzatore straniero è una GmbH.
        Grazie mille,
        L.

        • Rispondi
          TeamArtist

          Tutte affiliate FCI o al vostro EPS? La GMBH la vediamo a parte.

          • Luigi

            Buongiorno.
            Si, le ASD sono tutte affiliate alla Federazione (è un vincolo per poter far parte del Circuito).
            Grazie,
            L.

          • TeamArtist

            Direi quindi che non siete tenuti ad emettere fattura ma solo una ricevuta. Si tratta infatti di attività istituzionali (organizzate all'interno della stessa Federazione).
            La gmbh la farei partecipare gratuitamente.

  5. Rispondi
    Barbara

    Buongiorno,avrei bisogno di un'informazione.
    Un'associazione sportiva utilizza un campo da tennis comunale, il comune dovrebbe effettuare delle manutenzioni straordinarie, ma lo fa l'associazione al suo posto.
    A questo punto il comune chiede all'associazione di emettere fattura allo stesso per il 50% delle spese sostenute.
    Sulla fattura emessa dall'associazione deve essere applicata l'Iva?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si. La vostra associazione ha la partita iva? Perchè non avete stipulato una convenzione?

  6. Rispondi
    Pierpaolo Lombardi

    Buonasera e grazie per l'attenzione.
    Sto organizzando un Seminario di fine anno con la mia Associazione di cui sono Presidente presso un agriturimo.
    I soli associati parteciperanno e pagheranno €70,00 più iva all'agriturismo per vitto e alloggio e poi €80,00 per le attività svolte durante il seminario (Lezioni di Yoga e altre attività previste dallo Statuto).
    -1- Tale incasso di €80,00 è da considerare commerciale?
    Pensavo di fare ricevute come quelle per i corsi sociali da €80,00 con l'aggiunta della marca da bollo di € 2,00, ma ho letto che organizzare viaggi potrebbe essere visto come attività commerciale.
    -2- Con l'associazione ci siamo rivolti ad una persona che ha creato volantini e li ha distribuiti per il paese, ci ha fatto fattura. Non è pubblicità commerciale questa giusto? Lo è se un'azienda esterna ci fa da sponsor pagandoci per questo.
    Grazie per l'attenzione, provvedo a diffondervi su FB!

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Se sono soci e versano il contributo all'Associazione e non all'agriturismo, direi che è attività istituzionale. Non si tratta di un viaggio ma di un seminario.
      2. Cosa vi ha scritto in fattura? "Lo è se un'azienda esterna ci fa da sponsor pagandoci per questo." è tutto un altro argomento.

      • Rispondi
        Pierpaolo Lombardi

        Grazie per la risposta. In fattura ci ha scritto la seguente dicitura:
        progettazione grafica e stampa volantino, distribuzione.
        Grazie ancora per la gentile risposta.

        • Rispondi
          TeamArtist

          Direi che possa andare. Vada a leggere questo post però.

          • Pierpaolo Lombardi

            Ok grazie mille!

        • Rispondi
          Pierpaolo Lombardi

          Sempre in merito all'argomento seminario.
          1. Come sono viste le offerte libere?
          2. Se io organizzo un seminario e non do una cifra precisa di pagamento, bensì lascio una cassetta dove ognuno possa mettere in anonimato ciò che preferisce, come viene visto questo incasso?
          3. E come lo giustifico come entrata?
          Grazie, provvedo sempre ad invitare contatti su FB!
          Pierpaolo

          • TeamArtist

            1. Dipende. Legga questo nostro post.
            2. L'importante è che non ci sia un messaggio che dica che "l'ingresso si paga dietro offerta"
            3. Erogazioni liberali.

      • Rispondi
        Pierpaolo

        1. Ed in merito alle ricevute per questa attività di seminario? Io in genere uso il blocchetto delle generiche.
        2. Vanno fatte oppure raccolgo i soldi e li verso in banca semplicemente?
        Tra parentesi ho abbassato il costo a 75euro in modo da evitare la marca da bollo. Gli associati poi pagheranno individualmente all'Agriturismo il costo di vitto e alloggio.

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. Se sono soci ed è una attività istituzionale non serve fattura ma basta la ricevuta fiscale
          2. Le consiglio di farle.

  7. Rispondi
    Mario

    Salve, ho una domanda da fare, sono un presidente di un\'associazione di promozione sociale costituita ai sensi della legge 383/00. Ci capita di fare qualche fattura relativa a servizi effettuati a terzi vorremmo sapere come comportarci fiscalmente e con l\'iva per essere in regola. E se cambia, sempre fiscalmente, se la fattura è fata a soci o non e se fatta a persone fisiche o enti. Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Salve. L'Associazione ha partita iva? Le consiglio la lettura del post di questa pagina.

  8. Rispondi
    Veronica Sanchez

    Chiederei cortesemente una vostra informazione, siamo una onlus di diritto ma ci hanno chiesto una consulenza professionale e vogliono che emettiamo una fattura o recivuta fiscale, come ci dobbiamo comportare visto che l'ente che ha chiesto la nostra consulenza non puo fare donazione o contributo??'

    • Rispondi
      TeamArtist

      Aprite una partita iva ed emettete fattura. Di che importo stiamo parlando?

  9. Rispondi
    natale

    salve sono il presidente di una associazione registrata all'Agenzia delle Entrate con codice fiscale , l'associazione si occupa di turismo naturalistico ecc ecc... ci capita di fare dei servizi con agenzie turistiche che vogliono rilasciata la fattura o ricevuta o un documento che sia valido:
    1° l'associazione può emettere ricevuta di prestazione occasionale con ritenuta?
    2° o mi suggerite qualche altro tipo di ricevuta da fare x stare in regola?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. No
      2. Aprire partita iva ed emettere fattura. Se pensate di fatturare almeno 10mila euro l'anno.

      • Rispondi
        natale

        salve !! ma con il solo codice fiscale non si puo fare la ricevuta x l'agenzia !
        so che ci sono delle agevolazioni x esenzione iva per i servizi che si fanno nei parchi naturali.

        • Rispondi
          TeamArtist

          Appunto per questo le abbiamo scritto di aprire la partita iva!!! Il servizio voi lo fate alle agenzie turistiche, non al parco naturale.

      • Rispondi
        Luca

        Buongiorno
        in varie risposte ho letto la frase che consiglia... "Aprire partita iva ed emettere fattura. Se pensate di fatturare almeno 10mila euro l'anno ". Posso capire i calcoli che fa per consigliare questo? Grazie mille

        • Rispondi
          TeamArtist

          Calcolo i costi connessi all'apertura, tenuta e gestione di una partita iva. Non si fida?

  10. Rispondi
    marika

    Buona sera,
    chiedo gentilmente una specifica in quanto non sono riuscita a trovare niente in merito. Sto verificando le fatture emesse da una pro loco in regime di 398/91 e nelle fatture emesse ho rilevato che ne è stata emessa una ai sensi dell'art.15 Dpr 633/72 nei confronti di un'altra associazione. Va bene o dovevano cmq fare fattura con iva?
    Grazie mille e buon lavoro.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Qual è la causale della fattura?

  11. Rispondi
    David Giaimo

    Buongiorno,
    Ho già cliccato su mi piace e richiesto l'amicizia in FB... 🙂
    Allora...stiamo creando con un mio amico un'ASD, con l'intento di fornire servizi sportivi quali canyoning, river trekking, soft.air e attività simili.
    La nostra idea era quella di iscrivere tutte le persone che faranno attività alla nostra associazone e riportarle sul libro soci, con la data della domanda di ammissione e la data dell'effettiva iscrizione. In modo da fare tutto nella maniera più trasparente possibile.
    La collaborazione grossa la avremmo con un parco avventura, che ci corrisponderà un fisso mensile per gestire le attività all'interno del parco.
    Le mie domande sono le seguenti:
    1.) come ASD, possiamo emettere fattura?
    2.) se versiamo l'IVA regolarmente ogni tre mesi, siamo a posto a livello fiscale?
    3.) che tipo di controlli possono fare?
    4.) possiamo fare pubblicità con flyer, volantini e sito internet?
    5.) cosa dobbiamo emettere dalla pubblicità?

    Grazie,
    David

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Se aprite la partita iva, si. Ma per meno di 10mila euro l'anno non ne vale la pena.
      2. Se fate solo quello no di sicuro. Dovete pagare anche ires e irap, fare il modello unico ENC, spesometro ed una mezza dozzina di altre cose che dipendono da cosa farete.
      3. Di ogni tipo. GdF, AdE, Siae, Inps, Inail, Enpals.
      4. No. Potete solo promuovere le attività (legga questo nostro post).

  12. Rispondi
    Marco

    Buongiorno, ho da qualche mese istituito un'associazione di promozione sociale con partita IVA. Dal mese prossimo con alcuni associati andremo nelle case di riposo a fare animazione con danza, teatro, letture, etc.. Le case di riposo ci riconoscono una sorta di rimborso spese. Ovviamente i proventi andranno in cassa dell'associazione per investirli in altre attività o attrezzature come fari, mixer, vestiti di scena. Le domande sono le seguenti:
    1. Come possiamo giustificare l'entrata?
    2. Devo creare una semplice fattura con partita IVA, ricevuta, rimborso spese o cosa?
    3. Le case di riposo possono scaricare la nostra fattura/ricevuta per intero?
    Abbiamo un piccolo quaderno su cui scriviamo tutti i nostri soci, come un registro.
    4. Basta questo per registrare i soci?
    5. Cosa devo fare a livello contabile, prendere un registro prima nota e aprire un conto?
    6. Come si fa un bilancio preventivo da presentare in comune per ricevere contributi?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Come attività commerciale.
      2. Fattura.
      3. Dipende dai loro regimi contabili e dalla loro natura.
      4. Se corrisponde a queste nostre indicazioni, si.
      5. Quanto meno! Ma non è mica così semplice visto che avete una partita iva!!!! Avete aderito alla legge 398?
      6. Legga questo nostro post.

      • Rispondi
        Marco

        No non abbiamo aderito, sai suggerirmi come si aderisce alle agevolazioni della 398?
        Prima di fare questi spettacoli devo avvisare la SIAE? E cosa mi sai dire del modello EAS?
        Grazie mille gentilissimi!!!!

  13. Rispondi
    Enzo

    no purtroppo no 🙁

    • Rispondi
      TeamArtist

      Vi conviene trovarlo. Dove avete sede?

  14. Rispondi
    Massimiliano

    Salve nel corso dei mesi estivi abbiamo avviato un piccolo campo scuola ospitando dei bambini in età scolare che hanno versato quote associative per poter partecipare alle attività. Il servizio è proseguito per circa due mesi ed abbiamo previsto di praticare nei confronti degli associati un prezzo per erogare il servizio di intrattenimento.
    Mi chiedevo che tipo di documento rilasciare ai genitori dei ragazzi:
    1. va bene una ricevuta numerata con indicazione dell'importo riconosciutoci?
    2. Sulla ricevuta possiamo fare riferimento al solito codice fiscale visto che non disponiamo di partita IVA?
    A dicembre scorso ci è stata commissionata la distribuzione di un noto album a supporto della raccolta di fondi per cuccioli e animali senza dimora, attività che rientra tra le finalità culturali e la promozione sociale. Il compenso che ci sarà riconosciuto è assimilato ad un rimborso spese per la distribuzione al di fuori degli istituti degli album ai bambini, ai quali viene concesso l'album a titolo gratuito. Dovremmo emettere a breve una fattura/ricevuta!
    3. Questa sarà da assoggettare ad IVA?
    Noi ancora non ne disponiamo e trattandosi di rimborsi spese è in ogni caso necessario che si richieda la partita IVA.
    4. Possiamo optare per un regime IVA agevolato?
    5. Come fare?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Legga questo nostro post.
      2. A naso direi di si.
      3. Si e dovrà essere una fattura (perchè dovrete pagare iva, ires, irap). Dovrete quindi aprire una partita iva (ma per meno di 10 mila euro l'anno, a nostro parere è antieconomico).
      4. Se aprite la partita iva potete optare per la 398.
      5. Legga questo nostro post.

      • Rispondi
        Massimiliano

        L'ammontare delle prestazioni che ci sarà riconosciuto sarà pari a 5000 €uro, se in ogni caso dovrà esser emessa fattura, saremo sempre obbligati ad optare per il regime IVA 398 indipendetemente dal fatto che si antieconomico.
        Attendo vs. suggerimenti.
        Altra cosa! Per gli acquisti fino ad oggi fatti dall'Associazione con solo codice fiscale? Sarà necessario numerare cronologicamente corretto? Senza poter fare affidamento sulla compensazione eventuale IVA in quanto per come ho cercato di capire, il regime 398 definisce in maniera forfettaria quanto versare sotto forma di imposte solo in presenza di fatture emesse.
        Spero di aver compreso e vi ringrazio della disponibilità augurando buon lavoro.

        • Rispondi
          TeamArtist

          Sulla prima questione non ho suggerimenti da darvi. Per la nuova domanda, invece, non l'ho compresa. Provi a riformularla.

  15. Rispondi
    Enzo

    Salve, sono Enzo e sono segretario di una APS senza Partita Iva, regolarmente iscritta al registro regionale delle APS.
    Durante gli scorsi mesi, un ente terzo capofila di un progetto nazionale, ci ha chiesto di svolgere sul nostro territorio delle attività nell'ambito del progetto medesimo, dietro corrispettivo specifico pattuito attraverso regolare contratto stipulato con la nostra associazione. Concluse le attività, giunge il momento di emettere una ricevuta. La domanda è la seguente: Dato che le attività svolte nell'ambito del progetto sono in linea con i fini statutari della nostra associazione, possono essere queste considerate come non commerciali e quindi esenti da eventuali oneri fiscali? Cito il paragrafo su riportato "QUALI SONO LE ENTRATE COMMERCIALI per cui bisogna emettere una fattura.....si considera di natura commerciale l’attività resa dietro corrispettivi specifici. E’ prevista una deroga a tale principio in base alla quale non vengono considerate di natura commerciale (e quindi non sono tassabili) le operazioni svolte in conformità allo statuto e in attuazione del fine istituzionale dell’ente, anche se comportano prestazioni dietro corrispettivi specifici..."

    • Rispondi
      TeamArtist

      Beh, dovete fare quello avete previsto a contratto.
      L'ente terzo è un ente pubblico o privato?

      • Rispondi
        Enzo

        si tratta di un ente privato.

        • Rispondi
          TeamArtist

          Si tratta quindi di una prestazione a corrispettivo specifico. Serve l'emissione di una fattura (dovete quindi avere una partita iva) e pagare poi iva, ires, irap. Qual è l'ammontare della cifra?

          • Enzo

            si tratta di € 7500 lorde

          • TeamArtist

            La cifra è abbastanza elevata da poter giustificare l'apertura di una partita iva (siamo border-line tra i costi e i benefici... dovete pensarci bene se ne valga la pena). Avete un commercialista esperto di no-profit che possa seguirvi?

  16. Rispondi
    tribe 999

    Salve sono presidente di una asd con cf nata il 30/08/13 e subito abbiamo raccolto un po di soldi tra associati e qualche sponsor con cui abbiamo pagato le divise facndo intestare la fattura alla asd successivamente quando è arrivato il momento di emettere fatture abbiamo scoperto che serviva la partita iva ora dal 19/12/13 abbiamo la partita iva come posso regolarizzare le sponsorizzazzioni .
    grazie anticipatamente per tutti i consigli che mettete a disposizione

  17. Rispondi
    Mauro

    Buonasera. Con un gruppo di amici appassionati di canto stiamo cercando di costituirci in associazione allo scopo di promuovere la cultura della musica d'autore italiana.
    A tal fine pensiamo di impiantare uno spettacolo che presenti le canzoni dei nostri cantautori corredando il tutto con cenni storici, biografici, diapositive e filmati sulle varie correnti musicali. Il progetto verrebbe poi proposto alle scuole ed agli enti locali ma non possiamo escludere venga offerto anche a privati per occasioni quali sagre paesane, feste, eventi di beneficenza o privati, visto che l'associazione si sostenterebbe con questi introiti utilizzati probabilmente in toto per pagare le sue spese.
    Il numero di spettacoli che svolgeremmo ogni anno è previsto in alcune unità... diciamo cinque. I nostri committenti richiederanno sicuramente delle ricevute o delle fatture.
    Per il giro economico previsto (massimo 5000 euro considerando 1000 euro ad evento) riterremmo, non so se a ragione o meno, che sarebbe meglio evitare l'apertura di una apposita partita IVA e cercare di operare in regimi agevolati quali quelli offerti dalla Legge 398 del 1991 (spero che il riferimento sia corretto) riducendo al minimo gli adempimenti fiscali e potendo così limitare le spese per il commercialista.
    Abbiamo bisogno di essere consigliati sulla strada migliore da intraprendere visto che non abbiamo soldi, che i proventi andranno solo a copertura delle spese dell'associazione e/o dei soci, a titolo di rimborso, per lo svolgimento di queste attività. Altro punto che vorremmo capire è come rifondere ai soci le spese eventualmente sostenute per le trasferte visto che tutti utilizzano le proprie auto per recarsi sui luoghi degli spettacoli, per trasportare le attrezzature personali quali impianti luci, impianti audio, impianti video, scenografie, eccetera e pranzano e/o cenano fuori da casa. Praticamente ipotizziamo che tutto o quasi tutto il ricavato venga dato ai soci a titolo di rimborso spese per trasferta che vorremmo forfettizzare per evitare pratiche dispendiose... siamo una quindicina di artisti e si parla di rimborsi che potrebbero andare dai 20 ai 50 euro massimo per evento, quindi evidentemente non un compenso (si parla tra l'altro di un impegno di sei-otto ore per evento). Come si potrebbe fare per comportarsi correttamente?
    Grazie in anticipo e complimenti per il blog.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Credo stia scegliendo una strada impraticabile.
      In ogni caso:
      - se lavorate con enti pubblici potete (forse) evitare l'apertura di una partita iva
      - con i privati siete obbligati ad averla.
      Che strada volete intraprendere?

  18. Rispondi
    Luigi

    Buongiorno, un\'associazione di volontariato sotto l\'egida statutaria della legge 266,
    1. può erogare corsi di formazione a libero mercato (pagamento) in modo prevalente?
    2. Le attività di formazione devono essere erogate solo agli associati?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. A mio parere no. Farebbe concorrenza sleale a chi lo fa di mestiere.
      2. Sarebbe meglio.

  19. Rispondi
    Paolo

    Buongiorno,
    Ho letto gli interessanti articoli sul mondo associativo ma mi rimane un dubbio.
    Sono il presidente di un'associazione culturale con solo C.F. che finora ha sempre organizzato eventi coprendo le spese con autofinanziamento. I negozi di un centro commerciale ci hanno chiesto di organizzare per loro un evento; come possiamo fare per ottenere un rimborso delle spese dal centro in maniera fiscalmente corretta? Ho proposto loro di mandare una nota dopo l'evento indicante tutte le spese sostenute, ma non sono convinti e vorrebbero una fattura o una ricevuta di prestazione occasionale (!). Come mi suggerite di procedere?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Fate fatturare tutte le spese direttamente ai negozi.

  20. Rispondi
    Davide

    Buonasera, collaboro con un'associazione che si occupa di riunire e promuovere nuove tecniche in ambito ottico.
    Organizziamo annualmente o bi-annualmente corsi di aggiornamento a cui ci richiedono, sempre più spesso, di partecipare anche non soci.
    I soci hanno sempre pagato una quota per rimborso spese, esente IVA in quanto attivitá istituzionale.
    1. Nel caso in cui accettassimo anche non soci, dovremmo includere IVA?
    2. Bisogna emettere fattura?
    L'associazione ha p. IVA.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si. Poi dovreste pagare iva, ires, irap.
      2. Si.
      Attenzione che queste entrate possono essere solo marginali ed occasionali se non avete aderito alla 398.

  21. Rispondi
    Nicolò

    Buonasera,

    siamo una ASD con esercizio sociale 30/06 - 1/7 e vorrei sapere se la numerazione delle fatture va fatta ricominciare con l'anno solare nuovo ( quindi dal 1 gennaio ) oppure con l'inizio del nuovo anno sociale ( quindi dal 1 luglio ).

    Grazie!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Questo è uno dei motivi per cui l'anno sociale sarebbe meglio corrispondesse con l'anno solare.
      Detto questo, alle fatturazioni devono corrispondere i pagamenti trimestrarli iva e l'ENC annuale (che è solare).
      Per questo motivo è meglio che la fatturazione segua la numerazione rispetto all'anno solare (1 gennaio - 31 dicembre).

  22. Rispondi
    maurizio

    Buongiorno
    se una asd in regime 398 dovesse sponsorizzare un'altra asd con le medesime caratteristiche potrebbe ricevere una fattura in esenzione di iva?
    grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      ASSOLUTAMENTE NO per due motivi.
      Il primo è che le Associazioni no-profit non possono farsi pubblicità (e le sponsorizzazioni sono forme pubblicitarie). La seconda è che l'attività di sponsorizzazione è una attività commerciale MAI iva esente-

  23. Rispondi
    Stefano

    Buonasera, sono presidente di una neonata ass. culturale/compagnia teatrale.
    Abbiamo percepito dei soldi per una rappresentazione per una Onlus che giustamente ci richiede una fattura (che non abbiamo ancora pronta). Noi abbiamo Cod. FIscale e P.Iva e ho un modello per la fattura ma non ho idea dell'Iva etc. che dobbiamo calcolare..
    posso richiedere un vostro aiuto..?

    • Rispondi
      TeamArtist

      l'iva è al 22%. Stabilito l'imponibile (mettiamo mille euro) ne calcola il 22% (220) e lo somma.

  24. Rispondi
    Maurizio

    Salve, volevo sapere se vi sono particolari agevolazioni fiscali, o particolari normative, nel rapporto fra due associazioni no profit, come ad esempio l'organizzazione di un evento musicale richiesto da una Associazione ad un'altra, la quale fornira' il gruppo musicale.Grazie in Anticipo.

    • Rispondi
      TeamArtist

      La domanda è un po' vaga. Ci sono passaggi di denaro tra una associazione e l'altra?

  25. Rispondi
    marco

    Salve, ho letto molte pagine di questo interessantissimo sito e spero di non fare una domanda troppo banale.

    E' una questione di carattere generale:

    Io ho un'associazione culturale che si rivolge alle famiglie con varie attività (laboratori di creatività, corsi nelle scuole ecc.). Fra le varie cose abbiamo anche una band musicale, ed è qui che vorrei fare le mie domande:
    - l'associazione "prende" la "data" e riscuote emettendo fattura (con partita iva), poi vorrei redistribuire parte dei proventi ai musicisti ( e parte mantenerli nell'associazione): i musicisti li pago come "privati"? cioè loro mi fanno una notula con ritenuta d'acconto e io li posso pagare regolarmente? la cosa è consentita?

    - In quanto "Privato" io posso emettere una notula alla mia associazione per il lavoro che io stesso svolgo (ad esempio) nell'organizzazione dei vari eventi svolti dall'associazione? tutto ciò è consentito?

    Più in generale, io vorrei lavorare, facendo fatturare l'associazione culturale con p. iva (ovviamente nello stretto ambito della mission che si è data) e rimettendo saltuariamente delle notule per i lavoro svolto (con gli obblighi fiscali da persona fisica, le tasse quindi le pago io a livello personale)

    grazie molte e scusi il lungo messaggio

    • Rispondi
      TeamArtist

      Direi che non ci siamo sotto diversi punti di vista.
      Il primo è questo: lei scrive: "io ho un'associazione culturale...". Purtroppo non può essere così le Associazioni non si posseggono, non sono di qualcuno: sono di tutti i loro soci.

      Il secondo è sugli obblighi fiscali. Se l'Associazione emette delle fatture significa che ha una attività commerciale.
      Le attività commerciali sono possibili solo al di sotto di determinate soglie ma, soprattutto, gli obblighi fiscali non sono "da persona fisica" come scrive, ma della Associazione... e cioè IVA, IRES, IRAP etc

      Una volta sistemate queste questioni potremo andare a vedere gli aspetti legati alle retribuzion.

      • Rispondi
        marco

        ok ho capito, grazie molte

    • Rispondi
      TeamArtist

      Direi che non ci siamo sotto diversi punti di vista.
      Il primo è questo: lei scrive: "io ho un'associazione culturale...". Purtroppo non può essere così le Associazioni non si posseggono, non sono di qualcuno: sono di tutti i loro soci.

      Il secondo è sugli obblighi fiscali. Se l'Associazione emette delle fatture significa che ha una attività commerciale.
      Le attività commerciali sono possibili solo al di sotto di determinate soglie ma, soprattutto, gli obblighi fiscali non sono "da persona fisica" come scrive, ma della Associazione... e cioè IVA, IRES, IRAP etc

      Una volta sistemate queste questioni potremo andare a vedere gli aspetti legati alle retribuzioni.

  26. Rispondi
    giovanna

    si era persa la prima parte, l'ho riscritta ed è andata n un gruppo sbagliato SCUSATEMI
    1) il comune ci ha chiesto di presentare un preventivo per le ecofeste, con indicazione del regime iva. Ci è stato pure richiesto di descrivere come intendiamo operare, quindi di essere specifici sull'attività. Io penso che dovremmo mettere nel preventivo (e poi nella ricevuta) qualche frase che indichi che noi svolgiamo i laboratori ai bambini (non soci) in ottemperanza ai nostri scopi istituzionali (il che è vero, come scritto nello statuto). visto che le cose le stiamo costruendo proprio in questi gg, vorrei un consiglio su come fare l'accordo con il comune (convenzione, altra forma) affinché possiamo evitare di ricadere nell'attività commerciale.
    2) ho capito, ma le ricevute vanno numerate tutte (erogazioni liberali, convenzioni,sevizi ai soci...)? e le ricevute per quota associative idem?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Se fate una convenzione sarà attività istituzionale perchè non verrete pagati per svolgere delle prestazioni ma riceverete un contributo per realizzare una iniziativa di interesse pubblico. Sono due concetti molto diversi ed infatti non emetterete una ricevuta fiscale, proprio perchè la pezza giustificativa è la convenzione in sè (questo in linea di massima poi si dovrebbe entrare nel dettaglio).
      2. Meglio di si.

      • Rispondi
        Giovanna

        Scusate: ripeto per vedere se ho capito bene.
        Parlo con il comune e chiedo di fare una convenzione che abbia come oggetto i laboratori sul riciclo alle ecofeste.
        Faccio poi il preventivo facendo riferimento all suddetta convenzione, indicando che sono esente IVA
        Alla fine faccio la ricevuta esattamente uguale al preventivo
        Grazie mille

        • Rispondi
          TeamArtist

          NO! Se fa una convenzione, avrà un contributo in base alle spese che dichiarerà (e dovrà poi dimostrare) di aver sostenuto!
          Nessun preventivo quindi! Nessuna fattura, nessuna ricevuta.

  27. Rispondi
    simon

    Salve e grazie in anticipo, sono il Presidente di un'ASS. NO PROFIT con solo il CODICE FISCALE sto per partecipare ad un bando per ragazzi disagiati dove per ognuno di loro ricevero un compenso per il servizio prestato, ma mi si richiede la ricevuta ai fini fiscali, cosa devo fare?

    • Rispondi
      TeamArtist

      CHI le chieda che cosa?

  28. Rispondi
    Ambra

    Salve, sono una ragazza specializzata in formazione. Vorrei iniziare ad erogare corsi di formazione come libera professionista evitando di aprire la partita IVA se possibile. Ho letto di alcune forme di agevolazione per chi guadagna meno di 5.000 euro annui, ma non so se sono aggiornate nè tanto meno come dovrei in ogni caso emettere fattura. Appoggiandomi a palestre o centri benessere la hit un'azione cambia? Che tipologia di collaborazioni potrei eventualmente stipulare?

  29. Rispondi
    Antonio

    Gentilissimi, abbiamo un'associazione affiliata AICS per la promozione della cultura velica da diporto e marinaresca in generale; non organizziamo cose tipo regate o comunque eventi sportivi. Per il 2014 vorremo organizzare per autofinanziare l'associazione una serie di incontri a tema (ad esempio l'impianto elettrico di bordo, piuttosto che la meteorologia ecc..) facendo intervenire degli esperti che dovremo pagare per l'occasione. Vorremo imporre una quota di partecipazione che dovrà servire a pagare il relatore/professionista ed eventuali spese come pulizia/affitto sala.
    1) E' corretto dire che se i partecipanti sono tutti soci il contributo di partecipazione all'evento è da inquadrare come attività istituzionale e quindi esente da ricevute fiscali?
    2) se invece alcuni partecipanti non sono soci ci servirebbe una P.IVA (che al momento non abbiamo)?
    Grazie anticipatamente

  30. Rispondi
    laura

    Una associazione culturale affiliata ARCI che ha come scopo istituzionale la promozione di attività ricreative e serate danzanti, organizza serate di musica e ballo.
    L'organizzazione di tali eventi dietro pagamento di corrispettivo specifico (biglietti rilasciati da SIAE)è considerata attività commerciale seppur rivolta agli associati, o può essere considerata attività istituzionale ?
    Grazie
    Laura Baldi

    • Rispondi
      TeamArtist

      Quante all'anno?

  31. Rispondi
    Davide

    Buongiorno, faccio parte dei una aspd che deve organizzare a breve un torneo di calcio aperto a chiunque. Volevo sapere se la quota di iscrizione al torneo di competenza delle squadre non associate a noi debba essere fatturata con iva o se può rientrare nelle attività istituzionali in quanto noi come aspd pratichiamo il calcio e organizziamo un torneo di calcio.

    Grazie e distinti saluti
    Davide

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende: la vostra aspd e le altre squadre sono tutte di Associazioni affiliate alla stessa FSN/EPS?

      • Rispondi
        Davide

        Prevalentemente le squadre che parteciperanno sono formate da dipendenti di enti pubblici o imprese private ma che nulla hanno a che vedere con le associazioni sportive. La Nostra Associazione invece è registrata al coni e affiliata all'acsi.
        In attesa saluto cordialmente.

        Davide

        • Rispondi
          TeamArtist

          Quindi sono operazioni commerciali. Come tali dovete emettere fattura (avere una partita iva) e pagare iva, ires, irap... In più: di chi è la responsabilità di controllare lo stato di salute degli atleti del vostro torneo? Quale copertura assicurativa avete per essi?

  32. Rispondi
    Salvatore

    Salve, vengo subito al dunque..vorrei creare una associazione che si occupi di organizzare spettacoli teatrali, eventi folkloristici, distribuzione di materiale informativo per la divulgazione del servizio, noleggio attrezzature. Avrei rapporti con comuni e privati, l'iva in che misura verrà versata ? In un regime fiscale ordinario una ditta individuale fatturerebbe al 10% gli spettacoli teatrali ed al 22% il noleggio delle attrezzature. Tutto questo sarebbe applicabile al regime all'associazione ? Qualora dovesse verificarsi un utile al 31/12 come comportarsi ?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Perchè vorrebbe aprire una associazione e non una società?

  33. Rispondi
    Marianna

    Grazie TeamArtist.
    Sì, infatti deve essere studiato molto in dettaglio, non c'è molta chiarezza in merito.
    Buon lavoro 🙂

  34. Rispondi
    Adriano

    Quindi, se non ho capito male,
    1) fino a che non avremmo entrate da parte delle quote sociali e dalle attività sociali, tutti i soldi messi dai noi soci fondatori per la costruzione e per incominciare l'attività devono essere verbalizzate in un verbale del consiglio direttivo
    2)mentre nella prima nota segnate come rimborsi ma di che genere?
    3)bisogna fare presentare a chi fa queste spese una specie di nota spese a piè di lista?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Esatto. In cui dovete decidere se sono donati o prestati. Se prestati dovete specificare che il prestito è infruttifero e verbalizzare le modalità di restituzione.
      2. Non so se ho capito la domanda. "Rimborso prestito soci"?
      3. Assolutamente si.

      • Rispondi
        Adriano

        Per la domanda n°2, In poche parole, cosa scrivo sulla prima nota?

  35. Rispondi
    Adriano

    Grazie della risposta,
    volevo solo chiedrvi cosa significa quando dite "il prestito deve essere infruttifero e ratificato con le modalità di restituzione in un consiglio direttivo"
    Cioè deve essere segnato come entrata nel libro contabile e poi come uscita per restituzione di che genere?
    Scusate ma essendo alle prime armi è veramente dura confrontarsi con tutto questo
    Grazie della celere risposta, in questi giorni continuerò a studiare il vostro software per cercare di capire s può fare al caso nostro.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non solo. Ci deve proprio essere anche un verbale a libro verbali.

  36. Rispondi
    Adriano

    Buongiorno,
    grazie ancora della pazienza nel districarci in questa burocrazia a cui gli utenti normali non sono abituati..
    Vengo alle domande, ora che la nostra ASD è formata ed abbiamo codice fiscale coincidente con partita iva, ci stiamo facendo fatturare tutte le spese che stiamo affrontando per la costruzione della struttura di arrampicata ed altre spese generali, tutte queste poi da inserire nel libro contabile.
    Abbiamo alcune domande:
    1) Non avendo ancora un conto corrente, che sarà comunque disponibile a breve, stiamo anticipando i soldi noi soci fondatori, ma stiamo fatturando a nome dell'associazione, ci sono problemi contabili in questo?
    2) se volessimo acquistare il vostro pacchetto , per poter ricevere il pagamento online tramite paypal o carta di credito, ci sono delle azioni che dovremmo attivare con chi ci aprirà il conto corrente?

    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. No, ma il prestito deve essere infruttifero e ratificato con le modalità di restituzione in un consiglio direttivo
      2. No.

  37. Rispondi
    Marianna

    Salve Team Artist, con la mia associazione stiamo organizzando dei mercatini artigianali (uno dei progetti dell'associazione prevede la promozione dell'artigianato locale).
    1. non mi è chiaro se l'iscrizione dei soci ai mercatini sia esente da IVA.
    2. Nei confronti degli iscritti non soci occorre emettere fattura o ricevuta fiscale?
    3. E se si tratta di hobbisti occorre emettere fattura o ricevuta fiscale?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Cosa intende per "iscrizione dei soci ai mercatini"?
      2. Cosa vi pagherebbero?
      3. Cosa vi pagherebbero?

      • Rispondi
        Marianna

        1. La partecipazione come hobbisti/artigiani ai mercatini artigianali da parte dei soci.
        2. Pagheranno un costo d'iscrizione comprensivo di occupazione del suolo pubblico, energia elettrica e pubblicità.

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. Se pagano l'Associazione e questa è una vostra attività istituzionale rivolta a loro, dovrebbe essere esente IVA
          2. Se non sono soci si tratta di una prestazione molto diversa che sicuramente deve essere ivata...
          Si tratta comunque di un tema molto delicato che andrebbe studiato nei dettagli.

  38. Rispondi
    Club'72

    Buonasera, siamo registrati come ASD (generica), con regolare partita IVA. Dovremmo rilasciare una fattura per un contratto di sponsorizzazione.
    1) è possibile immettere nella descrizione che l'associazione si impegna alla divulgazione di materiale pubblicitario digitale (banner) appoggiandosi ad un sito che gestisce l'associazione a nome di una società di calcio anch'essa ASD?
    2) E' necessario intestare un dominio a nome della nostra Associazione per essere in regola o è sufficiente riportare su questo dominio che il sito è gestito ed è di proprietà nostra nonostante argomenti riguardi la società di calcio?
    Grazie anticipatamente e complimenti per il vostro lavoro.
    Cordiali saluti.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si
      2. Direi che è indifferente.

  39. Rispondi
    natale

    salve,
    dovrei emettere fattura per pubblicità,cosa dovrei scrivere nella descrizione.
    grazie.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Quello che avete fatto... descrive la prestazione pubblicitaria vera e propria!

  40. Rispondi
    Alberto

    Buonasera. Sono il segretario di una Associazione Corale APS e succede spesso di muoverci con il pullman per concerti. Si è deciso in Assemblea Ordinaria di raccogliere una quota di 5 € a testa per sopperire alle spese che ogni volta l'Associazione deve far fronte per ogni uscita, praticamente un autofinanziamento! Si deve emettere un ricevuta non fiscale al socio? E come viene considerato questo tipo di entrata per il bilancio?
    Grazie per l'aiuto!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Sono entrate istituzionali. La scelta di emettere una ricevuta sta a voi (noi consigliamo sempre di si).

      • Rispondi
        Alberto.

        Ok. Grazie. Quindi in bilancio questo tipo di entrata verrà inserita come quota rimborso spese viaggio?

        • Rispondi
          TeamArtist

          Direi di si.

  41. Rispondi
    MARIO

    Salve sono un presidente di una asd che pratica calcio. Per gli allenamenti siamo costretti ad utilizzare il campo sportivo di un'altra società sportiva. Quest'ultima può o deve emettere fattura nei nostri confronti tenendo presente che il campo sportivo non è di sua proprietà ma concesso in uso dal comune? tutte e due siamo soggetti iva.
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Trova la risposta in uno dei nostri ultimi post. Clicchi qui.

  42. Rispondi
    Stefania

    Sono il presidente di una ASD una scuola pubblica e un convitto nazionale ci hanno chiesto di collaborare per organizzae dei corsi di fitness ai ragazzi che sono presso le loro strutture. Pensavamo di fare con ciascuna di loro una convenzione che avendo come scopo un nostro fine istituzionale, ovvero la divulgazione e la formazione nel campo dello sport dilettantistico, potesse consentire di percepire il contributo come entrata istituzionale, ovvero attraverso una ricevuta esente IVA ai sensi dell’art. 10, comma 1, n. 20, d.P.R. 633/72. E' corretto? Grazie mille in anticipo per la risposta.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Il tutto verte se vi accorderete per un contributo o per il pagamento di un servizio.
      Nel primo caso può essere detessato (e quindi esente Iva); nel secondo no. Dovete quindi discutere PRIMA questo aspetto con i convitti (coi quali, se per liquidarvi, si aspettanto il ricevimento di una fattura, avrete ben poco da fare).
      Segnalo inoltre che l'articolo iva citato sembra non centrare un tubo col vostro caso (dove lo avete preso?).

      • Rispondi
        stefania

        Grazie mille per la tempestiva risposta! L'esenzione IVA si riferisce al D.P.R. 633/72 relativo alle operazioni esenti da imposte che all'art. 20 dice che sono esenti da IVA : "le prestazioni educative dell'infanzia e della gioventu' e quelle didattiche di ogni genere, anche per la formazione, l'aggiornamento, la riqualificazione e riconversione professionale, rese da istituti o scuole riconosciuti da pubbliche amministrazioni e da ONLUS, comprese le prestazioni relative all'alloggio, al vitto e alla fornitura di libri e materiali didattici, ancorche' fornite da istituzioni, collegi o pensioni annessi, dipendenti o funzionalmente collegati, nonche' le lezioni relative a materie scolastiche e universitarie impartite da insegnanti a titolo personale"
        In ogni caso l'ho letto dal seguente link: http://www.quinonprofit.it/?p=378
        E' sbagliato? Se si, qual'è l'esenzione cui devo fare riferimento per il contributo?
        Grazie Mille Stefania

        • Rispondi
          TeamArtist

          Come vi dicevo nella risposta precedente per essere esente iva dovete farvi dare un contributo e non pagare un corrispettivo mettendo a fattura che siete esenti iva in base ad un particolare articolo. Dovete quindi redarre una convenzione.

  43. Rispondi
    federico

    Buonasera,
    stiamo pensando di costituire un'associazione culturale per organizzare mostre artistiche e fotografiche allo scopo di diffondere arte e fotografia tra i giovani e di promuovere la conoscenza e la valorizzazione del nostro territorio.
    Possiamo pensare di finanziarci con l'eventuale vendita delle opere e delle fotografie in mostra?
    Grazie per l'attenzione e un cordiale saluto.
    Federico

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende se sarà la vostra unica fonte, da quali volumi annui pensate di fare, se vendete le opere solo a soci oppure anche a terzi etc etc

  44. Rispondi
    roberto

    salve, sono il presidente di una associazione calcistica dilettantistica, ho la P.IVA. una ditta mi vuole fare uno sponsor come pubblicità
    1. io posso emettere una fattura anche con l'esenzione IVA?
    2. io pago l'iva al 10% ho scelto il regime fiscale per ASD.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. No
      2. Cosa intende? Lei applicherà l'iva al 21% e di questa ne pagherà il 90% allo stato, giusto?

  45. Rispondi
    Beatrice Crotti

    Buongiorno,
    ho da poco creato un associazione culturale che non ha scopo di lucro, non ho partita iva ma solo codice fiscale. Mi hanno chiesto di fare una decorazione per un'asilo che ha bisogno che io gli rilasci una ricevuta o una fattura. Come devo muovermi? Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non può emettere una ricevuta. Dovrebbe rilasciare una fattura, ma non può farlo senza partita iva.
      Detto questo, cosa c'entra la decorazione di un asilo con una associazione culturale?

  46. Rispondi
    Miki

    Scusate rileggendo ho capito di aver commesso un errore di battitura e di esser stato poco chiaro, intendevo dire:
    1. se la fattura di acquisto ricambi/materiali è a carico dell ASD, come potremmo fare in caso di rivendita di ricambi ai soci (ovviamente senza ricarico)?
    Era per capire se esiste per noi un altro modo di ufficializzare/contabilizzare le vendite/prestazioni fatte ai soci. La fattura non è ammissibile perchè non vi è ricarico.
    2. Forse dovremmo emetterla ma di eguale importo rispetto a quanto noi abbiamo sostenuto?
    3. Il nostro dubbio nasce dal fatto che non ci è totalmente chiaro come, se TUTTE le prestazioni fatte ai soci siano definibili non commerciali, noi il costo sostenuto come lo copriamo? solo con donazioni e prestiti?
    4. Cmq ci confermate che per eventuali noleggi e locazioni dobbiamo emettere fattura anche al socio?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Scusate, ma è assurdo che queste fatture passino per l'Associazione. Fatele intestare e fate pagare il singolo socio!
      2. Per forza!
      3. Di fatto state acquistando PER i soci con i loro soldi. Ripeto: è assurdo che l'associazione faccia da tramite in queste operazioni.
      4. Non è detto. Si dovrebbe analizzare caso per caso.

  47. Rispondi
    Miki

    - Vendita di ricambi

    - Riparazioni

    - Servizio "carrozzeria"

    - Noleggio (su questo sapevamo che le locazioni sarebbero sempre e comunque commerciali nonostante siano rivolte ai soci)

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si ma in che senso intende: "cambiare la modalità d'ora in avanti di risarcimento delle prestazioni ai soci"?

  48. Rispondi
    Miki

    Salve, abbiamo aperto da quest anno un associazione dilettantistica sportiva di kart. Aderiamo al regime agevolato 398, per mantenerci svolgiamo alcune attività previste dallo statuto prevalentemente verso i soci. Per operazioni rivolte ai non soci emettiamo fattura con iva al 21%. Verso i soci invece non sappiamo come comportarci, dato che in capo all'associazione vi sono costi elevati per l'acquisto di ricambi e materiali, ma non emettiamo nulla dato che noi compriamo dai fornitori versando l'iva all'acquisto del ricambio o componente e al socio viene solo richiesto di saldare la somma da noi pagata. Il problema in sostanza si pone nella compilazione del modello Unico, dove se inserissimo i costi sostenuti senza mettere il relativo incasso verrebbe una perdita elevata, ma diversamente non sappiamo come inserirli o in che altro modo fare. Il volume d'affari è nettamente inferiore di 250000 euro e abbiamo 50 soci.

    • Rispondi
      TeamArtist

      L'errore che fate è questo: non potete far intestare una fattura all'associazione senza pagare direttamente (attenzione inoltre che sopra i 516,46 euro ogni pagamento deve essere tracciabile, quindi fatto con bonifico o assegno); questo, sia a livello legale che a livello contabile. Avendo fatto pagare direttamente i soci dovevate far risultare che l'Associazione ha preso i soldi da questi (che li hanno o donati o prestati: ci deve essere un apposito verbale di direttivo che tratti questo argomento) possibilmente con dei bonifici sul conto dell'associazione dai conti dei soci. Poi, dal conto dell'associazione avreste dovuto pagare i fornitori.
      In questo modo le entrate (le donazioni o prestiti da soci) avrebbero pareggiato le uscite.

      • Rispondi
        Miki

        Grazie, siete stati gentilissimi, infatti i conti non ci tornavano!! Vi chiedo ancora una cosa se possibile, per cambiare la modalità d'ora in avanti di risarcimento delle prestazioni ai soci, come potremmo fare? Ricordo che trattasi di attività commerciale utilizzata solo per coprire le spese dell'associazione ovviamente.

        • Rispondi
          TeamArtist

          Che tipo di presatazioni?

  49. Rispondi
    Stefania

    Salve,
    sono il presidente di una associazione culturale senza partita iva che si occupa di Pet Therapy.
    In genere offriamo i nostri servizi ai soli soci, quindi facciamo loro solo una ricevuta.
    Ci sono state chieste delle prestazioni da parte di una cooperativa sociale (prestazioni previste dal nostro statuto) e vorrei sapere come comportarmi a riguardo.
    1) l'unica soluzione è fare loro una fattura e quindi tassere il compenso con il 21% di IVA?
    grazie dell'attenzione

    • Rispondi
      TeamArtist

      L'unica soluzione legale, SI.

  50. Rispondi
    Michele

    no, errore mio non abbiamo aderito alla 398!