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27 Novembre 2012

Le fatture emesse dalle Associazioni: in quali casi e come predisporle – facsimile

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Commercialista Per Associazioni
Le fatture emesse dalle Associazioni: in quali casi e come predisporle – facsimile

Abbiamo già parlato più volte su questo blog delle differenze tra Associazioni che operano con solo codice fiscale e tra quelle che operano con partita IVA. Abbiamo parlato del regime forfettario previsto dalla legge 398 del 2001 e delle conseguenti agevolazioni per le Associazioni che decidono di aderirvi, ma ora scendiamo ad un livello più pratico.

Facciamo un esempio: operate per un’Associazione e vi trovate nella situazione di dover emettere fattura dopo aver prestato un’attività e non sapete da che parte cominciare per crearla in modo corretto.

La fattura non è altro che un documento che certifica e comprova un’entrata di denaro per la vostra Associazione, dunque va emessa ogni qual volta l’Associazione si trovi a svolgere un’attività di tipo commerciale.

La determinazione dell’aliquota IVA varia a seconda del servizio prestato e dovrà essere verificata di volta in volta, seguendo le norme del Repertorio Iva della Agenzia delle Entrate (comunemente il 99% delle vostre fatture sarà comunque al 21%; ricordatevi però che se mettete in fattura delle spese, queste sono esenti iva ad; es. le spese di spedizione).

Ora, distinguiamo tre ambiti.

PRIMO AMBITO: Associazioni in regime 398/1991 che hanno in essere soli contratti di pubblicità – sponsorizzazioni – cessione diritti radiotelevisivi

Le fatture in questo caso sono estremamente semplici e potete scaricare qui un semplice proforma che potete adottare. Il nostro file ha il vantaggio di essere in formato excel e di avere le celle già preparate per calcolare l’iva al 21% e fare il totale dovuto sommando l’imponibile. Tenendo conto che è sempre opportuno citare in fattura il riferimento al relativo contratto stipulato (che dovrà essere tra i documenti a disposizione per eventuali controlli della Agenzia delle Entrate), le fatture devono essere numerate progressivamente per anno solare. Vi consigliamo caldamente di leggere il nostro articolo sul Registro Iva Minori per tenere sotto controllo il relativo pagamento dell’Iva allo Stato.

SECONDO AMBITO: Associazioni che svolgono attività commerciali generiche (occasionali e non) – col solo codice fiscale 

Anche queste seguono le stesse regole del primo ambito. Con l’unica accortezza che se il loro importo economico totale (non cadauna!) supera il 10% delle entrate della Associazione (per anno solare) si rischia di vedersi aperta d’ufficio la partita iva (con la conseguente richiesta di porre tali entrate sotto tassazione) e correre anche il rischio di perdere la qualifica di ente non commerciale se le entrate commerciali superano il 50% delle entrate totali. In tal caso si diventa di fatto una Società Profit, soggetta alla tassazione ordinaria e tutti i proventi (compresi quelli istituzionali) saranno sottoposti a tassazione ordinaria!

TERZO AMBITO: Associazioni che svolgono attività commerciali con partita iva ma non nel regime 398/1991

Anche in questo caso si corre il rischio di perdere la qualifica di ente non commerciale se le entrate commerciali superano il 50% delle entrate totali. In tal caso, come il secondo ambioto, si diventa di fatto una Società Profit, soggetta alla tassazione ordinaria e tutti i proventi (compresi quelli istituzionali) saranno sottoposti a tassazione ordinaria.

UN CONSIGLIO

Indicate sempre tempi e modalità di pagamento. Ad esempio scrivete 30gg dalla data di fatturazione con Bonifico Bancario su IBAN: XXXXXX , Causale: YYYYYY 

QUALI SONO LE ENTRATE COMMERCIALI per cui bisogna emettere una fattura. 

Non si considera mai “commerciale” l’attività svolta nei confronti dei propri associati in conformità agli scopi istituzionali (quindi le quote o contributi associativi incassati dai soci non sono MAI commerciali)

In ogni caso, si considera di natura commerciale l’attività resa dietro corrispettivi specifici. E’ prevista una deroga a tale principio in base alla quale non vengono considerate di natura commerciale (e quindi non sono tassabili) le operazioni svolte in conformità allo statuto e in attuazione del fine istituzionale dell’ente, anche se comportano prestazioni dietro corrispettivi specifici (ad esempio fare un banchetto e vendere i bonsai per raccogliere i fondi a favore di una onlus o ong). Inoltre, con un’ulteriore deroga il legislatore ha previsto che la cessione di pubblicazioni (la vendita di libri) anche a terzi non soci dietro corrispettivo non è considerata commerciale se le stesse vengono cedute, prevalentemente, agli associati.

Vi sono delle attività considerate comunque oggettivamente commerciali. Tra esse:

– cessioni di beni nuovi prodotti per la vendita;

– erogazioni di acqua, gas, energia elettrica e vapore;

– gestione di fiere ed esposizioni a carattere commerciale;

– gestione di spacci aziendali e di mense;

– somministrazione di pasti;

– prestazioni di trasporto e di deposito;

– organizzazioni di viaggi e di soggiorni turistici;

– prestazioni alberghiere e di alloggio;

– prestazione di servizi portuali ed aeroportuali;

– telecomunicazioni e radiodiffusioni;

– pubblicità commerciale.

 

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951 risposte a “Le fatture emesse dalle Associazioni: in quali casi e come predisporle – facsimile”

  1. Rispondi
    marco giustiniani

    salve siamo una ASD con solo CF, la nostra associazione prepara al Canottaggio i ragazzi di un'altra Asssociazione Sportiva.
    1. Come dovremmo essere pagati?
    2. dovremmo fare un accordo scritto o basta una ricevuta?
    L'importo è di 2500 euro.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Non saprei. Chi paga chi per che cosa? E' un rapporto tra le due associazioni o tra gli istruttori di una verso gli allievi dell'altra o un mix delle due?
      2. dipende da 1.

  2. Rispondi
    alessandro

    Siamo una asd in regime agevolato.
    Stiamo organizzando una cena e un sorteggio per recupero fondi per la costruzione di un campo di calcio a cinque.....
    Queste due iniziative sono attività commerciali o istituzionali?

    Grazie

  3. Rispondi
    Giovanni

    Salve, sono stato incaricato da una associazione ad inviare una fattura elettronica alla pubblica amministrazione per ricevere il pagamento di una convenzione che ha avuto per oggetto l'ospitalità (ivi compresi vitto ed alloggio) di immigrati e profughi. L'associazione, in particolare, è un sezione costituita con codice fiscale rilasciato dalla locale Agenzia delle Entrate: a livello nazionale, è riconosciuta come Associazioni di Promozione Sociale. Mi domando: per emettere la fattura (e quindi ricevere finalmente il pagamento del dovuto) è necessario avere Partita IVA?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si. Ma di solito le convenzioni prevedono rimborsi non soggetti a fattura... controlli-

      • Rispondi
        Giovanni

        Grazie per la risposta 🙂
        Il problema è che la pubblica amministrazione che deve emettere il pagamento ha ESPRESSAMENTE richiesto l'invio della fattura elettronica (secondo gli ultimi standard stabiliti per i pagamenti). Dunque, non posso emettere fattura con il solo codice fiscale. Corretto?

        • Rispondi
          TeamArtist

          Corretto.

  4. Rispondi
    stefano

    Buongiorno. Siamo una associazione culturale con solo cod.fisc. Proponiamo la diffusione di tematiche legate all'organizzazione aziendale, marketing ecc.. avremmo con alcuni enti che ci sostengono (a livello morale!!!) la possibilità di fare alcuni corsi a tema con relatori nostri associati. volevo sapere:
    1. è possibile farlo se siamo un'ass.culturale senza p.iva?
    2. lo possiamo fare solo ai soci o anche a terzi?
    3. il costo che pagano gli aderenti al corso lo incassa l'ente. a noi l'ente come può riconoscerci una piccola somma (es 100 euro)?
    4. se l'ente si associa a noi, potrebbe fare una donazione?
    5. in tal caso noi possiamo riceverla?
    6. come la regolarizziamo a livello burocratico?
    7. il piccolo contributo che dovessimo ricevere, tolte le spese, volevamo devolverlo al socio che tiene quel corso, è possibile?
    8. come dobbiamo fare per regolarizzare l'uscita dalla cassa?
    9. quali documenti dobbiamo predisporre?
    10. siamo obbligati ad avere un c/c visto che le somme sono molto saltuarie e non certe?
    ringrazio per le preziose informazioni

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si. Il punto non SE potete farlo ma a CHI potete rivolgerlo se fate pagare un corrispettivo per partecipare al corso. Se avete solo CF e non è a partecipazione libere, potete farlo soltanto ai vostri soci.
      2. Vedi 1. Se aprite partita iva potete farlo anche a terzi.
      3. Se lo incassa l'ente, tutto il ragionamento si sposta su di loro (valgono le stesse regole ovviamente. Per riconoscervi una somma dovete avere partita iva ed emettere fattura-
      4. Possono farvi delle Erogazioni Liberali anche senza essere vostri soci (ma poi, il vostro Statuto, permette di associare Enti?).
      5. Si se è DAVVERO una erogazione liberale. Legga questo nostro post
      6. vedi 5.
      7. Si tratterebbe di un compenso lavorativo e come tale trattato. Magari con i voucher. Legga questo nostro post.
      8. vedi 7.
      9. vedi 7.
      10. Almeno una carta prepagata con IBAN per fare/ricevere bb.

  5. Rispondi
    mario

    Salve,
    provo ad essere più chiaro con questo esempio.
    Per sostenere una spesa di tipo istituzionale, come il noleggio di un mezzo per trasporto dei soci in occasione di una manifestazione sportiva, sul documento fiscale, rilasciato dal noleggiatore potrebbe:
    1)comparire unicamente il codice fiscale dell'associazione ovvero sarebbe sufficiente una ricevuta fiscale.
    2)deve necessariamente comparire codice fiscale e partita iva dell'associazione ovvero si ottiene una fattura .
    grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      2

  6. Rispondi
    mario

    Buongiorno,
    in merito ai pagamenti per le attività istituzionali o commerciali svolte dall'associazione in 398/91:
    1)questi devono essere documentati con fatture contenenti alternativamente il codice fiscale o la partita iva dell'ASD ?
    2)oppure nelle fatture si potrà senza alcuna distinzione apporre entrambi i dati?
    grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Mica ho capito. I dati della Associazione che emette la fattura o di quella verso cui la fattura va emessa? In ogni caso, per emettere una fattura si deve avere per forza la partita iva. E in presenza di partita iva, si deve sempre indicare sia la partita iva che il codice fiscale.

  7. Rispondi
    PierPaolo

    Salve, grazie per la Vs. disponibilità e la diffusione della Vs. competenza. Volevo porVi un quesito: ho un'associazione culturale che promuove la cultura della musica e abbiamo aperto pure la p.iva per poter effettuare attività commerciale consistente nell'attività di pubblicità di eventi di aziende private, ai quali eventi prendiamo parte anche noi soci dell'Associazione (L'evento è gestito direttamente dalla società terza).
    A. Per ciascun evento che pubblicizziamo, riceviamo dalla società in questione un compenso per tale attività, che varia in relazione anche al successo dell'evento stesso e che fatturiamo regolarmente con iva al 22%;
    B. inoltre la medesima società eroga in favore della ns associazione un contributo (erogazione liberale) per sostenere la ns attività istituzionale.
    1. Vorrei sapere se a Vs. avviso è possibile emettere la fattura che riporta il compenso dell'attività commerciale (soggetto ad iva 22%) ed inserire, per praticità, nel medesimo documento la descrizione separata indicante il contributo per l'attività istituzionale erogato (ovviamente non soggetto iva) come segue nell'esempio?:

    Fattura n. ... del ......
    Pubblicità dell'evento consistente in ..... € 100,00
    Iva 22% € 22,00
    Totale Fattura € 122,00
    Contributo per attività istituzionale 250,00
    Totale da pagare € 372,00

    Chiaramente nel registro iva minori viene inserito solo l'importo di € 100,00 e viene pagata l'iva per € 11,00 (50% del totale).
    Invece il contributo di € 250,00 rientra esclusivamente nel rendiconto alla voce "erogazioni liberali ricevute...ecc..."
    2. E' corretto?

    • Rispondi
      TeamArtist

      A. In Italia il "cottimo" è illegale. Una prestazione va concordata prima, così come la retribuzione che ne deve derivare.
      B. Questo non è fiscalmente corretto. Nessuno crederà mai che un vostro cliente vi faccia delle erogazioni liberali, specie in connessione ad una attività che svolgete per loro.
      1. Assolutamente no. La fattura deve essere dedicata alla sola parte commerciale (già il fatto che vogliate tenerle insieme la dice lunga sul punto B.)
      2. vedi 1.

  8. Rispondi
    Sabino

    Buon giorno,
    sono presidente di un'orchestra musicale sotto forma di associazione. La promozione e la diffusione della musica è lo scopo istituzionale. Pongo di seguito le seguenti domande:
    1) per la realizzazione di alcuni concerti l'orchestra viene pagata da enti pubblici promotori o da altre associazioni. Dobbiamo emettere fattura per questi importi?
    2) i ricavi di cui sopra sono da considerarsi di natura commerciale?
    3) abbiamo scelto di aderire al regime della legge 398 ma sei i ricavi di cui sopra sono considerati commerciali, superano naturalmente quelli di natura istituzionale (quote soci. Come si può fare?

    Grazie e buon lavoro

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. In linea di massima si.
      2. Si
      3. Una volta aderito alla 398 acquisite il diritto di avere 250.000 euro l'anno di entrate commerciali a prescindere dall'entità delle entrate istituzionali (per quanto possa apparire assurdo)

  9. Rispondi
    Alessandro

    e quindi è sempre necessario emettere scontrino/ricevuta?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Come potreste altrimenti dimostrare quanto veramente incassato?

  10. Rispondi
    Alessandro

    Concordo pienamente con lei, purtroppo pare essere l'unica soluzione.
    se eventualmente la ponessimo come raccolta fondi (visto e considerato che non supereremmo i 51000€ e essendo la prima che facciamo)nella quale vengono offerti cibo e bevande in cambio di una donazione? in tal caso saremmo esonerati dell'emettere ricevuta?
    Alternativamente come ci consigliate di risolvere la questione?
    Grazie ancora, siete davvero utili!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non cambia nulla! Sarebbe comunque una entrata commerciale... poi decommercializzata! PS (comunque questo passaggio vi conviene farlo a prescindere: eviterete di pagare tasse su queste entrate)

  11. Rispondi
    Alessandro

    Buongiorno, siamo un'associazione di promozione sociale, con P.I. con adozione del regime agevolato 398. Stiamo organizzando un concerto in un parco pubblico, il comune ha rilasciato tutte le autorizzazioni del caso, come occupazione di suolo pubblico eccetera, consente anche di effettuare servizi accessori, quali la vendita e somministrazione di cibo e bevande, tuttavia non consente di emettere scontrini e ricevute su quel suolo, poiché non vuole che venga effettuata attività commerciale all'interno del parco.
    Quindi che soluzione ci consigliate di adottare per poter incassare e registrare le entrate provenienti dalle attività accessorie?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Mi scusi ma la richiesta del comune non ha alcun senso: come può autorizzarvi a vendere cibi e bevande e poi vietarvi l'attività commerciale? Le due cose sono in contraddizione, spiegateglielo.

  12. Rispondi
    Ilaria

    Buongiorno, sono il segretario di una asd cinofila con solo cf e regime agevolato. Con la mia associazione stiamo organizzando un seminario formativo rivolta ad altre associazioni in giro per l'Italia.
    Il seminario ha un costo.
    1- come posso legittimare le entrate derivanti da questi seminari?
    2- devo emettere fattura o basta una ricevuta?
    3- c'è un importo massimo da non superare? (i pagamenti vengono effettuati a mezzo bonifico o assegno)

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. A chi sono rivolti? Vostri soci? Tesserati all'EPS nazionale cui siete affiliati? Esterni?
      2. dipende da 1.
      3. No

      • Rispondi
        Ilaria

        i seminari sono principalemte rivolti a tesserati al nostro stesso EPS e ad esterni.
        grazie
        Ilaria

        • Rispondi
          TeamArtist

          Coi tesserati non avrete problemi (sono entrate istituzionali, che potete avere). Con gli esterni invece, dovrete aprire partita iva e fatturare l'ingresso. Quindi pagare le relative tasse.

          • Ilaria

            grazie!
            saluti
            Ilaria

  13. Rispondi
    Nando

    Salve, vorrei porvi una domanda, faccio parte di una associazione, e volevo chiedervi se è possibile per noi vendere solo ai nostri associati delle t-shirt dell'associazione, è possibile venderle quindi con un prezzo prefissato? o possiamo ottenere solo un contributo libero?
    Aggiungo che la nostra associazione nn possiede p.iva ma solo cod fiscale..

    Saluti

    • Rispondi
      TeamArtist

      In teoria si, ma solo se è una attività occasionale e marginale.

  14. Rispondi
    Elisa

    Buongiorno, sono Presidente di una ASD di calcio. Abbiamo sia CF che PIVA. Abbiamo optato per il regime agevolato.
    tra pochi gg partiamo per i nazionali Uisp, e l'agenzia che ci fornisce l'autobus è straniera, quindi ci emette fattura senza Iva.
    1. Devo inserire io l'iva a credito (che comunque non si detrae) ed emettere un'autofattura per calcolare l'iva a credito? E di conseguenza pagarla?
    2. Se la risposta alla domanda precedente è SI, che aliquota devo inserire? Sempre 22% o al 10% come i trasporti in genere?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Che casino! Non potete trovare una agenzia che vi faccia da intermediari e risparmiarvi la parte burocratica?
      L'azienda di trasporti estera, a quale nazione appartiene?

  15. Rispondi
    Daniela

    La Pro Loco, organizza su incarico del Comune, una manifestazione in cui vengono concessi a terzi degli spazi, a pagamento, per l'esercizio di attività anche a carattere commerciale.
    I concessionari possono essere:
    1 - Associazioni senza scopo di lucro che utilizzano i guadagni per finanziare la propria attività annuale;
    2 - Esercizi commerciali;
    3 - Hobbisti senza partita iva.
    La mia domanda è se per la concessione degli spazi alle associazioni di cui al punto 1 e agli hobbisti di cui al punto 3, che non possono scaricare l'iva, sia obbligatorio emettere una fattura o sia sufficiente emettere una ricevuta fiscale, soggetta ad imposta di bollo, ma non ad iva.
    Grazie.

    • Rispondi
      TeamArtist

      A mio parere è d'obbligo l'emissione di una fattura.

  16. Rispondi
    morgana

    Buongiorno!
    siamo una asd con partita iva avente come fine istituzionale la scherma medievale e la rievocazione storica.
    1. I Comuni dei paesi nella nostra zona ci chiedono di partecipare alle feste del paese con allestimento di accampamenti e spettacoli, quindi tutto rientrante nel fine istituzionale (non si tratta di attività commerciale, giusto?).
    2. Per giustificare il pagamento da parte loro che pezza giustificativa dobbiamo emettere?
    3. per forza fattura e di conseguenza pagare l'IVA oppure c'è un'alternativa, trattandosi di ente pubblico e noi ente no profit che attua ai fini istituzionali?
    Non si tratta neppure di mero rimborso spese perchè non abbiamo documenti che attestino l'intera cifra ricavata. Noi, dall'importo ricavato, andiamo a rimborsare altre asd che partecipano all'evento (loro mi farebbero una ricevuta per "contributo attività istituzionale" o "rimborso spese") e le spese di viaggio (in base alla tabella ACI e/o spese autostradali) ai ragazzi della nostra associazione...l'avanzo lo utilizziamo per l'associazione.
    4. Ho letto che non è soggetto a imposte il "contributo per attività istituzionale", ma è corretto e può valere in questo tipo di casi?
    5. O come è meglio redigere il documento giustificativo?
    Vi ringrazio e vi auguro buona giornata!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Posto che avere una ASD che abbia l'attività descritta come prevalente è una stortura (non so chi vi abbia dato un simile suggerimento) poichè non si capisce quale sia lo sport praticato, dove sia il settore formativo giovanile e quali siano le competizioni cui partecipiate, eccoLe alcune risposte:
      1. Fino a prova contraria si tratta invece di attività commerciale. Perchè mai non dovrebbe esserlo?
      2. Una fattura
      3. Non vedo altre strade. Una asd deve avere, come fini istituzionali, quelli di insegnare uno sport ai giovani e farli partecipare a competizioni. Se fa altro, anche se a Statuto si è scritto il contrario, è difficile farlo passare per istituzionale.
      4. In questo caso non vedo come possa valere.
      5. vedi 2.

  17. Rispondi
    alessandro

    Buongiorno,siamo una neonata associazione di promozione sociale riconosciuta e registrata presso l'agenzia delle entrate, con C.F. e P.I. e che opta per la 398. Stiamo organizzando una festa di paese in occasione della quale verranno svolti concerti gratuiti, esposizioni gratuite e tornei sportivi (con costo d'iscrizione e premio in denaro), aperti a tutti e attività accessoria alle attività come il servizio bar e ristorazione. La festa è finanziata con fondi privati (sponsorizzazioni/pubblicità)e dalla quota associativa. Le vorrei chiedere:

    1- in primo luogo ai soci devo comunque rilasciare una ricevuta fiscale in sede di versamento della quota associativa?
    2- gli introiti derivanti dalle attività connesse quali il servizio ristoro e dal costo d'iscrizione del torneo sono considerati attività commerciale anche se nello statuto è stato indicato che l'attività verrà anche per terzi e non a godimento esclusivo dei soci?
    3- come devo comportarmi con il premio in denaro rivolto ai vincitori dei tornei?
    4- logicamente le entrate commerciali superano di gran lunga le entrate istituzionali, rischiamo anche noi di perdere le agevolazioni previste dalla 398?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Non è obbligatorio ma le consigliamo di farlo
      2. Si. Ma potete de-commercializzarla se seguite le norme per gli eventi di raccolta fondi. Legga questo nostro post.
      3. Si tratta di un vero e proprio compenso e come tale va trattato.
      4. Fino a 250mila euro, no.

  18. Rispondi
    carla

    scusatemi e grazie ancora siete sempre fondamentali.Appena avrò la lettera sicuramente la invierò Buona giornate Carla

  19. Rispondi
    carla

    Salve la nostra è una neonata asd e ci occupiamo di equitazione la quota sociale è di 15 € mentre per i soci interessati ai corsi costano 70 € al mese come contributo 1) siamo in regola? 2) abbiamo l'obbligo di rilasciare ricevuta ?3 Se si contributo va bene nelle motivazioni?4 bisogna numerarle ? 5 Lo stesso possiamo fare anche se tesseriamo solamente ? Preciso di non avere partita iva ma solo C.F.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Difficile dirlo con così pochi elementi!
      2. No, ma il non farlo è comunque un grave errore.
      3. Contributo per...?
      4. Certamente.
      5. Siete affiliati FISE?

      • Rispondi
        carla

        Riformulo in maniera più chiara le domande
        1) tutti colore che fanno domanda per divenire soci , e solo dopo la riunione ed accettazione del direttivo versano la quota sociale di 15 € inoltre solo a chi vuole seguire un corso nel nostro caso di equitazione viene chiesto un contributo di 70 € 2) nella ricevuta del corso che costa 70 cosa è più giusto scrivere rimborso spese o contributo associativo o quale altra dicitura per non essere fraintesi dal fisco visto che sicuramente si tratta di attività rivolta solo ai soci quindi non commerciale 3)Non siamo fise siamo affiliati engea e loro ci dicono che non è obbligatorio che tutti diventino soci basta tesserarli e automaticamente diventa un attivita istituzionale ,per questo nutro parecchi dubbi , comunque siamo riconosciuti dal coni. Cambiando argomento e approfittando della vostra professionalità volevo porvi un ulteriore quesito 4) Essendo io presidente e possedendo dei cavalli che metto a disposizione del club posso dare gli stessi in fida gratuita (il club dovrebbe semplicemente accollarsi le spese del mantenimento ) al club di cui sono presidente o potrebbe nascere conflitto di interesse ? 5) ed essendo istruttrice posso avere il contributo sino a 7.500 € come previsto grazie Carla

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. Ripeto, impossibile dirlo. Bisognerebbe fare una ispezione fiscale simulata... Da quello che scrive comunque non vedo nulla di sospetto.
          2. Contributo per corso sportivo.
          3. Fatevelo mettere per iscritto e poi mandatemi la lettera!
          4. Basta che il tutto sia regolato da un contrattino.
          5. Se gode dei diritti per avere accesso a questa agevolazione per lo sport dilettantistico, si.

  20. Rispondi
    Shari

    Credo che non valga la pena nemmeno tener in gestione il campo. Credevo si potesse trovare una soluzione alternativa: se fosse di nostra proprietà la sede ( che coincide con il campo ) potremmo noleggiarlo, essendo anche loro iscritti alla CONI, oppure è una cosa illegale, oppure tesserare ogni ragazzo della squadra che viene o non ci sono proprio soluzioni.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Al Coni non ci si iscrive ma ci si registra (sono due cose ben diverse). "Tesserare ogni ragazzo" a questo scopo lo vedrei come una frode fiscale... non vedo soluzioni alternative, legali.

  21. Rispondi
    Shari

    Il per l'ente AIcs abbiamo dovuto chiedere sia codice fiscale che partita IVA. Ho letto sul suo sito che sotto i 10000 euro sarebbe sconsigliato aprire una partita IVA in quanto i costi di gestione sono alti, calcolando che fatturiamo un massimo di 2000 all'anno e di costi potremmo spendere circa 3000, a occhio direi che non conviene.
    Il nostro guadagno verrebbe come le ho scritto prima da squadre di calcio che vengono in trasferta per dei ritiri nel nostro paese e utilizzano in campo. Il prezzo che facciamo pagare è modico, giusto per rientrare con le spese di manutenzione acqua luce e corrente. Le squadre vengono solo nel periodo estivo e mai più di 3. Poi il resto dell'anno ( settembre ottobre aprile maggio ) è utilizzato dai soci, e gli altri mesi è impraticabile a causa neve.

    Può anche lei capire che la partita IVA sarebbe inutilizzata per 9 mesi su 12.

    Un alternativa ci potrebbe essere, per poter far giocare queste squadre in trasferta, senza emissione di fattura..?!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Gratuitamente. Magari potrebbero fare direttamente a loro spese la manutenzione del campo...

  22. Rispondi
    shari carlomagno

    Buongiorno sono il presidente di una asd, formata da giovani ragazzi. Ci era stata indicata questo tipo di associazione in quanto lo scopo principale era la geatione di un campo da calcio comunale e attivita rivolte ai giovani. Durante il periodo estive verrannp delle squadre di calcioper usufruiredel nostro campo dietro corrispettivo (100 euro al giorno perché teniamo conto dell'energia fari nitturni, acqua, concime, reti, taglio campo ). Calcolando che verranno al massimo 5 squadre in tutta l'estate e che indicativamente useranno il campo per 4 giorni l'uno; l'emissione di fattura è obbligatoria, ma posso usare un libretto delle fatture cartaceo o alle squadre dovro utilizzare un altro tipo..?! E infine nell'articolo il totale fatturato deve essere inferiore al 10% delle entrate totali ( tenendo conto anche dei soldi derivanti attività di autofinanziamento e attività titesseramento ) ??

    • Rispondi
      TeamArtist

      Facciamo un passo indietro. Avete la partita iva e siete in 398?

      • Rispondi
        Shari

        Premetto che siamo una associazione nata da una settimana. Statuto e atto costitutivo mi sono stati dati dall'Aics, a cui ci siamo appoggiati. Abbiamo registrato tutto all'ufficio dei registri, e come da indicazione dell'ufficio aics abbiamo fatto richiesta sia del codice fiscale sia della partita IVA. Attraverso il vostro sito ho visto la possibilità di chiedere l'IVA agevolata, ho mandato alla SIAE per raccomandata i documenti, e oggi andrò all'ufficio dell'agenzia delle entrate per il modello VO, quindi penso possa considerarci in 398. Noi quest anno, abbiamo solo due squadre che hanno prenotato il campo, quindi non fattureremo in totale più di 1000 euro.
        1. Le chiedo se ha un modello di fattura a cui mi posso basare per fatturare alle squadre
        2. quale aliquota applico. (cartacea o elettronica)
        3. Le chiedo ulteriormente l'utilizzo separato di CF e P.iva. Il codice fiscale lo userò solo per gli acquisti, e la p.iva invece solo per l'emissione di fatture a terzi?
        4. Per tenere la contabilità dell'isvap avrò bisogno del registro IVA minimi, e per il cf?
        5. Devono rimanere separati in 2 libri?

        • Rispondi
          TeamArtist

          Una premessa. Le hanno consigliato di aprire una partita iva per 1000 euro all'anno di fatture? Spero di no perchè sarebbe stato un consiglio davvero... ardito! Comunque, deve anche comunicare alla SIAE l'opzione 398 (legga il post dedicato all'argomento).
          1. Si, guardi qui.
          2. Dipende se le altre associazioni, ad esempio, sono affiliate al vostro ente o meno. Può essere esente iva o al 22%...
          3. No, dovrà usare la partita iva insieme al CF dappertutto.
          4. Contabilità isvap???
          5. Credo stia facendo ENORME confusione. Avrebbe bisogno di un piccolo corso preparatorio...

          • Shari

            Si si mi hanno detto di aprire partita IVA. Però senza piva non possiamo emettere fattura e alle squadre che verrano a giocare al campo come potremmo gestirle.

            Mi scuso è stato un errore di battitura il punto 5.

          • TeamArtist

            Per mille euro, rispetto ai costi della tenuta di una partita iva, non ne vale la pena (ci rimettete). Conviene farli giocare gratis piuttosto.

  23. Rispondi
    Mirko Luppi

    Buonasera, siamo un'associazione culturale che ha tra i propri fini istituzionali la promozione e la didattica musicale. Siamo nati nel 2014 e abbiamo solamente il codice fiscale.
    Abbiamo realizzato un progetto di didattica musicale in una scuola e la stessa ci chiede ora, per il pagamento, la fattura.
    Come possiamo muoverci? Possiamo chiedere un'erogazione liberale?

  24. Rispondi
    roberta secchi

    Buongiorno, la domanda è: la nostra associazione deve fare fattura alla ONLUS con cui facciamo i laboratori a scuola per l'integrazione degli studenti disabili.
    1. Dato che per noi è una attività istituzionale, dobbiamo comunque mettere l'IVA?
    con questa ONLUS siamo anche in ATS ma per un altro progetto, non questo scolastico.
    2. Eventualmente, per evitare l'iva al 21% possiamo chiedere loro di pagarci con erogazione liberale?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. A mio parere, si.
      2. (22% non 21%). No, sarebbe una truffa.

      • Rispondi
        roberta secchi

        La ringrazio. In questo modo però poi la devo considerare attività commerciale?

        • Rispondi
          TeamArtist

          Dal momento in cui emette fattura E' attività commerciale. Diverso determinare poi se la base imponibile sia esente iva o meno...

  25. Rispondi
    Raffaella

    Salve insegno danza e da 1 anno ho aperto p.iva dei minimi. Dopo questa prova di 1 anno ho molti dubbi. Io faccio corsi x una ASD alla quale devo cmq emettere fattura e quindi non posso essere pagata con compensi sportivi (anche se sono assolutamente sotto ai 7500 annui). Oltre che x ASD io svoglio corsi di danza presso una palestra aziendale che quindi nn è ASD e per questo ho aperto p.iva. Visto che anche mio marito ha aperto scorso anno p.iva minimi x lavorare nella stessa palestra aziendale, stiamo valutando se chiudere le ns p.iva ed aprire un'associazione sportiva con un altra persona e quindi lavorare con ASD. Ma nei confronti della palestra aziendale come facciamo? Dovremmo emettere una fattura x i corsi e le ore di lavoro presso di loro...come? Ha senso? Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      No, pare più un modo per pagare meno tasse del dovuto.

  26. Rispondi
    Emanuele

    Buongiorno,
    innanzitutto grazie per i consigli che già mi avete dato.
    A proposito di fatture, è molto esplicativo il fac simile che proponete. Vorrei però risolvere un mio dubbio.
    Su fatture che godono del regime iva agevolato bisogna applicare bolli?

    ringrazio anticipatamente!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Le fatture non hanno bisogno di bolli.

  27. Rispondi
    Sandra

    Buongiorno e complimenti per il servizio che date.
    Faccio parte di una associazione culturale per la quale stiamo svolgendo gli adempimenti per poter iniziare l'attività commerciale. Per un fraintendimento è stato anticipato un pagamento (di scarsa entità, poche decine di euro) per una inserzione pubblicitaria che faremo.
    1-Vorrei sapere se sarà sufficiente emettere la fattura dopo che avremo svolto gli adempimenti (tipo l'accesso al regime agevolato 398)
    2-Potremmo sanare la cosa restituendo il pagamento e incassando nuovamente a cose sistemate?

    Grazie mille per il contributo!

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. sconsiglio
      2. meglio

  28. Rispondi
    Giovanni

    Salve. Sono il presidente di un'associazione che si occupa di diffusione del Gioco da tavolo, di strada etc.
    Abbiamo richiesto e ottenuto il numero di Partita IVA, in particolare per fare acquisti presso fornitori che la richiedevano.
    Ad oggi non abbiamo mai emesso fatture per attività commerciali, essendo le nostre attività sempre rivolte agli associati.
    Ho letto tutte le importanti cose più volte ribadite (massimo 10%, regime forfetario, e altro).
    Mi rimangono alcuni dubbi:
    1) il registro iva minori deve essere comunque tenuto anche in assenza di emissioni di fatture?
    2) se dovessimo emettere una fattura per un servizio reso non ad associati (ad esempio) ho visto che in alcuni post si segnalava la necessità di pagare non solo l'IVA ma anche l'IRES e forse altro. Posso avere un chiarimento su questo punto? In regime forfetario credo si debba pagare il 50% dell'IVA riportata in fattura... ma l'Ires e altro?
    Grazie. Il vostro è un servizio ottimo!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Avete aderito alla legge 398? Perchè tenete aperta una partita iva, con tutti i maggiori obblighi che ne conseguono, se non la utilizzate?

  29. Rispondi
    LUIGI

    buongiorno,
    la nostra associazione (ASD ed EPS provinciale) ha un contratto di erogazione del servizio di Attività Fisica Adattata (AFA) con La Società delle Salute (SdS ente pubblico).
    Il prezzo stabilito a livello regionale x questi corsi è di 2€/ora.
    Essendo una attività rivolta ai non soci ( è la SdS che ci invia gli utenti)
    1-è soggetta ad IVA?
    2-Anche se rientra in una attività di interesse sociale e statuaria?
    3-quale aliquota, agevolata?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. a naso direi di si (a meno che il decreto dell'iva dica qualcosa su questo tipo di servizio)
      2. si, non influisce.
      3. non saprei deve studiare il decreto dell'iva...

  30. Rispondi
    paoletta

    Buonasera, gestisco una associazione culturale che prossimamente svolgerà dei corsi didattici ad alcuni ragazzi presso una scuola di musica, a sua volta costituita come associazione culturale.
    1. Il compenso che incasseremo in questo caso è comunque considerato commerciale, quindi da assoggettare ad Iva, Ires e Irap?
    2. dovremo quindi emettere normale fattura all'associazione?
    3. e se questo incasso si configurasse come rimborso spese, dovrei in ogni caso emettere fattura con Iva?
    La nostra associazione ha optato per il regime 398/91.
    Grazie mille anticipatamente!

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Dipende. Perchè non fate una convenzione?
      2. vedi 1.
      3. Se ricade nel punto 1., probabilmente no.

      • Rispondi
        paoletta

        1. Dovremmo fare una convenzione in cui viene detto cosa?
        2. il fatto di fare una convenzione renderebbe il corso una ttività non commerciale?
        3. nel caso in cui non si facesse la convenzione sarebbe pertanto da assoggettare ad Iva quindi?
        grazie ancora.

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. Quello che andrete a fare!
          2. Dipende da come è scritta.
          3. Direi proprio di si.

  31. Rispondi
    tommy

    Salve , vorrei delle delucidazioni che sicuramente avrò in questo blog. La mia passione è sempre stata la musica , suono , canto e man mano che passano anni mi sono ritrovato un bel pò di strumentazione trà schede audio , mixer , pc , casse , microfoni ecc... ho deciso di aprire un'associazione culturale che comprende eventi di vario genere dal piano bar al karaoke , serenate , mascotte per bambini ec... una webradio e uno studietto di registrazione in casa per produrre qulche demo .... se dovesse andare in porto come devo comportarmi se qualcuno mi chiede la ricevuta ?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Chi le chiede la ricevuta per quale tipo di prestazione?

      • Rispondi
        tommy

        Salve .... grazie per la Vostra risposta celere .... Dunque se mi dovessero chiedere la ricevuta dopo una serenata o una festa di 18 anni oppure nel mio studio dopo che ho fatto una demo...

        • Rispondi
          TeamArtist

          ... lei non sarebbe una Associazione ma un professionista che lavora a domanda.

          • tommy

            ...Quindi arrivato a questo punto non mi converrebbe aprire un'associazione culturale !! ..... cosa potrei fare secondo Voi?

          • TeamArtist

            Una srl?

  32. Rispondi
    Sabina

    avrei bisogno di alcune informazioni:
    1- siamo un\'ass.cult. con codice fiscale posiiamo emettere fattura per delle prestazioni svolte per il comune, o altro come la ritenuta d\'acconto?
    2- e se si come
    3- per partecipare a dei bandi vale la data d\'iscrizione all\'agenzia dell\'entrate o bisogna essere registrati da qualche altra parte?
    4- se tutte queste domande sono all\'interno del soft presto lo compreremo.
    grazie e a presto

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. No. Dovete avere partita iva. A meno che ragionate in regime di convenzione col comune se è disponibile.
      2. vedi 1.
      3. dipende dal bando
      4. All'interno del software non troverà nulla di tutto questo.

  33. Rispondi
    Giovanni

    Salve, sono un presidente di una Polisportiva di “SECONDO LIVELLO” dove gli associati sono altre associazioni sportive dilettantistiche, e abbiamo in gestione un palazzetto dello sport.
    Volevo sapere per le fatture emesse a fronte delle ASD associate alla polisportiva per l’uso del palazzetto dello sport possono essere considerate fuori campo iva ?
    Grazie.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dove ha trovato la possibilità di poter agire in questo modalità che definisce di "secondo livello"?

      • Rispondi
        Giovanni

        La polisportiva
        Il termine "polisportiva" si riferisce, normalmente, ad una associazione sportiva, riconosciuta o no,
        caratterizzata dallo svolgimento di diverse discipline sportive.
        La polisportiva si costituisce quindi secondo le fattispecie tipiche delle associazioni. Può:
        • essere composta da persone fisiche associate
        • avere natura di associazione di secondo livello, dove gli associati sono altre associazioni
        sportive, ognuna delle quali pratica uno specifico sport.
        Nel primo caso, la polisportiva può essere suddivisa in sezioni, dotate o meno di autonomia
        finanziaria, ma comunque tenute alla redazione di un unico bilancio consolidato.
        Nei confronti delle varie Federazioni sportive nazionali risponde l'organo amministrativo della
        polisportiva. Può essere nominato un responsabile o un coordinatore di sezione, che risponde del
        proprio operato al consiglio direttivo della polisportiva.
        L'assemblea dei soci è formata da tutte le persone fisiche socie, indipendentemente dalla
        disciplina sportiva praticata. Ciò comporta, di solito, un "prevalere" decisionale da parte degli
        "sport" più popolari rispetto agli altri.
        Tutti i diritti sportivi e le conseguenti responsabilità dell'attività delle singole sezioni ricadono,
        comunque, in capo al consiglio direttivo della polisportiva.
        Il riconoscimento ai fini sportivi avviene per ogni singola sezione che lo richiede utilizzando la
        seguente denominazione "Polisportiva XXXXX dilettantistica sezione YYYYYY".
        9
        Nel secondo caso, invece, ogni singolo associato, a sua volta dotato di soggettività, ha una
        propria affiliazione. Della propria attività risponde esclusivamente la compagine associativa
        dell'associazione aderente mentre il bilancio della polisportiva è formato, esclusivamente, dai
        proventi propri dell'ente. Tale soluzione si percorre, di solito, nella gestione di un impianto sportivo,
        dove le varie associazioni che lo utilizzano si riuniscono per ottenere dall'ente proprietario la
        delega alla gestione dello stesso.

        • Rispondi
          TeamArtist

          Guardi, le consiglio di chiedere direttamente all'autrice di quel testo: la dottoressa Di Renzo.
          Non voglio essere scortese ma questo quesito è particolarmente ostico. Io contesto, ad esempio, questo concetto di polisportiva...

  34. Rispondi
    marcuss

    In pratica, il gestore del B&B emette fattura intestata al partecipante alla manifestazione. L'associazione provvede a pagarla e poi emette una semplice ricevuta per ottenere il rimborso dell'anticipazione in nome e per conto del partecipante (art. 15 Iva).
    Potrebbe anche emettere fattura indicando sia i pasti (sui quali addebiterà l'Iva) sia il rimborso spese (esclusi art. 15).

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non la seguo. Temo che stiate andando a fare un bel casino. Fossi in voi terrei distinti i piani: o è l'associazione che offre un servizio ai soci, oppure i soci hanno rapporti autonomi col B&B.

      • Rispondi
        marcuss

        In pratica, i partecipanti alla manifestazione sono tutti non soci. Per rendere il tutto più veloce, si era deciso di seguire questo iter:
        1) il partecipante dorme dal B&B
        2) il gestore del B&B emette ricevuta intestata al partecipante che ha usufruito del servizio
        3) l'associazione paga questa ricevuta (in pratica anticipa la somma)
        4) in seguito, a mezzo bonifico bancario, si fa rimborsare la spesa come un normale rimborso per anticipazioni (art. 15 Iva)

        Comunque penso che opteremo per la strada più semplice: il partecipante paga da sé il B&B...

        • Rispondi
          TeamArtist

          Certo. Anche perchè non è perfettamente lecito che l'Associazione paghi al posto di un privato e che la ricevuta non sia emessa a chi ha pagato ma ad un terzo... se fosse così infatti non avrebbe più senso il concetto stesso di "ricevuta".

  35. Rispondi
    Marcuss

    Buongiorno, la nostra associazione culturale (aderente alla normativa 398) organizza un evento riguardante, appunto, la cultura e il folklore locale (lo statuto prevede questo tipo di attività). I partecipanti, tutti non soci, pagano una quota che comprende l'iscrizione alla manifestazione, la notte in un B&B (che emetterà fattura all'associazione) e 2 pasti forniti dall'associazione direttamente (cena e pranzo).
    1. Come considerare quell'importo forfettario? Sicuramente il pasto è attività commerciale... L'iscrizione alla manifestazione credo sia un'entrata istituzionale... La notte al B&B tenderei a considerarla istituzionale...
    Le alternative sono:
    a. emissione di fattura con esposizione di Iva su tutto il corrispettivo (considerare tutto come un servizio)
    b. emissione di fattura con esposizione di Iva solo sui pasti e considerando il B&B e l'iscrizione "fuori campo Iva" (emetterei una fattura totale per praticità contabile).
    2. Secondo voi?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Avete due possibilità. Considerare questa attività come una delle due raccolte fondi annuale (legga questo nostro post) ma se fatta male potrebbe essere una forzatura, oppure TOTALMENTE COMMERCIALE. Parta dal principio che una attività a corrispettivi verso non soci NON POTRA' mai essere considerata istituzionale.

      • Rispondi
        marcuss

        La ringrazio.
        Avevo pensato, per non far passare tutto come commerciale, di far intestare la fattura del B&B al partecipante e quindi riaddebitarla allo stesso come rimborso spese dell'associazione.

        • Rispondi
          TeamArtist

          Non capisco.

  36. Rispondi
    Emanuele

    Buongiorno, avete già fatto molta chiarezza su alcune cose che vi ho chiesto.
    La nostra associazione è di promozione sociale (con partita iva) fondata nel 2014. Nel post in cui sono indicate le cose da fare in apertura di una associazione si parla di iscrizione al “registro delle Associazioni di promozione sociale”.
    1- È un passaggio obbligatorio l’iscrizione al registro?
    2-Bisogna attendere il completamento dell’operazione per procedere alla presentazione del modello EAS?
    3-La comunicazione alla siae della volontà di accedere al regime agevolato 398 ha effetto immediato o bisogna attendere risposta?
    4-Avendo perso un po’ di tempo in quali more incorreremo per le procedure indicate?
    5-Le more ci sono anche se non è ancora iniziata l’attività commerciale?
    6-Adempiuti i punti sopra citati, oltre all’iscrizione al R.E.A. non ci sono altri passaggi obbligati in partenza giusto?
    7-Spesometro, enc, ires e irap sono da prendere in considerazione il prossimo anno in fase di dichiarazione dei redditi giusto?
    Grazie mille.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si, altrimenti non siete una APS (anche se vi siete chiamati così).
      2. Se diventate una APS davvero, siete esentati dalla presentazione del modello EAS. Quindi, al contrario, dovete farlo per il passato ed il presente...
      3. Immediato
      4. Credo nessuna.
      5. vedi 4.
      6. Non saprei. Dipende da cosa volete fare/avete fatto/ farete.
      7. Si- Ma cominciate ad occuparvene oggi. Avete un fiscalista esperto in noprofit?

      • Rispondi
        Emanuele

        Grazie per le risposte precedenti.

        Quindi:
        1-con l'iscrizione al registro si è automaticamente esentati dall'EAS? Perchè io avevo letto le condizioni nel post e sembrava fossimo nelle condizioni di doverlo fare.

        Il fiscalista inizialmente pensavamo non fosse necessario ma ora lo stiamo cercando.

        Grazie!

        • Rispondi
          TeamArtist

          Sono esonerati dalla comunicazione dei dati: gli enti associativi dilettantistici iscritti nel registro del Coni che non svolgono attività commerciale o decommercializzata (corsi o noleggio di attrezzature i.e. stalli per cavalli, barche etc etc) le associazioni pro-loco che hanno esercitato l’opzione per il regime agevolativo in quanto nel periodo d’imposta precedente hanno realizzato proventi inferiori a 250.000 euro (Legge n° 398/1991 – Regime speciale Iva e imposte dirette) le organizzazioni di volontariato iscritte nei registri regionali che non svolgono attività commerciali diverse da quelle marginali individuate dal Dm 25 maggio 1995 (per esempio, attività di vendita di beni acquisiti da terzi a titolo gratuito, iniziative occasionali di solidarietà, attività di somministrazione di alimenti e bevande in occasioni di raduni, manifestazioni e simili) i patronati che non svolgono al posto delle associazioni sindacali promotrici le loro proprie attività istituzionali le Onlus di cui al decreto legislativo n° 460 del 1997 gli enti destinatari di una specifica disciplina fiscale (per esempio, i fondi pensione) - See more at: http://www.teamartist.com/blog/2012/09/21/il-modello-eas-chi-come-dove-e-quando-lo-deve-fare/#sthash.1nbcwczI.dpuf

  37. Rispondi
    Matteo

    Buonasera,
    sono il segretario di un'Associazione no Profit (Culturale) con solo codice fiscale (e che movimenta meno di 1000€/anno) che si occupa di rievocazione storica, ci ha contattati un referente del comune per un evento a cui parteciperanno diverse associazioni. Ci hanno proposto un contributo di 300€ ora, per poterli prendere regolarmente, leggendo i precedenti post ed il vostro prezioso articolo ho capito che le possibilità sono le seguenti:

    1) Contributo erogato dal comune, presuppone stipula di una convenzione (in caso si tratterebbe di entrate istituzionali)
    2) Rimborso spesa (che rientrerebbero nelle entrate istituzionali, giusto?), presuppone emissione di ricevuta da parte nostra a fronte di documentazione che comprovi le spese sostenute per pari importo.
    3) Fattura da parte nostra, richiede P.Iva e non è vantaggiosa dato l'importo che movimentiamo annualmente (in questo caso si tratterebbe di entrate commerciali su cui pagare la corretta tassazione)
    è corretto? Ho dimenticato qualcosa?

    4) Non sarebbe possibile prenderli come entrate istituzionali (sono conformi alle attività previste dal nostro statuto), e rilasciare semplicemente una ricevuta, giusto? Sarebbe troppo facile 🙂

    5) Se i soldi invece che dal Comune, venissero da un'altra Associazione, ad esempio una Pro Loco che avesse in carico la gestione dell'evento, trattandosi di enti privati, bisognerebbe necessariamente ricorrere alla P.Iva, non esistono altre soluzioni, giusto (a meno di essere tutti soci della medesima macro-associazione)?

    Grazie per l'aiuto e continuate così: siete mitici 🙂

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Esatto
      2. Non l'ho mai visto fare tra un comune e una Associazione: in questi casi si preferisce far intestare le spese e il pagamento direttamente al Comune.
      3. Corretto.
      4. Esatto
      5. Non esattamente, anche qui potreste fare una convenzione tra due enti non commerciali. Ma si deve sempre trattare di un contributo a parziale rimborso delle spese sostenute.

  38. Rispondi
    Fabio

    siamo un associazione culturale che promuove la conoscenza anche per i turisti del nostro territorio in bicicletta, abbiamo stretto un accordo con una struttura ricettivita\' per attivita\' di accompagnamento tours in bicicletta per i loro clienti, la struttura ci chiede fattura per il servizio di guida/accompagnamento dei tours in questo caso l\'iva è al 10% o al 22% ?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Avete una partita iva? A mio parere la fattura dovrebbe essere al 22%.

  39. Rispondi
    Stefano

    RISPOSTE:
    "Le altre ASD sono tutte affiliate alla FCI?" SI
    "Che tipi di servizi sono?" MOTOSTAFFETTE A GARE CICLISTICHE
    "Quanto pesano % sul totale delle vostre entrate?" CIRCA L'80%

    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Siete a rischio, a parer mio, rispetto a possibili contestazioni. Ma se il vostro professionista vi dice che va bene così...

  40. Rispondi
    Emanuele

    Buongiorno a tutti e innanzitutto complimenti per questo sito!
    Riguardo all'emissione delle fatture avrei due domande:

    1-Per un'attività di tipo commerciale come la pubblicazione nel sito web dell'associazione culturale di inserzioni pubblicitarie è necessaria l'emissione di fattura dettagliata come quella che proponete o è sufficiente una ricevuta di quelle che vendono a blocchetti numerabili?
    2-Se per la prima domanda la risposta è che sono sufficienti i blocchetti di ricevute numerate è possibile utilizzarne contemporaneamente più di uno facendo naturalmente attenzione a mantenere una numerazione univoca?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. E' obbligatoria una fattura. e dovete quindi avere una partita iva.
      2. vedi 1.

      • Rispondi
        Emanuele

        Grazie della pronta risposta.
        Siamo già in possesso di P.IVA quindi possiamo emettere fatture utilizzando il modello in excell da voi proposto?
        Grazie ancora.

        • Rispondi
          TeamArtist

          In che regime fiscale siete?

          • emanuele

            Siamo agli inizi quindi ci stiamo inquadrando. Però penso che potremmo avere diritto ad accedere al regime fiscale agevolato in quanto proventi, patrimonio ecc non superano i 250mila euro come indicato nella pagina che avete dedicato a questa agevolazione.

            Domande:
            1-è corretto che ci consideriamo ammissibili al regime agevolato?
            2-gli adempimenti a breve termine riguardano il solo versamento dell’IVA trimestralmente tramite F24 secondo quanto annotato sul registro IVA minori?
            3-l’agevolazione del versamento del 90% dell’IVA incassata (per sponsorizzazioni, quello che sarà il nostro incasso tipo) vuol dire che incassiamo l’IVA al 22% e di questa ne versiamo solo il 90% tenendo quindi il restante 10%?
            4-l’imposta diretta del 3% è da pagarsi in fase di dichiarazione dei redditi?

            Grazie di tutto! Siete bravissimi!

          • TeamArtist

            1. Direi di si.
            2. No, riguardano tutti gli aspetti connessi al possesso della partita iva: comunicazioni 398, spesometro, modello ENC, iscrizione al REA, pagamenti Ires, Irap, più tutta la possibile partita dell'inquadramento dei collaboratori
            3. Si
            4. Legga questo nostro post.

  41. Rispondi
    Mauro Santalmasi

    Buongiorno, sono il presidente di una ASD con solo codice fiscale, basata solo sul lavoro volontario di allenatori e dirigenti; a inizio stagione riceviamo le quote di iscrizione dei piccoli atleti e rilasciamo ricevuta.
    1. Se un genitore successivamente ci richiede la fattura, siamo obbligati a rilasciarla? se sì, che aliquota iva si applica?
    Grazie mille

    • Rispondi
      TeamArtist

      No, non siete obbligati. Siete obbligati a rilasciare una ricevuta fiscale che è cosa ben diversa.

  42. Rispondi
    Stefano Casalini

    Salve, sono i Presidente di una ASD affiliata alla FCI. Effettuiamo servizi a gare ciclistiche dietro compenso concordato con altre ASD che ci contattano. Vorrei sapere, dobbiamo anche noi emettere fatture con Iva? Il ns Ragioniere dice di no, appellandosi all'Art.4 DPR 633/1972. Potete cortesemente darci un DEFINITIVA chiarificazione sull'argomento?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Alcune domande. Le altre ASD sono tutte affiliate alla FCI? Che tipi di servizi sono? Quanto pesano % sul totale delle vostre entrate?

  43. Rispondi
    Mirella

    Buongiorno, avrei delle domande in merito ad un'associazione APS che dovrebbe svolgere un corso di fotografia verso soci e non:
    1- per i soci (sia vecchi soci che nuovi soci che si iscriveranno il giorno stesso del corso) dovrà emettere semplice ricevuta fiscale?
    2- per i terzi dovrà emettere fattura con relativa iva al 22%?
    3- nella ricevuta fiscale e nella fattura bisognerà annotare i dati anagrafici, residenza, del socio/terzo con relativo codice fiscale? Indicando magari come oggetto "frequentazione corso di fotografia"?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1- Non si può fare richiesta di iscrizione ed essere associati immediatamente (legga questo nostro post): deve trascorrere almeno un giorno tra la domanda e l'accettazione del consiglio direttivo. Rispetto alla questione della ricevuta legga questo altro nostro post.
      2- Se avrete una partita iva, si.
      3- vedi 1.

      • Rispondi
        Pierpaolo Lombardi

        In merito a questa questione.
        Io sono Presidente ed istruttore, ed il Consiglio Direttivo partecipa alle lezioni di Yoga che tengo. Quando qualcuno si presenta per essere iscritto all'Associazione siamo tutti presenti, ed in merito ad un articolo dello Statuto teniamo un Consiglio Direttivo Straordinario (senza Convocazione come prevede l'articolo), prima dell'inizio della lezione in cui approviamo la richiesta scritta di Iscrizione in modo che il nuovo associato possa immediatamente partecipare alle lezioni!
        Può andare?
        Provvedo ad inviare richieste su FB!
        Grazie

        • Rispondi
          TeamArtist

          No, poichè non può esserci contestualità tra la presentazione della domanda e la sua accettazione.

  44. Rispondi
    Matteo

    Salve, una associazione culturale deve svolgere attività di promozione di eventi sul territorio. Si finanzia mediante sponsorizzazioni e la vendita occasionale dei biglietti a tali eventi.
    1. L'attività è commerciale anche se rientra nelle previsioni dello statuto?
    2. E' quindi un'associazione che svolge attività commerciale? E' necessario chiedere la P.IVA?
    3. Non si può accedere al regime fiscale agevolato?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si
      2. Si
      3. Si, quello della 398. Ma ne vale la pena? Quanti soldi raccogliete all'anno in questo modo?

      • Rispondi
        Matteo

        Grazie per le risposte. L'attività prevede, attualmente, una raccolta di finanziamenti di meno di 20000 euro annui.
        1. Perché non ne vale la pena, conviene assoggettarsi al regime normale? O a quale regime?
        2. Un'ultima domanda, nello statuto devo specificare che la raccoltà avverrà prevalentemente con attività commerciali?

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. No, per 20mila euro l'anno potrebbe valerne la pena. La gestione di una partita iva, costa.
          2. No, non è uno Statuto a determinare cosa è istituzionale o meno. Legga questo nostro post.

  45. Rispondi
    Stefania Serra

    Buongiorno, sono il Presidente di un'associazione culturale che organizza Summer Camp per alcune scuole della mia città, Novara( centri estivi in inglese). L'anno scorso, per rendere il servizio più completo, abbiamo contattato una ditta di catering che ha somministrato pranzo nella mensa scolastica a norma. L'associazione non può somministrare pasti ma aveva incluso il pasto nel costo dell' iscrizione, senza maggiorarlo ne guadagnarci alcunchè (comunicato anche nell'assemblea soci).
    La ditta ha compilato SCIA come evento temporaneo (due settimane di camp) e ha poi fatturato i pasti direttamente all'associazione e non ai singoli studenti.
    1. E' corretto come abbiamo proceduto o significa che abbiamo venduto pasti noi ai nostri soci?
    2. Nel caso non fossimo stati corretti, può spiegarci per quest'estate come procedere diversamente?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Sotto il profilo igienico sanitario è corretto e direi anche sotto il profilo fiscale. Avendo pagato una fattura non vedo infatti danno erariale (grazie anche all'aver ceduto i pasti ai soci senza alcuna maggiorazione).
      2. L'unica cosa diversa che potreste fare è far pagare tramite scontrino ogni pasto direttamente dal singolo socio. Ma si tratta, ovviamente, di una gestione molto più scomoda.

  46. Rispondi
    matteo

    La nostra è un'Associazione culturale di promozione sociale con statuto regolarmente registrato e senza P.Iva. Abbiamo stipulato una convenzione con Ente Formativo della nostra Provincia per uno stage formativo destinato a soggetti a rischio esclusione sociale, con finanziamenti del Fondo Europeo. In pratica abbiamo ospitato allievi presso il nostro laboratorio di ceramica per tot. ore e come Tutor un nostro Socio. L'Ente ci richiede nella convenzione l'emissione di fattura.... come dobbiamo comportarci? Grazie in anticipo dell'interessamento

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dovete aprire una partita iva, visto che avete firmato la convenzione... di quanti soldi si tratta?

      • Rispondi
        matteo

        2.880 € omni comprensivo di IVA e di qualunque altro onere fiscale

        • Rispondi
          TeamArtist

          Insomma. Per quella cifra aprire una partita iva non conviene...
          Non potete convincerli a non richiedervi una fattura? Nelle convenzioni tra Enti non commerciali ed Enti pubblici non ce ne sarebbe bisogno...

          • matteo

            Proveremo a fare come da voi consigliato.... un ultimo appunto... per lo stesso progetto è stata coinvolta anche una scuola media che ha semplicemente emesso una notula di debito....potremmo fare anche noi la stessa cosa? grazie ancora per la disponibilità.

          • TeamArtist

            A mio parere si, se ho ben compreso il vostro caso e l'Ente è d'accordo.

  47. Rispondi
    Sonia

    Salve, avrei un quesito da porvi.
    Un'associazione no profit ( con codice fiscale e senza p. iva)che organizza dei corsi di formazione agli associati (wedding planner), rilasciando specifica ricevuta per queste prestazioni, può offrire un servizio di assistenza start-up agli stessi soci se non ha partita iva, o questa è considerata un'attività commerciale?
    Questo servizio sarebbe offerto ai soci da fornitori esterni, che rilasciano all'associazione regolare fattura.
    Grazie mille!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se ho compreso cosa volete fare credo che possa essere considerata attività istituzionale defiscalizzata e non commerciale.

      • Rispondi
        Sonia

        Si tratta di offrire ai soci servizio di assistenza nelle fasi iniziali della loro nuova attività di wedding planner( business plan, lezioni di tecniche di vendita, apertura p .iva, ecc..). E' possibile realizzarla senza p.Iva, riilasciando ai soci semplice ricevuta per questo servizio di "consulenza offerto"?

        • Rispondi
          TeamArtist

          Se siete in regola per essere un ente non commerciale, direi di si.

  48. Rispondi
    Carlo Cattaneo

    Buongiorno, come asd abbiamo stipulato un contratto di sponsorizzazione con successiva emissione di fattura, non sapendo che bisognava aprire la p. IVA, tutto cio' ad aprile 2013, versando poi l'iva.
    1. ora come è possibile sanare la posizione?
    2. Un altra domanda nel nostro statuto è indicato termine esercizio 30/6, vuol dire che dobbiamo fare la dichiarazione entro marzo nell anno successivo e non a settembre si puo' farla lo stesso a settembre senza che ci siano contestazioni?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. E' una domanda da rivolgere al vostro ufficio di riferimento della Agenzia delle Entrate.
      2. Quale dichiarazione?

  49. Rispondi
    mario

    Buongiorno, ho queste domande da porvi :
    L’ASD ottiene per una prestazione pubblicitaria, su di un volantino, dei generi alimentari . Avviene così una permuta , per la quale l’associazione emetterà una fattura di importo pari al valore di mercato dei beni ceduti dall’azienda .
    1-l’ASD quale causale dovrà riportare sulla fattura emessa ?
    2-L’azienda nella fattura per la cessione dei generi alimentari dovrà specificare qualche cosa?
    Grazie

  50. Rispondi
    Tony

    Buongiorno,
    se un Associazione di Promozione Sociale con P.Iva emette una fattura per un servizio educativo di sostegno scolastico per una scuola media, quale sarà l'aliquota Iva? 22% vero?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si.

      • Rispondi
        Tony

        Buongiorno, questa prestazione che si aggira attorno ai 3000 euro ed è svolta per 4/5 mesi ed è l'unica che faremo durante l'anno.
        E' necessario per forza richiedere la P.Iva e emettere la fattura oppure si può fare in qualche altro modo? Grazie

        • Rispondi
          TeamArtist

          Si deve fare una convenzione che non preveda un pagamento ma un contributo. Legga questo nostro post.

          • Tony

            La ringrazio per la Sua disponibilità ma ho ancora dei dubbi.
            La mia Associazione di promozione sociale svolgerà un servizio educativo di sostegno per una scuola media. In questo caso la ricevuta per la prestazione sarà intestata alla scuola e il pagamento avverrà al termine dell'intera prestazione. In questo caso quindi l'idea era quella di aprire la P.Iva perchè comunque la prestazione non è resa da istituti o scuole riconosciute da pubblica amministrazione ma da un Associazione e quindi non rientra nelle condizioni dell'Art. 10 d.P.R. 633/72 Grazie ancora

          • TeamArtist

            Le condizioni che lei cita sono per chi HA una partita iva e vuole effettuare una prestazione ad un ente pubblico scolastico. La sua situazione è diversa: lei è un ente non commerciale che attiva un progetto insieme ad un ente pubblico scolastico cui chiede un contributo spese (e non il pagamento di una prestazione). Ricade quindi in una diversa casistica.