Abbiamo già parlato più volte su questo blog delle differenze tra Associazioni che operano con solo codice fiscale e tra quelle che operano con partita IVA. Abbiamo parlato del regime forfettario previsto dalla legge 398 del 2001 e delle conseguenti agevolazioni per le Associazioni che decidono di aderirvi, ma ora scendiamo ad un livello più pratico.
Facciamo un esempio: operate per un’Associazione e vi trovate nella situazione di dover emettere fattura dopo aver prestato un’attività e non sapete da che parte cominciare per crearla in modo corretto.
La fattura non è altro che un documento che certifica e comprova un’entrata di denaro per la vostra Associazione, dunque va emessa ogni qual volta l’Associazione si trovi a svolgere un’attività di tipo commerciale.
La determinazione dell’aliquota IVA varia a seconda del servizio prestato e dovrà essere verificata di volta in volta, seguendo le norme del Repertorio Iva della Agenzia delle Entrate (comunemente il 99% delle vostre fatture sarà comunque al 21%; ricordatevi però che se mettete in fattura delle spese, queste sono esenti iva ad; es. le spese di spedizione).
Ora, distinguiamo tre ambiti.
PRIMO AMBITO: Associazioni in regime 398/1991 che hanno in essere soli contratti di pubblicità – sponsorizzazioni – cessione diritti radiotelevisivi
Le fatture in questo caso sono estremamente semplici e potete scaricare qui un semplice proforma che potete adottare. Il nostro file ha il vantaggio di essere in formato excel e di avere le celle già preparate per calcolare l’iva al 21% e fare il totale dovuto sommando l’imponibile. Tenendo conto che è sempre opportuno citare in fattura il riferimento al relativo contratto stipulato (che dovrà essere tra i documenti a disposizione per eventuali controlli della Agenzia delle Entrate), le fatture devono essere numerate progressivamente per anno solare. Vi consigliamo caldamente di leggere il nostro articolo sul Registro Iva Minori per tenere sotto controllo il relativo pagamento dell’Iva allo Stato.
SECONDO AMBITO: Associazioni che svolgono attività commerciali generiche (occasionali e non) – col solo codice fiscale
Anche queste seguono le stesse regole del primo ambito. Con l’unica accortezza che se il loro importo economico totale (non cadauna!) supera il 10% delle entrate della Associazione (per anno solare) si rischia di vedersi aperta d’ufficio la partita iva (con la conseguente richiesta di porre tali entrate sotto tassazione) e correre anche il rischio di perdere la qualifica di ente non commerciale se le entrate commerciali superano il 50% delle entrate totali. In tal caso si diventa di fatto una Società Profit, soggetta alla tassazione ordinaria e tutti i proventi (compresi quelli istituzionali) saranno sottoposti a tassazione ordinaria!
TERZO AMBITO: Associazioni che svolgono attività commerciali con partita iva ma non nel regime 398/1991
Anche in questo caso si corre il rischio di perdere la qualifica di ente non commerciale se le entrate commerciali superano il 50% delle entrate totali. In tal caso, come il secondo ambioto, si diventa di fatto una Società Profit, soggetta alla tassazione ordinaria e tutti i proventi (compresi quelli istituzionali) saranno sottoposti a tassazione ordinaria.
UN CONSIGLIO
Indicate sempre tempi e modalità di pagamento. Ad esempio scrivete 30gg dalla data di fatturazione con Bonifico Bancario su IBAN: XXXXXX , Causale: YYYYYY
QUALI SONO LE ENTRATE COMMERCIALI per cui bisogna emettere una fattura.
Non si considera mai “commerciale” l’attività svolta nei confronti dei propri associati in conformità agli scopi istituzionali (quindi le quote o contributi associativi incassati dai soci non sono MAI commerciali)
In ogni caso, si considera di natura commerciale l’attività resa dietro corrispettivi specifici. E’ prevista una deroga a tale principio in base alla quale non vengono considerate di natura commerciale (e quindi non sono tassabili) le operazioni svolte in conformità allo statuto e in attuazione del fine istituzionale dell’ente, anche se comportano prestazioni dietro corrispettivi specifici (ad esempio fare un banchetto e vendere i bonsai per raccogliere i fondi a favore di una onlus o ong). Inoltre, con un’ulteriore deroga il legislatore ha previsto che la cessione di pubblicazioni (la vendita di libri) anche a terzi non soci dietro corrispettivo non è considerata commerciale se le stesse vengono cedute, prevalentemente, agli associati.
Vi sono delle attività considerate comunque oggettivamente commerciali. Tra esse:
– cessioni di beni nuovi prodotti per la vendita;
– erogazioni di acqua, gas, energia elettrica e vapore;
– gestione di fiere ed esposizioni a carattere commerciale;
– gestione di spacci aziendali e di mense;
– somministrazione di pasti;
– prestazioni di trasporto e di deposito;
– organizzazioni di viaggi e di soggiorni turistici;
– prestazioni alberghiere e di alloggio;
– prestazione di servizi portuali ed aeroportuali;
– telecomunicazioni e radiodiffusioni;
– pubblicità commerciale.
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Buona sera! Ecco il busillis:
1. il circolo di cui sono presidente - che ha codice fiscale e non partita iva - può pagare un compenso per l'esibizione musicale di un artista "occasionale" per un suo intervento in un'iniziativa organizzata dal circolo, come compenso per collaborazione occasionale art. 61, comma 2 decreto legislativo nr. 30/2003, maggiorato della ritenuta d'acconto 20%?
2. E poi non dobbiamo considerarci "sostituto d'imposta"?
1. Si.
2. DOVETE considerarvi tale e versare voi direttamente allo Stato la ritenuta d'acconto.
1. E come si versa la ritenuta d'acconto?
2. Ma allora non devo pagare il compenso aumentato del 20% ?
Grazie.
1. Con l'F24.
2. Deve pagare il netto al lavoratore e la ritenuta allo Stato.
Buon giorno sono presidente di un'associazione dilettantistica.
Noi teniamo corsi nelle scuole e paghiamo gli istruttori tutti molto inferiori a 7500 euro annuo. Per i contributi che le scuole danno fanno un contratto con cig,fino all'anno scorso emettevamo una nota di debito esente iva, da quest'anno ci obbligano ad emettere la fattura elettronica. Noi abbiamo aperto la partita iva e dotati di pec e firma digitale.
1. Siamo obbligati ad emettere fattura se si L'iva e bolli siamo esenti o cosa dobbiamo considerare?
Grazie
Legga questo nostro post.
Le fatture vanno fatte quando si chiede il pagamento di una prestazione.
Se invece fate una convenzione e vi danno un contributo a titolo di rimborso spese, no. Legga questo nostro post.
Gentile azienda, vogliamo sapere se avete a disposizione un facsimile di fattura per associazione onlus.
Cordiali saluti
No, ma non esiste un modello ad hoc. Valgono le stesse regole generali per qualsiasi tipo di fattura.
Buongiorno, fatture e ricevute emesse possono seguire la stessa numerazione (magari indicando semplicemente se si tratta di fattura o ricevuta)
o è obbligatorio che abbiano 2 numerazioni differenti?
Vi ringrazio in anticipo
Due numerazioni differenti.
Faccio parte di un motoclub, ovvero una ASD senza scopo di lucro, senza partita IVA, non aderiamo al CONI e non compiliamo il modello unico perché non possediamo né beni né titoli, viviamo di quote sociali, con un bilancio pressoché in pareggio. Facciamo annualmente beneficenza, destinata ai ceti meno abbienti. Nello statuto sono incluse come attività sociali, viaggi in moto in Italia e all'estero e l'organizzazione di feste (generalmente in un ristorante). I soci oltre alla quota sociale pagano esclusivamente i costi diretti del servizio, solo quando necessario per la gestione del club, al servizio è aggiunta una quota di 5 o 10 euro per la copertura dei costi sociali. Occasionalmente acquistiamo capi d'abbigliamento coi nostri loghi, che vengono ceduti ai soci al costo d'acquisto.
1. queste attività, possono essere considerate "decommercializzate" e quindi non soggette a tassazione alcuna quali IRES, IRAP, IVA.
2. in caso contrario, queste attività, come vanno gestite?
3. richiesta di partita IVA, redazione di bilancio (entrate meno uscite uguale a utile), redazione del mod.Unico, calcolo IVA dare/avere e liquidazione IVA trimestrale?
1. Dipende, se rispettate tutte i requisiti per poter godere delle agevolazioni degli enti non commerciali.
Cosa intendete quando scrivete che non aderite al Coni? Non siete affiliati alla FMI?
2. Dipende da 1.
3. La partita iva nelle attività descritte non mi pare indispensabile (siete un po' border line rispetto all'abbigliamento... ma dovremmo vedere gli importi). Il Refa va fatto in ogni caso. Iva e Unico sono collegati alla partita iva.
Dalle domande che mi pone penso le converrebbe partecipare a questo nostro corso: http://www.teamartist.com/blog/2015/01/20/il-primo-corso-di-formazione-per-super-dirigenti-di-associazione-di-teamartist/
Buonasera, è stata costituita un ASD (sportiva per ciclismo) con codice fiscale e p.iva, quindi con la possibilità di emettere fatture di sponsorizzazione. IL presidente (signor ALFA) è anche titolare di un negozio che rivende biciclette (essendo una ditta individuale è denominata ALFA + COGNOME). l'ASSOCIAZIONE è denominata ALFA BIKE ASD.
1. Secondo voi la ASD può emettere fattura per sponsorizzazione sulle maglie del nome del signore in questione?
2. Inoltre nei vs.articoli ( preziosissimi, e chiari), leggo " Con l’unica accortezza che se il loro importo economico totale (non cadauna!) supera il 10% delle entrate della ASD (per anno solare) si rischia di perdere il regime fiscale agevolato", mi spiegate bene?
1. Assolutamente si
2. Non vi riguarda. Se siete in 398 (come immagino) il vostro limite di operazioni commerciali annuali è di 250mila euro.
Come associazione no profit, se si fanno stampare delle magliette che andranno vendute ai SOLI soci, risulta una vendita commerciale ed quindi è consigliabile avere una P.IVA oltre che il CF?
Esattamente. Ma il gioco vale la candela? I costi di tenuta annuale di una partita iva non sono bassissimi...
1. Vorrei sapere se come Associazione senza Partita Iva posso emettere fatture.
Inoltre la scuola pubblica da quest'anno richiede la fatturazione elettronica.
2. Come posso farla?
1. No, non potete. Dovete aprire per forza una partita iva. Se vuole può chiederci un preventivo sia per l'apertura che per la gestione.
2. Legga questo nostro post.
siamo Associazione Onlus, regolarmente registrata(a metà Novembre) e con codice fiscale. UNO dei nostri scopi, è realizzare corsi di primo soccorso, in via prevalente a persone in stato di bisogno. UN AZIENDA (ente di profitto) ci chiede di realizzare per lavoratori occupati, dei corsi di primo soccorso, e vuole ricevuta regolare per PRESTAZIONE DI DOCENZA.
1. E' possibile farla?
2. fino a che importo?
3. si è soggetti a IVA?
4. Bisogna dichiararla?
5. compilare il modello EAS?
6. C'è un modello di ricevuta?
1. Si (se siete nel registro delle ONLUS della agenzia delle entrate)
2. Fino al 66% del totale delle vostre entrate istituzionali dell'anno sociale in corso
3. No
4. No
5. Se siete Onlus (vedi 1) siete esentati
6. Si, lo trova qui.
Buongiorno, post sulle fatture molto esaustivo.
Una sola domanda alla quale non ho trovato risposta neanche nei commenti:
Per quanto riguarda le MARCHE DA BOLLO cosa bisogna fare?
1. Hanno l'obbligo le asd (associazioni sportive dilettantistiche) di apporle su fatture e ricevute sopra una certa cifra?
2. E se sì in tutti i casi o solo in casi specifici?
Ringrazio anticipatamente.
1. Solo sulle ricevute sopra i 77,47 euro (non sulle fatture).
2. In tutti i casi.
Buonasera, sono Presidente di una ASD e un mio parente ha una casa in collina che usa poco, molto bella a ridosso di un bosco. Vorrei utilizzarla per fare dei seminari di Yoga. Egli sarebbe disposto ad affittarmela per poco, ed è davvero un bel posto per praticare, una vera manna dal cielo, perciò sono a chiedervi:
1- Come possiamo impostare il pagamento dell'affitto (che sarebbe per un uso temporaneo, solo qualche weekend in estate) in modo che tutto sia fatto in modo regolare e con eventuale ricevuta da parte del parente?
2- Ci sono alcuni lavoretti da fare per sistemare l'ambiente e il bosco, di giardinaggio, di pulizia interna alla casa dato che è un po' grande. Il mio parente non ha possibilità di farlo perciò pensavo di affidarmi a lavoratori esperti ed agenzia di pulizia. Posso fatturare all'Associazione?
Chiaramente siamo svincolati dal cibo e dalle bevande a cui prevederebbe un agriturismo vicino a noi! Grazie, provvedo ad invitare amici su FB!
1. Con un regolare contratto di affitto.
2. Certamente, potreste anzi inserire questo aspetto nel contratto di cui sopra, a giustificazione dell'importo ridotto dell'affitto.
In merito a questo che tipo di contratto dobbiamo fare? Di tipo turistico può andare bene? O c'è un tipo di contratto apposito per le ASD?
Grazie ancora, provvedo ad invitare su FB.
Buona giornata.
P.S. ho scritto una mail per avere una vostra consulenza.
Pierpaolo
Un contratto commerciale qualsiasi standard va benissimo.
Salve. In merito alla sua risposta.
Il nostro commercialista ci dice che non possiamo fare un contratto commerciale in quanto si tratta di un privato e di una ASD.
Ci propone un contratto turistico in cui si decide l'affitto, oppure un contratto in comodato, in cui si stabilisce un rimborso spese, ma che costa molto dal punto di vista di registrazione.
Io pensavo di optare per il contratto di tipo turistico, la casa ci resta in gestione fino a fine anno ad un affitto ridotto e noi ci saliamo quando vogliamo a fare le attività associative (il commercialista in questo caso è dubbioso in quanto dice che il turismo non comprende le attività associative). Voi cosa pensate in merito?
Grazie ancora
Ritengo che non abbia senso pagare un commercialista per poi aver da noi un parere gratuito... Se non si fida di lui, cambi professionista: http://www.teamartist.com/fiscal-services/
Salve.
Abbiamo avuto in affitto la casa con contratto annuale.
La nostra associazione ha incarico i costi di pulizia della casa e di manutenzione del bosco circostante.
La stanza che usiamo per Yoga ha bisogno di una stufa perché quella esistente è vecchia e non scalda a sufficienza.
Come Associazione la stufa è a nostro carico o del proprietario?
Grazie per l'informazione, provvedo a diffondere su FB
Pierpaolo
Si dovrebbe controllare cosa dice il contratto di affitto/ comodato. In ogni caso, a naso, è a carico vostro. Magari però potete trovare un accordo col proprietario (pagarla 50-50 e poi lasciargliela in proprietà al termine della locazione?).
Sinceramente sul contratto non dice nulla in merito all'arredamento della casa. La stanza in uso non è utilizzabile in inverno per la questione del riscaldamento, e noi siamo disposti ad acquistare una stufa a legna dato che non ci sono alternative. In tal caso cosa dovremmo scrivere sul contratto?
Grazie ancora, provvedo ad invitare persone.
Pierpaolo
Scrivete l'accordo che avrete preso col proprietario. se la pagate al 100% voi sarà vostra, se la paga il proprietario sarà sua. Se la pagata un tot e un tot dovrete decidere di chi rimarrà di proprietà una volta concluso il contratto.
Salve, come associazione culturale devo emettere domani una fattura di 5000 euro al netto dell'iva per una sponsorizzazione non pubblica o istituzionale ricevuta appunto da una azienda, per una iniziativa culturale da poco effettuata in questo mese di dicembre 2014; non so quale sia l'aliquota giusta per l'iva ... se il 21% o il 10% o altro. Non ho nessuna agevolazione fiscale ancor , è la prima fattura che emetto e non ho mai ricevuto altri introiti prima di nessun tipo e forse ne avrò altri; forse nel 2015, ma certamente non supereranno i 30.000 euro... neanche i 5000 credo.
Mi aspetto che voi abbiate una partita iva (altrimenti non potrete emettere una fattura). L'iva è al 22%.
Buongiorno, siamo un'associazione culturale che gestisce un sito di informazione. Gli introiti che abbiamo ottenuto finora derivano da inserzioni pubblicitarie per il quale abbiamo utilizzato il regime iva agevolato 398 e per le quali abbiamo emesso fatture. Vorremmo organizzare un corso a carattere culturale aperto ai NON SOCI. Se ho letto bene dovremmo emettere ricevuta fiscale e pagare l'iva su quanto incassato.
Domande:
1-Le ricevute devono essere numerate seguendo la numerazione delle fatture emesse per altri motivi?
2-L'IVA su questo tipo di attività è al 22% e andrà versata totalmente senza le agevolazioni della 398?
3-Quando sarà il momento di versare l'iva si potrà fare un unico versamento della quota iva che gode del regime agevolato e dell'iva "intera" derivata dagli introiti di questo corso?
1. Direi di no. Fate una numerazione a parte per queste ricevute.
2. Se siete in 398 ne tratterrete il 50% come sempre.
3. vedi sopra. In ogni caso il versamento iva in 398 è trimestrale.
Salve, sono il presidente di un associazione culturale con partita iva.
Nel contesto di un evento a carattere regionale mi è stato richiesto dalla pro loco cittadina
di collaborare prestando servizio per l'organizzazione l'attuazione e la promozione dell'evento.
Produzione contenuti grafici, mediazione tra partecipanti, informazione attraverso canali digitali e cartacei, ospitalità, forza lavoro generica.
Si era concordato verbalmente sul compenso precedentemente alla manifestazione.
In questo momento la Pro loco richiede una nostra fattura per presentare la rendicontazioe all'amministrazione comunale che provvederà a mettere in atto il pagamento già concordato con una delibera di giunta.
A quanto ammonta la percentuale IVA per i servizi da noi offerti?
Grazie.
A mio parere il 22%
Buongiorno,
un'ASD con codice fiscale e partita iva riceve dalla FIDAS un contributo per attività sportiva - propaganda, in cambio mettiamo il logo sulle divise, cosa devo emettere come ricevuta? Una riicevuta fiscale senza iva o una fattura con iva come contratto di pubblicità?
grazie
Una fattura con iva come contratto di pubblicità.
Buon pomeriggio.
Una associazione culturale senza scopo di lucro (senza partita iva ma solo con codice fiscale) che dovesse fare domanda per un bando ministeriale per un progetto, nel momento che ricevesse il denaro:
a) questo è tassato?
b) per fare il progetto dovrebbe avvalersi di professionisti. In questo caso per effettuare il pagamento degli stessi potrebbe ricevere da loro parcella e/o pagarli con i voucher o fare un contratto a progetto?
grazie per la sollecita risposta.
d) dovrebbe fare altro?
1. Dipende dal bando. Si tratta di un contratto o di una convenzione?
2. Tutte e tre le soluzioni che propone (anche se con dei professionisti eviterei i voucher).
d)- Troppi pochi elementi per poterlo sapere.
Grazie per la sollecita risposta.
si tratta di un AVviso pubblico con concessione di contributi per effettuare un progetto mirata alla diffusione della musica jazz. Non viene specificato altro.
grazie ancora e buon lavoro.
P.
Dovete chiederlo direttamente a loro. Solo loro possono darvi una risposta sensata...
Si fatto.
grazie mille per la consulenza.
Salve.
Sto per formare un associazione e sto vagliando se farmi aiutare da altre associazioni nazionali, o aprirne una con altri associati.
L associazione che andrei a formare sarebbe di tipo a promozione sociale,tra le altre cose che avrei in mente di fare all interno dell associazione sono dei corsi senza scadenza , regolari, dove l associato, interessato, poteva prenderne parte pagando un corrispettivo mensile.Il costo che deve pagare l associato è calcolato in base alle spese che si sostengono per la struttura e il corrispettivo della persona che insegna in questi corsi. L associazione è di tipo culturare/musicale..
LA DOMANDA È : questi corsi sono soggetti a qualche tassazione, iva o quant' altro o sono istituzionali quindi esenti? grazie della risposta
Dipende. A chi sono rivolti?
Buongiorno, avrei un quesito: un'associazione teatrala svolge attività commerciale per la quale emette fattura e attività istituzionale.
1. L'emissione di una fattura per attività istituzionale la rende automaticamente commerciale?
2. Posso emettere una fattura senza IVA perchè l'attività è istituzionale?
1. C'è una contraddizione. Se fosse attività istituzionale non servirebbe la fattura...
2. Ci sono alcune attività che non sono imponibili. Ma voi cosa fate e per chi?
Mi trovo in un caso simile. Siamo un'associazione di giovani con scopo di promozione dell'arte e la creazione di eventi, attività e progetti in ambito teatrale e dello spettacolo. Una cooperativa ci ha dato un incarico per un reading letterarioall'interno di un convegno organizzato da loro. È previsto un compenso.
1 Dovremo emettere fattura ma questa attività è soggetto al pagamento dell'iva?
2 Non si tratta di un'attività che rientra nei fini istituzionali?
3 In questo caso sulla fattura va indicato il riferimento normativo? Qual è?
Grazie
1. Si
1. No
3. No
Buongiorno ho questo problema ed il mio caso è questo: ho prestato servizio promozionale per 2 associazioni culturali.
Io ho un sito web di spazi promozionali e ho dato loro questo servizio. Su questo sito vendo spazi anche a utenti semplici a cui emetto fattura con codice fiscale se non hanno partita iva.
Le associazioni mi hanno richiesto di fare ricevuta semplice (che non ha fini fiscali).
1. Io però, siccome devo comunque dichiarare l'entrata devo emettere loro anche fattura progressiva inserendo il loro codice fiscale giusto?
2. Le ricevute semplici quindi vanno sostituite/annullate con la ft oppure ci vogliono entrambe (ricev. + ft codice fisc)?
Salve, noi forniamo assistenza gratuita soltanto alle Associazioni no profit e non alle Aziende. Chieda al suo commercialista.
Spett.le blog.teamartist,
dispongo di attrezzatura per video broadcasting.
come posso metterla a disposizione (fittando) a degli amici che intendono avviare una web-tv senza incorrere in problemi fiscali?
grazie
Aprendo una partita iva e pagando le tasse.
ma un'associazione culturale no profit può ricevere fattura?
Certamente. Può invece emetterla soltanto se ha partita iva-
Buon Giorno Team Artist Complimenti per il Vs Servizio!!! Sono Presidente di un'associazione non profit che si occupa di promozione delle arti dello spettacolo regolarmente in possesso di IVA, Codice Fiscale e che ha aderito alla 398. Fra le nostre attività oltre alla formazione dei soci operiamo anche nel settore dell'animazione e dello spettacolo offrendo servizi a chi ne richiede anche per fornire un'applicazione pratica allo staff precedentemente formato ed istruito.
La mia domanda è questa:
1) Questo tipo di attività in pratica rientra nei fini istituzionali come dobbiamo muoverci a livello fiscale?
Emettendo una fattura e pagando le relative tasse: iva, ires e irap.
Buongiorno, siamo un associazione culturale non riconosciuta con codice fiscale.
Stiamo organizzando un festival di portata nazionale, per poterlo realizzare ci affidiamo completamente a fondi esterni (pubblicità e sponsorizzazioni) saranno circa 30000 euro, che verrano interamente utilizzati per la manifestazione.
Per poter emettere regolare fattura agli sponsor dovremo prendere una partita iva ed ora ci sorgono le seguenti domande:
1) Se entrano 30.000 e noi spendiamo in materiale e attrezzature 30.000 quanto pagheremo di tasse approssimativamente?
2) per ora è l'unica manifestazione che svolge l'associazione; quale regime fiscale sarebbe il più adatto per una manifestazione di questo tipo?
1. Dipende dal regime fiscale scelto. Ma oltre alle tasse dovete valutare il costo della tenuta della partita iva.
2. Quello della 398.
Avete risposto a Mario:
"Dipende dal regime fiscale scelto. Ma oltre alle tasse dovete valutare il costo della tenuta della partita iva"
Ma quale sarebbe l'altra opzione? Se ricevo 30000€ dagli sponsor non sono obbligato ad avere partita IVA?
Dipende se l'Associazione sceglie il regime standard di partita iva o quello agevolato della legge 398/1991
Quindi se ho capito bene per una associazione culturale:
1. se ho solo codice fiscale pagherò l'IVA su eventuali pubblicità e sponsorizzazioni senza sconti
2. se apro partita IVA posso avere l'agevolazione del 50% aderendo alla 398
3. se non ricordo male l'altra differenza è che con partita IVA posso anche vendere gadget vari, giusto?
Grazie,Paolo
NO
1. Se ha solo codice fiscale non può fare pubblicità e sponsorizzazioni
2. Si
3. Con partita iva può certamente vendere gadget.
Buongiorno e complimenti per il servizio che rendete. Mi chiamo Daniele e faccio parte di un'Associazione Onlus possessore di cod.fiscale e partita iva (differente dal codice fiscale). Stiamo organizzando per Natale una manifestazione nel Paese per sensibilizzare i bambini al rifiuto riciclato e differenziato. Per allietare la serata abbiamo coinvolto un'altra Associazione di Artisti di strada. Il dubbio che abbiamo è se sul compenso che dovremo all'Associazione per gli spettacoli di strada possiamo essere agevolati su iva o altre trattenute del caso e se possiamo essere agevolati anche sul discorso SIAE.
Grazie e ancora complimenti
Vi conviene chiedere a questa Associazione, prima di tutto, QUALE pezza giustificativa vi emetteranno per il pagamento. Da questa risposta potremo cominciare a ragionare.
E' quello che stiamo cercando di capire. Con che tipo di giustificazione potremmo essere agevolati????
In che senso "che tipo di giustificazione"? Se avete partiva iva avete il diritto di optare per la 398...
Buon giorno, mi chiamo giordano e sono presidente di un'ASD di ciclismo. Nel 2013 abbiamo creato una squadra con degli amici e non avevamo P.IVA perché ci eravamo auto finanziati. Il mese scorso abbiamo preso la P.IVA perché una banca e tre negozi che vorrebbero fare da sponsor come contributo pubblicitario.
1. Emettendo fattura per avere un contributo pubblicitario io devo ridare l'iva al 100% oppure solo una parte.
2. Acquistando materiale per la squadra( completi da gara e dopo gara) posso recuperare iva. (per materiale si possono intendere pure pezzi di ricambio per le bici)
3. Se le fatture di acquisto per materiali superano, come cifra le fatture dei contributi pubblicitari, devo comunque pagare l'iva e fare l'F24 oppure c'è una procedura diversa da prendere.
4. Le tessere degli iscritti avendo ora la P. iva le devo calcolare ai fini dell'F24.
1. Dipende se avete aderito o meno alla 398 e se si tratta di pubblicità o sponsorizzazione. Legga questo nostro post e questo.
2. Dipende se avete aderito o meno alla 398
3. Dipende se avete aderito o meno alla 398
4. Dipende se avete aderito o meno alla 398 e se il bene è ivato all'acquisto.
Buon pomeriggio, dal 2011 sono presidentessa di un Circolo Culturale che affianca l'Azienda Agricola di cui sono titolare, e che mi permette di svolgere le attività culturali, ospitare spettacoli e somministrare cibi e bevande durante le manifestazioni che organizzo presso l'Azienda Agricola.
A. Essendo un Circolo Culturale regolarmente registrato presso l'Agenzia delle Entrate e con un suo proprio Codice Fiscale, ma non avendo finalità di lucro, e non svolgendo attività commerciale, è esonerato dalla tenuta della contabilità (o almeno così credo!)
Ho letto però che il regime fiscale agevolato va dichiarato esplicitamente, secondo quanto da voi scritto nell'articolo al link seguente:
http://www.teamartist.com/blog/2012/10/19/il-regime-fiscale-agevolato-per-le-asd-requisiti-e-comunicazione-dellopzione-398-1991/
B. A questo punto, dato che la comunicazione va fatta o a inizio anno presso gli Uffici Siae o in alternativa all'Agenzia delle Entrate Entrate, tramite lacompilazione del quadro VO della dichiarazione io ho chiesto alla mia commercialista se mi aiutava a capire come compilare questo "quadro VO", nel mio caso, in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, ma questa è sempre rimasta una questione in sospeso.
Adesso, però, per l'inizio del 2015 vorrei chiarire questa situazione, in modo da poter svolgere liberamente attività in sede e soprattutto eventuali prestazioni esterne. In particolare: sono stata invitata più volte a tenere conferenze sul tema delle piante officinali in altre sedi o a coadiuvare attività ludiche in centri per bambini data la mia esperienza con la fattoria didattica;
1. se vorrò accettare tali inviti in futuro e ricevere un compenso in cambio, dovrò emettere ricevuta o fattura?
2. Continuerò a rientrare nel regime fiscale agevolato se tali prestazioni saranno occasionali?
A. No! La comunicazione va fatta solo da chi ha partita iva.
B. No! La comunicazione va fatta ad entrambi gli enti.
1. Non capisco. Il compenso lo deve ricevere lei o l'Associazione?
2. Il regime fiscale agevolato prevede un tetto fisso a 250mila euro l'anno... direi quindi che questo non dovrebbe essere un problema.
Buon pomeriggio, grazie per la risposta: ora è tutto chiaro tranne il punto 1, nel senso che per le prestazioni fuori sede non ho idea se il compenso lo debba ricevere il Circolo Culturale (perché in teoria anche un altro socio, oltre a me, potrebbe eseguire tali prestazioni a nome del Circolo) o se c'è la possibilità che lo riceva io (ma restando sempre nel contesto del Circolo Culturale), inoltre non so se emettere ricevuta o fattura e come registrare questa contabilità da regime agevolato (su di un registro corrispettivi?). Nuovamente grazie!
Beh, deve decidere. Ovviamente si tratta di due cose molto diverse.
Capisco. Mettiamo il caso che decida per far figurare solo il Circolo Culturale (e non il mio nome né quello di nessun altro):
1. in questo caso si emette fattura o ricevuta? (Ricordo che il mio Circolo ha CF e non P.IVA)
2. la contabilità si registra semplicemente su un registro dei corrispettivi, essendo a regime agevolato?
1. Fattura (e dovrà quindi dotarsi di partita iva).
2. Si, se aderirete alla legge 398.
Salve, non so se sia corretta la sezione.
Quest'estate (luglio) per alcuni miei corsisti di un seminario comprai di tasca mia dei piccoli ciondoli.
Ora la tizia che me li ha venduti mi ha fatto fattura all'ASD. Il problema è che ho già chiuso l'anno e sinceramente non mi va di modificare e ristampare tutto, a breve avrò l'assemblea Soci.
Posso includere questa fattura in questo nuovo anno? O è meglio che lei l'annulli? Il problema è che anche lei ne ha fatte altre dopo.
Grazie per l'attenzione, provvedo a pubblicare su FB.
La includa nel nuovo anno (dopotutto l'ha ricevuta dopo la chiusura... capita anche alle aziende non si preoccupi).
Salve, vorrei acquistare una serie di tappetini per gli associati dei miei corsi di Yoga.
Chiaramente questo comporta uno sconto perchè l'acquisto è di più pezzi e fatto da un'associazione sportiva.
Come posso giustificare la spesa e l'incasso da parte degli associati? E' sufficiente una ricevuta generica come quelle dei corsi?
Grazie per l'attenzione, provvedo a diffondere su FB.
Pierpaolo
Legga questo nostro post.
Gent.mi tutti/e,
faccio parte di una associazione di promozione sociale (solo codice fiscale) che si occupa del teatro come strumento di formazione transdisciplinare.
Dobbiamo stipulare un contratto con un'altra associazione no profit per una prestazione di servizio (uno spettacolo e una settimana di laboratorio con un compenso pattuito). Trattandosi di una prestazione di servizio tra due no profit dobbiamo calcolare l'IVA e in che misura?
Ringraziandovi anticipatamente colgo l'occasione per porgere
cordiali saluti
Renata Gambino
Il 22% a meno che siate affiliati alla stessa APS nazionale.
Grazie per il riscontro. Molto felice della risposta e, anche se nel nostro caso siamo abbondantemente sotto i valori citati, temo di aver bisogno di un chiarimento ulteriore. Nell'articolo principale fate alcuni esempi e nel "secondo ambito" citate il 10% come limite per chi è in 398.
1. Questa percentuale è tale perché è riferita ad attività commerciali, mentre se noi andassimo a fatturare le quote annuali, avremmo solo il limite dei 250 mila euro e non della percentuale perché trattasi di attività istituzionali?
NO, legga bene. Il secondo ambito è per chi non è in 398 e fa attività commerciale.
Buongiorno e grazie in anticipo per il supporto.
Siamo un circolo culturale in regime agevolato L.398 e ci occupiamo di tecnologia elettronica e i nostri scopi istituzionali interessano anche ad alcune aziende.
Fino a ora abbiamo avuto una quota di adesione e una quota per l'utilizzo delle attrezzature associative e nel caso i cui i ns. servizi interessavano ad una azienda, la quota di adesione veniva versata dal rappresentante legale dell'azienda (il ns. socio), mentre la seconda parte veniva fatturata all'azienda.
Stiamo ora valutando se può essere opportuno avere un unico importo omnicomprensivo e mi chiedo come ci si deve comportare fiscalmente in un caso come quello esposto.
A me viene da pensare che se trattasi di privati, per il totale importo dell'adesione può essere emessa una ricevuta/pezza giustificativa, mentre per le aziende, esclusivamente una fattura e naturalmente diventa un operazione commerciale che va a erodere quel 10% oltre il quale diventa possibile perdere le agevolazioni della 398
Promosso?
Saluti, Flavio.
Mi racconti che cos'è questa "quota di adesione".
Il contributo / quota annuale che il socio versa per aderire all'associazione.
La sua ipotesi sta in piedi; noti solo che chi è in 398 può avere entrate commerciali fino a 250mila euro l'anno senza alcun rapporto %.
Siamo una ASD che si occupa di cinofilia e addestramento cani. Vorremmo svolgere lezioni di "paragility" a pagamento per una ONLUS che si occupa di ragazzi disabili.
Non abbiamo P.IVA, solo C.F.
1. Possiamo emettere ricevuta fiscale?
2. La ONLUS potrà poi dedurre fiscalmente le lezioni che ci pagherebbe?
3. Con tali introiti è possibile retribuire il socio istruttore che tiene le lezioni?
4. I ragazzi destinatari del corso dovranno iscriversi alla ASD (in modo tale che risulti attività erogata a favore dei soci) oppure non iscrivendoli sarebbe da considerarsi attività commerciale?
La soluzione migliore è la 4.
Buongiorno, sono presidente di una APS. Un Comune dovrebbe assegnarci un lavoro inerente l'aspetto culturale della località.
Premesso che i fondi come da legge vengono poi reinvestiti in attività socioculturali, è possibile ottenere questo finanziamento avendo noi solo il Codice Fiscale? Come? Tramite ricevuta?
Dipende. Pensate di fare una convenzione col comune?
salve sono presidente di un'a.p.s. che si occupa dei bambini e di intrattenimento, solo con il Cf. come ass. abbiamo fatto uno spettacolo in piazza per il comune con un rimborso spese\compenso.
1. ora per ricevere i soldi cosa devo presentare una ricevuta o una fattura?
2. se faccio una ricevuta come rimborso spese devo inserire il dettaglio spese?
3. ci sono dei modelli prestabiliti da seguire in questo caso?
1. Senza P.IVa una fattura non la potete emettere. Dipende da cosa avete concordato PRIMA col comune. Vi danno un contributo?
2. Meglio, si
3. Legga questo post.
1)al comune nella proposta ho inserito la dicitura "rimborso spese"
2)ma devo inserire il dettaglio nella ricevuta che faccio al comune ho devo averlo io in modo da dimostrarlo nel caso di controlli?
3) letto si queste le rilascio già ai nostri associati
grazie 1000
Deve chiederlo al comune. Punti al rimborso spese convenzionato.
buongiorno, la nostra asd sta organizzando un seminario aperto a tutti (tesserati e non).
Tale seminario si svolgerà a fine novembre ma, la scadenza via bonifico del pagamento è prevista per fine settembre per cui tanti iscritti stanno già effettuando il pagamento.
Il nostro dubbio è: quando devo emettere la fattura? Entro un tot di giorni dalla data di pagamento oppure posso aspettare la data del corso?
Ehm. Dovrebbero essere emesse entro il giorno in cui ha verificato l'avvenuto pagamento!
Buonasera, vi faccio i complimenti per le mille risposte che trovo qui nel forum..
ma ora è arrivato il tempo di fare io una domanda.
Sono la Presidente di una ASD è sto effettuando dei lavori di ristrutturazione di muratura, elettrica e idraulica per gli spogliatoi e pavimento. Devo richiedere le fatture ai rispettivi artigiani ma mi chiedono a che percentuale deve essere l'IVA. Se al 4, 10 o 22% oppure esente. Il locale è un locale commerciale dove pago l'affitto.
Mi sapete dare una risposta?
grazie mille rimango in attesa.
Non capisco. La titolarità nell'applicazione dell'Iva è a carico di chi emette la fattura non di chi la riceve. Io direi che dovreste pagare il 10% trattandosi di lavori di ristrutturazione... ma è il caso che sia il commercialista degli artigiani a stabilirlo!
Buongiorno e complimenti per il fondamentale lavoro di informazione che svolgete on-line,
scrivo per avere alcune informazioni sul rapporto tra associazioni e amministrazioni pubbliche nella stipula di una prestazione di servizi.
Sono socio fondatore di un’associazione che si occupa di promuovere l’importanza della cultura del libro e della lettura. L’associazione è attiva da alcuni mesi, conta circa un 20 di soci e attualmente sta valutando la possibilità di partecipare a un’indagine di mercato fatta da un comune per l’affidamento, mediante cottimo fiduciario, di attività di promozione della lettura. Qualora la nostra associazione fosse selezionata per lo svolgimento di tali attività, dovremo emettere verso il comune regolare fattura per lo svolgimento delle attività previste (circa 18.000 euro lordi per 15 mesi di programmazione di diverse attività: laboratori, spettacoli, letture etc).
1. Quello che vorrei capire grazie al vostro aiuto è se i pagamenti che verranno introitati dall’associazione per lo svolgimento di tali attività (attività pienamente rispondenti ai nostri scopi statutari) andranno a ricadere nelle attività istituzionali o commerciali (costituenti reddito imponibile). Dalle informazioni che ho trovato in rete mi sembrerebbe possibile inserire questo corrispettivo tra gli introiti non commerciali ai sensi dell’art. 10 n. 20 del D.P.R. 633/1972 (corrispettivi specifici versati per attività svolte in diretta attuazione degli scopi istituzionali e rivolte agli iscritti, associati o partecipanti). Questa interpretazione è corretta a vostro avviso. Tenete in considerazione che le attività che svolgeremo saranno pienamente istituzionali e che verranno erogate verso persone che non iscritte o socie dell’associazione.
2. Vi segnalo inoltre che tra i requisiti di idoneità per la partecipazione all’indagine di mercato vi è l’iscrizione al registro delle imprese presso la competente CCIAA. Iscrizione che ci darebbe modo di avere la P.IVA e quindi di emettere fattura.
Grazie fin d’ora per l’aiuto che potrete darci!
manuele
1. La prestazione è assolutamente commerciale. Ed infatti dovrete emettere fattura verso il Comune. La fattura va emessa avendo partita iva (su tali entrate poi, pagherete iva, ires, irap). Vi consiglio di aderire al regime 398.
2. Al contrario. Prima aprirete partita iva presso l'AdE e poi vi iscriverete al REA.
Grazie mille della risposta!
Quindi in buona sostanza se riusciremo ad aggiudicarci questa gara, nel corso dell'anno d'imposta dovremo bilanciare questa entrata con altrettante entrate di carattere istituzionale documentate (tesseramento, prestazioni ai soci, etc.).
Qual'ora non riuscissimo a bilanciarle perderemmo il carattere di non commercialità dico bene?
un bel dilemma!
grazie ancora e cordiali saluti
No, le ho suggerito di aderire alla 398. In quel regime avete un limite a 250mila euro l'anno di entrate commerciali a prescindere dalle entrate istituzionali.
Buongiorno, in merito alle attività parzialmente defiscalizzate svolte da associazioni senza partita IVA ho alcuni quesiti da porvi. L’ASD priva di partita IVA non desidera svolgere una vera e propria raccolta fondi pubblica
A. in quanto questa non può essere attivata per sostenere l’attività dell’ente nel complesso ma deve essere finalizzata ad uno specifico obiettivo,
B. in aggiunta l’offerta deve essere libera senza la possibilità di fissare un importo minimo.
C. Questa ASD senza partita iva, al fine di autofinanziarsi, ha però la possibilità di svolgere attività commerciale occasionale;
D. questa attività dovrà avere sempre un volume inferiore rispetto all'attività istituzionale.
E. Le entrate derivanti da questa attività sono considerate redditi diversi soggetti solo ad IRES.
Vi chiedo:
1)Tra le attività commerciali occasionali la pubblicità è sempre esclusa ?
2)Nel caso sia permesso svolgere pubblicità occasionale si potrà emettere una nota di debito per la ditta ?
3)L’associazione ha facoltà di svolgere prestazioni di servizi occasionali verso i non soci, come ad esempio un evento sportivo o ludico motorio con la raccolta di quote di partecipazione, versando solo l’imposta IRES?
4)In caso affermativo, le quote di partecipazione devono essere certificate in qualche modo?
5) Quali sono le attività commerciali occasionali che una associazione senza partita IVA può svolgere?
Non so dove abbia preso queste informazioni con tanta certezza. La questione non è esattamente come la espone.
A. FALSO.
B. FALSO. Questa è una norme relativa alle erogazioni liberali che sono una cosa completamente diversa.
C. FALSO. Le entrate commerciali occasionali non sono pensate come forme di autofinanziamento delle Associazioni.
D. INESATTO. Molti ispettori ritengono che non possano superare il 10% delle entrate totali annuali o l'importo massimo di 516,46 euro, a prescindere. Non c'è una norma su questo aspetto e quindi viene trattata soggettivamente: si dice soltanto che queste entrate devono essere OCCASIONALI e MARGINALI.
E. INESATTO. Dipende appunto da D.
1. Si
2. vedi 1.
3. Questo è il caso del punto C. di cui sopra. La risposta è NI: dipende se tali entrate sono anche marginali.
4. Ovviamente con una ricevuta fiscale
5. Non c'è una norma al riguardo. A nostro parere sono le normali prestazioni rivolte ai soci occasionalmente e marginalmente rivolte ai non soci.
Salve e complimneti per il Blog,
Sono il presidente di un'associazione culturale che si occupa della valorizzazione dei funghi, organizziamo convegni dibattiti, mostre, sagre...
Non abbiamo ancora la partita IVA, capita a volte che per finanziare l'attività istituzionale dell'associazione alcuni soci donano i funghi che hanno raccolgono e gli stessi vengono venduti in mercatini o nella sede sia a soci che ai non soci. ( garantendo la tracciabilità degli stessi)
Un ristorante locale ci ha chiesto qualche kg di funghi ma vorrebbe la fattura...è possibile vendere anche ai commercianti i funghi donati dai soci o possono essere venduti solo ai privati?
Grazie anticipatamente per la disponibilità.
Non avendo partita iva non potete emettere fattura.
Salve, sono il "factotum" di una Asd a gestione familiare.
1. Che differenza c'é tra quota associativa e quota mensile?
2. Entrambe sono esenti da Iva?
3. E in che modo vanno numerate le ricevute?
4. È corretto usare un blocchetto di ricevute per le sole quote associative e un altro per le quote mensili?
Cos'è una "Asd a gestione familiare"?
1. La quota associativa è annuale e deve essere pagata da tutti gli associati a prescindere da ciò che fanno.
La quota mensile invece immagino sia per i corsi...
2. Se sono rivolte a soci e siete in regola rispetto alle norme che regolano il noprofit, si.
3. Progressivamente.
4. Nulla osta
Buonpomeriggio sono presidente dallo scorso mese di luglio di un'associazione di promozione sociale con partita IVA. Ieri l'altro un conoscente mi ha chiesto se eravamo in grado di realizzare un sito ecommerce. La mia risposta è stata affermativa perché sono un web designer e tra le attività dell'associazione rientra anche la realizzazione di siti internet, applicazioni mobile e materiale audio-visivi. Quali sono le imposte che dovrò pagare, esclusa IVA, su un imponibile per la realizzazione del sito di circa 3 mila euro.
Grazie
A mio parere è una attività che non potete fare perchè si pone in concorrenza sleale con gli operatori del settore... Detto questo, tolta l'iva, dovrete pagare IRES e IRAP. Cerchi pure i relativi post sul nostro blog e troverà le formule di calcolo di quanto ci chiede.
Buongiorno, intanto non avendo nè facebook nè twitter vi faccio i complimenti e vi quoto qui sul blog.
Visto il TUIR art. 148 c.3: Per le associazioni politiche, sindacali e di categoria, religiose, assistenziali, culturali, sportive dilettantistiche, di promozione sociale e di formazione extra-scolastica della persona non si considerano commerciali le attivita' svolte in diretta attuazione degli scopi istituzionali, effettuate verso pagamento di corrispettivi specifici nei confronti degli iscritti, associati o partecipanti,ecc...
volevo chiederle cosa si potrebbe intendere per iscritti e partecipanti, considerato che la nostra asd organizza corsi di ginnastica dolce per anziani che spesso non sono soci.
Così come lo leggo l'art. 148 sembra indicare l'esenzione dall'IVA anche per i non soci (iscritti e partecipanti) che partecipano ai corsi.
1. E' una interpretazione corretta secondo lei?
2. Esiste qualche indicazione ufficiale in merito?
1. No. Si intendono i soci e i tesserati alle organizzazioni nazionali cui la vostra Associazione dovesse essere affiliata.
2. vedi 1.
Grazie, ma non sono pienamente convinto. Se la sua interpretazione corrisponde alla volontà del legislatore allora il comma 3 dell'art 148 è grammaticalmente errato.
Mi permetto di far osservare che dopo "iscritti, associati o partecipanti" c'è una virgola al posto della quale si potrebbe tranquillamente mettere un punto.
.. "di altre associazioni che svolgono la medesima attività" non è un complemento di specificazione, ma un'altra categoria considerata non commerciale.
Le asd potrebbero fare gruppo ed assieme a voi di Teamartist spingere per avere un'interpretazione letterale della norma a tutti noi più favorevole.
Altrimenti far modificare l'articolo col significato voluto invece di questo che dice tutt'altro.
Grazie ancora per l'ottimo lavoro che fate per tutti noi.
3. Per le associazioni politiche, sindacali e di categoria, religiose, assistenziali, culturali, sportive dilettantistiche, di promozione sociale e di formazione extra-scolastica della persona non si considerano commerciali le attivita' svolte in diretta attuazione degli scopi istituzionali, effettuate verso pagamento di corrispettivi specifici nei confronti degli iscritti, associati o partecipanti, di altre associazioni che svolgono la medesima attivita' e che per legge, regolamento, atto costitutivo o statuto fanno parte di un'unica organizzazione locale o nazionale, dei rispettivi associati o partecipanti e dei tesserati dalle rispettive organizzazioni nazionali, nonche' le cessioni anche a terzi di proprie pubblicazioni cedute prevalentemente agli associati.
Buongiorno, sono il presidente di un'ASD in regime 398 titolare di CF e P.IVA, che si occupa di corsa.
Per promuovere l'attività sportiva anche fra le famiglie e dilettanti, organizziamo tre gare l'anno in cui partecipano (ovviamente) non solo soci, ma in prevalenza persone esterne, molte delle quali non associate ad alcuna realtà in ambito podistico.
Per la partecipazione alle gare è richiesta una quota di iscrizione.
1. La quota di iscrizione come va trattata fiscalmente?
2. Fino ad oggi l'abbiamo sempre considerata esente in quanto rientrante nelle finalità istituzionali. E' corretto?
Il nostro statuto cita:
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Art. 2 – Scopo Associativo
1. L'associazione è apolitica e non ha scopo di lucro. I mezzi finanziari sono costituiti dalle quote associative determinate
annualmente dal Consiglio Direttivo, dai contributi di enti e associazioni, da terzi in genere e dai proventi delle varie attività
sportive e ricreative organizzate dall’associazione. Durante la vita dell'associazione non potranno essere distribuiti, anche in
modo indiretto, avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale.
2. Essa ha per finalità lo sviluppo e la diffusione di attività sportiva connessa alla pratica dell'atletica leggera intesa come mezzo
di formazione psico-fisica e morale degli associati, mediante la gestione di ogni forma di attività agonistica, ricreativa o di
ogni altro tipo di attività motoria e non, idonea a promuovere la conoscenza e la pratica dell'atletica leggera. Per il miglior
raggiungimento degli scopi associativi, l'associazione potrà, tra l'altro, anche a seguito di convenzioni con gli enti locali,
svolgere l'attività di gestione, conduzione, manutenzione ordinaria di impianti ed attrezzature sportive abilitate alla pratica
dell'atletica nonché lo svolgimento di attività didattica per l'avvio, l'aggiornamento e il perfezionamento nello svolgimento
della pratica sportiva della stessa disciplina. Come attività accessoria e complementare a quella istituzionale, potrà
organizzare viaggi e soggiorni turistici la cui partecipazione è destinata ai propri associati.
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Grazie in anticipo per la disponibilità.
1. Quella da parte di non soci o non tesserati FIDAL (o di altri EPS cui voi siete affiliati), come una entrata commerciale. Dovreste quindi avere partita iva ed emettere fattura: indi pagare IVA, IRES, IRAP
2. No.
Due preoccupazioni: come sono assicurati i partecipanti alla gara? Come fate a verificare che siano in condizioni di salute idonee? (sapete, vero, che dovreste chiedere loro un certificato medico?).
Per ovviare all'aspetto fiscale, potreste far diventare la gara uno dei due eventi annuali di raccolta fondi esentasse. Approfondisca qui: http://www.teamartist.com/blog/2012/11/06/raccolta-fondi-per-associazioni-tombole-lotterie-pesche-beneficenza/
Buongiorno, avrei un quesito da sottoporvi. In particolare, sono presidente di un'associazione culturale non riconosciuta cono solo codice fiscale e con codice attività 949990 - Attività di altre organizzazioni associative NCA e come natura giuridica 12 - Associazioni non riconosciute e comitati. Avendo un sito internet dell'associazione, attraverso la quale promuoviamo le nostre attività:
1. se trovassimo uno sponsor, possiamo pubblicare sul sito internet menzionato il suo logo, in segno di ringraziamento per averci sponsorizzato? 2. Non avendo p.iva ma solo c.f. possiamo emettere solo ricevuta fiscale?
3. in questo caso la società potrà detrarre la " sponsorizzazione " in che misura percentuale?
4. ovviamente l'importo non sarà gravata di iva?
Grazie anticipatamente per la disponibilità
1. Si
2. No
3. Nessuna
4. Al contrario, l'iva deve essere computata.
Ciao e complimenti per il Blog. Siamo una ASD ed abbiamo in concessione dal comune un impianto sportivo. Oltre alle nostre attività sportive, affittiamo il nostro campo polivalente ad altre società sportive o persone fisiche.
1. Abbiamo l'obbligo di emettere fatture?
2. oppure possiamo fare semplici ricevute fiscali?
3. al 22%?
4. viste le ultime disposizioni, come dobbiamo essere pagati? con bonifico, pos? è possibile essere pagati in contanti?
1. Immagino abbiate partita iva. Tutto dipende se queste persone fisiche sono vostri soci/tesserati oppure no e se le altre società sportive sono affiliate alla vostra stessa FSN/EPS o meno
2. vedi 1.
3. Le fatture si.
4. Come preferite ma, in contanti, solo al di sotto dei 516,46 euro
Ciao, controllando le fatture emesse nel 2013 ci siamo accorti che una fattura è stata pagata in contanti nonostante oltre il limite dei 500 e rotti euro.
1 - Leggevo che in caso di verifica possiamo perdere le agevolazioni previste dal regime 398, giusto?
2 - la decadenza del regime è applicabile solo all'anno sanzionato o anche ai successivi?
1. Giusto
2. Per l'anno sanzionato
Sponsorizzerebbe me .
Dovrebbe avere una partita iva per poterlo fare. A quanto ammonterebbe questa sponsorizzazione? Per meno di 5000 euro l'anno non ne varrebbe la pena di sicuro-
Sono un allenatore di basket, dovrei ricevere una sponsorizzazione da parte di un'azienda sportiva. Vorrei sapere se devo aprire la partita iva o no. Facendo un contratto di sponsorizzazione diventerei una sorta di "dipendente" dell'azienda ? Quindi non dovrei pagare la partita iva? Una cifra magari potrebbe essere coperta con dei buoni acquisto nel caso sia da aprire la p.iva. Altri modi di pagamento non mi vengono in mente.
Attendo sue delucidazioni,grazie mille.
Buona giornata
Non capisco. L'Azienda chi sponsorizzerebbe? Lei, una squadra, l'Associazione?
Salve sono il presidente di una asd e culturale. Pensando di voler affiancare all'attività principale di corsi di danza e zumba, attività commerciali generiche tipo animazioni e intrattenimento di ballerini-animatori in modo molto limitato e occasionale tipo un paio di volte l'anno per Comuni o Aziende o privati.
1. Mi consiglierebbe di aprire come associazione affianco al codice fiscale e conto corrente intestato all'associazione, una partita iva?
2. In particolare vorrei sapere se utilizzando l'iva e quindi emettendo regolare fattura per ad esempio l'animazione di un matrimonio a privati sarei in regola col fisc.
Sono sicuro che queste attività non supererebbero il 10% delle entrate dell'asd.
cordiali saluti
1. Difficile dirlo. Dipende dagli importi complessivi. Se deve fatturare meno di 5000 euro l'anno non ne vale la pena.
2. Adempiendo a tutti gli oneri connessi all'apertura di una partita iva e pagando tutte le relative imposte, si.
Buongiorno, stiamo organizzando un corso per soggetti esterni all'associazione. Dalle letture effettuate nel blog deduciamo che dobbiamo emettere FATTURA con iva al 22%.
Domanda: avendo noi aderito al regime agevolato, per le suddette fatture, dobbiamo pagare la totalità dell'iva oppure una percentuale agevolata?
Ad esempio. fattura 122euro, iva 22 euro; dobbiamo pagare 22 euro oppure il 50%? oppure il 90%?
Grazie per la disponibilità.
Il 50% dei 22 euro (se ho inteso la domanda).
Salve, vi chiedo risposta su un quesito credo delicato in quanto di difficilissima soluzione. Nel caso una ASD con solo CF ha emesso fatture (erroneamente) per contratti di pubblicità nel 2013 e inizio 2014 e i soggetti a cui sono state fatte le fatture le hanno contabilizzate (erroneamente), scaricandosi l'IVA, ci sarebbe una soluzione? Vi chiedo cioè, come e se è possibile rettificare questa situazione.
Fatico a darvi un consiglio. Una strada potrebbe essere quella di aprire ora la partita iva, pagare le tasse evase magari attraverso l'istituto della remissione in bonis. Ciò non ripara però l'errore a danno delle Aziende che dovevano verificare la possibilità da parte vostra di emettere fattura e non lo hanno fatto.