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07 Gennaio 2013

Come deve essere fatta la pezza giustificativa ad un socio per il pagamento della quota sociale o di una attività?

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Software Gestione Associazione
Come deve essere fatta la pezza giustificativa ad un socio per il pagamento della quota sociale o di una attività?

Partendo dal principio che le associazioni sono esonerate dall’emissione di ricevute (o scontrini) fiscali per le sole attività istituzionali, vi è comunque la necessità di rilasciare una pezza giustificativa “semplice” per il pagamento della quota associativa o per l’iscrizione degli associati ad attività o corsi (qualora invece l’attività sia rivolta a non soci o a non tesserati, l’associazione è tenuta ad emettere idoneo documento di incasso ai fini fiscali e ad adempiere ai conseguenti obblighi contabili). Vi rammentiamo che queste pezze giustificative generiche (non fiscali) non sono soggette al pagamento dell’IVA.

Ciò è comunque opportuno per correttezza, per questioni amministrative, per attestare il rapporto associativo e poter dimostrare durante una ispezione fiscale tra chi e chi è avvenuto lo scambio di denaro. Su queste pezze giustificative semplici (non fiscali), numerate progressivamente, dovranno essere riportati:

  • i dati identificativi dell’Associazione (denominazione, indirizzo della sede legale, cf o p.iva);
  • i dati identificativi dell’associato (nome cognome, codice fiscale, data e luogo di nascita; opzionale l’indirizzo);
  • l’importo della quota sociale;
  • l’anno sociale di competenza;
  • la data e il luogo del rilascio.

Queste pezze giustificative devono essere conservate dalla Associazione almeno per 12 mesi (ma noi consigliamo di conservarle per 5 anni); a questo proposito potete leggere questo post.

Si deve produrre ogni pezza giustificativa in duplice copia (una per il socio ed una per l’associazione), in modo tale da poter dimostrare anche in ASSEMBLEA SOCI  chi è in regola col versamento della quota annuale e garantirgli il diritto di prendere parte alle assemblee elettive, di poter approvare il rendiconto economico annuale e di poter dire la sua sulle attività di indirizzo e governo dell’Associazione.

Le pezze giustificative per le attività (connesse agli scopi istituzionali) svolte dagli associati possono essere predisposte in modo analogo.

Per quanto riguarda invece le ricevute FISCALI per l’iscrizione ad attività sportive, queste devono obbligatoriamente contenere tutta una serie di dati per consentire ai TUTORI LEGALI dei soci minorenni di poter detrarre, in dichiarazione dei redditi, il costo di iscrizione per ragazzi da 5 a 18 anni. Abbiamo già affrontato l’argomento della detrazione delle spese dei corsi sportivi dei figli; ci limitiamo ora a riassumere le informazioni che devono essere riportate sulle ricevute fiscali di pagamento (numerate progressivamente) ai fini della detrazione fiscale:

  • i dati identificativi dell’Associazione;
  • la causale del pagamento (iscrizione / abbonamento ad attività sportiva dilettantistica);
  • l’attività sportiva svolta (nome del corso e anno / stagione);
  • l’importo corrisposto per la prestazione resa;
  • i dati anagrafici del praticante l’attività sportiva;
  • il codice fiscale del soggetto che ha effettuato il pagamento.

Ricordiamo infine che le ricevute emesse da associazioni politiche, sindacali, di categoria, religiose, assistenziali, culturali e sportive per le quote o i contributi associativi sono esenti dall’imposta di bollo in modo assoluto come previsto dal D.P.R. 26 ottobre 1972 n. 642, all’art. 7 dell’allegato B; le altre ricevute sono soggette al bollo di 2,00 € se la somma versata è superiore a 77,47 € (le vecchie 150.000 lire), come stabilito dal medesimo DPR all’art. 13 dell’allegato A.

Potete scaricare il fac-simile di: ricevuta di pagamento quota associativa, ricevuta di pagamento attività, ricevuta di pagamento iscrizione e/o abbonamento ad attività sportive dilettantistiche.

Se avete letto questo articolo, forse vi può interessare anche quello sulle fatture fiscali.

 

Damiano Dalerba & Stefano Cabot

Direttori area noprofit di TeamArtist

 

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706 risposte a “Come deve essere fatta la pezza giustificativa ad un socio per il pagamento della quota sociale o di una attività?”

  1. Rispondi
    Franco

    Buongiorno. Sono il segretario di una associazione culturale senza fini di lucro e vi scrivo per chiedervi gentilmente un paio di consigli.
    I soci versano direttamente sul nostro unico conto corrente bancario le quote sociali così stabilite:
    sostenitori: 100,00 €;
    ordinari: 10,00 €
    (ogni tanto noi del direttivo versiamo anche qualche contributo volontario, sempre nello stesso modo).
    Poiché noi non rilasciamo nessuna ricevuta in quanto tutto il denaro che entra (e che esce) deve per regolamento interno essere "tracciabile", e quindi passa, come ho detto, tramite c/c bancario, vorrei sapere se è corretto non rilasciare ricevute per quote sociali/contributi da soci in quanto
    le copie dei versamenti fatti in banca vengono considerate tali.
    Ci risulta anche che alcune associazione rilasciano invece ricevute mettendo una marca da bollo per cifre superiori a € 75,00 mentre per somme piccole
    versate non mettono nulla. Hanno ragione loro, abbiamo raghione noi o tutti e due?
    Grazie mille e molti cordiali saluti,

    • Rispondi
      TeamArtist

      I soci sostenitori hanno diritti/ doveri diversi dai soci ordinari?.
      Rispetto alle ricevute, le consiglio la lettura del post da cui le sto rispondendo. Se avesse altre domande, dopo, chieda pure.

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  2. Rispondi
    Ezio

    Salve e grazie dei molti consigli, sono presidente di una ASD con P.I., affiliata ad un EPS e riconosciuta dal Coni, all'interno della ns struttura svolgiamo attività di ballo di fitness, di arti marziali ecc ed abbiamo anche una sala attrezzi (palestra) noi consideriamo tutte queste attività istituzionali e rilasciamo a tutti i ns soci che vi partecipano una regolare ricevuta con causale attività istituz che va regolarmente inserita nel bilancio.. mi confermate che è corretto che anche le attività svolte in palestra sono istituzionali anche se abbiamo un istruttore professionista che abbiamo regolarmente assunto con contratto? o devo considerarle commerciali e versare l'iva?..grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Da quello che dice sembra tutto a posto. Si ricordi però che il Fisco non controlla il solo piano formale (cioè rispettiate tutte le norme) ma anche il piano sostanziale e cioè che la sua Associazione sia... davvero una Associazione! Per questo ultimamente gli ispettori in borghese aspettano gli atleti al di fuori delle palestre e fanno loro un questionario con domande del tipo:
      - Lei si sente più socio o cliente di questa palestra?
      - Come si chiama il Presidente della sua Associazione?

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  3. Rispondi
    claudio

    se le ricevute non fiscali vanno inserite sul libro prima nota cassa, a fine anno quando la società emette ricevuta fiscale al genitore anche quella va inserita sul prima nota cassa? poi avrei due somme !

    • Rispondi
      TeamArtist

      La ricevuta fiscale comulativa di fine anno serve solo al genitore per la detrazione dei redditi. Voi, se avete già fatto le registrazioni mensili, non avrete bisogno di riportarle in prima nota (perchè, di fatto, non incasserete i soldi una seconda volta!).

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  4. Rispondi
    claudio

    avendo acquistato tutta una serie di abbigliamento, e non avendo tutti i soldi sul cc posso io come socio versare una certa somma a copertura della fattura? e poi come faccio a riprenderla quando sul cc vi saranno di nuovo i soldi? devo versare la somma con un qualche tipo di dicitura particolare?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Deve farsi approvare dal direttivo un prestito soci. In questo modo potrà poi recuperare quella cifra.

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  5. Rispondi
    claudio

    ma le ricevute non fiscali mensili vanno comunque inserite sul libro prima nota cassa?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Assolutamente SI. Perchè non prova ad usare il nostro software online? Potrebbe semplificarle la vita: www.teamartist.com

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  6. Rispondi
    leonardo

    come si deve comportare l'asd nel caso in cui nella ricevuta di compenso non viene apposta la marca da bollo da parte del ricevente. è possibile liquidare le somme "dovute" o la legge ce lo proibisce?

    • Rispondi
      TeamArtist

      L'ASD dovrebbe far rilevare che manca la marca da bollo. Se, a seguito di ciò, ci si rifiutasse di metterla, si dovrebbe denunciare la questione alla GdF.

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  7. Rispondi
    claudio

    E' possibile per le riscossioni mensili del settore giovanile fare una unica ricevuta a fine anno anche per dare la possibilità al genitore di scaricarsela? oppure bisogna farle mensilmente?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Per il genitore va fatta una sola ricevuta FISCALE a fine anno, e solo se la richiede per le detrazioni. Le ricevute mensili potete tranquillamente continuare a farle ma saranno NON fiscali.

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  8. Rispondi
    claudio

    Si può avere un fondo cassa con il quale poter effettuare piccole spese? oppure le entrate mensili dell'associazione devono tutte essere versate?

    • Rispondi
      TeamArtist

      No, un piccolo fondo cassa è sempre utile e conviene tenerlo a disposizione!

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  9. Rispondi
    leonardo

    in una vostra risposta, tempo fa avete sostenuto che, la marca da bollo di euro 1,81 va apposta soltanto per le somme in entrata superiori ad euro 77,46.
    ho visitato un commercialista il quale mi ha fornito una copia di ricevuta di compenso sportivo dilett. nel modulo viene indicato di apporre la suddetta marca, quindi deduco che la marca va apposta anche quando si pagano istruttori o altro. se fosse cosi, la marca deve essere apposta sulla ricevuta che viene ceduta al ricevente o nella copia che rimane agli atti della asd?
    grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non facciamo confusione. L'ASD è tenuta a mettere marca da bollo sulle PROPRIE ricevute! La ricevuta di compenso non è fatta dalla ASD ma dal percipiente (è lui che RICEVE i soldi, è lui che vi lascia la ricevuta a dimostrazione di ciò)! Sarà quindi compito suo, nella ricevuta che lascia alla ASD, di mettere una marca da bollo di 1,81 sulla ricevuta che vi rilascia (sulla copia che si tiene in mano non serve e sono fatti suoi).

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  10. Rispondi
    Sabrina Rossi

    Aiuto, serve consiglio! Vicepresidente di un'Associazione culturale iscritta a registro provinciale, che si occupa di danze folcloriche; collaboriamo con altre due associazioni analoghe ma incentrate su tipologie diverse di danza, fondate tutte e tre dalla stessa insegnante, che è nei tre direttivi. Tutt'e tre afferenti a CSAIN, quindi si collabora con stage aperti ai soci di tutte e tre. Nei mesi scorsi le altre due hanno organizzato stage aprendoli anche a esterni (ricevuta non fiscale, 10 e, causale contributo corso). Adesso toccherebbe anche alla nostra organizzare per tutti.
    Ieri sera l'ideatrice della serie di stage lancia davanti agli altri soci la frecciatina "dovremmo farlo ma lei ha dei problemi" riferito al fatto che non sono d'accordo sul fare uno stage aperto a non soci rilasciando pure ricevute. A me pare che non si possa fare e che la responsabilità ricade oltretutto sul presidente. Mi viene risposto che "il presidente può scegliere di accollarsi il rischio". Ne discuteremo in direttivo. Ora, vorrei sapere se possiamo fare questi stage per esterni o no. E se "no", come devo comportarmi? si può mettere ai voti e a verbale una scelta su qualcosa che non può essere scelto? se sì, posso pretendere che sia a verbale che io ho votato contrario?
    Se viene proposto di fare ricevuta come erogazione liberale è più accettabile?
    Grazie per l'attenzione e per la pazienza… siete preziosi!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Fare una ricevuta NON fiscale a un NON socio (ma è sicura? non è che sono tesserati CSAIN?) è un reato la cui responsabilità cade sia su chi materialmente fa questo tipo di ricevuta, sia sul Presidente. E quale rischio dovrebbe accollarsi il Presidente? Di rispondere delle sanzioni col suo patrimonio personale?
      Sono ragionamenti che non stanno nè in cielo nè in terra.
      La risposta è che non lo potete fare (a meno che sia davvero una iniziativa occasionale ma, per carità, fate le ricevute fiscali) e se mettete a verbale questa decisione correte anche il rischio di essere accusati di omessa denuncia di illecito (oltre ad allargare la responsabilità a tutti coloro che non votassero contro: per questo deve pretendere che il suo voto sia verbalizzato!).
      La ricevuta su erogazione liberale poi deve essere LIBERA e non in cambio di qualcosa! Ed è ovvio che se 100 partecipanti su 100 versano 10 euro, di libero non c'è nulla: è il pagamento di un servizio!

      Il punto è: vuole essere accusata di EVASIONE FISCALE?

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      • Rispondi
        Sabrina Rossi

        Grazie per il conforto. Ieri sera mi sono sentita un marziano... oltretutto vengo sempre messa in cattiva luce davanti agli altri soci, che non si occupano della parte legislativa.
        Sono sicura di quanto dico perché una delle ricevute è stata fatta al mio moroso, e ho la presunzione di sapere a cosa è iscritto... a parte le battute, è solo socio di una società che afferisce a Sportpadania, quindi per noi è un esterno.
        Quindi, resisto ad oltranza. Ok. Grazie ancora

        • Rispondi
          TeamArtist

          Dipende. Se tutte e tre le Associazioni sono affiliate al medesimo EPS e tutti i partecipanti sono tesserati a quell'EPS, è tutto in regola.

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  11. Rispondi
    Michele

    Sto per aprire un campo da paintball sotto forma di asd ma l'affitto dell'attrezzatura sarà l'entrata principale. Mi hanno consigliato di fare ricevute per non associare tutti. Aiuto, faccio una srl? Cordiali saluti.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Così come ha formulato il quesito pare proprio che non stia facendo una Associazione no profit (cioè un gruppo di persone che si uniscono per promuovere una attività sportiva) quanto una attività per guadagnarci. In questo caso le consiglio senza dubbio di fare una srl.

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  12. Rispondi
    francesco

    mi stavo domandando proprio in questi giorni di come peter risolvere un problema legato appunto alle ricevute / fatture da emette.
    vi riporto il caso concreto.
    la società x vende per conto mio dei servizi ad euro 10,00
    la mia asd riceve dalla società x euro 8,00 euro 2,00 sono di commissioni alla società x
    Quando le persone che hanno acquistato i servizi dalla suddetta società x, diventano mie tesserati ( nel giorno in cui si presentano per usufruire del servizio) e quindi cominciano a far parte della vita associativa della mia asd , la mia asd come deve comportarsi ?
    devo emettere fattura alla società x di euro 10,00 ? o di euro 8,00 oppure di euro 10,00 a quelli che oggi sono soci(e quindi basterebbe solo una semplice ricevuta) o di euro 8,00 che è quello che poi effettivamente incasso ?
    tengo a precisare che le persone che diventano soci dell'asd in questione, lo diventano il giorno in cui vengono ad usufruire del servizio, pagando ulteriori euro 1,00 come tessera associativa direttamente all'asd.

    grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Onestamente non riusciamo a comprendere cosa facciate e come. A naso c'è qualcosa che non sembra tornare sul piano legale.

      "La società X vende per conto mio...": le associazioni non possono vendere servizi come le società, quindi non possono nemmeno servirsi di intermediari.
      Le vendite della società dovrebbero essere anche ivate. E voi per ricevere le commissioni dovreste comunque emettere una fattura ivata. Posto che queste sarebbero, appunto, operazioni commerciali che non potreste fare in senso assoluto, avviene così o ho capito male?

      "Quando le persone che hanno acquistato i servizi dalla suddetta società x, diventano mie tesserati ( nel giorno in cui si presentano per usufruire del servizio)". Anche questo non è conforme alle norme. Si diventa soci dopo aver formulato una domanda per iscritto al direttivo, che questi si è riunito ed ha deliberato e verbalizzato ed il nominativo segnato a libro soci. Comunque ciò non può essere fatto contestualmente alla domanda (cioè non nello stesso giorno).

      Immaginiamo comunque che ci sia un contratto tra voi e questa società che disciplini questi passaggi di denaro. Se vuole può inviarcelo e cercheremo di capire meglio.

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  13. Rispondi
    Paolo

    Sono presidente di una associazione musicale appena costituita. I soci tesserati hanno la possibilità di utilizzare un pianoforte dell'associazione per finalità proprie (suonano in teatri al di fuori dell'associazione stessa) versando euro 30. Come dovrei considerare tale importo? Non è una cauzione in quanto non viene restituita alla consegna dello strumento. Inoltre, io, impartendo lezioni di musica agli allievi dell'associazione, posso percepire compenso o, eventualmente, solo un rimborso spese? GRAZIE per i chiarimenti.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Il contributo per l'uso di un bene dell'Associazione è una normale entrata istituzionale. Basta una ricevuta semplice in doppia copia. Come Presidente potrà percepire un rimborso spese forfettario per le lezioni, che l'associazione dovrà dichiarare col modello 770. In ogni caso c'è sempre uno sgradevole conflitto di interesse essere contemporaneamente presidente ed istruttore.
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  14. Rispondi
    Carmine

    Salve sono il presidente di un asd, mi è stato detto che le ricevute ai soci non sono obbligatorie ma possono essere emesse solo se vengono richieste, importante che vengano annotate sul registro di cassa entrate e uscite secondo voi è corretto.

  15. Rispondi
    Giuseppe

    Buongiorno, stiamo per aprire un associazione con un campo da calcio a 8, cosa ci consigliate di fare un ass. con CF o con partita IVA? Ma con quest'ultima si pagano le solite tasse tipo INPS ecc.
    Come funzionano le fatture di sponsorizzazione da altre aziende?
    E infine a quale ente dobbiamo rivolgerci per le tessere ai soci?
    Ringraziando anticipatamente e Vi facciamo i nostri migliori complimenti perchè finalmente abbiamo trovato qualcuno che capisci rispetto ai numerosi commercialisti che non sanno mai niente o tutte versioni diverse.
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Difficile dare un parere senza conoscervi e senza sapere cosa volete fare.
      Vi do quindi dei consigli "a naso". Costituite una ASD e chiedete il codice fiscale. La partita iva la aprirete se e solo se avrete un'Azienda che vuole sponsorizzarvi (in quel caso dovrete fare un contratto e poi emettere le fatture, motivo per cui vi servirà emettere le fatture).
      Le tasse dipendono da quello che farete: se avrete sponsor dovrete pagare IVA e IRES. Se avrete dipendenti dovrete pagare l'INPS etc etc.
      Se però l'Associazione avrà solo entrate istituzionali (quote sociali e quote corsi) non avrete tasse da pagare.

      Non è chiaro invece la questione "dell'Ente per tesserare i soci". Tutto dipende da quali tornei volete fare. Se fate tornei FIGC e CSI, dovrete affiliarvi a questi enti e così via...

      Vi consiglio la lettura di questi nostri post (ma vi conviene leggere anche tutti gli altri):
      http://www.teamartist.com/blog/2013/01/15/indennita-rimborsi-premi-compensi-sportivi-dilettanti/
      http://www.teamartist.com/blog/2013/01/15/indennita-rimborsi-premi-compensi-sportivi-dilettanti/
      http://www.teamartist.com/blog/2013/01/15/indennita-rimborsi-premi-compensi-sportivi-dilettanti/

      Il servizio di risposta ai quesiti è gratuito, ti chiediamo soltanto di prenderti questo impegno con noi:
      - Risposta entro 1h: like su Facebook ed invito a mettere "mi piace" ad altre 10 persone coinvolte in Associazioni
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  16. Rispondi
    leonardo

    Gli atleti si allenano presso una struttura privata e non con un'altra associazione, ed il motivo per cui loro si vogliono associare a noi risiede nel fatto che vogliono continuare ad orbitare sotto l'ala protettrice del nostro maestro, che rappresenta un punto di riferimento per la disciplina in questione. Inoltre spesso alcuni di loro partecipano a delle gare con noi.. scusate l'insistenza.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Ma questi atleti pagherebbero il corso alla sua ASD o direttamente al Maestro? Il Maestro ha un contratto con voi oppure no?
      Se gli atleti pagano voi e il Maestro ha un contratto con voi, ha senso che chiedano di diventare vostri soci. Altrimenti il problema è del maestro e se lo devo risolvere in autonomia.

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  17. Rispondi
    leonardo

    Buondi'! in merito alla vostra risposta del 21/02/2013 h08.18: (come segue:
    Deve invertire la logica che sta usando. Non è una scelta della Associazione quella di decidere in autonomia chi associare.
    E’ l’atleta che deve presentare una formale domanda per iscritto al direttivo della Associazione (con tutti i suoi dati) in cui prende anche atto dello Statuto e dei regolamenti interni. Dopodichè si riunisce il direttivo, valuta la domanda, verbalizza l’esito e se l’accetta, inserisce il nuovo socio a libro soci (altrimenti gli comunica il diniego, motivandolo).
    Se poi la vostra ASD è affiliata alla stessa FSN o EPS della palestra di provenienza di questi atleti che vogliono diventare vostri soci (e che anche voi volete) e questi sono già tesserati per quella FSN o EPS, non dovrebbe servire alcuna altra assicurazione (ma chiedetelo per iscritto prima di fare un errore così banale). A dire la verità non servirebbe nemmeno, in questo caso, farli diventare vostri soci per far fare loro attività presso di voi, ma si tratta di scelte vostre legittime.
    A livello contabile, se vi pagano la quota associativa, si tratta di entrate istituzionali cui non serve ricevuta fiscale (ma solo semplice). A livello contabile è inutile suddividere tra soci e soci-atleti.
    VORREI CHIEDERE ANCORA...
    è la palestra dove si allenano che deve provvedere all'iscrizione presso eps? oppure dopo aver fatto la richiesta a socio presso di noi, possiamo richiedere il tesseramento eps, come se fossero nostri atleti?. di fatto queste persone non si allenano con noi, le mensilità non vengono pagate a noi, ed il loro maestro anche se proviene dalla nostra scuola (come formazione) non percepisce denaro da noi ma ha accordi con l'altra palestra. noi in questo caso faremmo pagare solo il tesseramento a noi? sono confuso perche nel momento in cui inviamo la richiesta di nuove tessere all eps, risulta che questi atleti sono a tutti gli effetti nostri allievi, come si distinguono le due cose? anche in termini di bilancio se necessario? (queste persone vogliono far parte della nostra asd, ma stanno da un altra parte!!)aiutooo!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non capiamo la domanda. Se un aspirante socio vi chiede di associarsi alla vostra asd, voi riunite il direttivo e decidete se accettarlo o meno. Se questi vuole essere anche atleta, dovrà essere assicurato ed immagino che voi assicuriate attraverso il tesseramento ad un EPS (quando sarà vostro socio, deciderete quindi se tesserarlo o meno alla EPS cui siete affiliati). Ma se non fa attività sportiva con voi ma con una altra Associazione, perchè dovrebbero associarsi e poi tesserarsi da voi????? Lo faccia con l'altra associazione!

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  18. Rispondi
    Jacopo Cignolini

    Perchè non mettete un tasto per stampare tutte le info che sono oltre che utili molto facili da comprendere

    Grazie

  19. Rispondi
    leonardo

    questa è parte della vostra risposta ad un mio quesito:
    Le ricevute vanno fatte ogni volta che prendete dei soldi. Per gli atleti minorenni e le detrazioni, la ricevuta deve essere fiscale e con marca da bollo.

    si parla di marca da bollo di 1,81 euro vero?
    quindi, ricevuta fiscale che può essere fatta a fine anno, sommando il totale della mensilità? qualora venga richiesta dall'interessato.
    grazie, buon lavoro

  20. Rispondi
    Rosa

    In un successivo commento ho citato espressamente la legge sull'associazionismo di promozione sociale che recita che, in questo tipo di associazioni, le attività senza scopo di lucro possono essere svolte a favore di soci o di terzi.
    Se la legge dispone questo, non si pone il problema dell'attività commerciale.
    Per attività "normali", intendo quelle connesse al proprio statuto per il perseguimento degli scopi sociali. Se il campo esula da queste allora possiamo parlare di attività commerciale che, concordo con lei, deve essere marginale.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Cortesissima, non voglio costringerla ad essere d'accordo con noi ma, purtroppo, confonde alcuni principi. Un conto è dire che "le attività senza scopo di lucro possono essere svolte a favore di soci o di terzi". Un conto è dire che da queste attività si possano avere delle entrate! Se fosse come dice lei ci troveremmo nel paradosso di avere un ENC (Ente non Commerciale) che fa attività commerciale! Se guarda il punto f dell'art 4 della 383/2000, leggerà: f) proventi delle cessioni di beni e servizi agli associati e a terzi, anche attraverso lo svolgimento di attività economiche di natura commerciale, artigianale o agricola, svolte in maniera ausiliaria e sussidiaria e comunque finalizzate al raggiungimento degli obiettivi istituzionali;
      Quei due termini "ausiliaria e sussidiaria" vengono interpretati dal Fisco (glielo dico per esperienza e non per cattiveria) nel modo che le ho descritto nelle risposte precedenti. Non ha idea di quante APS ho visto chiudere per questo...

      • Rispondi
        Rosa

        Penso che ci siamo chiariti su un punto. Le attività svolte possono essere dirette a soci e a terzi.
        E' ovvio che per lo svolgimento di queste attività vengano richiesti dei contributi (esattamente come le attività sportive svolte dalle a.s.d)e non credo che questo rientri tra le attività commerciali ma solo negli scopi del proprio statuto. I soci vengono remunerati solo e se prestano attività lavorativa (ad. es. docenze nei corsi di formazione)con apposito contratto e credo che il tutto sia regolare.
        Grazie per il vostro cortese riscontro.

        • Rispondi
          TeamArtist

          Dipende dalle attività. Ad esempio se avete un circolo dove fate somministrazione di alimenti e bevande come APS, addirittura l'ingresso è riservato ai soci; per cui i "terzi" non possono nemmeno metterci piede (ed è così in praticamente tutti i locali "sociali") e ribadisco che se chiedete dei contributi lo dovete fare occasionalmente e per un totale che sia inferiore al 10% del giro di affari totali; oppure potete usare una di queste formule eccezionali previste dalle norme: http://www.teamartist.com/blog/2012/11/06/raccolta-fondi-per-associazioni-tombole-lotterie-pesche-beneficenza/

          Se vuole provare a farci l'esempio pratico delle vostre attività e dei contributi, potremmo esaminare la questione puntualmente.

          Se la nostra risposta le é stata utile può andare su Facebook e mettere “mi piacesulla nostra pagina o post, oppure diventare nostro follower su Twitter.

          • Rosa

            Noi ci occupiamo, principalmente, di corsi di formazione e istruzione, laboratori didattici e consulenze educative.
            Da statuto possiamo fare anche altre cose (infatti le abbiamo incluse nel modello EAS presentato all'Ag. delle Entrate) ma, fino a questo momento, non abbiamo svolto altre attività.
            Abbiamo partecipato a un bando di un Comune rivolto ad associazioni e, in quel caso, abbiamo ricevuto, da parte del Comune medesimo, dei contributi per l'attività svolta (ovviamente, tutte le spese sono state documentate).
            Le entrate derivanti dallo svolgimento delle nostre attività vengono registrate dall'associazione e, come ho spiegato nel post precedente, servono a retribuire il personale eventualmente impiegato, con apposito contratto, e a coprire le spese di gestione inerenti.
            Noi pensiamo di agire nel rispetto della legge, vorremo sapere il suo parere.

          • TeamArtist

            Un po' di domande:
            - dove svolgete le attività? (luoghi pubblici o sedi dell'Associazione)
            - che tipo di ricevute rilasciate ai non soci?
            - a quanto ammontano percentualmente le entrate dai non soci sul totale delle entrate?

            Se la nostra risposta le é stata utile può andare su Facebook e mettere “mi piacesulla nostra pagina o post, oppure diventare nostro follower su Twitter.

  21. Rispondi
    leonardo

    Salve, vi ringrazio per la chiara risposta al mio post precedente. leggendo tutti i commenti della pagina sono emersi altri dubbi.
    1)l'imposta di bollo di 1,81 euro va applicata per tutti gli importi superiori a 77,.. sia in entrata che in uscita? es. compensi agli istruttori con cadenza mensile.
    2)quando vi è una richiesta di nuovo socio ed è stato stabilito da assemblea che la quota associativa annuale è pari 0 euro, bisogna rilasciare sempre un ricevuta non fiscale? o in assenza di denaro sufficiente acquisire il modulo di richiesta,ed inserire il nuovo socio nel librosoci?
    3)nella nostra asd due membri del direttivo (tesoriere e consigliere) tengono anche dei corsi percependo dei compensi, si trovano in conflitto? DEVONO rinunciare ad una delle cariche? quali i rischi per il presidente.
    4)rilasciamo mensilmente ricevute (ricevuta per attività sportive dilettantistiche)ai nostri soci atleti che frequentano corsi che prevedono un costo mensile. è una buona prassi? queste ricevute sono valide ai fini della detrazione per le famiglie degli atleti minorenni?
    grazie
    senza teamartist mi getterei dal burrone!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Per punti:
      1) la marca da bollo è solo sulle ricevute prodotte DALLA Associazione (cioè di soldi che entrano, non che escono)
      2) la quota associativa non può essere a zero.
      3) Noi consigliamo di non fare entrambe le cose ma non c'è un obbligo di legge. Il rischio per il Presidente e per l'Associazione è che il Fisco stabilisca che vi state redistribuendo gli utili tra soci, togliendovi le agevolazioni fiscali per il noprofit.
      4) Le ricevute vanno fatte ogni volta che prendete dei soldi. Per gli atleti minorenni e le detrazioni, la ricevuta deve essere fiscale e con marca da bollo.

      Se la nostra risposta le é stata utile può andare su Facebook e mettere “mi piacesulla nostra pagina o post, oppure diventare nostro follower su Twitter.

  22. Rispondi
    Fabio

    Una ASD o Comitato affiliati ad un EPS, con solo C.F., effettuano manifestazioni sportive per i soli soci maggiorenni come Campionati Provinciali, Tornei ecc., le ricevute per le iscrizioni a tali manifestazioni possono essere NON FISCALI ? (quindi senza marca da bollo oltre la cifra di 77,41 €)
    Attendo come sempre vs. risposta.
    Grazie in anticipo

  23. Rispondi
    Rosa

    Quello che mi dice mi suona nuovo.
    Il nostro statuto è stato redatto da un legale che si occupava di sviluppo dell'associazionismo per un ente pubblico.
    Nello statuto specifica che l'associazione sviluppa le sue attività nei confronti di associati e di terzi e che potrà, occasionalmente, svolgere attività commerciale. Ne deduco che l'attività normale, connessa agli scopi dello statuto, non dovrebbe essere considerata tale.
    In un'associazione di promozione sociale, poi, tutti i soci hanno uguali diritti, quindi, qualunque persona a cui rivolgiamo i servizi dovrebbe diventare socia e acquisire diritti di voto e tutti i diritti che questo comporta (a differenza di altre associazioni, come quella culturale e sportiva)...non sarebbe possibile...

    Lei dice che per essere in regola devono essere tutti soci?
    Mi può citare la legge in cui questo viene riportato?

    • Rispondi
      TeamArtist

      La questione è tutta nella interpretazione del termine "occasionalmente" che un ispettore fiscale, in caso di controllo della vostra Associazione, potrebbe dare. Il confine tra l'occasionalità e lo "stabilmente" è il confine che c'è tra il no-profit ed il profit.

      Lei scrive: "In un’associazione di promozione sociale, poi, tutti i soci hanno uguali diritti, quindi, qualunque persona a cui rivolgiamo i servizi dovrebbe diventare socia e acquisire diritti di voto e tutti i diritti che questo comporta (a differenza di altre associazioni, come quella culturale e sportiva)…non sarebbe possibile…"
      Ma la devo contraddire: in TUTTE le Associazioni che vogliono essere noprofit e godere di regimi fiscali agevolati, TUTTI I SOCI DEVONO AVERE UGUALI DIRITTI, comprese le APS!

      L'attività "normale" è un concetto che non esiste per il Fisco. Esistono (semplificando) solo le attività istituzionali (verso i soci) e commerciali (verso i non soci). Se l'attività commerciale di una Associazione è ritenuta esagerata (secondo una opinione anche soggettiva del singolo ispettore) si ritiene che essa sia illegittima e che si dovrebbe svolgere come azienda (e quindi con i relativi oneri).

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  24. Rispondi
    Marco

    Salve e grazie per queste utili informazioni. Approfitto per chiedere delucidazioni su una questione.
    Gestisco una scuola minibasket che organizza un corso annuale ceh va da settembre a maggio, per il quale si versa una quota associativa. A giugno vengono proposte agli associati e non, altre attività (camp estivi) per le quali è prevista una quota di partecipazione. Sono entrate, queste, su cui bisogna pagare l’iva???

    • Rispondi
      TeamArtist

      Il problema sono le entrate dai non associati. Sono almeno atleti tesserati alla vostra Federazione o EPS? In questo caso non dovete far pagare l'iva e le potete fare. In caso contrario potete farlo solo a certe condizioni (pagandoci ovviamente anche l'iva).

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  25. Rispondi
    Rosa

    Salve,
    nel nostro statuto (associazione di promozione sociale) è espressamente indicato che possiamo svolgere attività e servizi nei confronti dei soci e dei non soci e quest'ultima non è considerata attività commerciale.
    Abbiamo sempre emesso ricevute non fiscali per i servizi prestati, come nel vostro fac-simile, è corretto?
    Nel caso di servizi on-line (sempre indicati dallo statuto)la ricevuta è la medesima?
    Un altro chiarimento, la marca da bollo, è da apporre? In caso affermativo viene messa dall'utente che usufruisce del servizio oppure l'associazione la deve indicare nel totale dell'importo della ricevuta?
    Grazie.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Ogni statuto può essere scritto con la massima libertà ma non basta scriverci sopra una cosa "falsa" per renderla "vera" (tipo: "l'erba è blu").
      L'attività verso i NON SOCI è SEMPRE attività commerciale: e per le attività commerciali (anche se fatte online) si DEVONO fare ricevute fiscali.
      La marca da bollo è da apporre a carico della Associazione per importi superiori ai 77,41 euro e non andrebbe caricata nell'importo (ma si può fare comunque). ATTENZIONE: le Associazioni NON possono fare attività commerciale se non in modo occasionale, nei casi particolari previsti dalla legge, e per un "giro di affari" inferiore al 10% del totale. Il rischio nello "sforare", a seguito di una ispezione fiscale, è di perdere il regime fiscale agevolato.

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  26. Rispondi
    leonardo

    Salve, sono il presidente di una asd di arti marziali. Le domande che mi preme porre sono le seguenti:
    Dovremmo tesserare presso l'EPS al quale noi siamo affiliati degli atleti che non praticano corsi nella nostra palestra, ma che vorremmo inserire come nostri soci e quindi aumentare il numero di iscritti alla nostra asd. Quali adempimenti abbiamo nei loro confronti? Basta far firmare loro un modulo di adesione alla nostra asd come socio non praticante?
    L'assicurazione sportiva che sicuramente hanno sottoscritto presso l'altra palestra dove di fatto si allenano, è sufficiente per sollevarci da qualsiasi responsabilità? A livello contabile li inseriamo come soci non atleti, paganti solo la quota di iscrizione annuale rilasciando una ricevuta non fiscale?
    grazie mille
    siete utilissimi

    • Rispondi
      TeamArtist

      Deve invertire la logica che sta usando. Non è una scelta della Associazione quella di decidere in autonomia chi associare.
      E' l'atleta che deve presentare una formale domanda per iscritto al direttivo della Associazione (con tutti i suoi dati) in cui prende anche atto dello Statuto e dei regolamenti interni. Dopodichè si riunisce il direttivo, valuta la domanda, verbalizza l'esito e se l'accetta, inserisce il nuovo socio a libro soci (altrimenti gli comunica il diniego, motivandolo).

      Se poi la vostra ASD è affiliata alla stessa FSN o EPS della palestra di provenienza di questi atleti che vogliono diventare vostri soci (e che anche voi volete) e questi sono già tesserati per quella FSN o EPS, non dovrebbe servire alcuna altra assicurazione (ma chiedetelo per iscritto prima di fare un errore così banale). A dire la verità non servirebbe nemmeno, in questo caso, farli diventare vostri soci per far fare loro attività presso di voi, ma si tratta di scelte vostre legittime.

      A livello contabile, se vi pagano la quota associativa, si tratta di entrate istituzionali cui non serve ricevuta fiscale (ma solo semplice). A livello contabile è inutile suddividere tra soci e soci-atleti.

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  27. Rispondi
    Aurora

    Buongiorno, ho costituito da un mese e mezzo un'associazione che svolge servizi per persone con disabilità, da quelli ricreativi a quelli assistenziali. Non siamo ancora olus, ma abbiamo presentato la richiesta. Per quanto riguarda le entrate relative ai servizi che eroghiamo per i nostri soci e che rientrano nello statuto (ad esempio aiuto allo studio) dobbiamo emettere fattura applicado l'iva al 21% oppure è sufficiente rilasciare una ricevuta senza iva? grazie

  28. Rispondi
    Giovanna

    Buongiorno, il Presidente della nostra ASD è anche istruttore, ma non percepisce alcun compenso a fronte di questa attività.
    Mette però a disposizione della associazione del materiale di sua proprietà che viene noleggiato ai soci (e solo ai soci). Per il noleggio viene rilasciata regolare ricevuta e il ricavato viene per intero 'girato' al Presidente.
    Questa prassi è stata approvata formalmente dal Consiglio Direttivo perché da una parte costituisce un servizio ai soci e dall'altra permette una forma di risarcimento al proprietario del materiale, da utilizzare per la manutenzione dello stesso.
    Anche in queste condizioni, a vostro parere, è ravvisabile un conflitto di interessi? Qualche consiglio su come eventualmente gestire meglio la cosa?
    Ovviamente siamo nella condizione in cui il presidente non può dimettersi - perché nessun altro lo vuol fare - e i soci chiedono il servizio di noleggio - perché all'esterno non si trova. Grazie per l'attenzione.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Il Presidente si trova palesemente in conflitto di interesse. Sarebbe anche da analizzare che tipo di "regolare ricevuta" viene rilasciata ai soci. Così come viene esposta la questione agli occhi del Fisco potrebbe sembrare che l'Associazione sia a fine di lucro: cioè portare nuovi clienti paganti (i soci) ad un Privato (il Presidente). Immagino che tutto sia fatto in buona fede ma, come sapete, di buone intenzioni sono lastricate le strade dell'Inferno.

      Senza conoscere nè l'attività nè la natura dei materiali noleggiati, l'unico modo per risolvere la questione che ci viene in mente è che l'Associazione acquisti i materiali da noleggiare ai soci.

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      • Rispondi
        Giovanna

        Sono perplessa: posta in questi termini, anche pagare un allenatore renderebbe l'Associazione a fine di lucro, perché porta nuovi clienti paganti (i soci) ad un Privato (l'allenatore, che tra l'altro potrebbe non essere neppure socio). Posso capire il conflitto di interessi, ma il fine di lucro mi sembra eccessivo. Oppure mettere a disposizione beni (come i materiali a nolo) è differente che mettere a disposizione servizi (come le ore di insegnamento)?
        Sarebbe quindi meglio che quanto rimborsato al Presidente fosse formalmente una retribuzione per le ore di allenamento, riportandosi al caso del conflitto di interessi dell'Allenatore nel Direttivo (il male minore: purtroppo l'Associazione è piccola e non può permettersi l'acquisto dei materiali)?
        E cosa si rischia nel caso fosse contestato il conflitto di interessi?
        Confermo la buona fede: è proprio per tutelare chi sta investendo più di quanto guadagna che, personalmente, sto facendo il possibile per fare le cose nel migliore dei modi. Purtroppo sembra quasi impossibile...

        • Rispondi
          TeamArtist

          E' molto diverso dall'esempio che fa. I soci NON pagano direttamente l'allenatore e questi gli fa una ricevuta (!). Pagano la propria associazione la quale DOPO retribuirà l'allenatore (dietro un contratto di collaborazione che specifica il numero di ore da prestare e la retribuzione concordata).

          In caso di contestazione si rischia di vedersi tolta la qualifica di ente no profit, vedersi sanzionati e condannati a pagare le tasse "evase" negli ultimi 5 anni (perchè a quel punto ogni entrate sarebbe vista come commerciale e non istituzionale).

          Per potervi aiutare servirebbe conoscere la disciplina e la natura del materiale noleggiato.

          Se la nostra risposta le é stata utile può andare su Facebook e mettere “mi piacesulla nostra pagina o post, oppure diventare nostro follower su Twitter.

          • Giovanna

            Chiedo scusa, temo di non essermi spiegata: anche nel nostro caso i soci pagano all'associazione la quota associativa+l'iscrizione ai corsi+l'eventuale noleggio di materiale per il corso ed è l'associazione che retribuisce poi il Presidente, esattamente come avviene per gli allenatori, solo con modalità differenti.
            Però credo di aver capito il punto: senza formalizzare l'attività di allenatore del Presidente, potrebbe sembrare che l'associazione "gli giri dei soldi" a titolo gratuito (quando è solo pagato meno di un normale allenatore).
            Se le cose stanno così, mi conviene formalizzare la sua attività di allenatore: al massimo mi contesteranno il membro del Consiglio Direttivo che è anche Allenatore, ma su questo non ci posso fare nulla, perché in realtà piccole come le nostre sono sempre le stesse persone che fanno tutto.
            Ringrazio per la disponibilità e mi scuso per il momentaneo riserbo, ma vorrei prendere un attimo di confidenza con il vostro blog, veramente una luce nella notte.

          • TeamArtist

            Può sicuramente fare così. Fatto salvo il conflitto di interesse che persiste... se un giorno troverete un Presidente non allenatore, farete una buona cosa.

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  29. Rispondi
    Mirella

    Per i ragazzi agonisti figli di soci della ASD che partecipano alle regate zonali le spese di vitto, alloggio, e iscrizione regata vengono pagate interamente dal socio. E' consigliabile fare effettuare dai soci il versamento sul conto corrente dell'ASD per poi l'associazione pagare le ricevute delle spese?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se comprendiamo quello che fate, non vi è problema: fate una regata il cui costo di partecipazione è xxx euro e di cui avrete delle spese organizzative che vi verranno fatturate e pagherete con il contributo economico dei soci (pare assolutamente legittimo: come si potrebbero altrimenti organizzare delle gare sportive?). L'unica cosa che non torna è che gli atleti non sarebbero vostri soci? Spero siano almeno tesserati alla vostra Federazione o alla vostra EPS. Altrimenti non potreste considerare queste entrate come istituzionali e tutto il discorso di cui sopra decadrebbe.

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  30. Rispondi
    Sabrina Rossi

    Buongiorno, leggo che in un'associazione un membro del direttivo non può anche essere istruttore ai corsi. E' riferito a "istruttore pagato" in qualche forma per la prestazione, o è in generale?
    Nel caso: corso di danza per i soci, quota di iscrizione al corso con ricevuta, insegnante assolutamente non pagato (non ce lo potremmo permmettere nemmeno grattando il fondo del bilancio), che è anche membro (praticamente di diritto, essendo in qualità di direttore artistico) del direttivo. Però non viene pagato, quindi ci sarebbe comunque conflitto di interessi? grazie per l'attenzione

  31. Rispondi
    Barbara

    Buon giorno,
    ho una domanda sull'emissione della ricevuta per attività sportiva di un minorenne:
    la ricevuta va intestata al genitore/tutore o al minore? Ci sono ad es. genitori separati/divorziati che chiedono la ricevuta a nome del bambino per poi rivalersi sull'ex coniuge.. ; ai fini fiscali è possibile?
    grazie per la risposta

  32. Rispondi
    Mary J

    Salve,
    una domanda sull'imposta di bollo.
    La mia ASD non ha PIVA ma solo CF.
    Nel caso di pagamento di un CONTRIBUTO PER ATTIVITA' SPORTIVE A CADENZA MENSILE superiore le 77,47 euro, devo comunque prevedere l'imposta pari a 1,81 euro?
    Anche se si tratta del pagamento per attività di matrice istituzionale esente da ricevuta fiscale? Se si, posso aggiungerla all'importo del contributo, nel senso, ne posso chiedere pagamento al "socio-cliente"?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Le ricevute fiscali per le quote associative/corsi sportivi ai propri soci/tesserati sono dovute SOLO per gli atleti minorenni. Devono essere comulative (non mensili ma solo una annuale) da dare al tutore legale perchè possa detrarre queste spese dalla propria dichiarazione dei redditi. ATTENZIONE: potete farle ai soli genitori che ve la chiedessero (non devono cioè essere preparate necessariamente in automatico per tutti). La marca da bollo invece, a nostro giudizio, deve essere a carico della ASD e non del genitore.

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  33. Rispondi
    stefania

    Buongiorno, sono socia con mi marito di una palestra commerciale... quindi con tutti gli oneri da pagare....adesso io mi domando, tutte le palestre della mia città sono camuffate da associazioni, alcune occupano anche spazi comunali...come possibile per denunciare tutto ciò?

  34. Rispondi
    maxp.

    Grazie mille x la sollecita risposta, ma ho letto il post x le ricevute ai minori e non ho capito bene se posso fare un'attestazione di pagamento riepilogativa.
    Poi approfittando della sua gentilezza le faccio un'altra domanda: alcuni dei nostri allievi partecipano durante l'anno a qualche concorso dove è prevista una quota di partecipazione; noi raccogliamo
    le quote dai singoli e poi facciamo il bonifico totale all'organizzatore del concorso. Agli allievi che versano la quota, la ricevuta la dobbiamo fare noi specificando la causale e queste voglio sperare siano considerate entrate istituzionali. Grazie ancora ma la casistica è infinita e complessa.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Può fare senz'altro una unica attestazione riepilogativa. Le entrate del concorso sono sicuramente istituzionali; mi chiedo però che tipo di ricevuta faccia poi l'organizzatore del concorso alla vostra Associazione.

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  35. Rispondi
    maxp.

    Salve, sono il segretario di una scuola di danza asd in regime 398 volevo farle alcune domande:
    -x i soci minorenni i cui genitori vogliono scaricarsi dalle tasse la relativa quota, posso fare un'unica attestazione riepilogativa a fine anno? e se sì le caratteristiche sono le stesse? e devono essere numerate?
    -i nostri allievi pagano una quota di iscrizione che è uguale x tutti e rilascio una ricevuta come quota sociale e poi pagano una quota x partecipare ai diversi corsi che non è mai uguale perchè dipende a quanti corsi partecipano e per i quali rilascio una ricevuta specifica. E' corretto? Sono tutte entrate istituzionali vero?
    -Per i partecipanti minorenni ai corsi che non sono soci e che considero entrate commerciali l'attestazione x la detrazione fiscale è la stessa?
    Grazie mille

    • Rispondi
      TeamArtist

      Le rispondo per punti:
      1) Per le ricevute fiscali di quote sociali e corsi per gli atleti minorenni legga questo post.
      2) E' corretto se gli atleti hanno formalmente chiesto di diventare soci (ed avete quindi la loro richiesta firmata, e il direttivo ha accettato e verbalizzato la loro richiesta); si, si tratta di entrate istituzionali se avete rispettato tutti i dettami di legge per poter aver diritto al regime fiscale agevolato delle ASD.
      3) Si.

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  36. Rispondi
    Jessica

    Gent.mi, avrei bisogno di due chiarimenti:
    1)Esiste una soglia al di sotto della quale i rimborsi agli istruttori possono essere effettuati in contanti anzichè tramite bonifico? Trattasi di asd sportiva
    2)Mi trovo a ricoprire contemporaneamente la carica di Presidente, membro del Consiglio Direttivo e istruttore di corsi danza...dai vostri articoli leggo (se ho capito bene) che questo potrebbe essere considerato come conflitto d'interesse...cosa mi consigliate di comportarmi a questo punto per evitare problemi?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Salve. In contanti potete fare transazioni di denaro solo al di sotto dei 516,46 euro. Per il secondo punto o si dimette da Presidente uscendo dal direttivo, oppure smette di fare l'istruttore. Altre alternative non esistono.

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  37. Rispondi
    Andrea

    l'associazione è una ASD senza personalità giuridica senza partita IVA affiliata UISP senza contratti di pubblicità un collaboratore prenderà il rimborso spese

    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      - Cosa dobbiamo tenere in sede (mi bastano solo le tessere o devo fare un libro soci)?
      Libro soci, libro verbali, tutte le ricevute di entrata/uscita (compresi estratti conti bancari), atto costitutivo, statuto, attribuzione codice fiscale, atto di affiliazione UISP, modello Eas, questionario istat, atto di iscrizione al registro coni, certificati medici in corso di validità di tutti gli atleti, ogni tipo di contratto (locazione, collaboratori etc). Questo per cominciare, senza conoscervi a fondo.

      - Dobbiamo presentare qualcosa al fisco?
      Dipende. Se non avete entrate commerciali di nessun tipo ma solo quote sociali e quote dei corsi, se non fate contratti di lavoro di sorta ed avete fatto il modello EAS, potreste non dover fare nulla.

      - Far vedere le nostre entrate e uscite?
      In che senso? Come ogni associazione dovete fare una assemblea annuale dei soci in cui esponete il vostro Rendiconto Economico di Gestione annuale e lo fate votare. Il rendiconto approvato va nel vostro libro verbali e questi deve poter essere mostrato in qualsiasi momento ad un ispettore fiscale.

      - Basta una sola assemblea annuale con i soci con verbale?
      In teoria, per il punto di cui sopra, si. Ma bisognerebbe vedere cosa dice il vostro statuto...

      Tenga conto che su questo blog c'è un post di approfondimento su ognuno di questi aspetti. Buona lettura!

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  38. Rispondi
    Andrea

    Nel ringraziarvi per la risposta precedente vi pongo altri quesiti:

    Quali sono i nostri adempimenti fiscali da fare anno per anno?
    Cosa dobbiamo tenere in sede (mi bastano solo le tessere o devo fare un libro soci)?
    Dobbiamo presentare qualcosa al fisco?
    Far vedere le nostre entrate e uscite? (tenendo presente che lavorando con minorenni prendiamo dei contributi minimi a copertura delle spese di gestione)
    Basta una sola assemblea annuale con i soci con verbale?

    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Le sue domande sono proprio la necessità per la quale è stato realizzato questo blog. Non esiste una risposta unica. Tutto dipende dalla singola specifica associazione (ad esempio se è ONLUS, APS, ASD o altro), se ha una partita iva oppure no, se ha dei contratti di pubblicità o sponsorizzazione, se ha dipendenti/ collaboratori/ soci retribuiti...

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  39. Rispondi
    Andrea

    Salve sono tra i fondatori di ASD che entrerà tra breve in funzione.

    Le domande che ho da porvi sono le seguenti:

    Premettendo che la nostra attività si svolgerà solo con corsi riservati per i bambini (soci tramite tessera UISP) e organizzeremo tornei di tipo calcistico dove per entrambi i casi percepiremmo una quota associativa che comprende le spese vive

    - Tessera UISP;
    - KIT;
    - Premiazioni;
    - Arbitri - Campi.

    Possiamo rilasciare ricevuta non fiscale con queste voci, e per i bambini le famiglie possono scaricare tale importo?

    Inoltre per i corsi abbiamo deciso di prendere mensilmente una quota di 10€ da poi girare ai nostri istruttori (Laureati in scienze Motorie)

    Quali documenti dobbiamo produrre? possiamo dare ai soci una ricevuta non fiscale che indica quota mensile associativa?

    Invece l'istruttore cosa deve produrre come documentazione visto il rimborso che percepirà?

    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dovete distinguere tra quote associative (cioè per associarsi alla vostra ASD, se volete dare questa possibilità ai vostri atleti), quote di affiliazione (per affiliarsi alla UISP) e quote di partecipazione ai tornei o ai corsi. Se gli atleti saranno tesserati UISP e la vostra ASD sarà a sua volta affiliata UISP, TUTTE le entrate di cui sopra saranno considerate istituzionali (fatto salvo il rispetto da parte vostra dei dettami della legge 398/1991): ciò significa che potrete emettere ricevute NON fiscali per queste voci, tranne il caso in cui i genitori di atleti minorenni volessero scaricare tali spese dai propri redditi (in questo caso dovreste emettere una ricevuta fiscale come riportato in questo nostro post).

      La retribuzione degli istruttori attiene invece ad un'altra casistica su cui potete farvi una prima infarinatura, leggendo questo post. Se dopo la lettura di questi avrete ancora dei dubbi, poneteceli pure.

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  40. Rispondi
    Gianluca

    Buongiorno.Sono il vice presidente di una asd di equitazione e allo stesso tempo sono anche l'istruttore. Non essendo questa la mia attività principale, perché sono un dipendente pubblico, vorrei sapere se posso percepire un compenso e eventualmente come devo comportarmi ai fini fiscali. Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Per prima cosa deve verificare che lo statuto della ASD non escluda che i membri del direttivo possano essere retribuiti. In secondo luogo che ciò non sia contrario al suo impiego nel settore pubblico (noi suggeriamo di chiederlo per iscritto al proprio responsabile del personale).
      Se non vi sono problemi di questo tipo le consigliamo di leggere questo nostro post. Si ricordi, comunque, che essere membro del direttivo e contemporaneamente un istruttore pagato la metterà in una situazione di conflitto di interessi che può essere fonte di sospetti sia nei confronti del Fisco che dei soci della ASD.

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  41. Rispondi
    piero

    Buongiorno. leggo che un asd è obbligata a rilasciare ricevuta semplice per il pagamento della quota associativa o per corsi sportivi. domanda,visto che sono confuso: ma la legge 398/91 non dice che le asd sono esonerate da qualsiasi emissione di ricevuta nei confronti dei soci? insegno difesa personale e ho fondato una mia ASD. per i corsi che faccio,prendo una quota dai miei soci e il commercialista mi ha detto che non sono obbligato a emettere ricevute. che faccio??? grazie motissimo

    • Rispondi
      TeamArtist

      Grazie davvero della domanda, molto pertinente. Prima di tutto, in caso di quote associative e corsi verso soci-atleti minorenni, siete OBBLIGATI a rilasciare una ricevuta con valore fiscale per permettere al tutore legale di detrarre le spese per le tasse. Verso invece i soci-atleti maggiorenni da una parte la 398 non impone una ricevuta semplice, ma in caso di ispezione fiscale ed in caso di richiesta da parte di un altro socio (in assemblea soci) o di un membro di direttivo (nelle riunioni del direttivo) dovete poter però dimostrare esattamente come sono avvenuti tutti i passaggi di denaro. Quale altro modo valido potete avere se non questo? Inoltre, come può il socio che vi ha pagato, poter dimostrare anche a distanza di mesi di essere in regola coi pagamenti se non ha una pezza giustificativa da poter mostrare? Si ricordi dunque che lo spirito dei nostri consigli non è solo quello di farvi operare a norma di legge ma anche di mettervi al riparo da qualsiasi contestazione.

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      • Rispondi
        gigi

        io annoto tutte le entrate sul libro cassa, a fine anno sociale lo allego al consuntivo per documentare le entrate e le uscite dell'associazione e l'anno sociale successivo ne faccio uno nuovo...domanda: è un atteggiamento contestabile?

        • Rispondi
          TeamArtist

          No, perchè ha questo dubbio?

          Il servizio di risposta ai quesiti è GRATUITO ma prenditi questo IMPEGNO con noi:
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          • gigi

            Perché se fossi un truffaldino...e non lo sono, potrei tranquillamente a fine anno fare un falò col libro cassa e riscriverlo da capo in modo da bilanciare le passività con le attività, così, durante l'anno ho tutte le entrate registrate e sono in regola, e a fine anno mi chiudo il bilancino prossimo allo 0...possibile che la normativa attualmente consenta questo "giochetto"?

          • TeamArtist

            Dimentica le indagini che vengono messe in atto dalla Agenzia delle Entrate. Mi creda, sono abilissimi a scoprire questi giochetti!

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  42. Rispondi
    Giovanni

    Buongiorno nel caso di erogazione di un servizio ai non soci ad offerta libera, è sufficiente la medesima ricevuta di cui si qui si parla? Grazie saluti

    • Rispondi
      TeamArtist

      Una associazione, tranne casi molto particolari e strettamente normati, NON può EROGARE SERVIZI AI NON SOCI. "L'offerta libera" potrebbe essere interpretata come PAGAMENTO di una prestazione: in questo caso si paleserebbero tutta una serie di reati che non stiamo nemmeno ad elencare! Dovrebbe essere chiaro che si tratterebbe di una EROGAZIONE LIBERALE e la ricevuta dovrebbe contenere ben specificata questa dicitura. Questo in generale, senza conoscere esattamente il tipo di associazione e il tipo di servizio erogato... il suo caso potrebbe essere tra i particolari ma non abbiamo elementi per poterlo dire.

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  43. Rispondi
    BRUNO BIANCHI

    tutto ok, ma per quello che riguarda le ricevute che i soci possono dedurre dal mod, 730, oltre a quello già segnalato va aggiunto qualche altro dato.?? grazie bb.

  44. Rispondi
    Valeria

    Buon giorno,
    sono la segretaria di una ASD di nuova costituzione in regime 398, avrei bisogno di porvi alcune domande:

    1) In fase di costituzione abbiamo pagato il modello F23 e le marche da bollo per la registrazione dell'atto e dello statuto, i soldi utilizzati sono stati dati dai soci fondatori, come devo inserirli nel rendiconto? Risultano delle erogazioni liberali, quota associativa o altro?

    2) Le ASD hanno l'obbligo di stabilire l'entità della quota associativa? E' possibile che il direttivo stabilisca che la quota associativa equivalga a zero euro o devo stabilire almeno un importo minimo di 1 euro?

    3) Leggendo il vostro blog mi sembra di avere capito che per quanto riguarda le ricevute da fare agli atleti per lo svolgimento dell'attività sportiva bisogna distinguere se l'atleta è socio, non socio ma iscritto alla federazione o niente di tutto questo.
    Nel primo caso, se l'atleta è socio, posso fargli un ricevuta non fiscale senza marca da bollo da 1,81 anche se superiore ai 77 euro ammeno che il socio sia minorenne allora la marca la metto, e nel rendiconto la considero una entrata istituzionale.
    Nel secondo caso, se l'atleta non è socio ma iscritto alla federazione, mi comporto come nel primo caso.
    Nel terzo caso, se l'atleta non è socio e non e iscritto alla federazione, sono obbligata ad emettere ricevuta fiscale con marca da bollo da 1,81 se superiore ai 77 euro e a considerarlo una entrata commerciale (con o senza iva?)

    Io ad oggi ho fatto la RICEVUTA FISCALE a tutti gli atleti, senza fare la distinzione di cui sopra, tutte con marca da bollo da 1,81 perchè superiore a 77 euro, e le ho inserite nel rendiconto come entrate istituzionali perciò non tassati, considerando il fatto che per ora non abbiamo atleti " non soci non iscritti alla federazione," il fatto di avere emesso delle ricevute fiscali in luogo di quelle non fiscali può creare problemi in caso di verifica? Per il 2013 ho già iniziato come per il 2012, è meglio che riveda il tutto ed emetta ricevute non fiscali?

    Vi ringrazio per la vostra collaborazione, mi siete stati molto utili nel risolvere diverse problematiche sorte in questi primi mesi di attività. Grazie.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Andiamo per punti:
      1) A che titolo sono stati versati quei soldi? Come quota associativa? Come erogazione liberale (donazione)? Come prestito infruttifero?
      Nel primo caso, significherebbe che i soci fondatori sono in regola con la quota sociale del primo anno (stabilita a statuto o nella prima assemblea soci/ riunione di direttivo)
      Nel secondo, significherebbe che i soci fondatori hanno donato quei soldi e nulla pretendono.
      Nel terzo, che li vogliono indietro.

      2) ASSOLUTAMENTE SI. Va stabilito subito: o nella prima Assemblea soci e nella prima riunione di direttivo (se non lo avete messo a statuto). C'è dibattito sulla quota a 0 euro.
      Personalmente la trovo poco seria e anche "sospettosa". A mio parere il minimo minimo minimo sono 5 euro.

      3) Ha capito perfettamente. Il terzo caso è però da evitare come la peste: chi farà attività da voi o sia vostro socio o affiliato alla vostra EPS/FSN

      Sulle ricevute fiscali già fatte non si preoccupi; è stata molto solerte e nessuno potrà recriminare nulla.
      Per il futuro sappia soltanto che verso i maggiorenni potete risparmiare la marca da bollo. I soldini risparmiati li potrà utilizzare per abbonarsi al nostro software!

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  45. Rispondi
    antonio de filippis

    Salve, una domanda:
    C'è l'obbligo di rilasciare al socio la tessera di appartenenza ad un ente di promozione sportiva(tipo es. ENDAS)? e se si,c'è un tempo limite entro il quale bisogna rilasciare la tessera? Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Grazie della domanda, perchè su questo punto stiamo combattendo una battaglia. Non c'è l'obbligo ma, a nostro parere, dovrebbe. Visto che un affiliato ad una EPS in Calabria deve poter fare attività in qualsiasi altra ASD anch'essa affiliata alla medesima EPS (mettiamo in Friuli) e l'unico vero modo in cui si possa verificare la sua regolare affiliazione per l'anno in corso è quello di avere una tessera in mano, questa dovrebbe essere rilasciata a tutti. Per le EPS però le tessere costituiscono sia un costo che un problema organizzativo, per questo molte tendono a non farle...

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      • Rispondi
        Luca

        Il tema é stato sfiorato in molti post, ma credo valga la pena di chiarirlo una volta per tutte, se possibile...
        La nostra ASD é affiliata ad un EPS (nel nostro caso UISP) e organizziamo per i nostri soci (che tesseriamo UISP) dei corsi/attività rientranti nelle nostre finalità sociali; si tratta dunque di una attività istituzionale in quanto rivolta ai NOSTRI soci e decommercializzata, per la quale rilasciamo semplice ricevuta in cui indichiamo l' imporo pagato, i dati del socio e la attività specifica.
        Fin qui sembra chiaro.
        Se si presenta una persona NON socia della nostra ASD, ma munita di tessera UISP valida e chiede di partecipare ad una nostra attività SENZA affiliarsi alla nostra ASD:
        1) lo può fare, pagando come i miei soci e la entrata é decommercializzata come per i miei soci; gli faccio lo stesso tipo di ricevuta indicando tra i suoi dati personali gli estremi della sua tessera UISP;
        2) non può partecipare ai corsi/attività da noi organizzati perché, anche se affiliato a UISP, non é comunque socio della nostra ASD;
        3) può partecipare, ma si tratta per la nostra ASD di una entrata commerciale per cui gli devo fare pagare IVA (abbiamo la partita iva...) ed emettere fattura con tutti i suoi dati; e dovrebbe essere comunque un evento "occasionale".

        • Rispondi
          TeamArtist

          La risposta corretta è la numero 1. Ciò è permesso dall'ex art. 148 del tuir, punto 3.
          Tenga anche conto che in alcuni sport (in prevalenza nel calcio, ma succede anche nel basket e nella pallavolo) è normale che gli atleti siano solo tesserati alla FSN nazionale e non siano soci della ASD.

  46. Rispondi
    Sonia

    Vorrei sapere, se il socio effettua il pagamento tramite bonifico, non occorre la ricevuta?
    Crodialità

    • Rispondi
      TeamArtist

      La ricevuta serve sempre ed in ogni caso. E' chiaro che con i bonifici tutto è rintracciabile ma un ispettore pignolo potrebbe avere da che eccepire...

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      • Rispondi
        luca

        Normalmente la ricevuta è emessa in data successiva al bonifico. È corretto o deve essere anteriore?

        • Rispondi
          TeamArtist

          Anteriore non può esserlo. La "ricevuta" deriva del verbo "ricevere" e serve a testimoniare, appunto, di aver ricevuto dei soldi. Va quindi emessa nel giorno in cui vi è stato l'accredito sul vostro CC.

  47. Rispondi
    Alessandra

    Trovo sul vostro sito un modello di ricevuta di incasso per le attività a cui partecipano i non soci? ES. A un raduno che prevede una quota di iscrizione, ai soci rilascio ricevuta semplice, mentre ai non soci un altro documento? Per forza devo indicare cod fiscale e indirizzò? Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      In linea generale (tranne casi particolarissimi) le entrate dai non soci sono entrate commerciali su cui si devono pagare le tasse. Serve quindi una ricevuta fiscale su cui applicate anche l'iva... Questo tipo di documento non l'abbiamo ancora preparato. E' essenziale il solo codice fiscale ma noi suggeriamo di mettere anche l'indirizzo per evitare ogni tipo di contestazione.

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  48. Rispondi
    Marta

    Grazie per i vostri post sono sempre molto utili ed interessanti.
    Volevo chiedere una precisazione.
    Noi come ASD abbiamo una quota sociale mensile per i cavalli superiore ai 77,47.
    Trattandosi di quota sociale dobbiamo apporre la marca da bollo da 1,81?

    Grazie mille

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se si tratta di una quota sociale, a prescindere dall'importo, si tratta di una ricevuta NON fiscale e quindi non serve marca da bollo se il socio è maggiorenne.
      Caso diverso invece se il socio è minorenne e i genitori vogliono detratte le spese dalle tasse. In questo caso deve mettere la marca da bollo: legga questo nostro post:
      http://www.teamartist.com/blog/2012/04/20/come-detrarre-le-spese-dei-corsi-sportivi-dei-figli/

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      • Rispondi
        vanessa

        Buongiorno,
        innanzi tutto complimenti per il forum poi volevo delucidazioni riguardanti il "SOCIO SOSTENITORE"
        Colui che ha acquistato una " TESSERA SOCIO SOSTENITORE " ...
        1) acquisisce tutti i diritti dei soci fondatori?
        2) deve partecipare alle assemblee dell'associazione?
        3) ha diritto di voto?
        4) nei verbali deve firmare?
        grazie anticipatamente.

  49. Rispondi
    Maurizio

    Mi risulta che le ASD possono considerare come entrate istituzionali e non commerciali quelle derivanti da atleti non soci ma iscritti alla federazione sportiva di riferimento, nel caso l'atleta richiedesse ricevuta cosa va scritto come causale?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Ottima domanda! Ciò vale sia per la Federazione Sportiva, che per l'Ente di Promozione Sportiva, che per la propria APS nazionale.
      Va fatta una ricevuta NON fiscale indicando (possibilmente) il n° di tessera nazionale dell'affiliato, indicando che il pagatore non è socio della ASD ma (appunto) affiliato alla FSN/DSA/EPS/APS cui l'ASD è anch'essa affiliata.

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  50. Rispondi
    Filippo

    Ottimo post, molto utile.
    Una domanda: come si deve porre una ASD di fronte all'imposta di bollo di 1,81 euro per l'emissione di ricevute di importi superiori a Euro 77,47 ?

    Grazie!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Salve, lo spieghiamo abbastanza bene in questo post: http://www.teamartist.com/blog/2012/04/20/come-detrarre-le-spese-dei-corsi-sportivi-dei-figli/
      Se usasse TeamArtist, il sistema le estrarrebbe tutte le ricevute già in .pdf pronte da essere firmate e timbrate, su cui mettere la marca da bollo (senza stare a compilarle tutte a mano con tutti i dati necessari).

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      • Rispondi
        Alessandro

        Buongiorno,
        siamo un asd affiliata alla fipe che opera con partita iva in regime di 398.
        Oltre ad un cosiglio direttivo composto da presidente, tesoriere e segretario abbiamo altri 4 soci "ufficiali" iscritti a registro soci.
        Tutti i nostri atleti o frequentatori di soci invece sono iscritti alla federpesistica e per questi emettiamo regolare ricevuta.
        La domanda è la seguente:
        1. Nel caso arrivasse una persona che non si voglia tesserare alla FIPE, dobbiamo per quest'ultima emettere regoalre fattura con iva?
        2. ed esiste un limite di volume d'affari per questi casi? (tenendo presente che facciamo pagare un contributo minimo di poche decine di euro mensili.
        grazie

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. Si
          2. Si, 250mila euro l'anno.