Partendo dal principio che le associazioni sono esonerate dall’emissione di ricevute (o scontrini) fiscali per le sole attività istituzionali, vi è comunque la necessità di rilasciare una pezza giustificativa “semplice” per il pagamento della quota associativa o per l’iscrizione degli associati ad attività o corsi (qualora invece l’attività sia rivolta a non soci o a non tesserati, l’associazione è tenuta ad emettere idoneo documento di incasso ai fini fiscali e ad adempiere ai conseguenti obblighi contabili). Vi rammentiamo che queste pezze giustificative generiche (non fiscali) non sono soggette al pagamento dell’IVA.
Ciò è comunque opportuno per correttezza, per questioni amministrative, per attestare il rapporto associativo e poter dimostrare durante una ispezione fiscale tra chi e chi è avvenuto lo scambio di denaro. Su queste pezze giustificative semplici (non fiscali), numerate progressivamente, dovranno essere riportati:
Queste pezze giustificative devono essere conservate dalla Associazione almeno per 12 mesi (ma noi consigliamo di conservarle per 5 anni); a questo proposito potete leggere questo post.
Si deve produrre ogni pezza giustificativa in duplice copia (una per il socio ed una per l’associazione), in modo tale da poter dimostrare anche in ASSEMBLEA SOCI chi è in regola col versamento della quota annuale e garantirgli il diritto di prendere parte alle assemblee elettive, di poter approvare il rendiconto economico annuale e di poter dire la sua sulle attività di indirizzo e governo dell’Associazione.
Le pezze giustificative per le attività (connesse agli scopi istituzionali) svolte dagli associati possono essere predisposte in modo analogo.
Per quanto riguarda invece le ricevute FISCALI per l’iscrizione ad attività sportive, queste devono obbligatoriamente contenere tutta una serie di dati per consentire ai TUTORI LEGALI dei soci minorenni di poter detrarre, in dichiarazione dei redditi, il costo di iscrizione per ragazzi da 5 a 18 anni. Abbiamo già affrontato l’argomento della detrazione delle spese dei corsi sportivi dei figli; ci limitiamo ora a riassumere le informazioni che devono essere riportate sulle ricevute fiscali di pagamento (numerate progressivamente) ai fini della detrazione fiscale:
Ricordiamo infine che le ricevute emesse da associazioni politiche, sindacali, di categoria, religiose, assistenziali, culturali e sportive per le quote o i contributi associativi sono esenti dall’imposta di bollo in modo assoluto come previsto dal D.P.R. 26 ottobre 1972 n. 642, all’art. 7 dell’allegato B; le altre ricevute sono soggette al bollo di 2,00 € se la somma versata è superiore a 77,47 € (le vecchie 150.000 lire), come stabilito dal medesimo DPR all’art. 13 dell’allegato A.
Potete scaricare il fac-simile di: ricevuta di pagamento quota associativa, ricevuta di pagamento attività, ricevuta di pagamento iscrizione e/o abbonamento ad attività sportive dilettantistiche.
Se avete letto questo articolo, forse vi può interessare anche quello sulle fatture fiscali.
Damiano Dalerba & Stefano Cabot
Direttori area noprofit di TeamArtist
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1)Che sia un consiglio stupido non ne avevo dubbi...ma secondo voi è solo per una questione assicurativa?...non credo...questo problema si potrebbe ovviare se io avessi (come in effetti ho) delle assicurazioni private sulla mia struttura e per coloro che vi si ci allenano....non mi rifaccio solo all'assicurazione contenuta nelle tessere dell'EPS....volevo capire se anche a voi risulta questo modus operandi in fase di accertamento....
2) perchè in una ssdrl non si configurerebbe questa incompatibilità?...è vero che dal punto di vista legale è diversa da una asd però potrebbe comunque far sorgere dubbi sulla finalità no profit.....grazie e scusate l'insistenza è che mio fratello è amministratore (ed istruttore) in una ssdrl..:)
1. No. E tenga conto che gli ispettori fiscali ne sanno più di chiunque altro su quali sotterfugi usano le Associazioni...
2. Perchè le SSD sono state pensate proprio per ovviare a questo problema. Dica a suo fratello di stare tranquillo.
Salve,
Vi faccio prima di tutto i complimenti per questo vostro blog...davvero molto competenti in un settore dove circola molta ignoranza....volevo porvi questo quesito:
Ho una Asd che fa attività di palestra (sala pesi, fitness, corsi di ballo ect.)...e rilascio ricevuta esente iva sui pagamenti effettuati dai miei soci per le attività istituzionali....giorni fa però un presunto esperto del settore mi ha detto che non posso emettere ricevute per abbonamenti mensili, trimestrali o settimanali ma che devo e posso fare solo ricevute annuali...in pratica mi ha detto che dato che la tessera della mia eps di riferimento ha natura annuale anche io all'interno della mia attività devo per forza far pagare quote annuali senza poter mettere mensili, trimestrali ect ect....a me sembra una cavolata...mi potete dare una valido riscontro in modo da poter rispondere bene a questo "esperto del settore"...grazie mille
Dunque. Le vostre iniziative sono rivolte ai soci?
Ai soci voi dovete chiedere innanzitutto una quota sociale annuale e poi potrete chiedere diverse quote a seconda delle attività che andranno a fare.
La tessera dell'eps poi non c'entra un tubo con questo discorso. Di solito le ASD tesserano agli ESP i propri atleti per questioni assicurative. Il tesseramento all'EPS è annuale, questo è vero, ma non implica in alcun modo che anche i corsi debbano avere la stessa durata.
Non riesco quindi a capire la logica di quanto rilevato dall'esperto.
Una sola cosa è certa. Lei deve emettere le ricevute per i soldi che riceve, quando li riceve.
Certo....io faccio compilare a tutti coloro che frequentano la mia palestra la domanda di ammissione socio...(che poi faccio confermare in sede di riunione del consiglio direttivo)...e contestualmente rilascio la tessera dell'EPS a cui sono affiliato....poi se la persona mi paga il mensile o il trimestrale o l'annuale gli rilascio la ricevuta esente iva per l'attività istituzionale che mi ha pagato....in pratica agisco bene?...non devo mica fare solo abbonamenti annuali?...perchè è questo ciò che mi diceva questo presunto esperto....
A mio parere è ineccepibile.
altre due domande:
1) (sempre consigliato dal presunto esperto) mi ha detto di fare le tessere dell'EPS solo ad alcune persone e per le altre di fare ricevuta con iva e portarmela in contabilita della 398...la sua giustificazione è che in sede di controllo tra le prime cose che contestano è la natura "commerciale" dell'attività...quindi se gli faccio vedere le ricevute con iva gli do il contentino e non mi danno fastidio...dice lui che il fatto delle tessere non lo controllano...vedono solo se sei affiliato ad un ente e quindi se sei iscritto al registro coni...a me sembra na cretinata ma non sono esperto del modus operandi in sede di accertamento....però mi sembra strano che violando delle norme io possa stare più tranquillo in sede di controllo;
2) l'incompatibilità tra la carica di presidente di una asd e quella di istruttore si verifica anche nel caso di amministratore una ssdrl e istruttore nella stessa?...se sei come si può ovviare?...l'amministratore dovrebbe farsi assumere dalla ssdrl senza usufruire delle agevolazioni dei 7500 euro?....grazie
1. Che consiglio geniale! E se un atleta non tesserato si fa male, chi lo ha assicurato
2. No, non c'è questo problema.
Buongiorno,
innanzitutto vi ringrazio per le utili informazioni che ho reperito sul vostro blog.
Vorrei chiedervi come posso rimborsare i soci fondatori che hanno sostenuto le spese di costituzione dell'asd.
1. Bisogna deliberare in una riunione del consiglio direttivo che queste somme costituiscono un prestito infruttifero?
2. Devo fare una ricevuta di rimborso spese per i soci fondatori o basta la delibera del consiglio?
3. Inoltre, non abbiamo ancora un c/c bancario e quindi non risulterebbe alcuna traccia dei rimborsi.Ciò comporta qualche problema?
1. Si e dovete anche stabilire le modalità di restituzione delle somme.
2. Basta la delibera, data in copia.
3. Se sono cifre superiori ai 516,46 euro non potete farlo per contanti.
Buongiorno Gentilissimi, a voi vanno i miei più sentiti complimenti e ringraziamenti per questo sito sempre completo, aggiornato e pieno di consigli. Sono il presidente di una Associazione Sportiva Dilettantistica. Ho provveduto a registrare l'Associazione presso l'agenzia delle entrate e alla Siae (registrazione, modello EAS, C. Fiscale e P.Iva). Chiedo cortesemente delle risposte (o conferme) a questi dubbi:
1) Fiscalmente, avendo optato per il 398/91 (Siae), siamo tenuti a pagare solo iva agevolata (90% o 50% dell'iva per sponsor o pubblicità nel caso di emissione fatture), ires (3%) e irap ?
2) l'associazione è costituita da 5 soci (che sono poi sia direttivo che assemblea). Ci sono poi altre 15/20 persone che fanno parte della squadra e che noi tesseriamo per giocare (siamo una sorta di tramite tra loro e l'ente sportivo a cui saremo affiliati). Quindi loro risultano come dei "soci" senza diritto di voto, quindi tesserati. abbiamo provveduto a far compilare un modulo di iscrizione in doppia copia (uno lo diamo indietro con la mia firma). Essi sono tenuti a pagare una quota. Dobbiamo fare una ricevuta o possiamo farne a meno? Se dobbiamo, basta farla in carta semplice?
3) Per quanto riguarda l'associazione i nostri "libri" obbligatori sono solo : libro soci, libro verbali e rendiconto (bilancino da far approvare come preventivo e consuntivo) ?
4) per quanto riguarda le donazioni, esse devono essere fatte nella pratica tramite conto corrente e non vi deve essere nessun tipo di pubblicità per chi dona?
5) è possibile che noi riceviamo da un soggetto un tot come impresa (e quindi a cio faremo fattura e pubblicità o sponsor) e un tot in donazione come privato (a cui faremo ricevuta di donazione)?
Ringrazio moltissimo. Specifico che è la mia prima esperienza, ho tutto da imparare e chiedo e mi informo per poter essere sempre corretto, legale e preciso.
Grazie
1. Difficile dirlo senza conoscervi. A naso sembra di si per quello che mi ha scritto. Poi se farete raccolte fondi, biglietti per le partite etc etc... è un altro paio di maniche.
2. Non possono esistere soci senza diritto di voto. Se sono soci hanno tutti i diritti, se sono tesserati per l'EPS no. Normalmente gli EPS prescrivono che le persone che vengono tesserate presso di loro siano soci della ASD che lo richiede (diversamente dalle FSN). Le consiglio la lettura di questo post.
3. Non credo proprio. Avrete almeno anche il Registro Iva minori (visto che avete la p.iva). Il "Rendiconto" non è un libro: è un documento da presentare e far approvare in Assemblea Soci.
4. Si chiamano erogazioni liberali. Possono avvenire per contanti sotto i 516,46 euro e non vi deve essere alcuna pubblicità per il donante.
5. Direi di si, se ho compreso cosa vorreste fare.
Salve,
a proposito della ricevuta per la detrazione delle spese di iscrizione e frequeza ai corsi dei minori, vorrei avere un piccolo chiarimento. Poiché l'anno sportivo per la nostra associazione ins inizia a settembre e finisce ad agosto dell'anno solare successivo, le quote pagate dai soci sono spalmate nel corsso di tutto l'anno.
La ricevuta in questione deve essere riferita solo al periodo gennaio/dicembre dell'anno solare o settembre/agosto dell'anno sportivo?
Grazie
Devono essere appaiate alle dichiarazioni dei redditi dei contribuenti. Quindi se il corso è settembre 2011-agosto 2012, farete una ricevuta settembre 2011-dicembre 2011 per la dichiarazione dei redditi per l'anno 2011 e poi una gennaio 2012-agosto 2012 per quella dell'anno dopo.
Grazie per la sollecitudine.
A questo punto la domanda successiva è che in questo modo le ricevute diventano 2 nel corso dello stesso anno solare. Devo mettere la marca da bollo su entrambe o è sufficiente fare una dichiarazione unica a fine anno (dicembre)?
Quella unica a fine anno si può fare solo per gli atleti minorenni cui i genitori vogliono detrarre le spese per le tasse. Agli altri, se le fate, dovete farle quando vi pagano, rata per rata.
Salve siamo un'associazione culturale. Di solito con le ricevute mi comporto cosi:
1) La quota associativa è di 10 euro annuale, quindi fanno una semplice ricevuta con tutti i dati x quota ass annuale.
2)Per chi frequenta Corsi es Yoga (attività istituzionale) il contributo è meno di 77,47 mensili quindi faccio una ricevuta senza marca x CORSO YOGA
3) Per chi frequenta Corsi xxx(attività istituzionale) il contributo è superiore a 77,47 quindi faccio una ricevuta con marca x CORSO xxxxx
Corretto??
Grazie
A naso direi di si.
Carissimi, sono il Presidente di una neocostituita ASD. Dobbiamo decidere domani sera in consiglio direttivo le quote da versare e contestualmente decidere il costo dell'attività proposta (scuola calcio).
1. Possiamo chiedere ai soci una quota unica che comprende entrambe le cose (quota socio+quota attività) o dobbiamo dividerle con due distinte ricevute?
2. Inoltre: le quote dei soci fondatori non sono ancora state versate, perchè non è ancora stato deciso l'importo. Va bene,vero? (In realtà ci sono già state spese vive per l'apertura dell'ASD: non ci sono problemi, vero?)
1. E' uso comune fare una ricevuta unica (tra l'altro per i minorenni abitualmente si fa anche fiscale con marca da bollo per consentirne la detrazione dai redditi del genitore). Legga questo nostro post. In termini assoluti sarebbe meglio fare due ricevute distinte ma è un po' una lettura di maniaci del Diritto (quali noi siamo 😉
2. No, le quote sociali dei soci fondatori sono uguali a quelle di tutti gli altri soci (le consiglio la lettura di questo nostro post, ed anche di questo). Ciò non toglie che i fondatori debbano necessariamente anticipare le spese di costituzione dell'Associazione: dovete decidere se questi soldi sono stati donati, oppure se sono stati prestati alla ASD.
Si mi scusi, volevo dire " per l'attività sportiva posso fare una ricevuta solo ad un socio? Diciamo che lui paga la quota della giocata per tutti gli altri soci.
Difficile. Il campo lo noleggiate ad ingresso singolo o a corpo?
Salve, sono presidente di una ASD.
Se ho un gruppo di persone che vengono a giocare, devo fare una ricevuta ciascuno per la quota associativa, ma per l'attività sportiva posso fare una ricevuta solo ad un tesserato? E se supera l'importo di 77,47 devo mettere la marca da bollo?
Grazie
Conosce la differenza tra socio e tesserato? Legga questo post.
Gentile Sig. Damiano, ecco un ulteriore quesito per il nostro mettere in ordine.
1. Come associazione culturale no profit (non riconosciuta) possiamo ricevere erogazioni liberali?
2.Consegniamo corsi e seminari che mirano anche al miglioramento della gestione finanziaria familiare, individuale e lavorativa. I soci ricevono una normale ricevuta. Abbiamo un socio che ha un'attività commerciale e vorrebbe far iscrivere a questi corsi 2 suoi dipendenti Lui sosterrebbe i costi ma non può presentarle come costi dell'azienda E' prevista qualche soluzione che permetta (nel nostro caso) di dare questi corsi a queste due persone e far si che il nostro socio possa scaricarsi tale servizio?
1. Si. Legga questo nostro post.
Salve, sono una a.s.d., avrei due domande da porvi:
1. per un NON SOCIO, la ricevuta va fatta FISCALE e se super le 77 euro si paga il bollo?
2. Qualora sia socio, deve esser per forza ricevuta generica o potrei farne una fiscale in modo che possa scaricare?
3. e anche in questo caso se non supero le 77 euro non pago le tasse?
aiuto! 🙂
1. SI. Ovviamente dovete avere una partita iva per pagare IVA ed IRES (altrimenti non potete avere una parte commerciale).
Attenzione: potete considerare come soci anche i tesserati alle FSN/EPS cui la vostra ASD è affiliata.
2. Non facciamo confusione.
Se l'atleta è minorenne e il genitore vuole scaricare le spese sportive, deve fare una ricevuta seguendo queste indicazioni
Se l'atleta è maggiorenne e vostro socio non ha senso fare una ricevuta fiscale con marca da bollo (la legge vi esenta). Potete rilasciare una ricevuta non fiscale che serve da solo promemoria di "avvenuto pagamento".
3. Sulle entrate da soci o tesserati, se la vostra ASD rispetta tutti i parametri per godere delle agevolazioni fiscali del settore, non vi sono tasse da pagare.
Salve sono presidente a.s.d. paintball. Mi capita che al campo si presentano gruppi di persone numerose e che quindi devo fare diverse ricevute, posso fare un' unica ricevuta a un solo socio come se lui pagasse per tutti? Quindi mettendo solo i suoi dati? Praticamente pagherebbe quota di ogni socio e quota attività di gioco per tutti.
No, non può. La quota sociale è personale e in caso di ispezione fiscale deve poter mostrare la singola ricevuta di ogni singolo socio. Perchè non usa la nostra piattaforma online e fare le iscrizioni e i pagamenti online? www.teamartist.com Ovvierebbe a questo e ad altri problemi.
Mi perdoni, ma se una delle due associazioni avesse voluto fare una liberalità all'altra associazione senza che l'importo fosse stato prestabilito(che è il vero errore da quello che leggo!) sarebbe stato corretto? se si come impostarlo? e come rendicontarlo sul vostro programma?? Un esempio pratico il Comune da 1000,00 euro per fare un concerto.
Le due associazioni hanno come scopo istituzionale la diffusione della musica e la realizzazione di un progetto discografico. Una nelle due associazioni fa una ricevuta al comune e riconosce una liberalità, diciamo di € 500,00 all'altra associazione, in quanto ha partecipato al concerto. L'incasso risulta di tipo istituzionale per entrambe e viene impiegato per fare il progetto discografico. Dov'è l'illeggittimità? dov'è il bene e dove il servizio? I musicisti sono dei soci e hanno una missione istituzionale!!!
Purtroppo a livello fiscale non funziona. Come ho spiegato nella risposta precedente una caratteristica delle erogazioni liberali è che non devono essere rilasciate in cambio di una prestazione. Lo dite voi: "... in quanto ha partecipato al concerto...". In tal modo si verifica la specie di pagamento di un corrispettivo sul quale si devono pagare le tasse: iva e ires.
Non vi crucciate, questo è un errore tipico di tante associazioni...
Non è questa la sede per dare assistenza all'uso di TeamArtist. Pur Tuttavia: Applicazioni -> Contabilità -> Prima nota -> Fornitori -> ...
La transazione monetaria deve aver reso una pezza giustificativa, che va inserita in fornitori. Deve creare una voce in anagrafica fornitori con i dati della Associazione che riceve la donazione e inserire un ordine con categoria "Donazione a favore / Contributi erogati"
Inserisca la transazione come una normale spesa, e alleghi la pezza giustificativa in suo possesso.
le due associazioni non sono affiliate ad alcuna APS nazionale.
Mi perdoni, ma se la mia associazione avesse voluto fare una liberalità all'altra associazione senza che l'importo fosse stato prestabilito sarebbe stato corretto? come impostarlo? e come rendicontarlo sul vostro programma?? Un esempio pratico il Comune da 1000,00 euro per fare un concerto.
Le due associazioni hanno come scopo istituzionale la diffusione della musica e la realizzazione di un progetto discografico. Una nelle due associazioni fa una ricevuta al comune e riconosce una liberalità all'altra associazione in quanto ha partecipato al concerto. L'incasso è di tipo istituzionale per entrambe e viene impiegato per fare il progetto discografico. Dov'è l'illeggittimità?
La mia associazione di musicisti ha avuto l'incarico dal Comune di organizzare il concerto di Natale 2012. Ci siamo rivolti ad un'altra associazione di cantanti con cui collaborare per perfezionare un programma musicale. Ho inoltrato un invito scritto all'associazione di cantanti manifestando la volontà di collaborare e di riconoscere un adeguato contributo pagando la fattura che mi avrebbero presentato. Mi hanno fornito una risposta scritta accettando l'invito, indicandomi i soci che avrebbero partecipato al concerto e, "TESTUALMENTE", ( Alla nostra Associazione sarà riconosciuto un contributo, per i suoi fini statutari, comprensivo di eventuali rimborsi delle spese che affronterà per un totale di Euro 950,00.
Dette collaborazioni sono previste dai nostri fini statutari.
L’ Associazione musicale “CANTANTI” esonera l'Associazione musicale
"MUSICISTI" da ogni responsabilità fiscale e previdenziale nei riguardi dei soci che ha provveduto ad incaricare.
Il contributo sarà così versato: contanti al termine dell'esibizione).
Mi hanno presentato una ricevuta a titolo di erogazione liberale per le attività istituzionali dell'Associazione e per la partecipazione al Concerto di Natale, evidenziando che la stessa fosse fuori campo IVA in virtù dell’art. 8 della legge n° 266
del 11 agosto 1991 e che tale prestazione fosse esente da ritenuta d’acconto in virtù del DPR n° 600 del 29/09/1973. La ricevuta recava una marca da bollo di € 1.81.
Tutta questa procedura è corretta??
Dal momento che sto per organizzare un altro evento a ferragosto, dal momento che la mia associazione anticiperà dei soldi, dal momento che devo rendicontare alla comunità europea, gradirei sapere se devo pretendere dall'associazione "Cantanti" regolare fattura o posso farmi dare una ricevuta esente da IVA e ritenuta d'acconto e, magari, pagando con assegno o bonifico per la tracciabilita'. Un'altra cosa: Come devo inserire nel vostro software di contabilità l'esborso di danaro fatto a Dicembre all'Associazione Cantanti? Cordiali Saluti
Da quello che ci racconta la procedura non è corretta.
Il rimborso spese per la partecipazione ad un evento NON può essere inquadrato come "Erogazione liberale".
Fiscalmente le erogazioni liberali devono sottostare a due aspetti:
1- L'erogazione non deve avvenire "in cambio" di un bene o di un servizio
2- L'importo non può essere prestabilito (deve essere, appunto, libero).
In ultimo: alla luce di quanto mi ha raccontato, non ho modo di dirle come registrare nella nostra piattaforma questo importo: proprio perchè la sua rendicontazione non è legittima. Dovrebbe essere registrata come "donazione verso terzi" ma, non essendolo... non si può fare.
Il punto è che avrebbero dovuto farle un fattura (che non può essere esente IVA) perchè si tratta di una vera e propria attività commerciale (che sia tra i loro fini statutari non ha nessun valore). Moltissime associazioni fanno errori di questo tipo purtroppo... non c'è la percezione di cosa possa o non possa fare una Associazione e molte fraintendono quali siano le attività istituzionali, quali quelle commerciali e quali quelle de-commercializzabili.
Una domanda: per caso le due associazioni sono affiliate ad una medesima APS nazionale?
Si esattamente. Abbiamo versato ciascuno un importo inferiore alle 516,46€, proprio perché altrimenti avremmo dovuto tracciare il passaggio.
Quindi prestito infruttifero è corretto..?
Grazie per la risposta
Saluti
Si, è corretto.
Salve,
vorrei avere da voi alcune delucidazioni in merito al prestito iniziale da parte dei soci fondatori di una ASD, per poter sostenere le spese inziale di costitutzione.
Abbiamo redatto il verbale dell'assemblea del consiglio direttivo, nel quale si approva il prestito infruttifero da parte dei soci per una somma inferiore a 1000€, suddivisa in parti uguali. Abbiamo indicato la motivazione di tale prestito, e abbiamo inserito la data in cui tali somme dovranno essere restituite ai soci.
Nel momento in cui abbiamo messo a disposizione della ASD tali somme, per forza di cose, la nostra Associazione non aveva un proprio c/c bancario. Pertanto tali somme non sono tracciate, in quanto conferite in contanti.
Volevo sapere se tale iter risulta corretto, in particolare se l'indicazione di prestiti infrutiferi è idonea oppure se dovevamo procedere in altri modi.
Cordiali Saluti
Dipende. In quanti soci eravate? Quanto avete versato a testa? Se nessuno di voi ha versato più di 516,46 non c'è problema.
Scusi l'ignoranza, cosa è il modello eas?
Grazie
Ahia. Legga questo nostro post. Temo però che possiate avere altre gravi lacune. Vi consiglio di fare un checkup completo presso un professionista di associazioni no profit.
Buongiorno, siamo una associazione no profit per la diffusione della cultura enogastronomica italiana e organizziamo principalmente corsi di cucina, degustazioni e visite guidate a pagamento. Premesso che associamo le persone che svolgono tali attività:
1. dobbiamo emettere ricevuta fiscale per i corsi a pagamento o basta una ricevuta semplice?
2. Inoltre la ricevuta per il versamento della quota sociale può essere non fiscale?
1. Essendo vostri soci, ed essendo voi una associazione no profit, se avete tutto in regola potete emettere una ricevuta semplice non fiscale.
2. Idem
Domanda: avete presentato il modello EAS?
ma dovrei stipulare un contratto pubblicitario anche solo per mettere il logo di un'azienda nei volantini? Anche se solo per una volta?
Buongiorno, siamo un'associazione sportiva asd con p.iva e usufruiamo della legge 398. dobbiamo emettere fattura per alcune aziende che metteranno la loro pubblicità nei pieghevoli che andremo a preparare per far conoscere le nostre attività. Quale dicitura esatta va messa nella fattura per descrivere l'importo che ci versano?
Poi, noi emettiamo le ricevute tramite blocchetto cartaceo per le quote associative e per i contributi per i corsi a cui i nostri associati partecipano.. Queste ricevute possono essere stampate tramite excel o altro programma numerandole e in duplice copia, o devono essere necessariamente in blocchetto cartaceo? per noi sarebbe più comodo averle a computer.
La ringrazio...
Salve, prima di tutto le consiglio la lettura di questo nostro post sulla pubblicità, e di questo sulle fatture.
Le ricevute potete tranquillamente stamparvele da voi.
Semplicemente stiamo pianificando una revisione del nostro statuto che ci sembra un po' sintetico (è vecchio almeno di 10 anni) e stiamo vedendo come configurarci come associazione. Nello statuto c'è scritto: Art.2 l'associazione svolge attività nel settore della musica, cultura e tempo libero. Poi nell'art. 3 specifica tutte le operazioni in dettaglio. Ma non riporta che tipo di associazione siamo. Studiando le varie forme ho visto in un post la dicitura appunto di associazione di categoria/impresa e mi chiedevo cosa fosse.
Grazie per l'aiuto
Anna Maria
Sono le Associazioni che rappresentano gli interessi di gruppi di Aziende o di Artigiani. Non è sicuramente il vostro caso. Vi state affidando ad un professionista per la revisione del vostro Statuto?
Ancora no perché siamo più che altro in una fase di raccolta informazioni e quindi decidere cosa è meglio per noi.
Al momento continuiamo ad essere affiliati all'MSP. Per settembre abbiamo indetto una riunione dei soci per decidere il da farsi, dopodiché ci affideremo ai vostri servizi che secondo me saranno più che sufficienti senza dover ricorrere ad altri professionisti
Grazie e buon lavoro
Mi raccomando fate attenzione: uno Statuto fai-da-te può farvi risparmiare all'inizio ma procurare un sacco di grane costose nel tempo.
nell'emettere una ricevuta per erogazione liberale va riportata qualche dicitura della legge o norma in questione? Nel caso quale? art 100 comma 2 lettera D del TUIR oppure art 13 bis e 19 bis del TUIR?
Può vedere i nostri modelli qui.
In sintesi, se ho compreso bene. Se capita che un privato o ditta a cui piace la nostra finalità associativa vuole farci una donazione emettiamo una ricevuta liberale che non è soggetta a tassazione.
1. Se un tesserato della stessa federazione una tantum vuole partecipare ad un nostro corso emetto la normale ricevuta che emetterei per un socio, specificando che è un tesserato di...?
2.Se invece un socio vuole fare una donazione senza partecipare ad un corso (ne abbiamo un paio che si sono trasferiti di città ma vorrebbero contribuire. Faccio comunque una ricevuta per erogazione liberale?
4. Vi ho sentito fare cenno alle Associazioni di categoria/impresa dove trovo maggiori informazioni?
Grazie per il vostro lavoro. State aiutando un sacco di miei conoscenti.
1. Esatto: "Tesserato federazione Xy"
2. Si
3. Non saprei. Non è un argomento che abbiamo trattato in modo organico. Quale sarebbe la sua necessità?
Buongiorno, sono socia di una associazione ed all'interno degli spazi messi a disposizione dall' associazione organizzo corsi di lingua rivolti agli altri soci dell'associazione.Per regolarizzare il contributo che mi versano i soci partecipanti al corso posso emettere semplici ricevute fiscali a nome mio intestate ad ogni iscritto?
Lei come pagherebbe le tasse su questo reddito?
Non avendo partita iva le indicherei nel quadro RL come prestazione occasionale ( il corso dovrebbe durare circa 1 mese)
Non saprei come aiutarla perchè in questo modo si configurerebbe un rapporto tra privati e non tra una Associazione e i suoi associati.
Buon giorno. Noi come Asd organizziamo un torneo dove partecipano anche non soci, tutti pagano una quota di iscrizione.
Devo pagare l'iva su le quote? Se si di quanto?
Immagino che, in ogni caso, i non soci siano tesserati alla vostra FSN o EPS. In tal caso sono comunque entrate istituzionali come se fossero da soci, detassate.
Non penso facciate partecipare persone che non sono nemmeno tesserate... perchè non correreste mai il rischio di far giocare persone non assicurate e senza certificato medico, vero?
Salve da ott.2012 sono il nuovo presidente di asd con solo c.f.-iscr. al CONI e alla FIT costituita in nov.2009-mi sono reso conto che l'importo della quota sociale (previstta da statuto) non e stato mai determinato.
1. posso fare un verbale datato gen.2010 facendolo firmare dal vecchio direttivo specificandone i'importo annuale?
2. come posso sapere se è stato fatto il mod. EAS?
3. se non è stato fatto come posso rimediare oggi?
Vi ringrazio vivamente
1. No, è un reato. Faccia un verbale oggi specificando la quota del 2013. Mai fare falsi!
2. Se non lo sa il vecchio Presidente le conviene ripresentarlo. Tanto può farlo gratis seguendo le nostre istruzioni.
3. vedi sopra.
salve, il 1° ottobre sono il nuovo presidente di una ASD consolo C.F.dovendo fare il bilancio al 31/12/2012 come mi comporto se il precedente direttivo non mi ha lasciato entrate e uscite da inizio 2012 fino al mio inserimento.ufficialmente con un assegno di atleta da incassare ed il saldo al 31/12/2012 su c/c bancario.
grazie
Per prima cosa direi che siete in grave ritardo. Il REFA (Rendiconto Economico Finanziario Annuale, quello che immagino chiami Bilancio) va approvato in Assemblea Soci entro fine aprile... Quello che deve fare è ricostruire l'andamento del 2012 (chiedendo tutti i movimenti sul CC e col saldo cassa che le hanno lasciato) e nella relazione accompagnatoria scrivere che è appunto una ricostruzione poichè il vecchio Presidente non le aveva lasciato alcuna documentazione.
In ogni caso si è presa una bella responsabilità...
Salve vorrei sapere se la dicitura che inserisco nelle ricevute della mia associazione culturale possono andare bene:
quota associativa e contributo dimostrazione per decorazioni.
L'associazione si occupa di corsi per il cake designer.
Grazie
Direi che va bene.
salve,
la quota associativa puo essere valida per la stagione sportiva(esempio dal 1 settembre al 1 settembre dell anno successivo)o deve valere per l'anno solare?
chiedo questo perche i nostri soci sono tutti tesserati ad un ente di promozione sportiva.
o dovrei avere le quote associative per l'anno solare e i tesseramenti per la stagione sportiva?
grazie
La quota associativa annuale è relativa al vostro anno sociale che dovrebbe essere indicato a Statuto. Se non è stato fatto, in automatico, va dal 1 gennaio al 31 dicembre. In tal caso gli EPS normalmente hanno due tesseramenti possibili: sia quello solare che quello scolastico.
Buongiorno, tra una settimana avremo un evento di raccolta fondi (scrivo a nome di un'APS non riconosciuta) e dobbiamo fare le ricevute per chi parteciperà a un evento a ingresso a offerta libera. Mi sono informata, ma vorrei da voi una conferma: possiamo fare delle ricevute senza indicare il nome e cognome di chi fa l'offerta, indicando solo l'importo, la causale e la firma del legale rappresentante? Se sì che blocchetto delle ricevute dovremmo acquistare? Noi ne abbiamo uno ma con il campo "versamento da..." e, visto che non avremo modo di chiedere il nome a tutte le persone che entrano a teatro, volevamo capire come "velocizzare" questa cosa. Grazie mille, Ilaria
No, non potete. La ricevuta deve permettere di poter risalire al contribuente che vi ha fatto la donazione. Il dato minimo è quindi il CF del donatore. Altrimenti sono dovuti gli altri dati.
Per quanto riguarda le ricevute, se non ho capito male, scrivete che quest'ultime devono essere numerata progressivamente. Cercando riferimenti sul web a riguardo sono riuscito a trovare che solo le fatture devono essere numerate, ma in nessuna norma si parla di obbligo di numerazione delle ricevute (parlo di ricevute per quote associative e ricevute quote corse). Mi potete dare dei riferimenti normativi a riguardo? Grazie in anticipo!
P.s.: fate un servizio utilissimo
Non c'è una norma, si tratta di praticità. Serve per tenere meglio l'archivio.
Ciao. Io sono presidente di una asd senza partita IVA. Sto organizzando un torneo di calcetto e molte squadre mi stanno facendo la stessa domanda: la ricevuta che io emetto all'atto di iscrizione puó essere scaricata dalla società che fa loro da sponsor? Se si, come deve essere?
Grazie mille in anticipo!
No, non può. Per tanti motivi a partire dal fatto che non ha una partita iva.
sono socia di una paleestra, volevo chiedere ci sono rischi per gli associati in caso di verifiche da parte della Guardia di finanza??.l'associazione sportiva espone sempre l'avviso di convocazione delle assemblee con relative date, che naturalmente non tutti gli associati partecipano, si pone la firma per presa visione e basta.Ringrazio anticipatamente.
Di norma no. A meno che il socio abbia assunto degli obblighi per conto dell'Associazione (ad esempio abbia acquistato qualcosa a nome dell'associazione creando un debito non pagato).
Circa 450 soci (votanti) + circa 600 familiari (non votanti)
222 euro a testa circa. Potreste fare quote da 50 a 500 euro...
La nostra ASD deve effettuare interventi di ristrutturazione sull'edificio di proprietà dell'associazione ormai ammalorata.
Poiché l'importo supera i 100.000 Euro, per far fronte alla spesa si pensa di chiedere a tutti i soci una quota straordinaria ripartita in più anni.
Poiché le quote annuali ordinarie dei soci sono differenziate a seconda se abbiano familiari o no, come deve essere ripartita la quota straordinaria?
Quote uguali per tutti i soci o ripartite proporzionalmente in funzione di quanto ciascun socio paga per il rinnovo annuale?
Grazie per una risposta e complimenti per il vostro blog!
Beh, mi sorprende. Le quote sociali annuali dei singoli soci non possono essere differenziate "a seconda se abbiano familiari", come abbiamo spiegato in questo post: http://www.teamartist.com/blog/2013/03/28/soci-ordinari-simpatizzanti-sostenitori-onorari-tesserati/ A nostro parere, in ogni caso, la quota straordinaria:
- non può essere obbligatoria
- può essere differenziata a seconda della capacità economica dei singoli soci
- può anche essere uguale per tutti o proporzionata a seconda dei familiari
PS: quanti soci avete?
Buongiorno Damiano,
giorni fa le avevo chiesto se la nostra Associazione potesse promuovere le proprie attività su siti di gruppi di acquisto, ma la risposta è stata un netto no.
Dopo vari consulti con altri commercialisti, siamo arrivati ad una soluzione molto vantaggiosa della quale mi piacerebbe avere un suo parere e se positivo, consigliarlo anche alle altre associazioni 🙂
Allora, tutti sappiamo che le associazioni non possono vendere (eccetto per casi molto limitati), però c'è una alternativa.
Le associazioni possono far associare terzi (privati, professionisti e persone giuridiche), in particolare può anche "convenzionare" coloro che hanno la p.iva (aziende e professionisti) richiedendo una quota per l'oggetto della convenzione, cosa molto comune, l'assocral card è un validissimo esempio, ha associati anche le forze dell'ordine, quindi sarà certamente tutto in regola XD
Perciò, dopo aver associato e convenzionato persone in possesso di p.iva, le associazioni possono promuoverle in vari modi e dare a disposizione diversi beni e/o servizi a favore dei convenzionati.
Per farla breve, se prima noi intendevamo sottoscrivere un contratto con un gruppo di acquisto (tipo groupon) e percepire compensi del venduto, cosa che non si può fare, oggi invece abbiamo eluso il sistema con questa procedura:
1. Associamo soggetti con p.iva (si iscrivono e si segue tutta la procedura classica per ogni socio);
2. Convenzioniamo i soggetti in possesso di p.iva (attraverso un classico contratto di convenzione in cui l'associazione, per aiutare i liberi professionisti o le aziende che in periodo di crisi hanno bisogno di aumentare i propri clienti, mette a disposizione pubblicità presso i propri soci e può mettere a disposizione servizi, beni o prestazioni a tal fine e nell'atto del contratto si scrive che il convenzionato riconosce x euro dai proventi provenienti dai soci o dalle prestazioni/beni/servizi creati dall'associazione);
3. Fatti questi due passi, più facili a farsi che a scriversi, mettiamo in atto la convenzione e tra i servizi, proponiamo l'assistenza a mettere in contatto il professionista con i gruppi di acquisto. (noi lo aiuteremo nella fase di negoziazione delle condizioni del contratto con i gruppi di acquisto, concluso ciò, le persone acquisteranno i suoi beni e non quelli dell'associazione, lui incasserà le quote e erogherà i suoi beni attraverso l'associazione (il sito).
4. L'associazione incassa la quota di convenzione.
E' una procedura più complicata, ovviamente bisognava fare qualcosa in più e non in meno, però con 2 passi in più, abbiamo raggiunto lo scopo di farci pubblicità nazionale, perchè nel deal sarà specificato il sito dal quale verrà erogato il servizio, quindi la nostra associazione.
Stiamo prevedendo questi ultimi giorni di semplificare ancora di più la procedura, facendoci incaricare dal convenzionato a stabilire accordi per suo conto, però nel contratto si metterà il conto corrente del professionista e non il nostro.
Questa procedura può andare bene un pò per ogni cosa, per supermercati, negozi, etc. perchè in pratica l'associazione non incassa i servizi venduti (perchè non ha venduto lei, nè ha incassato lei il denaro) ma ha solo incassato una quota di convenzione.
Aspetto un suo parere e le auguro una buona giornata
Le dico quali sono i punti deboli, non per criticarvi quanto per darvi degli spunti in più.
1. Per associare Enti/Aziende dovete averlo previsto a Statuto: se non lo avete fatto, dovete prima modificarlo
2. Come fa l'Associazione ad incassare la "quota di convenzione" dalle Aziende? A mio parere lo può fare solo dietro fattura
(non dimentichiamo che la cosa deve reggere anche dal punto di vista fiscale delle Aziende) e se c'è una fattura l'entrata è commerciale.
E se è commerciale, ricadiamo sempre nel dover limitare questo tipo di attività entro certe quote massime.
2. Penso che il Fisco possa "tollerare" questa attività se è ridotta (due, tre, aziende massimo). Ma se diventa un sistema, contesterà
la natura della Associazione (che non è quella dell'Assocral, che lei cita, ma di ASD!)
4. Un conto è una Associazione di categoria/impresa. Un altro una ASD. La possibilità di Associare Enti è pensata dal legislatore
per gli enti con... natura simile (sportiva) o di particolare attinenza (geografica, culturale etc). Temo che questa soluzione
potrebbe essere contestata come una forzatura della volontà del legislatore.
Ammetto che l'idea è intelligente. Ma prima di consigliarle di metterla in atto c'è bisogno di rifletterci ancora molto.
Grazie per la risposta, vado per punti:
1. Si, è previsto dallo statuto;
2. Nel contratto di convenzione (classico contratto atipico), l'associazione prevede che il convenzionato sceglie la quota di convenzione come meglio gradita, può mettere anche 0 euro, oppure 1000, oppure per evitare "investimenti" può stabilire una percentuale dai proventi che l'associazione ha aiutato a generare (in america la chiamano "free fee"), e tale quota viene definita come contributo libero da parte del convenzionato. Però il contratto è modificabile, lei ha qualche idea?
3. Perchè dovrebbe tollerare massimo 3 aziende e non di più? le convenzioni della nostra associazione (non asd ma aps culturale non riconosciuta) sono una delle principali attività che promuove l'associazione per aiutare le imprese (ad avere più clienti) ed i consumatori (a pagare di meno)? l'associazione assocral ha più diritti di noi? nel sito hanno perfino un listino prezzi delle convenzioni
4. "La possibilità di Associare Enti è pensata dal legislatore
per gli enti con... natura simile (sportiva) o di particolare attinenza (geografica, culturale etc). Temo che questa soluzione
potrebbe essere contestata come una forzatura della volontà del legislatore." ora che invece sa che non siamo asd ma aps culturale di tipo non riconosciuto e che tra i nostri scopi dello statuto sono previste le convenzioni, andiamo ancora contro l'intento del legislatore?
La ringrazio per l'idea che è frutto di consulti tra più teste, ragionieri, avvocati, commercialisti e semplici persone con esperienza, lei sicuramente potrà collaborare di suo, dice che c'è bisogno di rifletterci su, lei cosa migliorerebbe o consiglierebbe di fare?
grazie mille, la sua partecipazione è essenziale.
Il fatto che questa iniziativa sia attuata da una APS con fini istituzionali "compatibili" cambia radicalmente le cose.
Quello da fare a questo punto è esaminare il Contratto di Convenzione e capire se "fila" o contiene qualcosa di contestabile.
Per una ricevuta non fiscale diretta ad un socio che attesti il pagamento della quota associativa o di una donazione, oltre al timbro dell'associazione, la ricevuta va anche firmata? Dal segretario?
e mi chiedo, il socio-segretario che versa la sua quota associativa, mica può firmarsi da solo la ricevuta?
Meglio se firmata, dal segretario o dal tesoriere.
e mi chiedo, il socio-segretario che versa la sua quota associativa, e che di solito firma la ricevuta, mica può firmarsi da solo la ricevuta?
La fa firmare al tesoriere o al presidente.
sono la segretaria di una Polisportiva ASD. Poichè le quote dei soci di partecipazioni ai corsi vengono versate ogni mese, emetto delle ricevute generiche con questa dicitura: acconto quota assoc. mese di competenza. Per i minori a fine anno rilascio una ricevuta di riepilogo per la detrazione come da voi indicato mettendo anche il riferimento delle ricevute mensili. oggi un genitore mi ha contestato questa procedura perchè afferma che quel tipo di ricevuta deve essere fatta ogni mese in modo da non pagare la marca da bollo di 1,81. mi hadetto che basta un'attestazione di pagamento.
Grazie
Crediamo che anche la soluzione proposta dal genitore sia valida. Ad ogni modo quella che consigliamo noi: http://www.teamartist.com/blog/2012/04/20/come-detrarre-le-spese-dei-corsi-sportivi-dei-figli/ è quella meno contestabile. A voi la scelta.
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Salve, spero di poter "approfittare" del vostro utile servizio di "consulenza" per sciogliere alcuni dubbi.
La scuola di danza frequentata da mia figlia ci ha comunicato che da quest'anno avrebbe dovuto apporre la marca da bollo sulle fatture. Il pagamento del corso avviene mensilmente ed è registrato su un apposito tesserino. Successivamente vengono rilasciate le fatture a cadenza trimestrale (gennaio-marzo e aprile-giugno) e quadrimestrale (settembre-dicembre).
Leggendo il vostro sito ho appreso che la marca da bollo è dovuta per somme superiori a 77,41 euro e che la fattura può (deve?) essere annuale. Mi chiedevo allora se:
1) a fronte di pagamenti mensili la fattura può essere mensile? Se sì, visto che la quota mensile è pari a 70 euro, la marca può non essere apposta?;
2) in caso di risposte negative ai quesiti di cui al punto 1), quante fatture devono (possono) essere emesse?
Posto che l'anno accademico inizia a settembre di un anno e termina a giugno di quello successivo e posto che non sussiste coincidenza fra anno solare e anno accademico, sono allora due le fatture che devono essere rilasciate, ossia una a fine anno, che coincide con la metà dell'anno accademico (mesi da settembre a dicembre), e l'altra a metà dell'anno successivo, coincidente con la fine dell'anno accademico (mesi da gennaio a giugno)?
Grazie anticipatamente per la risposta
Bisogna distinguere tra ricevute fiscali e non. Ai soci sono dovute le ricevute NON fiscali ogni volta che effettuano un pagamento (semplicemente l'associazione non può prendere dei soldi da voi senza rilasciarvi un foglio che lo attesti: vanno quindi bene le ricevute NON fiscali mensili- se sono NON fiscali NON serve la marca da bollo).
Altresì, se lei vuole detrarre questi costi dalla sua dichiarazione dei redditi ANNUALE, deve inserire i costi da lei sostenuti per i corsi sportivi della figlia dell'ANNO SOLARE e per poter dimostrare ciò in caso di controllo, deve avere tra i suoi documenti una ricevuta FISCALE (quindi con marca da bollo se superiore ai 77,47 euro) che solitamente si fa COMULATIVA alla fine dell'anno SOLARE (e non quindi dell'anno sociale: nel suo caso ne potrà chiedere due diverse da inserire in due contabilità diverse, quella dell'anno prima e quella dell'anno dopo).
Tutto chiaro?
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Buongiorno a tutti....ho qualche domanda in merito ad una asd:
1) Il presidente essendo anche istruttore può ricevere dei rimborsi spese forfettari?
2) Il consiglio direttivo deve pagare la quota sociale di iscrizione o può essere esonerato?
3) se l'associazione dovesse decidere di aprire uno stage anche a degli esterni cosa dovrebbe fare....si tratterebbe di attività commerciale? Per es rilasciare ricevuta (di che tipo?)....pagare l'iva (associazione ha solo CF).....se dovessimo riconoscere un compenso a chi fa lo stage dovremo pagare qualche ritenuta? Che altro? Grazie mille per il vostro prezioso supporto
1) si ma lo sconsigliamo per il palese conflitto di interesse; inoltre il rimborso deve essere adeguato e non spropositato per non essere accusati di indebita redistribuzione degli utili
2) DEVE pagare la quota sociale come tutti gli altri (non sono speciali).
3) Sarebbe una attività commerciale, fattibile solo se davvero occasionale (ma sconsiglio anche questo). Dovreste emettere degli scontrini fiscali (con marca da bollo da 1,81 per importi superiore ai 77,47 euro). Per pagare chi fa lo stage... dipende da ciò che vorrebbe l'insegnante! Ci sono tanti modi diversi che può leggere nei nostri post e nei commenti. Parta da qui: http://www.teamartist.com/blog/2012/10/17/i-contratti-di-lavoro-nelle-associazioni-e-asd/
e poi qui: http://www.teamartist.com/blog/2012/10/10/indennita-rimborsi-premi-compensi-allenatori-giudici-gara-commissari-speciali-medici-sportivi-dirigenti-collaboratori-amministrativi-atleti-dilettanti/
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non ho barrato nessuna casella dalla 08 alla 19
E perchè?
Buongiorno, torno sull'argomento soci:
se un Socio è insolvente, ok tutte le procedure che avete elencato,
tengo aprecisare che i rapporti sono buonissimi, ma volevo sapere
dato per dimostrato che il socio non ha (in questo momento) la capacità
di saldare la sua quota, il C.D. decide che per quest'anno la quota sociale può essere annullata, bisogna fare un verbale di C.D. apposito,
eventualmente elencando le persone che vengono esonerate dall'obbligo della quota?
Grazie Bruno
La quota sociale non pò essere annullata e non si può esonerare nessuno dal pagamento della stessa. Se il socio non può pagarla, non lo farà e non avrà diritto di voto attivo/passivo (Ma non perderà, appunto, la qualità di socio della vostra associazione). Riprenderà questi diritti quando sarà in grado di pagare. Attenzione perchè agire diversamente significa determinare che ci sono soci di serie A e di serie B. Inoltre, cosa avete segnato nel modello EAS al punto n°9?
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eh si, mi aspetta un lungo lavoro!
grazie infinite, siete velocissimi, corro a mettere i "mi piace"!
buongiorno, sono la segretaria di un associazione di hobbistica. ho da poco preso la gestione in quanto sono stata eletta a dicembre e sto cercando di mettere a norma tutte le procedure.
fino a questo momento per le iscrizioni ci si è limitati a staccare una ricevuta da un blocco (ricevute) indicando solo il nome e cognome del socio e se era un rinnovo o una nuova iscrizione. leggendo il vostro post mi sembra evidente che questa procedura è errata. per le ricevute già emesse nel 2013 cosa posso fare? le annullo e le riemetto?
grazie anticipate, i vostri post ci sono davvero molto utili.
marina
Si può fare così. Buon lavoro!
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ma se io ho 3 pax della stessa famiglia che faranno attività ist con noi...diciamo 3 maggiorenni padre e 2 figli, faccio una sola ricevuta non fiscale. Diciamo che ogni attività costerà 50 euro. Devo per forza fare 3 ricevute?
Se il padre x comodità vuole fare un'unica ricevuta e pagare con la carta di credito devo porre la marca da bollo xchè il totale è 150?anche se sarebbero 3 da 50?
che macello....
grazie
p
Potete fare una ricevuta e un solo pagamento ma spiegate bene nel testo della ricevuta chi paga cosa per chi.
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Buongiorno,
il vostro post mi ha un pochino confusa.
Ad ora abbiamo fatto ricevute NON FISCALI per le quote associative.(quota associativa che comprende il costo delle tessere opes più la nostra quota)
Ora, ovvero con l'inizio del nuovo mese, avranno inizio corsi e attività-
Il contributo per tali attività istituzionali x i soci, lo faremo su ricevute NON FISCALI, giusto? Ma bisogna metterci la marca da bollo sopra le famose 150 mila lire?
Le ricevute per le attività "commerciali" come la vendita di magliette della ASD invece avevamo capito rientrassero tra le entrate soggette a IVA, quindi con RICEFUTA FISCALE, giusto?
Non abbiamo intenzione di svolgere attività x i non soci....ma in caso faremmo una ricevuta fiscale, giusto?
Le marche da bollo solo sulle ricevute non fiscali....giusto?
Grazie COME SEMPRE
Tutto giusto. Cosa non le torna?
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in realtà leggendo il post mi sono confusa circa le ricevute da fare x i corsi sub che faremo in estate.
Saranno quasi tutti superiori a 77 euro.....quindi tutti con marca da bollo...
Ma a livello di contabilità (noi usiamo il vostro softw) come la contabilizziamo l'uscita della marca da bollo?
Segno i contributi istituzionali nelle "entarte ist" ma la marca?
sto ancora cercando di capire bene il programma...
gtazie
Semplicissimo, lo segna in PRIMA NOTA -> ERARIO - > Altri -> Nuovo Pagamento
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Sono il presidente di una ASD di ginnastica, il genitore di un allieva mi ha chiesto testualmente "la ricevuta dell'assicurazione per la figlia", cosa sono tenuta a rendergli? Oltre la quota mensile di cui rilascio ricevuta fiscale, i genitori pagano una quota all'inizio dell'anno per coprire le spese che io pago alla federazione cui sono affiliata. Sono tenuta a rilasciare anche quella ricevuta? Ma io non intasco nulla, sono soldi che vanno alla federazione che mi copre anche l'assicurazione. Grazie
Ha rilasciato la ricevuta della quota per le spese che paga alla Federazione? Se lo ha fatto, non ha altre ricevute da fare.
Spieghi al genitore che l'Assicurazione è all'interno del tesseramento alla Federazione. Se vuole vedere altri documenti, potrebbe mostrare l'elenco ufficiale dei suoi allievi iscritti alla federazione (penso che ce l'abbia) e gli estremi della polizza federale (se non li ha può può richiederli: anzi vale la pena leggerseli bene).
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Quando fate l'ebook?
è davvero un'ottima idea, vi prego di affrettarvi, grazie mille
Però vorremmo renderlo scaricabile a pagamento. A parere suo, quale sarebbe un prezzo congruo?
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Buona sera siamo una ASD impegnata nel tennis e regolarmente affiliata alla propria Federazione ed iscritta al registro del coni con regolare partita IVA, effettuiamo anche prenotazioni di ore calcetto, come possiamo considerare affitti campi stagionali e o occasionali da non soci dell'ASD, sia dal punto di vista fiscale che assicurativo? grazie stefano
Dal punto di vista fiscale, quando occasionalmente affittate ai non soci, si tratta di una prestazione su cui deve essere fatta una ricevuta fiscale e su cui vanno pagate le imposte. Ma attenzione che oltre un certo limite (il 10% del vostro fatturato totale) NON la potete fare. Dal punto di vista assicurativo bisognerebbe conoscere i dettagli delle vostre polizze: chiedetelo per iscritto alla vostra assicurazione e vediamo cosa vi copre.
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Buonasera e scusate l'intrusione, ma una ASD non deve avere a che fare con i SOLI SOCI?? se concediamo ore per calcetto a non soci non sono considerati CLIENTI in caso di controllo Fiscali?? e non essendo tessrati con l'assicurazione come la mettiamo?? certificato medico??
Salutoni Daniele.