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07 Gennaio 2013

Come deve essere fatta la pezza giustificativa ad un socio per il pagamento della quota sociale o di una attività?

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Software Gestione Associazione
Come deve essere fatta la pezza giustificativa ad un socio per il pagamento della quota sociale o di una attività?

Partendo dal principio che le associazioni sono esonerate dall’emissione di ricevute (o scontrini) fiscali per le sole attività istituzionali, vi è comunque la necessità di rilasciare una pezza giustificativa “semplice” per il pagamento della quota associativa o per l’iscrizione degli associati ad attività o corsi (qualora invece l’attività sia rivolta a non soci o a non tesserati, l’associazione è tenuta ad emettere idoneo documento di incasso ai fini fiscali e ad adempiere ai conseguenti obblighi contabili). Vi rammentiamo che queste pezze giustificative generiche (non fiscali) non sono soggette al pagamento dell’IVA.

Ciò è comunque opportuno per correttezza, per questioni amministrative, per attestare il rapporto associativo e poter dimostrare durante una ispezione fiscale tra chi e chi è avvenuto lo scambio di denaro. Su queste pezze giustificative semplici (non fiscali), numerate progressivamente, dovranno essere riportati:

  • i dati identificativi dell’Associazione (denominazione, indirizzo della sede legale, cf o p.iva);
  • i dati identificativi dell’associato (nome cognome, codice fiscale, data e luogo di nascita; opzionale l’indirizzo);
  • l’importo della quota sociale;
  • l’anno sociale di competenza;
  • la data e il luogo del rilascio.

Queste pezze giustificative devono essere conservate dalla Associazione almeno per 12 mesi (ma noi consigliamo di conservarle per 5 anni); a questo proposito potete leggere questo post.

Si deve produrre ogni pezza giustificativa in duplice copia (una per il socio ed una per l’associazione), in modo tale da poter dimostrare anche in ASSEMBLEA SOCI  chi è in regola col versamento della quota annuale e garantirgli il diritto di prendere parte alle assemblee elettive, di poter approvare il rendiconto economico annuale e di poter dire la sua sulle attività di indirizzo e governo dell’Associazione.

Le pezze giustificative per le attività (connesse agli scopi istituzionali) svolte dagli associati possono essere predisposte in modo analogo.

Per quanto riguarda invece le ricevute FISCALI per l’iscrizione ad attività sportive, queste devono obbligatoriamente contenere tutta una serie di dati per consentire ai TUTORI LEGALI dei soci minorenni di poter detrarre, in dichiarazione dei redditi, il costo di iscrizione per ragazzi da 5 a 18 anni. Abbiamo già affrontato l’argomento della detrazione delle spese dei corsi sportivi dei figli; ci limitiamo ora a riassumere le informazioni che devono essere riportate sulle ricevute fiscali di pagamento (numerate progressivamente) ai fini della detrazione fiscale:

  • i dati identificativi dell’Associazione;
  • la causale del pagamento (iscrizione / abbonamento ad attività sportiva dilettantistica);
  • l’attività sportiva svolta (nome del corso e anno / stagione);
  • l’importo corrisposto per la prestazione resa;
  • i dati anagrafici del praticante l’attività sportiva;
  • il codice fiscale del soggetto che ha effettuato il pagamento.

Ricordiamo infine che le ricevute emesse da associazioni politiche, sindacali, di categoria, religiose, assistenziali, culturali e sportive per le quote o i contributi associativi sono esenti dall’imposta di bollo in modo assoluto come previsto dal D.P.R. 26 ottobre 1972 n. 642, all’art. 7 dell’allegato B; le altre ricevute sono soggette al bollo di 2,00 € se la somma versata è superiore a 77,47 € (le vecchie 150.000 lire), come stabilito dal medesimo DPR all’art. 13 dell’allegato A.

Potete scaricare il fac-simile di: ricevuta di pagamento quota associativa, ricevuta di pagamento attività, ricevuta di pagamento iscrizione e/o abbonamento ad attività sportive dilettantistiche.

Se avete letto questo articolo, forse vi può interessare anche quello sulle fatture fiscali.

 

Damiano Dalerba & Stefano Cabot

Direttori area noprofit di TeamArtist

 

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706 risposte a “Come deve essere fatta la pezza giustificativa ad un socio per il pagamento della quota sociale o di una attività?”

  1. Rispondi
    Venera

    Scusate sempre in relazione alla domanda precedente,
    la data di pagamento della quota associativa può coincidere con la data di accettazione dell'iscrizione deliberata dal CD?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Direi di si. Anche se suonerebbe un po' strano, no?

  2. Rispondi
    Venera

    Buongiorno,
    supposto che l'ammissione a socio è subordinata alla delibera da parte del CD,secondo quanto più volte da Voi suggerito e compatibilmente con quanto previsto dallo Statuto, in merito alla decorrenza dell'annualità per il rinnovo della quota sociale, una volta che il CD ha deliberato l'ammissione a socio, i termini decorrono dalla data di richiesta dell'iscrizione o da quella di accettazione dell'iscrizione, dato che in base al Vs. fac-simile di libro soci ho notato che l'accettazione avviene oltre il mese dalla data di richiesta.
    Grazie mille per l'attenzione

    • Rispondi
      TeamArtist

      Ogni Associazione ha un proprio anno sociale (che di solito è o quello scolastico o quello solare). La quota sociale annuale ha valore per tutto l'anno sociale di riferimento (a prescindere dal momento in cui viene pagata).

  3. Rispondi
    Valeria

    Gentilissimi, faccio parte di un'associazione culturale. Ci capita di svolgere attività a titolo gratuito presso scuole e abbiamo questi dubbi:
    1. le attività svolte sono previste dal nostro statuto ma non sono, in questo caso, rivolte ai soci: dal momento che sono gratuite, come facciamo a farle figurare nelle attività da noi svolte? E' sufficiente che compaiano nei verbali delle nostre riunioni?
    2. Dal momento che sono gratuite e dunque non presenti in bilancio, casomai venisse un controllo fiscale, potrebbe venirci contestato di aver percepito del denaro in nero? Cosa possiamo fare per provare che non è così? Dobbiamo/possiamo emettere un documento giustificativo in cui dichiariamo di aver svolto queste attività a titolo gratuito? O far firmare alla scuola una dichiarazione in questo senso?
    Come capirete, siamo un po' confusi in merito alla questione...
    Grazie molte in anticipo.

    p.s. non abbiamo facebook ma garantiamo ottima pubblicità al vostro utilissimo sito! Buona giornata!

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Se entrate nelle Scuole avrete una convenzione o almeno una delibera di Istituto, no?
      2. vedi 1.

      • Rispondi
        valeria

        La ringrazio molto per la velocissima risposta.
        Lei ha ragione nel dire che probabilmente dovrebbe esserci una delibera d'istituto, ma in questo caso non c'è stata: la scuola in questione è frequentata dalla figlia della presidente dell'associazione e i rapporti con insegnanti e dirigenza sono informali. L'attività che svolgiamo lì è sporadica: si tratta di interventi di invito alla lettura che facciamo di tanto in tanto in supporto all'attività didattica.
        Ma a questo punto mi chiedo anche: in quanto attività rivolta ai non soci, ma gratuita (quindi non commerciale), che peso ha nel determinare la proporzione tra attività istituzionale e attività commerciale? O non conta nulla?
        Grazie, un cordiale saluto

        • Rispondi
          TeamArtist

          Direi che non conta nulla.

  4. Rispondi
    MARIELLA

    I genitori di una classe di una grande città vorrebbero organizzare a proprie spese (autotassandosi) un nostro corso in una scuola dell'infanzia pubblica, con l'autorizzazione ufficiale della direttrice didattica. Il problema è il pagamento del corso. Noi siamo un ente formatore accreditato e riconosciuto dal MIUR e come tale possiamo fare attività didattica esente IVA anche a non soci, in questo caso pagheremmo però l'IRES (anche se ridotta perchè il corso rientra nelle attività direttamente connesse con il nostro scopo istituzionale di promozione e avviamento allo sport per la prima infanzia). Il problema è che non sappiamo come ricevere i soldi. La scuola non può (o così dice) riceverli come donazione e girarli (La Scuola dipende dal Comune che non contempla queste operazioni). I genitori non vogliono associarsi in un consorzio o similia per i costi di registrazione e di gestione ecc. Avete qualche idea. Noi siamo assicurati per qualsiasi attività, e lo stesso ogni nostro istruttore.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Voi avete una partita iva in 398? Fatturate direttamente un genitore che raccolga i soldi per tutti (l'iva sarà dovuta al 50%)

      • Rispondi
        MARIELLA

        TEAMARTIST: Fatturate direttamente un genitore che raccolga i soldi per tutti (l'iva sarà dovuta al 50%)

        MARIELLA:
        1) IVA al 50% anche se siamo enti formatori riconosciuti? In genere le nostre prestazioni didattiche sono esenti IVA.

        • Rispondi
          TeamArtist

          Se fatturate ad un genitore e non alla Scuola perchè non vogliono venirvi incontro... questo è il prezzo da pagare.

          • MARIELLA

            Chiedo umilmente scusa perchè è molto probabile che non mi sia espressa bene. L'Ente formatore accreditato e riconosciuto dal MIUR in questo caso siamo direttamente noi (abbiamo una dichiarazione uficiale del Ministero), e quindi le prestazioni didattiche che NOI forniamo non dovrebbero essere esenti IVA indipendentemente da chi ne sia il fruitore (enti pubblici o meno)? La normativa "sembrerebbe" abbastanza chiara in proposito (ma in Italia il condizionale è d'obbligo).
            Quella che invece chiedevamo era una possibile soluzione al problema della convenzione e fatturazione (ma a questo punto temo non ne esistano... nel senso che se non la conoscete voi con la vostra provata esperienza e competenza saremo forse davvero costretti a rinunciare) Aggiungo che ci è stato persino proposto un pagamento in nero!!!!! Per un corso in una scuola pubblica!!!!
            Abbiamo ovviamente rifiutato, inorriditi!!!
            Grazie per tutti i preziosi consigli che estrapoliamo ogni giorno dalle vostre risposte. 🙂

          • TeamArtist

            Credo facciate riferimento all'art. 10, comma 1, n. 20, d.P.R. 633/72. Riteniamo sia corretto ma, se avete dei dubbi, sentite il vostro ufficio locale della Agenzia delle Entrate.
            Se avete ragione potrete fatturare iva esente anche al genitore, risolvendo il problema della scuola che non vuole fare una convenzione.
            Buon lavoro.

  5. Rispondi
    Luca

    Salve. Avrei una Domanda.
    Per una ASD affiliata alla FCI, la quale deve stabilire una quota sociale per i propri soci, essa ha come spese, da ammortizzare con questa quota, sia le quote di istituzione che quelle di Affilliazione alla FCI, da suddividere immaginiamo a 20 soci immaginiamo 30€ cad.
    In più c'è il costo della tessera per singolo socio, che può variare da 40 a 42 € a seconda del tipo di attività che deciderà di svolgere.
    La quota sociale che l' ASD dovrà decidere Conviene sia la somma di 30+42 ad esempio (caso + generico) o di soli 30 e poi i 42 si richiedono apparte per il tesseramento?
    Grazie tante. Luca DG

    • Rispondi
      TeamArtist

      Come preferite. Il punto però è questo: tutti i soci sono obbligati a tesserarsi FCI?

      • Rispondi
        Luca

        Si, il fine di associarsi alla nostra squadra è quello. L'unico dubbio era qualora ci fosse un ragazzo H che vuol tesserarsi, in quanto la sua tessera costerebbe circa la metà di quella degli altri e far pagare 72€ quando ne potrebbe pagare 52 ... anche se non prevedo ci siano richieste del genere però, non sapendo il futuro cosa riserva. Però per logica entrambe le procedure prima dette, vanno bene? In genere si preferisce differenziarle? questo era il dubbio. Grazie

        • Rispondi
          TeamArtist

          A mio parere dovete stabilire la quota sociale uguale per tutti e poi aggiungere una quota per il tesseramento che può essere di volta in volta diversificata.

          • Luca

            OK.
            1. In questo caso la ricevuta che si può usare, potrebbe esser quella del vostro fac-simile tipo 3, cioè quota sociale + iscrizione a corsi/abbonamenti, solo che nel caso specifico si la modifichiamo con quota sociale + tesseramento?
            2. Le entrate dei tesseramenti ce le appuntiamo sempre nella parte delle Entrate Istituzionali, come per le quote sociali, ma con voci separate. Giusto?

          • TeamArtist

            1. Si
            2. Giusto

  6. Rispondi
    Fabrizio

    gentili, vorrei sapere da voi se è legittimo, quindi fattibile, se una asd affiliata (esempio) ASI emette una ricevuta in regime fiscale agevolato nei confronti di un tesserato UISP, di cui entrambi praticano lo stesso sport. E\' il caso di un torneo dove ci sono arbitri tesserati di un altro ente e l\'organizzazione, una asd, appartenenti ad un altro ente.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Assolutamente no. Sono enti separati ed assestanti.

      • Rispondi
        fabrizio innocenti

        e tra asd e un altro socio di un'altra asd facente parte dello stesso ente?

        • Rispondi
          TeamArtist

          Come se fosse un socio.

  7. Rispondi
    emilia

    PRIMA DI TUTTO GRAZIE DELL'AIUTO CHE IL VOSTRO BLOG DA' A NOI ASD.
    DESIDEREREI UNA RISPOSTA AL SEGUENTE QUESITO:IL SEGRETARIO DEL DIRETTIVO DOVREBBE ALLONTANARSI PER UN LUNGO PERIODO PER MOTIVI DI LAVORO ,QUINDI è DECISO A DIMETTERSI. ORA ,VISTO CHE LA DIRETTRICE ARTISTICA PRESTA LA SUA OPERA SOTTO FORMA DI VOLONTARIATO ,QUINDI NON PERCEPENDO COMPENSO ,POTREBBE ENTRARE LEI NEL DIRETTIVO COME SEGRETARIO?SE SI ,COME DOBBIAMO MUOVERCI ?DOBBIAMO COMUNICARLO ALL AGENZIA DELL'ENTRATA PORTANTO UN' INTEGRAZIONE ALLO STATUTO?
    GRAZIE DELLA DISPONOBILITA'
    ASPETTO UNA RISPOSTA AL PIU' PRESTO

    • Rispondi
      TeamArtist

      Il direttivo viene eletto dall'Assemblea soci con le modalità previste dallo Statuto...

  8. Rispondi
    Francesca

    Salve mi sono scordata di chiedervi un'ultima cosa, la quota associativa riguarda un anno solare cioè inizia al 01/01 e termina al 31/12, per chi fa domanda di divenire soci a metà anno o addirittura intorno a settembre possiamo far pagare la quota solo per i mesi restanti e non la quota intera?
    Grazieee

    • Rispondi
      TeamArtist

      Assolutamente NO. La quota sociale annuale deve essere pagata per intero da tutti i soci.

  9. Rispondi
    Francesca

    Salve sono il presidente di un'ASD affiliata FISE, vorrei dei chiarimenti per quanto riguarda la quota sociale. All'interno della nostra associazione facciamo anche corsi di ippoterapia e per loro la quota è molto più bassa, sia xchè non frequentano tutto l'anno e sia per avvantaggiarli un po' ma per gli aspetti fiscali si può fare o sono sanzionabile?
    Grazie e complimenti per il blog.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Lei confonde la quota sociale annuale (che deve essere versata da tutti i soci) con i contributi per i corsi. Sono due cose diverse.
      Sulla quota sociale ve ne deve essere una "minima" uguale per tutti. I contributi da corsi invece sono soggetti a tutte le valutazioni del caso.

      • Rispondi
        Francesca

        No non mi sto confondendo con i contributi ai corsi, perché le quote sociali che si versano ai maneggi non sono di importi bassi parliamo anche di 100,00 € e per questo che mi nasce il problema. Non posso far versare a chi si iscrive a settembre una quota di 100,00 solo per tre mesi o lo posso considerare da settembre a settembre? quindi non più anno solare?
        Grazie

        • Rispondi
          TeamArtist

          Se lei usa l'anno solare come anno sociale, no. Guardi che comunque non ha chiaro che un conto sono le quote sociali ed un altro i contributi per i servizi. La quota sociale annuale è unica e non rateizzabile. La vostra è di 1200 euro all'anno?

          • Francesca

            La quota sociale annua è di 100,00 euro e poi ci sono i vari corsi con prezzi differenti ma quella è un'altra cosa. La so bene la distinzione fra le due ma visto che parliamo di importi un po' alti non voglio far pagare 100,00 euro per tre mesi e poi a gennaio dell'anno successivo rifarli pagare, mi sembra veramente eccessivo, quindi pensavo se si fa un'assemblea inizio anno e si mette a verbale i vari importi per dire da gennaio a giugno la quota è 100,00 da giugno a settembre è 50,00 e così via in modo tale che tutti i soci versano gli stessi importi? si può fare?

          • TeamArtist

            NO!

  10. Rispondi
    Massimo Severi

    Salve, alcune domande sul libro soci (rif. al vostro fac simile):
    1) il n° di tessera Uisp varia anno per anno: quale va messo sul libro soci?
    2) O dobbiamo per forza creare una tessera della nostra ASD?
    3) sotto la voce "qualifica", a parte il presidente, segretario e consiglieri, va messa la voce "socio" oppure "atleta"?
    4) confermate che anche nel caso di una piccolissima ASD sia sconsigliabile che il presidente sia anche un istruttore?
    Come nel mio caso sono io che faccio tutto, e non perchè sia megalomane ...

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Non ha importanza
      2. Idem
      3. Soci fondatori/ Membri del Direttivo/ Soci ordinari (ma guardate se a Statuto avete altre categorie di soci)
      4. Si, ma non è illecito, strano o sconveniente. Diciamo solo che se è possibile evitarlo sarebbe meglio.

      • Rispondi
        Massimo Severi

        Grazie, rapidissimi ed esaurienti come sempre!

  11. Rispondi
    Simone

    Salve,
    1) come "Carta intestata" può andar bene anche della semplice carta stampata da me personalmente o devo effettivamente procurarmi dei blocchi prestampati e NUMERATI?
    2) Nel caso la carta stampata non basti, potrebbe bastare qualora vidimata con marca da bollo di 2 euro? In questo caso, quali vincoli sussistono tra la data della ricevuta e quella della marca da bollo?
    3) E' necessario rilasciare ai singoli soci anche una ricevuta riepilogativa annua, o bastano quelle normali rilasciate di mese in mese?
    4) la numerazione delle ricevute deve ricominciare da 1 ogni anno o devono essere sempre progressive? Se avessi per due anni tenuto un numero progressivo senza rinumerare da 1 nel secondo anno, e partendo dal terzo anno decidessi di ripartire da 1, rischierei delle sanzioni?

    Complimenti ancora per il blog.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Va bene
      2. La marca da bollo va applicata sulle ricevute superiori ai 77,47 euro.
      3. Quella riepilogativa annuale è obbligatoria solo laddove venga chiesta per la detrazione dei redditi sugli atleti minorenni.
      4. Ricomincia ogni anno. Non rischia comunque sanzioni nel caso portato ad esempio.

      • Rispondi
        Simone S.

        Grazie mille, gentilissimo!

  12. Rispondi
    Davide

    Un'associazione che aderisce alla 398 che ha partita iva che tipo di ricevuta deve rilasciare per un compenso ricevuto da parte di un'altra A.S.D come sponsorizzazione per una manifestazione?
    Vi ringrazio
    Davide

    • Rispondi
      TeamArtist

      Una fattura fiscale con iva al 22%.

  13. Rispondi
    Sibilla

    Buongiorno,
    vorrei sapere se ciò che mi hanno proposto è corretto e sopratutto legale.

    Una cooperativa sociale noleggia aule ad ore per tenere corsi ludici, professionali etc.

    Premesso che non faccio parte della cooperativa e da esterna ho proposto loro di tenere un mio corso di un mese in cui i corsisti pagheranno a me un tot (130 euro) per la partecipazione alle attività ed io pagherò loro il corrispettivo richiesto per il noleggio dell'aula.
    Ora mi richiedono il possesso della partita iva poichè affermano che:
    - se avessi avuto la partita iva (o fossi iscritta ad una associazione) loro avrebbero emesso fattura nei miei confronti ed io nei confronti dei corsisti partecipanti;
    - dato che non posseggo la p.i. loro sono costretti ad assumermi con un contratto di prestazione occasionale, a far risultare che siano loro ad avermi chiamata per tenere questo corso e in più saranno loro ad emettere ricevute nei miei confronti e dei partecipanti per cui tratterranno una ritenuta d'acconto del 20% sull'ammontare del pagamento degli iscritti.

    Ricapitolando:
    loro mi "assumeranno" con contratto occas. e fattureranno la mia prestazione e la quota degli iscritti
    In più tratterranno i soldi dell'affitto (non so come la giustificheranno) e il 20% di ritenuta d'acconto.
    Tutto ciò è legale?

    ps: mi hanno richiesto anche il tesseramento?!? degli iscritti al corso...

    • Rispondi
      TeamArtist

      Salve qui ci occupiamo solo di Associazioni e non di cooperative.

  14. Rispondi
    Sibilla

    Buonasera,
    vorrei sapere se ciò che mi hanno proposto è corretto e sopratutto legale.

    Una cooperativa sociale noleggia aule ad ore per tenere corsi ludici, professionali etc.

    Premesso che non faccio parte della cooperativa e da esterna ho proposto loro di tenere un mio corso di un mese in cui i corsisti pagheranno a me un tot (130 euro) per la partecipazione alle attività ed io pagherò loro il corrispettivo richiesto per il noleggio dell'aula.
    Ora mi richiedono il possesso della partita iva poichè affermano che:
    - se avessi avuto la partita iva (o fossi iscritta ad una associazione) loro avrebbero emesso fattura nei miei confronti ed io nei confronti dei corsisti partecipanti;
    - dato che non posseggo la p.i. loro sono costretti ad assumermi con un contratto di prestazione occasionale, a far risultare che siano loro ad avermi chiamata per tenere questo corso e in più saranno loro ad emettere ricevute nei miei confronti e dei partecipanti per cui tratterranno una ritenuta d'acconto del 20% sull'ammontare del pagamento degli iscritti.

    Ricapitolando:
    loro mi "assumeranno" con contratto occas. e fattureranno la mia prestazione e la quota degli iscritti
    In più tratterranno i soldi dell'affitto (non so come la giustificheranno) e il 20% di ritenuta d'acconto.
    Tutto ciò è legale?

    ps: mi hanno richiesto anche il tesseramento?!? degli iscritti al corso...

    • Rispondi
      TeamArtist

      Salve, qui ci occupiamo solo di Associazioni e non di cooperative.
      In linea di massima, comunque, non vedo nulla di illegale.

  15. Rispondi
    Valentina

    Non ho capito.
    1. Ho sbagliato a fare le ricevute?
    2. Cosa significa "se basta una ricevuta generica o deve essere fiscale?
    3. Se metto la marca e indico i dati del genitore e minore non è fiscale?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Non posso saperlo io... deve saperlo lei!
      2. Che deve essere lei a stabilire se a fronte dei soldi che riceve deve emettere una ricevuta generica o fiscale
      3. Si, così dovrebbe essere fiscale.

  16. Rispondi
    Valentina

    Buonasera, vorrei sapere se sto operando in maniera corretta:
    Quando ricevo soldi per quote associative e per i corsi rilascio sempre una ricevuta. Il blocchetto che uso è' lo stesso sia per i soci maggiorenni che per i soci minorenni e le ricevute sono numerate progressivamente. Sulla ricevuta per i soci minorenni metto la marca per gli importi superiori a 77 euro e tutti i dati sia del minore che del genitore.
    1. Sulla ricevuta non c'è' scritto "ricevuta fiscale", ci deve essere scritto?
    2. Dovevo tenere due blocchetti separati?
    3. Perché' una ricevuta sia considerata fiscale basta la marca?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Non importa che ci sia scritto meno. Per la legge ogni quietanza di pagamento emessa deve essere fatta a regola d'arte.
      2. Non necessariamente
      3. Il punto è un altro. Stabilire se basta una ricevuta generica o deve essere fiscale.

  17. Rispondi
    concetta

    Gentilissimi, sono presidente di una associazione asd con statuto a norma e teniamo corsi di arti marziali. Sino ad ora gli associati pagavano una quota mensile definita "quota associativa annuale rateizzata " naturalmente avevano richiesto precedentemente di diventare soci e sono stati confermati in questo ruolo. Tutti gli introiti sono stati fedelmente trascritti e risultano dal consuntivo dell'associazione.
    Mi sorge un dubbio: Questa quota risulta diversificata per i bambini che pagano meno, gli adulti che praticano per solo due volte a settimana e per quelli che praticano quattro volte, o più la stessa disciplina.
    1. Posso avere problemi?
    Ho intenzione di cambiare: richiedere una piccola quota associativa identica per tutti, e poi continuare a ricevere una quota mensile diversificata a seconda della frequenza e che si tratti di adulti o bambini.
    2. Queste quote che ricevo dagli associati oltre alla quota associativa non mi faranno perdere le agevolazioni fiscali?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si. Proprio perchè la quota sociale annuale deve essere uguale per tutti. La soluzione che propone è quella corretta.
      2. No, nessun pericolo. Ha fatto il modello EAS?

  18. Rispondi
    LUIGI

    Buongiorno,
    avendo le ricevute numerazione progressiva siamo arrivati a fine anno con un blocchetto n.10 compilato per metà e vorremmo ripartire col 1/1/2014 con la ricevuta n.1 del blocchetto n.1 del nuovo anno.
    E' possibile sullo stesso ricevutario? Oppure tutte le ricevute in bianco rimanenti vanno annullate e preso un blocchetto nuovo?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non ho idea di che ricevute parli e di come sia fatto il blocchetto. Per me può in ogni caso usare quello incompleto se sulla prima ricevuta in bianco può scrivervi "Ricevuta n°1 - 2014".

      • Rispondi
        vanessa

        BUONASERA
        SIAMO UNA asd, VI CHIEDO GLI ATLETI CHE USUFRUISCONO DEI NOSTRI CORSI
        1) DEVONO OBBLIGATORIAMENTE ESSERE SIA TESSERATI CHE SOCI O POSSONO ESSERE SOLO TESSERATI?
        2) QUALORA SIANO SOLO TESSERATI LA QUOTA CHE VERSANO PER I CORSI è SOGGETTA A TASSAZIONE FISCALE, O RIENTRA NELLE ATTIVITà ISTITUZIONALI?
        GRAZIE

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. Dipende dall'Ente. Tesserati a cosa?
          2. vedi 1.

          • vanessa

            Il nostro ente tesseramenti è la : F.I.G.C.

          • TeamArtist

            Possono essere solo tesserati: le quote entranti da tutti i tesserati dell'ente cui siete affiliati sono defiscalizzate.

          • vanessa

            GRAZIE
            GENTILISSIMI E UTILISSIMI COME SEMPRE

  19. Rispondi
    Marco Campano

    Torno a complimentarmi per il servizio offerto e sottopongo ulteriori quesiti. Assumo l’impegno a promuovere le vostre pagine/attività con almeno 10 tra i miei contatti FB. Fattispecie:
    - per ASD con la quale attualmente collaboro, dovrò organizzare una cena sociale in un ristorante, invitando Atleti, Famiglie e Genitori. Con il ristoratore ho pattuito in EUR 10,00 il prezzo del menù; quale autofinanziamento, vorrei richiedere ai partecipanti EUR 13,00. L'intenzione è quella di raccogliere tale quota dai Participanti e poi saldare il Ristoratore come ASD (1 solo conto/documento).
    Domande:
    1. qualora la formula finale sia quella della “cena sociale” é legittimo chiederne il pagamento? E’ più corretta quella di “cena per l’autofinanziamento”?
    2. Negli inviti, sono obbligato a specificare che una quota del prezzo finale (EUR 13,00) sarà destinata all’autofinanziamento dell’ASD?
    3. Debbo rilasciare ricevuta ai partecipanti? Se si, per il totale versato (EUR 13,00) o solo per la quota eccedente (EUR 3,00) il prezzo del menù?
    4. La quota di autofinanziamento versata dal Socio è detraibile/deducibile? Se si, quale dicitura deve recare?
    5. L’importo totalmente versato dai Partecipanti, con quale voce dovrà risultare a bilancio o comunque in contabilità?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. E' più corretta la formula "cena di autofinanziamento"
      2. Il punto è un altro. Se il ristorante emette fattura alla Associazione, coloro che mangiano e vi pagano, per pagare l'associazione devono essere soci (altrimenti l'entrata è commerciale). Insomma, va gestita con oculatezza.
      3. Qui sta a voi decidere. Comunque se la fate, la dovete fare da 13 euro.
      4. No.
      5. Dipende. Contributo soci straordinario?

  20. Rispondi
    Alice

    Buongiorno,
    ho un'associazione culturale che mette in contatto privati per la vendita dell'usato tramite un sito internet. Il privato che vende paga all'associazione una commissione per il servizio. Per tale commissione è necessaria la ricevuta fiscale o può essere considerata quota associativa?

    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      E' necessario che apra una SRL e lo faccia con questa, pagandovi le tasse relative.

  21. Rispondi
    fabio

    Salve volevo avere un paio di informazioni riguardo una asd senza scopo di lucro.
    Ho gia messo mi piace e chiesto l'amicizia su Facebook.
    1. Posso far pagare una quota associativa mensile ai soci? Premettendo che i soldi andrebbero nelle casse dell'associazione x le relative spese di gestione.
    2.io sarei il presidente e farei anche l'istruttore all'interno della palestra ma senza ricevere compensi, però per i soci che lo richiedono vorrei dare delle consulenze private ad un determinato costo che andrebbe sempre nelle casse dell'associazione, tale compenso non supererebbe i 77.47€, devo rilasciare una fattura o basta una pezza giustificativa?
    3. Volessi vendere degli integratori ai soci posso comprarli all'ingrosso con i soldi dell'associazione per poi rimettere sempre nelle casse dell'associazione i ricavi più quelli spesi per l'acquisto? Se si devo rilasciare una fattura per l'acquisto?
    4. Altrimenti posso prendere degli integratori in conto vendita e poi rivenderli ai soci? E i ricavati metterli nelle casse dell'associazione?
    5. Per quanto riguarda la musica c'è bisogno del permesso della siae per mettere un sottofondo musicale in palestra?

    Grazie mille in anticipo

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. No, la quota sociale è annuale: deve essere uguale per tutti e da tutti pagata. Può fare delle quote di contribuzione alla Associazione che siano mensili, oppure delle quote per i corsi.
      2. Sarebbe una prestazione vera e propria della Associazione verso i soci. Dovrebbe quindi chiedere un contributo spese per la prestazione al socio. In questo caso la ricevuta non è dovuta (ha letto l'articolo di questa pagina?) ma se la emette sopra i 77,47 DEVE applicare la marca da bollo.
      3. E' un argomento molto controverso. Legga questo nostro post.
      4. E' la stessa cosa del punto 2.
      5. Dipende dal sottofondo musicale... ma tendenzialmente si. Vada da loro a parlargliene e veda cosa le dicono.

  22. Rispondi
    Gennaro

    Salve, siamo una ASD associata CSEN, due domande:
    1. le ricevute fiscali ai soci minori, le faccio solo su loro espressa richiesta o le devo fare a prescindere?
    2. I nostri incassi sono legati alle quote associative e ai corsi che organizziamo, il consiglio direttivo può stabilire che, eccezionalmente, chi sottoscrive un abbonamento annuale a dicembre lo può fare ad un prezzo di favore rispetto a quanto fissato sempre dal consiglio ad inizio anno sempre per l'abbonamento annuale?
    grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      1 Solo su richiesta.
      2. Per i corsi si, per la quota sociale annuale no.

  23. Rispondi
    Gennaro

    Salve, siete sempre precisi e solerti e proprio per questo mi permetto di disturbarVi e chiedere due consigli, siamo una ASD, affiliata CSEN, che fa solo attività istituzionale, quindi le nostre entrate provengono dalle quote associative e dai corsi che facciamo solo ed esclusivamente ai soci, per ora abbiamo fatto solo ricevute non fiscali anche ai minorenni per lasciar traccia delle cifre che ci hanno dato. Volevo domandare:
    1)le ricevute fiscali che faremo solo ai genitori che ce le richiederanno per poterle scaricare, dobbiamo farle entro l'anno o possiamo comunque emetterle anche ad inizio anno nuovo?
    2) il Consiglio direttivo, che aveva stabilito a luglio il costo dei corsi (mensile, trimestrale, annuale), può deliberare oggi un prezzo di favore per quei soci che decidono di sostenerci a dicembre sottoscrivendo un abbonamento ai corsi annuale?
    grazie e attendo fiducioso una Vostra risposta

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Entro l'anno
      2. Si

  24. Rispondi
    valentina

    Buonasera, complimenti per il blog, molto utile. la mia asd svolge attovita' di ginnastica.ci comportiamo nel segente modo:
    - domanda di ammissioni all'asd;
    - verbale consiglio direttivo per delibera ammissione socio;
    - rilascio tessera csen;
    - rilascio ricevuta di pagametno quota associatuva;
    - partecipazione del socio ai corsi, con rilascio di reicevuta di pagamento per la quota mensile.
    è tutto giusto? abbiamo solo il codice fiscale. per poter svolgere i corsi rivolti solo ai soci che pagano un corrispettivo mensile devo richedere la p.iva? ho letto qualcosa e rientrando nell'attivita' istituzionale dell'asd (anche se rilascio la ricevuta di pagamento) credo di no. i corsi sono rivolti solo ai soci. grazie.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Parrebbe tutto a posto.

  25. Rispondi
    Marco Campano

    Torno a complimentarmi per il servizio offerto e sottopongo ulteriori quesiti. Assumo l’impegno a promuovere le vostre pagine/attività con i miei contatti.
    Ho svolto per quattro mesi attività “in nome e per conto” di ASD, occupandomi di ogni genere di situazione: contabile, gestionale, organizzativa, acquisitiva, promozionale, relazionale. L’ASD non mi ha mai chiesto di diventare Socio, né risultava essere una mia necessità. Espressamente, non ho mai dichiarato la disponibilità a collaborazione volontaria, pure in considerazione della mia attività di consulente commerciale. Ora il Direttivo decide di revocarmi gli incarichi “per eccessiva difficoltà nel gestire le innumerevoli opportunità procurate e per l’inadeguatezza operativa nella quale si trova”. A ciò unisce la richiesta, neppure garbata, di limitarmi ad essere spettatore degli eventi che si organizzeranno.
    1. Pertanto, pregiudicato il rapporto, per i mesi di attività posso richiedere compenso con ritenuta?
    2. Se si, quali sono i rispettivi obblighi, modalità, strumenti a disposizione di ciascuna delle Parti?
    3. Il Creditore di un’ASD può aggredire il patrimonio personale di uno qualunque dei membri del Direttivo (in carica al tempo degli eventi) o unicamente quello del Presidente?
    4. Si è obbligati a iniziare la procedura forzosa sempre dal Presidente?
    5. Il Minore che svolge attività sportiva in ASD, pagando una quota annuale per il solo servizio, è obbligato ad essere Socio (facendosi rappresentare dal Genitore)?
    6. Come può essere regolarizzata questa situazione?
    7. In assenza del Libro Soci e noti solo quelli Fondatori, se, come e con quali modalità possono essere convocate le assemble da coloro che gravitano in un'ASD ma non ne sono Soci?
    8. Se per Statuto la figura del Tesoriere coincide con quella del Segretario di un'ASD, ma nella realtà viene ricoperta da Persona non eletta, si può prospettare una illegittimità sanzionabile?
    9. I Soci come possono agire?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Può provarci ma in assenza di un contratto sarà dura...
      2. io minaccerei di rivolgermi ad un Giudice del Lavoro.
      3. Può provare ad aggredire il patrimonio di chi li pare. Ma il giudice andrà a colpire il responsabile legale prima di tutto... solo dopo, in caso di non solvibilità, andrà dagli altri (e si dovrà dimostrare che fossero corresponsabili).
      4. Obbligati, no. Ma il buon senso fa che sia così nel 99,99% delle volte.
      5. No se è tesserata da questa ad una FSN. Se però è tesserato da questa ad una EPS, si.
      6. Che situazione?
      7. Difficile: può provare a forzare il direttivo.
      8. Bah, forse.
      9. 117 della GdF

  26. Rispondi
    fabiana

    Buongiorno, complimenti per il blog, molto utile.
    A. Faccio parte di una asd e da statuto non abbiamo una quota per partecipazione a corsi ma solo una associativa di 300 euro, ripartibile anche nei diversi mesi di attività, man mano che viene frequentata la palestra (in modo mensile, trimestrale o semestrale). la quota viene versata a inizio mese. leggendo i post mi sono sorti alcuni dubbi.

    Dal momento in cui viene fatta richiesta di associazione (accettata) e viene versata la prima parte di quota, rendiamo i locali e i corsi accessibili. capita però che non tutti arrivino a saldare il totale della quota, dal momento che dopo un periodo iniziale non tornano per tutto l'anno.
    1. in questo caso possono essere comunque considerati soci
    2. o si configura la parte percepita come un'entrata da non soci?
    3. se tornano nell'ultimo mese devono versare tutta la parte mancante? preciso che da statuto non è previsto nulla del genere.
    4. nel rendiconto come devono essere indicate le quote associative non complete?
    5. inoltre alcuni mesi fa abbiamo subito un furto presso la sede legale, e sono andati persi alcuni documenti tra cui il libro soci. è corretto in seguito a ciò predisporre un nuovo libro soci partendo con la numerazione soci da 1?

    • Rispondi
      TeamArtist

      A. Ciò è illecito. La quota sociale annuale va versata in rata unica e deve essere uguale per tutti i soci.

      1. Sono soci tutti coloro che sono stati accettati dal Consiglio Direttivo. Dopodichè se non pagano la quota sociale non hanno diritto di partecipare alla vita della Associazione.
      2. E' un'opzione plausibile nel vostro caso ma... avete una partita iva?
      3. Dovreste fare una "quota corso" (diversa dalla quota sociale) e stabilire con un regolamento interno queste possibilità.
      4. Come rate non versate
      5. Legga questo nostro post.

  27. Rispondi
    Gabriella

    grazie per la risposta velocissima, intendevo al momento che viene versata la quota associativa annuale.

    • Rispondi
      TeamArtist

      No, non è necessario. Lo avrà comunque segnato sul libro di cassa.

      • Rispondi
        Gabriella

        Grazie mille!!!!!
        Gabriella

      • Rispondi
        Gabriella

        Per semplificare operiamo solo con il conto corrente, non teniamo un libro cassa.
        Quindi le quote associative figurano sul conto corrente.
        Grazie.

        • Rispondi
          TeamArtist

          Qual è la domanda?

          • Gabriella

            Solo una conferma sul fatto che possiamo operare solo con il conto corrente, in qualche sporadico caso in cui non c'era la possibilità del socio di effettuare il bonifico abbiamo fatto il versamento direttamente sul conto corrente.
            Grazie.

          • TeamArtist

            Si, ad oggi non è mai stato contestato che noi si sappia.

  28. Rispondi
    Gabriella

    sono segretaria di una associazione che ha l'unico scopo di promuovere e organizzare attività, iniziative e istituzioni rivolte al miglioramento della qualità della vita e al benessere, non c'è attività commerciale.
    Ho letto le varie risposte e volevo chiedere una conferma:
    1. se le entrate sono esclusivamente le quote associative e vengono versate per bonifico non è indispensabile rilasciare una ricevuta, eventualmente questa ricevuta potrebbe essere compilata a computer e inviata per email, ovviamente tenendo una copia?
    2. inoltre, essendo la mia prima esperienza, per quanto riguarda i verbali, si deve valutare le richieste dei nuovi soci, e per quanto riguarda i già associati è da specificare quando rinnovano l'iscrizione nel verbale?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si
      2. Nelle no-profit si è soci a vita. Di quale rinnovo parla?

  29. Rispondi
    Cristiano Taviani

    Salve. Complimenti per il vostro blog estremamente utile e ricco di spunti.
    Approfitto di questo post sulle ricevute o "pezze giustificative" per poter chiedervi alcune cose sulla mia ASD, facendo un rapido excursus della nostra situazione. La Polisportiva è nata nel 1962 a carattere espressamente parrocchiale. Io sono entrato a farvi parte nel 2000 e nel 2006 l'abbiamo trasformata in ASD con partita iva.

    A. Per poter avere fondi iniziali abbiamo trasportato quello che era un fondo cassa della vecchia gestione (poche migliaia di euro) in quote personali riversate nella cassa della ASD come contributo socio (il consiglio è rimasto lo stesso, con le stesse persone, che erano d'accordo nel fare questa cosa, su consiglio dell'allora nostro commercialista) e già qui credo che ci sia bisogno di un vostro parere sulla forma con cui è stata effettuata questa operazione.

    La polisportiva è affiliata da sempre al Centro Sportivo Italiano, tessera tutti i suoi soci, anche i dirigenti e i consiglieri con il CSI, nessuno escluso e fa attività con questo EPS da sempre. Quindi i nostri ragazzi pagano una quota annuale diversa in funzione della disciplina che praticano, come la praticano e quanto è intensa (campionati, allenamenti, palestre, ecc.) perché frutto della somma di tutti i costi della stagione diviso il numero di partecipanti. A questi io, come segretario ed amministratore, rilascio semplice ricevuta da blocchetto in doppia copia, inserendo solo nome, cognome e causale del versamento.
    1. Cosa dovrei aggiungere di più?
    2. Basta il codice fiscale?

    Il problema è che per comodità ho fornito a tutti i dirigenti delle varie squadre un blocchetto per le ricevute che ognuno rilascia quando i ragazzi pagano le quote: in questo modo ho sovrapposizione di numeri di ricevute.
    3. Come posso risolvere?
    4. Devo tornare ad un solo blocchetto gestito da me?

    L'anno scorso per furti abbiamo perso diverso contante e quest'anno abbiamo obbligato tutti i soci a pagare la quota annuale o con bonifico bancario sul nostro c/c o su una postepay che abbiamo attivato, ma purtroppo a nome del presidente, perché pare che non si possa attivare a nome di una associazione:
    5. vi risulta?
    6. E' lecito farsi pagare in questo modo le quote?
    7. Devo rilasciare comunque la ricevuta per questi versamenti o mi basta trattenermi la contabile?

    Durante l'anno sociale organizziamo tornei di diverso genere nella nostra sala giochi parrocchiale (ping pong, biliardino e carte) e, d'estate, nel cortile parrocchiale (calcetto e beach volley). Le persone che vi partecipano non sono tutte tesserate con noi per il CSI, nemmeno per altra società sportiva, spesso sono ragazzi che orbitano nell'oratorio parrocchiale e si iscrivono per divertimento. A questi io rilascio la stessa ricevuta semplice indicata sopra, intestandola al responsabile della squadra:
    8. va bene?
    9. Su queste ricevute che comunque non superano mai i 30-40 euro, ci devo mettere la marca da bollo di 2,00 euro?

    Come associazione sportiva parrocchiale aiutiamo la parrocchia (anche se in realtà dovrebbe essere l'opposto!), quindi almeno una volta l'anno consegnamo un contributo per la gestione dell'oratorio che supera anche i 500,00€: mi faccio fare dalla parrocchia una ricevuta per erogazione liberale.
    10. E' giusto?

    Allo stesso modo durante l'anno facciamo molta beneficienza e quando il beneficiario non ha una sottoscrizione aperta, per la quale posso giustificare l'uscita con la contabile del bonifico, sono costretto a versare la somma alla parrocchia, farmi fare una ricevuta per erogazione liberale, e poi la parrocchia da la somma in beneficienza.
    11. E' corretto?

    Abbiamo aperto la partita iva perché abbiamo ogni anno degli sponsors che ci danno dei piccoli contributi con i quali (regolarmente fatturati) facciamo fronte alle spese per mantenere in piedi la struttura. Questi sponsor oltre che inserirli sulle nostre maglie di gioco, li inseriamo anche in un opuscolo informativo e realizziamo una tesserina che il nostro socio paga assieme a quella del CSI su cui realizziamo delle convenzioni con le attività commerciali che ci sponsorizzano, equivalenti semplicemente a dei sconti percentuali sull'acquisto di prodotti e materiali o gratuità su ingressi a cinema o videoteche.
    12. E' lecito?

    Infine ogni anno realizziamo due eventi extra: cioè due iniziative di raccolta fondi che hanno comunque carattere commerciale perché sono l'apertura di una taverna in occasione di un evento storico cittadino (lo facciamo oramai da 10 anni) in cui vendiamo vino e dolci e il cui ricavato devolviamo tutto in beneficienza e una rappresentazione religiosa (la passione di Cristo) in cui ovviamente, a fronte delle spese organizzative, incassiamo le offerte di tutti quelli che vengono a vedere lo spettacolo la sera della Domenica delle Palme e a queste persone è impensabile rilasciare una ricevuta anche per 1,00€ che mettono nella cassettina.
    13. E' giusto?

    In tutto questo siamo seguiti da un commercialista che ci suggerisce come operare, ma rileggendo tutti i post precedenti a questo mi sono venuti una marea di dubbi...
    Spero di non avervi annoiato troppo con questo lungo post e di ricevere quanto prima le relative risposte.
    Grazie mille!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non è nostra abitudine mettere in discussione quanto detto da altri professionisti che (oltre ad essere da voi retribuiti, a differenza nostra) vi conoscono molto meglio di quanto si possa noi dopo aver letto solo qualche riga online. Soprattutto non entriamo mai nel merito di quanto riportato a voce e non messo per iscritto dal professionista stesso (questo perchè spesso potete aver capito qualcosa di diverso da ciò che egli intendeva dire e perchè noi, invece, SCRIVIAMO tutto e ce ne assumiamo la responsabilità). Detto questo, sommariamente, possiamo dirvi che:

      A. Detta così è palesemente illegale.
      1. Manca tutto. I dati della Associazione, la data, l'importo e il codice fiscale del soggetto pagante come minimo!
      2. No
      3. La sovrapposizione di numeri non è un problema. Lei lo sa che non siete tenuti all'emissione di queste ricevute?
      4. ... veda lei
      5. DEVE essere attivata a nome del responsabile legale pro tempore della Associazione. NON può essere attivato al presidente in quanto persona fisica.
      6. SI
      7. Ripeto: non siete obbligati.
      8. NO. State evadendo il fisco.
      9. ... se fossero legali dovrebbe metterle solo per importi superiori ai 77,47
      10. Si
      11. Cos'è una "sottoscrizione aperta"?
      12. A naso parrebbe di si.
      13. A naso parrebbe di si.

      • Rispondi
        Cristiano Taviani

        Grazie per le sue risposte.
        Vorrei fare delle precisazioni e delle ulteriori domande:
        Innanzitutto la informo che il nostro commercialista risponde a tutte le nostre richieste e domande per iscritto, quindi queste mie domande sono solo un tentativo di avere un ulteriore riscontro di verifica.
        A. Il fondo che avevamo accumulato nella precedente "struttura" era un fondo parrocchiale, che tenevamo per affrontare le spese pricipali. Quando abbiamo deciso di rivoltare su una ASD quel fondo eravamo tutti d'accordo di farlo rientrare come contributo soci, diviso per ogni consigliere. Cosa è palesemente illegale?
        1. I dati della Associazione, la data e l'importo mi pareva fosse scontato che ci fossero. Comunque aggiungerò solo il codice fiscale a questo punto...
        2. Ok, risposta già data al punto precedente
        3. Le ricevute semplici le emetto e le faccio emettere agli altri dirigenti per tenere ulteriore traccia dei flussi di cassa che altrimenti puntualmente perdiamo per strada.
        4. Ok
        5. Che intende per "DEVE essere attivata a nome del responsabile legale pro tempore della Associazione e NON può essere attivato al presidente in quanto persona fisica"? Chi è il responsabile legale pro tempore dell'associazione se non il presidente?
        6. Ok
        7. Ok
        8. Non ho capito se l'evasione è legata al fatto che sbagliamo ad emettere le ricevute o non dobbiamo proprio svolgere quel tipo di attività. Non possiamo organizzare come associazione sportiva parrocchiale tornei sportivi sul terreno parrocchiale volti a far conoscere la realtà parrocchiale e la polisportiva? Le quote che chiediamo sono essenzialmente quelle che servono per coprire i costi di luce e premiazioni e quello che avanza lo investiamo per abbattere le quote dei ragazzi delle nostre squadre.
        9. Ok
        10. Ma su queste ricevute parrocchiali mi ci devo far mettere la marca da bollo da 2,00€ dalla parrocchia?
        11. Per sottoscrizione aperta intendo la modalità con cui quando ci sono situazioni di disagio o danni naturali si apre un conto corrente apposito su cui versare i contributi. Ci sono casi invece in cui famiglie bisognose non hanno queste "sottoscrizioni aperte" quindi non potendo dare direttamente i soldi a queste persone in mano senza pezza giustificativa, passiamo per la parrocchia come erogazione liberale e la parrocchia poi consegna la somma alla famiglia. E' corretto?
        12. Ok.
        13. Ma per l'evento dell'apertura della taverna, in cui somministriamo dei prodotti, è necessario dotarsi di ricevitore di cassa ed emettere regolari scontrini?

        Se potesse rispondere a questi ulteriori quesiti gliene sarei molto grato.

        • Rispondi
          TeamArtist

          Salve, non sono disponibile a fare il verificatore (gratuitamente) di quanto dice il suo commercialista!

  30. Rispondi
    SalvatoreF

    Salve, torno a chiderLe delle delucidazioni per la mia ASD:
    1- Abbiamo sempre emesso delle ricevute non fiscali con il modulo prestampato da 50 fogli classico per ricevute, dove solo per il primo mese segnamo un'unica quota comprensiva della quota mensile per i corsi, della quota per il tesseramento alla FSN e della quota associativa senza distinguere le varie ricevute. E nella ricevuta unica scriviamo "mensile XXX + tesseramento anno XXXX" è un errore?
    1a- nel caso avessimo sbagliato fino ad ora in cosa incorriamo?
    1b- come dovremmo fare invece?
    2- negli anni abbiamo emesso poche ricevute cumulative per la detrazione ma non abbiamo mai apposto la marca per una cattiva informazione nostra. In cosa incorriamo?
    2a- ad oggi possiamo eventualmente risolvere?
    3- Nel caso in cui emettiamo una ricevuta mensile per i corsi superiore ai 77€ a minorenni NON dobbiamo apporre marca se non in un eventuale ricevuta cumulativa annua, giusto?
    4- Nelle ricevute prestampate non è previsto inserire dati come CF o data di nascita, come invece avete consigliato di fare, ma solo nome e cognome del "pagante". Fin ora ci siamo limitati a scrivere solo nome e cognome e la causale del pagamento abbiamo sbagliato? in cosa si incorre?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Dipende... bisognerebbe vederle per poterlo dire con certezza.
      1a. Anche qui... dipende.
      1b. Idem
      2. In una sanzione. Ma è un ipotesi remota (seppure possibile).
      2a. Direi di no. Le marche da bollo hanno una data sovrastampata...
      3. Se rilegge il post di questa pagina dovrebbe capirlo. Se è una ricevuta deve mettere la marca da bollo, se è una pezza giustificativa può non metterla.
      4. Meglio fare come diciamo noi. In cosa si incorre? Dipende da come sono fatte (vedi punto 1.)

      • Rispondi
        SalvatoreF

        Le ricevute sono le classiche prestampate c'è il timbro dell'associazione con i dati ed il CF, il nome e cognome del socio che versa il mensile e nella causale è riportato il mensile pagato e in caso di iscrizione annuale la dicitura tesseramento anno XXX comprendendo sia la quota sociale che il tesseramento alla FSN; infine la quota versata e la firma di chi riceve il pagamento.

        • Rispondi
          TeamArtist
          • SalvatoreF

            Grazie delle risposte, noi utilizziamo questo tipo di ricevuta generica:
            http://www.netmars.net/public/zoom_48380650_IMG_0540.JPG
            Spero che la riesca a visualizzare, ho trovato l'immagine su google; nei campi riportiamo quello che le ho detto nel post precedente. Come Le sembra? può andare bene in relazione alle domande che le ho posto al primo post?
            Grazie ancora del vostro supporto.

          • TeamArtist

            Ne fotografi una compilata!

  31. Rispondi
    massimiliano

    porto mia figlia di 5 anni in piscina mi rilasciano sempre una ricevuta non fiscale senza marca da bollo posso scaricarle dal 730?
    grazie

  32. Rispondi
    Laura

    Anche io voglio evitare l'apertura della posizione IVA, allora speriamo che sia lo stesso EPS e ci togliamo il problema, ma se così non fosse come faccio a fargli fattura??

    • Rispondi
      TeamArtist

      Deve aprire la partita iva...

  33. Rispondi
    Laura

    Quanti dubbi mi avete risolto......grazie!!
    Siamo una asd solo con C.F. Che ha nell'attività istituzionale l'organizzazione di tornei calcio a 5 ........ A tutti i partecipanti dei tornei, che sono soci o tesserati presso il nostro EPS rilasciamo una ricevuta ( senza addebito IVA perché attività istituzionale). Per un torneo si è presentata una squadra organizzata a sua volta in asd, come dobbiamo comportarci?? Rilasciamo anche a loro normale ricevuta intestata all'associazione, invece che al singolo partecipante al torneo??
    E' corretto?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      E' affiliata al vostro EPS?

      • Rispondi
        Laura

        Sinceramente non lo so', il presidente mi ha solo chiesto di fare questa ricevuta e quando ho visto che era un asd mi sono venuti i dubbi.......
        Se non è affiliata al nostro stesso EPS che faccio??

        • Rispondi
          TeamArtist

          Una fattura. (ma non siete entrambe nella LND?)

      • Rispondi
        Laura

        Devo quindi chiedere l'attribuzione del numero di partita IVA?? Quindi Non posso semplicemente considerarla come un'associazione che svolge la medesima attività come previsto dall'art. 148 del TUIR, perché io mi occupo di organizzare i tornei mentre loro giocano nei tornei!!!
        La seconda domanda mi preoccupa ancora di più ......la nostra asd non è in nessuna LND, siamo solamente affiliati ad un EPS è riconosciuti dal coni.

        • Rispondi
          TeamArtist

          No, non potete. E forse l'apertura della partita iva (e le conseguenze che essa porta) vi costa più dei soldi che dovete ricevere o pagare l'affiliazione alla vostra eps dell'altra ASD!

  34. Rispondi
    Daniele

    Buongiorno volevo una precisazione in merito alle ricevute pr il pagamento delle quote associative. Ma per le associciazioni non esisteva l'esone di queste ricevute?? Noi cmq quando incassiamo queste quote le trascriviamo immediatamente nel libro della primanota cassa scrivendo che socio ha rinnovato la quota!!! secondo lei non è sufficente questo??? Oppure mi consiglia qualche altro adempimento?? Mille grazie e scusami per il mio disturbo, Grazie, Daniele

    • Rispondi
      TeamArtist

      Rileggi e studia il post di questa pagina. Ci sono TUTTE le risposte che cerchi!!!!

  35. Rispondi
    Gianmario

    Buon giorno faccio parte di una A.S.D e vi avevo già in precedenza inviato una nostra ricevuta di pagamento per controllare se tutti i campi erano corretti e visto che siamo quasi pronti per la nuova stagione ho proposto le nuove ricevute all'associazione e mi sono sentito rifondere da alcune persone del direttivo che noi non siamo obbligati a rilasciare ricevute per nessuna delle nostre attività quali tesseramento scuola ,sci ,gite e week end. io non vorrei trovarmi con spiacevoli verifiche dagli organi competenti.dove posso trovare notizie su cosa sia obbligatorio fare per un A.S.D .

    • Rispondi
      TeamArtist

      Legga il post all'inizio di questa pagina.

  36. Rispondi
    Milka

    Vorrei costituire una associazione per precedere con la realizzazione di corsi, agli associati, riguardanti una metodologia di cura degli animali. I corsi verranno tenuti da persone che sono dipendenti e non vogliono/possono aprire partita IVA. Chiedo:
    1) i corsi devono essere fatturati con IVA?
    2) i docenti che non hanno partita IVA come mi dovrò comportare per il pagamento?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Intende a chi viene a seguire i corsi? Se sono soci non serve fattura. Se non sono soci, si. Ma attenzione questa diventa una entrata commerciale: e le entrate commerciali in una Associazione non possono essere prevalenti rispetto a quelle istituzionali.
      2. Usi i voucher dell'INPS.

  37. Rispondi
    Michele

    E' obbligatorio per un'associazione culturale no-profit rilasciare tale ricevuta per l'emissione di una quota associativa da parte di un socio?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non c'è certezza in questo. Noi consigliamo di si.

  38. Rispondi
    fabrizio

    Mi scusi se la domanda è stata già posta. Mi pare di aver letto che un'associazione non ha l'obbligo di rilasciare la ricevuta fiscale. Faccio parte di un'associazione che somministra bevande e cibi ai propri associati.
    Al momento del pagamento di quanto hanno consumato i soci, permane il concetto che non abbiamo l'obbligo di rilasciargli la ricevuta fiscale?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se siete affiliati ad una APS Nazionale ed assolvete a tutti gli obblighi del caso, si.

  39. Rispondi
    Davide

    Un'associazione che gestisce il bar del circolo può somministrare alimenti e bevande anche ai non soci?

    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      No.

  40. Rispondi
    luca

    Ok grazie mille per la risposta....a questo punto anzichè aprire una srl per il bar mi conviene chiudere la ssd e creare una asd...così anche i proventi del bar (solo per i soci) potranno avere una natura istituzionale e quindi essere esenti iva...giusto?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Beh, non è un consiglio che posso darle io dopo aver scambiato due messaggi... magari avreste altre controindicazioni.

  41. Rispondi
    luca

    Scusi l'insistenza ma continuo a non capire se mi dice solo si o no..:))..io so che con la finanziaria del 2003 (che ha introdotto la ssdrl) sono state estese tante agevolazioni delle asd alla ssdrl...ora se come ssdrl posso avere entrate istituzionali-decomercializzate (esenti iva), posso usufruire dei compensi-rimborsi esenti fino a 7500 euro, posso avere sconti siae, posso optare per la 398 per le entrate di natura commerciale...ect ect...ovviamente tutto ciò affiliandomi ad un EPS e per esso iscrivendomi al registro coni, mi sfugge il motivo che mi impedisce di fornire ai miei frequentatori (tutti tesserati) i servizi bar che invece una asd può fare....in ogni modo dato che il bar interno c'è ed è funzionante come può essere inquadrato?...grazie...ps spero nn mi risponda solo con un si o con un assolutamente no...:)))

    • Rispondi
      TeamArtist

      Apra una srl, chieda una licenza di somministrazione alimenti e bevande in comune ed operi come un bar qualunque.
      Come lei ha ben scritto, la Finanziaria 2003 ha esteso tante agevolazioni alle SSD... ma non tutte (e non questa in particolare).
      Non se la prenda se sono breve nelle risposte, ma dobbiamo rispondere a decine di quesiti ogni giorno.

  42. Rispondi
    luca

    Salve, sto aprendo una palestra e ho formato una ssdrl...all'interno della struttura ho un piccolo bar che ho intenzione di riservare ai frequentatori della palestra....ho letto che le agevolazioni sul bar riguardano solo le Asd e non anche le ssdrl....
    1. è vero?
    2. come mai?
    3. e soprattutto qual'è la norma che indica questa differenza?
    4. in ogni modo, se davvero cosi fosse, posso cmq chiedere ad un EPS un'affiliazione con i nulla-osta per la somministrazione e poi attivare il bar portandolo in regime di 398?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si
      2. Perchè siete una Società e non una Associazione
      3. Al contrario: quale sarebbe la norma che vi autorizza?
      4. Assolutamente no.

  43. Rispondi
    antonello

    Salve,ho aperto una asd,vorrei sapere se si può essere soci di una asd ed essere contemporaneamente affiliato a l'acsi...!!
    Ciòè l'atleta paga una quota come socio ed un integrazione per l'affiliazione in unica soluzione.
    Vorrei sapere se nel libro devo inserite solamente la quota socio??
    Grazie Mille!!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dunque, gli atleti non si affiliano all'ACSI. L'ASD si affilia, mentre i soci/atleti si Tesserano all'ACSI.
      A libro soci va solo la quota sociale annuale. Mentre la quota di eventuale tesseramento va nella vostra contabilità ma non a libro soci.
      Tutto chiaro?

  44. Rispondi
    Andrea

    Salve, sono il presidente di una associazione sportiva dilettantistica e di promozione sociale affiliata allo csen C.O.N.I. La nostra associazione si occupa di attività: sportive dilettantistiche, ludico-sportive e olistiche.
    Vi chiedo: quando si rilascia una ricevuta per un attività istituzionale olistica, diversa da un corso didattico/formativo come potrebbe essere un trattamento di cristalloterapia, cosa è necessario indicare?
    Basta scrivere "per attivita istituzionale, trattamento di cristalloterapia"? Può andare bene così?

    • Rispondi
      TeamArtist

      A naso direi di si. Sempre scrivere la verità!

  45. Rispondi
    giovanna

    in merio alla risposta 2): no! non abbiamo altre entrate.
    Grazie mille.

  46. Rispondi
    giovanna

    Buonasera e grazie di tutto.
    1)Desireremmo sapere se potrebbe essere corretto impostare le entrate facendo pagare ai soci la sola quota associativa, intorno agli 80 euro, permettendo loro di usufruire dei macchinari e delle attrezzature disponibili.
    2)In tal modo saremmo esonerati dalla presentazione del modello EAS?
    3) dato che al momento i costi di gestione non sono ancora alti, potremmo adottare quanto al punto 1) ed eventualmente in un momento successivo il CD può deliberare sia l'inserimento di altre attività che i relativi corrispettivi.
    Cosa ne pensate?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si
      2. Oddio, dipende. Avreste altre entrate? Di che tipo?
      3. Si è fattibile-

  47. Rispondi
    elena

    Chiedo scusa ma ho un bel po di confusione.Nella asd in cui opero io, vengono chiesti 30 euro come quota sociale (anche dai minorenni ) ed una quota mensile per partecipare all'attività di Kick Boxing.(che è diversa per magg o minrenni). Noi abbiamo quindi solo soci-tesserati . Ecco le domande:
    1) In quale caso va la marca da bollo di due euro visto che per me sono tutte entrate istituzionali?
    2) Sul fac simile di ric. per detrazione fiscale in calce c'è scritto che l'esenzione vale solo per la parte associativa ..ma qual'è la parte associativa , sono i miei 30 euro? e perchè va la marca da bollo visto che sono istituzionali?
    Spero di essermi spiegata
    grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Ogni qual volta vogliate/dobbiate emettere una ricevuta valida ai fini fiscali al di sopra dei 77,47 euro (come le ricevute, ad esempio, per le detrazioni dai redditi delle spese sportive di atleti minorenni da parte dei genitori).
      2. Quale fac simile? Non il nostro... La marca da bollo ci deve essere per fiscalizzare la ricevuta e permettere al genitore di allegarla alla propria dichiarazione dei redditi.

  48. Rispondi
    elena

    Buongiorno
    ho visto fare ad un asd delle tesserine con i mesi dell'anno e anzichè fare un sacco di ricevute , timbrare ogni mese il tesserino a fronte del pagamento dell'utente. Si puo fare? perchèvorrei adottarlo anch'io visto la fluidità dell'oeprazione.
    grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      A naso direi di si. Sempre che l'utente sia un socio/tesserato.

      • Rispondi
        elena

        Se faccio la tesserina quindi al socio rimane come pezza giustificativa la tessera stessa, ma all'associazione cosa rimane? devo cmq fare una ricevuta per noi?

        • Rispondi
          TeamArtist

          Faccia una fotocopia della tesserina.

          • elena

            Fare la fotocopia non è la soluzione per noi più congeniale non avendo ufficio nella struttura in cui operiamo ( si pensi che faccio le ricevute seduta su una panchina!!). Dovrei ritirare ogni mese la tessera ai songoli soci , fotocopiarla a casa e ridistribuirla . Risulterebbe ancora piu oneroso di fare le quietanze !!!Altre idee..?

          • TeamArtist

            Le fotografi col cellulare.

  49. Rispondi
    Francesca

    Buongiorno,
    mi associo ai complimenti degli altri utenti. Vi scrivo perchè leggendo i post mi sono venuti dei dubbi.
    1) Noi abbiamo fissato una quota sociale di 40€ e una contributo mensile sempre di 40€. Ho emesso pertanto due distinte ricevute non fiscali che attestano l'avvenuto pagamento. E' corretto?
    2)Se a gennaio 2014 il Consiglio direttivo volesse riscuotere il contributo per la partecipazione ai corsi con cadenza quadrimestrale anziché mensile (i soci pagherebbero quindi 160€), io continuo a emettere ricevute non fiscali? Si tratta sempre di attività de-commercializzata/istituzionale e quindi non serve mettere la marca da bollo, giusto?
    3)Per i soci minorenni, ho emesso delle ricevute non fiscali come promemoria di avvenuto pagamento. A dicembre 2013, invece, preparo la ricevuta cumulativa e qui ci metto la marca da bollo. E' corretto?

    Grazie ancora!!!

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Se avete presentato il modello EAS e siete in regola con tutti i doveri di una ASD, SI.
      2. Meglio non parlare di "ricevute non fiscali" quanto di "promemoria di avvenuto pagamento senza valore fiscale".
      3. Corretto.

      • Rispondi
        Francesca

        Dobbiamo ancora presentare il modello EAS perchè abbiamo costituito l'asd da meno di un mese. Cambia qualcosa?

        • Rispondi
          TeamArtist

          Da che punto di vista?

          • Francesca

            1. Il fatto che abbiamo già emesso delle ricevute non fiscali per i corsi non contrasta con il fatto che dobbiamo ancora fare il modello EAS?
            2. Il modello EAS non è condizione necessaria per iniziare l'attività istituzionale, o no?
            Da quanto letto nel vademecum della mia federazione, l'iscrizione al CONI è condizione necessaria per godere del regime agevolato. E noi abbiamo fatto l'iscrizione al CONI.

          • TeamArtist

            1. In parte si. Tutto dipende da quando avete iniziato ad operare... ciò non toglie che, anche se contrasta, il modello eas lo dobbiate fare.
            2. No, è condizione necessaria per cominciare ad incamerare le quote dei corsi (e non quelle sociali che sono le uniche "puramente" istituzionali.

  50. Rispondi
    Susanna

    Buonasera
    Sono presidente di una neonata ASD operante del settore del fitness ed ho più di un dubbio circa le modalità di rilascio delle ricevute ai soci; al momento rilascio delle ricevute generiche numerate progressivamente(tipo 1/2013) sia per la quota associativa annuale che per la quota di partecipazione ai corsi, ovviamente con diversa descrizione. L'intenzione era quella di rilasciare poi una ricevuta fiscale a quei soci che ne faranno richiesta, applicando la marca da bollo da 2 euro. I dubbi però sono molti, quasi quanto le diverse interpretazioni che ho sentito circa l'emissione delle ricevute.
    1) per prima cosa, per ricevuta fiscale si intende una ricevuta su carta intestata dell'associazione resa fiscale dalla marca da bollo o bisogna comprare degli stampati prenumerati tipo XAB....?
    2) se incasso una quota (iscrizione annuale o quota attività) per un socio minorenne, posso intestare la ricevuta generica al minore e poi riportare i dati del genitore sull'eventuale ricevuta fiscale riepilogativa?
    3) se emetto ricevute non fiscali numerate ogni volta che un socio paga, quando andrò ad emettere la ricevuta fiscale riepilogativa che numerazione dovrò seguire?
    4) è sufficiente riepilogare in questa ricevuta i numeri delle ricevute non fiscali precedentemente emesse? La paura è che l'emissione di una ricevuta riportante il totale venga interpretata come nuovo pagamento.
    5) se un socio mi paga una quota superiore ai 77,47, ad es. per la quota semestrale, devo mettere il bollo anche sulla ricevuta generica? Se così fosse, mi converrebbe fare direttamente quella fiscale.
    Scusate le molte domande, ma non vorrei sbagliare proprio all'inizio.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Entrambe le soluzioni vanno bene. La "ricevuta fiscale" è quella ricevuta che serve ai fini fiscali e ha valore fiscale.
      2. Direi che nulla osta
      3. Quella che preferisce. E' soltanto una questione di sua comodità (devono solo essere divise per anno sociale)
      4. No, potrebbe non essere accettata dal Fisco e creare un problema al genitore al momento che volesse detrarre le spese sportive del figlio.
      5. E' un problema di come chiamiamo le cose. Per essere tranquilli non la chiamerei "ricevuta non fiscale" ma "promemoria di avvenuto pagamento".

      • Rispondi
        Susanna

        Per prima cosa vorrei ringraziarvi per la solerte risposta.
        Cerco ora di ricapitolare i vari punti per vedere se ho capito:
        1) a richiesta del socio o del genitore, rilascio ricevuta su carta intestata dell'associazione e metto una marca da bollo da € 2,00 se supera l'importo di € 77,47.
        2) al pagamento della quota per un socio minorenne, intesto la ricevuta (non fiscale) al genitore che ha firmato la richiesta di associazione, indicando il nome del minore ed il numero della tessera. Successivamente e solo su richiesta rilascio ricevuta fiscale certificando il totale degli importi pagati nell'anno di competenza.
        3) numero progressivamente le ricevute (non fiscali) per anno sociale e per le ricevute fiscali seguo una nuova numerazione. In sostanza, coesisteranno all'interno del medesimo anno sociale la ricevuta (non fiscale) 1/2013 e la ricevuta fiscale 1/2013.
        4)la ricevuta fiscale si distingue dalla ricevuta dal fatto che in quella fiscale l'associazione "certifica" su carta intestata l'avvenuto versamento della quota di iscrizione e degli importi per i corsi (vedi vostro fac-simile) mentre la ricevuta serve solo come promemoria.
        5)in effetti possiamo anche chiamare la ricevuta non fiscale "promemoria di avvenuto pagamento" ma di fatto nei blocchi autocopianti che utilizziamo è riportata la dicitura "ricevuta".
        Vuol dire che non possiamo usare questi bollettari generici?
        Grazie ancora per l'attenzione.

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. Se vuole. E'obbligato solo verso il genitore che vuole detrarre e non verso anche il socio maggiorenne. Visto che la legge vi esonera esplicitamente
          2. mi pare corretto
          3. più o meno. la dicitura di "ricevuta non fiscale" non va benissimo. Noi usiamo "promemoria di avvenuto pagamento senza valore fiscale"
          4. vedi punto 3
          5. cambiate blocchi. O per risparmiare qualche euro preferite una contestazione fiscale?