Ogni ASD, per svolgere la propria attività e perseguire i propri scopi istituzionali, si avvale di figure sportive (quali atleti, allenatori, tecnici, giudici di gara, commissari speciali, dirigenti e anche i collaboratori amministrativi non professionisti) alle quali può corrispondere indennità di trasferta, rimborsi forfettari di spesa, premi e compensi. Sono i cosiddetti “compensi sportivi”, che sono soggetti ad un particolare regime fiscale agevolato (vedi art. 37 della legge n. 342/2000 e art. 90 della legge n. 289/2002) in quanto rientrano nella categoria dei “redditi diversi”, a patto che non siano conseguiti nell’esercizio di professioni, nè derivino da un rapporto di lavoro dipendente (art. 67 del TUIR).
Abbiamo già parlato dei compensi agli sportivi dilettanti in un nostro post; ora, però, vogliamo trattare questo argomento dal punto di vista delle Associazioni e ci chiediamo: quali caratteristiche deve avere un incarico sportivo dilettantistico e quali sono gli adempimenti a carico del sodalizio?
Innanzitutto, in un rapporto sportivo dilettantistico deve essere rigorosamente esclusa ogni forma di subordinazione: istruttori, allenatori, ecc. devono svolgere le proprie ore di lezione, insegnamento, allenamento, ecc. senza vincoli rigidi negli orari, e senza soggiacere al potere direttivo dei dirigenti e dell’organizzazione aziendale.
Un altro aspetto da non sottovalutare è l’entità del compenso erogato allo sportivo dilettante: compensi economicamente importanti mal si coniugano con il carattere amatoriale del rapporto e si prestano più facilmente a contestazioni in sede ispettiva, poiché si presumerà che tali somme vengano erogate per pagare una attività di lavoro e non un hobby. Il compenso sportivo deve rappresentare una sorta di rimborso spese, un indennizzo modico per un’attività prestata dallo sportivo per soddisfare soprattutto i suoi ideali e le sue passioni, e non le sue necessità economiche. Pertanto, il compenso sportivo deve essere un compenso marginale e non deve costituire né l’unica né la principale fonte di sussistenza per il dilettante.
Per quanto riguarda gli adempimenti, anche se per questi tipi di rapporti di lavoro non è richiesta per legge la sottoscrizione di un contratto, è comunque opportuno redigere una lettera d’incarico (in duplice copia, una per lo sportivo e una per l’ASD), in cui siano specificati: l’attività da svolgere, il luogo e le modalità della prestazione, la durata dell’incarico, il corrispettivo e le trattenute. Potete scaricare un fac-simile di lettera d’incarico.
Le ASD sono tenute a trattenere e a versare le ritenute fiscali qualora il compenso complessivamente percepito dall’interessato superi la soglia di esenzione, cioè i 7.500 euro annui: ricordiamo che, come meglio precisato nella risoluzione 106 dell’11 dicembre 2012 dell’Agenzia delle Entrate, se la somma è superiore a 7.500,00 ma non a 28.158,28 euro, la ritenuta IRPEF da applicare (sulla parte eccedente i 7500 euro) è a titolo d’imposta ed è quella per il primo scaglione di reddito (attualmente pari al 23%) aumentata dell’addizionale regionale e dell’addizionale comunale (sempre relativamente al primo scaglione di reddito) deliberate rispettivamente dalla Regione e dal Comune in cui il percipiente ha il domicilio fiscale; oltre i 28.158,28 €, sulla parte eccedente tale importo si deve applicare una ritenuta nella stessa misura, ma a titolo d’acconto. La ritenuta eventualmente operata deve essere versata all’Agenzia delle Entrate entro il giorno 16 del mese successivo, utilizzando il Modello F24.
Al fine di applicare la ritenuta corretta, le Associazioni Sportive devono farsi rilasciare dal percipiente un’autocertificazione che attesti l’ammontare complessivo delle somme percepite per prestazioni sportive dilettantistiche, anche quelle eventualmente incassate da altre ASD: infatti, il superamento del tetto di € 7.500 è soggettivo, cioè è relativo allo sportivo dilettante e non ai singoli compensi erogati. Potete scaricare un fac-simile di autocertificazione dei redditi da compensi sportivi.
Tutti i compensi, rimborsi e/o premi erogati devono essere certificati, indipendentemente dal tipo di tassazione cui sono soggetti: le ASD devono rilasciare ai soggetti percipienti una certificazione (in forma libera) dei compensi corrisposti, entro il 28 Febbraio dell’anno successivo a quello in cui sono stati effettuati i pagamenti; la certificazione deve riportare tutte le somme erogate, anche quelle non soggette a ritenuta (cioè anche quelle inferiori a € 7.500,00). Potete scaricare un fac-simile di certificazione dei compensi corrisposti.
Le Associazioni dovranno poi compilare il Modello 770 (dichiarazione dei sostituiti di imposta) e inviarlo all’Agenzia delle Entrate entro il 31 luglio dell’anno successivo, direttamente per via telematica o avvalendosi della consulenza di un intermediario abilitato quali consulenti del lavoro, commercialisti ed altri; nella dichiarazione fiscale va riportato, per ciascun percipiente, l’ammontare delle somme erogate con l’indicazione di quelle assoggettate a ritenuta e di quelle non assoggettate.
Per concludere, ricordiamo che, ai sensi dell’ art. 25 comma 5 della legge 13 maggio 1999 n. 133, per importi superiori a € 516,56 è obbligatorio effettuare il pagamento in modo trasparente, attraverso sistemi bancari, bollettini di conto correnti postale, bonifici, assegni non trasferibili, bancomat o carte di credito.
Damiano Dalerba & Stefano Cabot
Direttori area noprofit di TeamArtist
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Una nostra giovane allenatrice percepisce un rimborso/premio di 200 euro mensili per 8mesi ,quando svolge l'attività,corrispondiamo detto premio in contanti ogni mese con la firma della quietanza mensile.Riportiamo detto importo totale E.1600 nel mod 770.Siamo in regime agevolato IVA 398/91,dovevamo pagare con un assegno?
Per motivi di salute miei e personali poi del presidente abbiamo dovuto approvare il rendiconto(2012) nel mese di Agosto 2013 in ritardo rispetto alla data del 30.04.2013,mi pare di capire comunque che sia importante disporre l'approvazione entro il 30.04. rilevato che la disposizione non recita il cosidetto entro e non oltre...
Essendo ogni pagamento che avete effettuato inferiore ai 516,46 euro non sussiste la necessità di pagamento tracciabile.
Si, il REFA andava approvato entro 4 mesi dalla chiusura dell'esercizio.
Volevo chiederle se è possibile dare un compenso o rimborso spese a un dirigente della società che copre il ruolo di allenatore o massaggiatore.
Si, legga il nostro articolo all'inizio di questa pagina e troverà tutte le informazioni necessarie.
Salve, sono due anni che alleno in una ASD di Judo, non ho mai percepito nulla dalla società sportiva, alleno gli atleti agonisti due volte alla settimana per un totale di 4 ore settimanli, per 10 mesi all'anno. Vorrei sapere se ho diritto a qualche compenso da parte della ASD di Judo???
Grazie per la risposta.
Che tipo di accordi aveva preso con questa ASD? Di allenare come volontario o retribuito?
Buongiorno.
Nell'ambito di una manifestazione sportiva organizzata dalla ASD di cui sono vicepresidente,
1. è possibile prevedere un compenso forfettario per le attività organizzative e di supporto svolte da presidente e vicepresidente in tale ambito?
2. Se si, è necessario che tale cosa sia deliberata nella riunione del direttivo?
Grazie mille.
1. Si, con le dovute accortezze. Legga questo nostro post.
2. Meglio di si.
La ringrazio moltissimo per l'eccellente servizio e per la rapidità della risposta.
Buongiorno,
con riferimento ai compensi erogati dalla nostra ASD, ci capita che in alcuni casi il percepiente è un ragazzo di 14-16 anni che pertanto non ha un conto corrente e preferiscono ricevere il pagamento in contanti piuttosto che con bonifico o assegno.
Trattasi di compensi saltuari (non tutti i mesi) nell'intorno dei 500 euro/cadauno circa.
Quello che facciamo attualmente è indicare nella casuale del prelievo dei contanti dalla banca "Prelievo per cassa quale rimborso di euro 500 per Paolo Rossi".
Dal lato ASD questa modalità è "rischiosa"?
Esiste un limite in Euro da rispettare (pagamento in contanti sotto i....) affinchè la ASD possa essere più tranquilla in caso di ispezione fiscale?
Ringrazio anticipatamente delle sempre competentissime risposte.
Il limite è di 516,46 euro. Ma lei prima parla di "compensi" e poi nella causale di "rimborsi". Sono due cose diverse. Il modello 770 lo fa?
Grazie del veloce riscontro.
Sì, il modello 770 lo faccio.
Trattasi di compensi, non rimborsi.
Sarebbe preferibile gestire diversamente il processo?
A naso direi di no.
buongiorno, una ASD che vuole organizzare i cd centri estivi per bambini durante le vacanze avvalendosi di collaboratori (animatori e/o istruttori) per lo svolgimento delle attività sportive può erogare a tali soggetti rimborsi spese forfettari ex art. 67 tuir?
grazie
Direi di si. Da dove nasce il dubbio?
preciso art 67 lettera m), ovvero quelli entro 7.500 senza tassazione
Questi centri estivi sono a carattere sportivo, giusto?
esatto, esclusivamente a carattere sportivo
si sono a carattere sportivo
Quindi non vedo problemi.
Buongiorno!! Sono disoccupata dall'ottobre del 2012 e quindi sono in mobilità. Mi hanno proposto di fare un contratto sportivo, questo mi toglierebbe la mobilità?
E' un tema molto delicato. Le conviene affrontarlo con l'INPS per avere una risposta certa.
Buongiorno, sono il presidente di una A.S.D. con partita iva (abbiamo uno sponsor).
Stiamo pensando di "allargare" in nostro campo di azione anche ad altre discipline sportive rispetto a quella iniziale (tutto previsto da Statuto). Vorremo fare dei corsi, ad uso esclusivo degli associati, di pilates e soft boxe: non volendo trattenere alcunchè per l'associazione ed al contempo non avere alcuna spesa, avevamo pensato di usare le quote di iscrizione ai corsi per dare il compenso/rimborso ad un allenatore e pagare la palestra che ci ospita (con le dovute proporzioni tra le due parti da noi individuate). A noi resterebbero solo le quote associative.
1) Questa soluzione è legale/regolare?
2) Con quale forma potrebbe essere rimborsato/pagato l'istruttore, il quale peraltro deciderà di sua iniziativa giorni ed orari di corso?
3) Formalmente parlando che differenza ci sarebbe se l'istruttore fosse o non fosse un socio dell'associazione?
Grazie per il vostro contributo.
Saluti
1. Se l'istruttore lo pagate voi e la palestra anche, si.
2. Compensi come sportivo dilettante.
3. Un minor conflitto di interessi se non fosse socio.
Salve, siamo una ASD e vorremmo regolarizzare i contratti all'interno della nostra associazione, cercando di trovare la formula giusta per i compensi sia al C.D. sia agli istruttori:
"Lettera di Incarico"
1) Cosa dobbiamo mettere come ruolo del C.D.? "Dirigente" o "Collaboratore amministrativo-gestionale"?
2) Il Presidente, dato che svolge al tempo stesso attività come istruttore, che tipo di incarico va' considerato? E' possibile averne uno come C.D. e un'altro come istruttore?
"Autocertificazione dei redditi da compensi sportivi"
3) E' un documento che dobbiamo richiedere ai collaboratori (anche ai membri del C.D.?) prima di ogni emissione di una lettera di incarico o dal momento dell'autocertificazione ha valore sull'intero anno solare?
1. / 2. /3. Il Consiglio direttivo non può MAI e in nessun caso essere retribuito! Le ASD sono no-profit e quindi questi ruoli DEVONO essere gratuiti.
2. parte prima. Discorso diverso se un membro del Direttivo: in questo caso può essere retribuito ma con alcune accortezze. Legga questo post.
3. Al netto di quanto detto per il CD, dovete per forza chiederlo ai collaboratori, dopo la lettera di incarico. Ha valore per quel singolo anno solare.
Salve sono un insegnante di scuola pubblica a tempo indeterminato vorrei sapere se posso collaborare con una asd in qualità di istruttrice pur avendo un impiego pubblico. Grazie per la vostra risposta
Può farlo gratuitamente. Per essere retribuita deve essere formalmente autorizzata dal Preside del suo Istituto.
Buongiorno sono un'istruttrice di nuoto, pultroppo avendo un altro lavoro insegno per poche ore a settimana perciò ho un contratto come compenso sportivo e prendo meno dei 7500, nella busta paga di giugno ho visto che mi hanno diminuito la paga fino a poco più di 3 euro all'ora e volevo sapere se ci sono dei minimali di pagamento anche per questa categoria e a chi posso rivolgermi, grazie.
No, non esistono dei minimali ma se ha firmato un contratto, questo conterrà la retribuzione. Oppure no?
Si tratta di una ASD o di una SSD?
E' affiliata alla FIN?
E' vero che la marca da bollo da applicare sulle ricevute di compensi superiori a €77 è aumentata da €1,81 a €2,00 ?
Si, da pochissimo tempo.
Volevo sapere quando viene emmesso un assegno bancario dell'asd verso un atleta per un rimborso spese superiore a euro 516,00 l'assegno puo' essere cambiato dall'atleta stesso presso la banca dove e' tenuto il conto oppure deve farlo transitare obligatoriamente da un conto a lui intestato??
Grz.
Non è più un problema di carattere legale o fiscale (non esiste cioè un obbligo in tal senso).
In ogni caso le banche sono sempre più restie a cambiare in contanti i propri assegni...
Pongo un quesito che sicuramente non è nuovo ma che non trovo da nessuna parte.
Molti istruttori nelle ASD chiedono di essere rimborsati in percentuale sugli iscritti al corso ovvero: se a settembre ci sono 10 iscritti al corso xyz e ognuno paga 50 euro al mese, il ricavo per quel corso è di 500 euro mensili. L'insegnante chiede di essere pagato al 50%.
Se il Consiglio direttivo accetta, è ammissibile o le quote dei rimborsi devono essere definite a inizio anno e rimanere sempre le stesse su base oraria??
Grazie
E' ammissibile posto che poniate attenzione a due aspetti:
1. Il superamento o meno della soglia dei 7500 da parte dell'istruttore (se è percentuale e dipende dal successo dei corsi, può essere difficile valutarlo ad inizio d'anno)
2. Che facciate il modello 770.
Da poco abbiamo costituito un a.s.d. Il ns. scopo è quello di diffondere la cultura equestre. Per questo abbiamo organizzato dei corsi individuali e collettivi. L'istruttore dei corsi, nonché il presidente dell'associazione è la stessa persona poiché allo stato attuale è l'unica in zona che ha frequentato vari corsi per poter insegnare. E possibile remunerare in qualche modo il Presidente per tutto il lavoro svolto?
Se si dimostra di aver cercato senza risultato degli insegnanti con determinate qualifiche tramite affissioni in zona è possibile remunerare chi ha effettivamente lavorato anche se è il presidente o comunque persone del direttivo?
Dovete valutarlo e deciderlo voi. Legalmente non vi sono norme contrarie a ciò ed è una prassi di moltissime ASD. Ma è vero che il Fisco guarda con sospetto alle ASD che adottano queste soluzioni-
Sicuramente il fatto che possiate dimostrare di aver cercato altri istruttori e il non averli trovati è un punto a vostro favore.
Buongiorno sono sia il presidente che l'allenatore di una società di arti marziali. Dopo aver stabilito il mio compenso in quanto allenatore è stato necessario effettuare delle liberali. Posso portarle in detrazione nel 730??
E' una situazione complessa e non ortodossa. Un ispettore fiscale potrebbe mettere in dubbio queste erogazioni liberali (lei stesso dice: "è stato necessario" e questo contrasta col concetto di liberalità). Perchè non fa un prestito infruttifero? In questo modo quando l'ASD avrà la disponibilità potrà restituirle i suoi soldi (cosa che invece non potrebbe fare con le erogazioni).
Buongiorno,
sono un allenatore che lavora per diverse società, intorno ai mesi di giugno/luglio dell'anno scorso ho raggiungo la soglia dei 7500 euro, ma non sapendo che dovesse essere la società a fare la ritenuta del 23%, (e non sapendolo neanche le società per cui lavoro), pensavo di poter pagare il dovuto nella dichiarazione dei redditi. Ho scoperto invece che questo non è fattibile e vorrei un chiarimento.
1. Da quando arrivo alla soglia dei 7500 euro, faccio applicare a tutti i compensi che ricevo (normalmente settembre, ottobre, novembre e dicembre) la ritenuta del 23%?? E' così che funziona?
2. In questo modo funzionerebbe come una ritenuta d'acconto giusto? Versandola la società, o le società per cui lavoro, però io non posso utilizzare le varie detrazioni fiscali sui pagamenti delle tasse che ci sono in vigore (Es. 19% sui fondi pensione etc..) in quanto non son tasse che pago io, ma son versate dalle società, anche se a mio nome.
Vorrei capire un po' come funziona.
Spero di essermi fatto capire. Grazie Mille
Marco Pirovano
1- Le ASD con cui collabora sono tenute a farle fare una autodichiarazione ad inizio anno fiscale in cui le dichiari se, con le diverse prestazioni 1
nelle diverse ASD, supererà o meno i 7500 euro. Se supererà è a loro carico pagare la ritenuta del 23% (ma non è compito suo "far applicare").
2- Legga questo nostro post al riguardo.
Buongiorno, ma il limite dei 7500€ vale solo per i compensi forfettari? Sono esclusi dal limite i rimborsi spese, indennità di trasferta, ecc..?
Faccio un esempio: tizio (che è nel CD di una ASD) per il suo impegno nel 2012 percepisce un compenso forfettario di 7000€ (quindi sarebbe nel limite) però fornisce documentazioni di spese di 2500€, per un totale di 9500€. La mia domanda: i 2000€ eccedenti sono assoggettati ad IRPEF e ritenute varie?
Grazie
I rimborsi spese a piè di lista (cioè accompagnati da pezze giustificative) sono esclusi, stia tranquillo.
Salve, m'interesserebbe chiarire un attimo alcuni dubbi in merito all'ASD...
1. Vorrei capìre se agli albori, dopo costituzione ASD, il Presidente e tutti i soci iniziassero ad organizzare dei corsi in una sala gestita da terzi, ovvero un circolo sportivo che già di per sé rilascia tessere per i propri soci, in quel caso l'ASD costituitasi non sarebbe tenuta ad affiliarsi ad un qualsiasi ente di promozione sportiva riconosciuto CONI, visto che si appoggia ad un'altra associazione per i corsi??
2. Oltre le 3 figure fondamentali di un direttivo, ovvero Presidente, Vice e Segretario, volevo capìre se è obbligatorio eleggere i 3 soci Consiglieri, grazie!
1. Ogni ASD è tenuta ad affiliarsi ad una FSN/DSA/EPS per potersi registrare al CONI. La registrazione al Coni è sempre un atto obbligatorio.
2. Dipende da cosa avete scritto a Statuto. In ogni caso le uniche figure obbligatorie di legge sono i consiglieri di direttivo e il Presidente (nè vice, nè segretario: non ci sono cioè altri incarichi obbligatori).
Salve, complimenti per l'utilissimo blog!
Da quel che ho letto finora il presidente di un ASD per evitare eventuali conflitti d'interesse non dovrebbe percepire rimborsi.
Ok, quindi nel caso io volessi aprire da SOLO un ASD, non potrei essere presidente e istruttore (con compenso) contemporaneamente? C'è qualche escamotage oppure no ?(parenti che svolgono ruolo presidente ecc..)
Grazie mille.
Non esiste il concetto di aprire "DA SOLI" una ASD che, come dice il nome, è una ASSOCIAZIONE. Le associazioni sono composte da soci che non possono essere soltanto persone imparentate tra loro.
Salve , innanzitutto volevo farvi i complimenti per la vostra professionalità e per prendere in esame tanti casi molto interessanti che per tutti possono essere utili.
Vi espongo il mio problema , anzi 2:
1- sono una ASD a regime agevolato , gestisco un centro sportivo di beachtennis e ho tanti collaboratori che mi danno una mano in modo volontario e spesso gratuito, tra cui maestri e aiutanti vari tipo chi sta in segreteria o chi sistema campi e pulisce .
Nessun dipendente però do a loro solo qualche rimborso .
Vorrei essere a posto il più possibile in caso d controlli e vorrei un consiglio da voi, se faccio come dite nell'articolo tutti i compensi regolari e faccio le ricevute posso lasciare a carico dei collaboratori la ritenuta d'acconto se lo specifico nel modulo ? Cioè se sfiorano i 7500 devono loro pensare a pagare tutto .
2 - tutti i miei collaboratori dilettantistici o amministrativi sono a contatto con tutti i miei soci e associati , hanno accesso a rubrica e dati personali , spesso mi è capitato che dopo mesi di collaborazione vanno per interessi presso altra ASD simile alla mia sempre in zona portandoai con se tutti i numeri e contattando i miei associati direttamente , come posso tutelarmi? Posso mettere nella lettera di incarico ma clausola di non concorrenza o qualcosa di simile ?
3 ultima cosa posso come associazione aprire uno store nel centro con attività però commerciale e non supera un tot di entrate ? Emettendo scontrini e registrando tutto ???
Grazie di tutto?
1. Non capiamo la domanda. Quello che dovreste fare, per sommi capi, è:
a- stipulare una lettera di incarico tra ASD e collaboratore (avallata dal Direttivo)
b- chiedere al collaboratore una autocertificazione in cui dichiara di non avere altri redditi da asd che gli facciano superare la soglia di 7500 euro percepiti all'anno
c- non pagare in contanti i collaboratori
d- all'atto del pagamento chiedere la ricevuta ai collaboratori (con marca da bollo di 2,00 euro per cifre superiori ai 77,47 euro)
e- redarre ed inviare il modello 770
Se il collaboratore supererà i 7500 sarà l'asd a dover pagare le ritenute (e non il collaboratore)
2. Dovreste fare una scrittura privata registrata con delle penali.
3. La domanda è un po' vaga... in linea di principio, comunque, NO. Per quello conviene farlo come Azienda.
Salve, lavoro in una asd da circa 10 anni. Sono un insegnante di danza ma mi occupo anche di altri aspetti come la segreteria, contabilità e pulizie. Sto chiuso qui dentro una media di circa 5 ore al giorno (a volte anche sei) e vengo pagato tramite L133. La mia domanda è: ci sono dei limiti per cui si possa pagare in questo modo? Mi spiego...mi avevano spiegato che questa forma di pagamento valeva per figure che occasionalmente svolgevano il proprio lavoro all'interno dell'asd (per esempio 2 volte a settimana), io che sto qui dentro 5 giorni alla settimana avrei diritto a lamentarmi con il presidente? E un'altra cosa, è vero che sia io che la struttura rischiamo delle sanzioni in caso di controllo? Grazie mille per la risposta.
Certo che ci sono dei limiti! Se si sente sfruttato e vuole un trattamento migliore le conviene parlarne direttamente col Presidente. E se non bastasse può sempre rivolgersi ad un sindacato. In caso di controlli chi rischia è il datore di lavoro.
Grazie,
un' ultima informazione:
La rilegatura può essere fatta con i classici quadernoni ad anello ? Inoltre, il registro dei soci deve contenere la quota versata in uno specifico anno ?
Grazie infnite ancora.
Francesco
Le consiglio la lettura del nostro post dedicato.
Salve,
grazie per la risposta di alcuni giorni fa.
Voelvo sapere se per ASD con codice fiscale il registro dei soci e quello delle entrate uscite può essere in formato digitale (file excel) o eventualmente fatto con modelli di word pre-stampati.
Grazie tante.
Francesco
Si ma l'importante è avere sempre una copia stampata e rilegata non falsificabile.
salve,
grazie per la vostra condivisione di conoscenza...
una domanda tecnica e di forma:
1. è obbligatoria la lettera di incarico per compenso sportivo ad un istruttore?
2.come faccio a scrivere e sottoscrivere una lettera di incarico per compenso sportivo essendo sia il legale rappresentante che l'istruttore della asd che voglio metter su? Rimando all'assemblea con astensione del sottoscritto?
di nuovo grazie
1. Non c'è una risposta "definitiva". Noi riteniamo di si, e lo diciamo per tutelare le ASD. Ma non tutti (legittimamente) la pensano così...
2. Si tratta di un conflitto di interessi che sconsigliamo. In ogni caso la soluzione che propone in parte risolve il problema: faccia pure così.
Salve,
l' art. 25 comma 5 della legge 13 maggio 1999 n. 133 vale solo per le ASD? Per le APS la soglia è 1000 euro? ad esempio sotto i 1000euro si può pagare in contanti un libero professionista per sviluppo/mantenimento del sito web dell'associazione?
Grazie
Si, vale solo per le ASD e si, potrebbe pagare in contanti il professionista. Ma in una Associazione la tracciabilità dei passaggi di denaro è indispensabile: per questo motivo glielo sconsiglio fortemente.
Salve,
sono presidente di una ASD con codice fiscale nonchè istruttore di Nordic Walking per la stessa Associazione.
I proventi principali della nostra ASD provengono dalle quote sociali, da contributi di comuni per la promozione di eventi estivi e qualche volta da Corsi e/o escursioni che effettuiamo.
Il ricavato dei corsi gli utilizziamo per pagare gli istruttori che erogano il servizio rientrando nella agevolazione fiscale dei 7500 euro.
Volevo sapere se in questo caso dobbiamo presentare il modello EAS o basta registrare tutti i "movimenti" nel registro delle Entare/Uscite con le rispettive note spese fatte ai vari istruttori. Vovlevo anche sapere se devo presentare il modello 770
Ringraziando anticipatamente porgo cordiali saluti.
Francesco
Si, dovete presentare sia il modello 770 che il modello EAS.
Buongiorno, due domande:
1. sono socia fondatrice di un'APS e dovrei assumere la carica di segretario o vice-presidente all'interno del direttivo. Sono anche una libera professionista con p.iva con regime dei minini. Potrebbe esserci la possibilità che proponga ai soci, occasionalmente (2-3 volte l'anno) delle attività (compatibili con lo statuto) per le quali emetterò regolare fattura professionale alla APS. Il commercialista mi ha detto che non ci sono problemi, ma avendo letto alcune risposte nel blog vorrei un ulteriore parere, soprattutto rispetto alla compatibilità con la carica nel direttivo.
2. Un'altra ASD di cui non sono socia, mi ha chiesto di collaborare come professionista (non sportiva) per un totale di 7 giornate da sei ore l'una e un compenso complessivo inferiore ai 500 euro. Penso di dover emettere fattura regolare visto che complessivamente supero i 7500 euro di reddito (sommando tutti gli incarichi professionali), ma l'ASD non ha saputo indicarmi in quale forma intendesse ingaggiarmi, non essendo tenuta a dichiarare nulla (visto che il mio pagamento non supererebbe i 7500).
Salve, in occasione di uno stage gratuito aperto al pubblico, la nostra associazione di krav maga ha invitato degli istruttori maestri ai quali verranno rimborsate le spese del viaggio sostenuto. Premesso che non si tratta di soci della nostra associazione, ma di tesserati della stessa federazione, possiamo comunque e tranquillamente erogare tali rimborsi, chiaramente sulla base del documento di spesa che li giustifica? Grazie
Assolutamente si. Se il rimborso viene fatto pagando delle pezze giustificative basterà allegare alla contabilità una lettera di richiesta di rimborso (meglio se preventivamente approvato dal Consiglio Direttivo). Se il rimborso è forfettario dovrà poi seguire invece il modello 770 e la auto-dichiarazione del non raggiungimento della soglia dei 7500 (in caso contrario, dovrete ottemperare gli adempimenti conseguenti).
buonasera sono il presidente di una squadra amatoriale di calcio...ho due dubbi...per quanto riguarda i rimborsi posso pagarli in contanti dopo averli ritirati dalla banca?(+0- 100euro a calciatore)...secondo....sul modulo che mi farò firmare ci deve essere specificato la tratta del rimborso con annessa la tabella aci per determinare l entità del rimborso?
I rimborsi a piè di lista si perchè non sono retribuzioni. Quelli forfettari, no.
Si, lettera di richiesta di rimborso spese deve contenere tutti i dati. Tratta, modello auto, parametri ACI etc. Servirebbe anche una delibera di Direttivo preliminare che autorizzi il rimborso (attenzione che la tratta non è valida se è all'interno dello stesso comune dove ha sede l'Associazione).
ma se un giocatore vive nello stesso comue dell'asd però ha usato la propria macchina per andare a giocare in trasferta?
Potete pagargli il rimborso chilometrico. Deve presentare una lettera di richiesta con la tratta, i chilometri percorsi, il modello d'auto, il costo chilometrico ACI.
Meglio sarebbe se il Direttivo avesse preventivamente autorizzato il rimborso.
mi spiego meglio:io vorrei dare un rimborso ad un giocatore che ha portato sempre la macchina in trasferta però lui non ha ne ricevute ne fatture....posso e come dargli 100 euro che l'ASD ha in banca?grazie e scusate la mia inesperienza
Presso la ns asd vengono erogati dei compensi forfettari agli insegnanti di danza.....tali compensi sono più precisamente dei rimborsi spese vista l'entità modesta delle somme. Volevo sapere se in sede di assemblea deve essere stabilito l'ammontare esatto che ogni insegnante percepirà ogni mese o si può tranquillamente deliberare che l'importo del compenso forfettario verrà quantificato mensilmente in base alla frequenza delle lezioni tenute dai soci-tecnici (cioe se a gennaio faccio più lezioni prendo 100 se ad aprile ne farò meno prenderò 50)?....eventualmente in qs caso si potrebbe stabilire un tetto massimo oltre il quale non si può andare....GRAZIE MILLE
I rimborsi forfettari, come lei stesso dice, sono dei compensi. Per i compensi è obbligatorio fare il modello 770.
I rimborsi è meglio stabilirli in direttivo (se gli istruttori non ne fanno parte, altrimenti andate in Assemblea).
Potete deliberare sia la quantificazione mensile, sia un tetto massimo.
lo chiedevo perché il compenso dipende dal numero di lezioni....che potrebbe variare da un mese ad un'altro.....quindi:
1) in sede di assemblea possiamo stabilire che tale somma dipende dal numero di lezioni senza fissare una somma o dobbiamo specificare la somma sul verbale dell'assemblea?
2)in alternativa possiamo satbilire un minimo e un massino del compenso?
3)Tra i ns tecnici c'è anche il presidente....può essere ricevere dei compensi se qs viene stabilito dall'assemblea dei soci e non dal direttivo?
Grazie mille
1. Stabilirei il compenso per una singola lezione.
2. Si
3. Si ma dovrebbe astenersi dal voto come tutti gli altri istruttori.
Ciao sono Mauro socio e tesoriere di una ASD che si occupa di corsi sub, posso ricevere dalla stessa un rimborso per la mia attivita come istruttore sportivo nella asd medesima , sempre rimandendo n regol con il tetto max di compensi e la di flessibilita orari e date etc ....
grazie
Si, ma non è il massimo... c'è un possibile conflitto di interesse.
Grazie della vostra risposta.
Cosa ci consiglia allora?
L'associazione culturale, oltre ad altre attività, organizza anche i corsi di lingue straniere. I partecipanti diventano soci e pagano una quota per partecipazione al corso. Domanda: come facciamo a pagare il docente (a) se è socio, (b) se non è socio? Se non è socio, so che bisogna procedere per esempio con un contratto a progetto; in questo caso dobbiamo avere un nostro commercialista per organizzare tutto l'iter burocratico?
Un'altra domanda: che differenza (vantaggio/svantaggi) c'è tra i voucher di lavoro (buoni) e la prestazione occasionale? Il tetto massimo è sempre 5000€ lordi all'anno?
Comunque l'incognità principale è come pagare il docente come meno burocrazia e spese possibile?
Grazie e buona domenica!
Molto dipende dalla durata e dal numero dei corsi, dal numero di ore di lavoro del docente, dal livello di retribuzione che gli volete dare, da che rapporto volete instaurare con lui.
Io credo che per partire dovreste usare i voucher, pensati anche per chi fa le ripetizioni in casa. Più avanti deciderete con calma, insieme, la soluzione migliore. Suggerisco certamente che i docenti siano anche SOCI della Associazione! (il contrario non avrebbe molto senso!!!).
Buona sera,
grazie della risposta.
Lei suggerisce che il docente sia anche socio, ma in questo caso non può percepire compensi o retribuzioni da quello che so, solo se non è socio può essere assunto e pagato dall'associazione. Ho letto persino in uno dei commenti su una situazione simile alla nostra, un suggerimento per il presidente di un'associazione, di dimetteresi dalla carica del presidente per poi essere assunto dall'associazione per poter essere pagato per le lezioni (di musica o di danza, mi sembra) che teneva. O sbaglio?
Si sbaglia. Il problema riguarda i soci che sono membri del direttivo (e non i soci comuni) e comunque è il ruolo di socio/dirigente che non può essere retribuito e non quello di socio lavoratore per l'Associazione stessa. Sono due concetti radicalmente diversi.
Noi, andando oltre i limiti di legge, suggeriamo di evitare di retribuire come lavoratori i soci dirigenti (come il Presidente dell'esempio che ha citato) per conflitto di interesse (il Presidente, in pratica, assume se stesso).
Buona sera,
ho letto che le associazioni sportive dilettantistiche godono di un regime particolarmente interessante: la Legge 342/2000. Nel caso in cui il collaboratore sia nella posizione di studente, pensionato o abbia un altro reddito di lavoro attraverso il quale versa i contributi, è possibile erogare nei suoi confronti rimborsi spesa sportivi fino ad un tetto di 7500 euro/anno in completa esenzione fiscale.
La domanda è: esiste una scappatoia del genere anche per associazioni culturali o di promozione sociale con codice fiscale? si possono in questo modo pagare un docente che insegna una lingua straniera in un corso organizzato dall'associazione (se il docente ha un altro reddito di lavoro attraverso il quale versa i contributi)?
Grazie
Purtroppo No. Questa facilitazione è stata pensata per promuovere lo sport dilettantistico (a prescindere che sia fatto all'interno di Associazioni o meno) e non esiste nulla di simile per altre attività.
L'associazione di cui sono segretario è un aps, partirà presto un corso di inglese, pagheremo l'insegnante con ritenuta d'acconto, valgono gli stessi parametri che avete descritto in questo articolo per le asd?
Il corso è solo per i soci che pagheranno una quota solo per il pagamento dell'insegnante, cioè l'associazione non guadagna niente! Se volessimo chiedere qualche cosa di più per avere un piccolo guadagno come lo giustifichiamo in bilancio?
grazie Anna
No, quelle sono regole speciali per chi promuove lo sport dilettantistico. Il post di riferimento per il vostro caso è questo: http://www.teamartist.com/blog/2012/10/17/i-contratti-di-lavoro-nelle-associazioni-e-asd/
Per il "piccolo guadagno", se questo dovesse servire per mandare avanti l'Associazione, è più che legittimo. Il concetto di no-profit è collegato al fatto che gli eventuali utili non vengano redistribuiti ai soci e non che non vengano reinvestiti per promuovere i fini istituzionali della Associazione!
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Buongiorno e complimenti per il vostro sito,
Sono il presidente di una ASD con finalità di insegnamento delle arti marziali ai propri soci, essendo anche l'istruttore dei corsi dell'associazione, ci sono problemi a percepire il compenso per la mia attività di istruttore?
La nostra ASD non fa attività commerciale ma solo istituzionale e le entrate economiche sono solo le quote associative annuali e gli importi mensili per i corsi ai propri soci, il modello EAS possiamo evitare di presentarlo?
Grazie, cordiali saluti.
A livello di norme, se la sua retribuzione rientra nei parametri di mercato (non è cioè strapagato), non ci sono problemi. A livello etico invece, da sempre sconsigliamo la sovrapposizione dei ruoli per evitare uno sgradevole conflitto di interesse (in pratica lei stabilisce la sua retribuzione, giudica il suo operato etc etc).
Per il modello EAS, poichè avete entrate da corsi siete tenuti a presentarlo.
Grazie per la vostra risposta ma vi chiedo cortesemente di potermi togliermi questo dubbio.
Leggendo i commenti ricevuti nella pagina del vostro articolo sul modello EAS
http://www.teamartist.com/blog/2012/09/21/il-modello-eas-chi-come-dove-e-quando-lo-deve-fare/
e precisamente il terzo (Roberto), rispondete che le quote sociali mensili ricevute dai propri soci, ipotizzando tra parentesi che fossero le rate per i corsi sportivi, possono essere considerate istituzionali.
Quindi mi domando se la stessa cosa possa valere per la nostra associazione e di conseguenza avendo solo entrate di carattere istituzionale possiamo non presentare il modello EAS.
Scusate se puntualizzo ma ancora non mi è chiaro il discorso delle quote per le attività (corsi) per cui nascono le associazioni...istituzionali o no?
Grazie comunque
Le entrate istituzionali, tra loro, sono diverse. In realtà le quote dei corsi fiscalmente, se l'Associazione è in regola con tutte le norme di legge, si definiscono "de-commercializzate" (per brevità vengono definite istituzionali e stop perchè verso di esse ci si comporta come tali ma, per amor della precisione, scendiamo nel dettaglio). Per poter essere de-commercializzate oggi... si deve aver presentato il modello EAS! L'AdE lo precisa chiaramente: se si hanno entrate da corsi va presentato il modello (proprio perchè possano essere considerate istituzionali!).
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1. Salve, il presidente della ASD che allo stesso tempo è istruttore può ricevere un compenso entro il limite di 7500?
2. se supera tale limite cosa succede?
3. inoltre per ottenere un rimborso delle spese iniziali di costituzione e rimborsi di varie spese ho letto che occorre un verbale di direttivo che spiega le modalità di resituzione, ma deve essere approvato anche dai soci?
4. Il rimborso delle spese sostenute al presidente fà cumulo con il limite dei 7500?
Grazie
1. Si, anche se con molta cautela. Legga questo nostro post.
2. Si paga la ritenuta del 23% sulla parte eccedente.
3. No, solo dai membri del direttivo
4. No (se è a piè di lista).
grazie per la solerzia e precisione della risposta
se ci sono solo collaboratori volontari a cui viene riconosciuto un compenso forfettario sotto i 7500 euro si è tenuti come ASD a redigere il modello 770 e munirsi anche di partita iva?
Si è tenuti a presentare il modello 770 ma non ad aprire una partita iva.
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Buongiorno, da 15 anni insegno la danza presso una scuola di danza, che da 5 anni e' diventata l'associazione sportiva.il reddito percepito presso questa scuola era sempre la mia unica fonte di guadagno. Il mio lavoro non può essere chiamato il hobby, in quanto io ho il diploma del' accademia di danza e tutta la mia vita ho fatto solo questo. Volendo , non potrei lavorare da nessun altra parte perché questo lavoro mi impegna per 5 giorni alla settimana per 3 ore al giorno. Il lavoro non viene svolto da me liberamente. Sto superando anche il limite di reddito di 7.500. Il presidente dell'associazione non vuole farmi il contratto come si deve. Cosa posso fare?
Si rivolga ad un Sindacato e gli faccia causa.
Buonasera, vorrei sapere se esiste una forma contrattuale da porre in essere per disciplinare il rapporto di lavoro il mio rapporto (istruttore di vela di IV livello) con una ASD che si occupa di vela.
Grazie
Si, provi a leggere questo nostro post: http://www.teamartist.com/blog/2012/10/17/i-contratti-di-lavoro-nelle-associazioni-e-asd/
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A proposito di marginalità del compenso vi faccio un esempio di caso specifico:
allenatore di 30 anni, laureato in scienze motorie, che vive con i genitori e percepisce 1200 euro al mese, a fronte di circa 30 ore settimanali di lavoro in palestra, avremo problemi?
grazie
A naso direi di no. Ma se è così continuativo farei un contratto di lavoro vero.
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Salve,
siamo una ASD e facciamo corsi di ballo.
Io sono socio fondatore e dirigo le lezioni.
Siccome per fare i corsi mi devo spostare per 2/3 volte alla settimana in diversi paesi, dislocati anche a 30/40 km da casa mia, posso percepire dei compensi ( come istruttore + i viaggi ) e come posso fare?
La nostra ASD è NON COMMERCIALE e facciamo corsi solo ai nostri soci.
Grazie
Può farlo con le istruzioni del nostro post. Legga anche questo: http://www.teamartist.com/blog/2012/10/10/indennita-rimborsi-premi-compensi-allenatori-giudici-gara-commissari-speciali-medici-sportivi-dirigenti-collaboratori-amministrativi-atleti-dilettanti/
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Buongiorno, ho trovato il vostro sito molto interessante e proprio per questo ho bisogno di qualche informazione: per una A.s.d. esiste un compenso (entro i 7500 euro) per una figura tipo assistente scenico/video per uno show-saggio di fine anno?
E' molto tirato per i capelli. A parere mio dovrebbe avere anche qualche altro ruolo all'interno della ASD (attività amministrative, di segreteria o sportive).
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Sono Presidente di una ASD che percepisce proventi esclusivamente derivanti dalle quote sociali.
Abbiamo aderito al regime fiscale agevolato e fatte le comunicazioni del caso (modello EAS compreso).
Fino ad ora sono stato l'unico tecnico ad erogare gratuitamente i corsi dell'ASD(per evitare il conflitto d'interesse).
Ora vorremmo assumere una o due ragazze per assistermi durante i corsi, rimanendo sotto i 7500 € annui.
Se le assumo come Co.Co.Co devo applicare una ritenuta d'acconto? E se invece faccio un contratto di lavoro occasionale che le consentirebbero di assistermi "quando ne hanno voglia"?
la stessa domanda ve la pongo in merito al servizio di pulizia del locale...
Infine: Essendo per questa ragazza l'unico reddito percepito, deve eseguire la dichiarazione dei redditi?
Grazie anticipatamente e complimenti per il servizio...
Cmq la mia impressione è che la normativa di questo settore ha dei buchi pazzeschi che consentono di fare il bello e il cattivo tempo...
Attenzione. Il regime dei 7500 non è una Assunzione: sono due cose molto diverse con implicazioni anche complesse.
Il regime dei 7500 è molto libero e vi permette, di fatto, di gestire i collaboratori come preferite (compresa la possibilità del farla assistere “quando ne hanno voglia”). Tra l'altro, anche il lavoratore ha notevoli vantaggi perchè fino a quell'importo sono totalmente non tassati.
La ragazza in questione è a carico di qualcuno?
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la ragazza non percepisce reddito ed è quindi a carico dei genitori.
Per ora gli ho formalizzato la lettera d'incarico che ho scaricato da un vostro link, modificandola un po', per inserire, oltre al concetto di "ampia autonomia" la dicitura "potrà esercitare la sua attività di collaboratrice quando ne ha voglia" (dicitura poco formale ma rende l'idea ad un eventuale ispettore del tipo di rapporto in essere).
Per motivi che potreste intuire ho richiesto che venga emessa ricevuta al termine di ogni giornata lavorativa (rimango sotto i 77€ evitando di apporre la marca da bollo con vincolo di "data certa"), collezionando una serie interminabile di sue ricevute...
la mia domanda ora è:...
1) se la ragazza, (per sua volontà naturalmente...) decidesse di venire quasi tutti i giorni dell'intero anno alla scuola è ancora valido il rapporto di collaborazione in essere?
2) Va applicata la marca da bollo sulla lettera d'incarico?
3) posso formalizzare una simile lettera d'incarico per il servizio di pulizie?
4) Un'ultima domanda che non c'entra niente con l'argomento: dovrei cambiare la sede legale dell'ASD, nè sullo statuto né sull'atto costitutivo è stato scritto qualcosa al riguardo...Posso semplicemente convocare una riunione del Direttivo o devo formalizzare qualcosa all'Agenzia delle Entrate? (Statuto e A.C. registrato all'A.E. con scrittura privata).
Grazie dell'aiuto, vado subito a cliccare "mi piace"!!
1. si
2. no
3. sconsiglio. meglio appaltare ad una azienda/ cooperativa e pagare a fattura
4. non ci credo. Guardi sul suo certificato di attribuzione del codice fiscale e sul modello Eas che avete presentato. In entrambi i casi avete già indicato una sede legale (che è poi dove si presenteranno gli Ispettori del Fisco in caso di controlli).
non ho detto che non conosco l'attuale sede legale! Figuriamoci, quella sta scritta dappertutto, ma che la devo cambiare perché coincideva con il mio indirizzo di residenza che ora è cambiato (vi ricordo che sono il Presidente)...a proposito, devo formalizzare un contratto d'affitto dell'Associazione che sta a casa mia?
Il cambio di sede legale è un atto importante che suggerisco di fare in Assemblea Soci. Per il contratto di affitto... dipende! E' interesse sia della Associazione che suo stipularlo?
Intanto grazie per la risposta semplice e comprensibile. Quanto al nostro caso reale trattasi di libero professionista (architetto) con P.iva (a regime agevolato) inutilizzata, tanto che sta meditando di chiuderla. Coniugato. Il coniuge è dipendente con busta paga.
grazie
Direi che non avrete problemi di sorta, nemmeno dopo la chiusura della partita iva (vive col coniuge di cui potrà essere a carico).
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Mi aggancio a questa risposta per darle il caso del nostro unico istruttore che era artigiano ma costretto a chiudere partita IVA per mancate commesse e carico fiscale eccessivo a cui è rimasto solo il compenso che percepisce dalla nostra ASD nei limiti dei 7500 euro.
Non dovrebbe destare preoccupazioni un caso simile giusto?
Certo che dovrebbe. I redditi dallo sport dilettantistico non possono essere la primaria fonte di reddito.
Mi scusi ma è una cosa pazzesca, però!! uno divrebbe rinunciare all'unica fonte di reddito che ha? e' già rimasto senza lavoro primario e sarebbe sanzionabile perchè doveva dimettersi dall'incarico di istruttore unica sua fonte di sostentamento?
Non se la prenda con me! Non è mica colpa mia...
Ciao sono Ilaria, sto cercando di mettere in piedi una asd (dedicata alla cinofilia). Ho un dubbio rispetto al compenso sportivo. Da quello che leggo nel post "il compenso sportivo deve essere un compenso marginale e non deve costituire né l’unica né la principale fonte di sussistenza per il dilettante." qual'è la norma di riferimento? Questo significa che per poter ricevere un compenso "esentasse" (per un importo complessivo fino a 7500€) è necessario dimostrare di avere un reddito superiore al compenso percepito? come ci si deve comportare se colui che percepisce il compenso non ha reddito?
grazie
No, non è necessario dimostrare nulla se non in fase di un eventuale controllo. Ci sono tanti casi diversi possibili.
Mettiamo un ragazzo che studia e vive coi genitori. Lui potrà percepire 7.500 euro senza avere altre fonti di reddito, perchè la principale fonte di sussistenza... sono i genitori che lo mantengono a casa loro. Mettiamo invece che io sia un Allenatore di calcio che vive da solo e dichiara di percepire il solo compenso da 7500... per lo Stato questo non è ammissibile. In qualche modo è come se il legislatore dicesse: "vatti a cercare un lavoro vero". Quindi, il percettore del compenso può non avere reddito, ma bisogno vedere chi è e in quale condizione si trova: è un coniuge a carico e fa solo quello? Ammissibile.
Volete farmi il vostro caso reale?
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Ok ma allora se da statuto nella attivita istituzionale rientra la promozione dello sport subacqueo con i suoi corsi, nella promozione di detta attività rientra anche un viaggio per i soci nel quale mettere a frutto le conoscenze acquisite e godere del frutto del corso stesso svolto presso la propria associazione.
grazie
Purtroppo quando si fa uno Statuto si inserisce un po' tutto quello che viene in mente, senza sapere che poi, comunque, c'è sia il Codice Civile che la normativa fiscale "a comandare". Quindi anche se si inserisce di poter fare una attività considerandola istituzionale se questa non lo può essere fiscalmente non c'è statuto che tenga.
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Ciao sono Mauro socio cofondatore di una ASD che si occupa di corsi sub,
femo restando che i corsi per i propri associati fanno parte della propria attività istituzionale e perciò rientrano nel regime di tassazione ridotto posso organizzare per i miei associati viaggi sempre a carattere subacqueo e se tali viaggi rientrano in detto regime?
Grazie
E' un tema discusso da lungo tempo. Sono entrate istituzionali (quindi sottoposti al regime fiscale agevolato) i "camp" cioè quando si sposta la propria attività associativa da un luogo ad un altro. Non lo sono, secondo le interpretazioni di alcuni, invece le gite (es. Visita alla Basilica di Venezia).
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Ciao sono Domenico, un allenatore di base per una società di calcio in prima categoria con relativo contratto depositato in lega; posso essere pure presidente di una a.s.d. o i due incarichi non sono compatibili? Se non è possibile fare il presidente posso essere socio dell'a.s.d.? In attesa di una vostra cortese risposta ringrazio anticipatamente.
Non ci risulta che esistano problemi di incompatibilità ma non conosciamo nè il contratto che ha depositato (se prevede qualche clausola in questo senso), nè se la LND ha qualche norma particolare per questi casi. Per essere assolutamente tranquillo, le consiglio di mandare una mail alla LND e chiedere un parere anche a loro.
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Buongiorno,
volevo sapere: se un'ASD ha in uso gratuito una palestra del Comune per svolgere l'attività sportiva da statuto, è necessario che identifichi un istruttore qualificato che conduce il corso, ovvero la figura del responsabile deve avere dei requisiti (brevetto, titolo di studio o altro)professionali specifici? Oppure il locale può essere utilizzato anche per liberi allenamenti fra soci inter pares?
Chi controlla che la palestra sia utilizzata effettivamente per "attività sportiva" e non per "cazzeggio generico"?
grazie
Dipende unicamente dal buon senso della ASD e da quanto stabilisce la Federazione Sportiva/ Ente promozione Sportiva cui è affiliata. In linea puramente teorica potrebbe essere utilizzato anche per "liberi allenamenti fra soci inter pares"; è chiaro che il Presidente della ASD medesima si prende una bella responsabilità... In un caso del genere nessuno è titolato al controllo ma, dietro segnalazione, il Comune potrebbe fare una verifica e ritirare la concessione degli spazi.
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Buongiorno,
volevo porre il seguente quesito: se un'associazione culturale organizza dei corsi di natura sportiva per i soci es.corsi di nuoto..(comunque previsti nello statuto)allo scopo di finanziare altri progetti sempre per i propri fini istituzionali, il compenso agli istruttori rientra tra le tipologie di compensi previsti per le ASD (tetto 7500,00)o è necessario iscriversi necessariamente al CONI o Ente riconosciuto?
Una associazione culturale come tale non può utilizzare agevolazioni di una ASD registrata al CONI. Per fare ciò che vi proponete dovreste quindi cambiare natura alla vostra associazione.
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Salve. Volevo porvi il seguente quesito. Insegno in una palestra dove percepisco un indennità pari a euro 7500, e quindi esente da oneri fiscali. Ora mi si prospetta la possibilità di lavorare in un altra palestra dove andrei a percepire altri 5000 euro.
1. le due indennità si sommano?
2. Se si dovrò avere una ritenuta irpef del 23%, quali delle due associazioni dovrà farsi carico del pagamento di tale imposta?
Grazie e scusate ma ho molta confusione a tal proposito...
1. Si
2. Quella il cui pagamento la porterà a superare la soglia dei 7500.