Ogni ASD, per svolgere la propria attività e perseguire i propri scopi istituzionali, si avvale di figure sportive (quali atleti, allenatori, tecnici, giudici di gara, commissari speciali, dirigenti e anche i collaboratori amministrativi non professionisti) alle quali può corrispondere indennità di trasferta, rimborsi forfettari di spesa, premi e compensi. Sono i cosiddetti “compensi sportivi”, che sono soggetti ad un particolare regime fiscale agevolato (vedi art. 37 della legge n. 342/2000 e art. 90 della legge n. 289/2002) in quanto rientrano nella categoria dei “redditi diversi”, a patto che non siano conseguiti nell’esercizio di professioni, nè derivino da un rapporto di lavoro dipendente (art. 67 del TUIR).
Abbiamo già parlato dei compensi agli sportivi dilettanti in un nostro post; ora, però, vogliamo trattare questo argomento dal punto di vista delle Associazioni e ci chiediamo: quali caratteristiche deve avere un incarico sportivo dilettantistico e quali sono gli adempimenti a carico del sodalizio?
Innanzitutto, in un rapporto sportivo dilettantistico deve essere rigorosamente esclusa ogni forma di subordinazione: istruttori, allenatori, ecc. devono svolgere le proprie ore di lezione, insegnamento, allenamento, ecc. senza vincoli rigidi negli orari, e senza soggiacere al potere direttivo dei dirigenti e dell’organizzazione aziendale.
Un altro aspetto da non sottovalutare è l’entità del compenso erogato allo sportivo dilettante: compensi economicamente importanti mal si coniugano con il carattere amatoriale del rapporto e si prestano più facilmente a contestazioni in sede ispettiva, poiché si presumerà che tali somme vengano erogate per pagare una attività di lavoro e non un hobby. Il compenso sportivo deve rappresentare una sorta di rimborso spese, un indennizzo modico per un’attività prestata dallo sportivo per soddisfare soprattutto i suoi ideali e le sue passioni, e non le sue necessità economiche. Pertanto, il compenso sportivo deve essere un compenso marginale e non deve costituire né l’unica né la principale fonte di sussistenza per il dilettante.
Per quanto riguarda gli adempimenti, anche se per questi tipi di rapporti di lavoro non è richiesta per legge la sottoscrizione di un contratto, è comunque opportuno redigere una lettera d’incarico (in duplice copia, una per lo sportivo e una per l’ASD), in cui siano specificati: l’attività da svolgere, il luogo e le modalità della prestazione, la durata dell’incarico, il corrispettivo e le trattenute. Potete scaricare un fac-simile di lettera d’incarico.
Le ASD sono tenute a trattenere e a versare le ritenute fiscali qualora il compenso complessivamente percepito dall’interessato superi la soglia di esenzione, cioè i 7.500 euro annui: ricordiamo che, come meglio precisato nella risoluzione 106 dell’11 dicembre 2012 dell’Agenzia delle Entrate, se la somma è superiore a 7.500,00 ma non a 28.158,28 euro, la ritenuta IRPEF da applicare (sulla parte eccedente i 7500 euro) è a titolo d’imposta ed è quella per il primo scaglione di reddito (attualmente pari al 23%) aumentata dell’addizionale regionale e dell’addizionale comunale (sempre relativamente al primo scaglione di reddito) deliberate rispettivamente dalla Regione e dal Comune in cui il percipiente ha il domicilio fiscale; oltre i 28.158,28 €, sulla parte eccedente tale importo si deve applicare una ritenuta nella stessa misura, ma a titolo d’acconto. La ritenuta eventualmente operata deve essere versata all’Agenzia delle Entrate entro il giorno 16 del mese successivo, utilizzando il Modello F24.
Al fine di applicare la ritenuta corretta, le Associazioni Sportive devono farsi rilasciare dal percipiente un’autocertificazione che attesti l’ammontare complessivo delle somme percepite per prestazioni sportive dilettantistiche, anche quelle eventualmente incassate da altre ASD: infatti, il superamento del tetto di € 7.500 è soggettivo, cioè è relativo allo sportivo dilettante e non ai singoli compensi erogati. Potete scaricare un fac-simile di autocertificazione dei redditi da compensi sportivi.
Tutti i compensi, rimborsi e/o premi erogati devono essere certificati, indipendentemente dal tipo di tassazione cui sono soggetti: le ASD devono rilasciare ai soggetti percipienti una certificazione (in forma libera) dei compensi corrisposti, entro il 28 Febbraio dell’anno successivo a quello in cui sono stati effettuati i pagamenti; la certificazione deve riportare tutte le somme erogate, anche quelle non soggette a ritenuta (cioè anche quelle inferiori a € 7.500,00). Potete scaricare un fac-simile di certificazione dei compensi corrisposti.
Le Associazioni dovranno poi compilare il Modello 770 (dichiarazione dei sostituiti di imposta) e inviarlo all’Agenzia delle Entrate entro il 31 luglio dell’anno successivo, direttamente per via telematica o avvalendosi della consulenza di un intermediario abilitato quali consulenti del lavoro, commercialisti ed altri; nella dichiarazione fiscale va riportato, per ciascun percipiente, l’ammontare delle somme erogate con l’indicazione di quelle assoggettate a ritenuta e di quelle non assoggettate.
Per concludere, ricordiamo che, ai sensi dell’ art. 25 comma 5 della legge 13 maggio 1999 n. 133, per importi superiori a € 516,56 è obbligatorio effettuare il pagamento in modo trasparente, attraverso sistemi bancari, bollettini di conto correnti postale, bonifici, assegni non trasferibili, bancomat o carte di credito.
Damiano Dalerba & Stefano Cabot
Direttori area noprofit di TeamArtist
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Buonasera! Siamo una ASD e vorremmo trovare la soluzione ideale e legale per pagare un nostro dirigente affinchè si occupi della manutenzione ordinaria dell'impianto sportivo ( taglio erba, pulizie, lavaggio maglie, arbitraggi ecc... )
A. Per quanto riguarda la tipologia contrattuale e la tassazione mi è tutto chiaro, è possibile utilizzare le agevolazioni previste per noi Associazioni sportive;
B. diverso è il discorso assicurativo e previdenziale.
1. Se il dirigente dovesse subire un infortunio durante lo svolgimento di queste mansioni?
2. E dal punto di vista previdenziale?
A. Meno male che le è chiaro... perchè NON è affatto così, anzi è il contrario! Queste mansioni NON rientrano nei rimborsi ammissibili per lo sport dilettantistico.
1. Ne sareste responsabili. Per questo la soluzione corretta è quella dei voucher che hanno la copertura INAIL.
2. Idem. Una parte dei voucher va all'INPS:
Buongiorno,
il mio quesito riguarda le lettere di incarico che redigiamo a tutti i collaboratori sportivi e amministrativi sulla bozza da voi fornita.
Spesso è difficile stabilire a monte l'esatto compenso che verrà erogato al collaboratore in quanto durante l'anno, dove vi è la possibilità, si cerca di organizzare eventi o attività extra dedicati a soci e tesserati in cui anche il collaboratore andrà a percepire un compenso extra.
In altri casi, invece, la nostra ASD organizza un'attività per soci e tesserati di altre ASD (con il medesimo oggetto sociale) che però varia in base alle adesioni e inizialmente non possiamo sapere quante volte riusciremo a organizzare tali attività, dunque i collaboratori, percepiscono un compenso in base al numero di attività effettivamente svolte.
Non sarebbe possibile redigere una lettera di incarico che evidenzia il periodo di inizio e fine ma lascia "aperto" il compenso totale?
Grazie anticipatamente
Certo. Stabilite un pagamento "orario" e chiarite che verrà fatto un conteggio delle ore effettivamente svolte ogni mese.
Buonasera....un collaboratore di una asd che riceve compensi dalla stessa deve necessariamente anche essere socio della stessa?
grazie
Non necessariamente.
Buongriono, intanto colgo l'occasione per le precise informazioni da voi fornite. Mi è sorto un dubbio sui compensi ad istruttori ai sensi dell'art. 37 della legge 342/2000.
Il caso di una psicomotricista che tiene corsi presso la nostra struttura rientra nei casi di esenzione previsti. Il dubbio mi è sorto in quanto: non sono sicuro che la psicomotricità sia uno sport ed in secondo luogo la persona incaricata ha competenze specifiche e Partita Iva per l'esercizio della sua attività.
A mio parere tale persone non può percepire quel reddito come sportivo dilettante.
Buongiorno, sono disoccupato dal novembre 2013 e percepisco un' indennità di mobilità ordinaria.
1. La mia attuale condizione è compatibile con una prestazione in una segreteria di una ASD, in cui è previsto un rimborso spese mensile?
2. Ovvero, posso usufruire del rimborso spese e continuare a percepire la mobilità?
3. Devo avvisare l'Inps di questa situazione?
1. A mio parere, non nel regime dei 7500 per gli sportivi dilettanti.
2. A mio parere, no.
3. No
Buongiorno. Complimenti per il blog, vero punto di riferimento per tutte le asd che vogliono agire nei corretti termini di legge.
Spero vogliate togliermi dei dubbi a cui non trovo soluzione certa. Siamo una ASD che fa scherma e rievocazione storica e partecipa ad eventi in giro per l'italia al fine di promuovere e far conoscere la nostra attività tramite esibizioni di vario genere (esibizioni che generalmente durano due/tre giorni).
Ho letto da tantissime parti come comportarsi per rimborsi verso le singole persone, ma io avrei bisogno di capire quale sia la forma corretta per ricevere rimborsi proprio come Associazione. Infatti sia le spese per il vitto degli atleti, che di viaggio, vengono effettuate direttamente dalla nostra associazione.
Le associazioni organizzatrici che ci chiamano per prendere parte a queste esibizioni (alle quali prendono parte molte altre associazioni con il nostro stesso fine), chiedono di fare un unico rimborso spese verso la nostra asd.
1. Considerando che si tratta di cifre davvero esigue (generalmente circa 300 euro al giorno per una esibizione fatta da una ventina di persone), quale forma possiamo adottare che non ci obblighi ad aprire una partita iva?
2. C'è ad esempio una qualche forma di contributo spese tra associazioni (anche se non affiliate allo stesso ente, o comunque non per forza asd, ma che abbiano comunque fini statutari compatibili)?
Grazie infinite per i chiarimenti che vorrete darmi.
1. Mi faccia capire: per le spese di vitto vi farete fare una fattura dal ristoratore. E per quelle di viaggio?
2. Si, ma solo tra Associazioni affiliate allo stesso ente nazionale... Potreste comunque fare una richiesta di rimborso spese documentate a piè di lista e non credo che per tali importi possiate avere delle contestazioni.
Grazie infinite per la celerità delle risposte! In realtà per il vitto c'è chi tra gli associati si offre di cucinare dei pasti per tutti, quindi possiamo solo avere al massimo i classici scontrini del supermercato delle materie prime (per poter avere spese basse dato il numero di associati).
1) Possono essere validi questi scontrini?
Per il viaggio, abbiamo un furgone di proprietà dell'associazione.
2) E' possibile mettere le spese di questo tra i rimborsi a piè di lista?
In più, alcuni degli associati mettono a disposizione le proprie macchine per fare una "trasferta di gruppo".
3) E' possibile mettere come conteggio rimborso spese (da presentare all'associazione organizzatrice) il numero di macchine totale che si sono mosse (incluso il furgone della compagnia), con la quota di riferimento rimborso ACI, e far confluire queste spese verso il conto corrente della nostra asd anzichè distribuite separatamente ai soci?
Questi ultimi associati poi chiedono direttamente alla nostra associazione una quota di rimborso minimale per la benzina.
4) nel caso la domanda 3) abbia risposta affermativa, il rimborso poi richiesto dagli associati, deve necessariamente essere lo stesso che è stato richiesto dalla nostra associazione all'organizzatore della manifestazione, o può essere più basso?
(detta in maniera più semplice, possiamo "chiedere di più" all'organizzatore, affinchè poi qualcosa rimanga in cassa dell'associazione per far fronte ad altre spese, o agli associati dev'essere poi redistribuito esattamente quanto richiesto,e poi eventualmente questi ultimi fare una donazione?)
1. Si
2. Si, al netto di quanto già detto nella prima risposta.
3. No
4. vedi sopra.
Ho un contratta con prestazione sportiva in ambito amministrativo e vorrei sapere cos devo denunciare o pagare. Non vorrei ritrovarmi a ridare indietro allo stato il mio stipendio grazie .
Se non è obbligata, per altri motivi, a presentare l'Unico, non deve fare nulla.
Buongiorno, due domande:
1) una Asd costituita nel 1982 che ha svolto negli anni diverse attività, oggi organizza un unico corso di ginnastica per adulti rivolto in particolare a persone di mezza età (giro annuo ca. 3.500,00 euro, i soci non percepiscono nessun tipo di rimborso e gli avanzi vengono utilizzati per iniziative di promozione sportiva): una monoattivita' di questo tipo e' compatibile con le caratteristiche proprie di una Asd?
2) l'attività di cui sopra è coordinata da un istruttore che percepisce un compenso di duemila euro per otto mesi di impegno (l'attività principale e' quella di dipendente presso terzi): e' corretto retribuirlo utilizzando il plafond dei 7500,00 euro o possiamo prudenzialmente utilizzare i voucher per evitare oltretutto gli obblighi fiscali di presentazione Cu e 770?
Grazie.
1. Insomma... capisco il dubbio. In realtà servirebbe fare corsi di avviamento allo sport anche per minorenni e partecipare a gare e competizioni.
2. Potete usare i voucher. Non so dirvi se potete usare con questa persona tale regime: si dovrebbero avere molte più informazioni. Diciamo che se è davvero uno sportivo dilettante, si.
Una A.S.D. può effettuare pagamenti ad un'altra A.S.D. per rapporti collaborativi nella gestione di campionati di categoria (settore giovanile)?
Non vedo perchè no. Da dove nasce il vostro dubbio?
Buonasera, il mio quesito è il seguente:
ci affidiamo ad una collaborazione con um maestro di tennis che abita fuori dal comune dove svolge l'attività il nostro circolo.
Ci siamo accordati sul solo rimborso kilometrico da casa Sua alla sede del nostro circolo.
L'importo si può considerare totalmente esente, ed è sufficiente che il Maestro presenti solo un prospetto di rimborso kilometrico?
Grazie per la risposta.
Marco
Cortese collega, questo blog fornisce aiuto gratuito soltanto alle Associazioni no profit. Se vuole può acquistare una nostra consulenza a pagamento: http://www.teamartist.com/consulenza/
Salve, sono il vicepresidente di un'associazione sportiva, ho dato in comodato gratuito all'associazione una barca e un localetto (dove abbiamo istituito la sede). Riguardo il comodato, abbiamo fatto un accordo scritto (con data certa tramite annullo postale) e lo abbiamo anche indicato nello statuto (registrato all'ADE oltreché in una delibera del cons. Dir.).
2) premesso che siamo in 398, e' sufficiente questa formalità per poter detrarre regolarmente le spese inerenti ai beni in comodato? (carburante natante, utenze, manutenzioni)
3) oppure dobbiamo per forza fare una registrazione apposita?
inoltre, 3 volte alla settimana, svolgo l'incarico di tecnico di pesca NON RETRIBUITO ma per il quale ricevo rimborso chilometrico con tabelle ACI (anche perché accompagno i ragazzi di pesca presso un'altra città dove si trova la barca, 20km dalla sede).
4) posso percepire tali rimborsi secondo tabelle ACI o potrebbero esserci problemi di incompatibilità visto che sono anche vicepresidente?
2) Direi di si ma il comodato è bene sia registrato.
3) Si
4) Può.
Buongiorno e grazie anticipatamente per il servizio che fornite!
1. Si evince dall'articolo che la lettera d'incarico è fortemente consigliata ma non obbligatoria, è corretto?
2. Quali possono essere gli svantaggi nel non compilarla?
3. Siamo un'associazione che si occupa di benessere animale ed educazione cinofila; molti di noi sono educatori ed istruttori cinofili; alcuni di noi, percepiscono dei compensi sportivi come istruttori cinofili e per l'organizzazione degli eventi rivolti ai soci, ma la nostra fonte di reddito principale è un'altra. In questo caso è tutto regolare, corretto?
4.Una socia invece trae il suo reddito principale proprio dall'attività di istruzione cinofila: in questo caso non può percepire compensi sportivi dilettantistici, è corretto?
5. oppure può riceverli ad esempio per l'organizzazione di eventi cinofili, ma non per l'attività di istruttore?
Spero di essermi spiegata, grazie ancora!
1. Corretto
2. Veder contestato dall'INPS, INAIL e AdE il vostro reciproco rapporto di collaborazione. Non avere uno strumento certo che attesti patti e condizioni prestabiliti dalle parti.
3. In linea di massima, si. Ma è impossibile dirlo senza un controllo caso per caso.
4. In linea di massima, si. Ma è impossibile dirlo senza conoscere tutti i dettagli del caso.
5. No, è indifferente. O ha diritto o non ne ha diritto.
Buongiorno volevo alcuni chiarimenti in relazione a dei rimborsi spese che ancora ad oggi non mi sono state date o meglio (mesi due di ritardo) per un importo di euro 300,00, la mia posizione in questa società calcistica dilettante risulta come accordi verbali da direttore tecnico scuola calcio patentato XXXXX b da 20 anni.
1. Ieri ho avuto una discussione in merito ai rimborsi ancora non retribuiti in maniera esatta ripeto sono due mesi di rimborsi ancora non retribuiti, inoltre posso dire che pago l'associazione XXXXXXX regione piamonte come posso far valere le mie ragioni?
Inoltre il bar interno della società viene gestito direttamente dal direttore generale!!! Senza emettere mai uno scontrino tutto in nero incassi del torneo organizzato a gennaio 2015 dalla stessa per un totale di solo biglietti di circa 1500 al costo di 4 euro fate il conto euro incassi giornalieri provenienti dal bar interno, cosa posso fare per farmi dare i soldi?
2. Devo denunciare alla finanza per non aver mai emesso scontrini fiscali?
Mi potete dare un consiglio tra l'altro questa direttore generale fa parte come consiglieri dell'associazione XXXXX mi sembra che ci sia anche un conflitto di interesse, questi soldi che lui incassa penso li abbia versati in banca? Tutto in nero?
Volevo precisare che hanno partecipato al torneo di cui facevo cenno 40 squadre-
1. Si rivolga ad un Sindacato.
2. Certo: chiami il 117.
Buonasera,
1. è obbligatorio per una a.s.d partecipare ad un qualsiasi campionato o gara?
2. Può svolgere unicamente un'attività di istruzione anche tramite stage (pratici) estivi?
1. Obbligatorio, no. Fortemente consigliato (e contestato laddove non lo faccia), si.
2. In linea puramente teorica, si. Ma si espone a forti critiche ed attacchi.
Quindi in linea teorica è possibile.
Forti critiche e attacchi da parte di chi? Degli associati?
Da parte del Fisco che può contestare la vostra natura sportiva-dilettantistica. Pensi che oggi stanno chiedendo anche le foto delle squadre che partecipano ai tornei durante i controlli.
Ci sono anche A.S.D che sono palestre/ centri benessere...
Senza squadra (e quindi senza partecipare ad alcun campionato), ma rispettando tutti i requisiti obbligatori, possiamo costituire una A.S.D stando tranquilli ed in regola (ed è la cosa più importante)?
Certamente. Dovrete comunque partecipare a delle manifestazione dell'ente cui vi affilierete. E potrete avere atleti con la FIPE. Non lo dico spesso ma, forse, vi converebbe fare una bella consulenza iniziale con noi per partire nel modo corretto. http://www.teamartist.com/consulenza/
In una ASD uno dei soci si occupa di effettuare la pulizia mensile della palestra.
Per questo percepisce un piccolo rimborso forfettario. Tale importo va inserito nel modello 770?
Certamente.
Mi scusi, ma la causale del compenso per il 770 è sempre "N"?
Nelle istruzioni tale lettera si riferisce ai "rimborsi forfettari di spesa...erogati in relazione ai rapporti di collaborazione coordinata e continuativa di carattere amministrativo-gestionale di natura non professionale resi in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche"
Se sono compensi di quel tipo... si!
Buonasera Teamartist!
Sto preparando i CU in forma libera per i nostri collaboratori (siamo una ASD).
1. Nella redazione di tali certificati si utilizza il principio di cassa o competenza?
Es. Il 10 febbraio 2015 abbiamo pagato (100€) un nostro collaboratore per il servizio svolto nei mesi di dicembre e novembre 2014. 2. Questi 100€ devo inserirli nel CU anno solare 2014?
1. Cassa
2. No
Buongiorno, sono una studentessa al terzo anno di podologia (a breve mi laurerò). Mi è stato proposto di prestare il mio servizio presso una associazione sportiva dove esiste già la figura di una operatrice posturologa. la mia professione prevede l'utilizzo di strumenti specifici sui pazienti. è chiaro che esiste un rischio, per i pazienti e per me stessa, collegato alla mia professione.
1. è prevista una copertura assicurativa da parte dell'associzione sportiva?
2. oppure dovrei essere io a provvedere ad una assicurazione personale e contro terzi?
3. vorrei altresì sapere se è possibile che io riceva dei compensi?
4. ed in che forma giuridica?
1. Dipende da quali accordi prenderete (comunque, immagino proprio di si)
2. Le conviene... fare entrambe le cose a prescindere
3. Certamente
4. Dipende: chi sarà a pagarla, l'Associazione o i singoli soci?
Se percepisco redditi di lavoro dipendente e compensi rimborsi da un'associazione sportiva dilettantistica che non superano i 7.500,00, questi ultimi fanno cumulo con quelli di lavoro dipendente ? Grazie
No-
Buongiorno, sono il segretario del XXX Palermo.
Sto predisponendo gli atti per la celebrazione dell’Assemblea elettiva, avrei bisogno di chiarimenti sulla posizione di alcuni soci, relativamente a quanto disposto dall’art. 16 comma 6 del regolamento di attuazione dello statuto del XXXX.
art. 16 comma 6 - per i soci che risultino essere dipendenti o collaboratori coordinati e continuativi o con i quali sia in corso un rapporto professionale continuativo e retribuito,l'elettorato attivo e passivo è sospeso fino al perdurare del rapporto con il XXX
In particolare vorrei delle delucidazioni di alcuni istruttori ed allenatori che hanno percepito indennità di preparazione in base secondo le norme dell’art. 90 delle legge 289/2002. Si precisa che i suddetti redditi sono inseriti nel modello 770 del XXX Palermo, e che al 31.12.2014 non hanno cessato l’attività.
Ringraziandovi per l’interessamento porgo cordiali saluti.
Salvatore
Segretario Generale XXX Palermo
Salve. Le confesso che sono stato un po' in imbarazzo nel decidere se risponderLe o meno. Credo infatti che una Istituzione del vostro livello dovrebbe essere disposta a retribuire un professionista per simili quesiti. Ma la mia nota generosità ha preso il sopravvento (solo per questa volta).
Posto che, a mio parere, lo Statuto scritto in questo modo non rispetta i canoni di democraticità minima obbligatoria per una no profit (la trovo una clausola sbagliata ed ingiusta) la mia interpretazione, dal poco che ho potuto leggere (bisognerebbe leggere TUTTO lo Statuto per un parere più preciso), è che se alla data esatta della Assemblea elettiva (mettiamo sia il 4 aprile) sia ancora in essere un rapporto professionale continuativo e retribuito, i soci in quella condizione abbiano i diritti sospesi (non possano votare e non possano essere eletti).
Ma un rapporto in articolo 90 in legge 289/2000 è un rapporto professionale continuativo e retribuito?
A nostro parere NO. Proprio perch non è una rapporto professionale, ma come ben spiegato ed assodato dalla giurisprudenza di settore, ma DILETTANTE (e se non fosse tale... non potrebbe essere de-fiscalizzato!).
Gentilissimi,
vi scrivo in quanto sono un "dipendente" di palestre ed eseguocirca 120-140 ore mensili.
1) come posso chiedere al proprietario di assumermi con un contratto lavorativo vero e proprio (contributi, mutua ecc)??
2) nel caso in cui mi volessi licenziare riceverei una liquidazione?
3) vi sono leggi che proteggono dipendenti di palestre il cui contratto è un semplice foglio di carta con scritto prestazione sportiva?
4) Percependo irregolarmente più di 7500 euro a quali sanzioni vado incontro?
5) e quali vanno incontro i miei titolari?
Cordiali saluti.
1. Certamente.
2. Se ha un contratto di lavoro regolare, si.
3. Certo... ma dovrebbe rivolgersi ad un Sindacato.
4. Dipende... dall'evasione fiscale per omessi redditi a violazione dei doveri contributivi.
5. Dipende... dallo sfruttamento di lavoratore a violazione dei doveri contributivi.
Buongiorno. La nostra ASD ha tra i soci ordinari un istruttore che retribuiamo con una somma di 10,00 euro per ogni giorno che presta la sua opera di insegnamento, per un totale di circa 250,00 euro mensili. Vista il modico compenso percepito, vorrei domandare se sia lecito provvedere, a spese dell'associazione, a dotarlo anche di una polizza assicurativa per gli infortuni che potrebbe causare a terzi per sua responsabilità (si tratta di un istruttore di arti marziali); di una divisa per svolgere l'attività di insegnamento, e se lassociazione può legittimamente accollarsi le spese di iscrizione e trasferta dell'istruttore per la partecipazione a stage di aggiornamento tecnico. Quest'ultimo punto mi lascia maggiormente dubbioso, date che talvolta si tratta di stare via alcuni giorni, con una spesa complessiva di svariate centinaia di euro.
Molte grazie per la risposta.
Si, potete fare tutto. Deliberandolo opportunamente in Direttivo.
Salve, sono istruttrice presso una asd e percepisco compensi per circa 3000 euro annui, non essendo occupata risulto a carico di mio marito.
Anche lui ha ricevuto una proposta da un'altra asd e andrebbe a ricevere compensi per altri 3000 euro annui, essendo lui impiegato e presentando il 730 cosa ci comporterebbe ai fini fiscali se lui accettasse l'incarico?
Grazie anticipatamente
Assolutamente nulla. Usufruireste del regime dei "7500" per lo sport dilettantistico che prevede, appunto per gli istruttori dilettanti come voi, la completa detassazione fino a 7500 euro annui.
quindi dovremmo denunciare le nostre entrate solo se dovessimo superare la cifra dei 7500 es. se andassimo a percepire compensi per 4000 euro ciascuno?
grazie per la risposta e complimenti per il lavoro che svolgete
4000 ciascuno sono meno di 7500 ciascuno...
Buongiorno, ho collaborato con un ASD come istruttore fitness e chiaramente mi hanno fatto diventare socio. Per alcune divergenze, ho deciso di non collaborare più con detta ASD, comunicandolo un mese prima di lasciare. Ora non mi vogliono pagare le indennità a me spettanti relative all'ultimo mese lavorato.
1. Cosa posso fare?
2. Quali sono i miei diritti?
1. Si rivolga ad un sindacato
2. Farsi pagare tutto il dovuto. E far verificare al Sindacato se il comportamento della ASD nei suoi confronti, come lavoratrice, è stato corretto.
Buongiorno
se io apro una partita iva come maestro di tennis, facendo fattura ad una asd, posso ricevere dalla stessa asd un compenso dilettantistico come preparatore atletico del tennis (avendo due qualifiche apposite distinte, una x insegnamento tennis e una x preparazione atletica)?
grazie
A mio parere assolutamente no.
Salve, volevo sapere cortesemente se un ASD deve versare l'Iva su un montepremi per un torneo, il montepremi e' composto dalle iscrizioni dei giocatori partecipanti. Grazie
Dipende. Il montepremi chi lo vince? Il singolo atleta o una ASD?
cosa si può fare se i dirigenti scolastici delle scuole del comune di appartenenza negano la concessione di una palestra scolastica ad una A.S.D con tutte le carte in regola senza addurre motivazioni valide per iscritto o addirittura ignorano le domande di concessione regolarmente protocollate e non danno risposta?
Grazie
Le palestre delle scuole pubbliche (primarie e secondarie) sono di proprietà del Comune ove sono situate, date in uso agli Istituti Comprensivi. Per questo normalmente, perchè siano date in uso in orario extrascolastico, ci vuole l'avvallo dei due enti. Per questo motivo consiglio di andare a bussare alle porte del comune... magari leggendo questo post che può tornare sempre utile.
Buongiorno, sono la Tesoriera di un circolo ippico asd in regime 398/91 e con partita IVA, affiliata alla FISE e iscritta al CONI, con lo scopo sociale di insegnare e diffondere le pratiche equestri. Per poter raggiungere gli scopi istituzionali ci avvaliamo della collaborazione di alcune figure. Desidero sapere se alle seguenti figure posso erogare compensi sulla base di quanto previsto dal combinato disposto degli artt. 25 della L. 133/99,così come modificato dall’art. 37 della L. 342/00 ed art. 67 primo comma lett. m) del DPR 917/86, e successive modifiche (i cosiddetti “compensi sportivi”);
1) istruttori federali che impartiscono lezioni di equitazione e avviano all’agonismo gli allievi (HANNO altre fonti di reddito)
2) (NON sportiva dilettante) che si occupa della segreteria, rilascia informazioni a nuovi soci, fissa gli appuntamenti delle lezioni, ecc (HA altre fonti di reddito)
3) artiere (NON sportivo dilettante) si occupa della gestione dei cavalli, della loro alimentazione, della gestione delle scuderie ecc (NON ha altre fonti di reddito)
4) assistente artiere (SI sportivo dilettante) aiuta l’artiere (è uno studente universitario, vive con i genitori)
Eventualmente, in che forma devono essere retribuiti per il lavoro svolto?
La ringrazio cordialmente
1. In linea di principio si (ma si dovrebbe vedere ogni singolo caso)
2. In linea di principio si (ma si dovrebbe vedere il singolo caso)
3. In linea di principio no (ma si dovrebbe vedere il singolo caso)
4. In linea di principio no (ma si dovrebbe vedere il singolo caso)
Potete sempre usare i voucher o i redditi diversi, in ogni caso.
dunque se ho ben capito, agli artieri e assistenti artieri posso fare un contratto di co.co.co. ma non possono beneficiare del trattamento fiscale agevolato come gli istruttori.
I loro compensi sarano sempre soggetti a ritenuta d'acconto.
io non ho facebook e nemmeno twitter, mi dispiace, parlerò bene di voi in rete
grazie
Potete anche usare i voucher che sono senza ritenuta d'acconto. Poi: in realtà ogni caso è a sè perchè i diritti e doveri lavorativi sono soggettivi a seconda della singola situazione di ogni individuo. Queste indicazioni sono in linea di massima.
Ho lavorato per 6 mesi come segretario in una palestra ASD. Non mi sono state pagate le ultime due mensilità. Mi sono rivolto ad una consulente del lavoro che mi ha compilato un prospetto secondo il quale, equiparando la mia prestazione di servizio a quella del settore amministrativo e tenendo conto della tipologia di contratto nazionale per questo tipo di categoria, avrei diritto ad una somma di denaro piuttosto consistente.
1. Facendo causa alla presidente della ASD e alla stessa ASD quali sono le probabilità di vincere la stessa causa e di ottenere ciò che mi spetta per avere lavorato nella ASD?
2. La presidente è tenuta a rispondere personalmente con il proprio patrimonio personale?
3. E cosa succederebbe se, come stà per avvenire, la stessa presidente (nonché titolare dell'intera attività) decidesse di cedere tutto ad un altro soggetto?
4. Rimarrebbe sempre perseguibile in sede giudiziaria?
5. Quali sarebbero gli obblighi del nuovo titolare?
1. 80%
2. Si, se non bastasse il patrimonio dell'Associazione.
3. Il Presidente di una Associazione non è "titolare di una attività" e quindi non può cederla. Può cambiare invece il Presidente di una Associazione, che andrà ad assumersi tutti i debiti dell'Associazione (e qui si rientra al punto 2. di cui sopra).
4. Bisognerebbe andare a distinguere tra dolo e colpa e ci perderemmo nei meandri delle complessità legali italiane. Semplificando, in ogni caso, si.
5. Onorare i debiti della Associazione, anche nei suoi confronti.
Salve, vorrei un chiarimento sui compensi per collaboratori sportivi. Vorrei capire se solo le asd devono mettere la marca da bollo da 2 euro se superano i 77,47 euro e quando non va messa.
1. le società sportive dilettantistiche possono non metterla?
2. quale modello di rimborso spese per collaboratori posso fare senza apporre la marca da bollo?
1. La marca da bollo è a carico di chi prende i soldi ed emette la ricevuta... quindi è carico del collaboratore sportivo e non della ASD/SSD
2. ??? Non comprendo la domanda.
Avrei bisogno della vostra competenza per chiarire ancora alcune cose:
1. per poter svolgere l'attività di istruttore in una a.s.d. come professione è necessario avere o un contratto di lavoro dipendente o di collaborazione coordinata e continuativa?
2. con uno dei precedenti contratti non vale più il discorso dei 7500?
3. e i voucher come funzionano? Possono usarli tutti o c'è un massimo di giorni lavorativi?
4. se un istruttore di a.s.d. non può avere i compensi sportivi come unico o principale reddito, il titolare di una palestra registrata come a.s.d. può invece vivere di quello, quindi avere come uniche entrate quelle derivanti dalla sua palestra?
1. Entrambe le soluzioni sono valide
2. No
3. Legga questo nostro post
4. No (in linea di massima, poi bisognerebbe vedere il caso).
Salve dott. Dalerba... io e la mia ragazza rispettivamente di 29 e 33 anni abbiamo fondato da 3 anni una A.s.d (siamo affiliati coni) mirata alla diffusione e l'insegnamento del ballo. Oltre ad essere gli insegnati attivi e principali (oltre diciamo ad essere l'immagine della nostra associazione) siamo anche rispettivamente vicepresidente e presidente. Premetto che balliamo da diversi anni e spesso facciamo gare anche all'estero. E' da sempre la nostra passione. Nella nostra associazione figurano anche come insegnati mio padre (pensionato), mia madre, casalinga e mio fratello studente... perchè ci danno una mano con l'insegnamento dei corsi, seguendoci ormai da anni... ed anche la mamma della mia ragazza casalinga (ci da una mano con i bimbi).
Io mi sono laureato l'anno scorso in economia e la mia ragazza 3 anni fa in scienze della formazione. Tutti gli insegnanti percepisco annualmente più o meno i 7500, i cosiddetti redditi diversi... leggendo il vostro sito sorgono in me seri dubbi.
A quanto vedo:
1) i 7500 possono essere percepiti, a patto che il soggetto non svolga un'attività continuata e non sia un professionista. GIUSTO?
2) Ma questo non è in contraddizione con il fatto che per insegnare in un asd ci voglia un diploma?
3) oppure può insegnare chiunque in un asd?
4) e poi nel contrattino degli insegnanti.. .se si devono specificare i giorni e le ore di insegnamento...questo non diviene in automatico... un'attività duratura ed organizzata?
5) Ricapitolando... se io ho un diploma da istruttore... sono un professionista?
6) Ho un pò di confusione... allo csen mi dicono che è obbligatorio avere un diploma riconosciuto da loro... essere qualificati quindi...ma questo in automatico comporterebbe la professionalità della cosa, o no?
7) IL FATTO DI ESSERE LAUREATI IN ALTRO... ANCHE SE NON PRATICANTI... CI ESCLUDE DAL FATTO DI ESSERE INSEGNATI PROFESSIONISTI?
8) Io e la mia ragazza... per ora, visto anche il periodo.. svolgiamo solamente l'insegnamento nell'asd... vorremmo fare anche altro... ma per il momento nulla (non abbiamo altro lavoro... premetto che viviamo ancora nelle residenze dei nostri genitori) possiamo percepire i 7.500? Il nostro commercialista non ci ha mostrato tutte queste problematiche evinte nel sito!
9) IL FATTO CHE L'ASSOCIAZIONE SIA GESTITA IN MANIERA FAMILIARE E' UN PROBLEMA...OPPURE LA LEGGE NON LO VIETA?
10) E' OBBLIGATORIO INSERIRE I GIORNI E GLI ORARI IN CUI L'ISTRUTTORE INSEGNA OPPURE NO (mi riferisco al contrattino)?
11) Oppure basta soltanto dichiarare l'insegnate? ESSENDO i giorni, MOLTO FLESSIBILi in quanto, GESTiamo APPUNTO LA COSA IN MANIERA FAMILIARE.
12) E SE DOVESSE ARRIVARE UN CONTROLLO E NON TROVASSE L'INSEGNANTE dichiarato in quel giorno, ma un altro (sempre tra quelli dell'asd)... PERCHè NOI SIAMO FLESSIBILI... CHE RISCHIO CI SAREBBE?
13) In un ora di lezione di ballo avendo molta gente... i nostri genitori... ci danno una mano... collaborano con noi... però se quel giorno ci sono problemi... oppure hanno altri impegni... non sono in sala. E' questo un problema... oppure questo si sposa con lo spirito di asd?
14) se l'addetto di segreteria...o un insegnate svolgono la loro collaborazione in maniera gratuita... come ci si deve comportare?
15) E' questo possibile?
16) Si deve fare lo stesso il contrattino?
17) Dove lo dichiariamo questo?
18) io e la mia ragazza dovremmo abbandonare la carica di presidente e vice per essere per essere anche insegnati e percepire i 7500?
19) Nel caso in cui non dovessimo poter usufruire dei 7500... come funziona l'assunzione da parte della asd (l'istruttore dipendente) o la partita iva... o meglio quale converrebbe tra le 2?
20) il contrattino o la lettera di incarico è obbligatorio... o basta la ricevuta di compenso che viene rilasciata quando si paga l'istruttore?
21) secondo la 342 e per i famosi 7500... potrebbe rientrare anche chi fa le pulizie in palestra o ci da una mano nel preparare la palestra con tutto gli specchi etc... essendo una struttura pubblica ogni giorno... prepariamo e poi smontiamo la sala!
Premetto che non abbiamo una sede nostra, ma ci appoggiamo in una scuola pubblica... nella palestra!
Il vostro sito è davvero stimolante ed interessante!
1. Più semplicemente: a patto che tale attività sia svolta da dilettante e non da professionista (e cioè che non sia la sua professione, cioè che le entrate derivanti non siano quelle con cui si sostenta).
2. Non c'è alcuna norma che lo preveda. Lo possono prevedere le regole dell'Ente cui vi siete affiliati al massimo. Ma anche in questo caso non c'è contraddizione.
3. vedi 2.
4. No
5. Non per forza
6. vedi 2.
7. No. Se invece foste laureati in Scienze Motorie, non potreste usufruire dei redditi dilettantistici.
8. Essendo a carico dei vostri genitori, si.
9. La legge non lo vieta ma è un problema. Potrebbero accusarvi di essere una Azienda a conduzione familiare mascherata da Associazione no profit: ma le cariche da voi sono elettive? C'è democrazia da parte dei soci?
10. Se vi serve per organizzare i corsi, si.
11. Come preferite
12. Non credo nulla di particolare.
13. Si sposa abbastanza. Attenzione al piano assicurativo però.
14. Ringraziateli!
15. Si
16. No
17. Al massimo a libro verbali del Direttivo
18. No
19. Non è questo il caso. Ci penserete quando andrete ad elezioni.
20. E' da cretini non farla.
21. Assolutamente NO.
Grazie mille.... tornando al punto 9...
1. cosa significa le carica sono elettive!? QUando tre anni fa a abbiamo fondato l'asd...l'abbiamo fondata io e la mia ragazza...e la mamma risulta come segretaria! Quindi ci siamo autoeletti al momento di creazione dello statuto!
2. Cosa significa c'è democrazia sui soci?
3. Un ultima domanda per quanto riguarda l'attività promozionale... volantini, manifesti etc... la nostra associazione si chiama sugli atti A.s.d New York international Dance Studio... ma essendo un pò difficile... la gente conosce i nostri nomi... Marco e Samanta e quindi sui volantini c'è scritto BAILA CON MARCO E SAMANTA... (che significa balla in spagnolo)... vi aspettiamo con con corsi di... e c'è una nostra immagine sul volantino... a questo punto credo sia un problema... giusto?
1. Non penserete che siano a vita queste cariche vero? Ad un certo punto i soci dovranno poter votare il Direttivo!!!!
2. Quanto scritto sopra, più una serie di altre mille cose... Significa che devono sapere cosa succede nell'associazione, poter dire la loro, poter votare sulle scelte più importanti.
3. Legga questo nostro post.
Buonasera,
sono la segretaria di una ASD. E' corretto richiedere un rimborso forfettario di spesa perché metto a disposizione la taverna di casa mia come sede per riunioni, incontri settimanali. Inoltre possiedo due pulmini da 9 posti che metto a disposizione delle squadre per trasferte partite e trasferimenti allenamenti di atleti non residenti nel paese. E per mettere a disposizione intendo 6 giorni su 7, con tanto di assicurazione, gasolio, bollo, tagliandi ecc.
Queste spese rientrano come rimborso forfettario a me?
Grazie in anticipo
No. Se vuole un compenso per la sede deve stipulare un contratto di affitto. E per i pulmini uno di noleggio.
Buongiorno.
La nostra associazione ha fatto richiesta al Comune di poter avere un contributo, avendo 160 tesserati di cui 110 sotto i 16 anni e residenti nel paese stesso.
Ci è stato negato, qui di seguito riporto la motivazione:
"Con riferimento alla Vs. richiesta di contributo e presa visione della documentazione prodotta a chiarimento delle spese della Vs. Associazione, si precisa quanto segue: in base al Vs. Statuto sociale, registrato il ..... al nr... ecc. l'art. 1 recita "L'associazione ha carattere volontario e non ha scopo di lucro" e quindi le spese relative ai Dirigenti (ricevuta dei compensi percepiti/rimborso spese) non rispettano il criterio del carattere volontario dell'associazione. Pertanto spiace comunicare che l'amministrazione non potrà concedere nessun contributo".
La mia domanda è: ma i compensi/rimborsi spese ai dirigenti, vanno in contrasto con il carattere di volontarietà della Associazione Sportiva Dilettantistica?
Questi compensi non sono altro che rimborsi spese di trasferte. Il dirigente mette a disposizione il suo pulmino, assicurazione, bollo, gasolio ecc., mentre un altro dirigente mi segue tutta la parte contabile.
Ringrazio in anticipo.
Il comune ha palesemente scritto una cosa sbagliata per ignoranza. I redditi da prestazione sportiva dilettantistica sono redditi da lavoro. Non sono distribuzione di utili! Tra pagare uno stipendio e distribuire utili ci sono differenze enormi!!!
Buonasera e complimenti per il blog.
Ho un paio di domande:
1) Avendo come unico introito il corrispettivo dell'asd (sotto i 7500) con la quale collaboro, volendo affittare una casa e quindi fare la separazione dal nucleo famigliare, posso intestarmi a nome mio un contratto d'affitto?
2) Essendo sotto il regime dei 7500 il mio reddito è = a 0?
grazie
1. In tal caso agli occhi dello Stato lei non sarebbe più un dilettante ma un professionista (Quel reddito sarebbe la sua professione, l'attività con cui si sostenta). Quindi, se intendo il senso della sua domanda, la risposta è NO.
2. Si
Buongiorno. Trovo il Vostro forum interessante e volevo porvi un quesito. Sono istruttore di ballo moderno ed ho regolare partita iva e fatturo sia a palestre sia a privati.
Ogni tanto la domenica la federazione danza sportiva mi chiama per eventi (6 - 7 domeniche l'anno) per gare. Il mio ruolo e D.J. occupo solo della parte musicale). Il rimborso spese e qualificabile come reddito diverso (esente perché non raggiungo i 7500) oppure devo emettere regolare parcella in quanto soggetto iva. Grazie. Roberto
Il ruolo di DJ non è un reddito che può essere assimilato a quelli sportivo dilettantistici. A mio parere si tratta di un reddito diverso che deve esserle pagato in ritenuta d'acconto.
Grazie mille, risposta chiarissima e puntuale come sempre, una preziosa risorsa.
Buongiorno, desidero chiedere se, vista la puntuale conoscenza della materia che dimostrate, una ASD secondo Voi:
1. può erogare un compenso (entro 7.500,00) ad un socio allenatore che pur essendo cittadino Italiano è però residente all'estero. Ovviamente egli espleta la propria attività durante i periodici e regolari viaggi in Italia.
2. E' possibile eventualmente candidare tale persona ad una carica del consiglio direttivo (senza compenso ovviamente) compresa quella di presidente?
1. Si
2. No
Grazie per la veloce risposta. Una precisazione se possibile:
1. la possibilità di poter eleggere un cittadino Italiano al ruolo di membro del consiglio direttivo in una ASD è dunque limitata dalla mancanza del requisito di essere anche residente in Italia?
2. Nel caso non si profilerebbe una discriminazione tra soci? Intendo del principio di democraticità delle cariche?
3. Si può comunque associare un non residente credo, o sbaglio qualche cosa?
Grazie ancora per le preziose informazioni.
1. Anche ma soprattutto per il fatto che un cittadino estero può non essere nell'anagrafe fiscale italiana e quindi non poter essere richiamato alle sue eventuali responsabilità legali nella conduzione della Associazione.
2. Per essere eletti bisogna possedere certi requisiti tra cui, ad esempio, la maggiore età e la cittadinanza.
3. Si, si può.
Una mia ex collega, presidente di un' ASD con cui ho collaborato per qualche mese, mi aveva chiesto di dichiarare una parte dei suoi compensi in modo da non farle superare i 7500. Io ho rifiutato e ho compilato l'autocertificazione riportando la somma da me percepita. Vorrei sapere se c'è un modo per verificare che anche nella dichiarazione fiscale compilata dall'ASD sia riportata la somma effettivamente erogata.
Chieda copia del modello 770 inviato a suo nome.
Buongiorno, vorrei avere una info per le onlus....per fare un corso doposcuola per bambini disagiati, si paga un insegnante ma il regime giuridico qual'è? nel senso, vale il limite esentasse dei 7500, deve essere assunto, varia se è socio oppure no...mi può illuminare a riguardo?
Dipende da come volete retribuirlo e da come lui vuole essere retributio. Certamente il regime dei 7500 non c'entra nulla con questo caso.
Buonasera egr. responsabili blog.teamartist voglio complimentarmi per vostra professionalità e per prendere in esame tanti casi interessanti. Io me ne sono letta una gran quantità ma non ho ancora trovato una soluzione li problemi che mi si presentano. Sono il presidente di una ASD di ginnastica artistica e, dal febbraio 2014, gestore di due palestre comunali di cui devo garantire sia la pulizia che la sorveglianza. Premetto che la nostra società chiese la gestione non per ricavarne un profitto, ma per avere garantito un certo numero di ore di palestra, cosa che poi non è stata perché il Comune, che comunque si riserva il diritto di assegnare gli spazi, non ci ha certo favorito nelle assegnazioni. Ho fatto riferimento a questo fatto per spiegare che non intendiamo far guadagni con questa gestione: il nostro obbiettivo è quello di allenare e portare alle gare le nostre atlete e non ci interessano sponsor od altro. Comunque riscuotiamo da altre associazioni che frequentano le due palestre le quote fissate dal Comune e alla fine dell’anno dobbiamo corrispondere noi stessi un affitto al Comune. Detto ciò vorresti spiegarmi, visto che la nostra amministrazione è tutta dichiarata (entrate ed uscite tutte con ricevute fiscali, fatture e scontrini)
1) come posso pagare tre signori anziani (soci della nostra ASD), pensionati, che riscuotono l’affitto delle varie società che frequentano le due palestre ma che soprattutto controllano l’ingresso delle palestre? Questi signori sono da 20 anni in queste palestre come custodi e con il vecchio gestore non erano inquadrati con contratto di nessun genere, così mi hanno riferito loro stessi; forse erano stati tesserati come dirigenti ma sicuramente non presentavano alcuna dichiarazione.
2) l’anno passato quest’ultimi si erano associati alla ASD e li avevamo mantenuti al loro posto di custodi, anzi avevamo aggiunto la mansione di riscuotere quote di affitto facendo con loro un contratto di collaboratori amministrativi. Ma mi pare di capire che in questo modo li devo dichiarare nel libro?
3) E’ una strada percorribile tenuto conto del fatto che non vogliono un rapporto di lavoro continuativo perché hanno paura delle possibili complicazioni con l’INPS e che anche io ho i pensieri ad avere dei dipendenti?
4) li tessero come dirigenti come mi hanno detto loro?
5) come posso pagare la signora che pulisce (una signora extracomunitaria, in regola, madre di una atleta)?
6) associo anche la signora che pulisce o no visto che è madre di una socia minore?
7) posso dichiarare tutti soci sorveglianti e soci delle pulizie nel regime dei 5000 euro?
Cambiando argomento, il Comune ci ha “fortemente” consigliati in qualità di gestori di prendere la partita IVA
8) era obbligatorio?
9) a chi faccio pagare l’IVA? Visto che mi hanno detto in comune che basta la ricevuta fiscale quando la palestra è assegnata ad una ASD oppure ad una persona che sia tesserato di una qualunque società o ente purchè riconducibile al CONI.
1. Con i voucher.
2. Quale libro?
3. Li ha cioè inseriti nel regime dei 7500 per lo sport dilettantistico. E' una strada senz'altro ma non mi pare proprio l'ideale.
4. Sono davvero dirigenti?
5. vedi 1.
6. vedi 1.
7. Lei non può dichiararli tale. Sono loro a doverlo fare! Ma non mi pare una strada sensata.
8. No.
9. Deve farla pagare attraverso fattura quando fa operazioni commerciali... ma mi pare che non ne facciate. Se è così, consiglio di chiuderla al più presto.
Buongiorno, innanzi tutto voglio farvi i complimenti per il blog e volevo chiedere un chiarimento.
Ma l'istruttore sportivo che non ha altro reddito ad eccezione di quello raggiunto attraverso l'asd,comunque ben al di sotto dei 7500 annui, può comunque mettersi in regola in qualche altra maniera pur non avendo una p.iva? Grazie
Può farsi assumere.
1. È possibile fare un contratto occasionale?
2. e l'asd dovrebbe anche occuparsi dei versamenti inps?
3. c'è una pagina di riferimento su cui cercare delle informazioni a riguardo?
1. Si
2. Normalmente ci si rivolge ad un ufficio paghe esterno. Comunque, si.
3. Questa.
Buongiorno. In primo luogo complimenti per il vostro lavoro! Ho un dubbio che spero mi possiate aiutare a chiarire. In una ASD i componenti del consiglio (presidente, vicepresidente, segretario ecc) prestano la loro opera istituzionale a titolo gratuito;
1. ma possono essere anche collaboratori e/o percepire un rimborso spese per altre attività svolte dall'asd?
per esempio, l'asd organizza un corso di formazione sullo sport e il presidente tiene una conferenza di mezz'ora, non in qualità di presidente dell'associazione, in quella di esperto dell'argomento. Chiaramente tutti i componenti del consiglio hanno una loro attività professionale ( e fonte di reddito principale) nel settore in cui sarebbero chiamati a parlare nel corso.
1. Si. E' spiegato abbastanza bene in questo post.
Grazie per la risposta!
Buondì, premetto che siete eccezionali, sciogliete molti dubbi in questa "palude avvolta dalla nebbia" quale il mondo delle ASD. Ho un quesito:
noi ci avvaliamo della collaborazione di un allenatore extracomunitario (Cuba), che ha un proprio lavoro in patria. Lui viene 4/6 mesi all'anno in Italia, mettendosi per così dire in aspettativa in patria. Ovviamente noi siamo dilettanti, ed anche lui è un dilettante, stiamo sempre molto al di sotto dei 7500 euro annuali di compensi. Fino all'anno scorso veniva in Italia in "quota" CONI con permesso di soggiorno sportivo tramite accordi con le due federazioni (italiana-cubana). Da quest'anno viene liberamente poichè dal gennaio 2014 sono liberi di uscire da Cuba senza il permesso del loro governo. Ovviamente i compensi che percepisce in Italia sono maggiori dei suoi guadagni in patria. Come dobbiamo inquadrarlo sia dal punto di vista contrattuale, sia dal punto di vista fiscale? Grazie per la vostra risposta
Beh, non lo posso decidere io. Perchè non continuate a gestirlo come dilettante se dite che è realmente tale?
la somma dei 7,500 in caso di compensi agli allenatori, al di sotto della quale c'è esenzione tributaria da parte del percipiente, è un importo che si cumula solo in caso di introiti dello stesso genere quindi derivante da simili attività svolte presso altre asd oppure contribuiscono al superamento della soglia dei 7.500 anche altri redditi, ad esempio lavoro dipendente o p.iva di altro genere?
grazie
E' legato ai soli redditi sportivi dilettantistici.
Salve, complimenti per il sito. La mia domanda è la seguente: marito e moglie sportivi dilettanti con reddito da lavoro dipendente (sommato e al lordo è inferiore a 36.000 euro/anno) + compensi da sportivi dilettanti superiori ai 7500/anno. Devono compilare l'AUTOCERTIFICAZIONE DEL REDDITO (per nuovi ticket per farmaci, visite, esami - regione emilia romagna).
1) rientrano nella fascia 1 (reddito complessivo lordo del nucleo familiare fiscale da 0 a 36.152 euro)? cioè vengono ignorati completamente i redditi come compensi agli sportivi dilettanti? oppure:
2) rientrano nella fascia 2 (reddito complessivo lordo del nucleo famiiare fiscale da 36.152 a 70.000 euro)cioè si somma tutto (lavoro dipendente + compenso dilettanti) oppure:
3) per un reddito da sportivo dilettante es. di 10.000 euro devo calcolare 10.000 meno 7.500??? cioè fino a 7.500 non è reddito?
1. A mio parere si, ma è una domanda da porre alla Regione...
2. vedi 2.
3. Non capisco il vostro caso: sono più di 7.500 a testa o in due?
Salve, ho intenzione di aprire una ASD che offre servizio di personal training agli associati.
1. Volevo sapere se oltre alle spese di costituzione ci sono altre spese da sostenere (iscrizioni, tasse di concessione?!?
2. e dopo il primo anno ci sono altre spese?)
L'associazione non avrà p.iva ma solo c.f.
1. Come minimo le spese di apertura di un conto corrente e di affiliazione ad una FSN/EPS
2. La domanda è molto vaga. Tutto dipenderà dalle attività che andrete a fare.
la ringrazio molto per le risposte, è stato molto gentile
cordiali saluti luca
Nel caso di spettacoli, l'associazione senza p.iva ma solo con CF potrà rilasciare una fattura?
Grazie
NO!
Buongiorno ho riletto con più attenzione la sua prima risposta e mi rendo conto di aver equivocato.
avevo capito che se un istruttore collabora presso un asd e lavora presso una società commerciale, nel primo caso non dovesse percepire compensi, ma ho frainteso io, se non le toglie troppo tempo le farei delle domande riepilogative (o meglio domande e affermazioni) su quello che ho capito leggendo il suo blog:
1. il presidente di un asd pur potendo prendere un compenso (il gettone) per le sua attività di presidente è meglio che lo faccia gratuitamente per non generare sospetti (ripartizione degli utili mascherata).
2. i membri del consiglio direttivo nello svolgimento degli incarichi relativi a detto consiglio è meglio che prestino anch'essi gratuitamente la propria disponibilità per non ingenerare anche loro sospetti (ripartizione degli utili mascherata)
Ora passo alle domande vere e proprie
3. il presidente e i membri del consiglio posso svolgere compiti di segreteria ed essere compensati? (con documentazione puntuale delle ore svolte, tot ore per questa attività etc; ho il dubbio che il presidente non possa ma i mebri del cd si )
4. il compenso è meglio che sia, riferito al netto, minore della media di mercato come paga oraria?
5. il presidente e i membri del CD possono fare istruttori senza generare sospetti se la paga oraria è inferiore alla media di mercato?
6. è accettabile che il presidente e membri del cd, se è positiva la risposta precedente, decidano che il loro compenso orario sia inferiore a quella dato agli altri membri associati?
7. leggevo che consigliava di associare gli insegnanti, però se un'asd volesse tenere tutti i compensi ad uno stesso livello economico (escluse le possibili riduzioni del presidente e membri del cd), e se, a livello formativo per l'asd, volesse collaborare con un insegnate/istruttore di un'altra asd, il quale però chiede compensi superiore al 20% della media corrispondente al netto dei contratti collettivi, io credo sia meglio non associarlo, lei?
8. pagare detti insegnanti esterni queste cifre maggiorate, porterebbe problemi all'asd che paga? (l'asd che paga non avrebbe nessun rapporto con l'insegnante, ma la media di mercato degli istruttori asd mi sembra più alta del famoso 20%, nella mia zona, del rispettivo netto dei contratti di riferimento);
9 .se l'intenzione dei membri fondatori dell'asd fosse di coinvolgere gli associati il prima possibile nella vita organizzativa della stessa associazione ( come sarebbe la regola) anche per le attività che danno compensi, è eccessivo per le attività didattiche aspettare un tempo fisiologico di 2/3 anni? (se una persona vuole insegnare dovrà fare corsi o altro, insomma ci vuole un tempo minimo, il discorso non vale per le attività di segreteria o amministrative in cui sarebbero coinvolti il prima possibile);
10. sempre leggendo nel blog, vedevo che ci si rifaceva al concetto di subordinazione delle persone che collaborano nell'asd, che non deve essere presente, altrimenti sarebbe uno contratto di lavoro vero e proprio, e mi sembra di ricordare che una anche collaborazione di alcune ore a settimana "strutturata ", cioè con orari determinati e ripetitivi (insegnare x ore a settimana per x giorni sempre agli stessi orari) potesse generare sospetto ad un controllo; ora tutti gli insegnanti, quelli che sarebbero esterni, in realtà chiedono proprio questo, come ci si può orientare per capire quando il rapporto rischia di essere equiparato ad un rapporto di lavoro ? (l'ipotesi che a me era sembrata più semplice era organizzare lezioni non periodiche ma si scontra con la realtà delle persone che dovrebbero farle che per motivi organizzativi non le preferiscono);
11. se un'asd volesse collaborare con un'asd più grande, può pagare alla seconda un compenso ad ore, dove però le ore di insegnamento sono svolte in modo non predeterminato dagli insegnanti o il rapporto deve essere diretto con gli istruttori? (mi spiego meglio l'asd a chiede all'asd b di tenere 10 ore presso la propria sede di corsi, e compensa l'asd b per 10 ore e non direttamente gli istruttori).
1. e 2. Esattemente. Se prestano però una attività non legata alla carica elettiva in modo stretto (tipo lavori di segreteria o allenatori etc etc) possono ricevere compensi abbastanza tranquillamente.
3. Si
4. Si
5. Si
6. Si
7. Si
8. utilizzi pure la media di mercato. Non credo si stia parlando di cifre esorbitanti.
9. No, mi pare sensato.
10. Controlli che questa attività dei collaboratori non sia la loro primaria fonte di reddito; preferibilmente incaricate persone che hanno un contratto a tempo indeterminato altrove. (o determinato ma occhio a quando scade).
11. Può farlo ma che le due ASD siano affiliate alla stessa FSN/EPS
Faccio parte di una ASD in regime di legge 398/91,
1. vorrei sapere se è possibile pagare le pulizie della palestra usufruendo della norma che prevede l'esclusione dalla tassazione per gli importi fino a € 7.500,00.
2. Per questi importi c'è l'obbligo di presentare il mod. 770 anche se non è stata applicata la ritenuta d'acconto?
1. No
2. Si
la ringrazio molto delle risposte, avrei una precisazione , che credo sia superflua, ma gliela pongo lo stesso per sicurezza
se la persona che fa l'istruttore presso l'asd percepisce compensi de-fiscalizzati, i quali però sono inferiori al netto corrispondente ai contratti che si trovano nei contratti di categoria ( in misura del 30%), non può comunque lavorare presso una palestra ( con fine di lucro, srl , snc etc) giusto?
saluti luca
Perchè?