Questa estate, in pieno clima olimpico, mentre i nostri italiani si facevano notare in più discipline sportive, sarà capitato a tutti di sentire qualche telecronista dire, ad esempio, “Medaglia d’argento per Sara Battaglia, eccellenza del nostre Fiamme Oro”. Sarà o non sarà, ma a molti il dubbio del perché tutti i nostri atleti facciano parte di gruppi sportivi legati alla Polizia o all’Esercito italiano, dovrà pur essere venuto! In molti sapranno già la motivazione, ma qualche chiarimento sul perché fa sempre bene e dunque cerchiamo di riassumere brevemente le attività dei gruppi sportivi legati a queste istituzioni del nostro Paese.
Le Fiamme Oro sono il Gruppo Sportivo della Polizia di Stato, nate nel 1954 grazie alla convenzione tra il Ministero dell’Interno ed il CONI, con lo scopo di mantenere e promuovere, soprattutto tra i giovani, l’attività sportiva agonistica, formando atleti di alto livello in ben 39 discipline sportive. Perché mai una convenzione di questo genere? Le Fiamme permettono agli atleti di avere la tranquillità necessaria per dedicarsi esclusivamente ad allenamenti e gare e questo è di fondamentale importanza soprattutto negli sport “minori”, nei quali per gli sportivi è molto difficile, se non impossibile, diventare professionisti (e dunque essere retribuiti). Una grande importanza viene rivolta ai settori giovanili: i ragazzi vengono seguiti fin dalla più giovane età da tecnici federali qualificati, con lo scopo di trasformarli nei campioni del futuro.
Stessi principi di fondo valgono per i gruppi sportivi di altre istituzioni come il Gruppo Sportivo Forestale, il Gruppo Sportivo della Polizia Penitenziaria (le Fiamme Azzurre), il Gruppo Sportivo dell’Esercito, il Centro Sportivo dei Carabinieri diviso a sua volta in sottogruppi come la Sezione Paracadutismo, quella di Equitazione, quella di Motonautica e quella dedicata agli sport alpini.
Qualche dato che può aiutarci a riflettere sull’importanza di questi gruppi sportivi nel nostro Paese viene proprio dalle ultime olimpiadi londinesi del 2012: circa il 63% dei quasi 300 atleti che hanno partecipato ai giochi olimpici, infatti, appartengono a gruppi sportivi militari e, considerando che alcuni sport come Pallavolo, Pallanuoto, Tennis e Ciclismo sono professionistici, il dato diventa ancora più consistente. Solo 45 atleti su 300, infatti, non appartengono né a gruppi sportivi militari né a sport professionistici.
Questi dati rispondono da soli alla domanda che in molti si pongono: perché i nostri atleti devono per forza far parte di gruppi sportivi militari? Perché altrimenti non riuscirebbero a prepararsi nelle loro attività, vista la mancanza del professionismo per alcune discipline sportive e, anche, in molti casi, di adeguate strutture preparatorie e sovrastrutture organizzative.
Damiano Dalerba & Stefano Cabot
Direttori area noprofit di TeamArtist
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Per entrare a far parte di un gruppo sportivo delle forze armate bisogna esserne arruolati?
Dipende dal loro statuto.
volevo saperre se ci sono gruppin ads militari delle frze armate di polizia se ci sono opportunita di arruoilamento anch cme rserva
Non lo sappiamo, deve provare a scrivere direttamente a loro!