Oggi vogliamo consigliarvi una buona ed utile lettura che potrete trovare QUI in formato pdf, da stampare e leggere con calma ed attenzione.
Si tratta di un manuale, o potremmo dire anche un vademecum, dal titolo già di per sé piuttosto esplicativo “Linee Guida per la Raccolta dei Fondi”, ovviamente in riferimento al terzo settore. Il manuale è edito infatti dall’Agenzia per il Terzo Settore e l’edizione di cui vi parliamo è la seconda, risalente ad ottobre 2011.
La divisione in capitoli agevola la lettura e soprattutto agevola la vostra ricerca nel caso in cui stiate puntando ad un argomento specifico relativo al mare magnum della raccolta fondi per un’Associazione.
Su cosa si basano i dati raccolti nel manuale? Come espresso chiaramente nell’introduzione, il manuale è stato prodotto in seguito allo “svolgimento di una ricerca su un gruppo campione di associazioni di medio-piccole dimensioni, finalizzata a raccogliere dati e informazioni sulle principali modalità di raccolta dei fondi, le criticità che le raccolte possono manifestare e gli elementi indicatori di buone prassi; la ricerca è stata curata dall’Istituto Italiano della Donazione, che ha prodotto un documento conclusivo dal titolo “Ricerca sull’attività di raccolta fondi nel terzo settore”, il quale ha rappresentato la base di discussione e di analisi per le successive elaborazioni delle linee guida”.
Il documento è stato poi suddiviso in tre parti: la prima è quella in cui sono elencate le vere e proprie linee guida, ovvero la parte fondante del manuale stesso, e vuole essere una raccolta dei principi essenziali e imprescindibili da rispettare nel momento in cui un’Associazione vuole raccogliere dei fondi. Si tratta di principi che tutelano tutte le parti in causa: donatore, destinatario della donazione e ovviamente l’Associazione stessa.
Nella seconda parte, invece, si analizzano i comportamenti, le tecniche e gli strumenti per avere una buona prassi nella raccolta dei fondi, tramite i vari strumenti che possono essere di volta in volta scelti e utilizzati per veicolare le informazioni e ottenere le donazioni, ad esempio: direct mail, telemarketing, face-to-face, eventi, eventi di piazza, salvadanai, imprese for profit, grandi donatori, lasciti testamentari, SMS solidali, donazioni on line tramite il sito web dell’organizzazione.
La terza parte è dedicata agli aspetti fiscali relativi alle raccolte fondi e alle donazioni: vengono infatti riportate delle tabelle di sintesi delle norme da osservare, di cui tenere conto e su cui informarsi sia per i beneficiari delle donazioni, sia per chi decide di effettuarle.
Ora non ci resta che augurarvi Buona Lettura!
SE VI INTERESSA L’ARGOMENTO, POTETE LEGGERE ANCHE QUESTO ARTICOLO.
Damiano Dalerba & Stefano Cabot
Direttori area noprofit di TeamArtist
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Buongiorno, la nostra ass. culturale musicale ogni anno organizza una manifestazione musicale. Per far fronte alle spese (siae, service audio-luci, pagamento dei gruppi musicali, varie domande per i permessi ecc.) durante le serate organizziamo una raccolta fondi attraverso la vendita di bevande ( lattine varie + birra alla spina) e cibi cucinati da noi ( salcicce, patatine e pizze fritte). Essendo l' associazione in possesso del solo CF, volevo sapere se stiamo in regola e se siamo esenti dall' emissione di scontrini. La ringrazio per l' attenzione.
Legga questo nostro post
Complimenti ottima risorsa... condivido sui social 🙂
Siamo una APS e vorremmo organizzare un mercatino di Natale con gli oggetti creati nei laboratori artistici della nostra associazione. Vorremmo sapere:
1. Se il mercatino è rivolto solo ai soci, dobbiamo richiedere qualche autorizzazione o inviare qualche comunicazione agli enti pubblici? Se sì, quali?
2. Se invece volessimo aprire il mercatino anche ai non soci, l'iter sarebbe diverso?
3. Dobbiamo emettere ricevute (generiche e numerate) per i beni acquistati oppure basta la matrice madre-figlia?
4. I proventi del mercatino devono essere configurati come proventi da raccolta fondi, con la conseguente rendicontazione a parte?
5. E' giusto che se i fondi sono raccolti fra soli soci non sono soggetti a tassazione e se sono raccolti anche fra non soci va pagata l'aliquota del 10%?
Grazie mille.
1. Dipende. Quanti soci avete e quanto immaginate di incassare?
2. Evento di raccolta fondi. Leggi questo post.
3. Meglio emettere ricevute.
4. vedi 2.
5. ???? In che senso? A cosa fa riferimento?
In breve:
1. Abbiamo circa 50 soci, l'incasso sarà sicuramente sotto i 1000€.
2. Ok.
3. Ok, anche se le ricevute madre-figlia sarebbero state più comode.
4. Ok.
5. Ho letto da qualche parte che se la raccolta fondi è aperta anche ai non soci, i proventi della raccolta verranno tassati al 10%. Ho letto male?
Grazie mille per i preziosi consigli.
1. nessun problema
5. Si. Legga questo nostro post.
Siamo un a.s.d. durante un torneo serale abbiamo raccolto offerte tra il pubblico. Al termine del torneo abbiamo raccolto circa 2.000 euro. Come vanno contabilizzati?
grazie
Come raccolta fondi. Legga le modalità in questo post: http://www.teamartist.com/blog/2012/11/06/raccolta-fondi-per-associazioni-tombole-lotterie-pesche-beneficenza/
In effetti il post indicato risponde alla 4° domanda, ma non trovo risposta per quel che riguarda l'approvazione/accettazione da parte del consiglio direttivo delle liberalità e dei contributi... noi ce l'abbiamo a Statuto, ma in realtà non so come vada fatto!
E' una norma che non ha senso e vi consiglio di modificare lo Statuto... Si metteva una opzione del genere per i lasciti testamentari (che, a volte, invece di essere un vantaggio si possono rivelare uno svantaggio). Ma se per ogni minima liberalità si deve riunire preventivamente il direttivo.... follia.
Grazie mille, superveloci!!
1. Invece per quanto riguarda l'accettazione delle liberalità e contributi da parte del Consiglio direttivo come funziona? 2. Qual è l'iter giusto da seguire?
3. Ad esempio nella riunione del CD 2014, vanno approvate le liberalità già versate - anche da privati, di qualsiasi entità (spesso ignoriamo il fatto che i privati siano intenzionati ad effettuare una donazione in nostro favore)- o quelle richieste o segnalate da aziende/Enti che ci avvisano che sono intenzionati a contribuire alle nostre attività?
4. Invece in caso di donazioni di beni da privati (un privato vuole donarci un letto elettrico antiribalta)?
Le consiglio la lettura di questo nostro post.
Buongiorno,
ho un dubbio sulla redazione del rendiconto e della relazione sulla raccolta fondi: vanno redatte sia quando la raccolta è organizzata direttamente dall'Associazione sia quando è organizzata da terzi e noi risultiamo solamente come beneficiari?
Grazie mille, cordiali saluti
Se ne siete beneficiari e basta, no.
Buongiorno, in merito alle domande che Vi ho posto posso aggiungere che:
A. Da ulteriore verifica riscontro che la raccolta fondi per una ASD in 398/91 non necessita di occasionalità o saltuarietà;
Leggendo uno scritto dell’Ente XXXXX si rilevo che gli incassi da raccolta fondi di una ASD in 398/91 non sono soggetti ad imposte dirette mentre sono soggetti ad IVA.
Se mi è permesso vorrei farVi una domanda che esula dal tema sin qui trattato e che riguarda il c/c di una ASD.
1. A Voi risulta che per questo conto corrente bancario si debba versare l’imposta di bollo?
Grazie
A. Faccia come crede. A nostro parere la legge è chiarissima: le raccolte fondi attuate secondo i dettami sono decommercializzate e quindi totalmente detassate.
1. C'è una interpretazione della AdE che stabilisce come siano esenti bollo. Ma il 95% delle Banche si rifiuta di interpretare tale norma in questo modo...
Salve, sono segretaria di un' Associazione Culturale che tiene corsi di Yoga presso una Palestra e alcuni Seminari che vengono gestiti dall'Associazione stessa. Avrei alcune domande:
1) lo yoga è una filosofia /disciplina indiana, che non si impara a scuola e i nostri istruttori non hanno diplomi in questa disciplina pur avendo pratiche di insegnamento ventennali (dimostrabili). E' necessario essere riconosciuti con un patentino italiano/europeo e in tal caso che iter devono sostenere?
2) l'Associazione deve essere affiliata al Csen per il tesseramento?
3) Quali requisiti occorrono per l'affiliazione?
4) Essendo una Associazione Culturale non è necessario che sia riconosciuta dal CONI, giusto?
Stiamo navigando nella confusione e vi saremmo molto riconoscenti se potessimo avere una traccia su cui procedere.
1. No, non servono patentini. Deve però capire se per offrire una copertura assicurativa ai suoi praticanti vuole affiliarsi ad un ente nazionale. In tal caso l'Ente in questione potrebbe pretendere un patentino.
2. La questione non è, appunto, il tesseramento in sè ma l'assicurazione ed esso connessa. Oltre all'ente citato (che è prevalentemente per Associazioni sportive, non culturali come la sua) ce ne sono molte altre. Volendo, può anche stipulare una Assicurazione privata senza affiliarsi a nessuno.
3. Dipendono dal singolo Ente in questione. Normalmente uno Statuto con certi criteri ed un numero minimo di tesseramenti.
4. Giusto
Salve, desidero sottoporvi le seguenti domande:
1)Una ASD (398/91) organizza, annualmente, una manifestazione sportiva, non spettacolistica, rivolta anche ai non soci, grazie alla quale raccoglie le quote di partecipazione degli sportivi. Questa iniziativa aperta al tutti si può definire occasionale o saltuaria?
2)Nella totalità dei casi in cui ho svolto iscrizioni ad eventi similari, anche di rilievo nel panorama agonistico, organizzati da Enti come ASD titolari di partita iva in 398/91, per contante o tramite bonifico bancario, non ho mai ottenuto un documento fiscale attestante il pagamento. Pertanto mi chiedo se in virtù del D.M. 21/12/1992 v’è per l’ASD un esonero dal rilascio della ricevuta e dello scontrino fiscale?
3)Gli importi ottenuti in tali occasioni, che non superano la soglia di 51.645,69 euro, si possono considerare come raccolta fondi mentre la sponsorizzazione, svolta sempre in queste occasioni e strutturalmente funzionale all’evento sportivo, come attività commerciale connessa agli scopi istituzionali?
4)Questi importi non sono soggetti a IRES (3%) ma unicamente ad IVA nella misura del 22% con detrazione sull’aliquota applicata del 50% ?
5)Diversamente ovvero se non fosse una raccolta fondi l’imposizione fiscale sarebbe data da IRES ed IVA come da regime forfetario 398/91 per redditi generici?
Grazie
1. Dipende. Perchè le interessa se siete in 398?
2. Vi è la non obbligatorietà, ma noi consigliamo di rilasciare cmq le dovute ricevute.
3. Si può considerare una raccolta fondi SE e SOLO SE lo è davvero! E come tale la pubblicizzate e gestite (seguendo la prassi di legge). La sponsorizzazione invece è sempre attività commerciale.
4. E perchè mai? L'imponibile è sempre soggetto ad IRES
5. Fa confusione... Se è raccolta fondi non è attività commerciale ed è quindi esentasse. Se è commerciale invece si devono pagare iva, ires ed irap (semplifico: ci sono poi dei rari casi in cui l'imponibile viene esentato dall'iva, ma non questo).
A. Buongiorno sono il presidente di una piccola ASD che ha come oggetto le discipline bio-naturali.
Dovendo organizzare un evento eccezionale di carattere nazionale,
1. a quale norma possiamo far riferimento per non far pagare ai partecipanti la quota di iscrizione all'associazione ma solo la quota di partecipazione al seminario?
2. Inoltre tali quote possono configurarsi come raccolta fondi per uno dei due eventi previsti?
A. Posto che una ASD non può avere come oggetto "le discipline bio-naturali"
1. Aprendo una partita iva e pagando le relative tasse. Entrate di questo tipo sarebbero puramente commerciali infatti.
2. Se seguite le norme relative alla raccolte fondi, si.
Buongiorno, avrei bisogno di sapere se sia stata gia aperta una discussione nel vostro blog riguardo alla possibilità di fare degli eventi aperti anche a soci non tesserati, con tanto di somministrazione cibo e bevande, da parte di un circolo (il nostro) arci, senza partita iva e non commerciale ovviamente. Sono costretto ad aprire una partita iva PER UN SINGOLO EVENTO ANNUALE? O potrei semplicemente usufruire di un permesso di manifestazione temporanea? Ma è possibile questa cosa? O si puo ovviare legalmente facendo rientrare il tutto in una raccolta fondi?
Forse sono stato poco preciso e per questo mi scuso.
Ringraziando anticipatamente, saluto!
Può farla rientrare in uno dei due eventi annuali di raccolta fondi entro i 51.600 euro.
Nel caso che una asd organizza 1 evento per la raccolta fondi e che la manifestazione sportiva si svolga dal 5/7 al 20/7. La raccolta attraverso pubblicità e sponsor avviene nel periodo da maggio e settembre. Tale condizione rientra nei casi di applicabilità di attività per raccolta fondi per eventi.
Grazie
Direi di no. Rientra nelle attività di pubblicità e sponsorizzazione a prescindere.
Buonasera, stiamo organizzando un torneo calcistico riservato al S.G.S. che impegna cinque serate durante le quali verranno somministrati alimenti e bevande. Per l'organizzazione abbiamo avuto dei contributi da parte di aziende tramite emissione fattura sulla quale abbiamo specificato "contributo per organizzazione torneo S.G.S."; periodo di svolgimento; esposizione striscione pubblicitario.
Le domande sono:
1) Tali proventi fatturati rientrano tra le raccolte pubbliche di fondi in conformità all'art.143, comma 3, lett.a ?
2) l'IVA esposta in fattura deve essere versata ?
Grazie
1. No. Sono stati fatturati...
2. Avendo dichiarato che si tratta di pubblicità e non di sponsorizzazione, immaginando che siate in 398, dovrete versarne il 50% (ma se avete anche il minimo dubbio o le aziende sono già vostri sponsor, versatene il 90%).
salve, sono socia di una asd affiliata fitarco con solo cod.fisc., ho da sottoporle 2 quesiti:
1-le ns entrate sono le quote associative e contributi liberali fatti con ricevute numerate progressivamente ed esenti da marche da bollo, ma qualcuno mi ha detto che c'è un limite di esenzione è vero?
2-abbiamo anche ottenuto una erogazione liberare con assegno bancario che abbiamo versato in ccb, questa ricevuta segue una sua progressione o è di seguito alle altre? avrebbe un fac simile?
la ns attività sportiva è il tiro con l'arco, e dopo aver letto le vs news ho iniziato a pormi parecchie domande... questa potrebbe essere considerata una raccolta fondi per promuovere la ns attività istituzionale? quindi max 2 eventi annuali? del resto è così, i soldi ricevuti (fino ad un max di € 600,00) li usiamo per l'acquisto di attrezzatura che nel ns caso non costa poco...
grazie. saluti. cristina
1. Si c'è un limite di esenzione ma riguarda il donante e non voi (voi non esentate nulla ;). Per saperne di più: http://www.teamartist.com/blog/2012/09/27/erogazioni-liberali-associazioni-onlus-aps/
2. Di seguito alle altre. Trova un facsimile qui: http://www.teamartist.com/blog/2013/01/07/ricevuta-pagamento-quota-associativa-attivita-corsi-sportivi/
se ho capito bene la soglia di esenzione di 77,47 per applicare il bollo di 1.81 non di applica alle quote associative, pertanto noi che abbiamo solo quote associative superiori a 100,00 non lo applichiamo, se dovessimo incassare un contributo superiore a 77,47 invece sì?
Solo se il contributo arriva da un non socio ed è superiore ai 77,47 euro ci vuole la marca da bollo.
Grazie delle info, sono un pò più sollevata... però per le erogazioni liberali (non quote associative o corsi per minori) non c'è un riferimento a doc? un modello diverso di ricevuta visto che sono scaricabili? Una numerazione a parte?
Non esiste una normativa specifica sull'argomento. L'importante è avere tutte le ricevute che certifichino ogni passaggio di denaro. Consiglio sicuramente di tenere una numerazione separata per le erogazioni liberali.
Buongiorno, sono a chiederLe se un consigliere di una A.P.S. firmatario di un piccolo Prestito Bancario, si può dimettere prima che il prestito sia ancora inatto ?O meglio nel caso quale potrebbe essere la forma più giusta? Grazie dell'attenzione.
Penso sia indifferente. Se è garante del prestito, lo rimane fino alla sua restituzione a prescindere che sia socio o meno della Associazione.
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Quindi se ho ben capito il tesseramento (del socio) all'EDPS serve solo per una copertura assicurativa e non per un obbligo della ASD a dover necessariamente tesserare.
Esattamente. Anche se vi è l'obbligo per l'Asd di essere affiliati ad una EPS/FSN per essere nel registro CONI. E normalmente le EPS/FSN fissano un numero di atleti minimo che si deve tesserare per concedere l'affiliazione (per alcuni è 15).
L’iscrizione alla Federazione non è obbligatoria, ma il tesseramento di un socio che frequenta i vari corsi deve necessariamente fare la tessera all’Ente di Promozione sportiva a cui appartiene la ASD?
Si, a meno che voi non gli facciate una assicurazione privata!
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Sono un asd regolarmente iscritta al registro del coni, in possesso di solo codice fiscale, possiamo emettere una ricevuta occasionale esente IVA ai sensi del dpr 633/72.
Dipende. Mi descriva l'operazione che vuol fare e le saprò dire.
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Buongiorno, parlo in nome di una ASD non commerciale iscritta al CONI.
Abbiamo dei soci ai quali facciamo pagare una quota associativa molto bassa (10€) e ai quali chiediamo un pagamento per l'accesso alle varie attività istituzionali che organizziamo periodicamente, che alla ASD non richiedono costi specifici, se non la manutenzione dell'area e la predisposizione di nuovi "percorsi" per far esercitare i soci.
Questi contributi hanno natura commerciale? sono intendibili come cessioni dietro pagamento di corrispettivi specifici perchè danno diritto a maggiori o diverse prestazioni?
Grazie
Paolo
Sono entrate istituzionali. Si ricordi di rilasciare ricevute (non fiscali) in doppia copia (una per il socio e una da tenere in contabilità).
Legga questo post: http://www.teamartist.com/blog/2013/01/07/ricevuta-pagamento-quota-associativa-attivita-corsi-sportivi/
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In una ASD non commerciale con CF, il socio che paga un ingresso "giornaliero", piuttosto che "abbonamento annuale", per l'accesso alle strutture dell'associazione è sempre da considerarsi come una entrata istituzionale e non commerciale o potrebbe essere vista come una attività commerciale?
Grazie mille.
Grazie !
Dove posso fare questo tipo di richiesta in Puglia ?
http://www.regione.puglia.it/index.php?page=burp&opz=getfile&file=1.htm&anno=xxxii&num=100
Ho letto il riferimento , potreste darmi delle indicazioni , per la Puglia .
http://www.regione.puglia.it/index.php?page=burp&opz=getfile&file=1.htm&anno=xxxii&num=100
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Grazie, buona giornata
Cosa cambia Per il Presidente di un ASD se l' associaIzione ha responsabilità giuridica ? E cosa cambia in termini fiscali ? Decadono i presupposti ? come si assume la personalitá giuridica , quali sono i requisiti ?
Grazie per la risposta siete molto preparati !
Per il Presidente cambia che non risponde più personalmente di eventuali sanzioni/ cause per danni (se non c'è dolo).
In termini fiscali non cambia praticamente nulla. Per saperne di più legga questo nostro post: http://www.teamartist.com/blog/2012/10/04/le-associazioni-devono-iscriversi-nel-registro-delle-persone-giuridiche/
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La nostra assemblea dei soci ha bocciato il bilancio consuntivo 2012 che portava un disavanzo per 20000,00 euro, ed ha poi eletto nuovi amministratori.
Che responsabilità hanno i neo eletti sulla vecchia conduzione? Devono far fronte al debito? Le scadenze iva a breve chi le deve onorare?
I neo eletti hanno l'obbligo di far fronte ai debiti e di onorare le scadenze iva. Se non lo facessero, sarà chiamato a risponderne il nuovo Presidente col proprio patrimonio personale (a mano che non siate iscritti nel Registro delle Persone giuridiche della vostra Regione). Poi, se ritenete che le responsabilità dei vecchi amministratori siano dolose, li potrete chiamare in Giudizio.
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Buongiorno, io ed un paio di amici vorremmo costituire u'associazione di promozione e diffusione della cultura turistica in moto in Italia e all’estero. Qui i primi dubbi. Che tipo di associazione? Culturale, APS, ASD? In sostanza avremmo intenzione di ottenere erogazioni da aziende come contributi per la realizzazione dei nostri progetti. (pubblicitari?....diventa attività commerciale?..meglio come erogazioni liberali?...da richiedere partita iva...) Insomma, abbiamo un po' di confusione che alcuni professionisti non sono riusciti fugare.
Consiglio?
Il miglior consiglio che vi posso dare è di venire da noi in studio per fare 4 chiacchere e capire esattamente cosa e come farlo.
Di primo acchito la cosa migliore pare essere che fondiate una ASD affiliata alla FMI e che scegliate l'opzione 398/1991, aprendo la partita iva. Ciò vi permetterà di stipulare contratti di sponsorizzazione con Aziende private senza particolari problemi e poter fatturare fino a parecchi decine di migliaia d'euro.
Intanto vi consiglio la lettura di questi nostri post:
http://www.teamartist.com/blog/2012/10/19/il-regime-fiscale-agevolato-per-le-asd-requisiti-e-comunicazione-dellopzione-398-1991/
http://www.teamartist.com/blog/2012/06/01/contratti-di-sponsorizzazione-e-pubblicita-dal-punto-di-vista-delle-associazioni-sportive/
http://www.teamartist.com/blog/2012/10/01/richiesta-codice-fiscale-partita-iva-associazione/
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Se la Federazione nazionale a cui è iscritta l'ASD impone a tutti i fruitori del circolo la tessera, i tesserati possono essere considerati soci dell'ASD pagando come quota il costo della tessera dell'Associazione?
NO. Per diventare soci c'è un'unica procedura regolare: fare una domanda per iscritto al Direttivo. Il direttivo si riunisce, esamina la domanda e decide se accettarla. Si verbalizza la decisione e si riporta a Libro Verbali. Quindi si aggiorna il Libro Soci e solo da quel momento si può pagare la quota sociale. Diverso invece il processo per diventare tesserati della Federazione, che è cosa diversa.
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Quindi mi conferma che il socio di un'asd non deve per forza essere tesserato anche alla federazione?
Si glielo confermo. Il socio di una Asd può benissimo, ad esempio, non essere nemmeno un atleta!
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Dubbio: il fatto che un'ASD debba fare anche attività sportiva intesa come "atleti che gareggiano" vale solo per la vela o in ogni caso? Voglio dire, un'ASD può fare solo allenamenti e corsi ma senza atleti che gareggiano?
Dipende. In uno sport come la danza o come il fitness ciò è possibile, in quasi tutti gli altri sport diventa invece un indizio che puzza e può essere contestato. Ritorniamo al discorso della distinzione tra valutazione formale e valutazione sostanziale. Formalmente una ASD può essere tale perchè rispetta tutte le norme. Ma se l'ispettore fiscale verifica che nella sostanza l'ASD non agisce come tale, muoverà le sue giuste obiezioni.
Il servizio di risposta ai quesiti è gratuito, ti chiediamo soltanto di prenderti questo impegno con noi:
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La nostra e' associazione sportiva dilettantistica con attività velica. La domanda e':
Il corso vela e' attività commerciale o no?
Dare la possibilità ai soci di poter lasciare la propria barca nel gli spazi del circolo previo rimborso spese finalizzato alla pulizia dell'area dove insistono le barche, attività commerciale o non?
Certo di una vostra risposta, porgo cordiali saluti.
Il corso di vela è attività istituzionale SE e SOLO SE rivolta ai vostri soci o ai tesserati della vostra Federazione/EPS.
L'affitto del posto barca, idem. Tenete conto però che tutto ciò è posto sotto la condizione che l'ASD faccia realmente attività sportiva: che abbia cioè degli atleti che gareggiano. In Lombardia è noto il caso di una ASD costituitasi solo per affittare i posti barca di una cava, la quale è stata chiusa e pesantemente sanzionata dal Fisco.
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