Sembra un argomento un po’ violento ma in realtà si tratta di un problema pratico e quotidiano di moltissime associazioni.
Nella maggior parte degli Statuti infatti è contenuta una norma… illegittima. O meglio, non è tanto la norma ad essere illegittima, quanto come viene applicata dalle Associazioni.
Prima di svelarvi di quale norma si tratta però, facciamo un passo indietro. La vostra Associazione vuole godere di un regime fiscale agevolato, giusto? Cioè non vuole pagare tasse allo Stato. Ma lo Stato è obbligato a riconoscervi questo privilegio? Assolutamente no! Lo riconosce soltanto a quelle Associazioni che assicurano tutta una serie garanzie che devono essere iscritte nel proprio Statuto.
Tra queste garanzie c’è la “democrazia interna” (sulla cui interpretazione abbiamo versato fiumi di inchiostro digitale) ma anche che nello Statuto sia redatto “escludendo espressamente la temporaneità della partecipazione alla vita associativa“. Molto di voi avranno riconosciuto questa frase perchè è uno dei punti che si deve obbligatoriamente dichiarare di ottemperare quando si compila il modello EAS… In particolare è la lettera C del punto 36.
E qui casca l’asino. Infatti una gran parte degli Statuti contiene una frase di questo tipo: “La qualifica di socio si perde per… (elenco puntato) … 3. per morosità nel pagamento della quota sociale annuale.
Ora, l’applicazione di questa norma determina se… la partecipazione alla vita associativa sia temporanea o meno!
Ci sono infatti due strade per applicarla. Una semplice (e sbagliata) ed una complessa (e corretta).
La strada semplice e sbagliata: il socio viene considerato decaduto in automatico e stralciato dal Libro Soci (come fa, credo, il 90% delle Associazioni).
La strada complessa e corretta:
– Il consiglio direttivo si riunisce entro una certa data dall’inizio dell’anno Sociale (diciamo entro il quinto mese) e stila un elenco di chi non ha rinnovato la quota sociale annuale
– Invia ai soci in elenco una lettera con ricevuta di consegna (anche via mail) in cui sollecita i soci al pagamento della quota sociale entro 60 giorni. Avvisa che, se non si provvederà al pagamento della suddetta, si inizierà l’iter di espulsione dalla Associazione.
– Passati i 60 giorni si riunisce il Consiglio Direttivo e verbalizza una delibera, con voto nominale, di espulsione dei singoli soci che non hanno provveduto a sanare la propria posizione. Il provvedimento viene notificato al socio soggetto con lettera con ricevuta di consegna (anche via mail) e gli si danno 30 giorni di tempo per fare ricorso alla Assemblea Soci.
– In caso non venga presentato ricorso entro i 30 giorni stabiliti, il socio può essere considerato espulso a tutti gli effetti e stralciato dal Libro Soci; in caso abbia fatto ricorso alla Assemblea Soci, va riunita e la decisione spetta alla stessa. Se la decisione non cambia, appena si verbalizza l’assemblea si può considerare il socio in esame espulso a tutti gli effetti e stralciarlo dal Libro Soci.
NB.: Ovviamente un socio espulso per morosità NON può essere riammesso in associazione l’anno dopo come se niente fosse! E, sempre ovviamente, un socio espulso anche correttamente può fare ricorso alla Giustizia ordinaria per far valere le proprie ragioni (se ha tempo e soldi).
IL NOSTRO CONSIGLIO: stralciate totalmente dal vostro statuto la clausola di espulsione per non rinnovamento della quota sociale. Per il Legislatore si è Soci di una Associazione… per la vita! E non ha tutti i torti. Che senso ha espellere un socio, dovendo fare una trafila di GARANZIA DEI SUOI DIRITTI (e qui torniamo al concetto della garanzia della democrazia interna) così lunga ed onerosa? Che, tra le altre cose, pregiudica il fatto che possa tornare ad essere vostro socio in futuro (o che, minimo minimo, ridobbiate fare l’iter di accettazione, anch’esso non semplicissimo)? Alcuni obietteranno: “Ma così dobbiamo convocarli tutti alla Assemblea Soci annuale, con un gran costo di lettere e francobolli“. Ma nel 2013 esistono la posta elettronica, i siti web e gli sms: modificate il vostro statuto per accettare anche queste forme di comunicazione per le convocazioni (tra l’altro già perfettamente integrate sulla nostra piattaforma TeamArtist) ed il gioco è fatto!
Damiano Dalerba & Stefano Cabot
Direttori area noprofit di TeamArtist
HAI ANCORA DEI DUBBI? Scrivici qui di seguito i tuoi QUESITI (facendo un ELENCO NUMERATO di tutte le tue domande) e ti risponderemo GRATUITAMENTE dandoti la precedenza SE (ci vogliono solo 30 secondi):
1. avrai messo “MI PIACE” sulla nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/TeamArtist.Italy
2. avrai portato il mouse sopra il pulsante “TI PIACE” e selezionato “AGGIUNGI ALLE LISTE DEGLI INTERESSI”. Solo così continuerai a ricevere tutti i nostri aggiornamenti (senza far ciò non vedrai circa il 60% di ciò che pubblicheremo!)
3. ci avrai chiesto l’amicizia. Clicca qui: https://www.facebook.com/Associazioninonprofit.
Salve, è possibile da parte del consiglio direttivo di una società sportiva la richiesta di una mora pari al 10% dell'importo della quota associativa annuale ad un socio che abbia onorato interamente la stessa ma in ritardo? Grazie Marino
No, non lo ritengo corretto
Buongiorno,
In merito al pagamento delle quote di tesseramento, può l ente di affiliazione chiedere ad una Asd il pagamento doppio della quota di affiliazione se questa avviene dopo un dato termine ? Stessa cosa per le quote di tesseramento diretto di istruttori etc all ente stesso.
È lecito?
Grazie e saluti.
Dipende da cosa prevede il regolamento dell'Ente...
Buona sera,
è sufficiente inserire nel verbale del CD nome e cognome del socio che verrà espulso per mancato versamento della quota associativa?
Grazie
Giovanni L.
Si, ma seguite la procedura riportata
Salve, sono il tesoriere di un circolo fotografico con poche decine di iscritti; ogni anno, verso febbraio, sollecito tramite mail, i soci che non hanno rinnovato la quota sociale. Qualcuno rinnova, alcuni rispondono che non hanno interesse a rinnovare ed altri non rispondono neanche dopo 2 o 3 solleciti.
Per chi ci fa sapere di non voler rinnovare e per chi non risponde ai solleciti, viene deliberata dal Direttivo la cancellazione con conseguente cancellazione anche dal libro soci.
Voi proponete una prassi più articolata, ma è fondata su qualche legge in materia o sono solo vostri suggerimenti o prassi comuni?
Che motivo avrebbe un socio che non paga la quota sociale (nonostante ripetuti solleciti) di fare ricorso alla Assemblea dei Soci o addirittura alla Autorità Giudiziaria? Non fa prima a pagare la quota annuale?
E' fondata sul principio della partecipazione non temporanea all'associazione, uno dei pilastri che possono essere contestati in caso di controllo fiscale.
Salve, grazie per la risposta ma non mi avete risposto. Esiste un riferimento normativo (legge, circolare o altro) che dice che per cancellare dal libro soci un socio che non vuole più far parte di un circolo fotografico, bisogna fare tutta la trafila che indicate? Dove è scritto che bisogna sollecitarlo al pagamento ed attendere 60 giorni, poi deliberare nel consiglio direttivo, notificare al socio il decadimento e dargli ulteriori 30 giorni per fare ricorso alla Assemblea dei Soci? Ho provato a cercare ovunque ma non ho trovato niente in tal senso. Il principio della partecipazione non temporanea non verrebbe comunque messo in discussione perché i soci sarebbero comunque membri del circolo per tutta la durata dell'anno per il quale pagano la quota associativa.
A memoria non mi viene in mente nulla. Se vuole che faccia una ricerca approfondita e le trovi qualcosa, può richiedere una consulenza a pagamento.
ciao,
domanda semplice ma alquanto complessa per noi.
La nostra associazione di promozione sociale e' ferma da tempo per problematiche intestine da cui non riusciamo ad uscirne.
Si pensava allora alla possibilita' di svincolare tutti i soci e ricominciare. Questo comporterebbe un cambio di statuto (e ne siamo consapevoli) perche' abbiamo al momento un CD composto da 8 membri che vorremmo ridurre a 3 membri e poi volevamo (passami il termine) liberare tutti i soci (fondatori, benemeriti etc...) da ogni sorta di vincolo associativo e ricominciare da capo con il libro soci!
Tutto questo e' possibile? se si' come? quanta spesa comporta? Conviene chiudere tutto e costituire una nuova Associazione?
Dipende, quanti soci sono contenuti nel libro soci?
La complessità di questo operazione è dovuta infatti non tanto alla necessità di modificare lo statuto, bensì dalla necessità di espellere tutti i soci, che comporta una procedura ben precisa, come legge nell'articolo qui sopra, che andrebbe ripetuta per tutti i "vecchi" soci.
Se fossero un numero consistente, conviene chiudere l'associazione e costituirne un'altra.
Sono socio di una asd formatasi dalla scissone di atleti-tecnici-dirigenti da un'altra asd.
Sono passati diversi anni e vorremmo riunirci, ma continuare a mantenere i ns nomi e in parte anche le ns autonomie per evitare che si ricreino situazioni gia vissute.
La ns asd è iscritta ad una federazione, l altra asd è iscritta a due fderazioni, tra cui anche la nostra, xnche se di fatto non ha piu atleti in quel settore.
Volevo chiedere:
1. Esiste una forma simil-gemellaggio o altro con cui due asd posono legarsi anche a livello di consiglio direttivo?
2. Esiste una forma con cui una asd possa gestire o partecipare alla gestione di un'altra asd?
3. Un dirigente di una asd puo essere dirigente anche in una seconda? Ed un socio? Potrebbe essere iscritto ad una asd ed usare le attrezzaature della seconda asd?
Grazie,
Nic
1. No, i membri del direttivo di un'ASD non possono esserlo anche di altre ASD affiliate alla stessa federazione
2. I soci possono essere soci di entrambe
3. Vedi sopra
1. Le dimissioni volontarie dalla carica di tesoriere date verbalmente dal tesoriere stesso durante una regolare assemblea del consiglio direttivo e verbalizzate dal segretario sono da intendersi valide o devono seguire dimissioni scritte ?
2. Se la maggioranza del consiglio direttivo ritenesse che il tesoriere non è adeguato alla carica che ricopre può decidere di sostituirlo ? se si attraverso quali passaggi ?
1. Meglio per iscritto
2. Meglio aspettare la decadenza della carica
Buonasera, sono socia del Fotoclub Il Rivellino dal 2012. Nel tempo mi sono state date mansioni speciali: rinnovare e curare il sito internet, rinnovare e curare la pagina facebook, aiutare nell'organizzazione degli eventi. Cose eseguite sempre con condivisione. Il fotoclub come ogni anno organizza un corso base di fotografia. Abbaimo fatto una riunione aperta a tutti in data 02 settembre, nella quale motli hanno buttato giù idee per il nuovo corso. La mattina seguente, ho riportato su foglio di excel una BOZZA di quello che era stato detto ed inviata al consiglio direttico, composto da 6 persone. Nella stessa BOZZA ho menzionato le persone che si erano espresse a ricevere incarichi.Via mail, vengo convocata ad un'assemblea ristretta, consiglio e 3/4 soci. Al mio arrivo, 16 settembre, vengo aggredita verbalmente da un socio che non era menzionato nella bozza semplicemente perchè assente alla riunione del 02. L'invettiva nei miei confronti continua, sul perchè avevo fatto la bozza, sul perchè lui non era menzionato, gli altri tutti zitti. Al che, prima di perdere la pazienza, mi alzo e me ne vado (1 e 10 minuti mi sembravano abbastanza) dicendo che abbiamo perso tempo senza concludere niente, che mi ero rotta gli attributi maschili (sono stata molto volgare) e che in città ci sono altri fotoclub. Premetto che il 30/09 scadeva il mandato del consiglio direttivo e che il 1° ottobre era convocata assemblea ed elezioni. La mattina successiva 17/09 mi candido alle elezioni. Il 20 settembre mi arriva mail nella quale il consiglio si riunisce per decidere la mia espulsione, non rispondo. Segue raccomandata che ricevo il 30/09, alla quale rispondo con mail chiedendo incontro con il CD. L'assemblea del 1° ottobre (elezioni) è nel frattempo annullata e tutti gli incarichi esterni sospesi.Mi concedono incontro il 02 ottobre, ma nel frattempo il 01 ottobre ricevo raccomandata di espulsione.Le motivazioni sono: per essermi alzata dal tavolo dicendo è dalle 09e05 che volevo levarmi dai coglioni, e in Piombino ci sono altri circoli. (cit da raccomandata) Nell'incontro restano sulle loro posizioni, inesistenti, ed anche io. Mi dicono anche che non mi vogliono e che me ne devo andare. Sono testarda. a questo punto chiedo, perchè me lo stanno chiedendo molti associati. Cosa posso fare per impugnare la decisione del consiglio direttivo? L'associazione non è riconisciuta ed è composta da 90 soci circa, molti dei quali hanno chiesto spiegazione singolarmente al consiglio, il quale ha risposto che è una cosa privata tra me e loro. e non hanno dato motivazioni. In attesa di una risposta da parte vostra. vi ringrazio anticipatamente.
Rispondere ad un quesito del genere sul blog può portare a dare una risposta errata in quanto non si considerano molti aspetti dell'associazione.
Che ne dice di vedere tutto all'interno di una consulenza privata? Clicchi qui
Salve,
ho letto il vostro articolo e mi ha fatto riflettere il principio che l'associazione debba "escludere espressamente la temporaneità della partecipazione alla vita associativa".
Io faccio parte di un'associazione studentesca universitaria. In genere vengono considerati non più soci tutti coloro che non sono più iscritti all'università di appartenenza e l'università stessa ci richiede questa condizione per riconoscerci ufficialmente.
1. In che modo questo può sposarsi con il principio suddetto?
2. Dovremmo ricevere comunicazione da ogni socio quando non esce dall'università per poterlo considerare non più socio?
3. è illegittimo inserire la clausola di decadimento automatico se non si è più studenti nello statuto?
Grazie
1. Non si sposa affatto
2. Per non essere più soci o si muore o ci si dimette o si viene espulsi
3. Già
Salve sono socio di una ASD palesemente mascherata da ente no profitto.
In 5 anni non ho mai partecipato ad assemblee poiché non sono mai state indette.
non ho mai preso visione dello statuto e nemmeno del regolamento interno.
Non sono nemmeno sicuro di essere stato inserito nel libro soci.
quanto sopra è un problema che abbiamo rilevato il 90% dei soci.
Il presidente si è sempre definito titolare, ma i soci siamo tutti tesserati e dalla tessera emerge inequivocabilmente la natura associativa dell'ente.
cosa possiamo fare per tutelare i nostri diritti?
Come dimostra l'approvazione fittizia dei bilanci e l'uso a scopo di lucro dell'associazione?
Legga questo nostro post. Clicca qui.
Quest'oggi sono stato cacciato fuori dalla palestra in malomodo, senza saperne il motivo, o meglio il motivo era un contrasto tacito col proprietario della palestra ( sono in due ).
Premetto che ho sempre pagato puntuale e tutto, inoltre ho sempre seguito tutte le regole dettate da loro per l'etica morale e civile.
Oggi mi ha ridato 50 euro e mi ha detto che non'ero più desiderato, e mi ha ricoperto di insulti.
Faccio presente che molti lavori in quella palestra sono abusivi.
Cosa posso fare? Può fare una cosa del genere?
Grazie
Alessio
Premesso che senza sapere nel dettaglio la vicenda non posso giudicare questo comportamento (che mi sembra, comunque, molto poco educato), devo chiederle una precisazione
E' un'associazione di cui lei è socio? Perchè se è così, non le possono fare quello che le hanno fatto
O non è un'associazione? (lei parla di "proprietario di palestra")
Si il proprietario della palestra...si è un associazione sportiva..la cosa più assurda che mi ha rinfacciato di aver usufruito delle promozioni in vigore, anzichè pagare il mese per intero!mi spiace per la risposta tardiva.
Grazie alessio
Dipende se il vostro statuto prevede qualcosa a riguardo
seguendo la via corretta e complessa, mandando quindi la lettera/mail adesso che siamo quasi alla fine di luglio, se si fanno passare i primi 60 giorni in cui si attende che il socio paghi la quota sociale di quest'anno sportivo, si entra nel nuovo anno sportivo....
ma ci risolverebbe il problema di dover invitare e attenderci la presenza di una buona parte di soci nella riunione per l'approvazione del REFA dell'inizio del prossimo anno 2015/2016.
1) meglio aspettare l'inizio del nuovo anno sociale (settembre 2015-agosto 2016)? o proseguo con l'iter anche da subito?(eventualmente nella comunicazione posso mettere l'opzione di versare simultaneamente la quota sociale di entrambi gli anni sociali)
grazie mille
Devis
Prosegui con l'iter.
Per quei soci che a suo tempo non avevano dato la mail, ho fatto un sms chiedendola.
Qualcuno ha risposto,altri no: per questi ultimi
1) l'unica soluzione è mandare una raccomandata con ricevuta di ritorno?...lo statuto parla di raccomandata ar.
2)Nel caso fosse così, se si tratta di 2 o poi componenti dello stesso nucleo familiare, posso fare una unica comunicazione dove compaiono i nomi dei soci interessati?
Grazie mille
Devis
1. Se lo statuto dice così, si
2. Si
1. Guardando attentamente gli articoli dello statuto, non è specificato nulla sulle modalità di comunicazione ai soci da parte della associazione. È specificata solo la modalità di comunicazione dai soci verso la associazione per comunicare, se lo vogliono, di essere radiati dal libro soci, e lo devono fare tramite comunicazione scritta (ar).
Per quanto riguarda l'associazione, si parla invece solo di "comunicazioni scritte dirette ai soci" nelle convocazioni alle assemblee.
Riprendo quindi la domanda, se esistono modalità diverse per quei soci di cui ho solo il numero di Cell e l'indirizzo fisico, senza ricorrere per forza alla raccomandata (ar).
2. Ok!
Grazie mille
1. Potresti mandargli un SMS o una lettera, ma cerca di farti dare un indirizzo email valido!
Ciao,
abbaimo avviato l'iter.
stiamo aspettando i 60 giorni.
nel frattempo qualcuno ha risposto dicendo che non hanno più intenzione di partecipare alle attività dell'associazione:
1) nei confronti di questi possiamo anticipare i 60 giorni rispondendogli via mail, o meglio aspettarli per convocare il CD e per poi inviare loro la comunicazione come da procedura da voi illustrata?
2) nell'ultimo caso, posso scrivere tipo "...come da voi richiesto abbiamo eliminato dal libro soci Pinco Pallino..."?
grazie mille
Devis
1. Meglio aspettare
2. Direi di si
sono da tre anni socio sostenitore di un circolo golfistico in toscana.
pago una quota fissa (e alta ) per 15 granfee. l'anno scorso non ho potuto usufruirne in toto e mi è stata negata la possibilità di poter utilizzare le quattro gare restanti i primissimi giorni di questo anno. A questo punto ho deciso di non rinnovare la quota per il 2015. Mi hanno detto che non è possibile perche dovevo disdire entro settembre 2014. Mi chiedo se la federazione golf cui il circolo è affiliato è daccordo o no.
Con simpatia e gratitudine
Paolo
Premesso che non esistono i soci sostenitori (legga questo nostro post)
La quota fissa che indica è la quota associativa?
Buon giorno,
vorrei fare una domanda sulla possibilità che 2 associazioni separate ma con comuni interessi possano collaborare.
Ipotizzando di creare un evento comune a 2 associazioni con un costo ipotetico per i soci di 10€, i soci che partecipano siano essi della associazione A o B è sufficiente che siano soci solamente di una associazione?
Suppondendo che l'organizzatore dell'evento sia dell'associazione A, l'associazione B ha la possibilità di effettuare una donazione alla associazione A come ringraziamento e compartecipazione spese per l'evento.
Grazie
Tutto dipende dal tipo di "evento". Cosa intende?
Buongiorno, nel 2012 sono diventata socia facendo domanda e versando la quota di una associazione genitori (non riconosciuto ma avente CF), negli anni successivi non ho versato la quota perché l’ho dimenticato ma nessuno mi ha mai ricordato o sollecitato il versamento. In questi anni ho sempre partecipato attivamente essendo presente alle riunioni ed alle iniziative. Alla data attuale il presidente ha convocato una riunione straordinaria con i soli soci fondatori (che hanno versato la quota associativa al momento della costituzione dell’associazione e mai più) non chiamandomi nella convocazione e con i tre quarti dei voti hanno deliberato lo scioglimento dell’associazione.
1. Potevano farlo?
2. C’è un modo per impugnare questa delibera viso che l’organico non è stato rinnovato alla scadenza dei tre anni con regolare verbale e votazione e i fondatori non hanno mai versato la quota?
3. Possibile che il presidente mi ha detto che sono solo un genitore come altri né socio né con potere di voto?Cosa posso fare per salvare quest’associazione?
1- Si
2- Dovrebbe prendere un avvocato ma... ne vale davvero la pena? Rifondi lei l'Associazione. Costa di meno, sia in denaro che tempo che fegato.
3- vedi sopra.
Buongiorno,
l'ASD per la quale lavoro con incarico amministrativo ha 2 soci fondatori (società per azioni entrambe) che sono appena fallite.
Pertanto vorrei sapere:
1) tali soci fondatori decadono automaticamente?
2) va indetta un'assemblea per la loro esclusione dove si attesta l'esclusione a causa del fallimento delle società?
3) Lo statuto dell'ASD riporta naturalmente i nomi delle società fondatrici, va fatta una modifica allo statuto stesso?
Grazie come sempre
saluti
1. Direi di no
2. Idem
3. No
Bisogna capire cosa succede col fallimento... (ad esempio le società potrebbero essere acquisite). A parer mio, per il momento, infischiatevene.
Buongiorno,
avrei necessità di alcuni chiarimenti:
1) i soci fondatori anticipano somme di denaro (es. anticipo affitto) a seguito della costituzione della ASD, naturalmente nell'atto costitutivo non sono indicate forme di anticipi da parte dei fondatori, possono richiedere alla ASD la restituzione di tutte le somme anticipate negli anni?
2) possono essere esclusi i soci fondatori? se si in che modo?
3) trasformando la ASD in SSD i soci fondatori decadono?
4) lo statuto prevede che il consiglio direttivo venga eletto mediante assemblea e che il tesoriere sia identificato tra loro, se il tesoriere presenta dimissioni dalla carica può il consiglio direttivo in carica eleggerne uno nuovo tra i soci?
1. Legga questo nostro post.
2. Non capisco la domanda. Prima dice che i soci fondatori anticipano, poi li vuole escludere... ma da cosa?
3. Legga questo nostro post.
4. Assolutamente no.
Buongiorno, relativamente alla mia domanda n° 2 preciso quanto segue......dopo un anno dalla costituzione della ASD è stato variato tutto il Consiglio Direttivo in seguito a problemi interni con parte dei soci fondatori, a seguito di ciò tutti i soci fondatori richiedono restituzione di somme anticipate nel corso dell'anno, e per le quali nulla risulta indicato a verbale, in cui erano a capo del direttivo.
L'ASD vorrebbe pertanto poter continuare la propria attività senza la presenza di questi soci che al momento sono dannosi all'immagine e al lavoro della ASD stessa, pertanto si vorrebbe sapere se ci sono modi per estrometterli in considerazione anche del fatto che diversi di loro sembra non abbiamo mai versato la quota associativa annua.
Grazie
Il vostro Statuto dovrebbe prevedere le modalità di espulsione dalla Associazione.
In ogni caso, se non ci sono documenti che attestino questi prestiti... la vedo dura restituirli.
buona sera, ad un socio moroso e diffidato puo' essere inibita l'entrata al nostro club?
rigraziamo per la gratuita' della Vostra risposta ed in attesa porgiamo dovuti ossequi.
Assolutamente si.
Buongiorno, siamo un'asd senza partita iva di recente costituzione e di prossima affiliazione a CSEN. Ci occupiamo di formazione e divulgazione di discipline olistiche e bio naturali. Dato che proporremo ai soci corsi professionali triennali (la quota di iscrizione annuale ammonta a circa 1800 € per allievo), ci chiedevamo:
1. nell'ipotesi di rateizzare il pagamento, se le rate possono essere di uguale importo tra loro;
2. se possiamo stipulare un accordo/contratto con il socio/allievo per vincolarlo al pagamento della quota di iscrizione annuale al corso.
3. se tale eventuale accordo può essere stilato in forma di scrittura privata.
Tenete presente che il nostro statuto, dove si parla di perdita della qualifica di socio, recita: "Il socio escluso o receduto non ha alcun diritto sul patrimonio dell'Associazione e non può pretendere la restituzione delle quote versate. Il socio studente/praticante e/o socio professionista iscritto a percorsi formativi professionali è tenuto al versamento di quanto stabilito anche nel caso in cui il recesso o l’esclusione avvengano prima della conclusione dell’anno formativo in corso."
1. Si. Deve essere esclusa però la quota sociale annuale che va pagata per intero, a parte.
2. Si.
3. Si.
Buongiorno,
esiste un modulo di dimissioni volontare dell'associato dall'ASD?
Graze
No, basta una lettera datata e firmata in cui si dichiarano le proprie dimissioni irrevocabili. Controllate a Statuto se vi sono particolari articoli che normino questo passaggio.
Buongiorno,
esiste un modulo di "dimissioni" da far firmare agli associati che decidono di lasciare la ASD?
Grazie Stefania
Buongiorno sono il presidente di una associazione culturale e volevo sapere se nel caso in cui a non pagare la quota sociale fosse la tesoriera della nostra associazione possiamo procedere in questo modo:
1) Invio avviso tramite posta elettronica di rinnovare la quota sociale dove viene spiegato di farlo entro 60 giorni dall'invio della presente notifica;
2) Scaduti i 60 giorni convocazione del Consiglio Direttivo con all'ordine del giorno "Espulsione soci che non hanno pagato la quota sociale"
La mia domanda è:
1. se nel caso non pagasse entro i 60 giorni posso nominare nella stessa assemblea che decide di espellerla un nuovo tesoriere? 2. Oppure devo aspettare i 30 giorni dopo la seconda notifica che le fa presente che in assemblea è stata deliberata la sua espulsione?
1. In linea di massima si. Questa procedura è coerente con quanto previsto dal vostro Statuto?
2. Vedi 1.
Nel nostro statuto non è specificata la procedura per espellere un socio inadempiente. C'è scritto però in fondo allo statuto che "Per quanto non contenuto nel presente statuto valgono le disposizioni di diritto comune".
Quindi se nella stessa riunione è possibile nominare un nuovo tesoriere è il consiglio direttivo che chiede se ci sono candidati e lo approva a maggioranza, i soci presenti a maggioranza oppure è il presidente che lo nomina?
Grazie ancora per i vostri consigli davvero utili!
Scusi ma non capisco. Ok, lo statuto non dice nulla sull'espulsione dei soci inadempienti... ma non dice nemmeno nulla rispetto la nomina del Tesoriere?
Buongiorno.
Ho letto attentamente un vostro modello di statuto per una asd. tenendo conto di quanto da voi scritto sul presente articolo :"IL NOSTRO CONSIGLIO: stralciate totalmente dal vostro statuto la clausola di espulsione per non rinnovamento della quota sociale" nello statuto da voi riportato all'articolo relativo alla perdita dei diritti a socio riportate " per morosità".
1) Questa morosità è intesa come non pagamento della quota sociale o per il mancato pagamento dei contributi necessari al fine dello svolgimenti delle attività istituzionali oppure per il non pagamento di entrambe le quote?
2) Se fosse inteso come non pagamento della quota sociale non capisco questa contraddizione tra quanto spiegato nell'articolo e l'esempio di statuto, o meglio non riesco a capire la particolarità di questa dicitura che ci permetterebbe di non complicarci la vita
Spero di essere stato chiaro... Grazie mille
1. Non pagamento della quota sociale.
2. Un buon motivo per partecipare al nostro prossimo corso: http://www.teamartist.com/blog/2015/03/24/il-primo-corso-in-toscana-per-super-dirigenti-di-associazione-di-teamartist/
Ê stata indetta l'assemblea dei soci solo con affissione della convocazione nella bacheca della società e nel sito della stessa.Lo statuto prevede che oltre all'affissione nei locali della asd e contestualmente pubblicata su un quotidiano locale ne sia data comunicazio ad ogni singolo socio tramite lettera,fax,email.L'assemblea può essere annullata dopo la sua esecuzione non avendo provveduto alle comunicazione come da statuto? Grazie
Si. In ogni caso, legga questo nostro post. E magari partecipi ad un nostro corso.
Buongiorno. La mia domanda è la seguente. I soci della nostra Associazione Sportiva appartengono ad una Società Sportiva Dilettantistica a Responsabilità Limitata. C'è un socio, tutore di un minore, che continua a diffamare e creare scompiglio tra i soci perchè sostiene che presidente e consiglieri svolgono attività non "corrette" e "trasparenti". Gli avvocati mi hanno risposto che non si può cacciare dalla palestra in quanto si dovrebbe procedere sul figlio che, giustamente, altra colpa non ha che avere due genitori simili.
1. Possibile che i consiglieri debbano subire tali insinuazioni, rovinandosi il fegato, mentre tali persone stanno tranquillamente fuori della porta a fermare soci e continuare nella loro opera di destabilizzazione?
Non capisco con quale accezione utilizza il termine "socio". In una SSD a rl i soci sono solo quelli fondatori, tutti gli altri partecipanti sono "clienti".
Non capisco nemmeno la frase "I soci della nostra Associazione Sportiva appartengono ad una Società Sportiva Dilettantistica a Responsabilità Limitata". Cosa vuole dire? Se mi à questi due chiarimenti potrò cercare di aiutarla.
salve sono presidente di una aps, alcuni soci ci hanno fatto questa domanda ed io non ho saputo rispondere:
1) un socio può anticipare la quota associativa per più anni... cioè provo a spiegarmi meglio.. un socio oggi oltre alla quota dell'anno in corso può versare una quota che serve a pagare ad esempio l'iscrizione dei prossimi 3 anni(vogliono essere iscritti automaticamente nei prossimi anni)
2) se si come si contabilizza?
grazie 1000
1. A mio parere è meglio di no, perchè la quota sociale può variare negli anni o l'Associazione può chiudere.
2. Come anticipo quota sociale.
ALLORA COME è GIUSTO CONTABILIZZARE?? MI SPIEGO MEGLIO PER ALL'INIZIO QUESTI PRIMI SOCI CHE SONO DELLE AZIENDE LOCALI CHE CI CONOSCONO CI HANNO VOLUTO SOSTENERE QUINDI CI HANNO DATO 50€ UNA PARTE PER LA QUOTA 2014 , SICCOME ERA VICINO IL 2015 CI HANNO ANTICIPATO LA QUOTA 2015 E ANCHE PER 2016 (15 € TOT)
I RESTANTI 35 CE LI HANNO DATI COME SOSTEGNO PER LE SPESE INIZIALI COME CONTABILIZZO QUESTA PARTE?
Salve, ha raggiunto il limite di 100 quesiti gratuiti per utente. Se vuole postare nuovi quesiti può avvalersi di una consulenza dedicata: http://www.teamartist.com/consulenza/
Buonasera vi scrivo per chiedervi una informazione il circolo ippico dove mia moglie si reca ad allenarsi le chiede mensilmente una quota per essere socia..
1. ma tale quota a quanto deve ammontare per legge?
2. inoltre e obbligatoria?
1. La quota deve essere ANNUALE. L'entità va decisa da Direttivo o dall'Assemblea Soci.
2. Si.
Non male l'articolo ma...
si perché c'è sempre un ma da giustificare. "Stralciate totalmente dal vostro statuto la clausola di espulsione per non rinnovamento della quota sociale. Per il Legislatore si è Soci di una Associazione…per la vita". Come può un'associazione, in sede di accertamento, giustificare un libro soci interminabile se la maggior parte dei soci non è in regola con il pagamento della quota annuale? Di sicuro saprete che l'elenco dei soci è il punto di partenza per determinare le entrate di un' associazione e di conseguenza il volume d'affari (accertato dagli organi competenti) da riprendere a tassazione.
Grazie per la continua informazione
Il punto è sull'automatismo. Chi non paga può essere buttato fuori? SI ma non in automatico bensì avviando una procedura di avviso che rispetti i suoi diritti democratici.
Una domanda forse banale...
1. Ma la quota associativa deve essere per forza annuale?
2. o può durare anche più tempo?
3. Mi sapreste indicare il riferimento normativo?
Legga questo nostro post.
Complimenti per il post. Però è anche vero che così facendo si potrebbero discriminano i soci che pagano regolarmente se non c'è una norma che li tuteli. E poi (secondo me) il fatto della temporaneità non dipende da questa norma dello statuto nel senso che io associazione accetto la tua richiesta di voler diventare socio e lo rimarrai a vita, salvo gravi motivi (come recita l'art.24 cc).
1. secondo voi non è un grave motivo il non pagare la quota associativa (in special modo dopo vari anni di morosità) soprattutto nel no-profit che si regge sui contributi?
Io la vedo solo come una sanzione per un comportamento negativo non come un limitazione a prescindere della vita associativa. Ovviamente le comunicazioni sono dovute per potersi eventualmente tutelare.
grazie per dare a tutti la possibilità di confrontarsi in questo "mondo".
1. Sicuramente. Non si discute sulla gravità del motivo, quanto delle modalità per far rilevare questa mancanza al socio e la garanzia dei suoi diritti di "difesa e opposizione". Anche in questo caso si torna sul principio di democraticità interno, pilastro del no profit (in Italia e nel mondo).
Salve, non ho trovato un topic specifico, quindi provo a fare qui la mia domanda.
Se i soci al momento della creazione dell'associazione hanno messo in cassa una somma in contanti per iniziare l'attività e lo specificano nel primo verbale di assemblea, possono in un secondo momento, quando le casse della associazione hanno iniziato ad avere liquidità, rientrare in possesso dell'anticipo versato?
Grazie
Fabrizio
Deve risultare a verbale che si tratta di un prestito infruttifero. Includete anche le modalità di restituzione.
Buongiorno,è possibile ricevere la disciplina che regola gruppi musicali, orchestre DJ ecc... facenti tutti parte di associazioni no profit L.398/91 in particolare se sono obbligati ad essere iscritti all'Inps per esercitare la loro arte e quindi versare contributi nonche' rilascio del certificato di agibilità. Grazie.
Una domanda da un milione di dollari.
Dipende da mille aspetti, più connessi alla singola situazione personale dell'artista che dalle norme che riguardano le Associazioni. Si deve verificare caso per caso. Ad esempio: una persona che nella vita ha un rapporto di lavoro a tempo indeterminato e che ogni tanto suona per una Associazione (anche qui: a titolo gratuito o retribuito?) non avrebbe problemi di tipo contributivo. Diverso invece se la persona fosse disoccupata e quella fonte di reddito, l'unica.
Un altro paio di domande, per favore:
1) si può deliberare che i soci morosi sono esclusi, oltre che al diritto al voto, dalle attività associative (è l'unico modo per farli tornare a pagare!) ?
2) Se si potesse fare, si può decidere in assemblea, oppure deve per forza essere modificato lo statuto in tal senso?
3) Se i soci morosi (e quelli che tornano a pagare) non li metto in verbale C.D.A. (suppongo non ve ne sia l'obbligo), come spiegherei al fisco il fatto che, nella prima nota, un anno dove compaiono 500 soci nel libro sono state versate (quindi registrate) le entrate della quota solo di 50? Gli direi che gli altri (in quell'anno) erano morosi... certo... ma mi crederebbero?
4) Un altro esempio: per modificare lo statuto occorrono (almeno questo dice il nostro statuto) almeno 2/3 dei voti del totale dei soci iscritti. Se i numero dei morosi di un determinato anno, dove si è fatta una riunione per modificare lo statuto, non è verificabile, come fa il fisco a stabilire se quella riunione era valida?
5) Domanda che esula dal post (ma non so dove farla): è vero che il Presidente non può durare più di 9 anni di seguito (essere rieletto per più di 3 volte di seguito)?
6) Nell'atto costitutivo della nostra ass. no-profit è scritto: "In deroga alle norme statutarie si decide che il Presidente, per i primi 4 rinnovi, venga scelto tra i soci fondatori"...è illegale?
1. Non serve, è già così. Chi non è in regola col pagamento delle quote sociali è in una sorta di "limbo": è un socio coi diritti sospesi (compresi quelli di partecipare alle atività).
2. vedi 1.
3. Non vedo perchè non dovrebbero. Normalmente in ogni caso il luogo dove reperire questa informazione è il Libro Soci. Legga questo nostro post.
4. Se non è verificabile... non siete una Associazione!
5. Solo se vi siete dati questa regola a Statuto.
6. Assolutamente si.
Grazie davvero!
A questo punto vi dico che nel libro soci riportiamo la voce che indica L'ULTIMA quota pagata (l'anno), quindi se un socio è stato moroso ed ha ripreso a pagare non si può risalire dal nostro libro soci.
PERO' C'E' UN MODO PER RISALIRE, dato che segniamo a verbale C.D.A. i soci "esclusi" (sospesi dalle attività perché morosi) e anche quelli "rientrati" che erano stati sospesi.
Posso continuare con questo metodo, che, dopotutto, anche se non ortodosso, rende tutto verificabile?
Grazie ancora!
Si ma.. legga questo nostro post.
Gent.ssimo staff di Teartist, salve.
Vi sottopongo la mia situazione a riguardo dell'argomento del post.
Nello statuto della mia no-profit è scritto: “escludendo espressamente la temporaneità della partecipazione alla vita associativa“ , ma dopo c'è scritto anche che "gli associaticessano di appartenere all'associazione: per recesso, per decadenza, per esclusione", eppoi spiega le singole voci.
L'esclusione è la voce che riguarda, tra le altre cose,l'inadempienza del pagamento della quota associativa.
Lo statuto non si pronuncia su eventuali riammissioni di soci esclusi in passato.
Vengo al punto.
Noi del C.D.A. mettiamo in verbale i soci esclusi per tale inadempienza (lasciandoli segnati nel libro soci), ma anche l'eventuale riammissione, qualora capiti che la paghino in anni successivi...insomma riammettiamo regolarmente gli esclusi per mancato pagamento che, dopo qualche anno, decidono di tornare a pagare e a partecipare alle attività.
Che ci sia qualcosa che non quadra rispetto alle norme statutarie ne sono consapevole, quindi vi chiedo:
1) Devo togliere dallo statuto l'esclusione per inadempienza di pagamento quota associativa? Oppure inserire una norma per la (facile) riammissione?
2) Nel caso in cui togliessi l'esclusione, i soci inadempienti devono essere verbalizzati nel libro riunioni C.D.A.?
3) Sempre in caso non ci fosse più tale esclusione, quali sono i diritti che verrebbero a mancare ai soci inadempienti? (diritto al voto? partecipazione alle attività?)
Grazie in anticipo...sempre gentilissimi!!! (vi faccio sempre pubblicità, ve lo meritate!)
1. Lasci così
2. Devono essere segnati a Libro Soci
3. voto, ingresso nella sede e partecipazione alle attività
Buongiorno,
nel vostro interessantissimo articoletto non ho trovato dei riferimenti ad alcune categorie di soci che, credo abbastanza frequentemente, vengono individuate all'interno delle associazioni.
Mi riferisco alle qualifiche di: SOCIO ONORARIO e SOCIO SOSTENITORE.
Per queste categorie di soci valgono le medesime condizioni di un socio normale? In particolare il SOCIO ONORARIO vanta dei diritti diversi e maggiori?
Grazie mille e buon lavoro.
Perchè non ha letto i post linkati all'interno e consigliati. In particolare, questo.
salve, mi chiamo Nicola presidente di questa assoociazione di volontariato,pongo alla Vostra attenzione quanto segue: sul libro dei soci vidimato scrivo nelle note se un socio è ordinario o volontario con affianco la data dell'anno di rinnovo.
Per tutti gli altri che non rinnovano lascio bianco nelle note, se durante l'inizio d'anno non ho scritto i soci dell'anno precedente si possono inserire anche se le date non sono correnti
grazie.
Non ho capito: qual è la domanda?
Legga questo nostro post in ogni caso.
Salve Damiano, avrei alcune domande sulla quota di contributo mensile che il socio versa liberamente:
1) viene stabilita dall'ASD attraverso la consueta riunione soci annuale (o la riunione del consiglio direttivo) oppure è liberale e il socio può decidere se versare ogni mese 10, 100, o altro importo o anche niente?
2) se il socio un certo giorno, per esempio il 5 di febbraio, decide di smettere di frequentare i locali della ASD e di non prendere piu parte alla vita sociale: nei mesi successivi compare come se avesse comunque versato la quota mensile?
3) lo chiedo visto che la ricevuta non è obbligatorio emetterla, ma anche se una asd la emettesse, ovviamente in questi mesi non sarebbe possibile... quindi viene conteggiato un importo forfettario dall'AdE che il socio liberalmente può aver versato nell'a.s. considerato?
4) piu in generale, esiste una entrata minima di un socio nella propria asd oltre alla quota annuale uguale per tutti?
5) nel caso in cui non si sia mai fatta la raccomandata ai soci che non prendono più parte alla vita sociale da anni per radiarli dal libro soci ed evitare di convocarli, nelle assemblee passate dove non sono stati convocati (anche se ho capito ne avessero diritto... da statuto noi dobbiamo consegnare la convocazione a mano e ritornarla firmata, norma che dobbiamo cambiare) come ci possiamo comportare nei confronti di questi soci?
5) esiste un modo per sanare l'utilizzo errato di eventuali norme scritte ed applicate in maniera errata nello statuto dopo averle corrette oggi?
1. A mio parere state facendo una gran confusione. Se la quota è versata in cambio di qualcosa, non è "libera" nel senso fiscale del termine.
2. "Compare" dove?
3. Non ho capito
4. No
5. Dovete seguire le indicazioni del post di questa pagina. Se ci fossero soluzioni diverse le avremmo scritte, non le pare?
6. No
Salve sono segretario di una associazione culturale che presenta nello statuto per quanto riguarda la decadenza dei soci questi punti:
Gli aderenti cessano di partecipare all’Associazione :
- per dimissioni volontarie;
- per mancato versamento del contributo annuale;
- radiazione
Le mie domande sono le seguenti:
1) se un socio in un anno non vuole partecipare alle attività resta socio a vita, giusto?
2) ritornerà a far parte alle attività non appena versa la quota?
3) può farlo anche a quasi fine anno?
4) oppure è meglio che aspetti l'anno seguente ancora?
5) Nel aggiornare il libro soci, nell'elenco dell'anno in questione, ovvero quello dove questo socio non partecipa, il suo nome deve cmq spuntare?
1. Giusto
2. Giusto
3. Si
4. Sta a lui decidere
5. Certamente. Legga questo nostro post.
Buongiorno e grazie in anticipo per tutto.
Ero finalmente riuscito a metabolizzare che un socio è tale fino alle dimissioni o radiazione, ma recentemente mi sono imbattuto in questo post:
"Quando ci si iscrive ad una Associazione, lo si fa per la vita (o propria o della Associazione). Si rimane cioè soci anche per gli anni a venire, anche se non si pagano le relative quote sociali (a meno che nel proprio statuto non sia esplicitato che il non rinnovo della quota sociale annuale comporta il depennamento automatico)."
(29 ottobre 2012 alle 09:16 http://www.teamartist.com/blog/2012/04/17/il-libro-soci-a-cosa-serve-e-perche-per-associazioni/)
Poi rileggo l'intervento in apertura di questa pagina che mi confonde:
“La qualifica di socio si perde per… (elenco puntato) … 3. per morosità nel pagamento della quota sociale annuale.
Ora, l’applicazione di questa norma determina se… la partecipazione alla vita associativa sia temporanea o meno!"
Ma un concetto è esattamente l'opposto dell'altro!!! Per cortesia fatemi capire cosa mi sfugge perché stiamo prendendo delle decisione proprio in merito a questi alla permanenza dei soci che non hanno più pagato la quota sociale.
Il ns. statuto contempla queste indicazioni:
"La qualifica di socio si perde per: 1) decesso; 2) mancato
pagamento della quota sociale; 3) espulsione o radiazione; 4) dimis
sioni, le quali devono essere presentate per iscritto al consiglio
direttivo. Il recesso non comporta oneri per il socio."
Ammetto di essere confuso. Il socio dobbiamo consideralo tale anche se non paga la quota sociale?
Grazie di nuovo, Flavio.
Legga questo nostro post.
Spero che dopo sia tutto chiaro.
Buonasera,
1. è possibile rateizzare la quota sociale di un socio visto che il socio è tale "se in regola con il pagamento della quota annuale"?
2. è possibile istituire un contributo obbligatorio per le finalità associative?
la nostra è un APS 383/200
1. No, la quota sociale annuale va pagata da tutti in rata unica.
2. Si.
1.Il rinnovamento della quota sociale può essere fatto in qualsiasi momento all'inizio dell'anno?
Ad esempio noi abbiamo contattato tutti i membri, avvisando che il giorno tot di gennaio sarebbero state raccolte le nuove quote.
2. Basta dare ricevuta dell'avvenuto pagamento e ritenere i soci "rinnovati"?
3. Abbiamo stabilito a verbale dello scorso dicembre, che coloro che non avrebbero dato più notizie di sè sarebbero stati esclusi dal libro soci. E' corretto?
Buongiorno,siamo una ASD che pratica softair, il nostro problema con gli ex soci, sta nel fatto che nonostante ci sia una procedura legata alla presentazione di una lettera formale di dimissioni, molti ex soci, si limitano a "sparire", salvo poi scoprire che magari giocano in altre associazioni.
Premesso che in certi casi, siamo noi i primi a non rivolerli più in squadra,
come possiamo stralciarli dal libro soci, senza perdere dai 60 ai 90 giorni di tempo con richieste di presentarsi che molto spesso cadono nel vuoto o magari rischiare che si ripropongano a noi come se niente fosse con l'ovvio problema di doverli accettare?
grazie
Non avete modo purtroppo...
Ciao a tutti, i miei dubbi sono:
1) è possibile distinguere tra quota associativa annuale e quota associativa mensile che i soci devono versare per poter prendere parte alle attività sociali?
1b. in particolare per ogni attività stabilire una quota mensile?
2) nel caso è possibile stabilire diverse quote sociali annuali in base alle diverse attività che l'associazione pratica, dovute alle diverse quote per le iscrizioni a diversi enti di promozione sportiva e/o federazioni?
3) se nello statuto è presente una frase del tipo :"...un socio perde la qualifica di socio se entro il 10 del mese non ha versato la quota associativa mensile...", è necessario modificare lo statuto?
4) il costo della modifica dello statuto è attorno ai 300€ presso l'agenzia delle entrate, corretto oppure per gli enti no profit esiste una via più breve e meno onerosa?
5) per far fronte alle problematiche che i soci alla riunione annuale dell'associazione in cui all'inizio dell'anno sportivo viene approvato il bilancio consuntivo e preventivo non si presentano, con non raggiungendo di fatto la maggiornaza dei soci tra i presenti, è possibile dichiarare che l'assemblea è comunque valida anche in presenza , per assurdo, di un solo socio?
6) un associato può richiedere ed ottenere dall'associazione un anticipo di rimborso spese, anche attraverso una ricarica di una postepay intestata al socio?
6b. oppure direttamente in cash?
6c. l'eventuale abilitazione dovrà essere vagliato ad inizio anno dal consiglio direttivo in sede di riunione? può essere abilitato anche il presidente dell'asd a questo anticipo missione?
6d. esiste un limite a questa eventuale somma, sia che si tratta di anticipo che di rimborso spese?
1. Ni. Deve distinguere tra la quota sociale annuale (che dà i diritti a frequentare i locali della Associazione e di elettorato attivo/passivo) e i contributi mensili per le attività.
1b. si
2. Ni. Potete stabilire dei contributi annuali differenziati per le attività, fatta salva la quota sociale annuale del punto 1.
3. Direi che è obbligatorio... legga questo nostro post.
4. Dipenda dal tipo di no profit. Alcuni sono esenti dal pagamento delle marche da bollo (direi che non è il vostro caso).
5. Non ha senso. Dovreste fare le riunioni durante una pizzata o un openday o un altro momento in cui sapete che i soci partecipano!
6. Si, ma non mi piace... andrebbe deliberato dal direttivo in via preliminare spiegandone le motivazioni.
6b. idem
6c. no... se non quello dettato dal buon senso.
Buongiorno. Chiarimento:
1. un socio che sospende la sua partecipazione alla vita associativa e decide di tornare dopo 5 anni può rientrare pagando l'anno corrente o deve pagare anche i 5 anni precedenti. Non è proprio facilissimo "obbligare", anche gentilmente. Come si fa?
2. Durante questi 5 anni che non si fa vedere va sempre mandata una mail di sollecito della quota? E se ci risponde dicendo di non disturbarlo?
3. Al secondo anno, dopo solleciti e seguendo l'iter corretto, lo si fa decadere, può fare ritorno nonostante sia decaduto?
4. VORREMMO FARVI VENIRE A TORINO! QUALI SONO I VOSTRI CONTATTI? POSSO METTERVI IN CONTATTO CON LA UISP COMITATO TORINO?
1. Se non è prevista alcuna regola in merito a Statuto, dovreste farne una in un Regolamento ad hoc nella prossima assemblea soci straordinaria (oppure modificare lo Statuto stesso).
2. Si, andrebbe inviata. Come socio non può rispondere in quel modo (altrimenti va espulso).
3. No
4. Legga questo nostro post.
Il problema delle convocazioni puo anche essere risolvibile, ma:
1) - come ci si pone di fronte a tutte le utilità a cui il socio ha diritto (ad esempio: utilizzo materiali, consultazione della biblioteca, partecipazione alle attività)? non credo sia legale escludere un socio da alcune "prestazioni"...;
2) - come si ovvia all'inevitabile "annacquamento" delle maggioranze necessarie per certe delibere? si rischia la paralisi o quasi...
Grazie.
1. Se no è in regola col pagamento della quota sociale, certo che è legale!
2. La maggior parte delle delibere avviene in direttivo dove non credo ci sia "annacquamento".
Salve sono Giuseppe neo presidente di un asd riguardo le possibili dimissioni da qualsiasi carica che sia socio o presidente possono essere verbali ed espresse in sede di assemblea e approvate con votazione immediata dal'assemblea stessa? Grazie
Si, se lo Statuto non prevede altro.
Salve, sono il Presidente di una ASD. Abbiamo preso (tramite bando di gara) la gestione di un centro sportivo!
ora è vero che non dovrebbero esistere soci di serie A e soci di serie B, ma siccome stiamo cercando di creare un vero e proprio circolo Club,abbiamo qualche quesito:
1) possiamo dare la possibilità ai nuovi aspiranti soci di decidere se entrare a far parte della nostra famiglia e dunque tesserarli come soci ordinari o come atleti del circolo???
2) se si può fare possiamo avere 2 quote sociali differenti per le diverse tipologie di socio???
3) le 2 tipologie di socio, possono avere diversi diritti??? (ad esempio i soci ordinari votano e si candidano per il CD, mentre i soci Atleti Circolo , non si candidano e non votano)
Dopotutto se lasciassimo agli aspiranti soci la possibilità di scegliere
a)che tipo di socio diventare
b) che diritti avere
c) quanto pagare,
non è sempre indice di democraticità???
Spero in una Vostra cortese risposta!!!
Sembrerebbero dei quesiti banali ma siamo sicuri abbiano una rilevanza non indifferente!!!
1. Dipende. Solo i tesserati FIGC possono essere vostri atleti senza essere anche vostri soci. Per gli EPS questo discorso non vale...
2. Si, purchè tutti abbiano diritto a poter essere in regola pagando la medesima quota sociale minima.
3. NO. Se sono soci, sono soci. Un conto è invece la figura dell'atleta NON socio (che la FIGC prevede).
Buongiorno,
vorrei porvi un quesito.
La nostra associazione che consiste in un coro vorrebbe allargare i propri soci anche a familiari, conoscenti e simpatizzanti e quindi far pagare la quota associativa.
Per invogliare al tesseramento queste persone si è pensato a delle agevolazioni su acquisti nei vari negozi del paese e limitrofi.
E' una cosa possibile o si va incontro a qualche problema fiscale o burocratico (tipo far pervenire statuto, raccolta dati personali con conseguente consenso privacy)?
Ringrazio ancora per il sevizio che fate e date!
Queste card contengono sempre un punto debole perchè, di fatto, l'Associazione vende una prestazione pubblicitaria alle Aziende. Tale prestazione andrebbe fatturata e si dovrebbero pagare le relative tasse.
Buonasera, grazie per la tempestività nel rispondere. Scusate la mia ignoranza ma non riesco a capire un passaggio; riporto per comodità le mie 4 domande:
1) se nello statuto viene riportata la possibilità di essere riammesso quale socio qualora l'espulsione sia dovuta al mancato pagamento della quota sociale senza il dover saldare le quote associative arretrate è regolare?
2) se sul modulo di iscrizione si inserisce una clausola in cui il richiedente dichiara che qualora non pagasse la quota associativa intende dare le proprie dimissioni (questo eviterebbe al CD di espellerlo e quindi avrebbe la possibilità di riammetterlo come socio) è regolare?
3) dovrebbe pagare le quote sociali arretrate?
4) sia per la domanda n° 1 che per la domanda n° 2 questo modo operandi deve essere specificato nello statuto oppure è sufficiente il verbale dell'assemblea generale o il verbale del Consiglio Direttivo?
Alle prime due domande mi è stato risposto "direi di no" questo vuol dire che bisogna per forza di cosa espellere il socio che non ha pagato la quota associativa.
Alla mia terza domanda la risposta è stata " A discrezione dell'Associazione decidere...."
a. A questo punto non riesco a capire se il socio moroso ed espulso può essere riammesso come socio.
b. Tante volte avete riportato "dipende cosa è scritto nello statuto" ma allora cosa dovrebbe essere scritto nello statuto?
c. In fine, alla mia quarta domanda intendevo chiedere: se la possibilità di riammettere un socio fosse possibile, deve essere specificato nello statuto? oppure, qual'ora non fosse specificato nello statuto, è sufficiente una delibera dell'assemblea dei soci o una delibera del consiglio direttivo, o deve per forza essere cambiato lo statuto?
d. e (scusandomi per la ripetizione) cosa si dovrebbe scrivere?
a. No, a nostro parere non può.
b. E' scritto chiaramente nel post di questa pagina.
c. A mio parere non può funzionare. Un ispettore fiscale vedrebbe tutta questa manovra come uno strumento per aggirare il principio di non temporaneità.
d. Come spiegato nel post, non c'è modo di aggirare questo vincolo sui soci.
GRAZIE
Buonasera, ho letto spesso sul blog che se un socio è moroso rispetto al pagamento della quota sociale decade il suo diritto a socio e il Consiglio Direttivo deve espellerlo dall'associazione e che se non è previsto dallo statuto non può più essere riammesso. la mie domande sono:
1) se nello statuto viene riportata la possibilità di essere riammesso quale socio qualora l'espulsione sia dovuta al mancato pagamento della quota sociale senza il dover saldare le quote associative arretrate è regolare?
2) se sul modulo di iscrizione si inserisce una clausola in cui il richiedente dichiara che qualora non pagasse la quota associativa intende dare le proprie dimissioni (questo eviterebbe al CD di espellerlo e quindi avrebbe la possibilità di riammetterlo come socio) è regolare?
3) dovrebbe pagare le quote sociali arretrate?
4) sia per la domanda n° 1 che per la domanda n° 2 questo modo operandi deve essere specificato nello statuto a è sufficiente il verbale dell'assemblea generale oppure nel verbale del Consiglio Direttivo?
1. Direi di no.
2. Direi di no.
3. A discrezione dell'Associazione decidere se basta la quota dell'anno scorso o servono quelle di tutti gli anni arretati.
4. Per la 1: le modifiche di Statuto sono compito dell'Assemblea Soci. Per la 2: il modulo di iscrizione viene redatto dal Consiglio Direttivo.
Buonasera, vorrei chiedervi se a statuto si può inserire che il socio moroso vede sospeso il suo diritto di partecipare all'assemblea e di voto fin quando non salda la morosità.
Non serve, è già così-
Salve, sono socio della proloco del mio paese da diversi anni ma Quando sono andato a pagare la quota di quest anno giorni fa mi sono sentito dire che non mi posso più iscrivere perchè decaduti i termini temporali. Risulto moroso ma non mi hanno mai avvisato! Il corretto iter che invece avrebbero dovuto usare per buttarmi fuori da che artjcolo del codice civile o statuto è preso? A chi mi posso rivolgere per il torto subito?
Intanto controlli lo Statuto e veda che regole prevede. Detto questo non esiste un "limite temporale" in cui si possa rinnovare la quota sociale... Per far valere i suoi diritti, litigando, dovrebbe prendere un avvocato e mandare una diffida poi andare in giudizio... costosetto! Meglio se trova una soluzione bonaria prima.
Non è stata chiara la mia domanda: i punti citati nell articolo dell iter completo per espellere un socio moroso (l avviso, i 30gg ecc ecc) da quale codice sono presi?
Non esiste una norma dello Stato specifica se non quella di democraticità (generica) del Codice Civile.