Sembra un argomento un po’ violento ma in realtà si tratta di un problema pratico e quotidiano di moltissime associazioni.
Nella maggior parte degli Statuti infatti è contenuta una norma… illegittima. O meglio, non è tanto la norma ad essere illegittima, quanto come viene applicata dalle Associazioni.
Prima di svelarvi di quale norma si tratta però, facciamo un passo indietro. La vostra Associazione vuole godere di un regime fiscale agevolato, giusto? Cioè non vuole pagare tasse allo Stato. Ma lo Stato è obbligato a riconoscervi questo privilegio? Assolutamente no! Lo riconosce soltanto a quelle Associazioni che assicurano tutta una serie garanzie che devono essere iscritte nel proprio Statuto.
Tra queste garanzie c’è la “democrazia interna” (sulla cui interpretazione abbiamo versato fiumi di inchiostro digitale) ma anche che nello Statuto sia redatto “escludendo espressamente la temporaneità della partecipazione alla vita associativa“. Molto di voi avranno riconosciuto questa frase perchè è uno dei punti che si deve obbligatoriamente dichiarare di ottemperare quando si compila il modello EAS… In particolare è la lettera C del punto 36.
E qui casca l’asino. Infatti una gran parte degli Statuti contiene una frase di questo tipo: “La qualifica di socio si perde per… (elenco puntato) … 3. per morosità nel pagamento della quota sociale annuale.
Ora, l’applicazione di questa norma determina se… la partecipazione alla vita associativa sia temporanea o meno!
Ci sono infatti due strade per applicarla. Una semplice (e sbagliata) ed una complessa (e corretta).
La strada semplice e sbagliata: il socio viene considerato decaduto in automatico e stralciato dal Libro Soci (come fa, credo, il 90% delle Associazioni).
La strada complessa e corretta:
– Il consiglio direttivo si riunisce entro una certa data dall’inizio dell’anno Sociale (diciamo entro il quinto mese) e stila un elenco di chi non ha rinnovato la quota sociale annuale
– Invia ai soci in elenco una lettera con ricevuta di consegna (anche via mail) in cui sollecita i soci al pagamento della quota sociale entro 60 giorni. Avvisa che, se non si provvederà al pagamento della suddetta, si inizierà l’iter di espulsione dalla Associazione.
– Passati i 60 giorni si riunisce il Consiglio Direttivo e verbalizza una delibera, con voto nominale, di espulsione dei singoli soci che non hanno provveduto a sanare la propria posizione. Il provvedimento viene notificato al socio soggetto con lettera con ricevuta di consegna (anche via mail) e gli si danno 30 giorni di tempo per fare ricorso alla Assemblea Soci.
– In caso non venga presentato ricorso entro i 30 giorni stabiliti, il socio può essere considerato espulso a tutti gli effetti e stralciato dal Libro Soci; in caso abbia fatto ricorso alla Assemblea Soci, va riunita e la decisione spetta alla stessa. Se la decisione non cambia, appena si verbalizza l’assemblea si può considerare il socio in esame espulso a tutti gli effetti e stralciarlo dal Libro Soci.
NB.: Ovviamente un socio espulso per morosità NON può essere riammesso in associazione l’anno dopo come se niente fosse! E, sempre ovviamente, un socio espulso anche correttamente può fare ricorso alla Giustizia ordinaria per far valere le proprie ragioni (se ha tempo e soldi).
IL NOSTRO CONSIGLIO: stralciate totalmente dal vostro statuto la clausola di espulsione per non rinnovamento della quota sociale. Per il Legislatore si è Soci di una Associazione… per la vita! E non ha tutti i torti. Che senso ha espellere un socio, dovendo fare una trafila di GARANZIA DEI SUOI DIRITTI (e qui torniamo al concetto della garanzia della democrazia interna) così lunga ed onerosa? Che, tra le altre cose, pregiudica il fatto che possa tornare ad essere vostro socio in futuro (o che, minimo minimo, ridobbiate fare l’iter di accettazione, anch’esso non semplicissimo)? Alcuni obietteranno: “Ma così dobbiamo convocarli tutti alla Assemblea Soci annuale, con un gran costo di lettere e francobolli“. Ma nel 2013 esistono la posta elettronica, i siti web e gli sms: modificate il vostro statuto per accettare anche queste forme di comunicazione per le convocazioni (tra l’altro già perfettamente integrate sulla nostra piattaforma TeamArtist) ed il gioco è fatto!
Damiano Dalerba & Stefano Cabot
Direttori area noprofit di TeamArtist
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La mia domanda è questa : Un socio di una associazione gemellata può frequentare l'altra associazione senza essere iscritto.? ( chiarisco il socio di una delle associazioni paga € 130 all'anno , mentre il socio dell'associazione che si vorrebbe frequentare senza iscrizione , ne paga € 950 la prima iscrizione e poi € 250 all'anno) qualcuno del direttivo dice di si, i soci si oppongono in quanto ritengono che il gemellaggio non può dare questo diritto. grazie Luciano Fontana
Fiscalmente il "gemellaggio" non esiste. Detto questo, in ogni caso, la risposta è No.
Salve, volevo sapere se i Soci che non sono in regola con il pagamento della quota sociale, in caso di Votazioni per l'elezione di un nuovo Consiglio Direttivo, hanno diritto al voto, mettendosi in regola con la quota annuale prima di votare..... Grazie!
Si, certamente. Salvo qualche strana regola che possiate aver messo a Statuto.
Sono stato associato 9 anni fa ad una associazione sportiva (Circolo Velico). Per iscrivermi mi chiesero una quota ingresso (300 euro) e una quota associativa (120 euro).
Per motivi familiari non ho rinnovato l'iscrizione in questi anni e oggi il Circolo mi chiede, per iscrivermi nuovamente sia la quota ingresso (oggi 350 euro) sia la quota sociale (150) in virtù di questo articolo del loro regolamento interno che mi pare di dubbia legittimità. Il circolo è concessionario di un tratto di arenile.
ART. 25 – RIAMMISSIONE DEL SOCIO DECADUTO O DIMESSO
Il socio dichiarato decaduto o dimesso, se volesse riottenere la qualifica di socio, dovrà ripresentare domanda di
ammissione.
Nel caso che la domanda risultasse nuovamente accettata, egli dovrà versare:
Trascorsi meno di tre anni solari dalla data di decadenza o dimissione alla data di riammissione, tutte le quote e
le penalità di cui risultasse debitore alla data di decadenza o dimissione ed inoltre tutte le quote pagate dai soci
negli anni di sua assenza, maggiorate del 15%.
Trascorsi tre o più anni solari dalla data di decadenza o dimissione alla data di riammissione, tutte le quote e le
penalità di cui risultasse debitore alla data di decadenza o dimissione ed inoltre la quota d’ingresso in vigore al
momento della riammissione.
Il socio verrà riammesso con un nuovo numero di matricola.
Beh, se il socio decade e deve rifare tutta la procedura di iscrizione, è giusto quello che viene chiesto
Buongiorno, avrei due domande:
1) E'possibile prevedere nello statuto che il socio moroso viene espulso dopo il mancato pagamento della quota sociale per tre anni consecutivi? In modo da poter fare la procedura (la lunga e corretta) ogni tre anni?
2) Si può, sempre scrivendolo nello statuto, prevedere che il socio riacquisti la sua qualità di socio pagando semplicemente la quota dell'anno in cui richiede nuovamente l'iscrizione senza dover pagare gli allegati?
1) No
2) No, ma fino al mancato rinnovo possono essergli inibiti alcuni diritti di partecipazione
Buongiorno,
nell'evenienza di dimissioni del consiglio direttivo e del presidente, vengono considerati soci tutti quelli che hanno versato la quota entro la data delle dimissioni. La domanda è il socio che ha bonificato entro la data, ma i soldi sono stati accreditati per data contabile e valuta due giorni dopo può essere ammesso a votare in assemblea?
Grazie
Fa fede la data di mandato di pagamento, quindi ha diritto di voto
Un socio fondatore, se sospeso, è tenuto a pagare le quote associative? Qual'è la norma a cui si riferisce il quesito?
dipende da cosa è scritto nel vostro statuto
Salve, sono socio di una ASD nata ad inizio 2016. Nel Marzo 2016 il presidente si è completamente eclissato lasciando alla deriva la gestione dell'associazione, non convocando alcuna assemblea e non adempiendo a nessun impegno nonostante la vita associativa lo richiedesse. Il vicepresidente, dopo alcuni mesi, ha convocato assemblea, inviando raccomandata con ricevuta di ritorno anche al presidente che in ogni caso non si è presentato all'assemblea. Si è arrivati ad un'assemblea straordinaria all'inizio del 2017 in cui si è deciso di sollevare il presidente dall'incarico e di nominare l'allora vicepresidente come presidente; il tutto è stato comunicato al presidente che, ancora, non ha dato alcuna risposta. Inoltre, con il nuovo anno sociale, non è stata versata quota associativa dall'ex presidente.
Abbiamo svolto azione corretta sollevando il presidente dal suo incarico? Possiamo cancellarlo dal libro soci per il non pagamento della quota sociale 2017?
Grazie del vostro tempo
se il vostro statuto ve lo consente sì
Desidero non essere più socio di un Circolo Acli, che debbo fare ? Basta che non rinnovi più la tessera oppure lo debbo comunicare per iscritto. In questo Ultimo caso devo citare qualche articolo di legge?..
Puoi avvalerti del diritto di recesso secondo le modalità previste dallo statuto dell'Associazione in questione (in qualità di socio, hai diritto di consultarlo). Leggi cosa c'è scritto e segui quella procedura.
L'Assemblea straordinaria della mia Associazione, al fine di realizzare una nuova sede sociale, di chiedere un contributo straordinario di 200 euro, oltre la normale quota sociale. Il fondo così costituito servirebbe esclusivamente a portare avanti la pratica con le istituzioni, ma non c'è al momento ne un progetto preciso, ne un preventivo di spesa.
Il socio che non versa questa quota straordinaria, può essere espulso?
Grazie.
Cordiali saluti
no, non puoi obbligare al pagamento
Sono membro di una APS, nell'anno 2016, nessun socio ha rinnovato il tesseramento, in quanto i membri del direttivo non ne hanno comunicato richiesta e non ha proceduto in merito. Si può procedere al tesseramento per il 2017? Bisogna fare un verbale per giustificare il mancato tesseramento per l'anno 2016?
Grazie anticipate. Buona giornata.
Sì, si può tranquillamente chiedere il pagamento della quota sociale in corso.
Attenzione alla corretta compilazione del libro soci.
Se nessun socio ha pagato la quota nel 2016, come avete fatto ad approvare il rendiconto economico del 2015????
Ho formulato la domanda mi è stato risposto che l'ho già fatta, Impossibile scrivo per la prima volta. Quesito:per essere socio si acquista una azione di una Spa immobiliare proprietaria del complesso affittato al Cere. Se un socio non paga la quota di gestione perché non frequenta per tutto l'anno, non può entrare,cessa di essere socio ma rimane proprietario dell'azione. Giusto? Grazie e cordiali saluti, Antonio Zironi
non mi è chiaro cosa centri un'immobiliare SPA con un'associazione no-profit...
Sono socio del suddetto circolo che è Ass.Sport. Dilet. affiliata al Coni ed alla Fise di proprietà di una Spa immobiliare di cui detengo una azione.Se non pago la
quota di gestione annuale e non frequento per 365 giorni sono obbligato a pagare la quota di gestione e a rendere l'azione? Grazie e cordiali saluti
che nesso c'è tra SPA immobiliare e associazione no-profit?
Sono il presidente di una asd,nel nostro statuto è prevista la perdita della qualifica di socio per morosità con la ratifica del consiglio direttivo. Il consiglio direttivo a proposto è l'assemblea dei soci a approvato il regolamento interno nel quale è previsto la perdita della qualifica di socio trascorsi trenta giorni dalla data di rinnovo della quota associativa annuale senza che ci sia bisogno della ratifica da parte del consiglio direttivo.grazie
Qual è la domanda?
Sono membro del consiglio direttivo di un'associazione culturale costituita ai sensi del 148 TUIR, senza scopo di lucro e affiliata ad un ente nazionale riconosciuto.
Con regolarità organizziamo trattenimenti danzanti per finanziare le attività del circolo (corsi, iniziative anche politiche, ecc.).
Sui trattenimenti viene regolarmente pagata la SIAE per tutti gli emolumenti dovuti (per la verità sempre frutto di contrattazioni fumose...): diritti musicali, IVA sui diritti musicali versati, imposta sugli spettacoli, ecc.
Ora il nuovo dirigente dell'Agenzia SIAE, entrato da poco in carica, si è fatto personalmente conoscere in occasione di una visita di controllo da lui stesso eseguita.
Ha sostenuto che le QUOTE ASSOCIATIVE incassate per NUOVE iscrizioni durante i trattenimenti (quindi non i rinnovi) sono da considerarsi entrate soggette a imposizione IVA in quanto realizzate durante una attività di natura commerciale. Mentre di quelle incassate in giornate senza intrattenimenti non sarebbero di suo interesse fiscale.
Da tenere presente che i trattenimenti sono riservati ai soli soci che, non per tutti i trattenimenti ma per buona parte degli stessi, sono chiamati a versare un contributo di partecipazione.
Tralasciando l'aspetto annoso della tessera "immediata"soventemente contestata sul fronte amministrativo ma non di competenza SIAE, accondiscendendo a questa interpretazione della SIAE (si tratterebbe di poche tessere ogni sera e quindi dal punto di vista economico piccole cifre) non scatterebbe il pericolo di autodichiarare che addirittura la voce per eccellenza istituzionale, le quote associative, sono attività commerciale, rischiando di far perdere quindi all'ente la propria natura non commerciale in caso di un controllo di natura fiscale?
Grazie mille per il vostro parere!
Ciao Robert. Questa persona ti ha messo per iscritto tale opinione? Si tratta, come è ovvio, di una scempiaggine... e non riesco a credere che possa davvero averti detto una cosa simile.
Buongiorno, visto che tutti i soci devono pagare le quote associative annuali, compresi i soci fondatori se non ho capito male, nel caso un socio fondatore non paghi la quota associativa e non frequenta più la asd si può attivare anche per lui con le modalità consigliate nel vostro post la procedura per la espulsione con relative comunicazioni o per un socio fondatore non si può fare e deve continuare a pagare la quota annuale? o eventualmente è meglio nel caso dei soci fondatori sospenderli senza espulsione definitiva(o ciò non viene visto come differenza di trattamento con gli altri soci)?
grazie!
Certo che puoi. Senza alcuna distinzione rispetto agli altri soci!
Ciao,
noi non abbiamo mai espulso nessuno, semplicemente nel libro soci che si stila verso fine anno, inseriamo solo quelli che hanno rinnovato. Durante l'anno tramite fb anche i non soci vedono le nostre attività, solo che ai Soci vengono comunicate in anteprima via mail.
1) Va bene come facciamo?
Si va bene
il socio non in regola con la quota sociale annuale che non abbia ricevuto il provvedimento di espulsione deve essere convocato all'assemblea ordinaria e/o straordinaria? se si ha diritto di prendere la parola e di voto?
Se non ha pagato la quota no
Buongiorno
purtruppo nella pratica i soci spesso non si riescono a trattenere a lungo, provano la disciplina e poi si disinteressano.
1 - Contro l'automatismo dell'esclusione per morosità può essere valida la pratica di allegare a ogni verbale di assemblea l'elenco soci con diritto di voto (= paganti la quota dell'anno in corso) e l'elenco dei soci morosi, senza ulteriori invii personalizzati di email? NB. il verbale di assemblea arriva ai soci morosi
2 - Posso non inviare convocazioni e verbali delle assemblee ai soci morosi da almeno 3 anni (o 5 anni)?
3 - Posso eliminare dal libro soci i soci morosi da 5 anni (o 10 anni)?
4 - Posso non inviare convocazioni e verbali delle assemblee ai soci morosi che hanno fornito un indirizzo email sbagliato o non più funzionante senza ulteriori comunicazioni?
grazie
laura
1. Non capisco. Così facendo cosa otterresti?
2. Fino a che non li espelli, no.
3. Con la giusta procedura, si.
4. Basta pubblicare la comunicazione in bacheca soci.
Buongiorno.
Sono un dottore commercialista ed ho tra i miei clienti delle associazioni.
In particolare, un'associazione culturale ha richiesto la mia consulenza dopo la costituzione e i primi adempimenti.
Nel verificare lo statuto, una delle clausole riporta la seguente affermazione "l'ammissione a socio è a tempo annuale".
Dal mio punto di vista tale norma non è in regola con quanto richiesto dal tuir.
Cosa ne pensate?
E' possibile abbonarsi ai vostri servizi?
Grazie e buona giornata
Cortese collega, questo blog è gratuito solo per associazioni no profit. Se vuole può acquistare una nostra consulenza a pagamento
Nel nostro statuto c'è scritto:
La qualifica di socio si perde per:
- ....
- morosità senza giustificato motivo;
- ....
per il nostro consiglio direttivo, il socio che non paga perché non più interessato ai corsi ha un valido e "giustificato motivo" per non pagare la quota.
Nella pratica, è la signora che per un anno ha frequentato i nostri corsi e l'anno dopo non viene più perché lavora e dice "forse torno l'anno prossimo".
1. Possiamo tenere la signora come socio "non pagante" in attesa che ritorni in futuro?
2. Nel caso ritorni, possiamo decidere noi del consiglio se fargli pagare gli arretrati oppure solo l'anno in cui si ripresenta? Nello statuto non è indicato nulla.
Grazie di tutto!!
1.2. Si
Salve,
Stiamo redigendo lo statuto di una asd ciclistica,
1- Volevamo inserire a statuto che i soci che per alcuni anni non hanno pagato la quota associativa e chiedono di essere riammessi devono versarla per gli anni indietro non pagati. È possibile?
2- Questo ovviamente per i soci maggiorenni. è possibile escludere da questa clausola i soci minorenni...poiché si sa...cambiano sport continuamente...oppure no? Grazie
1. Si
2. No
ho letto con interesse l'articolo sopra riportato e mi è sorto un dubbio.
se il/i socio/soci che non hanno ottemperato all'obbligo del pagamento della quota annuale fanno anche parte del consiglio direttivo? che fare?
Ricordateglielo. E se si ostinano a non pagare, si espellono.
Si può espellere un socio minorenne se il genitore si comporta in modo lesivo dell'associazione, venendo meno ai doveri dello Statuto? In altre parole, il genitore che firma la domanda di adesione, ha gli stessi doveri del figlio che è il vero socio?
No, il socio infatti è il figlio
Gentilissimi esperti ho in quesito che mi preoccupa molto. in una asd lo statuto prevede che per votare all'assemblea elettiva del nuovo cda e approvazione bilancio ect ect... si deve essere in regola con la quota sociale.
L'assemblea dei soci avviene in ottobre, le quote sociali scadono in settembre:
1. Secondo voi è legittimo impedire ai soci che non hanno rinnovato la quota entro l'assemblea vietargli il voto?
2. Se un nutrito numero di soci vota il bilancio, elegge nuovi consiglieri, vota le programmatiche della Asd... e poi non pagano la quota e vengono allontanati... come ci si comporta?
3. La mia preocuppazione è che si posssano avere dei voti che alla fine si rivelino influenti ma inservibili, come posso fare per essere garantito che chi vota poi rimanga socio asd e si prenda le sue responsabilità sul suo voto?
1. Si. Ma devono potersi mettere in regola fino all'inizio dell'assemblea.
2. No. Non devono essere ammessi al voto, prima che lo facciano. A cosa serve altrimenti un Libro Soci?
3. Non c'è tale garanzia.
Buona sera. Per coloro che non si trattasse di quota associativa (regolarmente pagata), ma che vengano eliminati come soci solo per non aver prestato servizio da più di un mese? Mi chiedo se un ente ormai privato basato sul volontariato possa apportare un provvedimento come questo grazie.
Sembra una procedura scorretta
Salve, sono socio di un associazione senza fine di lucro;
Quest'anno all'atto di rinnovo della quota associativa mi è stato risposto che non posso rinnovare in quanto lo scorso anno ho omesso il pagamento per probabile dimenticanza e quindi dovrei fare una richiesta di associazione ex novo subordinata a ratifica del consiglio direttivo che sembra essermi contro e quindi propenderebbe al rifiuto della mia richiesta come nuovo socio.
La situazione sembra kafkiana nel senso che pur tenendo conto che il nostro statuto stabilisce che la qualità di socio si perde per morosità (che può essere dichiarata dal consiglio) io a tutti gli effetti NON ho mai ricevuto, perchè mai emesso dalla associazione, alcun documento di messa in mora e quindi non ho potuto rimediare alla dimenticanza.
Credo che a tutti gli effetti potrei essere considerato socio non in regola con i pagamenti a cui richiederli (tra l'altro si tratta di una cifra ridicola) ma da qui a usare una dimenticanza per far fuori un socio ce ne passa.
1. Trattandosi di un associazione senza fini di lucro possono comportarsi in questo modo senza dar conto a nessuno?
2. Quale via potrebbe intraprendere chi si trovasse nella mia condizione?
3. Dovrei ingaggiare un avvocato per vedere riconosciuti i miei diritti a rimanere socio o posso chiedere l'intervento degli ispettori dell'ufficio delle entrate?
4. A chi rivolgersi?
Grazie in anticipo nella speranza possa aiutarmi a dirimere questa ingiustizia.
1. No
2. Trova il loro Iban e pagagli la rata di quest'anno e dell'anno scorso
3. E' una possibilità
4. Io pagherei comunque le due quote, quindi se avessero qualcosa da ridire comunicherei loro che se dovessero attuare comportamenti scorretti ti rivolgerai alla Guardia di Finanza.
Buongiorno,sono il presidente di questa associazione nonché fondatrice insieme a mio marito della stessa dopo la morte di nostro figlio per tumore cerebrale a cui e' stata dedicata l'associazione.
Attualmente siamo in 7 di cui tre nel consiglio direttivo io mio marito vice presidente e la segretaria.
Gli obbiettivi dell'associazione sono quelli di assistere le famiglie di bimbi con tumore cerebrale e di raccogliere fondi per la ricerca. Da circa 5 anni la nostra attività prevalente e' stata quella di finanziare progetti pervenuti da un unico interlocutore che e' per altro il responsabile della neuro oncologia di questo ospedale pediatrico.
Da tempo io come presidente propongo di allegare le nostre attività come per altro era il mio spirito all'inizio della nascita dell'associazione ma ho avuto sempre ostacoli di ogni tipo perché gli altri 5 componenti hanno un legame viscerale con questo medico da volergli acconsentire ogni minima richiesta spesso anche non opportuna.
Fin ad oggi ho tollerato questa cosa ma ora stanno minacciando la mia figura e il mio ruolo tanto da volersi appropriare dell'associazione inserendo attraverso ritorsioni psicologiche verbali di ogni tipo senza nessun fondamento.
In questo momento l'associazione e'stata accreditata dall'ospedale con cui collabora e entrerà a far parte del comitato dell'associazione ma dovrò firmare un protocollo d'intesa con l'ospedale che vincola l'associazione a devolvere fondi alla fondazione dello stesso ospedale con vincoli e progetti accreditati selezionati da un comitato scientifico e dalle associazioni accreditate.
Il cambiamento che ci sarà totale perché le richieste di finanziamento che prima venivano dirette da questo medico ora dovrebbero passare dalla fondazione che per altro e' fornita di comitato scientifico e capace di selezionare le richieste.
Il mio problema ora e' che quando comunicherò questa cosa ai soci ci sarà una guerra e la mia intenzione a
quel punto e di espellerli definitivamente.
Vorrei da voi un consiglio su come affrontare questa cosa per me molto penosa.
Saluti
Ida Buonavoglia
Su 7 soci devi avere almeno 4 voti per far passare le tue idee... purtroppo (o per fortuna) nelle Associazioni deve vigere la democrazia. E non essere d'accordo col Presidente non è un motivo sufficienti per essere espulsi 🙁 Capisco i tuoi sentimenti, ma questa è la realtà.
Ciao,
non ho pagato l'iscrizione ala siae 2015 e ho lasciato decadere la mia iscrizione da quello che dicono "Il mancato pagamento del contributo annuale entro il 31 dicembre è causa di decadenza dell’Associato dal rapporto associativo”. Ora volevo pagare, anche se in ritardo, l'anno trascorso per chiudere con la siae ma mi hanno conteggiato anche i sei mesi di quest'anno. Se, da come c'è scritto nella lettera, la mia iscrizione è decaduta il 31 dicembre io devo pagare solo l'iscrizione dell'anno passato. A me sembra logico, a voi? Che posso fare?
Ti sei impegnato a rispettare il loro Statuto e i loro regolamenti quando ti sei iscritto. Quindi...
Buonasera, volevo avere cortesemente delle informazioni al riguardo di un club a cui sono associato. Negli ultimi anni molti soci tra cui due fondatori, per problematiche interne si sono allontanati non pagando più la quota annuale prevista. Alcuni di loro vorrebbero ritornare, ma il presidente del Club, ha detto che devono pagare tutti gli anni arretrati non pagati, cercando di ostacolare in tutti modi il loro rientro per timore delle prossime elezioni. Ovviamente nessuno di loro vuole pagare gli anni addietro in cui non hanno partecipato all'attività del club.
Il Consiglio direttivo non ha mai contestato la morosità per iscritto.
Un socio, ha l'obbligo di versare oltre la quota annuale, anche quelle pregresse non pagate?
Eventualmente, per ovviare a questa problematica, un socio potrebbe rassegnare le proprie dimissioni all'inizio dell'anno e poi dopo pochi mesi ripresentare la nuova domanda al Club per ritornare a farne parte, ed in questo caso dovrebbe pagare gli anni precedenti oppure il pregresso non è dovuto?
Nello statuto non si fa menzione di nulla al riguardo.
Grazie mille per la Vs. gentilezza e complimenti per il supporto che ci fornite.
Massy
Premesso che un socio escluso (o che smette di far parte dell'associazione) non potrebbe essere riammesso, secondo noi è corretto pagare gli anni pregressi
Salve, volevo sapere se uno o più soci onorari possono essere spogliati della loro nomina dall'assemblea senza un motivo oggettivo, cioè senza che abbiano commesso nessun fatto grave verso l'associazione
se esiste a tal proposito una norma che lo stabilisce
in attesa di una vostra risposta saluto cordialmente
grazie
Dipende da cosa prevede il vostro statuto. Secondo noi non è comunque corretto
Vorrei complimentarmi per alcuni dei vostri articoli. Mi hanno chiarito diversi punti oscuri sui vari regolamenti.
Avrei una questione delicata: io ed alcuni soci siamo stati mandati via da una associazione no profit, mediante la non accettazione di rinnovo della quota sociale anno 2016. Ci scrivono: Il Consiglio Direttivo dell’Associazione xxx comunica che in applicazione dell’Art.11 punto e) dello Statuto le loro eventuali domande di rinnovo della quota anno 2016 non saranno accettate.
Il punto 11e cita: attribuzioni e funzonamento del consiglio direttivo, il cd è investito dei più ampi poteri di amministrazione dell'associazione ..... e decide sulla accettazione, sulla radiazione e sulla decadenza dei soci.
C'è anche un articolo 20 "Sanzioni e Ricorsi riguardanti i Soci" che parla di richiamo scritto, sospensione delle attività fino ad un massimo di 30 gg, sospensione delle attività da 30 a 120gg, radiazione. Le deliberazioni del CD devono essere motivate, al socio deve essere preventivamente contestato l'addebito con la facoltà di essere ascoltato.
Ricevendo solamente la lettera di non rinnovo appellandosi ai più alti poteri, non è che questo CD abbia ignorato qualche articolo del regolamento?
Non ci hanno dato in sintesi alcuna possibilità di difenderci.
Senza un primo richiamo scritto non è regolare
Concordo in parte con l'articolo relativo all'espulsione dei soci. Per quanto riguarda le associazioni di volontariato (legge 266/91) di promozione sociale (383/2000) e quelle sportive, la previsione sulla democraticità espressamente da prevedere in statuto è scritta in legge ma per tutte le altre forme associative senza scopo di lucro questa previsione non sarebbe obbligatoria (parliamo di enti non commerciali di tipo associativo) e quindi ai sensi dell'art.16 del c.c. non sono elementi obbligatori l'estinzione dell'ente e la devoluzione del patrimonio ma solo la previsione dei diritti e obblighi delgi associati e condizione per la loro ammissione, la non lucratività anche indiretta dell'ente.
Fatta questa precisazione, sulla temporaneità della partecipazione alla vita associativa questa è da intendersi come non possibilie per un limitato tempo o periodo, (una settimana, un mese un trimestre ecc.) quindi, se un socio paga una quota ssociativa annuale, questa non può essere frazionata in fuzone della partecipazione. Va da se che, se l'atto costitutivo lo prevede, ed è legittimo prevederlo ai sensi dell'art. 24 del cc., l'esclusione del socio può avvenire in presenza del mancato rispetto delle clausole associative ( omesso versamento della quota sociale entro il termine stabilito e considerata dalla giurisprudenza una grave mancanza). Onde evitare comunque ricorsi in giudizio o a collegi arbitrali, si suggerisce di non prevedere l'esclusione ma la decadenza perdendo il solo diritto di partecipare alle assemblee e quindi di votare. In questa situazione, il socio è formalmente ancora iscritto all'associazione ma non viene considerato tale nel quorum assembleare (se alla data di convocazione non ha pagato, non è quindi invitabile all'assemblea) e quindi in caso di votazioni che presuppongono il raggiungimento di un certo numero di soci non vanno neanche computati (ma per essere applicabile è necessario scrivere nello statuto che il quorum si considera rispetto al numero dei soci aventi diritto di voto e non rispetto ai soci iscritti). In questo modo, le associazioni che hanno molti soci, che variano di anno in anno, possono tranquillamente svolgere la loro attività avendo solo l'accortezza, a fine anno, di dichiarare decaduti dalla campagnine sociale quei soci che entro l'anno solare di competenza non hanno ottemperato ai propri obblighi.
Sono presidente di una asd da me ideata e fondata. Il consiglio mi ha espulso con comunicazione via mail per non aver pagato la quota associativa entro aprile. La procedura non mi sembra corretta...inoltre posso chiedere prova dei pagamenti degli altri soci fondatori? Non avrei dovuto essere presente al consiglio che non é stato mai convocato?
Cosa prevede lo statuto a riguardo? Ad ogni modo avrebbe dovuto essere avvisato e ha diritto di chiedere la prova del pagamento degli altri
lo statuto prevede la clausula di esclusione socio che senza giustificato motivo si rende moroso del versamento del contributo stabilito.
Ma prevede anche un iter? Ovvero, è previsto che si venga prima avvisati?
sono stato espulso dall'associazione senza essere stato convocato all'assemblea sono socio fondatore cosa posso fare?
Far valere i suoi diritti, chiedendo spiegazioni
L'associazione sport.asd puo'espellere inappellabilmente un socio senza un "processo" incamerando i suio "diritti" salatamente pagati esempio un posto barca?
in teoria no...
Secondo voi, fermo restando che l'adesione all'asd è a tempo indeterminato, è possibile inserire nello statuto una clausola che preveda la perdita della qualifica di socio se il pagamento della quota non avviene entro due mesi successivi al termine entro cui questa doveva essere versata?
E' quello che fanno quasi tutte le associazioni. Si può fare, ma con la procedura corretta
Vorrei sapere se il coniuge del socio banconiere può far parte del consiglio direttivo dell'ente del qaule fa parte..o esiste la clausola conflitto di interesse. .grazie spero di essere stata chiara...
Può, ma cosa intende per banconiere? O.O
presidente, vicepresidente e segretario (nominati nell'atto costitutivo e ed eletti con verbale del consiglio) sono tenuti a pagare la quota sociale?
Si, sono soci
Sono possessore patentino recuperante rilasciato Ass forte Maso non ho pagato rinnovo associazione quota annua mi è stato ritirato è legale?
A mio parere, si.
Salve,
come si può conciliare il rispetto del principio secondo il quale si è soci a vita con le esigenze pratiche della vita associativa?
Le faccio un esempio:
Se in un associazione di 8 soci, 5 hanno ormai abbandonato la vita associativa senza recedere dall'Associazione non si rischia di paralizzare l'attività dell'associazione stessa in materia di numero legale per le adunanze, modifica dello statuto, ecc?.
L'unica via è l'esclusione dei soci da parte del Consiglio direttivo? E se tra i soci "dormienti" ci sono anche membri del direttivo?
Grazie.
Cosa prevede il vostro statuto a riguardo?
Mi riaggancio a quanto scritto da Umberto (16/02/2016): sono in procinto di apportar alcuni ritocchi allo statuto della mia associazione, perché sia in tutto e per tutto in linea con quanto previsto dalla legge in materia di no-profit.
Volendo depennare la cancellazione per morosità, come posso tutelarmi nei confronti di quegli associati che abbandonano la vita associativa senza dare nessuna comunicazione? Devo necessariamente seguire l'iter descritto o è possibile una clausola del tipo "per allontanamento volontario dall'associazione per oltre (ad es.) un anno"?
Se segue l'iter che proponiamo, va bene
Buongiorno, volevo chiedere la seguente domanda. Ho stipulato contratto di affitto in deroga tra (io) proprietario e il coltivatore diretto presso l'associazione di categoria. Al momento del pagamento mi hanno chiesto, oltre gli oneri per l'assistenza, anche la quota per l'iscrizione dicendomi che sarebbe stata obbligatoria per l'intera durata del contratto. (Es contratto di 7 anni, iscrizione annuale obbligatoria per 7 anni). Vi chiedo se è vero che si obbligatoria l'iscrizione annuale per l'intera durata del contratto.
Grazie
A mio parere, no. Ma senza vedere le carte è difficile da dire.
Ma in questo caso l'associazione può comunque attuare degli atteggiamenti di esclusione oppure anche quelli secondo voi sono illegittimi? Mi spiego meglio, soci non in regola con la quota è corretto escluderlo dalle mailing list, chat whatsapp, lettere informative su cosa si sta facendo, eccetera eccetera.. finché non ha rinnovato?
In teoria non sono dei "canali ufficiali" dell'associazione...
Buongiorno,
Sono da poco segretaria di una ASD di Pugilato, regolarmente iscritta al CONI ed alla F.P.I., i soci della nostra associazione sono tipicamente atleti che frequentano i corsi e la quota associativa viene versata all’atto dell’iscrizione al corso.
Succede poi che, negli anni, moltissimi atleti cambiano sport e non frequentano più i nostri corsi quindi non rinnovano il tesseramento alla Federazione e non pagano più la quota associativa annuale
Per una loro definitiva esclusione...
Riporto parte dell'articolo dello Statuto (redatto nel 2008)
La qualifica di associato viene meno per i seguenti motivi:
a)… … …
b)per morosità, qualora il socio, non avendo comunicato disdetta e rimasto in arretrato con il pagamento della quota sociale, non provveda a regolarizzare la propria posizione entro 15 gg dall’invito rivoltogli dal Consiglio Direttivo a mezzo lettera raccomandata
la domanda è: vista l’onerosità delle raccomandate (direi che siamo sulle 200 lettere da spedire) e considerata l’evoluzione tecnologica...è possibile utilizzare altri mezzi (sms o mail) anche se non espressamente previsti nello statuto?
Si, certamente.
Buongiorno, dirigo una asd e ho un problema con una socia che denigra, in modo non dimostrabile, la nostra associazione e in particolare me, inoltre quando gioca al tavolo (facciamo tornei di burraco) crea sempre e immancabilmente palpabili atmosfere di tensione di cui tutti i giocatori si lamentano.
Come posso dichiararla persona non gradita e impedirgli così l'ingresso ai tornei che settimanalmente svolgiamo?
Nella scheda di tesseramento da lei firmata fra gli altri punti ho inserito questo:
La Direzione del Circolo si riserva la facoltà di annullare in qualsiasi momento e con effetto immediato la posizione di un socio a seguito di un comportamento dello stesso ritenuto scorretto, incivile o che possa comunque offendere l’immagine del Circolo stesso e/o arrecare danno agli altri soci.
Mentre nello statuto l'art 7 recita:
ART. 7) PERDITA DELLA QUALITA’ DI SOCIO E SANZIONI DISCIPLINARI
I Soci cessano di fare parte dell’Associazione:
a) per dimissioni
b) per mancato pagamento delle quote sociali
c) per radiazione, allorché il Socio commetta azioni o tenga comportamenti contrari alla Legge, o comunque lesivi degli interessi della Associazione
Grazie, Gianluca
Fino a che "non è dimostrabile" non è corretto facciate nulla. Raccogliete le prove e poi espelletela.
Salve io ero socio di un'associazione volontari onlus. Dico "ero" perchè il Presidente di questa associazione mi ha revocato il decreto regionale di guardia zoofila perchè a suo dire non ho:
1) provveduto al pagamento della quota associativa scaduto a suo dire il 10/01/2016 io non posso saperlo in quanto non sono a conoscenza nè dello Statutoe nemmeno regolamenti interni Non sono stata avvisata della scadenza.
2) non ho svolto alcun servizio a suo dire. Del servizio non sono mai stata chiamata in quanto lui deve essere in concetto servizio veterinario.
La mia domanda è questa:
1. Può revocare un decreto reg.le e mettere al mio posto un famigliare che ha fatto il corso a settembre e sbattere fuori me dal 2014?
2. Può sbattermi fuori x il servizio non svolto se nn mi avvisi e non mi procuri una divisa mai consegnata?
3. Può infine dichiarare che non ho rinnovato la tessera del 2015 invece l'ho rinnovata e non avvisarmi dell'imminente scadenza di quella 2016 senza che io conoscessi i termini contenuti nello Statuto di cui io non ho traccia.
4. Può revocare un decreto non interpellandomi nell'assemblea dei soci?
5. Posso io adire per vie legali (diffida) anche per tutelare i miei diritti?
1. Non conosco la questione nel dettaglio ma, di norma, solo la Regione può revocare un decreto regionale.
2. Di norma, no.
3. Di norma, no.
4. Vedi 1.
5. Si
i soci di una associazione senza scopo di lucro ,non in regola con la quota annuale per un biennio,dopo tutte le lettere di sollecito e di invito a provvedere,vengono segnalati al Collegio dei Probiviri per la loro cancellazione. I nominativi di questiSoci inadempienti possono risultare in un elenco come Soci cancellati per morosita'.
Certamente, se è tutto conforme alle regole che vi siete dati col vostro Statuto.
Salve io sono il presidente di un 'associazione e a giugno 2015 è stato chiuso l'unico progetto che l'associazione gestiva. Da quel giorno i 2 consiglieri che gestivano con me l'associazione sono spariti e non hanno piu risposto a messaggi o altro. L'associazione non ha piu fondi e quindi impossibilitata a procedere:
1. io come presidente come mi devo comportare essendo rimasto da solo a risolvere tutte le incombenze? premetto che sono stati venduti i macchinari per pagare i debiti e a gennaio 2016 è iniziato il nuovo anno ma non ci sono piu iscritti perche l'associazione non gestisce piu progetti.
2. Posso chiudere l'associazione?
3. devo dare le mie dimissioni?
1. Fossi in lei, chiuderei.
2. Si
3. No
Segui queste nostre istruzioni.
Coloro che non hanno pagato la quota associativa e sono scomparsi di fronte alle convocazioni di assemblea, con conseguente discussione e approvazione nella stessa circa il loro allontanamento dall'Associazione, possono essere cancellati dal libro soci o è bene lasciarli in ogni caso? Questo perchè eliminandoli dal libro, dei terzi potrebbero non comprendere la mancanza di alcune numerazioni di tessere sociali.
Grazie.
Di solito si cancellano con una riga, aggiungendo la data di cessazione, ma lasciando leggibile l'anagrafica.
1. I componenti del consiglio direttivo di una onlus sono obbligati a pagare la quota associativa ?
2. E il presidente e i consiglieri?
3. Le quote possono essere usati per fini non inerenti lo scopo dell'associazione? Grazie
1. Si, in quanto anche essi sono soci
2. Vedi 1
3. Assolutamente no
Buona sera, il presindente rifiuta di rinnovare le tessere a soci che non "la pensano come lei", come possiamo reagire?La si può denunciare?
Cosa dice il vostro Statuto?
Il nostro statuto dice
"Associato:
Sono associati coloro che sono in regola col pagamento delle quote annuali.Le regolarità è comprovata dall'apposita tessera,che deve essere regolarmente rinnovata.Chiunque intende far parte dell'associazione,ne fa esplicita richiesta dichiarando di accettare le regole dello statuto.
L'ammissione dell'associato è subordinata al gradimento del consiglio direttivo,il giudizio è insindacabile e contro la cui decisione non è ammesso appello;almeno che non vi siano grami motivi di impedimento che lo stesso consiglio non abbia avuto modo di valutare, se non su segnalazione di altro associato.In questo caso il consiglio ha l'obbligo di affrontare la situazione verificando le eventuali incompatibilità o impedimenti a diventare associato.
Gli associati cessano di appartenere all'associazione:
a)per morosità.L'associato che non provvede al pagamento della quota associativa entro trenta giorni dalla scadenza,si intenderà di diritto escluso dall'associazione;
b)per esclusione,deliberata dalla maggioranza assoluta dei componenti del direttivo,contro l'associato che commette azioni ritenute disonorevoli dentro e fuori dall'associazione o che la sua condotta costituisce ostacolo al buon andamento del sodalizio.La delibera di espulsione deve essere ratificata dall'assemblea degli associati."
Quindi, faccia un bonifico sul conto dell'associazione col rinnovo della sua quota sociale.
Quindi, mi sta dicendo che non mi si può impedire di rinnovare la tessera solo perché il presidente non vuole avermi più tra i piedi?
Esatto. Il vostro statuto è la vostra "legge" interna
Già.
Buongiorno sono socio in un club di golf, la domanda che pongo è la seguente,; scadenza data dimissioni per l'anno successivo, il 31/10/ di ogni anno,
L'assemblea annuale.come sempre viene indetta un mese dopo e delibera un aumento.
E' possibile?
Non ho capito bene la domanda, può essere più chiaro?