Soci Fondatori, Soci Ordinari, Simpatizzanti, Soci Sostenitori, Soci Onorari, Tesserati… Tante definizioni diverse che spesso portano le Associazioni a scrivere Statuti non del tutto a norma.
La conseguenza di ciò? La perdita dei diversi regimi fiscali agevolati per le diverse organizzazioni no profit (siano essi ASD – Associazioni Sportive Dilettantistiche o ETS – Enti del Terzo Settore, tra cui le APS – Associazioni di Promozione Sociale e OdV – Organizzazioni di Volontariato)
Partiamo da un principio cardine: un’associazione che vuole godere della de-tassazione deve garantire la parità di diritti e doveri interna e per far ciò, tra le altre cose, non ci possono essere aderenti all’associazione di serie A e di serie B.
*Nota bene: “socio” e “associato” sono equivalenti anche se tecnicamente i soci sono delle Società e gli associati delle Associazioni.
Questo concetto della “Democrazia interna” lo abbiamo già visto in altri articoli: a partire da come deve essere accettato un nuovo socio, a come deve essere espulso un socio inadempiente. È un principio determinato dall’articolo 148 del TUIR e sempre controllato in modo accurato e puntuale dagli Ispettori Fiscali.
Ma perché ci interessa? Il motivo è che almeno il 30% degli Statuti – che ancora oggi esaminiamo – contiene un errore fondamentale.
Discriminano tra gli aderenti all’associazione: associato e associato.
La motivazione me la sono sentita dire tante volte: “Non è giusto che chi si è sbattuto per fondare l’Associazione possa vedersi portar via l’Associazione da un gruppetto di nuovi aderenti all’associazione – soci appena arrivati“.
Signori: questa è l’essenza stessa della Democrazia.
L’Associazione non è una proprietà privata ma una proprietà collettiva. Per non pagare praticamente tasse lo Stato vi chiede che tutti i soci siano uguali, che una testa valga un voto, e che chiunque sia eleggibile a qualsiasi carica.
E l’Agenzia delle Entrate ha predisposto un modo comodissimo per scoprire quali Associazioni rispettano questo principio e quali no (sapendo quindi a chi dare la precedenza nelle future ispezioni fiscali).
Una dichiarazione specifica nel Modello EAS, la numero 9: “che le quote associative sono uguali e non differenziate“. Chi ha risposto di NO, ha scelto una corsia preferenziale verso un’Ispezione fiscale!
Statuti e diritti dei soci
Ma andiamo avanti e prendiamo un pezzo di uno Statuto tipo in cui si indicano le diverse tipologie di soci. Vi assicuro che questo è uno statuto reale e non inventato:
“I Soci saranno classificati in 4 (=quattro) distinte categorie:
Bene, tutto irregolare.
Si possono certamente diversificare nominalmente i soci in diverse categorie quali, ad esempio SOCI FONDATORI (che sono coloro presenti nell’atto costitutivo), SOCI ONORARI (coloro – pochi – che per particolari meriti vengono riconosciuti come tali, di solito benefattori, ex presidenti, personalità etc) e i SOCI ORDINARI (cioè quelli accettati di volta in volta dietro loro espressa domanda, dal Direttivo).
Attenzione però: tutti i Soci, a prescindere dalla loro categoria di nomenclatura, non possono avere diritti/doveri diversi (spesso, invece, ad esempio alcune categorie vengono indebitamente esonerate dal pagamento della quota sociale annuale o non possono candidarsi a ricoprire cariche associative o votare nelle Assemblee eccetera).
È possibile istituire delle categorie di soci, libere, con contributi maggiori – un esempio sono i soci benemeriti – a patto, appunto, che sia possibile fare una scelta e che non sia quindi obbligatoria. Altro caso discutibile (ma molto diffuso) è quello di proporre quote sociali agevolate per particolari categorie: anche questo non è democratico perché appunto facilita e agevola solo alcuni in modo discriminante.
Un’altra confusione si genera in merito alla differenza tra soci e tesserati. Approfondiamola nel prossimo paragrafo.
Potrebbe interessarti leggere i seguenti articoli:
La confusione nasce perché molte Associazioni si affiliano a loro volta ad altre Associazioni/ Federazioni/ Enti di carattere nazionale che TESSERANO i propri soci.
Sono due cose diverse che richiedono procedure differenti.
Spesso le Associazioni commettono questo errore: considerano che TESSERARE una persona al proprio Ente cui si è affiliati, significhi contemporaneamente far diventare anche socia la persona in questione alla Associazione medesima.
NON è necessariamente così.
Sono due cose diverse con procedure divergenti (e tra l’altro non si è obbligati a essere sia soci che tesserati).
Quindi, in sostanza: il socio è dell’Associazione, mentre il Tesserato è dell’ente nazionale cui l’Associazione si è affiliato.
Esiste quindi una domanda per diventare socio ed è una domanda per diventare tesserato, con diverse procedure di accettazione e verbalizzazione.
Le domande di ammissione a tesserato devono essere approvate dal Consiglio Direttivo dell’Associazione. Il verbale deve essere inserito a Libro Verbali, e il nuovo socio deve essere inserito a Libro Soci.
Il vincolo associativo è, dal momento dell’ammissione, a vita.
Le domande di ammissione a tesserato devono essere approvate dall’ente di affiliazione nazionale. Con il tesseramento è abbinata un’assicurazione. Il vincolo di tesseramento è annuale.
ATTENZIONE: alcuni enti di affiliazione nazionale – non tutti – pretendono però che l’aspirante tesserato sia già socio dell’Associazione.
Non è però considerato un obbligo di legge, quanto una loro scelta regolamentaria.
Per le due procedure, è utile non dimenticarlo, vi devono essere due distinte informative per la privacy.
Negli ETS, il tesserato che non fosse anche socio non acquisisce particolari diritti. Ad esempio non può partecipare alle Assemblee soci, non può eleggere il Consiglio Direttivo o farsi eleggere nello stesso.
Nelle ASD invece, grazie alla recente riforma dello Sport (articoli 16 e 17 del D.Lgs 36/2021) il tesserato che non è anche socio acquisisce di legge i medesimi diritti degli associati, tra cui il diritto di partecipare alle Assemblee soci, di eleggere il Consiglio Direttivo e di farsi eleggere nello stesso (normativa a nostro parere assurda e che dovrà essere modificata ma, al momento, così è).
È fondamentale sottolineare l’importanza dei diritti e degli obblighi che accompagnano l’appartenenza a un’associazione. Ogni aderente all’associazione dovrebbe essere pienamente consapevole dei propri diritti di voto, dei diritti di partecipazione alle assemblee, dei diritti di accesso ai documenti sociali e dei diritti di partecipazione alle attività dell’associazione.
Allo stesso tempo, è cruciale che ciascun socio comprenda e adempia ai propri obblighi contributivi, agli obblighi di partecipazione alle attività dell’associazione, agli obblighi di rispetto dello statuto e delle delibere dell’assemblea, nonché agli obblighi di rispetto delle norme fiscali e contabili.
Un aspetto altrettanto vitale è la conformità alle normative vigenti, inclusi gli obblighi di rispetto delle norme sulla privacy e sulla protezione dei dati personali, così come gli obblighi di rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro.
Questi aspetti non solo garantiscono una gestione etica e responsabile dell’associazione ma contribuiscono anche a consolidare un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso dei diritti di tutti gli aderenti.
Garantire il rispetto di questi principi è fondamentale per mantenere la legittimità e l’integrità dell’associazione, assicurando che operi in linea con i valori di parità di diritti e doveri, promuovendo un ambiente di cooperazione, rispetto e uguaglianza tra tutti i suoi membri.
Se sei interessato ai soci minorenni leggi invece Diritto di voto nelle associazioni: il socio minorenne può votare?
Damiano Dalerba & Stefano Cabot
Direttori area noprofit di TeamArtist
HAI ANCORA DEI DUBBI? Scrivici qui di seguito i tuoi QUESITI (facendo un ELENCO NUMERATO di tutte le tue domande) e ti risponderemo GRATUITAMENTE dandoti la precedenza SE (ci vogliono solo 30 secondi):
1. avrai messo “MI PIACE” sulla nostra pagina Facebook: https://www.facebook.com/TeamArtist.Italy
2. avrai portato il mouse sopra il pulsante “TI PIACE” e selezionato “AGGIUNGI ALLE LISTE DEGLI INTERESSI”. Solo così continuerai a ricevere tutti i nostri aggiornamenti (senza far ciò non vedrai circa il 60% di ciò che pubblicheremo!)
3. ci avrai chiesto l’amicizia. Clicca qui: https://www.facebook.com/Associazioninonprofit.
Aggiornato gennaio 2024
1. E' consultabile, da parte dei soci, l'elenco del Registro dei votanti?
2. Oppure deve essere reso pubblico solamente il verbale della commissione elettorale?
3. Ci sono soggetti che possono consultarlo? Per farlo che devono fare?
1. Si
2. Anche
3. Esterni all'Associazione nessuno, tranne gli eventuali organi ispettivi dello Stato.
Buongiorno. Lo statuto della mia associazione corale distingue i soci ordinari, soci benemeriti e sostenitori.
Riguardo le quote:
Soci ordinari: non vi è alcuna indicazione circa quote da versare infatti nessuna quota viene versata da tali soci. Vi è semplicemente una loro accettazione nella compagine sociale legata alle "capacita vocali"
Soci sostenitori: versano quote stabilite dal consiglio
Soci benemeriti: non versano nulla
Domande:
a) la "capacità vocale" puo essere considerata dalla legge una discriminazione illegale?
b) avere soci che non versano e soci sostenitori che versano è illegale ovvero discriminatorio?
c) nella realtà dei fatti non vengono incassate quote né dai soci ordinari (come detto) né da soci sostenitori è comunque d'obbligo il mod. Eas?
d) Il mod Eas è stato comunque presentato anni fa dal presidente uscente. Il nuovo presidente può farsi dare le credenziali dal vecchio presidente oppure deve fare ex novo tutta la prassi per compilare il nuovo EAS?
e) non possediamo un libro soci e lo statuto non lo menziona: è grave?
f) se decidessimo di incassare quote da soci ordinari, stante che lo statuto non ne fa menzione, sarebbe irregolare?
a) In qualche modo, si. Ma non me ne preoccuperei: è più un problema che potrebbe sollevarvi un aspirante socio ordinario che lo Stato
b) Assolutamente si. Non è democratico.
c) Si
d) Perchè pensate di dover compilare un nuovo modello EAS?
e) Si
f) Legga questo nostro post.
Nel 1987 io con altri sette amici abbiamo costituito con atto notarile registrato la "Polisportiva XXXXXXXXX".
Abbiamo poi cercato altri soci fino ad arrivare a n.107. Ci siamo tutti tassati di lire 652.000.= totale 70 milioni di lire e come Polisportiva, abbiamo acquistato un impianto sportivo, del costo di 70 milioni di lire.
1. questi 107 soci ora sono "soci proprietari"?
2. Se un socio per motivi di salute e di età non versa più la quota di gestione annuale, non potrà usufruire degli impianti sportivi e questo è chiaro, ma potrà entrare nella Polisportiva solo come spettatore?
La quota a suo tempo versata di 652.000. lire non gli è stata ancora restituita.
1. Dipende, questa Polisportiva è una Srl o una Associazione. Se è una Associazione la risposta è NO. L'impianto è di proprietà dell'Associazione non dei suoi soci.
2. Si. Ma in ogni caso la quota soci minima annuale deve versarla. Legga questo nostro post.
Scusate, ma io so da tanto che le Associazioni politiche possono avere una organizzazione interna "non democratica", tant'è che la polemica tra chi vuole che rimanga solo la democrazia nelle attività esterne dell'associazione e chi vorrebbe la democrazia interna alle associzioni politiche è sempre viva. Di fatto, la Costituzione impone la democrazia solo per l'attività esterna dell'asociazione politica. La domanda è questa: la Associazione politica può prevedere un diritto di veto in tutte le Assemblee per i soci fondatori?
"Lei sa"... ma dove ha mai letto questa roba?
A me risulta che in Italia sia vigente il Codice Civile e che la democrazia ne sia un fondamento. Ma le pare che i soci fondatori possano avere un simile potere????? Forse nelle sette!
E' scritto esattamente così nei libri di Diritto Costituzionale. La Costituzione impone metodo democratico per attività esterna, non per attività interna. Vedere ad esempio il Bin-Pitruzzella. Tant'è che nell'EAS molti invitano a escludere la casella sulla democrazia interna per le associazioni politiche.
Non conosco uno Statuto di una Partito Nazionale che non abbia il suo interno articoli sulla democraticità. Me ne sa trovare uno (di quelli riconosciuti maggiori, non degli scappati di casa).
legga questo link sui xxxxx ad esempio e segua il link dello Statuto per constatare di persona.
Consto che lo Statuto in questione è perfettamente democratico.
le SSD ARL non avendo i soci ( se non i due-tre dello statuto) , devono iscrivere i partecipanti a corsi di ginnastica in qualità di tesserati (con copertura assicurativa) con tessera uisp , oppure con altre modalità?
grazie
Legga questo nostro post.
Buongiorno, spero non chiedere troppo ma ci stiamo trovando in un circolo vizioso, in quanto cerchiamo di non aumentare costi inutili (almeno a nostro parere). La nostra APS (al momento solo 3 soci fondatori) costituita nel 2014 ha chiesto l'iscrizione al registro regionale e come prima cosa ci è stato chiesto di affrontare il costo (a seguito della legge regionale) della stipula di una assicurazione che varia al variare del numero soci.n Trattiamo la prevenzione dei disturbi alimentari aprendo periodicamente sportelli d'informazione gratuiti presso scuole e successivamente, qualora il caso lo richieda, offriamo consulenza specifica (psicologi - psichiatri - nutrizionisti). Ci stiamo ponendo il dubbio di come inquadrare coloro che si interfacciano con gli sportelli e coloro che chiedono la consulenza specifica. Inserirli nel libro soci significherebbe aumentare il costo dell'assicurazione. Inoltre si forniranno dei servizi di video-forum facendo pagare un tot per il recupero spese.
1. Come impostare il tutto?
2. chi parteciperà ai video-forum, come possono essere identificati?
3. e coloro che vengono agli sportelli ed eventualmente ai servizi di consulenza?
4. utenza?
Faccio fatica a rispondervi perchè mi pare stiate facendo molta confusione.
Cerchiamo di capire gli aspetti più delicati: mi spieghi tutti i passaggi di denaro che avverrebbero nelle attività della vostra Associazione!
salve, gestisco un'a.s.d. di pallacanestro ed organizzimo corsi di pallacansetro per ragazzi di diverse fasce d'eta, che versano mensilmente una quota per partecipare al corso, che prevede anche partite con altre squadre.
Queste quote sono da considerare come quote di tesserati?
grazie
Legga questo nostro post.
Salve carissimi, vorrei porvi questo quesito... Se il tutore legale si rifiutasse di specificare sul modello di adesione a socio il recapito telefonico del minorenne rappresentato, come dovrebbe comportarsi un presidente, ossia, può restare in bianco quel campo? Se no, è possibile specificarvi almeno il cellulare di almeno uno dei 2 genitori? Grazie...
Potete sopravvivere. L'importante è avere il recapito del tutore legale.
Buonasera.
Abbiamo un'associazione culturale.
Nel nostro statuto sono previsti 2 tipi di soci: fondatori ed effettivi. I fondatori (la loro qualità di soci ai sensi dell'art.5 dello statuto ha carattere di perpetuità) sono nominati uno ad uno solo nell'atto costitutivo.
Ai sensi dell'art. 6 Il socio può, in qualsiasi momento e senza oneri recedere dall'associazione. Poi nell'art. successivo sono regolate le modalità (raccomandata a/r) e gli effetti ( "ha effetto dalla data di chiusura dell'esercizio sociale nel corso del quale è stato esercitato").
La domanda è : un socio fondatore può recedere? O quella qualità di "perpetuità" glielo impedisce?
A mio parere la clausola di perpetuità non ha nessun valore legale.
La domanda è relativa alle categorie di soci.
L'Associazione in questione ha le seguenti categorie:
- Soci ordinari (Quota base)
- Soci sostenitori (Quota piu alta)
- Affiliati (Quota minima)
- Soci Onorari (Università pubbliche...non pagano)
1. Sul punto 3) vorremmo modificare il nome in "Soci Affiliati" o "Associati". Sarebbe corretto?
1. "Associati" è sinonimo di... "soci"! "Affiliati" è un termine diverso, usato per le singole Associazioni che, appunto, si affiliano ad Enti nazionali. Chiamateli "Soci di base"
Buonasera, porgo alla vostra cortese attenzione questi miei quesiti...
1. Sussiste l'obbligo di verbalizzare e comunicare all’agenzia l'eventuale cambio di residenza di un socio fondatore?
2. Nel nostro caso, sull'atto costitutivo risulta la precedente residenza del socio in questione, mentre nel libro soci stampato è stata specificata quella aggiornata. Posso lasciar stare cosi’?
Ringrazio in anticipo!
1. No
2. Si
Salve gentilissimi...
1.E’ lecito far indossare una maglietta recante il logo della propria associazione, solo ed esclusivamente all’interno della propria sede sociale?
2.Se, invece, la stessa fosse indossata dai soci, in un locale esterno (tipo una balera), riservato ai soli soci per quella serata, magari in occasione di un saggio, sarebbe cmq lecito o dovrei darne conto?
Grazie mille!
1. Si
2. Non capisco. Da dove nasce questa sua preoccupazione?
2.Da nulla, vorrei solo capìre se anche la seconda situazione è da considerarsi lecita, perché non vorrei commettere errori banali ma contestabili. Potreste confermarmelo?
2. Pensa che possa cambiar idea nel giro di poche ore? SI, SI, CERTO CHE SI, ASSOLUTAMENTE SI. 😉
Buongiorno
Sono Presidente di una asd nazionale alla quale sono associate le asd regionali attraverso il loro presidente mentre tutti gli atleti sono considerati tesserati.
all'assemblea generale sono ammessi i rappresentanti delle regioni attraverso il loro Consiglio direttivo e dei rappresentanti sempre per regione per i tesserati
1) E' corretto per una asd anche se a carattere nazionale essere strutturata in questo modo?
2) E' corretto costituire l'Assemblea Generale in questo modo?
In linea di massima, si. Ovviamente è impossibile dirlo senza esaminare nel dettaglio lo Statuto ma, la cosa più importante da tenere sotto controllo, è che le elezioni di secondo e terzo livello siano parimenti democratiche come quelle di primo.
Buon Pomeriggio, seguendo un po il discorso delle associazioni che non devono avere soci con diritti o quote diverse, e il continuo del discorso sulle figure dei soci e dei tesserati, mi insorge una domanda;
1. ma quindi una associazione di promozione sociale, può avere soci e tesserati?
Intendendo quest'ultimi come fruitori esterni di servizi forniti dall'associazione; mi viene in mente ed esempio quelle associazioni che gestiscono punti ristoro tipo bar, presso strutture comunali e che hanno come "clienti" o fruitori del bar i tesserati della polisportiva per esempio, oppure determinate categorie di persone, tipo i dipendenti di una fabbrica, o dipendenti di un certo ente ec...
oppure ad esempio: ipotizziamo che un associazione di promozione sociale , per meri fini divulgativi stipuli accordi con una o più realtà economiche che agevolano con sconti o offerte un certo gruppo di "tesserati" che l'associazione presenta o che si auto presentano mostrando un tesserino che da diritto alle sopra menzionate convenzioni.
2. quest'ultimi, che non vivono la realtà dell' associazione, non prestano del loro tempo come volontari, ma fruiscono solo di una parte di servizi fornita dall' associazione, come si inquadrano diversamente dai soci?
1. Deve rileggere con più attenzione il post di questa pagina, dove abbiamo spiegato questo aspetto. Per avere dei tesserati deve affiliarsi ad una APS nazionale. Quindi potrà tesserare i suoi soci a quest'ultima. E tutti gli altri tesserati per la stessa APS d'Italia, pur non essendo vostri soci (ma essendolo di altre associazioni con la stessa affiliazione) potranno partecipare alle vostre attività.
2. Non tutti i soci devono essere per forza volontari dell'Associazione (e viceversa).
Buonasera, innanzitutto grazie delle informazioni preziosissime!
1. Volevo chiedervi se esiste un modo per tutelare i fondatori dell'associazione, cioè nel vedersi riconosciuto comunque il merito di aver partorito l'idea, non dico il copyright, ma qualche forma di riconoscimento che non sbiadisca col tempo.
2. Inoltre, possono diventare soci anche le scuole pubbliche, enti pubblici, imprese oppure solo le persone fisiche? (parlando di APS oppure di una ass. culturale) Ho avuto opinioni contrastanti in merito...
3. Se un fondatore avesse registrato un marchio in precedenza, sarebbe possibile usarlo per il nome dell'associazione, pagando magari le royalty?
4. Sarebbe punibile da una eventuale ispezione?
1. Solo riconoscimenti meramente onorifici e non economici.
2. Dipende se è previsto a Statuto o meno. In ogni caso lo sconsiglio (quale sarebbe l'utilità?).
3. Si
4. Se è fatto in modo regolare e vi si pagano le dovute tasse, assolutamente no.
Grazie per la celere risposta.
1. Si intendono cose tipo citazioni su eventuale sito web o postille sullo statuto?
2. Per erogare corsi di formazione a una scuola per esempio
1. Esatto
2. Guardi che associare una Scuola non significa aver associato tutti i suoi alunni/ professori/ bidelli!
siamo al secondo anno sociale e stò ricevendo le quote per il 2015 da parte dei soci già registrati nel 2014.
1) Devono nuovamente presentare domanda d'ammissione?
2) basta rilasciare regolare ricevuta scrivendo nella causale: rinnovo quota sociale?
nello statuto c'è scritto che si decade non rinnovando la quota sociale.
3) due soci fondatori non si sono ricandidati per il rinnovo del direttivo. Sono ora soci ordinari. Devo chiedere loro domanda d'ammissione?
4) Uno si era dimesso prima delle elezioni. Devo chiedere domanda d'ammissione a tutti loro oppure essendo già nel registro soci con la qualifica di fondatori basta rilasciare ricevuta per rinnovo quota sociale?
Grazie, un cordiale saluto a voi
1. No, legga questo nostro post.
2. Si
3. No
4. No
grazie mille per la risposta. Ho riformulato la domanda poco fa col mio codice perché non la visulizzavo... Vi chiedo in questa, allora, (il resto sarebbe un doppio) io sono nuovamente presidente. E' cambiato il tesoriere e il vicepresidente. Devo comunicarlo all'agenzia entrate e ripresentare EAS o va bene così visto che il legale rappresentante è lo stesso?
Non serve che faccia nulla.
Non serve che comunichi nulla 😉
grazie mille a voi. Siete sempre provvidenziali e gentilissimi!! Salutone
Buon pomeriggio, porgo alla vostra cortese attenzione le seguenti domande:
1. L'inaugurazione di una asd (piccolo buffet) avutasi a settembre e’ stata prontamente rendicontata, solo che la stessa e’ stata organizzata all’interno di una palestra comunale, non idonea alla somministrazione di alimenti e bevande. Potrei avere problemi in casi di controlli fiscali?
2. Cosa specificare come causale su eventuali ricevute rilasciate ai soci da parte dell’asd, che riutilizzerà gli stessi per organizzare un evento, e’ piu’ corretto “contributo volontario per nome evento” oppure “erogazione liberale da soci”?
3. Se un socio presenta lettera di dimissioni, il presidente come dovra’ comportarsi, ossia dovrà aggiornare semplicemente il libro soci o gli tocchera’ anche verbalizzarlo obbligatoriamente?
1. No. Poteva avere problemi da parte dell'ASL...
2. Non ho capito la domanda. Provi a riformularla
3. Dipende da cosa avete scritto a Statuto. In ogni caso verbalizzerei la lettera, almeno, alla prima riunione utile del Direttivo.
Salve, due dei soci fondatori(nello specifico il vice presidente e il segretario) della mia asd hanno deciso di andarsene e devo quindi modificare l'atto costitutivo.
Potete per favore darmi indicazioni su come procedere?
Grazie per la cortese attenzione
in attesa di un vostro gentile riscontro
porgo i miei più cordiali saluti
Antonella
Tranquilla, l'atto costitutivo non è modificabile. E' un verbale di una riunione!
Buongiorno,
1se i soci fondatori versano la propria quota sociale, ciò vuol dire che è stato già redatto precedente verbale in cui è stata fissata la suddetta quota?
2oppure tale verbale va fatto solo prima che gli altri soci, ossia quelli ordinari, versino la quota di cui sopra all'associazione?
Vi ringrazio.
1. Andrebbe indicata nell'atto costitutivo.
2. Vedi 1.
Capisco, purtroppo nel nostro caso non è stato così, non è stato scritto nell'atto...
1.Quindi, bisogna redigere un verbale apposito per fissare tale quota?
2.La quota sociale va fissata ogni anno sociale, o resta tale per l'intera durata dell'asd?
3.Possono i soci fondatori versare la quota sociale ancor prima che essa sia stata fissata nel verbale di cui al punto 1 ?
Grazie mille...
1. Si
2. Potete deciderlo voi liberamente.
3. Si
Salve, m'interesserebbe capìre se, fermo restando che la quota sociale dovrà essere uguale per tutti i soci di un'associazione, è corretto o meno diversificare le quote di partecipazione ai corsi da parte dei singoli soci, ossia 1 attività ad una certa quota mensile x, 2 attività ad un'altra quota mensile y, ecc...
E' possibile quanto scritto sopra, oppure anche in questo caso dev'esserci un'unica quota per la frequenza di tutti i corsi? Grazie
Si, potete differenziare i costi dei diversi corsi.
Cortese attenzione... ,
dobbiamo stipulare un'Assicurazione RC, che viene calcolato in base al numero dei soci. Molti soci, si tesserano esclusivamente per avere delle agevolazioni(sconti), quindi, quale può essere la forma corretta per differenziare i soci reali dai semplici tesserati?
Grazie
Si tesserano... a cosa? Quali agevolazioni e sconti? Mi servono più informazioni per potervi dare un suggerimento utile.
ho preso, a carico dell'assoc. (APS)che rappresento - uscita già registrata - un tot di tessere dell'aps nazionale alla quale ci siamo affiliati.
1)posso, ora che le consegno ai soci interessati, chiedere il rimborso del tesseramente rilasciando loro ricevuta?
2) la ricevuta che rilascerò per il tesseramento posso farla dallo stesso blocchetto delle quota sociali o devo usarne uno differente?
grazie, saluti
1. Si
2. Come preferisce
Buongiorno...
1. Le cene sociali ed i saggi di fine anno, sono o non sono obbligatori??
2. In mancanza, si potrebbe essere contestati per assenza di vita sociale?
Grazie!
1. Non sono obbligatorie
2. Si
Buongiorno, faccio parte del direttivo di un'A.S.D. che, per negli ultimi anni ha inserito come soci tutti coloro i quali volessero svolgere l'attività di cui ci occupiamo. Questo è stato fatto nella convinzione fosse l'unica via percorribile. Associare tutti, compresi coloro i quali sono interessati esclusivamente all'attività sportiva e non alla gestione dell'associazione, ci ha portato notevoli disagi nei momenti decisionali in quanto queste persone non partecipavano alle assemblee.
Documentandomi credo di aver capito che è possibile anche solo tesserare senza necessariamente associare. La mia domanda è: per poter tesserare senza associare è necessario che sullo statuto sia presente la figura del tesserato, è sufficiente la delibera del consiglio direttivo o questa figura è già contemplata nelle associazioni?
Lo Statuto non deve avere clausole ostative in questo senso.
Attenzione però, solo gli atleti tesserati ad una FSN possono NON essere soci dell'Associazione.
Gli atleti tesserati ad un EPS devono invece esserlo.
Complimenti per il blog. Sarebbe nostra intenzione creare una piccola Onlus in memoria di un collega/amico venuto a mancare mentre svolgeva il proprio lavoro, molto conosciuto a livello locale. L'idea sarebbe finanziare delle borse di studio nella scuola, sistemare qualche piazza o giardino nel comune e cose di questo genere. É possibile, tramite apposito articolo dello statuto, limitare l'ingresso degli associati solo a chi svolge lo stesso lavoro e ai parenti stretti della vittima? Grazie mille!
Si, ma non è una idea simpaticissima... perchè?
Per esperienza quando si mettono queste limitazioni... dopo poco si tolgono.
Il motivo era il seguente: il nostro lavoro ci costringe a frequenti spostamenti per lunghi periodi e organizzare un'assemblea potrebbe essere alquanto difficile. Limitando il numero di soci pensavamo di arginare il problema. Considerando la possibilità che l'assemblea in seconda convocazione non prevede un numero minimo di partecipanti, direi che il problema è così risolto. Corretto?
Non trovo una grande idea quella di limitare il numero dei soci.
Salve, davvero complimenti per l'articolo.
La mia situazione è la seguente. Siamo un gruppo di ragazzi che vorrebbero aprire una sala registrazione audio/video per tutti i ragazzi della città. Per fare ciò, vorremmo creare un'associazione culturale no profit e finanziarci tramite eventi che organizzeremo. Noi siamo proprio fra quelle persone che pensavano non fosse giusto che noi "fondatori" potessimo perdere il controllo dell'associazione attraverso le elezioni, ma vogliamo fare tutto in modo corretto, per cui il suo articolo ci ha permesso di riflettere sulla cosa e accettare la situazione... ora però ci sorgono ancora più dubbi e la pregherei, se possibile, di aiutarci a trovare delle risposte.
1. Sappiamo che una volta cessata l'associazione, le rimanenze dovranno essere donate ad altre associazioni simili, ma se noi con i fondi facciamo dei lavori alla sede (pitturare, pavimenti ecc, ecc), cioè alla sala registrazione, e acquistiamo dei beni, al momento che chiudiamo l'associazione, che fine fanno i beni?
2. e i lavori fatti allo stabile? (lo stabile non è di nostra proprietà, ma di un signore che ce lo fa utilizzare gratuitamente)
3. Se facciamo una specie di tessera annuale per concedere degli sconti a chi vuol utilizzare la sala (sede dell'associazione) conta attività commerciale verso i non soci?
4. se così fosse, questo farebbe in modo che l'associazione non ricevi le agevolazioni previste per le no profit?
5. Il numero dei soci può influenzare i contributi che riceve l'associazione dai diversi enti (comunali, regionali, nazionali)?
6. Esistono dei contributi alle spese che comporta l'uso di una sede? (Bollette, affitti,..)
Non vogliamo avere nessun lucro, vorremmo dare la possibilità ai tanti ragazzi come noi, di esprimersi al meglio e tutti gli introiti da eventi e dall'uso stesso della sala registrazione verranno investiti per la realizzazione e la miglioria della sede adibita a sala registrazione audio video.. Siamo solo dei ragazzi e non vorremmo trovarci nei guai per via di alcuni errori..
Grazie in anticipo, mi piace la vostra pagina facebook! 🙂
1. Legga questo nostro post.
2. Rimarrano a godimento di chi vi ha concesso lo spazio gratuitamente
3. Non comprendo la domanda: se i servizi sono rivolti a NON soci, certo che si.
4. Significa che dovreste aprire una partita iva commerciale e pagare le relative tasse.
5. Si
6. Non mi risulta
Grazie mille, siete i migliori! 🙂
Ho letto l'articolo da voi suggerito per quanto riguarda la chiusura dell'associazione.
1. E' possibile, se approvato dall'assemblea dei soci, vendere i beni materiali di proprietà dell'associazione con un'asta aperta solo ai soci, conferendo comunque tutti gli introiti delle aste, insieme alle rimanenze, ad un'altra associazione simile?
2. Ho letto anche il vostro articolo sulla SIAE; noi avevamo intenzione di far pagare ai soci un rimborso spese ogni qual volta usassero la sala registrazione, dobbiamo comunicare qualcosa alla SIAE riguardo queste entrate, nel senso, dobbiamo considerarli come i biglietti per una festa o non c'entra nulla?
3. Dato che ovviamente si suonerà all'interno della sala, sia brani cover che inediti, dobbiamo in qualche modo pagare qualcosa alla SIAE?
4. Dato che l'associazione secondo statuto, prevede l'organizzazione di alcuni eventi, speriamo nella partecipazione di quasi tutti i soci, è possibile inserire un articolo che prevede l'allontanamento di un socio qualora risulti assente a tre assemblee consecutive?
2. Direi che non c'entra nulla
3. Non essendo aperte al pubblico ma solo attività di studio, direi di no. Chiedete però alla Siae per sicurezza.
4. Si ma lo sconsiglio.
1. In linea di massima, si. Ma non mi preoccuperei di questo adesso.
Abbiamo parlato con l'ex presidente di un'associazione culturale no profit che in propria sede aveva un televisore e delle casse. ci ha detto che hanno dovuto dichiarare tutto alla siae e pagare delle quote annue... noi non facciamo musica per nessuno, non intratteniamo nessuno, in quella sala ci stanno 5 persone (soci) massimo e suonano, se c'è lì un lettore cd è solo per fare ascoltare un brano a quelle 5 persone. nessun'altro socio, nessun non socio e nessun pubblico.
1- Davvero è obbligatorio pagare annualmente solo per questo?!
Per la televisione e/o la radio si paga il Canone Rai. Per i riproduttori musicali la SIAE.
Si, è obbligatorio ma guardate che stiamo parlando davvero di pochi soldi.
Perfetto, grazie mille!! 🙂
Salve,
il nostro statuto (associazione di promozione sociale) che è stato scritto prendendo in considerazione un modello preso da un sito istituzionale della regione prevede:
"Possono altresì aderire all’Associazione in qualità di sostenitori tutte le persone che, condividendone gli ideali, danno un loro contributo economico nei termini stabiliti. I sostenitori non hanno diritto di elettorato attivo e passivo, ma hanno il diritto ad essere informati delle iniziative che vengono di volta in volta intraprese dall’Associazione"
tuttavia nell'articolo successivo specifica:
"Tutti gli associati hanno uguali diritti e uguali obblighi nei confronti dell’Associazione"
per una mia interpretazione intendo "sostenitore" colui che non partecipa alle attività ma provvede occasionalmente a versare erogazioni liberali.
1) E' giusto?
2) Può essere previsto?
3) il sostenitore può aderire all'associazione pagando la quota ordinaria oltre che versare erogazioni liberali?
Grazie
1. NO, è troppo ambiguo. I "contributi economici" non sono erogazioni liberali. Scritto così lascia intendere che ci siano associati di serie A e di serie B. A parere mio va corretto per evitare interpretazioni a vostro sfavore. Legga questo nostro post.
2. Non va previsto a Statuto. Chiunque può darvi una erogazione liberale (se è davvero tale, legga questo nostro post). Non c'è motivo di scriverlo a Statuto.
3. Prima di tutto dovrà fare una richiesta. Legga questo nostro post.
A mio parere le farebbe bene partecipare a questo nostro corso.
Buonasera:
1. un socio fondatore può essere espulso in quanto inadempiente?
2. Può essere sostituito da un altro socio che merita?
3. Oppure semplicemente il socio che merita può entrare a far parte del Consiglio Direttivo?
Grazie
1. Certamente, attenzione solo a cosa dice il vostro Statuto in merito. Segua anche le regole generali di questo nostro post.
2. No. I soci fondatori quelli erano e quelli rimangono...
3. Se viene eletto in Assemblea Soci secondo le modalità statutarie, si.
Dalle domande che mi fa, le consiglio di venire a questo nostro corso.
salve sono socio di una squadra sportiva il quale vogliamo dividerci tutti perche ci sono stati problemi con il presidente, il quale lui vuole continuare con la squadra ma noi no. possiamo chiedere la divisione della cassa comune che abbiamo riempito noi soci nell'arco dell'anno?? grazie mille buona giornata
ASSOLUTAMENTE NO. Legga questo nostro post.
Se pensa di andare avanti a dirigere associazioni, le farebbe bene questo corso vista la domanda.
buonasera stiamo costituendo una nuova associazione di musica, non riconosciuta, volevo sapere se i soci che sono già amministratori in altre associazioni, sempre di musica, possono ricoprire cariche amministrative in questa nuova.
Grazie
Se lo statuto è scritto bene non vedo ostacoli. Legga questo nostro post.
Perchè non partecipate al nostro corso: http://www.teamartist.com/blog/2015/01/20/il-primo-corso-di-formazione-per-super-dirigenti-di-associazione-di-teamartist/
a proposito della distinzione tra soci:
A) è possibile avere dei soci che risiedono sia fuori del Lazio che dall'Italia e che, pertanto, possono avvalersi delle opportunità fornite dall'associazione solo in alcune limitate occasioni operando la ns. associazione prevalentemente in Roma e dintorni?
B) In tal caso pagano una quota limitata, sono soci per un periodo limitato e non hanno gli stessi diritti degli altri per esempio nella nomina delle cariche sociali?
Il tutto è mirato con questa forma di soci a non svolgere attività commerciale soggetta a differenti regole fiscali.
C) il socio onorario può non pagare la quota annuale?
D) altrimenti in cosa consiste l'essere onorario???
E) il presidente onorario idem paga la quota annuale?
F) Se non eletto dall'assemblea o dal CD può partecipare alle riunioni del CD con diritto di voto??
G) può essere nominato a vita dall'assemblea?
A. Si
B. Assolutamente vietato
C. Suggerisco di no
D. E' un titolo meramente onorifico
E. Suggerisco di si
F. Assolutamente vietato
G. Tutti i soci sono accettati a vita
Innanzitutto un grazie enorme per il vostro prezioso servizio! Ho cercato di leggere la maggior parte delle domande e delle risposte ma sono tantissime e nel qual caso in cui sia già stata fornita una risposta alle mie domande vi ringrazio ulteriormente per la pazienza.
Premessa: io ed una mia amica stiamo valutando la possibilità di costituire una APS, non riconosciuta e non affiliata a nessun ente, che fornisce corsi per adulti e ragazzi e degli incontri/seminari su temi diversi.
Non eravamo a conoscenza della possibilità di differenziare tra soci e tesserati ed eravamo convinte che tutti coloro che pagassero una quota per partecipare dovessero diventare soci della futura APS. A quanto pare questo non è necessario, quindi le mie domande sono:
1. se si organizzano con cadenza settimanale degli incontri o seminari per discutere di un tema, o si organizzano delle lezioni, e si fa pagare una piccolissima quota per la partecipazione a ciascun incontro/lezione, per non far figurare queste entrate come entrate commerciali e non assoggettarle ad IVA non è necessario che le persone che partecipino e versino questa quota siano TUTTI soci?
2. e c'è almeno l'obbligo che questi sia tesserati mensilmente o annualmente o neanche questo?
3. c'è un trattamento fiscale diverso tra un tesseramento annuale e mensile e tra un tesseramento e una quota associativa?
4. non c'è il rischio che l'associazione resti con i soli soci fondatori se tutti sono solo tesserati? ovvero se nessuno dei tessarati dovesse presentare domanda per diventare socio ordinario, sarebbe una situazione anormale e ci potrebbero essere dei problemi?
5. se i soci fondatori fossero solo 2 ci sarebbero dei problemi? o è necessario che i soci fondatori siano 3 almeno inizialmente perchè 3 almeno devono essere i membri del Consiglio Direttivo?
6. Avete una rete territoriale di consulenti o di consulenti a voi affiliati a cui ci si potrebbe rivolgere personalmente?
1. Certo, c'è bisogno che siano soci o tesserati perchè i contributi che vi diano per le attività dell'Associazione siano decommercializzate e parificate alle istituzionali
2. Non esiste il tesseramento "mensile"
3. vedi 2. No, non esiste un diverso trattamento
4. A parere mio non ha letto bene il post. Voi non potete fare tesserati se non vi affiliate a nessun ente (come avete scritto) e chiunque non sia già tesserato ad altre associazioni affiliate al vostro stesso ente nazionale, deve diventare prima vostro socio per poi esser da voi tesserato all'ente medesimo.
5. Vanno bene anche 2 ma lo sconsiglio
6. Abbiamo clienti in tutta Italia dalla Val d'Aosta a Lampedusa. Facciamo tutto online: http://www.teamartist.com/consulenza/
Buonasera.
1.Cortesemente, potreste confermare/smentire la voce secondo cui, di recente, è stata approvata una legge in base alla quale all'interno dello staff di una a.s.d. occorre un laureato in scienze motorie, ovvero una figura che coordini le varie attività?
2.Se ciò fosse veritiero, il tutto riguarda solo i centri fitness/sportivi o anche i casi in cui l'associazione è semplicemente appoggiata in una palestra comunale?
Ringrazio in anticipo.
1. Smentisco
2. vedi sopra.
Ho convocato l'assemblea dei soci per approvazione REFA e nuove elezioni. Nello statuto noi abbiamo indicato: soci fondatori - soci ordinari - soci sostnitori. Punto. Senza scrivere nessuna parola esplicativa, né esplicitare differenze.
Nella stessa assemblea devo presentare per ratifica (perché è stato sottoscritto dal presente cons direttivo) il Regolamento interno.
Leggendo questo vostro Salvifico Post ora vi chiedo: Precisando che le tre categorie pagano la stessa quota sociale annuale stabilita dall'assemblea dei soci annuale (come da statuto) e hanno gli stessi diritti passivi e attivi di potere di elettorato, posso scrivere che per soci sostenitori si intendono persone che provvedono a finanziare economicamente tramite donazioni l'assoc. per il raggiungimeno degli scopi statutari o che contribuiscono in opere e disponibilità alla vita associativa stessa?
Grazie mille!!! Un saluto a voi
Si... ma dove lo vuole scrivere?
vorrei specificarlo nel regolamento interno, se è necessario precisare la differenza tra:
soci fondatori
soci ordinari
soci sostenitori.
Nello statuto abbiamo semplicemente fatto un'elencazione. Come scritto sopra, non abbiamo specificato la differenza nello statuto.
Nel modello EAS ho risposto "SI" - tutti i soci pagano la stessa quota e hanno pari diritti di voto, elettorato, ecc...
1) Devo scrivere e specificare nel regolamento interno la differenza tra ordinario e sostenitore visto che non è nello statuto per evitare eventuali contestazioni?
Grazie
Non ha senso specificarlo nel Regolamento Interno. Rivedete lo statuto e fatelo lì.
Abbiamo un dubbio amletico: sul nostro statuto é scritto che i soci hanno diritto di voto e dunque a presenziare alle assemblee etc. Ma i nostri soci (del 2014 per esempio, e in previsione nel 2015), superano le 50 unità.
a. Dunque sarebbe impossibile far partecipare e votare così tante persone.
b. Questo vale per tutte le altre organizzazioni; ad esempio io ho la tessera di socio XXXX YYYY, ma ovviamente non vado a votare e nessuno mi invita a partecipare alle assemblee, altrimenti ogni volta dovrebbero affittare un palazzetto dello sport. c. La nostra assemblea è composta da una decina di membri attivi, stop. Le votazioni si basano sulla maggioranza di quei membri.
1. Forse ci stiamo confondendo tra tesserato e socio?
2. E sì, che differenza c'é esattamente tra le 2 figure?
a. E perchè mai? 50 persone non saranno mica tante!
b. Se molte Associazioni nazionali (a dire il vero quasi tutte) si comportano in modo illegittimo, questo non significa che voi dobbiate fare lo stesso...
1. No
2. E' spiegato nel post di questa pagina.
Buongiorno,
volevo porvi un semplice quesito sulla gestione tesserati. L\'associazione deve avere una matrice delle tessere rilasciate oppure è sufficiente dare la tessera e segnarli sul libro soci (in cui ovviamente non è presente la firma del socio ma solo i suoi dati)?
grazie mille
Salve ho letto il vostro articlo con attenzione e non mi trovo concorde con l'affermazione "tutti devono pagare la stessa quota", è ben possibile che le quote vengano differenziate specificando nello statuo che chi versa di più viene definito socio benemerito senza che questo dia al soggetto alcun diritto in più, sia in temini statutari che di partecipazione ad aventi, rispetto ai soci ordinari. Intepretare la democraticità dell'associazione nel senso che quote differenziate CHE NON PORTANO a una posizione diversa del socio implichino automaticamente una mancanza di democrazia e portino alla perdita dei benefici fiscali mi pare una forzatura. Tutt viene chiarito dalla lettura dello statuto.
Vi ringazio per l'attenzione e vi saluto.
Tutti devono poter pagare la stessa quota sociale MINIMA. Se poi qualcuno volesse generosamente contribuire in modo maggiore potrà aver diritto a particolari classi onorifiche di soci (come i soci benemeriti ad esempio).
Quindi le sole due forme di soci sono: fondatori e ordinari, queste le mie domande.
1° è vero che ogni genitore che iscrive il proprio figlio diventa di diritto socio ordinario?
2° (se la risposta è si), se il proprio figlio nella stagione successiva va via resta socio o è dimissionario in automatico? se no come dimetterlo?
3° Bisogna per forza far pagare una quota? o può essere zero naturalmente per tutti.
1. No. Legga questo nostro post.
2. vedi 1.
3. Si, minimo 5 euro.
Ciao, volevo sapere se é consentito essere contemporaneamente Presidente di una associazione culturale e di una associazione di promozione sociale. Grazie
Buongiorno e buon Anno!
Come Presidente di una ASD affiliata a EPS, chiedo:
1- se è possibile Associare e Tesserare un socio che è già associato e tesserato presso un'altra ASD affiliata presso altro EPS e per la medesima Disciplina Sportiva (non inserito in C.D.).
2- se le quote associative possono coincidere (nel caso) con le quote differenziate per il tesseramento previste dall'EPS. Nel caso negativo, sarebbe preferibile chiarire che le quote associative sono eguali per tutti i soci e che si differenziano esclusivamente solo al fine dei Tesseramenti all'EPS?
Grazie
Saluti
1. Si (a meno che sia il vostro Statuto ad escluderlo)
2. Potete optare per entrambe le soluzioni, io preferisco di gran lunga la seconda.
Salve, mi scuso anticipatamente per la domanda che è stata già fatta varie volte ma con più interpretazioni o meglio forse non ho afferrato bene il concetto.
Premetto che la nostra associazione gestisce un piccolo circolo di tennis che oltre ad affittare i campi ai propri soci, offre dei corsi per bambini ed adulti che iniziano ad ottobre e finiscono a Giugno.
Le domande sono:
1 gli allievi di questi corsi, che noi tesseriamo alla nostra Federazione e che molto spesso durano solo una stagione, devono per forza diventare soci?
2 Se la risposta è No la quota che versano può essere decommercializzata per i fini istituzionali?
Ringrazio e Vi faccio i complimenti per l'utilità di questo blog.
1. Dovete chiederlo per iscritto alla vostra Federazione, pretendendo risposta scritta. Le FSN possono acconsentire a che i tesserati delle singole ASD non siano anche soci delle stesse (ma solo loro possono rispondervi ufficialmente a questa domanda).
2. Certamente. Altrimenti nessuno potrebbe più, ad esempio, organizzare dei tornei.
1. C'è differenza tra quota associativa e tassa di iscrizione?
2. Cosa si intende per cosrrispettivo specifico, secondo quanto previsto dal comma 3 art. 148 del tuir?
3. Quali sono i criteri di determinazione della quota associativa sottoscritta al momento dell'adesione all'associazione e quella pagata per la partecipazione ad un corso?
1. Di solito, nelle associazioni, la quota annuale minima obbligatoria per tutti i soci si chiama "Quota sociale". Comunque poi la chiamiate, poco importa.
2. L'importo pagato per godere di un bene o di un servizio.
3. Non esistono criteri oggettivi o normati. Ogni Associazione fa delle proprie valutazioni rispetto ai costi, ai progetti che vuole portare avanti e sui quali vuol fare degli investimenti e alla capacità di spesa dei propri associati.
Buongiorno! Cortesemente, m'interesserebbero alcune info riguardanti eventuali dimissioni da socio ordinario:
1. esse hanno effetto dal momento stesso in cui viene consegnata la raccomandata a mano al presidente?
2. cosa dovra’ specificare il socio dimissionario, nella raccomandata, come ultima data in cui ha ricoperto il ruolo di socio ordinario? la stessa data di consegna della lettera oppure il giorno precedente?
3. il socio dimissionario puo’ consegnare la lettera di dimissioni anche il giorno stesso in cui ha preso tale decisione, oppure dovra’ farlo con anticipo? se con anticipo, di quanto?
4. basta semplicemente che consegni la lettera dimissioni a mano o servira’ imbustarla e consegnarla, sempre a mano?
5. c’e’ bisogno di un timbro dell’asd sulla stessa lettera o bastano le firme dei soci fondatori/membri direttivo per presa visione?
grazie mille...
1. Di norma si, ma lo Statuto potrebbe prevedere invece che decorrono comunque a partire da una certa data o periodo
2. Dalla data di ricevimento della raccomandata da parte dell'Associazione.
3. Vedi 1.
4. Dipende dallo Statuto. Se a mano è consentito, meglio che si faccia fare dal Presidente una ricevuta
5. Basta la firma del Presidente.
4. Come ricevuta cosa si intende, una firma del Presidente per presa visione, sia sul'originale che su di una copia della stessa lettera?
Va bene anche solo sulla copia che rimane a lei.
Bene, un'ultima domanda in merito... Se, ipoteticamente, il socio o i soci si rifiutassero di presentare lettera dimissionaria, come potrebbe tutelarsi il presidente a fronte di eventuali controlli?
Con un verbale di direttivo in cui si cita un testimone.
Complimenti per tutto, prossimamente avrò un incontro telefonico con un vostro tecnico per valutare se TeamArtist va bene per l'Associazione di cui sono segretario. Si tratta di un Moto Club ASD affiliato alla FMI Federazione Motociclistica Italiana e riconosciuta dal CONI.
Il nostro statuto nella sezione di amissione a socio cita:
art.8- Il Moto Club dovrà tesserare alla Federazione Motociclistica Italiana tutti i propri associati.
Nel momento in cui una persona vuole associarsi con il Motoclub contestualmente quindi gli viene fatta compilare una domanda di ammissione al motoclub, con cui accetta stauto e regolamento del motoclub e della FMI. Su questo modulo di ammissione è espressa la richiesta della Tessera Member FMI 2015 (la tessera della FMI che noi rilasciamo perconto della federazione) assieme alla Tessera Motoclub 2015 (che rilasciamo in più); in più facciamo firmare un altro modulo della FMI per la sola richiesta tessera. La tessera FMI Member viene acquistata dal motoclub presso la federazione per € 32,00; nel modulo di ammissione a socio è citato: TESSERA MEMBER FMI+CLUB 2015 € 50,00; noi consideriamo questa la quota associativa che l'aspirante socio deve erogarci ma in realtà quindi sono solo i 18 euro di differenza a rimanere all'associazione per i propri scopi istituzionali.
1- è corretta un'unica dicitura nel modulo di ammissione a socio o devo distinguere le due tessere e quindi le due quote?
2- la quota è unica per tutti i soci ed è 50 euro e lo statuto differenzia questi soci:
Articolo 5 – Tipologia, Diritti e doveri degli associati
Gli Associati si distinguono in:
- Soci Fondatori Permanenti
Sono considerati “Soci Fondatori Permanenti” coloro i quali hanno contribuito in prima persona e col massimo impegno alla costituzione dell’Associazione comunque si intendono “Fondatori” tutti i presenti alla stesura dell’atto costitutivo accettati come tali con deliberazione dell’Assemblea dei presenti.
- Soci Onorari
L’Assemblea, su proposta del Consiglio Direttivo, può conferire la qualifica di “Socio Onorario” a coloro i quali abbiano svolto attività di notevole rilevanza nell’interesse della Associazione.
- Soci Ordinari
Sono considerati “Soci Ordinari” tutti gli altri soci. Il numero degli aderenti è illimitato.
1. Tutti gli associati maggiorenni godono, al momento dell'ammissione, del diritto di partecipazione nelle Assemblee sociali con esercizio del diritto di voto, ivi compresa l’approvazione e le modifiche dello Statuto e dei regolamenti e la nomina degli organi direttivi.
2. Tale diritto verrà automaticamente acquisito dall’associato minorenne alla prima Assemblea utile svoltasi dopo il raggiungimento della maggiore età.
3. All’associato maggiorenne è altresì riconosciuto il diritto a ricoprire cariche sociali all’interno dell’associazione nel rispetto tassativo dei requisiti di cui al comma 2 del successivo art. 13.
4. L’essere associato comporta l’adesione allo Statuto, ai regolamenti interni ed ai codici deontologici adottati. L’ associato dovrà partecipare attivamente alla vita dell’associazione, sostenerne le rivendicazioni, uniformarsi alle decisioni del Consiglio Direttivo, astenersi da qualsiasi azione che in qualsiasi modo possa danneggiare gli interessi, l’immagine o il prestigio dell’associazione. Gli associati hanno diritto a frequentare i locali dell’associazione secondo le modalità stabilite in apposito regolamento, a partecipare a tutte le manifestazioni indette dalla stessa nonché ad usufruire dei vantaggi e dei servizi dell’associazione. Gli associati hanno il dovere di difendere nel campo sportivo e in quello civile il buon nome dell’associazione e di osservare le regole dettate dalla Federazione e dal CONI. La qualifica di associato dà diritto a frequentare le iniziative indette dal Consiglio Direttivo e la sede sociale.
5. Gli associati sono tenuti al puntuale pagamento delle quote associative e dei contributi deliberati dal Consiglio Direttivo e dall’Assemblea, nonché al rispetto delle norme statutarie e regolamentari dell’associazione e delle disposizioni emanate dal Consiglio Direttivo.
DOMANDA: siamo regolari e corretti oppure no?
3- la FMI prevede anche una seconda tessera che si chiama SPORT FMI 2015 che è come la Member ma prevede delle coperture assicurative in più perché dedicata a chi partecipa a gare su impianti omologati. noi la acquistiamo ad € 100 dalla FMI e la registriamo al socio per € 120 fornendo contestualmente anche quella del Moto Club; se visitate la sezione Tessermento del sito federmoto.it è spiegato meglio; nel modulo di ammissione si può scegliere anche questa sotto un'unica voce TESSERA SPORT FMI+CLUB 2015 € 120.
DOMANDA: anche in questo caso è corretta un'unica dicitura nel modulo di ammissione a socio o devo distinguere le due tessere e quindi le due quote?
In TeamArtist sono in demo per 30 giorni, quindi studiando la situazione la procedura corretta è la creazione di una campagna iscrizione istituzionale chiamata "Tesseramento FMI+CLUB 2015" attivando l'opzione "Iscrizione Assoiativa", inserisco la data dal 01/01/2015 fino al 31/10/2015 (questo perché dopo il 31/10/2015 non si possono più registrar tessere FMI; rinomino il gruppo1 con TESSERA MEMBER FMI+CLUB 2015 con una rata da 50 € mantenendo disabilitato il flag di "Accetta immediatamente l'iscrizione" e la duplico rinominandola in TESSERA SPORT FMI+CLUB 2015 con rata da 120 €; inserisco la richiesta della fotocopia della carta d'identità proseguo.
DOMANDA: è corretto?
Grazie er la pazienza e la cortesia nel rispondere, saluti. Marco
1. è corretta
2. Mi par di si
3. Distinguerei le due quote
4. Deve chiederlo a chi la sta seguendo. Qui non forniamo assistenza a chi sta provando la nostra piattaforma 😉
Buongiorno, siamo una asd ed il nostro statuto rispetta in pieno il principio di democrazia e uguaglianza tra soci. Abbiamo da poco avuto in affidamento una palestra da ristrutturare e ci siamo tassati di una piccola quota mensile per i lavori e per poter usufruire al meglio della struttura. Alcuni soci non partecipano e non hanno mai partecipato alla vita sportiva della società, fermo restando i loro pieni diritti di soci (asemblee, votazioni, cariche ecc.).
Oggi non riteniamo giusto che tali soci, debbano versare detta quota per un servizio di cui loro non ne usufruiranno
Qual è la domanda?
1. Capisco, mentre per quel che riguarda le quote sociali degli stessi soci fondatori, da quale momento si considerano già versate per l'associazione?
2. Dal momento stesso in cui l'associazione viene fondata?
3. Anche in questo caso c'è bisogno di ricevuta di pagamento?
1. Dal momento in cui lo hanno fatto fisicamente
2. Di solito, si
3. Sarebbe meglio.
3. quindi, sarebbe meglio emettere ricevuta per gli altri 2 soci fondatori, oppure anche lo stesso presidente dovrebbe fare una ricevuta "a se stesso" per giustificare la propria quota sociale? grazie...
Una ricevuta per tutti è sempre la cosa migliore.
Buongiorno, per quel che riguarda le famose cene sociali per a.s.d., esse sono obbligatorie annualmente? Se sì, c'è anche un limite alle stesse? grazie...
Nessun obbligo. L'importante è l'assemblea soci per l'approvazione del REFA entro 4 mesi dalla chiusura dell'anno sociale.
Sempre per quel che riguarda le cene sociali, possono essere considerate tali anche quelle in occasione di festività, tipo capodanno, natale, pasqua, ecc... ?? Oppure esse vanno organizzate in giornate normali? grazie..
Non vedo la differenza.
Capisco, ora solo un ultimo dubbio al riguardo... E' sufficiente un unico scontrino o unica fattura per tutti i soci, oppure occorrono pezze giustificative per i vari singoli? Grazie...
No, ogni singolo pagamento deve avere la sua pezza giustificativa...
Mi volevo complimentare innanzitutto per la vostra competenza.Vi disturbo per una semplice informazione.
Il Dipartimento della Gioventù della Presidenze del Consiglio dei Ministri ha pubblicato un bando per il cofinanziamento di iniziative a favore dei giovani.
La nostra associazione (che è gestita da un'amministratore unico e che all'interno dello statuto prevede lo svolgimento di attività a favore dei giovani) ha partecipato al bando ed è risultata, in graduatoria, in posizione utile per ottenere il finanziamento.
Il quesito che fa il ministero (visto che per loro è la prima volta che incontrano un'associazione gestita da amministratore unico) è questo:
La convenzione che verrà firmato con il dipartimento per potere avviare l'attività rientra tra le prerogative dell'amministratore unico oppure l'amministratore unico deve chiedere l'autorizzazione all'Assemblea dei Soci per potere firmare?
vi posto anche l'articolo dello statuto che parla proprio dell'argomento
Amministratore unico
Articolo 11
L'associazione è amministrata da un Unico Amministratore, scelto anche tra non soci.
L'Amministratore Unico è il Legale Rappresentante dell’Associazione ed è investito dei più ampi poteri per la gestione ordinaria dell'Associazione. Esso propone all'assemblea l'ammontare delle quote associative. Promuove l'attività dell'associazione in coerenza con gli scopi statutari e gli indirizzi generali stabiliti dall' assemblea. Per quanto riguarda la dotazione di personale agisce nell'ambito degli indirizzi dell'Assemblea inerenti la struttura organizzativa.
Per gli atti di straordinaria amministrazione occorrerà l'autorizzazione dell'Assemblea dei soci. L'Amministratore Unico, può nell'ambito dei suoi poteri o di quelli di volta in volta attribuitigli nominare procuratori per determinati atti o categorie di atti pure esterni all' associazione. Egli rappresenta legalmente l'Associazione nei confronti di terzi in giudizio. Può aprire e chiudere conti correnti bancari. Qualora per dimissioni od altra causa venisse a mancare l'Amministratore Unico, le sue funzioni verranno svolte dal Presidente dell'Assemblea, il quale, senza indugio, provvederà a convocare l'Assemblea per la nomina del nuovo Amministratore Unico.
Ribadisco che il progetto finanziato dal ministero prevede la realizzazione di attività contemplate dallo statuto
Grazie della vostra disponibilità
Uhm. E il Presidente che ruolo avrebbe in questo Statuto?
Le uniche disposizioni circa il ruolo del Presidente sono:
L'Assemblea nomina il proprio Presidente.
Il Presidente dell'Assemblea nomina un segretario, pure tra non soci.
Spetta al Presidente dell'Assemblea constatare il diritto di intervento alla medesima.
Delle riunioni di Assemblea si redige processo verbale firmato dal Presidente e dal Segretario. L'Assemblea straordinaria è verbalizzata da un notaio, che svolge le funzioni di Segretario. La carica di Presidente dell'Assemblea dell'Associazione è incompatibile con quella di Amministratore Unico.
Per la nomina del Presidente dell'Assemblea e dell'Amministratore Unico occorrerà il voto favorevole, della maggioranza degli associati.
(In pratica l'amministratore unico sostituisce il consiglio direttivo.)
Grazie nuovamente della vostra disponibilità.
Guardi per me questo Statuto, fatto in questo modo, è incompatibile con l'impianto normativo italiano relativo alle Associazioni no profit. Chi lo ha redatto?
Il Notaio...
Chieda a lui quindi...
1) ok. grazie.
2) No, non sono soci fondatori. Uno è il nostro maestro e mentore che ci ha insegnato il suo metodo, l'altro è un professionista che ci ha fornito il suo lavoro gratuitamente senza il quale non si sarebbe potuto nemmeno pensare di fare nulla.
grazie!
grazie per le risposte ma ho ancora qualche dubbio...
1) Il problema non è il socio che manifesta la volontà etc... abbiamo già la domanda e so la procedura normale, ma dato che non abbiamo ancora il circolo, proponendo una delle nostre attività saltuariamente e gratuitamente a titolo promozionale, i bambini che provano li devo tesserare per l'assicurazione? no perchè non sono soci, ok, e se mi cadono mentre provano? ecco perchè dicevo tesserati ma non soci, quindi come posso fare?
2) Per il discorso socio onorario abbiamo deciso in assemblea del C.D. che, siccome solo ed esclusivamente grazie a queste due persone stiamo realizzando il nostro circolo, hanno il diritto di essere soci onorari, devo specificare nello statuto che non pagano oppure è sottinteso?
molte grazie!
1. Dovete fare una assicurazione a parte. Rimarrà comunque il problema che come ASD avete l'obbligo di chiedere a tutti i partecipanti un certificato medico (almeno non agonistico).
2. E' sottointeso. Ma sono soci fondatori?