Soci Fondatori, Soci Ordinari, Simpatizzanti, Soci Sostenitori, Soci Onorari, Tesserati… Tante definizioni diverse che spesso portano le Associazioni a scrivere Statuti non del tutto a norma.
La conseguenza di ciò? La perdita dei diversi regimi fiscali agevolati per le diverse organizzazioni no profit (siano essi ASD – Associazioni Sportive Dilettantistiche o ETS – Enti del Terzo Settore, tra cui le APS – Associazioni di Promozione Sociale e OdV – Organizzazioni di Volontariato)
Partiamo da un principio cardine: un’associazione che vuole godere della de-tassazione deve garantire la parità di diritti e doveri interna e per far ciò, tra le altre cose, non ci possono essere aderenti all’associazione di serie A e di serie B.
*Nota bene: “socio” e “associato” sono equivalenti anche se tecnicamente i soci sono delle Società e gli associati delle Associazioni.
Questo concetto della “Democrazia interna” lo abbiamo già visto in altri articoli: a partire da come deve essere accettato un nuovo socio, a come deve essere espulso un socio inadempiente. È un principio determinato dall’articolo 148 del TUIR e sempre controllato in modo accurato e puntuale dagli Ispettori Fiscali.
Ma perché ci interessa? Il motivo è che almeno il 30% degli Statuti – che ancora oggi esaminiamo – contiene un errore fondamentale.
Discriminano tra gli aderenti all’associazione: associato e associato.
La motivazione me la sono sentita dire tante volte: “Non è giusto che chi si è sbattuto per fondare l’Associazione possa vedersi portar via l’Associazione da un gruppetto di nuovi aderenti all’associazione – soci appena arrivati“.
Signori: questa è l’essenza stessa della Democrazia.
L’Associazione non è una proprietà privata ma una proprietà collettiva. Per non pagare praticamente tasse lo Stato vi chiede che tutti i soci siano uguali, che una testa valga un voto, e che chiunque sia eleggibile a qualsiasi carica.
E l’Agenzia delle Entrate ha predisposto un modo comodissimo per scoprire quali Associazioni rispettano questo principio e quali no (sapendo quindi a chi dare la precedenza nelle future ispezioni fiscali).
Una dichiarazione specifica nel Modello EAS, la numero 9: “che le quote associative sono uguali e non differenziate“. Chi ha risposto di NO, ha scelto una corsia preferenziale verso un’Ispezione fiscale!
Statuti e diritti dei soci
Ma andiamo avanti e prendiamo un pezzo di uno Statuto tipo in cui si indicano le diverse tipologie di soci. Vi assicuro che questo è uno statuto reale e non inventato:
“I Soci saranno classificati in 4 (=quattro) distinte categorie:
Bene, tutto irregolare.
Si possono certamente diversificare nominalmente i soci in diverse categorie quali, ad esempio SOCI FONDATORI (che sono coloro presenti nell’atto costitutivo), SOCI ONORARI (coloro – pochi – che per particolari meriti vengono riconosciuti come tali, di solito benefattori, ex presidenti, personalità etc) e i SOCI ORDINARI (cioè quelli accettati di volta in volta dietro loro espressa domanda, dal Direttivo).
Attenzione però: tutti i Soci, a prescindere dalla loro categoria di nomenclatura, non possono avere diritti/doveri diversi (spesso, invece, ad esempio alcune categorie vengono indebitamente esonerate dal pagamento della quota sociale annuale o non possono candidarsi a ricoprire cariche associative o votare nelle Assemblee eccetera).
È possibile istituire delle categorie di soci, libere, con contributi maggiori – un esempio sono i soci benemeriti – a patto, appunto, che sia possibile fare una scelta e che non sia quindi obbligatoria. Altro caso discutibile (ma molto diffuso) è quello di proporre quote sociali agevolate per particolari categorie: anche questo non è democratico perché appunto facilita e agevola solo alcuni in modo discriminante.
Un’altra confusione si genera in merito alla differenza tra soci e tesserati. Approfondiamola nel prossimo paragrafo.
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La confusione nasce perché molte Associazioni si affiliano a loro volta ad altre Associazioni/ Federazioni/ Enti di carattere nazionale che TESSERANO i propri soci.
Sono due cose diverse che richiedono procedure differenti.
Spesso le Associazioni commettono questo errore: considerano che TESSERARE una persona al proprio Ente cui si è affiliati, significhi contemporaneamente far diventare anche socia la persona in questione alla Associazione medesima.
NON è necessariamente così.
Sono due cose diverse con procedure divergenti (e tra l’altro non si è obbligati a essere sia soci che tesserati).
Quindi, in sostanza: il socio è dell’Associazione, mentre il Tesserato è dell’ente nazionale cui l’Associazione si è affiliato.
Esiste quindi una domanda per diventare socio ed è una domanda per diventare tesserato, con diverse procedure di accettazione e verbalizzazione.
Le domande di ammissione a tesserato devono essere approvate dal Consiglio Direttivo dell’Associazione. Il verbale deve essere inserito a Libro Verbali, e il nuovo socio deve essere inserito a Libro Soci.
Il vincolo associativo è, dal momento dell’ammissione, a vita.
Le domande di ammissione a tesserato devono essere approvate dall’ente di affiliazione nazionale. Con il tesseramento è abbinata un’assicurazione. Il vincolo di tesseramento è annuale.
ATTENZIONE: alcuni enti di affiliazione nazionale – non tutti – pretendono però che l’aspirante tesserato sia già socio dell’Associazione.
Non è però considerato un obbligo di legge, quanto una loro scelta regolamentaria.
Per le due procedure, è utile non dimenticarlo, vi devono essere due distinte informative per la privacy.
Negli ETS, il tesserato che non fosse anche socio non acquisisce particolari diritti. Ad esempio non può partecipare alle Assemblee soci, non può eleggere il Consiglio Direttivo o farsi eleggere nello stesso.
Nelle ASD invece, grazie alla recente riforma dello Sport (articoli 16 e 17 del D.Lgs 36/2021) il tesserato che non è anche socio acquisisce di legge i medesimi diritti degli associati, tra cui il diritto di partecipare alle Assemblee soci, di eleggere il Consiglio Direttivo e di farsi eleggere nello stesso (normativa a nostro parere assurda e che dovrà essere modificata ma, al momento, così è).
È fondamentale sottolineare l’importanza dei diritti e degli obblighi che accompagnano l’appartenenza a un’associazione. Ogni aderente all’associazione dovrebbe essere pienamente consapevole dei propri diritti di voto, dei diritti di partecipazione alle assemblee, dei diritti di accesso ai documenti sociali e dei diritti di partecipazione alle attività dell’associazione.
Allo stesso tempo, è cruciale che ciascun socio comprenda e adempia ai propri obblighi contributivi, agli obblighi di partecipazione alle attività dell’associazione, agli obblighi di rispetto dello statuto e delle delibere dell’assemblea, nonché agli obblighi di rispetto delle norme fiscali e contabili.
Un aspetto altrettanto vitale è la conformità alle normative vigenti, inclusi gli obblighi di rispetto delle norme sulla privacy e sulla protezione dei dati personali, così come gli obblighi di rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro.
Questi aspetti non solo garantiscono una gestione etica e responsabile dell’associazione ma contribuiscono anche a consolidare un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso dei diritti di tutti gli aderenti.
Garantire il rispetto di questi principi è fondamentale per mantenere la legittimità e l’integrità dell’associazione, assicurando che operi in linea con i valori di parità di diritti e doveri, promuovendo un ambiente di cooperazione, rispetto e uguaglianza tra tutti i suoi membri.
Se sei interessato ai soci minorenni leggi invece Diritto di voto nelle associazioni: il socio minorenne può votare?
Damiano Dalerba & Stefano Cabot
Direttori area noprofit di TeamArtist
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Aggiornato gennaio 2024
SALVE VORREI BEN CAPIRE LA DIFFERENZA TRA SOCI E TESSERATI SOPRATTUTTO DAL PUNTO DI VISTA FISCALE. TROVO SOLO INFORMAZIONI RELATIVE ALLE ASSOCIAZIONI SPORTIVE MA NEGLI ALTRI TIPI DI ASSOCIAZIONI NON SI POSSONO AVERE DEI TESSERATI? IN PARTICOLARE MI SERVE CAPIRE SE IN UNA ASSOCIAZIONE CULTURALE E DI ARTE E SPETTACOLO E' POSSIBILE TESSERARE ANZICHE' ASSOCIARE.
No, non è possibile. Potete tesserare qualcuno a nome della vostra Associazione SOLTANTO se è già vostro socio.
Vi pongo la seguente questione a proposito di "associati" e "tesserati". Avete ormai ben chiarito la differenza però vi pongo il seguente quesito: se una persona volesse solo tesserarsi (ossia ricevere la tessera di una EPS ) perchè vuole solo poter partecipare a varie attività dello stesso EPS (ad esempio Corsi di Formazione, Workshop etc.) o di ASD ad essa affiliata senza volerne diventare un associato e quindi senza versare la relativa quota associativa annuale:
1. Come può farlo visto che le EPS rilasciano le tessere solo agli associati delle ASD a loro affiliate?
2. Le ESP sono obbligate ad accettare il tesseramento diretto (fatto sempre mediante un ASD affiliata)?
3. Non sono anch'esse, in sostanza, delle Associazioni (con l'unica differenza che sono del tipo "riconosciute")?
SPIEGO IL PERCHE' DI QUESTE DOMANDE
Con l'ASD con la quale collaboro vorremmo organizzare un CORSO SPORTIVO giugno-luglio rivolto ad un gruppo di studenti, molti dei quali sono fuori sede e non hanno quindi nessun interesse a diventare associati dell'ASD ne tanto meno vogliono versare la prevista quota associativa DI €50. L'ASD non vuole aprire PIVA (non diventando associati il loro contributo di partecipazione sarebbe di natura commerciale a meno che non siano tesserati con la stessa EPS della ASD...giusto?) E naturalmente anch'essa non ha alcun interesse ad associare persone che poi sparirebbero ma, come avete chiarito in altri articoli, rimarrebbero soci a vita. Ci sarebbe poi la questione assicurativa; l'ASD non ne ha una propria ma usufruisce solo di quella che l'EPS riconosce ai propri tesserati.
4. ESISTE UNA SOLUZIONE o dobbiamo rinunciare?
Vi ringrazio anticipatamente.
1. A mio parere NON può. Il tesseramento deve SEMPRE passare attraverso una Associazione. So però che alcuni EPS hanno trovato delle "soluzioni" curiose: come costruire una Associazione ad hoc cui far "transitare" questi tesserati singoli.
2. No, ma non ho mai sentito che rifiutassero qualcuno.
3. Si, ma su più livelli piramidali di cui quello più basso è, appunto, la singola Associazione.
4. Non mi viene in mente nulla.
Buongiorno, sono presidente di un'APS non riconosciuta dotata di solo CF. Un'associazione di volontariato nostra socia ci ha chiesto informazioni in merito alla possibilità di far partecipare alle nostre attività istituzionali le persone fisiche sue socie.
1. Questo tipo di attività avrebbe natura commerciale?
2. Dovremmo aprire la PI?
1. Si
2. Si
A meno che vi affiliate entrambe alla stessa APS nazionale.
Volevo sapere se in una associazione onlus no profit,si possono nominare 2 vice presidenti,grazie
Dipende da cosa dice il vostro Statuto. In linea di principio nulla osta.
Buongiorno, avrei da porLe un quesito. Faccio parte di un'A.s.d./A.p.s.:
- dotata di P.I.
- affiliata XXXX
- che organizza corsi e uscite sportive per i propri associati
- che gestisce un'area con circolo privato all'interno della quale si svolge attività sportiva, si somministrano cibi e bevande (bar e carne alla griglia) e si organizzano eventi culturali/musicali a favore dei propri associati.
Fatta la dovuta premessa le mie domande sono:
1) possiamo rilasciare ai soggetti che frequentano il circolo e che non svolgono attività sportiva la nostra tessera associativa in sostituzione di quella XXXX?
2) in caso contrario esiste una norma di legge che prescrive l'obbligo di utilizzare la tessera del proprio ente di affiliazione?
3) chi svolge attività sportiva organizzata dall'associazione dovrà invece necessariamente essere tesserato XXXX, per quanto stabilito dal decreto 296/2010 (assicurazione obbligatoria per sportivi dilettanti), corretto?
4) in tale ottica, attività quali fresbee, beach volley o arrampicata su roccia, svolte autonomamente all'interno del circolo (senza organizzazione/intervento dell'associazione), sono da ritenersi attività sportive ricomprese nell’ambito di applicazione del decreto succitato (sarebbero da tesserare XXXX, sempre che sia possibile quanto indicato nella prima domanda)?
Sottolineo che da statuto XXXX “Sono inoltre condizioni per l’adesione, l'acquisizione del certificato di affiliazione, l’obbligo di adozione della tessera nazionale dell'Associazione quale propria tessera sociale e il rilascio della tessera XXXX a tutti i propri associati.”
1. Visto quello che dice lo Statuto nazionale del vostro Ente, no.
2. Avete sottoscritto l'accettazione del loro Statuto e delle loro regole...
3. Si, o per altro EPS/FSN equivalenti
4. Si
Perfetto grazie per le risposte. Mi sorgono spontanee altre due domande:
1) posto che non esiste un obbligo di Legge, ma solo di Statuto, affiliandosi ad un Eps/Fsn che non prevede a Statuto l'obbligo di utilizzare la propria tessera nazionale quale tessera sociale e di affiliare conseguentemente tutti i propri soci, l'assicurazione obbligatoria come da decreto 296/2010, è attivabile direttamente dall'A.s.d. o deve obbligatoriamente essere stipulata e attivata per il tramite di una Eps/Fsn?
2) posto che attività quali frisbee e beach volley vengono svolte per il semplice fatto che sono lì a disposizione degli associati (rete montata e palla e frisbee utilizzabili liberamente), la stessa cosa dovrebbe ricomprendere anche il calcio balilla, anch'esso a disposizione?
3) In tale ottica non è sufficiente una copertura Rct sul circolo?
1. Potete attivarla autonomamente
2. Pignolo!
3. Probabilmente si, ma provi a valutarlo con l'assicuratore. Non è detto che siano ricomprese tutte le possibilità del caso.
In effetti mi sto "impignolettando" a dovere pensando calandomi nei panni di un ispettore!;)
Scusate se posto nuovamente ma la discussione diventa sempre più intricata e interessante:
1) analizzando nuovamente il Decreto più volte citato, non risultano nell'elenco dei soggetti obbligati le Asd...ma le Asd sono quindi obbligate ad avere tale assicurazione?
2) ho impostato male la domanda...in realtà intendevo dire che siccome per il calcio balilla secondo me non avrebbe senso prevedere un'assicurazione per gli infortuni, è necessario invece attivarla per attività come frisbee e beach volley, praticati autonomamente dai soci per la semplice disponibilità degli stessi, esattamente come il calcio balilla?
(in fondo si tratta di attività non ufficiali a differenza di quanto prescritto dal Decreto)
3) a conferma di ciò abbiamo avuto contatti con una Federazione che ci ha sottolineato la non obbligatorietà del tesseramento dei nostri tesserati anche alla loro Federazione, non richiedono nemmeno un numero minimo (per questo mi chiedo perchè debba essere obbligatoria l'assicurazione per l'Asd, non ricompresa tra i soggetti obbligati nel Decreto, a favore degli sportivi tesserati alla Federazione, che in questo caso tesserati alla Federazione non saranno), unico dubbio che mi viene è: la sostituzione dell'affiliazione attuale (Eps) con quella alla Federazione (che non ci impone obblighi su tessera sociale/tesseramento) può creare problemi riguardo alla Scia per somministrazione al Circolo, già acquisita in passato?
Grazie ancora
1. Se non fa una Assicurazione e capita qualcosa di imputabile alla responsabilità dell'Associazione, i danni saranno a carico prima dell'Associazione poi si aggredirà il patrimonio personale del Presidente. Vale la pena correre questo rischio?
2. Che senso ha differenziare e non fare una assicurazione generica che copra tutti i soci quando fanno QUALSIASI attività "sotto il cappello" dell'Associazione?
3. Di quale "Federazione" stiamo parlando?
1) Condivido assolutamente, infatti quello a cui pensavo è stipulare un'assicurazione per infortuni, con prestazioni assicurate come da Decreto,che copra gli associati dell'Asd sia mentre praticano attività sportiva, con guide alpine e istruttori, al circolo come in qualsiasi altro luogo dove si svolgano corsi e uscite organizzate dall'Asd, sia mentre praticano anche solo attività ludico motoria (esempio frisbee) in modo autonomo e non organizzato dall'Asd all'interno del circolo, dovrebbe essere una soluzione ottimale no?
2) Si tratta della Fci (Federazione ciclistica italiana).
Grazie e buona giornata
1. Si
2. Ok. Non credo che attraverso di loro possiate fare la SCIA per la somministrazione di Alimenti e Bevande. Provi a chiederglielo però...
1. Una volte iscritto al Libro dei Soci e pagata la quota base associativa d'iscrizione base uguale per tutti, è lecito richiedere al Socio di pagare una quota di frequenza (mensile o annuale) all'attività sportiva e quote per corsi o Partecipazione a tornei, differenziati per tipo di soci (es. ragazzi/adulti, o quote ridotte per particolari categorie, ecc.?)
2. Tali tipologia di quote devono essere previste dallo Statuto, e il loro ammontare approvato dal solo C.D. o approvate dall'Assemblea dei Soci?
3. Se il Socio, aderendo solo per un breve periodo all'attività dell'associazione, non intende più partecipare attivamente alle attività istituzionali dell'Associazione, dato il carattere di temporaneità della sua frequenza e la mancata adesione agli scopi dell'Associazione, può essere dimesso con la prassi prevista di legge?
1. Si
2. Approvate dal CD basta e avanza
3. NO! Legga questo nostro post.
Buongiorno e complimenti per gli articoli, sono presidente di una asd con 5 soci e vogliamo tesserare un minore. che documenti devo far firmare al minore ed ai suoi genitori per tessrrarlo (non farlo diventare socio).
Grazie mille
Rilegga il post di questa pagina. Dubito che possiate farlo...
Leggendo queste righe pensavo si potesse "Sono due cose diverse con procedure diverse (e tra l’altro non si è obbligati ad essere sia soci che tesserati)."
Come mai dice che non si può fare? perché è un minore o non si può proprio tesserare persone non socie.
La seconda.
Alcuni atleti tesserati presso un’altra A.S.D. (affiliata alla nostra stessa federazione), terminata la loro stagione agonistica/sportiva, hanno chiesto di potersi allenare, per alcuni mesi, presso la nostra struttura insieme ai nostri soci/atleti e con i nostri istruttori per alcuni mesi. L’art.3 del Decreto 3 novembre 2010 (Gazzetta Ufficiale N. 296 del 20 Dicembre 2010) recita testualmente:
“”” Ambito di applicazione della tutela assicurativa
1. L'assicurazione obbligatoria riguarda le conseguenze degli infortuni accaduti ai soggetti assicurati durante ed a causa dello svolgimento delle attività sportive, degli allenamenti e durante le indispensabili azioni preliminari e finali di ogni gara od allenamento ufficiale, ovvero in occasione dell'espletamento delle attività proprie della qualifica di tecnico o dirigente rivestita nell'ambito dell'organizzazione sportiva dei soggetti obbligati.
2. L'assicurazione opera a condizione che le attività di cui al comma 1 si svolgano secondo le modalità, i tempi e nelle strutture o nei luoghi previsti dai regolamenti sportivi delle singole organizzazioni.
3. L'assicurazione opera senza limiti di età e per il mondo intero, a condizione che le attività di cui al comma 1 siano svolte nelle occasioni e circostanze previste dai regolamenti sportivi e dai calendari o da accordi dei soggetti obbligati, purché definiti in data certa antecedente all'evento che ha generato l'infortunio.
4. La garanzia assicurativa ha inizio dal momento del tesseramento, che coincide con il pagamento del premio da parte del soggetto assicurato, e cessa alle ore 24 del quindicesimo giorno successivo alla data di scadenza del tesseramento stesso””””.
Tanto premesso, Vi chiedo:
1) E’ possibile accogliere la loro richiesta di allenarsi presso la nostra A.S.D?
2) Se richiesto, possono diventare soci (ovviamente non tesserati) anche della nostra associazione?
2) In caso di infortunio durante un allenamento presso la nostra struttura, la copertura assicurativa che hanno stipulato con la Federazione all’atto del tesseramento con la loro A.S.D. può ritenersi ancora valida?
In attesa di una Vs. risposta, gradite distinti saluti
1. Si
2. Certo, sta solo a voi decidere (controllate che il vostro Statuto non sia in contrasto ma credo non ci sia questo pericolo)
3. A mio parere, si. Ma vi consiglio di chiederlo loro per iscritto, pretendendo risposta scritta.
Iniziando fine dicembre 2014 con tre soci fondatori, abbiamo tesserato FITET e AICS altre 16 persone, facendo pagare solo 15 euro per diritti di segreteria e 5 euro per il tesseramento (FITET e/o AICS). Il tesseramento ha comportato la possibilità di partecipare, previo quote diverse, a tornei, lezioni o gioco libero. I soci fondatori e un amico allenatore hanno versato 250 euro quale quota associativa annuali (tenendo conto il breve periodo dicenbre/giugno) dell'E.F. Non potevamo chiedere altrettanto ai nuovi adepti. Possiamo considerare questi esclusivamente tesserati a nome della nostra Società e non soci ordinari?
Grazie
Legga questo nostro post.
Buongiorno, ho un dubbio:
1. la quota associativa è obbligatoria?
2. Alcune Associazioni non chiedono contributi e altre chiedono contributi volontari... c'è qualcosa di irregolare in tutto questo?
Grazie in anticipo.
1. SI
2. Legga questo nostro post.
Buongiorno
Sono ancora qui ad approfittare dei vostri preziosi consigli.
In base delle varie risposte ottenute sulle mie perplessità ritengo di dover modificare lo statuto.
premetto che sono il presidente di una ASD di arti Marziali. L'associazione è stata creata ancora nel 1980 con atto notarile. Trent'anni fa purtroppo o per fortuna le cose giravano in un altro modo, dico questo perchè alla nostra associazione è stato dato il nome di FEDERAZIONE VVD ITALIA ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA.... Giuridicamente è una asd la sua organizzazione è di una asd però porta l'appellativo "FEDERAZIONE". Sicuramente un nome "atecnico" che non inquadra una entità giuridica ma bensì il semplice nome di un'associazione.
Fino ad oggi il CONI non ha mai fatto obbiezioni, cosi come l'ente di promozione sportiva al quale siamo affiliati. Le mie domande sono:
1) Visto che devo modificare lo statuto dovrei cambiare anche il nome e togliere la parola FEDERAZIONE? (PS se fosse possibile non dover fare questa modifica sarebbe meglio, non so se il fatto di esistere da più di 30 anni abbia fatto acquisire dei diritti... solo per il nome intendo non come figura giuridica di Federazione)
2) Le modifiche statutarie, visto che nel 1980 lo statuto era stato redatto con atto notarile, devono avvenire per mezzo di atto notarile o anche per scrittura privata registrata?
3) Cambiando il nome dell'associazione è come se facessimo un'associazione nuova o non succede nulla e si continua normalmente con il nuovo nome?
Grazie per la vostra sempre pronta attenzione
Il mio consiglio è questo: http://www.teamartist.com/blog/2014/02/19/perche-uno-statuto-valido-deve-essere-rivisto-da-un-professionista/
1. Si può avere un socio onorario ?
2. Se si, che cosa comporta al socio e alla Associazione?
1. Nulla lo vieta.
2. Deve essere determinato dallo Statuto, senza superare alcuni criteri.
sono il presidente di una A.S.D. di Pesca Sportiva. Siamo affiliati alla uisp e ho tesserato alla uisp il consiglio direttivo e una decina di soci. Vorrei sapere se queste persone devono presentare certificato medico previsto per le attività sportive
Sono atleti? Fanno attività sportiva? Solo in questo caso..
Buon pomeriggio, esiste qualche caso particolare per cui è data facoltà agli associati/loro rappresentanti (non soci) di votare all'assemblea straordinaria di una asd ?
Non capisco: cosa intende per "associati/loro rappresentanti (non soci)"?
Salve, può darmi una più precisa distinzione tra socio e tesserato !?
1. E' lecita la distinzione tra Socio e tesserato (inteso il tesserato non abbia alcun diritto di voto)?
2. La distinzione deve essere prevista dallo Statuto o può essere deliberata successivamente dal Direttivo ?
3. E' lecito pretendere un tesseramento per poter aderire a specifiche attività (visto che si renderebbero necessari dei costi)?
1. Assolutamente no
2. Non è possibile in alcun caso
3. Assolutamente no
Sono presidente dell'Associazione Emmaus, volontariato, di diritto ONLUS, iscritta registro Regione Lombardia da oltre 30 anni.
Apriremo una nuova struttura a Milano: abbiamo soci fondatori, sostenitori, ordinari.Vorremmo inserire "simpatizzanti" senza obbligo di adesione al nostro statuto nè di partecipazione alle assemblee.
Questo per svolgere nella nuova struttura attività educative per giovani soprattutto, senza vincolare i giovani ad aderire alle finalità statutarie.
1. E' sufficiente inserire questa opzione con un verbale steso alla prossima assemblea soci?
2. E' corretto far pagare una quota annuale di Euro 2,00 per una tessera simpatizzanti?
1. Così inquadrate queste persone non potranno mai essere socie. Potete però trasformare questa iniziativa in una attività di raccolta fondi.
2. Non essendo soci questa sarà una entrata commerciale, con tutto quello che ne consegue.
salve mi chiamo antonio e vivo in sardegna..con un gruppo di amici abbiamo intenzione di formare una associazione no profit con l'obbiettivo primario ( anche se non unico, perchè vorremo anche fare altre iniziative improntate alla valorizzazione del nostro patrimonio storico/culturale ) di organizzare una raccolta fondi, volta alla valorizzazione di un sito archeologico allo stato attuale completamente abbandonato a se stesso...
1. che tipo di associazione dovremo fare?
2. e quali obblighi di legge dovremo rispettare?
3. avremo diritto ad una esenzione fiscale o saremo tenuti anche ad avere una partita Iva?
1. Direi una ONLUS (tra gli scopi primari di una onlus c'è anche la conservazione dei beni culturali)
2. Quelli legati alle Onlus appunto
3. Certamente, poi molto dipende dalle singole attività che farete.
Approfitto ancora di Voi per sottoporvi una situazione e sapere cosa ne pensate. Asd con soci/tesserati minorenni e maggiorenni (corrispondenti agli atleti)
A. Assemblea dei soci dove sono presenti, oltre al direttivo, solo alcuni dei genitori dei soci/tesserati minorenni (a cui è stata data facoltà di voto).
B. Durante l’assemblea il presidente e di tutto il consiglio direttivo hanno dato le dimissioni e sono stati eletti nel nuovo consiglio alcuni dei genitori dei soci/tesserati presenti con successiva elezione del presidente e del tesoriere.
1. E’una procedura corretta?
2. Se no a cosa si va incontro in caso di verifica delle autorità?
A. Sbagliato: chi non è socio non può avere diritto di voto nè attivo nè passivo
B. vedi sopra
1. No
2. Il disconoscimento come no-profit
Buongiorno,
siamo un gruppo di amici che opere ognuno indipendentemente dall'altro nel campo della diffusione del gioco intelligente. Ad esempio io ho un accordo personale con una scuola per aiutarli nella realizzazione di videogiochi a livello curricolare, il tutto sempre a titolo gratuito.
Ora pensavamo di costituirci quale associazione,più che altro per meglio coordinare le nostre attività e diffonderle all'esterno, ma volevamo mantenere al contempo il grado di autonomia che ci contraddistingue.
A questo proposito volevo chiedervi:
1-è possibile che i soci fondatori siano di diritto tra i membri del CD (non gli unici, ovviamente)? Ho notato che è prassi comune di tantissime associazioni
2-è possibile creare cariche "onorarie" a vita che garantiscano maggior autonomia?
3-in caso negativo, dato che non percepiamo soldi da esterni, è nel nostro interesse creare un'associazione? (domanda a cui forse dovremmo rispondere più noi che voi).
Grazie mille
1. Assolutamente no. E' contrario al più basilare principio del no profit: la democrazia interna.
2. Che tipo di autonomia?
3. Già... diciamo che operare con enti pubblici come Associazione è sicuramente più facile e più corretto. Ma con l'Associazione aumenta la burocrazia per cui, se nulla osta, potete continuare così. Oppure cercarne una già esistente (ce ne sono decine di migliaia in agonia, alla ricerca disperata di nuove leve) in cui iscrivervi ed usare quella per gli aspetti formali minimi.
Salve,
a riguardo:
"Sono due cose diverse che richiedono procedure diverse. Spesso le Associazioni commettono questo errore: considerano che TESSERARE una persona al proprio Ente cui si è affiliati, significhi contemporaneamente far diventare anche socia la persona in questione alla Associazione medesima. NON è così. Sono due cose diverse con procedure diverse (e tra l’altro non si è obbligati ad essere sia soci che tesserati)."
Quindi
1. un soggetto, tramite l'a.s.d., richiede di essere tesserato alla federazione sportiva a cui è affiliata l'associazione, non è obbligato a diventare socio dell'associazione?
2. viceversa pure?
grazie, Daniele
1. Dipende dalla singola Federazione. Alcune lo permettono, altre no. Lo chieda alla sua per iscritto pretendendo risposta scritta.
2. Non capisco la domanda.
Sono un socio fondatore di un'associazione, che per statuto associa solamente comunità. In che cosa consiste il mio diritto di socio.
grazie
Lei è una comunità?
Buongiorno, scrivo in qualità di presidente di una Associazione culturale senza scopo di lucro, costituita recentemente (Febbraio 2015) che si propone di organizzare eventi (fiere, sagre, mostre, ecc..) per promuovere e valorizzare le tradizioni artistiche/culturali di alcuni luoghi storici del territorio in cui operiamo. Visto la Ns. poca esperienza in ambito amministrativo/fiscale, volevo chiedere qualche info per operare nel modo più corretto possibile ed evitare inadempienze e sanzioni.
Nello specifico avrei bisogno di chiarimenti sui seguenti quesiti:
1) E' possibile o se è previsto che la adesione come socio sia gratuita e che ai soci venga richiesta solo una quota di partecipazione ad ogni singolo evento che l'Associazione organizza a favore degli associati stessi?
2) Tali quote, che naturalmente saranno uguali per ogni socio partecipante all'evento in questione, verranno utilizzate per l'organizzazione e la realizzazione dell'evento stesso, sono da considerarsi attività istituzionali (quindi basta ricevuta non fiscale) o commerciali e quindi siamo tenuti ad apertura p.iva?
1. NO, la quota sociale annuale minima uguale per tutti è di 5 euro.
2. Se siete in regola con tutti i requisiti per essere una no profit si tratterebbe di attività istituzionali
Vorrei sapere se un presidente di un'associazione di promozione sociale può essere anche presidente di una seconda associazione di promozione sociale, avendo le stesse le medesime finalità statutarie
Se i due statuti non lo impediscono espressamente, si. Ma per me non ha senso...
Buonasera
Ora che finalmente ho capito la differenza fra socio e tesserato riformulo una domanda fatta pochi giorni fa ma malamente esposta.
Alla luce di tutte le informazioni da Voi date vorrei chiedere:
1) in una asd con più di 200 soci dislocati fra le varie regioni d'Italia l'Assemblea Generale ordinaria o straordinaria dei soci può essere costituita in questo modo?: "Consiglio direttivo + uno o più rappresentanti per ogni regione regolarmente e democraticamente eletto fra i vari soci di ogni regione"
2) se questo modo operandi è possibile ovviamente dovrebbe essere previsto nello statuto vero?
3)sempre considerando la fattibilità di costituire l'Assemblea dei soci come sopra descritto i rappresentanti delle varie regioni possono essere eletti dai soci che fanno parte della stessa regione o devono essere eletti in una Assemblea generale dove vengono invitati tutti i 200 soci?
grazie per l'attenzione
1. No
2. Già.
3. vedi 1.
Grazie, come sempre puntuali e precisi.
Buongiorno
possono essere eletti come membri del consiglio direttivo i genitori dei soci/tesserati minorenni di una asd che li rappresentano in assemblea ma non sono iscritti al libro soci??
Grazie del preziosissimo aiuto.
Marco
Assolutamente no.
Differenza tra "Associazione Motociclistica" e "Club Motociclistico"
L'Associazione Motociclistica, pur facendo pagare ad entrambi la stessa quota, può dividere i soci in:
- Socio ordinario (colui che è in possesso della moto "-------";
- Simpatizzante (chi non è in possesso della moto "--------", ma condivide
le finalità dell'Associazione.)
Quest'ultimo, non ha diritto di voto e non potrà mai fare parte del Consiglio
Direttivo, sino a quando non acquisterà la moto "--------"
1. Quanto precede, è regolare per una "Associazione Motociclistica"?
1. Assolutamente NO. E' contrario alle più basilari regole di democrazia interna.
Nel ringraziarVi per la risposta del 31/03/15 ore: 17:03, faccio, altresì, presente quanto segue:
- E' "socio simpatizzante" chi non è in possesso della moto di marca ".....", ma condivide le finalità dell'associazione. Lo stesso, non ha diritto di voto e non potrà mai fare parte del C. D. fino a quando non acquisterà la moto di marca ".....". Inoltre, l'iscrizione all'associazione, come socio simpatizzante, sarà accolta soltanto nel limite del 20% dei soci possessori ( sono quelli in possesso della moto di marca ".....".
Ciò premesso, la richiesta d'iscrizione all'associazione come "socio simpatiz- zante, da me avanzata, non è stata accolta perché non rientrante entro i predetti limiti.
Considerato che "l'Associazione Motociclistica .............." (non riconosciuta) s'ispira ai principi di democraticità e di uguaglianza tra tutti i soci, Vi chiedo se è possibile, in qualche modo, intervenire legalmente nei confronti della stessa, affinché la richiesta venga accolta.
In attesa, porgo cordiali saluti.
L'associazione in questione è affiliata a qualche ente nazionale? Ha un avvocato amico disponibile a scrivere una lettera per suo conto? (oppure, se è disponibile a sostenerne il costo, possiamo farlo noi per lei).
L'associazione non è affiliata a nessun ente, ma si attiene, come da statuto, alle disposizioni vigenti in materia di associazioni non riconosciute dal c.c., nonché alle norme del "............... club" a cui intende aderire, che si intendono integralmente accettate all'atto della iscrizione.
Ho letto, ma non ho ben capito, che, se l'associazione non è gestita democraticamente perde, tra l'altro,le agevolazioni fiscali dei contributi versati dai soci.
La Vs. risposta, se a me favorevole, mi consentirebbe di poter agire, in un primo momento a voce, con l'associazione per un bonario componimento della controversia.
In attesa, porgo cordiali saluti.
La risposta è favorevole.
Buongiorno
riassumendo potremmo dire che il termine tesserato per una asd è solo una parola atecnica per indicare un socio e che quindi deve seguire le modalità di iscrizione già da Voi specificate. in altre parole esistono solo i soci fondatori e i soci ordinari altre figure non esistono per una asd
Grazie
SBAGLIATO! I tesserati sono coloro che l'Associazione ha, appunto, tesserato per conto dell'Associazione presso la FSN/DSA/EPS cui è affiliata.
Buongiorno
Grazie della risposta, c'è un passaggio però che non mi entra in testa e scusatemi se non riesco ad esprimerlo, sono sicuro però che sia un dubbio che abbiamo in molti.
Premesso che mi è chiaro il chi e il come deve essere socio, vorrei capire questo:
1) il tesserato è il socio di una asd iscritto (tesserato appunto)per conto dell'Associazione stessa presso la FSN/DSA/EPS cui è affiliata, giusto?.
2) escludendo per un attimo... ma solo per capire il concetto.. la figura giuridica del tesserato in quanto tale in forza della propria iscrizione presso la FSN/DSA/EPS, in una asd la figura giuridica è solo il socio sia esso fondatore o ordinario, corretto?.
Spero di essere riuscito a far capire la mia perplessità.
Grazie mille ancora e scusatemi se sono così insistente
1. Direi di si
2. Idem
Grazie mille finalmente siete riusciti a sciogliere i mie dubbi 🙂
Siete GRANDIIIIIIIIIIII
Buonasera
mi riallaccio ad un quesito già esposto tempo fa. La mia domanda è la seguente:
1) In una ASD di arti marziali a carattere Nazionale sono soci le ASD regionali attraverso il loro legale rappresentante.
I soci delle associazioni Regionali sono tutte le ASD locali sempre attraverso il loro presidente.
Tutti gli atleti, soci delle associazioni locali, sono tesserati alla ASD Regionale e alla ASD Nazionale.
Il numero di tesserati è più di 200 atleti suddivisi fra le varie regioni.
Ogni tesserato paga una quota di tesseramento.
Il dubbio mi sorge pensando che la quota di tesseramento diventi una operazione commerciale in quanto l'atleta in se non è socio, inoltre la ASD Nazionale perseguendo i fini statutari organizza dei corsi di aggiornamento e degli stage; per far fronte alle spese organizzative viene richiesto un rimborso spese ai soci e ai tesserati.
Per i soci "l'operazione" è regolare ma per i tesserati? questi potrebbero essere considerati dei terzi rispetto alla asd Nazionale e quindi instaurare non un rapporto Associazione-Socio ma un rapporto Attività Commerciale-Cliente. a cascata questo si manifesterebbe anche a livello della ASD Regionale.
In considerazione a quanto esposto si può prevedere nello statuto che tutti siano soci della ASD Regionale e della ASD NAzionale ma che l'assemblea Nazionale dei soci sia costituita solo dal consiglio direttivo e da alcuni rappresentati dei soci per regione (democraticamente eletti all'interno delle singole regioni) come ad esempio il Presidente della ASD Regionale il rappresentante delle cinture bianche regionale il rappresentante delle cinture nere regionale, il rappresentante degli istruttori regionale ecc.? E' democratico questo sistema per una ASD?
Grazie per il tempo dedicatomi
Un cordiale e caloroso saluto
Rilegga cosa ha scritto e vedrà che è in contraddizione:
Prima scrive: "Tutti gli atleti, soci delle associazioni locali, sono tesserati alla ASD Regionale e alla ASD Nazionale"
Poi scrive: "l'atleta in se non è socio".
Detto questo, senza visionare il vostro Statuto nazionale, è impossibile dare un parere...
1. Il contributo Soci, versato per sanare una posizione debitoria, deve essere autorizzato dal Consiglio Direttivo?
2. E' prevista la sua restituzione e con che modalità?
Grazie e cordiali saluti
1. Certamente
2. Se lo restituite non è un contributo ma un prestito! Legga questo nostro post.
Buongiorno,
volevo sapere se per ogni soggetto che richiede la qualifica di socio dobbiamo rilasciale apposita ricevuta.
Luigi
Che tipo di ricevuta intende? Per il pagamento della quota sociale annuale o per la domanda in sé?
Buongiorno...è possibile e soprattutto corretto prevedere questa categoria di associati (preso dallo Statuto tipo che la Federazione Italiana Tennis prevede per gli affiliati):
"Può essere prevista la categoria dei soci aggregati, che sono gli atleti che svolgono esclusivamente attività agonistica a favore dell’associazione. Essi devono essere in possesso di tessera agonistica federale e possono partecipare solo a tale tipo di attività"
grazie
Beh, non si specificano diritti e doveri di questi "soci aggregati". Fino a che si tratta solo di una "denominazione" tutto è possibile!
1. quindi in pratica l'importante è che abbiano gli stessi diritti e doveri degli altri soci giusto?
2. in alcuni statuti ho letto che questi soci aggregati non hanno in assemblea diritto di voto..quindi fare uno statuto così non è corretto?
grazie
1. Esatto
2. Esatto
Vorrei sapere se:
1. nel caso in cui si vogliano aumentare le quote associative mensili, non quella annuale, si debba fare un'assemblea e votare tale decisione.
2. Quale maggioranza serve?
Dico quote mensili poiché si tratta di una scuderia e c'é la pensione del cavallo da pagare a fine mese oltre a quella sociale a gennaio.
Grazie in anticipo per la risposta
1. Bisognerebbe vedere lo Statuto. Normalmente è solo una decisione del consiglio Direttivo.
2. Dipende da 1.
1. Dipende da cosa dice lo Statuto. Normalmente è una decisione del Direttivo.
2. Quella del direttivo.
nella nostra aps abbiamo previsto nello statuto una quota minima di 10€,
1 nella riunione straordinaria quando approveremo il bilancio possiamo deliberare una quota di 5€ per quest'anno?
Si
Buongiorno,
sono un po' confusa riguardo la questione Socie e Tesseramento.
La mia associazione è affiliata alla FEDERAZIONE ITALIANA CINOFILA SPORT E SOCCORSO. Abbiamo comprato da loro alcune tessere da rivendere ai nostri soci.
Leggevo sul vostro articolo che esiste una differenza tra SOCI e TESSERATI.
1. La mia associazione dovrà quindi avere due tessere diverse per gli associati? Una che riguarda l'associazione e una il FICSS?
Grazie mille.
1. Di solito si usa un'unica tessera, quella dell'ente, anche per i propri associati. MA ha capito la differenza tra soci e tesserati?
scusate se mi permetto di chiedervi queste conferme:
1 - il socio fondatore: come unica differenza rispetto al socio ordinario(oltre ad essere fondatore appunto), è che è scritto nel libro dei soci senza modulo di ammissione ? per il resto non ci sono differenze ?
2 - il socio che non rinnova la quota: oltre a non avere diritto di voto, ci sono conseguenze sullo svolgimento delle attività in una APS (es: se non rinnova non può collaborare): è a discrezione dell'associazione ammetterlo alle attività o ci sono delle regole da seguire ?
3 - se l'associazione è fondata ad aprile 2015, la prima approvazione di bilancio quando DEVE essere fatta ? se la regola è entro 4 messi dalla fine dell'anno sociale dovrebbe essere ad aprile 2016, o deve essere fatta sul bilancio di un mese ?
1. Esatto
2. Non dovrebbe poter fare attività
3. Entro Aprile 2016
VORREI SAPERE SE IN UN ATTO COSTITUTIVO O STATUTO DI ASSOCIAZIONE CULTURALE SENZA SCOPO DI LUCRO POSSANO PREVEDERSI SOLO I SOCI FONDATORI INSIEME A SOSTENITORI ED ONORARI QUINDI DI NON PREVEDERE L'ESISTENZA DI SOCI ORDINARI.
Quali sarebbero le differenze tra i "sostenitori" e gli "ordinari" secondo lei?
Chiedo conferma a Teamartis, su questo quesito:
ma la risposta non è nell'articolo stesso ? c'è scritto ci sono solo ordinari e fondatori, e i fondatori hanno come unica caratteristica di differenza dagli altri, che hanno sottoscritto l'atto costitutivo = fondatori dell'associazione; poi hanno stessa "identità" di tutti i soci, cioè degli ordinari: vengono iscritti nel libro dei soci, pagano la quota annuale, hanno caratteristica di perpetuità, perdono diritto di voto se non pagano.
Non capisco! Qual è la domanda????
salve sono i presidente di una aps ho dei dubbi a cui non trovo risposte chiare....
1) se un socio da una quota maggiore della quota minima prevista questa viene scritta nel libro soci o in questo ci devono essere solo le quote minime
2) se nello statuto è previsto il socio collaboratore con una quota x e il socio ordinario con una quota xx è regolare?
3) al momento della costituzione dell'ass.i soci fondatori versano una quota xxx per coprire tutte le spese nel libro soci deve essere scritta come quota o una parte viene considerata a fondo perduto
4) se l'ass è fondata a luglio quando si deve presentare il bilancio(non è previsto nulla in merito nello statuto)mi hanno detto che prima deve passare l'anno quindi a luglio dell'anno successivo ...è corretto?
grazie siete fantastici
e noi presidenti siamo confusi...è non vogliamo sbagliare!!!
1. La parte eccedente, a parer mio, va registrata come erogazione liberale.
2. No
3. Legga questo nostro post.
4. Entro 4 mesi dalla chiusura dell'anno sociale. Se l'anno sociale non è specificato, coincide con quello solare.
Legga questo nostro post.
punto 4.:
se è NON OLTRE 4 mesi A PARTIRE DALLA FINE DELL'ANNO solare - infatti tutti la fanno entro il 30 aprile - per un'associazione creata a fine marzo/aprile 2015 o come dice il post a luglio 2015 (es.), quando la deve fare ? ENTRO 30 APRILE 2016 O CI SONO ALTRI OBBLIGHI ?
grazie, scusate l'intromissione, anche per me non era chiara la risposta nonostante abbia letto l'articolo
Entro 4 mesi dalla fine dell'anno SOCIALE (non solare!).
ma l'anno sociale nel ns caso coincide col solare; vi ho ripetuto la domanda in un post, grazie e scusate la ripetizione, ma non ho capito
Quindi: scade il 31 dicembre di ogni anno, e ogni anno entro fine aprile dovrete fare il REFA (a meno che il vostro statuto abbia imposto un tempo ancora minore).
4) non capisco più se devo o non fare il bilancio!l'ass è stata fondata a luglio 2015, sono andata a vedere nello statuto per essere sicura ed è stata inserito l'anno solare. ma in questo modo sono 6 mesi posso fare il bilancio?o devo farlo il prossimo anno?
Luglio 2015 E' NEL FUTURO!!!!
!!!beh si capiva che è un errore di scrittura parliamo di luglio 2014
Il vostro primo Refa, che copre il primo anno sociale (anche se smozzicato) da luglio a dicembre 2014, deve essere approvato entro aprile 2015, salvo regole più restrittive del vostro Statuto.
1) ma come viene contabilizzata l'erogazione liberale si deve fare un verbale, una ricevuta, o viene inserita direttamente nel bilanci
2) visto che non è regolare... E Nel nostro statuto abbiamo inserito questo cosa occorre fare? Dobbiamo modificare lo statuto? O da oggi non si accettano soci collabori e si registrano tutti come soci ordinari
3) se non abbiamo previsto nell'atto costitutivo la somma da restituire ai soci fondatori possiamo farlo con un verbale?
Grazie
1. Si fa una ricevuta, si iscrive a Prima Nota, si porta nel REFA.
2. Va modificato lo statuto per prima cosa. Legga questo nostro post.
3. Ehmmm.... formalmente no. Ma qualcuno monello potrebbe dirle che difficilmente se ne accorgerebbe qualcuno-
Credo le manchino le basi... le conviene fare questo corso: http://www.teamartist.com/blog/2015/03/06/il-primo-corso-segreto-x-superdirigenti-di-associazione-milano/
salve, in merito a quello che dice sulla differenza tra soci e tesserati, essendo affiliato ad un Ente, posso far decidere il nuovo socio se tesserarsi solo alla mia associazione, o tesserarsi anche all'Ente Nazionale.?
Rilegga il post perchè non lo ha capito...
lo so che non ho capito.. ecco perché ho scritto... se me lo spiega per favore =) grazie...
Lei usa indistintamente il termine tesserato sia per l'Associazione che per l'Ente (primo errore, come spiegato nel post). Secondo aspetto, scritto chiaramente, NON può tesserare un suo atleta al solo EPS senza che questi sia vostro socio (lo chieda per iscritto al vostro ENTE, pretendendo risposta scritta e poi mi dica se sbaglio 😉
Grazie per la celere risposta.... Questo l'avevo capito. La mia domanda è: può un socio essere solo socio dell'associazione, o devi per forza fargli la tessera dell'Ente Nazionale? grazie...
Certamente. Avrete solo il problema di fargli una copertura assicurativa-
ok,g grazie.. ma la copertura assicurativa non è obbligatoria, se questo socio non fa attività.... ma vuole soltanto condividere gli obiettivi dell'associazione....
Certamente.
Nove società sportive ASD si sono "consorziate" e hanno fondato una Associazione: Vorrei sapere se3 i soci delle varie società sono anche soci dell'Assiciaqzione.
Assolutamente no.
Vorrei sapere qual è la corretta procedura per l'ammissione dei soci
- richiesta di ammissione (con apposito modulo..che dati sono necessari?)
- delibera del consiglio direttivo alla prima riunione utile sull'accettazione della domanda
- il pagamento della quota sociale quando deve avvenire?
grazie
Legga questo nostro post: http://www.teamartist.com/blog/2013/03/13/procedura-corretta-nuovo-socio-associazione-asd/
scusate, ripeto la domanda più chiaramente:
per i soci fondatori valgono esattamente tutte le seguenti regole che valgono per i soci ordinari ?
cioé:
1 - pagamento della quota associativa annuale
2 - iscrizione annuale sul libro degli iscritti
3 - decade la qualità di socio se non paga la quota annuale
1. Si
2. NO!!!!!!!! Iscrizione a vita, mica annuale! Legga questo nostro post.
1 - quindi non pagare la quota implica solo non poter godere dell'elettorato attivo / passivo, non significa invece perdere la qualità di socio; e questo vale in maniera identica sia per il socio ordinario che fondatore, cioè non c'è nessuna differenza tra socio ordinario e fondatore relativamente alla perpetuità della qualità di socio.
2 - quindi il libro dei soci è una cosa, un'altra è il registro del rinnovamento delle quote
P.S.(sul non ripetere il modulo di ammissione c'ero arrivata - grazie)
1. Brava! Esattamente.
2. No, si tiene tutto sullo stesso libro.
Buongiorno da poco con un gruppo di amici abbiamo deciso di creare un'associazione culturale, al momento sarà un'associaizone non roconosciuta.
Poichè durante un dibattito tra noi è sorto il problema del tesseramento e quindi del diventare soci, volevo sapere se il tesseramento era obbligatorio.
So che la domanda può sembrare banale ma volevo una risposta auterevole in merito di associazioni, così da portarla alla prossima riuonione.
Grazie
La domanda non è banale... purtroppo non è comprensibile! Mi spieghi meglio il dubbio.
mi permetto di inserirmi in questo argomento, perché forse la mia domanda è la stessa:
dopo che uno è diventato socio o rinnovato l'iscrizione annuale e pagata la quota sociale, fornire una tessera (con nome del socio, numero e nome dell'associazione), è a discrezione dell'associazione, oppure ci sono delle regole da seguire (per esempio l'obbligo di farla o altro)
Grazie, scusate l'intrusione
E' a discrezione a meno che vi siate dati l'obbligo a Statuto.
grazie infinite della risposta !!!!!!!
Quindi non si puó decidere che per essere eletti si debba essere iscritti da ameno due, tre anni, vero?
Esattamente.
Buongiorno,
faccio parte del direttivo di una A.S.D. di recente costituzione che ha deciso di affiliarsi alla XXXX. La mia domanda, utile ad iniziare la nostra attività in maniera corretta, è se i nuovi tesserati XXXX devono essere obbligatoriamente soci dell'A.S.D. o possono assumere la veste di semplici tesserati.
Grazie mille e complimenti per il vostro lavoro.
Come ben spiegato nel post questo non è possibile con gli EPS ma solo con alcune FSN.
salve in merito a questa sua risposta ho chiesto telefonicamente all'ente XXXXXX se fosse possibile tesserare i non soci e mi hanno detto di si! Inoltre sul loro sito ho trovato questo documento: http://www.XXXXXXXXXXX.it/wp-content/uploads/2015/02/4a-NUOVO-MODELLO-TESSERAMENTO.pdf
Voi cosa ne pensate? Io credo di aver capito che permettono il tesseramento anche a chi non è socio dell'asd.
Spero vi sia d'aiuto.
Prima di tutto questo aspetto è troppo delicato per accettare una risposta telefonica. Se la faccia mettere per iscritto. Il modulo che ci ha mandato entra nel merito di tanti aspetti ma, a mio parere, non è coerente con quanto riportato nello Statuto Nazionale dell'Ente agli articoli 5 e 6.
salve sono il presidente di una aps, nella mia associazione si sono iscritti dei collaboratori esterni volevo sapere:
1 nel registro soci li devo inserire insieme ai soci ordinari?
2 la numerazione delle iscrizioni è uguale
3 finito l'anno ho letto che i soci rimangono tali anche se non hanno ancora pag la quota e quindi devo ricompilare un registro soci con la stessa numerazione per l'anno nuovo?
grazie
cordiali saluti
1. Non conosco il vostro statuto... ma se si sono "iscritti" come dice... SI!
2. ? In che senso?
3. Legga questo nostro post
Le consiglio di partecipare al nostro corso di formazione per dirigenti di Associazione, viste le domande che pone: http://www.teamartist.com/blog/2015/03/06/il-primo-corso-segreto-x-superdirigenti-di-associazione-milano/
Ciao, sto creando una APS, molti dubbi perchè non c'è un modello chiaro a cui riferirsi:
1) che vuol dire per i soci fondatori che "la loro qualità di soci ha carattere di perpetuità, non è soggetta ad iscrizione annuale, ma solo al pagamento della quota sociale.", ----> non ho capito differenza tra iscrizione e quota.
2)altre volte ho trovato scritto, "Il diritto di
perpetuità decade in caso di mancato pagamento della quota sociale, che determinerà inoltre anche delle perdita della qualifica di Socio." ------> se la perpetuità decade col mancato pagamento della quota, che perpetuità è ? ed allora decade come socio con le dimissioni o mancato pagamento della quota? cosa vuol dire "Non è ammessa la figura del socio temporaneo." ?
grazie
3)?
Da dove ha presto queste parti virgolettate?
sono citazioni da altri statuti trovati in internet: non c'è un modello generico valido ed affidabile, sto impazzendo da mesi a cercare di capire quali sono le vere regole di uno statuto, ogni associazione scrive quello che gli pare quasi .......
Non può fare uno Statuto in questo modo. Legga questo nostro post.
Ma se io devo pagare di tasca mia altre 177 euro per la consulenza non faccio l'associazione, perchè noi già lavoriamo gratuitamente, siamo disoccupati, non abbiamo entrate, tutto il problema di cercare contributi, gli enti o l'agenzia delle entrate dovrebbe fornire una consulenza pubblica, perché non è possibile così: è da due mesi che cerco di stendere uno statuto!
Capisco. Tenga conto però che 300 euro di Registrazione dello Statuto dovrete pagarli in ogni caso.
Se posso consigliarvi, usate i consigli di questi nostri due post. Uno e Due.
Chiarissime tutte cose. Il nostro statuto è giusto. Unico dubbio sono i soci minorenni che, secondo la nostra opinione non hanno diritto al voto. Secondo altri soci, si! E' molto importante questa cosa, poichè la maggioranza dei nostri soci è minorenne.
Grazie per la Vs attenzione
Legga questo nostro post.
Complimenti sinceri per il grande aiuto e supporto che date alle associazioni. Lavoro in una asd dove si promuove la danza. Volevo chiedervi un chiarimento circa un dubbio (tra i tanti che ho) a cui non ho trovato risponda.
1) sul libro soci della mia associazione sono annotati i soci fondatori e poi via via tutti i soci ordinari. Alcuni dei soci fondatori sono anche membri del consiglio. Devo annotare vicino a "socio fondatore" anche "membro del Consiglio"?
2) Se un membro del consiglio ha dato le sue dimissioni sul libro soci va depennata la dicitura membro del consiglio e va invece riportata vicino al nuovo membro?
3) sul libro soci sono riportati dei nominativi di soci che hanno pagato la quota associativa annuale ma che poi per scelte diverse o per sopraggiunti motivi non hanno mai partecipato alle attività dell'associazione e quindi non hanno mai pagato nessuna quota mensile per i corsi. Sul libro soci deve essere annotato il fatto che non frequentano?
1. Si
2. Si
3. No
Dal Vs articolo deduco che chi vuole partecipare ad un corso organizzato dall'associazione può essere tesserato, e quindi assicurato, e non diventare socio? Ho ben capito o mi sfugge qlc?
Graziè mille e buon lavoro, lavoro che svolgete egregiamente.
Solo se la FSN nazionale consente di tesserare atleti che non siano soci dell'Associazione loro affiliata. Questo, in assoluto, non è possibile per gli EPS-
scusate ma se il corso o una proiezione o un convegno vengono organizzati quale attività esterna (rivolta anche ai non soci) bisogna tesserare ed assicurare tutti quelli che partecipano?
Non saprei. Dipende dai locali utilizzati che tipo di assicurazioni hanno.
buongiorno, scusate la mia durezza nel comprendere.
1. volevo capire la differenza tra socio e tesserato.
2. possiamo nella nostra associazione avere tesserati senza essere affiliati a nessun ente?
3. cosa differenzia il socio dal tesserato?
1. purtroppo non so spiegarlo meglio di come abbiamo fatto nel post di questa pagina
2. Assolutamente no
3. Il socio è "associato" alla Associazione. Il tesserato ha la "tessera" dell'Ente nazionale cui l'associazione si è affiliata.
grazie.
gentilissimi e chiarissimi.
buona giornata
luigi