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AGGIORNAMENTO 4 maggio 2016
QUANDO LO STATUTO E L’ATTO COSTITUTIVO VANNO REGISTRATI ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE?
Nonostante non sarebbe obbligatorio registrare statuto e atto costitutivo, questo lo diventa poiché il 99,9% delle Associazioni Italiane maneggia denaro esentasse (basti pensare alla quote sociali, ai tesseramenti o ai contributi per i corsi etc etc).
È evidente che la registrazione dello Statuto e dell’atto costitutivo presso l’Ufficio del Registro della Agenzia delle Entrate diventa praticamente un obbligo per tutti. Questo casino nasce dal fatto che il codice civile fa credere che qualsiasi associazione possa essere fondata senza registrarne gli atti (ed è un giusto principio di democrazia assoluta) ma non specifica che questo vale solo per le sole associazioni che non maneggiano denaro cosa che poi viene invece pretesa dal fisco italiano per non andare a tassare quote e contributi.
Il rispetto di questo obbligo, purtroppo, si scontra con la possibilità data dalla normativa di far passare fino a 20 giorni dal momento in cui i soci fondatori decidono di costituire l’associazione e la registrazione degli atti. Il risultato è che molti dopo essere andati ad aprire il codice fiscale non registrino né lo statuto né l’atto costitutivo che spesso non hanno nemmeno mai redatto se non in bozza. Ecco perchè quando qualcuno ci chiede saggiamente assistenza per costituire una nuova Associazione col nostro servizio PROCREO (scopri di più), comincio col farmi dare le copie delle carte di identità dei soci fondatori, il nome dell’Associazione, l’indirizzo della sede legale e i ruoli del consiglio direttivo. Senza di questi NON COMINCIO nemmeno. La fretta, anche in questo settore, è sempre una cattiva consigliera.
Non hai idea di quante migliaia di Associazioni esistano OGGI in Italia con il codice fiscale aperto ma che NON HANNO MAI registrato all’agenzia delle entrate né lo Statuto né l’Atto Costitutivo senza nemmeno sapere quanti e quali obblighi fiscali connessi dovranno poi affrontare.
QUANDO LO STATUTO VA REGISTRATO NUOVAMENTE?
Ogni volta che viene modificato (e lo può fare SOLO l’Assemblea Straordinari di tutti i Soci con diritto di voto, non il semplice Consiglio Direttivo, mi raccomando). Attenzione, in moltissimi casi anche il semplice cambio di sede legale dell’Associazione è una Modifica Statutaria, LEGGI il nostro articolo su come cambiare la sede dell’associazione (asd), con tutto quello che appunto ne consegue… ATTENZIONE: lo statuto è un documento molto delicato, prima di toccarlo leggete perché è meglio che sia un professionista a fare la revisione dello statuto.
L’ATTO COSTITUTIVO PUO’ ESSERE MODIFICATO?
NO. Ed abbiamo scritto un intero nuovo articolo per spiegare perché l’atto costitutivo NON può essere modificato.
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Abbiamo già avuto modo di parlare di questi due fondamentali documenti (vedi ad es Il tuo Statuto è aggiornato? Normativa di riferimento per le Associazioni); più volte abbiamo sottolineato quanto sia importante rispettare i requisiti di legge necessari per potere beneficiare delle agevolazioni fiscali previste per gli enti non commerciali di tipo associativo (vedi ad es Il vostro statuto è in regola per poter godere del Regime Fiscale Agevolato?); in queste ultime settimane abbiamo pubblicato diversi articoli sui controlli fiscali alle associazioni (vedi ad es ESCLUSIVO! Per la prima volta l’analisi di un verbale del Fisco ad una Associazione! 1a puntata).
Oggi vogliamo dare qualche delucidazione circa la registrazione di Statuto e Atto Costitutivo di una Associazione.
Quando è necessario registrare lo Statuto e l’Atto Costitutivo?
La legge non impone che questi documenti siano redatti in una forma particolare (possono essere redatti con atto pubblico da un notaio o con scrittura privata dai soci) e neanche che siano registrati. C’è però da dire che la loro registrazione consente di attribuire all’atto costitutivo e allo statuto data certa ai sensi dell’art. 2704 Codice Civile; è, quindi, consigliabile registrare Statuto e Atto Costitutivo perchè in questo modo essi acquistano un “valore aggiunto” utile, ad esempio, per stipulare contratti, richiedere contributi ad Enti Pubblici, impugnarli in caso di controversie legali.
E’ invece obbligatorio registrare questi atti presso l’Ufficio Locale dell’Agenzia delle Entrate (ex Ufficio del Registro) quando si voglia:
beneficiare delle agevolazioni fiscali previste per gli enti non commerciali dal D. Lgs. 460/1997, nonchè, se possibile, accedere al regime fiscale agevolato ex L. 398/1991: solo per questo motivo conviene a TUTTE le Associazioni effettuare la registrazione di Statuto e Atto Costitutivo;
richiedere l’attribuzione di personalità giuridica (in questo caso atto costitutivo e statuto devono avere la forma di atto pubblico redatto da un notaio).
La registrazione deve essere fatta entro 20 giorni dalla costituzione, previa richiesta del codice fiscale.
Come si registrano?
Se Statuto e Atto Costituivo sono stati redatti da un notaio, sarà il notaio stesso ad occuparsi della registrazione degli atti entro venti giorni dalla data di stipulazione. Altrimenti, ci si deve recare all’Ufficio Locale (competente per zona rispetto alla sede legale dell’Associazione) dell’Agenzia delle Entrate (ATTENZIONE!!!! DOVRETE AVER GIA’ FATTO IL CODICE FISCALE), con i seguenti documenti:
2 copie dell’atto costitutivo e 2 copie dello statuto, in originale e firmate in calce dai soci fondatori (una copia resterà all’Agenzia delle Entrate, una copia verrà restituita all’Associazione);
delega (se chi si reca a registrare gli atti non è il legale rappresentante dell’Associazione) e copia della carta di identità del richiedente e del legale rappresentante dell’Associazione;
modello 69 compilato;
ricevuta del versamento dell’imposta di registro di 200,00 euro (da effettuarsi in banca o in posta con modello F23 ed indicando il codice tributo 109T), se dovuta; attenzione nel modello al punto 4 ci vanno i dati dell’Associazione, al punto 5 quelli del presidente);
diverse marche da bollo da 16,00 euro (a seconda della lunghezza degli atti: 1 marca “ogni 100 righe”), se dovute. Per esperienza ce ne vogliono: 1 per ogni atto costitutivo (quindi 2), più 1 per ogni 2 fogli dello Statuto per entrambe le copie (se lo Statuto è di 5 fogli, dovrete quindi avere altre 3×2 marche da bollo, totale 6. 6+2=8 so che sembra complesso… ma è così! Un altro trucco: le marche da bollo devono essere precedenti o con la stessa data dell’atto costitutivo… altrimenti dovrete pagare una mora!).
Quali Associazioni sono esonerate dall’imposta di registro e/o dall’imposta di bollo?
Le Organizzazioni di Volontariato (OdV) sono esonerate dal pagamento dell’imposta di bollo e di quella registro, ai sensi dell’art. 8 della Legge 266/1991.
Le ONLUS e le Associazioni che hanno i requisiti per ottenere la qualifica di ONLUS sono esonerate dal pagamento dell’imposta di bollo, ai sensi dell’art. 17 del D. Lgs. 460/1997, ma sono soggette al pagamento dell’imposta di registro. Ma attenzione: dato che il riconoscimento di Onlus e Odv avviene a distanza di mesi e non sempre va in porto, a nostro parere conviene mettere sempre le marche da bollo.
Tutte le altre Associazioni sono soggette al pagamento di entrambe le imposte.
Damiano Dalerba & Stefano Cabot
Direttori area noprofit di TeamArtist
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Tutti i nostri guadagni vanno esclusivamente in beneficenza, e il "commercialista" che ci stima, ci dà un servizio, che anche se minimo è totalmente gratuito x sua volontà.
Personalmente chiedevo solo un'altra opinione, peraltro autorevole come la vostra.
Dalle mie parti non si trova neanche a pagamento un commercialista disposto a seguire completamente una A.S.D. perchè non si interessano all'argomento, quindi i loro pareri sono solo indicativi.
Ho già fatto inviti su Facebook x Voi, come da Voi richiesto, se ciò non basta e devo comunque pagare fatemelo sapere.
Capisco. Ma quello che ne penso è insito nelle prime risposte che le ho dato. Se avessi gli stessi dubbi del vostro commercialista, vi avrei risposto diversamente. Non le pare?
Salve, siamo una ASD affiliata FMI con regolare statuto approvato dallo stesso ente.Inoltre per aderire al regime agevolato 398 abbiamo il Codice Fiscale, la Partita iva Fatto comunicazione al CONI e all'Agenzia delle entrate e alla SIAE per il regime fiscale.
Dopo alcuni anni di regolare attività (comunque con regimi minimi, visto che facciamo solo due attività l'anno solo per finanziare opere benefiche), scopro che non esiste una copia dell'Atto Costitutivo ne dello Statuto registrato dal Notaio ne all'agenzia delle entrate.
1) Secondo Voi cosa si può fare
2) Si rischia la revoca dell'opzione o peggio
3) In estremis li registro oggi ????
grazie anche per il fantastico servizio che offrite.
1. Andate subito a registrarlo all'AdE.
2. Si, certamente.
3. Si
Il commercialista che ci "segue", aveva paura che fosse come un'autodenuncia e ci fossero delle sanzioni .
Voi cosa ne pensate ?
grazie mille in anticipo, poi appena sono a casa, provvedo ai "mi piace".
Sgrunt! Paga un commercialista e poi non si fida tanto da dover chiedere (gratis) a noi? A lei la decisione... di chi si fida di più?
Vorrei capire quali sono per una ludoteca costituita come associazione culturale e sportiva senza fine di lucro le cosiddette "attività commerciali", ossia non istituzionali.
1. Quelle istituzionali,svolte verso i propri associati, non costituiscono reddito, giusto?
2. Se fa volantini per promuovere la propria attività invece... sono commerciali?
1. Giusto nel 90% dei casi... ma non sempre! Ci sono infatti attività che sono commerciali a prescindere. Legga questo nostro post.
2. No, questo non c'entra. Anche se i volantini sono importanti! Legga questo post.
ciao, io sono presidente di una associazione culturale. questa associazione è nata nel 2009, e nel 2009 è stato registrato l'atto costitutivo. nell'atto c'è scritto che entro 90 giorni sarebbe stato presentato lo statuto. lo statuto non è stato ancora registrato.
Quest'anno, inoltre, è cambiato il Consiglio Direttivo, (presidente, segretario, economo) con regolare assemblea dei soci.
1) posso registrare lo statuto, pur essendo passati 5 anni dalla registrazione dell'atto costitutivo?
2) se si, devo pagare una penale?
3) lo statuto deve essere firmato dalle stesse persone che hanno firmato l'atto costitutivo nel 2009 o dal nuovo Consiglio Direttivo?
(p.s. l'associazione ha già il codice fiscale)
1. Si
2. No
3. Fossi in lei lo porterei in Assemblea Soci e lo farei approvare in quella sede. Poi allegherei allo statuto il verbale di approvazione e registrerei anche quello (nel verbale metta il foglio firma dei presenti e faccia firmare lo stesso da segretario e presidente).
Detto questo:
a. non ha senso registrare separatamente un atto costitutivo e lo statuto. Ed infatti questo è quello che succede... ma chi vi ha dato un consiglio del genere?
b. legga questo nostro post.
salve, brevemente la mia situazione:
e' stata costituita un associazione sportiva nel 2009, abbiamo richiesto il cod.fiscale ma poi nessun altro adempimento e' stato portato a termine. Ora considerando che sono cambiati anche tutti i dirigenti (presidente compreso) come posso regolarizzare la situazione ovvero registrare atto costitutivo e statuto ?
Grazie
Beh, io farei per prima cosa una nostra ispezione fiscale simulata. Dopodichè, le istruzioni per registrare statuto e atto costitutivo sono nel post all'inizio di questa pagina. Cosa non le è chiaro?
il dubbio che mi sorge è in merito alla operatività ovvero, se il vecchio presidente che ha firmato l'atto costitutivo adesso non è più presente in associazione e di conseguenza non ho una delega come faccio a registrare tale atto?
Dovrebbe avere un verbale di nomina come nuovo Presidente...
si certo, devo registrare anche il verbale di nomina?
No, ma basta quello se l'AdE dovesse porle dei problemi.
Buongiorno, io ed un gruppo di amici vorremmo costituire un'associazione, anche non riconosciuta, con l'intento di organizzare manifestazioni sportive (prevalentemente d'estate, come tornei di calcio in oratorio o in altri spazi pubblici comunali, con la possibilità di vendita di panini e bevande). Cosa ci conviene fare?
Vi conviene non farlo e trovare una Associazione già esistente in cui entrare come volontari e dare il vostro contributo.
SIAMO UN GRUPPO DI PERSONE CHE SI SONO PRESENTATE ALLE ELEZIONI COMUNALI, ORA SIAMO LA LISTA DI MINORANZA, NOI E I NOSTRI SOSTENITORI VORREMMO FAR CONOSCERE ALLA POPOLAZIONE I VARI FATTI DEL PAESE UTILIZZANDO UN GIORNALINO ECC. INOLTRE VORREMMO INDIRE UNA FESTA PER RINGRAZIARE IL NS. ELETTORATO ECC. ECC.
1'COSA DOBBIAMO COSTITUIRE PER POTER OPERARE?
2' LA DIVULGAZIONE A TITOLO GRATUITO, NELLA SCASSETTA DELLE LETTERE, E LA STAMPA DEL GIORNALINO PUO' ESSERE FATTA LIBERAMENTE?
GRAZIE
1. Una Associazione no profit.
2. Si.
Buonasera,
io avrei un dubbio:
mi è stato detto che lo statuto deve essere redatto secondo delle regole ben precise, dato che per ogni facciata dello statuto bisogna pagare la marca da bollo. Mi è stato detto che ci devono essere stampate 25 righe per ogni facciata e che il minimo è 4 facciate.
Vorrei avere la conferma di questo.
Grazie mille e complimenti per il blog.
Eleonora
Dipende dal singolo ufficio della Agenzia delle Entrate. A volte hanno davvero di queste pretese. Mi preoccuperei però di scrivere un buon statuto! Legga questo nostro post.
salve vorrei aprire una asd, ma mi occorrerebbero alcune delucidazioni...la mia asd prenderà il posto di un'asd attualmente ancora aperta( intendo dire nella stessa sede) per cui volevo sapere
1) dato lo stesso indirizzo di sede, devo attendere prima che il presidente "vecchio" chiudi la sua asd e si dimetta per costituire il mio atto costitutivo e quindi la mia nuova asd?
2) essendo io uno dei soci costituenti della nuova associazione, probabilmente il futuro presidente, per indicare la sede dell'asd nell'attocostitutivo, devo prima stipulare il contratto di affitto con il proprietario del locale, come persona fisica o lo dovrò fare come presidente dall'asd?
3. Non so se mi sono fatta capire, ma in sintesi, prima contratto di affitto e poi nascita dell'associazione (per indicare quella sede) o il contrario?
4. ovvero prima costituisco insieme agli altri soci l'asd e poi stipulo come asd il contratto di affitto?
1. No, può aprirla quando preferisce. La sede legale può essere diversa dalla sede operativa
2. Se vuole che l'affitto lo paghi l'ASD, dovrà firmare il contratto come Presidente della stessa (il contratto andrà intestato all'Associazione)
3. contrario
4. Si
Ciao, grazie anche da parte mia.......ottimo servizio, ottima preparazione, insomma ottimo. Sono qui a chiedere un aiuto spero semplice. Nel 2009 abbiamo chiuso un'associazione culturale regolarmente iscritta all'agenzia delle entrate con codice fiscale, ecc. ecc. Oggi, settembre 2014, vorremmo riaprire una nuova associazione.
1. Possiamo chiamare e denominare l'associazione con lo stesso ed identico nome dell'associazione che avevamo nel 2009?
tra l'altro la nuova associazione ha l'intenzione di riportare in vita alcune manifestazioni che vennero organizzate con contributo di enti locali dall'associazione chiusa nel 2009.....esempio: avevamo una piccola rassegna di concerti che era arrivata alla 7° edizione, con la nuova associazione.
2. possiamo riprendere da dove ci siamo fermati ed organizzare l'8° edizione?
1. Glielo diranno al momento del rilascio del c.f. ma non penso ci siano problemi. Fossi in voi non lo farei.
2. Si
Salve,
in merito alla registrazione di Statuo e Atto costitutivo, si può avere solo in codice fiscale di un'associazione culturale senza registrare Statuto e Atto se questa è "appoggiata" ad un ente privato tipo Impresa Culturale?
Grazie
No. Nel momento in cui si ottiene il codice fiscale si apre, di fatto, una posizione fiscale nota allo Stato come ente non commerciale. In quanto tale è fatto d'obbligo registrare entro 20 giorni atto costitutivo e statuto.
Buongiorno.
Vogliamo costituire un comitato per monitorare la procedura di apertura di una discarica.
Uno dei soci fondatori del comitato, oltre a un certo numero di cittadini, è il Comune.
Pur potendo procedere semplicemente alla costituzione del comitato con scrittura privata, per dare solennità alla operazione, poichè la legge concede la facoltà al segretario comunale di rogare i contratti nei quali il Comune è parte, in vece del notaio, si stipulerà l'atto costitutivo con allegato statuto mediante atto pubblico (amministrativo), che il Segretario, quale ufficiale rogante, provvederà a registrare. Il costo è esiguo (poche decine di euro di diritti di segreteria).
Si chiede:
1) Il segretario dice che registrerà l'atto associativo inserendo nella richiesta di registrazione (telematica) i codici fiscali dei soci fondatori comparenti nell'atto pubblico costitutivo. E' quindi possibile, con tale procedure, prescindere dalla previa richiesta del codice fiscale (che sarà richiesto con calma, all'occorrenza, successivamente)?
2) ci hanno consigliato di inserire nell'atto costitutivo e nello statuto il termine comitato "di volontariato", al fine di rientrare nell'ambito della L. 266/91, ed essere esentati dal pagamenti di imposte. Si ritiene che ciò esenti solo dal pagamento del bollo che, essendo la registrazione telematica, ammonta a € 45,00, per cui si chiede se basti solo tale dizione per rientrare nella legge e se, tutto sommato ne valga la pena, qualora insorgessero difficoltà dovute a oneri e limitazioni varie
cordialmente
1. Direi di no. Dovrete infatti procedere all'escutere le quote sociali dai vostri associati e tale operazione è possibile solo se in possesso di codice fiscale (a meno che non vogliate portare la quota sociale a zero, scelta discutibile).
2. No, tale dizione non basta. Non solo, non esistono i "comitati di volontariato", bensì le Associazioni di Volontariato. Se avete deciso di essere un Comitato e non una Associazione, avete scelto di avere una natura ben precisa. Chi vi ha dato tale consiglio?
Salve, sono un'artista non professionista (creo opere d'arte che regalo e non vendo, non ho PIVA) e sto organizzando una mostra delle mie opere in uno spazio comunale. Per la redazione del catalogo della mostra ho la possibilità di avere un contributo pubblico e un contributo privato di una banca e, per poter ricevere tali contributi, mi è stato detto di costituire una associazione culturale con fini di promozione artistica attraverso la quale potrei poi organizzare anche altri eventi come laboratori didattici presso scuole (o altri enti pubblici) e corsi (gratuiti o con solo pagamento dei materiali) di pittura.
Ho letto molto sui vari post e sul vostro blog e penso di essere abbastanza preparata sulla procedura burocratica:
- elaborazione atto costitutivo e statuto
- richiesta codice fiscale
- registrazione presso AE
- presentazione modulo EAS
Ammesso che la procedura che ho in mente sia giusta, ho alcuni dubbi sull'idea in generale. Spero che le domande che vi porgo non siano troppe...
1) E' corretto il suggerimento di costituire l'associazione?
2) Esiste un altro modo per poter accedere a questi contributi?
3) Entro quale termine (rispetto all'inaugurazione della mostra) l'associazione deve essere costituita?
4) Prima dell'inaugurazione oppure è sufficiente prima di incassare eventuali contributi?
5) I soci fondatori sarebbero inizialmente tre; saranno poi associati tutti coloro che desiderano farne parte e condividono gli scopi dell'associazione o usufruiscono dei suoi servizi (come per esempio i laboratori didattici o i corsi). E' corretto?
6) L'associazione deve appoggiarsi ad uno studio fiscale per la gestione finanziaria?
7) Il registro delle entrate e delle uscite che testimonia l'attività dell'associazione può essere tenuto semplicemente da uno dei soci (il tesoriere)?
8) Considerando che, per il momento, le uniche entrate sarebbero i contributi per la mostra e le quote associative dei soci è necessaria l'opzione per il regime agevolato?
9) Ho letto che per poter accedere al regime fiscale agevolato bisogna esercitare l'opzione prima dell'inizio dell'anno solare per il quale l'associazione intende usufruire del regime. Quindi, se l'associazione viene costituita ora non potrà accedere per questo anno, giusto?
10) In tal caso le entrate (contributi e quote societarie) sono soggette ad IVA?
11) Se uno dei soci lavora per l'associazione in maniera saltuaria (per esempio in occasione dell'organizzazione di un evento importante) può essere pagato con i voucher inps? oppure è necessario fare un contratto di prestazione occasionale o un contratto a progetto?
12) L'associazione potrebbe essere finanziata attraverso la vendita delle opere in mostra o attraverso il commissionamento di lavori artistici?
13) La più difficile: partendo dal presupposto che posso fare tutti i documenti recandomi di persona presso i vari uffici, quali sono, secondo la vostra esperienza, i tempi tecnici minimi per poter terminare la procedura?
Mi scuso anticipatamente per la raffica di domande ma non vorrei impelagarmi in una situazione irregolare che possa essere soggetta a sanzioni. Non vorrei perdere l'opportunità di fare questa mostra ma i tempi sono veramente stretti...
Grazie per qualunque contributo possiate darmi!!
1. Bah, non saprei. Si tratta di una opinione soggettiva. Sicuramente per chi glielo ha proposto, si. Ma in Italia è già pieno di Associazioni e ogni volta che se ne apre una nuova penso a quante ce ne sono in giro in difficoltà con pochi volontari ad aiutare. Perchè non si appoggia ad una Associazione già esistente?
2. vedi 1. E' comunque una domanda da porre a chi le dovrebbe versare dei contributi. Sicuramente con una no-profit è più semplice.
3. Immagino che il catalogo, redatto per la mostra, dovrà contenere i ringraziamenti per la banca e dovrà specificare di essere edito dalla Associazione tal dei tali. Direi quindi che il termine è quello di presentazione della domanda di contributo alla Banca
4. Prima dell'incasso. Il Comune poi, dà lo spazio a lei o alla Associazione?
5. Direi di si. Ma si tratta di scelte soggettive
6. Dipende dal livello di complessità delle cose da fare e dalla confidenza che lei ha con la burocrazia. Tendenzialmente se non aprirete una partita iva potrebbe non essere indispensabile se usate la nostra piattaforma www.teamartist.com
7. Si. Se usa la nostra piattaforma in modo intelligente, si autocompilerà al 70%.
8. Direi di no
9. Dove lo ha letto?
10. No, si tratta di attività istituzionali pure, non di entrate commerciali.
11. Sono possibili tutte e tre le soluzioni che prospetta
12. Si, ma dovreste aprire partita iva e accedere al regime agevolato 398.
13. Io un giorno. Ma le persone normali ci mettono almeno due settimane... spesso farcendo di errori tutta la procedura.
Grazie mille per le risposte.
Su alcuni punti ho le idee molto più chiare.
In merito al regime fiscale agevolato ho letto questo articolo qui
http://www.teamartist.com/blog/prontuario/onlus/come-accedere-al-regime-fiscale-agevolato/
ma evidentemente l'ho interpretato male.
Per quanto riguarda lo spazio, il Comune ha concesso lo spazio a me in prima persona; mi hanno chiesto se ero disponibile ad organizzare questa mostra e ho detto di sì... ma in realtà non c'è nulla di scritto, che io abbia visto o firmato.
Un'ultima cosa legata ai tempi: qual'è la data di riferimento di nascita dell'associazione? Ovvero la data a partire dalla quale poter operare? Mi chiedo se sia all'atto dell'assegnazione del codice fiscale oppure all'atto della registrazione presso l'agenzia delle entrate.
Grazie mille ancora e complimenti per il vostro lavoro.
Appena avrò deciso se intraprendere la strada della nuova costituzione di un'associazione mi scaricherò in prova gratuita il vostro software.
La data di costituzione riportata nell'atto costitutivo.
Stò raccogliendo dati per fare una associazione non riconosciuta .
La comunicazione da fare all'ufficio delle entrate, è solo in digitale ?
Dipende dall'ufficio cui fate riferimento. Chiedetelo loro.
volevo chiedervi se c'è la possibilità di:
1. fondare un'associazione di promozione sociale sportiva dilettantesca
2. se lo statuto e le fasi di registrazione sono le medesime dell'associazione asd
3. inoltre se le facilitazioni rimangono le stesse.
1. Nulla lo vieta. A patto di decidere se utilizzare le agevolazioni o dell'una o dell'altra.
2. si
3. vedi 1.
Abbiamo Costituito un comitato di beneficenza per la raccolta di fondi tramite offerta per un dvd, prodotto con fondi dei promotori del Comitato, da destinare a persone colpite da calamità naturale e poi il comitato di scioglierà. Abbiamo richiesto il codice fiscale ma non abbiamo registrato l'atto costitutivo.
1. E' obbligatorio?
2. Potremmo avere problemi fiscali?
1. Statuto e atto costitutivo.
2. Certamente. Senza regole certe di democrazia e trasparenza perchè qualcuno dovrebbe credere alla vostra buona fede?
Buonasera, non ho capito la risposta
1. Statuto e atto costitutivo. (ci sono ma non registrati)
2. Certamente. Senza regole certe di democrazia e trasparenza perchè qualcuno dovrebbe credere alla vostra buona fede? - (dai testi che ho trovato un comitato temporaneo ex art 39 codice civile che non svolge attività commerciale può non essere registrato, se però lo consigliate provvediamo) Ritenete che anche lo statuto non vada bene? Ecco il testo Grazie
questo è lo statuto:
Allegato A all'Atto Costitutivo
STATUTO
del Comitato di Beneficenz
Articolo 1 - SEDE.
Il Comitato ha sede in __________ Via ___________ n. La sede potrà variare secondo le esigenze e per decisione del Consiglio Direttivo.
Articolo 2 - SCOPI.
Il Comitato di beneficenza " ____________” è un Ente filantropico che ha lo scopo di raccolta di fondi destinati alle zone della Sardegna colpite dalla calamità naturale ai fini della ricostruzione delle opere distrutte, di aiuto ai soggetti, persone fisiche o giuridiche, private o pubbliche, colpiti dalla suddetta calamità, nonché al compimento di ogni altro intervento necessario ai fini di beneficenza per le stesse.
L'attività del Comitato non ha fini di lucro e verrà, altresì, autofinanziata attraverso le sottoscrizioni degli aderenti al Comitato stesso e mediante contributi ed erogazioni di soggetti terzi. A tal fine i Promotori potranno:
a) organizzare sottoscrizioni, manifestazioni, eventi e campagne di sensibilizzazione e di raccolta di fondi anche attraverso l’offerta di beni di modico valore;
b) promuovere e coordinare studi e ricerche per la prevenzione dei rischi connessi a terremoti e ad ogni altro evento naturale ad altro rischio;
c) organizzare e gestire l’acquisizione e l’acquisto di beni e servizi funzionali al perseguimento
dello scopo sociale.
Articolo 3 – ADESIONE AL COMITATO.
Il Comitato manterrà la propria struttura sino al suo scioglimento, salva l’adesione di altri soci organizzatori in sostituzione dei soci promotori eventualmente cessati.
Il Comitato è indipendente da qualsiasi altra Associazione ed Ente, pubblico e privato.
Articolo 4 – FONDO COMUNE.
I fondi raccolti ed i beni eventualmente acquisiti con questi costituiscono il fondo comune del Comitato. Il Consiglio Direttivo redige ed approva un rendiconto economico e finanziario entro il termine del 30 di aprile di ciascun anno.
Articolo 5 – ORGANI E POTERI.
I presenti dispongono che il Consiglio Direttivo di durata permanente, sia composto dai seguenti membri con le cariche di:
Presidente:
Segretario:
Tesoriere:
Consigliere:
Articolo 6 - PRESIDENTE DEL COMITATO
Il presidente del Comitato è unico rappresentante del Comitato nei confronti dei terzi e in giudizio, cura l'esecuzione delle deliberazioni del Consiglio Direttivo.
COMITATO D’ONORE
E' facoltà del Comitato costituire un Comitato d'onore che comprenda personalità od enti che contribuiscano alla migliore riuscita della manifestazione.
Articolo 7 – RECESSO.
Ciascun aderente è libero di recedere dal Comitato in ogni momento, dandone comunicazione scritta con raccomandata a.r. al presidente che riferisce al Consiglio direttivo.
Articolo 8 - DURATA E SCIOGLIMENTO.
Il Comitato rimane in vita fino a diversa decisione espressa dal Consiglio Direttivo all’unanimità. Il Comitato si scioglie nei seguenti casi:
a) avvenuto perseguimento dello scopo;
b) sopravvenuta impossibilità al perseguimento dello scopo;
c) cessazione della totalità dei soci.
In ipotesi di scioglimento, l’eventuale patrimonio residuo sarà devoluto in favore di altro Comitato od Associazione operanti in settore analogo, ovvero ai fini di pubblica utilità.
Articolo 9 - ESCLUSIONE DEI SOCI.
Il promotore che contravvenga ai doveri indicati dal presente Statuto, da eventuali regolamenti e/o da delibere consiliari, ovvero che non ottemperi agli obblighi assunti in favore del Comitato, può essere escluso dal Comitato stesso con delibera del Consiglio Direttivo. L’esclusione è comunicata per iscritto con raccomandata A.R. al domicilio dell'aderente entro un termine massimo di sette (7) giorni dalla data della delibera ed ha effetto immediato.
Articolo 10 - GESTIONE E DESTINAZIONE DEI FONDI RACCOLTI.
La raccolta, la gestione e la conservazione dei fondi, nonché la loro destinazione allo scopo predetto, possono essere affidate anche a soggetti diversi dai promotori, previo mandato scritto ricevuto dal Consiglio Direttivo. Coloro che provvederanno alla gestione saranno considerati "Organizzatori" ai sensi dell'art. 40 del Codice Civile, con la conseguente assunzione di responsabilità personale e solidale.
Articolo 11- GRATUITA’
I componenti del Comitato operano in forma personale, spontanea e gratuita. E’ fatto salvo il rimborso delle spese effettivamente sostenute ed analiticamente documentate, nonché preventivamente autorizzate dal Consiglio Direttivo.
Articolo 12 – NORMA DI RINVIO
Per quanto non previsto nel presente statuto valgono le norme civilistiche in materia di Comitati, le disposizioni fiscali in materia di Enti non commerciali e ogni altra legge vigente in materia.
1. Vi suggeriamo di registrarli perchè... quali sono le entrate commerciali e quali istituzionali per voi?
Di fatto, senza averlo registrato, non potreste maneggiare denaro in nessun modo ed in alcuna forma.
2. Come spiegato nelle policy del Blog, non diamo consulenze gratuite su documenti specifici.
Buon giorno,
facendo alcuni adempimenti per l'associazione di cui sono Presidente, mi sono accorta che per un banale errore di battitura, sull'atto costitutivo già registrato è sbagliata di un anno la data di nascita di un socio fondatore, mentre è corretto il codice fiscale.
Devo fare qualcosa o trattandosi evidentemente di un refuso non è nulla di grave?
Grazie, saluti
Nulla di grave!
buongiorno e complimenti per l'ottimo sito. in caso di APS che non è stata accettata nel registro regionale,
1. abbiamo l'opzione di modificare lo statuto, no?
2. in questo caso, una volta modificato e approvato, va registrato nuovamente presso l'agenzia dellle entrate giusto?
3. e si deve pagare solo l'imposta di registro (200 €) o anche le relative marche da bollo come per la prima registrazione?
1. Si, secondo le norme previste dallo Statuto stesso
2. Si
3. Tutto di nuovo (a volte i singoli uffici hanno però interpretazioni diverse al riguardo... ad esempio, come APS che vuole registrarsi a volte esentano dal pagamento dei bolli).
buongiorno, io vorrei creare un'associazione dilettantistica per partecipare al campionato di terza categoria.I miei dubbi riguardano :
1) Il rappresentante legale deve essere una persona con determinate caratteristiche o può essere anche un semplice dirigente
2) l'atto costitutivo e lo statuto precompilati nel vostro sito possono andare bene per l'associazione e anche per richiedere fianziamenti?
3) è sufficente l'iscrizione all'agenzia delle antrate per rendere la società operativa??
grazie per l'aiuto 🙂
1. Il rappresentante legale è il Presidente della Associazione. Non ci sono particolari preclusioni per poter ricoprire questo ruolo.
2. Sono una base. Legga questo nostro post.
1. Il rappresentante legale è il Presidente della Associazione. Non ci sono particolari preclusioni per poter ricoprire questo ruolo.
2. Sono una base. Legga questo nostro post.
3. No. Non confonda poi "iscrizione" con "registrazione".
Salve, siamo un Associazione di Promozione Sociale NON riconosciuta, munita di solo codice fiscale.
Nel caso avessimo bisogno di effettuare modifiche e/o integrazioni allo Statuto (ad esempio un integrazione sull'articolo che riguardava le categorie di soci, senza variare cariche sociale, sede legale) è necessario darne comunicazione all'Agenzia delle Entrate perchè registri la variazione/integrazione?
Assolutamente si. Anche se avrei voglia di indagare cosa intendiate per "non riconosciuta" e "senza variare cariche sociali". Come pensate di decidere la variazione?
per non riconosciuta intendo che non abbiamo personalità giuridica, abbiamo semplicemente fatto richiesta del solo codice fiscale e registrato Statuto ed Atto Costitutivo presso l'Agenzia delle Entrate.
Nella mia domanda intendevo che la modifica dello Statuto non riguardava una modifica di sede legale o cariche sociali come Presidente, Vice presidente ma semplicemente un'integrazione dell'articolo che riguardava le categorie di soci presenti (fondatori, ordinari, sostenitori, onorari).
Le decisioni vengono prese a maggioranza in Assemblea Straordinaria.
Ok ma... uno Statuto non specifica le cariche sociali (poichè protempore). Al limite le avrete indicate nell'atto costitutivo (che è un verbale e come tale non modificabile, salvo errori).
Ha ragione ho fatto confusione e mi sono espresso male, le cariche sociali son state indicate nell'Atto Costitutivo.
In ogni caso volevo solo sapere se, nonostante non possediamo personalità giuridica, dobbiamo comunque comunicare ogni eventuale variazione dello statuto (determinata tramite votazione all'Assemblea Staordinaria convocata dal Consiglio Direttivo)all'Agenzia delle Entrate.
Si-
salve,
faccio parte di un\'associazione culturale e devo registrare lo statuto che è stato cambiato in alcuni articoli.Mi hanno detto che devo presentare anche l\'atto costitutivo dell\'associazione, il primo che hanno firmato quando l\'associazione si è costituita, ossia nel 2008 ma purtroppo questa non si trova. Quindi ho pensato se non si può fare un\'atto costitutivo ex novo e presentarlo per la registrazione.
1. Può essere una soluzione?
2. In quel caso come fare la firma in calco?
3. bisogna per forza andare da notaio/commercialista?
1. Direi proprio di no.
2. vedi 1.
3. Per far cosa?
salve, siamo una ASD e circa tre mesi fa ci siamo rivolti ad un commercialista per registrare atto costitutivo e statuto,ora ci siamo accorti che manca una pagina dello statuto, non è stata proprio registrata! cosa dobbiamo fare?
Chiedete al commercialista di provvedere (e se per caso la responsabilità fosse sua, a sue spese).
Buongiorno uno statuto già registrato per aps con atto privato ma che è stato scritto in una pagina per errore è ancora valido? Grazie
Si. Ma come è successo?
Buongiorno, una ONLUS costituitasi con atto pubblico presso un notaio nel 2010 ha ora necessita' di modificare lo Statuto, io ritengo che non sia necessario andare nuovamente dal notaio in quanto la modifica verrà comunque registrata presso l'Agenzia delle Entrate entro 20 giorni. E' corretto quello che penso?
No. Uno statuto redatto come atto pubblico può essere modificato solo ricorrendo nuovamente al notaio. Ma potete chiederlo anche a lui per sicurezza.
Salve a tutti. Sto per costituire una associazione culturale non riconosciuta. Lo statuto è di 5 pagine per un totale di 188 righe.
Devo prendere 2 marche da bollo o 3 per ogni copia di esso ai fini della registrazione della associazione??
Dipende dall'ufficio dell'AdE cui si recherà. Consiglio 3 per copia (l'atto costitutivo è nelle 5 pagine??????)
Buongiorno e complimenti per il blog che ho scoperto solo da qualche giorno ma risulta utilissimo.
Il 1 Marzo 2012, con altri due amici, ho fondato un'associazione culturale non riconosciuta ma legalmente costituita e registrata presso l'agenzia dell'entrate e dotata di Codice Fiscale. Nei due anni di attività abbiamo operato molto anche nell'ambito del sociale, di qui l'esigenza di modificare l'associazione culturale in "Associazione socio-culturale" e di diventare Aps. Abbiamo modificato Atto Costitutivo e Statuto in modo tale da rispettare tutti i requisiti richiesti dalla legge 383/00 e dalla legge regionale (Puglia). Fatta questa premessa alcune domande:
1)Per non perdere i due anni di attività svolta vorremmo richiedere la modifica del vecchio atto costitutivo e statuto è possibile?
2)se la prima risposta è positiva allora mi chiedo nel nuovo atto costitutivo devo menzionare: a) la data di costituzione originaria cioè 1marzo2012 e procedere alle modifica necessarie; b)la data di costituzione originaria 1marzo 2012, e richiamale la delibera assembleare che approva la modifica di statuto e atto costitutivo; c)inserire la data in cui avviene la modifica es13/5/14 (in quest'ultimo caso da cosa si dimostrerà che si tratta di una modifica e qnd che abbiamo due anni di attività alle spalle)?
3)per un progetto in cantiere vorrei sapere se è possibile usufruire con l'aps dei vantaggi della legge 155/2003 la cd legge del buon samaritano? sul punto non riesco a trovare una risposta univoca ed autorevole;
4)le aps possono diventare onlus di opzione,c'è un termine perentorio da rispettare per inoltrare la domanda d'iscrizione nel registro onlus?
Aspetto una vostra risposta e vi ringrazio in anticipo per la pazienza e la disponibilità.
1. Dell'atto costitutivo, che è un verbale, no. Dello Statuto, si.
2. vedi 1.
3. Direi di no. E' riservata alle ONLUS a quanto ne so...
4. Non c'è termine.
vi ringrazio per la celere risposta e colgo l'occasione per chiedere un'ulteriore chiarimento.
se l'atto costituivo originario presenti dunque un'errore non può essere modificato?
le spiego per errore di inesperienza nell'originario atto costitutivo dichiarammo che l'associazione è apolitica...in realtà l'associazione è apartitica...visto che andiamo a modificare lo statuto questa piccola modifica può essere fatta?
1)e la denominazione dell'associazione da "Associazione culturale" può essere modificata in "Associazione socio-culturale" nell'atto costitutivo o solo nello statuto?
2)visto che andremo ad apportare queste modifiche ci verrà assegnato un nuovo codice fiscale ( e di conseguenza dovremo chiedere la cancellazione del precedente) oppure manterremo il vecchio CF?
1. Solo nello Statuto.
2. Manterrete quello vecchio che dovrete aggiornare.
A mio parere no. E' appunto un verbale...
Siete stati gentilissimi grazie ancora
Salve, vorrei creare una associazione di promozione sociale che possa svolgere la propria attività in un magazzino classe C2.
Il magazzino che ho trovato ad un ottimo prezzo è provvisto di doppio ingresso bagno e finestre.
L'attività non lucrativa che andrei a svolgere concerne l'aiuto a persone disagiate sull'uso del computer, a livello di formazione e di mezzi. L'associazione svolgerà anche altri tipi di aiuto, non ancora ben definiti.
Mi serve sapere, per iniziare questa avventura, se posso svolgere tranquillamente la mia attività presso il sopracitato magazzino C2, quali documenti o permessi richiedere, in virtù del fatto che una APS, da quanto ho letto, è esonerata dal rispettare la destinazione d'uso per la propria attività.
Siamo un gruppo di ragazzi e desideriamo poter ritrovarci in tutta sicurezza e nella legalità in questo magazzino. Pensando ad una APS, però, l'assistenza e l'aiuto dovrebbe andare esclusivamente ai non soci, alle persone svantaggiate insomma, come si configura l'accesso ad un magazzino C2 per i non soci?
Mi sono informato presso un architetto e un avvocato, ma non essendo specialisti non mi hanno saputo aiutare.
Cerco un esperto su Roma, qualsiasi contributo è ben accetto.
Cordiali saluti.
vincenzo
Credo di no, poichè i magazzini normalmente non hanno la possibilità di far permanere a lungo le persone all'interno dei locali (questa caratteristica si riflette sugli oneri di urbanizzazione che sono molto più bassi e sul tipo di agibilità rilasciata). Per togliersi ogni dubbio le conviene chiedere all'ufficio tecnico comunale competente per la zona ove sta il magazzino.
Salve, sono la madre di un bambino di una scuola elementare che per il bene della sua scuola vorrebbe costituire insieme ad altri genitori ed insegnanti la forma di associazione a promozione sociale o comitato più opportuna per la propria scuola
Partendo dal presupposto che la scuola nn ha soldi e quindi per far ciò noi genitori ci auto tasseremmo
Sono già stata diverse volte all'agenzia dell'entrate quindi modulistiche e tempi li so per richiedere codice fiscale ..
A. Se ho capito bene con il comitato nn e' necessario depositare atto costitutivo e statuto mentre con l'associazione si per poter beneficiare dopo un'anno dei benefici fiscali.
Le mie domande sono:
1. A parte questa differenza nn da poco per il ritorno che potrebbe avere la scuola ci sono differenze nella stesura del bilancio?
2. Può essere fatto da un nn professionista?
3. Nell'associazione è' obbligatoria una quota di adesione?
4. Una volta costituito un'ipotetica associazione e' automatico il fatto che dopo un anno può godere di benefici fiscale od occorre un via libera ed un'altra procedura?
5. Nell'associazione di promozione sociale come e' la responsabilità?
6. C'è un obbligo di riunione oltre a quella annuale di bilancio?
7. I verbali delle riunioni sono semplici scritture private controfirmate dal presidente?
Scusate tutte queste domande, ma sto diventando matta per capire la procedura i passaggi e mi sto giocando ore di permesso per migliorare la scuola ed il futuro dei miei figli
E' assurdo!,
Scusate lo sfogo ma mi viene voglia di lasciar perdere tutto!!!
Perché prima di costituire qualcosa visto che è' tutto volontariato vorrei sapere a cosa si va incontro.
Grazie
A. Non sono d'accordo. Un buon comitato ha comunque uno statuto.
1. Direi di no, ma si parla di REFA-
2. Si, ma lo sconsiglio. Lei si farebbe seguire in un processo da un dentista? O preferirebbe un avvocato?
3. Si, di almeno 5 euro.
4. Dipende dal beneficio fiscale.
5. Legga questo nostro post.
6. Se non è previsto dallo Statuto, no.
7. Si, ma devono essere firmate dal Segretario e dal Presidente dell'Assemblea-
Sono Presidente di una ASD. Per cambiare l'indirizzo del Presidente e della Sede legale devo pagare qualcosa
Non so cosa sia "l'indirizzo del Presidente". La sede legale invece è contenuta a Statuto. La sua modifica, quasi sempre, necessita di una modifica statutaria e quindi della seguente nuova registrazione (200 euro + 64 euro circa di marche da bollo). Legga questo nostro post
Salve,
ci stiamo apprestando alla registrazione della nostra associazione, sino ad oggi composta da solo un comitato, abbiamo gia redato l'atto costitutivo e abbiano anche già richiesto e ottenuto il codice fiscale.
La nostra futura associazione e una ONLUS, adesso dovremmo quindi inviare statuto, atto costitutivo e copia codice fiscale alla regione sardegna per la registrazione. Visto che si tratta di una ONLUS, ci hanno detto che non dobbiamo pagere nulla e nemmeno applicare bolli sull'atto e quanto meno registrarlo tramite notaio. E' tutto giusto?
grazie per il servizio utilissimo che svolgete.
saluti
Uhmmm. Per prima cosa dovrete registrare Statuto e Atto Costitutivo alla Agenzia delle Entrate (prima che alla Regione Sardegna). Se siete una ONLUS dovreste riuscire a non pagare le marche da bollo. POI potrete andare a registrarvi in Regione (al Registro delle Onlus regionale)- Perchè non vi registrare al registro delle Onlus della Agenzia delle Entrate? Chi ha redatto lo Statuto?
Non ci è stato detto di registrarci a quello dell' Agenzia delle Entrate.
Lo statuto è stato redatto dal comitato costituente insieme all'atto costituente.
E si tratta di professionisti?
Salve! Noi vorremmo aggiornare lo statuto della nostra associazione, apportandovi una serie di modifiche. Una volta fatto, è necessario che lo registriamo di nuovo all'agenzia delle entrate (con tasse, marche da bollo e tutto, come la prima volta) oppure no? Grazie! Ilaria
Si. Le consiglio la lettura di questo nostro post.
Salve. Non so se avete già parlato di questo ma vorrei chiedervi se e come è possibile registrare un atto costitutivo,che al momento della registrazione dello statuto non vi è stato allegato. La mia associazione esiste da 4 anni e adesso,per iscriverci all'albo comunale delle associazioni,abbiamo bisogno dell'atto costitutivo,vorremmo sapere come provvedere e quali spese dovremmo sostenere.
Grazie
Valentina
Potete farlo oggi. I costi sono i soliti: 200 euro di tassa di registro e direi 32 euro di marche da bollo (ma potrei sbagliare, dipende dalla sua lunghezza)
Salve a tutti. Il 9 novembre del 2013 abbiamo costituito una associazione culturale, ma per via di negligenza e scarsa conoscenza non abbiamo registrato l'associazione all'ufficio delle entrate del nostro territorio. Abbiamo registrato l'associazione solo all'albo comunale consegnando le copie dello statuto, dell'atto costitutivo e del verbale di nomina delle cariche. Da poco, poi, io ed altri 2 membri, ci siamo recati all'ufficio dell'agenzia delle entrate del nostro territorio per richiedere la registrazione e il codice fiscale. Così abbiamo compilato, attraverso un impiegato molto gentile, il modello 69 e il modello f23, con il relativo codice di sanzione di euro 30,00 a causa del ritardo di registrazione.
1. Ora, una volta che ci siamo recati in posta col modello f23 per pagare l'imposta di registrazione e la sanzione, dobbiamo incollare le marche da bollo di euro 16,00 allo statuto e all'atto costitutivo, facendo 2 copie di entrambi, e recarci alla agenzia per registrare l'associazione?
2. E inoltre dobbiamo anche acquistare le marche da bollo da euro 2,00 per le relative sanzioni?
3. Dopo aver fatto questo, nella stessa giornata riusciremo a richiedere e ad avere il codice fiscale?
1. Si ma io preferisco far applicare le marche da bollo agli impiegati dell'AdE
2. Si, anche qui il calcolo può variare da ufficio ad ufficio.
3. Il codice fiscale potete chiederlo a prescindere dall'aver registrato lo statuto.
Grazie mille!
Ho chiesto del codice fiscale perchè quando lo chiesi mi dissero che se l'associazione non era registrata non potevamo chiederlo.
Le dissero una cosa sbagliata. Per fare la registrazione si DEVE indicare il codice fiscale...
Gentilissimi,
siamo un gruppo di appassionati di poesia e vorremmo aprire un'associazione per bandire un paio di concorsi di poesia l'anno.
1) Dovremmo registrare l'Associazione?
2) Dovremmo giustificare i movimenti economici a qualcuno? Siccome le quote ricevute per iscriversi ai concorsi le spenderemmo tutte per gestire lo stesso ed acquistare i premi, non vorremmo aprire conto bancario eccetera.
Grazie
1. Si
2. Certamente, ai soci. Il conto corrente, seppure non formalmente obbligatorio, lo è nella pratica.
NB Vi sconsiglio di aprire una Associazione con questo scopo. Probabilmente intorno a voi ci sono già decine di Associazioni culturali che sarebbero felici di avervi come volontari per organizzare un evento simile.
Buongiorno. La mia domanda riguarda la variazione di sede della ASD.
1. Posso inserire nello statuto che la variazione di sede, anche cambiando Comune non comporta modifiche statutarie? Quindi senza procedere ad una nuova registrazione dello statuto.
2. Se la risposta è negativa, quindi ho obbligo di ri-registare statuto modificato, quanto costa in termini di marche da bollo?
Grazie mille. Saluti
1. No
2. Dipende dallo Statuto. 200 euro + 80 euro circa.
1. Cosa si intende per contributo straordinario?
2. Dovremmo richiederlo al posto della quota annuale?
3. Dovremo emettere ricevute fiscali per ogni operazione?
Ci tolga qualche dubbio per favore, grazie
1. Ogni contributo chiesto ai soci oltre alla quota sociale annuale.
2. "In più" e non "al posto". La quota sociale annuale è obbligatoria.
3. Dipende dalla natura dell'operazione se cioè è istituzionale o commerciale.
1. Ogni contributo chiesto ai soci oltre alla quota sociale annuale.
2. "In più" e non "al posto". La quota sociale annuale è obbligatoria.
3. Dipende dalla natura dell'operazione se cioè è istituzionale o coommerciale.
Abbiamo deciso di registrare lo statuto seguendo il vostro consiglio. Per far fronte alle spese, comprese quelle di registrazione, abbiamo deciso tra soci di aumentare la quota annuale portandola da 50 a 100 euro. Ora il problema è che alcuni aspiranti soci non hanno la possibilità di pagare tale quota in un'unica soluzione, ed anche chi la possibilità ce l'ha non è molto contento. Così ci chiedevamo se fosse possibile rateizzarla e pagare come quota associativa 8,33 euro mensili.
Purtroppo no. La quota sociale annuale va pagata in soluzione unica. Perchè non chiedete invece un contributo straordinario? Quello è rateizzabile.
1. posso aprire una associazione di promozione sociale per la musica EX NOVO in un c2?
2. avendo il c2 tre bagni?
3. o prima bisogna fare una associazione culturale e dopo un anno diventare una associazione di promozione sociale?
grazie
1. Deve chiedere all'UT del suo comune
2. vedi 1.
3. Non c'entra nulla.
Salve, siccome da stamattina ho avuto 3 spiegazioni diverse riguardanti la richiesta di partita iva per un'associazione e relativa registrazione della stessa, potete per favore dirmi la procedura esatta con i relativi modelli da presentare all'agenzia delle entrate?
grazie
Per le modalità di registrazione non abbiamo nulla in più da aggiungere rispetto a quanto scritto nell'articolo di questa pagina. Due consigli:
1. La partita IVA non si apre MAI contestualmente al codice fiscale: dopo non potreste più chiuderla. Aprite prima il codice fiscale e fra qualche settimana, SOLO se vi servirà la partita iva.
2. Lo Statuto lo ha visto un professionista? Legga questo nostro post.
Ok, grazie 1000... si l'atto costitutivo l'ho fatto vedere ad un commercialista.
Alla prossima ancora grazie
salve sto operando nell'aprire un A.S.D. non ai fini di lucro per il WAR GAME o SOFTAIR, ora io sono un impiegato statale.
1. posso aprire un'asd? perchè sò che un impiegato statale non può avere lavori privati...(anche se il nostro sarebbe un hobby e non un lavoro privato)..
2. Poi la sede e la comunicazione di un indirizzo che cosa prevede? cioè non vorrei fare reddito su mia mamma (considerando che sto in casa sua). Inoltre non vorrei avere problemi sul lavoro statale con la causa di apertura di un asd.
3. Ma il codice fiscale, rappresenta pure una partita d'iva? perchè mi hanno detto che se ho una partita d'iva allora il club diventa commerciale...e io non voglio che lo diventi mai.
Potreste spiegarmi il tutto e consigliarmi a dovere?
1. Si, ma conviene che chieda un nulla osta scritto all'ente che la impiega (non tanto per la costituzione, quanto per far parte del consiglio direttivo che creerete).
2. Prevede soltanto che si stipuli un contratto di affitto o un comodato d'uso tra l'Associazione e il proprietario dell'immobile. Se pagherete un affitto a sua mamma, questo inciderà sul reddito. In caso contrario, no.
3. No, sono due cose diverse. Basta che apra il solo codice fiscale e non chieda contestualmente la partita iva.
Buongiorno
sarebbe concepibile costituire una APS tra 3 soci, svolgere attività istituzionale (magari partecipando a qualche bando di un ente pubblico), svolgere attività commerciale (qualche corso di fotografia, di lingua etc) ma rimanere inizialmente solo in 3 soci senza associarne altri?
Grazie mille
Si, ma non è lo spirito giusto. Una Associazione nasce per mettere insieme persone con scopi comuni. Un conto è essere selettivi nel scegliere le persone da associare, un altro è essere esclusivi. Correreste inoltre il rischio di essere considerati una Azienda tra privati che ha scelto i vantaggi del no-profit per evadere il Fisco.
Scusi l'insistenza, purtroppo questa cosa della registrazione dello statuto è l'unica cosa che non riesco a capire, poichè per la costituzione non è obbligatorio registrarlo, anzi può addirittura essere verbale e non scritto, ma poi alla fine si è obbligati in ogni caso a registrarlo. Una curiosità ancora, considerando quello che vogliamo fare, nel caso non registrassimo lo statuto le 50 euro non sarebbero da considerare detassate. ok, ma cosa andremmo a pagare sui 50 euro che ogni inizio anno i 40 soci metterebbero in cassa per pagare le spese vive durante l'intero anno?
Lo Statuto lo DEVE registrare. Si metta il cuore in pace.
Per quale motivo? O meglio, delle cose che dobbiamo fare, quale o quali sono quelle che ci obbligano a registrarlo?
Il fatto che l'Associazione prenda dei soldi dai soci. Se non lo registrate non avete diritto a considerare tali quote come detassate.
Io ed altre 40 persone circa vorremmo costituire un'associazione di promozione sociale all'interno di un immobile di mia proprietà (tavernetta sotto casa, 100mq) che metterei a disposizione gratuitamente. Vorremmo solamente intrattenerci la sera con un po' di musica e mangiando qualcosina che avremo preventivamente preparato a casa o acquistato altrove. Per far fronte alle spese di energia elettrica, pulizie ecc... vorremmo mettere una quota annuale di euro 50 a persona, da pagare ogni inizio anno. Preparato lo statuto vorremmo richiedere il codice fiscale per poter attivare l'utenza di energia elettrica. Mi chiedevo se occorre spendere le 200 euro per registrare lo statuto o, viceversa, potremmo farne a meno dal momento che nessuno di noi percepirà compensi o altro e nessun socio pagherà altre cifre oltre la quota annuale che servirà per far fronte alle spese.
Dovete registrarlo.
Devo depositare il nuovo statuto all’ufficio delle entrate perchè modificato in alcune parti.
Devo firmarlo in ogni pagina? devo mettere marca da bollo ogni 100 righe?
Legga il post di questa pagina e poi anche questo.
Salve, ho tra le mani una situazione particolare. A ottobre del 2011 abbiamo fondato un'associazione non riconosciuta di cui abbiamo richiesto il codice fiscale nei tempi richiesti ma per ignoranza della cosa non abbiamo registrato gli atti all'agenzia delle entrate ne abbiamo mai compilato il modello eas.
1. La domanda è semplice, volendo ora metterci "in regola" dobbiamo pagare qualche tipo di mora per la registrazione o il termine è sospeso dall'avvenuta richiesta del codice fiscale?
2. Finita la registrazione scattano i 60 giorni di tempo per compilare il modello eas oppure essi decorrevano già dalla fondazione dell'associazione?
1. Non potete mettere in regola il passato. Potete però non pregiudicare il futuro. Ecco perchè vi conviene registrare adesso quegli atti.
2. Decorrevano dalla Fondazione. Ma anche qui vi conviene farlo subito.
Grazie della tempestiva risposta, ho un altri due quesiti:
1) Avendo la nostra associazione i requisiti per rientrare nelle associazioni di volontariato (quindi se ho capito bene esenti da imposta di registrazione e marche da bollo) tale status si acquista automaticamente o occorre la registrazione in qualche tipo di registro?
2) Essendo la registrazione oltre i 20 giorni dopo la richiesta del codice fiscale c'è da pagare una mora? A quanto ammonta?
Non so come ringraziarvi dell'aiuto.
1. Occorre la registrazione ai registri della vostra Regione.
2. Non si tratta di mora. Si tratta di aver operato illecitamente nel periodo "scoperto".
Salve,
stiamo per costituir e la nostra associazione culturale ma abbiamo qualche dubbio sull'iter burocratico da seguire:
1) senza codice fiscale dell'associazione possiamo andare in banca con il modulo F23? Sul modulo leggo la voce al punto 4 "CODICE FISCALE"
2) cos'è questo modulo EAS che ho letto in alcuni post?
3) quand'è che un'associazione deve emettere ricevuta fiscale qualora erogasse un servizio a pagamento a beneficio dei soci?
Grazie per il riscontro
1. NO, infatti la prima cosa da fare e aprire il codice fiscale...
2. Legga questo nostro post.
3. Ogni volta che riceve dei soldi.
Buongiorno, noi siamo una costituenda associazione e siamo in dubbio se registrare oppure no l'atto, visto che noi non intendiamo chiedere contributi ecc. Siccome dovremo pagare la siae in questo caso è consgliato essere registrati?
Cordiali saluti.
Si tolga il dubbio: chiedere contributi o meno non c'entra un tubo. Registrare gli atti è obbligatorio per poter godere del regime fiscale agevolato degli Enti non commerciali no profit.
Buon giorno, siccome abbiamo da poco fondato un'associazione il commercialista e l'impiegato dell'agenzia delle entrate ci hanno fatto registrare l'atto costitutivo, mettendo lo statuto come allegato. È in regola in questo modo o va registrato anche lo statuto come atto e nn come un allegato? Grazie
Va benissimo così.
Salve sto per acquisire una sala ex scuola ballo con un solo spogliatoi e un solo bagno sono sufficienti per un eventuale controllo oppure una scuola prevede 2 spogliatoi e due beni grazie il locale e 100 mq
Non saprei dirle... Fate corsi misti?