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10 Maggio 2013

NEW! Tutta la storia sulla ASD umbra che ha evaso 273mila euro

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Accertamento e Controllo Fiscale
NEW! Tutta la storia sulla ASD umbra che ha evaso 273mila euro

Come leggerete qui sotto, tutti i nostri consigli, le modalità  e le attenzioni che suggeriamo sono tutte fondate. Gestire una Associazione può essere una esperienza bellissima e molto divertente ma deve essere fatta con attenzione e responsabilità. Buona lettura

da Il Messaggero.it dell’Umbria (seconda puntata)

PERUGIA- Latino-americano, salsa, merengue, zumba, tango. Ovvero, la passione per il ballo. Una passione che accomuna sempre più persone, allettate dalla possibilità di divertirsi e perché no fare nuove conoscenze.
Ma se la scuola da ballo è abusiva, se cioè viene mascherata da associazione sportiva dilettantistica pur non avendo mai fatto una gara, se i partecipanti ai corsi (200, al costo di 50 euro l’uno al mese) all’atto dell’iscrizione firmano fogli che a loro insaputa li rendevano soci dell’associazione stessa ma senza mai aver partecipato a una riunione, allora per la Finanza si tratta di evasione fiscale e concorrenza sleale, perché il guadagno mascherandosi da associazione sportiva è di almeno il 35% in più rispetto a una normale attività commerciale. 
La guardia di finanza della compagnia di Perugia, diretta dal capitano Stefano Perillo (nella foto con il colonnello Vincenzo Tuzi, comandante provinciale Gdf) ha accertato un’evasione fiscale alle imposte sui redditi per 226mila euro e all’Iva per quasi 47mila. La verifica – si apprende dalle fiamme gialle perugine – ha preso in esame gli anni d’imposta 2011 e 2012 e da essa è emersa – come sottolinea la Gdf – la reale ed effettiva natura commerciale dell’associazione sportiva. Una scuola di ballo, appunto. Che pur non rispettando tutta una serie di requisiti formali e sostanziali, fruiva delle agevolazioni fiscali previste per questa particolare tipologia di associazione, consistenti in una notevole riduzione degli adempimenti contabili, nel pagamento delle imposte e dell’Iva in modo forfettario e nell’erogazione di compensi a collaboratori fino a 7500 euro annui in esenzione fiscale.
In particolare, la Gdf ha accertato che tutti coloro che usufruivano della struttura sportiva ne diventavano soci ma in modo inconsapevole, non conoscendo lo statuto sociale, non essendo mai convocati ad alcuna assemblea e non partecipando all’approvazione del rendiconto economico-finanziario. L’associazione sportiva – è sempre la Gdf a precisarlo – non aveva istituito il libro dei soci nè il verbale d’assemblea e non è stata in grado di esibire alcuna rendicontazione economica-finanziaria relativa all’attività esercitata. In carenza di tutti questi requisiti, le fiamme gialle hanno quindi collocato l’attività dell’associazione sportiva nell’alveo degli enti commerciali: questo ha fatto scattare sanzioni amministrative.

Link all’articolo originale

 

da Il Messaggero.it dell’Umbria (prima puntata)

PERUGIA – Associazione sportiva dilettantistica nella forma, una sorta di società commerciale nella sostanza. Così un’Asd perugina è finita nel mirino del comando provinciale della guardia di finanza che ha accertato un’evasione Iva di 47mila euro e di imposte dirette di per altri 226mila euro.

Nei due esercizi presi in esame, il 2011 e il 2012, i finanzieri hanno appurato una serie di operazioni di natura commerciale, in contrasto con la legge, la 389/91, che consente alle associazioni sportive dilettantistiche di usufruire di benefici e agevolazioni fiscali. Tra questi, la riduzione degli adempimenti contabili, il pagamento di imposte dirette e indirette in modo forfettario, l’erogazione di compensi ai collaboratori in esenzione fino a 7.500 euro.

Inoltre, nonostante gli utilizzatori della struttura sportiva fossero qualificati come soci, tra le carte esaminate dalle fiamme gialle non sono risultati né l’apposito libro soci previsto dalla legge, né alcuna rendicontazione economico-finanziaria. L’associazione e i soggetti responsabili saranno quindi esposti al pagamento delle sanzioni amministrative previste in tali casi.

Link all’articolo originale

 

Damiano Dalerba & Stefano Cabot

Direttori area noprofit di TeamArtist

 

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26 risposte a “NEW! Tutta la storia sulla ASD umbra che ha evaso 273mila euro”

  1. Rispondi
    Marco de Nittis

    Buonasera, e' obbligatoria da parte di una asd di discipline ginniche la partecipazione a gare?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      A domanda secca, risposta secca: SI.

  2. Rispondi
    valentina

    Grazie mille, ora tutto è piu chiaro. Spero che anche per le associazioni musicali culturali e altro, si possano avere le stesse agevolazioni delle asd, altrimenti sarebbe una vera ingiustizia.Grazie ancora!

    • Rispondi
      TeamArtist

      L'unico vero vantaggio non utilizzabile dalle non asd è sulla retribuzione degli istruttori..

  3. Rispondi
    valentina

    Cosa c è di sballato,scusi. Leggendo gli altri quesiti mi pare che il nostro caso non sia dissimili ad altri e faccio domande per essere in regola. Siccome vedo associazioni culturali affiliate alle asd,ho visto uno statuto di una associazione musicale asd, volevo semplicemente sapere se la mia associazione vi puo aderire. Ho addirittura visto attivita cinofile, associazioni di giochi elettronici che fanno parte delle asd. Mi +consenta di dire che c è molta confusione. GRAZIE

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dunque, non esiste l'istituto giuridico che riconosca e dia valore "all'affiliazione di una associazione culturale ad una ASD". Una Associazione culturale può affiliarsi ad una APS nazionale, non ad una singola ASD (anche forzando gli statuti delle due associazioni in modo che ciò sia possibile, comunque la legge non riconoscerebbe questo status). In sintesi le posso dire questo: in linea teorica potreste fare un nuovo Statuto che vi permetta di essere una Associazione sia musicale che sportiva. Ma questa associazione dovrebbe stare ben attenta a soddisfare poi tutti i requisiti delle ASD (per non essere pesantemente sanzionata dal Fisco: anche perchè una formula del genere desterebbe enormi sospetti). In particolare dovreste affiliarvi ad una FSN/EPS nazionale, iscrivervi al CONI, tenere corsi di formazione sportiva e far partecipare i vostri atleti a competizioni riconosciute. Come si coniuga tutto questo con una Associazione Musicale? All'esterno apparirebbe come un mix "sballato".

      Non confonda invece le altre attività: quelle Cinofile sono riconosciute come sportive da parecchi anni ed hanno molte Federazioni riconosciute dal CONI. Ivi comprese quelle dei giochi (scacchi, dama, bridge etc etc) che hanno Federazioni Sportive tra le più antiche d'Italia.

  4. Rispondi
    valentina

    salve, faccio parte di un associazione musicale e dobbiamo cambiare lo statuto per allargare le attivita' della nostra associazione che tra l altro e partecipata anche dal comune. Dobbiamo fare un atto dal notaio per modoficare lo statuto che esiste dal 1996. La commercialista ci ha consigliato di aderire ad un asd, ma la notaia la dicitura sullo statuto non la vuole mettere perche non siamo un associazione sportiva. Siccome pero' il Comune ci ha chiesto di allargare gli ambiti di competenza dell associazione per finanziare dei progetti, tra l altro anche sportivi, come posso fare? La notaia mi cerca una legge specifica, ma non è facile capirci molto. Ahime'! Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Ha ragione la vostra notaia, è una idea sballata e fa specie che sia sponsorizzata da un Comune. Prima di tutto diventare una ASD significa assumersi tutta una serie di oneri (non si tratta della sola modifica dello Statuto) e non si può nè fare a cuor leggero, nè senza aver dietro un "piano operativo".

  5. Rispondi
    salvio

    Salve, vorrei un consiglio dal Vs. team. nel gennaio del 2011, una sig.ra sui 40 da pochissimo iscritta in palestra, durante la parte iniziale di una lezione di aerobica mentre eseguiva un saltello, avvertiva un dolore al ginocchio, si riposa e dopo un po’ va via in macchina. Ritorna nei giorni successivi con un referto ospedaliero e una RM, da cui risultava una lesione parziale del terzo elemento del legamento crociato anteriore. e veniva rilasciata con una diagnosi di 5 giorni di riposo ed una bustina di Aulin la sera.

    Abbiamo trasmesso il tutto, corredato dalla sua firma per accettazione alla compagnia di assicurazione per un eventuale risarcimento.

    Dopo la visita del Medico Legale l’assicurazione non provvedeva a riconoscere nessun risarcimento non avendo riscontrato nulla di invalidante e largamente inferiore al minimo risarcibile per una franchigia del 5% applicata alla polizza. Aprile 2013 dopo due anni, mi viene notificato una Citazione in giudizio Presso il tribunale, in quanto la Signora dimenticando il saltello, come causa eventuale del suo infortunio, ha pensato bene di citarci, addicendo che il suo trauma e’ stato provocato dal cattivo stato di manutenzione del Parquet. avanzando un richiesta risarcitoria nei confronti del Presidente dell’Associazione di € 16.500,00 più spese legali. Ho chiamato immediatamente lo studio legale mittente della stessa per avvisarlo dell’evidente raggiro della sua assistita, scoprendo con incredula sorpresa che la parte in causa e’ allo stesso temo ASSISTENTE E Assistita dell’Avvocato che ci ha citato. (lavora c/o il suo studio). Mi sono rivolto ad un Legale per difenderci, e la cosa mi è già costata circa mille euro. Vorrei saperne di più, sull’orientamento guirisdizionale in merito, e cosa posso fare ulteriormente per tutelarmi. premetto che l’istruttrice ha un esperienza di insegnamento ventennale, qualificata con laurea in scienze motoria 110 lode. accreditata con Brevetti c/o la F.I.A. . l’ A.C.S.I. – l’ U.s. A.C.L.I. , operatrice B.L.S. Inoltre il Parquet, nella fattispecie trattasi di un tavolato rialzato su un telaio di 15 cm a nido d’ape, dove i bambini fanno Karate a piedi nudi , danza con le scarpette, e le lezioni di Aerobica e Step si tengono da 18 anni e non e’ mai capitato nulla ascrivibile allo stesso.

    Vi prego di consigliarmi, sono tanti anni che siamo impegnati nel settore dello sport amatoriale ed agonista, e vi assicuro che non meritiamo quanto ci viene addebitato. Grazie. Salvio da Napoli.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Beh, è già nelle mani di un legale, quindi c'è ben poco che posso fare in più: tenga conto che noi non abbiamo in mano le vostre carte...
      In linea di massima, da quel che racconta, mi pare che abbiate ragione al 100%. Chiaramente dovremmo almeno poter leggere la citazione per capire se la controparte ha qualcosa a sostegno della propria tesi.
      Mi spiace non poterle essere più utile.
      In bocca al lupo!

      • Rispondi
        Danilo Dara

        Ho avuto la stessa vicenda dieci anni fa, con un bimbo che alla prima lezione si e' fatto male prima ancora che la lezione iniziasse, e mi e' arrivata una richiesta di danni per 8.000 euro da un avvocato che dichiarava come causa di danno "la sconnessione delle materassine".
        Chieste spiegazioni al genitore ( che non aveva mai assistito ad una lezione, e che quindi dell'eventuale sconnessione delle materassine non poteva aver alcun opinione ) mi ha detto che era stato l'avvocato a suggerire questa versione, perche' funziona sempre.
        Infatti, questo signore e' stato risarcito.
        Tengo per me i commenti, mi limito alla cronaca dei fatti.

        • Rispondi
          Danilo Dara

          Forse puo' interessare chi legge sapere come e' finita la vicenda.
          L'anno dopo aver ottenuto il rimborso questo signore ha portato ancora in palestra il figlio.
          Ho dichiarato di non essere sereno nell'esercizio delle mie funzioni di insegnante tecnico in virtu' delle precedenti esperienze, e ne ho rifiutato l'iscrizione.

        • Rispondi
          TeamArtist

          Domanda: chi ha pagato?

  6. Rispondi
    marcello

    buonasera. volevo chiedere se una associazione sportiva già costituita, in possesso di codice fiscale ma non di partita iva:
    1. per chiedere l'assegnazione di partita iva deve integrare altri articoli allo statuto?
    2. esiste comunque una prassi particolare? noi abbiamo semplicemente indetto una assemblea straordinaria dove la maggioranza dei soci ha approvato il punto in cui si prevede, appunto, di fare richiesta di partita iva all' agenzia delle entrate.
    3. una volta assegnataci la partita iva, quali obblighi fiscali abbiamo?
    4. siamo tenuti al versamento di contributi INPS?
    5. possiamo inoltre detrarre spese sostenute dai soci nell' ambito delle attività inerenti la vita associativa? (ad esempio consumo di carburante quando vengano messe a disposizione dell' associazione auto private).
    Scusate se faccio tante domande in una volta sola, ma leggendo questo articolo, francamente mi sento un pò paranoico: il confine fra ciò che rientra nelle normali attività di una associazione e l' evasione fiscale mi sembra molto sottile. grazie per l' eventuale risposta e per gli articoli che sto leggendo dal primo all' ultimo e che sono veramente esaustivi.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Ecco, diciamo che le risposte a queste domande avreste dovuto conoscerle PRIMA di decidere di aprire una partita iva. Ed infatti, prima di darvi la mia risposta, è essenziale che sia io a porre voi una domanda: perchè avete deciso di aprire una partita iva? a quale scopo?
      Non per altro: noi lo sconsigliamo normalmente... veniamo alle risposte alle vostre domande.
      1. tutto dipende da cosa volete farci con la partita iva. Lo Statuto potrebbe vietare un certo tipo di attività o indicare che va svolta in un certo criterio diverso da quello che andrete a fare con la partita iva. Ma senza sapere questa informazione e senza avere il vostro statuto stiamo navigando alla cieca.
      2. questa prassi basta e avanza. Avrebbe potuto farlo il solo Presidente senza convocare alcuna assemblea.
      3. dipende da quello che andrete a fare. In ogni caso, come ASD, avrete (in linea di massimo) questi che si aggiungono a quelli che avete già:
      a) Comunicazione 398 AdE
      b) Comunicazione 398 SIAE
      b) Versamenti IVA trimestrali
      d) Modello UNICO ENC
      e) Spesometro
      f) Registro IVA Minori
      g) Iscrizione al REA
      4. questo a prescindere dalla partita iva: dipende se avete/avrete dei dipendenti o meno.
      5. No, non potrete detrarre alcuna spesa.

      • Rispondi
        marcello turco

        grazie per la celerità della risposta. la partita iva si intende aprirla (non lo abbiamo ancora fatto) per poter fatturare i proventi ottenuti dalle sponsorizzazioni. la questione è che vorrei fare le cose, dal punto di vista fiscale, nel modo più trasparente possibile, ma ogni giorno mi imbatto in trappole e regolamenti di cui non immaginavo nemmeno l' esistenza quando ho accettato di presiedere questa associazione (molti li sto scoprendo proprio grazie a voi). praticamente sto facendo tutto da autodidatta. ho chiesto consulenze ad un paio di commercialisti e ad un caf, ma non mi sembravano per niente ferrati sugli obblighi fiscali delle associazioni, nè mi sembravano entusiasti all' idea di annoverarci fra i loro clienti, per cui finora mi sono arrangiato, ma certamente, ad un eventuale controllo, qualcosa di sbagliato ci potrebbe essere. in tutta onestà, sto pensando seriamente di tirare i remi in barca. non voglio avere grattacapi col fisco per quella che, alla fine, doveva essere solo un' attività ludica.

        • Rispondi
          TeamArtist

          Capisco. Tenga conto che a nostro parere perchè il gioco valga la candela, la sponsorizzazione deve essere di almeno 3000 euro l'anno altrimenti rischiate di avere più costi che benefici... Cmq non si scoraggi, ci siamo qui noi ad aiutarla!

  7. Rispondi
    luca

    Salve, siamo una ASD di Fitness, ginnastica, ballo etc. affiliati ASI e da un po' seguo con molto interesse i vostri articoli.

    Avrei due quesiti:

    1) il nostro presidente e i membri del consiglio direttivo sono anche istruttori (siamo piccoli, senza nessuna attività commerciale e non abbiamo partita IVA)e ricevono quindi dei compensi saltuari commisurati all'impegno profuso (sempre ovviamente ben al di sotto del limite dei 7.500 euro)può essere un aspetto contestabile tenuto conto che ovviamente ogni compenso viene tracciato con apposito documento, ogni anno si fa una autocertificazione dei redditi e inoltre ognuno ha uno specifico contratto sportivo?

    2) nel nostro nuovo statuto il commercialista (che collabora col CONI) ha inserito una clausola che sinteticamente dice così:" la qualifica di socio efficacemente conseguita all'atto della domanda potrà essere sospesa dal Consiglio Direttivo", quindi iniziano il giorno dopo e il CD che si riunisce ogni tre mesi come prima voce ogni volta riporta:"si accettano le domande di iscrizione del periodo", o non si accetta tizio caio etc. (ma non succede praticamente mai) è corretto? Se no come si può ovviare essendo quanto riportato facente parte dello statuto?

    Grazie, saluti.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Dipende. Il compenso deve essere di mercato e deve essere fatto in modo tracciabile per importi superiori ai 516,46 euro.
      Detto questo c'è in ogni caso il problema del conflitto di interesse: il datore di lavoro coincide col lavoratore (con tutti i problemi del caso: come fa a richiamare sè stesso se fa un errore?)-
      In più, il Fisco potrebbe obiettare che in qualche modo state aggirando la norma del divieto di suddivisione degli utili tra i soci.
      In sostanza: è legale ma noi lo sconsigliamo. In alcune piccole realtà non si può far diversamente, ma fatelo sempre con cautela e saggezza.

      2. Sempre difficile contestare quanto fatto o suggerito da un collega. Noi oggi sconsigliamo questa prassi (molto diffusa e suggerita in passato anche da noi) perchè il Fisco contesta la contestualità tra A-presentazione della domanda B-accettazione della domanda e inizio delle attività. Il perchè è facile da capire: moltissime associazioni ne hanno approfittato per instaurare un rapporto non Associazione-Soci ma Azienda-Clienti. In più: sono solo i soldi che arrivano dai soci per quote annuali e corsi ad essere esentasse (semplifico per brevità e chiarezza). Se quindi una persona non è ancora socia, come potete prendere dei soldi da lui senza emettere ricevuta fiscale e pagarvi le relative tasse?
      Vi consiglio la lettura di questo nostro post: http://www.teamartist.com/blog/2013/03/13/procedura-corretta-nuovo-socio-associazione-asd/

      • Rispondi
        luca

        Vi ringrazio della celere e precisa risposta.

        Per ovviare la situazione del punto 2 (accettazione soci), avrei pensato di procedere così:

        La persona si iscrive, paga la quota di iscrizione ma il pagamento resta "congelato" e non inizia a fare nessuna attività in attesa del pronunciamento in merito del consiglio direttivo.

        Il consiglio direttivo, dopo l' orario di chiusura in seduta stante e nella maggioranza relativa (siamo in tre, quindi almeno due) quotidianamente "vidima" le richieste e vista la documentazione (domanda di iscrizione) da tacito assenso o meno alla persona a diventare socio, quindi riporta in un apposita colonna del libro soci la data di accettazione; la persona il giorno successivo potrà iniziare l' attività in quanto socio.

        Nel caso di non accettazione la quota "sospesa" viene restituita previo delibera scritta e motivata del consiglio direttivo stesso che provvederà ad avvisare immediatamente la persona in oggetto.

        Dal momento che da Febbraio 2013 abbiamo il nuovo statuto (avendo intrapreso la procedura per diventare ASD legalmente riconosciuta) che prevede la "qualifica di socio all'atto della domanda di iscrizione" faremo un verbale del consiglio Direttivo con la registrazione della procedura poc'anzi esposta a integrazione e specifica di questo aspetto fondamentale aspetto.

        Chiedo: può essere una strada percorribile? Grazie mille.

        • Rispondi
          TeamArtist

          La sola cosa che mi pare non tornare, per essere "perfetti", è il fatto che voi prendiate i soldi della quota sociale da chi socio non è. Che ricevuta rilascerete lui in quel momento?

          • luca

            Io proporrei: di fare in modo di far pagare e iniziare l' attività al nuovo socio solamente dopo l' avvenuta qualifica dello stesso.

            Quindi: prendiamo atto della richiesta il primo giorno, se a fine giornata il consiglio direttivo si pronuncia a favore dell' accettazione, il giorno successivo accettiamo il pagamento e il nuovo socio potrà iniziare l'attività.

            Per i vecchi soci ai quali è scaduta l' iscrizione, direi che, avendoli (il consiglio direttivo) già a suo tempo accettati, il rinnovo con pagamento della quota potrà ovviare quanto sopra e il socio può quindi "continuare" l' attività.

            Può essere una prassi accettabile

            Grazie mille per le preziose informazioni

            LUCA

          • TeamArtist

            Così è tutto perfetto!

  8. Rispondi
    Luigi

    Sono il Presidente di una società A.S.D. e vorrei sapere se componenti del consiglio direttivo, e Vicepresidente, possono essere anche istruttori e quindi percepire un compenso mensile.

  9. Rispondi
    Danilo Dara

    Personalmente - pur augurandomi di non finire mai nel mirino della Gdf, perche' so che siamo carenti e imprecisi da molteplici punti di vista - sono FELICE che attivita' come queste siano colpite e sanzionate, anche con importi di quest'ordine di grandezza.
    Se vogliamo "proteggere" l'attivita' delle ASD e' indispensabile proteggere la comunita' delle ASD da infiltrazioni come queste.
    Solo a quel punto, quando il mondo delle ASD sara' cristallino, si potra' pretendere di preservarne lo spirito dilettantistico mediante agevolazioni ed eventualmente minore zelo nei controlli.
    Buon lavoro a tutti.