Diciamolo subito e sgombriamo il campo da ogni dubbio: TeamArtist è favorevole all’obbligo dei defibrillatori per tutte quelle attività sportive che prevedono importanti sforzi cardiocircolatori. Ma riteniamo che da questo obbligo vadano esentate quelle ASD dove, invece, lo sforzo o non c’è o è minimo (e sono migliaia le ASD in questione e centinaia di migliaia di praticanti gli sportivi chiamati in causa). Volete degli esempi? Scacchi, Dama, Bridge, Yoga, Bocce (non tutte le varianti, ma le maggiori si), Biliardo, Tiro con l’Arco, Freccette, etc etc
Riteniamo anche che l’obligo di acquisto e manutenzione dovrebbe essere a carico del proprietario dell’impianto sportivo e non dei gestori o delle ASD ospiti (ricordiamo che il costo può arrivare fino a 3000 euro). Alle ASD dovrebbe rimanere il solo obbligo di formare il proprio personale all’uso.
Ma veniamo alle novità di questi giorni.
Erano settimane che, su pressione delle vostre richieste per saperne di più, chiamavamo il Ministero della Salute per sapere quando il decreto attuativo sarebbe stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (solo da quel momento infatti le ASD avrebbero dovuto/potuto sapere come comportarsi). Poi, all’improvviso, un nostro informatore ci ha avvisato che c’erano dei problemi e che la Corte dei Conti aveva bloccato il provvedimento!
Perchè?
Non ci è dato saperlo… magari qualche giornalista lo scoprirà. Intanto un dato interessante: secondo Assotutela solo il 4% delle ASD italiane risulta oggi in possesso di un defibrillatore.
Volete saperne di più? Leggete l’ottimo articolo di Fabio Abati sul Il Fatto Quotidiano
Damiano Dalerba & Stefano Cabot
Direttori area noprofit di TeamArtist
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1. Per quanto riguarda i defibrillatori la legge è stata varata o è ancora ferma alla corte dei conti?
2. In pratica le ASD hanno l'obbligo entro il 2015 di dotarsi del BLCD?
1. Varata
2. Si
Buonasera , dopo una lunga lettura del vostro blog non riesco più a capire cosa fare.
Siamo una piccola asd con attività di calcio a cinque. Allo stato attuale von la legge ferma alla corte dei conti dobbiamo acquistare questo defibrillatore entro ottobre 2015 o no? Grazie mille
Non ha letto l'ultimo aggiornamento.
Grazie per le risposte che mi sono abbastanza chiare tranne in un punto,, cosa intendete per tesserati ? visto che al centro tennis accedono tesserati fit per allenamento ma anche come normali soci della società, i soci che in quanto tali godono di sconto sul prezzo del campo e i non soci.
Legga questo nostro post.
salve vi scrivo perchè vorrei avere delle ulteriori spiegazioni su chi deve acquistare il defibrillatore .
1. La prima domanda è questa la Corte dei Conti ha sbloccato il tutto?
La mia polisportiva gestisce un centro tennis con annesso campo da calcetto entrambi di proprietà comunale . Comune propeitario dell'immobile ce lo concede in convenzione dopo pagamento di un affitto. Hanno accesso alle strutture per il tennis soci, corsisti e non soci, mentre al calcetto solo esterni.
2. La domanda è se tutto prosegue come preannunciato chi dovrebbe acquistare il defibrillatore?
Riprendo quello che scrive il collega di prima in quanto 2 settori (basket e calcio a 7 femminile) devono utilizzare strutture esterne alla nostra gestione diretta e vanno previo pagamento di quote di affitto in strutture gestite da altre società o direttamente dal comune, la domanda è:
3. qui chi acquisterà il defibrillatore?
4. l'obbligo di formare alcuni al suo utilizzo per noi c'è solo all'interno delle strutture da noi direttamente gestite o dobbiamo formare anche l'istruttore che svolge attività in palestre prese in affitto?
5. il defibrillatore sarà presente dentro le nostre strutture ma chi è formato al suo utilizzo quando dovrà essere presente? visto che al tennis accedono soci, non soci, corsisti e si organizzano tornei?
1. Si. Ma l'obbligo parte dal 20 gennaio 2016. Aspetterei che non ci siano nuovi interventi legislativi prima...
2. Non c'è chiarezza su questo punto: voi da soli, voi con altri, il comune. Quello che è certo è che durante le vostre attività ci deve essere. Se quindi non lo ha comprato nessun altro, toccherà a voi.
3. Suggerisco che contattiate Avis e Comune ed insieme alle altre ASD facciate un progetto comune.
4. Il mio consiglio è che addestriate TUTTI coloro che avranno a che fare coi vostri atleti e potrebbero essere presenti durante eventuali malesseri.
5. Ogni volta che un vostro atleta farà attività nei vostri impianti.
Dissento dalla vostra opinione.
Sappiamo tutti che chi pratica sport in modo regolare, sopratutto quelli dove c'è sforzo, hanno statisticamente un rischio cardiovascolare molto più basso, spesso conducono uno stile di vita più regolare (meno fumo, attenzione al peso, ecc.), sono controllati (visita medico sportiva annuale).
Quindi NON si capisce perchè proprio le ASD che fanno tali sport dovrebbero dotarsi obbligatoriamente di tali atrezzatature, mentre per esempio non lo sono i ristoranti, le discoteche, circoli per anziani, sale fumatori, o comuque i luoghi di ritrovo dei soggetti che hanno un maggior rischio cardiovascolare.
Quante migliaia di persone ogni giorno corrono, giocano a calcio/calcetto, a basket, tennis, fanno una uscita in bicicletta, .... quante di queste hanno avuto un problema per cui potrebbe essere stato necessario un defribrillatore?
Quante invece sono le persone che non fanno queste attività ad averne avuto bisogno? La sproporzione è enorme.
Se però muore un calciatore durante una partita di calcio davanti alle telecamere suscitando un allarmismo irrazionale su questo tema..... anche voi della TeamArtist ci cadete....? 🙁
Salve, ho visto che dalla lettura dalla Corte dei Conti, i defibrillatori sono a carico della struttura, a questo punto mi sorge una domanda, essendo che facciamo allenamento in una palestra scolastica, la scuola è dovuta ad avere il defibrillatore?
Calma, calma, ancora non si sa nulla. Attendiamo che la corte dei conti sblocchi i decreti attuativi e che questi siano pubblicati in Gazzetta ufficiale. Poi vedremo!
sui defibrillatori sarà rimandata... vorrei solo capire se le asd sanno che si deve redigere il dvr documento valutazione rischi che al momento sembra un documento alquanto complesso e che farà sicuramente pensare a molte asd di , come si suol dire, usando un termine sportivo , appendere le scarpette al chiodo. Visto che avete posto vari quesiti all'ente competente potete farvi carico di quest'altra situazione che avrà sicuramente un costo non indifferente. Sperando anche che il Coni possa agevolare un pò di procedure . Grazie
Non ha visto la nostra raccolta firme? http://www.teamartist.com/blog/2013/06/05/associazioni-asd-sicurezza-81-2008-coni/
Grazie! Buona giornata!
premesso che in Alto Adige, se non si fa un corso BLSD con la Croce Bianca/Rossa, ma si é comunque in possesso di un brevetto DAN BLSD non si puó comunque usare il defribillatore automatico, domando: secondo il concetto che dobbiamo avere il nostro defribillatore automatico, chi usa come noi - facendo apnea, nuoto pinnato e attività subacquea- la piscina comunale deve anche attrezzarsi con una propria infermeria ? mi sembra la solita legge fatta dai "nostri nati stanchi", che non sanno neppure cosa sia una associazione... (magari per delinquere si...;-)) Se si usa una struttura pubblica, questa per essere agibile deve rispettare i requisiti di legge ( in qst caso il defribillatore) e non spetta a chi la fruisce... semplice logica !!
SIAMO IN ITALIA; e questo basta a comprendere una situazione che ha del paradossale a partire dalla incompetenza e superficialità degli organi legislativi.
personalmente non condivido nessuna delle posizioni qui espresse (quella di Team Artist compresa).
NON E' IL TIPO DI DISCIPLINA PRATICATA CHE DETERMINA IL RISCHIO.
QUESTO E' SEMPRE PRESENTE E SPESSO I SOGGETTI PIU' COLPITI SONO I SEDENTARI CIOE' QUELLI CHE IN UN CLUB PRATICANO PROPRIO QUEGLI SPORT CHE PER VOI ANDREBBERO ESCLUSI DALL'OBBLIGO (BRIDGE, SCACCHI YOGA ECC.)
L'OBBLIGO DEL DEFIBRILLATORE DEVE ESSERE ESTESO A TUTTE LE STRUTTURE IN CUI LA PRESENZA DI PUBBLICO E' COSTANTE (CLUB CENTRI COMMERCIALI ECC.).
CONCORDO INVECE SULLA DIFFICOLTA' A FORMARE IL PERSONALE - LE STRUTTURE CHE DOVREBBERO FARE QUESTO DIFFICILMENTE SONO DISPONIBILI. NON PARLIAMO POI DI CONI E FEDERAZIONI CHE DOVREBBERO ATTIVARSI IN QUESTA DIREZIONE AD ORGANIZZARE ESSE STESSE CORSI.
MARCO GATTI
Buongiorno,
ho letto la novità dei defibrillatori, la nostra associazione acsd è in Lombardia e abbiamo appena fatto il corso sul defibrillatore. Il blocco dell'obbligo defibrillatori che cita l'articolo è valido anche in Lombardia? E pilates e zumba come vengono considerati? (minimo o alto sforzo circolatorio)
La ringrazio e le faccio tanti complimenti. Cordialmente. Susanna
Pilates e Zumba sono due attività che meritano la presenza dei defibrillatori nelle vostre strutture. Difficile dire cosa si debba fare in Lombardia o meno... nel dubbio, continuate a fare come state facendo che va benissimo!
Bè più che opinione personale è un dato di fatto.
Lo Yoga NON è uno sport, e questo è un dato di fatto da circa 3000 anni...
Il problema è che noi siamo in occidente dove non è mai stata prevista un'attività fisica che non sia sport.
Lo yoga inoltre non è assolutamente soltanto una attività fisica, ma resta il fatto che in Italia per i vigenti regolamenti costituire una ASD per praticare e insegnare Yoga è tra le poche scelte possibili.
A nostro parere, secondo la Treccani lo Yoga è uno Sport...
Non è che in Italia si sceglie di considerare lo yoga sport (o anche il dog sitting ad esempio...), così le associazioni diventano tutte sportive e possono pagare fino a 7500 euro senza pagarci nulla, prendendo in giro il mondo autenticamente sportivo?
C'era un personaggio famoso per "lavarsi le mani" e si chiamava Ponzio Pilato, non è che sia finito tanto bene ...
A seguire la definizione di yoga per "Treccani"; dov'è la parola sport???
http://www.treccani.it/enciclopedia/yoga/
Posto che a noi non viene in tasca nulla se una Associazione di Yoga diventa o meno una ASD, discutevamo solo sulla definizione di Sport:
Lei si sente di dire che lo Yoga non è una "Attività intesa a sviluppare le capacità fisiche e insieme psichiche, e il complesso degli esercizi e delle manifestazioni (...), in cui tale attività si realizza, praticati nel rispetto di regole codificate (...) per divertimento, senza quindi il carattere di necessità, di obbligo, proprio di ogni attività lavorativa."?
PS: le attività cinofile sono riconosciute tra le attività sportive al pari di quelle equestri.
Buongiorno. Lo sapete che lo yoga non è uno sport e quindi la ASD per svolgere yoga non è lo strumento più idoneo? Ettore
Esistono diverse opinioni nel merito. Noi non prendiamo una posizione e ci limitiamo a rilevare che esistono moltissime ASD che praticano questa attività, riconosciuta da tanti Enti di Promozione Sportiva.
Buongiorno. Che esistano diverse opinioni è indubbio e che tanti Enti di promozione riconoscano discipline non sportive come tali è altrettanto verificabile. Considerate però che sul registro CONI sono elencate le federazioni sportive nazionali e le discipline sportive associate ed in questi elenchi troviamo per assurdo la dama, ma non lo yoga...la mia posizione non servirà a cambiare il mondo, ma se sul sito CONI lo yoga non è citato, ci sarà un motivo...Ettore
Secondo Ernest Hemingway esistevano solo 3 sport: "Corride, corse automobilistiche e l'Alpinismo".
Per la Treccani la definizione di sport è: "Attività intesa a sviluppare le capacità fisiche e insieme psichiche, e il complesso degli esercizi e delle manifestazioni, soprattutto agonistiche, in cui tale attività si realizza, praticati nel rispetto di regole codificate da appositi enti, sia per spirito competitivo (accompagnandosi o differenziandosi, così, dal gioco in senso proprio), sia, fin dalle origini, per divertimento, senza quindi il carattere di necessità, di obbligo, proprio di ogni attività lavorativa.".
Penso che ogni praticante di Yoga possa testimoniare che tale attività serve a sviluppare le proprie capacità fisiche e psichiche e che ama praticarlo per divertimento.
Sul Registro coni lei trova anche gli EPS. Agli EPS è data facoltà di occuparsi anche di sport NON olimpici...
Buongiorno. Quindi, in realtà, anche voi avete una posizione, ossia che in questo caso si tratta di uno sport NON olimpico di cui si occupano gli EPS (so che sul sito CONI è presente l'elenco degli EPS, infatti ho scritto "....che tanti Enti di promozione riconoscano discipline non sportive come tali è altrettanto verificabile"). Il problema, a mio avviso, qui è un altro: lo yoga non è sport NON olimpico. Non è proprio sport! Ettore
E' legittimo che lei lo pensi, come era legittima l'opinione di Ernest Hemingway. Mi permetto solo di rilevare che per la Treccani lo Yoga è sicuramente riconducibile ad una attività sportiva, per quella che oggi è la definizione di Sport. Capisco e rispetto le ragioni culturali per cui lei ritiene di non considerare lo yoga uno sport... ma siamo nel campo delle opinioni personali.