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26 Luglio 2013

Certificati medici sportivi – Nelle linee guida del Ministero della Salute un cavillo a sfavore di FSN ed EPS?

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Gestione dell'associazione
Certificati medici sportivi – Nelle linee guida del Ministero della Salute un cavillo a sfavore di FSN ed EPS?

ATTENZIONE! Questo articolo è stato superato da questo: https://www.teamartist.com/blog/2015/06/23/certificati-medici-attivita-sportiva-2-importanti-novita-giugno-2015/

Non ce ne siamo accorti subito. Ma rimuginando sul testo delle linee guida che avevamo appena studiato c’era qualcosa che non tornava. Poi, chi vi scrive, mentre passeggiava con la famiglia in Trentino, ha avuto una illuminazione…

Partiamo da questo presupposto: le linee guida distinguono tra “atleti amatoriali” e , uno scalino sopra,“atleti non agonisti”. Sempre queste linee guida stabiliscono che qualsiasi atleta di una ASD affiliata ad una FSN / DSA / EPS diventa automaticamente “atleta non agonista”.

Ma gli atleti “non agonisti” sono vincolati ad una importante incombenza in più rispetto agli “atleti amatoriali”! L’obbligo di avere un certificato medico per poter fare attività (la maggior parte degli “atleti amatoriali” possono esserne infatti esentati).

Ora, sappiamo tutti benissimo che per molte ASD l’obbligo del certificato medico per i propri atleti è vissuto come un gran problema (noi di TeamArtist sottolineiamo ancora una volta come, invece, sia giusto pretenderlo). Perchè moltissimi aspiranti-atleti-di-una-asd preferirebbero non farlo per i motivi più diversi (non hanno tempo, costa dei soldi, senza non potevi iniziare subito a fare attività etc etc.).

Ora, che fenomeno potrebbe innescarsi a sfavore delle FSN / DSA / EPS?

Semplice (ma pericoloso ed al limite del criminale), visto che se faccio diventare l’aspirante atleta solo mio socio, senza tesserarlo ad una FSN/DSA/EPS, questi potrebbe non aver più bisogno di portarmi un certificato medico (vista l’interpretabilità di queste linee guida)… mi faccio una assicurazione ad hoc e mi tolgo un problema (anzi, risparmio i costi di affiliazione, dei tesseramenti e tutta la burocrazia inclusa).

Avete capito cosa intendiamo? Questa norma, scritta così, potrebbe portare ad una notevole riduzione delle affiliazione e dei tesseramenti alle FSN / DSA / EPS. Perchè a molte ASD potrebbe proprio non convenire più.

Speriamo di sbagliarci (le linee guida avrebbero bisogno di un bel manuale interpretativo allegato).

Solo il tempo sbroglierà questa matassa.

 

Damiano Dalerba & Stefano Cabot

Direttori area noprofit di TeamArtist

 

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10 risposte a “Certificati medici sportivi – Nelle linee guida del Ministero della Salute un cavillo a sfavore di FSN ed EPS?”

  1. Rispondi
    Emiliano R.

    Salve,
    sono un Vice Presidente di una ASD e vostro cliente.
    Non sono sicuro di scrivere nel post corretto, ma era l'unico che parlava di tesseramenti con gli EPS.
    Noi abbiamo questo problema:
    Vorremo far gareggiare ad una gara organizzata dalla UISP delle ginnaste NON iscritte alla nostra ASD e NON tesserate con la UISP, ma iscritte e tesserate ad un'altra associazione con il CSI.
    La domanda è: possiamo tesserarle con la UISP con il nostro nome associativo senza iscriverle alla nostra ASD? Questo per evitare di fargli pagare la Quota Associativa in quanto in futuro non parteciperanno ad attività organizzate nella nostra palestra!

    Grazie anticipatamente!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Deve chiederlo alla UISP! Da quanto ne sappiamo, NO a meno che dichiarate il falso. Nel modulo di tesseramento infatti la UISP vi chiede di indicare quali SOCI vogliate tesserare...

      • Rispondi
        Emiliano R.

        Ok.
        1) Quindi per la ginnasta non comporta nessun problema ad esser iscritta in due associazioni diverse e affiliate e tesserate al tempo stesso a due EPS diversi?
        2) Per il tesseramento alla FGI vale lo stesso discorso?
        3) Ho chiari i principi di uguaglianza in una ASD, ma esiste una forma "corretta" per esonerare dal versamento della Quota Associativa queste atlete? In fin dei conti, non parteciperanno ad allenamenti presso la nostra ASD, ma solamente ad una gara con noi.

        Grazie.

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. No, a meno che violi qualche regola specifica degli statuti delle due ASD o dei regolamenti degli EPS.
          2. Direi di si.
          3. No

  2. Rispondi
    nunzia

    per un A.S.D. sembrerebbe obbligatorio tesserare i soci eps o federazione

    http://www.teamartist.com/blog/2012/04/10/enti-sportivi-italiani-a-cosa-servono-e-quale-scegliere/

    Grazie di tutto quello che fate per noi.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non esattamente. Per una ASD è obbligatorio essere affiliati ad una FSN/EPS per poter essere nel Registro CONI (requisito formale per poter godere delle agevolazioni fiscali per le ASD-seppure qualche ricorso in Tribunale contro questa regola ha avuto esito positivo). Quando ci si affilia, normalmente, la FSN/EPS impone un numero minimo di tesserati annui (di solito tutto il direttivo e qualche altro atleta).
      Ciò non significa che TUTTI i soci debbano essere tesserati!
      Di solito si tesserano TUTTI gli atleti-soci per questioni assicurative. Ma nulla vieta di trovare altre soluzioni.

  3. Rispondi
    Lorenzo

    ma se non vengono tesserati per una Federazione o EPS perdono tutti i benefici fiscali o mi sbaglio?? diventano "clienti" ....
    a presto e grazie per il vostro lavoro!

    • Rispondi
      TeamArtist

      E perchè? Basta che siano soci dell'Asd... in ogni caso è stato abrogato tutto.

  4. Rispondi
    Davide

    leggendo la circolare io avevo inteso che qualsiasi attività organizzata dal CONI o dalle sue FSN, EPS o da associazioni ad esse affiliate hanno l'obbligo dei certificati, a prescindere se si è tesserati o meno. Per i non tesserati che partecipano a queste manifestazioni sportive, con un determinato impegno cardiovascolare, hanno cmq l'obbligo di fare determinati controlli (pressione arteriosa, ecg, ecc).

  5. Rispondi
    Gabriele Chiani

    E' vero quanto scrivete ovvero che esiste il rischio concreto che le associazioni non tesserino più i propri associati al fine di evitare l'obbligo della visita medica. Non è una novità ed io stesso ho considerato questa strada.

    Tuttavia, dato che sono il responsabile della mia associazione, la Firenze Rugby Subacqueo, personalmente non consento a nessuno di entrare in acqua senza la visita medica. Questo perché permette al socio di avere copertura assicurativa ed a me di vivere un po' più sereno.