Un altro risultato del lavoro di TeamArtist e delle vostre firme raccolte? Tra le tante persone che si sono date da fare siamo fieri di esserci anche noi…
Con la legge 98/2013 art. 32 è stato approvato un fondamentale emendamento all’ormai famigerato articolo 3 comma 12bis del D.L. 81/2008 (il famoso “Decreto Sicurezza”. (ndr, che barba tutte ‘ste sigle, fanno venire un mal di testa…)
In pratica si prevede che i VOLONTARI (cioè, ricordiamolo, SOLO coloro che prestano la propria attività spontaneamente ed a titolo gratuito, o col mero rimborso delle spese, in favore delle Associazioni Sportive Dilettantistiche e delle Associazioni di Promozione Sociale, nonché a tutti coloro che percepiscono compensi di cui all’art. 67 comma 1 lettera m) del TUIR si applichino le disposizioni dettate dall’articolo 21 del D.L. 81/2008 e cioè:
>> a VOLONTARI e COLLABORATORI ex art. 67 del TUIR (regime dei 7.500 euro) NON si ritengono applicabili le disposizioni di cui agli articoli 26 e 28 del decreto relative alla redazione del Documento Unico di Valutazioni dei Rischi da Interferenze (DUVRI) e del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) pure oggetto di semplificazioni. <<
ATTENZIONE! QUESTO NON VALE PER LE SSD a r.l.!
Che dire? Ancora una volta ha vinto il buon senso!
Damiano Dalerba & Stefano Cabot
Direttori area noprofit di TeamArtist
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Buongiorno, vorrei porre alla vostra gentile attenzione un quesito, ho un'associazione artistica culturale affiliata allo csen, non abbiamo dipendenti se non i danzatori che assumiamo e mettiamo in agibilità per alcuni spettacoli di danza, un paio di volte l'anno, in genere con contratto a tempo determinato per la giornata di spettacolo. Ora dobbiamo fare uno spettacolo e l'organizzazione è affidata al comune di Roma, che ci ha richiesto di presentare il dvr, oppure, ci hanno detto, che nel caso fossimo esenti di citare la normativa di riferimento.
1. Potremmo rientrare nell'esenzione di cui parlate sopra, assumendo danzatori che rimangono sotto i 7500€ l'anno?
Vi ringrazio per la vostra cortese attenzione,
Marina
1. Posto che credo facciate molta confusione (gli sportivi dilettanti pagati nel regime dei 7500 NON SONO "lavoratori a contratto a tempo determinato), se i danzatori che operano con voi sono sportivi dilettanti e non "dipendenti" siete sicuramente esenti dal DVR e potete portare il nostro articolo come riferimento.
Un'associazione no profit non asd o aps può avvalersi di collaborazione di volontari non soci?
Si, anche se non ne capisco il senso.
Ciao, per quanto riguarda il RSPP per ASD, deve obbligatoriamente seguire un corso o basta solo nominarlo in assemblea?
Deve seguire un corso.
Salve, attualmente (settembre 2014)
1. posso ritenere valido il post?
2. Come ASD non ho obbligo di DVR?
1. Si
2. Dipende. Ha dipendenti assunti? (ha letto il post? mi sembra che spieghi abbastanza chiaramente i diversi casi)
Grazie della risposta, si ho letto il post! Non ho dipendenti, tranne istruttori (che rientrano nei 7500) e il lavoro si segreteria è svolto da volontari.
Al prossimo dubbio! 🙂
Salve,sono un'associazione no profit vorrei sapere se devo fare dvr grazie
Ha letto l'articolo? Cosa non le è chiaro?
Altra domanda basilare,i rimborsi ai soci per attività istituzionali devono essere tutti documentai da ricevute ecc.. possono essere forfettari fino alla quota di 5000 euro l'anno?
Grazie di nuovo complimenti per il vostro lavoro!
Sono 2 cose COMPLETAMENTE diverse. Legga questo nostro post.
Buonasera, siamo una APS con un po' di confusione.
1) Possiamo fare eventi al pubblico, quindi aperti anche ai non soci, come attività marginale?
2) Possiamo mettere l'ingresso a pagamento?
3) Dobbiamo aprir la partita iva?
1. Dipende tutto se riceverete dei soldi a qualsiasi titolo da questi non soci.
2. Se aprite partita iva e aderite alla 398 e rispettate tutta una serie di altri requisiti, si. Ma bisogna inquadrare bene l'attività, non è così banale.
3. vedi 2.
Salve, mi occupo di sicurezza come consulente e un amico, presidente di una associazione culturale, mi ha chiesto una mano. Svolgono le seguenti attività:
- spettacoli di giocoleria per conto di committenti pubblici o privati;
- corsi di formazione all'arte circense/teatro presso strutture di terzi (centri giovanili, palestre scolastiche ecc.);
- centri estivi residenziali presso una struttura in affitto durante i quali svolgono scuola di giocoleria/teatro. Con pernotto e preparazione/somministrazione pasti.
Chi lavora sono il presidente, la moglie (socia), altri soci (cuoca, bagnina professionale).
A mio avviso si ricade nell'81/08 in toto, ma non essendo esperto del settore vorrei una conferma.
1. Se i soci percepiscono sotto i 7500 anno potrebbero essere esenti?
2. Si applica la normativa HACCP (anche qui penso di sì, ma giusto per conferma...).
3. Altrimenti si applica tutto: RSPP, RLS, Primo Soccorso, Antincendio, Medico Competente (?) e relative formazioni obbligatorie?
Grazie per la pazienza e complimenti per la professionalità.
1. Voi non potete rientrare nel regime dei 7500... non siete una ASD.
2. Si
3. Dipende. Sono persone assunte e/o retribuite? In ogni caso è meglio fare tutte queste cose.
Buon giorno, come da recenti riforme le ASD non sono più soggette alla stesura del Documento di Valutazione dei Rischi. Il mio dubbio sorge sul fatto se, il Presidente di ASD, nel nostro caso ASD di tiro con l'arco (in palestra ed all'esterno), senza svolgimento di attività commerciale, e senza lavoratori, debba sottostare al corso di RSPP, oppure esonerato, in quanto gli unici lavoratori son alcuni dei soci, volontari e solo alcuni percepiscono un semplice rimborso spese. Ringrazio
A nostro parere non è tenuto (NB: non tutti gli addetti del settore sono d'accordo con noi). Ma di sicuro male non fa!
Al momento abbiamo solo c.fiscale e utilizziamo gratuitamente l'impianto del comune. Probabilmente il prossimo anno prenderemo la gestione dell'impianto e apriremo la p.iva. adesso dobbiamo fare questo documento? Grazie mille
No, aspettate che vi dica qualcosa il Comune.
Salve riguardo al DVR la mia asd che ha solo volontari e due istruttori in regime di 7500, 00 dobbiamo farlo? Attualmente utilizziamo un impianto comunale. In caso di gestione di un impianto comunale c'è differenza? Grazie
Beh, il comune potrebbero imporvelo in convenzione. Voi avete partita iva?
Salve, complimenti per il servizio offerto. Vorrei con due amiche aprire un'associazione olistica e tenere corsi/seminari/workshop e trattamenti esclusivamente per i soli soci. Pensiamo che la forma piu' consona possa essere quella delle APS e iscriverci al registro regionale aps e non al nazionale. Vi contatteremo per la consulenza di revisione dello statuto. Avremmo alcune domande da porvi e se potete risponderci vi saremo grate.
1) il futuro presidente potrebbe offrire all'associazione un locale di sua proprieta' (accatastato come appartamento adibito ad abitazione) dietro un regolare contratto d'affitto (NON gratuito ) . Possiamo farlo o in questo caso si parla di conflitto di interessi?
2) tra le nostre attivita' rivolte esclusivamente ai soci ci sarà anche un SEMINARiO di yoga, trattamenti di Shiatsu e massaggi vari, volevamo sapere se e' necessario richiedere ai soci un certificato medico. Inoltre dobbiamo acquistare gli estintori e la cassetta di pronto soccorso a norma di legge? Nel locale e' presente un solo piccolo bagno e non e' predisposto per i portatori di handicap...potrebbe essere un problema?
3) I soci volontari per statuto non possono ricevere compensi se non rimborsi a pie' di pagina . Nel caso in cui i soci volontari svolgessero corsi o trattamenti ai soci gratuitamente , le quote versate dei soci per il contributo di partecipazione andrebbero interamente all'associazione. Nel caso in cui i corsi fossero tenuti da NON soci (quindi esterni con o senza partita IVA) pensavamo di pagarli con i voucher dell'INPS. A tal proposito visto che si tratta di voucher per collaboratori occasionali NON siamo soggetti ad IRAP.. E' corretto?
4) possiamo offrire gratuitamente ai nostri soci durante le nostre attivita' o assemblee una tazza di te' con dei biscotti oppure anche in questo caso serve una licenza per somministrazione alimenti e bevande ( o affiliazione ad una APS nazionale) ? Se proprio non fosse possibile per i soci....almeno per il direttivo potremo usare un bollitore dell'acqua per farci un te' e scaricare al fine anno tra le spese come materiale di consumo gli scontrini di scatole te' ,caffe' e biscotti?
5) il libro cassa può essere per praticità un quadernone in cui per ogni nuovo mese compiliamo una nuova pagina chiamata prima nota? Nello stesso quadernone avremo così diversi anni sociali in cui per ogni anno conserveremo tutte le ricevute.
6) per il REA (REFA) una volta approvato con verbale dall'assemblea soci, lo dovremo allegare insieme all'inventario e alla relazione sociale ..dove? Vanno allegati SOLO Nel libro verbali (che useremo sia per le assemblee del direttivo che dei soci )? Oppure si allegano anche in altri libri ...come al libro cassa ...o in un suo registro apposito? Abbiamo un dubbio a tal proposito.. un libro per il Rea (un quadernone diviso per anni sociali) e' obbligatorio? Vorremmo specificare nello statuto che presenteremo Il Rea e la relazione sociale e NON il bilancio consultivo (troppo complesso) ..possiamo farlo?
7) il libro inventario potrebbe essere un quadernone in cui aggiornare l'elenco dei beni che appartengono all'associazione ..e se il libro inventario non presentasse modifiche negli anni ...si dovrebbe sempre allegare al REA per l'approvazione del bilancio?
8) Sappiamo che si possono fare due raccolte fondi (con due separate rendicontazioni) all'anno aperte a soci e non soci... Ma all'interno dell'associazione possiamo proporre ai soli soci tutto l'anno dei saponi, dietro una cifra di modico valore a cui rilasceremo una doppia pezza giustificativa? Ovviamente l'entrata servirebbe sempre a finanziare l'associazione. Se fosse possibile far ciò ... Con quale voce lo registreremo nel Refa? serve una rendicontazione separata?
Grazie per la cortese attenzione!
1. Si può fare.
2. No
2a. Meglio di si
2b. Dipende: farete somministrazione di alimenti e bevande?
3. Corretto
4. Dipende dal livello in cui farete queste somministrazioni. Se assomiglia ad un bar non potrete farlo. Se sarà come a casa vostra, si.
5. Si
6. Nel libro verbali
6a. Si
6b. Non serve metterli altrove
6c. Si, ma controllerei coi requisiti per le APS della vostra Regione.
7. No. Non è nemmeno obbligatorio tale libro.
8. Sono oggetti nuovi e finiti per la vendita?
8a. Entrate commerciali marginali (se saranno DAVVERO marginali!) Ma il discorso può essere mille volte più complesso e affrontato da punti di vista diversi.
8b. No.
1) Dott. Dalerba dalla sua esperienza ci consiglia di registrare la nostra associazione olistica ( che vogliamo improntare come un centro di ricerca bio-naturale con attività di seminari, corsi di formazione, massaggi e workshop per i soli soci, NO attività sportiva) come APS o come associazione culturale? Il nostro scopo è di condividere e portare avanti il tema della salute e il benessere per tutti. Possiamo proprio specificare che ci costituiamo con la denominazione di associazione culturale "X" centro di ricerca bio-naturale?
2) Il Registro dei soci che contiene TUTTI gli iscritti all'associazione, non va fatto vidimare da un impiegato comunale...è corretto? Il presidente che sarà più disponibile in sede, potrebbe firmare e vidimare ogni qualvolta ci fosse l'esigenza (al posto del segretario) la compilazione del libro soci, le pezze giustificative per i soci e il libro cassa?
3) Vorremmo dedicare una cartelletta per le domande di ammissione dei soci, possiamo lasciarle li dentro ....o dobbiamo allegarle al verbale del direttivo nel registro dei verbali, ogni qualvolta si riunirà per accettarli? A tal proposito..ho letto che il CD puo' riunirsi via skype (se previsto da Statuto)... e ci farebbe comodo...ma per le firme nei verbali come si fa?
4) Per risparmiare, pensavamo in futuro di acquistare a nome dell' associazione alcuni oggetti e mobili dai mercatini dell'usato sulle piazze, moolto economici ma purtroppo chi li vende non rilascia ricevute!! come possiamo fare poi a giustificarle sul libro cassa? 🙁 Dobbiamo desistere?
5) ho letto che si puo' fissare l'assemblea annuale per approvare il bilancio con un bel open day aperto al pubblico e gratuito (che potrebbe essere una buona occasione per attirare sia i soci vecchi e nuovi. Quanti open day si possono fare all'anno?) . Durante il momento dell'assemblea annuale possiamo offrire (al posto della cena sociale) un tè' ai soci con i biscotti in sede? Non faremo MAI durante l'anno somministrazione di bevande e cibi in associazione (quindi siamo apposto con il bagno piccolo e non predisposto per portatori di handicap? ). Avremo solo un bollitore d'acqua e un microonde per i volontari, qualche piatto e una decina di tazze. Niente banconi da bar nè frigoriferi nè dispense cariche di cibarie. Abbiamo solo il dubbio se possiamo fare o meno un SEMINARIO sui colori del tè, in cui tratteremo le proprietà della pianta e l'aspetto culturale con la sua ritualistica..in questo caso i soci partecipanti oltre che guardare..dovranno anche assaggiare!
6) Registrandoci come associazione culturale nel registro regionale possiamo organizzare massimo 2 raccolte fondi all'anno aprendo le porte dell'associazione al pubblico, in occasione del Natale ( due raccolte a dicembre, ciascuna di massimo una settimana) proponendo saponi biologici e naturali realizzati a mano dai volontari (quindi nuovi)? In questo caso la raccolta non è tassabile...entro i limiti di 51.645 euro . Noi Rilasceremo la pezza giustificativa in duplice copia per le offerte libere (quindi senza prezzo esposto). Allegheremo le due rendicontazioni al Refa. Il ricavato lo utilizzeremo per sovvenzionare l'associazione. ...è corretto in questo modo?
7) Infine quando pagheremo con i voucher INPS i collaboratori NON soci che effettueranno i corsi/seminari/workshop...ci dovranno rilasciare anche nel caso dei voucher una ricevuta fiscale con bollo sopra i 77 euro? alcuni collaboratori saranno professionisti con partita iva...ma altri no!
Grazie ancora per la disponibilità. Proviamo a redigere lo statuto e vi contatteremo per la consuenza privata della sua revisione!
1. Ne so troppo poco per potervi dare un consiglio di questo tipo. A "naso" direi che sembrate essere una semplice associazione culturale più che una APS.
2. Nulla in una no profit va fatto vidimare
3. Dovete conservarle a parte. Ciò non toglie che dovrete fare verbali di approvazione e riportare i dati nel Libro Soci.
3b. Le riunioni da remoto sono possibili. Alla prima occasione si controfirmano in originale i verbali.
4. Fatevi fare una lettera da parte del venditore con l'elenco dei beni e dei costi degli oggetti usati.
5. Tutti quelli che volete
5b. Si
5c. Questo ve lo può dire soltanto l'UT del vostro comune e il locale ufficio d'Igiene.
5d. Non credo ci siano difficoltà nel realizzare un seminari di quel tipo.
6. Direi che di base sia possibile
7. No.
Grazie dottor Damiano per le cortesi e preziosissime risposte!
Su 3 punti non abbiamo capito qualcosa:
1) Il presidente che sarà più disponibile in sede, potrebbe firmare ogni qualvolta ci fosse l'esigenza (se fosse impossibilitato il segretario): la compilazione del libro soci e del libro cassa e curare il rilascio delle pezze giustificative?
2) Sugli oggetti da acquistare al mercatino ci suggerisce una lettera in cui va SOLO riportato l'oggetto e il costo ....quindi senza aggiungere il Cf del venditore e il suo nominativo? sono sempre molto restii a rilasciare dati personali. 🙁 Dobbiamo temere delle contestazioni fiscali in futuro?
Se volessimo fare un prestito infruttifero all'associazione lo rendiconteremo alla voce :Anticipazione di cassa ?
3) Sull'argomento raccolta fondi
Nell'esempio di rendiconto che proponete alla sezione Ricavi:
il LORDO della raccolta fondi ottenuta,con le offerte sui saponi, pensiamo che vada scritto nel punto 5.2. Sappiamo che per questa raccolta c'è un limite di legge di euro 51.645 quindi possiamo scriverci con serenità l'importo lordo qualsiasi cifra possa essere.
Diverso e' il caso del punto 5.4 in cui come ci spiegava, se sui saponi si ricevono offerte dai soci FUORI dalla raccolta fondi ...in questo caso l'importo dobbiamo attenerci rigorosamente ad un importo inferiore al 10% ...di che cosa?? Ci farebbe un esempio?
Mille grazie
1. Si.
2. Mettete tutti i dati che riuscite ad avere.
2b. Non credo siano importi tali da suscitare idee di illeciti.
2c. Si
3. Si ma dovete anche fare un rendiconto separato per l'evento. Avete letto il post dedicato?
3b. Questa questione andrebbe vista nella globalità per capire se può essere considerata una entrata commerciale occasionale e marginale oppure no. Ma dovete proprio venderli questi saponi?
Buongiorno,
volevo sapere se in base alla vigente normativa chi è esonerato dall'obbligo di fare il DVR lo è anche dal Piano di Emergenza con obblighi relativi di responsabile sicurezza primo soccorso ecc.
Grazie del vostro ottimo lavoro
Non c'è certezza. A nostro parere si, ma quando si parla di sicurezza è sempre meglio fare più di quello che è richiesto dalla legge.
Salve a tutti, felice 2014. Mi chiamo Giuliana, sono presidente di un'associazione che raccoglie tante associazioni e insieme gestiamo una palestra del comune. Non dobbiamo fare né DVR né DUVRI, non abbiamo dipendenti. Il comune si occuperà di fare il CPI.
1. Ma se succede qualcosa, io come presidente di tutta sta baracca, ci vado di mezzo?
2. Ho sentito un tecnico che dice, per tutelarmi, devo fare il piano di evacuazione, poi vuole farmi fare il corso da RSPP e far fare a tutti gli istruttori delle attività che teniamo in palestra i corsi di primo soccorso e prevenzione incendi, così da avere sempre una persona formata addetta alle emergenze. Dice che mi scaricherei di un po' di responsabilità, e che se succede il fattaccio almeno il giudice vede che tutto il possibile l'abbiamo fatto. E' vero?
3. Devo farli davvero tutti 'sti corsi, sto piano per scappare o vuole solo spillare soldi all'associazione?
1. Dipende da cosa succede, quando e come, chi era presente etc etc. In linea di massima, però, SI.
2. Ha ragione.
3. E' probabile che voglia fare i suoi interessi. Ma se io fossi al posto suo farei tutte queste cose: dimostrerebbe di essere un bravo Presidente che si preoccupa della sicurezza dei propri associati. Tiri sul prezzo e si faccia fare più di un preventivo.
Buongiorno, faccio parte di un'associazione senza scopo di lucro per la diffusione degli strumenti a plettro. Siamo 11 soci e ci esibiamo in concerti con la nostra orchestra. Se ho ben anche non non siamo obbligati a fornire il DVR. Lo chiedo perché in questo periodo di inter-regno un ente ce l'ho ha richiesto per poter partecipare a un bando pubblico.
Grazie
Non siete una APS o una ASD. Avete dei dipendenti? In ogni caso l'Ente può comunque richiedervelo come requisito in più... è una sua libera scelta.
Fermo restando il fatto che la vostra risposta non ha per nulla risolto il mio quesito relativo alla necessità o meno di produrre il DVr per una compagnia amatoriale costituita all'interno di una associazione, pubblico per il riscontro di tutti ed anche per l'eventuale dialettica costruttiva, un articolo che pone in errore quanto da Voi dichiarato, poiché
Negli articoli 2 e 3 del Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro di cui al D. Lgs. n. 81/2008 si legge che
in base all'art. 2 comma 1 lettera a) il volontario, come definito dalla legge 1° agosto 1991 n. 266, è equiparato ai fini ed agli effetti delle disposizioni di cui al decreto stesso, ad un "lavoratore" a sua volta definito con lo stesso articolo "persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività lavorativa nell'ambito dell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un'arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari ".
Quindi, come si può osservare, quello che conta in materia di sicurezza, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, è la prestazione di lavoro e che la stessa si svolga per conto di una organizzazione a capo della quale vi sia un datore di lavoro, il quale, a sua volta, è definito all'art. 2 comma 1 lettera b) dello stesso D. Lgs. n. 81/2008 come il "soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell'organizzazione stessa o dell'unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa" e che nel caso in esame è da individuare nel responsabile legale dell'associazione.
Da quanto sopra detto, quindi, e da quanto emerge dalla lettura del comma 4 dell'art. 3 del D. Lgs. n. 81/2008 secondo il quale il Testo Unico "si applica a tutti i lavoratori e lavoratrici, subordinati e autonomi, nonché ai soggetti ad essi equiparati" discende che la organizzazione di cui al quesito è tenuta, a parere dello scrivente, ad assolvere a tutti quegli adempimenti che fanno capo ad un qualsiasi datore di lavoro che occupa dei lavoratori alle proprie dipendenze e quindi alla effettuazione della valutazione dei rischi, alla informazione e formazione dei lavoratori equiparati, alla nomina di addetti al primo soccorso ed antincendio, ecc.
Per espressa indicazione, poi, di quanto è riportato nell'art. 4 comma 1 del Testo Unico, i volontari, pur essendo equiparati ai fini della tutela della salute e della sicurezza sul lavoro ai lavoratori, possono non essere computati come tali solo ai fini della determinazione del numero di lavoratori dal quale il decreto legislativo fa discendere particolari obblighi e qui il Testo Unico fa riferimento ad esempio alla facoltà di autocertificare la valutazione dei rischi fino a dieci addetti o alla facoltà di optare per lo svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti del servizio di prevenzione e protezione quando ricorrono le condizioni di cui all'allegato II del Testo Unico.
A coloro che a tal punto fanno osservare che secondo l'art. 3 comma 2 sul "Campo di applicazione" del D. Lgs. n. 81/2008, nei riguardi "delle organizzazioni di volontariato di cui alla legge 1° agosto 1991, n. 266...........le disposizioni del presente decreto legislativo sono applicate tenendo conto delle effettive particolari esigenze connesse al servizio espletato o alle peculiarità organizzative, individuate entro e non oltre dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo con decreti emanati, ai sensi dell'articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, dai Ministri competenti di concerto con i Ministri del lavoro e della previdenza sociale, della salute e per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, acquisito il parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sentite le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale" c'è da rispondere che con l'art. 3 il legislatore ha voluto, a parere dello scrivente, prevedere la emanazione per particolari amministrazioni di decreti ministeriali regolamentari per rendere l'applicazione del Testo Unico compatibile con le particolari esigenze e con la peculiarità dell'attività delle amministrazioni stesse, così come era stato fatto con l'art. 1 del D. Lgs. n. 626/1994, ma tale compatibilità non può che essere riferita alla organizzazione generale della sicurezza sul lavoro e non anche, e non poteva essere diversamente nello spirito della prevenzione così come definita dall'art. 2 lettera n) dello stesso D. Lgs., alla applicazione delle disposizioni e delle misure contingenti di sicurezza a tutela dei volontari che già prestano l'attività lavorativa per conto della associazione (si pensi alla individuazione, alla valutazione ed alla eliminazione o riduzione dei rischi, all'uso dei DPI, all'uso di attrezzature messe a disposizione che devono essere sicure, alla sorveglianza sanitaria, ecc.).
Fonte: http://www.cet.coop/gestione-sicurezza/decreto-81-08-il-testo-unico-e-le-piccole-aziende.html
Fermo restando il fatto che un "salve" o un "buon anno" o un "grazie per il tempo che ci dedica gratuitamente" non sarebbe sgradito (mica ci obbliga qualcuno, sa?), tutto il papello che ci ha copia-incollato, se ha notato, dichiara una interpretazione "a parere dello scrivente..." che, mi scusi, è in palese conflitto di interesse (infatti la fonte da lei citata... vende queste certificazioni!).
Se la sua è una APS come dice (siete in un registro regionale o in quello nazionale?) la legge, SPECIFICATAMENTE, fin dall'origine stabiliva che i suoi volontari non possono essere considerati lavoratori con tutto quello che ne consegue sul piano delle certificazioni. Il perchè è abbastanza ovvio: non si poteva caricare di maggior costi le organizzazioni di volontariato che già di loro, si sa, son povere.
Ora, come in tutte le cose della vita, si deve avere buon senso. Esistono migliaia di APS diverse: da quelle che si occupano di aiutare chi sbarca a Lampedusa (e per i cui volontari magari ha senso l'Associazione predisponga COMUNQUE le maggiori certificazioni di sicurezza possibili, a tutela loro e delle persone che debbono aiutare) a quelle come la sua (mi sfugge come una Associazione culturale teatrale sia stata riconosciuta di promozione sociale... ma non andiamo fuori dal seminato). Ora, sta a lei e al suo buon senso decidere se i suoi volontari per le attività che fanno e il luogo dove lo fanno, sono potenzialmente pericolose da meritare l'investimento economico di DVR, DUVRI, e chi più ne ha ne metta. Perchè un obbligo di legge, in tal senso, non vi è. Io piuttosto verificherei prima di far mettere piede in un teatro nuovo uno dei miei associati che quel luogo abbia tutta la documentazione di sicurezza di legge...
Mi occupo di teatro. Ho una associazione culturale e una compagnia teatrale amatoriale con cui facciamo spettacoli e gli attori sono soci, NON retribuiti.
Ho urgenza di sapere se la vostra notizia riguarda anche me, in quanto un teatro ci ha chiesto questo documento.
Ripeto, la mia associazione è senza fini di lucro, è di promozione sociale, la sede legale è casa mia!!, non ha una sede vera e propria e non vi sono veri dipendenti. Tra l'altro se il documento fosse obbligatorio dovrei farlo in ogni teatro in cui entra la mia compagnia amatoriale???
Siamo regolarmente iscritti all'Enpals.
Vi prego, vista la vostra precisione, si segnalarmi esattamente la legge sulla quale poggiare le vostre tesi, se riguardano anche la mia posizione.
Grazie 1000
Se rilegge l'articolo troverà tutti i riferimenti di legge e il riferimento alle Associazioni di Promozione Sociale.
1. L'ASD è senza partita IVA, solo due istruttori hanno la partita IVA.
2. il costo dei corsi è a carico dell'ASD o di chi parteciperà? Il buon senso mi suggerirebbe che almeno li facessero i due istruttori che hanno 10-12 persone alla volta non chi è in palestra 2 ore a mattina per gestire la segreteria e al massimo parla con 5 persone, che ne pensate?
3. il contratto di affitto del locale è intestato all'ASD che ne ha l'uso esclusivo
Grazie ancora, siete davvero preziosi!
1. Quindi non è un obbligo per la vostra ASD.
2. Non ha torto.
3. Il Presidente della ASD.
Ho provato a leggere articoli e tutti i commenti ma non ho chiaro un paio di punti. Siamo un ASD che fa corsi di ginnastica e in tutto abbiamo 2 istruttrici con partita IVA e 3 volontari (2 per i corsi e 1 per l'amministrazione, tutti soci ASD).
1. Per chi sono obbligatori DUVRI e DVR e nel caso a chi bisogna rivolgersi?
2. Primo soccorso e corso anticendio sono obbligatori e per chi?
3. Esula dal discorso ma alla ditta antincendio a cui ci siamo rivolti non ci hanno saputo rispondere: nel cartello antincendio che nominativo va indicato per il controllo del rispetto della norma antifumo? Alternandosi spesso in palestra, non c'è una persona fissa nel locale...
Grazie della cortesia.
1. VOI avete la partita iva?
2. Non è questione di obbligatorietà ma di buon senso. Fateli per tutti coloro che è giusto che lo facciano!
3. Di chi è la palestra? A chi è data in uso?
Condivido pienamente anche se, preciso, il DVR non deve essere fatto dal volontario/collaboratore ma bensì dal Datore di Lavoro, equioparabile nel caso specifico, al presidente della ASD.
Che poi sia ridicolo che una ASD debba fare il DVR, questo lo sostengo e lo ribadisco ma nessuna norma, purtroppo, esplicita l'esonero alla sua redazione.
Riporto l'art. 3 comma 12 bis primo periodo, come sostituito dall'art. 35, comma 1, lettera 0a), legge n. 98 del 2013:
"Nei confronti dei volontari di cui alla legge 11 agosto 1991, n. 266, dei volontari che effettuano servizio civile, dei soggetti che prestano la propria attività, spontaneamente e a titolo gratuito o con mero rimborso di spese, in favore delle associazioni di promozione sociale di cui alla legge 7 dicembre 2000, n. 383, e delle associazioni sportive dilettantistiche di cui alla legge 16 dicembre 1991, n. 398, e all’articolo 90 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive modificazioni, nonché nei confronti di tutti i soggetti di cui all’articolo 67, comma 1, lettera m), del testo unico di cui al d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, si applicano le disposizioni di cui all’articolo 21 del presente decreto."
Mi pare evidente che quanto da Voi sostenuto sia stato interpretato male in quanto: il volontario e il collaboratore ex art. 67 del TUIR devono assolvere agli obblighi di cui all'art. 21 del D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii. così come un lavoratore autonomo MA la ASD deve comunque redigere il DVR.
Capisco la sua interpretazione. Ma è, appunto, una libera interpretazione. Ed infatti sono esplicitamente ritenuti non applicabili gli art 26 e 28.
Che poi, come dice lei, non si specifichi come si ottemperi alle necessità dell'art 21:
a) beneficiare della sorveglianza sanitaria secondo le previsioni di cui all'articolo 41, fermi restando gli obblighi previsti da norme speciali;
b) partecipare a corsi di formazione specifici in materia di salute e sicurezza sul lavoro, incentrati sui rischi propri delle attività svolte, secondo le previsioni di cui all'articolo 37, fermi restando gli obblighi previsti da norme speciali.
E' un problema prima del legislatore che della ASD.
Buongiorno, in merito alla vostra affermazione "Ed infatti sono esplicitamente ritenuti non applicabili gli art 26 e 28", riferita all'obbligo del DVR per i lavoratori ex art. 67, nel decreto 81 emendato non ho rinvenuto tale "esplicita" esclusione. Si tratta, quindi, di un'interpretazione? Questo è di fondamentale importanza perchè, altrimenti, come dice Nicola, il rappresentante dell'Associazione dovrebbe sempre considerarsi tenuto alla redazione del DVR. Grazie
Guardi, siamo nel campo delle interpretazioni. Sicuramente il DVR male non fa: se vuole farlo quindi, lo faccia. Se vuole avere un'altra opinione può sempre chiederla alla sua FSN/EPS
Scusate, ma allora il vostro titolo "Notizia bomba per le ASD e le APS! Eliminati DUVRI e DVR per i volontari!!!" che senso ha? Il titolo mi sembra chiaro e perentorio, mentre ora parlate di interpretazioni. Ricordate che molti, compreso me, seguono e applicano quello che pubblicate, quindi dovreste sempre specificare se quello che scrivete è dotato dei requisiti di certezza (in quanto contenuto esplicitamente in norme di legge o prassi ministeriale) oppure è frutto di mere interpretazioni. Scusate la critica, ma credo dobbiate accettarla e cercare sempre di migliorare.
Non ha tutti i torti. Ma, vede, non posso pretendere di convincere nessuno. Evidentemente non c'è il necessario affidamento. Per questo la invitavo a sentire la sua FSN/EPS (per iscritto e con risposta scritta) in modo che abbiate un altro parere da parte dell'Ente cui vi siete affidati. Le posso dire che ho più circolari di EPS che dicono ESATTAMENTE quello che diciamo noi. Ho poi delle Aziende che si occupano di sicurezza che invece interpretano diversamente la questione (è però palese il conflitto di interessi). Le pongo però un quesito a livello logico: se non fosse come diciamo noi evidentemente il provvedimento non sarebbe inutile (perchè nulla sarebbe cambiato)... le pare possibile?
Beh, non è che non sia cambiato niente. Non equiparare i volontari di una A.S.D. ai lavoratori è cosa ben diversa dalla redazione di un DVR. Redigere un documento di valutazione dei rischi è una cosa che riguarda non solo i lavoratori dell'organizzazione ma anche utenti ed è anche legato al tipo di struttura fisica (uffici, stabili ecc.) nella quale si opera. Probabilmente lo sgravio riguarda più la formazione in ambito sicurezza (che a seguito dell'Accordo Stato Regioni di dicembre 2011 prevederebbe delle ore di formazione obbligatoria per tutti i lavoratori a carico dell'organizzazione). La mia interpretazione è indubbiamente questa. Esonarare così, d'emblée, dalla redazione di un Documento di Valutazione dei Rischi (rischi che per sè stessi ci sono), mi pare cosa alquanto stupida.
In merito all'obbligo di redazione del DVR per le ASD, occupandomi di Sicurezza sul Lavoro, vorrei precisare che quanto da TEAM ARTIST espresso nel presente articolo è "da prendere con le pinze" in quanto il comma 12 bis dell'art.3 del D.Lgs. 81/2008 esplicita chiaramente che i Volontari e i collaboratoriI ex art. 67 del TUIR (regime dei 7.500 euro)sono equiparati a LAVORATORI AUTONOMI e quindi NON SOGGETTI A TUTELA ma SOGGETTI OBBLIGATI ad assolvere agli obblighi di cui all'art. 21 del D. Lgs. 81/08. Tornando al secondo periodo del comma 12 bis dell'art.3 del D.Lgs. 81/2008 "Ove uno dei soggetti di cui al primo periodo svolga la sua prestazione nell’ambito di un’organizzazione di un datore di lavoro, questi è tenuto a fornire al soggetto dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti nei quali è chiamato ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla sua attività. Egli è altresì tenuto ad adottare le misure utili a eliminare o, ove ciò non sia possibile, a ridurre al minimo i rischi da interferenze tra la prestazione del soggetto e altre attività che si svolgano nell’ambito della medesima organizzazione" si capisce che il Datore di Lavoro, equiparato al Presidente dell'ASD, deve svolgere i sucitati compiti nei confronti dei "propri" volontari e che tali compiti possono essere assolti solo dopo aver redato un DVR: come potrebbe fornire al volontario "dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti nei quali è chiamato ad operare" senza aver valutato preliminarmente i rischi stessi mediante un DVR ?
Cortesissimo, mi aiuti a capire. Lei dice che il comma 12 bis dell'art.3 del D.Lgs. 81/2008 obbliga volontari e collaboratori ex. art. 67 a rispondere agli obblighi di cui all'art. 21 del D. Lgs. 81/08. Ora, noi scriviamo che l'art. 32 del DL 98/2013 emenda proprio tale obbligo.
Mi spiega cosa si "dovrebbe prendere con le pinze"?
Buongiorno, faccio parte di una associazione senza scopo di lucro (ONLUS) in occasione delle feste natalizie,organizzerò un pranzo sociale a cui faranno parte oltre ai soci anche i famigliari di primo grado,nel quale due persone, non socie, ma a titolo completamento gratuito suoneranno e canteranno, chiedo: devo pagare la SIAE per questo evento?Preciso che la sala del ristorante da me scelto è riservata in esclusiva all'associazione.
Cordiali saluti Adriana
Credo di si. Ma le conviene porre la domanda direttamente all'ufficio SIAE competente per il suo territorio.
Salve, faccio parte del direttivo di una asd e pensiamo di iscriverci all'albo regionale volontariato in quanto già da diversi anni portiamo avanti delle iniziative come associazione che sono solo volontariato. Ci sono controindicazioni in merito? le due cose sono compatibili o no?
Grazie
Nessuna controindicazione e nessuna incompatibilità. Avete verificato di possedere i requisiti? Quali vantaggi volete ottenere?
Mi è parso di capire nel leggere lo statuto che i requisiti li abbiamo, è necessario avere già nello statuto l'attività di volontariato o la possiamo dimostrare con una relazione descrittiva di tutte le attività di volontariato svolte? eventualmente potete gentilmente elencare tutti i requisiti
Grazie Noemi
Difficile. Non ho sotto mano il vostro Statuto, nè so in quale regione siate...
E se la ASD avesse dei dipendenti anzichè dei volontari allora sussisterebbe l'obbligo di stesura del DVR? Francamente mi sembra un po' strano, ma soprattutto SOGGETTO AD INTERPRETAZIONI.
Poi ripeto, bisogna sempre capire che tipo di attività fa l'ASD.
Certamente. Perchè in quel caso esisterebbe il DATORE DI LAVORO. Tuttavia ha ragione: il tutto è ancora soggetto ad interpretazioni...
Buongiorno sono la presidente di una a.p.s., ho letto che in caso di volontari le a.p.s. non sono tenute a redarre il DUVR e il DUVRI. Il mio quesito è il seguente:
- Questo è valido anche se per la nostra attività di doposcuola abbiamo stipulato un contratto con una ditta che ci fornisce i pasti e il consumo dei pasti avviene nei locali comunali dove anche gli altri alunni della scuola pranzano con pasti utilizzati dalla ditta stessa?
Grazie
Fatico a dare una risposta su questo argomento con così poche informazioni.
In linea di massima direi di si, ma ne parlerei con la dirigenza scolastica. I vostri volontari cosa fanno operativamente durante i pasti?
Grazie per la risposta, i nostri volontari fanno solo sorveglianza ai bambini nei due giorni di doposcuola,i bambini sono gli stessi che per 2 giorni alla settimana pranzano nella stessa mensa con le insegnanti. Il comune ci ha creato delle notevoli difficoltà sulla sicurezza dei locali per la compresenza di due attività in contemporanea, si tratta comunque sempre di pranzare. La ditta che ha in gestione i locali e che somministra i pasti non ci ha chiesto nulla di particolare così come la dirigenza scolastica.
Il mio dubbio principale riguarda l'obbligatorietà del DVR in quanto abbiamo un contratto con la ditta ( si può assimilare ad un appalto?), pur essendo a.p.s. con solo volontari.
grazie ancora.
Al contrario, a mio parere, è proprio l'aver contrattualizzato l'attività con un terzo che vi esime.
Starà infatti alla ditta che ha in appalto la mensa fare DVR e DUVRI per i propri dipendenti. Per sicurezza potete sempre chiedere un parere scritto al dirigente di settore del vostro comune.
vorrei capire il significato del vostro articolo di esonero delle ASD dalla compilazione del DVR e DUVRI.
Cercando l\'articolo modificato che avete citato, non fa nessun riferimento a quanto avete scritto.
Sareste cosi cortesi da condividere il link da cui avete fatto le vostre conclusioni.
Ho una ASD, vorrei evitare di chiamare un tecnico e vorrei avere argomentazioni valide con cui potermi presentare anche in federazione.
Aspettando una vostra cortese risposta, vi porgo cordiali saluti
Ha guardato male evidentemente:
"Art. 32. Semplificazione di adempimenti formali in materia di lavoro
1. Al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, sono apportate le seguenti modificazioni:
0a) all’articolo 3, il comma 12-bis è sostituito dal seguente: "12-bis. Nei confronti dei volontari di cui alla legge 11 agosto 1991, n. 266, dei volontari che effettuano servizio civile, dei soggetti che prestano la propria attività, spontaneamente e a titolo gratuito o con mero rimborso di spese, in favore delle associazioni di promozione sociale di cui alla legge 7 dicembre 2000, n. 383, e delle associazioni sportive dilettantistiche di cui alla legge 16 dicembre 1991, n. 398, e all’articolo 90 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, e successive modificazioni, nonché nei confronti di tutti i soggetti di cui all’articolo 67, comma 1, lettera m), del testo unico di cui al d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, si applicano le disposizioni di cui all’articolo 21 del presente decreto. Con accordi tra i soggetti e le associazioni o gli enti di servizio civile possono essere individuate le modalità di attuazione della tutela di cui al primo periodo. Ove uno dei soggetti di cui al primo periodo svolga la sua prestazione nell’ambito di un’organizzazione di un datore di lavoro, questi è tenuto a fornire al sog-getto dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti nei quali è chiamato ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla sua attività. Egli è altresì tenuto ad adottare le misure utili a eliminare o, ove ciò non sia possibile, a ridurre al minimo i rischi da interferenze tra la prestazione del soggetto e altre attività che si svolgano nell’ambito della medesima organizzazione";
Scusate se probabilmente faccio una domanda scontata, ma i merito a quanto da voi riportato (Art 32) da cosa si evince la non obbligatorietà della stesura del DVR?
I volontari di asd ed aps non sono più parificati a lavoratori dipendenti.
E quindi cosa andrebbe fatto per "regolarizzare" un volontario? Che per altro è tra i soci fondatori... Il facsimile lo avevo trovato qui: http://www.conipiemonte.net/sds/I%20RAPPORTI%20DI%20LAVORO%20NEGLI%20ENTI%20SPORTIVI29.10.09.pdf
Nulla. E' normale che un socio presti opera di volontariato per la sua Associazione... altrimenti una Associazione a cosa serve?
Buongiorno, abbiamo trovato un ragazzo che seguirebbe come volontario (almeno per ora) la parte riguardanti le iscrizioni etc. Ho notato che esiste un modulo per il lavoro volontario da compilare, va poi inviato a qualcuno o si tiene semplicemente in sede?
Direi che ha ben scarso valore. Se me lo invia saprò dirle di più.
A. certamente, nel nostro statuto è indicata l'identità corrispondente ad APS e ad ASD! essendo affiliati nella sezione Benessere di CSEN sono certa che corrispondiamo alle attività che ci consentono anche la definizione di ASD.altrimenti a che cosa servirebbe esserci dentro?inoltre di logica CSEN Benessere non ci avrebbe accettato! immagino che essendo anche APS le attività che proponiamo corrisponderanno logicamente solo in parte ad una classica ASD.altrimenti non saremmo anche APS! e nemmeno affiliati nella sezione Benessere di CSEN!
Riguardo alla contabilità finora abbiamo sempre emesso ricevute comuni (finchè eravamo solo APS) e ultimamente ricevute per attività sportive e dilettantistiche (Buffetti). non immaginavo che ci fosse un modo di tenere la contabilità senza ricevuta attestante il pagamento.
1. lei intende che è regolare registrare direttamente la cifra indicando il nome del socio pagante e la data ma senza una ricevuta di riferimento?
2. nel vostro sito c'è la definizione di ASD?
A. Si sbaglia. Non è compito dello CSEN verificare il vostro Statuto e stabilire se siete davvero una ASD o una APS. Lo CSEN deve solo decidere se affiliarvi o meno... e lo fa rispetto ad altri parametri. Se vuole può provare a chiederglielo per iscritto: "Con l'affiliazione è automaticamente verificato che la nostra Associazione possa godere delle agevolazioni fiscali previste per le ASD e le APS?"
1. Per quanto possa sembrare assurdo, e per quanto sia poco apprezzato dal Fisco, SI.
2. Legga questo nostro post.
Salve, non so se posto correttamente o se ho sbagliato area.
1. La domanda è: una persona che si presenta presso un A.S.D. o un Circolo con la tessera dell'ente di promozione sportiva a cui l'A.S.D. è affiliata, può entrare liberamente?
2. partecipare alle attività dell'associazione?
3. o semplicemente consumare per esempio una bibita?
4. in caso di controlli, la persona è da considerarsi un socio o va semplicemente considerato già affiliato all'ente ma bisogna fare compilare il modulo di iscrizione all'associazione?
Per esempio un tesserato dell'a.s.d. "caccia e pesca" affiliata U.I.S.P. può entrare nell'a.s.d. "TAGLIO E CUCITO" AFFILIATA u.i.s.p. e pagando la sola quota associativa mensile partecipare alle attività?
5. o deve presentare domanda di iscrizione senza aver però la necessità di una nuova tessera di affiliazione?
6. La libera circolazione che avviene nei circoli "gastronomici" dove si entra semplicemente mostrando la tessera dell'ente comune, è da ritenersi legale, o una semplice consuetudine fuori norma?
Grazie
1. Si
2. Dipende dalle attività. Ad esempio può partecipare alle attività come i corsi, ma non può entrare in direttivo o partecipare alla assemblea soci.
3. Si
4. E' un tesserato del vostro EPS. Legga questo nostro post.
5. Nel post che leggerà troverà questa risposta.
6. Assolutamente legale se si rispettano tutte le norme.
siamo un'associazione a promozione sociale e svolgiamo attività di doposcuola a ragazzi di età compresa tra i 6 e i 18 anni, alla luce di queste novità mi conferma che non siamo piu' tenuti a fare il DVR? invece per quanto riguarda corso antincendio e primo soccorso? dobbiamo comunque farli o non è piu' necessario?
Dipende. Avete dipendenti?
no nessun dipendente
Sono tutti volontari non retribuiti?
assolutamente si, tutti volontari non retribuiti, solo un rimborso per le spese della benzina nulla di piu'.
Direi che non siete tenuti agli obblighi del DVR. Idem per i corsi che vi consiglio comunque di fare: tutte le Associazioni di qualità li fanno fare ai propri volontari "operativi".
Salve,in merito al quesito a cui avete già parzialmente risposto, aggiungo che il dipendente ha regolare contratto di operatore di banchina, settore turistico,a tempo determinato(giugno /settembre) par time;dobbiamo fare il DVR? Grazie
Si.
Faccio parte del direttivo di una ASD.Stiamo tirando le somme dell'attività svolta fino ad ora e ci siamo posti un quesito. Per raggiungere la sede della nostra attività sportiva da casa o dal lavoro e viceversa ognuno dei soci del direttivo percorre circa 20 km al giorno (siamo in quattro e facciamo i turni per garantire l'apertura del circolo per tutto il giorno; si pensava nella stesura del bilancio di ottenere rimborsi spesa per il carburante consumato, ma non abbiamo preventivato l'utilizzo di schede carburante. E' possibile fare un conteggio forfettario dei consumi da mettere a consuntivo (considerando un consumo di circa 1,5 litri al giorno di carburante moltiplicato per il valore unitario della benzina e per i giorni di effettiva apertura del circolo)? Sempre e comunque grati per la vostra disponiblità e competenza
Si, è possibile ma così costituirebbe un reddito. Questi tragitti sono all'interno dello stesso comune?
Marche da bollo. Se non erro la marca da bollo va apposta anche sulla ricevuta non fiscale se di importo superiore ad euro 77,47 relativa alla quota di partecipazione ai corsi.
L'esenzione dalla marca da bollo è solo per la quota associativa.
Erra.
La guida predisposta dall'agenzia delle entrate a pagina 18-19 dice espressamente che non sussiste l'esenzione dall'imposta di bollo per le ricevute relative per la partecipazione ai corsi.
Quota associativa: no imposta bollo
Corrispettivo specifico partecipazione corsi: marca da euro 2,00 se ricevuta superiore ad euro 77,47
Infatti. Ma se legge a pagina 10 troverà che si è esenti dall'emissione degli scontrini e/o ricevute fiscali. Se poi vuole a tutti i costi emettere una ricevuta fiscale, lo faccia e metta la marca da bollo.
1. Le ricevute che consegno ai soci come quietanza del pagamento effettuato, se superiori ad euro 77,47, vanno in bollo si o no?
2. Per evitare di mettere la marca da bollo cosa devo scrivere nella quietanza?
1. Si.
2. "Promemoria di avvenuto pagamento" e non "ricevuta".
Saluti. Volevo sottoporVi un quesito. Tra le spese che gravano maggiormente, per le ASD calcistiche, ci sono i costi delle utenze, energia elettrica, gas, e acqua, derivanti dall'impianti d'illuminazione e connessi, con impegni di almeno 15.000 watt, docce con acqua calda e riscaldamento spogliatoi.
Per cercare di risparmiare abbiamo cambiato diversi operatori, tante promesse, ma alla fine si spende sempre di più.
Tra gli argomenti trattati, o sempre evidenziato che come ASD senza fini di lucro, abbiamo diritto alla riduzione delle accise, esempio http://www.simecomm.eu/index.php?option=com_content&view=article&id=14&Itemid=17
o IVA al 10% (come le onlus), anche in questo caso c'è stata confermata la cosa, ci hanno fatto riempire mille stampati, con il risultato che niente cambia, accise intere e IVA al 21%.
Cosa dobbiamo fare? Potete spiegarmi a cosa abbiamo effettivamente diritto e quale modo coercitivo abbiamo a disposizione per far valere le nostre ragioni.
Grazie e complimenti per la competenza e disponibilità
Le associazioni sportive dilettantistich possono accedere alla riduzione dell'imposta dei consumo sul gas metano (D,Lgs 26/10/1995 n.504) per gli impianti sportivi e le loro pertinenze. A seguito di una circolare delle dogane (n.64/D del 3/04/2000) è stato poi definitivamente chiarito che l'applicazione delle agevolazioni prevista per il riscaldamento degli impianti industriali è anche applicabile non solo agli impianti sportivi, ma anche a tutte quelle strutture (docce, locali adibiti a spogliatoi, uffici amministrativi etc) annessi agli impianti stessi anche qualora questi ultimi, per la loro natura non sono soggetti a riscaldamento (campi da tennis, da calcio etc).
Per accedere a tali benefici, il rappresentante legale dell'associazione sportiva dilettantistica dovrà inoltrare alla Società erogatrice del combustibile apposita domanda di riduzione dell'imposta specificando ai sensi dell'art.47 del DPR 28/12/2000 n.445 che l'associazione non ha scopo di lucro e che svolge attività sportiva dilettantistica.
Occorre allegare alla domanda fotocopia del documento di identità del legale rappresentante ed una serie di documenti: statuto, planimetria locali, ultima fattura etc — Si consiglia per la documentazione di consultare anche la società che eroga il combustibile.
Non esiste un metodo "coercitivo" certo ma, sicuramente, una lettera di un avvocato potrebbe essere utile, così come un esposto ad una Associazione di Consumatori.
Saluti.
Grazie per le precisazioni,al prossimo venditore di "fumo" lo faremo presente, mentre ci attiviamo prontamente, come consigliatoci, con un esposto ad una Associazione di Consumatori.
Tra le innumerevoli proposte, qualcuno ci ha detto che c'è anche la possibilità della riduzione IVA sull'energia elettrica. Bufala grossa come una casa?.
Ho consultato il Web, non c'è nessuna conferma in merito, mentre per il gas, si trovano anche i moduli scaricabili per richiedere le agevolazioni su impianti Sportivi gestiti da ASD senza finalità di lucro.
Ci sono delle Aziende che agevolano anche le ASD sull'energia elettrica. Provare a chiedere non fa mai male...
Un chiarimento in merito al DVR ed al DUVRI. Nel caso di soggetto ex art. 67 c. 1 lett.m DPR 917/86 operante in una SSD si applica la normativa in materia di DVR e DUVRI, visto che la norma cita "nonché nei confronti di tutti i soggetti di cui all'articolo 67, comma 1, lettera m), del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917"?
A nostro parere le SSD sono comunque tenute alla redazione del DUR e del DUVRI. Ma vista la delicatezza e la novità dell'argomento potremmo sbagliare.
salve,
rispetto alle ricevute che si rilasciano ai soci per le attività svolte non ho capito se è necessario applicare il bollo di 2E o meno.dato che non abbiamo atleti (nemmeno minorenni) mi pare di capire che se anche la ricevuta comune riportasse un pagamento superiore a 77,47 non è necessario applicarvi il bollo. è giusto?
in effetti usiamo le ricevute per nostra amministrazione interna ma a volte qualcuno ci chiede se sono scaricabili o comunque c'è chi riesce a scaricarle (a dire il vero non ho capito come facciano!). in questo caso dobbiamo rilasciarle con il bollo necessariamente?
altra domanda: avete una pagina in cui sono indicate tutte le scadenze annuali per ASD e APS?
grazie ancora!
Mi scusi ma purtroppo non ho capito il quesito. Può riformularlo in modo diverso?
Rispetto allo Scadenziario, lo trova qui: http://www.teamartist.com/blog/2013/05/04/scadenzario-legale-fiscale-associazioni-asd/
riprovo: siamo una APS/ASD (il nostro statuto riporta entrambe le identificazioni ed è stato approvato dal CONI). attualmente quando da un socio riceviamo il pagamento per un'attività svolta (non abbiamo atleti nè offriamo attività di formazione sportiva o agonistica intesa in senso tradizionale) emettiamo ricevuta di pagamento per attività sportive e dilettantistiche (libretto della modulistica di Buffetti). Naturalmente usiamo le ricevute per la nostra amministrazione interna ma anche per correttezza nei confronti dei soci.
1. mi conferma che, in caso di cifra superiore a 77,47E è sempre necessario applicare il bollo di 2E?
Alcuni soci pare che riescano a scaricare gli importi che pagano e quindi immagino sia necessario che sulle loro ricevute ci sia il bollo.
2. oppure dato che non si tratta di attività atletica il bollo non deve essere applicato?
spero di essere stata più comprensibile! grazie per il link!
Un paio di note preliminari prima di rispondere alle sue domande:
- il CONI NON APPROVA gli Statuti. Quindi voi potete essere una APS solo se siete iscritti nell'apposito Registro della vostra regione e ASD solo se soddisfate tutti i requisiti di legge per esserlo
- Avete scelto di fare le ricevute ai vostri soci: benissimo ma sappiate che non eravate obbligati. A nostro parere, comunque, è la scelta migliore.
1. Glielo confermo (visto che avete deciso di farle)
2. Se avete deciso di farle, il fatto che sia attività atletica è ininfluente.
grazie per le risposte!
le confermo che siamo regolarmente iscritti come APS nel registro regionale.il CONI e CSEN hanno visionato il nostro statuto e ci hanno accolto nella sezione Benessere CSEN, di conseguenza siamo anche ASD.a dire il vero devo ancora capire i vantaggi di questa integrazione...
1. rispetto alle ricevute, dato che nel nostro caso non sono obbligatorie, quale forma si adotta nel ricevere le quote dai soci?
se potessimo evitare di far pagare il bollo da 2E ai soci, sarebbe per tutti un'apprezzabile alleggerimento della gestione.
2. si registrerebbero le entrate dell'associazione informalmente?
3. potrebbe specificarmi in che modo?
grazie 1000!
"il CONI e CSEN hanno visionato il nostro statuto e ci hanno accolto nella sezione Benessere CSEN, di conseguenza siamo anche ASD"
ASSOLUTAMENTE NO. Per essere una ASD dovete soddisfare tutta una serie di requisiti. Tra cui averlo scritto espressamente a STATUTO. Lo avete fatto?
1. Cosa intende? O fa le ricevute o non le fa...
2. Le entrate vanno registrate formalmente per legge.
3. Tenendo una contabilità.
Noi siamo una APS e utilizziamo per i nostri servizi operatori con i buoni lavoro "voucher". Anche per noi non è più obbligatorio?
Grazie per la risposta
Non c'è un chiarimento normativo al riguardo. A nostro parere (ma lo prenda con le pinze) l'uso del voucher dovrebbe evitarvi quest'obbligo.
buongiorno chiedo la fonte di questa notizia sul decreto sicurezza e se mi potete inoltrare documentazione.
grazie
Ogni indicazione è contenuta nel testo del post.
Sono il segretario di una ASD S.S.Pallavolo Giba.Abbiamo due tecnici ,regolarmente abilitati Fipav,che percepiscono 2800 e 1600 euro rispettivamente per gli allenamenti e la conduzione del settore giovanile e della serie D,(art.67 comma 1 lett.m),facciamo regolarmente il mod.770,ci dicono di farlo .A me sembra un adempimento inutile rilevato che i due tecnici non superano 7500 euro e allenano Solo presso la nostra società sportiva dichiarando di non percepire altre indennità da altre organizzazioni sportive
Il modello 770 è assolutamente dovuto per legge! Ho anche letto pochi giorni fa un verbale della GdF ad una ASD in cui rilevavano aspramente questa mancanza. Legga il nostro post al riguardo.
Scusate una domanda molto sintetica e una risposta concreta:
la mia e un'associazione asd, faccio ginnastica artistica, aerobica e ginnastica per gli anziani.
Posso farlo? sono in regola,( gli istruttori percepiscono solo rimborso spese che non superano i 7,500.00€
grazie
A naso direi di si. Ma qual è il suo dubbio?
Siccome leggendo l'articolo sulle marche da bollo, la uisp mi ha informato che sulle ricevute di pagamento
Devo applicare l marca da bollo, mentre il mio commercialista mi di e di no
Chi ha ragione?
Grazie
Tutti e due. Deve stare attento alle parole che usa.
Una ASD può NON rilasciare le ricevute fiscali ai propri soci/tesserati per i corsi o altre vostre iniziative; c'è però un caso a parte, quello degli atleti minorenni per i quali i genitori potrebbero chiedervi a fine d'anno una ricevuta fisacale per la detrazione dai redditi. Queste ricevute abbisognano della marca da bollo da 2 euro per importi superiori ai 77,47.
Caso diverso sono le ricevute NON fiscali che immagino rilasci comunque ai suoi soci tesserati. Queste, non essendo fiscali, non necessitano di marca da bollo. Ma per evitare incomprensioni con la Uisp e il suo Commercialista è meglio che usi il termine "promemoria di avvenuto pagamento" anzichè "ricevute non fiscali" poichè il termine "ricevuta" ha comunque di per sè una sua valenza fiscale spesso fraintesa.
Si faccia una domanda però: perchè pagando l'affiliazione ad una EPS e un commercialista, ha bisogno delle consulenze gratuite di TeamArtist?
E' obbligatorio rilasciare al socio dell' ASD la ricevuta dell quota sociale istituzionale mensile per la pertecipacione al corso di danza? Alle famiglie delle dei minori che vogliono scaricare tale quota dalle tasse rilascio sempre una ricevuta riepilogativa delle quote sociali versate nell' anno solare.
Grazie.
No, non è obbligatorio. Ma almeno un "promemoria di avvenuto pagamento" sarebbe opportuno.
buonasera,
non comprendo l'accostamento DVR e DUVRI con IL VOLONTARIATO.
sono documenti che, a mio parere,devono comunque essere redatti perché inerenti la struttura e non legati alla figura e all'inquadramento di chi vi opera.
e' vero che sarebbe buona cosa se almeno l'obbligatorietà del DUVRI "sparisse" ma temo che non sia così perché in qualsiasi club operano sempre e comunque più imprese (pulizia, manutenzione verde, manutenzione...... ecc)
marco gatti
Guardi, al di là delle opinioni personali legittime, noi riportiamo soltanto il nudo fatto di cronaca. DVR e DUVRI, se si è una ASD o una APS con soli volontari, non sono più obbligatori.
OK, GRAZIE PER LAPRECISAZIONE, ORA MI E' CHIARO.
PERTANTO L'OBBLIGATORIETA' DI REDIGERE DVR E DUVRI DECADE NEL MOMENTO IN CIU ALL'INTERNO DELLA STRUTTURA OPERANO ...."RIGOROSAMENTE SOLO ED UNICAMENTE VOLONTARI".
ANCHE SE MI PARE DIFFICILE IMMAGINARE UNA STRUTTURA SPORTIVA SEPPUR PICCOLA PRIVA DI ALMENO UN ISTRUTTORE O DI UN MANUTENTORE (impossibili da immaginare nelle vesti di volontari) A MENO CHE NON LAVORINO IN NERO
No, decade anche se gli unici collaboratori (pensiamo agli istruttori) siano pagati come sportivi dilettanti (regime dei 7500).
Ritengo però che siamo sempre la solita Italia.
Bisogna capire di che tipo di ASD stiamo parlando, di che struttura si ha, ci che attrezzature si possiedono.
Una palestra di body building con macchinari e quant'altro è sorgente di rischi, per utenti e volontari, anche se vi sono solo volontari che vi lavorano.
A mio avviso gli emendamenti al Decreto del fare pongono solo in evidenza che (GIUSTAMENTE) i volontari non sono lavoratori (e quindi non soggetti a quel fardello di formazione obbligatorio per le aziende), NON che non si debba redigere il DVR. Come si spiegherebbe ad esempio che uno studio commercialisti dovrebbe farlo ed un ASD che fa arti marziali (e magari usa katane e sciabole) no???? Urgono chiarimenti ministeriali a mio avviso prima di cantare vittoria.
ho letto la notizia dell\'esonerazione dal redigere dvr e duvri per le associazioni, ma ciò vale anche per i corsi? primo soccorso, antincendio rspp....?
Le diamo la nostra interpretazione, da prendere con le pinze, in attesa dei dovuti chiarimenti ministeriali:
Se non avete più l'obbligo di redarre il DVR, automaticamente decade il discorso sull'RSSP (visto che va individuato proprio col DVR) e sui corsi di primo soccorso.
Se non avete più l'obbligo di redarre il DUVRI, automaticamente decade il discorso sui corsi antincendio.
Detto questo: io farei fare comunque i corsi antincendio e di primo soccorso a tutti i volontari, e ne andrei fiero!
Salve, mi collego all'argomento, il nostro Circolo (regolare A.S.D.) ha un dipendente stagionale part time:
1. abbiamo l'obbligo di fare D.V.R.?
2. Chi lo deve redigere?
Grazie
1. Come è pagato (che contratto ha?)?
2. Un professionista abilitato.
Se ho capito bene significa che non è più valido il tetto massimo dei 7.500,oo euro oltre la quale si applica la R:d.A ?
No, ha capito male. Non c'entra nulla...
Scusate la domanda forse scontata.
Ma questo vuol dire che l'obbligo di applicare il Dlgs.81/08, e quindi redazione DVR e tutto il resto, dovuto alla parificazione socio = dipendente, viene a saltare ?
Quindi io che non ho impianti ma solo una sala riunioni, con rischi minimi dovuti al fornello per far la pasta due volte l'anno il tagliere per il salame e la moka per il caffè, non devo più fare, alcunchè ?
Saluti , Daniele.
Viene a saltare per le APS e le ASD (già ne erano esenti Onlus e Odv riconosciute). Voi chi siete e cosa fate?
Il DUVRI e il DVR c'entrano ben poco con fornelli, taglieri e moke...
Facendo sicurezza cantieri consideravo già ridicolo l'obbligo di redazione del DVR, per le attività sopraesposte !!
Noi siamo un Motoclub con attività prettamente turistiche, che per l'affiliazione alla FMI diventa di diritto ASD.
Non abbiamo dipendenti ne abbiamo mai dato rimborsi o compensi ai soci.
Oltre alle gite turistiche organizziamo due eventi annui : uno prevede anche un breve giro turistico con i partecipanti FMI e non (Motoincontro), il secondo è prettamente un evento statico serale con musica e cibarie(Motoparty); giusto per stare dentro i due eventi esenti, visto che abbiamo partita Iva e siamo in regime 398.
Da un confronto fatto a livello nazionale, ci sono parecchi Motoclub con la nostra configurazione, che hanno molti dubbi su come gestire l'attività amministrativa e la sicurezza.
Complimenti per l'attività che state portando avanti, in questo campo, dove anche le federazioni sono molto carenti.
Molto bene! Finalmente un po' di spese in meno!
Quindi del famigerato DL 81 cosa rimane in vigore e d'obbligo per le ASD?
Se non hanno dipendenti ma solo volontari, direi nulla...
Nemmeno la nomi del R.S.P.P. è rimasta obbligatoria?
Se non devi fare il DUR... non puoi indicare l'RSSP.
1. Salve, in una palestra (a.s.d) oltre alla quota di iscrizione annuale, possono essere chieste delle quote per frequentare dei corsi (tipo danza, aerobica, ecc)?
2. se si, queste quote devono essere una tantum per tutta la durata del corso oppure possono essere mensili e versate solo se quel mese si partecipa al corso e non versate se un mese non vi si partecipa? questo per non essere considerata attività commerciale.
1. SI.
2. E' indifferente.
SCUSATE LA MIA IGNORANZA MA COSA VUOLE DIRE (DUVRI) e cosa vuol dire (DUR) Siete grandi!!!!!!! Saluti Cordial
DVR: Documento Valutazione dei Rischi
DUVRI: Documento unico per la valutazione dei rischi da interferenze
DVR: Documento di Valutazione dei Rischi
DUVRI: Documento unico per la valutazione dei rischi da interferenze