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08 Ottobre 2013

Associazioni e corsi per le Scuole. Sono esenti IVA?

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Adempimenti Fiscali, Contabili e Gestionali
Associazioni e corsi per le Scuole. Sono esenti IVA?

Molto spesso le Associazioni no-profit (sportive, culturali, musicali etc etc) ci scrivono chiedendo come gestire le attività che svolgono per e presso gli Enti Pubblici (in massima parte Scuole – corsi sportivi o musicali o altro – e Comuni – concerti bandistici, spettacoli etc etc).

L’errore più comune commesso è quello di non discutere con l’Ente, prima dell’aver effettuato il servizio, in quale modo sarà liquidato il contributo stabilito. Ci si trova quindi dopo a sentirsi richiedere l’emissione di una fattura (quando spesso l’Associazione non ha nemmeno la partita iva) che prevede anche il pagamento imprevisto di IVA, IRES ed IRAP.

Ma è obbligatorio? Dipende!

In questo nuovo post esaminiamo il caso in cui la prestazione sia commerciale (mentre in quest’altro quando è istituzionale e quindi NON fatturabile). Alcune precisazioni dell’Agenzia delle Entrate hanno chiarito le condizioni necessarie perchè queste entrate possano essere considerate esenti ai fini I.V.A. ex art. 10 d.P.R. 633/72 ed esattamente:

– devono essere rese da istituti o scuole riconosciuti da pubbliche amministrazioni

– le prestazioni devono essere di natura educativa dell’infanzia e della gioventù

– oppure didattiche di ogni genere, compresa l’attività di formazione, aggiornamento, riqualificazione o riconversione professionale

 

ASSOCIAZIONI e SCUOLE PUBBLICHE

In questo caso è praticamente indispensabile formalizzare l’accordo tra Associazione e Scuola con la stipula di una convenzione (firmata dai rappresentanti legali di entrambe le parti).  Nella convenzione deve essere scritto a chiare lettere che la Scuola manterrà il controllo sullo svolgimento del programma didattico e svolgerà la necessaria sorveglianza sugli alunni durante le attività della Associazione.

Dal punto di vista I.V.A., il contributo previsto nella convenzione come rimborso per le spese della Associazione, è considerato esente ai sensi dell’art. 10, comma 1, n. 20, d.P.R. 633/72. Si tratta infatti di prestazioni rese all’infanzia, alla gioventù e didattiche in genere che sono rese da un’associazione (se sportiva addirittura riconosciuta da una federazione o da un ente di promozione sportiva) e sotto il controllo di un ente pubblico (la Scuola).

Dal punto di vista delle altre imposte (IRES e IRAP), i proventi derivanti da convenzioni con enti pubblici non concorrono alla formazione del reddito imponibile dell’Associazione ai sensi dell’art. 143, comma 3, lettera b), T.U.I.R.

 

ASSOCIAZIONI e SCUOLE PARITARIE/ NON PARITARIE

Qui la questione si fa più complessa, quindi seguiteci bene. Si deve comunque redarre una convenzione (firmata dai rappresentanti legali di entrambe le parti) come nel caso precedente ma qui è importante che siano riportati gli estremi del riconoscimento della qualifica della Scuola (paritaria o non) da parte dell’Autorità scolastica regionale. Anche in questo caso è indispensabile che l’Associazione si tuteli ponendo come condizione indispensabile la presenza di un
docente, durante le sue attività, per sorvegliare gli studenti.

Anche in questo caso il contributo previsto nella convenzione come rimborso per le spese della Associazione, è considerato esente IVA ai sensi dell’art. 10, comma 1, n. 20, d.P.R. 633/72  poichè le scuole paritarie (e non) sono comunque sottoposte al controllo dello Stato.

Sono invece dovute IRES ed IRAP poichè queste entrate NON derivano da convenzioni con enti pubblici.

 

ASSOCIAZIONI ed ALTRI ENTI PUBBLICI (es. COMUNI ed altri)

Partiamo da un concetto sostanziale: il mancato riconoscimento o di vigilanza da parte del Ministero della Pubblica Istruzione (o altro ente pubblico) comporta l’applicazione dell’I.V.A. al 22%.

Può succedere però che delle Associazioni svolgano prestazioni educative, didattiche e formative approvate (e spesso finanziate ad esempio coi Piani Diritto allo Studio che i Comuni fanno con le Scuole) da enti pubblici come Enti locali, Amministrazioni statali, Università ecc. E poichè nel finanziamento dell’attività è insita l’attività di controllo e di vigilanza, il contributo previsto nella convenzione come rimborso per le spese della Associazione, è considerato esente ai sensi dell’art. 10, comma 1, n. 20, d.P.R. 633/72!

Non sono dovute IRES ed IRAP se queste entrate derivano da una apposita convenzione con l’ente pubblico.

 

Damiano Dalerba & Stefano Cabot

Direttori area noprofit di TeamArtist

 

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353 risposte a “Associazioni e corsi per le Scuole. Sono esenti IVA?”

  1. Rispondi
    Luca

    Buongiorno, l'anno scorso ho, grazie alla partecipazione ad un bando di reperimento esperti, insegnato violino ad alunni di una scuola primaria. Il bando in questione ha valenza triennale, quindi anche questo nuovo anno (sempre ottobre-maggio) mi troverò ad insegnare nella stessa. La scuola è una primaria pubblica e le ore che mi sono state affidate sono aumentate quindi mi è stato detto che è necessario che io apra la partita IVA poichè il compenso (>5000€ lordi) non può più essere erogato tramite prestazione occasionale.
    La mia domanda è quindi la seguente:
    1. io, ragazzo di 24 anni, che tipo di partita IVA dovrei aprire?
    2. C'è qualche agevolazione?
    3. E a chi dovrei versare i contributi? Inps o Enpals?
    Grazie in anticipo
    Luca

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. A regime dei minimi
      2. Si
      3. L'enpals non esiste più

  2. Rispondi
    Sophie

    Gentile,
    sto avviando un'attività di corsi di formazione per adulti. I corsi sono di crescita personale.
    Sono sul web da ore ma purtroppo difficilmente l'Italia è in grado di provvedere a qualunque informazione utile.
    La mia domanda è: il tipo di corsi che intendo effettuare rientrano come Associazione e quale sarebbe l'iter burocratico da seguire?
    Grazie.
    Cordiali saluti.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Salve, le domande sono due. Sulla prima, SI le Associazioni possono fare corsi di formazione per adulti. L'iter burocratico parte dalla fondazione di una Associazione no profit: servono almeno 3 soci, una sede legale, un presidente. Poi un atto costitutivo, uno statuto e circa 300 euro di spese di registrazione. Quindi... tanta buona volontà! Il nostro servizio di consulenza e questo blog sono a disposizione per aiutarla.

  3. Rispondi
    agnese76

    Buongiorno,
    vi seguo da tempo per la mia asd trovando sempre utili informazioni. Il quesito di oggi è un po' diverso: ho chiesto informazioni per iscrivere mio figlio a un corso di musica. La denominazione dell'attività è "Scuola di musica xxx", nata come "iniziativa dell'associazione musicale yyy" e si dichiara "gestita senza fini di lucro". Nel tariffario compaiono due differenti fasce di prezzo per i corsi: con iva al 4% per i minorenni e con iva al 22% per i maggiorenni. Le mie domande sono:
    1. è possibile che un'associazione culturale yyy pubblicizzi una parte delle sue attività come scuola di musica xxx?
    2. cosa c'entra l'iva se i corsi sono attività istituzionale?
    3. nel caso in cui la gestione non fosse corretta, associando mio figlio rischio qualcosa o la responsabilità di eventuali problemi ricadrebbe esclusivamente sui membri del direttivo?
    Sarebbe il colmo stare attenta a non sgarrare con la mia asd e poi venir sanzionata come socia di un'altra associazione!
    Vi ringrazio per fugare ancora una volta i miei dubbi e farmi dormire sonni tranquilli!

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. No
      2. Non avrebbero dovuto indicarla
      3. Lei non rischia nulla

  4. Rispondi
    Associazione

    buongiorno
    siamo un'associazione con partita IVA e codice fiscale che ha prevalente scopo istituzionale e non commerciale
    la nostra associazione deve partecipare ad una gara istituita da un comune per la gestione di una scuola di musica.
    In pratica, per la gestione della scuola si dovrebbe ricevere in parte un contributo dal Comune stesso e in parte si dovrebbero chiedere le quote di partecipazioni all'anno scolastico direttamente agli studenti (o ai loro genitori).
    Domande:
    1. al Comune che mi concede questo contributo è sufficiente rilasciare una semplice ricevuta o dobbiamo emettere fattura con IVA? Se non è dovuta l'IVA quale riferimento normativo devo scrivere sulla fattura/ricevuta?
    2. agli studenti/genitori per le quote di iscrizione dobbiamo applicare l'IVA? E dobbiamo emettere fattura o basta una semplice ricevuta? Anche qui vorrei sapere cosa indicare come riferimenti di legge.
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Se fate una Convenzione e vi versano un contributo si tratta di una attività istituzionale ed è quindi sufficiente una ricevuta. MA NON é DETTO CHE IL COMUNE ACCETTI. Vi conviene quindi sincerarvene PRIMA col Comune stesso. Diversamente, se pretenderanno una fattura, dovrete avere la partita iva ed emettere una fattura (tale entrata sarà però commerciale e non istituzionale. Tale fattura potrà essere esente iva secondo l'ex art. 10 d.P.R. 633/72 come scritto nel post.
      2. Dipende. Questi studenti dovranno preventivamente diventare vostri soci?

      • Rispondi
        Associazione

        Grazie per le risposte.
        In merito al secondo punto, gli studenti non diventano nostri soci, ma dovrebbero solo contribuire alla spesa per partecipare ai corsi di musica.
        Nel mio precedente post mi sono dimenticata di dire che siamo in regime di legge
        398/1991.
        L'attività che verrà svolta è decisamente istituzionale, ma vorrei avere la certezza che non devo applicare l'IVA sulle ricevute agli studenti e se devo indicare la stessa norma di esenzione IVA riportata nella risposta al primo quesito.
        Grazie ancora

  5. Rispondi
    elisa s.

    Buonasera, purtroppo gli istituti scolastici con cui collaboriamo ci hanno "costretti" ad emettere fattura per dei corsi che abbiamo svolto durante l'anno scolastico.
    Ora devo versare l'IVA ma non trattandosi di pubblicità/sponsorizzazione la verso ugualmente al 50% o al 100&?
    Ringrazio anticipatamente per la risposta

    • Rispondi
      TeamArtist

      E' esente.. una fattura non ha obbligatoriamente l'IVA

  6. Rispondi
    Virginia

    Salve,
    Ho un'associazione culturale teatrale con codice fiscale e partita IVA.
    Quest'inverno sono stata contattata da un'associazione di promozione sociale del mio comune perché, in seguito alla vincita di un bando, avevano bisogno di un'associazione culturale teatrale che si prendesse cura di un laboratorio teatrale all'interno di una scuola media, con un gruppo di ragazzi "difficili" individuati dai professori e appartenenti a diverse classi dell'Istituto. Il laboratorio si è svolto una volta a settimana da febbraio a fine maggio (ogni incontro durVa 2 ore). Gli accordi iniziali con l'associazione di promozione sociale era che noi avremmo avuto come compenso metà della cifra da loro vinta tramite bando (200€). Ora la scuola ha chiesto all'associazione una rendicontazione per poter procedere al versamento della somma prevista e l'associazione, a sua volta, ha chiesto a me una pezza giustificativa pari alla somma che dovrei ricevere come compenso. Devo fare una fattura? Con l'IVA a? Oppure una ricevuta di prestazione occasionale? Cosa mi conviene, visto il già esiguo compenso? Grazie mille!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Per lei, che non si rapporta con la scuola, è sufficiente una ricevuta

  7. Rispondi
    Daniele

    Buongiorno,
    premetto che con la nostra srl fattureremo ad un istituto scolastico con esenzione d'IVA.
    Pensavamo di pagare le nostre formatrici con ritenuta d'acconto al 20% per un max lordo annuo di €5.000.
    La domanda è quindi la seguente: esiste un metodo più vantaggioso per pagare le nostre formatrici? Esiste qualche agevolazione fatturando alla Scuola con esenzione d'IVA per retribuire la nostra forza lavoro?
    Grazie mille
    Daniele
    3474318190

    • Rispondi
      TeamArtist

      Salve, questo blog è gratuito solo per le Associazioni, non per le Società.

  8. Rispondi
    graziano sonnino

    Salve sono un ragazzo che insegna teatro nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria con un associazione. Da settembre mi piacerebbe aprire una mia associazione, il commercialista mi ha consigliato di aprire un'associazione culturale ma ho molte domande a riguardo:
    1 I genitori possono pagare la quanta mensile?
    2 Io posso ritirare i soldi dati dai genitori ed riutilizzarli per l'associazione e prendere un compenso anche per me?
    3 Devo pagare tasse?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. In linea di massima, si
      2. Idem
      3. Dipende da come organizza l'Associazione.
      A naso le serve una consulenza che le permetta di organizzare da subito le cose in modo corretto. Se parte male rischia di incappare facilmente nel reato di evasione fiscale.

  9. Rispondi
    Giovanni

    Buongiorno, sono un socio di un associazione culturale musicale; abbiamo una convenzione con una scuola elementare per un corso di musica, nella convenzione vi è scritto che il corso sarà finanziato dai genitori degli alunni e non dalla scuola, e l'associazione a fine corso dovrà fare la fattura alla scuola, la quale verserà gli importi corrisposti dai genitori stabiliti dalla convenzione.
    L'associazione è titolare di partita iva, puo beneficiare dell'esenzione iva ai sensi dell'art 10 comma 20 dpr 633/72?

    • Rispondi
      TeamArtist

      A mio parere, come scritto nel post, si. Ovviamente dipende dal tipo di Scuola.

      • Rispondi
        jo

        "... la fattura alla scuola, la quale verserà gli importi corrisposti dai genitori stabiliti dalla convenzione."

        D. Ma a quale titolo la scuola può ricevere importi dai genitori, e soprattutto come può rendicontarli?

        • Rispondi
          TeamArtist

          E' un problema della Scuola e non vostro. In ogni caso i genitori possono fare erogazioni liberali alle scuole (è previsto dalle norme).

  10. Rispondi
    Francesca

    Buongiorno
    sono il Presidente e Legale Rappresentante di una società cooperativa regolarmente iscritta al Registro delle Imprese con attività prevalente di formazione e mediazione,ed iscritte albo nazionale delle cooperative di produzione e lavoro,
    Avrei bisogno di un chiarimento.La mia società cooperativa gestisce su incarico della Pubblica Amministrazione un progetto educativo nell'ambito della Giustizia Riparativa destinato ad una particolare utenza (minori in carico al Servizio Sociale per i Minorenni, Dipartimento Giustizia Minorile, Ministero della Giustizia). Dovendo emettere fattura, vorrei sapere se è dovuta o meno l'iva ex DPR 633/72 o se è prevista altro tipo di esenzione o agevolazione?
    Ringraziando anticipatamente per l'attenzione e la disponibilità, porgo distinti saluti.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Salve, questo blog è dedicato alle sole Associazioni no profit e non alle Cooperative. Non possiamo quindi aiutarla.

  11. Rispondi
    ANNALISA LECCA

    Offro servizi e laboratori didattici nella mia fattoria per le scolaresche, non avendo agriturismo, per consumare il pasto,(sempre in continuità con la didattica per una sana alimentazione) mi appoggio ad un'altra fattoria dell'associazione. Domanda:
    1. Devo pagare l'IVA all'agriturismo?
    2. o sono esente come per la didattica, visto che c'è un progetto da parte della scuola?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Se vi fattura... si!
      2. No, non è esente.

  12. Rispondi
    Francesco

    Buongiorno,
    sono un dirigente di una ASD che fa corsi nelle scuole. Abbiamo chiesto alla scuola una "convenzione" ma inutilmente in quanto ci propongono un "contratto di prestazione d'opera". Va bene lo stesso?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Avete partita iva?

  13. Rispondi
    piero

    sono il responsabile amministrativo di una asd affiliata all'ente di promozione sportiva msp, gestisco la scuola vela di un'altra asd affiliata alla fiv, nelle fatture che intercorrono tra le due associazioni l'IVA è esente?

    • Rispondi
      TeamArtist

      A naso direi proprio di no. In base a quale articolo del Decreto IVA supponete ciò?

  14. Rispondi
    anna

    Ripropongo un tema sul.quale abbiamo già parlato. Non ho chiari alcuni punti.
    La nostra associazione aps denominata (A)stipula con un altra associazione (B) una convenzione per realizzare corsi extra scolastici per i bambini di una scuola.
    Domande
    1: ass A deve emettere fattura nei confronti della somma richiesta all ass (B)?
    2: ass (A) deve avere p iva per questa operazione?
    3: iva a quanto ammonta in percentuale?
    4: il contributo è entrata istituzionale e quindi defiscalizzata?
    5: ass (A) come retribuisce a sua volta gli operatori che svolgono concretamente l attività dato che dal 31 dicembre non sarà piu in vigore il contratto a progetto con ritenuta? Aprire p iva per cifre orarie cosi basse è assurdo. Nessuno lo farà. Da scartare anche l ipotesi dell assunzione perché troppo onerosa x l.ass (A)
    6: l assicurazione per l operatore chi deve garantirla dato che le attività vengono svolte nei locali della scuola elementare?
    Grazie.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Salve, ha raggiunto il limite di 100 quesiti gratuiti per utente. Se vuole postare nuovi quesiti può avvalersi di una consulenza dedicata: http://www.teamartist.com/consulenza/

  15. Rispondi
    cristina oltolini

    Buongiorno, avrei bisogno di porvi questo quesito: la nostra associazione è stata incaricata da un ente privato (incaricato a sua volta dal Comune dove opera) di realizzare un progetto sportivo in una scuola primaria.
    1. Dovendo emettere la fattura a questo ente, ci chiediamo se possiamo avvalerci dell'esenzione in base all'art 10 comma 20 dpr 633/72, visto che durante le lezioni la responsabilità della vigilanza rimane dell'insegnante titolare della classe. L'ente a cui dobbiamo fatturare si tratta di una fondazione sportiva che raggruppa le associazioni sportive e culturali del territorio.
    2. Se non fosse prevista l'esenzione in questo caso, come dobbiamo fatturare e con quale aliquota?
    La stesso Ente vorrebbe incaricarci di condurre un campo sportivo:
    3. la stessa domanda è su come fatturare e se è prevista esenzione (le iscrizioni vengono incamerate dall'ente).
    Grazie per l'attenzione

    • Rispondi
      TeamArtist

      Prima di tutto. Avete partita iva e siete in regime 398?

      • Rispondi
        Cristina

        si rientriamo nella 398, e l'ente di cui le parlo è una onlus e a cui rilasciamo il servizio, come si evince dal loro statuto, persegue gli stessi fini istituzionali della nostra associazione.

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. A mio parere, no. Ma mi rendo conto che sia interpretabile diversamente.
          2. 22%
          3. vedi sopra

  16. Rispondi
    Elena

    gentilissimi,
    una aps svolge attività commerciale nei confronti di scuole e tale attività (progetti di orientamento per gli alunni) è regolata da un contratto tra le parti
    1. non possiamo applicare l'esenzione iva ai sensi dell'art. 10 comma 1 nr.20 dpr 633/72 perchè non siamo una onlus...è giusto?
    2. se ho capito bene il discrimine tra fatturare o meno l'attività è la presenza di una convenzione in cui sia esplicitato che la scuola riconosce un contributo/rimborso spese all'associazione. Nel nostro caso quindi sarebbe a dire che i nostri formatori dovrebbero svolgere l'attività a titolo volontario e l'associazione chiedere solo un contributo per le spese di gestione, materiali etc...è così?
    grazie infinite

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Giusto
      2. Giusto

  17. Rispondi
    Giovanna

    Una APS regolarmente iscritta al registro, ha effettuato consulenza in materia di formazione ad un'altra associazione. Poiché la prestazione è occasionale e connessa all'attività istituzionale, si deve emettere fattura con iva al 22% oppure ricevuta con ritenuta d'acconto al 20%? E' esente da Ires e Irap? Grazie mille

    • Rispondi
      TeamArtist

      Che tipo di formazione?
      In ogni caso, di certo non potete fare una ritenuta d'acconto come Associazione. Potete fare fattura e potrebbe anche essere esente iva... Ma è una di quelle questioni delicatissime che andrebbe studiata nel dettaglio.

  18. Rispondi
    lila

    Se una ASD è a sua volta accreditata e riconosciuta ufficialmente (per esempio dal MIUR) come ente formatore, i suoi corsi per le scuole (ma anche per privati, e in questo caso si tassa l'entrata) dovrebbero essere esenti IVA ex art. 10 DPR 633/72 in quanto:

    ... resi da istituti o enti riconosciuti da pubbliche amministrazioni (MIUR)
    ... di natura educativa dell’infanzia e della gioventù.
    e comunque... didattiche di ogni genere, compresa l’attività di formazione, aggiornamento, riqualificazione o riconversione professionale.

    È corretto? Grazie per la vostra professionalità:

    • Rispondi
      TeamArtist

      Direi di si. Attenzione "esenti iva" non significa "non imponibili".

      • Rispondi
        lila

        TEAMARTIST: Direi di si. Attenzione "esenti iva" non significa "non imponibili"...

        Certo. Niente IVA ma tassazione. Tuttavia, se l'attività didattica è direttamente connessa all'attività istituzionale l'imponibile dovrebbe essere calcolato in modo ridotto, o sbaglio?

        • Rispondi
          TeamArtist

          Dipende dal vostro regime Contabile. Siete in 398?

          • lila

            TEAMARTIST: Dipende dal vostro regime Contabile. Siete in 398?

            Certo. Poi non approfitto più del vostro tempo e cortesia. 🙂

          • TeamArtist

            Mi pare tutto a posto quindi.

  19. Rispondi
    Michele Mangani

    Buongiorno, sono il direttore artistico di un'associazione musicale no profit, che svolge un corso musicale in diverse scuole elementari statali,durante l'orario scolastico. Il nostro progetto rientra anche nel POF della scuola, con cui a inizio di ogni anno scolastico firmiamo una convenzione.
    Parte del finanziamento del progetto è anche sostenuto dal comune.
    1. Possiamo rientrare nelle condizioni dell'esenzione IVA?
    2. Quali sono le procedure per ottenere tale agevolazione?

  20. Rispondi
    enzo

    Salve sono presidente di un'associazione culturale e sociale senza scopo di lucro, chiedevo per organizzare un campo estivo in una scuola statale ma di proprietà del comune di Napoli usando spazi sia esterni che interni:
    1. a chi chiedere l'autorizzazione? all'ufficio comunale?
    2. viene rilasciata?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Chieda alla Segreteria dell'Istituto Comprensivo della Scuola. Loro la indirizzeranno all'ufficio comunale e al dirigente di riferimenti.
      2. Normalmente si, ma dipende da mille aspetti.

  21. Rispondi
    andrea

    Buongiorno, Volevo sapere se secondo voi una asd senza partita iva che ha stipulato una convenzione con il Comune rispettando tutti i crismi delle convenzioni può essere considerata esente iva ai sensi dell'art. 10 comma 1 n. 20 del DPR633/72 per il contributo che riceve pr un progetto concordato o se non avendo l'asd partita iva il contributo va considerato fuori campo applicazione dell'iva.

    • Rispondi
      TeamArtist

      La questione è leggermente diversa. A nostro parere i contributi a seguito di convenzioni sono entrate istituzionali e come tali non imponibili (quindi non sottoposti a fatturazione e ad alcuna tassazione).
      Il problema sorge in alcuni casi quando i comuni pretendono invece una fattura... qui si crea un cortocircuito.

      • Rispondi
        andrea

        E' proprio questo il caso. Il Comune non sblocca i soldi se non riceve un documento (almeno la ricevuta) con indicazione del motivo per il quale non si applica l'iva.
        Quindi ribadisco la domanda: " Quale dicitura secondo voi possiamo inserire considerato il fatto che senza non ci sbloccano il contributo? Va bene Operazione esente iva ai sensi dell'art. 10 comma 1 n. 20 del DPR633/72 ? o non avendo l'asd partita iva il contributo va considerato fuori campo applicazione dell'iva?
        Grazie in anticipo per la risposta

        • Rispondi
          TeamArtist

          No, state tutti facendo confusione. I contributi tra enti pubblici e enti non commerciali non sono imponibili e come tali sono al di fuori dell'applicazione dell'iva a prescindere! Proprio perchè non sono il pagamento di una prestazione... Se fossero stati il pagamento di una prestazione invece, si andrebbe a discutere se sia esente iva o meno perchè sarebbe comunque d'obbligo la fatturazione.
          Se il Comune ha dei dubbi in questo senso, faccia fare loro un interpello all'ANCI. Ma mi pare strano perchè tutti i comuni versano continuamente contributi (a scuole, parrocchie, associazioni, ).

  22. Rispondi
    Lorenzo

    Buongiorno ragazzi. La nostra asd ha accettato di organizzare per l'istituto scolastico e per il comune il doposcuola per le elementari del paese, anticipo che la domanda è stata fatta direttamente e oralmente al sottoscritto (presidente dell'asd) dall'assessore all'istruzione del paese e dalla preside della scuola e non in modo scritto.
    Dato che non siamo ancora partiti (da settembre 2015) vorrei eventualmente "correggere" gli errori che stiamo facendo, perchè mi pare che in comune e in presidenza non ne sappiano molto di burocrazia legata alle asd.
    difatti dai post sopracitati si evince che l'iter giusto dovrebbe essere :far pagare ai genitori la retta del doposcuola direttamente in comune e ricevere poi un contributo dallo stesso per rientrare delle spese dei collaboratori che noi forniamo e che si occuperanno di gestire i bambini.
    Invece ho preparato una brochure in cui è specificato che i genitori pagheranno direttamente l'asd per fare fronte alle spese sostenute (rimborsare e compensare istruttori sportivi e responsabili dell'accudimento dei bimbi nelle ore del doposcuola.
    1 è dunque d'uopo correggere la rotta e far pagare le famiglie in comune e poi chiedere che quei soldi vengano versati sul conto dell'asd come rimborso spese?
    2 se i soldi che entrano sul conto fossero di più delle spese che affrontiamo, possiamo comunque tenerli nel fondo cassa magari giustificando il "guadagno" come futuro investimento per le attività sportive che abbiamo attive? (es acquisto di materiali per i corsi, pagamento di affitti palestre ecc?)
    3 premettendo che nessuna delle collaboratrici ha un reddito, se una di queste ragazze laureate o laureande è da noi messa a badare ad esempio ai compiti del doposcuola, ausilio ed aiuto nell'ora del pranzo al sacco ecc. (quindi è presentata come una delle nostre responsabili del servizio da noi creato) come dobbiamo inquadrarla: volontaria con rimborso spese forfettario, collaboratrice da inquadrare come lavoratrice parasubordinata e pagarci sopra ritenuta d'acconto del 20 perc. o che altro?
    4 se queste nostre responsabili del doposcuola fanno 4 ore per 4 gg a settimana per l'intero anno scolastico (sett.-giugno) è possibile ancora considerarlo volontariato?
    5 se una di queste collaboratrici del doposcuola è per esempio anche una insegnante qualificata di zumba, possiamo toglierci i problemi "gonfiando"la retribuzione per le ore dell'attività di zumba nel doposcuola sino ad arrivare al rimborso concordato? (ad es 110 euro all'ora per un'ora a settimana)

    grazie e a presto!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Il punto è un altro.
      1. Voi state facendo una prestazione per il Comune? Per la Scuola? Per le famiglie?
      2. State facendo una prestazione che vendete o sulla quale volete un contributo, oppure volete un rimborso?

      A seconda di quello che sceglierete, ne derivano cose diverse, soprattutto sul piano fiscale.
      Ma non sceglierete solo voi, quanto anche il Comune, la Scuola e le famiglie.

      A mio parere la cosa migliore è che voi facciate una convenzione col Comune e che sia lo stesso a darvi un contributo per lo svolgimento del servizio. In questo modo voi ne avreste il massimo vantaggio. Discutetene con loro e vedete se è possibile.

      • Rispondi
        lorenzo

        grazie, mi e stato molto utile, sopratutto la consulenza telefonica. domanda: se un istruttore sportivo firma una lettera d'incarico, visto che i bimbi del doposcuola saranno tesserati e assicurati direttamente all'associazione per le attività sportive proposte, cosa faccio firmare alla laureanda che pago con vaucher e che mi segue i bimbi per i compiti?

        • Rispondi
          TeamArtist

          Sempre una lettera di incarico.

  23. Rispondi
    Giuseppe

    Buonasera, ho un dubbio in merito alla fornitura di energia elettrica
    1. l'IVA è al 10% come per il gas ?
    Associazione sportiva dilettantistica iscritta al registro coni e scuola nuoto federale FIPSAS.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Non ci risulta.

  24. Rispondi
    Ricardo

    Buongiorno, noi abbiamo stipulato un "contratto" scritto con una scuola media (pubblica) per l'insegnamento della pallavolo. L'attività fa parte del POF (Piano Offerta Formativa), gestita dalla stessa scuola con la presenza dell'insegnate durante le ore curricolari. Abbiamo tesserato le allieve per una questione di assicurazione alla nostra EPS e per partecipare ai 2-3 eventi sportivi organizzati da loro. Non hanno compilato nostro modulo ammissione socio in quanto noi abbiamo rapporto diretto con la scuola; ci paga la scuola tramite bonifico infatti.

    1. le allieve sono soci?
    2. lo sono diventate per l'iscrizione alla nostra EPS?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Formalmente no, perchè l'unico modo per diventare soci è questo.
      2. E' diverso. Per poterli tesserare all'EPS avete dichiarato che fossero vostri soci... se non è vero avete dichiarato il falso.

  25. Rispondi
    Francesca

    Abbiamo stipulato un accordo con un circolo didattico per poter insegnare musica, progetto interamente finanziato dai genitori. Abbiamo firmato un contratto dove c'era l'indicazione del compenso iva compresa.
    Ci viene addirittura richiesto l'invio della stessa in formato elettronico per poi poter ricevere il compenso che poi verrà girato all'operatore che svolgerà l'attività a scuola.
    Ora non avremmo intenzione di aprire anche partita iva anche perchè questa sarà una cosa occasionale e non so se potremo riproporre l'anno prossimo.
    Credo inoltre di aver intuito dai post letti in precedenza che trattandosi di attività istituzionale, non è prevista nè iva nè tantomeno fattura ma dovrebbe figurare come rimborso spese.
    1. C'è quindi da riformulare la convenzione?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Se volete evitare di dover aprire partita iva, emettere fattura elettronica e pagare ires e irap, SI. Un conto infatti è vendere una prestazione, un altro realizzare un progetto insieme ad un ente pubblico da cui si riceve non un pagamento ma un contributo spese.

  26. Rispondi
    Paola

    Buongiorno, abbiamo stipulato con una scuola pubblica un accordo per la pratica della pallavolo all'interno del POF (Piano Offerta Formativa):

    1. I ragazzini della scuola (media) devono diventare obbligatoriamente nostri soci?
    2. Noi li abbiamo tesserati presso la nostra EPS per motivi di assicurazione in caso di infortunio e per partecipare agli eventi organizzati dall'EPS. Sono diventati nostri soci? perché come allievi della scuola, non hanno compilato nostro modulo di ammissione a socio.
    3. Dobbiamo rendicontare un'eventuale quota associativa per allievo dal contributo che ci ha dato la scuola?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. No
      2. L'unico modo per diventare soci è questo. Ma il problema è un altro. Quando li avete tesserati all'EPS avete dovuto dichiarare loro che questi atleti erano vostri soci. Avete quindi dichiarato il falso?
      3. Sarebbe un falso. La quota associativa deve essere pagata dal socio, non da altri!

  27. Rispondi
    davide

    Salve, il vostro articolo dice:

    ASSOCIAZIONI e SCUOLE PUBBLICHE
    In questo caso è praticamente indispensabile formalizzare l’accordo tra Associazione e Scuola con la stipula di una convenzione (firmata dai rappresentanti legali di entrambe le parti). Nella convenzione deve essere scritto a chiare lettere che la Scuola manterrà il controllo sullo svolgimento del programma didattico e svolgerà la necessaria sorveglianza sugli alunni durante le attività della Associazione.
    Dal punto di vista I.V.A., il contributo previsto nella convenzione come rimborso per le spese della Associazione, è considerato esente ai sensi dell’art. 10, comma 1, n. 20, d.P.R. 633/72. Si tratta infatti di prestazioni rese all’infanzia, alla gioventù e didattiche in genere che sono rese da un’associazione (se sportiva addirittura riconosciuta da una federazione o da un ente di promozione sportiva) e sotto il controllo di un ente pubblico (la Scuola).

    L'articolo 10, c1, n 20 parla di ONLUS, e non siamo un'associazione di promozione sociale..possiamo usufruire anche noi dell'esenzione iva (in presenza di una convenzione con l'istituto per realizzare delle attivitá di formazione storica)?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se avete una convenzione che senso ha che fatturiate?

  28. Rispondi
    STEFANO

    Mi potreste inviare un modello di convenzione con Enti Pubblici/Scuole per la realizzazione di una convenzione (al fine di non dover emettere fattura?).

    • Rispondi
      TeamArtist

      Stiamo per farlo! Stia sintonizzato su questi schermi...

  29. Rispondi
    STEFANO

    Ho sentito spesso parlare della stipula di una "convenzione". Ma non sono riuscito a trovare un fac-simile. Avete una traccia di riferimento da poter utilizzare per futuri accordi?
    Ringraziando in anticipo, invio cordiali saluti.
    Stefano.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Purtroppo no. Ma le scuole, invece, ne hanno sicuramente.

  30. Rispondi
    Assunta Lacovaro

    Salve, una ODV (onlus di diritto perché iscritta nel Registro Regionale del Volontariato) ha Partita Iva.
    Ha stretto un accordo di Partenariato con una scuola pubblica per un progetto di campo scuola estivo 2014. Ora il Comune li deve pagare e ha richiesto la ft. E' corretto farla:
    1) senza ritenuta d'acconto
    2) in esenzione di Iva Art.10 dpr 633/72 in quanto il progetto riguarda l'infanzia e il contributo deriva da un ente pubblico?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Credo di si.
      2. Idem
      In tutta onestà però le consiglio di confrontarsi con l'amministrazione scolastica perchè è una materia delicatissima. Non prenda per oro colato i nostri suggerimenti.

  31. Rispondi
    Paola

    Siamo una onlus che svolge educazione ambientale nelle scuole.
    1. Tali attività sono esenti iva, giusto?
    2. La scuola deve pagare queste attività svolte, ma dice che lo può fare solo dietro presentazione della fattura elettronica. Noi non avendo partita IVA non possiamo emettere fattura. Quindi come fare?
    3. Dobbiamo aprire partita IVA, anche se tali attività sono esenti IVA?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Dipende. Avete una convenzione?
      2. Questa domanda mi fa presupporre che non abbiate una convenzione... Detto ciò, per adesso la fattura elettronica non è ancora obbligatoria. In ogni caso, dovrete avere la partita iva per poter emettere qualsiasi tipo di fattura.
      3. Certo. Che una attività sia esente iva non significa che l'imponibile sia esente IRES.

  32. Rispondi
    Paolo88

    1. Una ASD che vuole realizzare un progetto in una scuola sotto la vigilanza degli insegnanti deve stipulare la convenzione direttamente con l'Istituto Scolastico?
    2. E se si si tratta di operazione esente Iva anche se non c'e vigilanza del MIUR o del Comune o di altro ente pubblico statale?
    3. Il rimborso spese può essere indicato come compenso?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Si sta avventurando in un campo minatissimo... dove vi sono molte poche certezze. Sinteticamente:
      1. Si
      2. Solitamente si
      3. A chi?

  33. Rispondi
    oriana

    Ho letto tutti (o quasi) i quesiti relativi alle convenzioni con gli enti pubblici e le vostre risposte ma ho un dubbio enorme relativamente ad un bando del comune di Roma al quale vorremmo partecipare. Il bando è praticamente una gara di appalto, regolata dal codice degli appalti. Fermo restando che l'attività oggetto del bando rientra nelle finalità istituzionali dell'associazione, la mia domanda è:
    la somma indicata nel bando può essere considerata non commerciale? Rientrare cioè nella casistica dell'art.143 TUIR?
    Ho letto molto sui contributi/corripettivi in convenzione ma non riesco a capire se anche le somme regolate dal codice degli appalti possano essere considerate tali.
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      A nostro parere, no. Ma si dovrebbe leggere il bando per poterlo dire con cognizione di causa.

  34. Rispondi
    Pamela De Paolis

    Salve,
    sono la presidente di un'APS che si occupa di divulgazione scientifica e che propone, a riguardo, diverse attività laboratoriali presso le scuole pubbliche del comprensorio in cui opera. Le suddette attività prevedono un contributo da parte dei genitori degli alunni. Dato che tale contributo perverrebbe alla scuola e quest'ultima provvederebbe alla liquidazione finale, siamo costretti ad emettere fattura all'ente?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende da come è attivato il progetto. Tramite una convenzione che prevede un contributo spese?

  35. Rispondi
    Bruna segretario di asd

    Buongiorno, nel periodo estivo gestiamo per conto del ns. comune l'Estate Ragazzi e per questo il Comune ci chiede fattura. E' giusto? Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dipende. Avete stipulato una convenzione oppure avete ricevuto un incarico?

  36. Rispondi
    marinella

    Buon giorno. Ho trovato molti post riguardanti l'argomento di rimborsi spese esenti IVA secondo l'art. 10 DPR 633/72 e riferiti ad associazioni ASD e culturali che stipulano una convenzione con enti pubblici. Non sono riuscita a trovare (forse per una ricerca non affinata) nulla che riguardi i rimborsi o erogazioni anche da privati fuori campo o escluse IVA secondo l'art. 4 del DPR 633/72. Vedi anche art. 7 dello stesso DPR.
    Non vorrei interpretare malamente, ma io intendo che una associazione culturale, se svolge attività secondo gli scopi istituzionali e che abbia in statuto o atto costitutivo le clausole richieste, può ricevere rimborsi o contributi anche da privati e che questi rimborsi e contributi siano esclusi dall'applicazione dell'IVA.
    Gradirei conoscere la vostra opinione. Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Assolutamente no.

      • Rispondi
        marinella

        Scusate, mi piacerebbe chiarirmi meglio le idee: quale sarebbe quindi il campo di applicazione degli art 4 e 7 del DPR 633/72?

        • Rispondi
          TeamArtist

          E' una domanda moooooolto vasta. Cerchi di capire il principio che sta dietro: se fosse come dice lei, le Associazioni potrebbero fare concorrenza sleale alle Aziende, senza alcun obbligo di licenze, tutela dei lavoratori, tasse ridotte etc etc...

          • marinella

            Grazie, ho compreso la problematica.

  37. Rispondi
    Andrea Silvestri

    La nostra Associazione sta promuovendo un progetto educativo per bambini delle scuole per l'infanzia in collaborazione con 6 Istituti del territorio. Questo progetto rientra nel POF degli istituti. Poichè il progetto prevede la realizzazione e la stampa di libricini vorremmo poter chiedere alle aziende che ci stamperanno i libri l'esenzione iva ai sensi dell'art. 10. n.20 D.P.R. 633/72 in quanto dice "le spese educative per l'infanzia e la gioventù e quelle didattiche di ogni genere, anche per la... fornitura di libri e materiali didattici... ".
    l'Associazione non fattura agli asili ma donerà questi libricini. In pratica vorremmo sapere se abbiamo diritto ad avere l'esenzione per l'iva in acquisto per prestazioni e ben i riferiti al progetto in questione.

    • Rispondi
      TeamArtist

      A nostro parere si, ma le consiglio un interpello alla Agenzia delle Entrate (anzi, lo consiglio all'editore visto che è lui a rischiarsela...)

  38. Rispondi
    Gavino

    salve,
    a seguito di una convenzione stipulata con la direzione scolastica di un istituto Comprensivo statale, anche quest'anno da febbraio a giugno abbiamo effetuato corsi di educazione motoria e pratica del minibasket in favore delle classi della scuola primaria, l'ultima lezione si e svolta il 9 giugno, dopo circa 10 giorni ho consegnato la fattura cartacea per la liquidazione, ma la segreteria mi ha comunicato che in ottemperanza del D.M. n 55/2013 a partire dal 6 giugno per la regolarizazzione di tutti i contratti in essere si devono fornire solo fatture elettroniche....., al momento mi pare un gran caos, posso avere un vostro consiglio? Grazie.
    Saluti, Gavino.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Purtroppo non possono fare diversamente. Le conviene rivolgersi ad un professionista abilitato e far emettere a nome vostro la fattura elettronica.

      • Rispondi
        EMANUELE FORESTI

        Salve, sono il presidente di una asd regolarmente affiliata alla FIP e al registro del Coni. Da dopo il 6 giugno è sorto un problema con i pagamenti nelle scuole alle associazioni sportive a causa delle fatture elettroniche. Nel passato anno scolastico abbiamo svolto un progetti di attività motoria e minibasket durante l'orario curriculare con fondi scolastici.
        A. Nei passati anni al termine del progetto presentavamo regolare ricevuta fiscale in segreteria e regolarmente veniva pagata. Infatti non emettevamo fattura in quanto rientrava nell'attività istituzionale.
        B. Da quest'anno le scuole non posso piu pagare i fornitori o terzi senza che questi non emettano fattura elettronica e qualsiasi ricevuta fiscale cartacea.
        1. C'e un modo per fare ricevute fiscali elettroniche?
        2. o dobbiamo emettere per forza fattura elettronica?
        Mi sembra assurdo che non possiamo piu ricevere contributi dagli enti pubblici (dal 6 giugno in particolare dalle scuole).
        3. E se da marzo 2015 che la fatturazione è obbligatoria per tutti gli enti pubblici come facciamo a ricevere i contributi senza emettere ricevuta fiscale?
        Il problema mi si è creato non solo in una scuola ma ben in 4... attendo un vostro aiuto.
        4. Ma se l'attività è istituzionale (previste dal proprio statuto) non si poteva emettere regolare ricevuta fiscale?

        • Rispondi
          TeamArtist

          A. Ciò è ed era possibile solo se tale attività veniva svolta attraverso una convenzione e la scuola vi riconosceva un contributo spese e non il pagamento di una prestazione.
          B. Non è esattamente così: oggi le scuole possono continuare a stilare convenzioni e a riconoscere contributi. Non possono, invece (ma non potevano neanche prima) pagare una prestazione senza l'emissione di una fattura (che prima doveva essere "normale" oggi deve essere elettronica).
          1. No
          2. Si (se non fate una convenzione appunto)
          3. Appunto stilando una convenzione che prevede un contributo spese e non il pagamento di una prestazione.
          4. No, non è il vostro statuto a determinare quali siano le prestazioni istituzionali e quali quelle commerciali...

  39. Rispondi
    Maria Marcella Izzo

    Salve,
    1. potreste dirmi se e come si possono avere contributi come rimborso spese ed ampliamento di un'associazione culturale che si occupa di servizi scolastici e professionali?
    2. Esistono anche agevolazioni sul fitto e bollette?
    grazie, vi prego rispondetemi al più presto.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Da chi?
      2. Sull'affitto, no. Sulle bollette, dipende. Dovete sentire direttamente l'ente gestore del serivizio di fornitura.

  40. Rispondi
    Gruppo "Teatro della Scodella"

    E'corretto emettere fattura esente IVA Art. 4 DPR 633/72 con il solo codice fiscale dell'Associazione nei confronti della Soprintendenza Archeologica di Pompei per la lettura di alcuni brani durante le visite serali al sito archeologico?
    Si ringrazia anticipatamente.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Assolutamente NO. Senza partita iva NON si può emettere fattura.

  41. Rispondi
    VALENTINA

    Salve, l'a.s.d. di cui sono segretaria vorrebbe organizzare un campus estivo. Premetto che abbiamo la concessione di un centro sportivo comunale per cui utilizzeremmo gli spazi da noi gestiti. Le attività saranno indirizzate ovviamente a minorenni, non associati né tantomeno associabili.
    1. che natura hanno queste prestazioni?
    2. Essendo l’attività rivolta a non soci o a non tesserati, ai fini fiscali quale è idoneo documento di incasso che l’associazione è tenuta ad emettere, anche ai fini della detraibilità del relativo costo per i genitori?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Commerciali
      2. Fattura intestata

  42. Rispondi
    Mariarosaria

    buonasera, sono il presidente di un'associazione culturale, avrei due quesiti da porle:
    1. come presidente posso effettuare una prestazione lavorativa verso terzi e poi la cifra non la incasso io ma la devolvo all'associazione? es. in un bando pubblico prevedo per l'attivita' dello staff una spesa di 1000 euro per accompagnare turisti. Se sono io ad accompagnarli, posso poi devolvere i 1.000 euro all'associazione come fondo cassa?
    2. fiscalmente, si può fare?
    3. e in un bando pubblico che e' esente iva, i professionisti che collaborano con noi, devono emettere fattura senza iva?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. La domanda è confusa... e non appare coerente con l'esempio. Alla domanda rispondo quindi di no, mentre l'esempio funziona. La prestazione la fa l'Associazone (che ha vinto un bando) ed è quindi giusto che sia l'Associazione ad incassare il dovuto. Se poi l'Associazione, per questa prestazione, deve retribuire qualcuno è tutta un'altra storia.
      2. Si
      3. Anche in questo caso non capisco. Se il bando è "esente iva" regola le attività tra l'Associazione e l'ente e non tra l'Associazione e i professionisti cui si avvale. Non vedo quindi motivo per cui questi debbano emettere fatture non ivate...

  43. Rispondi
    Daniela

    Buongiorno, siamo una asd che ha stipulato con una scuola primaria statale un "contratto di prestazione d'opera intellettuale per attività e insegnamenti c/o gli edifici scolastici e duvri" (cosi è riportato sull'atto) per corsi sportivi negli orari curricolari; nel contratto la scuola si impegna a "corrispondere un compenso orario; ora che abbiamo terminato i corsi, consegnato il calendario delle lezioni svolte e la relazione finale, ci chiedono una sorta di parcella, con indicate le diciture relative all'esenzione iva, irap, ecc ecc...cortesemente dove posso trovare un fac simile di quanto inviare alla scuola...grazie mille..

    • Rispondi
      TeamArtist

      Non ce l'abbiamo. Ma può crearlo leggendo questo nostro post.

  44. Rispondi
    Alfredo De Berardinis

    Buongiorno!! In merito a questo articolo: la nostra ASD ha stipulato nel 2014 una Convenzione con una Scuola Pubblica per la realizzazione di un progetto educativo-sportivo per il Tempo Pieno, attraverso relativo bando di ammissione. Abbiamo solo il Codice Fiscale e nella Convenzione abbiamo espresso a chiare lettere che dalla Scuola riceveremo, a conclusione del Progetto, un "contributo di compartecipazione alle spese di realizzazione" dello stesso. Ora ci è arrivata la comunicazione da parte della Scuola che, con decorrenza 6 giugno, verrà introdotto l'obbligo di fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione (www.fatturapa.gov.it) Pertanto, secondo l'amministrazione scolastica, oltre questa data noi saremo soggetti a tale modalità amministrativa e non potremmo più emettere una ricevuta, ma la fattura elettronica. Avete delle indicazioni da esprimerci, gentilmente, a riguardo? Grazie!!

    • Rispondi
      TeamArtist

      Le fatture si emettono a seguito del pagamento di un corrispettivo per una prestazione. Nel vostro caso non si tratta di ciò ma di una convenzione per un progetto comune per il quale ricevete un contributo (e non un pagamento, sono due cose diverse). Insomma: se doveste fare una fattura, dovresta farla elettronica. Ma non mi pare il vostro caso! Parlatene con l'amministrazione.

  45. Rispondi
    Sandra

    Buona sera, avrei alcuni dubbi da chiarire.
    1. Una associazione culturale senza partita iva che intenda proporre progetti presso le scuole pubbliche deve necessariamente avere dei requisiti particolari, tipo essere riconosciuta o altro?
    2. o è sufficiente che tale possibilità sia contemplata nello statuto?
    3. e in caso in cui questo non compaia nello statuto risulta impossibile avere le scuole come interlocutrici?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. No, basta che a Statuto non sia specificatamente esclusa questa possibilità.
      2. vedi 1.
      3. vedi 1.

      • Rispondi
        Sandra

        Grazie per la risposta e... grazie di esistere!!

  46. Rispondi
    Nicolò

    Buonasera,
    quest'estate ci piacerebbe organizzare dei mini campi estivi in collaborazione con l'Estate Ragazzi del paese. Come ci possiamo organizzare dal punto di vista assicurativo e normativo?
    Noi siamo una ASD affiliata alla FIGC - LND.
    Il problema che mi pongo è: non potendo tesserare in Federazione i ragazzi che vorrebbero far parte del campo estivo ( per svariate ragioni ) quale altro tipo di iscrizione posso fare?
    Vorrei seguire tutti gli iter normativi per queste situazioni per evitare spiacevoli sorprese...

    • Rispondi
      TeamArtist

      Potete fare una assicurazione privata per coprire eventuali infortuni, ma la cosa importante è chiedere il certificato medico per tutti i partecipanti.

  47. Rispondi
    Francesco

    Buongiorno, abbiamo seguito il suo interessante articolo, stipulato una convenzione tra la nostra ASD ed una Scuola Materna per l'insegnamento del Karate giovanile. Mi pare di aver capito che siccome quello che è stato pattuito tra noi e la Scuola Materna verrà saldato tramite un contributo, pur avendo noi partita iva non dovremo emettere fattura alla fine del progetto ma solo richiedere l'entità di quanto stabilito tramite bonifico. Mi conferma? Il mio dubbio era tra questa presa di posizione cioè non emettere nulla ma solo richiedere il bonifico ed invece emettere fattura senza calcolare l'iva al 22 ma solo riportando nella fattura questa dicitura "esente IVA ai sensi dell’art. 10, comma 1, n. 20, d.P.R. 633/72". Grazie mille

    • Rispondi
      TeamArtist

      Avendo la partita iva vi consiglio l'emissione della fattura con la dicitura per l'esenzione IVA.

  48. Rispondi
    elena

    Siamo una asd con partita iva. Due scuole materne diverse (una pubblica e una riconosciuta) hanno chiesto di svolgere una lezione di judo ai loro bambini di 5 anni. Porteremo noi le materassine.
    Si può chiedere un rimborso spese esente da iva? Grazie dell'attenzione

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dalle informazioni che mi ha dato direi che è possibile.

  49. Rispondi
    Sebastiano

    Salve,
    Sono il presidente di una ASD.
    Abbiamo stipulato una convenzione con una scuola paritaria regolarmente riconosciuta dall’Autorità scolastica regionale, per lo svolgimento di attività sportive.
    Il contributo è previsto nella convenzione come rimborso per le spese della Associazione. La scuola chiede comunque una ricevuta.
    è possibile fare questa ricevuta?
    avete un eventuale fac-simile?

    Grazie mille per l'eventuale risposta
    Sebastiano

    • Rispondi
      TeamArtist
      • Rispondi
        Sebastiano

        1) Quindi posso seguire le stesse indicazioni per le pezze giustificative per le quote dei soci, semplicemente sostituendo i dati del socio con quelli della scuola?

        2) Volevo chiedere, inoltre, se il testo contenuto in questo articolo sia valido anche per le attività di tempo prolungato organizzato dalla scuola.

        A presto e grazie per il vostro prezioso servizio.

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. Se proprio deve fare una pezza giustificativa... Perchè in realtà non serve. Se c'è una convenzione firmata.
          2. Direi di si, anche se bisognerebbe entrare nello specifico.

          • Sebastiano

            Se invece l'ASD ha la partita IVA, è meglio dare alla scuola la pezza giusticativa o l'emissione della fattura con la dicitura per l'esenzione IVA?

            Grazie ancora.

          • TeamArtist

            Non c'è o "meglio" o "peggio". Se la prestazione è imponibile dovete emettere fattura.

  50. Rispondi
    marco

    Non sono un esperto ma a me sembrava che...

    L'articolo 10, n. 20) del DPR n. 633 del 1972, coerentemente con l’articolo 132 della Direttiva CE n. 112 del 2006, subordina l’applicazione del beneficio dell’esenzione dall’IVA al verificarsi di due requisiti, uno di carattere oggettivo e l’altro soggettivo, stabilendo che le prestazioni a cui si riferisce:
    a) devono essere di natura educativa dell’infanzia e della gioventù o DIDATTICA DI OGNI GENERE, ivi compresa l’attività di formazione, aggiornamento, riqualificazione e riconversione professionale;
    b) devono essere rese da istituti o scuole riconosciuti da pubbliche amministrazioni.

    Se l'Associazione è un ente formativo riconosciuto (per esempio dal MIUR) l'IVA non si paga indipendemente dall'essere o meno soci. Invece, se la prestazione è a favore di NON soci, l'Associazione pagherà tutte le altre tasse possibili ma in ogni caso non L'IVA, in quanto è resa da un ENTE riconosciuto dal ministero... se infine si trattasse di attività istituzionale (o direttamente connessa) di un'ASD, l'IRPEF IRPEG IRES o come cavolo si chiama andrebbe pagato comunque in misura ridotta, tipo 20% del 3% o giù di lì...

    Naturalmente posso sbagliare, quindi chiedo umilmente lumi a Teamartist...

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      TeamArtist

      Materia molto complesso. Ma un conto è definire se una prestazione è soggetta a fatturazione (e quindi può essere fatta dalle sole associazioni con possesso di partita iva) e quindi se questa è esente iva o meno. Un altro è stabilire se è una prestazione che può essere realizzata in convenzione da tutte le associazioni (anche non in possesso di partita iva) e quindi senza la necessità dell'emissione di una fattura.