Questa è una domanda che ci sentiamo fare continuamente.
E’ nella natura di tutte le Associazioni che, prima o poi, ci sia un cambio degli organi amministrativi (Consiglio Direttivo e Presidente). E sempre più spesso si scopre che la gestione “passata” era stata molto allegra (diciamocelo: non c’erano praticamente controlli e quindi nessuno se ne preoccupava).
Subito nasce una preoccupazione nel nuovo Presidente/ Consiglio Direttivo: “Oddio! E se adesso vengono a fare un controllo e ci sanzionano, chi ne risponde?”
Cominciamo col dire, a questo proposito, subito una cosa fondamentale: MAI subentrare ad un altro organo dirigente, SENZA AVER CONTROLLATO che negli ultimi 5 anni tutto sia stato fatto a regola d’Arte (sarebbe come mettersi a giocare alla roulette russa). Avete dei dubbi? Non sapete come fare? Piuttosto chiedeteci una consulenza e lo facciamo noi per voi (una bella Due Diligence come dicono gli americani e fa molto figo): https://www.teamartist.com/consulenza/
Ma torniamo alla domanda. Ci sono due risposte, una pratica ed uno teorica.
RISPOSTA PRATICA: ne risponde (principalmente ed essenzialmente) il Presidente in carica: prima col Patrimonio della Associazione poi con quello personale se non bastasse (a meno che l’Associazione abbia personalità giuridica… ma si tratta di una minoranza di coloro che leggono questo post).
RISPOSTA TEORICA: ne rispondono il vecchio Presidente (per l’anno o gli anni controllati in cui era in carica), il vecchio Consiglio Direttivo più l’attuale
Perchè questa differenza? Partiamo da un presupposto: per lo Stato il rappresentante legale è il presidente in carica presente all’anagrafe tributaria (quello collegato al Codice fiscale della Associazione). Perchè mai dovrebbe sapere o disturbarsi nell’andare a cercare chi era il Presidente in carica al momento dell’infrazione? Se vi capitasse un controllo, quello che dovreste fare è FAR METTERE A VERBALE i dati del vecchio Presidente e del vecchio Consiglio Direttivo ed incrociare le dita (perchè potrebbero essere morti, irreperibili o nullatenenti… e in questi casi non risponderebbero di nulla).
Il punto è semplice. Per lo Stato qualcuno deve pagare: ed è più facile puntare su una persona sola (colui che ha la rappresentanza legale della Associazione) piuttosto che andare a cercare altri.
E’ quindi compito del Presidente in carica andare a “chiamare in causa” gli altri responsabili… il che non è mai semplice! Ed intanto a rispondere… è sempre e solo lui. Fate anche attenzione ad un altro aspetto: per chiamare in causa i membri del Consiglio Direttivo si deve dimostrare che ciò che viene contestato sia loro imputabile. Avete quindi i giusti verbali di Consiglio da far mettere nel Verbale degli ispettori per dimostrarlo?
Damiano Dalerba & Stefano Cabot
Direttori area noprofit di TeamArtist
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Buon giorno ho lavorato tanto tempo per una coop .sociale avevamo messo in piedi due grosse strutture ,io ero anche socio fondatore ,loro hanno fatto in modo che mi dimettessi.non percepivo stipendi da tempo.ho saputo che loro facevano tanti soldi pero a me socio non mi mettevano al corrente ,posso esercitare un azione legale anche se e passato tempo e mi sono dimesso.
purtroppo in questi casi meglio consultare un legale, il suo parere sarà sicuramente più qualificato del nostro in materia
Buon Giorno..
Sono socio si una asd ho pagto la quota sociale PER TUTTO L'ANNO.
VI SONO LAVORI PER CONTINUARE L'ATTIVITA' SPORTIVA e stà attrevarsando un momento economivo difficile.
Il Coniglio Direttivo valuta la posibilità di deliberare l'obbligo di pagare una somma in denaro come unatamtum per coprire la spesa...
DOMANDA :
- Se vado via prima della delibera de C.D. devo pagare ugualmente ?
- Se invio lettera di dimissioni a far date immediata e vado via devo pagare ?
- Il C.D. PUO DELIBERARE tale OBBLIGO ?
- SE non pago cosa succede ?
Attendo e Ringrazio in ANTICIPO...
Distinti Saluti...
1. No
2. Direi di no
3. Secondo me no
4. Dipende da cosa prevede il CD
Buongiorno a tutti. Rifaccio al contrario una domanda già posta qui sopra. In caso di nuova gestione a.s.d., il nuovo presidente risponde anche se in verbale di consiglio è scritto che la vecchia gestione è tenuta al pagamento di eventuali sanzioni, per gestioni passate, al momento della notifica? Il tutto sottoscritto da entrambi i direttivi.
Ringrazio anticipatamente
Si, risponde comunque. Sono rarissimi i casi in cui l'AdE (o altri enti ispettivi) accettano di rivalersi sugli amministratori precedenti (e sicuramente il documento che proponete può servire a questo scopo). In ogni caso quel documento può servire, se redatto nel modo corretto, a far sì che la nuova gestione possa POI rivalersi lei su quella precedente... con tutto quello che ciò comporterebbe.
Nella nostra associazione composta da un presidente un vicepresidente e io segretario tesoriere, la domanda è: 1. quando si organizza un evento nel proprio paese come una festa patronale con i soci iscritti a fine evento dopo aver avuto incassi e spese se qualche socio gli venisse la male augurata voglia di denunciare l'associazione alle fiamme gialle chi ne risponde? solo il presidente oppure il resto dei soci fondatori che hanno firmato l'atto costitutivo?
Si comincia dal Presidente. Difficile si chiamino in causa anche i soci fondatori... poichè bisognerebbe verificare il caso per dirlo con certezza.
Buongiorno siamo una Polisportiva no profit con riconoscimento giuridico.
Per 6 anni presso di noi ha collaborato una signora facendo le pulizie degli spogliatoi 3 ore al giorno. Il presidente è mancato e con il nuovo presidente abbiamo deciso di regolarizzare la signora.
Dopo 4 anni regolari ha deciso di licenziarsi facendoci vertenza per gli anni a nero.
La causa della vertenza verrà eseguita nei prossimi giorni.
Ora che è subentrato un nuovo consiglio direttivo con un nuovo presidente che è stato chiamato a rispondere in tribunale ha inviato a me vicepresidente e al segretario di quel periodo l'eventuale pagamento dei danni subiti dalla ASD
Faccio presente che tutto il direttivo di allora era a conoscenza.
Inoltre il presidente rappresentante legale era la sola persona autorizzata alle assunzioni presso il consulente del lavoro.
Quali sono le ns.responsabilità.? Chi dovrà pagare i danni?
Grazie
Difficile dirlo. Certamente di fronte alla signora dovrà risponderne il nuovo responsabile legale... il quale potrà in parte cercare di rivalersi su di lui ma non so con quanta fortuna.
Buongiorno sono un ex presidente di una società ciclistica, ho subito un controllo fiscale per gli anni 2008-9-10-11-12 e mi hanno contestato un verbale per errato versamento iva (considerato sponsorizzazione e non pubblicità). ammontare da pagare 10.750 più interessi e multa. tot 15.500€. La società nel 2013 è stata chiusa ed è stata trasferita la cassa (circa 8000€) ad un'altra asd compresi gli atleti, tutto questo risulta da verbale di assemblea sottoscritto dal nuovo presidente. In questo caso su chi ricade l'obbligo di pagare la multa? Spero di essere stato chiaro, complimenti e grazie. Roberto
Purtroppo... tu.
Buonasera,ma il vecchio presidente risponde anche se nel verbale di assemblea è scritto che la nuova società è tenuta al pagamento della sanzione al momento della notifica? Il tutto è stato sottoscritto dal nuovo presidente. Grazie Roberto
Dovrei leggere il verbale ma temo che abbia dei profili di illegittimità. Chi vi aveva definito questa strategia?
Non ci è stato consigliato da nessuno è una decisione presa dall'assemblea. Grazie Roberto
Che responsabilita' ha il presidente di una associazione iscritta all'agenzia delle entrate ma non iscritta tra le associazioni riconosciute relativamente alla pagina facebook dell'associazione di cui non è amministratore?
Può spiegare meglio la sua domanda?
Buongiorno. Sono Presidente di una (piccola) A.s.d., nata da pochissimo tempo.
Siamo ragazze di buona volontà, purtroppo un po' inesperte in materia di norme sulle associazioni. Ci avvaliamo della consulenza di amici più esperti di noi (professionisti, ex consiglieri di associazioni, ecc.), ma purtroppo gli errori possono capitare. Ho due domande:
1) Secondo Lei, è possibile stipulare un qualche tipo di assicurazione privata (mia personale, o anche per i membri del Consiglio Direttivo) che "copra" in caso arrivino salate multe dall'Agenzia delle Entrate?
2) Per Sua esperienza: per A.s.d. dove le entrate sono perlopiù quote ed erogazioni liberali, le uscite sono costituite da iscrizione ai campionati, acquisto di materiali e noleggio dei campi per allenarci, per un totale di ca. 1500/2000 euro l'anno (sia di entrate che di uscite), dove a fine anno spesso si arriva "in equilibrio", senza debiti ne' corposi avanzi.. Insomma, in una Associazione dove non girano somme vorticose di denaro, è possibile che eventuali sanzioni, qualora ci fossero irregolarità, siano commisurate all'attività, o le multe sono uguali per tutti? E "quanto" possono essere salate?
Grazie per una risposta.
1. Purtroppo no. Assicurazioni di quel tipo coprono solo i processi penali (che in materia di sanzioni tributaria non capitano quasi mai se non in casi gravissimissimi)
2. Per "giri d'affari" così bassi puoi dormire sonni tranquilli (questo non vuol dire che devi gestire di cacca: quindi continua a leggerci ed a seguire i nostri consigli).
Buongiorno, vorrei porvi un quesito. Sono Consigliere atleti presso un ASD di Roma da un anno prendendo il posto di un ragazzo che adempiva anche al compito di istruttore. Da poco il ragazzo è in causa per mancati pagamenti (oltre 6 anni) con l ASD. Rischio qualcosa considerando che i fatti sono precedenti al mio ingresso?
Se è solo consigliere no
Abbiamo un problema di interpretazione tra sponsorizzazione e pubblicità, "adesso unificato" anni 2008/9/10, il consiglio direttivo e i soci di allora possono essere chiamati a contribuire all'ammenda.
Saluti
I soci proprio no. Al limite i membri del direttivo se è dimostrabile attraverso i verbali di allora la loro responsabilità diretta.
salve, vorrei sapere in che modo si possono tutelare e proteggere i beni e il patrimonio di un associazione da eventuali debiti personali di un legale rappresentante di questa associazione. so che nel caso di un associazione non riconosciuta, ne risponde (principalmente ed essenzialmente) il Presidente in carica: prima col Patrimonio della Associazione poi con quello personale se non bastasse.
1. puo capitare il contrario?
2. ovvero, se il presidente ha qualche debito e gli vengono pignorati i suoi beni, ne risponde anche con i beni dell'associazione?
3. se si, come evitarlo?
grazie
1. No. A meno che l'Associazione sia falsa, il Presidente un truffatore e i beni dell'associazione falsa comprati col patrimonio personale del Presidente.
2. Vedi sopra.
3. Vedi sopra.
Il 01-07-2016 ricevo una e-mail dal Direttivo del Clubino di cui faccio parte come Socio fruitore non praticante attività' sportive veliche chiedendomi € 500,00 per risanamento debiti pregressi ! Consigliatemi cosa fare perché non ho nessuna intenzione di pagare debiti di cose non imputabili alla mia persona né tantomeno da me creati .
Attendo Vostro aiuto .
Grazie
Salvo Marchese
Cell 334-3316728
A cosa fanno riferimento? Se non sono quote dovute mai versate, non credo debba pagare niente
Salve, fino a qualche giorno fa ero Segretario di una ONLUS. Lo ero di nome, ma non di fatto, nel senso che non ho mai partecipato ad un'assemblea (ho però fornito delega via mail), non ho mai stilato e firmato i verbali. In sostanza non ho mai fatto nulla. Ora scopro che il Presidente, nonché tesoriere, aveva un modo truffaldino di gestire la ONLUS, ossia, utilizzava il conto/poste pay dell'associazione come se fossero suoi conti personali, si faceva accreditare denaro che poi utilizzava per se stesso. Una delle persone da cui si faceva pagare sui conti della ONLUS non ha mai ricevuto la prestazione pagata, e, per recuperare il suo credito, si rivolgerà alla Finanza. La mia domanda in sostanza è:
1. Cosa rischio io?
2. Cosa rischiano gli altri membri del consiglio direttivo che ancora ne fanno parte?
1. Nulla
2. Nulla
Buongiorno,
siamo una associazione sportiva dilettantistica e vi poniamo un quesito sull'argomento.
A fine dic 2015 l'associazione ha variato la sede sociale con apposito verbale registrato all'agenzia dell'entrate.
Essendo possessori di partita iva e iscrizione CCIAA ovviamente questa variazione abbiamo dovuto segnalare tramite gli appositi moduli ai competenti uffici.
Per varie ragioni abbiamo comunicato tale variazione in ritardo alla CCIAA (oltre 30 gg). Eravano coscenti che tale ritardo avrebbe prodotto una sanzione amministrativa.
Difatti la scorsa settimana è stato notificato il relativo verbale di accertamento (sanzione di € 10,00 + € 15,00 spese notifica).
La questione è che la medesima sanzione è stata notificata oltre al Presidente anche al vice presidente e all'associazione. Totale del "pacchetto" € 30,00 + 45,00.
Abbiamo chiamato la CCIAA di Torino contestando tale procedura in quanto l'Asscoiazione non è una società di persone e pertanto la notifica dovere essere fatta unicamente all'associazione o al limite solo al presidente.
Mi hanno risposto che hanno disposizioni di fare così.
Rileggiando la Legge 689/1981 ed in particolare l'art. 5 ne consegue che l'unica persona che può concorrere in una violazione amministrativa, nel caso di ASSOCIAZIONE, è il presidente che ha poteri di firma e quant'altro.
Sarebbe opportuno che voi come ente autonomo non governativo provvedeste a segnalare al Ministero competente questa anomalia.
Ovviamente potremo fare ricorso a tutto questo ma sinceramente per una cifra ridicola non ci sembra il caso. Resta il fatto che comunque in Italia è sempre il cittadino a pagare per errori di funzionari che interpretano la Legge a loro modo.
Rimananiano in attesa di un vs giudizio sulla questione.
Secondo noi è corretto quanto affermate; e possiamo garantirvi che ci siamo sempre battuti per cambiare queste situazioni "assurde"
Gentile Esperto
Vorremmo costituire una A.s.d per sport da combattimento ma non volevamo incorrere in brutte sorprese.
Quali sono i rischi del presidente, dei consiglieri?
É un hobby per noi e non vogliamo rischiare, qualora andasse male, di
crearci dei problemi, cosi ci prepariamo prima
Se l'associazione, in caso di sanzioni, non dovesse avere fondi per pagare, ci si rifa sul patrimonio personale del presidente
Salve. Sono il Presidente di una associzione.
A norma della 383/2000 i soci di una APS (pur con le prescrzioni previste) possono svolgere servizi (per soci e terzi) ed essere remunerati per il lavoro svolto. Non parlo di attività di gestione dell'associazione come la gestione mediante appartenenza al Direttivo o come Presidente, ma di attività "altre" previste dallo statuto. Non ho trovato altri vincoli.
Chiedo: in questa casistica, come soci di una APS, rientrano anche i componenti del Consiglio Direttivo ed il Presidente?
Grazie
Moreno De Angelis
Si, in quanto sono soci anch'essi
Buon giorno sono il presidente di una associazione sportiva, e come tutte o quasi le associazioni, ci sono dei debitucci. Per motivi personali dovrò rassegnare le dimissioni. I miei successori mi confermano che se li accolleranno loro, ma io voglio comunque tutelarsi, come posso fare? Grazie
Va verificato che tutti gli ultimi 5 anni siano in regola. http://www.teamartist.com/consulting-appointment/
Sono consigliera in un circolo .
1. In caso di qualche guaio .il consigliere in che cosa può andare in contro.. ?
2. E se mi voglio dimettere basta solo una lettera d dimissioni? Grazie anticipate
1. A niente
2. Dipende da cosa prevede il vostro statuto
In caso di controllo fiscale e il presidente gestisce all\'acqua di rose, cosa rischia il consigliere?
In teoria nulla
Buongiorno,
vi scrivo perchè vorrei capire definitivamente chi risponde di eventuali debiti o sansioni a carico dell'associazione. So che prima di tutto il creditore può rivalersi sul patrimonio dell'associzione e, se non dovesse bastare può rivalersi sul patrimonio personale del presidente.
Ma poniamo questi due esempi:
1. l'associazione organizza delle attività non adempiendo a tutte le prescrizioni di legge. I vari contratti sono a firma del presidente ma , ovviamente, l'attività generale è approvata sia dal consiglio direttivo che dall'assemblea dei soci. A seguito di un controllo le mancanze vengono fuori e l'associazione a chiamata a pagare 20mila euro. Il patrimonio dell'associazione è di 2mila euro, il presidente vive a pane e cicoria ed è nullatenente. Quante possibilità ci sarebbero che questo debito finisse sulle spalle degli altri memebri del consiglio direttivo?
2. l'associazione fa quanto descritto sopra ma a firmare tutti i contratti è il segretario che agisce per delega del presidente. Chi risponderebbe del debito?
le domande quindi sono:
3.della gestione scorretta dell'associazione,per quanto concerne eventuali multe e debiti, ne risponde solo il presidente o tutto il consiglio direttivo?
4.quali sono i casi in cui il debito può finire sulle spalle anche degli altri membri del direttivo?
5 c'è un modo per far sì che non ci siano possibilità che eventuali debiti ricadano su tutto il direttivo? O comunque un modo per ridurre la possibilità che accada?
grazie
1. Se l'avvocato che segue il creditore è in gamba, abbastanza alte... ovviamente ci devono essere dei bei verbali di direttivo e di assemblea che DIMOSTRINO le corresponsabilità. E questo avvocato deve averli in mano.
2. La delega è dimostrabile?
3. Come 1.
4. Vedi 1.
5. Vedi 1.
Buongiorno,
sono segretario di una ASD associata Coni con P.i e C.f..Abbiamo ad aprile del 2015 effettuato assemblea straordinaria per modificare statuto che era completamente sbagliato.
Abbiamo commesso pero un errore imperdonabile: non abbiamo mai registrato questo statuto. Ora è cambiato il direttivo cosa possiamo fare per rimediare questa situazione?
Grazie per una vostra risposta.
Saluti
Lo dovete registrare, altrimenti non ha valenza legale
Salve aipe e un associazione no profit non riconosciuta la domanda è la seguente :i membri del consiglio direttivo dopo essersi ritirati con Verbale di assemblea ma non comunicato agli enti pubblici (camera di commercio e agenzia dell'entrata )nel caso l'associazione avesse contratto debiti presso banche,sono responsabili in solido?
Grazie per l'attenzione
Dipende dai documenti che avete firmato. Di norma, in ogni caso, è il Presidente a risponderne in primis.
Salve sono Presidente di una Asd ed abbiamo avuto ispezione da parte di Guardia di Finanza e relativo verbale dove ci multano e chiedono gli ultimi 5 anni di mancato pagamento Iva perché secondo loro é una attività commerciale. Quando arriverà la cartella dell'Agenzia delle Entrate:
1. Pagherò solo io come Presidente?
2. Se io non volessi pagare o fossi nullatenente si rifarebbero patrimonialmente sul segretario e sui consiglieri?
1. Innanzitutto dovrà pagare l'Associazione col proprio patrimonio. Laddove questo fosse insufficiente, sarà chiamato a pagare il Presidente. Poi, a volte (ma raramente), l'Agenzia si comporta in modo diverso e include anche i membri del Direttivo attuale, oppure chi vi era negli anni sottoposti a controllo.
2. Come dicevo sopra, prima si rifarebbero sull'eventuale patrimonio dell'Associazione. Potrebbero anche arrivare ai membri del direttivo ma è raro.
PS: non riesco però a capire la sua posizione. Di solito quando non si vuole pagare ci si oppone con un avvocato. Voi avete già scelto di non perseguire questa strada ma di fare "resistenza passiva"?
Siccome qui si parla di sanzioni di diverso genere e quindi anche di problemi su piano penale e amministrativo, si potrebbe sapere se il Presidente, in quanto rappresentante legale, è ritenuto anche a tutti gli effetti un pubblico ufficiale?
ASSOLUTAMENTE NO.
Salve,
Sono stato presidente di un associazione fino al 2005. Dopo di me si sono susseguiti vari presidenti e mi risulta che l'associazione sia inattiva dal 2011.
Non mi risulta siano mai stati presentati "modelli EAS".
Da un controllo all'Agenzia dell'entrate ho scoperto che nessuno dei miei successori ha provveduto a comunicare il cambiamento del presidente. Sono tuttavia in possesso di copia di verbali dell'associazione che dimostrano senza dubbi che non rivesto più alcuna carica sociale da dieci anni. Domande:
1. Eventuali sanzioni verrebbero erogate nei miei confronti?
2. Se sì, come potrebbero essere evitate?
3. In assenza di soci, è possibile procedere a chiusura?
1. No
2. Vedi sopra
3. Si. Legga questo nostro post
buongiorno sono associato all'associazione di cui all'oggetto. sono stato eletto assieme ad altri 19 come membro del consiglio direttivo. da febbraio, periodo dell'assemblea, ancora non si è proceduto, in seno al consiglio dei 19, a nominare presidente vicepresidente e segretario. mi hanno proposto di fare i segretario. ancora non c'è chiarezza sul bilancio del 2014, non ancora sottposto all'assemblea, abbiamo fatto 2 sagre (marzo e maggio) e anche per quyeste non ci sono i conti chiusi. l'amministrazione la tiene una sezione locale dell'Arci ed è molto molto lenta. vorrei sapere se rischio patrimonialmente qualcosa essendo Socio, membro del consiglio, segretario. ho alcuni immobili e sono un po spaventato.
Ne risponde solo il presidente in quanto rappresentante legale
Salve. siamo una ASD con solo codice fiscale.
Ci troviamo in una situazione difficile perché alcuni soci si sono resi conto che il presidente non gestisce correttamente la contabilità della società (ad esempio non presenta nei tempi giusti i rendiconti e bilanci, stabilisce da solo di autocorrispondersi un compenso da allenatore e non si sà cosa siano alcune uscite di spese generali). Vorremmo metterci in regola come ASD senza scopi di lucro, non facendo per forza una nuova ASD (ricomprare tutta l’attrezzatura sportiva sarebbe un salasso) ma eleggendo un nuovo direttivo e nuovo presidente (a scadenza del mandato attuale o con nuove elezioni per decadenza del direttivo); questo però senza però che le colpe del vecchio ricadano sui nuovi eletti.
Nello specifico:
1.I soci (in particolare quelli che intendono candidarsi) possono verificare la contabilità prima delle nuove elezioni?
2.Se si, quali sono le “irregolarità” (ad esempio a. ritardo presentazione bilanci; b. compensi decisi dal solo presidente) rimediabili dal nuovo direttivo e quali no?
3.Il nuovo direttivo può in qualche modo tutelarsi prima di accettare il nuovo incarico?
Grazie
Luca
1. Si
2. Quelli che ha indicato sono parzialmente rimediabili
3. Deve sincerarsi che tutto ciò che era di irregolare sia stato "sistemato"
La ringrazio per la risposta.
Come possiamo rimediare agli errori indicati al punto 2?
Per il punto 3. Per verificare se finora siamo in “regola” possiamo considerare le procedure corrette che avete indicato in http://www.teamartist.com/blog/2012/05/16/controlli-fiscali-associazioni-sportive-dilettantistiche-come-prepararsi-parte-ii/ e in http://www.teamartist.com/blog/2013/12/03/le-11-domande-fatte-ai-presidenti-delle-associazioni-durante-le-ispezioni-fiscali/ ?
Se ad esempio l'accettazione di un nuovo socio è stata fatta senza il passaggio intermedio del verbale del CD, questo è un errore sanabile?
Grazie
Luca
Facendo una consulenza insieme a noi metterete a posto qualsiasi questione e vi leverete ogni dubbio. Clicchi qui
Grazie per il link.
Personalmente penso sia la scelta migliore, visto che il nostro problema è principalmente poter "sistemare" il passato; la proporrò anche agli altri soci in alternativa o integrazione anche ad un altro dei vostri servizi: l'ispezione fiscale simulata.
Complimenti per il vostro lavoro
MI VOGLIONO CEDERE UNA ASD. IO CON MIO FRATELLO E MIA COGNATA VORREMMO PRENDERE A CARICO QUESTA ASD COSTITUITA IN CAMERA DI COMMERCIO. COSA DOBBIAMO DARE PER ESSERE I PROPRIETARI DI TALE SOCIETÀ?
Non si diventa proprietari di un'Associazione! O forse lei intende una SSD (società sportiva dilettantistica)???
Buongiorno, sono stato socio fondatore e membro del consiglio direttivo di un'associazione di promozione sociale che aveva l'obiettivo di organizzare escursioni e attività in ambiente naturale. Dopo un anno dalla fondazione (l'anno scorso), data la scarsa attività e i pochi soci soci, e avendo notato che non tutto era trasparente, mi sono dimesso ai sensi dello statuto e ho poi smesso di seguire le attività.
Sono stato sostituito con delibera del consiglio direttivo da un altro iscritto (così prevede lo statuto) in attesa di nuova elezione da parte dell'assemblea.
Successivamente alle mie dimissioni, l'associazione ha pressochè cessato di svolgere attività e non ha più un sito internet, gli iscritti e gli amministratori hanno sostanzialmente smesso di mandarla avanti. Ho saputo che il locale un tempo adibito a sede legale non è più nella disponibilità del presidente.
Ciò che mi chiedo ora è:
1) se in caso di controlli non trovassero degli atti, tra cui magari il verbale con la mia sostituzione, io posso essere ancora identificato come amministratore? (temo non sia stato mandato l'EAS col nuovo codice fiscale, ma possiedo una scansione del verbale marcata temporalmente)
2) se in caso di eventuali controlli o sanzioni il presidente dovesse essere inadempiente verso lo stato, io rischio qualcosa di fronte all'agenzia delle entrate per essere stato membro del consiglio direttivo per un anno e socio fondatore?
in caso come posso tutelarmi?
Grazie!
1. I veri rischi li corre l'attuale rappresentante legale.
2. E' molto improbabile. Si può tutelare se ha una pezza che dimostri le sue dimissioni.
Ho letto alcuni articoli del codice civile riguardo la nullità delle delibere delle associazioni non riconosciute e mi è venuto in mente questo quesito che riguarda la responsabilità del Presidente.
Sapendo che gli effetti di una delibera nulla sono ex tunc e che non vi sono termini di decadenza per l'impugnazione, nel caso A viene eletto in maniera irregolare al posto di B e dopo anni B a causa sua va incontro a reati tributati e conseguente sanzione, se la delibera con cui è stato eletto B viene dichiarata nulla a seguito di impugnazione da parte di C, ad A verrebbero addossati anche tutti i reati tributari fatti da B, visto che la nullità ha effetto ex tunc?
Difficile ma possibile.
Sono il vecchio e primo presidente di una società sportiva. Nella dichiarazione di registrazione PARTITA IVA presso AGENZIA DELLLE ENTRATE il mio nominativo e codice fiscale compare come legale rappresentate ed è associato al numero della P.I. :a mia domanda è:
1. ora a distanza di anni anche se non faccio più parte del direttivo, continuo ad essere il legale rappresentante?
2. cosa si deve fare per far togliere il mio nome?
1. Agli occhi dello Stato, si.
2. Aggiornare l'anagrafica fiscale. Lo faccia fare subito!!! Legga questo nostro post.
buonasera, avrei due domande da farvi:
1) mi hanno proposto di fare il segretario in una asd. In che tipo di responsabilità posso incorrere ricoprendo questa carica?
2) il locale sede dell'associazione deve avere una particolare categoria catastale?
grazie per l'attenzione
Buongiorno, vorrei avere un consiglio da voi, ma prima vi spiego la situazione. Nel circolo affiliato "XXXXXXXXXX" vi è stato un passato molto burrascoso, il primo direttivo è andato inizialmente bene, ma poi sono stati arrestati per droga, ne ha preso le redini il padre del vecchio presidente incriminato facendosi lui presidente. Nel secondo direttivo le cose non andarono che peggio, giro di prostituzione, brogli...
In tutta questa baraonda i soci si stancarono di queste persone e vollero rinnovare il direttivo volendone mettere come presidente mia mamma. Su consiglio del presidente regionale XXXXXXXX ci furono le elezioni (e mia mamma da questo presidente regionale prese tutte le informazioni e rischi del caso, ma lui la tranquillizzò dicendole che visto il furto di bollette e documenti vari dal precedente direttivo, lei non si assumeva nessuna responsabilità, e questo è stato detto anche in varie assemblee con soci testimoni) ora sono arrivati i pagamenti (debiti) precedenti e mia mamma si trova tutto sul groppone, il presidente regionale nega tutto favoreggiando il vecchio direttivo con giro di prostituzione...
1. come si può comportare?
2. inoltre il presidente regionale voleva far andare mia mamma da un commercialista che in realtà non lo è affatto,tutte queste sue irregolarità e raggiri non possono essere imputabili come truffa?
3. in caso mia mamma dia le dimissioni decade tutto o rimangono comunque a lei in quanto ultimo presidente?
Vi ringrazio anticipatamente
1. A mio parere dovreste immediatamente recarvi da un avvocato professionista del settore no profit e procedere per vie legali tutelandovi. Posso mettervi in contatto con la persona giusta se serve.
2. Bisogna vedere se avete dei testimoni che confermino ciò e quanto è grave l'attività imputata a questo sedicente professionista
3. Le sue responsabilità verranno ridotte nel momento in cui verrà eletto un nuovo presidente e non già alle dimissioni di sua madre (in assenza di un nuovo presidente, tutte le responsabilità rimangono a lei).
Gentilissimo Staff, sono un dirigente da 20 anni di una ASD che si occupa di calcio dilettantistico registrata al CONI in regime di 398/91. Ora ho alcuni dubbi, sono successe cose strane a seguito dell'ingresso in ruoli chiavi di 2 imprenditori (presidente e direttore sportivo) tanto che ho inviato le mie dimissioni per impegni lavorativi, ma il consiglio le ha respinte. I dubbi che ho sono questi:
1) Il consiglio direttivo formato da 25 persone, può decidere di non iscriversi più la prima squadra al campionato di 2 categoria e trasformarsi in società di puro settore giovanile (scuola calcio da 5 a 12 anni) o questa decisione spetta al Assemblea dei soci (un centinaio)?
2) Sono venuto a conoscenza che iva sulle ns fatture sponsorizzazioni non viene versata su decisione del Presidente, ho avvisato altri membri del direttivo che non prendono provvedimenti. La mia domanda è a che responsabilità incorriamo noi membri del direttivo?
3) Per non avere problemi come mi devo comportare io?
1. Si, è una scelta del Direttivo (a meno che lo Statuto dica il contrario, ma dubito).
2. Praticamente nessuna. Come scritto nel post la responsabilità al 99% è del Presidente protempore in carica.
3. Dimettersi e avvisare la Guardia di Finanza.
Buongiorno
sono segretario di una associazione culturale noprofit con regolare statuto registrato all'agenzia entrate , modello eas e quant'altro per essere il più fiscalmente in regola.
Uno dei membri del consiglio direttivo (sola carica di consigliere)e socio fondatore ha rassegnato le dimissioni .
è stato sostituito e notificato da un assemblea un nuovo consigliere e quindi nuovo consiglio direttivo.
cosa devo fare fiscalmente per essere inattaccabile?
1)registrazione all'agenzia dell'entrate del verbale dove si attesta il nuovo consiglio direttivo?
2)anche dello statuto nonostante non sia stato modificato nessun punto ?
3)se si .. c'è un limite temporale per la registrazione ?
4) altri obblighi fiscali ?
grazie
distinti saluti
Massimo
1. Non serve
2. Non serve
3. vedi 1.
4. Dovete ripresentare il modello EAS laddove si devono elencare i CF dei membri del direttivo e modificare il Libro Soci. Il libro verbali va aggiornato coi verbali di cui sopra.
Vi pongo cortesemente la seguente domanda.
Associazione culturale che un paio di mesi fa ha cambiato direttivo e presidente e che si ritrova oggi con molte cose non fatte e fatte male (no eas anche se aperta da 20 anni, statuto inadeguato, ect.).
Per provare a sanare si è provveduto a fare il modello EAS con conseguente adeguamento statuto per l'anno 2013. Verbale firmato dal vecchio direttivo ma presentato nel 2014 dal nuovo direttivo.
Adesso si sta però valutando l'ipotesi di chiusura dell'associazione e dell'apertura di una nuova.
Immagino che a rispondere degli anni precedenti, anche se la vecchia società chiude, sia il nuovo direttivo.
Se così fosse, pensavamo di dimettere il nuovo direttivo e presentare di conseguenza il modello di variazione all'agenzia delle entrate.
Anche perchè i consiglieri della vecchia associazione non possono essere gli stessi della nuova secondo me.
Voi che consiglio ci date?
Grazie mille.
Si risponde sempre degli ultimi 5 anni, anche dopo la chiusura. La cosa migliore (non me ne voglia) è chiederci una ispezione fiscale simulata, capire cosa avete fuori posto, porvi rimedio e limitare quanto più possibile gli eventuali danni.
Se le interessa: http://www.teamartist.com/consulenza/
Buongiorno,
1. e' possibile sapere qual è la normativa di riferimento riguardo l'elezione del nuovo presidente (e relative responsabilità anteriori che esso acquisisce)?
2. E' per caso il 2269 c.c.?
1. Dipende dalla natura dell'Associazione. In ogni caso il primo documento da studiare è il proprio Statuto, sia per l'elezione, sia per controllare se in esso compare la norma che prevede che il Presidente ne è il rappresentate legale.
2. In parte.
Buongiorno,
volevo avere conferma del fatto che, se arriva un controllo dell\'agenzia dell\'entrate, e fanno una multa per x motivo, il presidente dell\'associazione sportiva \"attuale\", deve risponderne lui e quindi pagare la multa, anche se per l\'anno in questione non era in carica?
Grazie
Le consiglio di leggere il post all'inizio di questa pagina.
Saluti a tutti.
Come ipotetico presidente di una ASD calcistica che dovrebbe nascere dalla fusione propria per unione di 2 ASD, prive entrambe di personalità giuridica,fermo restando che Il tutto sia fatto nel rispetto delle vigenti disposizioni normative e legislative ed approvazione del Presidente della F.I.G.C.,
quali altri obblighi e responsabilità mi assumo?
1 - Rispondo dei debiti e crediti assunti dalle due ASD precedenti la fusione anche se di fatto la nuova società ha una nuova partita IVA ?
2 - Perchè la FIGC ci permetta di mantenere il titolo sportivo credo che dovrebbe attribuirci la stessa matricola di affiliazione di una delle due società conferenti, logicamente quella sportivamente più importante, quindi questo comporterebbe, sempre e comunque la mia assunzione di responsabilità?
3 - Trattandosi di A.S.D. quali obblighi giuridico legislativi siamo tenuti a rispettare
a) redigere un progetto di fusione
b) attendere 60 giorni
c) applicazione della norma antielusione
d) opposizione dei creditori
Grazie dell'attenzione
1. Difficile stabilirlo con così poche informazioni ma, tendenzialmente, si. Dovrebbe farsi fare (magari da noi) una due diligence sulle due ASD e capire in che stato sono.
2. Non necessariamente ma, tendenzialmente, si.
3. Dipende da come fate questa fusione. Va studiata a tavolino...
Scusi per motivi di salute vorrei uscire dall'associazione (socio fondatore ed attuale presidente e dimissionario) e vorrebbero per i miei meriti, ecc. di accettare la nomina di presidente Onorario ma, mi chiedo; il presidente onorario esterno all'asssociazione e tenuto a rispondere dell'operato futuro della sressa ?
No. A meno che ci sia scritto qualcosa di strano sul vostro statuto e il presidente onorario faccia parte del direttivo.
Salve.....
Mi sembra di aver capito che la responsabilità legale è del presidente e di eventuali altri membri/soci per cui sia dimostrabile che hanno compartecipato... ma nel caso di inadempienze verso alcuni obblighi (es. mancato pagamento eas) si tratta di "non aver agito"...... In quel caso la responsabilità è imputabile al solo presidente o a tutti i membri dell'associazione che "non hanno agito"?
Grazie
Vale lo stesso ragionamento. Lo stato si rivolgerà al Presidente, il quale dovrà essere lui a chiamare in causa gli altri dirigenti che avrebbero dovuto dargli una mano e non l'hanno fatto.
Salve complimenti per le vostra competenza, vorrei chiedervi cortesemente riguardo a quanto dettato dall'articolo 38 del c.c.
1) Oltre al presidente rappresentante legale protempore e dimissionario, i membri del consiglio direttivo (segretario,vicepresidente) di un ASD sono responsabili personalmente e solidalmente delle obbligazioni verso terzi come per il rappresentante legale alias il presidente?
1. Si, nella misura in cui è dimostrabile la compartecipazione alla decisioni che hanno portato alle obbligazioni.
Quale è' l articolo ho il riferimento legislativo che indica la responsabilità del vecchio presidente ( potendolo dimostrare da verbali d assemblea) sulle tasse mai pagate tipo dei rifiuti?
Ognuno di noi è responsabile di ciò che combina. Basta convincerne il Giudice.
Salve, siamo un circolo parrocchiale MCL ogni anno organizziamo una festa per raccogliere fondi per la chiesa locale, che poi è quella che ci ospita con un comodato gratuito. Abbiamo nel periodo della festa molti volontari. Negli ultimi tempi la GDF controlla le sagre paesane alla ricerca di volontari NON tesserati all'associazione che organizza l'evento. Nel caso che la festa sia organizzata direttamente dalla Parrocchia e non dal circolo, in caso di controllo, i volontari che " adesione " devono dimostrare ?? Se sono battezzati ? Scherzo ovviamente.
Grazie per la risposta.
La Parrocchia in questione sotto quale forma giuridica organizzerebbe l'evento?
beh, il parroco in qualità di responsabile della Parrocchia, la quale ha un suo codice fiscale. I volontari dotati di hccp, conseguito, mediante corsi presso il circolo MCL o altre associazioni del paese.
Guardi il certificato di attribuzione del codice fiscale e mi dica:
1. Natura giuridica
2. Tipo attività
3. Chi è il rappresentante
Nel dicembre del 2010 mi sono trasferita con il mio pony club presso un maneggio che era già affiliato FISE, come equitazione di campagna che operava, tesserava, e... Con il primo dell'anno 2011 mi è stato chiesto di divenirne il Presidente ed io preso da entusiasmo ho accettato. Mi sono accorto subito che mancavano verbali, registro cassa, iscrizione al registro nazionale CONI, EAS..., ho chiesto il Codice Fiscale e ho provveduto a correggere le dimenticanze. Il lavoro era differenziato, l'ex Presidente si occupava del pensionamento dei cavalli dei privati, io mi occupavo solo del pony club e su consiglio del Commercialista abbiamo tenuti due conti correnti separati che facevano entrambi capo all'Associazione.
Nel mese di settembre 2013 l'agenzia delle Entrate effettua un controllo relativo all'anno 2011: e scopro che l'Atto costitutivo dell'Associazione (2010) non era stato notificato né dal notaio, né presso l'ente di competenza. In sintesi per loro l'Associazione, anche se operante e riconosciuta dal CONI, non esiste ed è stata considerata come una società di fatto tra me e il vice presidente, che si occupava delle quote della scuderizzazione, con pesantissime sanzioni da pagare.
La mia domanda è questa: ho chiesto alla FISE di eliminare come attività le discipline di campagna e di poter proseguire solo con la mia attività di pony club e sono in attesa di una risposta da Roma. Di questa associazione, che porterà lo stesso nome, ma che avrà differente consiglio direttivo, sarò ancora Presidente.
1. Ora vi chiedo: cosa fareste se foste nei miei panni?
Inoltre a causa della crisi e di uno sfratto imminente dal maneggio il pony club chiuderà quasi sicuramente entro fine giugno.
2. Devo registrare l'Atto Costitutivo, anche se a distanza 4 anni dalla Precedente ed unica costituzione?
3. Devo notificare all'Agenzia delle Entrate il cambio di consiglio direttivo ?
4. O mi conviene chiudere la precedente e attivare una nuova Associazione partendo da zero ?
5. O non fare nulla, cambiare solo il tipo di attività?
1. Andrei a prendere per il coppino quel professionista che vi consigliò di tenere due conti separati. Detto questo, oggi, a che punto siete con l'Agenzia delle Entrate? Avete accettato di pagare le sanzioni oppure siete ricorsi alla Commissione tributaria? Avete sistemato tutte le contestazioni che vi hanno mosso a verbale?
2. Dipende da cosa volete fare di questa Associazione. Se il Pony Club chiude, forse vi conviene cessare il codice fiscale e stop.
3. Idem come 2.
4. Dipende tutto dal capire se riuscite a sanare il passato oppure no. Bisognerebbe vedere lo "stato" dei vostri documenti.
5. Non far nulla cosa significa? Che se vi controllano un'altra annualità vi appioppano un'altra mega sanzione?
In merito ai miei quesiti del 03/02 , vorrei ancora chiedere.
Pagati i tributi con l'Agenzia delle entrate e volendo proseguire con un altro consiglio direttivo per almeno altri 5 mesi ( fino alla fine di giugno ):
1-devo comunicare la variazione del Consiglio Direttivo , in particolare del Presidente, all'Agenzia delle Entrate e , se si, presso quale ufficio ?
2- Cos scrivo sul libro soci riguardo a coloro che non frequentano più il maneggio, o che ora vanno da altre parti ?
3-Posso continuare ad utilizzare conto corrente riguardante il pony club, nel momento che l'Associazione riguarderà solo i pony e non più i cavalli,o devo estinguerlo e aprirne un altro, sempre con lo stesso nome e codice fiscale?
Grazie per le vostre preziose risposte e vi assicuro che quando la FISE mi darà il via per il proseguimento dell'attività di solo pony club, adotterò il vostro programma.
1. Deve aggiornare il responsabile del CF presso l'agenzia delle Entrate e rifare il modello EAS (nel caso siate tenuti alla sua presentazione) indicando i CF dei nuovi membri del direttivo.
2. Sono ancora soci?
3. Può continuare ad usare lo stesso conto.
Salve per quanto anni bisogna conservare le fatture
Legga questo nostro post.
Buongiorno, vi chiedo cortesemente se avete informazione di qualche soluzione assicurativa su questo problema della responsabilità del Presidente o dei Dirigenti.
1. Immagino che qualche Ente di Promozione Sportiva possa aver stipulato una convenzione con qualche assicurazione prevedendo ovviamente dei massimali non troppo alti.
2. Secondariamente, sulla base dell'assunto "ne risponde il Presidente prima col Patrimonio della Associazione poi con quello personale", vi chiedo se possa essere considerata lecita la costituzione di una "riserva" nel bilancio dell'associazione per far fronte a potenziali sanzioni (le aziende lo fanno ordinariamente... ).
1. Ho sentito qualcosa di simile ma non ne ho informazione diretta. Vediamo se qualche nostro lettore ci aiuterà in questo senso.
2. Assolutamente si.
Come sempre, grazie di queste preziose informazioni.
Vorrei chiedervi, in caso di sanzioni, in che percentuale o in che modo i consiglieri sono chiamati in causa nel suddividersi le responsabilità con il presidente?
Equamente rispetto alle responsabilità assunte.
Salve, sono, anzi ero fino a due giorni fa, socio di una cooperativa sociale a.r.l. in quanto il nostro amministratore unico gestisce e amministra a proprio piacimento e solo per il proprio soddisfacimento personale e familiare la cooperativa. Ero, perché nel ribellarmi a tale situazione hanno provveduto con "mezzucci" a scrivere documenti falsi ecc. Il quesito è: in assemblea i soci non hanno mai avuto la possibilità di vedere o di leggere i verbali, quindi si è scoperto che l'amministratore e il segretario (sua amica)in base a ciò vogliono o interessa in quel periodo scrivono nei verbali. Infatti sono stata esclusa dopo il licenziamento poiché ho letto un verbale di un anno fa in cui ci sono gravi accuse che io avrei fatto all'amministratore (rubato, galera...ecc...), mai dette e che ha utilizzato a distanza di quasi un anno per licenziarmi. In più ,sempre in un verbale letto pochi giorni fa dietro mia richiesta del perché non c'è stata approvazione di bilancio dal 2011, vengo a conoscenza che le firme dei soci richieste per una riunione informale sono state utilizzate per l'approvazione di bilancio. Mi chiedo: i verbali delle assemblee non dovrebbero essere letti, in modo da essere contestati, a fine assemblea? Non si prevede anche la firma dei soci dopo le assemblee? Non bisogna consegnare ai soci copia dei verbali dopo averli controllati? Entro quanto tempo dall'assemblea si trascrivono i verbali nel libro dei soci, e come viene a conoscenza il socio di ciò che ha scritto il presidente e il segretario? Non ci sono elementi per delle querele nel mio caso? Preciso che la cooperativa ha un appalto con la Asl di circa un milione di euro e che noi lavoratori, poiché l'Asl ha dei mesi di ritardo nel mandati, l'amministratore non ci paga da ben dieci mesi, tale da indurmi ad effettuare nel mese di aprile scorso ad un decreto ingiuntivo nei confronti della Asl (perché l'amm. diceva che era l'Asl che non pagava) e che poi ho scoperto che l'Asl si è opposta dicendo di aver già pagato. grazie
Salve. Purtroppo qui non ci occupiamo di Cooperative. Un consiglio? Vada di corsa da un sindacato.
Grazie comunque, siete gentilissimi!
Salve, vorrei chiedervi:
1)nel caso l'ASD (398/91)cambi sede legale e rappresentante legale deve comunicarlo obbligatoriamente all'Agenzia delle Entrate. Questo deve avvenire anche nei confronti della SIAE?
2)In caso affermativo v'è un tempo limite?
3)Se l'ASD organizza una raccolta fondi tramite le iscrizioni per la partecipazione ad una corsa podistica amatoriale, senza spettacolo o intrattenimento con accesso a pagamento, deve, comunque, darne comunicazione preventiva alla SIAE?
4)I proventi della raccolta fondi vanno annotati in apposito registro vidimato?
Grazie
1. Consigliabile
2. Prima che vengano a farvi una ispezione.
3. Direi di no. Per sicurezza può chiedere direttamente a loro.
4. Legga questo post.
Salve, nel caso l'ASD in 398/91 cambi sede legale e appresentante legale deve obbligatoriamente comunicarlo all'Agenzia delle Entrate. Sapreste dirmi se:
1) Questo obbligo sussiste anche verso la SIAE?
2) In caso affermativo v'è un termine di tempo utile per poterlo fare?
3) l'ASD che svolge una raccolta fondi attraverso le iscrizioni per la partecipazione ad una corsa podistica amatoriale, sebbene non si tratti di spettacolo o intrattenimento per un pubblico pagante, deve darne preventiva comunicazione alla SIAE?
4) i proventi realizzati con questa raccolta fondi devono essere annotati in apposito registro vidimato?
1. in teoria, no. Ma è cosa saggia farlo lo stesso,
2. Una settimana dopo la verbalizzazione
3. Le raccolte fondi hanno un altro iter. Legga questo nostro post.
4. vedi 3.