Allucinante. Solo questo commento possiamo dare di questo articolo apparso sul Corriere del Veneto a firma di Milvana Citter. Eccone un estratto.
“TREVISO – Vagoni di integratori al figlio 14enne per farne un campione di nuoto. E ancora parole dure e rimproveri se i risultati in piscina non arrivavano.
Per questi comportamenti, giudicati veri e propri maltrattamenti, il padre ambizioso è finito davanti al giudice e ha patteggiato una pena di due anni, con sospensione condizionale.
A denunciarlo era stata la moglie, stanca di vedere a quante pressioni il ragazzino fosse sottoposto per soddisfare le speranze di vittoria del padre. (…)
All’uomo viene infatti contestato di aver fatto assumere al figlio, sostanze iperproteiche e integratori inadatti ad un ragazzino di quell’età. Inoltre lo avrebbe obbligato ad allenarsi oltre ogni limite. Un’esasperazione della pratica sportiva che il 14enne subiva anche nella vita di tutti i giorni. Se infatti i risultati in piscina non arrivavano, il genitore avrebbe avuto con lui un atteggiamento serio ed arrabbiato, riservandogli parole di incoraggiamento e affetto solo quando vinceva.”