La “Verifica Fiscale” effettuata nei confronti di una Associazione è un’attività amministrativa di controllo generale di tutte le attività (spesso di un solo anno fiscale) che, con lo scopo di rendere un servizio alla collettività, mira a contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale. Sono sempre di più infatti le finte no-profit (ne parliamo da anni) che si spacciano per tali al solo scopo di non pagare tasse; purtroppo, come sappiamo, spesso sono coinvolte anche vere no profit che svolgono un lavoro fondamentale per tutti noi. La Verifica è la fonte delle contestazioni che giungono al contribuente con l’Avviso di Accertamento.
LE DUE COSE DA FARE PER PREPARARSI AL MEGLIO:
1. Utilizzare la nostra piattaforma online per la propria Associazione: il suo corretto utilizzo impedisce gli errori più comuni e conduce alla gestione perfetta. CHIEDETE SUBITO UNA DEMO.
2. Chiederci una Verifica Fiscale Simulata: il nostro miglior servizio di Consulenza per Associazioni. Simuliamo in tutto e per tutto una vera verifica e vi spieghiamo cosa state facendo di sbagliato e come dovreste correggervi.
COSA AVVIENE DURANTE UNA VERIFICA
Durante la Verifica Fiscale si raccolgono le prove e le conseguenti contestazioni da muovere al contribuente (con la successiva notifica allo stesso dell’Avviso di Accertamento). Come? Con tutta una serie di attività dirette a reperire materialmente gli elementi (libri, registri e documenti) necessari per eseguire le ispezioni documentali e le verifiche.
La verifica si fonda sulla ricostruzione, (a prescindere dalla regolarità delle scritture contabili e dalla correttezza formale delle operazioni poste in essere) del volume di affari e dei ricavi generati dall’impresa (o dei corrispettivi del lavoratore autonomo). Si articola in 3 momenti:
1. il primo nel quale a seguito dell’accesso, vengono svolte le attività di ricerca ed acquisizione dei libri, dei registri, delle scritture e dei documenti che saranno oggetto della successiva analisi; vi ricordiamo il nostro post delle domande poste ai Presidenti durante le verifiche.
2. il secondo, in larga misura identificabile con l’esecuzione dell’ispezione contabile, nel corso della quale sono anche poste in essere tutte le attività di verifica, rilevazione ed acquisizione, anche esterno di dati, informazioni e notizie, ritenuti necessari ai fini del perseguimento degli obiettivi di verifica; come ad esempio le interviste ai soci, l’analisi dei vostri siti web e pagine di Facebook, dei vostri manifesti e volantini.
3. la fase conclusiva e cioè la redazione e sottoscrizione del “Processo Verbale di Constatazione“.
DOVE AVVIENE LA VERIFICA
Presso la sede legale della Associazione (che dovrebbe essere riportata, identica, sia a Statuto che nell’anagrafica del Codice Fiscale/ Partita Iva della Associazione). Riguardo la fase di accesso presso la sedi legali delle Associazioni il decreto semplificazioni tributarie legge 44/2012 (conversione del D.Legge 16/12), ha previsto che per tale operazione è sufficiente la sola autorizzazione interna rilasciata dai dirigenti dell’Agenzia delle Entrate e/o dal Comandante della Guardia di Finanza; in precedenza invece, l’accesso nei locali delle Associazioni poteva essere effettuato solo previa autorizzazione dell’Autorità giudiziaria sulla base di “gravi giudizi” di violazioni di norme tributarie).
Se la sede legale è il domicilio del Presidente (come nel 90% dei casi)? Si evita di “piombare in casa” e si viene avvisati qualche giorno prima. Tenete presente che il Presidente (responsabile legale della Associazione) dovrà sempre essere presente durante tutta l’attività di verifica. Sempre più spesso oggi si chiede al Presidente di recarsi lui stesso con tutta la documentazione presso le sedi degli organi ispettivi.
CHI LA ESEGUE
I cosiddetti “funzionari verificatori”. Normalmente si tratta di Agenti della Agenzia delle Entrate, della Guardia di Finanza, della SIAE o, nelle città più grandi del Corpo di Polizia Annonaria.
NOTA BENE
Il “Controllo Fiscale” invece è una cosa diversa: si tratta infatti di una attività ispettiva che ha come oggetto singoli atti di gestione o un complesso di atti di gestione con caratteristiche di omogeneità sotto il profilo fiscale, giuridico ed economico.
Damiano Dalerba & Stefano Cabot
Direttori area noprofit di TeamArtist
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Salve dovendo liquidare una nota di credito, ad una associazione culturale che a sua volta deve liquidare degli esperti, superando l'importo di 5000,00 euro, mi chiedo se e' obbligatorio fare il controllo equitalia.
Grazie attendo risposta
Buonasera Rosalba,
non è necessario il controllo presso l'AdE.
Buongiorno,
Sono rappresentante di una asd che ha optato per il regime della 398/1991.
L'anno scorso ho ricevuto una verifica fiscale, al termine della quale mi è stato notificato un pvc in cui mi sono state mosse, tra le altre, queste contestazioni:
A. mancata registrazione di atto costitutivo e statuto che comporterebbe decadenza dalla qualifica di ente non commerciale e dalla l. 398/1991. Questi atti sono stati redatti con scrittura privata ed effettivamente non registrati,ma non riesco a individuare alcuna norma di legge che mi imponga di registrare tali atti per godere delle agevolazioni di cui alla legge 398!
B. alcune violazioni formali quali elenco soci non completo (manca la data di nascita degli associati) e mancanza vita associativa poiché i verbali di assemblea sono presenti solo per l'approvazione del rendiconto annuale.
Mi domando se:
1- posso comunque presentare le memorie con osservazioni anche se sono già trascorsi i fatidici 60 giorni dalla notifica del PVC?
2- Posso contestare la decadenza dai regimi agevolativi per la mancata registrazione dell'atto, e presentare dei documenti relativi a verbali di assemblea in cui si dà conto degli eventi organizzati dall'associazione nel corso dell'anno, anche se tali eventi erano aperti anche a non soci (vi partecipavano anche persone tesserate alla medesima federazione)?
Grazie in anticipo per il servizio che fornite e per la vostra cortesia.
1. Ormai no. Ormai deve aspettare l'accertamento e, successivamente, se deciderà di opporsi dinanzi alla Commissione tributaria provinciale potrà imbastire una strategia difensiva che includa i ragionamenti che poteva presentare nei 60 giorni ormai trascorsi.
2. Senz'altro sarà una cosa da fare... ma è inutile pensarci adesso senza avere l'accertamento in mano.
Si affidi ad un avvocato tributarista esperto in noprofit.
Buonasera,
complimenti per il servizio!
una associazione in 398 che nel 2014 ha ricevuto il pagamento in contanti di dieci fatture di pubblicità di 60 euro ciascuna (per un volantino), e il giorno dopo riceve una bolletta di 600 euro, può pagarla in contanti adducendo in un eventuale controllo il fatto che la somma di denaro contante era dovuta all'incasso delle fatture? ..... presumo di conoscere già la risposta!
grazie
Come Marzullo... si faccia una domanda e si dia una risposta!
Come immagina, aveva l'obbligo di non superare i 516,46 euro in operazioni in contanti. Quindi la risposta è no (ma dal 1° gennaio 2015 siamo tornati a mille euro di limite).
Buongiorno
le verifiche fiscali possono capitare anche se l'associazione è piccola e sposta meno di una certa somma di denaro ogni mese?
In altre parole, esiste una condizione prima della quale l'associazione non è "interessante" per chi fa controlli?
grazie
No, non esiste. I controlli fiscali capitano anche a campione.
Buongiorno Damiano,
mi complimento per la vostra preparazione in materia, direi unici in Italia. Ormai vi seguo alla lettera da oltre un anno.
Avrei un quesito irrisolto ..
Se un Asd affiliata alla Fit organizza dei corsi di tennis per un'altra Asd affiliata alla Fit, quest 'ultima, per il contributo versato alla prima, dovrà ricevere ricevuta non fiscale come corrispettivo per attività istituzionale o fattura?
grazie in anticipo e buona giornata.
Essendo affiliate alla stessa FSN nazionale a nostro parere basta una ricevuta. Vi conviene però porre la stessa domanda in Federazione, per iscritto, chiedendo risposta scritta (l'affiliazione costa... è giusto che vi aiutino in questi passaggi!).
Salve, gradirei sapere se, come ASD senza scopo di lucro:
1. posso inserire i distributori automatici di bibite e snack con un semplice comodato d'uso gratuito con il gestore dei distributori
2. se comunque mi serve una autorizzazione alla somministrazione o altra autorizzazione
3. è necessario raccogliere le autorizzazioni del gestore dei distributori?
1. Intende dire che il ricavato non riguarderà l'Asd ma andrà direttamente al proprietario dei distributori?
2. Non dovrebbe servirle altra autorizzazione ma le conviene chiedere all'ufficio commercio del suo comune.
3. vedi 2.
Un circolo dotato di c.f ha la possibilità di effettuare manifestazioni culturali ( musica dal vivo ) presso un locale messo a disposizione ( una volta era un albergo ). Intende optare per la 398. Può dare il Cf per le spese istituzionale e invece la partita Iva per quelle di natura commerciale?
Nel momento in cui ha la partita iva, deve dare entrambi gli estremi fiscali (CF e P.iva) quando richiesti per la fatturazione.
Salve , ho un pensiero che mi assilla !Ma le associazioni senza scopo di lucro ,come la mia , per quanto concerne la fatturazione del gas , l'IVA si paga al 10% al 22% ? Grazie e spero che possa aiutarmi.
Direi al 22% ma con tariffa agevolata. Ha provato a chiedere direttamente al gestore?
La societa' del gas mi dice che la posso pagare al 10% mentre il mio consulente mi dice al 22% ;non riesco ad avere un'idea chiara!
Si tranquillizzi. Non farà mai cambiare idea alla società del Gas! Se la rete di distribuzione è di proprietà pubblica però può chiedere un parere terzo al Comune e usarlo a suo favore (nel caso).
E' possibile delegare le funzioni e le responsabilità del presidente di una asd per un periodo determinato?
Quale la forma legalmente corretta?
Purtroppo non è possibile.
nella ns. Asd stà per scadere il Consiglio Direttivo che è composto da 5 membri.( Lo Statuto prevede da tre a cinque ). Si vorrebbe rinnovare un direttivo di tre membri. La procedura che si vorrebbe seguire è la seguente:
1) Elezioni
2) Riunione assembleare nella quale si chiede se qualcuno vuole candidarsi e messa a disposizione di un modulo nel quale l'associato che lo desidera chiede di candidarsi a membro del Cd. Si stabilisce che la candidatura dovrà pervenire all'Associazione entro il.....cioè 10 gg. prima dell'Assemblea che dovrà nominare il nuovo Cd. Nel caso la seconda ipotesi fosse corretta il Presidente proporrà alla detta assemblea di votare coloro che hanno fatto richiesta e quindi nominare il nuovo Cd. Secondo voi può andare bene?
P.S Lo Statuto dice solamente che l'Assemblea decida di volta in volta le modalità di elezione del CD. Non esiste nessun Regolamento. Grazie per il vs. gentile contributo.
La seconda ipotesi mi pare corretta. Il Presidente è di nomina assembleare o di Direttivo?
Trattasi del Presidente nominato dal direttivo.
Salve, sono il presidente di una asd e facciamo scuola calcio, in tutto abbiamo 58 iscritti dai 6 ai 16 anni. Abbiamo un codice fiscale, non siamo iscritti al CONI. Vista la mia inesperienza, è da poco che facciamo attività, vorrei capire come fare x avere una gestione corretta della nostra asd. Ho informazioni che reperisco a step, mi manca una condotta guidata con la sequenza logica dei vari atti, documentazioni e soprattutto come gestire le varie voci del bilancio (quote associative, compensi x istruttori, spese di gestione impianto di calcio). Esiste una guida? Grazie x la vostra attenzione.
In che senso NON siete iscritti al Coni? Non siete affiliati alla FIGC?
Si certo che lo siamo, ma penso che non siano connesse le due iscrizioni, sbaglio?
Dipende. Fino a poco tempo fa era compito della FSN/EPS iscrivere al registro del CONI l'ASD dopo l'affiliazione. Oggi invece si tende a scaricare questo compito alla ASD direttamente. Ha guardato se compare nel registro online?
Salve, dopo tanto mi rifaccio vivo, non so se la domanda è giusto porla in questo post, ma ci provo. Abbiamo pagato (ad un socio) un compenso di € 3.000,00 per una prestazione (lavori subacquei per ripristino ormeggi per imbarcazioni); lo stesso non essendo professionista non può emettere fattura o ricevuta fiscale, come possiamo registrarla facendo una cosa fiscalmente corretta? Confermo che siamo una no profit in regime della 398. Grazie
Il problema non è registrarla... è come inquadrare questo compenso! Se per lui è possibile potreste pagarlo con ritenuta d'acconto all'interno del plafond dei 5000 euro per i "lavori diversi".
Grazie per il consiglio. Saluti
Questa osservazione mi soddisfa. Ammetto di avere usato io termini non corretti e me ne scuso, tuttavia, dovete ammettere che la vs. risposta ad un preciso riferimento ad una norma di legge, che al di là di ogni considerazione, che peraltro ritengo quanto mai opportuna, mi ha lasciato nel dubbio. Apprezzo comunque il vs. consiglio che è sicuramente da seguire. Grazie.
Non si preoccupi, anche noi ci alziamo col piede storto ogni tanto 😉
Il fatto che il vs. sia un servizio gratuito non vi autorizza a dare risposte ironiche su un argomento tanto importante, almeno per noi comuni mortali.
Il fatto che il ns. sia un servizio gratuito non la autorizza a trattarci con sufficienza. In ogni caso, per chiudere la polemica, le segnalo tre spunti di riflessione.
1. Nel quesito lei scriveva: "... e pertanto gli incassi relativi agli abbonamenti e/o agli ingressi occasionali di questi soggetti ai quali viene e rilasciata una semplice ricevuta...". Cos'è una "semplice ricevuta"? Deve sapere che nel momento in cui lei rilascia una ricevuta questa deve essere fiscalmente ineccepibile.
2. La maggior parte delle Verifiche Fiscali alle Associazioni (il 70% circa) deriva da segnalazioni di utenti che, non ricevendo una ricevuta fiscale e non essendo a conoscenza della norma da lei citata, presuppongono che stiate evadendo il Fisco e chiamano il 117 della GdF.
3. Sono sempre più diffuse le sentenze delle corti tributarie che determinano come l'assenza di queste ricevute NON PERMETTANO di poter verificare il reale andamento economico della Associazione e di ricostruire se quanto affermato nei REFA corrispondeva alla realtà dei fatti.
Quindi: o non emette ALCUN TIPO di ricevuta/quietanza/pezza e corre i rischi di cui sopra, oppure emette una ricevuta fiscale in regola. Poichè la mission del nostro blog, come ripetuto altre mille volte, è quello di portare alla corretta gestione (e non di azzeccare i garbugli che possano permettere alle associazioni di farla franca), le abbiamo dato il miglior consiglio in questo senso.
Dalla replica noto che siete dei veri professionisti al servizio dell'utenza. Complimenti.
Il nostro è un servizio gratuito riservato alle persone cortesi. Se non comprende una nostra risposta e desidera maggiori dettagli, basta chiedere. E non dirsi deluso per una risposta che, ripetiamolo, ha avuto gratis. Ci dorma su.
La risposta al quesito è sbagliata e sono molto deluso. Da informazioni assunte, in virtù del Dpr 696/1996 art. 2 lettera hh è prevista l'esenzione.
Ah si? Auguri.
Salve, io sono presidente di un'associazione non riconosciuta e non a scopo di lucro, visto che come entrate abbiamo solo la quota associativa (e i soldi poi sono tenuti a casa del tesoriere) e per questa dobbiamo pagare delle tasse? Insomma, non lo abbiamo mai fatto, quindi se passasse un controllo cosa ci potrebbero fare? Grazie
Direi di no. Se siete una noprofit in regola con tutto non avete nulla da temere e per le quote associative non vi è nulla da pagare in tasse.
Grazie.
Però non so se siamo in regola con tutto, avete qualche post che mi permetta di capire quali sono gli oneri burocratici da rispettare?
Guardi, TUTTO questo blog si occupa di determinare questi aspetti...
Buongiorno, scuola di ballo; le quote associative in che tempi vanno vanno corrisposte per essere in regola?
Entro l'anno sociale. Ma di norma sarebbe meglio entro l'assemblea soci per l'approvazione del REFA. Salvo che lo Statuto dica qualcosa di particolare in proposito.
con una asd gestiamo, in concessione,una piscina Comunale. La maggior parte dei nostri utenti riveste la qualifica di socio, ma poiché non possiamo pretendere che tutti siano soci, molti sono utenti normali. Abbiamno optato per la Legge 398/1991 e pertanto gli incassi relativi agli abbonamenti e/o agli ingressi occasionali di questi soggetti ai quali viene e rilasciata una semplice ricevuta, vengono mensilmente annotati nel registro tenuto ex DPR 544/90. Si chiede se tale comportamento è corretto o se dobbiamo certificare tali incassi con ricevuta fiscale e/ scontrino fiscale. Grazie
Dovete rilasciare una ricevuta fiscale. Su queste entrate dovete anche pagare le relative tasse...
ha subito una verifica per l'anno 2012, quello che mi viene cntestato è il modello eas, perchà secondo loro lo svrei dovuto ripresentare in quanto ho effettuato in quell'anno prestazioni di servizio, ma io il modello eas l'ho presentato in modo semplificat e non dovevo compilare il rigo relativo alla prestazione di servizio, per cui non mi sono sentita in obbligo di ripresentarlo, hanno ragione loro oppure ho sbagliato, intanto mi hanno fatto diventare tutto attività commerciale, spero di ricevere una vostra risposta in breve grazie mariellap
Raccontata così ha ragione lei. Glielo ha fatto notare e fatto mettere a verbale?
Salve, una ASD con partita iva e registratore di cassa può vendere a chiunque o solo ai soci? nel nostro caso solo prodotti confezionati: patatine,bibite,gelati ecc
Grazie
Avete una licenza di somministrazione alimenti e bevande? Tendenzialmente potete vendere soltanto ai tesserati del vostro EPS.
salve siamo un ASD iscritta al coni con partita iva volevo sapere come comportarci in questo caso:
un nostro socio vorrebbe organizzare presso la sede dell asd uno stage teorico di iniziazione alla Vela con pranzo a fine corso(abbiamo autorizzazioni per la somministrazione ai Soci), rivolto alla classe scolastica di suo figlio, e agli eventuali accompagnatori ,a parte il nostro socio e suo figlio nessun altro e' associato presso noi e non possiamo tesserarli al nostro ente di affiliazione senza prima associarli,come dobbiamo comportarci, in termini fiscali per essere in regola?
Grazie anticipatamente
Dovete emettere fattura/ricevuta fiscale ad ogni singolo genitore e poi pagare le relative tasse. Siete in 398?
salve
1-lo stage rivolto anche a terzi deve essere precedentemente programmato e verbalizzato dal consiglio?
2-possiamo utilizzare le ricevute fiscali del ristorante ed aggiungere la voce stage, da emettere per i singoli partecipanti o una totale se permesso, e annotare il totale nel registro corrispettivi?
noi abbiamo sempre somministrato alimenti solo ai nostri soci pensando che far trovare un NON socio a tavola durante un ispezione sarebbe stato un problema per noi
grazie per la disponibilita'
1. meglio di si
2. a naso direi di si, se ho compreso cosa mi state chiedendo
Avete sempre pensato bene. La somministrazione di alimenti e bevande è cosa diversa dal fornire, di fatto, un servizio sportivo.
grazie per la risposta per quanto riguarda le ricevute provo a spiegarmi megli;
nelle precedenti risposte mi ha suggerito di fare ricevuta fiscale ai partecipanti esterni(non soci,)per lo stage e teorico di vela ,e chiedevo se come ricevute fiscali possiama utilizzare quelle del ristorante aggiungendo la voce stage
-quindi ai non soci dopo lo stage li possiamo far mangiare o no?
grazie infite e complimenti per il servizio che offrite
No, non può (a nostro parere). La vostra licenza di somministrazione non ve lo permette.
siamo in 398
Perfetto, quindi sapete a quale trattamento fiscale fare riferimento.
volevo sapere un altra cosa se possibile
sul nostro statuto e' prevista la gratuita' della quota associativa per i figli minorenni dei soci,deliberare in tal senso e' corretto? grazie
No.
Le Associazioni Sportive Dilettantistiche possono fare attività commerciali senza essere in possesso della partita iva?
In linea di massima, NO.
se la verifica viene effettuata nel domicilio del presidente occorre
l'autorizzazione dell'autorità giudiziaria per l'accesso?
Se legge in fondo al post trova la risposta: "Riguardo la fase di accesso presso la sedi legali delle Associazioni il decreto semplificazioni tributarie legge 44/2012 (conversione del D.Legge 16/12), ha previsto che per tale operazione è sufficiente la sola autorizzazione interna rilasciata dai dirigenti dell’Agenzia delle Entrate e/o dal Comandante della Guardia di Finanza;"