Abbiamo già visto in questo post tutto l’iter di cosa/come/dove/chi avviene durante una verifica fiscale ad una Associazione. Ma dovete subire tutto passivamente, oppure potete far valere alcuni diritti?
La risposta è positiva per fortuna. I diritti e le garanzie dell’Associazione sono tutelati dallo statuto del contribuente regolato dalla legge 212/00. 25730). Ecco una breve ed utile sintesi:
DIRITTI dell’ASSOCIAZIONE DURANTE UNA VERIFICA FISCALE
Dividiamo la verifica in 3 momenti:
1. Al momento dell’accesso:
- Accertare l’identità dei verificatori mediante la visione dei loro documenti;
- Ricevere copia della lettera di incarico rilasciata dal direttore dell’Ufficio e delle eventuali autorizzazioni del Procuratore della Repubblica***;
- Essere informato delle ragioni che hanno giustificato la verifica e dell’oggetto che la riguarda, della facoltà di farsi assistere da un professionista abilitato alla difesa dinanzi agli organi di giustizia tributaria;
- Pretendere (salvo casi eccezionali ed urgenti) che la verifica si svolga durante l’orario ordinario di lavoro e con modalità tali da arrecare il minor disturbo possibile allo svolgimento dell’attività.
2. Durante le operazioni:
- Ricevere QUOTIDIANAMENTE una copia del processo verbale di verifica da sottoscrivere dopo attenta lettura;
- Rilasciare dichiarazioni o osservazioni che devono essere verbalizzate e pretendere un congruo tempo per fornire risposta alle richieste dei verificatori;
- Possibilità di chiedere che l’esame dei documenti amministrativi e contabili avvenga presso l’ufficio dei verificatori o presso il professionista che lo assiste o rappresenta;
- Pretendere (salvo casi di particolare complessità dell’indagine) che la verifica non superi i 30 giorni lavorativi;
- Esigere il rispetto del segreto d’Ufficio sugli elementi acquisiti nel corso della verifica ed in modo particolare che sia assicurata la riservatezza sui dati delle indagini bancarie.
3. Al termine della verifica:
- Ricevere un esemplare del processo verbale di constatazione da sottoscrivere dopo attenta lettura con verbalizzazione delle proprie osservazioni;
- Comunicare all’ufficio, entro 60 giorni dalla notifica del processo verbale di constatazione, proprie osservazioni e richieste in merito al contenuto del verbale;
- Pretendere che l’ufficio, salvo casi di particolare e motivata urgenza, non emani l’avviso di accertamento prima della scadenza dei 60 giorni dal rilascio del processo verbale di constatazione.
*** Questo aspetto è stato normato nel decreto semplificazioni tributarie legge 44/2012 (conversione del D.Legge 16/12) che ha previsto sia sufficiente per tale operazione la sola autorizzazione interna rilasciata dai dirigenti dell’Agenzia delle Entrate e/o dal Comandante della Guardia di Finanza (in precedenza invece, l’accesso nei locali dell’Associazione poteva essere effettuato solo previa autorizzazione dell’Autorità giudiziaria sulla base di “gravi giudizi” di violazioni di norme tributarie).
OBBLIGHI dell’ASSOCIAZIONE DURANTE UNA VERIFICA FISCALE
Dividiamo gli obblighi in 2 momenti:
1. Al momento dell’accesso:
- Consentire l’accesso ai locali ove viene esercitata l’attività;
- Consegnare ai verificatori la contabilità e tutta la documentazione relativa;
- Esibire l’attestazione prevista nell’ipotesi di contabilità tenuta presso altro soggetto.
2. Durante le operazioni:
- Custodire la documentazione esaminata dai verificatori;
- Rispondere alle richieste dei verificatori;
Damiano Dalerba & Stefano Cabot
Direttori area noprofit di TeamArtist
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Buongiorno,
1.sarebbe regolare se un'associazione culturale e aps svolgesse la propria attività annuale in questo modo?:
-avesse 20 soci che versano una quota associativa di 100 euro ciascuno
- organizzasse due raccolte fondi che , al netto dei costi, facciano "guadagnare" all'associazione 10mila euro ciascuna ed incassarne 20mila.
-orgnizzasse vari eventi culturali e di intrattenimento, aperti a tutti, in modalità gratuita o con donazione libera
-svolgesse attività commerciale come incassi da sponsorizzazioni ed eventi aperti a tutti con pagamento di biglietti di ingresso.
- diffondesse la cultura pubblicando contenuti appositi sulle proprie pagine web.
Tutte le attività sarebbero coerenti agli scopi dell'associazione.
2. se il comportamento sopra indicato non fosse regolare, come adeguarlo?
3.Se il comportamento fosse regolare. Quali sarebbe il limite di incasso e di guadagno per ogni sinogola raccolta fondi e per le attività commerciali?
4.quando si ha la partita iva conviene sempre optare per la 398/91?
grazie dell'aiuto
1. In linea di massima si. Ma a questa domanda si può rispondere con sicurezza solo attraverso una IFS.
1.2 In linea di massima si. Ma a questa domanda si può rispondere con sicurezza solo attraverso una IFS.
3. Il limete delle raccolte fondi, cumulate, è di 51.600 euro l'anno. Per le attività commerciali dipende invece dal possesso o meno della p.iva e dal regime prescelto.
4. Nel 99,9% dei casi si. Può non convenire se si devono fare acquisti molto importanti o grandi investimenti.
Buongiorno,
la nostra associazione culturale ha sede legale al domicilio del presidente.
1.In caso di controlli e verifiche, gli ufficiali che andassero a casa sua quanto avrebbero diritto di "ficcare il naso"?
2.potebbero, ad esmpio, avere accesso al computer del presidente?
3. potenzialemnte avrebbero il diritto di cercare documenti ovunque?
4.essendo casa del presidente solo il posto in cui sono conservati i documenti, una volta consegnato loro tutta la documentazione, come si svolgerebbero i controlli grosso modo?
grazie
1. Dipende, senza mandato del giudice, praticamente nulla.
2. Se è di proprietà dell'Associazione, si. Altrimenti no (salvo mandato).
3. No.
4. Dipende. Se sono completi e ordinati si potrebbe sbrigare tutto in poche ore. In caso contrario si porta via tutto e si viene richiamati in sede dell'Ade dopo circa una settimana.
Fossi in te parteciperei al nostro corso: spieghiamo bene tutti questi dettagli.
grazie della risposta,
in quali casi, in linea di massima, il giudice concede questo mandato? immagino solo proprio in casi limite.
Droga, prostituzione, mafia, riciclaggio, corruzione... o equivalenti!
Gentili teamartist siamo XXXXXXXXXXXXX un'associazione culturale con statuto registrato, affiliata XXXXXX tramite la federazione nazionale XXXXXXXXXX. Abbiamo solo il CF in quanto facciamo solo attività per i soci, il nostro statuto ha tutte le previsioni necessarie alle associazioni: qualifica di socio non trasmissibile, e non temporanea, utili non distribuibili, obbligo di reinvestimento utili, obbligo di devoluzione patrimonio in caso di chiusura.
Oggi la SIAE (agenzia di Pisa) ci ha negato i blocchetti di biglietti (che da anni usiamo) sostenendo, a seguito di una consulenza giuridica dell'Agenzia delle entrate n. 954-19/2014 sulla possibilità di certificare i corrispettivi anche mediante ricevuta fiscale, che dobbiamo fare recevuta fiscale perchè la nostra è attività commerciale.
Ci sentiamo quasi vittime di abuso di potere perchè non ci è stata data possibilità di capire ma solo minacce.
Non capisco. Ma se fate attività rivolta solo ai soci, questa è istituzionale. Perchè prendevate in passato i "bigliettini" Siae?
A mio parere potete benissimo fare ricevute fiscali oggi; non è questo infatti a determinare se l'entrata relativa sia commerciale o istituzionale! Mentre i biglietti siae sono... per definizione commerciali. Mi aiuti a capire.
Buongiorno e complimenti per la vostra preziosa collaborazione.
Svolgo attività associativa in un locale diverso dalla sede legale dove non è possibile lasciare la documentazione in quanto la sala è condivisa con altre associazioni. come posso dimostrare in caso di ispezione che tutta la documentazione e conservata presso la sede legale dell'associazione?
Grazie e buona giornata.
Paolo
Non deve dimostrare nulla. In caso di controllo si presenteranno direttamente presso la sede legale (dove, appunto, si aspettano di trovare la documentazione fiscale).
secondo voi l'accesso da parte dei verificatori presso la sede dell'Associazione in assenza del presidente/Legale Rappresentante, nonché l'inizio delle operazioni di verifica sempre in sua assenza, pur in presenza di un associato, è regolare o è censurabile?
Grazie
Dipende dai motivi dell'assenza. In ogni caso... fatelo mettere a verbale!
Ciao, sono venuta a bari molto bravi. Ora il codice dove bisogna inserirlo?
Insieme al nome quando posti il quesito.
Sembra tutto semplice letto cosi, vi posso garantire che se vengono, anche se hai tutto in ordine le cose non sono semplici, a noi dopo un accertamento durato 30 giorni lavorativi secondo loro ma più di 75 secondo noi, dopo aver trovato tutto aposto ci hanno informato che siamo risultati negativi, l'indomani sono andato a prendere la documentazione e mi è stato detto che la dotoressa che segue il caso era malata e che si sarebbero fatti sentire loro.
Dopo una settimana sono stato convocato dal capo area che è riuscito dopo un altra attenta valutazione a trovare due virgole fuori posto, a quel punto ci hanno riconosciuto di essere un'associazione ma per quell'anno ci hanno revocato la legge 398/91, per farla breve abbiamo dovuto pagare 32,000 euro che sarebbe il 50% dell'iva più le relative ammende, dal mio punto di vista se l'associazione ha poco paga poco oppure se la cava ma se ha tanto come nel caso nostro si prendono la loro bella fetta, non dimentichero mai le parole di questo capo area dell'agenzia delle entrate che in più volte diceva " cosa vuole che sia, qui soldi ce ne sono", sinceramente preferirei che venissero i ladri in associazione che questi delinquenti legalizati, sicuramente ci ruberebbero meno.
Scusate lo sfogo ma è una vera vergona distinti saluti Ivano