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23 Maggio 2014

Ami i tuoi figli? Sostieni #crescoattivo

Stefano Marini Scritto da Stefano Marini
Categoria dell'articolo: Formazione per Dirigenti
Ami i tuoi figli? Sostieni #crescoattivo

Un laureato in Scienze motorie accanto al maestro unico per insegnare l’educazione fisica in modo competente già alle scuole elementari. 

 

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Rispetto a tanti Paesi europei l’Italia non ha la stessa diffusione dell’educazione motoria nelle scuole. Inoltre l’idea di sport che è diffusa tra la gente è spesso legata alla competizione. Infine sedentarietà e obesità ultimamente si sono diffusi anche nello Stivale, in particolare tra i più piccoli.

Come fare fronte a questa situazione?

Partendo dalle scuole: per questo la Parlamentare Laura Coccia, 28 anni (e un passato da sportiva: nonostante la tetraparesi spastica, contratta in tenera età, è stata velocista e pratica ancora oggi l’atletica leggera), ha già depositato alla Camera (ora dovrà essere inserita nel calendario dei lavori delle commissioni parlamentari) una proposta di legge che vorrebbe inserire l’educatore motorio-sportivo nella scuola primaria. «Spero si inizi presto a discuterne», si augura la promotrice e noi di TeamArtist con lei.

La legge ha il sostegno di 100 parlamentari di tutte le provenienze politiche e ha raccolto 2.100 firme di cittadini comuni. Tra questi ci sono anche molti sportivi di fama internazionale, come Igor Cassina, Jury Chechi, Tania Cagnotto, Josefa Idem, Gianni Rivera.

Ma che compito avrebbe questa figura?

A fianco del maestro i bambini svolgerebbero l’attività motoria con un docente che ha studiato in maniera competente sotto tanti punti di vista come svolgere l’attività motoria – ci spiega l’onorevole Coccia –  E’ uno strumento che può essere declinato in tanti modi. Per esempio il gioco della campana fa giocare, fa muovere e fa imparare a contare. Insomma così ci sarebbe un completamento della didattica e una facilitazione”.

Gioco e sport per i bambini vanno a braccetto. Così l’obiettivo sarebbe quello di affiancare loro anche l’apprendimento. Ma come fare, visti i tagli e i problemi di budget del mondo dell’istruzione? La manovra costa 340 milioni di euro, che la deputata ha in mente di reperire applicando un prelievo di solidarietà del 5% sulle scommesse sportive. «Il mondo degli appassionati di sport che aiuta i bambini a praticare sport», spiega Coccia.

I soldi delle scommesse sportive andrebbero investiti in questo progetto per poi vedere che tipo di risultati ci sono stati dopo tre anni: “Si finanzierebbe un approccio ludico con lo sport, che dalla scuola darebbe vita a una svuota nella cultura sportiva. Mi piacerebbe che si ricominciasse a intendere lo sport come nell’antica Grecia, come un gioco che ha dei valori, tra cui il rispetto dell’avversario e la messa in gioco di se stessi. Poi bisogna anche saper vincere, senza umiliare l’avversario. E’ necessario visto che la cultura sportiva è andata logorandosi, dando vita anche a violenza nei luoghi in cui dovrebbe esprimersi, come gli stadi”.

C’è anche l’aspetto della salute: in Italia il 9,7% della popolazione è obesa e questo è legato al nostro stile di vita sedentario: “La sedentarietà è un fenomeno che va combattuto e fare attività fisica è il modo migliore: insegna a prendersi cura di sé, degli altri e stare insieme all’aria aperta. Se questi aspetti venissero valorizzati l’educatore motorio-sportivo non sarebbe solo legato a quest’ambito, ma anche a quello della salute. Insomma nei tre anni iniziali alla proposta di legge potrebbero iniziare a interessarsi anche altri ministeri e sostenerla anche da un punto di vista economico”.

«La mia proposta di legge punta non solo all’educazione dei bambini, ma anche alla valorizzazione della figura del laureato in Scienze motorie, che così potrebbe ampliare i propri sbocchi lavorativi ed essere inserito tra il personale docente degli istituti primari», continua Coccia.

 «Per promuoverla ho creato un percorso itinerante nelle diverse città italiane, il CrescoAttivo tour: voglio far conoscere questa iniziativa a quante più persone possibile».

COME NON SOSTENERE QUESTA PROPOSTA? Forza, aiutateci tutti a diffonderla!

 

 

Damiano Dalerba & Stefano Cabot

Direttori area noprofit di TeamArtist

 

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Una risposta a “Ami i tuoi figli? Sostieni #crescoattivo”

  1. Rispondi
    Roberta

    Perché allora non esigere anche per la Danza (non sportiva) l'impiego esclusivo degli Insegnanti laureati dallo Stato (lauree di 2° livello ed abilitazioni di Stato)? Invece dalla scuola dell'infanzia sino all'università, sotto le mentite spoglie di "progetti" e "laboratori" , cani e porci ormai dilagano per clientelismo, nepotismo e quant'altro, per assicurarsi l'utenza per i propri corsi privati. Così noi italiani ci troviamo a pagare con il Servizio Sanitario per riparare a danni (quando possibile) provocati da incompetenti che hanno guadagnato per produrli.Così i posti di lavoro per i quali ci sono competenze specifiche acquisite da parte di chi ha studiato e comprovato di averlo fatto, sono di fatto occupati da autoreferenziali, in massima parte impreparati, incapaci e incompetenti.Eppure tutti sostengono di essere attenti ed impegnati a moltiplicare i posti di lavoro: ma per chi? E' indispensabile che anche per la Danza, nella scuola di ogni ordine e grado, pubblica e privata ( non ci sono utenti di serie A e di serie B) venga richiesta l'abilitazione all'insegnamento, rilasciata dallo Stato e non da chi si alza la mattina e decide di essere in grado di qualificare altri.