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11 Luglio 2014

La Rivoluzione delle Associazioni No Profit in 11 punti

Giovanni Damiano Dalerba Scritto da Giovanni Damiano Dalerba
Categoria dell'articolo: Commercialista Per Associazioni
La Rivoluzione delle Associazioni No Profit in 11 punti
Il Governo di Matteo Renzi pare essere stato di parola. Ci avevano detto che entro i primi di luglio avrebbe presentato nel Consiglio dei Ministri la bozza di Riforma del Terzo Settore (che, ricordiamolo, era stata aperta ai contributi di tutti) e così è stato.
Ieri sia il Blog Vita che il Sole 24 ore hanno dato delle anticipazioni da cui abbiamo cercato di trarre gli aspetti principali. Partiamo dall’obiettivo generale: porre nuove “disposizioni per promuovere e favorire l’autonoma iniziativa delle persone, singole e associate, per lo svolgimento di attività di interesse generale“.

Ma quali sono appunto gli aspetti principali per le Associazioni No Profit? Ne abbiamo contati 11. Eccoli con tra parentesi i nostri commenti

1- istituire misure volte a favorire i processi aggregativi tra le Associazioni
(fondamentale: ci sono troppe Associazioni di pochissime persone nelle stesse piccole realtà, con le medesime finalità e che nemmeno si conoscono; farle riunire sotto lo stesso cappello migliorerebbe la loro vita, aumenterebbe la loro forza e semplificherebbe questo mondo variegato).2- reintrodurre un organismo nazionale indipendente con compiti, tra l’altro, di vigilanza e controllo (c’era ma l’hanno ammazzato nel 2011; è indispensabile per portare chiarezza e pulizia ma non può essere un organismo elefantiaco e di pochi poteri)

3- riordino della disciplina in materia di associazionismo, volontariato (l. 266/1991) e promozione sociale (l. 383/2000), finalizzato all’armonizzazione della normativa di riferimento ed alla promozione delle attività volontarie tra i giovani;
(ottimo perchè c’è bisogno di portare chiarezza e semplicità… stiamo a vedere cosa verrà proposto in concreto)

4- miglior qualificazione/definizione della previsione del divieto distribuzione di utili;
definizione precisa dei limiti per i compensi ai soci/amministratori e per la gestione dei volontari; 
(indispensabile! Tema ampiamente trattato sul nostro blog, ma mai completamente chiarito da parte delle Autorità competenti)

5- previsione di una differenziazione dei modelli organizzativi alla luce della dimensione economica dell’Ente in questione;
(anche questa è un’ottima intuizione; non è pensabile che piccole Associazioni abbiano gli stessi obblighi di quelle medie, grandi o grandissime; stiamo a vedere che proposta verrà fatta)

6- istituzione del Registro Unico del Terzo Settore su base nazionale;
(sia Lode a chi ha avuto questa idea! Basta con registri comunali/ provinciali/ regionali/ delle prefetture/ dell’Agenzia delle Entrate e chi più ne ha ne metta! Un solo registro unico per tutti, chiaro e visibile!)

7- riordino ed armonizzazione del sistema tributario.
(qui scatta la lacrimuccia… chiunque lavori nel settore sa QUALI CASINI ci siano; incrociamo le dita).

8- nuovo iter di riconoscimento della personalità giuridica (disciplinando il relativo regime di responsabilità limitata;
(sempre sia lodato chi ha avuto questa idea; finalmente potremmo far dormire più sereni i nostri Presidenti!)

9- nuova definizione di ente non commerciale ai fini fiscali; definire l’attività non lucrative e dei vincoli/limiti relativi all’esercizio di attività di natura commerciale;
(urgentissimo: ormai è esploso il fenomeno di chi chiude la propria azienda e coi propri familiari apre una finta no profit per non pagare tasse…)

10- definire forme e modalità di organizzazione e amministrazione degli enti ispirate ai principi di 
democrazia, uguaglianza, pari opportunità, partecipazione degli associati e dei lavoratori e trasparenza
(poco da aggiungere; oggi questi aspetti sono liberamente interpretati da tutti)

11- razionalizzazione e semplificazione del regime di deducibilità e detraibilità dal reddito delle persone fisiche e giuridiche delle erogazioni liberali, in denaro e in natura; 
(poco; oggi questi aspetti sono liberamente interpretati da tutti)
Insomma. Le premesse ci sono tutte. Vediamo che succederà! Buon lavoro.

 

Damiano Dalerba & Stefano Cabot

Direttori area noprofit di TeamArtist

 

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55 risposte a “La Rivoluzione delle Associazioni No Profit in 11 punti”

  1. Rispondi
    Stefano

    Una domanda sulla quota associativa: da statuto la nostra quota associativa annuale ha valore per 12 mesi dal momento dell'iscrizione.
    Crediamo di aver evitato così il problema di coloro che si iscrivono durante l'anno (la nostra attività è continuativa ed il numero di soci veramente ristretto - attualmente meno di 20 stabile da 30 anni - non ci sono quindi grandi problemi a tener conto delle scadenze).
    Tra l'altro l'anno sociale non è sincrono all'anno solare iniziando il 1 settembre.
    Ritenete che sia un comportamento accettabile ai fini fiscali?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      No. La quota sociale annuale ha valore... per il solo anno sociale. Il vostro qual è?

      • Rispondi
        Stefano

        Da Statuto "...l'esercizio finanziario si chiude il 31 Agosto;...", quindi il nostro anno sociale inizia il primo di settembre.

        Grazie ancora

        • Rispondi
          TeamArtist

          Confermo quello che le ho già detto.

  2. Rispondi
    Andrea

    Buongiorno, sono consigliere di una ASD e avrei il seguente quesito per voi: può il presidente del consiglio direttivo nominare i dirigenti accompagnatori delle squadre senza consultare il consiglio direttivo stesso?
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se lo Statuto non prevede obblighi in tal senso, si.

  3. Rispondi
    CLAUDIO

    Buongiorno, volevo chiedervi se era possibile far pagare per i nuovi soci che chiedono di iscriversi alla ns. ASD ad anno istituzionale inoltrato la quota di iscrizione annua in modo frazionato in base all'effettivo periodo in cui si iscrive. Esempio da statuto l'iscrizione ha termine entro il 31/12 di ogni anno, e va rinnovata con il 01/01 di ogni anno, se un nuovo iscritto chiede di iscriversi al 1° di settembre posso far pagare la differenza della quota restante per i 4 mesi che rimangono per arrivare al 31/12.
    Grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      La quota sociale annuale, no. La quota per i corsi, si.

  4. Rispondi
    Sabrina

    Buongiorno. Continuo a leggervi assiduamente e a imparare un mucchio di dettagli, dei quali vi ringrazio. Nonostante ciò, i dubbi sono sempre molteplici, anche se in alcuni casi mi sembra di essere in grado di darmi una risposta, ormai... vi sottopongo questo, ad esempio.
    Domanda: un'associazione culturale può presentare una richiesta di questo tipo a un'altra associazione?
    "Richiesta di contributo in forma di erogazione liberale per la realizzazione dell’iniziativa yxk

    l'associazione chiede un contributo in forma di erogazione liberale pari ad un importo complessivo di Euro yy a sostegno dell’ attività culturale finalizzata alla realizzazione dell’iniziativa culturale e didattica dal titolo yxk che si terrà etc."

    L'iniziativa rientra nei fini statutari dell'associazione che chiede il contributo.
    L'associazione a favore della quale è stata svolta l'iniziativa e a cui si chiede il contributo, è anch'essa "non a scopo di lucro".
    Le due associazioni non sono federate ad alcuna medesima sovra-associazione/federazione.

    Non era meglio chiedere un "rimborso spese a sostegno dell'attività culturale etc." ?

    Grazie!

    grazie in anticipo

    • Rispondi
      TeamArtist

      Illecito. Sotto questa forma si tratta di evasione fiscale pura e semplice. Prima di tutto un contributo non può essere una erogazione liberale (il primo può essere richiesto, poi vediamo come, il secondo assolutamente no e soprattutto non in cambio di qualcosa).
      Un contributo può essere richiesto solo in caso di una attività svolta sotto convenzione tra due Associazioni che appartengono alla stessa APS nazionale. Altrimenti si tratta del pagamento di un corrispettivo specifico che deve essere fatto con l'emissione di una fattura e il pagamento delle relative tasse (iva, ires, irap).

  5. Rispondi
    LUISA

    all'articolo 9 dello statuto CONSIGLIO DIRETTIVO c'e' scritto
    ELEGGERE AL PROPRIO INTERNO LE CARICHE DI PRESIDENTE E VICE PRESIDENTE
    GRAZIE

    • Rispondi
      TeamArtist

      Cosa dice lo Statuto in merito al numero minimo di membri del Direttivo e sulla durata delle cariche elettive?

      • Rispondi
        LUISA

        sempre nell'art. 9 CONSIGLIO DIRETTIVO
        IL COMMITATO E' AMMINISTRATO DAL CONSIGLIO DIRETTIVO, ED E' COMPOSTO DA UN N DI CONSIGLIERI VARIABILE DA UN MINIMO DI TRE A UN MASSIMO DI NOVE.ESSI DURANO IN CARICA CINQUE ANNI E SONO RIELEGGIBILI.
        IL COMITATO DIRETTIVO E' COSI' COMPOSTO
        PRESIDENTE
        VICE PRESIDENTE
        SEGRETARIO
        TESORIERE
        CONSIGLIERE
        GRAZIE ANCORA

        • Rispondi
          TeamArtist

          Potete:
          1. Dimettervi tutti fino a far diventare il direttivo inferiore a 5 rappresentanti.
          2. Chiedere che venga messo all'odg del Direttivo le dimissioni dell'attuale presidente e la rielezione di un nuovo.

  6. Rispondi
    luisa

    Buongiorno, mi chiamo luisa e faccio parte in qualità di membro del direttivo del Comitato XXXXXX regolarmente iscritto all'ufficio delle entrate con attribuzione del codice fiscale, abbiamo partecipato ad una gara d'appalto per l'allestimento della parte etnografica del museo archeologico e etnografico "XXXXXXXX" del comune di XXXXXX in provincia di XXXXX per la durata di anni cinque; il direttivo è composto da cinque componenti e un socio. La maggioranza del direttivo di cui faccio parte, ha presentato una diffida al presidente per comportamenti non idonei e per non rispettare lo statuto, decide tutto da solo senza mai interpellare i componenti del direttivo.
    1. quale procedura dobbiamo seguire per toglierli la carica di presidente?
    La diffida è valida affinchè lui non continui a fare di testa sua.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Dovete verificare cosa dice lo Statuto. Da chi e come viene eletto il Presidente?

  7. Rispondi
    Stefania

    Il nostro intento è quello di costituire un'associazione di promozione sociale con qualifica di impresa sociale (ai sensi D.lgs. 155/2006) che svolge servizi di valorizzazione del territorio, didattici e sociali (prevenzione alle dipendenze). Tali servizi, rivolti a terzi e non a soci, sono a pagamento ma rientrano nelle attività previste dallo statuto.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Sono quindi attività commerciali pure.

  8. Rispondi
    Stefania

    Siamo un gruppo informale che vorremmo costituirci come impresa sociale per la gestione di servizi culturali, educativi e turistici.La forma che abbiamo pensato di utilizzare per la gestione di tali servizi è la aps, onlus. La nostra domanda è la seguente: i servizi, previsti dal nostro statuto (mostre, attività didattiche, giochi di ruolo ecc.)da noi erogati sono pagati direttamente dagli utenti. Mi confermate che essendo previste dallo statuto tali attività a pagamento possono essere svolte come principali oppure sono da considerare attività commerciali svolte in maniera ausiliaria e sussidiaria e comunque finalizzate al raggiungimento degli obiettivi istituzionali?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Mi sembra che facciate un po' di confusione: prima parlate di impresa sociale, poi di APS, poi ancora di Onlus... Volete costituire una Associazione no profit innanzitutto, o cos'altro? I servizi che immaginate sono per i soci o per chi?

  9. Rispondi
    Francesco Marinaro

    1) Una Aps affiliata Arci non iscritta ad alcun albo nazionale può organizzare eventi gratuiti aperti al pubblico? (nella fattispecie trattasi di circolo Arci prevalentemente fotografico e dovrebbe organizzare mostre e caffè fotografici senza richiesta di alcuna quota di partecipazione.
    2) La medesima Aps potrebbe organizzare eventi comuni con altre associazioni dividendosi eventuali spese ed i relativi pagamenti delle quote di partecipazione a titolo di rimborso spese sostenute per l'organizzazione dell'evento da parte dei relativi soci?
    3) Sempre la stessa Aps può chiedere la partecipazione di un'altra Associazione ad un evento organizzato? Come potrebbe giustificare la spesa sostenuta per il contributo offerto alla Associazione chiamata a partecipare all'evento?
    Spero di essere stato chiaro nella illustrazione delle domande.
    Grazie di cuore

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si
      2. Bisognerebbe entrare nel dettaglio. In linea di massima, se sono tutte affiliate allo stesso ente nazionale (tipo ARCI), si.
      3. Vedi 2. Si fa una delibera nei rispettivi direttivi per stipulare una convenzione tra le due associazioni allo scopo di organizzare quest'evento "comune", che stabilisca anche i rimborsi.

  10. Rispondi
    alberto

    buongiorno sono ancora alberto. grazie per la risposta celere.
    provo a rispondere anch'io, quanto riportato sopra.
    1) sono soci
    2) la partita iva di questo socio è esclusivamente per lavoro assistenza sociale
    3)anche il professionista è socio

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Controlli cosa dice il vostro statuto sulle retribuzioni ai soci.
      2. Direi che le cose non sembrano collidere.
      3. vedi 1.

  11. Rispondi
    alberto

    Buongiorno, sono Alberto, socio e volontario di un’aps nata nel settembre 2013. Ritengo il vostro blog fra i più interessanti in assoluto rispetto a questi temi. La possibilità di leggere quesiti e commenti altrui integrati dalle vostre risposte chiarisce molti punti oscuri. Avendo letto i punti chiave della riforma del terzo settore, mi sento di porre questo interrogativo e questa possibile soluzione, nella speranza che sia utile a chi si trova in questa situazione. E penso siano in tanti: enti e persone fisiche. Il vostro spazio di condivisione offre la possibilità di crescita reciproca e regala spunti di riflessione rispetto a temi che il commercialista abituale spesso non fornisce, in quanto non è esclusivamente del settore.

    La mia aps che si occupa di arte e cultura non ha ancora p.iva, ma durante l’anno in corso ci siamo resi conto che alcune attività potrebbero avere parvenza commerciale e di conseguenza dopo le vacanze estive abbiamo pensato in accordo con il commercialista che ci seguirà, di aprirla. Vogliamo essere in regola e trasparenti su tutto. Ad oggi i nostri volontari che hanno prestato servizio per le attività istituzionali e di promozione dell’aps, anticipando soldi di tasca loro e percorrendo chilometri in abbondanza, hanno percepito solo rimborsi misti documentati nel dettaglio a piè di lista.

    Con apertura di p.iva vorremmo agire in questo modo:
    1. dare compensi a coloro che opereranno per l’aps attraverso prestazione occasionale in ritenuta d’acconto + i relativi rimborsi per spese di viaggio e materiali utilizzati per quelle attività. Xonfermate che è possibile?
    2. avendo fra le nostre fila un operatore sociale possessore di p.iva personale aderente a regime minimi, che lavora esclusivamente con anziani, vorremmo utilizzare sempre prestazione occasionale in ritenuta d’acconto indicando un codice differente esclusivamente riguardante lavoro artistico + i relativi rimborsi per spese di viaggio e materiali utilizzati per la relativa attività. Confermate che è possibile e che non entra in conflitto con p.iva?
    3. nel caso invece di un musicista professionista (con p.iva ordinaria aperta da anni) che lavorerà per aps conducendo laboratori e concerti, abbiamo pensato di fargli emettere fattura all’aps e di conferirgli comunque il rimborso chilometrico e per materiali usati per l’attività dell’aps relativi alle attività svolte.
    non siamo però sicuri al 100 % che questa soluzione sia percorribile in quanto, probabilmente scarica già attraverso la sua attività.
    ringraziandovi anticipatamente rinnovo i complimenti per l’utilità del vostro blog!!
    alberto

    • Rispondi
      TeamArtist

      Salve, è difficile darvi una risposta certa. Quello che consiglio è di porre le domande al commercialista che vi segue e meglio conosce la vostra situazione. In linea generale:
      1. Si, è possibile. Ma sono soci oppure esterni?
      2. Dipende... la partita iva per quale attività è stata aperta?
      3. E' possibile se le spese saranno inserite in fattura.

  12. Rispondi
    Luca

    buonasera, vi avevo scritto un post chilometrico. Perchè lo avete rimosso? Se perchè si tratta di "associazione politica": guardate che il termine non è sempre sinonimo di feccia eh!
    Siamo un gruppo di ragazzi che hanno fondato un Movimento Politico (natura giuridica: 12-associazioni non riconosciute e comitati - tipo attività 949200-attività dei partiti e delle associazioni politiche) e vorremmo fare le cose in regola, pur avendo pochi soldi. Così, abbiamo Statuto e Atto Costitutivo in un unico atto, con la forma di scrittura privata NON autenticata.
    Abbiamo chiesto e ottenuto il codice fiscale, ma non ci avevano detto quali sarebbero stati gli adempimenti successivi. Così siamo incorsi nella sanzione di 258 euro per non aver presentato il modello EAS entro 60gg dalla costituzione dell'Associazione.
    Avremmo dei quesiti:
    1- possiamo evitare la sanzione di 258euro autenticando l'atto Costitutivo e presentando il modello EAS con la data della sottoscrizione (tengasi conto che abbiamo però il codice fiscale)
    2- ai fini del regime fiscale agevolato, dobbiamo presentare il modello EAS in cui è prevista a scrittura privata autenticata per la pubblicità dello Sytatuto. Basta farla dal Segretatrio Comunale o è necessario andare dal Notaio?
    3- lo statuto prevede il rendiconto finanziario e il bilancio entro il 31 dicembre di ogni anno, va bene come data o dobbiamo cambiarla?
    4- il modello EAS va presentato entro il 30 settembre di ogni anno o quando?
    5- quali sono gli adempimenti fiscali?
    6- rientrano nel regime agevolato e quindi sono detassate anche le donazioni?
    7- ci sono ulteriori adempimenti fiscali? Quali?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Se pubblicate un post alle 18.30 dovete aspettare che il giorno dopo qualche buon samaritano dell'Azienda abbia il tempo di guardarlo e approvarlo (questo è un blog moderato). Nessuna rimozione quindi... solo che le prestazioni gratuite sono precedute da quelle che ci danno da mangiare.

      1. No
      2. Quale regime fiscale agevolato? Se è il 398 basta la registrazione all'AdE.
      3. Boh. Deve essere entro quattro mesi dalla chiusura dell'anno sociale. Qual è il vostro?
      4. Va presentato entro 60 giorni dalla costituzione e poi gli anni successivi solo se ci sono variazioni importanti, entro il 31 marzo successivo a tali variazioni.
      5. Chi lo sa? Dipende da quali saranno le vostre attività.
      6. Si parla di Erogazioni Liberali. Si, in ogni caso.
      7. vedi 5.

      • Rispondi
        Luca

        buonasera, perdoni la mia impazienza, ha ragione.
        rispondo elencando nostre domande e sue risposte, in modo da rendere il tutto più schematico

        1- possiamo evitare la sanzione di 258euro autenticando l'atto Costitutivo e presentando il modello EAS con la data della sottoscrizione (tengasi conto che abbiamo però il codice fiscale)

        - vostra risposta: NO.

        >Mia Replica: e se non presentassimo l'EAS cosa succederebbe?

        2- ai fini del regime fiscale agevolato, dobbiamo presentare il modello EAS in cui è prevista a scrittura privata autenticata per la pubblicità dello Sytatuto. Basta farla dal Segretatrio Comunale o è necessario andare dal Notaio?

        - vostra risposta: Quale regime fiscale agevolato? Se è il 398 basta la registrazione all'AdE.

        >Mia Replica: mi riferisco a quello promesso in seguito alla presentazione del modello EAS, in cui è richiesto che l'Associazione sia registrata o fondata con atto pubblico o con scrittura privata autenticata. Mi chiedo: è possibile fare la registrazione gratuitamente presso il Segretario Comunale?
        link informativo EAS http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Home/CosaDeviFare/ComunicareDati/Enti+associativi+modello+EAS/Scheda+informativa+EAS/
        linko modulo EAS http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Home/CosaDeviFare/ComunicareDati/Enti+associativi+modello+EAS/Modello+EAS/Modello+per+la+comunicazione+dei+dati+rilevanti+ai+fini+fiscali+da+parte+degli+Enti+associativi/Modello+enti+associativi.pdf

        3- lo statuto prevede il rendiconto finanziario e il bilancio entro il 31 dicembre di ogni anno, va bene come data o dobbiamo cambiarla?

        - Vostra risposta: Boh. Deve essere entro quattro mesi dalla chiusura dell'anno sociale. Qual è il vostro?

        >nostra replica: se chiudessimo l'anno sociale il 31 dicembre di ogni anno? Ci sono altre scadenze del genere da considerare?

        5- quali sono gli adempimenti fiscali?

        -Vostra risposta: Chi lo sa? Dipende da quali saranno le vostre attività.

        >nostra replica: siamo un Movimento Politico (natura giuridica: 12-associazioni non riconosciute e comitati - tipo attività 949200-attività dei partiti e delle associazioni politiche): vorremmo svolgere attività legate agli Ideali del Movimento. Per cui anche eventuali entrate come la vendita di pubblicazioni interne destinate principalmente ai tesserati, viaggi di istruzione destinati principalmente ai tesserati e altre attività consentite in regime defiscalizzato per i movimenti politici

        7- ci sono ulteriori adempimenti fiscali? Quali?

        -Vostra Risposta: vedi 5.

        >nostra Replica: vedi 5

        Grazie per l'aiuto che ci state dando. Oggi perseguire gli Ideali purtroppo espone anche giovani ragazzi volenterosi a rappresaglie fiscali pericolose. E già siamo in crisi per i 258 euro che in sede di richiesta di codice fiscale non ci erano state segnalate come sanzione per la mancata presentazione dell' EAS. E pensate che all'appuntamento con gli uffici informativi presso lAgenzia delle Entrate ci hanno laconicamente risposto: non siamo esperti dellamateria, non forniamo questo tipo di consulenza. Uno vuole fare le cose in regola, ma l'orano preposto non lo mette in condizione di farlo. E' incredibile. Il vostro aiuto ci è davvero indispensabile. Grazie ancora.

        • Rispondi
          TeamArtist

          1. Che rischiate il disconoscimento come noprofit e la conseguente accusa di evasione fiscale su qualsiasi vostra entrata
          2. Promesso da chi??? Si riferisce al punto 37 del Modello? E' appunto quello della legge 398 cui si ha diritto anche se lo Statuto è registrato solo presso l'AdE.
          3. Glielo ripeto: è impossibile chiudere un anno sociale al 31 dicembre ed entro quella data aver già preparato il REFA da presentare ai soci. Proprio per questo si fa entro aprile dell'anno dopo. E' un erroraccio (ma chi ve lo ha fatto lo Statuto?)
          5. Troppo vago. Cominci a capire se dovete avere il solo codice fiscale o anche la partita iva

          • Luca

            Sì esattamente, mi riferisco al punto 37 del modello. Il problema per me è che non vorrei registrare lo Statuto presso l'ADE proprio perchè è costoso (200euro di tassa + svariati blli da 16).
            1. LA domanda è questa: va bene scrittura privata autenticata presso Segretario Comunale, lasciando eventualmente vuoti i campi dove chiede numero di registro e serie?

            Come le dicevo, siamo un gruppo di ragazzi senza entrate sufficienti per rivolgerci a degli specialisti. Abbiamo preso ad esempio lo Statuto di altri Movimenti Politici in cui mancavano questi dettagli, purtroppo.
            2. Lei cosa suggerisce?
            3. Quali sono le tappe annuali da rispettare? Tesseramento, Rendiconto, chiusura anno sociale...lei cosa suggerisce?
            4. Ci sono altre date e adempimenti da tenere in conto?

            Non c'è bisogno di Partita Iva, perchè non vogliamo fare attività commerciale. Solo tesseramenti, vendita di periodici agli iscritti e le altre attività concesse ai partiti politici in regime di defiscalizzazione

          • TeamArtist

            1. No. E non credo che un segretario comunale sia autorizzato a questo tipo di registrazione.
            2. Va registrato presso l'AdE. Non avete scelta.
            3. Il minimo del minimo è il tesseramento, stesura del REFA da parte del direttivo e sua approvazione in Assemblea Soci. Poi si dovrebbe vedere gli obblighi che vi siete dati a statuto.
            4. vedi 3

            Quali sarebbero "le altre attività concesse ai partiti politici in regime di defiscalizzazione"?

          • Luca

            Rispondo qui perchè non mi permette di rispondere nella sua ultima risposta.
            1. e 2. Ma è sicuro?
            3. Voglio capire: perchè non può? Può fare autentiche per sottoscrizioni di list elettorali e cose simili. (le segnalo questa pagina http://www.notarlex.it/studi/documentoamminist/1762.htm)
            Perchè non questa?
            4. E allora, nello spazio del Modello EAS, punto 37, in cui prevede la possibilità di "Scrittura Privata Autenticata" a cosa si riferisce? Non a una registrazione, ma a una semplice autenticazione, secondo me.
            Inoltre, sarebbe strano che ci dessero il codice fiscale e ci facessero pagare la sanzione per il mancato modello EAS, ma non ci permettessero di presentarlo in quanto non registrati. Questo mi fa pensare che anche la scrittura privata autenticata presso il Segretario Comunale, prevista anche dal modello al punto 37, sia possibile.
            5. Cosa ne pensa?
            6. L'assemblea dei Soci è eletta col Congresso, non partecipano tutti ma solo i delegati eletti nei regolari Congressi e altri membri di diritto (nominati o Presidenti di Movimenti federati). Questo potrebbe essere un problema?
            7. Quali sarebbero "le altre attività concesse ai partiti politici in regime di defiscalizzazione"?
            Ho desunto dal seguente testo (da Altalex) che ci siano una serie di attività defiscalizzate, come viaggi di istruzione, etc. che, se svolti PRINCIPALMENTE verso tesserati e sempre con la finalità di perseguire gli scopi statutari dell'Associazione.

          • TeamArtist

            1.2. Abbastanza ma, se ha dei dubbi, lo chieda pure al vostro Segretario Comunale.
            3. Appunto: non può fare tutte le autentiche possibili ed immaginabili ma solo talune.
            4. Si tratta del tipo di registrazioni che possono fare i Notai "in atto pubblico".
            5. Che si sbaglia. Ma, appunto, verifichi!
            6. Mi scusi ma l'assemblea dei soci come può essere eletta???? Al limite l'Assemblea dei Delegati... Così come scrive non funziona di sicuro.
            7. Una Associazione politica può, se rispetta i requisiti per le associazioni no profit, godere del regime di defiscalizzazione che lei cita. Ma non sono "altre attività concesse", sono quelle standard.

  13. Rispondi
    Luca

    Come faccio a mandarvi i "mi piace" come capite che son miei?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Lo capiamo non si preoccupi...

  14. Rispondi
    paolo

    buongiorno, sono presidente di una asd arti marziali, i soci non sono più di 10 potrei trasformare la asd in una associazione culturale per non incorrere in normative di sicurezza quali estintori, cappa per riciclo aria consumata, porte di emergenza ecc.? chiedo ciò ovviamente non perché non mi interessa la sicurezza ma perché non abbiamo la capacità economica di comprare un defibrillatore gli estintori.
    grazie

    • Rispondi
      TeamArtist

      In linea puramente teorica potrebbe anche essere possibile, ma dipende molto dalle attività che fate: ad esempio, avete atleti che partecipano a campionati? Di quali Enti? Questi enti accetterebbero di affiliare una Associazione Culturale che non sia ASD?
      Ciò posto, non riuscite a trovare altre ASD con cui condividere gli spazi e le spese? Non riuscite a trovare uno spazio comunale dove farvi donare quei dispositivi? Spesso l'AVIS e l'AIDO donano alle ASD i defibrillatori... Insomma: ci possono essere altre soluzioni.

  15. Rispondi
    Emilio

    Salve, in relazione alle finanze dell'associazione, ci hanno di fatto costretto ad aprire un conto bancario per incassare dei rimborsi spese.
    La domanda è: posto che per una piccola realtà un cc bancario ha spese ingenti tra bolli (per la banca siamo equivalenti ad un'azienda) e competenze varie,
    è possibile chiedere i versamenti dei rimborsi, delle quote, delle erogazioni liberali su cc personale del tesoriere o del presidente?

    • Rispondi
      TeamArtist

      No, non è possibile. MA potete fare una carta prepagata con IBAN, operatività online, bonifici in e out a 30 euro l'anno.

      • Rispondi
        Emilio

        Ma la carta deve essere intestata all'Associazione, giusto?
        Grazie in anticipo

        • Rispondi
          TeamArtist

          Certamente!

          • Emilio

            Salve, riguardo al carta prepagata in banca mi è stato detto che sono prodotti specifici per le persone fisiche, e non per quelle giuridiche come le associazioni.
            Cortesemente, potreste darmi indicazioni più circostanziate riguardo le prepagate?
            Molte grazie
            Cordiali saluti

          • TeamArtist

            Vada in un'altra banca o dica loro di informarsi. Sia le BCC che Unicredit le fanno tranquillamente.

  16. Rispondi
    Silvia

    Gestico da tempo ass culturale con bambini. Il comune vuole per forza che noi diventiamo asilo nido, noi non vogliamo perché il fatto che i genitori siano soci assieme a noi fa si che si portino avanti progetti che altrimenti non si potrebbero fare più!
    Ci hanno convocato e han detto che se eroghiamo pasti all'interno del nostro locale ci multano di brutto e ci fan chiudere.
    1. Vorremmo capire noi genitori tutti se ci può essere una assunzione di responsabilità da parte nostra verso il cibo, io potrei nella pausa pranzo recarmi nei locali associazione e dare il pranzo al mio bambino ad esempio?
    2. Oppure se non posso io delegare qualcun altro? Non so la nonna la tata il presidente un altro socio?
    Faccio queste domande in qualità di presidente e socio, vorrei anche provare il vostro software gestionale, attendo risposta e confido nella vostra professionalità.

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. No, non può. La preparazione e somministrazione di alimenti a bevande, figuriamoci a minori, è sottoposta a rigidissime norme igienico sanitarie. O rispettate queste norme quindi, oppure bene ha fatto il Comune ad avvisarvi (andando già ben oltre ai propri doveri: avrebbero dovuto sanzionarvi direttamente).
      2. No, non cambierebbe nulla.

  17. Rispondi
    Donato Capozzi

    Gentile Teamartist. Ho un attività enogastronomica e vendo solo prodotti confezionati (Vini,pasta secca,birre artigianali,oli) Vorrei passare ad associazione o circolo privato. Potrei avere info su come fare? Ps il mio negozio è già provvisto di bagno e antibagno.
    In attesa di una vostra risposta, porgo Distinti saluti.

    • Rispondi
      TeamArtist

      Salve direi che è bene tenga la sua attività... non vedo come potrebbe essere attuata da un ente no profit.

  18. Rispondi
    Alberto

    Buongiorno, dovendo comprare palloni per l'associazione
    1) posso farmi capofila di un "gruppo di acquisto" riunendo le necessità di altre associazioni sportive affiliate FIP per spuntare un prezzo migliore (con 100 palloni anziché 10 si può contrattare...)?
    2) Se fatturo i palloni alle società aderenti, SENZA maggiorazioni, sono in regola?
    3) Se applico invece un minimo ricarico (p.esempio 1€) sono in regola?
    E' sempre più difficile trovare sostegni economici e se si potesse risparmiare acquistando un lotto consistente, e magari su questo risparmio recuperare qualcosina non sarebbe male...

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. Si.
      2. Si, se ha una partita iva ed è in 398.
      3. Si.
      Sa cosa farei se fossi in lei? Chiederei un parere alla FIP stessa.

  19. Rispondi
    franco pistone

    Vorrei avere un chiarimento riguardo la democraticità dei soci. La nostra è una società sportiva a rl. affiliata alla uisp e iscritta al coni. Da anni abbiamo attività, con corsi di vela per adulti e bambini e una parte commerciale di locazione di imbarcazioni; chi frequenta i corsi di vela viene iscritto con la tessera uisp e iscritto nel libro soci e li consideriamo associati. Non capisco come gestire la differenza tra gli associati, che obblighi abbiamo, e i soci di capitale della società, ad esempio convocazioni in assemblea etc. E' evidente che non possono avere gli stessi diritti...
    Come dobbiamo comportarci per essere in regola?

    • Rispondi
      TeamArtist

      Salve, il nostro è un Blog rivolto alle Associazioni e non alle Società. Purtroppo quindi non siamo in grado di aiutarla.

  20. Rispondi
    ivo

    Finalmente siamo sulla buona strada, speriamo che quanto auspicate nelle varie voci (semplicità, deburocratizzazione, chiarezza ecc. ecc.) siano anche il pensiero del legislatore.
    Complimenti e grazie per la costante chiarezza.

  21. Rispondi
    ASD Atletica Moretta - Ribero Bruna (segretario)

    Sono segretario di una asd che organizza diversi tipi di attività sportiva (corsi di atletica leggera, ritmica, hip hop per giovani e corsi di fitness per adulti)La ns. asd è affiliata alla Fidal alla quale tesseriamo i ns. giovani atleti che partecipano alle diverse gare. Inoltre gli altri ns. associati che frequentano gli altri corsi vengono tesserati ad un ente di promozione sportiva ai fini della assicurazione individuale. La mia domanda è questa:
    1. se noi non fossimo affiliati e tesserati all'ente di promozione, ma tesserassimo i ns.associati solo alla ns. asd, le attività di fitness, hip hop e ritmica potrebbero essere considerate attività ludico motoria e quindi senza obbligo di certificato medico per attività non agonistica?

    • Rispondi
      TeamArtist

      1. No. Essendo cmq una ASD affiliata alla FIDAL l'obbligo permane.