Una delle più importanti attività istituzionali che una Associazione possa fare (che sia una ASD – Associazione Sportiva Dilettantistica, un ETS – Ente del Terzo Settore nelle sottocategorie delle APS – Associazioni di Promozione Sociale od OdV – Organizzazioni di Volontariato o, ancora, ANPG – Associazioni No Profit Generiche) è di proporre propri corsi sportivi, culturali, musicali, ambientali, sociali e altri di simile natura, all’interno delle Scuole del proprio Territorio.
Si tratta infatti di un investimento utile a diversi livelli:
Prima di tutto si deve trovare un “alleato” all’interno dell’Istituto Scolastico.
Di solito conviene un insegnante di una materia affine alle attività dell’Associazione (se non direttamente il Dirigente Scolastico) con cui ragionare insieme sul tipo di progetto realizzabile (di norma gli insegnanti sono molto più preparati dei Presidenti di Associazione: non sempre conviene quindi che sia tu a scrivere i Progetti, anzi, potresti delegare questo compito a chi ogni anno lo fa abitualmente!). ATTENZIONE: ci vuole TEMPO per formulare questi accordi. Se vuoi proporre un progetto per un anno scolastico, si deve cominciare un anno prima!
Nel contesto delle associazioni che collaborano con la Scuola, è essenziale adottare Modelli-generali che facilitino la redazione di Protocolli e Accordi. Questi documenti devono chiarire il contributo spese che l’istituzione scolastica concorda di offrire, non come pagamento di una prestazione, ma come un importo concordato che serve a coprire parte dei costi sostenuti dall’Associazione.
Tale approccio assicura che il contributo venga riconosciuto come un’entrata istituzionale DEFISCALIZZATA, evitando obblighi fiscali aggiuntivi e facilitando una gestione finanziaria più efficiente. Adottare questa metodologia non solo semplifica la burocrazia ma rafforza anche la collaborazione tra enti pubblici e associazioni private.
Ti interessa saperne di più? Approfondisci con il webinar “Collaborazioni con le scuole”
Quindi si deve procedere alla stesura di una convenzione
Questo è un passaggio indispensabile e delicato. Solo infatti se è presente una Convenzione che spiega come la Scuola (pubblica, paritaria o riconosciuta) o il Comune o un’altra Pubblica Amministrazione riconoscerà un contributo spese all’Associazione (e non il pagamento di una prestazione), l’importo concordato sarà un’entrata istituzionale DEFISCALIZZATA.
In caso contrario invece l’Associazione dovrà dotarsi di Partita IVA ed emettere una fattura elettronica con tutti i costi (fiscali e pratici) che ciò comporta. Tale fattura poi potrà essere non imponibile. Questo argomento lo abbiamo già trattato in questo articolo: Associazioni e corsi per le Scuole. Sono esenti IVA?, sebbene sia alquanto complesso.
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È un paio d’anni che i nostri lettori ci chiedono come debbono essere scritte queste Convenzioni. E finalmente abbiamo trovato il tempo di farne una tipo che potete scaricare e adattare alle vostre specifiche esigenze:
>>> BOZZA DI CONVENZIONE TRA: ASSOCIAZIONE – SCUOLA <<<
ATTENZIONE: uno schema molto simile può essere utilizzata con tutti gli Enti Pubblici (coi Comuni ad esempio, per realizzare insieme Sagre o Feste).
Buon lavoro!
Giovanni Damiano Dalerba
Associazionista senior di TeamArtist
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Aggiornato il 10/05/2024
Salve sono uno dei fondatori di un'associazione culturale non riconosciuta, volevo sapere se mi poteste aiutare a definire che tipo di atto o scrittura privata dovrei stipulare con un soggetto privato con il quale andremo a collaborare per un evento.
Grazie attendo Vostre.
Saluti Simona
Senza entrare nel dettaglio è difficile dare una risposta precisa. Possiamo parlarne all'interno di una consulenza privata.
Buongiorno,
sono il presidente di una APS - Associazione Genitori costituitasi quest’anno, con Statuto, Atto Costitutivo registrati all’Agenzia Entrate e con codice fiscale (no p.iva).
Ho due quesiti da sottoporle:
1. Abbiamo la nostra sede presso la scuola primaria del paese che, in Consiglio d’Istituto, ha approvato di farci utilizzare dei locali all’interno della struttura scolastica.
Per andare in contro alle esigenze di alcune famiglie, abbiamo organizzano un laboratorio di arte terapia (con dott.ssa qualificata) a copertura delle uniche due ore pomeridiane (venerdì) durante le quali i bambini non hanno lezione.
Invece di uscire da scuola, si fermeranno a fare questo corso aggiuntivo. Stiamo parlando di 8 bambini su una classe di 23. Ho chiesto alla dirigente scolastica se l’assicurazione della scuola si estende anche a queste ore aggiuntive e copre i bambini che si fermano (la scuola non è chiusa, ma ci sono i bambini delle classi con l’orario prolungato). Mi ha risposto che non lo sa e deve verificare, ma visto che il progetto non fa parte del POF della scuola, è probabile di no. Le ho chiesto se dobbiamo fare una convenzione tra associazione e scuola, ma anche in questo caso a risposto che mi farà sapere. Cosa mi consiglia di fare?
2.per organizzare questo laboratorio abbiamo chiesto un contributo al comune del paese ed ad ASCI (Azienda Sociale Comuni Insieme). Ai bambini che partecipano volevamo chiedere solo il costo del materiale (circa 20/30 euro).
Metà dei bambini hanno un genitore o entrambi iscritti come soci alla nostra associazione, gli altri no. Volevo sapere se per il discorso quota è sufficiente rilasciare una ricevuta fiscale.
Aggiungo che per il punto 1 (assicurazione) un consulente del CSV mi ha detto che basterebbe che la dirigente scolastica ampliasse la copertura assicurativa estendendola a queste attività (la prossima settimana deve rinnovarla).
Per la domanda 2 specifico che il contributo non è ancora stato confermato dai due enti, che i bambini non sono soci e che a questo punto non so nemmeno se è il caso di chiedere il costo del materiale perché non voglio rischiare di emettere il documento fiscale sbagliato.
1. Di attendere una risposta alla sua domanda. In ogni caso, a mio parere, l'Assicurazione copre eccome anche perchè in caso contrario ne risponde la dirigente...
2. Si. Da dove nasce il dubbio?
Per il punto 2 il dubbio nasceva dal fatto che i bambini non sono soci e che chiedere un costo di partecipazione probabilmente più alto di quanto speso x il materiale (ancora in fase d'acquisto) potesse risultare strano, ed essere visto come attività commerciale. È anche vero che l'arte terapista dovrà essere pagata e non è detto che il contributo del Comune basti a coprirne il costo. Ed essendo nati da poco in cassa non abbiamo molti fondi. Quindi la soluzione suggerita da alcuni componenti del consiglio direttivo era di chiedere costo materiale+piccolo contributo partecipazione e rilasciare una ricevuta ai genitori dei partecipanti.
Se chiedete un costo di partecipazione a un non socio è una attività commerciale a prescindere che sia più alto o uguale o meno di quanto avete speso per i materiali.
grazie della risposta. quindi, visto che il laboratorio è rivolto ai bambini e che questi non sono soci, non possiamo chiedere nessun rimborso (non abbiamo p.iva). Cercheremo di raccogliere i fondi necessari attraverso altri canali.
Sul discorso assicurazione, la DS mi ha risposto che l'autorizzazione che il Consiglio d'Istituto ci ha lasciato è "concessione d'uso dei locali", quindi l'assicurazione della scuola non copre (non ha chiesto all'assicuratore, ma ad altre fonti che non mi ha voluto dire) e che dobbiamo pensarci noi, perché lei sarebbe l'unica responsabile nel caso capitasse qualcosa e non vuole assumersi questo onere. Mi ha proposto prima una convenzione (ma la scuola non ci darebbe soldi)e poi ha parlato di partenariato (ci sono differenze). Io ho preso tempo e chiesto un preventivo ad un assicuratore. Ma visto che il suo comportamento non mi convince, ho chiesto maggiori chiarimenti ad un componente del Consiglio d'Istituto.
Buongiorno,chiedo una informazione. É possibile stipulare una convenzione tra una onlus e una asd in modo che poi il compenso dell'istruttore dell' asd che andrà a collaborare con la onlus stessa per due ore all settimana per 8 mesi sia dato dall' asd stessa?
In che modo eventualmente?
Grazie.Buona giornata.BEN
Se il compenso è relativo a una prestazione lavorativa, deve essere la Onlus a pagarlo
Buongiorno,
siamo una APS non ancora iscritta al registro regionale (abbiamo appena fatto domanda).
Realizziamo diverse attività per i bambini e una scuola ci ha dato la disponibilità a stipulare una convenzione per la realizzazione di uno sportello informativo a cui genitori e bambini possono rivolgersi in caso di difficoltà scolastiche, di studio ecc. Abbiamo un progetto valido per un anno scolastico e la possibilità di essere inseriti nel POF. Abbiamo visto la bozza di convenzione e speriamo che, con gli opportuni adattamenti, possa fare anche al nostro caso.
Abbiamo però alcuni dubbi:
1) Anche se l’associazione mette a disposizione delle date ben precise, poi in concreto, le attività di sportello vengono fatte su prenotazione e non è detto che in tutti gli orari ci sia qualcuno (quindi l’attività salterebbe in quella giornata). E’ possibile realizzare una convenzione anche prevedendo un’attività di questo tipo?
2) per lo stesso motivo, è possibile scrivere che la dichiarazione delle ore effettivamente svolte la fa l’Associazione e non l’Istituzione Scolastica?
3) Abbiamo capito che il contributo spese deve essere forfettario. Ma, come dicevamo, l’attività può occupare un numero di ore alto o basso e non lo si sa a priori. Mettiamo comunque una quota unica, facendo una stima, oppure è possibile anche pattuire un contributo forfettario orario? Questo in realtà tutela principalmente la scuola, perché nel caso l’attività fosse di poche ore, sarebbe la scuola a perderci da un rimborso totale e non sulle ore effettivamente svolte.
4) per alcune delle nostre attività ci appoggiamo anche a psicologi professionisti esterni (non soci). E’ possibile scrivere nella bozza che “le attività saranno realizzate dai seguenti soci e collaboratori dell’associazione: …..(nominativi)” oppure devono obbligatoriamente essere rese solo da soci?
5a) per i collaboratori (soci interni ed eventualmente esterni) che partecipano a questa attività è meglio procedere predisponendo una lettera d’incarico?
5b)Poi posso riconoscere loro una parte del rimborso spese tramite le consuete modalità (es voucher o fattura?)
6) la ricevuta che faremmo a fine anno alla scuola è simile a quella delle quote associative e va inserita nella stessa numerazione progressiva?
Grazie infinite, un cordiale saluto
Diego
1. si
2. si, ma prevedendo una forma di controllo da parte della Scuola
3. stabilite pure un contributo orario
4. io scriverei che saranno realizzate a cura dell'Associazione senza entrare nei dettagli di CHI farà certamente prestazioni. E' infatti vostro diritto avvalervi delle professionalità che riterrete opportune
5. Si
5b. Si
6. Direi di si
1. Una APS come può collaborare con una scuola?
Io dovrei proporre un corso che mi è stato richiesto.
2. La mia consulenza, può essere pagata?
Io sono un'insegnante in pensione specializzata in comunicazione e relazione interpersonale.
1. Con una convenzione come indicato nel post di questa pagina.
2. Certamente
Buongiorno,
faccio parte di un'ASD che possiede solo codice fiscale.
Abbiamo stipulato una convenzione con una scuola media pubblica per l'erogazione di un servizio di familiarizzazione con lo sport.
Il progetto è finanziato dal MIUR e la scuola ha già ricevuto parte dei fondi per lo svolgimento dell'attività.
Premetto che l'attività sportiva con i ragazzi è già iniziata e prevede anche l'effettuazione di una visita didattica.
Nella convenzione è stabilito che la rendicantazione delle spese avverrà tramite ricevute non fiscali ed è espressamente escluso il ricorso alla fatturazione elettronica.
Ad oggi il DGSA della scuola non ci accredita le somme in quanto pretende l'emissione di una fattura elettronica, nonostante la convenzione preveda il contrario, cosa fattibile soltanto con l'apertura delle partita iva (con tutto quello che ne consegue).
1) Potete darci un consiglio su cosa fare per convincere il DGSA ad effettuare il bonifico delle somme richieste?
2) E' un comportamento supportato da norme?
Grazie per la cortese risposta.
1 e 2. Cerca sul web e fagli leggere la risposta del sottosegretario del Ministero dell'Economia Enrico Zanetti del 12 Marzo 2015 al Question Time VI commissione Finanze n° 5-05002.
In ogni caso il comportamento della DGSA è gravemente scorretto: se anche vi fosse un problema (che non c'è) dovrebbe essere lui a trovare una soluzione, senza scaricarla su di voi.
gentili signori ho una domanda da fare
Una ASD gestisce una struttura pubblica mediante bando di gara , il bando era riservato a ASD FSN EPS DSA con regolamento e tariffe d’uso ,la stessa asd ke si è aggiudicata il bando risulta inattiva dalla FIGC ove si era affiliata per accedere al bando e mai registrata nel registro nazionale coni e in più non rispetta ne regolamento ne tariffe d’uso imposti dal comune e costringe altre asd a rivolgersi ad strutture di altri comuni, tutto cio segnalato agli enti preposti coni figc lnd comune ma da loro nessuna risposta . La mia associazione è costretta a chiudere battenti una associazione che fa del settore giovanile il suo punto di forza . game over
Ciao, ho letto tutto ma... qual è la domanda?
Buongiorno,
sono Presidetne di una ASD della provincia di Venezia.
Quest'anno l'Associazione ha stipulato una convenzione con una Scuola.
La scuola ora, terminato il corso, deve pagare, ma (e qui rabbrividisco) la segretaria amministrativa ha sollevato il dubbio che il fatto di non essere passati
attraverso un bando (e aver quindi stipulato direttamente con noi questa convenzione), potrebbe creare delle difficoltà, a fronte dei controlli del loro revisore dei conti!
Ora chiedo (perchè mi sa che le scuole non lo sanno): la stipulazione di una convenzione tra scuola (pubblica) e un'associazione può avvenire direttamente senza passare per un bando?
Quali sono i ns. riferimenti di legge per poter controbattere (eventualmente) a delle contestazioni?
Grazie
Luca
Scusa ma questo NON deve essere un tuo problema. Le convenzioni per loro natura non passano da un bando (non è un contratto, non c'è un compenso ma solo un contributo per rimborsare parte delle spese sostenute)... ma lasciamo che siano i Revisori al limite a sollevare questo dubbio ed a citare le norme di riferimento. Qual è la norma che ti consente di respirare liberamente? Se qualcuno dovesse dirti che non puoi farlo, sarà lui a doverti spiegare per quale norma non puoi... Così funziona in uno stato di diritto: tutto ciò che non è vietato è lecito.
Buongiorno,
la nostra associazione di volontariato vorrebbe siglare un accordo non commerciale con una ditta privata (forniture gratuite di parrucche oncologiche di in cambio di trecce di capelli).
E' possibile stipulare una convenzione sul modello indicato sopra, oppure occorre un altro tipo di "contratto"?
Grazie!
Questo è più tipico per le scuole, scriverei un contratto
Buongiorno staff di teamartist. Il vostro blog e i vostri interventi sono fantastici.
Come associazione culturale ad indirizzo scientifico, didattico e divulgativo spesso collaboriamo con enti privati e pubblici. Fino ad oggi queste collaborazioni, bidirezionali, sono state gratuite. Non sono mai state fatte dietro compenso ma soltanto in cambio di disponibilità reciproca. In pratica consistono in scambi di informazioni e di consulenze. Questa attività di informazione, divulgazione e assistenza ad enti pubblici e privati è menzionata nello statuto, tra gli altri, come fine statutario.
1) Volendo rendere ufficiali queste collaborazioni pensavamo di redigere un documento simile a quello da voi postato. Non essendo la collaborazione vincolata ad uno specifico progetto, ne vincolata ad ore e tempi, ne prevedendo un compenso e consistendo in un rapporto bidirezionale, ci si chiede come formulare il documento di collaborazione. Avete suggerimenti o linee guida in merito?
2) Basterà un documento in duplice copia in cui si firmano e accettano gli intenti di collaborazione?
3) nel caso volessimo effettuare gli stessi servizi informativi dietro compenso ad enti pubblici o privati, essendo questi servizi esplicitamente indicati nello statuto, sarebbero da considerare entrate istituzionali o commerciali?
4) Ad oggi non abbiamo mai avuto bisogno di PIva. Se questi enti si iscrivessero come soci collettivi (figura prevista dallo statuto) alla nostra associazione sarebbero senza ombra di dubbio entrate istituzionali?
1. Direi una normale convenzione in cui stabilite patti e condizioni reciproci.
2. In linea di massima direi di si se non vi sono particolari responsabilità.
3. Con gli enti pubblici, dietro convenzione, potrebbero essere istituzionali (è da verificare caso per caso). Con enti privati è senza dubbio commerciale.
4. ASSOLUTAMENTE NO.
La ringrazio molto per le risposte. Sapremo ora come organizzarci.
Riguardo l'enfasi data sull'ultima risposta, quell' ASSOLUTAMENTE NO, potrebbe darmi ulteriori ragguagli?
Non l'abbiamo mai fatto fino ad oggi, quindi non abbiamo mai affrontato il problema, ma avevamo capito che se l'associazione svolge un suo fine statutario (attività o corsi ad esempio, produzione di materiale informativo o di analisi) verso un socio il quale ne usufruisce pagando la relativa quota (il costo dell'attività), questa si identifica come entrata istituzionale.
Se la si fa verso un non socio allora serve la partita iva e questo è ovvio.
Se pensa che stiamo facendo confusione su questo punto, la prego di illuminarci.
Grazie ancora
Angela
Il punto è un altro. I "soci collettivi" non esistono. Esistono i soci "persone giuridiche" ma non significa che associando un'altra Associazione come persona giuridica automaticamente i soci di quest'ultima possono essere trattati fiscalmente come fossero VOSTRI soci.
Gentilissimi, non era mia intenzione sostenere che i soci di un'altra associazione possano essere equiparati ai miei. Sfrutto l'esempio da lei fatto: stipulo un accordo con l'Associazione B la quale è socio giuridico della nostra. Nella convenzione si stipula che verranno organizzate due giornate informative all'anno, con lezione frontale, presso la sede dell'Associazione B la quale riconosce un contributo spese di 200€. Queste non saranno entrate istituzionali? Stessa cosa se il socio giuridico è un centro di ricerca privato che ci riconosce un contributo di 100€ per proiettare, presso la sua sede, un nostro documentario didattico durante una giornata studio aperta a tutti. Essendo nostro socio, la nostra attività istituzionale verso il centro di ricerca dovrebbe essere defiscalizzata. O forse la linea di demarcazione tra entrata istituzionale e non è talmente sotyile che mi sfugge.
Grazie
La defiscalizzazione dei contributi tra Associazioni diverse non è determinata dal fatto che una possa essere socia dell'altra bensì che entrambe appartengano ad una stessa organizzazione nazionale.
Quali sono le possibili incompatibilità che possono sussistere, sottoscrivendo una convenzione per l'erogazione di servizi tra un'associazione di promozione sociale ed un comune?
Dipende, difficile dirlo senza conoscere a fondo la questione
Salve, siamo una APS nata lo scorso anno.
A marzo di questo anno abbiamo fatto degli interventi all'interno di un progetto gestito direttamente da una scuola scuola.
Come da voi suggerito abbiamo prima avanzato la proposta, poi stipulato la convenzione e ora dobbiamo fare la ricevuta, perchè siamo senza p.IVA.
- La ricevuta ha come oggetto: "Contributo alla realizzazione dell'attività didattica ..... all'interno del progetto....a cura della scuola"
poi l'importo €....
Importo non soggetto ad I.V.A. ai fini dell'ex art. 10 d.P.R. 633/72 ed in quanto trattasi di finanziamento di attività essenziale volta al raggiungimento degli scopi primari indicati nello Statuto dell' APS:
abbiamo indicato sotto gli articoli in cui sono espilcitati i nostri scopi (superfluo?)
Utima domanada...leggevamo che quando si stipula una convenzione con scuole paritarie/non paritarie si deve comunque pagare l'IRES e l'IRAP.....
La nostra situazione è un pò complessa perchè abbiamo stipulato una convenzione con una scuola francese, che sottostà alle regole dello stato francese e non italiano, come possiamo fare?
Grazie mille per la vostra disponibilità
Buona giornata
Ciao Erica. Faccio fatica a capire come ti sei mossa. Se sei senza P.Iva e fai una convenzione, potrai ricevere solo contributi da parte della Scuola. Non ha quindi senso indicare che l'importo non è soggetto IVA per l'art. 10 del DPR 633/1972 (dicitura comunque sbagliata perchè non include il comma dell'art.10) perchè l'esenzione iva si indica al limite sulle FATTURE per le attività commerciali non sulle ricevute generiche per le attività istituzionali... le stesse attività istituzionali sono esenti IRES e IRAP.
Ti confermo anche che è inutile esplicitare in ricevuta i vostri scopi sociali.
Sulla scuola francese: ma è in Italia o in Francia?
Salve. La nostra associazione culturale ha realizzato un laboratorio teatrale all'interno di una scuola secondaria superiore. Il documento redatto è stato quello di un contratto di prestazione d'opera professionale tra il dirigente scolastico e la nostra associazione. Il laboratorio è terminato a marzo 2016 e la nostra associazine è stata regolarmente retribuita, emettendo una ricevuta in cui si dichiara anche che "l’operazione è da considerarsi fuori dal campo di applicazione IVA – ex art4 – comma4 – penultimo periodo del D.P.R. 633/73; non commerciale ex art.111.3° comma TUIR – approvato con DPR 817/76 in quanto trattasi di prestazione al di fuori di ogni attività commerciale – art.28, 2° comma DPR 600/73 e non sottoposta al regime delle ritenute del 4% ai fini IRPEG."
Due domande: 1) la procedura è stata corretta, e cioè, dobbiamo considerare questa entrata come istituzionale o commerciale? 2) Dobbiamo dichiarare questa entrata in qualche modo nel 2017? Grazie peril vostro prezioso lavoro!
Avete fatto una convenzione? Se no, ci vuole fattura, e non ricevuta, in quanto commerciale
buongiorno, stiamo per costituire un'associazione per partecipare alla gara per la gestione di un ostello comunale in Toscana. Ci è venuto il dubbio se tale associazione per poter partecipare debba essere iscritta al registro regionale o no. Potete gentilmente darci alcune delucidazioni in tal merito? Grazie, saluti, Luca degl'Innocenti
Dipende... dovete vedere a chi è rivolto questo bando!
siamo una asd, stiamo per avviare un progetto in orario curricolare presso una scuola primaria, la quale ci scrive quanto segue.
Gent.ma Sig.ra XXXXXXXXX stiamo predisponendo il contratto per la prestazione occasionale che svolgerà presso la nostra scuola primaria di XXXXXXX, dunque avremmo bisogno
della solita documentazione:
- COPIA CARTA D’IDENTITA’;
- CURRICULUM VITAE;
- DICHIARAZIONE DI NON SUPERARE LA SOMMA DI EURO 5.000 PER
CONTRATTI OCCASIONALI PAGATI CON RITENUTA D’ACCONTO;
- COMPILAZIONE DELLA SCHEDA ANAGRAFICA CHE LE ALLEGO;
- COMPILAZIONE DELLA SCHEDA FLUSSI FINANZIARI CHE LE ALLEGO.
mi sembra ci sia confusione..e non solo nella mia testa..è corretto? grazie infinite..
Già. Sta parlando ad un singolo istruttore e non ad una ASD. Cioè, sta realizzando un rapporto INSEGNANTE -> SCUOLA e non ASD -> SCUOLA.
Buongiorno, vi scrivo per verificare una situazione che ci hanno proposto, ma che a me sembra strana.
Siamo un'associazione culturale con p. Iva.
1. Nel caso di un laboratorio artistico nella scuola, se la scuola volesse creare un rapporto diretto tra famiglie dei bambini e associazione senza voler far passare nulla dalle casse della scuola è possibile?
2. Se fosse possibile il punto 1, è lecito tenere laboratori in classe durante l'orario scolastico?
3. Si dovrebbero associare tutti i bambini?
4. Ai fini della detassazione le convenzioni possono essere stipulate da tutte le associazioni o solo dalle Onlus.
Grazie
1. Si
2. A mio parere, se si opera come descritto nel punto 1, no. Solo in orario extrascolastico
3. A che scopo?
4. Da tutte le no profit.
Il tutto è nato dai genitori degli allievi e alcune maestre che, apprezzando il nostro lavoro svolto in zona, hanno proposto alla scuola di chiamarci per un laboratorio teatrale e noi vogliamo fare tutto in regola. Se la scuola si rifiutasse di fare la convenzione imponendosi comunque di svolgere i laboratori in orario scolastico, facendoci interfacciare direttamente coi genitori degli alunni e pretendendo di non gestire nulla nella contabilità scolastica:
1. Quali modalità avremmo per far risultare detassare le (già esigue) entrate per ogni alunno?
2. Quali corresponsabilità entrerebbero in gioco (assicurazione, sorveglianza, sicurezza durante i laboratori)
3. Supponendo di voler rilasciare fattura ad ogni famiglia (!!!), sarebbe comunque lecito lavorare in orario scolastico fermo restando quanto chiesto al punto 2?
Grazie
1. Dovete capire ad esempio se gli alunni vorrebbero diventare vostri soci.
2. Dovete verificarlo con l'autorità scolastica
3. A naso direi di si. Il problema al limite non sarebbe vostro ma della Scuola in questo caso.
Oggi ho parlato con la scuola proponendo la convenzione e prospettando anche tutti i vantaggi in termini di visibilità e correttezza formale, ma mi sono sentito una persona "scomoda" e a rischio lavorativo. Loro preferirebbero adottare la linea di farci tenere rapporti diretti con le famiglie e, come fanno altre associazioni in zona, associando gli alunni partecipanti. Quello che continua a suonarmi anomalo è la possibilità di associare gli alunni (che dovrebbero a mio parere essere lasciati liberi di volerlo fare) e operare contemporaneamente in orario scolastico dove noi svolgiamo un lavoro per conto della scuola anche se come ente privato. Tra l'altro mi sembra più una situazione dettata dalla indolenza della scuola a non voler rendicontare.
1. Mi sbaglio?
2. Avendo fissato in X euro la nostra quota associativa potremmo rilasciare eventualmente un'unica ricevuta di X+contributo laboratorio?
3. Verificandosi spesso la situazione di pochi alunni in situazioni tali da dover concedere la partecipazione gratuita (senza nemmeno la quota associativa), come dovremmo comportarci?
4. A mio parere dovremmo pretendere i contributi associativi prima dell'inizio delle attività con riserva di accettazione socio, ma questa modalità mi sembra fantascienza da dover spiegare ai genitori. Avreste da suggerire un modo per semplificare al massimo le cose?
Grazie e mi scuso per i tanti dubbi, ma ci teniamo a fare le cose per bene.
1. Chi sono io per dirlo?
2. Direi di si
3. Mettendovi una mano sul cuore
4. no
Dalla scuola ribattono facendomi notare che il punto 20 del art.10 del dpr 633/72 cita:
[...] Le prestazioni educative dell'infanzia e della gioventu' e quelle didattiche di ogni genere, [...] rese da istituti o scuole riconosciuti da pubbliche amministrazioni e
da ONLUS [...].
1. Ribadendo che noi non siamo una Onlus, in base al suo consiglio per cui la convenzione possono farla tutte le no profit, come possiamo comportarci?
Grazie
Scusa Francesco ma perchè diavolo mi tocca mettermi a spiegare GRATUITAMENTE a voi e alla Scuola quello che è ovvio, solo perchè loro non sanno un tubo e voi non vi fidate di quello che scrivo?
CHI MAI HA PARLATO del punto 20 del art.10 del dpr 633/72????? NON C'ENTRA UNA MAZZA. Questo sarebbe applicabile nel caso si emettesse una fattura, la quale, si fa SENZA CONVENZIONE (per vendere un bene o un servizio si deve fatturare: per vendere un bene o un servizio non si fa una convenzione ma un CONTRATTO)!
Quindi io vi parlo di mele, e la scuola ribatte dicendo "Oh, ma guarda che sulle pere ci va il cioccolato!"... ma che c'azzecca????
In questo caso si lavora semplicemente ai sensi dell’art. 143, comma 3, lettera b), T.U.I.R.
PUNTO. Non torno più su questo argomento perchè è assurdo che debba spiegare le norme dello Stato a degli impiegati pubblici. Che studiassero.
buongiorno,
1.se un negoziante volesse dare ai soci della nostra associazione la possibilità di usufruire del 10% di sconto, sarebbe regolare?
2.Sarebbe obbligatorio stipulare una sorta di contratto di convenzione?
3 se si, avrebbe un costo?
4.sulle nostre pagine web possiamo scrive: "tesserandoti avrai la posssiblità di partecipare agl ieventi dell'associazione, alle sue attività, di beneficiare dello sconto del 10% presso BLA BLA e godere di un trattamento di favore presso BLA BLA BLA"?
5. se non fosse regolare, come potrei informare i soci in modo regolare?
6.se, ad esempio, i nostri soci avessero la possibilità di sedere nelle prime file in un evento teatrale di un'altra associazione, potrei scriverlo esplicitamente?
grazie
1. Scelte del negoziante... mica potete opporvi. Occhio solo che se gli fate pubblicità... diventa una attività commerciale, sulla quale ci sono le tasse da pagare.
2. No.
3. vedi 2
4. Pubblicità. Vedi 1.
5. Dicendoglielo.
6. Tra Associazioni non profit il discorso cambia. Non stareste infatti pubblicizzando una attività commerciale.
Grazie per le risposte. Ho ancora un paio di dubbi:
1) Nel momento in cui una persona accede alla pagina web dell'associzone per decidere se associarsi, non dovrebbe essere informato di cosa comporta essere socio di tale associazione sia dal punto di vista dei servizi che delle agevolazioni?
2) Come faccio io a far sapere al potenziale socio che tra le varie cose avrebbe degli sconti in determinati negozi se non posso far apparire i nomi di quei negozi? Consideri che noi facciamo tutto online, non interagiamo di persona.
3) in riferimento alla risposta numero 6. Se i nostri soci avessero la possibilità di sedere nelle prime file in un evento teatrale di un'altra associazione, ma questo evento teatrale fosse attività commerciale per quella associazione, potrei comunque esplicitare la cosa sul sito?
1. Può essere utile, opportuno, interessante. Di certo non obbligatorio.
2. Chi ha detto che non può? Lo può fare nel momento in cui apre partita iva e fattura la prestazione pubblicitaria ai diversi negozi.
3. In linea di massima direi di si.
Buongiorno,
interessa anche a me questo aspetto. Quindi se ho capito bene se io scrivo sul sito della mia associazione che i miei soci hanno uno sconto se vanno a fare acquisti nel X negozio, è considerata pubblicità e quindi attività commerciale? Anche se io non percepisco nulla dal mettere il nome di quella attività sul mio sito?
Grazie per la risposta
Perchè lo fai se non percepisci davvero nulla?
1. Vorrei sapere se in caso di stipula di una convenzione tra due associazione di promozione sociale, l'eventuale corrispettivo erogato da un'associazione all'altra è tassato.
2. Se, si come?
3. Si può ovviare, in alternativa, prevedendo che un'associazione eroga un contributo liberale all'altra associazione per la realizzazione in comune di progetto per il sociale rivolto a tutta la collettività locale (visto che l’associazione che eroga deve per forza giustificare la sua uscita di denaro non come “semplice” contributo liberale)?
4. Oppure è possibile attuare un’altra soluzione?
5. Ci sono dei limiti di importo per l'erogazione liberale?
6. In caso di impossibilità di attuazione delle suddette situazioni, esiste una soluzione per evitare che l'attività commerciale superi (in termini quantitativi) l'attività istituzionale (tenuto presente del passaggio di denaro tra le due associazioni e considerato che l’associazione erogatrice deve giustificare l’uscita)?
Vi ringrazio per la disponibilità.
Dipende. Se le due associazioni sono affiliate allo stesso EPS nazionale si tratta di una attività istituzionale completamente detassata.
Dipende. Se le due associazioni sono affiliate alla stesso APS nazionale si tratta di una attività istituzionale completamente detassata.
Buonasera, se le due associazioni senza partita iva invece non sono affiliate allo stesso ente come devono comportarsi ?
Grazie
Diventa un rapporto cliente-fornitore. Il fornitore quindi deve avere partita iva ed emettere una fattura.
Buonasera, vorrei sapere come si fa a trasformare una associazione culturale in una sportiva.
Grazie
Matteo Resca
Modificando lo Statuto.
Buongiorno,
vi ringrazio per l'articolo, che è chiaro e dettagliato.
Vi chiedo però se possibile un chiarimento. In particolare, nell'articolo si dice che l'associazione propone un corso all'interno della scuola, dunque l'ente pubblico risponde ad una richiesta o proposta, non è lui che seleziona l'ente non profit con cui stipulare la convenzione.
Vi chiedo se questo valga per qualsiasi tipo di attività che un'associazione voglia proporre all'ente pubblico. Supponiamo ad esempio che l'associazione sia un'associazione di promozione sociale (che può stipulare convenzioni ai sensi dell'art. 30 della L. 383/2000) ambientalista, che volesse proporre al Comune uno studio con il quale si possa dimostrare al Comune i benefici ambientali ed economici derivanti dalla promozione delle energie rinnovabili nel proprio territorio, con tanto di ipotesi sui traguardi ottenibili, si potrebbe stipulare una convenzione a fronte di una proposta avanzata dall'associazione?
I fruitori sarebbero poi i cittadini, che potrebbero consultare lo studio messo a disposizione pubblicamente, come anche partecipare ad un convegno pubblico che venisse organizzato.
Vi ringrazio in anticipo per la risposta,
Cordiali saluti
Davide Bianchini
Assolutamente si.
Perfetto, grazie mille.
Ne approfitto per farvi tanti auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo!
Davide
Buongiorno,
sono il Presidente di una APS+ASD. L'associazione che rappresento lavora con le scuole, proponendo progetti di educazione musicale e motoria.
Dal 2016 non avremo più P.IVA, quindi si profila un tipo di collaborazione con le scuole tramite CONVENZIONE, senza emissione di fattura.
E' prassi che tutte (o almeno quelle con cui abbiamo avuto rapporti) le Scuole richiedano fattura come documento per il saldo dei progetti fatti. Mi dicono infatti che loro hanno bisogno di far risultare ogni transito di denaro attraverso questa modalità e nessun'altra.
Ora, cortesemente vi chiedo: come risolvere questo problema?
Ci sono RIFERIMENTI DI LEGGE PRECISI che prevedano la collaborazione tra Associazioni e Scuole tramite convenzioni, MA CON RILASCIO A FINE CORSO DI SEMPLICE RICEVUTA?
Purtroppo non avendo riferimenti di legge sicuri, mi trovo sempre in difficoltà quando cerco di spiegare al Dirigente o al DSGA che c'è una via alternativa alla regolazione dei pagamenti tramite fattura.
Grazie
Dipende dal tipo di attività svolta. Legga questo nostro post
La convenzione è soggetta a registrazione?
Non obbligatoriamente. A scelta vostra.
Gentilissimi,
mi rivolgo nuovamente a voi perchè non mi pare ci siano articoli in merito e ho visto che altri hanno sfruttato questa pagina per porre un quesito simile al mio.
1 - Se la ASD (come la nostra che ha solo codice fiscale) vuole dare la possibilità ai propri Soci di usufruire di sconti e agevolazioni presso professionisti e/o negozi, immagino debba stipulare una sorta di convenzione con il professionista in questione: detta convenzione deve contenere indicazioni particolari? O esiste una bozza come per la convenzione con le scuole?
2 - Può l'ASD esporre in sede i biglietti da visita/depliant del professionista in questione e pubblicare sul proprio sito l'esistenza della convenzione riservata ai propri Soci?
Grazie in anticipo,
Liliana Balbi
1. Non devono essere contenute indicazioni particolari, solamente informare i soci di quanto avviene
2. Si, ma fate attenzione se si tratta di pubblicità
Buonasera, sono il Tesoriere di una Associazione da poco registrata che si occupa di attività extra scolastiche pe gli alunni delle scuole del Comune dove ha sede l'associazione stessa (corsi didattici, ludici, di intrattenimento, di potenziamento scolastico ecc). Alcuni esercenti commerciali della zona sarebbero favorevoli a praticare ai soci dell'associazione sconti e/o offerte che possano rappresentare anche un piccolo incoraggiamento al tesseramento della associazione. E' possibile farlo? O potrebbe essere visto come una sorta di "attività-vantaggio commerciale" non in linea con i principi costituenti di una associazione? e se possibile, sul sito dell'associazione si potrebbe indicare l'elenco degli esercenti e di quanto propongono?
grazie mille, cordialmente
Cristiana Bassi
Se è uno sconto che viene deciso dall'esercizio commerciale, per l'associazione non vedo problemi. Attenzione se e come date pubblicità sul vostro sito
Buonasera,
in merito alla Vostra gentile risposta, approfitto ulteriormente e specifico: se indicassimo sul sito dell'associazione semplicemente l'elenco degli esercenti presentandoli come AMICI DELL'ASSOCIAZIONE (senza quindi dare nessuna informazione di sconto commerciale cosa che farà direttamente ogni singolo esercente personalmene al tesserato) potrebbe andare bene e non essere Pubblicità?
grazie mille
Cordialmente,
Cristiana Bassi
Siamo sul filo dell'interpretazione. A suo rischio e pericolo.
Buonasera,
un'azienda con cui collaboro produce dispositivi di sicurezza per le biciclette. Vorrebbe proporre una convezione alle asd ciclistiche con uno sconto sul prezzo di listino per i soci ed un contributo all'associazione pari al 10% delle vendite eseguite a seguito della convezione.
Qual'è il modo corretto per procedere e stipulare la convenzione?
Grazie
Dipende... volete far figurare il marchio/logo dell'azienda sul sito/volantini delle associazioni? Se si si tratta di sponsorizzazione.
Come volete configurare questo contributo del 10%?
Pur avendo stipulato una convenzione (utilizzando la vs bozza)con un istituto scolastico per effettuare laboratori sportivi, la dirigenza scolastica non transige sulle richiesta di fatturazione elettronica. Affermano che il contributo potrà essere elargito solo dietro presentazione di un documento elettronico (con iva esente). Stiamo riscontrando diverse problematiche anche con i comuni. Infatti molti hanno interpretato la normativa sulla fatturazione elettronica come un obbligo erga omnes! Cosa possiamo fare? Grazie di tutto e complimenti.
Posto che mi verrebbe voglia di fare loro causa per inadempienza di un contratto (non so se si rendono conto che stanno compiendo un abuso) consiglierei loro di leggere questo documento: http://www.federufficitecnici.it/public/files/Risposta%20Question%20Time.pdf
Buonasera,sono Presidente di un'Associazione genitori;noi proponiamo corsi di inglese ai nostri soci chiedendo semplicemente il costo dell'esperto che li tiene,volevo capire 1. se queste entrate sono o meno defiscalizzate,2.se di queste entrate rimane qualche euro di avanzo come lo dobbiamo considerare e 3.se ci sono dei documenti da predisporre da inserire nei verbali del direttivo oppure è sufficiente scrivere cosa intendiamo proporre ai nostri soci senza nessun documento o convenzione.Noi usiamo o un'aula della scuola oppure dei locali dell'oratorio,l'insegnante viene pagato tramite voucher e ai soci emettiano una ricevuta come quota per il corso.
grazie mille
Lidia Zanon
1) Dipende: che partecipa ai vostri corsi paga anche una quota associativa annua?
2) Deve essere utilizzato per scopi associativi, non potete assolutamente disporre personalmente della cifra.
3) No
chiedo cortesemente se è possibile fare un contratto di collaborazioen fra due asd con lo scopo: la asd 1 ha in uso una palestra la asd 2 chiede di poterla adoperare per suoi corsi .La asd 2 rimborsa forfettariamente a copertura utenze una cifra come contributo di liberalità. Si può fare o è più consigliabile un contratto di comodato gratuito? o vi è altra strada? ambe due hanno nello statuto la finalità di scuola danza grazie in anticipo
Legga questo nostro post.
Spett.le Team Artist,ho da porre un quesito che al momento fior di commercialisti non sono riusciti a risolvere, nel cercare sul web mi è saltato agli occhi il vostro blog:
Due associazioni affiliate allo stesso ente vogliono mettere su un progetto di fundrising al fine di trovare sponsorizzazioni per l'organizzazione di eventi sportivi.
Di queste due associazioni una ha p.iva ed è brava a reperire sponsor, l'altra che è quella che tecnicamente organizza non ha p.iva ma è eccellente nell'organizzare eventi...come dirottare i proventi da sponsorizzazione all'altra associazione???
Nel ringraziarvi anticipatamente approfitto per congratularmi per il lavoro che fate.
O si apre P.IVA anche all'associazione che al momento non la ha mi pare la cosa più corretta.
Esistono sempre le donazioni spontanee da un'associazione all'altra..
Come posso fare una convenzione tra ASD? E' possibile? Grazie!
Dipende da che cosa vuole fare!
Buongiorno,
sono Presidente di una APSSD con P.IVA. La Ns. associazione svolge corsi di yoga e didattica musicale soprattutto per i bambini e di solito nei locali delle scuole in orario scolastico.
Ho letto il Vs. articolo e chiedo una info a riguardo: nel caso in cui noi volessimo fare una convenzione con una scuola (sia essa Primaria Statale che dell'Infanzia paritaria parificata) per insegnare musica ai bambini, e nella convenzione, come scritto nel Vs. articolo, si specifichi che l'associazione riceverà una quota x a titolo di rimborso spese, l'associazione ha obbligo di emettere fattura oppure può rilasciare una semplice ricevuta anche se ha la partita IVA?
Grazie
Basta la ricevuta
Ho scaricato la bozza di convenzione e ho un dubbio. Se le quote del progetto le pagano i bambini alla scuola, che poi li versa a noi, è un corrispettivo specifico o può ancora essere un rimborso spese? Non vorrei sembrasse elusione fiscale.
Se il tutto è formalizzato da una convenzione non vedo il pericolo.
Buongiorno, grazie per il post!
Ho scaricato la vostra completissima bozza di convenzione...
Domanda:
- è obbligatorio che la convenzione venga stampata su CARTA INTESTATA DELLA SCUOLA?
Non vi è l’obbligo, ma sarebbe buona cosa
Sto preparando una convenzione con la Preside di una scuola Primaria, che non intende avere spese.
Pensavo a una compensazione di prestazioni:
1. la scuola concede in uso i locali in orari extracurricolari, per svolgere l'attività di associazione invitando i propri soci,
2. l'associazione procura i tavoli, apre e chiude i locali,
3. l'associazione fornisce prestazione gratuita di base per gli alunni che chiedono di partecipare al progetto che vede un impegno di 2 ore settimanali per 8 mesi (circa 60 ore)e n. 2 tornei a quadrimestre
4. gli alunni che aderiscono dovranno comunque farsi soci provvedendo a pagare la quota associativa (10E), il tesseramento FITET o AICS (5 euro), consegnare il certificato medico per attività non agonistico, pagare eventuali lezioni supplementari.
Fattibile come attività istituzionale?
In linea di massima direi di si. Mi piace anche come soluzione, bravo.
Gentile direttore, abbiamo costituito un'associazione culturale senza scopi di lucro nell'aprile 2015, ho richesto il codice fiscale,dopo è stato fatto l'atto costitutivo e lo statuto regolarmente registrato all'agenzia delle entrate, comprato i registri verbali assemblea e registro soci, (non stati vidimati), una volta all'anno verranno convocati i soci per l'approvazione del redinconto, ovviamente sono state elette le varie figure). Il comune da dei fondi alle associazioni:
1. allora bisogna compilare per la siae un modello e spedirlo che si entra in un regime di fiscale agevolato, la domanda che mi pongo bisogna fare il prossimo anno dichiarazione dei redditi allegando il quadro VO per far presente al fisco del regime agevolato?
1. Credo stia facendo confusione. L'adesione al regime 398 potete farlo solo se avete partita iva... leggete questo nostro post.
1. per Ente Nazionale intendete organizzazioni come ARCI, ACLI, ENDAS ecc o l'appartenenza a registri associativi comunali, regionali, nazionali o cos'altro?
2. e poi, se le associazioni A e B o una delle due non fossero affiliate ad alcun ente Nazionale, potrebbero utilizzare questa forma di Convenzione, alle stesse condizioni?
1. Trova qui l'elenco.
2. A suo rischio e pericolo di contestazione (glielo sconsiglio).
Se a qualche socio dell'associazione A, aps e senza attività commerciale fosse richiesto di tenere delle lezioni o conferenze per i soci dell'ass B interessati alle attività culturali dell'ass A, si può applicare la Convezione di cui sopra con la quale B riconoscerà ad A un contributo spese? ed eventualmente l’importo concordato sarà una entrata istituzionale DEFISCALIZZATA?
In linea teorica, si. Consiglio però che le due Associazioni siano affiliate al medesimo ente nazionale.
1. per Ente Nazionale cosa si intende, un'associazione del tipo Arci, Endas, ecc?
2. e se invece le due Associazioni viaggiano da sole e non sono affiliate ad alcun ente nazionale?
1. Si, trova qui un elenco quasi completo.
2. Possono contestarvi.
Salve!!! ho appena costituito un asd per praticare l insegnamento della ginnastica ritmica! solo che sarà difficile se non avrò un luogo dove farla!!! 🙂 ecco le mie domande
1.come si scrive un progetto per aggiudicarsi la palestra scolastica
2. a chi devo consegnarlo
3. entro quando
grazie mille in anticipo..sono disperata!!!
serena
asd nastro rosa
1. Di solito non servono progetti.
2. Si contatta il comune (o l'ente proprietario dell'immobile) e la scuola e si prendono accordi direttamente con loro.
3. Prima dell'inizio dell'ano scolastico.
1. Buongiorno che tipo di convenzione si potrebbe stipulare con palestre o piscine comunali?
2. esiste un iter specifico?
Grazie
1. Come quelle per le scuole
2. E' molto simile a quello indicato nel post
Buongiorno,
la nostra è un'associazione sportiva dilettantistica in regime agevolato e che svolge regolarmente attività di avviamento allo sport con bambini dai 5 agli 11 anni essendo affiliati ad una FSN oltre che ad un EPS. Oltre a tale attività, l'associazione svolge attività di formazione finanziata e senza fini di lucro in quanto accreditata presso l'assessorato regionale competente.
Ciò premesso, ci è stata prospettata la possibilità di aprire presso la nostra sede da parte di una società, sotto forma di affiliazione a costo "zero" un punto informativo per divulgare iniziative formative, svolgere funzioni di segreteria, realizzare e mettere a disposizione le strutture logistiche quali aule, aule multimediali per la fruizione dei corsi delle università con le quali la stessa società ha delle convenzioni. Il parere che vi chiediamo è se secondo voi potremmo convenzionarci con questa società atteso che la stessa riconoscerebbe su regolare nostra fattura una percentuale per ogni persona che si iscrive. Ovviamente, l'introito per noi andrebbe ad essere reinvestito all'interno delle attività dell'associazione dopo aver onerato gli oneri fiscali derivanti da tale affiliazione/convenzione. E comunque per noi rappresenterebbe sempre un servizio che offriamo ai giovani del territorio così come previsto nel nostro statuto, visto che nei loro confronti, per questo servizio l'associazione non deve chiedere nulla. Possiamo farlo? Grazie mille della vostra preziosa collaborazione.
In linea di massima direi di si.
Salve, cerco di vedere se ho capito:
1. Corsi in convenzione con una scuola: sono attività istituzionali se c'è un contributo forfettario e non c'è un pagamento da parte degli utenti.
2. Qualora la scuola mettesse a disposizione solo i locali per attività extracurricolari e gli utenti dovessero versare una quota sarebbe ancora attività istituzionale?
Le alternative potrebbero essere:
2a.; Associare tutti i ragazzini (ci esenta dall'i.v.a e dalla definizione di attività commerciale?)
2b; Emettere fattura con i.v.a.
1. Ok
2. Dipende
2a. Si (ma attenzione: sono loro che devono volersi associare, non voi ad associarli d'ufficio)!
2b. Commerciale pura.
Buongiorno!
La mia associazione no profit sta stipulando una convenzione con una scuola per tenere delle lezioni di educazione ambientale ma sembrano avere dei dubbi riguardo il rimborso spese.
1 ho dei riferimenti di legge da inserire nella convenzione?
Grazie mille e saluti
Stefano
1. Nulla di più di quanto scritto in questo post.
Buongiorno, vi ringrazio molto per aver messo questa bozza a disposizione di tutti, non sa da quanto tempo ne cercavamo una. Ora per l'asd di cui sono presidente sto compilando una nostra bozza di convenzione con le scuole e nascono dubbi...
Nella premessa della vostra bozza nell'ultimo punto si parla di Collegio Docenti, Consiglio d'Istituto e P.O.F. (Piano offerta Formativa) e relative date di delibere...
Per cercare di fare chiarezza provo a porvi 3 quesiti:
1. E' obbligatoria l'approvazione del progetto con delibera sia da parte del Collegio Docenti che del Consiglio d'Istituto? O è sufficiente uno solo dei due organi o addirittura non è obbligatorio nessuno dei 2?
2. E' obbligatorio essere inseriti nel P.O.F. affinché la convenzione sia valida?
3. Può essere sufficiente la sola firma del Preside dell'Istituto per l'approvazione della convenzione?
Grazie per l'attenzione
1. Dipende dalle regole di ogni Istituto. Chiedete a loro 😉
2. No, ma sicuramente vi tutela di più.
3. Si.
Grazie per la risposta, siete stati dei missili!
Quindi ricapitolando, se non ho capito male, in generale la firma del Preside è sufficiente per l'approvazione di una convenzione con una asd.
Poi alcuni istituti richiedono in più la delibera del Collegio Docenti e/o il Consiglio d'Istituto. Giusto?
Ne approfitto con un ulteriore quesito:
I documenti ORIGINALI della convenzione da chi devono essere conservati (associazione o scuola)?
Tutto giusto. Di solito ci sono più originali e se ne tiene uno a testa.
Grazie per le delucidazioni in questa intricata materia.
Ultima domanda promesso 😉
(Non capisco se è solo una prassi comune fare 2 copie originali oppure è un obbligo…)
E se facessimo 1 sola copia originale e la tenessimo archiviata noi sarebbe sbagliato?
E' una prassi comune, non un obbligo. Io preferisco tenere sempre gli originali.
Salve, ho appena scaricato il fac-simile di convenzione tra associazione e scuola (pura manna dal cielo!).
Nelle note preliminari al punto d) c'è scritto: "La convenzione dovrebbe avere la durata di almeno 1 anno scolastico e prevedere il coinvolgimento di classi complete, per un numero minimo di 60 ore di attività."
Mi chiedo: qualsiasi attività con le scuole deve prevedere questo numero minimo di 60 ore o solo in alcuni casi?
(Nel nostro caso si tratterebbe di attività sportivo-culturale che si esaurisce in una singola mattinata e non riusciremo mai a raggiungere questo monte ore...)
Grazie in anticipo
NO, è una indicazione di massima. Ogni progetto è a sé-
Vi ringrazio per la gentile risposta.
Scusate la pignoleria, ma è per evitare ogni potenziale errore:
Nel punto 9 della bozza si dice che il pagamento deve essere effettuato con bonifico bancario sul conto corrente dell'associazione...
1. E' possibile richiedere il pagamento IN CONTANTI?
2. O comunque dare entrambe le alternative?
Un comune non vi pagherò MAI in contanti.
Ok grazie, per il Comune me lo segno
(non si sa mai che faremo in futuro convenzioni col Comune)...
E invece per quanto riguarda le convenzioni con le scuole?
idem.
Sono il presidente di un'ASD, ho avviato un progetto curriculare presso una scuola primaria, il pagamento hanno chiesto di versarlo in un conto corrente e:
1. non avendone uno ho dato l'IBAN della mia carta prepagata.
2. Il pagamento lo prenderà il socio che sta di fatto lavorando a scuola, ma questa cifra causerà un carico di tasse sullo stipendio di mio marito?
(sono fiscalmente a carico ed esente reddito tranne per qualche prestazione occasionale in seno all'insegnamento dell'attività motoria presso palestre o progetti scolastici, ma non arrivo ai 7000 euro oltre i quali vengo tassata con regime diverso)
1. Malissimo. Dovevate fare una prepagata della Associazione.
2. No, non c'è questo rischio.
Possiamo anche chiedere a tutti i bimbi di diventare soci,a noi fa solo piacere! il problema è che i genitori non vogliono spendere nulla e nemmeno le scuole! per cui ammesso che ci sia un rimborso spese istituzionale,cosa che dubito fortemente, perchè tutte le scuole in Trieste contattate hanno sempre chiesto la totale gratuità:
1. come posso chiedere un certificato medico a dei bimbi che non sono soci e che non posso tesserare (assicurare) perchè non hanno pagato la quota associativa?
2. ed in ogni caso, come posso avere un rimborso istituzionale per un'attività istituzionale fatta a non soci?
Attendo speranzosa la risposta perchè io non so proprio come fare!...grazie!
1. Il certificato medico lo DEVE chiedere a chiunque metta piede nella sua Associazione per fare attività sportiva. Lo sa che se succede qualcosa le potrebbe venire indagata per omicidio colposo in assenza di questo controllo?
2. I contributi da enti pubblici, quali appunto le scuole, sono entrate istituzionali (per fortuna!).
Non sono loro che vengono nella mia associazione, perchè fisicamente ancora in fase di attesa di permessi per l'edificazione delle strutture, ma siamo noi ad andare a scuola a proporre le nostre attività. Sono molto consapevole del fatto che se non ho il certificato e succede qualcosa posso venir incriminata per omicidio colposo, quindi ripeto la domanda, perchè scusate, ma le risposte non sono chiare:
1) come posso chiedere un certificato medico se i bimbi non sono soci? perchè le scuole ed i genitori pretendono che tutto sia gratuito, e quindi,
2) non essendo soci, come posso proporre un'attività istituzionale ai bimbi delle scuole?
1. Il fatto di essere soci non c'entra nulla con il suo diritto di chiedere a chi fa attività sportiva con lei di presentare un certificato medico non agonistico. Lei non ha alcun obbligo verso queste persone: visto che sono loro a godere di una sua prestazione gratuita, lei ha tutti i diritti di imporre le giuste regole a sua tutela.
2. Le attività formative e di promozione della vostra attività sportiva statutaria verso gli enti pubblici sono naturalmente attività istituzionali.
Caro Teamartist,
vorremmo stipulare delle convenzioni con dei negozianti, per cui all'esibizione della tessera sociale il consumatore può acquistare con un 10% di sconto dal negozio. L'Associazione non incassa nulla, ma è un servizio che offre ai propri iscritti.
Si può fare senza problemi? C'è bisogno di annotare qualcosa di particolare in un contratto scritto? Grazie 🙂
salve, volevo sottoporvi un quesito , un associazione non profit che ha vinto un bando europeo che deve emettere fattura all'ente pubblico(in questo caso un comune) e' esente da iva in caso faccia un corso didattico ? e se si, che dovrebbe scrivere in fattura -ex art. 10 DPR 633/1972 , ma quale comma?
Tema molto complesso. Mi descriva il tipo di corso.
buon giorno a tutti voi! e grazie per quello che state facendo...molto bene!
concordo con la precedente affermazione...anche tutte le scuole della mia città, Trieste, pretendono la gratuità totale! ammesso che ci vada bene non ricevere nemmeno il contributo spese concordato, che, nel caso dovesse esserci, sarà un'entrata istituzionale,la domanda è: come ci dobbiamo comportare in merito alla quota associativa ed al tesseramento (assicurativo), oltre al certificato medico per i bimbi della scuola?
Dipende.
Sul certificato medico non ho dubbi: va richiesto. Mentre sulla quota sociale dovete decidere voi: volete chiedere a tutti i bambini di diventare vostri soci?
Grazie molto utile, ma quando vai in una scuola la prima cosa che chiedono è la totale gratuità del progetto. Io almeno non sono mai riuscito a farmi rimborsare neanche la benzina per andarci. Voi avete altre esperienze?
Assolutamente si! In quale zona d'Italia siete?