Sì, è possibile fare un prestito a un’associazione no profit.
Questo non vale solo per le persone fisiche, ma anche per società, banche, finanziarie o altre associazioni e fondazioni. Che si tratti di un’Associazione Sportiva Dilettantistica (ASD), di un’Associazione di Promozione Sociale (APS), di un’Organizzazione di Volontariato (ODV), o di qualsiasi altra associazione del Terzo Settore, le regole sono sempre le stesse.
Chi può fare un prestito a un’associazione? Non devono necessariamente essere soci. Anche volontari, parenti, amici e sostenitori possono decidere di aiutare l’associazione con un prestito.
Vediamo ora la differenza tra prestiti infruttiferi e fruttiferi.
Prestito infruttifero: nel caso di prestito infruttifero, non possono essere riconosciuti interessi. Se l’associazione riceve in prestito 1000 euro nel 2024, nel 2034 dovrà restituire esattamente 1000 euro, senza interessi.
Questo è in linea con il divieto assoluto di distribuzione degli utili nelle associazioni no profit. Se nel tuo statuto manca questa clausola, è importante aggiornarlo per essere conformi alla legge ed evitare problemi fiscali. In tal caso, puoi far scrivere lo Statuto da un professionista.
Prestito fruttifero: in un prestito fruttifero, invece, è possibile riconoscere degli interessi, ma solo società, banche o finanziarie possono elargire questo tipo di prestito alle associazioni no profit. Tuttavia, questi interessi non possono superare i quattro punti percentuali rispetto al tasso annuo di riferimento.
Ogni prestito deve essere approvato dal Consiglio Direttivo dell’associazione. Quest’ultimo deve redigere un verbale che indichi le modalità e i tempi di restituzione.
Di solito, la formula utilizzata è la seguente: “L’associazione restituirà il prestito di XXXX euro al socio YYYY non appena le entrate lo permetteranno e comunque non oltre il xx/xx/xxxx.”
Attenzione: per legge, non si possono fare operazioni in contanti superiori ai 5000 euro, in base alle norme antiriciclaggio. Inoltre, è sempre consigliato che ogni prestito venga tracciato, sia per tutelare chi effettua il prestito sia per l’associazione.
Un bonifico bancario con causale chiara (es. “Prestito infruttifero a favore dell’Associazione XY”) è la scelta ideale. Anche la restituzione deve essere tracciata con un bonifico (es. “Restituzione prestito infruttifero del …”).
Capita spesso che i soci fondatori o il presidente anticipino le spese per la costituzione dell’associazione.
Vediamo ora un esempio pratico: solitamente si raccolgono 100 euro a testa tra i soci fondatori per coprire le spese di registrazione dello statuto, che ammontano a circa 300 euro tra imposta di registro e marche da bollo. Il tutto va inserito nell’atto costitutivo, che è il primo verbale dell’associazione.
Un esempio di formula potrebbe essere: “I soci fondatori X, Y, Z versano 100 euro a testa a titolo di prestito infruttifero per le spese di costituzione dell’associazione. Tale prestito verrà restituito non appena la cassa dell’associazione lo renderà possibile.”
In alcuni casi, può capitare che un socio, spesso il presidente, debba anticipare i soldi per pagare un professionista che si occupi della stesura dello statuto.
In questo caso, la fattura deve essere intestata al socio fondatore e deve riportare nell’oggetto il nome della costituenda associazione. Successivamente, il socio potrà chiedere un rimborso, che sarà approvato dal Direttivo e liquidato. Non si tratta di un prestito vero e proprio, ma di un rimborso di una spesa anticipata.
Prestare denaro a un’associazione no profit può essere un atto di grande supporto, sia che si tratti di prestiti infruttiferi, concessi da persone fisiche o altre organizzazioni no profit, sia di prestiti fruttiferi, possibili solo per le società e finanziarie.
È fondamentale, però, che tutte le operazioni siano tracciate, autorizzate dal Consiglio Direttivo e rispettino le leggi antiriciclaggio. Ricorda sempre di affidarti a professionisti per garantire che tutto sia conforme alla normativa.
Per saperne di più sul mondo delle associazioni, dai un’occhiata a questi articoli:
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Giovanni Damiano Dalerba
Associazionista senior di TeamArtist
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Buongiorno, volevo sapere se e' possibile fare un prestito à una fondazione in attesa dell erogazione di sovvenzioni? Grazie mille
Buongiorno Sara,
di norma è possibile.
Un socio può fare un'erogazione liberale alla ASD di cui è fondatore per finanziarla?
Buongiorno Miriam,
di norma può essere fatto senza problema.
Buongiorno,giro al contrario la domanda: l'associazione può fare un prestito infruttifero ad un suo socio tramite bonifico bancario?
Per una somma inferiore a 10.000 euro ovviamente
Buongiorno Filippo, no, non è possibile.
Buongiorno,
La mia domanda è la seguente:
un socio fondatore facente parte del consiglio direttivo si ritira dall' associazione, richiede la restituzione del prestito infruttifero, ma l'associazione non ha i fondi, il presidente ne risponde personalmente?
Grazie
Buongiorno Monica,
Dipende da come hanno predisposto la documentazione relativa (di norma atto costitutivo e verbali di consiglio direttivo e assemblea).
Detto questo, per risolvere al meglio la questione ha senso che il presidente presti dei soldi all'associazione in modo tale da rimborsare il socio fondatore e liquidarlo definitivamente. Dopodiché il presidente recupera il suo prestito non appena le casse dell'associazione lo permettano.
salve,
sono presidente di una associazione aps e insieme ad altri 2 associati siamo assunti da un mese come dipendenti a tempo indeterminato, prassi obbligatoria imposta dalla regione per fare da tutor a tirocinanti disabili. Avevamo pensato di concedere un prestito all'associazione per non gravare troppo con le retribuzioni sul bilancio dell'associazione oppure rimborsare l'importo destinato ai contributi inail e inps.
Aspetto un vostro gentil riscontro.
Grazie saluti
Tieni presente comunque che il prestito deve essere autorizzato dal Consiglio Direttivo, indicando in un verbale le modalità e i tempi di restituzione. Suggeriamo di far riferimento alle indicazioni di questo articolo: https://www.teamartist.com/blog/2015/03/05/un-socio-puo-fare-un-prestito-alla-sua-associazione/
3 soci hanno effettuato prestiti all'associazione dimenticando di far approvare a priori dal consiglio di amministrazione la volontà di effettuare tali prestiti. I soci sono stati informati in una successiva assemblea ed approvati in verbale. Tale dimenticanza è stata dovuta alla necessità di immettere liquidità per pagamento di contributi in scadenza. Lo Statuto prevede la possibilità di effettuare prestiti infruttiferi da parte dei soci e i prestiti sono stati effettuati tramite bonifico bancario. Tale comportamento è lecito e giustificabile?
Buongiorno Angela,
suggeriamo di adeguare la procedura dei prestiti infruttiferi alle indicazioni di quest'articolo al link https://www.teamartist.com/blog/2015/03/05/un-socio-puo-fare-un-prestito-alla-sua-associazione/
Buonasera, sono il presidente di un'APS e mi è capitato di pagare con la mia carta di credito servizi on-line come il sito web. Poi dalla cassa abbiamo compensato. E' sufficiente?
E se uso il mio bancomat per pagare uno scontrino? Devo fare una dihiarazione?
Grazie
Buongiorno Luca.
Abbiamo scritto un articolo su questo argomento con tutti i facsimili necessari.
Si chiamano “Rimborsi spese a piè di lista” nel caso in cui tu usi soldi direttamente dal tuo portafogli (e le fatture di acquisto saranno intestate a te): https://www.teamartist.com/blog/2016/04/08/rimborsi-spese-un-nuovo-regolamento-da-approvare-nelle-associazioni-per-lagenzia-delle-entrate-in-regalo-i-fac-simile/
posso subaffittare il bar di una associazione
Buongiorno Francesco,
un'associazione può generalmente affittare la propria sede. Poi bisogna entrare nel merito e capire caso per caso.
Qui un articolo dove trattiamo il tema.
https://www.teamartist.com/blog/2013/09/30/una-associazione-puo-affittare-a-pagamento-la-propria-sede-ad-altri/
Grazie.
salve.
Il presidente dell'associazione di cui è associato il mio figlio minore ha messo nel verbale del consiglio direttivo di aver versato negli ultimi tre anni 50000euro come finanziamento infruttifero da restituire entro 2 anni. E' lecito? E chi ora gli deve restituire il denaro, se l'associazione non ha questi soldi sul c/c?
Grazie.
Buongiorno Emilia,
sì è lecito se il prestito è infruttifero ed è stato autorizzato dal direttivo con un apposito verbale che ne prevede anche i tempi di restituzione.
Sarà responsabilità del consiglio direttivo amministrare l'associazione in modo che possa onorare gli impegni finanziari presi.
salve avrei bisogno di capire questa cosa: noi ci siamo costituiti associazione questo mese, ma prima del covid stavamo provando a realizzare questo progetto, sostenendo delle spese per acquisto di materiali.
e' possibile con gli scontrini approvando in consiglio le spese sostenute in favore dell'associazione restituire i soldi agli attuali soci fondatori, coloro che misero i soldi.
grazie
Buongiorno Camilla,
in linea teorica si consigliamo sempre di far approvare dal direttivo dell'associazione un regolamento sui rimborsi spese.
Buongiorno. Dunque sto costituendo un'associazione culturale (APS). Lo scopo sociale è organizzare concerti ed eventi nel settore musica classica. Ora, l'associazione deve acquistare un'auto, ma le lungaggini burocratiche stanno complicando le cose. Infatti bisogna avere prima il codice fiscale, poi aprire il conto e versare 15.000 euro (!), poi il notaio deve constatare il versamento ed iscrivere l'associazione al RUNTS. Ma l'automobile è stata già opzionata con una caparra, e rischiamo di perderla. Il presidente è disposto a pagare l'auto anticipatamente, salvo poi riprendersi i soldi dai 15.000 che lui stesso ha messo per iscrivere l'associazione al RUNTS ed in generle seguire le regole.
Se ho capito bene, il presidente paherebbe l'auto, nella fattura verrebbe menzionata l'associazione, dopodichè il consiglio direttivo delibera la restituzione. E' corretto? Il valore dell'auto è circa 12.000 euro.
Per quanto riguarda Facebook, mi pare di aver fatto tutto ciò che chiedete, ma non funziona proprio come dite voi. Bisogna cliccare sui 3 puntini e settare il following con la priorità, almeno questo è ciò che ho trovato io..)
Grazie per l'attenzione
Gianriccardo Pera
Buongiorno Gainriccardo,
se l'associazione non è ancora costituita con un suo codice fiscale, è impossibile per l'associazione stessa procedere all'acquisto dell'auto (non è necessaria, invece, l'iscrizione al RUNTS per l'acquisto in sé). Il presidente può eventualmente procedere all'acquisto e rivenderla successivamente alla associazione dopo la costituzione e l'attribuzione del codice fiscale.
Ma visto che una Associazione si può costituire in pochi giorni, non è che vi siete rivolti al consulente sbagliato?
Salve. Il sottoscritto e altri stiamo per aprire una nuova associazione di promozione sociale. Siamo consapevoli delle spese da sostenere per tale adempimento. Tuttavia, le spese (imposta di registro, bolli, ecc.) vanno effettuate necessariamente prima della costituzione dell'associazione. Chiedo gentilmente indicazioni su come far risultare tali spese sul rendiconto economico dell'associazione (cioè, spesa effettuata con fondi dell'associazione), prima della costituzione dell'associazione stessa.
Buongiorno Danilo,
l'articolo da lei citato mi sembra chiaro e contempla le opzioni possibili:
anticipo spese da parte di un socio oppure attraverso un prestito infruttifero.
Possiamo contattarla per capire meglio le vostre esigenze in questa fase delicata di costituzione dell'associazione.
Buongiorno, sono il tesoriere di una APSSD, ho acquistato online per conto dell'associazione del materiale vario, il problema è che per il materiale acquistato ho usato il conto dell'associazione ma la fattura è stata intestata a me. Posso fare una dichiarazione in cui specifico che il materiale acquistato, anche se fatturato a me, è dell'associazione, allegando la fattura emessa?
Buongiorno Salvo,
la soluzione migliore sarebbe quella di farsi rifare la fattura intestandola all'associazione.
Il prestito infruttifero che i soci fondatori hanno versato sul conto corrente intestato ad un APS in quale voce del rendiconto di cassa deve essere iscritto?
Grazie mille
Buongiorno,
suggerirei di inserirlo nella sezione:
Entrate da disinvestimenti in immobilizzazioni o da flussi di capitale di terzi:
4) Ricevimento di finanziamenti e di prestiti.
Utilizzando il modello d dello schema di rendiconto per cassa predisposto per gli ETS
Salve, innanzitutto congratulazioni per il vostro lavoro.
Ho letto con interesse il post e tutti i commenti, tuttavia non ho trovato risposta ad una domanda in particolare:
* Come si dovrebbe procedere nel caso in cui un socio volesse rinunciare alla restituzione (parziale o totale) del prestito infruttifero da egli concesso?
semplicemente quel prestito diventa un versamento a fondo perduto dell'associato
Grazie per la risposta. Ma come bisogna procedere? Basta una dichiarazione scritta del socio? È necessaria anche una delibera del direttivo?
Una delibera del direttivo va bene
La numerazione delle ricevute rilasciate per il prestito di un socio deve seguire quella delle ricevute delle quote associative?
L'unica cosa importante è che ci sia una numerazione univoca per le stesse
1) La ricevuta che un'associazione rilascia a un socio per un prestito da questo effettuato, va firmata solo dal presidente/segretario o anche dal socio che ha effettuato il prestito?
2) Analoga domanda per la ricevuta del relativo rimborso, che il socio rilascia all'associazione. Va firmata solo dal socio che riceve il rimborso o anche dal presidente/segretario dell'associazione?
In questo caso va benissimo un verbale di Consiglio Direttivo in cui si decide l'ammontare del prestito e la sua restituzione
Buongiorno,
sono socia di un'associazione culturale nata nel 2016 ed uno dei soci fondatori ha anticipato nel corso dell'anno la cifra di euro 2500 versando in contanti in tre momenti diversi quest'importo. Il direttivo ha verbalizzato i vari prestiti infruttiferi ma non ha emesso ricevuta. Come possiamo sanare questa situazione?
se fatta con bonifico non c'è problema, idem se avete messo tutto a verbale. Deve esserci quindi in sostanza qualcosa che certifichi l'avvenuta transazione
Per le ricevute rilasciate dall'associazione per il prestito di un suo socio, si deve seguire la numerazione delle ricevute rilasciate per le quote associative? O le due numerazioni si possono mantenere separate?
è indifferente a termini di legge, dipende dalla vostra comodità quindi
Salve, abbiamo appena aperto un'associazione sportiva dilettantistica, abbiamo la necessità di comprare un bene con valore superiore ai 1.000€ ma non abbiamo ancora aperto il conto corrente dell'asd. Il presidente può anticipare con assegno o bonifico dal suo conto corrente alla ditta venditrice? La fattura può comunque essere intestata all'asd o dovranno intestarla al presidente?
Dobbiamo inserire nel verbale che è stato anticipato l'acquisto del bene dal presidente?
Sì, attenzione a far quadrare tutto.
Verbalizzate che l'acquisto è stato effettuato dal presidente.
Salve, dovremmo costituire un'Associazione non riconosciuta che, grazie al finanziamento infruttifero di un socio fondatore, acquisterà un bene mobile registrato.
Pensavamo di indicare l'operazione di finanziamento direttamente nello Statuto... è corretto o è preferibile costituire prima l'associazione e poi verbalizzare il prestito da parte del socio?
Grazie
la procedura più corretta sarebbe quello di inserire l'operazione nell'atto costitutivo; non nello statuto. Accettabile anche farlo dopo la costituzione nel primo verbale del consiglio direttivo.
Perfetto... grazie!
Buongiorno, siamo una Asd composta da 4 soci, dobbiamo realizzare un impianto sportivo su un terreno di proprietà personale degli stessi soci. Come possiamo conferire all'associazione il terreno ed il capitale necessario (circa 30000 euro a testa)per la realizzazione della struttura e successivamente riprenderci la quota anticipata? Tale domanda è dettata da una motivazione semplice, la difficoltà di reperire un finanziamento come associazione (che non sia Credito sportivo) ben piu' facile farsi ciascuno un prestito personale.
Grazie
inserendo in un verbale del consiglio direttivo la dicitura che prestate denaro all'associazione (specificando chi e quanto) come prestito infruttifero, da restituire nel momento in cui l'Associazione sai in grado di operare in economicità
Supponiamo che dei soci debbano fare dei prestiti all'associazione in date ravvicinate e che questo insieme di prestiti venga inglobato tutto in uno stesso verbale:
1) nel momento in cui bisogna registrare sul libro cassa il rimborso di quell'insieme di prestiti, anziché specificare a chi è destinato ogni rimborso e per quale spesa, è possibile semplificare scrivendo semplicemente "Rimborso prestiti di cui al verbale n. X del giorno Y" e indicare in uscita direttamente il totale di quell'insieme di prestiti?
2) quando si rimborsa un prestito a uno o più soci in contanti, come si dimostra che i soldi prelevati dal c/c dell'associazione sono stati effettivamente consegnati ai soci interessati? Oltre a registrare il rimborso sul libro cassa, bisogna verbalizzare il rimborso anche tramite un successivo verbale del Consiglio Direttivo, facendo firmare i soci che sono stati rimborsati?
1.Sì, ma è consigliabile dettagliare indicando la cifra per singolo rimborso
2. fatevi firmare una ricevuta dal socio in qui ci sia la data e la dichiarazione di aver ricevuto quella cifra in contanti a titolo di rimborso del prestito effettuato all'associazione
Salve Giovanni.
Supponiamo che un'associazione voglia restituire l'importo di un prestito a un socio, prevelando dal conto corrente bancario dell'associazione l'importo, arrotondato per eccesso (poiché un bancomat, ad esempio, non fa prelevare importi esatti, quando si tratta di cifre con centesimi).
1) La differenza tra l'importo prevelato dal c/c e la cifra esatta restituita al socio, può essere aggiunta direttamente al fondo cassa (contanti) che l'associazione conserva in sede, anziché ri-versarla sul c/c bancario?
2) Inoltre, se l'associazione necessita di un prestito, il prestito deve essere necessariamente ripartito tra tutti i soci o può essere effettuato anche da un socio soltanto?
1) sì
2) anche da un solo socio
salve,ho appena fondato un associazione per la tutela degli animali e l'ambiente,siamo un anagrafe onlus o cosi' ci ha definiti un ufficio del volontariato,a parte la confusione che regna in giro nei vari uffici ecc non ho un quadro preciso di quali documenti dovrei avere o mostrare in caso di un controllo.Siamo appena partiti e non vendendo nulla ci vorranno anni per fare progressi,percio' quei pochi documenti che ho sono in bianco,libro soci,verbali assemblee ecc.un dubbio mi viene per la ricevuta per donazioni liberali di cui l'uff del volontariato mi ha dato un facsimile dove in fondo dice Esente da bollo ai sensi dell’art. 17 c.1 D.Igs 460/97 quindi oltre i 70€ non devo applicare marca da bollo da 2€ ma nel vostro sito non trovo info a riguardo.
sopra i 77,47 euro d'importo in ricevuta va applicata la marca da bollo di 2€
Gentile Giovanni, le espongo la mia domanda.
Supponiamo che un'associazione affianchi al suo fondo cassa (contanti) un conto corrente corrente bancario e che, al momento dell'apertura del conto, uno o più soci diano in prestito all'associazione una somma X (esigua) da versare sul conto, in previsione della detrazione da parte della banca delle classiche spese di gestione del conto corrente (oneri e commissioni, imposta di bollo...).
1) In presenza delle prime spese da sostenere successive all'apertura del conto, l'associazione, anziché attingere all'esigua somma X versata sul conto, può scegliere di voler mantenere inalterata la somma X e pagare quelle prime spese ricorrendo a prestiti dei suoi soci, fino a che, in tempi ragionevoli, non sopraggiunga sul conto corrente una prima entrata economica?
(Ovviamente il tutto si intende di comune accordo con tutti i soci e in mancanza di disponibilità economica in fondo cassa (contanti))
2) Basterebbe deliberare l'accordo unanime dei soci, sul verbale di una delle assemblee?
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
1) Si
2) Si, basta un verbale del consiglio direttivo.
Buona sera,
Sono presidente di un'associazione sportiva. Nel 2012 ho fatto un prestito all'associazione di 18.000 mila euro per le spese di apertura di una sede operativa dove fare le varie attività dell'associazione. Nel 2015 abbiamo dovuto chiudere perchè le spese erano troppe. Ora abbiamo deciso di chiudere anche l'associazione perchè non ci sono più i presupposti per tenerla aperta. Insieme con il direttivo abbiamo deciso di chiudere il prestito che ho fatto all'associazione nel 2012, accettando di avere come rimborso le varie attrezzature rimaste: Condizionatori, sedie, tavoli, un mobile. Abbiamo fatto l'assemblea straordinaria per la chiusura e tutti i soci hanno accettato chiudere l'associazione e di liquidare il debito nei miei confronti con le attrezzature.
1. Nel verbale va specificato che il prestito è stato compensato con l'attrezzatura e devo fare anche la lista dell'attrezzatura?
2. E questa procedure è legalmente possibile?2
1. Si
2. Si
Buongiorno il quesito è il seguente:
è possibile per una associazione no profit ricevere contributi per lo svolgimento delle attività statutarie da un'altra Associazione no profit?
Nello specifico, la nostra è una associazione corale che dovrebbe ricevere un contributo da una associazione culturale.
Grazie
Si. Diciamo che il problema non è vostro ma, semmai, dell'altra Associazione che dovrà giustificarlo ai propri associati ed al Fisco in caso di controllo. Può questo tipo di donazione risultare un modo per raggiungere i loro scopi istituzionali?
Salve ho un asd e sto chiedendo un prestito in banca per l'acquisto di alcune attrezzature a servizio dei soci. Mi hanno proposto un finanziamento a tasso variabile o fisso.Ma non dovrebbe essere a tasso zero?
grazie mille
Non è che si sta confondendo con i finanziamenti soci che devono essere infruttiferi? Le banche sono AZIENDE PROFIT, è normale che vogliano trarne profitto