Il lavoro agile diventerà legge. Sono già svariate le aziende che lo stanno sperimentando in Italia ma ora lo smart working fa un passo in avanti: sarà regolato da 9 articoli contenuti nel disegno di legge collegato alla legge di Stabilità. Agile è definita la prestazione effettuata da lavoratori dipendenti fuori dei locali aziendali e oggi per 3/4 dei casi vuol dire da casa, anche se crescono le imprese che si collegano con hub o coworking esterni. Non sono solo le donne a usarlo ma al 50% sono uomini. A differenza del vecchio telelavoro, giudicato poco allettante e alla fine usato solo in alternativa al licenziamento o per decentrare prestazioni «povere», lo smart working punta a far crescere la produttività conciliandola con le motivazioni e la flessibilità del dipendente, impiegato o manager che sia.
La prestazione
Lo scopo del lavoro agile viene definito dall’articolo 1 del ddl («incrementare la produttività e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro»). I requisiti sono l’esecuzione della prestazione fuori dai luoghi aziendali anche solo in parte (un giorno a settimana), la possibilità di usare strumenti tecnologici per svolgere il lavoro in remoto e l’assenza di una postazione fissa anche fuori dai locali aziendali. Occorre anche la volontarietà a sua volta regolata da un accordo scritto tra le parti, nel quale siano definiti modalità e utilizzo dei devices tecnologici. L’intesa deve indicare anche le fasce orarie di riposo. Il lavoro agile può essere per un tempo determinato o indeterminato ma si può recedere solo per giusta causa o con un preavviso non inferiore ai 30 giorni.
La retribuzione
Il trattamento economico e normativo non deve essere inferiore a quello degli altri addetti che operano in azienda. Grazie a un accordo con l’Inail il ddl copre sia gli infortuni occorsi lavorando fuori azienda sia quelli avvenuti durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione al coworking (per esempio).
E per la tua associazione?
Questo nuovo strumento contrattuale è stato ovviamente pensato per realtà aziendali ma non per questo deve essere escluso dalle possibilità delle associazioni. Può infatti essere tranquillamente utilizzato anche per i tuoi collaboratori dipendenti nel caso in cui per svolgere alcuni compiti tu non abbia bisogno della persona fisicamente in sede. Perché non farci un pensiero allora? Potrebbe aiutarti a rendere più efficiente (e motivata) la tua associazione!