Lo spunto per questo articolo è una domanda che mi fanno molto spesso:
“Buongiorno, premetto che sto già utilizzando il vostro software gestionale in quanto presidente della mia Associazione da poco costituita. Ho contattato delle “persone” non professioniste che condurranno dei corsi più o meno continuativi. Ma non so con che contratto sia possibile collaborare. Avremmo stabilito di dividere le entrate dei corsi in parti 30/70. Il 30% rimarrebbe all’Associazione, il restante 70% andrebbe al “corsista”. Che tipo di contratto dovremmo stipulare?“.
Scommetto che molti di voi usano un sistema simile nella propria Associazione. E’ diffusissimo sia nelle Associazioni Musicali (Scuole di Musica) dove gli insegnanti hanno allievi cui insegnano uno strumento, sia nelle Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) dove l’allenatore ha un ruolo importantissimo sulla riuscita del Corso (se è bravo ha tanti allievi, che partecipano ai corsi più per suoi meriti che della Associazione).
Sono certo che forme simili ci siano in tante altri tipi di Associazione. Ma è lecito?
Ve lo dico subito, NO.
Questa forma di retribuzione del lavoro infatti assomiglia al “cottimo“: quella forma di retribuzione in cui il lavoratore subordinato è ricompensato unicamente in base al risultato del proprio lavoro e non in base alle ore di lavoro prestate. Un po’ come si vede nel film “L’albero degli Zoccoli” quando i contadini vanno coi loro carri a far pesare dal “padrone” il frumento che sono riusciti a coltivare sui suoi campi durante la stagione.
Bene, che ci crediate o no, questa formula di lavoro è vietata in quasi tutto il mondo civile perchè è vista come una vera e propria formula di sfruttamento dei lavoratori (rimane, anche in Italia, in alcuni settori produttivi). Si è ritenuto infatti che il “rischio d’impresa” debba essere a carico del datore di lavoro e non del lavoratore.
Non è infatti l’insegnante/allenatore a doversi assumere il rischio di dover portare dei corsisti all’Associazione per cui lavora. Il suo ruolo è quello di fare i corsi a chi si trova davanti. Suo diritto, quindi, è di essere retribuito per il numero di ORE di lavoro che presta all’Associazione, non in base a quante persone si iscrivono ai corsi!
Qual è quindi la risposta corretta alla domanda del nostro lettore?
Semplice. Devono invece calcolare il numero di ore di cui sarà composto il corso e stabilire una retribuzione oraria. Stabilire un numero minimo e massimo di partecipanti al corso. Quindi utilizzare una delle formule di legge: voucher, ritenuta d’acconto o rimborsi nel regime dei 7500 (per lo sport dilettantistico).
“Perchè il professionista che ci segue non me lo ha mai spiegato?” Semplice. Perchè non avete scelto noi.
Salve, una giovane allenatrice mi ha chiesto la possibilità di fatturarmi la sua collaborazione quale:
operazione in regime forfettario di cui alla Legge 208 28/12/15 non soggetto ad iva e non soggetto a ritenuta di acconto irpef; il commercialista le ha confermato che non serve neppure il bollo sulla ft, anche se iva esclusa.
1. è tutto regolare per l'allenatrice e per la società sportiva?
2. Può anche spiegare qualcosa di più sul contratto nazionale per gli sportivi di cui ha parlato al corso Team Artist di Genova?
Grazie e buon 2017 a tutto il Team di Team Artist e a tutti i Vostri numerosi lettori
1. A naso direi di si
2. Pubblicherò a breve un post a riguardo
Gentilissimi, la nostra associazione è \"sportiva dilettantistica e culturale\".
Riconosciuta dal CONI tramite MSP Italia, si occupa di Danza, ma anche di teatro e musica (é configurata come Scuola d\'arte: Danza, Teatro, Musica).
MI è abbastanza chiara la normativa per la gestione dei collaboratori insegnanti \"sportivi\", e della collaboratrice segretaria. Per gli insegnanti di musica e teatro, qual\'è la normativa di riferimento? E\' possibile estendere totalmente la normativa (pagmento di compensi forfettari e limite dei 7500€)
faccio riferimento a(Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986 n. 917 e successive modificazioni ed integrazioni)
Articolo 67 - Redditi diversi.
Il regime dei 7500€ non va bene per il teatro, in quanto tipico dell'attività sportiva
Buongiorno,
Sono Federico segretario di un'associazione culturale dedicata alle attività ludiche per i nostri soci. Prima di tutto mi complimento per la pagina facebook e per il sito e vi porgo questa domanda. Alcuni dei soci durante l'anno ci aiutano a svolgere le attività dell'associazione, come ad esempio il baby parching per bambini oppure durante le feste di compleanno. Tali soci possono essere retribuiti tramite voucher? e con quale cadenza? devo calcolare le ore che svolgono?
In attesa di una vostra risposta
cordiali saluti
Federico
Si è possibile. Legga questo nostro post
la mia associazione è molto piccola
oltre al rendiconto annuale devo fare anche altro?
grazie
Se avete solo CF, tenere aggiornato libro soci e verbali
le ricevute ho letto che bisogna tenerle per almeno un anno
è corretto?
grazie
Almeno 5 anni
salve, sono presidente di una associazione ed ho una grotta di sale. Gli introiti sono molto scarsi e pago di tasca mia le spese
Faccio il rendiconto annuale e i verbali delle assemblee.
1. quali altre incombenze ho?
2. Nel rendiconto come giustifico le mie spese? Donazione o prestito?
grazie
1. Dipende da quello che fate... ad esempio: avete partita iva?
2. Leggi questo post.
buongiorno
faccio riflessologia plantare e faccio parte di una piccola associazione
la sede è nella abitazione del presidente ma è molto piccola per cui spesso io vado a casa del paziente oppure presso un'altra associazione o studio medico a fare le terapie
devo rilasciare fattura o solo ricevuta?
io non ho partita IVA
Sono soci? Queste terapie a che titolo vengono fatte?
se non sono soci li faccio iscrivere
le terapie sono massaggi plantari, riflessologia
rilascio una ricevuta di contributo associativo
ma vorrei sapere se è regolare che io vada presso uno studio non associato a fare le mie prestazioni e che ricevuta mi deve fare lo studio per l'uso del locale
grazie
Lo studio deve farti una fattura come noleggio locali.
salve
ho letto i post arretrati e alla domanda di Gianna del 27 gennaio 2016 hai risposto che sta operando in evasione fiscale e che non è corretto andare in studi vari a fare i trattamenti
ora non capisco più come comportarmi
la mia associazione ha sede in casa mia e non posso per ragioni di spazio fare lì i trattamenti
quindi:
1-posso andare in casa dei pazienti o presso uno studio medico a nome dell'associazione?
2-posso rilasciare una semplice ricevuta di contributo?
io non ho partita IVA
grazie molte
Se io fossi un ispettore fiscale penserei che tu stai trasformando dei clienti in soci al solo scopo di evadere le tasse.
i pazienti si iscrivono
per cortesia vorrei sapere che cosa scrivere sulla ricevuta e che ricevuta mi deve rilasciare lo studio per l'uso della stanza
e inoltre se è regolare questo modo di operare
No, mi sembra totalmente illecito. Sta mascherando come soci dei clienti. Non funziona affatto... ma chi le ha consigliato di agire così?
mi scusi
non ho capito cosa è illecito
andare in uno studio esterno a fare le terapie?
Spacciare per soci dei clienti al solo scopo di non pagare le tasse?
1. per cortesia nella mia asssociazione culturale posso fare doposcuola e ripetizioni per i figli dei soci?
2. cosa scrivo sulla ricevuta?
1. Dipende. Se è conforme alle norme sociosanitarie della regione dove operereste, si
2. Contributo soci per doposcuola e ripetizioni.
buongiorno
grazie per i vostri preziosi consigli
posso nella mia associazione fare una vendita TRA SOCI E AMICI dei soci di oggetti fatti dai soci, abiti usati, libri in modo occasionale?
Leggi questo post.
E'vero che il governo sta per vietare le collaborazioni con ritenuta d'acconto?
Stai cadendo in una leggenda metropolitana... e fai confusione tra cose molto diverse.
Le "collaborazioni" (Co.Co.... boh) sono state abolite.
Le ritenute d'acconto nei redditi diversi fino a 5mila euro l'anno... no!
Buongiorno, le scrivo in merito ai compensi sportivi per insegnanti non professionisti che conducono corsi di attività sportiva. Ho letto la Vs. risposta negativa in merito alla retribuzione a percentuale con la relativa motivazione e vorrei chiedere: se nell'accordo scritto prevedo una retribuzione a percentuale citando che si garantisce comunque una retribuzione minima oraria è possibile?
Premetto che nel nostro caso gli accordi a percentuale sono sempre richiesti da
collaboratori che hanno il vantaggio ad operare in tale modo inoltre abbiamo anche collaboratori che percepiscono solo il compenso orario perché così richiesto da loro.
Forse si, ma bisognerebbe riuscire a spiegare perchè l'aumento del numero di allievi corrisponde ad un aumento dell'impegno da parte dell'allenatore.
Un istruttore che da poco collabora con la nostra ASD, ha chiesto la stipula di un contratto come quello che la stessa ha in essere con un'altra ASD , ed esattamente:
..L'ASD ....si impegna a corrispondere un compenso parametrato alle prestazioni effettivamente rese nell'ambito di quanto previsto dall'art. 67 primo comma lett.m)del DPR 917/86. Le parti che l'impegno ed il numero delle prestazioni richieste per tutta la durata del contratto, corrispondano ad un emolumento fisso orario pari a Euro 15,00 per ogni ora di lavoro effettivamente prestata. Nel caso l'Istruttore superasse un compenso totale imponibile annuo per la tipologia di incarichi previsti dall'67 primo comma lett. m) del DPR 917/86 di Euro 7500,00 il compenso orario fisso lordo verrà così adeguato: Euro 18,60/ora ....
MA E' CORRETTO?? Così facendo si sposta in là nel tempo il raggiungimento delle 7500,00 e perciò non si evade così il fisco?
grazie
No, credo tu non abbia capito il senso di quella indicazione. Non sposti in là nulla ma, in pratica, vai a dare all'istruttore sempre la stessa cifra netta.
Buongiorno, insieme ad alcuni operatori olistici abbiamo costituito una associazione.
Operiamo in alcune strutture. Per ogni prestazione facciamo una ricevuta per contributo volontario, mentre il medico o professionista che ci ospita ci rilascia una ricevuta per uso del locale.
1. è regolare?
Non abbiamo spese se non per i nostri trasferimenti
2. non potendo avere utili come possiamo fare il bilancio?
1. Assolutamente NO. State operando in evasione fiscale... Ma chi vi ha consigliato di utilizzare questo sistema?
2. Chi ha detto che non potete avere utili? Confondete il significato di No-Profit: certo che si possono avere utili, ma questi Non possono essere distribuiti tra i soci ma vanno reinvestiti nelle attività istituzionali.
A mio parere avete bisogno DI CORSA di fare il nostro corso per Dirigenti di Associazione e cambiare professionista cui affidarsi... Siete molto lontani dall'aver capito cosa sia e come funzioni una Associazione no-profit.
in che senso non è regolare?
perchè andiamo a fare i trattamenti in varie strutture
o perchè rilasciamo ricevute per contributo volontario?
o perchè il titolare dello studio che ci ospita non ci fa fattura ma solo ricevuta?
grazie
Per tutti e tre i motivi. Ma non hai risposto alla mia domanda: chi ti ha consigliato di lavorare in questo modo?
a domanda l'ho fatta percè dei miei amici hanno costituito questa
associazione e mi è sembrato
hanno sede in casa del presidente
vanno a fare le terapie in vari studi o a casa dei pazienti
rilasciano una ricevuta generica oppure niente
lo studio che li ospita rilascia una ricevuta o forse una fattura per l'uso saltuario locali, 20€ per ogni seduta
non hanno spese se non quelle del compenso allo studio che li ospita
mi hanno detto che siccome hanno tanti utili e poche spese . gli utili rimangono in bilancio per l'anno successivo (ma non dovrebbero essere in un conto corrente controllabile?
gli utili dovrebbero essere devoluti in beneficenza ma ci deve essere una regolare ricevuta che lo prova, no?
ma nessuno dei 7 soci risulta prendere un compenso quindi sono evasori
mi hanno detto che risultano essere mantenuti dai familiari e alcuni hanno un secondo lavoro
come possono nascondere questa attività?
grazie molte
Guardi, se vuole togliersi lo sfizio chiami il 117 della Guardia di Finanza e chieda a loro.
piuttosto vorrei dare loro un consiglio
1- è regolare fare prestazioni presso studi professionali a nome della associazione?
2- è regolare fare una ricevuta generica per contributo volontario per ogni prestazione?
3- è regolare avere in bilancio l'attivo alto rispetto al passivo e non avere i soldi in cassa?
grazie
1. Dubbio
2. No
3. Se è tutto in banca... si!
Buongiorno insieme ad altri genitori di Forlì stiamo creando una onlus per i bambini autistici. Premetto che abbiamo già lo Statuto e forse la sede aspettiamo l'ok di cui se ne sta occupando un altro genitore. Volevo chiedere una volta nata come si ricercano eventuali benefattori tramite magari donazioni ad esempio pc, arredamenti sede, pulmini. E se ci rimettono qualcosa loro? Grazie Pasquale
Avete già fatto domanda di iscrizione al Registro della Agenzia delle Entrate della Onlus? Lo Statuto chi lo ha fatto? (leggi questo nostro post).
Se sarete nel registro potrete chiedere di ricevere il 5 per mille. Il vero "trucco" per sbancare con le donazioni.
E se l'istruttore ha partita iva? Può segnare nella causale la percentuale? Oppure sempre e solo le ore che ha prestato "servizio"
A mio parere No, deve indicare le ore.
Alla luce dele novità introdotte dal job acts in particolare sul tema dei contratti di collaborazione volevo capire come vanno regolati dal 2016 i rapporti anche occasionali di collaborazione all'interno delle associazioni.
Grazie
Rimane in vigore il Lavoro Autonomo Occasionale con le stesse regole di sempre: ritenuta d'acconto nei redditi diversi fino a 5.000 euro l'anno. Rimane in vigore il lavoro occasionale accessorio (i Voucher). Sono invece cancellati i contratti di collaborazione.
non mi sento di condividere il vostro, rispettabile parere, che assimila questa forma di "rischi d'impresa" al lavoro a cottimo che consiste esclusivamente nello spingere al massimo la produzione nel minor tempo possibile.
la condivisione degli utili o dei ricavi in percentuali concordate premia la bravura e la professionalità di un professionista e nel contempo gli sforzi economici del "datore di lavoro" .
per questo non la definirei una forma contrattuale illecita
Attenzione: non confonderei un'opinione di un singolo, con un parere che nasce dall'esperienza sul campo delle contestazioni fatte da Inps e Ispettorato del lavoro.
POS (Point of sale) che sta entrando in vigore interessa anche le Associazioni dilettantistiche?
Nel nostro Statuto non è previsto alcun forma commerciale; i nostri contributi sono soltanto la quota soci - il contributo liberatorio degli stessi (assolutamente non facciamo alcuna iniziativa commerciale); chiaramente abbiamo la Partita IVA ed il Codice Fiscale legge 398
siamo iscritti al registro delle Società del CONI - dal 1999 la nostra Associazione possiede il C/C bancario dove transitano tutte le operazione attive e passive.
Fino a che non userete la partita iva per vendere qualcosa a dei clienti (non parlo delle fatture di pubblicità o sponsorizzazione, ma la vendita di corsi o di materiale tecnico) NO.
In caso contrario c'è questa soluzione.
Salve, vorrei maggior info , costi durata e quanto altro, sul vostro gestionale.
Qui trovi tutto: http://www.teamartist.com/pricing/
Ma se vuoi il meglio... guarda qui: http://www.teamartist.com/associazione-protetta-2