Ora è ufficiale: “al fine di consentire nei Comuni di cui allegato 1 e 2 il completamento delle attività di formazione degli operatori del settore dilettantistico circa il corretto utilizzo dei defibrillatori semiautomatici, l’efficacia delle disposizioni in ordine alla dotazione e all’impiego da parte delle società sportive dilettantistiche dei predetti dispositivi, adottate in attuazione dell’articolo 7, comma 11, del decreto legge 13 settembre 2012, n. 158, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, è sospesa fini alla data del 30 giugno 2017“. La pubblicazione del provvedimento è avvenuta con l. 15 dicembre 2016, n. 229, pubblicata in G.U. n. 294 del 17 dicembre.
Questa è l’ennesima conferma di quello che continuiamo a dire da anni: il Decreto Balduzzi venne scritto coi piedi, lasciando lo spazio ad interpretazioni molto diverse sulle reali intenzioni da parte degli estensori.
Siamo infatti assolutamente convinto (non da oggi, ma da allora) che se al legislatore fosse stata realmente a cuore la salute degli atleti avrebbe prima di tutto reso obbligatoria la formazione di primo soccorso per tutti gli istruttori/allenatori d’Italia e solo POI i defibrillatori.
Siamo quindi nel paradosso che chi è contatto continuo con gli sportivi non sia obbligato ad avere tale nozioni (fondamentali) bensì si debba avere e saper usare un DAE… Senza contare i punti deboli del decreto che sono la REALE causa dei continui rinvii: non si entrò nel merito degli sport “acquatici”, degli sport “in movimento”, degli sport folkloristici (penso a quelli della FIGEST), non si ebbe il coraggio di dire chiaramente che l’obbligo doveva essere dei proprietari degli impianti sportivi e non delle singole realtà, si fece confusione tra “Società” ed “Associazioni”.
Non si ebbe la voglia di prendere l’elenco degli sport contenuti nel registro del Coni e di fare una valutazione caso per caso (attività che noi abbiamo fatto e proposto con l’ausilio di migliaia di ASD in Italia: ad oggi inascoltati).
Con molta tristezza quindi se dobbiamo scegliere tra lo schierarci coi “retropensieristi” – coloro che ritengono il decreto Balduzzi non venne scritto per tutelare gli sportivi ma per favorire i produttori e rivenditori dei DAE – e i “benpensanti” – coloro che sono convinti che il fine ultimo fosse il bene dei cittadini italiani – ci schieriamo con i primi. I Presidi Sanitari sono un argomento talmente serio da meritare una legge seria e non quello scarabocchio normativo del “Decreto Balduzzi”.
Come chiarito dal Ministero della Salute prima (dandoci ragione, poichè da subito TeamArtist aveva sostenuto questa lettura), e dal Coni poi, il provvedimento riguarda TUTTE le società sportive di TUTTI i comuni italiani.
ma la responsabilità rimane lo stesso in caso di decesso ??
Non capisco la domanda. Puoi provare a riformularla?
Vi scrivo per chiedervi se e' stato chiarito se l'obbligo dell'uso dei defribbilatori sia a carico delle sole società sd e prof o sia esteso anche alle asd. Dalla lettura del decreto io trovo solo "società " e non "enti" o altra definizione che faccia rientrare nel suddetto obbligo anche le associazioni sportive dilett. Ho fatto un quesito all'ASL di nostra competenza (La Spezia) ma sto attendendo ancora una risposta. Buon lavoro e grazie
Purtroppo ancora no...