In questi anni ho visto, letto, ascoltato ed incontrato migliaia di Presidenti di Associazioni No Profit. Di questi un grandissimo numero aveva da poco capito (spesso proprio grazie a noi) che aveva gestito sino a quel momento la propria Associazione nel modo sbagliato (in alcuni casi proprio non l’avevano gestita, omettendo di tenere il Libro Soci, il Libro Verbali e di fare i Rendiconti Economici Finanziari Annuali), rischiando l’accusa di EVASIONE FISCALE ed importanti SANZIONI (che, nella nostra esperienza, vanno dai 5mila ai 250mila euro per anno fiscale sottoposto a controllo).
Sai qual è la furbata tipica che tutti pensano di fare per rimediare (non fare quella faccia, sono sicuro che almeno una volta è venuto in mente anche a te)?
Semplice, chiudere la vecchia Associazione per riaprirne subito una nuova (spesso con lo stesso nome – o simile -, la stessa sede legale, lo stesso responsabile legale e lo stesso patrimonio, trasferito come se nulla fosse da una all’altra). Perchè? Semplice, in tanti sono convinti – sbagliando – che chiudendo l’Associazione nessuno debba più rispondere allo Stato o al Fisco Italiano di quanto è stato fatto nel passato.
A volte mi sono anche sentito dire: “Ma me lo ha suggerito il mio Commerci...”. Ecco sappi che questo è un ottimo modo per riconoscere un pessimo professionista: se chi ti segue ti dice una stupidaggine del genere… ti conviene trovare subito un Associazionista (noi di TeamArtist siamo qui apposta)!
Purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista) il Fisco italiano ha il diritto di CONTROLLARE fino a 5 anni solari del passato anche se l’Associazione è stata chiusa. E avviene più spesso di quanto tu possa pensare, te lo assicuro. Anche perchè queste chiusure/riaperture (che spesso avvengono sotto la competenza dello stesso Ufficio dell’Agenzia delle Entrate) svegliano il… can che dorme. Sono infatti un chiaro campanello di allarme che qualcuno ha qualcosa da nascondere e spesso si ottiene lo splendido risultato di ottenere 2 CONTROLLI FISCALI AL PREZZO DI UNO!
“Beh, ma se chiudo e riapro, che male c’è? Tanti i rischi di ricevere una multa sono gli stessi e almeno con quella nuova riparto da zero senza gli errori che mi trascinerei dal passato se tenessi aperta la vecchia”. C’è un punto che ti sfugge quando fai questo ragionamento, molto importante: se chiudi la tua Associazione vecchia, in caso di controllo e di sanzione su di essa, NON POTRAI USARE i SOLDI o il Patrimonio trasmessi a quella nuova per pagare! Dovrà pagare, di tasca propria, l’ultimo Presidente in carica (NO, non necessariamente il Presidente dell’anno sottoposto a controllo, leggi questo nostro vecchio post per saperne il motivo).
Non solo. Se avrai cessato la vecchia Associazione, avrai anche cessato l’unica fonte di entrate legittima per andare a pagare l’eventuale sanzione, oltre a te! Infatti se l’Associazione sottoposta a Sanzione può usare le proprie risorse già disponibili per pagare ma anche quelle che eventualmente andrà ad incassare negli anni successivi… ma se tu l’hai chiusa non lo potrà fare! E quella nuova NON può accollarsi i debiti di quella vecchia!
È il caso del cambio di Presidenza. Deve subentrare un nuovo Presidente che non ha intenzione di accollarsi le magagne lasciate dal precedente (capita spessissimo), ci incarica di fare una Ispezione Fiscale Simulata all’Associazione (spesso facciamo veri e propri Audit in questo senso) e quando si capisce che il passato non è recuperabile se non con sforzi enormi e grandi rischi, si opta per la chiusura-riapertura. Certo è una scelta forte perchè è si negli interessi del nuovo Presidente… ma contro gli interessi di quello precedente!
No, seriamente: pensi di essere più furbo o averne viste di più di un ispettore fiscale o di un finanziare? Pensi che stiano tutto il giorno a girarsi i pollici e siano dei gonzi? SBAGLI! Lottano contro i criminali ogni giorno e ne hanno viste così tante che tu, persona perbene che per la sua Associazione No Profit spesso ci rimette, non puoi nemmeno immaginare.
La “furbata” classica che si inventano i Presidenti di Associazione è il “furto dei documenti sociali” con tanto di denuncia ai Carabinieri , oppure lo “smarrimento” durante il trasloco della sede sociale (ne parliamo in questo vecchio post). L’ultima che ci hanno raccontato è di un presidente che ha preso un bacino d’acqua, cha messo dentro della terra e poi tutti i documenti all’interno per un giorno; quindi ha estratto il blocco di carta e lo ha lasciato asciugare… pensando di raccontare agli ispettori che l’Associazione ha subito un alluvione e che i documenti andarono a bagno.
Sai cosa succede in caso di controllo Fiscale? Semplice, che ti chiederanno di produrre comunque tutti questi documenti, al limite di rifarli. E se non lo fai, sarà come se tu non li avessi mai avuti… Questo te lo spiegano fin dal primo secondo nel “mandato” che hanno in mano quando arrivano a farti il controllo fiscale (vedi l’immagine qui sotto), dove si dice, che: “(…) la dichiarazione di non possedere libri, registri, documenti e scritture (compresi quelli la cui tenuta e conservazione non è obbligatoria), resa dal contribuente nel corso di un accesso, opera la preclusione della inutilizzabilità degli stessi a proprio favore in sede amministrativa o contenziosa“.
Se poi la stessa dichiarazione è FALSA o, in quanto diretta a impedire l’ispezione del documento, rappresenta un sostanziale rifiuto di esibizione, accertabile con qualunque mezzo di prova e anche attraverso presunzioni, si peggiorano le cose perchè si tratta di un REATO PENALE (c’è la galera, non so come spiegartelo in altro modo).
E mentre cercherai di raccontare quella balla ti guarderanno negli occhi pensando l’equivalente del detto Napoletano: “Uagliò, accà nissciuno ‘è fesso!“.
Qui un pezzo di VERO verbale ad una Associazione No Profit in cui si riassumono tutti questi concetti:
Lo spieghiamo molto bene in questo post. Dove capirai anche che nn è proprio una passeggiata e ce ne è di roba da fare.
Ti consiglio di scaricare, leggere e studiare la nostra guida che trovi in questa pagina.
Dai retta a me. Ḕ arrivato il momento di fare una nostra Ispezione Fiscale Simulata per capire i rischi che stai correndo e come correre a dei ripari VERI e non delle furbate che ti porteranno solo più guai che benefici.
Buongiorno, se in una AC senza scopo di lucro il direttore comunica per telefono al consiglio direttivo di voler chiudere l'associazione per motivi personali, si rifiuta di convocare l'assemblea straordinaria per esaminare il suo operato (ci rifiuta anche l'accesso ai libri soci/vetbali e altro), e minaccia che chiuderà l'associazione da solo, come ci dobbiamo comportare? L'associazione è sana dal punto di vista attività/soci, ovvero non c'è un motivo valido per chiuderla se non per la cattiva gestione da parte del presidente.
Buongiorno Iva,
la decisione di chiusura dell'associazione deve essere presa da un'assemblea straordinaria dei soci, appositamente convocata e che deliberi con una maggioranza specificamente prevista dallo statuto. In genere, occorre il voto favorevole di 3/4 dei soci (salvo diversa previsione dello statuto).
Ma se è sbagliato chiudere e riaprire un'associazione, come è possibile recuperare anni di cattiva gestione senza dover manomettere e/o creare nuovi documenti (verbali, domande ammisioni soci, etc) a posteriori?
Ad esempio se si è al secondo anno di vita ma per tutto il primo anno di gestione non è stato tenuto un libro soci, il libro verbali è incompleto e non è stato fatto il bilancio (i cui termini per l'approvazione sono scaduti), come è possibile risanare questa situazione?
Tutto è ricostruibile. Servono solo tempo, capacità e competenze.
Ovviamente si deve dichiarare che tali documenti sono stati ricostruiti e non spacciarli per originali.
Grazie, ho solo un dubbio: dichiarare ad un certo punto che l'associazione non ha adempiuto ai suoi obblighi non equivale ad un'ammissione di colpa per cui è possibile essere sanzionati? Com'è più opportuno procedere?
E' una dichiarazione interna, non fatta alle istituzioni. Detto questo in caso di controllo non avere nulla sarebbe MOLTO MOLTO MOLTO peggio. Questo tipo di ricostruzioni non mettono al riparo dai rischi ma servono a limitare enormemente i danni.
Non vogliamo chiudere per riaprire, ma dato che non trovo altri topic simili, questo mi sembra il più vicino: ci siamo costituiti ad ottobre 2016, ma per diversi motivi vorremmo, per la prossima stagione, affiliarci ad un'ente di promozione sportiva differente, sia perché crediamo che l'ente attuale non incontri i nostri ideali, sia perché l'ente è totalmente lontano e distaccato dalle ASD o perlomeno dalla nostra.
Ho cercato info dappertutto per capire come procedere per cambiare ente a fine stagione, ma non ho trovato nulla, quindi chiedo qua: dato che nello statuto tale ente è nominato diverse volte, cosa dobbiamo fare per cambiare?
Grazie mille per la risposta!
Basta modificare lo Statuto in assemblea straordinaria. Scarica, leggi e studia la guida che trovi a questo link.
Selve, nel Direttivo sono rimasto solo io come presidente i soci sono tutti sparita.
1)come convoco l'assemblea straordinaria? Per la chiusura
2) come faccio a chiudere l'associazione? Visto c'è sono rimasto solo io?
3) posso chiudere il CF? se si può fare posso ritenere chiusa l'associazione?
4) se un componente del Direttivo si assenta in molte sedute puo essere tolto dalla carica sociale? Grazie
1. Con le indicazioni riportate a Statuto
2.3 Leggi questo post.
4. Non senza avvisarlo e dandogli la possibilità di mettersi a posto
Damiano ma vieni tu a fare l'ispezione fiscale simulata? o mandi dei tuoi collaboratori?
Al momento vengo io. Ma sto formando altre 5 persone a questo scopo... per cui presto per chi vorrà avere me raddoppierà il costo 😉